LE ERBE della SALUTE Dr.ssa Teresa De Monte 2008 © Malva sylvestris y L. (Malva) Fam. Malvaceae Portamento: è una p pianta erbacea con radice a fittone biancastra e di consistenza carnosa; il fusto alto fino a 1 m, può essere sdraiato sul terreno o eretto eretto, è più o meno ramificato e densamente coperto di peli. Foglie: sono tondeggianti e divise in 33-5 lobi triangolari, il margine è inciso da numerosi denti. Le foglie inferiori h hanno un picciolo i i l molto lt lungo l che h diminuisce in quelle superiori. Fiore: i fiori sono riuniti (2(2-6) all’ascella delle foglie g superiori ed hanno un peduncolo lungo alcuni cm; il calice, composto da 5 sepali parzialmente saldati alla base, è rafforzato da un calicetto d 3 sepalil lanceolati; di l l la corolla ha 5 petali, ristretti a cuneo alla base e incisi da una insenatura nella parte apicale. Frutto: i frutti arrotondati contengono molti acheni. D Dove sii trova t è comune dalla zona mediterranea dit a quella sub sub-montana; t sii rinviene frequenteme nte nei luoghi erbosi nei erbosi, ruderi, lungo le strade e nei campi abbandonati. abbandonati Droga: D : foglie f li e fiori fi i Quando si raccoglie: i fiori vanno raccolti ancora in boccio da g a Settembre. Giugno Le foglie, g , nello stesso periodo, p , di primo p mattino dopo l’evaporazione della rugiada. g che presentino p Si debbono scartare le foglie macchioline rilevate di color ruggine: si tratta g parassita, p , la Puccinia malvacearum. di un fungo Come si conserva: foglie e fiori si essiccano all’ombra; all ombra; le prime si conservano in sacchetti di carta o tela tela, i fiori in vaso di vetro al riparo dalla luce. Principi attivi: mucillaggini ill i i (in (i quantità i à maggiori i i neii fiori), fi i) ossalato di calcio e vitamine di un particolare complesso: l A,B,C,E. Una sostanza colorante, l un antociano (malvina), presente solo nel fiore. Proprietà pettorale ed emolliente, regolatore e antispasmodico dell’intestino. Indicazioni Uso interno: tossi bronchiti, tossi, bronchiti catarri cronici – stomatiti, stomatiti faringiti – asma – gastriti, enteriti, diarrea – cistiti e malattie della vescica – stipsi cronica, cronica specie dei lattanti e degli anziani: si usino i soli fiori puri. Uso esterno: dermatosi foruncoli dermatosi, foruncoli, ascessi anche dentari – afte, afte infiammazioni gengivali – affezioni ginecologiche: vaginite uretrite – infiammazioni intestinali, vaginite, intestinali per clistere – pulizia dei denti che vanno strofinati con un pezzo di radice fresca. fresca – punture di vespe vespe, insetti: succo della pianta fresca. Utilizzazione: fiori e foglie Uso interno Infuso: 3 g per 100 ml di acqua, 1 tazza due, tre volte al giorno. Uso esterno Infuso: 5 g in 100 ml di acqua. Fare lavaggi, applicare compresse imbevute di infuso e gargarismi gargarismi. Negli infusi mai acqua calda ma lasciare fiori e foglie in acqua tiepida tutta la notte per non distruggere le benefiche virtù delle mucillaggini vegetali. vegetali La malva può anche essere infusa nel latte e va dolcificata sempre con il miele. Qualche fiore infuso nell’acqua nell acqua che si utilizza per la preparazione del biberon del lattante, avrà un leggero effetto lassativo. lassativo Decotti di foglie si utilizzano per lavaggi oculari, per irrigazioni vaginali, clisteri emollienti, lavaggi di piaghe. Negli ascessi dentari: 50 g di foglie in decozione con 300 g di acqua. Lasciare le foglie g nell’acqua e fare applicazioni di alcune foglie tra guancia e gengiva alternate con sciacqui q della stessa decozione. Le foglie g di malva si possono p unire ad altre verdure nei minestroni. La zuppa di malva è raccomandata a chi soffre di stitichezza. Bagni g emollienti e idratanti si ottengono aggiungendo q decotti di fiori e foglie. g all’acqua Usi U i popolari l i il decotto di foglie e fiori viene preso per il mal di denti mal di gola, denti, gola asma, asma mal di stomaco, stomaco per infiammazioni alla vescica e come depurativo. depurativo. Fiori e foglie bollite venivano date alle mucche ed alle pecore dopo che avevano partorito. Curiosità il nome deriva dal geco malakòs che significa “ “morbido, bid emolliente” lli t ” riferito if it alla ll sua capacità ità di agire sulle mucose e di sottrarre acqua dai tessuti infiammati. i fi infiammati ti. Era conosciuta come pianta medicinale e come ortaggio già dal VII sec sec.. a.C. Carlo Magno la faceva coltivare nei giardini per averla sempre disponibile.. disponibile Nell XVI sec. sec. In Italia li era chiamata hi omnimorbia i bi : “rimedio per tutti i mali” mali”.. Le radici, radici strofinate, strofinate servono per pulire i denti denti.. Il suo polline può provocare allergie primaverili. primaverili. I g giovani g getti e le foglie g fresche sono buoni in minestre e frittate frittate.. Urtica dioica L. (Ortica) Fam. Urticacee Portamento: pianta erbacea perenne con rizoma strisciante e giallo. Il fusto, prodotto dal rizoma e ricoperto di peli urticanti, è eretto, quadrangolare e raggiunge anche i due metri di altezza. altezza Foglie: sono opposte t e picciolate, i i l t ovato--lanceolate, dentate ovato ed urticanti come i fusti. fusti Fi i e ffrutto Fiori tt I fiori piccoli e verdastri, sono riuniti in spighe all’ascella all ascella delle foglie foglie;; pendule quelle dei fiori femminili ed erette quelle dei fiori maschili maschili.. I due d tipi ti i di fiori fi i sii trovano t su piante i t diverse di diverse. . Il frutto è un achenio con un ciuffo di peli all’apice.. all’apice D Dove sii trova t comunissima lungo g le strade, vicino alle case, nei boschi, siepi, incolti nei incolti, luoghi ricchi di azoto t fino fi ai 2400 mt. D Droga: : l’intera l’i t pianta i t ed d il rizoma Quando si raccoglie: la pianta si raccoglie da aprile a settembre, settembre tagliandola 10 cm al di sopra del terreno e riunendola in mazzi. Come si conserva: mazzi si essiccano all all’ombra ombra e si conservano in sacchi di carta o tela. Principi attivi: p , calcio,, magnesio, g , tannini,, clorofilla,, ferro,, potassio, vitamine C, B2 e K, istamina, acetilcolina ed acido formico Proprietà: diuretiche, depurative, emostatiche, astringenti, i ipoglicemizzanti, li i i revulsive, l i antiflogistiche, ifl i i h cicatrizzanti, vasocostrittrici Utilizzazione Uso esterno Il succo delle foglie fresche è un forte emostatico ed è indicato per arrestare il sangue dal naso. Contro la forfora e la caduta dei capelli e seborrea si friziona il cuoio capelluto con il d decotto tt d delle ll radici. di i Uso interno: PORZIONE AEREA della PIANTA - Per disturbi dell’apparato intestinale. Succo S (f (foglie li fresche) f h ) fino fi a 66-7 cucchiai hi i all giorno. Infuso: 5 g in 100 ml di acqua. Un cucchiaio ogni p una tazza al dì). ) 3 ore ((come depurativo Tintura:20 g in 100 ml di alcool a 20° 20° (a macero per 5 giorni) giorni). 2 2--4 cucchiaini al giorno. giorno - Per ipertrofia prostatica: radice Decotto:bollire 30 g di radice in un litro di acqua per 15’; 15’ filt filtrate t e bevete b t 3 o 4 tazze t llontano t dai d i pasti. Usi popolari La pianta bollita serve per fare lozioni per rinforzare e fortificare i capelli capelli.. Le foglie bollite per impacchi contro i dolori reumatici ed il decotto per abbassare la pressione sanguigna, sanguigna mentre l’infuso per la circolazione circolazione.. In passato i germogli freschi insieme ai semi venivano messi a macerare per una settimana nell nell’alcool alcool denaturato denaturato.. Si aggiungeva poi il semolino e questa pasta serviva per g impacchi per il mal di ossa. ossa. fare degli Con l’acqua di cottura delle foglie si tingeva la lana.. lana L’ortica viene utilizzata in cucina per condire t li t ll e risotti tagliatelle risotti. i tti. Per eliminare i pidocchi dalle rose o da altre piante agendo come antisettico naturale, piante, naturale si lascia l’ortica in infusione per 8 giorni e con l’acqua si trattano le varie piante. Curiosità il nome ortica deriva dal verbo latino urere che significa “bruciare” alludendo al liquido q irritante contenuto nei p peli urticanti, i quali essendo costituiti di silice si spezzano al minimo urto, divenendo taglienti e permettendo così al liquido di penetrare nella pelle. pelle. Si può trovare sollievo applicando bicarbonato o succo di acetosa. acetosa. I suoi effetti svaniscono dopo circa 12 ore dalla raccolta.. La parola dioica proviene dal geco e significa raccolta “con due case” riferendosi al fatto che i fiori maschili e femminili sono posti su piante diverse diverse.. In passato era utilizzata per produrre “urticazioni” irritazioni cutanee ad azione revulsiva nei confronti di reumatismi o stati comatosi o paralisi paralisi.. Secondo alcuni racconti, acco , i so soldati da romani o a ssi flagellavano age a a o il co corpo po qua quando do si trovavano a combattere in regioni dal clima rigido per p p potersi riscaldare riscaldare.. Durante la I Guerra mondiale, scarseggiando il cotone, dalla macerazione dei suoi fusti, si sono ricavate fibre tessili verdi e particolarmente resistenti. resistenti. Con le radici bollite si possono tingere di giallo i tessuti. tessuti. Juglans g regia g L. ((Noce)) Fam. Juglandaceae Portamento:: albero a Portamento Foglie: sono alterne, alterne f li caduche foglie d h alo l fino fi a 15 m; la corteccia dei rami è liscia e biancocenere, quella del tronco più scura e solcata da spaccature grandi e composte da 55-7-9 foglioline. La superficie è glabra nella pagina superiore mentre in quella inferiore p presenta ciuffetti di peli all’attaccatura delle nervature secondarie sulla principale Fiori maschili: sono raggruppati ti in i amenti penduli che nascono da d gemme preformate nell’anno precedente d t Fiori femminili: sono isolati i l ti o raggruppati a 2 o 3 e sono portati da rametti sviluppatisi nello stesso anno Frutto: è una drupa composta da una parte carnosa ( ll ) e una (mallo) legnosa che contiene il seme Dove si trova: originario dell’Asia, è da tempo coltivato nelle regioni mediterranee dal mare alla zona montana t DROGA: F Foglie li e mallo ll Quando si raccoglie F li Foglie: da Maggio gg ad Agosto g senza picciolo Mallo: in Giugno - Luglio Come si conserva: l foglie le f li sii essiccano i all’ombra; il mallo al sole. Si conservano in sacchetti di tela o carta P i i i attivi: Principi tti i tannini,, iuglone g ed olio essenziale Proprietà: le foglie hanno proprietà amaroamaro-toniche e digesti e sono ipoglicemizzanti, digestive; ipoglicemi anti abbassano la pressione sanguigna ed hanno proprietà sedative. Per uso esterno sono utili nel trattamento di eczemi,, piccole p ulcere della bocca e della pelle, arrossamenti delle zone intime. Il mallo ricco di iuglone ha proprietà antisettiche e cheratinizzanti ed è usato nelle dermatosi UTILIZZAZIONE: F Foglie li Uso interno: interno: digestivo e depurativo p Decotto 1 g in 100 ml di acqua – 1 tazza dopo i pasti. Tintura vinosa: vinosa: 3 g in 100 ml di vino rosso, a macero 10 gg; un bicchierino b h dopo d i pasti I f Infuso per li linfatismo f ti dei d i bambini, rachitismo e per calmare la sete dei diabetici: 20 g per 1 lt di acqua. q Bere più p volte al giorno Uso esterno: per pelli e mucose arrossate Decotto: 5 g in 100 ml di acqua. Sciacqui, gargarismi, impacchi Infuso p per p piedi stanchi e gonfi: 200 g per 5 l di acqua per 30’ UTILIZZAZIONE: M Mallo ll Decotto per tingere i capelli: capelli: 20 g di mallo in 100 ml di acqua, aggiungere 39 g di alcool puro. puro Passare fra i capelli dopo lo shampoo Per la crescita delle ciglia ciglia:: 4 g di olio di mallo, mallo 20 g di olio di mandorle dolci,, 0,20 , g di chinino solfato Usi popolari L’infuso L infuso di foglie viene preso come diuretico diuretico.. Il decotto delle foglie mescolato con la crusca (di l tt l la (dialettale l simbra) i b ) veniva i usato t neii bambini b bi i per le scottature da pannolino. pannolino. L’acqua di cottura delle foglie si utilizzava per conferire il riflesso bruno ai capelli. capelli p . Per tingere la lana si ricorreva al mallo (dialettale “lu lu malò”). malò”)). malò ). Con le foglie si avvolgeva il formaggio così da conferirgli un buon sapore sapore.. Il frutto raccolto il giorno di San Giovanni, serve per preparare un liquore li di digestivo, ti il nocino. nocino i . Curiosità Il legno resistente e pregiato è utilizzato nella per rivestimenti. fabbricazione di mobili o p Dalla corteccia si estrae il tannino usato nella concia delle pelli e nella produzione di inchiostri. Dal mallo si ottengono sostanze che servono per tingere la lana o i tessuti, per scurire i mobili e prodotti d tti abbronzanti bb ti in i cosmetica. ti Il decotto di mallo si utilizza come dopo shampoo per tingere i capelli di castano, in maniera naturale. naturale L nocii fresche Le f h o ben b mature t trovano t largo l impiego in cucina nella preparazione di dolci e liquori e da esse si ricava l’olio. Per tenere lontane le formiche, che non sopportano l’odore l odore delle foglie foglie, può essere utile inumidire le zone di passaggio con il decotto ottenuto con 3 manciate di foglie in un quarto di litro di acqua. Sambucus nigra L. (Sambuco) Fam. Caprifoliaceae Portamento: arbusto o alberello caducifolio alto alcuni metri, con corteccia verde da giovane e poi grigio bruna in cui spiccano le lenticelle prominenti. La parte centrale dei rami è formata da un midollo spugnoso bianco. Foglie: opposte, picciolate, imparipennate, formate da 3 3--7 foglioline con margine irregolarmente seghettato. seghettato Fiori: i fiori, bianchi o giallastri, i ll t i odorosi d i sono riuniti in dense i fi infiorescenze ombrelliformi. La corolla, ll cilindrica ili d i nella parte inferiore, sii divide di id in i alo l in i 5 lobi arrotondati. Frutto: una drupa, lucida e nero nero--violacea i l a maturità, contenente 22-3 semi. Il succo è d se di colore violaceo. D Dove sii trova t cresce fino alla zona montana di tutta Italia nei luoghi ruderali, lungo le siepi e i fossi. D Droga: : fiori fi i e frutti f tti Quando si raccoglie Fiori: si recidono le infiorescenze alla ll base b da d Aprile A il a Giugno. Frutti: si raccolgono in Agosto, Settembre. Come si conserva: le infiorescenze infiorescenze, riunite in mazzi, si essiccano all’ombra all ombra e si battono poi delicatamente per staccare i fiori dai peduncoli che si eliminano; si conservano in recipienti di vetro. I frutti si utilizzano freschi freschi. Principi attivi Fi i li essenziale, Fiori:olio i l tannini, t i i rutina ti (glucoside ( l id flavonico), sanbunigina (glucoside cianidrico). Bacche: vitamina C C, acidi organici, organici tannini, tannini tracce di olio essenziale. Pectine. Proprietà Fiori: diuretici e diaforetici; mucillagginosi, mucillagginosi emollienti; galattogeni, antispasmodici, antireumatici. acc e pu purgative gat e antireumatiche. a t eu at c e Bacche: Indicazioni Fiori: raffreddori, influenza e bronchiti. Bacche: nella stipsi sia come succo che marmellata. Il succo è anche un buon rimedio contro l’emicrania g e le nevralgie. Utilizzazione: Utili i : fiori fi i e frutti f tti Fiori Uso interno: interno: sudorifero diuretico sudorifero, diuretico, antireumatico, emolliente delle vie aeree. Infuso: 3 g in 100 ml di acqua o vino 22-3 tazzine al giorno Uso esterno: emolliente, lenitivo su foruncoli, scottature, emorroidi. Infuso: 5 g in 100 ml di acqua. Fare lavaggi, applicare compresse imbevute di infuso. Frutti Uso interno: antinevralgico diuretico e antinevralgico, lassativo. Succo: 1-2 cucchiaini o cucchiai (a cucchiai si manifesta l’effetto lassativo). Decotto: 4 g in 100 ml di acqua. 11-2 tazzine all’occorrenza ( dosi superiori p sono lassative). ) Marmellata lassativa: g 1000 di bacche, g 1500 di zucchero. Far cuocere a fuoco l t fino lento fi a consistenza i t di marmellata. Utili Utilizzazione: i : fiori fi i Limonata di sambuco: 30-50 ombrelle di fiori, 10 l di acqua, 1 kg di 30zucchero,, 3 limoni a fette,, succo di 1 limone. Unire acqua, fiori e fette di limone e lasciare p 24 ore. Scolate i fiori,, mescolate bene e riposare lasciare riposare altre 24 ore. E’ pronta. Si p possono riempire p bottiglie g e conservare in cantina. Dopo 33-4 settimane si è sviluppata una certa ce ta qua quantità t tà d di CO CO2 2 e la a limonata o ata ha au un gusto frizzante come lo champagne. Sciroppo di sambuco: 10 ombrelle di fiori, sei limoni con la buccia, buccia 3 kg di zucchero, zucchero 2 l di acqua, acqua 80 g di acido citrico. Tagliare a rondelle i limoni e versarli insieme ai fiori e all’acido citrico nell nell’acqua acqua nella quale è stato sciolto lo zucchero. Far macerare per 5 gg in un recipiente a bocca larga coperto ma non chiuso. Filtrare e imbottigliare. Per l’uso dil i in diluire i acqua a piacere i Usi popolari Il decotto delle foglie viene bevuto per abbassare il diabete. Il decotto dei giovani rami, preso a digiuno serve per il colesterolo. Per abbassare la pressione sanguigna si beve l’infuso delle foglie g o della corteccia. Le foglie e la corteccia raschiata si utilizzano nel gonfiore delle guance (resipola) o delle gambe. La corteccia viene posta direttamente sulle ferite o unita alla mollica di pane viene appoggiata sulla parte infiammata e coperta con un fazzoletto. I frutti servivano per tingere la lana lana. Con i frutti vengono preparate ottime marmellate. I ragazzi si servivano dei rami di sambuco, privati del midollo per realizzare un gioco “lu scargavottu”. Curiosità Il nome sembra che derivi da sambuca, uno strumento musicale a corde, di forma triangolare, di legno di sambuco, usato dai geci e dai romani. Il nome specifico, nigra, si riferisce al colore dei frutti maturi,, nerineri-violacei. In prossimità di vecchie case coloniche troviamo molo spesso una pianta di sambuco. La credenza popolare consigliava di piantare un simile arbusto perché ritenuto di buon augurio g e di fertilità. Con i frutti e con le foglie si ottengono dei coloranti naturali: viola porpora con i frutti e verde con le foglie. I fiori fi i sono utilizzati ili i per conservare mele l e pere: strati alterni di frutta e fiori secchi. Le ombrelle fiorali, raccolte quando i fiori non sono ancora completamente aperti, aperti vengono immerse in pastella salata o dolce, fritte e servite calde calde. Il decotto concentrato di fiori e foglie g spruzzato p sulle piante è antiparassitario. Per tenere lontane le mosche mosche, che non sopportano l’intenso profumo della pianta, basta appendere d sulle ll porte t o sulle ll finestre fi t dei d i rametti tti di sambuco. Hypericum perforatum L.(Iperico) L (Iperico) Fam. Hypericaceae yp Portamento: è una pianta erbacea con corto rizoma sotterraneo che produce numerosi fusti, ali fino a 1 m, lignificati alla base e abbondantemente ramificati in alo. Foglie: opposte, sessili, di forma ovale; osservate in trasparenza presentano numerose ghiandole affondate nel lembo che hanno dato il nome perforatum alla pianta contenenti la sostanza colorante rossa: ipericina; sul bordo sono presenti alcune ghiandole di colore nero. Fiori: l’i fi l’infiorescenza è un ampio i corimbo formato da numerosi fiori giallo dorati; i fiori hanno 5 sepali verdi petali ovali muniti di e5p puntini neri; gli stami, in numero elevatissimo (50(50100) sono riuniti 100), i iti in i tre t fascetti. • Frutto: è una capsula l a tre logge, circondata dai resti ti bi biancastri t i del d l fiore; i semi, cilindrici, sono di colore l nero bruno-scuro. D Dove sii trova t cresce dal mare alla zona alpina nei luoghi secchi, hi nelle ll radure d dei d i boschi, b hi all bordo b d delle strade. D Droga: : sommità ità fiorite fi it Quando si raccoglie: in GiugnoGiugno-Luglio prima che si siano appassite. pp Come si conserva: normalmente si usano fresche, ma si possono anche seccare disponendole in mazzi all’ombra ll’ b e in i luogo l aerato. Si conserva in sacchetti h tti di carta t o ttela. l Principi attivi Olio essenziale (azione sedativa). Ipericina colorante rosso con proprietà Ipericina, fotosensibilizzanti simile al bergamotto. E’ un derivato antracenico ma non possiede E attività purgativa perché non viene assorbito dalla bile. bile Flavonoidi e tannini. Acidi clorogenico e taffenico. Proprietà sedativo e antidepressivo, antidepressivo pettorale e antiflogistico, balsamico polmonare,calmante antinfiammatorio delle vie genitogenito-urinarie, urinarie vulnerario, antiflogistico. Indicazioni Uso interno: angoscia e depressioni – affezioni catarrali croniche – asma - stimolante, stomacico, aperitivo – cistite cronica – vermifugo. g Uso esterno: Ustioni, ulcerazioni, ecchimosi, ulcere alle gambe,, slogature, g g , sciatica,, reumatismi. Utilizzazione: sommità fiorite Uso interno Infuso: 15--30 g per 1 l di acqua, 215 2-6 tazze t all giorno i secondo d lo l scopo. Tintura: 20 g in 100 ml di alcool a 20° 20° a macero per 5 gg. Un cucchiaio dopo i pasti. Tintura vinosa: 30 g per 1 l di vino bianco a macero per 8 gg. Un cucchiaio prima dei pasti. pasti Uso esterno Decotto: q Fare lavaggi, gg , applicare pp 5 g in 100 ml di acqua. compresse imbevute di decotto. Utilizzazione: solo fiori freschi Olio di iperico: 500 g di fiori fiori, 500 g di vino bianco, bianco 1 lt. lt di olio di olive. Far macerare al sole per 5 gg. Poi bollire su b.m. b m finché il vino sia evaporato. evaporato Conservare in flaconcini di vetro scuro di non più di 10 g per evitare che le frequenti aperture lo alterino. Olio di iperico: mettere una manciata di fiori in olio di olive e lasciar macerare al sole una decina di gg. Meglio se si filtra e si pongono nuovi fiori freschi di nuovo a macero al sole. - L’olio di iperico si può usare anche internamente quando lo stomaco è sofferente o in caso di catarro gastrointestinale. Utile anche nella stitichezza poiché rende viscido il contenuto intestinale indurito. Ma questo olio ha un odore e un sapore molo particolari e provoca eruttazioni spiacevoli; si consigliano le capsule che si sciolgono nell nell’intestino intestino tenue tenue. - In caso di infiammazioni dei nervi o torcicollo fare un impacco p con olio di iperico p caldo e coprire p con un panno p di lana. - I fiori freschi posti a macerare nella grappa la colorano i rosso vivo in i (grappa ( del d l diavolo): di l ) un bicchierino bi hi i può ò servire da ottimo digestivo. U i popolari Usi l i i fiori vengono messi a macerare nell’olio di oliva oliva. li . Il filtrato filt t viene i utilizzato tili t da d solo l o gg di cera d’api d’api. p. con l’aggiunta Questo preparato si applica sulle mani screpolate l e per le l ferite f i . ferite. Curiosità C i ià il nome deriva dal geco hyper, “al di sopra” e da eikon, “immagine” immagine facendo riferimento al fatto che si era soliti appendere la pianta sopra ll’immagine immagine degli dei per tener lontano gli spiriti maligni.. Il nome perforatum si riferisce alle maligni ghiandole presenti sulle foglie, foglie le quali osservate in controluce appaiono traforate. traforate. Q Questa t pianta i t viene i anche h detta d tt “scacciadiavoli” “ i di li” ed “erba di San Giovanni” perché la fioritura avviene i a ridosso id del d l solstizio l ti i d’estate d’ t t (22 giugno) i ) e nel giorno di San Giovanni (24 giugno). giugno). La presenza del d l pigmento i t rosso era infatti i f tti considerato il simbolo del sangue di Giovanni B tti t fatto Battista, f tt decapitare d it d Salomè da S Salomè. l è. Era E inoltre i lt chiamato “fugademonum” perché veniva usato dagli d li esorcisti i ti come aspersorio i per l’acqua l’ benedetta e si riteneva che fosse capace di scacciare i i diavoli di li ed d i malefici l fi i e per questo t raccolto nel giorno di San Giovanni ed appeso o portato addosso dd come amuleto. amuleto l . Taraxacum officinale Web. (Tarassaco) Fam. Compositae Portamento: pianta erbacea perenne con radice a fittone lunga e carnosa, scura esternamente e bianca all’interno all interno. I fusti fiorali, fiorali cilindrici, cavi, privi di foglie e contenenti un lattice amaro raggiungono amaro, i 2020-35 cm. Foglie: p una dalla radice spunta rosetta tt di ffoglie li basali, b li oblunghe--lanceolate con oblunghe margine g irregolarmente g d t t dentato. Fiori: gialli e ligulati, sono raccolti in grandi Fiori: capolini solitari solitari.. Frutto:: è un achenio provvisto di pappo Frutto con pelili bianchi bi hi a forma f di ombrello ombrello. b ll . D Dove sii trova t si può trovare in tutti i prati, i campi, lungo le strade i sentieri, strade, sentieri dal mare fino ai 2000 mt. mt D Droga: : foglie f li e rizomi i i Quando si raccoglie Come si conservano Rizoma: Rizoma: il rizoma si raccoglie in si essicca al sole o in stufa e settembre--ottobre o in settembre si conserva in recipienti di febbraio prima che la pianta vetro. fiorisca fio isca Foglie: Foglie: g dalla primavera p si raccolgono si essiccano all all’ombra ombra e si all’autunno. ll’ conservano in sacchetti di carta o tela. Principi attivi: taraxina (alcaloide), taraxacina (sostanza amara), inulina, tannini resine, tannini, resine colina, colina glucidi, glucidi vitamine A , B e C. C Proprietà di ti h depurative, diuretiche, d ti coleretiche, l ti h amaroamaro-toniche, t i h colagoghe, lassative, digestive, eupeptiche. Indicazioni Uso interno: il rizoma * Per depurare l’organismo, stimolare le funzioni del fegato fegato, dei reni e dell dell’intestino: intestino: - Succo: fino a 4 cucchiai al giorno Decotto:3 3 g in 100 ml di acqua, fino a 3 3--4 tazze al - Decotto: giorno lontano dai pasti. - Tintura: 20 g in 100 ml di alcool (a macero per 10 giorni), giorni) 33-4 cucchiai al giorno lontano dai pasti. pasti * Per ritenzioni di liquidi: macerare a freddo per 8 ore un cucchiaio di radice in un bicchiere di acqua. Filtrare ed ass me e d assumere due e bicchie bicchierii al giorno gio no lontano dai pasti. pasti Uso esterno: fiori e foglie *Per efelidi e macchie della pelle: g in 1 l di acqua q bolliti per p Decotto: 50 g di fiori e foglie 15’ fil 15’; filtrate e utilizzare ili in i impacchi i hi sulla ll pelle ll tuttii i giorni. i i Uso popolare le giovani foglie, per le loro proprietà di ti h vengono gustate diuretiche, t t crude d nell’insalata o cotte,, condite con olio e sale. Curiosità il nome proviene i d l geco tarakè dal t kè che h vuoll dire di “scompiglio” “ i li ” e da akos “rimedio”, quindi una pianta che risolve moli p oblemi dell’organismo problemi dell’o ganismo riportandolo ipo tandolo alla normalità no normalità. malità. Viene anche detto: detto: “dente di leone” per la rosetta di foglie b li dentate basali d t t simili i ili aii denti d ti del d l re degli d li animali, i li “soffione” “ ffi ” per i frutti a forma di palla, dispersi dal vento o soffiati per di ti divertimento t dai d i bambini b bi i e “piscialletto” “ i i ll tt ” alludendo ll d d alle ll sue proprietà diuretiche. diuretiche. I boccioli b l dei d fiori f messi sotto aceto e sale, l sostituiscono i capperi.. capperi Le radici tostate sono un buon surrogato del caffè caffè.. I capolini p si aprono p quando il sole splende q p e si richiudono di notte o quando piove. piove. Crataegus monogyna Jacq. Jacq O oxyacantha L. L (Biancospino) Fam. Rosaceae Portamento: arbusto rbusto o piccolo alberello caducifolio alo fino a 6 metri, met i con spine corte e chioma espansa e intricata. Foglie: con corto picciolo, a lamina coriacea lunga 2-5 cm con 1 1--4 incisioni profonde per lato; base fogliare ampiamente cuneata. Fiori: i fiori, fiori raggruppati in corimbi all’apice di rametti corti corti, sono bianchi con le antere rosse ed hanno i peduncoli spesso coperti di peluria lanosa. • Frutti: i frutti, f i che h sono in i realtà dei falsi frutti, sono di forma ovale e di color rosso-bruno; contengono nella loro polpa il vero frutto in forma di uno o due noccioli. D Dove sii trova t è largamente diffuso in tutta Italia fino alla zona montana; t sii ttrova un po’’ d dovunque nei luoghi g incolti,, nelle siepe, p , nei boschi e nelle macchie. Droga: g corimbi,, frutti e corteccia dei rami Quando si raccoglie Corimbi: in Marzo Marzo--Aprile fino a Luglio, quando i fiori sono in boccio o appena accennano a schiudersi. E’ ammessa la presenza delle poche foglie costituenti la parte terminale del ramo fiorifero. Frutti: pp in SettembreSettembre- Ottobre,, appena prima della completa maturazione. Corteccia: i Novembre in N b dopo d la l caduta d t delle d ll foglie, o in FebbraioFebbraio-Marzo prima che la pianta rientri in g . vegetazione Come si conserva Corimbi: si essiccano all’ombra evitando che i fiori divengano scuri. scuri Frutti: si trasformano in marmellate oppure si essiccano al sole o in stufe a bassa temperatura. C t Corteccia: i si essicca al sole. C i bi e corteccia Corimbi t i sii conservano in sacchetti di carta o tela, i frutti in vaso di vetro. Principi attivi - fiori: flavonoidi acido crategolico, flavonoidi, crategolico acido ursolico, ursolico acido oleanolico e ammine. Proprietà: potente,, Ipotensore, p , Antispasmodico p Cardiotonico p e sedativo leggero ipnotico. Indicazioni: regolazione della pressione sanguigna per azione simultanea sul cuore e sui vasi sanguigni con la mediazione del simpatico. simpatico Tonico e sedativo cardiaco: cardiaco: palpitazioni, angina, nevrosi cardiache, tachicardia, aritmie. Particolarmente efficace nel cuore senile. Antispasmodico e tranquillante Distonie neurovegetative: angosce, ronzii alle orecchie, orecchie, vertigini, Arteriosclerosi, ipertensione. Disturbi della menopausa menopausa, spasmi venosi delle estremità inferiori, vene varicose Tranquillante naturale: irritabilità e insonnia. I ffrutti tti hanno h proprietà i tà antidiarroiche tidi i h e astringenti. t i ti Utilizzazione: Utili i : fiori fi i e frutti f tti Fiori Uso interno (insonnia, (insonnia ipertensione, palpitazioni) Infuso: 1 g in 100 ml di acqua. 1 1--2 tazzine al giorno specie prima di coricarsi. Ti t Tintura: 20 g in 100 ml di alcool a 60° 60° a macero per 5 gg. 2020-40 gocce tre volte al giorno (dosi più iù elevate l t sono per l’azione l’ i sedativa). Frutti Uso interno (diarrea, ritenzione urinaria) urinaria). Decotto: 2 g in 100 ml di acqua. Utilizzazione: fiori,, frutti e corteccia Il decotto dei frutti e della corteccia, o l’infuso dei fiori sono utili antinfiammatori delle mucose della bocca e delle gengive; si q e gargarismi. g g utilizzano mediante sciacqui Uso cosmetico E’ E stata dimostrata un’azione un azione astringente e normalizzante cutanea dei fiori e delle foglie di biancospino sulle pelli grasse. La droga è priva di tossicità anche per trattamenti prolungati Tisana per insonnia: lasciare infondere 5 g di fiori in 200 g di acqua bollente per 10 m. Colare, spremendo il residuo, zuccherare e gg g un cucchiaio di whisky. y Bere alla sera prima p di coricarsi. aggiungere A chi è stressato è consigliata una miscela di tè per il cuore nella quale il biancospino viene integrato con cardiaca ed altre erbe calmanti del sistema nervoso come melissa e iperico. Tisana per calmare i disturbi cardiaci con funzione vasodilatatoria: mettere in infusione circa 20 g di fiori o bacche triturate per 10 m. U i popolari Usi l i Si mette nella stalla dei polli un ramo di bi biancospino i raccolto lt la l vigilia i ili sii San S Giovanni,, per p prevenire p i pidocchi p pollini p Curiosità Il nome generico deriva da greco kratos che significa “forza” riferito alla durezza del legno ed alla crescita molo lenta. Il nome oxyacantha deriva da oxys = punta e akantha = p spina. Il nome specifico monogyna, sempre di derivazione greca, indica la presenza di un solo seme per frutto. La pianta era già utilizzata dagli uomini preistorici, infatti sono stati ritrovati noccioli in insediamenti lacustri. In Francia si crede che il biancospino sia colpevole di aver fornito la corona di spine per il martirio di Cristo. Ad alimentare le superstizioni negative ti però ò è stato t t il caratteristico tt i ti odore d d deii suoi fiori. Nell'essenza di biancospino vi è un componente chimico, presente anche nella materia in decomposizione. p Gli insetti che si cibano di questa, infatti, sono gli stessi che visitano per impollinarli visitano, impollinarli, i fiori del biancospino. biancospino Arctiun lappa pp L. ((Bardana)) Fam.Compositae Portamento: è una pianta biennale con rizoma verticale; nel primo anno di vegetazione produce alcune grandi foglie basali fra le quali, nel secondo anno, spunta il fusto fiorale alo fino a 2 metri, striato, molo ramificato e peloso. Foglie: basali molo grandi, grandi a picciolo pieno, con margine dentato spesso ondulato. La pagina inferiore è di colore bianco cenere. Le foglie cauline sono simili ma più piccole. Fiore: i fiori, di colore porporino, p p , sono riuniti in capolini globulosi circondati da mole brattee rigide e uncinate interamente verdi. • Frutto: il frutto è un achenio di colore b bruno, provvisto di un pappo di setole corte. D Dove sii trova t cresce in tutta Italia dal mare alla regione montana t fi fino a 1200 m; sii ttrova nelle ll zone ruderali,, vicino alle case,, in tutte le zone soleggiate. D Droga: : foglie f li e radici di i Quando si raccoglie Come si conservano Radici: Radici: g nell’autunno si raccolgono g a dischi di 11-1,5 , tagliate d l primo del i anno di cm, sii essiccano i all sole l e vegetazione o nella si conservano in recipienti primavera del secondo,, p di vetro. prima i che h sii formi f i lo l scapo fiorale. Foglie: si raccolgono in Maggio, L li prima Luglio, i della d ll fioritura della pianta, evitando di raccogliere g il picciolo. i i l Foglie: si essiccano all all’ombra ombra e si conservano in sacchetti di carta o tela. Principi attivi: olio essenziale, inulina fino al 45 %, un principio amaro (lappatina), nitrato di calcio, solfato e fosfato di potassio, Sali di magnesio. Proprietà diuretica, depurativa nelle malattie della pelle, diaforetica, coleretica (aumenta la secrezione biliare, riduce l’ittero ed i volumi del fegato), g ), batteriostatica verso i germi gam + (staffilococchi), ipoglicemizzante, antivelenosa nelle punture di insetti. Indicazioni Uso interno: gotta, reumatismi, diabete. U esterno: Uso t foruncolosi, eczemi, seborrea del viso, piaghe purulenti, varici. Utilizzazione: foglie e radici Radici Uso interno - come diuretico, depurativo Infuso: 4 g per 100 ml di acqua, 1 tazza al mattino a digiuno. Decotto: 60 g in 1 l di acqua. Bollire alcuni minuti, poi colare. Consumare in giornata. Tintura vinosa: 50 g in 1 l di vino bianco. Far a macerare per 5 gg. gg Filtrare e bere a bicchierini mattino e sera. Uso esterno Decotto: 10 g in 100 ml di acqua. Fare, lavaggi, applicare compresse imbevute di decotto sulle zone interessate per mezz’ora. Foglie fresche Succo – fare frizioni quotidiane Cuocere assieme foglie fresche e polpa della radice e applicare molo caldo: ottimo rimedio per la foruncolosi. LLe foglie f li fresche f h tritate t it t applicate li t sulle ulcere le fanno rapidamente scomparire. Utilizzazione: Utili i : foglie f li e radici di i Radici fresche Lozione per la caduta dei capelli: 30 g di radice fresca, 30 g di alcool a 90° 90°, 1 l di acqua. Frizionare mattino e sera. L’inulina L inulina sembra essere la sostanza specifica che determina questa azione. Decotto per il morbillo: un cucchiaino da caffè del decotto al dieci per mille bevuto ogni 5 minuti. L’eruzione è completa in 2 ore. Guarigione in 3 gg. Evitare le correnti di aria. Usi U i popolari l i La pianta viene raccolta come specie officinale ffi i l da d un’azienda ’ i d locale l l Curiosità Il nome botanico deriva dal geco arctos, “orso” peloso ed al portamento p della alludendo al fusto p pianta. Lappa proviene dal verbo greco lambano “io io prendo” riferito agli uncini che avvolgono i fiori, appiccicosi e ripiegati che si attaccano ai vestiti ed al pelo degli animali favorendo così la disseminazione e la propagazione della specie. Le foglie giovani, raccolte prima della fioritura, dopo bollitura si consumano in insalata, insalata e così i gambi crudi, privati dalla scorza. Le foglie con i rispettivi piccioli, tagliati a pezzi, si lessano e si condiscono con olio e formaggio grattugiato. g g Le radici della Bardana, tolta la scorza, dopo cottura si consumano in insalata insalata, non ci si deve impressionare se nella bollitura l’acqua diventa verde. d Le radici se vengono g essiccate e macinate servono per preparare un gradevole caffè. Cicoria Cichorium intybus y L. Raccolta: Le foglie prima della fioriture fioriture, le radici al termine. Proprietà: Depurativo, tonico, digestivo, lassativo coleretico. lassativo, coleretico F i li C Famiglia: Composite. it Nomi comuni: Radice amara, insalata matta, scarola, cicuruedda, rugni, radicchio. Habitat: Fino ai 1500 metri,, in luoghi g non troppo pp umidi. Parti usate: I fiori fiori, le foglie foglie, le radici radici. Conservazione: C i Le L foglie f li non vengono conservate, ma utilizzate fresche, mentre le radici sii essiccano i e quindi i di sii conservano in i barattoli b li ben chiusi ed opachi. Uso: Decotti ottenuti con le radici radici, infusi e tinture con le foglie, per uso interno. Note: Le foglie di questa pianta erbacea se fatte essiccare i e tostare t t possono essere utilizzate tili t come succedaneo del caffè. Parti utilizzate: della Cicoria si usano le radici e le foglie. Tempo di raccolta e conservazione: Si raccolgono l le l radici d in settembresettembre b -ottobre b oppure nella primavera successiva prima che la pianta entri in attiva vegetazione. Le foglie si raccolgono al secondo anno di vegetazione, in maggiomaggio-giugno, prima della fioritura. Le radici si essiccano poi al sole o in stufa a bassa temperatura; le foglie si dispongono in strati sottili all’ombra. Entrambe si conservano in sacchetti di carta o tela in luogo asciutto Notizie e curiosità: Il nome deriva da "Kichorion", nome di origine egiziana, o da "Kio" io vado, o "chorion" campo campo, perché si trova nei campi campi. Sin dall dall’antichità antichità la cicoria era considerata come il miglior depuratore del sangue. Galeno chiamava la cicoria amica del fegato. Principi attivi:Polifenoli, attivi:Polifenoli, acidi organici amari, fibre, i li inulina, soprattutto tt tt contenuti t ti nelle ll ffoglie, li glucidi, l idi vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina K, provitamina A. principi amari, albumina, Sodio, potassio, Cloro, Sodio, Manganese, calcio, ferro, zinco, rame, magnesio, fosforo, aminoacidi liberi indispensabili, protidi lipidi protidi, lipidi, amido amido, acido cicorico, cicorico tannini, tannini aminoacidi, aminoacidi colina, zuccheri, mannite, lattoni sesquiterpenici presenti sia nella radice che nelle foglie g che gli g conferiscono il sapore amaro e le proprietà à eupeptiche, lattucuna e lattucopirina, acido dicaffeiltartarico nelle foglie e sali minerali Proprietà Proprietà. La Cicoria stimola l’appetito, pp , regola g le funzioni dell’intestino, del fegato e dei reni, favorendo la secrezione della bile e la diuresi con conseguente effetto depurativo e disintossicante generale che si riflette anche sull’aspetto della pelle. Preparazione e uso. uso Uso interno: Per depurare l’organismo. Infuso di cicoria Ponete in infusione 20 g di cicoria in ½ l di acqua bollente. Lasciate riposare per 10 minuti, quindi filtrate. Contro la stitichezza berne 11-2 tazze al mattino a digiuno Decotto di cicoria Bollite ll 1 manciata di d cicoria (radici ( d essiccate e sminuzzate) per mezz’ora in 1 l d’acqua; filtrate. Bevetene 1 tazzina prima dei pasti contro la mancanza di appetito. Decotto di cicoria Miscelate 200 g di cicoria (foglie e radice), 30 g di carciofo ((foglie) g ) e 10 g di gramigna. g g Bollite il tutto in 1 l d'acqua per 7 7--8 minuti, filtrate. Consumate per 15 15--20 giorni 1 bicchiere al mattino a digiuno come rimedio contro ll'arteriosclerosi arteriosclerosi. Questo decotto è utile anche per depurare fegato e reni e per combattere le forme artritiche. Decotto alla cicoria Dopo aver frantumato finemente 150 g di cicoria (radici e foglie), 30 g di carciofo (foglie) e 15 g di gramigna (rizoma) (rizoma), poneteli a bollire per 20 minuti in 1 l d d'acqua acqua bollente, quindi filtrate. Consumatene 1 tazza al giorno, al mattino a digiuno per controllare ll ill tasso di d colesterolo. l l Uso esterno: Come rinfrescante rinfrescante,, emolliente emolliente,, disarrossante. Polpa (delle radici cotte): applicare sulla parte interessata interponendo una garza. Maschera alla polpa di cicoria Utilizzate la polpa delle radici di cicoria per preparare una maschera emolliente. emolliente Sarà sufficiente schiacciarle per bene e stenderne la polpa sulla cute interponendo una garza sottile.