DEMO RIDOTTA E PARZIALE DEL CONTENUTO DEL VIDEO LIBRO TV LCD E PLASMA CAPITOLI CHE COMPONGONO IL VIDEO - LIBRO Cap.1 INTRODUZIONE Cap.5 ELABORAZIONE DEL SEGNALE AUDIO Premessa 1. Introduzione 2. Il segnale audio digitale Cap.2 LO SCHERMO PIATTO 3. Il sistema NICAM 1. Il Flat Panel Display 2. I pixel e gli elementi dello schermo piatto 4. Dolby Stereo, Dolby Surround e Dolby Surround Pro Logic 3. Lo schermo al plasma 5. Digital Surround DTS 4. Lo schermo LCD 6. Dolby Virtual Speaker 5. Vantaggi e Svantaggi delle due tecnologie 7. Il DSP audio e lo stadio d'amplificazione finale Cap.3 IL SEGNALE VIDEO ANALOGICO E DIGITALE 1. Introduzione al segnale video ed alla funzione dello scaler 2. Il segnale RGB ed elementi sui segnali video analogici Cap.6 RICEZIONE DEL SEGNALE A RADIOFREQUENZA 1. Introduzione 2. Il gruppo di sintonia analogico 3. La trasmissione digitale 3. Il segnale YCrCb 4. Il tuner digitale 4. Il segnale YC 5. Il segnale composito CVBS Cap.7 IL MICROCONTROLLORE 6. I formati del segnale 1. Introduzione 7. Il segnale video digitale 2. La CPU e le memorie 8. Convertitori Analogico/Digitali per il segnale video Cap.8 L'ALIMENTATORE 9. Il segnale LVDS 10. Altri tipi di segnale, decodifiche e interfacce DVI HDMI 11. La compressione del segnale tramite lo standard MPEG Cap.4 ELABORAZIONE DEL SEGNALE VIDEO 1. L’alimentatore switching e l’inverter 2. Gli apparecchi ad alimentazione esterna Cap.9 PICCOLO DIZIONARIO DEI TERMINI 1. Contenuto 1. Introduzione 2. Decoder multi standard e decoder MPEG 3. Segnale interlacciato o Progressiv Scan? 4. Lo scaler Cap.10 HD READY 1. Contenuto Cap.11 Alcuni guasti dimostrativi e loro cause 1. Service Manual Samsung Cap.12 Bibliografia e fonti d’informazione SONO RIPORTARE SOLO ALCUNE PARTI DEL VIDEO LIBRO. Cap.1 INTRODUZIONE Premessa Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una vera e propria rivoluzione nel campo dei ricevitori televisivi, con un costante aumento della diffusione in ambito domestico dei televisori a colori a “schermo piatto”, dotati o di display a cristalli liquidi (LCD) o al plasma, con prezzi ancora non proprio contenuti ma in continua discesa e con prestazioni in costante miglioramento. Le loro ridotte dimensioni in fatto di profondità, qualche centimetro contro i cinquanta o sessanta dei corrispondenti a tubo catodico, ne consentono l'installazione dove prima era impensabile o il loro posizionamento estremamente difficile. Purtroppo dal punto di vista tecnico stanno sorgendo numerose problematiche di non poco ma, come per tutte le rivoluzioni, speriamo di assistere a nuove opportunità di guadagno. Solo però adeguandosi ad una nuova visione del lavoro e della sua organizzazione, il tecnico, che necessariamente dovrà disporre di adeguate conoscenze, potrà avere una soddisfazione economica e professionale. Oltre a saper padroneggiare l'elettronica analogica e naturalmente i circuiti delle TV tradizionali, dovrà familiarizzare con la componentistica, la circuiteria digitale e saper usare il computer con particolari software in grado di interfacciarlo con i processori presenti nel televisore. Con il presente video-libro intendiamo contribuire nel dare le basi a tutti coloro che desiderino addentrarsi per lavoro o per semplice informazione, nel “nuovo mondo” dei televisori a schermo piatto quindi nel futuro del più usato elettrodomestico. Preghiamo i puristi del linguaggio tecnico o esperti che hanno nozioni di elettronica particolarmente elevate, di perdonarci se ci esprimiamo con termini ed esempi poco sofisticati. Purtroppo in un solo testo è impossibile sviluppare ed illustrare dettagliatamente tutti i circuiti che compongono una TV a schermo piatto. Lo scopo di questa trattazione è dare un piccolo contributo alla conoscenza delle nuove tecnologie TV, Il fine divulgativo di quest'opera non tralascia assolutamente gli aspetti tecnici basilari integrati anche da nozioni di elettronica, lanciando uno sguardo al mondo dei guasti che il tecnico può incontrare e le procedure per la loro ricerca e soluzione. Sarebbe già un successo che il nostro lavoro venga apprezzato, non pretendiamo di essere originali, ma ispirati dai i più validi testi già esistenti e traendo da essi spunti e illustrazioni, abbiamo cercato di ripresentare gli argomenti con un linguaggio comprensibile per quanto sia consentito fare, tentando di spiegare concetti complessi a volte trattati troppo teoricamente per avere un’utilità pratica. In altre parole si è privilegiando la semplicità al tecnicismo esasperato, d'altro canto coloro che intendono approfondire le tematiche trattate, potranno senz'altro trovare ottimi testi a livello universitario presso le biblioteche e le librerie altamente specializzate, soprattutto d’oltreoceano. Cap.11 ALCUNI GUASTI DIMOSTRATIVI E LORO CAUSA Da alcune statistiche è risultato che nei televisori al Plasma i circuiti più soggetti a guasti sono la sezione alimentazione e il pannello al plasma , nei televisori LCD spesso bisogna fare i conti con l’inverter. Purtroppo il costo non indifferente dei pannelli rende sempre problematico l’intervento, come del resto lo era con i tubi a raggi catodici. La “bruciatura” di uno o più pixel è il difetto più comune per questi tipi di schermi, mentre molto più difficile è l’interruzione o in qualche modo la compromissione di altri circuiti interni al pannello stesso. Vi presentiamo alcuni guasti che esulano dalla normalità e nello stesso tempo non pretendono di coprire le ampie casistiche riscontrabili, anche se come detto, quasi sempre circoscrivibili ai soliti circuiti sottoposti a calore e circolazione di importanti valori di corrente elettrica. SCHEMA A BLOCCHI DI PRINCIPIO DI UN TV PLASMA LG FLATRON 40 POLLICI In alcuni apparecchi al plasma, lo schermo viene suddiviso in zone di competenza alle quali sovrintendo altrettanti circuiti di Indirizzamento, scrittura e mantenimento, alla stregua di una scacchiera. Quindi potremo sentirci descrivere dei sintomi mai sentiti prima con i televisori a tubo catodico. Ad esempio: “una parte dello schermo simile ad un quadrato o un rettangolo, appare scura, oppure con disegni strani”. Sintomo Fare questi controlli: quando il televisore è acceso e presenta il sintomo come descritto, provare se si spegne oppure no, disconnettendo le basette per il pilotaggio degli elettrodi del tubo X e Y (Address Diver X e Scan Sustain Y). Misurare se sono presenti i +15V line. Se scendono sotto i 14 Volt interviene la protezione e interrompe il funzionamento per salvaguardare il pannello. Cercare se vi siano componenti guasti sull’alimentatore nella linea 15 Volt oppure nella scheda X BOARD. Controllare falsi contatti. Il blu si allarga per tutto lo schermo e la TV si spegne a causa dell’intervento della protezione dopo 2-3 secondi. Riaccendendo la televisione il difetto si ripete uguale. Carta degli impulsi generati dai driver X,Y,Z, in funzione del tempo e dei dati provenienti dallo scaler. Potrebbe essere necessario dotare il proprio laboratorio di un oscilloscopio digitale a memoria, ma la spesa deve essere in rapporto con la mole di lavoro che prevedete di poter affrontare affinché non vi ritroviate, passato del tempo, con un investimento dal difficile ammortamento. Vista delle schede di un televisore al Plasma Sintomo Fare questi controlli: controllare l’efficienza del connettore che collega la scheda VSC Il quadro si presenta come in fotografia. Sottili strisce orizzontali e verticali occupano tutto lo schermo. Un guasto così purtroppo non è facile che si presenti molto spesso anche se per giungere alla risoluzione, il tecnico deve aver fatto diverse prove e tentativi. Sintomo Il difetto a “mosaico” appare sullo schermo quando l’apparecchio riceve un segnale dall’ingresso Video proveniente dal Tuner. (Con il formato CVBS La sensibilità della componente Y del segnale è bassa). Quando l’apparecchio riceve il segnale in formato RGB o altri formati (YC o YCrCb) l’immagine è perfetta. Controllare se il quarzo X201 oscilla, altrimenti il processore VPC3230D non funziona. Sintomo In alto sulla destra, lo schermo appare oscurato. Controllare se alla piastra X Board TOP RIGHT, (Vedi la foto con le schede) sono presenti le tensioni di +12 Volt e di +70 Volt Uno strumento sempre più importante in un laboratorio di riparazioni, sarà il Personal Computer desktop o portatile che sia. La sua funzione principale è quella di poter riprogrammare o aggiornare il software del microcontrollore e/o di altri processori. Un altro strumento fondamentale è il Service Manual dell’apparecchio o se proprio non riusciamo a reperirlo, almeno lo schema elettrico è assolutamente necessario. Il Service Manual è sicuramente la miglior documentazione tecnica da poter disporre, in quanto oltre che allo schema elettrico sarà possibile trovare la procedura per entrare in Service Mode, indispensabile qualora dovessimo ritoccare delle regolazioni o impostare delle funzioni non accessibili all’utente. Inoltre, sempre più spesso, è diventata buona abitudine delle case produttrici, inserire delle tavole sinottiche per facilitare la ricerca dei guasti, la loro impostazione “ad esclusione” permette di capire anche quali sono, secondo la sezione difettosa, i metodi migliori da seguire per giungere alla riparazione. Vediamo che per il sintomo di mancata accensione (NO POWER), essa presenta tutta una serie di sintomi, di componenti da verificare e di cause possibili. Facciamo un piccolo esempio traducendo da un Service Manual della Samsung (La prima pagina è bianca, non vi preoccupate, scendete con il cursore a pag. 5-3). E’ ovvio, chi è più esperto salterà dei passi di questa procedura e arriverà prima al cuore del problema, ma per chi si cimenta la prima volta o da poco con questi apparecchi, seguire una prassi ha in se un aspetto didattico non trascurabile. Nel primo rettangolo a sinistra è riportato il sintomo: Lampade retroilluminanti spente, led d’accensione spento. Se questi due componenti sono effettivamente spenti, ci dice quasi prendendoci in giro, di controllare la connessione all’adattatore esterno dal quale sono erogati 14 Volt in corrente continua. Ammettiamo che l’alimentatore esterno sia collegato e la connessione a posto, andiamo avanti. Domanda: “La tensione di 14 Volt è presente al piedino 1 del connettore CN205?”. Se questa fosse assente ci verrebbe consigliato di sostituire l’adattatore a 14 Volt esterno. Ma anche l’adattatore è funzionante, perciò passiamo oltre e saltiamo al passo 3. “La tensione +3,3 Volt _A è regolare? La tensione +3,3 Volt _B è presente ai capi di C826 e C867? Sì o no?”. Per vedere lo schema cui si riferisce la domanda andare a pagina 10-5. Misuriamo, intanto se sono presenti i +14 Volt ai capi di C847 (punto2), poi proseguiamo seguendo questa linea, esaminando al polo positivo di C826 la tensione 3,3 Volt. Se questa prova desse esito negativo, si potrebbe sospettare di un difetto nel circuito integrato IC801, oppure di un assorbimento anomalo, per esempio dovuto al C825 in perdita, oppure ad un cortocircuito verso massa di IC802. Questo procedimento facilita l’intervento di riparazione, soprattutto quando abbiamo a che fare con molti componenti, svariate tensioni, segnali di tipo audio e video che l’apparecchio è in grado di elaborare. Naturalmente l’esperienza e la conoscenza dei circuiti, col tempo, faranno sì che potremo acquisire una certa familiarità con questi televisori, eventualmente un problema sentito è quello della reperibilità dei componenti elettronici di ricambio ma con Internet anche quest’ostacolo è discretamente superabile. ECCO COME SI PRESENTA UNA SCHERMATA DEL NOSTRO VIDEO – LIBRO A SINISTRA I CAPITOLI (nell’immagine ne sono riportati solo alcuni) CON I VARI ARGOMENTI CHE SARANNO RICHIAMATI CON UN SEMPLICE CLICK. Tutte le pagine sono dimensionabili secondo la risoluzione dello schermo del computer e per chi volesse il formato cartaceo, i documenti sono completamente stampabili L’IMPAGINAZIONE E’ CASUALE ESCLUSIVAMENTE A SCOPO DIMOSTRATIVO Condensatori low ESR www.servicetv.org Condensatori Low-ESR Fin Introduzione dal 2002 si parla di un`elevata percentuale di problemi con condensatori in alluminio a bassa resistenza prodotti a Taiwan, componenti utilizzati in un gran numero di dispositivi elettronici, nelle telecamere, nei TV a schermo piatto LCD e Plasma, nei Monitor LCD ed anche nei computer PC. Una delle più grandi industrie americane case ha ammesso di aver utilizzato, senza naturalmente saperlo, condensatori inaffidabili ed ha affermato che almeno 5 produttori taiwanesi (c'è chi dice addirittura 11) di condensatori hanno realizzato condensatori low-ESR di scarsa qualità. Tra i numerosi produttori di motherboard per PC solo una casa ha ammesso il problema ed ha iniziato ad usare solo condensatori della giapponese Rubycon, la prima insieme a poche altre aziende giapponesi, capace di produrre questi condensatori di nuova generazione in maniera affidabile, solo successivamente è stata seguita da altri. Negli anni scorsi il problema dei condensatori elettrolitici scadenti ha coinvolto una quantità di prodotti davvero impressionante ed hanno causato grossi problemi nei settori più disparati. Si calcola che ogni anno a Taiwan vengono prodotti oltre 22 miliardi, pari a circa il 30% della produzione mondiale, quindi la scarsa qualità dei componenti potrebbe avere effetti pesanti a livello globale. Cercheremo di fare il punto della situazione, spiegando cosa sono ed a cosa servono i condensatori Low-ESR, cosa ha causato questi problemi e quali potrebbero essere le conseguenze per il mercato e per gli utenti Condensatori Low-ESR: cosa sono ed a cosa servono I condensatori, ricordiamo, sono dei particolari componenti elettronici, nel cui interno si forma un campo elettrico; in questo modo riescono ad immagazzinare una certa quantità di carica elettrica tra le armature (ogni condensatore è composto da due piastre metalliche, dette armature, una carica positivamente e l`altra negativamente, tra cui è interposto un dielettrico). Esistono numerosi tipi di condensatori, ognuno con caratteristiche e forma specifiche, abbiamo condensatori piani, cilindrici, etc. Esistono numerosi tipi di condensatori, ognuno con caratteristiche e forma specifiche, abbiamo condensatori piani, cilindrici, etc. Nel settore dell`informatica, i condensatori sono utilizzati principalmente nei circuiti di regolazione dei voltaggi, per accumulare una quantità di energia 'pronta all`uso'; ad esempio il circuito di alimentazione di un processore di ultima generazione necessita di condensatori che permettano di fornire energia elettrica in poche frazioni di secondo file:///D|/TVLCD-PLASMA/CAPITOLI/CONDENSATORI-LOW-ESR/condensatori_low.htm[03/06/2010 19.22.31] Condensatori low ESR (il consumo di un processore infatti non è costante e può avere anche picchi molto elevati) in quanto l`alimentazione diretta dall`alimentatore non è in grado di fornire in tempi adeguati queste regolazioni. Negli apparecchi elettronici, i condensatori sono utilizzati principalmente nei circuiti di stabilizzazione e regolazione delle tensioni, per filtrare i residui di corrente alternata ed accumulare una quantità di energia 'pronta all`uso. Ad esempio il circuito di alimentazione di un processore di ultima generazione necessita di una sezione alimentatore capace di fornire energia elettrica in poche frazioni di secondo (il consumo di un processore infatti non è costante e può avere anche picchi molto elevati). I condensatori sono una parte importantissima in queste situazioni affinché l'alimentatore non si "sieda" durante le richieste repentine di corrente, paragonabili a dei transienti con fronti molto ripidi. I condensatori quindi servono a fornire rapidamente energia mentre questa viene regolata dal flusso proveniente dall`alimentatore. Nel caso in cui non giunga abbastanza energia nel tempo richiesto ci potrebbero essere problemi di stabilità di sistema, anche piuttosto seri. I condensatori quindi fungono come una sorta di 'buffer' dell`energia. I sistemi di ultima generazione utilizzano corrente elettrica con voltaggi molto bassi, ma con un`intensità estremamente elevata (voltaggi intorno a 2 - 3 Volt ed intensità di decine di Ampere), questa particolarissima situazione situazione genera una maggior resistenza nei componenti, e quindi anche nei condensatori. Inoltre bisogna considerare che i numerosi processori con le relative memorie, montati nei computer, nei TV a schermo piatto,ecc. necessitano di quantità sempre maggiori di energia, esenti il più possibile da ripple, quindi è necessario progettare dei regolatori di tensione con un numero maggiore di condensatori, in modo da aumentare la capacità complessiva del sistema. Una maggior resistenza comporta delle oscillazioni del voltaggio in uscita dal condensatore, tanto più il voltaggio è basso, tanto minori devono essere oscillazioni per evitare di danneggiare i componenti e quindi la necessità di integrare numerosi condensatori, ha fatto nascere la necessità di un nuovo tipo di condensatori, i Low-ESR, (Low-Equivalent Series Resistance), i quali offrono una resistenza inferiore al passaggio di corrente, specialmente quando organizzati in serie, infatti posizionando in serie dei conduttori ohmici, la resistenza totale del sistema sarà pari alla somma algebrica delle singole resistenze (R = R1+R2+R3...). Tutti i circuiti che necessitano di grande capacità e precisione nelle regolazioni, come le schede madri, utilizzano condensatori Low-ESR, ed il mercato è in continua espansione; il problema che approfondiremo in questo articolo è presente sui condensatori Low-ESR in alluminio prodotti a Taiwan. La controversia che ha causato questi problemi nasce da un caso file:///D|/TVLCD-PLASMA/CAPITOLI/CONDENSATORI-LOW-ESR/condensatori_low.htm[03/06/2010 19.22.31] Condensatori low ESR piuttosto particolare. Un ingegnere dei materiali della Rubycon Corporation stava lavorando ad un nuovo tipo di elettrolita a base di acqua, con il quale sarebbe stato possibile costruire dei condensatori caratterizzati da una resistenza molto ridotta: il P-50. Condensatori ESR difettosi Questo scienziato ha però lasciò la Rubycon per un lavoro presso la Luminous Town Electric in Cina, per la contribuì alla produzione di una copia del famoso elettrolita ad acqua P-50. Purtroppo questo scienziato non è stato l’unico ad avere la furba idea di scappare con la formula: anche i membri del suo staff hanno abbandonato Rubycon per vendere un elettrolita a basso prezzo a molte aziende taiwanesi produttrici di condensatori. Sfortunatamente i membri dello staff hanno copiato solo una parte della formula. Il risultato è stato un elettrolita che, una volta inserito nei condensatori, si trasforma in una vera e propria “bomba a tempo”. Il problema è legato alla mancanza di alcuni componenti fondamentali nell’elettrolita. Trattandosi di una sostanza a base di acqua, nel momento in cui viene sottoposta al passaggio di corrente elettrica, in essa avviene il fenomeno dell’elettrolisi. Questa reazione libera una certa quantità di gas, principalmente idrogeno, che fa gonfiare il condensatore. A causa di questo fatto, i condensatori affetti dal problema, si notano subito: appaiono visibilmente gonfiati, e in molti casi la pressione fa rompere la guarnizione di gomma che chiude il condensatore nella parte inferiore, oppure il coperchio superiore, provocando la fuoriuscita dell’elettrolita. Una volta che dal condensatore è uscita questa sostanza, esso perde pressoché tutta la capacità di immagazzinare corrente elettrica, creando grossi problemi nei circuiti in cui è stato inserito. Condensatori ESR visibilmente guasti Quando questo accade all’interno di un computer, le prime 'vittime' sono il processore e la memoria RAM, poiché i condensatori low-ESR sono usati principalmente proprio nei circuiti di regolazione del voltaggio di questi ultimi. Il rischio che si danneggino è, tutto sommato, abbastanza limitato, poiché la mancanza dei condensatori tende a creare dei “buchi” nell’alimentazione di questi componenti (non delle sovratensioni, per fortuna). Il primo sintomo è dunque una strana instabilità del sistema, poiché i problemi di alimentazione provocano la corruzione dei dati. Questo problema accade molto spesso anche nei monitor LCD e nelle TV a file:///D|/TVLCD-PLASMA/CAPITOLI/CONDENSATORI-LOW-ESR/condensatori_low.htm[03/06/2010 19.22.31] Condensatori low ESR schermo piatto che fanno uso di elettrolitici ESR, con sintomi dei più disparati. Si consiglia quindi di testare visivamente e con capacimetro tali componenti. Negli alimentatori è auspicabile effettuare una sostituzione di tutti gli elettrolitici con nuovi ESR ad alta temperatura di lavoro (105°). Alcuni test effettuati, hanno rivelato che la vita di questi condensatori è di circa 2000 ore (mediamente sono garantiti per 4000 ore), ma secondo Intel, questi condensatori possono iniziare a dare problemi anche solo dopo 250 ore di utilizzo. Alla luce di ciò, è importante sottolineare che i sistemi che usano questi condensatori solitamente manifestano problemi solo dopo molte ore di utilizzo. Nelle foto inserite in questa pagina è possibile vedere dei condensatori assolutamente guasti. Rischio esplosione? Molti lettori ci hanno chiesto se ci fosse da tenere in considerazione la possibilità di esplosione da parte di questi condensatori. Come abbiamo visto, l’elettrolisi del liquido contenuto nei condensatori produce una certa quantità di gas. Il condensatore vero e proprio è rinchiuso all’interno di un contenitore chiuso ermeticamente, ragion per cui la sua pressione interna aumenta finché questo non si rompe. I contenitori sono fatti di un sottile lamierino di alluminio, mentre il tappo inferiore è fatto di semplice gomma, e solitamente questo non resiste molto, quindi non appena la pressione diventa modestamente più alta del normale, questo tappo cede in maniera innocua lasciando uscire i gas e un po’ di elettrolita. Questa tuttavia è una situazione non prevista dal costruttore e quindi non Elettrolitico aperto prevedibile. I condensatori non hanno alcun genere di “valvola di sfogo” di emergenza, spesso presente nei grossi elettrolitici con tensione superiore ai 250 Volt, poiché in condizioni normali non ce ne sarebbe la necessità. Fatta questa considerazione è evidente che c’è una certa possibilità (davvero molto remota) che la pressione aumenti tanto da provocare un cedimento dell'involucro esterno molto violento, capace anche di scagliare qualche scheggia di materiale. In ultima analisi, bisogna tenere in considerazione una possibilità, per fortuna estremamente remota: i gas prodotti dall’elettrolisi del liquido sono ossigeno (33%) e idrogeno (66%). Questa miscela è estremamente infiammabile, e considerando che si trova all’interno di un contenitore in cui la pressione è già di per se piuttosto alta, l’esplosione che potrebbe aver luogo, avrebbe probabilmente una forza paragonabile a un piccolo petardo, con la differenza che l'involucro in alluminio un condensatore, esplodendo, i pezzi “sparati” via dall’esplosione ,potrebbero ferire una persona. Si tratta, comunque di una probabilità estremamente scarsa. Dopo un boom di segnalazioni di problemi legati a questi condensatori, dovremmo assistere ad un calo, in quanto fortunatamente i maggiori produttori di apparecchiature elettroniche dopo questa storia utilizzano condensatori di qualità superiore; resta tuttavia un mistero la fruizione della garanzia su prodotti che presentano problemi a causa di condensatori difettosi. Comunque riteniamo che le schede difettose verranno cambiate in garanzia, è probabile che la maggior parte dei produttori abbia preferito rimanere in silenzio per evitare di dover richiamare e sostituire tutte le schede dotate di condensatori difettosi. Questa strategia 'passiva' non è certo l`ideale quando si fanno tanti bei discorsi su qualità e 'customer satisfaction', cioè la soddisfazione del cliente. Va apprezzata la correttezza di Abit ed IBM, dal punto di vista informatico, che hanno riconosciuto il problema ed hanno preso le adeguate contromisure; ci auguriamo che dopo questi avvenimenti i produttori di componenti elettronici effettuino controlli di qualità più severi sui propri apparati. file:///D|/TVLCD-PLASMA/CAPITOLI/CONDENSATORI-LOW-ESR/condensatori_low.htm[03/06/2010 19.22.31]