InfoTec-Completo

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i
Informazioni Tecniche
Info Tec 2005
1.
Funzionamento degli interruttori scatolati in corrente continua
2.
Funzionamento degli interruttori aperti in corrente continua
3.
Scelta degli apparecchi di manovra e protezione delle
batterie di condensatori
4.
Coordinamento tra conduttori e dispositivi di protezione
(Norma CEI 64-8)
5.
Norma CEI EN 60947-2 Classificazione CEI 17-5 (Cenni)
6.
Relè differenziali di terra
7.
Sistemi di protezione: Protezione selettiva, Protezione di sostegno
(back-up)
8.
Caratteristiche di limitazione Energia passante I2t Corrente
di picco Ip
Informazione Tecnica
1.
Funzionamento degli
interruttori scatolati
in corrente continua
Contenuti
1.1
1.2
Generalità
1.1.1 Sovraccarico e cortocircuito
1.1.2 Arco elettrico e modalità di estinzione
1.1.3 Regolazione dell'intervento istantaneo
1.1.4 Tensione nominale
1.1.5 Schemi di collegamento
Impiego in corrente continua degli interruttori scatolati
1.2.1 Tabella di scelta degli interruttori scatolati per impiego in corrente continua
1/1
1.1
Generalità
L'impiego in corrente continua delle apparecchiature elettriche di manovra e protezione richiede
particolare attenzione e l'uso di alcuni accorgimenti che vengono descritti in queste note.
Nei circuiti in corrente continua si possono verificare sovracorrenti dovute a sovraccarico, a cortocircuito
o a guasto a terra.
Le correnti di sovraccarico devono essere interrotte secondo i criteri indicati dalla Norma CEI 64-8 (art.
433.2).
Le correnti di cortocircuito devono essere interrotte con apparecchi che abbiano potere di interruzione
in corrente continua non inferiore alla corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione.
I guasti verso terra si manifestano con sovracorrenti significative solo se il generatore ha un polo o un
punto intermedio a terra e se le masse sono collegate anch'esse a terra.
1.1.1
Sovraccarico e cortocircuito
La protezione termica è realizzata da un elemento termico (bimetallo) che, attraversato da una corrente
di sovraccarico, si deforma fino a provocare l'apertura dei contatti dell'interruttore. Il funzionamento
della protezione termica dell'interruttore impiegato in corrente continua non si differenzia sostanzialmente dal funzionamento in corrente alternata.
La protezione magnetica è realizzata da un elettromagnete che, eccitandosi quando è attraversato da
una corrente di cortocircuito, attrae un'ancora che provoca l'apertura dei contatti dell'interruttore. Si
tenga presente che, a parità di tensione, il potere d'interruzione è tanto maggiore quanto maggiore è
il numero dei contatti che aprono il circuito.
1.1.2
Arco elettrico e modalità di estinzione
Si consideri la manovra di apertura di un circuito alimentato in corrente continua, di tipo ohmicoinduttivo.
All'inizio della manovra la corrente avrà un certo valore: i = I;
a interruzione conclusa sarà: i = 0.
L'annullamento della corrente è accompagnato da complessi fenomeni transitori.
Occorre innanzitutto osservare che la variabilità della corrente circolante durante il processo di
interruzione produce una f.e.m. indotta ai capi dell'induttanza tanto piú elevata quanto maggiore è la
velocità di variazione della corrente. Nel circuito nasce pertanto una sovratensione induttiva che, per
la legge di Lenz, si oppone alla variazione della corrente, che è la causa che l'ha prodotta, e tende quindi
a mantenere costante la corrente.
Da quanto esposto risulta evidente che la corrente non può annullarsi istantaneamente; in effetti la
conduzione continua per mezzo dell'arco elettrico che si manifesta tra i contatti in allontanamento
dell'interruttore. Si consideri infatti l'istante in cui i contatti iniziano a separarsi: tra di essi nasce una
d.d.p. che essendo applicata ad un sottilissimo strato di dielettrico, lo perfora e innesca la scarica;
l'isolante tra i contatti si ionizza, diventa conduttore e l'arco permane anche se nel frattempo la distanza
è aumentata.
1/2
L'estinzione dell'arco si ha quando la tensione tra i contatti diventa permanentemente piú piccola della
tensione necessaria al mantenimento dell'arco stesso; ciò avviene solo quando l'arco è stato
sufficientemente allungato e raffreddato, in modo da aumentare la tensione di mantenimento.
E' evidente che sull'andamento del fenomeno gioca un ruolo importante la tensione di esercizio
dell'impianto, aumentando la quale diventa maggiore la tensione tra i contatti in apertura e di
conseguenza piú difficile l'interruzione.
1.1.3
Regolazione dell'intervento istantaneo
L'elemento di sgancio istantaneo elettromagnetico degli interruttori scatolati viene tarato in corrente
alternata. Il valore indicato in targa è il valore efficace di tale corrente, mentre l'elemento di sgancio è
in realtà sensibile al valore istantaneo e quindi sostanzialmente al picco dell'onda di corrente. Quindi
per l'impiego in corrente continua il valore della corrente di intervento sarà rad2 volte il valore della
corrente di taratura in corrente alternata, cioè 1,41 volte il valore di targa.
1.1.4
Tensione nominale
Sui nostri cataloghi viene riportato il potere di interruzione in corrente continua a 125V e 250V. Il potere
di interruzione per impieghi con valori di tensione maggiori, da 350V a 600V, viene riportato nelle tabelle
ai paragrafi successivi.
1.1.5
Schemi di collegamento
Le connessioni che seguono sono relative al collegamento in serie di due o tre poli.
-
+
2 poli
-
+
3 poli
1/3
1.2
Impiego in corrente continua degli interruttori scatolati
Gli interruttori scatolati sono progettati per la protezione dei sistemi di distribuzione in bassa tensione.
Gli interruttori scatolati impiegati nei sistemi di distribuzione in corrente continua richiedono modalità
di installazione differenti di quelli impiegati nei sistemi in corrente alternata.
Gli interruttori automatici Terasaki fino alla taglia 1000A utilizzati in corrente continua, forniscono la
protezione magneto-termica per sovraccarico e cortocircuito. Per correnti piú alte forniscono solo la
protezione magnetica istantanea per cortocircuito (o sovraccarico).
Gli elementi di sgancio degli interruttori automatici possono essere classificati come segue:
CARATTERISTICA
DI PROTEZIONE
ELEMENTO DI SGANCIO
NOTE
BI-METALLO
(RISCALDAMENTO DIRETTO E
DIRETTO/INDIRETTO)
CARATTERISTICA D'INTERVENTO IN CORRENTE CONTINUA UGUALE
A QUELLA IN CORRENTE ALTERNATA
BI-METALLO
(RISCALDAMENTO INDIRETTO,
SISTEMA A RADIATORE)
CARATTERISTICA D'INTERVENTO IN CORRENTE CONTINUA UGUALE
A QUELLA IN CORRENTE ALTERNATA
BI-METALLO
(RISCALDAMENTO INDIRETTO,
TIPO TA - In>800A)
NON E' POSSIBILE L'IMPIEGO IN SISTEMI IN C.C.
(RISCALDAMENTO INDIRETTO DEL BI-METALLO DA TA)
MAGNETO-IDRAULICO
TARATURA IN C.C.
ELETTRONICO
NON E' POSSIBILE L'IMPIEGO IN SISTEMI IN C.C.
(L'UNITA' DI SGANCIO E' COMANDATA DA TA)
CORTOCIRCUITO
ELETTROMAGNETICO
VALORE DI INTERVENTO IN CORRENTE CONTINUA DIVERSO
DA QUELLO IN CORRENTE ALTERNATA
(SOVRACCARICO/CORTOCIRCUITO)
ELETTRONICO
NON E' POSSIBILE L'IMPIEGO IN SISTEMI IN C.C.
(L'UNITA' DI SGANCIO E' COMANDATA DA TA)
SOVRACCARICO
1/4
1.2.1
Tabella di scelta degli interruttori scatolati per impiego in corrente continua
La tabella che segue riporta il potere di interruzione degli interruttori scatolati Terasaki per impiego in
corrente continua connessi con tre (3) poli in serie per diversi valori di tensione nominale.
POTERE D'INTERRUZIONE (kA)
3 POLI IN SERIE
TIPO
INTERRUTTORE
Note
350V cc
500V cc
600V cc
XS50NB
2,5
-
-
-
XE100NS
2,5
-
-
-
XS125NJ
10
7,5 (1)
5 (1)
(3)
XH125NJ
10
7,5 (1)
5 (1)
(3)
XS250NJ
10
7,5 (1)
5 (1)
XH250NJ
20
15 (1)
10 (1)
XS400NJ
20
15 (1)
15 (1)
XS630NJ
30
20
20
XS800NJ
30
20
20
XS1000ND
30
20
20
(3)
XS1250ND
30
20
20
(2) (3)
XS1600ND
30
20
20
(2) (3)
XS2000ND
30
20
20
(2) (3)
XS2500ND
30
20
20
(2) (3)
(1) Questa è una versione speciale dell'interruttore standard. L'interruttore standard non può essere usato per questa
applicazione.
(2) Solo protezione magnetica istantanea per sovraccarico/cortocircuito. Senza protezione a tempo inverso per sovraccarico.
(3) La bobina di minima tensione non può essere montata.
Nota 1. La costante di tempo del circuito deve essere:
<2
ms
vicino alla corrente nominale;
< 2,5
ms
per sovraccarico (2,5 In);
<7
ms
per cortocircuito minore o uguale di 10kA;
< 15
ms
per cortocircuito maggiore 10kA.
Nota 2. Tarature speciali dello sgancio magnetico istantaneo per impiego in corrente continua vengono eseguite in fabbrica.
Nota 3. Per applicazioni con tensione nominale minore di 250Vc.c. fare riferimento al catalogo TemBreak.
1/5
Informazione Tecnica
2.
Funzionamento degli
interruttori aperti
in corrente continua
Contenuti
2.1
2.2
2.3
Generalità
5.1.1 Sovraccarico e cortocircuito
5.1.2 Arco elettrico e modalità di estinzione
5.1.3 Regolazione dell'intervento istantaneo
5.1.4 Tensione nominale
5.1.5 Schemi di collegamento
Impiego in corrente continua degli interruttori aperti TemPower
Impiego in corrente continua degli interruttori aperti Serie AP e AH
2/1
2.1
Generalità
L'impiego in corrente continua delle apparecchiature elettriche di manovra e protezione richiede
particolare attenzione e l'uso di alcuni accorgimenti che vengono descritti in queste note.
Nei circuiti in corrente continua si possono verificare sovracorrenti dovute a sovraccarico, a cortocircuito
o a guasto a terra.
Le correnti di sovraccarico devono essere interrotte secondo i criteri indicati dalla Norma CEI 64-8 (art.
433.2).
Le correnti di cortocircuito devono essere interrotte con apparecchi che abbiano potere di interruzione
in corrente continua non inferiore alla corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione.
I guasti verso terra si manifestano con sovracorrenti significative solo se il generatore ha un polo o un
punto intermedio a terra e se le masse sono collegate anch'esse a terra.
2.1.1
Sovraccarico e cortocircuito
La protezione termica è realizzata da un elemento termico (bimetallo) che, attraversato da una corrente
di sovraccarico, si deforma fino a provocare l'apertura dei contatti dell'interruttore. Il funzionamento
della protezione termica dell'interruttore impiegato in corrente continua non si differenzia sostanzialmente dal funzionamento in corrente alternata.
La protezione magnetica è realizzata da un elettromagnete che, eccitandosi quando è attraversato da
una corrente di cortocircuito, attrae un'ancora che provoca l'apertura dei contatti dell'interruttore. Si
tenga presente che, a parità di tensione, il potere d'interruzione è tanto maggiore quanto maggiore è
il numero dei contatti che aprono il circuito.
2.1.2
Arco elettrico e modalità di estinzione
Si consideri la manovra di apertura di un circuito alimentato in corrente continua, di tipo ohmicoinduttivo.
All'inizio della manovra la corrente avrà un certo valore: i = I
a interruzione conclusa sarà: i = 0
L'annullamento della corrente è accompagnato da complessi fenomeni transitori.
Occorre innanzitutto osservare che la variabilità della corrente circolante durante il processo di
interruzione produce una f.e.m. indotta ai capi dell'induttanza tanto piú elevata quanto maggiore è la
velocità di variazione della corrente. Nel circuito nasce pertanto una sovratensione induttiva che, per
la legge di Lenz, si oppone alla variazione della corrente, che è la causa che l'ha prodotta, e tende quindi
a mantenere costante la corrente.
Da quanto esposto risulta evidente che la corrente non può annullarsi istantaneamente; in effetti la
conduzione continua per mezzo dell'arco elettrico che si manifesta tra i contatti in allontanamento
dell'interruttore. Si consideri infatti l'istante in cui i contatti iniziano a separarsi: tra di essi nasce una
d.d.p. che essendo applicata ad un sottilissimo strato di dielettrico, lo perfora e innesca la scarica;
l'isolante tra i contatti si ionizza, diventa conduttore e l'arco permane anche se nel frattempo la distanza
è aumentata.
2/2
L'estinzione dell'arco si ha quando la tensione tra i contatti diventa permanentemente piú piccola della
tensione necessaria al mantenimento dell'arco stesso; ciò avviene solo quando l'arco è stato
sufficientemente allungato e raffreddato, in modo da aumentare la tensione di mantenimento.
E' evidente che sull'andamento del fenomeno gioca un ruolo importante la tensione di esercizio
dell'impianto, aumentando la quale diventa maggiore la tensione tra i contatti in apertura e di
conseguenza piú difficile l'interruzione.
2.1.3
Regolazione dell'intervento istantaneo
L'elemento di sgancio istantaneo elettromagnetico degli interruttori aperti viene tarato in fabbrica.
2.1.4
Tensione nominale
Sui nostri cataloghi viene riportato il potere di interruzione in corrente continua a 250V. Il potere di
interruzione per impieghi con valori di tensione maggiori, da 350V a 750V, viene riportato nelle tabelle
ai paragrafi successivi.
2.1.5
Schemi di collegamento
Le connessioni che seguono sono relative al collegamento in serie di due o tre poli.
-
2 poli
+
-
3 poli
+
2/3
2.2
Impiego in corrente continua degli interruttori aperti TemPower
Il potere di interruzione in corrente continua degli interruttori aperti TemPower serie AT è riportato nel
catalogo: 40kA a 250V c.c.
Gli interruttori aperti TemPower possono essere impiegati con valori piú elevati di tensione continua,
ma il potere di interruzione si riduce.
Nella tabella in basso viene riportato il valore del potere di interruzione per i diversi modelli in funzione
del valore di tensione.
INTERRUTTORI APERTI TEMPOWER (SERIE AT) - POTERE DI INTERRUZIONE (kA)
TENSIONE
CONTINUA
(V)
2P
250
40
40
40
40
40
40
300
20
20
20
30
30
30
350
20
20
20
30
30
30
500
AT12
AT16
3P
20
600
2P
AT20
3P
20
2P
AT25
3P
20
2P
20
AT32
3P
30
20
750
2P
20
AT40
3P
30
2P
20
3P
30
20
20
15
15
Nota 1.
La costante di tempo del circuito non deve essere maggiore di 15ms.
Nota 2.
Solo protezione magnetica istantanea per cortocircuito. (I dispositivi di protezione a microprocessore non
possono funzionare in corrente continua.)
Nota 3.
La taratura dello sgancio magnetico istantaneo per impiego in corrente continua viene eseguita in fabbrica.
2/4
2.3
Impiego in corrente continua degli interruttori aperti Serie AP e AH
Nella tabella in basso viene riportato il valore del potere di interruzione per i diversi modelli aperti delle
serie AP e AH in funzione del valore di tensione e del numero di poli collegati in serie (2 o 3 poli).
INTERRUTTORI APERTI SERIE AP E SERIE AH - POTERE DI INTERRUZIONE (kA)
TENSIONE
CONTINUA
(V)
AP-16
2P
3P
AP-20
AH-20CH
AH-25CH
2P
3P
AH-30CH
2P
3P
AH-40C
2P
3P
AH-50C
2P
3P
AH-60C
2P
250
40
40
40
40
40
40
300
20
30
30
30
40
40
350
20
30
30
30
40
40
500
20
600
20
30
20
750
20
30
20
3P
30
40
40
20
20
40
40
15
15
Nota 1.
La costante di tempo del circuito non deve essere maggiore di 15ms.
Nota 2.
Solo protezione magnetica istantanea per cortocircuito. (I dispositivi di protezione a microprocessore non
possono funzionare in corrente continua.)
Nota 3.
La taratura dello sgancio magnetico istantaneo per impiego in corrente continua viene eseguita in fabbrica.
Nota 4.
Gli interruttori AH40C, AH50C e AH60C non sono provati per tensioni continue maggiori di 250V.
2/5
Informazione tecnica
3.
Scelta degli apparecchi
di manovra e protezione
delle batterie di condensatori
Contenuti
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
3.6
3.7
3.8
Rifasamento
Batterie di condensatori
Condizioni di impiego
Scelta delle apparecchiature di manovra e protezione
Dispositivi di inserzione
Scelta del tipo di interruttore
Inconvenienti
Tabelle
3/1
3.1
Rifasamento
Nell'ambito degli impianti utilizzatori assume notevole importanza il problema del rifasamento dei
carichi.
Se quello del risparmio sul costo dell'energia può essere considerato il motivo principale ed immediato
per cui si impone il rifasamento, motivi tecnici ed economici ne determinano la necessità.
Si chiama "rifasamento" qualsiasi provvedimento inteso ad aumentare (o come si dice comunemente
a "migliorare") il fattore di potenza di un dato carico (cosϕ) in un dato punto della rete, allo scopo di
ridurre, a pari potenza attiva trasportata, il valore della corrente che circola nell'impianto; esso si
propone soprattutto di diminuire le perdite di energia e di diminuire le potenze apparenti cui
proporzionare i macchinari e le linee.
3.2
Batterie di condensatori
Per migliorare il fattore di potenza il provvedimento più semplice ed economico è quello di installare,
in parallelo al carico da rifasare o nel punto desiderato della rete, dei condensatori statici di appropriata
capacità.
La potenza da installare per rifasare da cosϕ' a cosϕ è:
Q = P (tgϕ' - tgϕ)
espressa in kvar se P è espressa in kW.
Poichè i vantaggi del rifasamento si fanno sentire su tutta la rete a monte, è evidente la convenienza
di un rifasamento il più capillare possibile, ossia la convenienza di installare i condensatori il più vicino
possibile ai luoghi dove la potenza induttiva viene assorbita, quindi ai morsetti dei macchinari e degli
utilizzatori.
A causa della riduzione della potenza reattiva transitante si hanno i seguenti effetti:
a) diminuzione della corrente totale a pari potenza attiva trasmessa.
La diminuzione della corrente totale procura una riduzione delle perdite di energia e una diminuzione
delle potenze apparenti del macchinario in tutto il sistema elettrico a monte del rifasamento; assicura
inoltre una maggiore capacità di trasporto per quelle linee in cui tale capacità è limitata dal limite termico.
b) diminuzione, fino all'annullamento, della componente in quadratura della corrente, sempre
a pari potenza attiva trasmessa.
La diminuzione della componente in quadratura della corrente procura una diminuzione della caduta
di tensione negli elementi del sistema elettrico a monte che presentano impedenza prevalentemente
induttiva (reattanza); ne consegue un miglioramento del servizio e un notevole aumento della capacità
di trasporto per quelle linee per cui tale capacità è limitata dalla caduta di tensione.
3/2
3.3
Condizioni di impiego
L'inserzione e la disinserzione di carichi capacitivi sollecita particolarmente gli apparecchi adibiti a tale
manovra, in quanto la capacità del condensatore può formare, con l'induttanza di rete, dei trasformatori, ecc., dei circuiti oscillanti che causano sovratensioni e sovracorrenti di valore anche pericoloso.
Gli apparecchi di manovra e protezione di queste batterie devono soddisfare le seguenti condizioni:
- sopportare le correnti transitorie che si verificano all'inserzione e alla disinserzione della batteria; in particolare
gli sganciatori magnetici non devono intervenire con le correnti di inserzione;
- sopportare le sovracorrenti periodiche o permanenti dovute alle armoniche di tensione;
- eseguire un elevato numero di manovre ad una frequenza anche elevata;
- avere un potere di chiusura e di apertura adeguato al livello di cortocircuito dell'impianto;
- conservare, in caso di rifasamento a gradini, il loro potere di interruzione anche con la presenza a monte di
condensatori non da loro manovrati.
Gli interruttori automatici Terasaki soddisfano le condizioni suddette realizzando un sistema di
protezione affidabile e sicuro.
3.4
Scelta delle apparecchiature di manovra e protezione
Le batterie di condensatori per rifasamento devono essere opportunamente protette e le apparecchiature
di manovra devono essere adeguatamente scelte, in modo da realizzare impianti tecnicamente validi
e conformi alla normativa.
3.5
Dispositivi di inserzione
I condensatori, all'atto dell'inserzione, assorbono una corrente superiore a quella nominale. La taratura
dei relè magnetici andrà fatta, sempre per tener conto della sovracorrente di inserzione, a un valore
minimo compreso tra 1,75 e 2 volte la corrente nominale della batteria.
Considerando però che la batteria deve essere protetta solo dal cortocircuito e non dal sovraccarico
e che la sua corrente di inserzione potrebbe superare i valori precedenti, Terasaki ritiene opportuno
prevedere interruttori automatici con sganciatori magnetici tarati a 10 volte la corrente nominale della
batteria.
3/3
3.6
Scelta del tipo di interruttore
L'inserzione e la disinserzione della batteria di condensatori può essere fatta con interruttori , interruttori
di manovra, sezionatori sotto carico, contattori.
Per la scelta della corrente nominale del dispositivo di manovra occorre evidentemente riferirsi alla
corrente di linea assorbita dalla batteria in servizio continuativo: Inc.
La normativa internazionale (IEC 70) e nazionale (CEI 33-1) prescrive però che i condensatori devono
poter funzionare a regime con una corrente di valore efficace pari a 1,3 Inc, per tener conto della
possibile presenza in rete di armoniche di tensione dovute, per esempio, alla saturazione dei circuiti
magnetici delle macchine elettriche o alla presenza di impianti di conversione statica.
Dato che la corrente assorbita da un condensatore aumenta con la frequenza, la presenza di
armoniche, aventi frequenza superiore a quella fondamentale, determina una sorta di sovracorrente
permanente. Occorre inoltre tener presente che è ammessa una tolleranza del +10% sul valore della
capacità nominale, che fa ulteriormente aumentare del 10% il valore della corrente; si ottiene pertanto
una sovracorrente pari a:
1,1 x 1,3 Inc = 1,43 Inc
La corrente nominale delle apparecchiature di manovra, In, dovrà essere pertanto maggiore o uguale
di 1,45 Inc (approssimazione secondo le Norme CEI).
3.7
Inconvenienti
Gli inconvenienti relativi all'impiego di interruttori per la manovra e protezione della batteria di
condensatori sono:
1) sovratensioni all'apertura dei contatti;
2) interventi intempestivi causati dalla corrente di picco all'inserzione dei condensatori.
L'apertura di circuiti contenenti batterie di condensatori può sottoporre alcuni tipi di interruttori a
condizioni di interruzione particolarmente severe per le sovratensioni che possono nascere che danno
luogo a valori elevati della tensione di ritorno.
Se, dopo l'apertura dei contatti, l'arco si spegne al primo passaggio della corrente per lo zero, il valore
massimo della tensione di ritorno si può ritenere pari al doppio del valore massimo della tensione di
alimentazione.
Se invece, alla prima interruzione della corrente, seguono riadescamenti, nascono sovratensioni
progressive con valori massimi di segno alterno rispettivamente pari a 3, 5, 7, 9, ecc. volte il valore
massimo della tensione di alimentazione.
Risulta quindi la necessità che le caratteristiche costruttive dell'interruttore siano tali da impedire il
riadescamento dell'arco dopo il primo spegnimento.
Gli interruttori automatici Terasaki hanno un meccanismo di interruzione molto veloce che risolve tale
problema.
Inoltre, a causa del breve tempo di persistenza dell'arco, l'usura dei contatti è nettamente ridotta.
3/4
3.8
Tabelle
Nelle pagine seguenti vengono riportate le tabelle di coordinamento per la scelta dell'interruttore
Terasaki in funzione della capacità della batteria di condensatori, della corrente nominale assorbita da
questa e del valore di tensione dell'impianto.
A parità di condizioni vengono proposti piú modelli per tener conto di fattori quali ingombri, costi,
prestazioni, ecc.
380/400V
Potenza
Nominale
Batteria
Condensatori
(kVA)
Q
Corrente
Nominale
Batteria
Condensatori
(A)
Ic
Corrente
Nominale
Interruttore
5
7,6
15
XE100NS /15
XE100NS /15
XS125CJ /20
XS125NJ /20
XH125NJ /20
10
15,2
30
XE100NS /30
XE100NS /30
XS125CJ /32
XS125NJ /32
XH125NJ /32
15
22,8
40
XE100NS /40
XE100NS /40
XS125CJ /50
XS125NJ /50
XH125NJ /50
20
30,4
50
XE100NS /50
XE100NS /50
XS125CJ /50
XS125NJ /50
XH125NJ /50
25
38
60
XE100NS /60
XE100NS /60
XS125CJ /63
XS125NJ /632
XH125NJ /63
30
45,6
75
XE100NS /75
XE100NS /75
XS125CJ /100
XS125NJ /100
XH125NJ /100
40
60,8
100
XE100NS /100
XE100NS /100
XS125CJ /100
XS125NJ /100
XH125NJ /100
50
76
100/125
XE100NS /100
XE100NS /100
XS125CJ /125
XS125NJ /125
XH125NJ /125
75
114
175
XE225NS /175
XS250NJ /250
XH250NJ /250
XS250PJ /250
100
152
225
XE225NS /225
XS250NJ /250
XH250NJ /250
XH250PJ /250
150
228
350
XE400NS /350
XS400CJ /400
XS400NJ /400
200
304
500
XE600NS /500
XS630CJ /630
XS630NJ /630
300
456
800
XS800NJ /800
Interruttore Terasaki
(A)
In
Tabella 1
3/5
415V
Potenza
Corrente
Nominale
Nominale
Batteria
Batteria
Condensatori Condensatori
(kVA)
(A)
Q
Ic
Corrente
Nominale
Interruttore
Interruttore Terasaki
(A)
In
5
7
15
XE100NS /15
XE100NS /15
XS125CJ /20
XS125NJ /20
XH125NJ /20
10
13,9
30
XE100NS /30
XE100NS /30
XS125CJ /32
XS125NJ /32
XH125NJ /32
15
20,9
40
XE100NS /40
XE100NS /40
XS125CJ /50
XS125NJ /50
XH125NJ /50
20
27,8
50
XE100NS /50
XE100NS /50
XS125CJ /50
XS125NJ /50
XH125NJ /50
25
34,8
60
XE100NS /60
XE100NS /60
XS125CJ /63
XS125NJ /63
XH125NJ /63
30
41,7
75
XE100NS /75
XE100NS /75
XS125CJ /100
XS125NJ /100
XH125NJ /100
40
55,6
100
XE100NS /100
XE100NS /100
XS125CJ /100
XS125NJ /100
XH125NJ /100
50
69,6
100
XE100NS /100
XE100NS /100
XS125CJ /125
XS125NJ /125
XH125NJ /125
75
104
150
XE225NS /150
XS160NJ /160
XH160NJ /160
XH160PJ /160
100
139
225
XE225NS /225
XS250NJ /250
XH250NJ /250
XH250PJ /250
150
209
350
XE400NS /350
XS400CJ /400
XS400NJ /400
200
278
400
XE400NS /400
XS400CJ /400
XS400NJ /400
300
417
600
XS600NS /600
XS630CJ /630
XS630NJ /630
400
556
800
XS800NJ /800
Tabella 2
440V
Potenza
Corrente
Nominale
Nominale
Batteria
Batteria
Condensatori Condensatori
(kVA)
(A)
Q
Ic
Corrente
Nominale
Interruttore
Interruttore Terasaki
(A)
In
5
6,6
10
XE100NS /15
XE100NS /10
XS125CJ /20
XS125NJ /20
XH125NJ /20
10
13,1
20
XE100NS /20
XE100NS /20
XS125CJ /20
XS125NJ /20
XH125NJ /20
15
19,7
30
XE100NS /30
XE100NS /30
XS125CJ /32
XS125NJ /32
XH125NJ /50
20
26,2
40
XE100NS /40
XE100NS /40
XS125CJ /50
XS125NJ /50
XH125NJ /50
25
32,8
50
XE100NS /50
XE100NS /50
XS125CJ /50
XS125NJ /50
XH125NJ /50
30
39,4
60
XE100NS /60
XE100NS /60
XS125CJ /63
XS125NJ /63
XH125NJ /63
40
52,5
75
XE100NS /75
XE100NS /75
XS125CJ /100
XS125NJ /100
XH125NJ /100
50
65,6
100
XE100NS /100
XE100NS /100
XS125CJ /100
XS125NJ /100
XH125NJ /100
75
98,4
150
XE225NS /150
XS160NJ /160
XH160NJ /160
XH160PJ /160
100
131
200
XE225NS /200
XS250NJ /250
XH250NJ /200
XH250PJ /200
150
197
300
XE400NS /300
XS400CJ /400
XS400NJ /400
XS630NJ /400
200
262
400
XE400NS /400
XS400CJ /400
XS400NJ /400
XS630NJ /400
300
394
600
XS600NS /600
XS630CJ /630
XS630NJ /630
400
525
800
XS800NJ /800
Tabella 3
3/6
Informazione Tecnica
4.
Coordinamento tra conduttori
e dispositivi di protezione
(Norma CEI 64-8)
Contenuti
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
4.6
Protezione contro le correnti di sovraccarico
Protezione contro le correnti di cortocircuito
Protezione contro i sovraccarichi e i cortocircuiti assicurata da
dispositivi distinti
Protezione contro i sovraccarichi e i cortocircuiti assicurata da un
unico dispositivo
Protezione del conduttore di neutro
3.5.1 Sistemi TT o TN
3.5.2 Sistema IT
Interruzione del conduttore di neutro
4/1
I conduttori attivi devono essere protetti da uno o più dispositivi che interrompano automaticamente
l’alimentazione quando si produce un sovraccarico o un cortocircuito.
4.1
Protezione contro le correnti di sovraccarico
Devono essere previsti dispositivi di protezione per interrompere le correnti di sovraccarico dei
conduttori del circuito prima che tali correnti possano provocare un riscaldamento nocivo all’isolamento, ai collegamenti, ai terminali o all’ambiente circondante le condutture.
Le caratteristiche di funzionamento di un dispositivo di protezione delle condutture contro i sovraccarichi devono rispondere alle seguenti due condizioni:
1) IB < In < Iz
2) If < 1,45 Iz
IB
Iz
In
If
corrente di impiego del circuito;
portata in regime permanente della conduttura;
corrente nominale del dispositivo di protezione;
corrente che assicura l’effettivo funzionamento del
dispositivo di protezione entro il tempo convenzionale
in condizioni definite.
Il coordinamento tra le caratteristiche del circuito da proteggere e quelle del dispositivo di protezione
è rappresentato dalla seguente figura:
Corrente
di impiego
IB
Portata
Iz
Corrente
nominale
In
4/2
1,45 Iz
Corrente
convenzionale
di funzionamento
If
Caratteristiche
del
circuito
Caratteristiche
del dispositivo
di protezione
4.2
Protezione contro le correnti di cortocircuito
Devono essere previsti dispositivi di protezione per interrompere le correnti di cortocircuito nei
conduttori del circuito prima che tali correnti possano diventare pericolose a causa degli effetti termici
e meccanici prodotti nei conduttori e nelle connessioni.
Le correnti di cortocircuito devono essere determinate con riferimento ad ogni punto significativo
dell’impianto.
Ogni dispositivo di protezione contro i cortocircuiti deve rispondere alle seguenti due condizioni:
* il potere di interruzione non deve essere inferiore alla corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione;
* tutte le correnti provocate da un cortocircuito che si presenti in un punto qualsiasi del circuito devono essere
interrotte in un tempo non superiore a quelloche porta i conduttori alla temperatura limite ammissibile.
Per i cortocircuiti di durata non superiore a 5s, il tempo t necessario affinchè una data corrente di
cortocircuito porti i conduttori dalla temperatura massima ammissibile in servizio ordinario alla
temperatura limite può essere calcolato, in prima approssimazione, dalla formula:
(I2t) < K2S2
t
S
I
K
4.3
durata in secondi;
sezione in mm2;
corrente effettiva di cortocircuito in ampere;
costante il cui valore è in funzione del materiale
conduttore del materiale isolante.
Protezione contro i sovraccarichi e i cortocircuiti assicurata da
dispositivi distinti
In questo caso si applicano separatamente le prescrizioni dei paragrafi precedenti.
Le caratteristiche dei dispositivi devono essere coordinate in modo tale che l’energia (I˝t) lasciata
passare dal dispositivo di protezione contro i cortocircuiti non superi quella che può essere sopportata
senza danno dal dispositivo di protezione contro i sovraccarichi.
4.4
Protezione contro i sovraccarichi e i cortocircuiti assicurata da un
unico dispositivo
Se un dispositivo di protezione contro i sovraccarichi è in accordo con le prescrizioni suddette ed ha
un potere di interruzione non inferiore al valore della corrente di cortocircuito presunta nel suo punto
di installazione, si considera che esso assicuri anche la protezione contro le correnti di cortocircuito
della conduttura situata a valle di quel punto.
In questo caso la lunghezza massima protetta contro il cortocircuito perde di significato, essendo il
cavo già protetto per correnti di poco superiori alla sua portata (1,45 Iz) e non teme quindi le correnti
di cortocircuito di limitato valore come quelle in fondo ad una linea molto lunga.
4/3
4.5
Protezione del conduttore di neutro
In generale, per decidere su quali conduttori devono essere installati i dispositivi di protezione dalle
sovracorrenti e, in particolare, se la protezione deve interessare anche il conduttore di neutro, occorre
considerare vari fattori:
* tipo di distribuzione (TT, TN, IT);
* sezione del conduttore di neutro, che può essere uguale o inferiore di quella del conduttore di fase;
* massima corrente che, in servizio ordinario, interessa il conduttore di neutro in relazione
alla sua portata.
I criteri da seguire sono di seguito riportati per i vari sistemi di distribuzione.
4.5.1
Sistemi TT o TN
Quando la sezione del conduttore di neutro sia almeno uguale o equivalente a quella dei conduttori di
fase, non è necessario prevedere la rilevazione delle sovracorrenti sul conduttore di neutro nè un
dispositivo di interruzione sullo stesso conduttore.
Quando la sezione del conduttore di neutro sia inferiore a quella del conduttore di fase, è necessario
prevedere la rilevazione delle sovracorrenti sul conduttore di neutro, adatta alla sezione di questo
conduttore: questa rilevazione deve provocare l’interruzione dei conduttori di fase, ma non necessariamente quella del conduttore di neutro.
Non è necessario tuttavia prevedere la rilevazione delle sovracorrenti sul conduttore di neutro se sono
contemporaneamente soddisfatte le due seguenti condizioni:
- il conduttore di neutro è protetto contro i cortocircuiti dal dispositivo di protezione dei conduttori di fase del
circuito;
- la massima corrente che può attraversare il conduttore di neutro in servizio ordinario è chiaramente inferiore
al valore della portata di questo conduttore.
Nei sistemi TN-C, il conduttore PEN non deve mai essere interrotto.
4.5.2
Sistema IT
Si raccomanda vivamente di non distribuire il conduttore di neutro nei sistemi IT.
Quando tuttavia il conduttore di neutro venga distribuito, è in generale necessario prevedere la
rilevazione delle sovracorrenti sul conduttore di neutro di ogni circuito, rilevazione che deve provocare
l’interruzione di tutti i conduttori attivi del circuito corrispondente, ivi compreso il conduttore di neutro.
4.6
Interruzione del conduttore di neutro
Quando sia richiesta l’interruzione del conduttore di neutro, l’interruzione e la chiusura devono essere
tali che il conduttore di neutro non debba essere interrotto prima del conduttore di fase e che lo stesso
conduttore debba essere chiuso sostanzialmente nello stesso momento o prima del conduttore di
fase.
4/4
Informazione Tecnica
5.
Norma CEI EN 60947-2
Classificazione CEI 17-5
(Cenni)
Contenuti
5.1
5.2
5.3
5.4
5.5
Potere di interruzione in cortocircuito
4.1.1 Potere di interruzione nominale estremo (Icu)
4.1.2 Potere di interruzione nominale di servizio (Ics)
Valori normali del rapporto tra Ics e Icu
Corrente nominale ammissibile di breve durata (Icw)
Categorie di utilizzazione
Criteri progettuali
5/1
La Norma CEI EN 60947-2, Classificazione CEI 17-5: “Apparecchiature a bassa tensione. Parte 2:
Interruttori automatici” è la versione italiana di quella europea EN-60947-2, equivalente alla Pubblicazione IEC 947-2 (1989).
Sono di seguito brevemente analizzati i poteri di interruzione in corto circuito e le categorie di
utilizzazione degli interruttori automatici.
5.1
Potere di interruzione in cortocircuito
Sono considerate due categorie di prestazione su cortocircuito: Icu e Ics.
La differenza fondamentale consiste nel numero di operazioni che l’interruttore deve essere in grado
di effettuare nelle prove di tipo, in condizioni di cortocircuito e nelle condizioni richieste per lo stato
dell’interruttore al termine di tali prove, per le quali le sequenze normali di operazioni sono rispettivamente:
O - t - CO
O - t - CO - t - CO
dove:
O: rappresenta una operazione di interruzione;
CO: rappresenta una operazione di stabilimento,
seguita dopo un tempo di apertura appropriato, da
un’operazione di interruzione;
t: rappresenta l’intervallo di tempo tra due successive
operazioni in cortocircuito (3 minuti)
Alla fine delle prove la corrente ammissibile in servizio normale può essere ridotta rispetto alla corrente
nominale per la categoria Icu, mentre deve essere mantenuta al valore nominale per la categoria Ics.
5.1.1
Potere di interruzione nominale estremo (Icu)
Corrisponde alla più elevata corrente di cortocircuito che l’interruttore è capace di stabilire e di
interrompere, secondo la già citata sequenza di operazioni “O-t-CO” in condizioni definite di circuito
e di alimentazione.
Dopo tale sequenza, l’interruttore:
- deve essere in grado di sopportare la tensione del circuito, senza rischio di cedimento del suo isolamento;
- deve essere manovrabile in chiusura e in apertura;
- deve essere in grado di effettuare una certa protezione di sovraccarico;
- può non essere più capace di portare con continuità la propria corrente nominale e, quindi, di assicurare il servizio
previsto come ordinario.
5.1.2
Potere di interruzione nominale di servizio (Ics)
Corrisponde alla più elevata corrente di cortocircuito che l’interruttore è in grado di stabilire e di
interrompere secondo la sequenza di operazioni “O-t-CO-t-CO”, già citata, in condizioni definite di
circuito e di alimentazione.
Dopo tale sequenza, l’interruttore deve essere in grado non solo di assicurare l’attitudine ad assolvere
i predetti requisiti corrispondenti al potere di interruzione estremo Icu, ma anche e soprattutto di
continuare ad assicurare il servizio previsto come ordinario, rimanendo, cioè, ancora in grado di portare
con continuità la propria corrente nominale.
Da quanto suddetto, risulta evidente che l’interruttore rimane in servizio dopo aver subito correnti di
cortocircuito non superiori a Ics, mentre per valori di corrente superiori a Ics e fino a Icu l’interruttore
è capace di aprire il circuito, ma potrebbe non essere idoneo alla ripresa del servizio.
5/2
5.2
Valori normali del rapporto tra Ics e Icu
Il valore normale percentuale del rapporto tra Ics e Icu è stabilito in:
* 25 - 50 - 75 - 100% per la categoria A
*
50 - 75 - 100% per la categoria B
e deve essere dichiarato dal costruttore.
5.3
Corrente nominale ammissibile di breve durata (Icw)
Gli interruttori della categoria di utilizzazione B hanno inoltre specificata la corrente nominale di breve
durata Icw.
I valori minimi di Icw variano a seconda del valore della corrente nominale In:
* In < 2500A
* In > 2500A
5.4
: il valore maggiore tra 12In e 5kA
: 30kA
Categorie di utilizzazione
Deve essere stabilita la categoria di utilizzazione di un interruttore a secondo che essa sia o non sia
specificatamente intesa per ottenere la selettività per mezzo di ritardo intenzionale, rispetto ad altri
dispositivi posti in serie sul lato carico, in condizioni di cortocircuito:
- A : interruttori non specificatamente previsti per la selettività
- B : interruttori specificatamente previsti per la selettività
5.5
Criteri progettuali
Lo sdoppiamento del concetto di potere di interruzione nominale offre al progettista di impianti elettrici
la possibilità di scegliere il miglior rapporto tra i poteri di interruzione nominali di servizio ed estremo,
sulla base delle esigenze applicative e della convenienza economica e tecnica dell'impianto in
considerazione.
Risulta chiaro il criterio progettuale: laddove la continuità del servizio assume importanza prioritaria è
opportuno fare riferimento ad un rapporto alto Ics/Icu, laddove la continuità di servizio è meno sentita
o il guasto di cortocircuito in prossimità dei morsetti dell'interruttore è meno probabile, è piú
conveniente orientarsi verso un rapporto inferiore.
5/3
Informazione Tecnica
6.
Relè differenziali
di terra
Contenuti
6.1
6.2
6.3
6.4
6.5
6.6
6.7
Relè ELR-3C
6.1.1 Generalità
6.1.2 Schema di inserzione
6.1.3 Legenda
6.1.4 Dimensioni di ingombro
Relè ELRC-1
6.2.1 Generalità
6.2.2 Schema di inserzione
6.2.3 Legenda
6.2.4 Dimensioni di ingombro
Relè ELR-1E
6.3.1 Generalità
6.3.2 Schema di inserzione
6.3.3 Legenda
6.3.4 Dimensioni di ingombro
Relè ELR-2 & ELR-2m
6.4.1 Generalità
6.4.2 Schema di inserzione
6.4.3 Legenda
6.4.4 Dimensioni di ingombro
Caratteristiche elettriche dei relè
Impiego dei relè su linee con TA
Riduttori di corrente toroidali CT-1
6.7.1 Generalità
6.7.2 Dimensioni di ingombro
6/1
6.1
Relè ELR-3C
6.1.1
Generalità
Il relè tipo ELR-3C è previsto per essere installato all'interno di
custodie modulari secondo le norme DIN 43880 (dimensione
in larghezza pari a 3 moduli, modulo base 17,5mm) ed è di
facile installazione grazie al dispositivo di attacco rapido
secondo DIN EN 50022.
Nonostante le dimensioni ridotte, è ampiamente regolabile in
corrente e tempo.
L'ampia regolazione in corrente è tale da permettere di mantenere il valore della tensione di contatto
al di sotto dei 50V previsti dalla Norma CEI 64-8. La regolazione in tempo rende il relè ELR-3C la
soluzione ideale per la realizzazione di un sistema di protezione selettivo. Grazie all'apposita calotta
sigillabile è possibile rendere le tarature inaccessibili.
Caratteristica importante è il controllo permanente del circuito toroide-relè differenziale. Tale controllo
permette l'immediata individuazione di un'anomalia dovuta a guasto del toroide, rottura del filo di
collegamento o guasto della circuiteria interna, con l'intervento automatico della protezione, senza
dover aspettare, come si verifica nelle esecuzioni tradizionali, il controllo periodico da effettuare con il
pulsante di test.
Grazie ai filtri utilizzati sui circuiti di ingresso, il relè ELR-3C è praticamente immune ai disturbi esterni.
In particolare è insensibile alle correnti pulsanti con componenti continue (differenziale di tipo A).
L'operazione di reset può essere manuale o automatica, selezionabile utilizzando l'apposito microswitch.
Inoltre è possibile effettuare il test esterno a distanza.
Il relè ELR-3C può essere abbinato a qualunque tipo di toroide della serie CT-1.
6.1.2
Schema di inserzione
Per effettuare il test esterno a distanza il morsetto 2 del toroide deve essere collegato al morsetto 18
del relè ELR-3C ed il pulsante di prova deve essere collegato tra i morsetti 17 e 18.
La lunghezza massima dei conduttori di connessione tra il pulsante ed il relè è di 20m (attorcigliare tra
loro i conduttori). Per lunghezze maggiori consultare Terasaki.
6/2
6.1.3
Legenda
1) Potenziometro di regolazione tempo d'intervento
2) Potenziometro di regolazione corrente di guasto a terra
3) Commutatore a slitta per la scelta delle costanti:
- riarmo automatico:
commutatore (a) posizione 1
- costante taratura tempo: K=1 commutatore (b) posizione 0
K=10 commutatore (b) posizione 1
- costante taratura corrente: K=0,1 commutatori (c) e (d) posizione 0
K=1 commutatore (c) posizione 1 e commutatore (d) posizione 0
K=10 commutatore (c) e (d) posizione 1
4) Pulsante per test
5) Pulsante per riarmo manuale
6) Lampada di segnalazione presenza alimentazione ausiliaria (LED verde)
7) Lampada di segnalazione intervento relè (LED rosso)
8) Morsetti per alimentazione ausiliaria
9) Morsetti di uscita relè finale
10) Morsetti per connessione toroide serie CT-1
6.1.4
Dimensioni di ingombro
6/3
6.2
Relè ELRC-1
6.2.1
Generalità
Il relè tipo ELRC-1 è particolarmente utile nelle applicazioni dove è necessario avere ingombri ridotti in
quanto riunisce in un'unica apparecchiatura toroide ed elettronica di controllo.
Nonostante le ridotte dimensioni il relè tipo ELRC-1 è caratterizzato da un ampio intervallo di
regolazione sia della corrente che del tempo, permettendo cosi un'efficace protezione selettiva in caso
di più dispositivi in cascata.
L'ampia regolazione in corrente permette inoltre di mantenere il valore della tensione di contatto entro
i 50V previsti dalla Norme CEI.
Grazie ai filtri utilizzati sui circuiti di ingresso, il relè ELRC-1 è praticamente immune ai disturbi esterni.
In particolare è insensibile alle correnti pulsanti con componenti continue (differenziale di tipo A)
secondo quanto richiesto dalle Norme VDE.
6.2.2
Schema di inserzione
6/4
6.2.3
Legenda
1) Potenziometro di regolazione tempo d'intervento
2) Potenziometro di regolazione corrente di guasto a terra
3) Commutatore a slitta per la scelta delle costanti:
- riarmo automatico: commutatore (a) posizione 1
- costante taratura tempo:
K=1 commutatore (b) posizione 0
K=10 commutatore (b) posizione 1
- costante taratura corrente:
K=0,1commutatori (c) e (d) posizione 0
K=1 commutatore (c) posizione 1 e commutatore (d) posizione 0
K=10 commutatore (c) e (d) posizione 1
4) Pulsante per test
5) Pulsante per riarmo manuale
6) Lampada di segnalazione presenza alimentazione ausiliaria (LED verde)
7) Lampada di segnalazione intervento relè (LED rosso)
8) Morsetti per alimentazione ausiliaria
9) Morsetti di uscita relè
5
9
8
4
1
Earth Leakage Relay
6
6.2.4
7
3
2
Dimensioni di ingombro
Dimensioni [mm]
Tipo
A
ELRC-1/35
35
ELRC-1/60
60
ELRC-1/80
80
ELRC-1/110
110
B
C
D
E
F
G
H
70
60
50
100 60 110 47
150 110 160 70
6/5
6.3
Relè ELR-1E
6.3.1
Generalità
Il relè tipo ELR-1E, ampiamente regolabile in corrente e tempo come il tipo ELRC-1, può essere
abbinato a qualsiasi tipo di riduttore di corrente toroidale CT-1.
6.3.2
Schema di inserzione
Attorcigliare tra loro i fili di collegamento 1-2 / 3-4
6/6
6.3.3
Legenda
1) Potenziometro di regolazione tempo d'intervento
2) Potenziometro di regolazione corrente di intervento
3) Commutatore a slitta a 4 vie:
- abilita / disabilita riarmo automatico
- selezione costante per la taratura del tempo
- selezione costante per la taratura della corrente
- costante taratura corrente:
4) Pulsante per test
5) Pulsante per riarmo manuale
6) Lampada di segnalazione presenza alimentazione ausiliaria (LED verde)
7) Lampada di segnalazione intervento relè (LED rosso)
2
1
6
7
4
5
tx10
tx10
tx1
0.02 ÷ 0.5 sec
tx1
0.2 ÷ 5 sec
3
I∆nx1
I∆nx10
I∆nx0,1
I ∆nx1
I∆nx10
0.025 ÷ 0.25 A
I∆nx0,1
I∆nx1
I∆nx10
0.25 ÷ 2.5 A
I∆nx0,1
2.5 ÷ 25 A
RESET
man
auto
6.3.4
Dimensioni di ingombro
96
18
56
R3
92
96
90
96
92
20
6/7
6.4
Relè ELR-2 & ELR-2m
6.4.1
Generalità
Il relè tipo ELR-2, oltre alle caratteristiche del tipo ELR-1E, presenta una segnalazione di allarme al 70%
della taratura della corrente di scatto Idn prefissata.
Il relè differenziale di terra tipo ELR-2m mantiene l'informazione di relè intervenuto anche al mancare
della tensione di alimentazione ausiliaria del relè.
6.4.2
Schema di inserzione
Attorcigliare tra loro i fili di collegamento 1-2 / 3-4
6/8
6.4.3
Legenda
1) Potenziometro di regolazione tempo d'intervento
2) Potenziometro di regolazione corrente di intervento
3) Commutatore a slitta a 6 vie:
- abilita / disabilita allarme
- selezione costante per la taratura del tempo
- selezione costante per la taratura della corrente
- abilita / disabilita sicurezza positiva su relè intervento
- abilita / disabilita sicurezza positiva su allarme intervento
4) Pulsante per test
5) Pulsante per riarmo manuale
6) Lampada di segnalazione presenza alimentazione ausiliaria (LED verde)
7) Lampada di segnalazione intervento relè (LED rosso)
8) Lampada di segnalazione intervento allarme (LED rosso)
9) Segnalazione meccanica di relè intervenuto (solo per ELR-2m)
8
8
9
2
1
2
1
6
7
6
7
4
5
4
5
3
tx10
tx1
tx10
3
tx1
FS trip
0.02 ÷ 0.5 sec
off
FAIL SAFE
0.2 ÷ 5 sec
FS alarm
off
FAIL SAFE
Ι∆x1
Ι∆x10
Ι∆ x0,1
0.025 ÷ 0.25 A
6.4.4
Ι∆x1
Ι∆ x10
Ι∆x0,1
0.25 ÷ 2.5 A
Ι∆x1
Ι∆x10
alarm off
alarm on
Ι∆x0,1
2.5 ÷ 25 A
Dimensioni di ingombro
6/9
6.5
Caratteristiche elettriche dei relè
Tipo
Tensione di
alimentazione
ausiliaria
ELR-3C
ELRC-1
35-60-80-110
ELR-1E
ELR-2
ELR-2M
24Vc.c./c.a.
48Vc.c./c.a.
110Vc.c./c.a.
220Vc.a.
380Vc.a.
24Vc.c./c.a.
48Vc.c./c.a.
110Vc.c./c.a.
220Vc.a.
380-415Vc.a.
24Vc.c./c.a.
48Vc.c./c.a.
115Vc.c./c.a.
230Vc.a.
400Vc.a.
24Vc.c./c.a.
48Vc.c./c.a.
115Vc.a.
230Vc.a.
400Vc.a.
Frequenza
50÷60Hz
Consumo max
3VA
Campo di taratura
corrente di scatto Idn
4VA
0,025÷0,25A per K=0,1
0,25÷2,5A per K=1
2,5÷25A per K=10
Campo di taratura
corrente di allarme
—
Campo di taratura
tempo
70% Idn
0,02÷0,5s per K=1
0,2÷5s per K=10
Uscita:
contatti di scambio
1 x 5A 250V
2 x 5A 250V
Temperatura
di funzionamento
(-10°C)÷(+60°C)
Temperatura
di magazzinaggio
(-20°C)÷(+80°C)
Umidità relativa
90%
Prova di isolamento
2,5kV per 60s
Grado di protezione
secondo DIN 40050
IP 20
Montaggio
DIN 50022
profilato 35mm
retroquadro
Tipo di collegamento
morsettiera
sezione cavo 2,5 mm2
Norme di riferimento
CEI 41-1/IEC 255/VDE 0664
6/10
incasso
6.6
Impiego dei relè su linee con TA
Viene riportato lo schema di inserzione dei relè ELR-1 e ELR-2S su linee con TA.
6/11
6.7
Riduttori di corrente toroidali CT-1
Toroide
6.7.1
Toroide apribile
Generalità
I riduttori di corrente toroidali tipo CT-1, da abbinare ai relè differenziali di terra, sono costituiti da un
nucleo di lamierini con ottime qualità magnetiche, che permette di rilevare anche correnti di guasto di
valore molto basso.
Sul nucleo sono presenti due avvolgimenti. Per il prelievo del segnale di guasto da inviare al differenziale,
il primo, per effettuare la prova, il secondo.
La prova prevede il controllo completo di toroide e relè. Viene prelevato un segnale dal relè differenziale
ed inviato sull'avvolgimento di prova. Tale segnale genera un flusso equivalente a quello generato da
un guasto che rilevato dall'altro avvolgimento, viene riinviato al relè e ne provoca l'intervento. Questo
permette, in occasione dei controlli periodici, di verificare oltre alla funzionalità del relè, anche l'integrità
dei collegamenti tra toroide e differenziale.
All'interno del toroide devono passare tutti i conduttori di fase e, se distribuito, anche il conduttore di
neutro. Non deve passare invece il conduttore di terra.
6.7.2
Dimensioni di ingombro
Dimensioni [mm]
6/12
Tipo
A
B
CT-1/35
35
C
D
E
F
G
H
CT-1/60
60
CT-1/80
80
50
43
30
CT-1/110
110
CT-1/210
210 300 240 300 150 135 105 40
CTA-1/110
110 180 110 150 75
CTA-1/210
210 300 240 300 150 135 105
100 60 110 47
150 110 160 70
45
35
25
Informazione Tecnica
7.
Sistemi di protezione:
Protezione selettiva,
Protezione di sostegno (back-up)
Contenuti
7.1
7.2
7.3
Protezione selettiva
7.1.1 Selettività amperometrica in cortocircuito
7.1.2 Selettività cronometrica in cortocircuito
7.1.3 Tabelle di selettività
Protezione di sostegno (back-up)
7.2.1 Caratteristica I2t/Icc
7.2.2 Tabelle di back-up
Criteri Progettuali
7/1
7.1
Protezione selettiva
Lo schema elettrico di un impianto di distribuzione appare come un albero rovesciato. Dal tronco si
scende in basso, lungo i rami, percorrendo conduttori aventi sezioni decrescenti. Questa configurazione conduce ad avere numerose protezioni in serie tra loro. Al verificarsi di un guasto deve intervenire
solo la protezione a monte più vicina al guasto, limitando in tal modo la zona di impianto messa fuori
servizio.
Il comportamento descritto si dice selettivo e selettività di un interruttore automatico è la capacità che
questi ha di interrompere una corrente di cortocircuito senza che intervenga la protezione posta a
monte. Di conseguenza un'installazione si dice selettiva quando, in caso di guasto, viene interrotto solo
il circuito interessato dal guasto, mentre le restanti utenze continuano ad essere regolarmente
alimentate.
La realizzazione di una protezione selettiva impone un diverso coordinamento tra i vari dispositivi a
seconda si tratti di selettività totale o parziale:
Selettività totale: selettività di sovracorrente in cui, in presenza di due dispositivi di protezione di
sovracorrente in serie, il dispositivo di protezione lato carico effettua la protezione, senza causare
l'intervento dell'altro dispositivo.
Selettività parziale: selettività di sovracorrente in cui, in presenza di due dispositivi di protezione di
sovracorrente in serie, il dispositivo di protezione lato carico effettua la protezione fino ad un dato livello
di sovracorrente, senza causare l'intervento dell'altro dispositivo.
La selettività delle protezioni migliora la continuità di servizio; eliminare un guasto rapidamente ed
isolare il circuito sede del guasto riduce il pericolo di danno alle persone ed alle cose ed il disturbo
arrecato al servizio.
7/2
7.1.1
Selettività amperometrica in cortocircuito
Si ha selettività amperometrica quando le correnti di guasto che l'apparecchio a valle (2) interrompe
sono per intensità e durata tali da non far intervenire istantaneamente l'apparecchio a monte (1).
Ciò può verificarsi per selettività "naturale", dovuta al fatto che l'interruttore posto a monte lavora nella
zona della caratteristica relativa allo sganciatore termico, o per selettività "forzata", dovuta alla
limitazione di corrente operata durante l'intervento dall'interruttore a valle.
Si ha evidentemente selettività naturale quando la massima corrente di cortocircuito che si può
verificare a valle è di intensità inferiore alla minima soglia di intervento magnetico dell'apparecchio posto
a monte (Figura A).
La selettività forzata si ottiene invece quando la caratteristica I2t/Icc dell'interruttore a monte (1) si
mantiene costantemente superiore a quella dell'interruttore a valle (2) (Figura B).
Si ha selettività fino a quando il valore della corrente di guasto non supera il valore della corrente limite
di selettività Is.
Is è un valore limite di corrente:
- al di sotto del quale, in presenza di due dispositivi di protezione in serie, il dispositivo posto lato carico completa
la sua opera di interruzione in tempo sufficiente a prevenire che l'altro dispositivo inizi la sua operazione (cioè
la selettività è assicurata);
- al di sopra del quale, in presenza di due dispositivi di protezione in serie, il dispositivo posto lato carico non può
completare la sua opera di interruzione in tempo sufficiente a prevenire che l'altro dispositivo inizi la sua
operazione (cioè la selettività non è assicurata).
Figura B
Figura A
7/3
7.1.2
Selettività cronometrica in cortocircuito
Il problema, in prima analisi, sembrerebbe di immediata soluzione. Infatti, se si potesse ritardare
l'intervento dell'apparecchio posto a monte di un tempo superiore a quello necessario all'apparecchio
a valle per completare l'interruzione, la selettività sarebbe assicurata.
Poichè i tempi minimi certi di interruzione per correnti vicine alla soglia di intervento magnetico degli
interruttori automatici possono essere dell'ordine di 50-60ms, occorrerebbe ritardare l'inizio del
movimento di sgancio dell'interruttore posto a monte (1) di almeno 65-70ms (Figura A).
Ciò è possibile solo se le linee poste a valle dell'apparecchio ritardato e l'apparecchio stesso sono in
grado di sopportare la sollecitazione termica che conseguirebbe a tale ritardo.
Il tempo d'intervento dell'interruttore di protezione a monte deve essere verificato in relazione:
- alla protezione della conduttura e delle parti che è chiamato a proteggere, fino al valore della corrente di
cortocircuito presunta;
- alla caduta di tensione, determinata dal cortocircuito sulla linea guasta, sulle sbarre a monte dello stesso
interruttore. Ad ogni cortocircuito si accompagna infatti un abbassa mento della tensione, che è massimo nel
punto di guasto e si riduce via via risalendoverso monte.
La selettività cronometrica presenta quindi dei limiti e può essere realizzata solo sui tronchi principali
pertinenti a impianti di grossa distribuzione utilizzando interruttori costruiti per tale scopo.
La Norma CEI EN 60947-2: Interruttori Automatici, stabilisce la categoria di utilizzazione di un
interruttore a secondo che essa sia o non sia specificatamente intesa per ottenere la selettività per
mezzo di ritardo intenzionale, rispetto ad altri dispositivi posti in serie sul lato carico, in condizioni di
cortocircuito.
Le categorie di utilizzazione sono definite come segue:
A - interruttori non specificatamente previsti per la selettività
B - interruttori specificatamente previsti per la selettività
Figura A
7/4
7.1.3
Tabelle di selettività
E' possibile stabilire a priori il limite di selettività per tutte le possibili combinazioni tra interruttori a monte
e interruttori a valle, impiegando le tabelle di selettività che i costruttori di interruttori mettono a
disposizione.
Le tabelle che seguono sono relative al coordinamento selettivo tra gli interruttori scatolati Terasaki. Il
valore indicato, in kA, è quello della corrente limite di selettività, alla tensione di 400V. T = selettività
totale.
7/5
7/6
v
a
l
l
e
a
s
c
a
t
o
l
a
t
o
I
n
t
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r
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-
-
65
100
85
100
100
85
100
100
85
XH800SE
XH800PS
XS1250SE
XS1600SE
XS2000NE
TL-100NJ
TL-250NJ
TL-400NE
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35
-
-
16
-
-
-
-
65
65
XH400SE
10
-
-
-
-
-
-
-
-
14
14
22
-
-
XH630SE
65
XH250PE
50
XS800SE
65
65
XS630NJ
XS800NJ
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50
XS400NJ
XS630SE
50
XS400SE
XS630SE-C
35
50
XS400SE-C
50
50
XH160NJ
XH250NJ
-
45
50
XS250PJ
XS630CJ
35
35
XS400CJ
XH125NJ
14
25
XE600NS
-
10
35
25
XS250NJ
10
XE400NS
30
35
XS125NJ
XS160NJ
10
14
18
18
XS125CJ
XE225NS
T
15
XE100NS
T
35
15
kA
AT06
XS50NB
Tipo
65
20
20
65
-
-
-
-
22
22
22
22
-
22
22
22
22
22
22
22
T
T
T
22
35
22
22
22
T
T
T
T
T
T
T
65
AT12
65
30
30
65
-
-
-
25
25
25
35
35
25
25
25
25
25
35
35
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25
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45
45
65
-
-
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50
50
30
35
30
35
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65
65
65
-
30
30
50
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50
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50
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T
65
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85
85
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40
45
45
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T
85
85
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50
60
60
85
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T
T
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T
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T
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T
T
85
AT40
Interruttore aperto a monte
70
30
30
65
-
-
-
25
25
25
35
35
25
25
25
25
25
35
35
T
T
T
T
25
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
100
AP-16
70
45
45
65
-
-
25
30
35
35
50
50
30
35
30
35
35
T
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T
T
T
30
T
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T
T
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120
AP-20
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45
45
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T
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T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
100
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85
80
80
T
30
30
30
50
50
50
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T
50
T
50
T
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T
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T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
120
AH-40C
85
80
80
T
30
30
30
50
50
50
T
T
50
T
50
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
120
AH-50C
T
T
T
T
35
40
40
85
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
120
AH-60C
Selettività tra interruttori aperti TemPower a monte e interruttori scatolati TemBreak a valle
-
25
-
-
50
50
50
50
50
50
65
65
XH160NJ
XH250NJ
XS400SE
XS400NJ
XS630SE
XS800SE
XH250PE
XH400SE
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-
100
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XH800PS
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-
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TL-400NE
XS1250SE
XS1600SE
-
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TL-250NJ
-
35
-
-
35
65
85
-
65
XS800NJ
-
65
XS630NJ
XH800SE
TL-100NJ
-
-
-
-
-
35
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XH630SE
25
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XH125NJ
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-
-
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15
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35
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35
35
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30
45
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XS250NJ
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XS250PJ
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25
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XE600NS
15
T
18
18
XS125CJ
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T
15
XE100NS
T
35
15
kA
XS50NB
TYPE
40
-
-
-
-
-
-
40
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-
-
-
10
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10
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40
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-
10
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T
T
T
T
-
10
T
T
T
T
40
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-
-
-
-
-
-
35
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-
-
-
-
-
-
-
-
-
25
25
35
-
-
-
-
15
15
15
T
-
-
15
T
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50
XS400SE
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-
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50
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-
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-
10
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50
XS630SE
50
-
-
-
-
25
25
50
-
-
-
-
25
25
-
-
25
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T
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-
-
25
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-
T
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-
-
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4
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-
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-
-
-
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-
-
3
4
4
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65
XH250PE
65
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
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-
-
-
4,5
4,5
-
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-
-
-
-
4,5
4,5
-
-
4
4,5
7
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65
HI-INST
XH250PE
65
-
-
-
-
-
-
35
-
-
-
-
-
-
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-
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-
25
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-
-
-
15
15
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-
-
15
T
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-
10
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T
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T
-
T
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T
65
XH800SE
Interruttore scatolato a monte
XH400SE
T
-
-
15
-
65
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65
15
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30
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50
15
30
T
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30
30
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20
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50
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-
-
-
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T
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-
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T
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T
T
85
XS1250SE
T
-
-
-
-
65
65
65
-
-
-
-
50
50
-
-
T
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T
-
-
T
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T
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T
T
-
T
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85
(1) 800A
XS1250SE
T
-
-
20
20
T
T
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20
20
30
30
50
50
20
30
T
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T
T
30
30
T
T
T
T
T
T
20
T
T
T
T
T
100
XS1600SE
T
-
-
35
35
T
T
T
35
35
35
35
50
50
35
35
T
T
T
T
T
35
35
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
100
XS2000NE
T
-
-
50
35
T
T
T
50
50
50
50
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
100
HI-INST
XS2000NE
T
-
35
35
35
T
T
T
35
35
35
35
55
55
35
35
T
T
T
T
T
35
35
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
100
XS2500NE
T
-
35
50
35
T
T
T
50
50
50
50
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
100
HI-INST
XS2500NE
Selettività tra interruttori scatolati TemBreak
7/7
Tabella di selettività tra interruttori scatolati e modulari a 415V c.a.
Taglia (A) interr. scatolato (a monte)
Corrente (A) interr. scatolato (a monte)
/interruttore modulare (a valle)
6
10
16
20
25
32
40
50
63
125
125
125
160
250
63
T
T
T
1000
1000
1000
1000
1000
1000
100
T
T
T
T
T
1500
1500
1500
1500
125
T
T
T
T
T
T
2000
2000
2000
160
T
T
T
T
T
T
T
3000
3000
250
T
T
T
T
T
T
T
T
T
Note
1.La lettera ‘ T ‘ indica selettività totale sino al potere di interruzione dell’interruttore modulare
2.I valori numerici indicano selettività parziale
3.La tabella è stata realizzata secondo la norma IEC 947-2 appendice A
Serie DP
In A
6
10
16
20
25
32
40
50
63
125
2000
2000
2000
2000
2000
2000
1000
-
Tipo interruttore
scatolato
125
XS125CJ
XS125NJ
XH125NJ
XH125PJ
7/8
160
4500
4500
4500
3000
2000
2000
2000
2000
2000
160
XS160NJ
XS160HJ
XS160PJ
250
8000
8000
8000
8000
8000
8000
6000
6000
6000
250
XS250NJ
XS250PJ
XH250NJ
XH250PJ
7.2
Protezione di sostegno (back-up)
Il potere di interruzione dei dispositivi di protezione contro i cortocircuiti non deve essere inferiore alla
corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione. E' tuttavia ammesso l'utilizzo di un
dispositivo di protezione con potere di interruzione inferiore se a monte è installato un altro dispositivo
avente il necessario potere di interruzione. In questo caso le caratteristiche dei due dispositivi devono
essere coordinate in modo che l'energia che essi lasciano passare non superi quella che può essere
sopportata senza danno dal dispositivo situato a valle e dalle condutture protette da questi dispositivi.
7/9
7.2.1
Caratteristica I2t/Icc
Un interruttore automatico può interrompere correnti di cortocircuito più elevate del suo potere di
interruzione se a monte ne è installato un altro che apre contemporaneamente il circuito. L'apertura
in serie di due contatti favorisce infatti lo spegnimento dell'arco e riduce sensibilmente l'energia
specifica passante.
Dal confronto delle caratteristiche I2t/Icc dei due interruttori è possibile dedurre la corrente di scambio
IB corrispondente alla loro intersezione (Figura A).
La corrente di scambio è un valore limite di corrente al di sopra del quale, in presenza di due dispositivi
di protezione in serie, il dispositivo (generalmente, ma non necessariamente) posto lato alimentazione
assicura la protezione di sostegno per l'altro dispositivo. Ciò si verifica quando l'interruttore posto a
monte (1) ha caratteristiche di limitazione maggiori dell'interruttore posto a valle (2).
Dall'esame della Figura A si può dedurre che:
- per correnti di cortocircuito minori di IB è l'interruttore a valle ad intervenire;
- per correnti di cortocircuito maggiori di IB interviene l'interruttore a monte.
Inoltre, l'energia specifica lasciata passare dall'interruttore a monte per valori di corrente compresi tra
IB e il limite della protezione di back-up è minore di quella sopportabile dall'interruttore a valle.
Figura A
7/10
7.2.2
Tabelle di back-up
Quelle al paragrafo precedenti sono considerazioni teoriche in quanto le caratteristiche di entrambi gli
apparecchi si abbassano notevolmente per effetto della doppia interruzione.
Per questo il reale coordinamento per la protezione di sostegno può essere valutato solo sperimentalmente. Nelle tabelle che seguono sono riportati i coordinamenti relativi agli interruttori scatolati
Terasaki. Il valore indicato, in kA, è quello della corrente limite della protezione di back-up, alla tensione
di 400V.
7/11
7/12
v
a
l
l
e
a
S
c
a
t
o
l
a
t
o
-
65
85
100
100
TL-400NE
65
XH800SE
TL-100NJ
65
XH630SE
TL-250NJ
65
65
XH250PE
XH400SE
50
50
XH125NJ
50
85
XS1250SE
XH160NJ
100
XH800PS
XH250NJ
65
50
XS800NJ
XS800SE
50
-
45
XS630CJ
XS630NJ
XS630SE
-
50
XS400SE
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
35
50
XS400CJ
-
-
-
-
-
-
XS400NJ
35
35
XS250NJ
XS250PJ
30
35
XS125NJ
XS160NJ
15
18
XS50NB
XS125CJ
-
25
25
XE400NS
XE600NS
-
15
18
-
15
XE100NS
XE100NS
kA
XE225NS
Tipo
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
18
XE225NS
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
25
-
25
XE400NS
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
25
-
25
XE600NS
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
18
-
-
-
18
18
XS125CJ
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
25
22
-
-
-
22
30
XS125NJ
Scatolato a monte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
25
-
-
-
-
-
35
XS160NJ
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
25
-
-
-
25
-
35
XS250NJ
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
25
-
-
-
25
-
35
XS250PJ
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
35
25
-
-
30
25
-
35
XS400CJ
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
50
50
50
50
50
30
-
-
35
30
-
50
XS400NJ
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
50
50
50
50
50
30
-
-
35
30
-
50
XS400SE
Back-up tra interruttori scatolati TemBreak (tabella 1 di 3)
v
a
l
l
e
a
S
c
a
t
o
l
a
t
o
45
-
-
65
85
100
100
XH800SE
TL-100NJ
TL-250NJ
TL-400NE
65
65
XH400SE
XH630SE
50
65
50
50
XH125NJ
XH160NJ
XH250NJ
-
85
XH250PE
-
100
XH800PS
XS1250SE
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
65
50
XS800NJ
-
XS800SE
65
XS630NJ
-
50
45
XS630CJ
-
-
45
45
XS630SE
50
50
XS400NJ
XS400SE
35
35
XS250PJ
XS400CJ
45
35
35
XS160NJ
XS250NJ
25
35
18
-
35
30
15
XS50NB
XS125CJ
25
XE600NS
30
25
-
45
XS630CJ
XS125NJ
18
25
XE225NS
XE400NS
15
kA
XE100NS
Tipo
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
50
-
-
50
50
50
50
35
25
-
35
35
30
-
65
XS630NJ
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
50
-
-
50
50
50
50
35
25
-
35
35
30
-
50
XS630SE
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
50
-
-
50
50
50
50
35
25
-
35
35
30
-
65
XS800NJ
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
50
-
-
50
50
50
50
35
25
-
35
35
30
-
50
-
-
-
85
85
-
-
65
65
65
-
-
85
85
85
85
50
65
65
65
65
65
65
35
25
-
35
35
30
-
100
XH800PS
Scatolato a monte
XS800SE
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
65
-
65
-
-
65
65
42
-
-
-
-
-
-
35
30
-
-
85
XS1250SE
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
85
85
85
85
-
65
65
42
-
-
-
-
-
-
35
30
-
-
100
XS1600SE
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
85
85
85
85
-
65
65
42
-
-
-
-
-
-
35
30
-
-
100
XS2000NE
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
85
85
85
85
-
65
65
42
-
-
-
-
-
-
35
30
-
-
100
XS2500NE
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
50
35
25
-
-
-
25
50
XH125NJ
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
50
35
-
-
-
-
-
50
XH160NJ
Back-up tra interruttori scatolati TemBreak (tabella 2 di 3)
7/13
7/14
v
a
l
l
e
a
S
c
a
t
o
l
a
t
o
-
-
25
25
15
18
XE400NS
XE600NS
XS50NB
XS125CJ
-
-
50
50
45
65
XS400SE
XS630CJ
XS630NJ
85
100
100
TL-100NJ
TL-250NJ
TL-400NE
65
65
XH630SE
XH800SE
65
50
XH160NJ
XH250NJ
65
50
XH125NJ
XH250PE
-
85
50
XS1250SE
XH400SE
-
100
XH800PS
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
65
50
XS800NJ
-
-
-
50
XS800SE
50
-
35
XS400CJ
XS400NJ
XS630SE
50
35
35
XS250NJ
XS250PJ
50
50
30
35
XS125NJ
XS160NJ
35
-
30
15
18
XE100NS
-
50
XH250NJ
XE225NS
kA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
65
65
65
50
35
-
-
-
30
-
65
XH250PE
-
-
-
-
-
-
-
65
65
65
-
-
-
-
-
-
-
65
65
50
65
65
65
50
35
-
-
35
30
-
65
XH400SE
-
-
-
-
-
-
-
65
65
65
-
-
-
-
65
-
50
65
65
65
65
65
65
35
25
-
35
35
30
-
65
XH630SE
-
-
-
-
-
-
65
65
65
-
-
65
-
65
-
50
65
65
65
65
65
65
35
25
-
35
35
30
-
65
XH800SE
-
-
-
-
-
-
-
-
-
80
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
80
65
25
-
-
-
25
85
TL-100NJ
Scatolato a monte
-
-
-
-
-
-
100
100
100
70
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
70
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70
50
35
-
-
-
50
-
100
TL-250NJ
-
-
-
-
-
100
100
100
100
70
-
-
-
-
-
-
-
100
100
100
70
70
70
50
35
-
-
50
50
-
100
TL-400NE
-
-
-
-
85
-
-
-
-
-
-
-
-
-
85
85
50
65
65
42
-
-
-
-
-
-
35
30
-
-
125
TL-630NE
-
-
-
85
85
-
-
-
-
-
-
-
85
85
85
85
50
65
65
42
-
-
-
-
-
-
35
30
-
-
125
TL-800NE
-
-
-
85
85
-
-
-
-
-
-
-
85
85
85
85
50
65
65
42
-
-
-
-
-
-
35
30
-
-
125
TL-1250NE
Back-up tra interruttori scatolati TemBreak (tabella 3 di 3)
Tabella di back-up tra interruttori scatolati e modulari a 415V c.a.
Interruttore scatolato
a monte
Interr. modulare a valle
TIPO
In (A)
DE
6
Icn 4.5kA
10
13
16
20
25
32
40
50
63
DS e DP
6
Icn 6kA
10
13
16
20
25
32
40
50
63
DH
6
Icn 10kA
10
13
16
20
25
32
40
50
63
XE100NS
15kA
XS125CJ
18kA
XS125NJ
30kA
XH125NJ
50kA
XS160NJ
35kA
XH160NJ
50kA
XS250NJ
35kA
XH250NJ
50kA
6000
6000
6000
6000
6000
6000
6000
6000
6000
6000
10000
10000
10000
10000
10000
10000
10000
10000
10000
10000
11000
11000
11000
11000
11000
11000
11000
10000
10000
10000
7000
7000
7000
7000
7000
7000
7000
6000
6000
6000
11000
11000
11000
11000
11000
11000
11000
10000
10000
10000
12000
12000
12000
12000
12000
12000
12000
10000
10000
10000
10000
10000
10000
10000
10000
10000
10000
6000
6000
6000
12000
12000
12000
12000
12000
12000
12000
10000
10000
10000
13000
13000
13000
13000
13000
13000
13000
12000
12000
12000
10000
10000
10000
10000
10000
10000
10000
8000
8000
8000
14000
14000
14000
14000
14000
14000
14000
12000
12000
12000
30000
30000
30000
30000
30000
30000
30000
25000
25000
25000
7000
7000
7000
7000
7000
7000
7000
6000
6000
6000
11000
11000
11000
11000
11000
11000
11000
10000
10000
10000
12000
12000
12000
12000
12000
12000
12000
10000
10000
10000
10000
10000
10000
10000
10000
10000
10000
6000
6000
6000
12000
12000
12000
12000
12000
12000
12000
10000
10000
10000
25000
25000
25000
25000
25000
25000
25000
23000
23000
23000
7000
7000
7000
7000
7000
7000
7000
6000
6000
6000
11000
11000
11000
11000
11000
11000
11000
10000
10000
10000
12000
12000
12000
12000
12000
12000
12000
10000
10000
10000
7000
7000
7000
7000
7000
7000
7000
6000
6000
6000
11000
11000
11000
11000
11000
11000
11000
10000
10000
10000
20000
20000
20000
20000
20000
20000
20000
18000
18000
18000
7/15
7.3
Criteri Progettuali
La corretta scelta dei dispositivi di protezione è uno dei fattori principali nella progettazione di base degli
impianti di bassa tensione. Gli interruttori Terasaki consentono l'utilizzazione di entrambi i sistemi di
protezione, sia selettiva che di sostegno.
La scelta di base tra i due principi su cui impostare il singolo progetto dovrà essere fatta in base a
considerazioni economiche legate agli effettivi bisogni dell'utilizzatore finale, sia esso un impianto di
produzione industriale o un'installazione del terziario.
La regola di fondo associa la selettività ad una maggiore continuità di servizio, per contro richiede un
costo piú alto degli interruttori, mentre per la protezione di sostegno l'associazione è con una drastica
riduzione del costo degli interruttori in cambio di una minore continuità di servizio.
E' utile far notare che la scelta di base orientata alla protezione di sostegno non fa rinunciare
completanmente alla selettività , che almeno parzialmente risulta sempre possibile.
E' importante notare che le Norme prevedono che i limiti di selettività e back-up vengano precisati e
garantiti dai costruttori mediante prove.
Terasaki offre la migliore garanzia su questi limiti in quanto essendo un costruttore che produce l'intera
gamma degli interruttori di bassa tensione dispone di tutti i dati relativi e può eseguire correttamente
all'interno della sua organizzazione tutte le prove di verifica necessarie a garantirne i risultati.
7/16
Informazione Tecnica
8.
Caratteristiche di limitazione
Energia passante I2t
Corrente di picco Ip
Contenuti
8.1
8.2
8.3
8.4
8.5
Protezione contro le correnti di cortocircuito
Integrale di Joule del cavo - K2S2
Integrale di Joule dell'interruttore - I2t
Corrente di picco - Ip
Curve di limitazione
8/1
8.1
Protezione contro le correnti di cortocircuito
Le condutture devono essere protette contro le sovracorrenti.
Gli interruttori automatici TemBreak, magnetotermici o con dispositivo di protezione a microprocessore, assicurano sia la protezione contro il sovraccarico che la protezione contro il cortocircuito.
Le grandezze da considerare per coordinare conduttura e interruttore automatico sono:
- corrente di impiego del circuito IB,
- portata della conduttura Iz,
- corrente nominale dell'interruttore (o di regolazione) In,
- potere di interruzione dell'interruttore Icu/Ics,
- integrale di Joule dell'interruttore I2t,
- integrale di Joule del cavo K2S2.
La protezione contro le correnti di cortocircuito è assicurata quando l'interruttore ha un potere di
interruzione non inferiore alla corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione e interviene
in un tempo non superiore a quello che porta i conduttori (il loro isolante) alla temperatura limite
ammissibile.
E' quindi indispensabile calcolare la corrente di cortocircuito. Nel seguito sarà supposta nota perchè
il suo calcolo esula dallo scopo del presente documento. Per maggiori e più dettagliate informazioni
sull'argomento si rimanda alla Guida CEI 11-25.
Nel seguito è analizzata la seconda delle condizioni sopra riportate a cui deve rispondere l'interruttore
automatico affinchè assicuri la protezione del cavo (il suo isolante) contro il cortocircuito:
I2t < K2S2
cioè, il valore dell'energia termica lasciata passare dall'interruttore durante un cortocircuito deve essere
minore del valore che puo sopportare l'isolamento del cavo affinchè non si danneggi.
I
t
K
S
è la corrente effettiva di cortocircuito (A),
è la durata del cortocircuito (s),
è la costante dell'isolamento del cavo,
è la sezione del conduttore (mm˝).
Oltre alla riduzione degli effetti termici della corrente di cortocircuito, nel seguito è analizzata la
condizione affinchè siano ridotti anche gli effetti elettrodinamici.
8/2
8.2
Integrale di Joule del cavo - K2S2
Valori della costante K per conduttori in rame:
- 115
isolamento in PVC,
- 143
isolamento in gomma etilenpropilenica e propilene reticolato.
I valori massimi ammissibili dell'integrale di Joule (K2S2, in 106A2s), per correnti di cortocircuito maggiori
di 1kA, risultano:
I valori sopra riportati devono risultare maggiori dell'energia specifica passante lasciata passare
dall'interruttore.
Sezione
Costante K
PVC
EPR-XLPE
115
143
2,5
0,082
0,127
4
0,211
0,327
6
0,476
0,736
10
1,322
2,044
16
3,385
5,234
25
8,265
12,780
35
16,200
25,050
50
33,062
51,122
70
64,802
100,200
95
119,355
184,552
120
190,440
294,465
150
297,562
460,102
185
452,625
699,867
240
761,760
1.177,862
mm
2
8/3
8.3
Integrale di Joule dell'interruttore - I2t2
Al presente documento sono allegate le curve dell'integrale di Joule (I2t, in 106A2s) degli interruttori
scatolati TemBreak in funzione della corrente di cortocircuito (Icc, in kA).
Per una data corrente di cortocircuito, il valore (I2t) letto sul grafico deve essere confrontato con il valore
(K2S2) riportato nella precedente tabella, per una data sezione e per un dato isolante.
Se risulta minore il cavo è protetto per quel valore di corrente di cortocircuito.
Se risulta maggiore è necessario aumentare la sezione del cavo.
A titolo di esempio, nella tabella che segue, in funzione di alcuni interruttori della serie TemBreak, sono
riportati i valori di energia I2t dell’interruttore e K2S2 del conduttore, e i valori della sezione minima del
conduttore di protezione PE e del conduttore di fase (sezione del singolo conduttore di fase),
relativamente alla protezione dal cortocircuito.
Legenda tipo interruttore:
C
protezione magnetotermica
C-µp
protezione a microprocessore
Cautelativamente sono stati considerati cavi multipolari isolati in PVC, K = 115.
Interruttore
Sigla
Tipo
Potere di Energia
interruzione
I2t
Icu a 400V
(kA)
(A2s)*106
Conduttore
di protezione
Corrente Protezione
nominale termica
reg. min.
In (A)
% In
Protezione
magnetica
fissa
(A)
max
(*In)
Sezione PE
min
(*In)
minima commerciale
teorica
(mm2)
(mm2)
Conduttore
di fase
Sezione Energia
singolo
max
conduttore
di fase
(mm2)
(K2S2)*106
XS125CJ
C
18
0,9
125
63
1550
8,2
10
50
33,062
XS125NJ
C
30
1,3
125
63
1550
9,9
10
50
33,062
XS160NJ
C
35
2,8
160
63
1760
14,6
16
70
64,802
XS250NJ
C
35
2,8
250
63
2750
14,6
16
120
190,44
XS400CE
C-µp
35
4,6
400
50
12
3
18,7
25
240
761,76
XS400CJ
C
35
4,5
400
63
10
5
18,4
25
240
761,76
XS400SE
C-µp
50
6,2
400
50
12
3
21,7
25
240
761,76
XS400NJ
C
50
6
400
63
10
5
21,3
25
240
761,76
XS630CE
C-µp
40
10
630
50
12
3
27,5
35
185
452,62
XS630CJ
C
45
11
630
63
10
5
28,8
35
185
452,62
XS630SE
C-µp
50
12
630
50
12
3
30,1
35
185
452,62
XS630NJ
C
65
13,2
630
63
10
5
31,6
35
185
452,62
XS800SE
C-µp
50
14
800
50
12
3
32,5
35
240
761,76
XS800NJ
C
65
13,2
800
63
10
5
31,6
35
240
761,76
XS1250SE
C-µp
85
80
1250
50
12
3
77,8
95
240
761,76
XS1600SE
C-µp
100
94
1600
50
12
3
84,3
95
240
761,76
XS2000NE
C-µp
100
120
2000
50
12
3
95,3
120
240
761,76
XS2500NE
C-µp
100
120
2500
50
12
3
95,3
120
240
761,76
8/4
8.4
Corrente di picco - Ip
Gli effetti elettrodinamici delle correnti di cortocircuito sono particolarmente pericolosi per i condotti
sbarre, ma possono arrecare danni anche ai cavi.
In assenza di interruzione il valore di picco Ip della corrente di cortocircuito dipende dalla corrente di
cortocircuito Icc, dal fattore di potenza di cortocircuito cosϕcc, dall'angolo di inserzione del cortocircuito
ψ. Nel caso peggiore il rapporto Ip/Icc vale circa 2,2. Cioè, per effetto della componente unidirezionale
il valore di picco della prima semionda è circa il 56% maggiore del valore di picco della componente
simmetrica.
L'interruttore automatico TemBreak introduce, dopo il tempo di prearco, una resistenza d'arco che
impedisce, fin dalla prima semionda, il raggiungimento del valore di picco sopra considerato (in
assenza di interruzione), limitandolo. L'effetto di limitazione è dovuto al ridotto tempo di prearco e
all'elevata tensione d'arco grazie al Fast Break Mechanism basato su speciali camere spegniarco,
contatti a doppia repulsione e conduttori a U.
Al presente documento sono allegate le curve di limitazione del valore di picco della corrente di
cortocircuito (Ip, in kA) degli interruttori scatolati TemBreak in funzione della corrente di cortocircuito
stessa (Icc, in kA).
Per una data corrente di cortocircuito, è il valore della corrente di picco letto sul grafico che deve essere
utilizzato per i calcoli delle sollecitazioni elettrodinamiche di una conduttura protetta da un interruttore
automatico TemBreak.
8/5
8.5
Curve di limitazione
Di seguito è riportato l'elenco dei documenti allegati (drawing/file) e l'indicazione dell'interruttore al
quale si riferiscono, suddivisi per corrente nominale.
Curve di limitazione
dell’energia passante I˝t
Curve di limitazione
della corrente di picco Ip
In
Interruttore
Drawing/File
In
Interruttore
Drawing/File
30
50
100
XM30PB
XS50NS/NB
XE100NS
TL100NJ
XS125CJ
XS125NJ
XH125NJ
XH125PJ
XH160NJ
XS250NJ
XH250NJ
XH250PJ
XH250PE
XS400CJ
XS400NJ
XS400NE/SE
XH400PJ
XH400NE/SE
XH400PE
XS630CJ
XS630NJ
XS630NE/SE
XH630PJ
XH630NE/SE
XH630PE
XS800NJ
XS800NE/SE
XH800PJ
XH800NE/SE
XH800PE
XS1250NE/SE
XS1600NE/SE
XS2000NE
XS2500NE
M4398-9
M3676
M3822
M4417
M3693
M3693
M3675
M4426
M3675
M3693
M3675
M4426
M3677
M3693
M3693
M3677
M4426
M3677
M4426
M3693
M3693
M3677
M4426
M3677
M4426
M3693
M3677
M4426
M3677
M4426
M3677
M3677
M3677
M3677
30
50
100
XM30PB
XS50NS/NB
XE100NS
TL100NJ
XS125CJ
XS125NJ
XH125NJ
XH125PJ
XH160NJ
XS250NJ
XH250NJ
XH250PJ
XH250PE
XS400CJ
XS400NJ
XS400NE/SE
XH400PJ
XH400NE/SE
XH400PE
XS630CJ
XS630NJ
XS630NE/SE
XH630PJ
XH630NE/SE
XH630PE
XS800NJ
XS800NE/SE
XH800PJ
XH800NE/SE
XH800PE
XS1250NE/SE
XS1600NE/SE
XS2000NE
XS2500NE
M4400
M3678
M3824
M4416
M3694
M3694
M3679
M4427
M3679
M3678
M3679
M4427
M3680
M3678
M3678
M3680
M4427
M3680
M4427
M3678
M3678
M3680
M4427
M3680
M4427
M3678
M3680
M4427
M3680
M4427
M3680
M3680
M3680
M3680
125
160
250
400
630
800
1250
1600
2000
2500
125
160
250
400
630
800
1250
1600
2000
2500
Nota. Le curve riportate alla tensione di 380Vc.a. sono valide anche per 400Vc.a.
8/6
Range:
Voltage:
3 400VAC,415VAC
Curve Type: Max.Let-through energy (I2T)
Drawing N0: M4398
300
200
100
8A, 10A, 12A
50
Max. Let-through energy (I2T) ( 103A2sec)
5A
30
20
4A
XM30PB
10
5
2.6A
3
2A
2
1
1.4A
0.5
0.3
0.2
2
3
5
10
20
30
50
100
Prospective short circuit current in RMS sym.(kA)
200
300
Range:
Voltage:
3 400VAC,415VAC
Curve Type: Max.Let-through energy (I2T)
Drawing N0: M4399
30
20
10
Max. Let-through energy (I2T) ( 103A2sec)
5
3
2
XM30PB
1
0.5
0.3
0.2
0.1
0.7A
0.05
0.03
0.02
2
3
5
10
20
30
50
100
Prospective short circuit current in RMS sym.(kA)
200
300
Range:
Voltage:
3 380VAC
Curve Type: Max.Let-through energy (I2T)
Drawing N0: M3676
30
20
10
Max. Let-through energy (I2T) ( 106A2sec)
5
3
2
1
0.5
XS800NS,XS800NJ
XS600NS,XS630NJ
XS800CS
---up to 45kA
XS600CS,XS630CJ
0.3
XS400NS,XS400NJ
XS400CS,XS400CJ ---up to 35kA
XS225NS,250NJ
0.2
XS250PJ
XS100NS(100~40A)
XS100CS ---up to 18kA(100~40A)
0.1
XS100NS(30,20A)
XS100CS ---up to 18kA(30,20A)
0.05
XS100NS(15A)
XS100CS ---up to 18kA(15A)
0.03
XS50NS,XS60NS(60~20A)
XS50NS,XS60NS(15A)
0.02
XS50CS
2
3
5
10
20
30
50
100
Prospective short circuit current in RMS sym.(kA)
200
300
Range:
Voltage:
3 380VAC
Curve Type: Max.Let-through energy (I2T)
Drawing N0: M3822
30
20
10
Max. Let-through energy (I2T) ( 106A2sec)
5
3
2
1
100~60A
0.5
50~20A
0.3
15A
0.2
XE100NS
0.1
0.05
0.03
0.02
2
3
5
10
20
30
50
100
Prospective short circuit current in RMS sym.(kA)
200
300
Range:
Voltage:
3 400V,415V,440VAC
Curve Type: Max.Let-through energy (I2T)
Drawing N0: M4417
30
20
10
Max. Let-through energy (I2T) ( 106A2sec)
5
3
2
1
100, 75, 63,
60, 50, 40A
0.5
32, 30A
0.3
20, 15A
0.2
TL-100NJ
TL-100NS
0.1
0.05
0.03
0.02
2
3
5
10
20
30
50
100
Prospective short circuit current in RMS sym.(kA)
200
300
Range:
Voltage:
3 380VAC
Curve Type: Max.Let-through energy (I2T)
Drawing N0: M3693
30
20
10
Max. Let-through energy (I2T) ( 106A2sec)
5
3
2
125~50A
1
0.5
32,20A
XS125NJ
XS125CJ---up to 18kA
0.3
0.2
0.1
0.05
0.03
0.02
2
3
5
10
20
30
50
100
Prospective short circuit current in RMS sym.(kA)
200
300
Range:
Voltage:
3 380VAC
Curve Type: Max.Let-through energy (I2T)
Drawing N0: M3675
30
20
10
Max. Let-through energy (I2T) ( 106A2sec)
5
3
2
1
0.5
XH225NS
XH160NJ,XH250NJ
0.3
XH50NS(50~40A)
XH100NS(100~40A)
XH125NJ(125~50A)
0.2
XH50NS,XH100NS(30,20A)
XH125NJ(32,20A)
0.1
XH50NS,XH100NS(15A)
0.05
0.03
0.02
2
3
5
10
20
30
50
100
Prospective short circuit current in RMS sym.(kA)
200
300
Range:
Voltage:
3 415VAC
Curve Type: Max.Let-through energy (I2T)
Drawing N0: M4426
30
20
10
Max. Let-through energy (I2T) ( 106A2sec)
5
3
2
1
0.5
XH600PS, XH630PJ
XH800PS, XH800PJ
0.3
0.2
XH600PE, XH630PE
XH800PE
0.1
XH250PS, XH250PJ
XH400PS, XH400PJ
XH400PE
0.05
XH125PS(125~40A)
XH125PJ(125~50A)
0.03
XH125PS(30A,20A)
XH125PJ(32A,20A)
0.02
XH125PS(15A)
2
3
5
10
20
30
50
100
Prospective short circuit current in RMS sym.(kA)
200
300
Range:
Voltage:
3 380VAC
Curve Type: Max.Let-through energy (I2T)
Drawing N0: M3677
300
200
100
Max. Let-through energy (I2T) ( 106A2sec)
50
30
20
10
5
XS2500NE
XS2000NE
3
2
XS1600NE
XS1250NE
XS1200NE ---up to 85kA
XS1000NE
1
XH800NE
XH630NE,XH600NE
XS800NE
---up to 50kA
XS630NE,XS600NE
0.5
XH400NE,XH250PE
XH250NE
---up to 50kA
XS400NE
0.3
0.2
2
3
5
10
20
30
50
100
Prospective short circuit current in RMS sym.(kA)
200
300
Range:
Voltage:
3 400VAC,415VAC
Curve Type: Max.Let-through peak current
Drawing N0: M4400
300
200
100
50
Max. Let-through peak current (kA)
30
20
XM30PB
10
8A, 10A, 12A
5
5A
3
4A
2
2.6A
1
2A
1.4A
0.5
0.3
0.2
0.7A
2
3
5
10
20
30
50
100
Prospective short circuit current in RMS sym.(kA)
200
300
Range:
Voltage:
3 380VAC
Curve Type: Max.Let-through peak current
Drawing N0: M3678
300
200
100
50
Max. Let-through peak current (kA)
30
20
10
5
XS800NS,XS800NJ
XS600NS,XS630NJ
XS800CS
---up to 45kA
XS600CS,XS630CJ
3
XS400NS,XS400NJ
XS400CS,XS400CJ ---up to 35kA
XS225NS,250NJ
2
XS250PJ
XS100NS(100~40A)
XS100CS ---up to 18kA(100~40A)
1
XS100NS(30,20A)
XS100CS ---up to 18kA(30,20A)
0.5
XS100NS(15A)
XS100CS ---up to 18kA(15A)
0.3
XS50NS,XS60NS(60~20A)
XS50NS,XS60NS(15A)
0.2
XS50CS
2
3
5
10
20
30
50
100
Prospective short circuit current in RMS sym.(kA)
200
300
Range:
Voltage:
3 380VAC
Curve Type: Max.Let-through peak current
Drawing N0: M3824
300
200
100
50
Max. Let-through peak current (kA)
30
20
100~60A
50~20A
10
15A
5
3
2
XE100NS
1
0.5
0.3
0.2
2
3
5
10
20
30
50
100
Prospective short circuit current in RMS sym.(kA)
200
300
Range:
Voltage:
3 400V,415V,440VAC
Curve Type: Max.Let-through peak current
Drawing N0: M4416
300
200
100
50
Max. Let-through peak current (kA)
30
100, 75, 63,
60, 50, 40A
20
32, 30A
10
20, 15A
5
3
2
TL-100NJ
TL-100NS
1
0.5
0.3
0.2
2
3
5
10
20
30
50
100
Prospective short circuit current in RMS sym.(kA)
200
300
Range:
Voltage:
3 380VAC
Curve Type: Max.Let-through peak current
Drawing N0: M3694
300
200
100
50
Max. Let-through peak current (kA)
30
125~50A
20
32,20A
10
XS125NJ
XS125CJ---up to 18kA
5
3
2
1
0.5
0.3
0.2
2
3
5
10
20
30
50
100
Prospective short circuit current in RMS sym.(kA)
200
300
Range:
Voltage:
3 380VAC
Curve Type: Max.Let-through peak current
Drawing N0: M3679
300
200
100
50
Max. Let-through peak current (kA)
30
20
10
5
XH225NS
XH160NJ,XH250NJ
3
XH50NS(50~40A)
XH100NS(100~40A)
XH125NJ(125~50A)
2
XH50NS,XH100NS(30,20A)
XH125NJ(32,20A)
1
XH50NS,XH100NS(15A)
0.5
0.3
0.2
2
3
5
10
20
30
50
100
Prospective short circuit current in RMS sym.(kA)
200
300
Range:
Voltage:
3 415VAC
Curve Type: Max.Let-through peak current
Drawing N0: M4427
300
200
100
50
Max. Let-through peak current (kA)
30
20
10
5
3
XH600PE, XH630PE
XH800PE
2
XH600PS, XH630PJ
XH800PS, XH800PJ
1
XH250PS, XH250PJ
XH400PS, XH400PJ
XH400PE
XH125PS(125~40A)
XH125PJ(125~50A)
0.5
XH125PS(30A,20A)
XH125PJ(32A,20A)
0.3
XH125PS(15A)
0.2
2
3
5
10
20
30
50
100
Prospective short circuit current in RMS sym.(kA)
200
300
Range:
Voltage:
3 380VAC
Curve Type: Max.Let-through peak current
Drawing N0: M3680
300
200
100
50
Max. Let-through peak current (kA)
30
20
10
5
XS2500NE
XS2000NE
3
2
XS1600NE
XS1250NE
XS1200NE ---up to 85kA
XS1000NE
1
XH800NE
XH630NE,XH600NE
XS800NE
---up to 50kA
XS630NE,XS600NE
0.5
XH400NE,XH250PE
XH250NE
---up to 50kA
XS400NE
0.3
0.2
2
3
5
10
20
30
50
100
Prospective short circuit current in RMS sym.(kA)
200
300
TERASAKI (EUROPE) LTD.
80 Beardmore Way, Clydebank Industrial Estate,
Clydebank, Glasgow, G81 4HT SCOTLAND (UK)
TemPower
Interruttori aperti
TemBreak
Interruttori scatolati
TemDin
Interruttori modulari
TemControl
Contattori modulari
TemContact
Contattori e relè termici
TemWay
Quadri modulari
Telephone: 44-141-941-1940 / Fax: 44-141-952-9246
E-mail: [email protected]
www.terasaki.com
TERASAKI ITALIA S.R.L.
Via Campania 4/6, 20090 Segrate, Milano, ITALY
Telephone: 39-02-2137574 / Fax: 39-02-26922931
E-mail: [email protected]
www.terasaki.it
TERASAKI ESPAÑA, S.A.U.
Roma Street, s/n, 08400 Granollers, Barcelona, SPAIN
Telephone: 34-93-879-60-50 / Fax: 34-93-870-39-05
E-mail: [email protected]
www.terasaki.es
TERASAKI SKANDINAVISKA AB
Frasarvagen 32, 14250 SKOGAS, Stockholm, SWEDEN
Telephone: 46-8-556-282-30 / Fax: 46-8-556-282-39
E-mail: [email protected]
www.terasaki.se
TERASAKI CIRCUIT BREAKERS (S) PTE. LTD.
227 UBI Avenue 4, Singapore 408815, SINGAPORE
Telephone: 65-744-9752 / Fax: 65-748-7592
E-mail: [email protected]
TERASAKI ELECTRIC (M) SDN. BHD.
Lot 3, Jalan 16/13D, 40000 Shah Alam,
Selangor Darul Ehsan, MALAYSIA
Telephone: 60-3-5549-3820 / Fax: 60-3-5519-3960
E-mail: [email protected]
TERASAKI DO BRASIL LTDA.
Rua Cordovil, 259-Parada De Lucas,
21250-450 Rio De Janeiro-R. J., BRAZIL
Telephone: 55-21-481-1259 / Fax: 55-21-481-0935
E-mail: [email protected]
TERASAKI ELECTRIC (CHINA) LIMITED
72 Pacific Industrial Park, Xingtang Zengcheng,
Guangzhou 511340, CHINA
Telephone: 86-20-8270-8556 / Fax: 86-20-8270-8586
E-mail: [email protected]
TERASAKI ELECTRIC CO., LTD.
Head Office: 7-2-10 Hannancho,
Abenoku, Osaka, JAPAN
Circuit Breaker Division: 7-2-10 Kamihigashi,
Hiranoku, Osaka, JAPAN
Telephone: 81-6-6791-9323 / Fax: 81-6-6791-9274
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