protezioni

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le
sovratensioni
e le loro
protezioni
1.1 Il rischio delle fulminazioni
2
1.2 Il fenomeno delle fulminazioni
4
1.3 I differenti tipi di sovratensione
7
1.4 I differenti tipi di propagazione
11
1.5 Le protezioni contro le sovratensioni
12
1.6 Le norme
19
1
1. Le sovratensioni e le loro protezioni
1.1 Il rischio delle
fulminazioni
La formazione dei temporali
Le nubi dalle quali hanno origine solitamente i temporali sono del tipo cumuli-nembi.
È possibile riconoscerle dalla loro forma ad incudine e dal loro colore scuro (Fig.1).
Costituiscono un’enorme macchina termica la cui base è a circa due chilometri dal
terreno, mentre il vertice si trova a circa 14 chilometri.
Sviluppo elettrico di una nube temporalesca
L’inizio del processo di elettrificazione di una nube è dovuto all’aria calda che dal
terreno sale verso l’alto. Nel processo di ascesa l’aria calda si carica di umidità
diventando una nuvola (Fig.2).
Fig. 1: tipo cumulo-nembo
Fig. 2: formazione di nubi
Il principio di elettrificazione
Le violente correnti d’aria ascendenti e discendenti separano le gocce d’acqua
formatesi. Ad altitudini elevate, queste gocce d’acqua si trasformano in cristalli
di ghiaccio. La collisione tra le gocce d’acqua e i cristalli di ghiaccio genera delle
cariche elettriche positive e negative (Fig.3).
Inizio della fase attiva
Le cariche di segno opposto si separano. Le cariche positive costituite dai cristalli di
ghiaccio si posizionano nella parte superiore della nube mentre le cariche negative,
costituite dalle gocce d’acqua si posizionano nella parte inferiore della nube stessa.
In questa fase compaiono nella nube i primi lampi (Fig.4).
campo
elettrico
E
Fig. 3: inizio del fenomeno di elettrificazione
2
Fig. 4: sviluppo: inizio fase attiva, lampi tra le nubi,
ascendenze violente
MERLIN GERIN
Sviluppo della fase attiva
La nube così costituitasi forma un’enorme condensatore con il terreno. Nell’arco di
tempo di 1/2 ora si sviluppano i lampi tra la nube e il terreno. Questa fase è definita
«fase attiva» (Fig.5).
Fine della fase attiva
Di seguito l’attività temporalesca all’interno della nuvola diminuisce, mentre al tempo
stesso aumentano i fenomeni di scarica verso il terreno (Fig.6).
Fig. 5: maturità: attività intensa tra le nuvole,
massimo sviluppo verticale, forte attività
convettiva.
MERLIN GERIN
Fig. 6: abbattimento: decrescita dell’attività tra
le nuvole, fenomeni violenti al suolo occasionali:
fulminazioni, forti precipitazioni, grandine, raffiche
di vento.
3
1. Le sovratensioni e le loro protezioni
1.2 Il fenomeno
della fulminazione
Il campo elettrico
In condizioni di tempo sereno il campo elettrico naturale al terreno è nell’ordine
di 120 V/m. In presenza di nubi elettricamente cariche tale valore può raggiungere
i 15 kV/m (Fig.7).
temperatura °C
altezza km
14
+ +
+
+ + P +
+ +
+
+ +
- - - N - - - - +
P +
- +
-
12
10
8
6
4
2
-55
-45
-33
-18
+7
+5
20 16 12 8 6 2 2 6 8 12 16 20
-4
-6
-10
-14
-18
-64
+30
larghezza km
E: campo elettrico kV/m
Fig. 7: il campo elettrico al suolo
Il valore del campo elettrico è accentuato dalle asperità del terreno (colline, alberi,
abitazioni). La presenza di tali elementi crea un effetto di punta che amplifica
il campo elettrico accentuandolo fino a 300 volte (Fig.8).
Tale fenomeno favorisce la caduta di un fulmine nel posto interessato.
campo elettrico kV/m
alcuni
kV/m
0,12 kV/m
distanza m
Fig. 8: campo elettrico amplificato da una asperità del terreno
4
MERLIN GERIN
La classificazione dei fulmini
I fulmini vengono classificati in funzione della direzione nella quale si sviluppano
(ascendenti o discendenti) e della carica elettrica (positiva o negativa) da cui sono
caratterizzati (Fig.9). In presenza di terreno pianeggiante il fulmine più frequente
e quello discendente mentre in montagna la maggior parte dei fulmini è di tipo
ascendente positivo.
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-
+
+
+
+ + + + +
+
+
+
+ + + + +
-
fulmine negativo
discendente
fulmine negativo
ascendente
fulmine positivo
discendente
-
-
-
-
- -
-
-
-
fulmine positivo
ascendente
Fig. 9: classificazione dei fulmini (secondo K. Berger).
Il principio di una scarica
Prendiamo come esempio un fulmine negativo discendente, il più diffuso tra
i fenomeni.
1. Il fulmine comincia con una saetta che si sviluppa dalle nuvole a sbalzi successivi
di 30/50 m verso il suolo. La saetta è costituita da particelle elettriche catturate dalle
nuvole attraverso il campo elettrico nubi-suolo.
2. Questo favorisce la formazione di un canale ionizzato che si ramifica.
A circa 300 m dal suolo, da terra partono degli effluvi (o scintille) e uno di questi
entrerà in contatto con la «punta» della saetta.
3. Apparirà quindi un arco elettrico molto luminoso. Questo provoca il tuono
e permette lo scambio di cariche del «condensatore» nubi-suolo.
4. Seguirà una successione di archi, denominati archi susseguenti, di intensità
sempre minore. Tra questi archi una saetta farà circolare una corrente di circa
200 A, scaricando una parte importante della carica del «condensatore» nubi-suolo.
1
2
3
4
40-100 µs
30-100 ms 1-2 ms
20 ms
-
-
-
-
- -
-
-
-
- -
-
30-100 ms
- -
- -
1-2 ms
-
-
-
nuvole
saetta
andamento
continuo
3 km
andamento
a sbalzi
100 000 km/s
1000 km/s
scarica
elettrica
+
+
+
+
suolo
+
+
+
+
+ + +
+ + +
Fig.10: il principio di un fulmine negativo discendente
MERLIN GERIN
5
1. Le sovratensioni e le loro protezioni
1.2 Il fenomeno
della fulminazione
Caratteristiche dei fulmini
probabilita di
scarica
P (%)
50
10
1
picco
di corrente
I (kA)
38
68
140
pendenza
S (kA/µs)
48
74
97
durata
totale
T (s)
0,09
0,56
2,7
numero
di scariche
■
1,8
5
12
Tabella 1
La tabella seguente riassume le principali caratteristiche dei fulmini. Il 50% dei
fulmini non supera i 38 kA di cresta, il 10% non supera i 68 kA mentre solo il 1%
raggiunge valori di cresta pari a 140 kA. La corrente generata dalla caduta di un
fulmine è di tipo impulsivo ad alta frequenza (HF) ed è nell’ordine dei megahertz.
Sintesi
Il fulmine è un fenomeno
ad alta frequenza che genera
delle sovratensioni su tutti gli elementi
conduttori, in particolare sui conduttori
di alimentazione degli impianti elettrici
e direttamente sulle apparecchiature
elettriche.
6
Gli effetti dei fulmini
■ effetti termici: fusione nel punto di impatto del fulmine e rischi di incendio generati
dall’effetto joule dovuto alla circolazione di correnti elevate
■ effetti elettrodinamici: la circolazione di correnti elevate nei conduttori provoca
attrazione o repulsione tra i conduttori stessi. I cavi sono sottoposti a sforzi
elettrodinamici che ne danneggiano la struttura
■ sovratensioni dirette: si creano quando la caduta del fulmine avviene direttamente
sulla linea elettrica o telefonica
■ sovratensioni indotte: si creano quando la caduta di un fulmine avviene al suolo
nelle vicinanze di un circuito elettrico
■ aumento del potenziale di terra: distruttivo per i materiali.
MERLIN GERIN
1.3 I differenti tipi
di sovratensione
Che cosa è una sovratensione
Una sovratensione è un impulso o un’onda di tensione che si sovrappone
alla tensione nominale della linea (Fig.11).
tensione
impulso
tipo fulmine
(durata = 100 µs)
onda smorzata
di tipo
"choc da manovra"
(f = 100 kHz ÷ 1 MHz)
tempo
Fig. 11: esempi di sovratensioni
La sovratensione è caratterizzata da (Fig.12):
■ il tempo di crescita (tf) misurato in µs
■ la pendenza S misurata in kA/µs.
Questi due parametri provocano fenomeni di induzione elettromagnetica,
sugli impianti, che danneggiano le apparecchiature.
tensione (V o kV)
U max
50 %
tf tempo di crescita
tempo (µs)
T durata della sovratensione
Fig. 12: principali caratteristiche di una sovratensione
I quattro tipi di sovratensione
È possibile distinguere quattro tipi di sovratensione:
■ di origine atmosferica
■ di manovra
■ temporanee a frequenza industriale
■ dovute a scariche elettrostatiche.
MERLIN GERIN
7
1. Le sovratensioni e le loro protezioni
1.3 I differenti tipi
di sovratensione
Le sovratensioni di origine atmosferica
■ sovratensioni dirette: sono dovute alla caduta di un fulmine, diretta o nelle
immediate vicinanze, su una linea aerea (elettrica o telefonica).
Gli impulsi di corrente generati si propagano fino alle abitazioni (Fig.13).
i
i/2
i/2
i
Fig. 13: sovratensione diretta
■
sovratensioni indotte o radianti: sono dovute alla caduta di un fulmine al suolo
Conseguenze:
il campo elettromagnetico investe tutti i conduttori generando delle sovratensioni
di modo comune e/o di modo differenziale.
Queste sovratensioni si propagano poi per conduzione (Fig.14)
■
fulmine
champ
électromagnétique
campo
elettromagnetico
apparecchiatura
BT
U
sovratensione
neutre
Rn
neutro
Fig. 14: accoppiamento campo cavo
■ le sovratensioni createsi sui conduttori generano a loro volta un campo
elettromagnetico; la componente magnetica H induce sul cavo stesso una
sovratensione. Questo processo continuo viene definito diafonia induttiva.
8
MERLIN GERIN
■ al tempo stesso la componente elettrica E del campo elettromagnetico favorisce
la formazione di sovratensioni dovute alle capacità parassite tra i diversi conduttori.
Questo fenomeno è definito diafonia capacitiva.
■ induzione nell’anello di terra (Fig.15).
Le due apparecchiature in Figura sono alimentate ognuna dal proprio conduttore
e sono entrambe connesse alla terra. La sovratensione che si viene a creare
sul circuito è proporzionale all’area delimitata dai conduttori di alimentazione.
Per esempio per un’area di 300 m2, e con una scarica di 100 kA/s, con la caduta
del fulmine a 400 m di distanza, la sovratensione indotta che interesserà le nostre
apparecchiature sarà di 15 kV circa!
fulminazione = 100 kA/µs
computer
cavo del segnale
anello
di massa
superficie = 300 m2
400 m
cavo
d'alimentazione
stampante
isolamento galvanico
sottoposto a… 15 kV !
terra
Fig. 15: anello di massa.
■ aumento del potenziale di terra (Fig.16).
La caduta di un fulmine sul terreno genera delle sovratensioni che comportano
l'aumento del potenziale di terra.
Tutte le installazioni connesse alla terra nelle vicinanze del punto di caduta
del fulmine risentono di questo effetto.
apparecchiatura
BT
U
U
tensione
RT
RN
Fig. 16: crescita del potenziale di terra.
MERLIN GERIN
9
1. Le sovratensioni e le loro protezioni
1.3 I differenti tipi
di sovratensione
Le sovratensioni di manovra
La modifica brusca delle condizioni venutesi a creare all’interno di un circuito
provoca la comparsa di fenomeni transitori. Sono solitamente delle onde
di sovratensione ad alta frequenza (Fig.1 pag.7).
Le sovratensioni di manovra possono essere generate da:
■ apertura o chiusura di apparecchiature di protezione (interruttori, fusibili)
o di comando (contattori,...)
■ marcia e arresto di motori
■ inserzione di batterie di condensatori presenti sulla linea.
Le sovratensioni temporanee a frequenza industriale (Fig.17)
Hanno la stessa frequenza della linea (50, 60 o 400 Hz)
■ dovute a guasti di isolamento fase/massa o fase/terra su un circuito a neutro
isolato
■ dovute all’interruzione di un conduttore. Per esempio un cavo MT che cade
su una linea BT.
tensione normale
230/400 V
tensione normale
230/400 V
sovratensione temporanea
Fig. 17: sovratensione temporanea a frequenza industriale.
Le sovratensioni dovute a scariche elettrostatiche
Dovute a cariche elettriche che si accumulano generando campi elettrostatici troppo
elevati.
10
MERLIN GERIN
1.4 I differenti tipi
di propagazione
Il modo comune
Le sovratensioni di modo comune si verificano tra le parti attive e la terra: fase/terra
o neutro/terra (Fig.18). Sono pericolose per le apparecchiature dove la massa è
connessa a terra in ragione di rischi di scariche dielettriche.
Il modo differenziale
Le sovratensioni di modo differenziale si verificano tra le parti attive: fase/fase o fase/
neutro (Fig.19). Sono particolarmente pericolose per le apparecchiature di tipo
elettronico, per i materiali sensibili di tipo informatico.
Ph
Sintesi
È importante ricordare tre cose
fondamentali:
■ La caduta di un fulmine, diretta
o indiretta, può avere effetti distruttivi
sulle installazioni elettriche che si
trovano anche a diversi chilometri
di distanza rispetto al punto di caduta
del fulmine.
■ Le sovratensioni di manovra e
temporanee generano rischi importanti
nella stessa misura di quelle dovute
alla caduta dei fulmini
■ Il fatto che la distribuzione
dell’impianto sia interrata non significa
che l’installazione sia protetta ma solo
che il rischio di fulminazione diretta
è limitato.
MERLIN GERIN
Imc
Ph
apparecchiatura
N
Imd
U sovratensione
apparecchiatura
N
Imd
U sovratensione
Imc
Fig. 18: modo comune
Fig. 19: modo differenziale
Principali caratteristiche delle sovratensioni
tipo di sovratensione
a frequenza industriale
(guasto d'isolamento)
di manovra
e scarica elettrostatica
atmosferica
coefficiente
di sovratensione
≤ 1,7
2÷4
>4
durata
fronte di salita
o frequenza
elevata
30-1000 ms
breve
1-100 ms
molto breve
1-100 µs
frequenza industriale
(50-60-400 Hz)
media
fino a 200 kHz
molto elevata
fino a 1000 kV/µs
11
1. Le sovratensioni e le loro protezioni
1.5 Le protezioni contro
le sovratensioni
Le protezioni contro le sovratensioni possono essere divise in due categorie:
le protezioni primarie e le protezioni secondarie.
Le protezioni primarie
Il loro compito è di proteggere le installazioni dalla caduta diretta di un fulmine.
Questo tipo di protezione consente di scaricare l’eventuale sovratensione verso
il terreno. Esistono tre tipi di protezioni primarie:
■ il parafulmine
■ i fili tesi
■ la gabbia di Faraday.
Il parafulmine
Costituito da un’asta metallica posta al di sopra della struttura da proteggere
e collegata alla terra attraverso uno o più conduttori (Fig.20).
Le regole di installazione si rifanno alla norma CEI 81-1 «protezione di strutture
contro i fulmini».
discesa
del parafulmine
in bandella di rame
giunto di controllo
presa di terra
a "zampa d'oca"
Fig. 20: principio del parafulmine
Rimangono comunque dei problemi di sovratensioni indotte legati all'irradiamento
elettromagnetico sui circuiti dell'edificio protetto provocati dalle correnti scaricate
a terra (effetti secondari).
12
MERLIN GERIN
I fili tesi
Sono dei cavi tesi al di sopra dello stabile da proteggere (Fig.21 e Fig. 22).
Si tratta di un tipo di protezione utilizzato sulle linee alta tensione.
rame stagnato 25 mm2
asta metallica
i/2
i
i/2
d
cavi di protezione
0,1 h
h
collegamento alla terra
delle masse
Fig. 21: i cavi tesi
Fig. 22: i cavi di protezione
La gabbia di Faraday
Tipo di protezione utilizzato soprattutto in edifici dove la presenza di materiale
informatico e elettronico è molto elevata. Consiste nel portare più conduttori a
realizzare il collegamento verso terra suddividendo lo stabile in parti uguali in modo
che si ottenga una migliore situazione equipotenziale per lo stabile stesso (Fig.23).
Sintesi
Le protezioni di tipo primario servono
per proteggere le installazioni dalla
caduta diretta di un fulmine.
La più utilizzata è il parafulmine.
La migliore, ma anche la più costosa,
dal punto di vista tecnico è la gabbia
di Faraday.
Questi tipi di protezione non sono
sufficienti per preservare le installazioni
dagli effetti secondari delle
sovratensioni.
MERLIN GERIN
Fig. 23: principio di una gabbia a maglia (gabbia di Faraday)
13
1. Le sovratensioni e le loro protezioni
1.5 Le protezioni contro
le sovratensioni
Le protezioni secondarie
Assorbono gli effetti delle sovratensioni di origine atmosferica, di manovra
e a frequenza industriale. Sono classificate in funzione del modo di collegamento:
protezioni in serie e protezioni in parallelo.
Le protezioni in serie
Collegate in serie sull’alimentazione del sistema da proteggere (Fig.24).
Devono essere dimensionate per la potenza dell'installazione da proteggere.
alimentazione
installazione
da proteggere
protezione
in serie
Up
Fig. 24: principio della protezione in serie
i trasformatori: attenuano le sovratensioni e eliminano le componenti armoniche.
La protezione non è molto efficace.
■ i filtri: costituiti da resistenze, induttanze e condensatori sono adatte a
sovratensioni industriali o di manovra; non sono altresì efficaci contro le
sovratensioni di origine atmosferica.
■ stabilizzatore e alimentazioni statiche senza interruzioni (ASI):
utilizzati per proteggere apparecchiature sensibili di tipo informatico le quali
necessitano di alimentazioni particolarmente «buone». Consentono di tenere
regolati i valori di tensione e frequenza, assicurando la continuità di servizio.
Non sono però protette contro le sovratensioni di origine atmosferica.
■
Sintesi
Suddividiamo le protezioni secondarie
in due tipologie: protezioni in serie
e in parallelo.
Le protezioni in serie sono specifiche
ed adatte a situazioni particolari.
Richiedono comunque di essere
integrate con protezioni in parallelo.
14
MERLIN GERIN
Le protezioni in parallelo
La loro caratteristica principale è quella di adattarsi alla potenza dell’impianto
da proteggere (Fig.25). Sono le protezioni più utilizzate.
alimentazione
installazione
da proteggere
protezione
in parallelo
Up
Fig. 25: principio della protezione in parallelo
Principali caratteristiche
■ la tensione nominale d’impiego corrisponde a quella dell’impianto: 230/400V
■ in assenza di sovratensione nessuna corrente di fuga deve circolare attraverso la
protezione; è un circuito aperto.
■ in presenza di una sovratensione la protezione comincia a scaricare a terra
limitando la tensione entro il valore desiderato Up (livello di protezione) (Fig.26).
Up (V)
Up
0
I (A)
tr
Fig. 26: caratteristica U/I della protezione ideale
Al termine della sovratensione la protezione cessa di scaricare verso terra e
si riposiziona in condizioni di sorveglianza (circuito aperto).
■ il tempo di risposta tr deve essere il più breve possibile, al fine di proteggere
meglio l’impianto
■ la protezione deve essere dimensionata tenendo conto del livello di rischio
del sito da proteggere
■ la protezione deve essere conforme alla norma NF C 61-740 la più restrittiva
del settore: deve sopportare per almeno 20 volte scariche nell’ordine del valore
della corrente nominale In ed almeno una volta una scarica pari al valore della Imax.
Il tutto secondo onde di corrente 8/20 µs.
I prodotti utilizzati
■ i limitatori di sovratensione: utilizzati nei posti di trasformazione MT/BT in uscita
dai trasformatori. Utilizzati nei sistemi a neutro isolato consentono di scaricare a
terra le eventuali sovratensioni, in particolare del tipo a frequenza industriale
(Fig.27).
MT/BT
schema
di collegamento
della rete a terra
limitatore
di sovratensione
CPI
controllore
permanente
di isolamento
Fig. 27: limitatore di sovratensione
gli scaricatori BT: hanno veste modulare e sono quindi installabili all’interno
dei quadri di distribuzione bassa tensione. Assicurano una protezione fine
ma con capacità di scarica limitata.
■ gli scaricatori di basse correnti: adatti soprattutto per la protezione delle linee
telefoniche.
■
Sintesi
Le protezioni in parallelo sono le più
utilizzate perché adatte alla gran parte
delle situazioni.
MERLIN GERIN
15
1. Le sovratensioni e le loro protezioni
1.5 Le protezioni contro
le sovratensioni
La tecnologia utilizzata all’interno degli scaricatori di sovratensione
I diodi Zener
La curva caratteristica (Fig.28) è molto vicina alla curva ideale. I tempi di risposta
sono estremamente rapidi e la corrente di fuga ha un valore pressoché nullo.
Per contro questo tipo di scaricatore è in grado si dissipare bassi valori di energie.
È un tipo di componente utilizzabile per la protezione ultra terminale in associazione
ad altre protezioni.
Lo spinterometro a gas
È costituito da un’ampolla contenente gas. La curva caratteristica è rappresentata
in Figura 9. Il vantaggio di utilizzare questo tipo di tecnologia è rappresentato
dal fatto che la capacità di scarica è molto elevata mantenendo allo stesso tempo a
0 il valore della corrente di fuga. L’inconveniente che si presenta è quello di avere
tempi di risposta relativamente lunghi. Inoltre una volta che la sovratensione
non è più presente sul circuito, questo scaricatore rimane comunque ionizzato
e una corrente residua continua a circolare all’interno dello scaricatore stesso.
Il varistore
La curva rappresentata in Figura 27 si avvicina alla curva ideale. Il tempo di risposta
è basso (nano secondi), la capacità di scarica elevata e la corrente residua è nulla.
L’inconveniente è rappresentato dal fatto che la corrente di fuga aumenta
ad ogni choc subito (sovratensione), causando nel tempo, il riscaldamento e quindi
la fine vita dell’apparecchiatura.
È fondamentale che lo scaricatore basato su questo principio sia dotato di led
di segnalazione di fine vita.
Confronto
La tabella sintetizza le principali caratteristiche dei componenti utilizzati all’interno
delle protezioni.
caratteristiche
U/I
componente
Up (V)
simboli
corrente
di fuga
energia
dissipata
tensione
residua
corrente
residua
tempo di risposta
componente
ideale
0
elevata
bassa
nulla
basso
diodo
zener
bassa
bassa
bassa
nulla
basso
spinterometro
0
elevata
elevata
continua
elevato
varistore
bassa
elevata
bassa
nulla
basso
Up
0
I (A)
tr
U
Us
I
U
U max
Us
I
U
Us
I
Fig. 28: tabella comparativa
16
MERLIN GERIN
Lo schema interno di uno scaricatore di sovratensione
Gli elementi di uno scaricatore
Esistono essenzialmente tre tipi di componenti utilizzati: il diodo Zener,
lo spinterometro a gas e il varistore
Lo scaricatore a diodo zener bidirezionale (Fig.29) è utilizzato principalmente
per la protezione ultra terminale, mai per la protezione in testa di installazione
in quanto è caratterizzato da una limitata capacità di scarica.
Lo scaricatore che utilizza lo spinterometro a gas deve essere associato a dei
varistori in modo da compensare i punti deboli dello spinterometro stesso (Fig.30).
P
P
N
N
V1
V2
spinterometro
a gas
Fig.29: diodo zener bidirezionale
Fig.30: schema di principio di uno scaricatore
spinterometro a gas arricchito
Il varistore V1 in serie con lo spinterometro a gas serve per ripristinare l'isolamento
dopo la sovratensione e di conseguenza ridurre il valore della corrente residua;
il varistore V2 serve per abbreviare i tempi di risposta, solitamente lunghi
per lo scaricatore con spinterometro a gas.
Lo scaricatore a varistore (Fig.31) rappresenta attualmente il miglior rapporto
qualità/prezzo.
P
N
Fig.31: principio di uno scaricatore unipolare
a varistori
MERLIN GERIN
17
1. Le sovratensioni e le loro protezioni
1.5 Le protezioni contro
le sovratensioni
Il sezionamento dello scaricatore di sovratensione in caso di fine vita è
un’imposizione della norma NF C 15-100 (cap. 534 della CEI 64-8 attualmente
allo studio); il dispositivo di sezionamento può essere esterno o integrato all’interno
dell’apparecchiatura. È possibile associare allo scaricatore una spia di segnalazione
di fine vita dell’apparecchiatura e un contatto per la segnalazione a distanza
dell’avvenuto intervento della protezione (Fig.32).
■
elemento
di protezione
spia
di fine
vita
segnalazione
a distanza
sganciatore
termico
Fig.32: schema di principio di uno scaricatore con uno sganciatore termico
uno scaricatore unipolare consente di limitare le sovratensioni di modo comune
tra fase e terra o tra neutro e terra.
Allo stesso tempo consente di limitare le sovratensioni di modo differenziale
tra fase e neutro.
■
18
MERLIN GERIN
1.6 Le norme
La norma NF C 15-100 (impianti elettrici in bassa tensione)
I paragrafi riguardanti l’installazione dei dispositivi di protezione contro
le sovratensioni sono il 443 e il 534. La norma francese sarà la base di lavoro
per la futura norma europea.
Sezione 443
1. sovratensioni di origine atmosferica o di manovra
Le regole enunciate sono destinate a descrivere i mezzi che consentono di limitare
le sovratensioni transitorie entro livelli compatibili con le tensioni nominali
di tenuta dei materiali elettrici.
1a) alimentazione da cavo interrato o in aria con schermo a terra
La tensione di tenuta agli impulsi è ritenuta sufficiente a meno che il rischio
di sovratensioni pregiudichi in modo totale il funzionamento delle apparecchiature.
1b) alimentazione da linea aerea o cavo non schermato
Si raccomanda una protezione all'inizio dell'impianto.
2. descrizione delle differenti categorie dei materiali
tensione nominale
dll'impianto (V)
rete
rete
trifase
monofase
230/440
400/690
1000
230
–
tensione di tenuta ad impulso (kV)
dispositivi
con tenuta
molto elevata
dispositivi
con tenuta
elevata
dispositivi
con tenuta
normale
dispositivi
con tenuta
ridotta
contatori di energia
interruttori
sezionatori
apparecchi
industriali
4
6
elettrodomestici
utensili portatili
apparecchi di tipo
elettronico
2,5
4
1,5
2,5
6
8
Sezione 534
Dispositivi di protezione contro le sovratensioni
1. installazione e livello di protezione
■ lo scaricatore protegge tutto l’impianto elettrico. Deve essere installato a valle
del dispositivo generale di sezionamento situato in testa all’impianto.
■ il livello di protezione dello scaricatore deve essere appropriato alle tensioni
di tenuta ad impulso delle apparecchiature e alla corrente di scarica.
2. messa in servizio dello scaricatore
■ lo scaricatore può essere collegato tra fase e terra o tra fase e PE (schema TNC
e IT) e tra fase e PE o neutro e PE (schema TT e TNS)
■ la lunghezza dei conduttori di collegamento dello scaricatore tra i conduttori attivi
e il morsetto di terra deve essere la più corta possibile (<0,5 m) (Fig.33)
L1
scaricatore
carico
L = L1 + L2 < 0,5 m
L2
morsetto di terra
Fig.33: schema di collegamento di uno scaricatore
3. scelta dello scaricatore
■ lo scaricatore deve essere conforme alla norma NF C 61-740
■ la tensione massima sopportabile dallo scaricatore in regime permanente
deve essere:
❑ Uc > 1,5 Un in sistemi TT e TN
❑ Uc > 1,73 Un in sistemi IT
MERLIN GERIN
19
1. Le sovratensioni e le loro protezioni
1.6 Le norme
4. la protezione
■ lo scaricatore deve essere associato ad una protezione di tipo
magnetotermico-differenziale, qualora non abbia dispositivo interno
■ in sistemi TT e IT lo scaricatore deve essere installato a valle del dispositivo
di protezione differenziale, ove previsto
5. caratteristiche del prodotto
■ il test degli scaricatori di sovratensione viene effettuato secondo due onde tipiche:
❑ onda di corrente 8/20 µs (Fig.34)
❑ onda di tensione 1,2/50 µs (Fig.35)
I
V
Max
100 %
Max
100 %
50 %
50 %
8
t
(µS)
20
1,2
t
(µS)
Fig.35: onda 1,2/50 µs
Fig.34: onda 8/20 µs
■
50
le caratteristiche di un varistore (ZnO)
U
Uc: tensione d'impiego massima
Up: livello di protezione
In: corrente nominale di scarica
Imax: corrente massima di scarica
Up
Uc
I
< 1 mA
In
IMax
Fig. 36
20
MERLIN GERIN
La norma NF C 61-740
(Matériel pour installations alimentées directement par une reseau de distribution
publique à basse tension. Parafoudres pour installation basse tension).
Si tratta di una norma prodotto specifica per le protezioni contro le sovratensioni
di origine atmosferica installate in bassa tensione.
I punti principali sono i seguenti:
■ il numero di choc al valore di corrente nominale che lo scaricatore deve essere in
grado di sopportare è di 20 volte
■ l’obbligo per il costruttore di garantire il buon funzionamento dell’apparecchiatura
al di sotto di un valore massimo in regime permanente di tensione Uc dichiarata
dal costruttore stesso
■ l’assenza di manifestazioni esterne da parte del prodotto in caso si verifichi una
sovratensione temporanea a frequenza industriale (onda 1500 V, 300 A, 50 Hz,
200 ms).
MERLIN GERIN
21
2. Le regole generali di installazione
2.1 L’installazione degli
scaricatori in funzione
dello schema di
collegamento alla terra
(i sistemi di neutro)
L’installazione degli scaricatori di sovratensione viene effettuata considerando
diversi parametri tra i quali la posizione in rapporto ai dispositivi differenziali,
e agli interruttori di protezione. Un altro parametro che deve essere considerato
è lo schema di collegamento a terra utilizzato.
Scelta di uno schema di collegamento alla terra
Per la scelta del tipo di collegamento alla terra fare riferimento alla guida
di Bassa Tensione.
Le sovratensioni sulle linee BT possono verificarsi tra:
■ conduttori attivi (fase/fase o fase/neutro); sono definite di modo differenziale
e sono particolarmente pericolose per tutte le apparecchiature che abbiano
dei componenti elettronici.
■ conduttori attivi e la terra (fase/terra o neutro/terra); sono definite di modo comune
e sono particolarmente pericolose per tutte quelle apparecchiature che abbiano
la massa connessa alla terra.
Modo comune, modo differenziale in funzione del collegamento alla terra
■ modo comune: la protezione è realizzata tra fase e PE o tra fase e PEN
in funzione del tipo di collegamento alla terra.
■ modo differenziale: nei sistemi TT e TNS la messa a terra del neutro introduce
una dissimmetria rispetto alle fasi che può fare comparire delle sovratensioni
di modo differenziale quale conseguenza di una fulminazione di modo comune.
Vediamo il caso di un sistema TT protetto in modo comune (Fig.1).
La resistenza R1 di messa a terra del neutro è molto minore della resistenza R2
di messa a terra dell'impianto.
cabina MT/BT
su palo
alimentation HTA
alimentazione
MT
alimentazione
alimentation BT
scaricatore
A
I
I-i
Up1
C
I
V1
V2 Up2
B
D
I-i R1 bassa
i R2 elevata
i molto bassa
Fig. 1: protezione in modo comune
Quando una corrente di scarica percorre l'impianto sceglie il percorso di resistenza
più breve ABCD, attraverso il varistore V1 e V2 in serie e determina
una sovratensione di modo differenziale tra i punti A e C, che nei casi estremi
può arrivare al valore Up1 + Up2.
Con una protezione di modo differenziale V3 (Fig.2) il percorso della corrente
sarebbe stato AHGCD e la tensione limitata al valore Up3.
alimentazione
MT
alimentation HTA
cabina MT/BT
su palo
alimentation
alimentation BT
BT
alimentazione
scaricatore
A
I
C Up3 I
I-i
G
V3
Up1
V1 I
B
D
I-i R1 bassa
H
V2 Up2
R2 elevata
Fig. 2: protezione in modo differenziale
24
MERLIN GERIN
La tabella in Figura 3 indica il tipo di protezione da utilizzare in funzione
del collegamento alla terra realizzato.
protezione
modo differenziale
fase-neutro
modo comune
fase-terra
neutro-terra
TT
TN-C
X
X
X
X
TN-S
IT
X
inutile
X
X
X
X(*)
(*) eccetto che nel caso di neutro non distribuito.
Fig. 3: tipo di collegamento degli scaricatori
Sistema TT
quadro elettrico
interruttore
di protezione
DDR
apparecchiatura
da proteggere
scaricatore
PE
PE
L1
N
morsetto principale
di terra
(anello in fondo
allo scavo)
terra
delle masse
terra di neutro BT
Fig. 4: sistema TT, collegamento scaricatore monofase
Si tratta dello schema normalmente utilizzato nella distribuzione pubblica di bassa
tensione.
Il neutro è collegato alla terra nella cabina MT/BT.
Le masse degli utilizzatori sono collegate ad un impianto di terra proprio.
La protezione delle persone è realizzata mediante dispositivo differenziale.
Il rischio che si presenta in caso della caduta di un fulmine è l’aumento del
potenziale dei circuiti attivi rispetto alle masse o viceversa.
È obbligatorio l’impiego di uno scaricatore che garantisca una protezione di modo
comune. È consigliata anche una protezione di modo differenziale, che avrà una
capacità di scarica ed un livello di protezione più bassi.
MERLIN GERIN
25
2. Le regole generali di installazione
2.1 L’installazione degli
scaricatori in funzione
dello schema di
collegamento alla terra
(i sistemi di neutro)
La figura 5 rappresenta lo schema di inserzione di uno scaricatore tetrapolare
in un sistema TT.
quadro elettrico
interruttore
di protezione
DDR
apparecchiatura
da proteggere
scaricatore
PE
PE
L1
L2
L3
N
morsetto principale
di terra
(anello in fondo
allo scavo)
terra delle masse
terra di neutro BT
Fig. 5: sistema TT, collegamento scaricatore trifase
Sistema TNC
Il neutro del trasformatore è collegato direttamente alla terra della cabina
di distribuzione. Le masse degli utilizzatori sono collegate alla terra da un conduttore
che realizzerà sia la protezione sia il collegamento di neutro (PEN).
Da qui l’origine della denominazione TNC (neutro comune).
La protezione delle persone è realizzata con un interruttore automatico.
quadro elettrico
interruttore
di protezione
apparecchiatura
da proteggere
scaricatore
PEN
L1
L2
L3
PEN
morsetto principale
di terra
(anello in fondo
allo scavo)
terra delle masse
terra di neutro BT
Fig. 6: sistema TNC, collegamento scaricatore trifase
26
MERLIN GERIN
Un collegamento equipotenziale è realizzato tra tutte le apparecchiature.
Non è quindi possibile che si verifichi il caso di un aumento del potenziale di terra
rispetto alle apparecchiature. È sufficiente l’impiego di uno scaricatore che
garantisca una protezione di modo comune tra le fasi e il PEN.
Sistema TNS
Il neutro del trasformatore è collegato direttamente alla terra della cabina
di trasformazione. Le masse delle apparecchiature sono collegate al conduttore
di protezione PE. Il conduttore di protezione e il conduttore di neutro sono separati.
Da qui l’origine del nome TNS (neutro separato). La protezione delle persone
è realizzata da un interruttore automatico.
Lo schema di collegamento è simile a quello utilizzato nello schema TT.
È quindi consigliato prevedere la protezione tra i conduttori attivi e la terra
(modo comune) e tra le fasi e il neutro (modo differenziale).
quadro elettrico
interruttore
di protezione dello scaricatore
apparecchiatura
da proteggere
scaricatore
PE
PE
L1
L2
L3
N
PE
morsetto principale
di terra
(anello in fondo
allo scavo)
terra delle masse
terra di neutro BT
Fig. 7: sistema TNS, collegamento scaricatore trifase
La figura 8 rappresenta lo schema di collegamento di uno scaricatore
di sovratensione bipolare in un sistema TNS.
quadro elettrico
interruttore
di protezione dello scaricatore
apparecchiatura
da proteggere
scaricatore
PE
PE
L1
N
PE
terra di neutro BT
morsetto principale
di terra
(anello in fondo
allo scavo)
terra delle masse
Fig. 8: sistema TNS, collegamento scaricatore monofase
MERLIN GERIN
27
2. Le regole generali di installazione
Sistema TNC-S
Gli schemi TNC e TNS possono essere utilizzati contemporaneamente
sul medesimo impianto. Lo schema TNC dovrà essere obbligatoriamente a monte
dello schema TNS.
2.1 L’installazione degli
scaricatori in funzione
dello schema di
collegamento alla terra
(i sistemi di neutro)
quadro elettrico
quadro elettrico
interruttore
di protezione
dello scaricatore
interruttore
di protezione
dello scaricatore
apparecchiatura
da proteggere
apparecchiatura
da proteggere
scaricatore
scaricatore
PE
PE
PEN
L1
L2
L3
N
PE
L1
L2
L3
PEN
morsetto principale di terra
(anello in fondo
allo scavo)
terra delle masse
terra di neutro BT
Fig. 9: sistema TNC-S, collegamento scaricatore trifase
Sistema IT
Il neutro del trasformatore è isolato da terra o eventualmente collegato a terra
attraverso un’impedenza di valore elevato ha lo scopo di limitare le sovratensioni
di modo comune. Le masse delle apparecchiature sono collegate alla terra.
quadro elettrico
interruttore
di protezione
dello scaricatore
apparecchiatura
da proteggere
scaricatore
PE
PE
L1
L2
L3
N
CPI
limitatore
di sovratensioni
(cardew)
morsetto principale
di terra
(anello in fondo
allo scavo)
terra delle masse
terra di neutro BT
Fig.10: sistema IT, collegamento scaricatore trifase
28
MERLIN GERIN
La protezione delle persone è realizzata da un interruttore automatico
al secondo guasto. L’identificazione e la segnalazione del primo guasto viene
effettuata da un controllore permanente di isolamento (CPI).
Un limitatore di sovratensioni (tipo Cardew) in testa all’installazione tra neutro e terra
garantisce la protezione contro le sovratensioni dovute ad un guasto MT/BT
nella cabina di trasformazione.
È necessario prevedere una protezione di modo comune.
Se il neutro è distribuito un varistore supplementare è obbligatorio.
La figura 11 rappresenta il collegamento di uno scaricatore di sovratensione bipolare
in un sistema IT.
quadro elettrico
interruttore
di protezione dello scaricatore
apparecchiatura
da proteggere
scaricatore
PE
PE
L1
N
Sintesi
Per l’installazione di scaricatori
di sovratensione sceglieremo:
■ con sistemi TT e TNS:
una protezione in modo comune
e in modo differenziale
■ con sistemi IT e TNC: una protezione
in modo comune
MERLIN GERIN
CPI
limitatore
di sovratensioni
(cardew)
morsetto principale
di terra
(anello in fondo
allo scavo)
terra delle masse
terra di neutro BT
Fig.11: sistema IT, collegamento scaricatore monofase
29
2. Le regole generali di installazione
2.2 Il collegamento
delle terre e delle masse
La protezione contro le sovratensioni si basa principalmente sul concetto
di equipotenzialità. La figura 12 rappresenta le reti di terra e delle masse.
Tutte le parti conduttrici interrate costituiscono la terra o la rete di terra.
Tutte le parti metalliche al di fuori della terra costituiscono la rete delle masse.
parafulmine
rete
delle
masse
intelaiatura metallica
discesa
del parafulmine
a maglia
telaio
metallico
collegamenti
simmetrici
delle discese
del parafulmine
pavimento
sala informatica
pavimento
"zampa d'oca"
per lo smaltimento
delle correnti
dei fulmini
rete
di terra
Fig.12: rete di terra, rete delle masse
La rete di terra di un’installazione
Assicura il collegamento tra l’installazione stessa e il potenziale di riferimento
garantendo:
■ la sicurezza delle persone
■ la scarica verso terra di eventuali correnti di guasto
■ la protezione e il buon funzionamento delle apparecchiature.
È caratterizzata da una propria impedenza che dipende dalla resistività
del terreno e dalla geometria dei conduttori interrati. Il valore della resistenza
del terreno è variabile nel tempo in quanto risente dei seguenti fenomeni:
■ vetrificazione del suolo: dopo ogni fulminazione la terra a contatto con il cavo
tende a solidificarsi intorno allo stesso creando uno strato isolante
■ corrosione per effetto pila: i conduttori interrati si ossidano al passaggio di corrente
soprattutto se di tipo continuo.
È importante realizzare una buona interconnessione tra le masse di un sito.
30
MERLIN GERIN
edificio 1
edificio 2
cavo di segnale
massa 1
alimentazione 1
massa 2
alimentazione 2
I1
Z1
V1
Z2
Fig.13: interconnessione delle terre
Supponiamo che le masse non siano interconnesse (Fig.13).Se una sovracorrente
I1 viene scaricata verso il terreno attraverso l’impedenza Z1 la massa M1 vede
aumentare il proprio potenziale al valore V1=Z1xI1.Tale aumento di potenziale viene
sentito anche dalla massa M2, in quanto un cavo di trasmissione dati collega i due
edifici. I rischi per le persone che si trovino nello stabile 2 sono altrettanto elevati.
Per evitare questo inconveniente è consigliato interconnettere le terre dei due edifici
(Fig.13 bis).
edificio 1
edificio 2
cavo di segnale
massa 1
alimentazione 1
massa 2
alimentazione 2
ZL
Z1
IL
interconnessione
di terra
Z2
VL
Fig.13 bis: interconnessione delle terre
Cosi facendo le persone risultano protette ma le apparecchiature no. Essendo tale
differenza di potenziale uguale a VL=ILxZL il valore dell’impedenza ZL deve essere
il più basso possibile. Le soluzioni in caso la lunghezza del cavo sia elevata sono
le seguenti:
■ raddoppiare o triplicare la sezione del cavo di interconnessione
■ utilizzare cavi in fibra ottica per la trasmissione di dati
La rete delle masse
È l’insieme di tutte le parti metalliche accessibili collegate tra loro da conduttori
di protezione PE (Fig.14).
massa 1
massa 2
collegamento
equipotenziale
Sintesi
È importante avere una resistenza
di terra bassa.
È molto importante avere una rete
di terra unica. Bisogna collegare
le terre di edifici separati allo stesso
punto. Ciò per evitare che un
collegamento di segnale (trasmissione
dati) tra edifici risulti pericoloso per
i beni e per le persone.
Il collegamento a stella delle masse
alla terra non è compatibile con le
perturbazioni in alta frequenza.
MERLIN GERIN
morsetto principale
di terra
PE
PE
ponticello
di interruzione
terra
Fig.14: equipotenzialità
31
2. Le regole generali di installazione
2.2 Il collegamento
delle terre e delle masse
Il collegamento equipotenziale tra masse differenti deve essere il più corto possibile,
al fine di evitare differenze di potenziale tra le masse stesse dovute
alla lunghezza e quindi all’impedenza dei conduttori di protezione.
Porre attenzione alla creazione di anelli di masse che risultano particolarmente
sensibili ai campi elettromagnetici (Fig.15). Ridurre il più possibile l’area.
cavo
massa 2
di segnale
massa 1
massa 1
massa 2
cavo
di segnale
anello
di massa
importante
anello
di massa
ridotto
no
si
Fig.15: ridurre l’anello di massa
Unicità della rete delle masse
La massa per essere in condizioni equipotenziali deve essere unica.
Tre sono i metodi di collegamento che rispettano l’unicità della rete delle masse:
■ rete a stella (Fig.16)
1
2
3
ddp
tra le masse
L1
L2
L3
cavo di messa a terra troppo lungo
massa
Fig.16: rete a stella
È un tipo di collegamento valido in bassa frequenza e per la protezione delle
persone ma è poco efficace per limitare perturbazione ad alta frequenza.
L’impedenza dei cavi è proporzionale alla lunghezza degli stessi.
Esiste il rischio di ottenere forti differenze di potenziale tra le masse.
Se le apparecchiature sono collegate elettricamente, l’anello delle masse che si
viene a creare risulta sensibile ai campi elettromagnetici (Fig.17).
massa 1
massa 2
cavo di segnale
grande superficie
campo
Fig.17: massa a stella = anello di massa di grande
superficie
32
MERLIN GERIN
■
collegamento ad un unico conduttore di protezione PE (Fig.18)
conduttori di protezione (PE)
massa
Fig.18: messa a terra tramite il conduttore di protezione PE
È un collegamento in serie. Un unico conduttore di protezione serve per diverse
apparecchiature. L’impedenza del cavo e di conseguenza la differenza di potenziale
risultano più basse. L’area creata dall’anello delle masse è notevolmente inferiore
rispetto al caso analizzato in precedenza. Per contro l’estinzione di numerose
scariche ad alta frequenza potrebbe risultare difficoltosa. In questo caso si rende
quindi necessario un ulteriore collegamento equipotenziale tra le apparecchiature.
■ collegamento alla massa più vicina (Fig.19)
massa
Fig.19: collegamento alla massa più vicina
Sintesi
L'equipotenzialità delle masse è una
condizione necessaria per garantire
il buon funzionamento di tutte
le apparecchiature elettriche;
consente di migliorare l’immunità
dalle perturbazioni elettromagnetiche.
MERLIN GERIN
È il collegamento più vicino alla rete di massa per esempio attraverso un cavo.
È il migliore collegamento realizzabile. L’area creata dall’anello delle masse è
limitata, l'equipotenzialità delle masse garantisce una bassa differenza di potenziale
tra le apparecchiature.
Attenzione poiché questo tipo di collegamento non sostituisce i collegamenti atti a
garantire la sicurezza delle persone.
33
2. Le regole generali di installazione
2.2 Il collegamento
delle terre e delle masse
Le regole di cablaggio
1 È auspicabile che tutte le canalizzazioni metalliche (acqua e gas), i cavi di
alimentazione elettrica, di telecomunicazione, di segnale entrino o escano da uno
stabile tutti nel medesimo punto. All’ingresso è opportuno realizzare un
collegamento equipotenziale collegando tutte le canalizzazioni e i conduttori
alla barra di terra o ad una piastra metallica dell’area di 1m2 in modo da evitare
il rischio di differenze di potenziale tra le varie linee (Fig.20).
verso
quadro
elettrico
discesa
parafulmine
sbarra principale
di terra o
piastra di collegamento
contatori
yyyyyyyyyyy
yyyyyyyyyyy
PE
verso rete di terra
cavo
di alimentazione
elettrica
acqua
gas
Fig.20: collegamento equipotenziale d’arrivo delle reti
2 Dopo aver realizzato equipotenzialità del sito, analizzare la distribuzione
dei conduttori e il loro cablaggio:
■ separare i conduttori durante la posa (Fig.21)
NO
SI
involucro metallico
cavi di misura
o sensibili
cavi
di potenza
cavi
di collegamento
Fig.21: ripartizione dei cavi
34
MERLIN GERIN
■ allontanare i cavi incompatibili tra loro e incrociarli sia nelle canalizzazioni che
nel quadro elettrico formando un angolo retto (Fig.22) al fine di evitare
accoppiamenti elettromagnetici tra i cavi
NO
SI
d < 30 cm
cavi di
potenza o
collegamento
incrociare i cavi
incompatibili
a angolo retto
d>
< 30 cm
cavo
sensibile
cavi di
potenza o
collegamento
cavo
sensibile
Fig.22: allontanare i cavi incompatibili.
■ assicurare la continuità elettrica alle estremità dei conduttori al fine di ottenere
una riduzione del fenomeno di accoppiamento dei cavi e una migliore protezione
contro le perturbazioni dei campi elettromagnetici (Fig.23).
canalina
canalina
a soffitto
passerella
a pioli
Fig.23: posa con effetto riduttore
MERLIN GERIN
35
2. Le regole generali di installazione
2.2 Il collegamento
delle terre e delle masse
i conduttori di andata e di ritorno devono sempre essere il più vicino possibile
tra di loro (Fig.24)
■
sensore
sensore
NO
SI
superficie dell'anello
troppo estesa
utilizzatore
utilizzatore
sensore
-
+
alimentazione
sensore
-
+
alimentazione
Fig.24: limitare le superfici dell’anello di cablaggio
■
■
utilizzare preferibilmente cavi schermati
collegare i conduttori liberi alla massa alle due estremità (Fig.25)
NO
dispositivo
elettronico
Sintesi
Le regole di cablaggio da utilizzare
per proteggere le installazioni da
perturbazioni ad alta frequenza sono
quelle dettate dalla compatibilità
elettromagnetica.
Evitare di realizzare anelli di masse.
Separare sempre i conduttori
di potenza da quelli di trasmissione
segnali e/o dati.
36
SI
dispositivo
elettronico
cavi allontanati dalla lamiera
o non collegati alla massa
lamiera equipotenziale
lamiera equipotenziale
Fig.25: cablaggio dei cavi non collegati
MERLIN GERIN
2.3 L'installazione in
cascata degli scaricatori
di sovratensione
Principio
La determinazione della protezione contro le sovratensioni dipende dal grado
di rischio del sito e dalla sensibilità delle apparecchiature da proteggere.
A volte l’impiego di un solo scaricatore non è sufficiente per garantire la scarica
di correnti elevate mantenendo un livello di protezione Up sufficientemente basso
(Fig.26).
alimentazione
generale
partenze
utilizzatori
sensibili
partenze
utilizzatori
Up = 2000 V
In = 20 kA
scaricatore
P1
Up = 1500 V
In = 2,5 kA
cassetta
alimentazione
generale
scaricatore
P2
cassetta di distribuzione
Fig.26: protezione in cascata
Il primo dispositivo P1 è posizionato in testa all’installazione. Il suo compito sarà
quello di scaricare a terra la massima energia con un livello di protezione pari a
2000 V sopportabile solo da determinate apparecchiature (contattori, motori).
Il secondo dispositivo P2 proteggerà le apparecchiature particolarmente sensibili
in quanto avrà una capacità di scarica minore ma un livello di protezione più basso.
Coordinamento degli scaricatori
UL1
I
i
utilizzatore
U1 = 2000V
scaricatore
parafoudre
P1
I-i
L
scaricatore
parafoudre
P2
U2 = 1500 V
I
UL2
Fig.27: coordinamento tra scaricatori
La protezione P2 è installata in parallelo alla protezione P1. Se la distanza L
è troppo bassa al manifestarsi di una sovratensione, P2, che ha un livello di
protezione U2 = 1500 V, interverrà prima di P1 con livello di protezione U1 = 2000 V.
P2 non sarà in grado di sopportare una corrente troppo elevata. È quindi necessario
coordinare le protezioni in modo che P1 intervenga in anticipo rispetto a P2.
Variando la lunghezza dei cavi di collegamento tra i due scaricatori varierà il valore
di induttanza tra le due protezioni. Questa auto induttanza si opporrà al passaggio
della corrente verso P2 apportando un certo ritardo che obbligherà P1 ad intervenire
in anticipo rispetto a P2. Un metro di cavo presenta auto induttanza di circa 1 µH.
La regola di calcolo ∆U = L di genera una caduta di tensione di circa 100 V/m • kA
dt
con onda 8/20 µs. Per L = 10 m avremo UL1 = UL2 ≅1000 V.
Perché P2 funzioni con un livello di protezione di 1500 V deve essere
U1 = UL1 + UL2 + U2 = 1000 + 1000 + 1500 V = 3500 V.
Ora P1 anticipa P2 proteggendolo.
MERLIN GERIN
37
2. Le regole generali di installazione
2.3 L'installazione in
cascata degli scaricatori
di sovratensione
Le tabelle 1 e 2 mostrano in che misura influisca la distanza tra due scaricatori
installati in cascata sugli effetti di ripartizione delle correnti tra P1 e P2 (Fig. 27).
L’ideale è di avere almeno 10 m.
distanza tra gli scaricatori
(m)
per I = 20 kA
1m
10 m
50 m
corrente in P1
(kA)
corrente in P2
(kA)
16,7
19
19,7
3,3
1
0,3
corrente in P1
(kA)
corrente in P2
(kA)
7,4
9,2
9,7
2,6
0,8
0,3
Tabella 1
distanza tra gli scaricatori
(m)
per I = 10 kA
1m
10 m
50 m
Tabella 2
Installazione
Lo scaricatore di sovratensioni PF1 (protezione principale) è installato all’interno
del quadro principale (Fig.28).
Lo scaricatore PF2 (protezione fine) è invece installato in una cassetta secondaria.
Se il quadro e la cassetta sono vicini tra di loro, faremo correre il cavo che unisce
i due scaricatori all’interno di una canalizzazione fino a raggiungere la lunghezza
minima di 10 metri. E’ possibile utilizzare più protezioni secondarie in associazione
ad una protezione primaria.
distribuzione
principale
PRC (1)
distribuzione
secondaria
PF1
PF2
distribuzione
secondaria
Sintesi
La protezione in cascata impone una
distanza minima tra i due dispositivi
di protezione pari almeno a 10 metri.
Tale principio è valido
indipendentemente dalla tipologia
di edificio in cui gli scaricatori vengono
installati (domestico, terziario o
industriale).
5m
collegamento
equipotenziale
PF2
canalina
L > 10 m
Fig.28: installazione in cascata
(1) Scaricatore per linee telefoniche.
38
MERLIN GERIN
2.4 Il sezionamento
degli scaricatori
di sovratensione
Tre sono i tipi di protezione che devono essere assicurate impiegando
uno scaricatore, in conformità alla norma NF C 15-100 (vedi pag.19):
■ la protezione interna contro l’invecchiamento dei componenti
■ la protezione esterna contro le correnti di corto circuito
■ la protezione contro i contatti indiretti
La protezione contro l’invecchiamento dei componenti
Sezionamento integrato all’interno dello scaricatore
Lo scaricatore a varistore è caratterizzato da una corrente di fuga molto bassa
(<1 mA). Per contro per la struttura del semiconduttore la corrente di fuga aumenta
leggermente ad ogni scarica di sovratensione assorbita.
Il riscaldamento dei componenti dovuto a questa corrente di fuga è la causa
dell’invecchiamento dello scaricatore.
Un sistema di esclusione interno disconnette lo scaricatore stesso prima che venga
raggiunto il grado di surriscaldamento massimo sopportabile.
Un led segnalerà la fine vita dell’apparecchiatura. Su alcune versioni è possibile
avere integrato nell’apparecchiatura un contatto di stato che commuterà
nel momento in cui lo scaricatore non sarà più in grado di funzionare (segnalazione
a distanza dell’efficienza della protezione Fig.29).
sganciatore
termico
segnalazione
a distanza
led di
segnalazione
Fig.29: interruttore interno
MERLIN GERIN
39
2. Le regole generali di installazione
2.4 Il sezionamento
degli scaricatori
di sovratensione
Protezione contro i corto-circuiti
Interruttore esterno allo scaricatore
Un parametro caratteristico degli scaricatori di sovratensione è il valore di corrente
massimo (Imax in onda 8/20 µs) che lo scaricatore è in grado di sopportare senza
danneggiarsi. Se questo valore viene superato, lo scaricatore è danneggiato
in modo irreversibile e definitivo: dovrà essere sostituito. La corrente di guasto
che ne consegue dovrà essere eliminata attraverso un sistema di interruzione
esterno installato a monte (Fig.30).
Solo un interruttore magnetotermico è in grado di garantire la protezione necessaria
per l’installazione di uno scaricatore di sovratensione:
■ tenuta alle onde normalizzate 8/20 µs e 1,2/50 µs:
❑ non deve intervenire per 20 choc al valore della corrente nominale
❑ può intervenire al valore massimo Imax senza danneggiarsi
■ assicurare l'esclusione dello scaricatore in caso di corto circuito.
Il sistema di esclusione interno non funziona in questo caso perché è sensibile
soltanto al riscaldamento conseguente ad un certo numero di interventi di scarica.
interruttore esterno
D
I guasto
scaricatore
apparecchiatura
da proteggere
Fig.30: interruttore esterno
Nel caso in cui lo scaricatore sia danneggiato in modo irreversibile e non si abbia
la possibilità di sostituirlo in tempi brevi, si può ovviare all’inconveniente del fuori
servizio dell'apparecchio, inserendo immediatamente a monte dello scaricatore
stesso un interruttore che in caso di necessità si trasforma anche
in sezionatore dello scaricatore (Fig.31).
protezione
dell'apparecchiatura
D
I guasto
interruttore
esterno
scaricatore
Sintesi
La sostituzione di uno scaricatore
diventa obbligatoria nei seguenti casi:
■ segnalazione da parte dello
strumento di fine vita (led o contatto
integrato)
■ apertura dell’interruttore
di sezionamento che indica
un corto-circuito dello scaricatore.
40
apparecchiatura
da proteggere
Fig.31: interruttore esterno e continuità di servizio
Protezione contro i contatti indiretti
Deve essere assicurata dai dispositivi differenziali quando necessario
MERLIN GERIN
2.5 Il coordinamento
delle protezioni
Principio
Gli scaricatori di sovratensione sono solitamente posizionati a valle degli interruttori
di protezione dell’impianto (Fig.32).
interruttore
di testa
interruttore
di protezione
dello scaricatore
scaricatore
Fig.32: scaricatore con interruttore associato
L’apparecchiatura generale di comando e protezione dell’impianto può essere:
■ non differenziale
■ differenziale di tipo non selettivo
■ differenziale di tipo selettivo o temporizzato.
Il coordinamento tra l'interruttore generale e quello di protezione dello scaricatore
deve garantire l'intervento di quest'ultimo sia durante una scarica normale che in fin
di vita dello scaricatore.
In un’installazione protetta con un interruttore differenziale generale, è preferibile
installare lo scaricatore di sovratensioni a monte del differenziale.
Alcuni enti di distribuzione dell’energia elettrica non consentono di intervenire
sulle installazioni a questo livello (es. ente Francese). È allora necessario prevedere
l’impiego di differenziali di tipo selettivo in modo che durante la scarica a terra delle
sovracorrenti da parte dello scaricatore di sovratensione non si verifichino sganci
intempestivi dell’interruttore differenziale di protezione (Fig.33).
interruttore
differenziale
di tipo selettivo
interruttore
associato
scaricatore
interruttore differenziale
ad alta sensibilità
selettivo con l'interruttore
differenziale a monte
Fig.33: scaricatore collegato a valle dell’interruttore automatico differenziale
Un’altra soluzione può essere la seguente: utilizzare un interruttore non differenziale
in testa all’installazione e immediatamente a valle utilizzare un interruttore
differenziale. Lo scaricatore sarà collegato a monte del differenziale generale e sarà
a sua volta protetto contro i contatti indiretti da un differenziale proprio (Fig.34).
L: collegamento classe II
Sintesi
Non installare mai uno scaricatore
di sovratensione senza un opportuno
interruttore di protezione associato.
Il coordinamento tra questo interruttore
e l’interruttore generale dell’impianto è
fondamentale per garantire la continuità
di servizio. È consigliato l’uso
di un interruttore differenziale di tipo
selettivo.
MERLIN GERIN
interruttore
differenziale
dell'impianto
interruttore magnetotermico
differenziale associato
scaricatore
Fig.34: scaricatore collegato a monte dell’interruttore differenziale dell'impianto.
41
2. Le regole generali di installazione
2.6 L’installazione
degli scaricatori
di sovratensione in quadro
I collegamenti
Devono essere i più corti possibile. Per proteggere le apparecchiature, una delle
caratteristiche da tenere in considerazione è il livello di tensione massima che
queste sono in grado di sopportare. Sceglieremo uno scaricatore con un livello
di protezione adeguato all’apparecchiatura da proteggere (Fig.35).
La lunghezza totale dei collegamenti è: L = L1 + L2 + L3; e costituisce un'impedenza
di circa 1 µH/m (con correnti ad alta frequenza).
di
Applicando la regola ∆U = L ⋅
con onda 8/20 µs ed una corrente di 8 kA,
dt
otteniamo una tensione di 1000 V di cresta per metro:
∆U = 1⋅ 10 −6 ⋅
8 ⋅ 10 3
8 ⋅ 10 −6
= 1000 V
Avremo quindi una tensione applicata all'utilizzatore pari a: Up + U1 + U2.
Se limiteremo L = 50 cm avremo 500 V di sovratensione per una scarica di 8 kA.
U dispositivo
L1
interruttore
U1
L2
L = L1 + L2 + L3 < 50 cm
scaricatore
L3
utilizzatore
Up da proteggere
U2
Fig.35: il collegamento di uno scaricatore
Le regole di cablaggio
■ regola 1
La prima regola da rispettare deve essere quella di non superare i 50 cm
per il collegamento dello scaricatore e del suo interruttore di protezione.
Il collegamento ideale è raffigurato nella figura 36.
interruttore
di protezione
L < 50 cm
utilizzatore
da proteggere
Fig.36: rappresentazione schematica dei collegamenti
42
MERLIN GERIN
regola 2
I conduttori destinati alle varie apparecchiature devono partire direttamente
dall’interruttore di sezionamento e dallo scaricatore (Fig.37).
■
alimentazione
partenze
protette
interruttore
associato
MERLIN GERIN
multi 9
C60N
C63A
400V
10000
15kA IEC 947,2
1
3
24854
2
4
0 - OFF
0 - OFF
L < 50 cm
scaricatore
MERLIN GERIN
multi 9
PF30
In
10kA (8/20)
Imax 30kA (8/20)
Up(LN/ ) 1,8kV
Uc
440V
15687
test
terra
Fig.37: i collegamenti sono agli stessi morsetti dello scaricatore
regola 3
Raggruppare i conduttori all’interno del quadro in modo che l’anello che si crea
delimiti un'area la più ridotta possibile (Fig.38).
■ regola 4
Separare i cavi di arrivo dello scaricatore dai cavi di partenza per evitare
di scambiare i cavi perturbati con i cavi protetti.
■
separazione delle canaline
cavi protetti e cavi disturbati
disturbi dei cavi causati
da cavi adiacenti
2
C
6 C
partenze
protette
2
C
6 C
superficie
dell'anello
di massa
elevata
SI
NO
morsettiera di terra
intermedia
LN
morsettiera
di terra
intermedia
superficie
dell'anello
di massa
ridotto
morsettiera di terra
principale
LN
morsettiera
di terra
principale
anello di massa
Fig.38: le precauzioni del collegamento in cassetta (regole 2,3,4,5)
regola 5
Posizionare i cavi contro le strutture metalliche della cassetta per ridurre l'anello
di massa riducendo così le perturbazioni.
In qualunque caso bisogna verificare che le strutture metalliche della cassetta,
o armadio, siano messi a massa con collegamenti molto brevi.
■
MERLIN GERIN
43
2. Le regole generali di installazione
2.6 L’installazione
degli scaricatori
di sovratensione in quadro
Schema d’installazione di uno scaricatore all’interno di un quadro
Per rispettare le regole di cablaggio la fase e il neutro saranno connessi
direttamente all’interruttore di sezionamento e la terra dell’impianto direttamente
al morsetto di terra dello scaricatore di sovratensione (Fig.39).
Se possibile utilizzare dei pettini di collegamento.
Questo cablaggio è particolarmente indicato per piccole utenze (domestico).
L N
2
C
6 C
protezione
protection
delle
apparecchiature
des
équipements
L < L50< cm
50 cm
2
C
6 C
pettine di collegamento
2
C
6 C
morsettiera di terra
Fig.39: schema di principio di installazione di scaricatore per uso domestico
Il cablaggio rappresentato in figura 40 è il più indicato per un'applicazione
nel terziario dove sono sempre possibili ampliamenti dell’impianto.
A tal proposito
sarà utile prevedere:
■ una morsettiera di distribuzione fase/neutro più vicina possibile all’interruttore
di sezionamento dello scaricatore
■ una morsettiera di terra intermedia più vicina possibile allo scaricatore
di sovratensione.
L
N
morsettiera
di ripartizione
fase/neutro
protezione
protection
delle
apparecchiature
des
équipements
L < L50< cm
50 cm
morsettiera
di terra
intermedia
massa
dell'apparecchiatura
morsettiera di terra principale
conduttore di terra
Fig.40: collegamento semplificato per il terziario e l’industria
44
MERLIN GERIN
Alimentazione del quadro dall’alto
Schema di collegamento di uno scaricatore di sovratensione e dell’interruttore
di protezione associato installati su due guide differenti (Fig.41).
arrivo
L1 L3
N
L2
partenze
rete
protetta
PE o cavo di terra
morsettiera
di cablaggio
sbarra di messa a terra
PE
massa della cassetta
Fig.41: installazione dello scaricatore su guida differente
Schema di collegamento di uno scaricatore di sovratensione e dell’interruttore
di protezione associato installati sulla medesima guida (Fig.42).
partenze
rete
protetta
arrivo
N
L1 L3
L2
morsettiera
di cablaggio
PE
massa della cassetta
PE o cavo di terra
Fig.42: installazione dello scaricatore sulla stessa guida
MERLIN GERIN
45
2. Le regole generali di installazione
2.6 L’installazione
degli scaricatori
di sovratensione in quadro
Alimentazione del quadro dal basso
partenze
rete
protetta
PE
morsettiera di terra
massa locale
morsettiera
di cabalggio
arrivo
PE o cavo di terra
Fig.43: installazione dello scaricatore con alimentazione dal basso
Sezione dei cavi
È consigliato l’utilizzo delle seguenti sezioni:
■ > 4 mm2 in assenza di un parafulmine
■ ≥ 10 mm 2 in presenza di un parafulmine
46
MERLIN GERIN
3. La scelta delle protezioni
3.1 La valutazione dei rischi
di sovratensioni per
l'installazione da
proteggere
Per determinare il livello di protezione di cui un’installazione ha bisogno viene
di seguito proposto un metodo di valutazione del rischio che tiene in considerazione
diversi parametri.
Principio generale
Gli elementi da considerare per la valutazione del rischio sono i seguenti:
■ esposizione della zona ai rischi di caduta fulmini
■ tipologia della linea di alimentazione
■ topografia del sito
■ presenza di un eventuale parafulmine
■ natura dei materiali da proteggere
■ le sovratensioni di manovra.
Questi elementi ci consentono di definire due diagnostiche: la diagnostica
delle apparecchiature da proteggere e quella del sito in cui ci troviamo.
La diagnostica delle apparecchiature
È definita dalla formula:
R=S+C+I
R=
S=
C=
I =
è un indice del rischio per le apparecchiature
sensibilità dei materiali
costo dei materiali
tasso di incidenza del disservizio dovuto all’indisponibilità dei materiali
la sensibilità dei materiali (tabella 1)
È legata alla tensione di isolamento dei materiali.
■
S=
S=1
U≥ 2,5 kV categoria III e IV
tenuta a chocs elevati
quadri di distribuzione, apparecchiature fisse
(interruttori, prese di corrente), dispositivi
industriali (motori, trasformatori),
apparecchiature installate a monte del quadro
di distribuzione.
S=3
U < 2,5 kV categoria I e II
tenuta a chocs bassi
tutti gli apparecchi sensibili:
personal computer, fax, stereo hi-fi,
televisori, videoregistratori, elettrodomestici,
dispositivi elettronici, utensili.
Tabella 1
■
C=
il costo dei materiali (tabella 2 )
C=1
costo basso
< 3 ML
C=2
costo medio
3-30 ML
C=3
costo elevato
> 30 ML
Tabella 2
■
I=
tasso di disservizio (tabella 3 )
I=1
nessuna incidenza
per le attività
I=2
interruzione parziale
dell'attività
I=3
interruzione dell'attività
con conseguenze economiche
inaccettabili
Tabella 3
48
S + C +
I
= R
S + C +
I
= R
MERLIN GERIN
La diagnostica del sito in cui ci troviamo
È definita dalla formula:
E = Ng (1 + BT + MT + d)
100
Ng =
■ Ng: esposizione della zona al rischio di caduta fulmini.
Consultare le carte indicanti il numero di fulmini per chilometro quadrato per anno
della zona in cui ci si trova (vedi Allegati pag. 71).
■
BT: lunghezza in chilometri della linea di bassa tensione (tabella 4)
alimentation HTA
alimentazione MT
interrata
alimentazione BT
interrata
3
2
1
4
7
6
5
8
9
0
alimentazione
aerea
della cabina
MT/BT ➋
su palo
alimentazione BT ➊
aerea
Fig. 1: struttura di una rete di alimentazione BT
BT =
BT = 0
linea
interrata
BT = 0,2
l = 100÷200 m
BT = 0,4
l = 201÷300 m
BT = 0,6
l = 301÷400 m
BT = 0,8
l = 401÷500 m
BT = 1
l > 500 m
lunghezza della linea aerea in bassa tensione
Tabella 4
■
MT =
MT: tipo di alimentazione della cabina MT/BT (tabella 5)
MT = 0
alimentazione
interrata
HT = 1
alimentazione aerea
➋
Tabella 5
■
d=
d: coefficiente relativo alle caratteristiche del sito (tabella 6)
d
localizzazione
dell'edificio o della
linea
d=0
completamente
circondato
da strutture
d = 0,5
qualche
struttura
vicino
d = 0,75
d=1
terreno piano presenza di specchi
d'acqua, luoghi montuosi,
parafulmini
Tabella 6
Ng
100
Sintesi
Questo metodo è un aiuto alla scelta.
Ha comunque un margine di errore
dovuto alle approssimazioni delle cifre
(lunghezza della linea, densità di
fulminazione).
Sarà cura dell'installatore affinare
la scelta in tutta libertà.
MERLIN GERIN
( 1 + BT + MT + d ) = E
x(
+
+
+
)=
Attenzione: tenere conto delle eventuali sovratensioni di manovra.
Quando l'installazione contiene apparecchiature che possono provocare
sovratensioni di manovre, oppure è influenzata da altre installazioni che possono
provocarne, può essere opportuno sovradimensionare gli scaricatori oppure
installarne quando non previsti.
49
3. La scelta delle protezioni
3.2 La tabella di scelta
degli scaricatori
di sovratensione
Dopo avere determinato il livello di rischio delle apparecchiature e del sito
da proteggere utilizzare la seguente tabella per scegliere la protezione adatta.
Griglia di scelta degli scaricatori BT
R: livello di rischio degli utilizzatori
R=8o9
PF15 + PF8
PF15 + PF8
PF30 + PF8
PF65 + PF8
R=6o7
PF15
PF15
PF30
PF65
R≤5
poco utile
PF15
PF15
PF30
0
1
E≤1
1<E≤2
2
2<E≤4
4
E>4
E: livello
di rischio
del luogo
Griglia di scelta per la protezione di linee telefoniche
R: livello di rischio degli utilizzatori
R = 8 ou 9
PRC
obbligatorio
PRC
obbligatorio
PRC
obbligatorio
PRC
obbligatorio
R≤7
PRC
consigliato
PRC
consigliato
PRC
obbligatorio
PRC
obbligatorio
0
1
2
4
E: livello
di rischio
del luogo
Completare la scelta con i seguenti elementi:
■ scaricatore 2P oppure 4P
■ contatto di segnalazione a distanza
■ la presenza di un parafulmine nel raggio di 50 m impone di aumentare
la protezione ottenuta con il metodo di calcolo precedentemente illustrato.
Se le apparecchiature da proteggere sono particolarmente sensibili alle
sovratensioni (computer, apparecchiature elettroniche) installare un PF8 in
coordinamento con la protezione ottenuta. Lo scaricatore PF8 sarà installato in un
quadro secondario in prossimità delle apparecchiature da proteggere
3.3 La scelta
dell'interruttore
di sezionamento
La tabella seguente indica il tipo di interruttore da utilizzare per il sezionamento
dello scaricatore di sovratensione
tipo di
scaricatore
interruttore di protezione
associato
PF65
NC100
C60
C60
(C)
(C)
(C)
(50 A)
(50 A)
(20 A)
C60
C60
(C)
(C)
(20 A)
(20 A)
PF30
PF30r
PF15
PF8
50
MERLIN GERIN
3.4 Esempio di valutazione
del rischio
Edificio isolato
L’abitazione si trova in un terreno pianeggiante ed è circondata da alcuni alberi
molto alti; è dotata di parafulmine. L’alimentazione è in bassa tensione aerea
con una distanza dal punto di trasformazione MT/BT pari a 200 m.
L’esposizione della zona al rischio di caduta fulmini è: Ng= 0,6
Il costo delle apparecchiature da proteggere è relativamente elevato
e l’indisponibilità dei materiali comporta un’interruzione parziale dell’attività
(allarme, irrigazione,...).
parafulmine
linea aerea MT
linea aerea BT 200 m
cabina
MT/BT
su palo
Fig. 2
Diagnostica delle apparecchiature:
Sensibilità dei materiali:
Costo dei materiali:
Tasso di disservizio:
Diagnostica del sito:
Esposizione della zona:
Lunghezza della linea BT:
Modo di distribuzione dell'energia:
Coefficiente relativo al sito:
R
S
C
I
R
=
=
=
=
=
S+C+I
3
2
2
3+2+2
R=7
E = Ng (1 + BT + MT + d)
100
Ng = 0,6
BT = 0,2
MT = 1
d = 1
E = 0,6 (1 + 0,2 + 1 + 1) E = 1,9
La tabella di scelta ci indirizza verso uno scaricatore di sovratensioni PF15 con
relativo interruttore di sezionamento C60 20 A.
Abitazione in zona urbana
Abitazione in zona urbana circondata da strutture con una densità di fulminazione
bassa, alimentata da una linea aerea BT di 20 m. Il materiale da proteggere ha una
tenuta agli chocs ridotta (Hi-fi, TV, computer) e un costo medio, senza particolari
esigenze di continuità di servizio. L’abitazione è situata in una zona a bassa densità
di fulminazione: Ng=0,5
BT 20 m
Fig. 3
Diagnostica delle apparecchiature:
Tenuta agli chocs ridotta:
Costo medio:
Tasso di disservizio:
Diagnostica del sito:
Densità di fulminazione bassa:
Lunghezza della linea BT:
Linea MT/BT interrata:
Luogo circondato da strutture:
R = S+C+I
S = 3
C = 2
I = 1
R = 3+2+1
R=6
E
= Ng (1 + BT + MT + d)
100
Ng = 0,5
BT = 0
MT = 0
d = 0
E = 0,5 (1 + 0 + 0 + 0)
E = 0,5
La griglia di scelta dello scaricatore con R=6 e E=0,5 indica che in questo caso
è opportuno installare un PF15, con relativo interruttore C60N 20 A.
MERLIN GERIN
51
3. La scelta delle protezioni
3.5 L'offerta
La tabella di seguito evidenzia tutte le caratteristiche degli scaricatori
di sovratensione Merlin Gerin.
n° di
poli
larghezza
in passi
da 9 mm
PF15
2P
4P
2P
4P
2P
4P
2P
14
14
6
8
6
8
4
PF15
4P
8
PF8
2P
4
PF8
4P
8
PRC
2P
2
denominazione
PF65r
PF30r
PF30
I nominale
di scarica
In (kA)
onda 8/20 µs
20 (MC)
20 (MC)
10 (MC)
10 (MC)
10 (MC)
10 (MC)
5 (MC)
2 (MD)
5 (MC)
2 (MD)
2 (MC)
2 (MD)
2 (MC)
2 (MD)
I max
di scarica
I max (kA)
onda 8/20 µs
65 (MC)
65 (MC)
30 (MC)
30 (MC)
30 (MC)
30 (MC)
15 (MC)
8 (MD)
15 (MC)
8 (MD)
8 (MC)
8 (MD)
8 (MC)
8 (MD)
livello
di protezione
Up (V)
codice
2 000 (MC)
2 000 (MC)
1 800 (MC)
1 800 (MC)
1 800 (MC)
1 800 (MC)
1 800 (MC)
1 000 (MD)
1 800 (MC)
1 000 (MD)
1 500 (MC)
1 000 (MD)
1 500 (MC)
1 000 (MD)
15684
15685
15689
15690
15687
15688
15692
15693
15695
15696
15462
Altre caratteristiche
denominazione
PF65r
PF30r
PF30
PF15 2P
PF15 4P
PF8 2P
PF8 4P
PRC
interruttore
funzionamento segn. fine di
di protezione
MC e/o MD
vita spia+test
NC100 (C) (50A) MC
si
o C60 (C) (50A) MC
si
C60 (C) (20A)
MC
si
MC
si
C60 (C) (20A)
MC
si
MC
si
C60 (C) (20A)
MC + MD
solo spia
C60 (C) (20A)
MC + MD
solo spia
C60 (C) (20A)
MC + MD
solo spia
C60 (C) (20A)
MC + MD
solo spia
no
segnalazione
a distanza
si
si
si
si
no
no
no
no
no
no
no
collegamenti
codice
(Ph-N)
25 mm2
terra
50 mm2
15684
15685
15689
15690
15687
15688
15692
15693
15695
15696
15462
(Ph + N)
16 mm2
terra
25 mm2
2 x 2,5 mm2
MC modo comune: protezione fase-terra e neutro-terra.
MD modo differenziale: protezione fase-neutro.
52
MERLIN GERIN
MERLIN GERIN
multi 9
PF65r
In
20kA (8/20)
Imax 65kA (8/20)
100kA (4/10)
2kV
Up(LN/ )
440V
Uc
PF65r conforme alla norma
NF C 61-740/1995
Consigliato per un livello di rischio
molto elevato (posizione molto esposta)
Impiego: tutti i sistemi di collegamento
a terra (regime di neutro) IT, TT, TN.
tipo
2 poli
4 poli
largh.
passi
da
9 mm
14
14
tensione
nominale
di rete
(V)
230/400
230/400
I nom. cod.
(kA)
onda
8/20 µs
20
15684
20
15685
15685
test
Caratteristiche
■ capacità di scarica in modo comune:
❑ I nom.: 20 kA, onda 8/20 µs
❑ I max.: 65 kA, onda 8/20 µs
100 kA, onde 4/10 µs
■ Ic corrente residua permanente
< 1 mA
■ livello di protezione: Up = 2000 V
■ Uc tensione max, in regime
permanente: 440 V
■ segnalazione tramite spia arancione:
❑ spento in funzionamento
❑ intermittente dopo fine vita
■ pulsante test della spia sul fronte
■ segnalazione a distanza di fine vita
tramite contatto normalmente chiuso,
3 A, 230 V CA
■ collegamenti tramite morsetti a
gabbia:
❑ fase e neutro: 25 mm2
❑ terra: 50 mm2
■ sezione mini fase/N/terra:
❑ 4 mm2 senza parafulmine
❑ 10 mm2 con parafulmine
❑ segnalazione a distanza: 2 x 2,5 mm2
■ autoprotezione tramite sezionamento
termico integrato
■ temperatura di funzionamento:
-25 a +60°C
■ temperatura di stoccaggio:
-40 a +85°C
■ tempo di risposta dei componenti
attivi: < 25 ns;
■ peso:
❑ 2P 490 g,
❑ 4P 670 g.
L3
L2
L1
N
L1
N
N
L1
N
Fig. 5 - PF65 2P: cod. 15684
MERLIN GERIN
L1
L2
L3
PF65 4P: cod. 15685
53
3. La scelta delle protezioni
3.5 L'offerta
MERLIN GERIN
multi 9
PF30r
In
10kA (8/20)
Imax 30kA (8/20)
Up(LN/ ) 1,8kV
440V
Uc
15690
test
PF30 e PF30r conformi alle norme
NF C 61-740/1995
Consigliati per un livello di rischio
elevato.
Utilizzo: tutti i sistemi di collegamento
a terra (regime di neutro) IT, TT, TN.
Caratteristiche
■ capacità di scarica in modo comune:
❑ I nom.: 10 kA, onda 8/20 µs
❑ I max.: 30 kA, onda 8/20 µs
■ Ic corrente residua permanente
< 1 mA
■ livello di protezione: Up = 1 800 V
■ Uc tensione max, in regime
permanente: 440 V
■ segnalazione tramite spia arancione:
❑ spento in funzionamento
❑ intermittente dopo fine vita
■ pulsante di test della spia sul fronte
■ collegamento tramite morsetti
a gabbia:
❑ fase e neutro: 25 mm2;
❑ terra: 50mm2
■ sezione minima fase/N/terra:
❑ 4 mm2 senza parafulmine
❑ 10 mm2 con parafulmine
■ autoprotezione tramite sezionamento
termico integrato
■ tempi di risposta dei componenti
attivi: < 25 ns
■ pesi:
❑ PF30 2P: 280 g
❑ PF30 4P: 420 g
tipo
PF30
2 poli
4 poli
PF30r
2 poli
4 poli
largh.
passi
da
9 mm
tensione
nominale
di rete
(V)
I nom. cod.
(kA)
onda
8/20 µs
6
8
230/400
230/400
10
10
15687
15688
6
8
230/400
230/400
10
10
15689
15690
PF30r
Segnalazione a distanza di fine vita
tramite contatto normalmente chiuso,
3 A, 230 V CA
■ collegamento tramite morsetti
a gabbia:
❑ segnalazione a distanza: 2 x 2,5 mm2
■ pesi:
❑ PF30r 2P: 290 g
❑ PF30r 4P: 430 g
■
L3
L2
L1
N
L1
N
N
L1
N
Fig. 6 - PF30r 2P: cod. 15689
PF30 2P: cod. 15687
54
L1
L2
L3
PF30r 4P: cod. 15690
PF30 4P: cod. 15688
MERLIN GERIN
MERLIN GERIN
multi 9
PF15
5kA (8/20)
In
Imax 15kA (8/20)
Up(LN/ ) 1,8kV
1,1kV
Up(L/N)
250/440V
Uc
15693
PF15 conforme alla norma
NF C 61-740/1995
Consigliato per un medio livello
di rischio.
Utilizzazione: tutti i sistemi di
collegamento a terra (regime di neutro)
IT, TT, TN.
tipo
2 poli
largh.
passi
da
9 mm
4
tensione
nominale
di rete
(V)
230/400
4 poli
8
230/400
I nom. cod.
(kA)
onda
8/20 µs
5 MC 15692
2 MD
5 MC 15693
2 MD
Caratteristiche
■ capacità di scarica in modo comune
❑ I nom.: 5 kA, onda 8/20 µs
❑ I max.: 15 kA, onda 8/20 µs
■ Ic, corrente residua permanente
< 1 mA
■ livello di protezione: Up = 1 800 V
■ Uc tensione max in regime
permanente 440 V
■ capacità di scarica in modo
differenziale:
❑ I nom.: 2kA, onda 8/20 µs
❑ I max.: 8 kA, onda 8/20 µs
■ Ic corrente residua permanente
< 1 mA
■ livello di protezione Up: 1000 V
■ Uc tensione max in regime
permanente: 440 V
■ segnalazione tramite spia arancione:
❑ spento in funzionamento
❑ intermittente dopo fine vita
■ collegamento tramite morsetti
a gabbia:
❑ fase e neutro: 16 mm2
❑ terra: 25 mm2
■ sezione minima fase/N/terra:
❑ 4 mm2 senza parafulmine
❑ 10 mm2 con parafulmine
■ autoprotezione tramite sezionamento
termico integrato;
■ tempi di risposta dei componenti
attivi: < 25 ns;
■ peso:
❑ 2P 240 g,
❑ 4P 420 g
L3
L2
L1
N
L1
N
N
L1
N
Fig. 7 - PF15 2P: cod.. 15692.
MERLIN GERIN
L1
L2
L3
PF15 4P: cod. 15693.
55
3. La scelta delle protezioni
3.5 L'offerta
MERLIN GERIN
PF8 conforme alla norma
NF C 61-740/1995
Si utilizza in presenza di sensori molto
sensibili, è da mettere in opera in
coordinamento con un PF65r, PF30,
PF30r, PF15.
Utilizzo: tutti i sistemi di collegamento
da terra (regime di neutro) IT, TT, TN.
tipo
2 poli
largh.
passi
da
9 mm
4
tensione
nominale
di rete
(V)
230/400
4 poli
8
230/400
I nom. cod.
(kA)
onda
8/20 µs
2 MC 15695
2 MD
2 MC 15696
2 MD
multi 9
PF8
2kA (8/20)
In
8kA (8/20)
Imax
Up(LN/ ) 1,5kV
1kV
Up(L/N)
250/440V
Uc
15696
Caratteristiche
■ capacità di scarica in modo comune
❑ In nom.: 2 kA, onda 8/20 µs
❑ I max.: 8 kA, onda 8/20 µs
■ Ic corrente residua permanente
< 1 mA
■ livello di protezione: Up = 1 500 V
■ Uc tensione max, in regime
permanente: 440 V
■ capacità di scarica in modo
differenziale:
❑ I nom.: 2 kA, onda 8/20 µs
❑ I max.: 8 kA, onda 8/20 µs
■ Ic corrente residua permanente:
< 1 mA
■ livello di protezione: Up = 1000 V
■ Uc tensione max, in regime
permanente: 440 V
■ segnalazione tramite spia arancione:
❑ spento in funzionamento
❑ intermittente dopo fine vita
■ collegamento tramite morsetti
a gabbia:
❑ fase e neutro: 16 mm2
❑ terra: 25 mm2
■ sezione minima fase/N/terra:
❑ 4 mm2 senza parafulmine
❑ 10 mm2 con parafulmine
■ autoprotezione tramite sezionamento
termico integrato
■ tempi di risposta dei componenti
attivi: < 285 ns
■ peso:
❑ 2P 170 g,
❑ 4P 260 g
L3
L2
L1
N
L1
N
N
L1
N
Fig. 8 - PF8 2P: cod. 15695.
56
L1
L2
L3
PF8 4P: cod. 15696.
MERLIN GERIN
MERLIN GERIN
multi 9
PRC
PRC scaricatore di sovratensione
per linea telefonica
Funzione
Questo scaricatore di sovratensione
protegge le installazioni telefoniche
contro le sovratensioni transitorie
d’origine atmosferica.
tipo
PRC
larghezza in passi
da 9 mm
2
cod.
15462
48V
15462
MERLIN GERIN
Caratteristiche
■ montaggio: in parallelo sulla rete
telefonica
■ U alimentazione: 48 V CC
■ capacità di scarica:
❑ 10 chocs a 5 kA in onda 8/20 µs
❑ 10 chocs a 5 A in 1 secondo
❑ capacità a 1 kHz: < 100 pF (senza
indebolimento del segnale)
■ resistenza di isolamento: > 10 MΩ
■ indicazione di fine vita per messa
in corto-circuito irreversibile
dell’apparecchio (abolizione della
tonalità)
■ collegamento: tramite 3 morsetti
a gabbia per cavo fino a 2 x 2,5 mm2
■ peso: 50 g
57
3. La scelta delle protezioni
3.6 Gli schemi di cablaggio
per la segnalazione
a distanza
Schema per la segnalazione a distanza dello scaricatore di sovratensione
PF65r/PF30r (Fig. 11)
L1
N
MERLIN GERIN
multi 9
C60N
C63A
400V
10000
15kA IEC 947,2
1
3
24854
2
4
0 - OFF
0 - OFF
interruttore
di protezione
dello scaricatore
MERLIN GERIN
segnalazione
a distanza
di fine di vita
multi 9
PF30
scaricatore
In
10kA (8/20)
Imax 30kA (8/20)
Up(LN/ ) 1,8kV
Uc
440V
15687
test
Fig.11: segnalazione di fine di vita dello scaricatore
Questo schema semplice permette di inviare a distanza unicamente la fine vita dello
scaricatore di sovratensione.
Schema per la segnalazione a distanza dello scaricatore di sovratensione
PF65r/PF30r o interruttore di sezionamento associato (Fig. 12)
L1
N
MERLIN GERIN
multi 9
SD
MERLIN GERIN
multi 9
C60N
C63A
400V
10000
15kA IEC 947,2
1
3
24854
2
4
Reset
26927
0 - OFF
0 - OFF
interruttore
di protezione dello scaricatore
+ SD (segnalazione guasto)
segnalazione
a distanza
MERLIN GERIN
multi 9
PF30
In
10kA (8/20)
Imax 30kA (8/20)
Up(LN/ ) 1,8kV
Uc
440V
scaricatore
15687
test
Fig.12: segnalazione unica di fine di vita dello scaricatore o apertura dell’interruttore di protezione
Questo schema permette di segnalare su una spia unica un guasto nel circuito
dello scaricatore di sovratensione:
■ l’interruttore di sezionamento è aperto a seguito di un fulmine che ha corto
circuitato un varistore dello scaricatore di sovratensione.
■ lo scaricatore di sovratensione è arrivato a fine vita tramite sezionamento termico.
La spia arancione dello scaricatore di sovratensione lampeggia.
58
MERLIN GERIN
Schema per la segnalazione a distanza dello scaricatore di sovratensione
PF65r/PF30r e dell’interruttore di sezionamento
L1
N
MERLIN GERIN
multi 9
SD
MERLIN GERIN
multi 9
C60N
C63A
400V
10000
15kA IEC 947,2
1
3
24854
2
4
Reset
26927
0 - OFF
segnalazione
a distanza
guasto
dell'interruttore
0 - OFF
interruttore
di protezione
+ SD (segnalazione guasto)
MERLIN GERIN
segnalazione
a distanza
di fine di vita
multi 9
PF30
In
10kA (8/20)
Imax 30kA (8/20)
Up(LN/ ) 1,8kV
Uc
440V
scaricatore
15687
test
Fig.13: segnalazione doppia di fine di vita dello scaricatore e apertura dell’interruttore di protezione
Questo schema permette di segnalare separatamente:
■ l’apertura dell’interruttore di sezionamento (spia rossa) a seguito di un fulmine
corto-circuitando lo scaricatore di sovratensione
■ la fine vita dello sganciatore di sovratensione (spia verde che si spegne) tramite
sezionamento termico.
MERLIN GERIN
59
3. La scelta delle protezioni
3.7 Esempi d’applicazione
Esempio 1: la villa
La posizione
Villa situata su un terreno pianeggiante.
L’alimentazione in bassa tensione è aerea (Fig. 14).
Gli utilizzatori
Il materiale da proteggere è:
■ elettrodomestici: frigorifero, forno micro-onde, lavastoviglie, congelatore
■ impianto hi-fi
■ televisore
■ telefono, citofono.
alimentazione
MT aerea
cabina MT/BT
su palo
Fig.14: alimentazione generale
Studio dei rischi sugli utilizzatori
■ forte sensibilità dei ricevitori: S = 3
■ costo medio dei ricevitori: C = 2
■ conseguenza dell’indisponibilità: I = 1
Calcolo del rischio ricevitore: R = S + C + I = 3 + 2 + 1 = 6
R=6
Studio del rischio del sito
linea bassa tensione aerea: BT = 1
■ linea media tensione aerea: MT = 1
■ luogo del sito terreno piatto e scoperto: d = 0,75
■ la mappa di densità ceraunica indica: Ng = 0,3 (pag. 72)
100
Calcolo del rischio sito: E = Ng (1 + BT + MT + d) = 0,3 (1 + 1 + 1 + 0,75)
100
■
E = 1,12
Scelta dello scaricatore di sovratensione
I valori di R e E nelle griglie di scelta raccomandano d’installare uno scaricatore
di sovratensione PF15 bipolare per proteggere la linea di B.T.
Lo scaricatore di sovratensione telefonico PRC è fortemente consigliato per avere la
protezione globale dell’installazione.
Il potere d’interruzione nel domestico è di 4,5 kA, ciò che permette di precisare
la scelta dell’interruttore di sezionamento C60 a (curva C) 20 A bipolare
(tab. pag. 52).
60
MERLIN GERIN
L’installazione
Installando uno scaricatore di sovratensione, tutti i parametri sono importanti
e devono essere rispettate tutte le regole di cablaggio.
La selettività delle protezioni impone l’impiego di un interruttore differenziale
generale di tipo selettivo che quindi non abbia sganci intempestivi (Fig. 15).
interruttore di allacciamento
C60 2P
CDS
PF15 2P
32 A
2A
20 A 10 A 10 A 10 A 10 A
J/N
TV
TL
CT
20 A
ID
25 A
DPNa Vigi
20 A
CT
20 A 10 A 10 A
Fig.15: schema di installazione
Le verifiche di base sono state effettuate:
■ misura della messa a terra 4 Ω
■ verifica dei collegamenti a terra di tutti gli apparecchi
■ verifica dell’equipotenzialità di tutte le masse conduttrici dell’abitazione
Lo scaricatore di sovratensione è stato installato in una cassetta seguendo
il cablaggio della Fig. 16.
Il cablaggio non rispettava le regole di base raccomandate:
■ lunghezza max di 50 cm
■ separazione dei circuiti inquinati e dei circuiti protetti.
È stato rifatto il cablaggio in conformità alla figura 17.
Essa tiene conto dell’impiego dei prodotti nella cassetta per minimizzare l’anello
di massa e separare i circuiti.
MERLIN GERIN
61
3. La scelta delle protezioni
3.7 Esempi d’applicazione
anello
di massa
poco esteso
anello
di massa
troppo grande
scaricatore
PF 15
interruttore
di protezione
C60
interruttore
di protezione
C60
lunghezza
del cablaggio
43 cm < 50 cm
lunghezza
del cablaggio
160 cm > 50 cm
scaricatore
PF 15
morsettiera
di terra
intermedia
morsettiera
di terra
principale
arrivo cavo
di terra
alimentazione
alimentazione
arrivo cavo
di terra
morsettiera
di terra
principale
anello di massa
Fig.16: installazione dello scaricatore non conforme
62
Fig.17: installazione dello scaricatore conforme
MERLIN GERIN
Esempio 2: l’hotel ristorante
Il sito
Un hotel-ristorante di 2 piani, 2300 m2, 63 camere; un ristorante con cucina, sale
riunioni, bar (Fig. 18).
È situato su un terreno pianeggiante.
Le alimentazioni BT e MT sono interrate.
cabina MT/BT
HOTEL
alimentazione
MT interrata
alimentazione BT interrata
Fig.18: alimentazione generale
Gli utilizzatori
Il materiale da proteggere è:
■ centrale telefonica
■ allarme incendio
■ controllo d’accesso
■ gestione tecnica: riscaldamento, climatizzazione, illuminazione
■ informatica di gestione
■ televisioni
Studio del rischio utilizzatori
■ forte sensibilità degli utilizzatori: S = 3
■ costo degli utilizzatori elevato : C = 3
■ conseguenze dell’indisponibilità importanti : I = 3
Calcolo del rischio utilizzatore : R = S + C + I = 3 + 3 + 3 = 9
R=9
Studio del rischio sito
■ linea bassa tensione interrata: BT = 0
■ linea media tensione interrata: MT = 0
■ situazione dello stabile: circondato da qualche struttura: d = 0,75
■ la mappa di densità ceraunica indica: Ng = 1,2 (pag. 72)
100
Calcolo del rischio sito: E = Ng (1 + BT + MT + d) = 1,2 (1 + 0 + 0 + 0,75)
100
E = 2,1
Scelta dello scaricatore di sovratensione
I valori di R e E nella griglia di scelta raccomandano d’installare uno scaricatore
di sovratensione PF30 tetrapolare nel quadro generale BT. Uno scaricatore di
sovratensione PF8 sarà installato in cascata a valle del PF30, in ciascuna cassetta
di distribuzione secondaria.
Rimane comunque necessario uno scaricatore di sovratensione telefonico PRC.
Gli interruttori di sezionamento degli scaricatori di sovratensione sono:
■ C60 (C), 20 A, tetrapolari, per il PF30 (tabella pag. 52)
■ C60 (C), 20 A, tetrapolari, per il PF8
Il potere di interruzione è di 10 kA. Gli interruttori sono dunque dei C60N (curva C).
MERLIN GERIN
63
3. La scelta delle protezioni
3.7 Esempi d’applicazione
L’installazione
Lo schema di collegamento a terra (regime di neutro) è il TT.
L’interruttore di collegamento è un NS400N, 4 x 300A con blocco differenziale
I∆n = 1 A ritardato di 0,2 s per evitare interventi intempestivi.
La selettività delle protezioni è realizzata tramite il blocco differenziale ritardato
di 0,2 s.
Lo schema d’installazione è rappresentato in figura 19.
NS 400 N
4 x 300 A
cassetta
di allacciamento
C 60
PF 30
cavo proveniente
da altra cassetta
distanza > 10 m
IG
C161NI
4 x 160 A
regola
dei
50 cm
NC100H
4 x 63 A
C60N
4 x 50 A
Vigi 300 mA
C60
o
PF8 alim. 1 piano
CE
ascensore
C 60a
4 x 10 A
clim 1
C60a luce
2 x 40 A
300 mA
C60a
4 x 20 A
300 mA
DPN
2 x 10 A
DPN
2 x 10 A
TL
clim 2
DPN
2 x 10 A
BP
BP
comando
luce 1
comando
luce 2
altre cassette
di distribuzione
comando
VMC 1
cassetta
di distribuzione
reception
comando
VMC 2
C 60a
4 x 32 A
30 mA
DPN
2 x 15 A
alim. PC 1
DPN
2 x 15 A
TL
C 60a
4 x 32 A
30 mA
DPN
2 x 15 A
DPN
2 x 15 A
alim. PC 2 incendio luce soccorso
Fig.19: schema di installazione
64
MERLIN GERIN
Lo scaricatore di sovratensione di testa d’installazione PF30 è installato nella
cassetta direttamente all’arrivo dell’alimentazione con un interruttore di
sezionamento associato.
È situato a 15 m dalla hall, e questo permette di rispettare la regola dei 10 m per la
messa in serie. È preferibile scegliere uno scaricatore di sovratensione PF30r
(con segnalazione a distanza) per indicare attraverso allarme sonoro la fine vita
dello scaricatore di sovratensione nella cassetta della hall (Fig. 20).
La scelta finale dello scaricatore di sovratensione è dunque un PF30r.
interruttore
di allacciamento
interruttore
disjoncteur
deprotezione
di
déconnexion,
C60
L = 40 cm
arrivo
ente
distributore
scaricatore
parafoudre
PF 30 R
PF30r
verso utilizzo
terra distribuita
verso utilizzo
Fig.20: installazione dello scaricatore nella cassetta di allacciamento
MERLIN GERIN
65
3. La scelta delle protezioni
3.7 Esempi d’applicazione
Il cablaggio della cassetta della hall contiene lo scaricatore di sovratensione PF8
e il suo interruttore associato.
Attenzione a rispettare le regole di cablaggio raccomandate e la regola di 50 cm
massimo (Fig. 21 e 22).
anello di massa
anello di massa
troppo esteso
lunghezza
del cablaggio
127 cm > 50 cm
interruttore
di protezione C60
scaricatore PF8
morsettiera di terra
principale
alimentazione
arrivo
cavo di terra
Fig.21: installazione dello scaricatore non conforme
morsettiera
di ripartizione
anello di massa
di bassa estensione
interruttore
di protezione C60
lunghezza
del cablaggio
44 cm < 50 cm
scaricatore PF8
morsettiera di terra
intermedia
morsettiera di terra
principale
anello di massa
alimentazione
arrivo
cavo di terra
Fig.22: installazione dello scaricatore conforme
66
MERLIN GERIN
Esempio 3: l’industria - terziario
Il sito
Comprende 3 edifici industriali, un immobile di uffici e un posto di controllo,
situati su 10 ettari.
È circondato da qualche struttura (piloni, alberi). Gli edifici sono equipaggiati
di parafulmini.
Le alimentazioni MT e BT sono interrate.
Gli utilizzatori
Il materiale da proteggere è ripartito su 3 edifici:
■ edificio industriale: informatica macchine numeriche, centrale di riscaldamento
del sito
■ immobile degli uffici: informatica, gestione dell’illuminazione e riscaldamento
■ posto di guardia: centralizzazione di tutte le reti di sicurezza:
❑ allarme incendio
❑ allarme intrusione
❑ controllo d’accesso, video sorveglianza
❑ allarmi tecnici
La figura 23 precisa l’installazione degli edifici.
uffici
produzione
produzione
produzione
centrale termica
rete
a bassa corrente
posto di
guardia
Fig.23: sinottico del luogo
Studio del rischio utilizzatori
■ forte sensibilità degli utilizzatori: S = 3
■ costo degli utilizzatori elevato: C = 3
■ conseguenza dell’indisponibilità importante: I = 3
Calcolo del rischio utilizzatore: R = S + C + I = 3 + 3 + 3 = 9
R=9
Studio del rischio sito
■ linea B.T. interrata: BT = 0
■ linea M.T. interrata: MT = 0
■ edificio circondato da qualche struttura ed equipaggiato di parafulmine:
d=1
■ la mappa di densità ceraunica indica: Ng = 2,3 (pag. 72)
100
Calcolo del rischio sito: E = Ng (1 + BT + MT + d) = 2,3 (1 + 0 + 0 + 1) = 4,6
100
E = 4,6
MERLIN GERIN
67
3. La scelta delle protezioni
3.7 Esempi d’applicazione
Scelta dello scaricatore di sovratensione
Il valori di R e E nella griglia di scelta raccomandano d’installare uno scaricatore
PF65 e un PF8 tetrapolare in serie. Questi due scaricatori di sovratensione saranno
installati in ciascuno degli edifici
■ essendo il sito molto vasto nelle reti di alimentazione le correnti forti sono estese
su tutte le strutture. Una sola protezione a un posto preciso non basta per tutto il
sito, in quanto delle sovratensioni possono apparire nei diversi edifici
■ il materiale sensibile è ripartito in ogni edificio e necessita comunque di una
protezione fine in ciascuno tra di essi.
Lo scaricatore di sovratensione PF65 dell’edificio 1 è installato vicino
al trasformatore. L’interruttore di sezionamento associato deve assicurare
il potere di interruzione pari a 22 kA.
Necessita dunque un NC100 LH curva C.
Nei quadri secondari, lo studio da un potere di interruzione di 10 kA.
Questo impone degli interruttori di sezionamento C60N (curva C) 20 A.
L’installazione
Lo schema di principio è mostrato in figura 24.
trasformatore
GE
quadro generale
edificio 1
NC100
PF65
regola
dei
50 cm
quadro generale
edificio 2
C60
PF65
regola
dei
50 cm
regola dei
10 m
quadro
di distribuzione 1
alimentazione
basse correnti
quadro di
distribuzione 2
C60
PF8
C60
regola
dei
50 cm
PF8
regola
dei
50 cm
Fig.24: schema di principio d’installazione
68
MERLIN GERIN
In un sito così vasto, l’equipotenzialità delle masse è primaria.
Non è da dimenticare la regola dei 10 m minimo per assicurare il coordinamento
degli scaricatori di sovratensione in serie PF65 e PF8.
Gli scaricatori di sovratensione PF65 sono collegati tramite i contatti di segnalazione
a distanza sugli allarmi tecnici del posto di controllo.
Uno scaricatore di sovratensione in serie PF8 sarà installato in ciascuna cassetta
di distribuzione che alimenta degli apparecchi sensibili.
La regola dei 50 cm max deve essere rispettata comunque, anche nel quadro
generale BT in testa d’installazione, dove lo scaricatore di sovratensione sarà
installato vicino al condotto sbarre con un interruttore di sezionamento avente
potere di interruzione appropriato alla corrente di corto-circuito presunta.
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STATISTICA
FULMINAZIONI
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4. Allegati
4.1 Le mappe di densità
ceraunica
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CESI: via Rubattino 54 - 20134 Milano - tel (02) 21 25 .1 - fax (02) 21 25 40
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4.1 Le mappe di densità
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STATISTICA
FULMINAZIONI
CESI SIRF
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4.1 Le mappe di densità
ceraunica
MERLIN GERIN
CESI: via Rubattino 54 - 20134 Milano - tel (02) 21 25 .1 - fax (02) 21 25 40
4.2 Istogrammi
CESI SIRF - ITALIA - Periodo 15/10/1994 -> 14/10/1995
N° FULMINI
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ampiezza della corrente di fulmine polarità negativa (kA)
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CESI SIRF - ITALIA - Periodo 15/10/1994 -> 14/10/1995
N° FULMINI
12000
10000
8000
6000
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0
10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 140 150 160 170 180 190 200 210
ampiezza della corrente di fulmine polarità positiva (kA)
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4. Allegati
4.3 Glossario
Anello tra le masse: area delimitata dai conduttori di massa dove le correnti
circolano liberamente. Non sono dannosi per l’impianto.
Compatibilità elettromagnetica (CEM): attitudine di un’apparecchiatura
a funzionare correttamente senza risentire delle perturbazioni elettromagnetiche
e senza che tali perturbazioni disturbino le altre apparecchiature.
Conduttore di discesa (del parafulmine): destinato a scaricare a terra una
scarica di tipo diretto. Deve essere collegato alla massa dell’edificio.
Conduttore equipotenziale: conduttore di protezione che assicura
un collegamento equipotenziale.
Conduttore di protezione (PE): destinato a collegare le masse per garantire
la protezione dei beni e delle persone.
Accoppiamento: modo di trasmissione di una perturbazione elettromagnetica
dalla sorgente al «circuito vittima».
Collegamento equipotenziale: contatto elettrico a basso valore di impedenza
tra conduttori vicini, destinato a ridurre le differenze di potenziale.
Corrente di fuga Ic: corrente che circola all’interno dello scaricatore quando
esso è alimentato alla sua tensione di regime permanente Uc in assenza di
guasto.
Corrente di mantenimento Is: corrente che rimane nel circuito dopo il
passaggio di una scarica.
Corrente massima di scarica (Imax): valore massimo di corrente in onda
8/20 µs che lo scaricatore può sopportare una sola volta senza danneggiarsi.
Corrente nominale di scarica (Inom): valore di corrente in onda 8/20 µs
che lo scaricatore può sopportare per 20 volte senza danneggiarsi.
Esposizione del sito: numero di fulmini per anno per km.
Filtro: apparecchiatura destinata ad eliminare le sovratensioni di manovra
o a frequenza industriale.
Modo comune (perturbazione di...): perturbazione che si propaga tra i
conduttori attivi (fase/neutro) e la terra.
Modo differenziale (perturbazione di...): perturbazione che si propaga
tra i conduttori attivi (fase e fase oppure fase e neutro).
Livello di protezione (Up): tensione residua applicata alle apparecchiature
mentre sono protette per una corrente di scarica In.
I valori più frequenti sono: 0,8 kV, 1 kV, 1,5 kV, 2 kV, 2,5 kV.
Parafulmine: apparecchiatura esterna collegata alla terra; destinato a
proteggere un edificio dagli effetti della fulminazione diretta.
Perturbazione elettromagnetica: fenomeno elettromagnetico che crea disturbi
al funzionamento di un dispositivo o di una apparecchiatura.
Perturbazione in conduzione: perturbazione che si propaga nei conduttori
elettrici. È definita per i propri valori di corrente e di differenza di potenziale.
Perturbazione in irraggiamento: perturbazione che si propaga nell’aria senza
bisogno di supporti fisici (conduttori). È definita per i propri campi elettrico
e magnetico.
Presa (o rete) di terra: insieme di conduttori che a contatto con il suolo
assicurano un collegamento con lo stesso.
Rete di masse: insieme di conduttori interni ad un edificio, collegati tra essi.
È composto solitamente dai conduttori di protezione, dal percorso dei cavi,
dalle canalizzazioni e dalle strutture metalliche.
Resistenza di terra: valore di resistenza tra una rete di terra e un «punto
di riferimento sufficientamente lontano». Espressa in ohms (Ω) dipende dalla
geometria della rete di terra e dalla resistività del terreno.
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MERLIN GERIN
Scaricatore di sovratensioni: apparecchiatura che consente di scaricare a
terra le sovracorrenti, limitando così le sovratensioni.
Sovratensioni di manovra: impulsi di onde sinusoidali che si creano su una
rete elettrica; sono generati dalla commutazione di un organo meccanico
(contattore...).
Tempo di risposta: intervallo di tempo necessario perchè la protezione contro
le sovratensioni cominci a funzionare.
Tensione massima di servizio permanente (Uc): massimo valore efficace
della tensione applicabile ai morsetti della protezione.
Tensione massima di tenuta in regime permanente: massimo valore
della tensione che può essere sopportata in permanenza dalla protezione.
Tensione residua Ur: tensione applicata ai morsetti dello scaricatore
di sovatensione nell’istante in cui la protezione stessa sta funzionando
(scarica verso terra).
Nota: i documenti statistici, oggetto del presente documento, sono stati elaborati a
partire dai dati raccolti in un intero anno di osservazione (periodo 15.10.94 - 14.10.95).
Alla data iniziale, ottobre 94, il sistema CESI SIRF, anche sulla base di analisi teoriche, è
stato valutato idoneo a coprire con prestazioni elevate la parte nord del territorio
italiano.
Con il termine "prestazioni elevate" si intende un valore di efficacia (probabilità) di
rilevamento pari a circa il 90% ed una precisione di localizzazione di circa 500 m.
Tali valori evidentemente decrescono man mano che ci si allontana dal perimetro ideale
definito dai sensori.
Durante il 1995 la rete è stata ulteriormente potenziata con l'installazione di altri sensori;
in tempi brevi prestazioni confrontabili con quelle del nord sono state raggiunte anche
per il centro e sono comunque migliorate nelle zone più meridionali del Paese.
Attualmente l'efficacia del rilevamento, unico parametro di interesse ai fini delle
statistiche in oggetto, procedendo verso sud diminuisce fino ad un valore presunto di
circa il 50% e si riduce ulteriormente in prossimità della Sardegna.
Pertanto, ai fini della interpretazione corretta delle statistiche ricavate, è necessario
portare in conto la variabilità dei parametri prestazionali, sia dal punti di vista
geografico, sia dal punto di vista cronologico a seguito della evoluzione del sistema.
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