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Progetto
Data Scadenza Inchiesta
C. 1170
21-03-2016
Data Pubblicazione
2016-02
Classificazione
64-8;V3
Titolo
C E I
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore
hie
sta
a 1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua
Title
og
ett
oi
ni
nc
Low-voltage electrical installations
1
Pr
PROGETTO
I T A L I A N A
pu
bb
lic
a
N O R M A
CEI COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO
AEIT FEDERAZIONE ITALIANA DI ELETTROTECNICA, ELETTRONICA, AUTOMAZIONE, INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
PREMESSA
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Il presente documento contiene il nuovo Capitolo 8.1 della Norma CEI 64-8 riguardante
l’efficienza energetica degli impianti elettrici.
Parte 8.1. Efficienza energetica
Parte 8-1 – Efficienza energetica degli impianti elettrici
1 C a mpo di a pplic a z ione
La presente Parte fornisce prescrizioni, misure e raccomandazioni supplementari per il
progetto, l’installazione e la verifica di tutti i tipi di impianti elettrici a bassa tensione, compresi
la produzione locale e l’accumulo dell’energia per ottimizzare l’utilizzo efficiente globale
dell’elettricità.
hie
sta
Essa introduce le prescrizioni e le raccomandazioni per il progetto di un impianto elettrico nel
quadro di un approccio di gestione dell’efficienza energetica per ottenere il miglior servizio
permanente funzionalmente equivalente con il consumo di energia elettrica più basso e nelle
condizioni di disponibilità di energia e di equilibrio economico più accettabili.
Queste prescrizioni e raccomandazioni si applicano, all’interno della norma CEI 64-8, agli
impianti nuovi ed alla modifica degli impianti esistenti.
PARTE COMMENTO
La conformità alla presente Parte non è condizione necessaria per il rispetto delle prescrizioni
di sicurezza in conformità alle regole generali (parti 1 – 6) della norma CEI 64-8”
La presente Norma si applica all’impianto elettrico di un edificio o di un sistema e non si
applica ai prodotti. L’efficienza energetica di questi prodotti e le loro prescrizioni operative
sono trattate dalle relative norme di prodotto.
nc
La presente Norma non tratta in modo specifico i sistemi di automazione degli edifici.
2 R iferimenti norma tivi
Omesso
ni
3 T ermini e definiz io ni
Ai fini del presente documento, si applicano i termini e le definizioni che seguono.
3. 1
G en e ra lità
NOTA
oi
3. 1. 1
zona
area (o superficie) che definisce una parte dell’impianto
Esempi di una zona possono essere una cucina di 20 m 2 o un magazzino di 500 m 2 .
og
ett
3. 1. 2
Apparecchio utilizzatore
apparecchio che trasforma l’energia elettrica in un’altra forma di energia, per es. luminosa,
calorica e meccanica
Pr
3. 1. 3
sistema di
gruppo di
interruttori,
apparecchi
distribuzione dell’energia elettrica
apparecchiature elettriche coordinate quali trasformatori, relè di protezione,
cavi, condotti sbarre, ecc. che servono ad alimentare con l’energia elettrica gli
utilizzatori
Progetto
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a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
3. 1. 4
uso
tipo di applicazione per cui si utilizza l’elettricità, quali illuminazione, riscaldamento, ecc.
3. 1. 5
progetto del sistema di distribuzione
progetto della posa delle condutture e delle apparecchiature elettriche associate per la
distribuzione dell’energia elettrica
3. 1. 6
profilo di carico
energia elettrica consumata in un periodo di tempo specificato da una maglia o da un gruppo
di maglie
3. 1. 7
efficienza dell’energia elettrica
EEE
approccio di sistema per ottimizzare l’efficienza di utilizzo dell’energia elettrica
Le misure di miglioramento dell’efficienza energetica tengono conto delle seguenti considerazioni:
hie
sta
NOTA 1
– sia il consumo (kWh) che il prezzo della tecnologia elettrica;
– impatto ambientale.
NOTA 2
Nella presente Norma, il termine “efficienza energetica” corrisponde a “efficienza dell’energia elettrica”.
3. 1. 8
maglia
gruppo di apparecchiature elettriche alimentate da uno o più circuiti dell’impianto elettrico per
una o più zone comprendenti uno o più servizi ai fini dell’efficienza energetica
NOTA
nc
3. 1. 9
misure attive per l’efficienza energetica
misure per l’ottimizzazione dell’energia elettrica prodotta, fornita, distribuita e consumata da
un impianto elettrico per ottenere il miglior servizio permanente funzionalmente equivalente
In questo contesto, la parola “misura” deve intendersi come “provvedimento”.
NOTA
ni
3. 1. 10
misure passive per l’efficienza energetica
misure per la scelta dei parametri dell’apparecchiatura elettrica (tipo, posizione, ecc.) per
migliorare l’efficienza energetica globale dell’impianto elettrico senza influenzare i parametri
iniziali di costruzione quali la limitazione della penetrazione d’aria, della penetrazione
d’acqua, dell’isolamento termico e di altre parti della struttura dell’edificio
In questo contesto, la parola “misura” deve intendersi come “provvedimento”.
oi
3. 1. 11
profilo dell’efficienza energetica elettrica
insieme di criteri che definiscono l’efficienza energetica di un impianto elettrico
og
ett
3. 1. 12
classe di efficienza dell’impianto elettrico
EIEC
combinazione di misure di efficienza (EM) e di livelli di prestazione di efficienza energetica
(EEPL)
Pr
3. 1. 13
misure di efficienza
EM
livello di adozione delle misure per migliorare l’efficienza energetica di un impianto elettrico
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Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
3. 1. 14
livello di prestazione di efficienza energetica
EEPL
livello di miglioramento dell’efficienza energetica conseguito per mezzo di misure realizzate
per migliorare l’efficienza energetica di un impianto elettrico
NOTA
In questo contesto, la parola “misura” deve intendersi come “provvedimento”.
3. 1. 15
parametro di efficienza energetica
fattore che influenza l’efficienza energetica di un impianto elettrico
3. 2
G e s tio ne dell’ en e rgia e lettric a
3. 2. 1
sistema di monitoraggio e supervisione dell’impianto
gruppo di dispositivi coordinati ai fini del controllo e della supervisione dei parametri elettrici
di un sistema di distribuzione dell’elettricità
NOTA
esempi di dispositivi sono:
sensori di corrente,
hie
sta
–
–
sensori di tensione,
–
dispositivi di misura e di monitoraggio,
–
strumenti di misura della qualità dell’energia,
–
software di supervisione.
3. 2. 2
sistema di gestione dell’energia elettrica
EEMS
sistema comprendente apparecchiature e dispositivi vari nell’impianto ai fini della gestione
dell’efficienza energetica
nc
3. 2. 3
uso razionale dell’energia
uso dell’energia da parte dei consumatori nel modo più adatto alla realizzazione degli obiettivi
economici, tenendo conto dei vincoli tecnici, sociali, politici, finanziari ad ambientali
ni
3. 2. 4
gestione dell’energia elettrica ed efficienza
approccio di sistema per ottimizzare l’energia necessaria per svolgere un servizio, un’attività
o una funzione specificati, tenendo conto delle indicazioni circa le necessità degli utenti e
delle imprese di distribuzione, delle tariffe dell’energia e della disponibilità dell’accumulo
locale o della produzione dell’energia elettrica
3. 3
oi
3. 2. 5
distacco dei carichi
approccio nel quale i carichi elettrici sono distaccati per periodi variabili di tempo al fine di
ottimizzare la domanda di energia elettrica
Mis ur a z io ne dell’ en e rgia
og
ett
3. 3. 1
misurazione dell’energia
processo per ottenere uno o più valori che possono essere attribuiti ad una quantità di
energia
Pr
3. 3. 2
contabilizzazione
applicazione di un dispositivo di misura dell’energia o di altro consumo
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Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
3. 3. 3
stima
processo di valutazione di uno o più valori che possono essere attribuiti ad una quantità
NOTA
La stima da parte di una persona competente può fornire dati di precisione ragionevole.
3. 3. 4
monitoraggio
procedura continua per la raccolta e la valutazione di informazioni pertinenti, comprese le
misure, ai fini della determinazione dell’efficacia dei progetti e delle procedure
3. 3. 5
valutazione
confronto dei risultati monitorati con gli obiettivi
3. 3. 6
previsione
stima del valore atteso di un parametro ad una certa data futura
hie
sta
3. 3. 7
distorsione armonica totale dell’onda di tensione
THDu
rapporto tra il valore efficace del contenuto armonico di una grandezza alternata (tensione) ed
il valore efficace della componente fondamentale della grandezza (tensione)
3. 3. 8
distorsione armonica totale dell’onda di corrente
THDi
rapporto tra il valore efficace del contenuto armonico di una grandezza alternata (corrente) ed
il valore efficace della componente fondamentale della grandezza (corrente)
3. 4
S etto ri di a ttiv ità
nc
3. 4. 1
edifici residenziali (abitazioni)
locali progettati e costruiti per abitazione privata
ni
3. 4. 2
edifici commerciali
locali progettati e costruiti per attività commerciali
NOTA Esempi di edifici commerciali sono: uffici, edifici di vendita al dettaglio, edifici per la distribuzione, edifici
pubblici, banche, alberghi.
NOTA
oi
3. 4. 3
edifici industriali
locali progettati e costruiti per attività di fabbricazione e trasformazione
Esempi di edifici industriali sono: fabbriche, officine, centri di distribuzione.
og
ett
3. 4. 4
infrastruttura
sistemi o locali progettati e costruiti per le attività di trasporto o di servizio
Pr
NOTA
Esempi di infrastrutture sono: aeroporti, strutture portuali, strutture per il trasporto.
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sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
4 G enera lità
4. 1
P rin c ipi fo n da me nta li
4. 1. 1
S ic u r ez z a dell’ im pia nto e lettr ic o
Le prescrizioni e le raccomandazioni della presente Parte non devono invalidare le
prescrizioni incluse in altre Parti della Norma CEI 64-8. La sicurezza delle persone, dei beni e
degli animali resta di primaria importanza.
Le misure attive di efficienza energetica non devono invalidare le misure passive di efficienza
energetica dell’edificio.
4. 1. 2
Dis po n ibilità di en e rgia elettric a e de c is io n e de ll’ utiliz z a to r e
La gestione dell’efficienza energetica non deve ridurre la disponibilità di elettricità e/o i servizi
o il funzionamento al di sotto del livello desiderato dall’utilizzatore.
hie
sta
L’utilizzatore dell’impianto elettrico deve essere in grado di prendere la decisione finale sul
fatto di accettare o non di utilizzare un servizio al valore nominale, al valore ottimizzato o di
non usarlo per un certo periodo di tempo.
In qualsiasi momento, l’utilizzatore deve essere in grado di fare un’eccezione e di utilizzare il
servizio secondo le sue necessità essendo consapevole che ciò può essere più costoso di
quanto previsto dal punto di vista dell’energia elettrica.
NOTA Per es., se qualcuno è malato, l’utilizzatore può decidere di riscaldare la stanza ad una temperatura più
elevata, anche durante il consumo di picco; se una società riceve un ordine di consegna urgente, l’officina può
aver bisogno di lavorare ad un’ora imprevista.
4. 1. 3
P re s c r iz io ni e r a c c o ma nda z io n i r ela tiv e a l pro getto
I principi relativi al progetto della presente Norma tengono conto dei seguenti aspetti.
il profilo di carico (attiva e passiva);
–
la disponibilità della produzione locale (solare, eolica, generatore, ecc.);
–
la riduzione delle perdite di energia nell’impianto elettrico;
–
la disposizione dei circuiti riguardo all’efficienza energetica (maglie);
–
l’uso di energia secondo la domanda del cliente;
–
la struttura tariffaria offerta dal fornitore di energia elettrica;
ni
nc
–
senza perdere la qualità del servizio e la prestazione dell’impianto elettrico.
5 S ettori di a ttività
oi
Per un approccio generale all’efficienza energetica, si possono definire quattro settori,
ciascuno con caratteristiche particolari che richiedono una metodologia specifica di
realizzazione dell’efficienza energetica:
edifici residenziali (abitazioni);
–
edifici commerciali;
–
edifici industriali;
–
infrastrutture.
Pr
og
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–
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Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
6 P res c riz ioni e ra c c om a nda z ioni rela tive a l progetto
6. 1
G en e ra lità
Questo Capitolo fornisce i principi relativi al progetto dell’impianto, tenendo conto di quanto
segue:
–
il profilo di carico (attiva e passiva);
–
la minimizzazione delle perdite di energia nell’impianto elettrico mediante
•
la posizione ottimale della cabina MT/BT, della sorgente di produzione di energia
locale e del quadro di potenza (baricentro),
•
la riduzione delle perdite nelle condutture.
6. 2
Dete rm in a z io ne del pro filo di c a r ic o
Le principali richieste di carico nell’impianto devono essere determinate. I carichi in kVA,
insieme alle loro durate di funzionamento e/o ad una stima del consumo annuale (in kWh)
dovrebbero essere identificati ed elencati.
Dete rm in a z io ne della po s iz io n e del tr a s fo rm a to r e e de l qua dr o di po tenz a c o n il
meto do de l ba r ic entro
hie
sta
6. 3
Si deve tener conto dell’uso dell’edificio, della costruzione e della disponibilità di spazio per
ottenere la posizione migliore, ma essa dovrebbe essere determinata insieme ai progettisti
dell’edificio ed ai proprietari prima della costruzione. Per mantenere le perdite al minimo, i
trasformatori ed i quadri di distribuzione principali devono essere posizionati (quando
possibile) in modo tale da mantenere al minimo le distanze dai carichi principali. I metodi
adottati per determinare la posizione possono essere usati per determinare il sito ottimale
disponibile per le apparecchiature di distribuzione ed i trasformatori.
Il metodo del baricentro è una soluzione che identifica se la distribuzione del carico è
uniforme o di tipo localizzato e determina la posizione del baricentro del carico totale.
6. 4
C a bin a MT /B T
6. 4. 1
G en e ra lità
nc
Vedi esempi di calcoli nell’Allegato A.
ni
Per trovare la soluzione ottimale per il trasformatore, si deve tener conto delle considerazioni
sugli argomenti seguenti:
il numero ottimale di cabine MT/BT;
–
il punto di lavoro del trasformatore;
–
l’efficienza del trasformatore.
oi
–
Come utente BT, è importante avere una discussione preliminare con il distributore riguardo
al numero e al posizionamento delle cabine, dei trasformatori e dei quadri di potenza
og
ett
Come utente MT, è importante considerare il numero e la posizione delle cabine, dei
trasformatori e dei quadri di potenza.
6. 4. 2
N um e ro o ttima le di c a bine MT /B T
A seconda dei vari criteri quali la potenza richiesta, la superficie dell’edificio e la distribuzione
del carico, il numero di cabine MT/BT e la disposizione della distribuzione avranno
un’influenza sulle lunghezze e sulle sezioni dei cavi.
Il metodo del baricentro è una soluzione che identifica se la distribuzione del carico è
uniforme o di tipo localizzato e determina la posizione del baricentro del carico totale.
Pr
Vedi esempi di calcoli nell’Allegato A.
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Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Se il baricentro è posizionato in un lato dell’edificio, è consigliabile scegliere una cabina
vicino a questo baricentro; d’altra parte, se il baricentro è posizionato al centro della
disposizione dell’edificio, può non essere possibile posizionare la cabina MT/BT vicino al
baricentro dei carichi. In tali casi, è consigliabile dividere la distribuzione elettrica tra varie
cabine
MT/BT poste al loro rispettivo baricentro. Ciò permette l’ottimizzazione delle
lunghezze e delle sezioni dei cavi BT.
6. 4. 3
P un to di la v o r o de l tr a s fo r ma to r e
L’efficienza massima di un trasformatore si realizza quando le perdite di ferro e rame sono
uguali.
NOTA 1 Generalmente, l’efficienza massima di un trasformatore va dal 25 % al 50 % della potenza nominale del
trasformatore.
NOTA 2 Il calcolo dell’efficienza può essere realizzato utilizzando qualsiasi norma adatta per trasformatori, per
es. CEI EN 60076-20 [4], guida NEMA TP1 [5] e norma IEEE C57.12 [6].
6. 4. 4
E ffic ie nz a del tra s fo rm a to r e
hie
sta
I trasformatori sono macchine elettriche intrinsecamente efficienti. Il loro impatto ambientale
dipende principalmente dalle perdite di energia del punto di lavoro.
La scelta di un trasformatore energeticamente efficiente può avere un impatto significativo
sull’efficienza energetica dell’intero impianto.
L’efficienza energetica dei trasformatori può essere classificata sulla base delle loro perdite di
energia sotto carico e senza carico.
La scelta della classe superiore di efficienza energetica dà luogo ad un aumento del costo.
Tuttavia, il tempo di recupero dell’investimento può essere stimato come relativamente breve
(pochi anni) in rapporto alla durata di vita media (più di 25 anni) del trasformatore.
nc
Quando posizionati all’interno dell’edificio, i trasformatori ad efficienza energetica elevata
possono ridurre il consumo di energia per il condizionamento dell’aria o per la ventilazione
meccanica richiesti per limitare la temperatura ambiente nel locale tecnico.
La collocazione dei trasformatori può essere soggetta ad ulteriori vincoli di sicurezza nel caso
di trasformatori immersi in olio.
6. 5
E ffic ie nz a della pro du z io ne lo c a le
oi
Allo studio.
6. 6
ni
Si dovrebbe fare riferimento alle informazioni del costruttore per ulteriori dettagli sui
trasformatori energeticamente efficienti, comprese le linee guida per il progetto, il tempo di
recupero dell’investimento, le necessità di dissipazione di calore ed i vincoli di installazione in
presenza di altre apparecchiature a dissipazione di calore.
E ffic ie nz a dell’ a c c umu lo lo c a le
Allo studio.
P er dite ne lle c o nduttur e
6. 7. 1
C a du ta di ten s io n e
og
ett
6. 7
La riduzione della caduta di tensione nelle condutture cablaggio si ottiene riducendo le loro
perdite.
Pr
Raccomandazioni sulla caduta di tensione massima nell’impianto sono fornite nella
Sezione 525 della Norma CEI 64-8/5.
Progetto
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6. 7. 2
pu
bb
lic
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Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
S ez io ne dei c o ndutto ri
L’aumento della sezione dei conduttori ridurrà le potenze dissipate. Questa decisione deve
essere presa valutando i risparmi in una scala di tempo rapporto tenendo conto del costo
supplementare dovuto al sovradimensionamento.
Per i cavi, la dimensione scelta deve essere determinata tenendo conto del costo delle
perdite che si presenteranno durante la durata di vita operativa del cavo in rapporto al costo
iniziale del cavo. Un metodo di calcolo è fornito dalla Norma CEI 20-21/3-2.
Le perdite I 2 Rt e le limitazioni relative all’espansione futura dei carichi alimentati devono
essere considerate in caso di scelta di conduttori più piccoli.
NOTA In alcune applicazioni (in particolare in quelle industriali), la sezione più economica del conduttore può
essere molto superiore rispetto a quella richiesta per ragioni termiche.
6. 7. 3
C o rr ez io n e de l fa tto r e di po te nz a
La riduzione del consumo di energia reattiva al livello del carico riduce le perdite termiche
nelle condutture.
hie
sta
Una soluzione possibile per migliorare il fattore di potenza potrebbe essere l’installazione di
un sistema di correzione del fattore di potenza per ogni circuito di carico.
NOTA Una correzione del fattore di potenza potrebbe essere effettuata al livello del carico oppure centralmente,
a seconda del tipo di applicazione. La complessità del problema richiede considerazioni specifiche per ciascuna
applicazione individuale
6. 7. 4
R idu z io ne degli effetti delle c o rr enti a rmo nic h e
La riduzione delle armoniche al livello del carico, per es. la scelta di prodotti privi di
armoniche, riduce le perdite termiche nelle condutture.
Le soluzioni possibili comprendono:
la riduzione delle armoniche mediante l’installazione di filtri di armoniche rispettivi per ogni
circuito di carico;
–
la riduzione dell’effetto delle armoniche mediante l’aumento della sezione dei conduttori.
nc
–
NOTA Una correzione delle armoniche potrebbe essere effettuata al livello del carico oppure centralmente, a
seconda del tipo di applicazione. La complessità del problema richiede considerazioni specifiche per ciascuna
applicazione individuale
ni
7 Determina z ione delle z one, degli utiliz z i e delle ma glie
7. 1
Dete rm in a z io ne delle z o ne
oi
Una zona rappresenta un’area di superficie in metri quadrati o una collocazione in cui
l’elettricità è usata. Essa può corrispondere, per es. a:
un’officina industriale;
–
un piano di un edificio;
–
uno spazio vicino alle finestre o uno spazio lontano dalle finestre;
–
una stanza in un’abitazione;
–
una piscina privata;
–
una cucina di un albergo.
og
ett
–
I progettisti, gli impiantisti/installatori e/o i proprietari dell’edificio devono accordarsi sulle
zone all’interno dell’edificio.
Pr
L’identificazione delle zone è necessaria per permettere la determinazione corretta delle
maglie (vedi 7.3.1).
Progetto
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8
7. 2
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Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Dete rm in a z io ne degli utiliz z i a ll’ in te rno delle z o ne identific a te
L’identificazione dell’utilizzo di un circuito particolare o di una zona particolare è necessaria
per permettere una misura e un’analisi precise del suo consumo di energia.
Gli utilizzi diversi potrebbero essere i seguenti:
–
produzione di acqua calda;
–
HVAC (raffreddamento e riscaldamento);
–
illuminazione;
–
motori;
–
apparecchi.
7. 3
Dete rm in a z io ne delle m a glie
7. 3. 1
G en e ra lità
Una maglia è un circuito o un gruppo di circuiti, con i rispettivi
identificato come utile per la gestione dell’efficienza energetica.
apparecchi utilizzatori,
hie
sta
Una maglia può appartenere ad una o più zone (vedi 7.1).
Una maglia determina uno o più utilizzi (vedi 7.2) in una o più zone.
Le maglie devono essere gestite per usare l’energia elettrica al fine di soddisfare sempre le
necessità, tenendo conto di fattori quali la disponibilità della luce naturale, l’occupazione di
una stanza, la disponibilità di energia, la temperatura esterna, altri aspetti legati alla
costruzione dell’edificio e l’efficienza energetica passiva.
Un circuito appartiene ad una maglia.
7. 3. 2
7. 3. 2. 1
nc
La determinazione delle maglie nell’impianto deve essere definita in modo da fornire l’utilizzo
associato, permettendo la gestione efficace del consumo di energia e tenendo conto di
almeno uno dei criteri definiti in 7.3.2.
C r iter i pe r c o ns ider a r e le m a g lie
G en e ra lità
ni
I criteri seguenti sono necessari per definire le differenti maglie di un impianto elettrico dal
punto di vista della gestione e del monitoraggio dell’energia per quanto riguarda l’efficienza.
Oltre ai criteri che dipendono dalla tariffa locale dell’energia, i seguenti criteri sono necessari
per definire le differenti maglie di un impianto elettrico dal punto di vista della gestione e del
monitoraggio dell’energia per quanto riguarda l’efficienza.
C r iter i te c nic i ba s a ti s u pa r a m etri e s te rni (pe r es . te mpo , illu m in a m en to ,
tempe r a tu ra , e c c . )
oi
7. 3. 2. 2
Pr
og
ett
L’interruzione di certi servizi o applicazioni dovrebbe essere evitata durante certi periodi di
tempo. Il progettista, l’impiantista/installatore e/o l’utilizzatore finale dovrebbero accordarsi
sulla programmazione giornaliera, settimanale, mensile o annuale riguardante il momento in
cui alcuni servizi o applicazioni devono essere disponibili o possono essere ridotti o interrotti.
Identificare queste applicazioni e raggrupparle in una maglia sono azioni chiave dal punto di
vista dell’efficienza energetica. Per es. definire una maglia per gli apparecchi di illuminazione
vicino alle finestre ed una seconda maglia per gli apparecchi di illuminazione vicino alla
parete permette lo spegnimento di quelli vicino alle finestre quando la luce naturale è
sufficiente.
Progetto
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9
7. 3. 2. 3
C r iter i te c nic i ba s a ti s u l c o m a n do
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Una maglia può raggruppare insieme con uno o più dispositivi di comando alcuni carichi
funzionalmente legati. Per es., il termostato di un sistema di riscaldamento elettrico che
comanda i radiatori tramite più circuiti elettrici, in modo che quei radiatori appartengano alla
stessa maglia.
7. 3. 2. 4
C r iter i te c nic i ba s a ti s u punti c ritic i pe r la mis u ra
La precisione di una misura non è la stessa se l’obiettivo è seguire una tendenza o fatturare
un servizio. Lo scopo della misura può aiutare a decidere la maglia appropriata.
7. 3. 2. 5
C r iter i e c o no mic i ba s a ti s ulla pro po rz io ne
In generale, le maglie piccole non sono efficaci quando di tratta di perseguire miglioramenti
dell’efficienza energetica per un impianto.
7. 3. 2. 6
hie
sta
In un luogo in cui un gruppo di apparecchi utilizzatori che necessitano di funzionare tutti nello
stesso momento, creare una grande maglia contenente tutti questi apparecchi è vantaggioso.
Nel caso di apparecchi di illuminazione multipli in una sola stanza, avere parecchie piccole
maglie permette un uso più efficace dell’energia.
C r iter i e c o no mic i ba s a ti s u l c o s to v a r ia bile dell’ elettric ità
Il costo dell’elettricità può variare con l’ora di utilizzo (aumento o diminuzione del costo al
KWh in un dato momento) e con la potenza massima permessa dalla rete (una
domanda/risposta può essere necessaria per il monitoraggio dell’energia).
A seconda della variabilità del prezzo dell’elettricità per l’acquisto, la vendita e l’accumulo,
può essere utile, quando possibile, rimandare o anticipare alcuni utilizzi o progettare maglie
tenendo presente questa considerazione.
7. 3. 2. 7
C r iter i te c nic i ba s a ti s u ll’ in e rz ia d’ en er gia
nc
Non è possibile, o è almeno difficile, effettuare il distacco dei carichi su una maglia che tratta
l’illuminazione (nessuna inerzia), mentre è più facile farlo sui sistemi di riscaldamento
dell’acqua (grande inerzia). Prendere in considerazione l’inerzia dei carichi è utile nel
decidere come effettuare il distacco dei carichi tra maglie appropriate.
ni
Le maglie che includono sistemi di ricarica di batterie, sistemi di riscaldamento,
climatizzazione, frigorifero, ecc. possono essere raggruppate separatamente dalle maglie
che includono l‘illuminazione, le prese per l’apparecchiatura IT, ecc. Pertanto sarà possibile
effettuare il distacco dei carichi e applicare le regole relative al distacco dei carichi nelle
maglie aventi un’inerzia elevata. Quanto sopra rappresenta un inputper la standardizzazione
e il progetto dei prodotti, e per il progetto dell’impianto.
7. 3. 3
oi
Un’inerzia elevata è generalmente associata ad un distacco dei carichi più facile dovuto al
fatto che lo stato del carico non è realmente influenzato dalla variazione dell’alimentazione
elettrica.
Ma glie
og
ett
La gestione elettrica dell’efficienza energetica è un approccio di sistema che mira ad
ottimizzare la gestione dell’energia usata per un servizio specifico in una “maglia elettrica”
definita, tenendo conto di tutte le informazioni necessarie riguardanti gli approcci tecnici ed
economici.
Pr
È raro che l’ottimo di un sistema sia uguale alla somma degli ottimi di ciascuna parte del
sistema. Pertanto, è necessario considerare le maglie più appropriate dell’impianto elettrico
dal punto di vista dell’efficienza energetica.
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
10
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Ciò deve essere preso in considerazione per ottenere il consumo di energia elettrica più
basso rispetto ad una soluzione per un servizio che è, e può essere, paragonato ad un’altra
soluzione.
Si deve anche considerare che l’installazione di un dispositivo per introdurre un
funzionamento modificato o nuove funzioni progettate per ottimizzare il consumo elettrico per
quel prodotto può dare luogo ad un aumento del consumo elettrico per i carichi correlati
all’interno dello stesso sistema. Pertanto, non ha senso considerare separatamente solo uno
o più dispositivi quando l’insieme, che include quel dispositivo o tutti i dispositivi, all’interno di
un sistema di un circuito o di una maglia, può avere un consumo ottimizzato, anche se il
consumo di alcune parti individuali può aumentare.
L’introduzione di apparecchiature elettriche, o funzioni per la riduzione, la misura,
l’ottimizzazione ed il monitoraggio del consumo di energia o qualsiasi altro uso che miri a
migliorare l’utilizzo dell’elettricità può aumentare il consumo di energia in alcune parti di un
sistema.
hie
sta
Per es., l’uso di un dispositivo di controllo, per es. un termostato in un sistema di
riscaldamento elettrico, un rilevatore di presenza umana in un sistema di illuminazione
elettrica, ecc. può aumentare il consumo istantaneo o globale di un’apparecchiatura
particolare per alcuni dispositivi ma diminuire il consumo totale dell’intera maglia.
Secondo la presente Norma, la maglia più piccola è limitata ad un solo dispositivo elettrico e
la maglia più grande copre tutti i circuiti elettrici usati nell’intero edificio per tutti i servizi.
7. 4
Impa tti s u l pro g etto del s is te ma di dis tr ibu z io n e
Il progetto del sistema di distribuzione dell’impianto elettrico deve prendere in considerazione
l’efficienza energetica ad ogni fase, compreso l’impatto di domande di carico, utilizzi, zone e
maglie diversi
L’installazione di apparecchiature fisse per la misura, il controllo e la gestione dell’energia
deve essere presa in considerazione per le costruzioni nuove e le modifiche future.
nc
I quadri di distribuzione principali devono essere progettati in modo da separare i circuiti che
alimentano ciascuna zona o ciascuna maglia definita in 7.3. Questa prescrizione deve
applicarsi anche agli altri quadri di distribuzione, quando necessario.
8. 1
ni
8 S is tema di ges tione dell’ effic ienz a energetic a e dei c a ric hi
G en e ra lità
oi
Un sistema di gestione dell’efficienza energetica e dei carichi (vedi Fig. 1) fornisce una guida
sul modo di ottimizzare l’uso dell’energia consumata, tenendo conto dei carichi, della
produzione e dell’accumulo locali e delle esigenze dell’utilizzatore.
Pr
og
ett
Per un impianto in cui un sistema di efficienza energetica deve essere applicato, una
possibile realizzazione di questo sistema può essere creata come descritto negli articoli
seguenti.
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
11
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
L’utilizzatore prende le decisioni, fornisce i
parametri (per es. necessità
dell’utilizzatore) e riceve informazioni
Sorgenti di
energia
1) Input provenienti
dall’utilizzatore
Uso di
energia
5) Informazioni,
per es. per
l’utilizzatore
Rete
7) Decisioni
per l’uso
dell’energia
disponibile
Carico
6) Decisioni
per i carichi
hie
sta
Produzione
locale
Gestione dell’efficienza
energetica
Accumulo
locale
Carico
4) Input
provenienti dai
carichi (misura)
nc
2) Input provenienti dalla
disponibilità e dal prezzo
dell’energia (misura)
Carico
ni
3) Input provenienti dai dati ambientali (per. es.
sensori che forniscono informazioni su temperatura,
giorno/notte, umidità, ecc.)
Figura 1 – Sistema di gestione dell’efficienza energetica e dei carichi
NOTA La percentuale di energia rinnovabile presente nell’alimentazione di rete e la quantità di energia
rinnovabile locale possono essere determinate da prescrizioni nazionali e locali.
E s ig enz e de ll’ u tiliz z a to r e
8. 2. 1
G en e ra lità
oi
8. 2
og
ett
Le esigenze dell’utilizzatore sono il primo entrata input da prendere in considerazione. Queste
esigenze saranno l’input chiave per progettare il sistema di gestione dell’efficienza
energetica.
8. 2. 2
E s ig enz e r ela tiv e a i c a r ic h i
Il progettista e l’installatore devono tener conto delle decisioni dell’utilizzatore riguardo alla
scelta degli apparecchi ad efficienza energetica (congelatori, lampade, ecc.).
L’utilizzatore può dare priorità all’uso di carichi diversi come un input del processo di
ottimizzazione dei carichi (per es. distacco dei carichi).
Pr
Il progettista deve tener conto dell’uso dell’impianto nell’elaborazione di un progetto di
efficienza energetica.
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
12
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
L’installatore deve prevedere un modo di funzionamento manuale che permetta all’utilizzatore
di prendere il controllo delle funzioni automatiche.
8. 2. 3
E s ig enz e r ela tiv e a lle a lim enta z io ni
Le decisioni prese dall’utilizzatore sul modello di utilizzo riguardante i carichi influenzeranno
le esigenze relative alle alimentazioni.
8. 3
Da ti pr o v en ie nti da c a r ic hi, s en s o ri e pr ev is io ni
8. 3. 1
Mis u r a
8. 3. 1. 1
E s ig enz e r ela tiv e a lla pre c is io n e e a l c a mpo di mis u ra
La misura è un parametro chiave per determinare l’efficienza dell’impianto che fornisce
all’utente la consapevolezza del suo consumo. Di conseguenza, la precisione del dispositivo
e il campo di misura devono essere adattati all’uso previsto, il più vicino possibile ai carichi.
hie
sta
Da un punto di vista generale (uso generale negli edifici quali abitazioni, negozi, edifici
pubblici, uffici, ecc.), la precisione di misura più elevata è importante all’origine dell’impianto
dove viene usata per la fatturazione o scopi simili, ma anche per misurare e valutare
l’efficienza dell’intero impianto, o per permettere la valutazione dell’efficienza dell’intero
impianto mediante la somma delle parti componenti. Un livello basso di precisione è
generalmente sufficiente a valle. Per il livello inferiore, al livello del circuito finale, è
sufficiente fornire le durate di consumo o seguire una tendenza o controllare un carico.
NOTA Vi sono eccezioni a questo principio: per es., nella produzione di cemento dove un unico carico di potenza
molto elevata può giustificare una misura particolarmente accurata.
La precisione di misura deve essere conforme almeno a quanto segue:
il contatore all’origine dell’impianto deve essere preciso ai fini della fatturazione e può
essere usato per la misura dell’efficienza dell’intero impianto;
–
ad un livello inferiore, per es. per alcune maglie importanti, può essere necessario fornire
la misura con una precisione che permetta la subfatturazione nella stessa entità. Per es.,
un’impresa quale un albergo può voler subfatturare il reparto ristorazione separatamente
dal reparto intrattenimento,
–
al livello più basso del circuito finale che alimenta direttamente i carichi, può essere
sufficiente fornire le informazioni per seguire le tendenze senza aver la precisa necessità
di convertire la corrente in potenza.
nc
–
ni
Il campo di misura del dispositivo deve essere adattato ai valori massimi misurati nella
maglia.
Pr
og
ett
oi
La precisione del dispositivo dovrebbe essere coerente quando necessaria per il confronto di
carichi simili su maglie diverse e dipende dall’uso delle informazioni richieste.
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
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pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Quadri di
distribuzione
secondari
Trasformatore/
Unità di arrivo
hie
sta
Quadro
generale BT
Quadri di distribuzione per i
circuiti terminali
Figura 2 – Schema di distribuzione di energia
Pr
og
ett
oi
ni
nc
Se il sistema di distribuzione è opportunamente strutturato come illustrato per es. nella
Fig. 2, allora la misura e il monitoraggio dell’energia/potenza devono essere strutturati di
conseguenza, come illustrato nella Tab. 1.
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
14
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Tabella 1 – Vista d’insieme delle necessità
Unità di arrivo
Quadro generale
BT
Quadri di
distribuzione
secondari
Quadri di
distribuzione per
circuiti terminali
Maglie possibili
L’intero impianto
Entità omogenee
(per es. piscina,
officina, ufficio)
Zone e/o utilizzi (per
es. riscaldamento
dell’atrio)
Circuiti
Rapporto tra la
corrente nei carichi
e la corrente
nominale
In generale, da
medio a importante:
dal 30 % al 90 %
In generale, medio:
dal 30 % al 70 %
In generale, piuttosto
basso:
dal 20 % al 40 %
In generale, molto
basso: <20 %
Possibili obiettivi di
misura per la
gestione della rete
Monitoraggio della
qualità della
potenza
contrattuale.
Monitoraggio della
rete
Misura della potenza
Misura della
potenza
Vedi Nota 1
Monitoraggio della
rete
Misura dei ricavi.
Verifica delle
fatture.
Analisi ed
ottimizzazione
dell’uso di energia.
Ottimizzazione del
contratto.
Conformità a norme
e leggi
Analisi ed
ottimizzazione
dell’uso di energia.
Analisi ed
ottimizzazione
dell’uso di energia.
Valutazione
dell’efficienza.
Valutazione
dell’efficienza.
Ottimizzazione del
contratto.
Ottimizzazione del
contratto.
In generale,
precisione
eccellente, per es.
da classe 0.2 a
classe 1
Conformità a norme
e leggi
Conformità a norme e
leggi
In generale,
precisione buona,
per es. da classe
0.5 a classe 2
In generale,
precisione media, per
es. da classe 1 a
classe 3
Analisi ed
ottimizzazione
dell’uso di
energia.
Valutazione delle
tendenze di
utilizzo
dell’energia
Vedi Nota 2
In generale,
un’indicazione
affidabile
dovrebbe essere
più importante
della precisione.
Vedi Nota 2
In questo caso, il numero di parametri misurati può essere limitato.
ni
NOTA 1
Allocazione dei costi.
nc
Precisione globale
del sistema di
misura dell’energia
attiva
Allocazione dei
costi.
hie
sta
Obiettivi di misura
per la gestione dei
costi
NOTA 2 In questo caso, solo una valutazione di tendenza può essere richiesta. Quindi, la precisione di misura
può essere molto meno importante di un’indicazione affidabile.
A pplic a z io n i di m is u r a r ic h ies te pe r la v a lu ta z io ne de ll’ effic ienz a en e rg etic a
oi
8. 3. 1. 2
L’efficienza energetica degli impianti a bassa tensione utilizza principalmente i seguenti tipi di
applicazioni:
analisi degli usi dell’energia e allocazione dei costi;
–
ottimizzazione degli usi dell’energia; valutazione dell’efficienza (coefficiente di prestazione
(COP), power usage effectiveness (PUE), ecc.); ottimizzazione del contratto; conformità a
norme e leggi; politica di sistema di gestione dell’energia, per es. secondo la ISO 50001;
–
misura di rete, monitoraggio di rete, monitoraggio della qualità della potenza contrattuale.
Pr
og
ett
–
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
15
8. 3. 2
8. 3. 2. 1
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
C a ric h i
G en e ra lità
I carichi devono essere classificati per quanto riguarda l’accettazione del distaccodel carico
da parte dei loro utilizzatori. Alcuni carichi quali sistemi informatici, computer, televisori non
sono adatti al distacco del carico. Alcuni altri, quali riscaldatori, frigoriferi, veicoli elettrici,
possono accettare senza alcun impatto sul loro servizio un distacco del carico fino ad un
certo periodo di tempo.
Per ciascun tipo di carico, si dovrebbe determinare una durata accettabile di distacco in
condizioni normali. A titolo di esempio, la durata accettabile di distacco per un computer
desktop è 0 ms, per una lampada è 50 ms, per un frigorifero o riscaldatore è 15 min.
La durata massima di distacco per ciascuna maglia è determinata dal carico individuale con la
durata nominale di interruzione più breve. Per questo motivo, si raccomanda di progettare
maglie che abbiano carichi con durata nominale di interruzione simile.
È utile disporre delle informazioni sulla capacità dei carichi ad accettare o meno un distacco e
la durata corrispondente.
Dis ta c c o de l c a ric o e s c e lta de l dis po s itiv o
hie
sta
8. 3. 2. 2
Esistono relazioni tra i miglioramenti potenziali dell’efficienza energetica, la durata di vita e la
manutenzione dei dispositivi, dei sistemi e degli impianti.
Alcune misure adottate per migliorare l’efficienza energetica del sistema in termini di gestione
dell’energia possono presentare alcuni inconvenienti se la scelta del dispositivo non è
appropriata. Si dovrebbe prendere in considerazione il modo in cui la realizzazione delle
misure di efficienza energetica possono avere un impatto sulla durata di vita delle
apparecchiature. Le apparecchiature dovrebbero essere scelte per essere adatte a tale
gestione dell’energia.
8. 3. 3
oi
ni
nc
Per esempio, le lampade a incandescenza sono state ampiamente utilizzate con
temporizzatori o rivelatori di presenza per i corridoi, le scale, ecc. al fine di migliorare
l’efficienza energetica dell’impianto poiché le lampade vengono accese solo quando sono
presenti persone. La loro sostituzione con lampade che utilizzano un’altra tecnologia, che
sono molto più sensibili al numero di manovre, può ridurre in modo considerevole la durata di
vita di queste lampade, comportando in alcuni casi un rifiuto dei temporizzatori
precedentemente utilizzati. La conseguenza è che le lampade ora possono restare accese
giorno e notte per evitare di doverle cambiare troppo spesso e così facendo si riduce
l’efficienza energetica dell’impianto. Questo esempio illustra quanto sia importante prendere
in considerazione la sensibilità dell’utilizzatore per il costo complessivo: il costo di
sostituzione delle lampade è superiore al risparmio sul costo dell’energia. La scelta giusta
riguardante l’efficienza energetica può essere quella di utilizzare lampade con la giusta
tecnologia per quanto concerne le manovre in modo da offrire un minor consumo di energia
dell’impianto ed una normale durata di vita prevista delle lampade.
S en s o ri di e ne rg ia
og
ett
I sensori di energia devono essere almeno della stessa classe del dispositivo di misura e
monitoraggio delle prestazioni energetiche come definito nell’Allegato D della
CEI EN 61557-12.
8. 3. 4
P rev is io n i
Pr
Le previsioni sono indicatori da utilizzare come input al sistema di gestione dell’efficienza
energetica, quali le previsioni meteorologiche e di occupazione.
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
16
8. 3. 5
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
R eg is tr a z io n e c ro no lo g ic a de i da ti
L’esame di dati storici è un input per fare previsioni sulla domanda di energia (vedi 8.3.4).
Per quanto riguarda la qualità e l’efficacia dei risultati nell’ottenere un livello elevato di
efficienza energetica, si dovrebbe fornire un sistema di comunicazione di tutti i dati richiesti e
previsti.
8. 3. 6
C o mu nic a z io ne
Il sistema di gestione dell’energia per l’efficienza energetica non deve compromettere la
comunicazione prevista per altri scopi quali la sicurezza, il comando o il funzionamento dei
dispositivi o delle apparecchiature.
8. 4
Da ti pr o v en ie nti da lle a lim enta z io ni: dis po nibilità e pr ez z o dell’ en e rgia , m is u ra
intellig ente
L’utilizzatore deve prendere in considerazione le informazioni riguardanti la disponibilità e il
prezzo dell’energia che possono variare nel tempo:
quando l’alimentazione è una sorgente locale, l’utilizzatore deve prendere in
considerazione la potenza disponibile minima e/o massima e definire il prezzo di questa
energia in base al costo totale di proprietà inclusi i costi fissi e variabili;
–
quando l’alimentazione proviene da un accumulo locale di energia (per es. una batteria),
l’utilizzatore deve prendere in considerazione la potenza disponibile massima, la quantità
di energia disponibile e definire il prezzo variabile di questa energia in base al costo totale
di proprietà, inclusi i costi fissi e variabili.
8. 5
hie
sta
–
Info rm a z io ni pe r l’ u tiliz z a to re : m o nito ra g gio dell’ impia nto e le ttr ic o
L’impianto dovrebbe essere progettato per permettere la misura del suo consumo totale
in kWh per ogni ora di ciascun giorno. Questo dato, e la corrispondente informazione sul
costo dell’energia, dovrebbero essere registrati cronologicamente e conservati per minimo un
anno e resi accessibili all’utilizzatore.
I dati relativi a molti anni possono essere utili per un’efficace analisi di tendenza.
nc
NOTA
Inoltre, (per es. mediante l’uso di misura distribuita), l’impianto dovrebbe essere progettato
per permettere la registrazione ed il salvataggio dei dati di consumo di carichi individuali o di
maglie che totalizzano il 70 % del carico totale.
G e s tio ne dei c a ric h i a ttra v e rs o le m a glie
8. 6. 1
G en e ra lità
ni
8. 6
S is tem a di g es tio n e de ll’ en er gia
og
ett
8. 6. 2
oi
Un sistema di gestione dell’efficienza energetica comprende dispositivi di monitoraggio per
l’intero impianto elettrico intelligente compresi i carichi, la produzione e l’accumulo locali.
Esso può monitorare, manualmente (casi più semplici) o automaticamente (maggior parte
delle situazioni), l’impianto elettrico intelligente in modo da ottimizzare permanentemente i
costi globali e il consumo del sistema, tenendo conto delle esigenze dell’utilizzatore e dei
parametri di input provenienti dalla rete, dalla produzione e dall’accumulo locali di elettricità,
dai carichi , dai sensori, dalle previsioni, ecc.
Il sistema di gestione dell’energia deve essere basato su quanto segue:
le scelte dell’utilizzatore finale;
–
il monitoraggio dell’energia;
–
la disponibilità ed il costo dell’energia;
–
gli input provenienti dai carichi, dalla produzione e dall’accumulo locali di elettricità, dai
sensori di energia e dalle previsioni.
Pr
–
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
17
Il sistema di gestione dell’energia deve comprendere:
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
–
la misura delle maglie;
–
il comando;
–
la qualità della potenza;
–
i rapporti;
–
gli allarmi: verifica del buon funzionamento dei dispositivi;
–
la gestione delle tariffe, se esiste;
–
la sicurezza dei dati;
–
la funzione di visualizzazione di informazione al pubblico.
Le esigenze dell’utilizzatore definiscono gli input al sistema, cioè i contatori, i sensori, gli
ingressi, ecc., e la metodologia di controllo per determinare le uscite e i parametri di controllo.
Le uscite possono comandare i dispositivi di gestione del carico o possono fornire
informazioni provenienti dai contatori o da altri visualizzatori per l’intervento dell’utilizzatore.
hie
sta
Al sistema può essere richiesto di misurare la qualità della potenza, i livelli di tensione e i
carichi. Esso può anche produrre allarmi, comandare i carichi o cambiare le tariffe, se i limiti
prestabiliti sono superati.
NOTA L’uso di software attentamente scelto ai fini della gestione dell’energia facilita la realizzazione di tutte
queste prescrizioni.
8. 7
G e s tio ne di s o rg enti di a lim enta z io ne m u ltiple: r ete, pro duz io n e e a c c umulo di
elettric ità lo c a li
La domanda di potenza globale dovrebbe essere ottimizzata il più possibile come aiuto alla
riduzione globale di energia dell’impianto.
nc
NOTA Le società di distribuzione e la rete equilibrano l’uso di energia elettrica da parte dell’utilizzatore finale
con la produzione e il trasporto di questa energia. Man mano che il numero di sorgenti di energia elettrica
aumenterà, e si baserà sempre più sulle sorgenti rinnovabili, la disponibilità di energia elettrica diventerà più
transitoria. La soluzione che le società di distribuzione forniranno per mantenere il giusto equilibrio tra il consumo
imprevedibile e la produzione incontrollabile sarà quella di regolare il prezzo dell’energia attraverso la rete
intelligente.
9 Ma nutenz ione e migliora mento delle pres ta z ioni dell’ impia nto
Meto do lo g ia
ni
9. 1
oi
La realizzazione delle misure di efficienza energetica richiede un approccio integrato
all’impianto elettrico poiché l’ottimizzazione del consumo di energia elettrica richiede la
considerazione di tutti i modi di funzionamento dell’impianto.
Le prescrizioni e le raccomandazioni della presente Norma sono conformi ai
principi:
–
seguenti
La misura è una delle chiavi principali per l’efficienza dell’energia elettrica
Per verificare il consumo di energia mediante misure che forniranno un’indicazione
della situazione e le principali iniziative per conseguire risparmi (dove sono i consumi
principali, qual è il profilo di consumo). Una valutazione iniziale può essere eseguita
sulla base di un insieme di misure per le varie maglie dell’impianto e di un confronto
con benchmark di
consumi
energetici stabiliti per le combinazioni di
apparecchiature nella maglia o nell’impianto. Mentre ciò può indirizzare verso aree
che possono essere soggette ad un’analisi più dettagliata, determinare se un
impianto è efficiente dipenderà da misure e
valutazioni più precise di parti
dell’impianto confrontate con l’uso complessivo di energia.
Pr
og
ett
a)
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
18
b)
–
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Ottimizzare attraverso l’automazione o il comando permanenti. Come già
evidenziato, tutto ciò che consuma energia deve essere trattato attivamente se si
devono realizzare guadagni durevoli. Il comando permanente è un elemento critico
per raggiungere la massima efficienza
L’energia giusta prodotta ed usata al momento giusto (vedi punto c qui di seguito)
c)
Monitorare, mantenere e migliorare l’impianto elettrico. Poiché gli obiettivi sono
fissati per un lungo periodo di tempo, i programmi di efficienza dell’energia elettrica
rappresentano un miglioramento permanente nel tempo. Vedi Fig. 3.
a)
Audit e misura
dell’energia:
Edificio,
processo
industriale,
Scelta iniziale delle
apparecchiature.
Dispositivi di consumo a più
elevata efficienza
ecc.
Ottimizzare
attraverso
l’automazione
e la regolazione:
Comando HVAC
Comando illuminazione
Variatori di velocità
Correzione automatica del
fattore di potenza
ecc.
Installazione di contatori,
servizi di monitoraggio,
analisi dell’efficienza energetica
software
ecc
Efficienza
energetica
passiva
hie
sta
Stabilire gli
elementi
fondamentali:
Efficienza energetica
attiva
nc
Monitorare,
Mantenere,
Migliorare:
Comandare
Migliorare
ni
Verifica
Manutenzione
ecc
Pr
og
ett
oi
Figura 3 – Processo iterativo per la gestione dell’efficienza dell’energia elettrica
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
19
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Tabella 2 – Processo per la gestione dell’efficienza dell’energia elettrica
e responsabilità
Azione
Dettagli
Audit e misura
Generalmente effettuata da
Auditor o energy manager
dell’energia
Stabilire gli elementi fondamentali
Scelta iniziale delle
apparecchiature, dispositivi di
consumo ad efficienza più elevata
Installatore
Taratura iniziale dei servizi , ecc.
Ottimizzare
Comando HVAC
Comando illuminazione,
Variatori di velocità,
Installatore /conduttore o
utilizzatore, energy manager
Correzione automatica del fattore
di potenza, ecc.
Monitorare, mantenere le
prestazioni
Installazione di contatori.
Servizi di monitoraggio.
Energy manager/ conduttore o
utilizzatore
Comandare, migliorare
9. 2
hie
sta
Analisi dell’efficienza dell’energia
elettrica, software, ecc.
Verifica, manutenzione, ecc.
Energy manager/ conduttore o
utilizzatore
Meto do lo g ia del c ic lo di v ita de ll’ impia n to
L’approccio “efficienza energetica” corrisponde ad un ciclo permanente da seguire durante
l’intera durata di vita dell’impianto. Una volta che sono state effettuate le misure (una volta,
occasionalmente o permanentemente), i provvedimenti identificati devono essere realizzati,
dopo di che la verifica e la manutenzione dovrebbero essere effettuate su base regolare. La
misura degli indicatori dovrebbe essere ripetuta, seguita da nuovi provvedimenti e da una
nuova manutenzione
nc
NOTA 1 Negli impianti esistenti, le misure per zona o per tipo di utilizzo sono, in genere, effettuate solo
occasionalmente, a causa dell’architettura non adattabile dell’impianto elettrico.
NOTA 2 La verifica non deve essere intesa come nella IEC 60364-6 [7], ma
continuo associato all’efficienza energetica.
NOTA 3
si tratta di un monitoraggio
La manutenzione si riferisce all’uso del monitoraggio per identificare le opportunità di miglioramento.
ni
Negli impianti esistenti, si dovrebbero prendere in considerazione le misure per la riduzione
del consumo elettrico. Ciò richiede una conoscenza corretta del consumo elettrico per tipo di
utilizzo o per area. L’analisi del consumo elettrico è il primo passo per ottenere la riduzione
del consumo di energia negli impianti esistenti. Un processo iterativo deve essere ottenuto
per ciascun impianto esistente.
oi
NOTA 4 Il comprendere semplicemente dove e come l’energia viene utilizzata può portare secondo l’esperienza
ad un risparmio fino al 10 %, senza alcun investimento di capitale, usando solo cambi procedurali e
comportamentali. Ciò in genere si realizza mediante la connessione dell’apparecchiatura di misura ad un sistema
di gestione dell’energia che presenta una sintesi di tutti i parametri chiave dell’efficienza energetica.
C ic lo di v ita dell’ effic ie nz a en e rg etic a
9. 3. 1
G en e ra lità
og
ett
9. 3
Pr
Questo ciclo di vita rappresenta il modo in cui l’efficienza energetica dell’impianto può essere
migliorata e/o mantenuta.
Progetto
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9. 3. 2
P ro g r a mm a di pr es ta z io ne
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Quando gli utilizzatori dell’impianto richiedono un livello definito di efficienza energetica, essi
sono invitati ad definire un programma di prestazione di efficienza energetica che dovrebbe
comprendere:
–
una verifica iniziale e periodica dell’impianto;
–
una precisione appropriata dell’apparecchiatura di misura;
–
la realizzazione di misure per migliorare l’efficienza dell’impianto;
–
la manutenzione periodica dell’impianto.
NOTA
La Norma ISO 50001 fornisce le pratiche migliori per i sistemi di gestione dell’energia.
9. 3. 3
V er ific a
Lo scopo generale delle misure di efficienza energetica è quello di ottimizzare il consumo
totale di energia elettrica. Pertanto, è necessario assicurare l’efficacia di tutte le misure
adottate nell’impianto elettrico per l’intera durata di vita dell’impianto. Ciò può essere
migliorato mediante monitoraggio permanente e ispezione periodica.
Ma nu tenz io n e
hie
sta
9. 3. 4
Oltre al funzionamento sicuro come indicato nelle varie Parti della Norma CEI 64-8, la
manutenzione è necessaria a mantenere l’impianto in condizioni accettabili. La manutenzione
di questo tipo deve essere rivista in funzione di scelte economiche e di efficienza energetica.
10 P a ra metri per la rea liz z a z ione delle mis ure di effic ienz a
10. 1
G en e ra lità
nc
L’art. 10 fornisce le prescrizioni per l’analisi o i mezzi che il progettista o il gestore di un
impianto elettrico deve utilizzare per definire le misure di efficienza e per garantire un livello
di prestazione di efficienza energetica . Queste misure e questi livelli sono usati per costruire
il profilo dell’impianto (IP) 1 e la classe di efficienza dell’impianto elettrico. Queste prescrizioni
sono organizzate in tre punti:
–
efficienza degli apparecchi utilizzatori
–
efficienza del sistema di distribuzione elettrica;
–
installazione dei sistemi di controllo, monitoraggio e supervisione.
ni
NOTA esempi informativi riguardanti un metodo per i livelli di realizzazione livelli, i livelli di prestazione di
efficienza energetica, le classi e i profili degli impianti sono riportati nell’Allegato B.
L’efficienza degli apparecchi utilizzatori o in tensione si basa sulla specifica e l’utilizzo
dell’apparecchiatura stessa.
Mis ur e di effic ienz a
oi
10. 2
10. 2. 1 A ppa r e c c hi utiliz z a to r i
10. 2. 1. 1 Mo to ri e c o ma ndi
og
ett
Un motore a induzione in c.a. può consumare più energia di quella che effettivamente
necessita, specialmente quando è utilizzato in condizioni di carico inferiori al pieno carico.
Questo eccesso di consumo di energia è dissipato dal motore sotto forma di calore. I motori
inattivi, ciclici, leggermente caricati o sovradimensionati consumano più potenza del
necessario. Una scelta migliore del motore e del comando del motore migliorerà l’efficienza
energetica globale del sistema del motore elettrico.
IP in inglese: installation profile
Pr
1
Progetto
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pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Circa il 95 % del costo di funzionamento di un motore deriva dal suo consumo di energia
elettrica, pertanto l’adozione di una classe di efficienza energetica più elevata secondo la
CEI EN 60034-30, specialmente per le applicazioni a prestazioni elevate, comporta un
risparmio significativo di energia.
Si deve prendere in considerazione l’uso di avviatori di motore, o di altri dispositivi di
comando di motore quali i variatori di velocità, per ottenere un’efficienza energetica più
elevata, in particolare per una gestione efficiente dell’energia per applicazioni a consumo
intensivo (per es. controllo di portata di ventilatori, pompe, compressori ad aria).
Ad esempio, aspetti da considerare sono:
riduzione del consumo di energia elettrica;
–
ottimizzazione della potenza nominale;
–
riduzione della corrente di ingresso;
–
riduzione del rumore e delle vibrazioni, al fine di evitare danneggiamenti meccanici e
guasti all’interno del sistema di climatizzazione o di riscaldamento;
–
miglior controllo e migliore precisione nel conseguimento della portata e della pressione
richiesti.
hie
sta
–
NOTA Nell’industria, il 60 % dell’elettricità consumata è usata per far funzionare i motori e il 63 % di questa
energia è usata per applicazioni quali pompe e ventilatori.
10. 2. 1. 2 Illum in a z io ne
L’illuminazione può rappresentare una grande quantità di consumo di energia in un impianto
elettrico, a seconda del tipo di lampade e di apparecchi di illuminazione per la loro
applicazione. Il controllo dell’illuminazione è uno dei modi più semplici per migliorare
l’efficienza energetica. Pertanto, si dovrebbe prendere in attenta considerazione il controllo
dell’illuminazione. Il tipo di lampada, di reattore e di apparecchiatura di regolazione
dovrebbero essere considerati nel momento in cui si applica il controllo dell’illuminazione.
nc
Le soluzioni per il controllo dell’illuminazione possono migliorare l’efficienza energetica di
oltre il 50 %. Questi sistemi dovrebbero essere flessibili e progettati per il benessere degli
utilizzatori. Le soluzioni possono variare da molto piccole e locali, quali ad esempio
temporizzatori e sensori di presenza, fino a soluzioni sofisticate personalizzate e centralizzate
facenti parte di sistemi completi di automazione dell’edificio.
ni
Per far funzionare l’illuminazione solo quando e dove necessario, il controllo permanente può
essere realizzato, ad esempio, con l’utilizzo di.:
rivelatori di movimento;
–
variatori di intensità luminosa;
-
interruttori temporizzatori;
–
interruttori a orologio;
–
interruttori sensibili alla luce;
-
comandi di luminosità costante.
oi
–
og
ett
10. 2. 1. 3 R is c a lda m ento , v e ntila z io n e e c lim a tiz z a z io n e
Si dovrebbero prendere in considerazione:
–
la scelta dell’apparecchiatura HVAC in funzione della struttura e dell’uso dell’impianto;
–
il sistema di controllo appropriato per ottimizzare il controllo dell’ambiente (per es.
temperatura, umidità, ecc.) in funzione dell’uso e dell’occupazione degli spazi individuali.
Pr
NOTA Un esempio è un sistema di riscaldamento comandato da un temporizzatore che controlla la soglia di
temperatura in funzione dell’occupazione prevista.
Progetto
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pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
10. 2. 2 S is tem a di dis tribuz io n e
10. 2. 2. 1 G en e ra lità
L’efficienza di un sistema di distribuzione dell’elettricità si basa sui seguenti principi:
–
efficienza intrinseca delle apparecchiature elettriche quale trasformatori o reattori e
sistemi di condutture;
–
topologia del sistema di distribuzione dell’elettricità a tutti i livelli di tensione, per es.
posizionamento del trasformatore e lunghezza dei cavi.
10. 2. 2. 2 T ra s fo r m a to ri e re a tto r i
Quando si utilizzano uno o più trasformatori per alimentare l’impianto elettrico, si deve
prestare speciale attenzione al tipo di trasformatore ed alla sua efficienza.
NOTA
Questo paragrafo non si applica ai trasformatori di potenza della rete pubblica.
L’efficienza dei trasformatori dipende dal carico. Le perdite a pieno carico e le perdite a vuoto
devono essere ottimizzate secondo 6.4, tenendo conto del profilo di carico giornaliero,
settimanale ed annuale, se conosciuto o stimato.
hie
sta
Anche i trasformatori BT/BT generano perdite di energia e spesso funzionano a carico ridotto.
Queste perdite devono essere stimate.
Come descritto in 10.2.3.4, è preferibile adottare un livello di tensione vicino al livello
nominale (U n ), o leggermente superiore. Il trasformatore deve essere usato per la regolazione
della tensione in modo che l’apparecchio utilizzatore sia alimentato alla tensione nominale.
10. 2. 2. 3 S is tem i di c o ndu ttu r e
Le sezioni dei conduttori e l’architettura integrata possono essere ottimizzate per ridurre le
perdite.
nc
Per ottimizzare l’architettura integrata posizionando l’alimentazione principale in un luogo
adeguato e ottimizzando il percorso del sistema di condutture, si deve applicare 6.3.
Per ridurre le perdite nei conduttori aumentando la sezione dei cavi del sistema di condutture
rispetto alle dimensioni minime fornite dalla Norma CEI 64-8/5 e/o riducendo le correnti
reattive ed armoniche, si deve applicare 6.5.
ni
Per ottimizzare il numero e l’allocazione dei circuiti, si deve applicare 7.3.
oi
L’impatto delle perdite termiche, l’auto-consumo ed il consumo sotto carico delle
apparecchiature collegate in serie con il sistema di condutture, per es. apparecchiature di
manovra e di comando, dispositivi di controllo della potenza e relè inclusi in un circuito
elettrico, è trascurabile riguarda rispetto all’energia usata nel carico e nel trasporto
dell’energia (generalmente inferiore a 1/1 00 del consumo di energia del carico).
10. 2. 2. 4 C o rr ez io n e de l fa tto r e di po te nz a
og
ett
La riduzione del consumo di energia reattiva migliora l’efficienza energetica poiché la
massima energia elettrica sarà trasformata in energia attiva. La riduzione dell’energia reattiva
ridurrà anche le perdite termiche nei sistemi di condutture, in particolare nei sistemi di
distribuzione pubblica a bassa tensione, e ridurrà le perdite di energia nella rete di
trasmissione AT, nella rete di distribuzione AT e nella rete dei consumatori.
Pr
Quando è richiesta una riduzione della potenza reattiva, il livello ottimizzato di consumo di
energia reattiva deve essere determinato. Questo livello è generalmente stabilito in base alle
esigenze contrattuali della società distributrice d’energia.
Progetto
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pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Per ridurre il consumo di energia reattiva, si può realizzare quanto segue:
–
scelta degli apparecchi utilizzatori con basso consumo di energia reattiva;
–
sistemi di compensazione dell’energia reattiva mediante l’uso di condensatori.
NOTA
Il tasso di distorsione armonica è un dato importante per la scelta delle batterie di condensatori.
10. 2. 3 Ins ta lla z io n e dei s is tem i di mo n ito ra ggio
10. 2. 3. 1 G en e ra lità
Il sistema di distribuzione elettrica deve soddisfare le prescrizioni relative alla capacità di
monitoraggio.
Nel caso di misura per zona, ciascuna zona deve avere un circuito di alimentazione dedicato,
che permetta al sistema di monitoraggio dell’impianto di effettuare le relative misure.
Nel caso di misura per utilizzo, ciascun utilizzo deve avere un circuito di alimentazione
dedicato, che permetta al sistema di monitoraggio dell’impianto di effettuare le relative
misure.
hie
sta
Un sistema di monitoraggio dell’impianto ha tre obiettivi principali:
a) Monitoraggio delle prestazioni e analisi comparativa dei profili di consumo
Si può utilizzare una misura annuale del consumo totale in kWh basata sui contatori del
distributore di energia. Si possono anche usare misure periodiche (per es. misure ogni
30 min), dalle quali si possono ricavare profili di carico. Deve essere possibile consolidare
queste informazioni con altri dati di consumo dell’energia e con fattori esterni quali gradi
giorno, tasso di occupazione, ecc. Alcune considerazioni su particolari usi dell’energia
possono essere necessarie secondo le regole nazionali (per es. illuminazione,
riscaldamento, ecc.).
b) Identificazione dell’uso di energia e variazioni del profilo di consumo
Ciò è necessario:
per costruire un piano d’azione e verificare l’efficacia delle azioni;
–
per verificare il funzionamento dei sistemi di controllo usati per ottimizzare il consumo.
nc
–
c) Studio della power quiality
ni
La power quality può influenzare la prestazione di efficienza energetica in parecchi modi:
perdite supplementari o invecchiamento anomalo delle apparecchiature.
Per questi obiettivi, i progettisti e gli impiantisti elettrici devono sviluppare una strategia di
misura e monitoraggio che comprenda:
dispositivi che misurino parametri specifici quali: energia, potenza attiva, fattore di
potenza, tensione, indicatori della qualità dell’energia (distorsione armonica, energia
reattiva. ecc.);
–
strumenti di supervisione, sistema di gestione dell’energia dell’edificio (sistema di
comunicazione e software) quando è richiesta la memorizzazione permanente delle
misure e dei dati.
oi
–
Pr
og
ett
La precisione delle misure deve essere in accordo alla precisione necessaria per le misure di
efficienza.
Progetto
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pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
I limiti accettabili di precisione delle misure possono essere superiori quando il punto di
misura è lontano dall’origine dell’impianto o della zona:
–
all’origine dell’impianto o della zona definita per le misure di efficienza, la precisione deve
essere più elevata e deve essere conforme alla classe di precisione definita nelle
CEI EN 62053-21 e CEI EN 62053-22. La classe di precisione deve essere allineata alla
misura dell’efficienza richiesta;
–
al livello del quadro di distribuzione principale, la precisione deve essere migliore del 5 %;
–
nei quadri di distribuzione secondaria o nei quadri di distribuzione terminale e a valle, la
precisione deve essere migliore del 10 %, nell’intervallo dal 5 % al 90 % dell’unità
nominale.
10. 2. 3. 2 E n e rgia
È di primaria importanza, in termini di efficienza energetica, misurare dapprima il consumo di
elettricità degli apparecchi utilizzatori.
10. 2. 3. 3 P ro filo di c a r ic o
hie
sta
La misura dell’energia usata per brevi periodi di tempo è necessaria per fornire un profilo di
carico. Ciò dovrebbe effettuarsi per un periodo di tempo almeno di 24 h per fornire una stima
ragionevole del profilo di carico.
NOTA L’intervallo di tempo di misura va generalmente da ogni 10 min a ogni ora al massimo. Il periodo di tempo
varia in funzione dell’utilizzo, della zona e del settore di attività ed anche della stagione (specialmente per
illuminazione e HVAC).
10. 2. 3. 4 C a du ta di ten s io n e
La caduta di tensione ha un impatto sull’efficienza energetica dell’impianto elettrico.
Quando è richiesta la misura della caduta di tensione, la misura della tensione dell’impianto
deve essere effettuata sull’apparecchio utilizzatore ed all’origine del circuito che alimenta tale
apparecchiatura.
nc
La raccomandazione sulla caduta di tensione massima nell’impianto utilizzatore è fornita
nell’articolo 525 della Norma CEI 64-8/5.
10. 2. 3. 5 F a tto r e di po tenz a
Quando la misura del fattore di potenza è pertinente, essa deve essere realizzata.
ni
10. 2. 3. 6 A r m o n ic he
oi
L’apparecchiatura elettrica non lineare quale i sistemi elettronici di potenza, inclusi i sistemi
variatori di potenza (PDS), gli inverter, i gruppi statici di continuità (UPS), gli altri convertitori
di potenza, i forni ad arco, i trasformatori e le lampade a scarica, generano distorsione di
tensione o armoniche. Queste armoniche sollecitano l’isolamento e sovraccaricano i cavi e i
trasformatori, causano interruzioni di corrente e disturbano molti tipi di apparecchiature quali
computer, telefoni e macchine rotanti. La durata di vita dell’apparecchiatura può essere
ridotta.
og
ett
Le armoniche provocano surriscaldamento e di conseguenza generano perdite di potenza
supplementari attraverso il sistema di condutture. Pertanto, si raccomanda di misurare, per le
armoniche, il THDU al livello dell’impianto e il THDI al livello dell’apparecchio utilizzatore. Si
dovrebbe anche effettuare una misura appropriata per le altre armoniche.
10. 2. 3. 7 P ro duz io n e r inn o v a bile e lo c a le di en e rgia
Pr
Le sorgenti di energia rinnovabile in sito e le altre sorgenti di produzione locale non
aumentano di per sè stesse l’efficienza dell’impianto elettrico, ma riducono le perdite globali
della rete di distribuzione in quanto il consumo dell’edificio dalla rete pubblica è ridotto, ciò
può essere considerata un’azione di efficienza energetica indiretta.
Progetto
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pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Per l’installazione di sorgenti di potenza fotovoltaiche, vedi art. 551 della Norma CEI 64-8/5 e
l’art. 712 della Norma CEI 64-8/7.
11 A z ioni
Le misure devono essere analizzate e quindi devono essere intraprese azioni dirette o
programmate:
–
l’azione diretta consiste nel realizzare immediatamente miglioramenti dell’efficienza
energetica, come manovrare le finestre o controllare le temperature,
–
le azioni programmate consistono nell’analizzare le misure precedenti per un periodo di
tempo (per es. un anno) e nel confrontare i risultati con obiettivi definiti. In seguito, le
azioni consisteranno:
–
nel mantenimento di soluzioni esistenti;
–
nella realizzazione di nuove soluzioni.
La gestione dell’energia è richiesta per ottenere riduzioni sostenibili e massime di consumo di
elettricità mediante:
il settaggio di obiettivi energetici;
–
il progetto di misure di gestione dell’energia per ottimizzare il consumo di elettricità.
hie
sta
–
12 P roc es s o di v a luta z io ne per gli impia nti elettric i
12. 1
Impia nti nuo v i, mo dific he ed es ten s io ni deg li impia nti e s is te nti
Allo studio.
12. 2
A da tta me nto de gli impia nti es is te nti
Pr
og
ett
oi
ni
nc
Allo studio.
Progetto
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26
Allegato A
(informativo)
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Determinazione della posizione del trasformatore e del quadro
di distribuzione principale mediante il metodo del baricentro
A.1
Metodo del ba ric entr o
Quando si progetta un impianto, si dovrebbe considerare il posizionamento dei trasformatori
e dei quadri di distribuzione il più vicino possibile alle apparecchiature e ai sistemi a consumo
elevato di energia per ridurre le perdite nel sistema di distribuzione di elettricità dell’impianto.
Il metodo del baricentro fornisce un modo per definire la posizione energeticamente più
efficiente dei trasformatori e dei quadri di distribuzione in un impianto grazie alla riduzione
delle perdite elettriche.
hie
sta
L’obiettivo di questo metodo è quello di installare il trasformatore e il quadro di distribuzione
in una posizione sulla base di una ponderazione relativa in funzione del consumo di energia
dei carichi, in modo che la distanza rispetto ad un carico di consumo elevato di energia sia
inferiore alla distanza in rapporto ad un carico di consumo più basso di energia.
Il baricentro permette di definire la posizione delle apparecchiature per ridurre il più possibile
le lunghezze e le sezioni dei conduttori. L’aumento della dimensione dei cavi necessario per
soddisfare le limitazioni di caduta di tensione può essere evitato per i cavi di alimentazione
con caratteristiche nominali elevate. Vedi anche 6.7.2.
Questo metodo prende in considerazione l’efficienza energetica solo per definire un luogo
teorico dell’ alimentazione, anche se si dovrebbero considerare altri aspetti (per es.
prescrizioni costruttive, considerazioni estetiche, condizioni ambientali, ecc.)
Ciascun carico deve essere identificato mediante:
le coordinate della sua posizione: x i , y i ) o ( x i , y i , z i ) a seconda se è disponibile la visione
2D o 3D;
–
il consumo stimato annuale in kWh, EAC i .
nc
–
ni
Se la stima del consumo annuale è sconosciuta, al suo posto si dovrebbe utilizzare la
potenza del carico in kVA.
La posizione del baricentro attraverso le sue coordinate ( x b , y b , z b ) o ( x b , y b ) deve essere
determinata con la formula appropriata:
og
ett
oppure
oi
(xi , y i , z i ) ⋅ EACi
(xb , y b , z b ) = ∑i =1 i =n
∑i=1 EACi
i =n
(xi , y i ) ⋅ EACi
(xb , y b ) = ∑i =1 i =n
∑i=1 EACi
i =n
Pr
Il trasformatore o il quadro di distribuzione che alimenta questo gruppo di n carichi dovrebbe
essere posizionato il più vicino possibile al baricentro di questi carichi elettrici.
Progetto
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27
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Esempio 1: calcolo del baricentro in un impianto di produzione
Nell’esempio, l’impianto di produzione ha i seguenti carichi (vedi Fig. A.1):
1) Accumulo logistico
EAC 1 = 120 kWh
nella posizione
x 1 = 4 m;
y1 = 4 m
2) Servizi
EAC 2 = 80 kWh
nella posizione
x 2 = 9 m;
y2 = 1 m
3) Ufficio
EAC 3 = 20 kWh
nella posizione
x 3 = 9 m;
y3 = 8 m
4) Produzione
EAC 4 = 320 kWh
nella posizione
x 4 = 6 m;
y 4 = 12 m
Secondo la formula del baricentro:
(xi , y i ) ⋅ EACi
(xb , y b ) = ∑i =1 i =n
∑i=1 EACi
i =n
la posizione x del baricentro è data da:
4 m ⋅ 120 kWh + 9 m ⋅ 80 kWh + 9 m ⋅ 20 kWh + 6 m ⋅ 320 kWh
3300
=
= 6.11m
120 kWh + 80 kWh + 20 kWh + 320 kWh
540
hie
sta
xb =
analogamente, la posizione y del baricentro è data da:
yb =
4 m ⋅ 120 kWh + 1m ⋅ 80 kWh + 8 m ⋅ 20 kWh + 12 m ⋅ 320 kWh 4560
=
= 8.44 m
120 kWh + 80 kWh + 20 kWh + 320 kWh
540
Pr
og
ett
oi
ni
nc
La posizione risultante del baricentro è illustrata nella Fig. A.1, al punto B.
Progetto
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28
hie
sta
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
nc
Figura A.1 – Esempio 1: Pianta dell’impianto di produzione
con i carichi previsti ed il baricentro calcolato
Esempio 2: calcolo del baricentro di tre carichi diversi con uso diverso:
ni
Baricentro dei tre carichi diversi con il seguente consumo annuale (vedi Fig. A.2):
–
carico 1: posizione: (1, 1), consumo: 80 kWh;
–
carico 2: posizione: (9, 9), consumo: 80 kWh;
–
carico 3: posizione: (20, 5), consumo: 320 kWh.
oi
Coordinate del baricentro:
(xb , yb ) = (1,1) ⋅ 80 + (9,9) ⋅ 80 + (20,5) ⋅ 320 = (15.5)
Pr
og
ett
80 + 80 + 320
Progetto
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29
hie
sta
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Figura A.2 – Baricentro – Esempio 2: Calcolato
A.2
A . 2. 1
B a ric entro del c a ric o tota le
G en e ra lità
Il baricentro del carico totale è calcolato tenendo conto di tutti i carichi presenti nell’impianto.
nc
Il termine “Sorgente” si riferisce ai quadri di distribuzione principali dell’impianto quando si
usa il metodo del baricentro.
La sorgente dovrebbe essere posizionata il più vicino possibile al baricentro del carico totale.
ni
Esempio 1: edificio industriale
Il layout dell’edificio nella Fig. A.3 illustra la topologia dell’edificio. Senza utilizzare lo
strumento del baricentro, i locali dei quadri di distribuzione sono stati originariamente
posizionati nella posizione  .
Pr
og
ett
oi
Mediante il calcolo del baricentro del carico totale, il risultato mostra chiaramente che la
posizione  è molto più vicina ai ricettori di potenza elevata (servizi) e di conseguenza
migliora l’utilizzo dei cavi riducendone le perdite.
Progetto
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30
Produzione
Logistica
hie
sta
Ufficio
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Servizi
A . 2. 2
nc
Figura A.3 – Esempio di posizione del baricentro in un edificio industriale
P o s iz io n i de i qua dr i di dis tr ibu z io n e s ec o nda ri
ni
Il baricentro di ciascun quadro di distribuzione secondario dovrebbe essere calcolato tenendo
conto di tutti carichi alimentati dal quadro di distribuzione secondario stesso.
La posizione di ciascun quadro di distribuzione secondario dovrebbe essere il più vicino
possibile al suo baricentro.
A . 2. 3
P ro c e s s o iter a tiv o
Pr
og
ett
oi
Il metodo del baricentro può ottimizzare l’ultimo stadio della posizione della sorgente di
potenza principale (fornita dal calcolo, vedi art. A.1) spostando alcuni carichi principali di
consumo . Quindi, le nuove coordinate di questi carichi specificati possono essere usate per
un nuovo calcolo del baricentro. Ciò può essere ripetuto quando necessario.
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
31
Allegato B
(informativo)
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Esempio di metodo di valutazione dell’efficienza energetica di un
impianto elettrico
B .1
P a ra metri di effic ienz a energetic a
Le misure di efficienza energetica sono classificate secondo cinque livelli (da 0 a 4). Il
livello 4 è considerato il livello più elevato. Ciascun livello comprende i precedenti.
Tabella B.1 – Determinazione del profilo di carico in kWh
Settore di
attività
EM0
EM1
EM2
EM3
EM4
Consumo di
profilo di carico
dell’impianto
per ciascun
giorno di una
settimana
Consumo di
profilo di carico
dell’impianto
per ciascun
giorno di un
anno
Registrazione
cronologica
permanente dei
dati del
consumo di
profilo di carico
dell’impianto
Non preso in
considerazione
Consumo di
profilo di carico
dell’impianto
per un giorno
Edifici
commerciali
Non preso in
considerazione
Consumo di
profilo di carico
dell’impianto
per un giorno
Consumo di
profilo di carico
dell’impianto
per ciascun
giorno di una
settimana
Consumo di
profilo di carico
dell’impianto
per ciascun
giorno di un
anno
Registrazione
cronologica
permanente dei
dati del
consumo di
profilo di carico
dell’impianto
Edifici
industriali
Non preso in
considerazione
Consumo di
profilo di carico
dell’impianto
per un giorno
Consumo di
profilo di carico
dell’impianto
per ciascun
giorno di una
settimana
Consumo di
profilo di carico
dell’impianto
per ciascun
giorno di un
anno
Registrazione
cronologica
permanente dei
dati del
consumo di
profilo di carico
dell’impianto
Infrastruttura
Non preso in
considerazione
Consumo di
profilo di carico
dell’impianto
per ciascun
giorno di una
settimana
Consumo di
profilo di carico
dell’impianto
per ciascun
giorno di un
anno
Registrazione
cronologica
permanente dei
dati del
consumo di
profilo di carico
dell’impianto
nc
hie
sta
Edifici
residenziali
(abitazioni)
Pr
og
ett
oi
ni
Consumo di
profilo di carico
dell’impianto
per un giorno
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
32
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Tabella B.2 – Posizione della cabina principale
Settore di
attività
EM0
EM1
EM2
EM3
EM4
Non preso in
considerazione
La posizione
della
sottostazione
principale è
entro il 60 %
della distanza
tra la posizione
ottimale e il
carico più
distante
La posizione
della
sottostazione
principale è
entro il 40 %
della distanza
tra la posizione
ottimale e il
carico più
distante
La posizione
della
sottostazione
principale è
entro il 25 %
della distanza
tra la posizione
ottimale e il
carico più
distante
La posizione
della
sottostazione
principale è
entro il 10 %
della distanza
tra la posizione
ottimale e il
carico più
distante
Edifici
commerciali
Non preso in
considerazione
La posizione
della
sottostazione
principale è
entro il 60 %
della distanza
tra la posizione
ottimale e il
carico più
distante
La posizione
della
sottostazione
principale è
entro il 40 %
della distanza
tra la posizione
ottimale e il
carico più
distante
La posizione
della
sottostazione
principale è
entro il 25 %
della distanza
tra la posizione
ottimale e il
carico più
distante
La posizione
della
sottostazione
principale è
entro il 10 %
della distanza
tra la posizione
ottimale e il
carico più
distante
Edifici
industriali
Non preso in
considerazione
La posizione
della
sottostazione
principale è
entro il 60 %
della distanza
tra la posizione
ottimale e il
carico più
distante
La posizione
della
sottostazione
principale è
entro il 40 %
della distanza
tra la posizione
ottimale e il
carico più
distante
La posizione
della
sottostazione
principale è
entro il 25 %
della distanza
tra la posizione
ottimale e il
carico più
distante
La posizione
della
sottostazione
principale è
entro il 10 %
della distanza
tra la posizione
ottimale e il
carico più
distante
Infrastruttura
Non preso in
considerazione
La posizione
della
sottostazione
principale è
entro il 60 %
della distanza
tra la posizione
ottimale e il
carico più
distante
La posizione
della
sottostazione
principale è
entro il 40 %
della distanza
tra la posizione
ottimale e il
carico più
distante
La posizione
della
sottostazione
principale è
entro il 25 %
della distanza
tra la posizione
ottimale e il
carico più
distante
La posizione
della
sottostazione
principale è
entro il 10 %
della distanza
tra la posizione
ottimale e il
carico più
distante
La posizione ottimale è determinata secondo il metodo descritto nell’Allegato A.
Pr
og
ett
oi
NOTA
ni
nc
hie
sta
Edifici
residenziali
(abitazioni)
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
33
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Tabella B.3 – Analisi di ottimizzazione richiesta per i motori
Settore di
attività
EM0
EM1
EM2
EM3
EM4
Non preso in
considerazione
Analizzare e
controllare la
classe di
efficienza dei
motori o dei
variatori di
velocità per il
30 % della
potenza
installata nelle
parti comuni, se
esistono
Analizzare e
ottimizzare la
classe di
efficienza dei
motori o dei
variatori di
velocità per il
30 % della
potenza
installata nelle
parti comuni, se
esistono
Analizzare e
ottimizzare la
classe di
efficienza dei
motori o dei
variatori di
velocità per il
50 % della
potenza
installata nelle
parti comuni, se
esistono
Analizzare e
ottimizzare la
classe di
efficienza dei
motori o dei
variatori di
velocità per il
70 % della
potenza
installata nelle
parti comuni, se
esistono
Edifici
commerciali
Non preso in
considerazione
Analizzare e
ottimizzare la
classe di
efficienza dei
motori o dei
variatori di
velocità per
meno del 50 %
della potenza
installata
Analizzare e
ottimizzare la
classe di
efficienza dei
motori o dei
variatori di
velocità per il
50 % della
potenza
installata
Analizzare e
ottimizzare la
classe di
efficienza dei
motori o dei
variatori di
velocità per il
70 % della
potenza
installata
Analizzare e
ottimizzare la
classe di
efficienza dei
motori o dei
variatori di
velocità per il
90 % della
potenza
installata
Edifici
industriali
Non preso in
considerazione
Analizzare e
ottimizzare la
classe di
efficienza dei
motori o dei
variatori di
velocità per
meno del 50 %
della potenza
installata
Analizzare e
ottimizzare la
classe di
efficienza dei
motori o dei
variatori di
velocità per più
del 50 % della
potenza
installata
Analizzare e
ottimizzare la
classe di
efficienza dei
motori o dei
variatori di
velocità per il
70 % della
potenza
installata
Analizzare e
ottimizzare la
classe di
efficienza dei
motori o dei
variatori di
velocità per il
90 % della
potenza
installata
Infrastruttura
Non preso in
considerazione
Analizzare e
ottimizzare la
classe di
efficienza dei
motori o dei
variatori di
velocità per
meno del 50 %
della potenza
installata
Analizzare e
ottimizzare la
classe di
efficienza dei
motori o dei
variatori di
velocità per il
50 % della
potenza
installata
Analizzare e
ottimizzare la
classe di
efficienza dei
motori o dei
variatori di
velocità per il
70 % della
potenza
installata
Analizzare e
ottimizzare la
classe di
efficienza dei
motori o dei
variatori di
velocità per il
90 % della
potenza
installata
Pr
og
ett
oi
ni
nc
hie
sta
Edifici
residenziali
(abitazioni)
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
34
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Tabella B.4 – Analisi di ottimizzazione richiesta per l’illuminazione
EM1
EM2
EM3
EM4
Edifici
residenziali
(abitazioni)
Non preso in
considerazione
Considerare il
tipo e la
posizione delle
lampade
Considerare il
tipo e la
posizione delle
lampade con
l’illuminazione
naturale
Comando in
funzione
dell’illuminazione
naturale o
dell’utilizzo
dell’edificio o del
tipo di lampada
Comando in
funzione
dell’illuminazione
naturale e
dell’utilizzo
dell’edificio e
considerare il
tipo di lampada
Edifici
commerciali
Non preso in
considerazione
Considerare il
tipo e la
posizione delle
lampade
Considerare il
tipo e la
posizione delle
lampade con
l’illuminazione
naturale
Comando in
funzione
dell’illuminazione
naturale o
dell’utilizzo
dell’edificio o del
tipo di lampada
Comando in
funzione
dell’illuminazione
naturale e
dell’utilizzo
dell’edificio e
considerare il
tipo di lampada
Edifici
industriali
Non preso in
considerazione
Considerare il
tipo e la
posizione delle
lampade
Considerare il
tipo e la
posizione delle
lampade con
l’illuminazione
naturale
Comando in
funzione
dell’illuminazione
naturale o
dell’utilizzo
dell’edificio o del
tipo di lampada
Comando in
funzione
dell’illuminazione
naturale e
dell’utilizzo
dell’edificio e
considerare il
tipo di lampada
Infrastruttura
Non preso in
considerazione
Considerare il
tipo e la
posizione delle
lampade
Considerare il
tipo e la
posizione delle
lampade con
l’illuminazione
naturale
Comando in
funzione
dell’illuminazione
naturale o
dell’utilizzo
dell’edificio o del
tipo di lampada
Comando in
funzione
dell’illuminazione
naturale e
dell’utilizzo
dell’edificio e
considerare il
tipo di lampada
hie
sta
EM0
Pr
og
ett
oi
ni
nc
Settore di
attività
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
35
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Tabella B.5 – Analisi di ottimizzazione richiesta per HVAC
Settore di
attività
EM0
EM1
EM2
EM3
EM4
Non preso in
considerazione
Non preso in
considerazione
Controllo della
temperatura
Controllo della
temperatura al
livello di zona
Controllo del
tempo e della
temperatura al
livello di zona
Edifici
commerciali
Non preso in
considerazione
Controllo della
temperatura
Controllo della
temperatura al
livello di zona
Controllo del
tempo e della
temperatura al
livello di zona
Controllo del
tempo e
controllo
completo dei
sensori per
zona
Edifici
industriali
Non preso in
considerazione
Controllo della
temperatura
Controllo della
temperatura al
livello di zona
Controllo del
tempo e della
temperatura al
livello di zona
Controllo del
tempo e
controllo
completo dei
sensori per
zona
Infrastruttura
Non preso in
considerazione
Controllo della
temperatura
Controllo della
temperatura al
livello di zona
Controllo del
tempo e della
temperatura al
livello di zona
Controllo del
tempo e
controllo
completo dei
sensori per
zona
I sensori completi comprendono temperatura, umidità, luce diurna, CO 2 , ecc.
Pr
og
ett
oi
ni
nc
NOTA
hie
sta
Edifici
residenziali
(abitazioni)
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
36
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Tabella B.6 – Analisi di ottimizzazione richiesta per i trasformatori
Settore di
attività
EM0
EM1
EM2
EM3
EM4
Non preso in
considerazione
Non preso in
considerazione
Scelta di tutti i
trasformatori
secondo il costo
del ciclo di vita
sulla stima delle
perdite
magnetiche e
nel rame o delle
perdite nel
punto di
funzionamento
Scelta di tutti i
trasformatori
secondo il costo
del ciclo di vita
sulla stima delle
perdite
magnetiche e
nel rame o delle
perdite nel
punto di
funzionamento
Scelta di tutti i
trasformatori
secondo il costo
del ciclo di vita
sulla stima delle
perdite
magnetiche e
nel rame e delle
perdite nel
punto di
funzionamento
Edifici
commerciali
Non preso in
considerazione
Non preso in
considerazione
Scelta di tutti i
trasformatori
secondo il costo
del ciclo di vita
sulla stima delle
perdite
magnetiche e
nel rame o delle
perdite nel
punto di
funzionamento
Scelta di tutti i
trasformatori
secondo il costo
del ciclo di vita
sulla stima delle
perdite
magnetiche e
nel rame o delle
perdite nel
punto di
funzionamento
Scelta di tutti i
trasformatori
secondo il costo
del ciclo di vita
sulla stima delle
perdite
magnetiche e
nel rame e delle
perdite nel
punto di
funzionamento
Edifici
industriali
Non preso in
considerazione
Non preso in
considerazione
Scelta di tutti i
trasformatori
secondo il costo
del ciclo di vita
sulla stima delle
perdite
magnetiche e
nel rame o delle
perdite nel
punto di
funzionamento
Scelta di tutti i
trasformatori
secondo il costo
del ciclo di vita
sulla stima delle
perdite
magnetiche e
nel rame o delle
perdite nel
punto di
funzionamento
Scelta di tutti i
trasformatori
secondo il costo
del ciclo di vita
sulla stima delle
perdite
magnetiche e
nel rame e delle
perdite nel
punto di
funzionamento
Infrastruttura
Non preso in
considerazione
Non preso in
considerazione
Scelta di tutti i
trasformatori
secondo il costo
del ciclo di vita
sulla stima delle
perdite
magnetiche e
nel rame o delle
perdite nel
punto di
funzionamento
Scelta di tutti i
trasformatori
secondo il costo
del ciclo di vita
sulla stima delle
perdite
magnetiche e
nel rame o delle
perdite nel
punto di
funzionamento
Scelta di tutti i
trasformatori
secondo il costo
del ciclo di vita
sulla stima delle
perdite
magnetiche e
nel rame e delle
perdite nel
punto di
funzionamento
Pr
og
ett
oi
ni
nc
hie
sta
Edifici
residenziali
(abitazioni)
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
37
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Tabella B.7 – Analisi di ottimizzazione richiesta per il sistema di condutture
Settore di
attività
EM0
EM1
EM2
EM3
EM4
Non preso in
considerazione
Il sistema di
condutture è
stato ottimizzato
con i metodi
descritti in 6.3 o
6.7
Il sistema di
condutture è
stato ottimizzato
con i metodi
descritti in 6.3 o
6.7
Il sistema di
condutture è
stato ottimizzato
con i metodi
descritti in 7.3
Il sistema di
condutture è
stato ottimizzato
con i metodi
descritti in 6.3,
6.7 e 7.3
Edifici
commerciali
Non preso in
considerazione
Il sistema di
condutture è
stato ottimizzato
con i metodi
descritti in 6.3 o
6.7
Il sistema di
condutture è
stato ottimizzato
con i metodi
descritti in 6.3 o
6.7
Il sistema di
condutture è
stato ottimizzato
con i metodi
descritti in 7.3
Il sistema di
condutture è
stato ottimizzato
con i metodi
descritti in 6.3,
6.7 e 7.3
Edifici
industriali
Non preso in
considerazione
Il sistema di
condutture è
stato ottimizzato
con i metodi
descritti in 6.3 o
6.7
Il sistema di
condutture è
stato ottimizzato
con i metodi
descritti in 6.3 o
6.7
Il sistema di
condutture è
stato ottimizzato
con i metodi
descritti in 7.3
Il sistema di
condutture è
stato ottimizzato
con i metodi
descritti in 6.3,
6.7 e 7.3
Infrastruttura
Non preso in
considerazione
Il sistema di
condutture è
stato ottimizzato
con i metodi
descritti in 6.3 o
6.7
Il sistema di
condutture è
stato ottimizzato
con i metodi
descritti in 6.3 o
6.7
Il sistema di
condutture è
stato ottimizzato
con i metodi
descritti in 7.3
Pr
og
ett
oi
ni
nc
hie
sta
Edifici
residenziali
(abitazioni)
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
38
Il sistema di
condutture è
stato ottimizzato
con i metodi
descritti in 6.3,
6.7 e 7.3
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Tabella B.8 – Analisi di ottimizzazione richiesta per la correzione del fattore di potenza
Settore di
attività
EM0
EM1
EM2
EM3
EM4
Non preso in
considerazione
Non preso in
considerazione
Il livello di
potenza reattiva
massima è
definito
Rifasamento
dei grandi
motori nelle
parti comuni, se
esistono
Rifasamento
dei grandi
motori nelle
parti comuni, se
esistono
Edifici
commerciali
Non preso in
considerazione
Il livello di
potenza reattiva
massima è
definito
Rifasamento
centralizzato
Rifasamento
centralizzato
(piccoli edifici
commerciali) o
rifasamento per
zona (con
automazione)
(per grandi
edifici
commerciali)
Rifasamento per
zona o per
utilizzo (con
automazione) e
rifasamento
individuale
Edifici
industriali
Non preso in
considerazione
Il livello di
potenza reattiva
massima è
definito
Rifasamento
centralizzato
Rifasamento per
zona o per
utilizzo (con
automazione)
Rifasamento per
zona o per
utilizzo (con
automazione) e
rifasamento
individuale
Infrastruttura
Non preso in
considerazione
Il livello di
potenza reattiva
massima è
definito
Rifasamento
centralizzato
Rifasamento
centralizzato
(piccoli edifici
commerciali) o
rifasamento per
zona (con
automazione)
(per grandi
edifici
commerciali)
Rifasamento per
zona o per
utilizzo (con
automazione) e
rifasamento
individuale
Pr
og
ett
oi
ni
nc
hie
sta
Edifici
residenziali
(abitazioni)
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
39
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Tabella B.9 – Prescrizione per la misura del fattore di potenza (PF)
Settore di
attività
EM0
EM1
EM2
Non preso in
considerazione
Non preso in
considerazione
Misura
occasionale
Edifici
commerciali
Non preso in
considerazione
Misura
periodica al
quadro di
distribuzione
principale
Edifici
industriali
Non preso in
considerazione
Infrastruttura
Non preso in
considerazione
Misura
permanente al
quadro di
distribuzione
principale
Misura
permanente al
quadro di
distribuzione
principale
Misura
permanente al
quadro di
distribuzione
principale e
al/ai quadro/i di
distribuzione
Misura
permanente al
quadro di
distribuzione
principale, ai
quadri di
distribuzione e
ai carichi
maggiori
Misura
periodica al
quadro di
distribuzione
principale
Misura
permanente al
quadro di
distribuzione
principale
Misura
permanente al
quadro di
distribuzione
principale e
al/ai quadro/i di
distribuzione
Misura
permanente al
quadro di
distribuzione
principale, ai
quadri di
distribuzione e
ai carichi
maggiori
Misura
periodica al
quadro di
distribuzione
principale
Misura
permanente al
quadro di
distribuzione
principale
Misura
permanente al
quadro di
distribuzione
principale e
al/ai quadro/i di
distribuzione
Misura
permanente al
quadro di
distribuzione
principale, ai
quadri di
distribuzione e
ai carichi
maggiori
nc
ni
oi
og
ett
Pr
EM4
Misura
occasionale
hie
sta
Edifici
residenziali
(abitazioni)
EM3
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
40
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Tabella B.10 – Prescrizione per la misura dell’energia elettrica (kWh)
e della potenza (kW)
Settore di
attività
EM0
EM1
EM2
EM3
EM4
Non preso in
considerazione
Misura per le
grandi
apparecchiature
nelle parti
comuni, se
esistono
Misura per le
grandi
apparecchiature
nelle parti
comuni, se
esistono, e
misura per zona
o per utilizzo
Misura per le
grandi
apparecchiature
nelle parti
comuni, se
esistono, e
misura per zona
e per utilizzo
Misura per le
grandi
apparecchiature
nelle parti
comuni, se
esistono, e
misura per
zona, per
utilizzo e per
maglia
Edifici
commerciali
Non preso in
considerazione
Misura per le
grandi
apparecchiature
Misura per le
grandi
apparecchiature
e misura per
zona o per
utilizzo
Misura per le
grandi
apparecchiature
e misura per
zona e per
utilizzo
Misura per le
grandi
apparecchiature
e misura per
zona, per
utilizzo e per
maglia
Edifici
industriali
Non preso in
considerazione
Misura per le
grandi
apparecchiature
Misura per le
grandi
apparecchiature
e misura per
zona o per
utilizzo
Misura per le
grandi
apparecchiature
e misura per
zona e per
utilizzo
Misura per le
grandi
apparecchiature
e misura per
zona, per
utilizzo e per
maglia
Infrastruttura
Non preso in
considerazione
Misura per le
grandi
apparecchiature
Misura per le
grandi
apparecchiature
e misura per
zona o per
utilizzo
Misura per le
grandi
apparecchiature
e misura per
zona e per
utilizzo
Misura per le
grandi
apparecchiature
e misura per
zona, per
utilizzo e per
maglia
Pr
og
ett
oi
ni
nc
hie
sta
Edifici
residenziali
(abitazioni)
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
41
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Tabella B.11 – Prescrizione per la misura della tensione (V) a
Settore di
attività
EM0
EM1
EM2
Non preso in
considerazione
Non preso in
considerazione
Misura
occasionale
Edifici
commerciali
Non preso in
considerazione
Misura
periodica al
quadro di
distribuzione
principale
Edifici
industriali
Non preso in
considerazione
Infrastruttura
Non preso in
considerazione
Misura
permanente al
quadro di
distribuzione
principale
Misura
permanente al
quadro di
distribuzione
principale
Misura
permanente al
quadro di
distribuzione
principale e
al/ai quadro/i di
distribuzione
Misura
permanente al
quadro di
distribuzione
principale, ai
quadri di
distribuzione e
ai carichi
maggiori
Misura
periodica al
quadro di
distribuzione
principale
Misura
permanente al
quadro di
distribuzione
principale
Misura
permanente al
quadro di
distribuzione
principale e
al/ai quadro/i di
distribuzione
Misura
permanente al
quadro di
distribuzione
principale, ai
quadri di
distribuzione e
ai carichi
maggiori
Misura
periodica al
quadro di
distribuzione
principale
Misura
permanente al
quadro di
distribuzione
principale
Misura
permanente al
quadro di
distribuzione
principale e
al/ai quadro/i di
distribuzione
Misura
permanente al
quadro di
distribuzione
principale, ai
quadri di
distribuzione e
ai carichi
maggiori
Quando si misura la tensione, l’apparecchiatura di misura deve essere conforme alla IEC 61557-12.s
Pr
og
ett
oi
ni
nc
a
EM4
Misura
occasionale
hie
sta
Edifici
residenziali
(abitazioni)
EM3
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
42
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Tabella B.12 – Prescrizione per la misura delle armoniche e delle interarmoniche a
Settore di
attività
EM0
EM1
EM2
EM3
EM4
Non preso in
considerazione
Non preso in
considerazione
Non preso in
considerazione
Non preso in
considerazione
Non preso in
considerazione
Edifici
commerciali
Non preso in
considerazione
Nessuna
prescrizione
specifica
Misura
occasionale di
THDU e di THDI
all’origine
dell’impianto
Misura
periodica di
THDU e di THDI
e spettro
armonico
dettagliato
all’origine
dell’impianto
Misura
periodica di
THDU e di THDI
e spettro
armonico
dettagliato
all’origine
dell’impianto e
per ciascun
cavo di
alimentazione
principale
Edifici
industriali
Non preso in
considerazione
Misura
occasionale di
THDU e di THDI
all’origine
dell’impianto
Misura
occasionale di
THDU e di THDI
all’origine
dell’impianto e
per ciascun
cavo di
alimentazione
principale
Misura
periodica di
THDU e di THDI
e spettro
armonico
dettagliato
all’origine
dell’impianto
(comprese le
interarmoniche)
Misura
periodica di
THDU e di THDI
e spettro
armonico
dettagliato
all’origine
dell’impianto e
per ciascun
cavo di
alimentazione
principale
(comprese le
armoniche)
Infrastruttura
Non preso in
considerazione
Misura
occasionale di
THDU e di THDI
all’origine
dell’impianto
Misura
occasionale di
THDU e di THDI
all’origine
dell’impianto e
per ciascun
cavo di
alimentazione
principale
Misura
periodica di
THDU e di THDI
e spettro
armonico
dettagliato
all’origine
dell’impianto
(comprese le
interarmoniche)
Misura
periodica di
THDU e di THDI
e spettro
armonico
dettagliato
all’origine
dell’impianto e
per ciascun
cavo di
alimentazione
principale
(comprese le
armoniche)
Se si misurano le armoniche le interarmoniche, la misura deve essere conforme alla IEC 61557-12.
Pr
og
ett
oi
a
ni
nc
hie
sta
Edifici
residenziali
(abitazioni)
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
43
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Tabella B.13 – Prescrizione per l’energia rinnovabile
Settore di
attività
EM0
EM1
EM2
EM3
EM4
Non preso in
considerazione
Non preso in
considerazione
Considerare la
sorgente di
energia
rinnovabile
Installare la
sorgente di
energia
rinnovabile
fornendo
almeno il 4 %
della potenza
elettrica
installata totale
disponibile
Installare la
sorgente di
energia
rinnovabile
fornendo
almeno il 6 %
della potenza
elettrica
installata totale
disponibile
Edifici
commerciali
Non preso in
considerazione
Considerare la
sorgente di
energia
rinnovabile
Installare la
sorgente di
energia
rinnovabile
Installare la
sorgente di
energia
rinnovabile
fornendo
almeno il 5 %
della potenza
elettrica
installata totale
disponibile
Installare la
sorgente di
energia
rinnovabile
fornendo
almeno il 10 %
della potenza
elettrica
installata totale
disponibile
Edifici
industriali
Non preso in
considerazione
Considerare la
sorgente di
energia
rinnovabile
Installare la
sorgente di
energia
rinnovabile
Installare la
sorgente di
energia
rinnovabile
fornendo
almeno l’1 %
della potenza
elettrica
installata totale
disponibile
Installare la
sorgente di
energia
rinnovabile
fornendo
almeno il 2 %
della potenza
elettrica
installata totale
disponibile
Infrastruttura
Non preso in
considerazione
Considerare la
sorgente di
energia
rinnovabile
Installare la
sorgente di
energia
rinnovabile
Installare la
sorgente di
energia
rinnovabile
fornendo
almeno il 2 %
della potenza
elettrica
installata totale
disponibile
Installare la
sorgente di
energia
rinnovabile
fornendo
almeno il 4 %
della potenza
elettrica
installata totale
disponibile
ni
nc
hie
sta
Edifici
residenziali
(abitazioni)
NOTA I valori introdotti in questa tabella possono variare da paese e paese a seconda della potenza elettrica
installata totale massima disponibile.
oi
B . 3 L iv elli di pres ta z io ne di effic ienz a energetic a
Pr
og
ett
I livelli di prestazione sono classificati secondo cinque livelli, da EEPL0 a EEPL4 (EEPL4 è il
livelli più elevato). Ciascun livello comprendete i precedenti.
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
44
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Tabella B.14 – Prescrizione minima per la distribuzione del consumo annuale
Settore di
attività
EEPL0
EEPL1
EEPL2
EEPL3
EEPL4
Non preso in
considerazione
Non preso in
considerazione
Non preso in
considerazione
Non preso in
considerazione
Non preso in
considerazione
Edifici
commerciali
Non preso in
considerazione
L’80 % del
consumo
annuale può
essere ripartito
tra gli utilizzi
(illuminazione,
HVAC,
processo, ecc.)
Il 90 % del
consumo
annuale può
essere ripartito
tra gli utilizzi
(illuminazione,
HVAC,
processo, ecc.)
Il 95 % del
consumo
annuale può
essere ripartito
tra gli utilizzi
(illuminazione,
HVAC,
processo, ecc.)
Il 99 % del
consumo
annuale può
essere ripartito
tra gli utilizzi
(illuminazione,
HVAC,
processo, ecc.)
e tra le zone
Edifici
industriali
Non preso in
considerazione
L’80 % del
consumo
annuale può
essere ripartito
tra gli utilizzi
(illuminazione,
HVAC,
processo, ecc.)
Il 90 % del
consumo
annuale può
essere ripartito
tra gli utilizzi
(illuminazione,
HVAC,
processo, ecc.)
Il 95 % del
consumo
annuale può
essere ripartito
tra gli utilizzi
(illuminazione,
HVAC,
processo, ecc.)
Il 99 % del
consumo
annuale può
essere ripartito
tra gli utilizzi
(illuminazione,
HVAC,
processo, ecc.)
e tra le zone
Infrastruttura
Non preso in
considerazione
L’80 % del
consumo
annuale può
essere ripartito
tra gli utilizzi
(illuminazione,
HVAC,
processo, ecc.)
Il 90 % del
consumo
annuale può
essere ripartito
tra gli utilizzi
(illuminazione,
HVAC,
processo, ecc.)
Il 95 % del
consumo
annuale può
essere ripartito
tra gli utilizzi
(illuminazione,
HVAC,
processo, ecc.)
Il 99 % del
consumo
annuale può
essere ripartito
tra gli utilizzi
(illuminazione,
HVAC,
processo, ecc.)
e tra le zone
hie
sta
Edifici
residenziali
(abitazioni)
Settore di
attività
nc
Tabella B.15 – Prescrizione minima per la riduzione della potenza reattiva
EEPL0
EEPL1
Edifici
commerciali
Non preso in
considerazione
>0,85
>0,90
>0,93
>0,95
Edifici
industriali
Non preso in
considerazione
>0,85
>0,90
>0,93
>0,95
Infrastruttura
Non preso in
considerazione
>0,85
>0,90
>0,93
>0,95
oi
I paesi possono adattare i valori di questa tabella alle prescrizioni locali.
og
ett
Pr
Non preso in
considerazione
EEPL4
Non preso in
considerazione
ni
Non preso in
considerazione
EEPL3
Edifici
residenziali
(abitazioni)
NOTA
Non preso in
considerazione
EEPL2
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
45
Non preso in
considerazione
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Tabella B.16 – Prescrizione minima per l’efficienza del trasformatore
Settore di
attività
EEPL0
EEPL1
EEPL2
Edifici
residenziali
(abitazioni)
Non preso in
considerazione
Edifici
commerciali
Non preso in
considerazione
>95 %
>97 %
Edifici
industriali
Non preso in
considerazione
>95 %
>97 %
Infrastruttura
Non preso in
considerazione
>95 %
>97 %
NOTA
B .3
Non preso in
considerazione
Non preso in
considerazione
EEPL3
Non preso in
considerazione
EEPL4
Non preso in
considerazione
>98 %
>99 %
>98 %
>99 %
>98 %
>99 %
I paesi possono adattare i valori di questa tabella alle prescrizioni locali.
P rofili di impia nto
hie
sta
La compilazione di vari livelli (misure di efficienza e livelli di prestazione di efficienza
energetica) proposti dalla presente Norma può essere usata come base per i proprietari degli
edifici, i gestori d’impresa, i gestori di servizi o gli utilizzatori finali per costruire un concetto di
profilo per migliorare l’efficienza energetica del loro impianto elettrico usando le tabelle
seguenti.
Questo profilo può essere usato anche come base per l’etichettatura futura degli impianti
elettrici degli edifici.
Per ciascun tipo di applicazione, è possibile stimare il livello per ciascuna raccomandazione
proposta.
nc
Il risultato delle tabelle da B.1 a B.13 con i relativi valori di classificazione deve essere
riportato nella Tab. 17 e il risultato delle tabelle da B.14 a B.16 nella Tab. B.18, usando
l’ombreggiatura o mezzi simili (vedi esempio nell’art. B.5).
ni
Le seguenti Tab. B.17 e B.18 sono una compilazione dei risultati delle considerazioni della
tabelle da B.1 a B.16. Per ciascuna misura di efficienza e ciascun livello di prestazione di
efficienza energetica, la tabella fornisce il livello raggiunto per ciascun punto ed un punteggio
assegnato è indicato nell’ultima colonna secondo il seguente metodo:
EM0 e EEPL0 corrispondono a 0 punti;
–
EM1 e EEPL1 corrispondono a 1 punto;
–
EM2 e EEPL2 corrispondono a 2 punti;
–
EM3 e EEPL3 corrispondono a 3 punti;
–
EM4 e EEPL4 corrispondono a 4 punti.
oi
–
og
ett
Ciascuna cella delle Tab. B.17 e B.18 deve essere completata dopo aver preso in
considerazione ciascuna misura di efficienza e ciascun livello di prestazione di efficienza
energetica.
Quando non è possibile valutare il numero corretto di punti per una particolare di misura di
efficienza o livello di prestazione di efficienza energetica, si dovrebbe adottare una
classificazione di 2 punti (per es. a un’abitazione senza trasformatore dovrebbe essere
attribuito 2 nella cella della Tab. B.6).
Pr
La somma di tutti i punti inclusi nell’ultima colonna deve essere effettuata per stimare la
classe di efficienza dell’impianto elettrico (vedi Tab. B.19).
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
46
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Tabella B.17 – Profilo delle misure di efficienza energetica
Tabella
Prescrizione
EM0
Profilo di carico
B.2
Posizione della
cabina principale
B.3
Motori
B.4
Illuminazione
B.5
HVAC
B.6
Trasformatori
B.7
Sistema di
condutture
B.8
Correzione del
fattore di potenza
B.9
Misura del fattore di
potenza
B.10
Misura dell’energia
e della potenza
B.11
Misura della
tensione
B.12
Misura delle
armoniche e delle
interarmoniche
B.13
Energia rinnovabile
EM 2
EM 3
EM 4
Punti
hie
sta
B.1
EM1
EM
totale
Tabella
Prescrizione
Distribuzione del
consumo annuale
B.15
Fattore di potenza
B.16
Efficienza del
trasformatore
B .4
EEPL1
EEPL2
EEPL3
EEPL4
Punti
C la s s i di effic ienz a dell’ impia nto elettric o
oi
EEPL
totale
EEPL0
ni
B.14
nc
Tabella B.18 – Profilo di prestazione di efficienza energetica
per un impianto industriale
og
ett
Cinque classi di efficienza dell’impianto elettrico, da EIEC0 a EIEC4 (la classe EIEC4 è la più
elevata), sono definite come un mix del minimo di misure di efficienza (EM) e del minimo di
livelli di prestazione di efficienza energetica (EEPL):
EIEC 0: impianto a efficienza molto bassa;
–
EIEC 1: impianto a efficienza bassa;
–
EIEC 2: impianto di efficienza di riferimento;
–
EIEC 3: impianto a efficienza avanzata;
–
EIEC 4: impianto a efficienza ottimizzata.
Pr
–
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
47
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Lo scopo dell’utilizzo di queste classificazioni di efficienza è valutare l’efficienza energetica
degli impianti con classi predefinite, quindi di migliorarlo.
La seguente Tab. B.19 deve essere usata per tutti i settori di attività.
La somma del numero totale di punti ottenuti per tutte le misure di energia e per tutti i livelli di
prestazione di efficienza energetica deve essere confrontata con il numero di punti necessario
per ciascuna classe di efficienza dell’impianto elettrico
Tabella B.19 – Classi di efficienza dell’impianto elettrico
Totale per le abitazioni
Totale eccetto per le abitazioni
Classi di efficienza
dell’impianto elettrico (EIEC)
<20
<16
EIEC0
<28
<26
<36
<36
<44
<48
<50
<58
EIEC2
EIEC3
EIEC4
hie
sta
B .5
EIEC1
E s empio di profilo di impia nto (IP ) e di c la s s e di effic ienz a dell’ impia nto
elettric o
Tabella B.20 – Esempio di profilo di efficienza energetica– Misure di efficienza
Tabella
Prescrizione
EM0
EM1
EM 2
EM 3
EM 4
Punti
Profilo di carico
B.2
Posizione della
cabina principale
B.3
Motori
B.4
Illuminazione
B.5
HVAC
B.6
Trasformatori
B.7
Sistema di
condutture
B.8
Correzione del
fattore di potenza
2
B.9
Misura del fattore di
potenza
2
B.10
Misura dell’energia
e della potenza
3
Misura della
tensione
0
Misura delle
armoniche e delle
interarmoniche
2
Energia rinnovabile
4
ni
og
ett
B.12
oi
B.11
nc
B.1
B.13
Pr
EM
totale
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
3
3
3
3
2
1
1
29
48
pu
bb
lic
a
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Tabella B.21 – Esempio di profilo di efficienza energetica–
Livelli di prestazione di efficienza energetica
Tabella
Prescrizione
B.14
Distribuzione del
consumo annuale
B.15
Fattore di potenza
B.16
Efficienza del
trasformatore
EEPL0
EEPL1
EEPL2
EEPL3
EEPL4
Punti
2
1
3
EEPL
totale
6
Pr
og
ett
oi
ni
nc
hie
sta
Il numero totale di punti per questo impianto è 29 + 6 = 35. Con riferimento alla Tab. B.19,
questo impianto è classificato EIEC 2.
Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
49
pu
bb
lic
a
La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano e
beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1° Marzo 1968, n. 186.
Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano – Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 Luglio 1956
Responsabile: Ing. R. Bacci
Comitato Tecnico Elaboratore
CT 64 – Impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione (fino a 1000 V in c.a. e a 1500 V in c.c.)
Pr
og
ett
oi
ni
nc
hie
sta
PROGETTO
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Progetto
C. 1170:2016-02 – Scad. 21-03-2016
Totale Pagine 51
€―
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20134 Milano
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