V Congresso Nazionale AMNCO
28- 29 Novembre 2008
“La prevenzione come terapia delle cause secondo l’Odontoiatria Unica”
“Il pensiero non localistico in Odontoiatria: strumento diagnosticoterapeutico in casi clinici critici”
Dott. Salvatore Bardaro
Odontoiatra. Esperto in Omeopatia, Omotossicologia, Agopuntura, EAV; Docente AIOT,
AMNCO, SIOMI, COI-AIOG; Membro Forum MNC OMCeO Roma; Presidente AMNCO. Roma
Premessa:
Spesso nella normale attività ambulatoriale quotidiana del medico e, nella
fattispecie, dell’odontoiatra, ci si trova di fronte a casi clinici che sfuggono
all’interpretazione, fondamentale ai fini diagnostici e terapeutici, secondo i modelli
a noi familiari. Un caso specifico viene presentato in maniera documentata in
questo lavoro quale esempio emblematico con valenza paradigmatica.
In questo lavoro si dà una interpretazione del principio di correlazione denteorgano mediante l’embriologia e il fenomeno, dimostrato scientificamente da
anni, dell’Entanglement (effetti istantanei correlati su due particelle derivanti da
un unico sistema d’origine indipendentemente dalla distanza che le separa) che
rappresenta la non-località quantistica.
Solo quindi recuperando dei modelli interpretativi propri delle medicine cosiddette
Non Convenzionali o Complementari, peraltro confermati in misura sempre
maggiore dalle acquisizioni più recenti della scienza, possiamo avere una chiave
di lettura che ci fornisce lo strumento determinante da inserire
nell’approntamento di una impalcatura diagnostico-terapeutica che si svilupperà
poi in un normale piano di trattamento multidisciplinare, intendendo con questo
termine l’accostamento di culture mediche di diversa tradizione, provenienza ed
estrinsecazione in accordo con il concetto, appunto, di Odontoiatria Unica.
Nel presente lavoro viene mostrato come procedendo con un ragionamento di tipo
non localistico basato sulle correlazioni denti-organi derivanti dalla Medicina
Tradizionale Cinese, e agendo quindi primariamente con la regolazione di organi a
distanza interconnessi con gli elementi dentari in causa, si è riusciti ad ottenere la
restituito ad integrum non ricorrendo alla chirurgia ricostruttiva ne, tantomeno, a
procedure di tipo endodontico.
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(Associazione per Medicine Non Convenzionali in Odontoiatria)
Via Mar della Cina, 304 00144 Roma
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“La prevenzione come terapia delle cause secondo l’Odontoiatria Unica”
TRATTAZIONE
Cenni di Fisica Quantistica: Il Principio di Non Località
Il modello di uomo frammentato di deriva Cartesiana, di Universo frammentato,
è quella che ancora oggi domina nella medicina accademica, universitaria, delle
linee guida.
Essa è del tutto avulsa dalla concezione unitaria dell’essere umano. E ancor più
dalla concezione unitaria dell’universo, dal Macro al Micro cosmo.
E’ per questo che poi ogni tanto ci troviamo davanti dei casi a dir poco “strani”,
“inspiegabili” per noi, a cui la nostra Scienza non sa dare una spiegazione e, di
conseguenza non sa proporre una soluzione. Oppure propone soluzioni
assolutamente improbabili, assurde, certamente ancor più deleterie per il
paziente del problema originario.
In questa paziente in cui avvengono riassorbimenti radicolari estremi nell’arco di
5 anni, a distanza di due dopo una terapia ortodontica in cui, guarda caso, i denti
più spostati, i canini, integri, non hanno subito alcun riassorbimento.
Unica terapia proposta: devitalizzare tutti i denti (che non serve a nulla ai fini del
problema ed è comunque impossibile perché qui il sigillo apicale non si otterrà
mai).
In tale caso, a dir poco disorientante, le lesioni riscontrate non trovano alcuna
ragione, più e meno evidente, del loro porsi in essere e sussistere, mediante
modelli esplicativi quali quello infettivo e quello traumatico-infiammatorio.
Soprattutto non trovano, proprio in ragione dell’assenza di tali fattori causali, una
collocazione nella concezione di tipo localistico.
L’equazione energia/momento/massa, E2 = c2p2 + m2c4, implica l’esistenza di
massa positiva (+mc2) e di massa negativa (-mc2).
Da queste premesse, nel 1928 Dirac giunse alla sua famosa teoria dell’elettrone
con spin, e alla previsione dell’antiparticella dell’elettrone (positrone).
Nel 1934, tuttavia, la soluzione negativa dell’equazione di Dirac venne rifiutata,
dando così origine all'attuale Modello Standard della fisica.
Perché venne Rifiutata??
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Perché essa implica appunto oltre all’esistenza di una massa positiva che si
muove a velocità inferiore a quella della luce, anche l’esistenza di una massa
negativa che si muove a velocità superiore a quella della luce e con un flusso
temporale che va dal futuro verso il passato.
Quindi dal passato verso il futuro a velocità inferiore della luce, la realtà che
vediamo.
E dal futuro verso il passato a velocità infinirtamente superiore a quella della luce,
la realtà che non vediamo.
La velocità superiore a quella della luce identifica la NON LOCALITA’ SPAZIALE.
Il percorso al ritroso nel tempo indica la NON LOCALITA’ TEMPORALE
Presupposti su cui si basa il Principio di NON LOCALITA’: parti lontane di uno
stesso sistema interagiscono tra loro istantaneamente, indipendentemente dalla
distanza e ad una velocità infinita (non a quella della luce)
Infatti due fotoni (che per definizione si spostano alla velocità della luce) che si
allontanano in direzioni opposte dall’atomo che li ha emessi mantengono una
connessione immediata non locale: per cui se si misura la polarizzazione di uno
dei due, l’altro avrà immediatamente quella opposta, anche se tale polarizzazione
non è stata determinata fino al momento della misurazione. Le due parti separate
nello spazio sono unite da un particolare tipo di campo, detto CAMPO QUANTICO.
L’ipotesi di questo fenomeno, introdotto per la prima volta dai fisici della Scuola di
Copenhaghen intorno agli anni venti, violava il Principio di Località, definito
intoccabile da Einstein stesso.
Fu lo stesso Einstein, insieme ai fisici Boris Podolsky e a Nathan Rosen, che
sviluppò il cosiddetto Paradosso EPR dalle iniziali dei loro nomi, secondo il quale
se la meccanica quantistica era valida, implicava l’esistenza di influenze
Istantanee fra particelle lontane e a velocità praticamente infinita. Ma ciò era
inaccettabile per Einstein, appunto perché si presupponeva una velocità maggiore
di quella della luce, e rimase appunto un Paradosso insoluto.
L’esperimento EPR, proposto nel 1935 da Einstein, consisteva nel dividere due
particelle, allontanarle ed effettuare quindi una misura dello stato quantico
delle due particelle come, ad esempio, lo spin. Einstein aveva proposto
questo esperimento per dimostrare che, essendo i due stati quantici correlati, è
possibile conoscere contemporaneamente tutte le loro informazioni
contraddicendo in questo modo il principio di indeterminazione di Heisenberg.
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Successivamente apparirono diverse convalidazioni teoriche e sperimentali del
Principio di Non Localizzazione:
Le principali in ordine cronologico sono tre:
Teorema di Bell – Jhon Stewart Bell, 1964
Esperimento al CERN – (Ginevra) Alain Aspect, 1982
Esperimento di Rarity e Tapster – Rarity e Tapster, 1990
Nel 1980 Alain Aspect realizzò il primo esperimento EPR (Einstein-Podolski-Rosen)
che ha di fatto dimostrato l’esistenza della non-località spaziale (Aspect, 1982).
L’esperimento EPR, proposto nel 1935 da Einstein, consisteva nel dividere due
particelle, allontanarle ed effettuare quindi una misura dello stato quantico delle
due particelle come, ad esempio, lo spin.
L’esperimento di Aspect è stato replicato nei laboratori di tutto il mondo e mostra
che quando si separano due particelle, indipendentemente dalla loro distanza, la
misura sull’una corrisponde esattamente e istantaneamente alla misura sull’altra.
E’ come se la seconda particella “conosca” che cosa stia accadendo alla prima
indipendentemente dalla distanza.
L’informazione che sottostà questa conoscenza sembra possa essere trasmessa a
qualsiasi distanza e in modo praticamente istantaneo.
La Teoria di Einstein, che non permette comunicazioni più veloci della luce, resta
valida, infatti il fenomeno avviene perchè le particelle che provengono da una
fonte comune restano per sempre CONNESSE NON LOCALMENTE.
Gli ultimi esperimenti hanno mostrato che queste “connessioni non locali”
esistono non solo tra particelle individuali, ma anche tra atomi interi aprendo
così la possibilità alla realizzazione di sistemi di teletrasporto.
Nella primavera del 2004 due equipe di fisici, uno del National
Institute of Standards in Colorado e l’altro della Università di Innsbruck in Austria.
Altra implicazione è l’esistenza di BIOCAMPI che permettono la trasmissione di
informazioni mediante il pensiero.
Tali cose che a noi sembrano assurde, impossibili, fantascientifiche appunto,
accadono perché quello che noi crediamo impossibile è la Realtà, e quello che
crediamo realtà è solo una illusione
Bohm Lavorò su questi problemi dal ’51 all’80.
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Introdusse il concetto delle variabili nascoste, dell’ordine implicito e
dell’ordine esplicito.
variabili nascoste le misure che noi eseguiamo sembrano seguire
leggi probabilistiche solo perché ignoriamo certe proprietà nascoste delle cose che
misuriamo
ordine esplicito Il livello della realtà nella quale le particelle sembrano essere
separate - il livello nel quale viviamo
ordine implicito il livello nel quale la separazione tra le particelle
scompare e tutte le cose sembrano diventare una parte di un tutto senza
discontinuità
Noi crediamo di osservare due cose distinte e distanti, ma in pratica stiamo
esaminando la stessa cosa
Un'altra esemplificazione che fa Bohm è quella dell'ologramma
Un pezzo di una foto tradizionale, osservata come vogliamo, non ci dice nulla su
cosa rappresenta l'intera foto. Un pezzo di un ologramma osservato con luce laser
ridà sempre l'immagine dell'intero ologramma (ogni parte dell'ologramma
contiene informazioni sull'intero ologramma; allo stesso modo ogni regione dello
spaziotempo, per piccola che sia, contiene informazioni sull'ordine implicito
dell'intero universo).
Quindi la realtà è una illusione.
E questo spiega perché la validità della soluzione negativa dell'equazione
energia/momento/massa è confermata oggi dalla possibilità di osservare
fenomeni “anomali” nei sistemi viventi e nella fisica quantistica
"Noi uomini, si direbbe, desideriamo che la nostra logica sia assoluta. Agiamo
partendo da questo presupposto, e poi ci facciamo prendere dal panico non
appena ci si presenta il primo indizio che le cose non stanno così ..."
Bateson 1979
E questa paziente è sempre lì, a chiedersi come possano essersi verificate quelle
lesioni ai suoi denti e a non avere risposta e, soprattutto, a non avere una
proposta di terapia sensata. Ma già cominciamo a vedere le cose in modo diverso,
a pensare che forse la Causa, e la Soluzione, sia di natura NON LOCALISTICA.
E interrogando la paziente, su cose che sembrano non aver nulla a che fare con i
denti, scopriamo che:
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Fibroma utero, Cisti ovariche, paure e timori sempre più profondi, pipì a letto fino
a dieci anni, diverticoli intestinali e stipsi cronica, aritmia cardiaca.
Embriologia
La prima divisione produce due blastomeri simili morfologicamente ma non
strutturalmente: uno dei blastomeri, più ricco di RNA e di fosfatasi (blastomero
animale), dia origine all'embrione, mentre l'altro dia origine al trofoblasto
(componente extraembrionale implicata nella formazione della placenta)
La seconda divisione è peculiare, in quanto un blastomero si divide in senso
meridiano, l'altro in senso equatoriale e ciò dà il nome al tipo di segmentazione
(rotazionale). Altro fatto caratteristico è che le divisioni non sono sincrone, e
quindi possiamo avere un numero dispari di blastomeri. Infine un'altra
caratteristica peculiare: dopo lo stadio a 8 blastomeri le cellule si compattano
subito fra loro mediante giunzioni strette (tight junction, occludenti) verso
l'esterno ma all'interno si hanno anche giunzioni serrate (gap junction, facilitanti)
che rendono possibile lo scambio di molecole e ioni fra le cellule.
La gastrulazione si esplica in una serie di movimenti di cellule e di parti
dell'embrione subito dopo la segmentazione dando origine ai tre foglietti
germinativi:ECTODERMA, MESODERMA, ENTODERMA.
In effetti spesso in un primo tempo si hanno due transitori foglietti,
EPIBLASTO (futuro ectoderma) e IPOBLASTO (futuri mesoderma ed
endoderma).
Dal mesomero prenderà origine il rene (NEFROTOMO), i cordoni sessuali primitivi
che formeranno la componente endocrina e connettivale delle gonadi dove
migreranno le cellule gametiche, e il surrene. Che è esattamente il meridiano
rene. E da dove, si è visto da studi recenti, migrano cellule a costituire il 1° e 2°
arco brachiale.
Ossia l’arco orale e ioideo
Dall’Ipoblasto prendono origine l’endoderma e il mesoderma e da questi tutto
l’apparato urogenitale.. L’apparato digerente e cardio circolatorio. Come peraltro
anche il cranio e la mandibola.
Il decorso del Meridiano Rene ricalca perfettamente il Nefrotomo.
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Il Rene è legato all’emozione della paura.
Ma a parte i collegamenti più immediati, le Cellule Staminali ci indicano che lo
sviluppo di diversi sistemi, che a noi appaiono diversi, (abituati ad una lettura
solamente finale e fotografica) da un unico sistema di origine, ci testimoniano che
tutte le cellule portano impresse connessioni Non Locali eterne.
E qui, in relazione al problema della paziente, si rafforza sempre più la nostra
ipotesi che forse la causa è di tipo non localistico e secondo direttive che ci
cominciano ad apparire più chiare.
Medicina Tradizionale Cinese
La cultura orientale vede il microcosmo in continua corrispondenza con il
macrocosmo e viceversa. Sono Entità con immagini e sostanze simili,
interdipendenti. In continua dialettica e scambio tra di loro. Tutto è una grande
olografia.
Quindi quello che compone principalmente la natura compone noi, e quello che
accade fra questi elementi accade in noi.
La teoria principale è quella dei 5 Elementi.
Questi ELEMENTI Hanno ognuno caratteri specifici e rapporti ben definiti fra loro;
compongono, in pratica, tutte le cose.
Ogni elemento è costituito da due sistemi di meridiani. Due Meridiani accoppiati.
Due sistemi organici. A formare un sistema energetico che coinvolge viscere,
organo, tessuto, ma anche una nota musicale, un odore , una emozione, ecc. Si
potrebbe quasi dire che sono raggruppati in costituenti che riconoscono delle
frequenze, delle oscillazioni fondamentali comuni.
E in questi circoli Energetici, Funzionali, vengono ad essere inclusi anche i denti.
Da qui i territori di corrispondenza dente organo
Rapporti Denti-Organi: Voll e Kramer, nei tempi moderni, hanno dimostrato per
primi, i rapporti tra i singoli denti e organi interni
Nel mondo della MTC esistono numerose tabelle delle relazioni dei denti con
diverse strutture riflesse come i Meridiani Principali, I Meridiani Curiosi, La
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Tabella di Voll (Odontoni) In cui c’è l’Ologramma dei Denti e l’Ologramma del
Dente. Le relazioni sono diverse fra loro, a volte contraddittorie. Come mai
esistono tante Tabelle? Quale è quella giusta? Come mai si ottengono successi
anche usando tabelle “diverse”?
Semplice, nessuna è sbagliata, anche esprimendo concetti a volte diametralmente
opposti. Ma come è possibile?
Si spiega con il concetto dell’Ologramma: i Denti sono estremamente importanti
al di là di quello che si pensa. Esso è un Ologramma, Microsistema che è riflesso
del Macrosistema, ed il Macrosistema è riflesso del Microsistema. Per es. il Dente,
Microsistema, è riflesso dell’Uomo, Macrosistema. Essendo l’Uomo insieme di
Sistemi, il Dente è il riflesso di un insieme di Sistemi.
L’Ologramma ha una caratteristica principale: in un unico piatto olografico
possono essere memorizzati numerosissimi Ologrammi. Semplicemente variando
l’incidenza del Raggio Laser che illumina il piatto Olografico, si proietterà
un’immagine Olografica diversa.
5 Elementi - Logge Energetiche – Denti – Funzioni chiave
Modalità per intervenire con il rapporto denti organi utilizzando le relazioni che
regolano il sistema dei 5 Elementi..
Mediante questi parametri.. Si è riusciti a dare una risposta e una soluzione al
problema della guarigione di questa paziente.
SALVATORE BARDARO
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