CORSO DI FORMAZIONE CEI EN 60947-2
(Classificazione CEI 17-5)
• Condizioni di servizio
• Nuovi dati di catalogo
• Manovra
• Installazione
• Sezionamento
Interruttori automatici destinati a circuiti con tensione
nominale minore di 1000 V in c.a. e 1500 V in c.c.
1
Condizioni di servizio definite dalla norma
• Temperatura ambiente
• Altitudine max
• Umidità max
•Inquinamento
min -5°C
max + 40° C
2000 m/slm
50% a 40° C
90% a 20° C
apparecchi idonei
per grado 3
Nuovi dati di catalogo
Rispetto alla precedente norma (CEI 157-1 del 1973)
• Differenze
Non più un potere d’interruzione Icn, ma bensì due e
precisamente:
-Icu=potere di interruzione limite
-Ics=potere d’interruzione di servizio
• Integrazioni
Nuove caratteristiche prestazionali:
-Icw=corrente nominale ammissibile di breve durata
-Uimp=tensione nominale di tenuta all’impulso
-Categoria di utilizzazione (A,B)
Poteri d’interruzione
• Potere d’interruzione limite di cortocircuito Icu,
riconducibile al ciclo di prova
O-t-CO
• Potere di interruzione di servizio in cortocircuito Ics,
riconducibile al ciclo di prova
O-t-CO-t-CO
O:
CO:
t:
Apertura della corrente di cortocircuito stabilito da un
apparecchio a monte di quello in prova
Chiusura ed apertura della corrente di cortocircuito stabilito
chiudendo i contatti dell’apparecchio in prova
Tempo di attesa tra due operazioni
Poteri d’interruzione
La norma prevede una serie di valori standard del rapporto
Ics/Icu e precisamente:
- 0,25
- O,5
- 0,75
-1
Il costruttore dichiara, per ogni tipo di apparecchio, il
rapporto standard verificato
Poteri d’interruzione
Esempio di dati di catalogo (EURODIN)
MTS 800 - Interruttori con sganciatori magnetotermici
Categorie di utilizzazione
La norma prevede 2 categorie:
A
B
Interruttori non specificamente previsti per la selettività
nelle condizioni di cortocircuito rispetto ad altri
dispositivi posti in serie lato carico, cioè senza ritardo
intenzionale applicabile in condizione di cortocircuito.
Interruttori specificamente previsti per la selettività nelle
condizioni di cortocircuito rispetto ad altri dispositivi di
protezione posti in serie lato carico, cioè con un ritardo
intenzionale (anche regolabile) applicabile in condizione
di cortocircuito.
Categorie di utilizzazione
Requisiti prestazionali degli interruttori di cat. B
• Valori del rapporto Ics/Icu: 0,5-0,75-1
• Obbligo dichiarazione Icw (corrente ammissibile di
breve durata)
- Valore Icw scelto tra il maggiore di 12 In oppure 5 kA
NB: Gli interruttori MTS/E 630 - MTS/E 800 -MTS E 1600
sono di categoria B.
Esempio di dati di prodotto (MTS 1600)
Categorie di utilizzazione
Manovra
La norma consente numerosi tipi di manovra di
chiusura:
- manuale dipendente
- manuale indipendente
- dipendente con sorgente esterna di energia
- indipendente con sorgente esterna di energia
- a energia accumulata
Inoltre l’organo di comando deve automaticamente,
quando rilasciato, portarsi o rimanere nella posizione
corrispondente a quella dei contatti mobili (manovra
positiva)
Installazione
Per esigenze di installazione, di esercizio e di
manutenzione, ed anche ai fini della sicurezza gli
interruttori possono essere realizzati in tre diverse
esecuzioni:
Gli interruttori in esecuzione rimovibile ed estraibile
sono costituiti da una parte fissa e da una parte mobile
Esecuzione estraibile e rimovibile
Parte
fissa
Nella fase di installazione, rigidamente ancorata
al telaio di supporto, viene collegata ai circuiti
di potenza ed ai circuiti ausiliari.
Costituisce l’interruttore vero e proprio, viene
Parte inserita nella parte fissa a cura dell’operatore
mobile durante l’esercizio. L’inserzione realizza il
fissaggio meccanico della parte mobile nella
parte fissa e le connessioni dei circuiti elettrici.
Esecuzione estraibile
Mediante apposite rotaie, disponibili di blocco e di
manovra, la parte mobile può raggiungere, diverse e ben
definite posizioni.
Questo tipo di esecuzione presenta il vantaggio di
poter eseguire una serie di manovre a vuoto per
simulare il funzionamento dei circuiti ausiliari.
Esecuzione rimovibile
La parte mobile, in fase di inserzione, viene fissata
dall’operatore; in questo tipo di esecuzione pertanto
l’estrazione della parte mobile dalla fissa richiede l’effettiva
rimozione dell’interruttore.
Questo tipo di esecuzione, al pari dell’esecuzione
estraibile presenta, rispetto alla fissa, il vantaggio di una
maggior comodità nelle operazioni di manutenzione
effettuabili in condizioni di limitata riduzione della
continuità di servizio
Sezionamento
Per essere dichiarati idonei al sezionamento gli
apparecchi devono avere superato le seguenti tre prove.
• Tensione nominale di tenuta ad impulso
• Misura della corrente di fuga
• Prova meccanica
Prove elettriche per il sezionamento
Tensione nominale di tenuta a impulso.
Applicato l’impulso di tensione 1,2/50 s con un valore di
picco di 9,8 kV, la prova viene superata se non vi è innesco
d’arco tra i contatti.
Misura della corrente di fuga.
Al 110% della tensione di impiego le correnti di fuga non
devono superare ben specificati valori (ad es. 0,5 mA ad
apparecchio nuovo)
Prova meccanica per il sezionamento
Partendo con i contatti in posizione “chiuso” la leva è
sottoposta per 10 s ad una forza pari a 3 volte lo sforzo
necessario alla sua manovra (da un valore minimo di 50N ad
uno massimo di 600 N)
Durante lo sforzo non deve essere possibile bloccare il
dispositivo di manovra. Al termine, rilasciata la leva,
l’indicazione della posizione “aperto” deve essere
correttamente visualizzata.
Sezionamento
Superate le prove previste gli interruttori idonei al
sezionamento portano sul fronte dell’apparecchio il
seguente simbolo: