ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE Preventivo per l'anno 2005 Codice Esperimento Gruppo STARTRACK 5 Rapp. Naz.: COLAUTTI Paolo Rappresentante nazionale: Struttura di appartenenza: Posizione nell'I.N.F.N.: COLAUTTI Paolo LNL INFORMAZIONI GENERALI MICRODOSIMETRIA Linea di ricerca L.N.L. Laboratorio ove si raccolgono i dati Sigla dello esperimento assegnata dal laboratorio Tandem, Tandem+Alpi Acceleratore usato Protoni 16 −30 MEV Fascio (sigla e caratteristiche) Struttura della traccia di ionizzazione di adroni Processo fisico studiato Nanodosimetro di traccia Apparato strumentale utilizzato LNL, PADOVA Sezioni partecipanti all'esperimento Universita' di Padova, Universita' Paul Sabatier di Tolosa (Francia), Istituzioni esterne Universita' de Bourgogne di Digione (Francia), Ioannina University all'Ente partecipanti (Grecia), PTB Braunschweig (Germania), SOLTAN Institute (Polonia) 3 ANNI Durata esperimento Mod EC. 1 (a cura del responsabile nazionale) ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE Preventivo per l'anno 2005 Codice Esperimento STARTRACK Resp. loc.: COLAUTTI Paolo Struttura LNL Gruppo 5 PREVENTIVO LOCALE DI SPESA PER L'ANNO 2005 In KEuro IMPORTI VOCI DI SPESA DESCRIZIONE DELLA SPESA Parziali Totale Compet. SJ Contatti scientifici 1 congresso nazionale per 2 persone 1,0 2,0 Contatti scientifici con PTB Braunschweig e Universita' di Tolosa e 1 congresso (SHIM 2005 a Aschaffenburg,Germania) per 2 persone 5,0 Gas di misura, componentistica da vuoto e elettronica 2,0 di cui SJ 3,0 5,0 2,0 Consorzio Ore CPU Spazio Disco Cassette Altro Completamento costruzione camera di misura (supporti vari, collimatori, connettori, etc.) 3,0 5,0 8,0 Costruzione di 3 LMD (vedi allegato) Totale 18,0 di cui SJ 0,0 Sono previsti interventi e/o impiantistica che ricadono sotto la disciplina della legge Merloni ? Breve descrizione dell'intervento: Mod EC./EN. 2 (a cura del responsabile locale) A cura della Comm.ne Scientifica Nazionale ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE Preventivo per l'anno 2005 Struttura PD Codice Esperimento STARTRACK Resp. loc.: Giorgio TORNIELLI Gruppo 5 PREVENTIVO LOCALE DI SPESA PER L'ANNO 2005 In KEuro IMPORTI VOCI DI SPESA DESCRIZIONE DELLA SPESA Parziali Totale Compet. SJ Contatti scientifici 1 congresso nazionale per 1 persona 1,0 1,0 Contatti scientifici con PTB Braunschweig e Universita' di Tolosa; 1 congresso 3,0 internazionale (SHIM 2005 a Aschaffenburg,Germany) per 1 persona Fili di tungsteno dorato da 50 e 100 micron per realizzazione griglie di cui SJ 2,0 3,0 1,0 1,0 Consorzio Ore CPU Spazio Disco Cassette Altro Costruzione griglie e relativo supporto (vd. allegato) 4,0 4,0 Totale 10,0 di cui SJ 0,0 Sono previsti interventi e/o impiantistica che ricadono sotto la disciplina della legge Merloni ? Breve descrizione dell'intervento: Mod EC./EN. 2 (a cura del responsabile locale) A cura della Comm.ne Scientifica Nazionale ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE Preventivo per l'anno 2005 Struttura LNL Codice Esperimento STARTRACK Resp. loc.: COLAUTTI Paolo Gruppo 5 ALLEGATO MODELLO EC2 Realizzazione di 3 LMD (leak microstructure detector) circolari di 50 mm di diametro, ciascuno con un diverso disegno dell’elettrodo catodico. La costruzione di ciascun LMD costa 1700€. Mod EC./EN. 2a Pagina 1 (a cura del responsabile locale) ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE Preventivo per l'anno 2005 Struttura LNL Codice Esperimento STARTRACK Resp. loc.: COLAUTTI Paolo Gruppo 5 ALLEGATO MODELLO EC2 Mod EC./EN. 2a Pagina 2 (a cura del responsabile locale) ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE Preventivo per l'anno 2005 Struttura PD Codice Esperimento STARTRACK Resp. loc.: Giorgio TORNIELLI Gruppo 5 ALLEGATO MODELLO EC2 Costruzione 30 griglie con fili da 50 micron e 100 micron e cornice di vetronite di spessore 2.5 mm e realizzazione sistema di supporto delle griglie: 4.0 keuro Mod EC./EN. 2a Pagina 1 (a cura del responsabile locale) ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE Preventivo per l'anno 2005 Struttura PD Codice Esperimento STARTRACK Resp. loc.: Giorgio TORNIELLI Gruppo 5 ALLEGATO MODELLO EC2 Mod EC./EN. 2a Pagina 2 (a cura del responsabile locale) Codice Esperimento Gruppo STARTRACK 5 Rapp. Naz.: COLAUTTI Paolo ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE Preventivo per l'anno 2005 PREVENTIVO GLOBALE DI SPESA PER L'ANNO 2005 In KEuro A CARICO DELL' I.N.F.N. Struttura Missioni interne Materiale di consumo Missioni estere SJ SJ SJ Trasporti e facchinaggi SJ Spese di calcolo Affitti e Materiale Costruzione TOTALE manutenzione inventariabile apparati Compet. SJ SJ SJ SJ SJ LNL PD 3,0 2,0 5,0 3,0 2,0 1,0 8,0 4,0 18,0 10,0 TOTALI 5,0 8,0 3,0 12,0 28,0 NB. La colonna A carico di altri enti deve essere compilata obbligatoriamente Mod EC./EN. 4 A carico di altri Enti (a cura del responsabile nazionale) 0,0 0,0 Codice Esperimento Gruppo STARTRACK 5 Rapp. Naz.: COLAUTTI Paolo ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE Preventivo per l'anno 2005 A) ATTIVITA' SVOLTA FINO A GIUGNO 2004 B) ATTIVITA' PREVISTA PER L'ANNO 2005 C) FINANZIAMENTI GLOBALI AVUTI NEGLI ANNI PRECEDENTI Anno finanziario Missioni interne Missioni estere Materiale di Trasporti e consumo facchinaggi Spese di calcolo In kEuro Affitti e Materiale Costruzione manutenzione inventariabile apparati TOTALE 2003 2004 2,0 2,0 5,0 4,0 1,0 41,0 12,0 48,0 19,0 TOTALE 4,0 9,0 1,0 53,0 67,0 Mod EC. 5 (a cura del rappresentante nazionale) STARTRACK: ATTIVITÀ SVOLTA La camera di misura di STARTRACK è stata installata sul canale +50° della sala sperimentale 1 del complesso Tandem-ALPI dei LNL nel giugno del 2004, vedi figura 1. Figura 1. La camera, con il suo supporto, trasportata verso il punto di misura (a sinistra) e quindi montata ed allineata all’asse del canale +50°. La camera di misura si apre calando il fondo, che appare in figura 2. Tutte le movimentazioni, così come le alimentazioni e le uscite per i segnali, sono sul fondo movibile per facilitare il montaggio dei rivelatori e l’allineamento dei medesimi con i collimatori di fascio e con la diagnostica. L’accuratezza dell’allineamento dovrà essere di circa 1 mrad. Figura 2. La camera di misura “aperta”. Sulla colonna verticale ed i piani ottici di destra andranno montati il nanodosimetro di traccia, ed i rivelatori di trigger e anti-trigger. Sul piano ottico di sinistra andrà montata la diagnostica di fascio. In alto si intravedono le due cavità della camera: in quella di sinistra (sotto vuoto) si alloggerà la diagnostica di fascio, in quella di destra (a 3 mbar) il nanodosimetro di traccia ed il sistema di trigger. E’ iniziata la costruzione del contatore di singoli elettroni, che non è altro che è un contatore proporzionale piano multiplo (MSAC) composto da 4 o più griglie accatastate una sull’altra. Lo MSAC deve avere un guadagno superiore a 2 107 per contare un elettrone con il 100% di efficienza. In figura 3 si può vedere il sistema di ‘inscatolamento” delle griglie con alcune griglie di prova da 110 mm. In base all’esperienza con le vecchie griglie di 90 mm di diametro del Weizmann Institute, lo MSAC è stato progettato con un gap di 3 mm tra griglia e griglia. Il progetto prevede la costruzione di griglie con fili da 25 µm, 50 µm e 100 µm di diametro ed uno studio sperimentale che massimizzi il guadagno variando sia il diametro dei fili delle griglie sia il loro numero nello MSAC. La scatola di figura 3 posiziona con precisione le griglie e le isola una dall’altra. Con le prime griglie costruite con fili di tungsteno dorato da 25 µm non si è raggiunto il guadagno desiderato. Riteniamo che ciò sia dovuto ai fili troppo piccoli. A 3 mbar infatti il campo elettrico generato dal filo giuoca un ruolo fondamentale nella struttura di valanga (più del piano elettrodico) ed è noto che a bassa pressione si hanno guadagni maggiori con i fili più grossi [V.Cesari et al. Nanodosimetric measurements with an avalanche confinement TEPC. Rad.Prot.Dosim. 99, 337-342, 2002]. Figura 3. Contatore di singoli elettroni. Si vedono la scatola, i contatti elettrici per l’alta tensione e alcune griglie di prova. Con fili da 50 µm o 100 µm e la cornice di vetronite di 1.6 mm di spessore le griglie sono risultate essere di bassa qualità. Con la tensione di tessitura giusta la cornice di vetronite si incurva. Se la tensione viene diminuita i fili si allentano dopo la saldatura. Poichè per avere un fattore di moltiplicazione indipendente dalla posizione dell’elettrone al suo arrivo sulla prima griglia, si richiede che le deviazioni dal piano della cornice non superino 0,1 mm, fili allentati o griglie non planari portano a diminuire l’efficienza di misura E’ quindi neccessario modificare il progetto, ispessendo la vetronite e aumentando di conseguenza le distanze tra le griglie. Entro il 2004 è prevista la conclusione delle seguenti attività: 1. allineamento dei piani ottici porta-rivelatori con l’asse del canale; 2. completamento dei sistemi di pompaggio e di flusso del gas di misura; 3. implementazione dell’ hardware e del software di controllo degli step-motors che controllano i movimenti; 4. installazione dei rivelatori di diagnostica di fascio; 5. cablaggio dei 256 canali di misura della diagnostica; 6. test di funzionamento della diagnostica di fascio; 7. acquisizione dell’hardware di alimentazione di bassa (32 canali a 15 bit) ed alta tensione (4 canali) del nanodosimetro di traccia; 8. implementazione del software di gestione del sistema di alimentazione. STARTRACK: ATTIVITÀ PREVISTA PER IL 2005 Per il 2005 è prevista la modifica della MSAC ed il suo definitivo test con griglie da 50 µm e 100 µm. Per questo obiettivo la sezione di Padova chiede di rifinanziare la costruzione di nuove griglie e del loro supporto (4000 €) ed i fili di tungsteno dorato necessari (1000 €). E’ quindi previsto il montaggio del rivelatore, composto da un collettore di elettroni, una colonna di drift ed il contatore di singoli elettroni, ed il suo cablaggio. Obiettivo finale per il 2005 è testare tutto l’apparato di misura con un fascio accelerato di protoni. Per raggiungere tale obiettivo è necessario avere un rivelatore (trigger) che abilita l’acquisizione del nanodosimetro di traccia al passaggio di una particella ed uno che inibisca l’acquisizione (antitrigger) se arriva una seconda particella nel mentre le ionizzazioni create dalla prima sono in fase di raccolta. II particella d I particella Trigger Anti-trigger Volume sensibile del nanodosimetro Figura 4. Schema di funzionamento della misura. d è la distanza del volume sensibile del nanodosimetro di traccia dalla traiettoria della particella, di cui si vuole misurare la ionizzazione alla distanza d. In figura 4 è mostrato lo schema di funzionamento dei rivelatori di trigger. Al passaggio della particella I il trigger abilita il nanodosimetro di traccia ad acquisire. La misura di tutti gli elettroni creati dalla particella nel volume sensibile del nanodosimetro impiega circa 10 µs. Se una II particella passa nel frattempo, essa darà origine ad altri eventi di ionizzazione nel volume sensibile del nanodosimetro dando origine ad una misura di un cluster di ionizzazione erroneamente grande. In questo caso è perciò necessario un segnale di rifiuto di tale misura. Il segnale di rifiuto potrà venire dal trigger stesso (se la II particella è in asse con il fascio) o dall’anti-trigger se essa non è in asse. Le precedenti misure di “banco”, effettuate con una sorgente alfa, avevano un tasso di conteggio di circa 0,4 Hz, perciò veniva usato un trigger lento (uno stato solido, raccolta in carica, formatura 1 µs) e non c’era bisogna dell’anti-trigger. I rate di conteggio con i fasci di ioni accelerati sono previsti essere tra 100 e 1000 Hz. A questi tassi di conteggio la probabilità di pileup su 10 µs non è più trascurabile. Perciò sono necessari sia il trigger sia l’anti-trigger ed inoltre essi devono dare segnali veloci, confrontabili con il segnale di raccolta di un elettrone (~20 ns). È stato condotto un test preliminare utilizzando un leak microstructure detector (LMD) per vedere se tale rivelatore, progettato per funzionare a pressione atmosferica [M.Lombardi et al. Performances of the leak microstructures. NIM A 477, 64-71, 2002] è in grado di dare segnali misurabili anche a 3 mbar di propano, che saranno le condizioni operative di STARTRACK. In figura 5 si vede l’apparato sperimentale usato per il test. Sopra lo LMD è stato avvitato un distanziatore di 10 mm di spessore su cui si avvita l’elettrodo di rame su cui è stato fatto un foro da 1 mm chiuso da una foglia di oro di 10 µg/cm2. Figura 5. Il LMD usato per le misure di test a 3 mbar di propano (sinistra). L’apparato di misura a destra mostra l’elettrodo di drift e la sorgente alpha (nel cilindro verticale di alluminio). Mean needle pulse [- mV] 360 300 100 100 10 10 100 1 1 100 200 40 35 35 1000 400 0 40 460 300 Needle bias [V] 400 500 600 Needle-pulse mean falling time [ns] 500 1000 30 30 400 360 25 25 20 20 460 15 15 10 10 5 5 0 50 100 150 200 250 300 350 400 Needle bias [V] Figura 6. Impulso medio misurato sulle punte in funzione della tensione delle punte e per diverse tensione dell’elettrodo di drift (sinistra). Tempi di formazione dell’impulso in funzione della tensione delle punte e per diverse tensione dell’elettrodo di drift (destra). Vedi testo. Per il test è stata usata una sorgente alpha di 244Cm. Le particelle alpha entravano perpendicolarmente attraverso l’elettrodo di drift, che si trova a 10 mm dal LMD. A 3 mbar di propano una particella alpha della sorgente di 244Cm genera in media 320 ionizzazioni nei 10 mm del rivelatore . Le prime misure davano piccoli impulsi, ma poi, estraendo le punte di 1 mm si sono ottenuti impulsi fino a circa 1 Volt e molto veloci, vedi figura 6. La struttura di valanga di un LMD è complessa a 3 mbar, poichè essa interessa tutti e tre gli elettrodi. Il cosiddetto elettrodo di drift, che è tale ad alta pressione, modula infatti il guadagno del rivelatore in modo sostanziale (vedi figura 6). Il test indica che il LMD può essere usato come trigger, ma per avere segnali grandi senza scariche ed effetti secondari bisogna modificarlo, ottimizzando il disegno del piano catodico da cui emergono le punte ed il posizionamento delle punte stesse. Si prevede quindi di costruire alcuni LMD circolari di 50 mm di diametro in diverse configurazioni per studiare l’ottimizzazione dei parametri costruttivi. La costruzione di 1 LMD costa 1700€. Se ne prevede la costruzione di tre, con tre diversi disegni dell’elettrodo catodico. Lo LMD con la configurazione migliore, per altezza, velocità e stabilità del segnale, verrà direttamente utilizzato come trigger ed anti-trigger. Per riassumere l’attività prevista per il 2005 è: 1. 2. 3. 3. 4. 4. 5. completamento della MSAC; montaggio del nanodosimetro di traccia; cablaggio del nanodosimetro di traccia; sviluppo del rivelatore di trigger e del rivelatore di anti-trigger montaggio del trigger e dell’anti-trigger completamento del software di acquisizione dati del nanodosimetro di traccia; test di funzionamento con protoni (milestone) Codice Esperimento Gruppo STARTRACK 5 Rapp. Naz.: COLAUTTI Paolo ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE Preventivo per l'anno 2005 PREVISIONE DI SPESA Piano finanziario globale di spesa In KEuro ANNI FINANZIARI 2005 Spese Materiale Affitti e Materiale Costruzione Trasporti e Missioni Missioni di di manutenzione inventariabile apparati facchinaggi interne estere calcolo consumo 5,0 8,0 3,0 12,0 TOTALI Mod EC./EN. 6 5,0 8,0 3,0 0,0 0,0 0,0 0,0 12,0 TOTALE Compet. 28,0 28,0 (a cura del responsabile nazionale) ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE Preventivo per l'anno 2005 Struttura LNL Codice Esperimento STARTRACK Resp. loc.: COLAUTTI Paolo Gruppo 5 COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI RICERCA N RICERCATORE Cognome e Nome Qualifica Dipendenti Incarichi Affer. al . gruppo % N Ruolo Art. 23 RicercaAssoc 1 COLAUTTI Paolo 2 DE NARDO Laura 3 MORO Davide Ric. Art.2222 Dott. TECNOLOGI Cognome e Nome 80 1 CANELLA Stefania 100 2 CONTE Valeria 40 3 POGGI Marco 5 5 5 Qualifica Incarichi % Ass. Ruolo Art. 23 Tecnol. 25 I Tecn 80 Tecn. 25 I Tecn Dipendenti Numero totale dei Tecnologi Tecnologi Full Time Equivalent N TECNICI Cognome e Nome 3 1.3 Qualifica Incarichi Dipendenti Ruolo Art. 15 Collab. tecnica 1 CHIURLOTTO Francesca CTer. Numero totale dei ricercatori Ricercatori Full Time Equivalent 3 Numero totale dei Tecnici 2.2 Tecnici Full Time Equivalent SERVIZI TECNICI Denominazione 1 Serv. Tecn. Mec. Mat. mesi−uomo 3.0 20 1 0.2 Annotazioni: − DE NARDO Laura: titolare di contratto art. 2222 c.c. fino a gennaio 2005; successivamente titolare di assegno di ricerca Università di Padova/LNL Osservazioni del direttore della struttura in merito alla disponibilità di personale e attrezzature Il supporto richiesto è compatibile con le risorse della struttura Mod EC./EN. 7 % Assoc. tecnica (a cura del responsabile locale) ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE Preventivo per l'anno 2005 Struttura PD Codice Esperimento STARTRACK Resp. loc.: Giorgio TORNIELLI Gruppo 5 COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI RICERCA N RICERCATORE Cognome e Nome Qualifica Dipendenti Incarichi Affer. al % gruppo . Art. 23 Ruolo Ricerca Assoc 1 TORNIELLI Giorgio P.A. 5 N TECNOLOGI Cognome e Nome Qualifica Incarichi % Ass. Ruolo Art. 23 Tecnol. Dipendenti 100 Numero totale dei Tecnologi Tecnologi Full Time Equivalent N Numero totale dei ricercatori Ricercatori Full Time Equivalent Cognome e Nome Qualifica Incarichi Dipendenti Ruolo Art. 15 Annotazioni: mesi−uomo Osservazioni del direttore della struttura in merito alla disponibilità di personale e attrezzature Mod EC./EN. 7 % Collab. Assoc. tecnica tecnica 1 Numero totale dei Tecnici 1 Tecnici Full Time Equivalent SERVIZI TECNICI Denominazione TECNICI 0 0 (a cura del responsabile locale) 0 0 ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE Preventivo per l'anno 2005 Codice Esperimento Gruppo STARTRACK 5 Rapp. Naz.: COLAUTTI Paolo MILESTONES PROPOSTE PER IL 2005 Data completamento 31/12/2005 Descrizione Test di misura con fascio accelerato di protoni Mod EC./EN. 8 (a cura del responsabile nazionale)