V Congresso Nazionale AMNCO
28- 29 Novembre 2008
“La prevenzione come terapia delle cause secondo l’Odontoiatria Unica”
“Influenza del parto su occlusione e postura”
Dr. Stefano Colasanto
Odontoiatra Specialista in Ortognatodonzia - Osteopata
INTRODUZIONE
In
tutte
le
cartelle
anamnestiche
ortodontiche è prevista una domanda specifica riguardante la
modalità con cui il paziente è stato partorito. Generalmente,
però, ci si limita a chiedere se il parto sia stato “eutocico” o
“distocico” e l'interesse per l'atto che sancisce la nostra nascita
termina lì. Difficilmente si va a fondo, indagando su un periodo,
gestazione, travaglio e parto, che in realtà può influenzare
grandemente la forma e la funzione del cranio e, quindi,
dell'apparato stomatognatico.
DISCUSSIONE
Si dice che si rischia di più attraversando
quei pochi centimetri che in tutto il resto della vita, ed è
sicuramente vero. Vediamo perché.
Innanzitutto bisogna indagare non solo sul momento del
parto, ma anche su ciò che è successo prima, ossia come è
stata la gestazione: ci sono state contrazioni? La mamma ha
dovuto usare farmaci miorilassanti? È dovuta stare a letto, o ha
svolto normalmente le sue funzioni?
Quanto
è
durata
la
gravidanza?
È
stato
un
parto
pretermine?
Si passa quindi al momento del travaglio: presentazione del
feto? durata del travaglio? è stata usata ossitocina per
aumentare la frequenza delle contrazioni uterine? Il bambino
aveva dei giri di cordone intorno al collo? se sì, questo si era già
visto nelle precedenti ecografie o è accaduto negli ultimi giorni
prima del parto? Se il parto è stato cesareo, è stato per scelta
della donna o per necessità (travaglio troppo lungo o precedenti
cesarei)?
AMNCO
(Associazione per Medicine Non Convenzionali in Odontoiatria)
Via Mar della Cina, 304 00144 Roma
Tel/Fax: 06.52.91.244
[email protected] ; www.amnco.it
V Congresso Nazionale AMNCO
28- 29 Novembre 2008
“La prevenzione come terapia delle cause secondo l’Odontoiatria Unica”
Nel 96 % dei casi la presentazione del feto è cefalica e di
questi casi il 70% è con presentazione detta OISA (Occipite
Iliaco Sinistro Anteriore). Il cranio del feto nell'imminenza del
parto presenta diametri variabili tra 9 e 14 cm, ma lo spazio
utile per il passaggio è di soli 12 cm. Ne consegue che il cranio
deve offrire una certa malleabilità al passaggio e questa è data
dalla
mobilità
delle
ossa
craniche,
che
possono
anche
sovrapporsi tra loro. Inoltre la presentazione con la testa in
flessione o in estensione influenza la possibilità di avere un
diametro cefalico più favorevole
Il problema che non viene sufficientemente sottolineato e
che, invece, è fondamentale in una disciplina fondata sulla
ricerca del movimento e della funzione come l'osteopatia, è: in
che percentuale le ossa craniche dopo il parto tornano allo stato
precedente? cosa succede se le contrazioni durano troppo a
lungo? Può questo aspetto rivestire interesse per l'ortodontista?
Al momento del passaggio la testa del bambino nella
maggior parte dei casi con presentazione cefalica effettua una
rotazione di 45° verso dx per offrire il diametro minore allo
stretto PASSAGGIO tra sacro e sinfisi pubica; quindi, una volta
che la testa è uscita, spinta dalle contrazioni uterine, essa
continua
a
ruotare
per
poter
EFFETTUARE
un'estensione
cervicale attorno al pube. Infine escono le spalle, prima la
destra in genere e poi la sinistra.
Dalla dinamica del passaggio si capisce come una sosta
prolungata nel momento dell'impegno nello stretto vaginale
possa
avere
effetti
duraturi
sulla
forma
e
la
funzione
dell'occipite, che a quest'epoca è costituito da quattro parti. Una
compressione prolungata può creare una non perfetta aderenza
tra queste parti; in effetti si calcola che nell'80% dei casi
permane una torsione occipitale, con riflessi sulla colonna
AMNCO
(Associazione per Medicine Non Convenzionali in Odontoiatria)
Via Mar della Cina, 304 00144 Roma
Tel/Fax: 06.52.91.244
[email protected] ; www.amnco.it
V Congresso Nazionale AMNCO
28- 29 Novembre 2008
“La prevenzione come terapia delle cause secondo l’Odontoiatria Unica”
vertebrale
per
sull'occlusione
rotazione
per
effetti
dell'articolazione
sulla
posizione
con
del
C1,
e
temporale
direttamente e del mascellare, indirettamente attraverso lo
sfenoide.
Di particolare interesse per l’ortodonzista è il momento della
rotazione e dell’espulsione, perché nella maggior parte dei casi
la zona anteriore del capo, e quindi in genere il lato destro
(parietali
e
temporali)
scivola
ed
esce
più
velocemente
dell’altro, stabilendo di fatto una torsione cranica, il modello di
asimmetria
craniale
e
facciale
più
frequente.
Da
questo
momento in poi il sistema cercherà di ovviare a questo modello,
soprattutto grazie alla funzione linguale, che deve essere
verificata e salvaguardata fin dalla nascita. Dall’interno del
cranio la lingua ha infatti la possibilità di “spingere” le ossa
craniche e a “simmetrizzare” il cranio, a patto che non ci siano
limitaazioni anatomiche (frenulo corto) o ambientali (uso
precoce e prolungato del biberon).
CONCLUSIONI Ricercare una simmetria a tutti i costi non
può quindi essere un obbiettivo di trattamento ortodontico e
gnatologico corretto.
Come sostiene una famosa osteopata, Nicolette Sergueef,
specializzata
nel
trattamento
dei
neonati:
“La
nascita
è
asimmetrica: conserviamo tutta la vita un disegno fasciale
asimmetrico.
L’importante non è la simmetria spaziale, ma la possibilità
di rispondere alle sollecitazioni dell’ambiente”
BIBLIOGRAFIA
1) Baker E
ALTERATION IN WIDTH OF MAXILLARY ARCH AND ITS
RELATION TO SUTURAL MOVEMENT OF CRANIAL BONES
AMNCO
(Associazione per Medicine Non Convenzionali in Odontoiatria)
Via Mar della Cina, 304 00144 Roma
Tel/Fax: 06.52.91.244
[email protected] ; www.amnco.it
V Congresso Nazionale AMNCO
28- 29 Novembre 2008
“La prevenzione come terapia delle cause secondo l’Odontoiatria Unica”
JAOA 1970 Vol 70 559-564
2) Carreiro J.
UN APPROCCIO OSTEOPATICO PER I BAMBINI Futura
2008
3) Cattaneo R, Monaco A, Streni O, Serafino V, Giannoni M.
BIRTH DELIVERY TRAUMA AND MALOCCLUSION.
J Clin Pediatr Dent. 2005 Spring;29(3):185-8.
4) Dwight T. Janerich and James P. Carlos
BIRTH CHARACTERISTICS AND MALOCCLUSION
PEDIATRICS Vol. 42 No. 2 August 1968, pp. 270-275
5) Ferrante, Decicco, Chiesa, Colasanto, Ciaravolo
LA NUOVA ORTODONZIA Marrapese 2007
6) Frymann V.
STUDY OF 1250 INFANTS JAOA 1966 Vol 65
7) Frymann V.
TRAUMA OF BIRTH Osteo. Annals 1976 Vol 4 8-14
8) Gelb H.
TRATTAMENTO
CLINICO
DEL
DOLORE
E
DELLA
DISFUNZIONE ALL’ATM, A TESTA E COLLO Marrapese 1999
9) Libin B
OCCLUSAL CHANGES RELATED
MOBILITY
Int. J. Orth. 1982 Vol 20 13-19
TO
CRANIAL
BONE
10)Magoun H.
OSTEOPATIA IN AMBITO CRANIALE Futura 2008
11)Sergueef N.
LA TERAPIA CRANIO-SACRALE NEL BAMBINO Marrapese
1997
PAROLE
GRAVIDANZA,
NASCITA
CHIAVE:
PARTO,
MALOCCLUSIONE,
MODELLAZIONE
CRANIALE,
OSTEOPATIA,
KEY WORDS: DELIVERY, MALOCCLUSION, PREGNANCY,
CRANIAL MOLDING, OSTEOPATHY, BIRTH
AMNCO
(Associazione per Medicine Non Convenzionali in Odontoiatria)
Via Mar della Cina, 304 00144 Roma
Tel/Fax: 06.52.91.244
[email protected] ; www.amnco.it
V Congresso Nazionale AMNCO
28- 29 Novembre 2008
“La prevenzione come terapia delle cause secondo l’Odontoiatria Unica”
AMNCO
(Associazione per Medicine Non Convenzionali in Odontoiatria)
Via Mar della Cina, 304 00144 Roma
Tel/Fax: 06.52.91.244
[email protected] ; www.amnco.it