LE ERBE della
SALUTE
Dr.ssa Teresa De Monte
2008 ©
Malva sylvestris
y
L. (Malva)
Fam. Malvaceae

Portamento:
è una p
pianta erbacea con radice a
fittone biancastra e di consistenza
carnosa; il fusto alto fino a 1 m, può
essere sdraiato sul terreno o eretto
eretto, è
più o meno ramificato e densamente
coperto di peli.

Foglie:
sono tondeggianti e divise in 33-5 lobi
triangolari, il margine è inciso da
numerosi denti. Le foglie inferiori
h
hanno
un picciolo
i i l molto
lt lungo
l
che
h
diminuisce in quelle superiori.
Fiore:
i fiori sono riuniti (2(2-6)
all’ascella delle foglie
g
superiori ed hanno un
peduncolo lungo alcuni
cm;
il calice, composto da 5
sepali parzialmente
saldati alla base, è
rafforzato da un calicetto
d 3 sepalil lanceolati;
di
l
l
la corolla ha 5 petali,
ristretti a cuneo alla
base e incisi da una
insenatura nella parte
apicale.
Frutto:
i frutti arrotondati
contengono molti
acheni.
D
Dove
sii trova
t

è comune
dalla zona
mediterranea
dit
a quella sub
sub-montana;
t
sii
rinviene
frequenteme
nte nei luoghi
erbosi nei
erbosi,
ruderi, lungo
le strade e
nei campi
abbandonati.
abbandonati
Droga:
D
: foglie
f li e fiori
fi i

Quando si raccoglie:
i fiori vanno raccolti ancora in boccio da
g a Settembre.
Giugno
Le foglie,
g , nello stesso periodo,
p
, di primo
p
mattino dopo l’evaporazione della rugiada.
g che presentino
p
Si debbono scartare le foglie
macchioline rilevate di color ruggine: si tratta
g parassita,
p
, la Puccinia malvacearum.
di un fungo

Come si conserva:
foglie e fiori si essiccano all’ombra;
all ombra;
le prime si conservano in sacchetti
di carta o tela
tela,
i fiori in vaso di vetro al riparo dalla luce.

Principi attivi:
mucillaggini
ill
i i (in
(i quantità
i à maggiori
i i neii fiori),
fi i)
ossalato di calcio e vitamine di un particolare
complesso:
l
A,B,C,E. Una sostanza colorante,
l
un antociano (malvina), presente solo nel fiore.

Proprietà
pettorale ed emolliente, regolatore e
antispasmodico dell’intestino.

Indicazioni
Uso interno:
tossi bronchiti,
tossi,
bronchiti catarri cronici – stomatiti,
stomatiti faringiti
– asma – gastriti, enteriti, diarrea – cistiti e
malattie della vescica – stipsi cronica,
cronica specie dei
lattanti e degli anziani: si usino i soli fiori puri.
Uso esterno:
dermatosi foruncoli
dermatosi,
foruncoli, ascessi anche dentari – afte,
afte
infiammazioni gengivali – affezioni ginecologiche:
vaginite uretrite – infiammazioni intestinali,
vaginite,
intestinali per
clistere – pulizia dei denti che vanno strofinati con
un pezzo di radice fresca.
fresca – punture di vespe
vespe,
insetti: succo della pianta fresca.
Utilizzazione: fiori e foglie

Uso interno
Infuso: 3 g per 100 ml di acqua,
1 tazza due, tre volte al giorno.
 Uso
esterno
Infuso:
5 g in 100 ml di acqua. Fare lavaggi, applicare
compresse imbevute di infuso e gargarismi
gargarismi.
Negli infusi mai acqua calda ma lasciare fiori e
foglie in acqua tiepida tutta la notte per non
distruggere le benefiche virtù delle mucillaggini
vegetali.
vegetali
La malva può anche essere infusa nel latte e va
dolcificata sempre con il miele. Qualche fiore infuso
nell’acqua
nell acqua che si utilizza per la preparazione del
biberon del lattante, avrà un leggero effetto
lassativo.
lassativo

Decotti di foglie si utilizzano per lavaggi
oculari, per irrigazioni vaginali, clisteri emollienti,
lavaggi di piaghe. Negli ascessi dentari: 50 g di
foglie in decozione con 300 g di acqua. Lasciare
le foglie
g nell’acqua e fare applicazioni di alcune
foglie tra guancia e gengiva alternate con
sciacqui
q della stessa decozione.

Le foglie
g di malva si possono
p
unire ad altre
verdure nei minestroni. La zuppa di malva è
raccomandata a chi soffre di stitichezza. Bagni
g
emollienti e idratanti si ottengono aggiungendo
q decotti di fiori e foglie.
g
all’acqua
Usi
U i popolari
l i

il decotto di foglie e fiori viene preso per il mal di
denti mal di gola,
denti,
gola asma,
asma mal di stomaco,
stomaco per
infiammazioni alla vescica e come depurativo.
depurativo.

Fiori e foglie bollite venivano date alle mucche
ed alle pecore dopo che avevano partorito.
Curiosità

il nome deriva dal geco malakòs che significa
“
“morbido,
bid emolliente”
lli t ” riferito
if it alla
ll sua capacità
ità di
agire sulle mucose e di sottrarre acqua dai tessuti
infiammati.
i fi
infiammati
ti.
Era conosciuta come pianta medicinale e come
ortaggio già dal VII sec
sec.. a.C. Carlo Magno la
faceva coltivare nei giardini per averla sempre
disponibile..
disponibile

Nell XVI sec.
sec. In Italia
li era chiamata
hi
omnimorbia
i
bi :
“rimedio per tutti i mali”
mali”..

Le radici,
radici strofinate,
strofinate servono per pulire i denti
denti..

Il suo polline può provocare allergie primaverili.
primaverili.

I g
giovani g
getti e le foglie
g fresche sono buoni in
minestre e frittate
frittate..
Urtica dioica L. (Ortica)
Fam. Urticacee


Portamento: pianta
erbacea perenne con
rizoma strisciante e giallo.
Il fusto, prodotto dal
rizoma e ricoperto di peli
urticanti, è eretto,
quadrangolare e raggiunge
anche i due metri di
altezza.
altezza
Foglie:
sono opposte
t e picciolate,
i i l t
ovato--lanceolate, dentate
ovato
ed urticanti come i fusti.
fusti
Fi i e ffrutto
Fiori
tt


I fiori piccoli e verdastri, sono riuniti in spighe
all’ascella
all
ascella delle foglie
foglie;; pendule quelle dei fiori
femminili ed erette quelle dei fiori maschili
maschili..
I due
d tipi
ti i di fiori
fi i sii trovano
t
su piante
i t diverse
di
diverse.
.
Il frutto è un achenio con un ciuffo di peli
all’apice..
all’apice
D
Dove
sii trova
t

comunissima
lungo
g le
strade, vicino
alle case, nei
boschi, siepi,
incolti nei
incolti,
luoghi ricchi
di azoto
t fino
fi
ai 2400 mt.
D
Droga:
: l’intera
l’i t
pianta
i t ed
d
il rizoma
Quando si raccoglie:
la pianta si raccoglie da aprile a settembre,
settembre
tagliandola 10 cm al di sopra del terreno e
riunendola in mazzi.
Come si conserva:
mazzi si essiccano all
all’ombra
ombra e si conservano
in sacchi di carta o tela.
Principi attivi:
p
, calcio,, magnesio,
g
, tannini,,
clorofilla,, ferro,, potassio,
vitamine C, B2 e K, istamina, acetilcolina ed acido
formico
Proprietà:
diuretiche, depurative, emostatiche, astringenti,
i
ipoglicemizzanti,
li
i
i revulsive,
l i
antiflogistiche,
ifl i i h
cicatrizzanti, vasocostrittrici
Utilizzazione
Uso esterno
Il succo delle foglie fresche è un forte emostatico
ed è indicato per arrestare il sangue dal naso.
Contro la forfora e la caduta dei capelli e
seborrea si friziona il cuoio capelluto con il
d
decotto
tt d
delle
ll radici.
di i
Uso interno: PORZIONE AEREA della PIANTA
- Per disturbi dell’apparato intestinale.
Succo
S
(f
(foglie
li fresche)
f
h ) fino
fi a 66-7 cucchiai
hi i all
giorno.
Infuso: 5 g in 100 ml di acqua. Un cucchiaio ogni
p
una tazza al dì).
)
3 ore ((come depurativo
Tintura:20 g in 100 ml di alcool a 20°
20° (a macero
per 5 giorni)
giorni). 2
2--4 cucchiaini al giorno.
giorno
- Per ipertrofia prostatica: radice
Decotto:bollire 30 g di radice in un litro di acqua
per 15’;
15’ filt
filtrate
t e bevete
b
t 3 o 4 tazze
t
llontano
t
dai
d i
pasti.
Usi popolari

La pianta bollita serve per fare lozioni per rinforzare e
fortificare i capelli
capelli..

Le foglie bollite per impacchi contro i dolori reumatici ed il
decotto per abbassare la pressione sanguigna,
sanguigna mentre
l’infuso per la circolazione
circolazione..

In passato i germogli freschi insieme ai semi venivano
messi a macerare per una settimana nell
nell’alcool
alcool denaturato
denaturato..
Si aggiungeva poi il semolino e questa pasta serviva per
g impacchi per il mal di ossa.
ossa.
fare degli

Con l’acqua di cottura delle foglie si tingeva la
lana..
lana

L’ortica viene utilizzata in cucina per condire
t li t ll e risotti
tagliatelle
risotti.
i tti.

Per eliminare i pidocchi dalle rose o da altre
piante agendo come antisettico naturale,
piante,
naturale si
lascia l’ortica in infusione per 8 giorni e con
l’acqua si trattano le varie piante.
Curiosità

il nome ortica deriva dal verbo latino urere che significa
“bruciare” alludendo al liquido
q
irritante contenuto nei p
peli
urticanti, i quali essendo costituiti di silice si spezzano
al minimo urto, divenendo taglienti e permettendo così
al liquido di penetrare nella pelle.
pelle.
Si può trovare sollievo applicando bicarbonato o succo
di acetosa.
acetosa. I suoi effetti svaniscono dopo circa 12 ore dalla
raccolta.. La parola dioica proviene dal geco e significa
raccolta
“con due case” riferendosi al fatto che i fiori maschili
e femminili sono posti su piante diverse
diverse..

In passato era utilizzata per produrre “urticazioni”
irritazioni cutanee ad azione revulsiva nei confronti
di reumatismi o stati comatosi o paralisi
paralisi.. Secondo alcuni
racconti,
acco , i so
soldati
da romani
o a ssi flagellavano
age a a o il co
corpo
po qua
quando
do
si trovavano a combattere in regioni dal clima rigido
per p
p
potersi riscaldare
riscaldare..

Durante la I Guerra mondiale, scarseggiando il cotone,
dalla macerazione dei suoi fusti, si sono ricavate fibre
tessili verdi e particolarmente resistenti.
resistenti.

Con le radici bollite si possono tingere di giallo i tessuti.
tessuti.
Juglans
g
regia
g L. ((Noce))
Fam. Juglandaceae

Portamento:: albero a
Portamento

Foglie: sono alterne,
alterne
f li caduche
foglie
d h alo
l fino
fi a 15
m; la corteccia dei rami è
liscia e biancocenere, quella
del tronco più scura e
solcata da spaccature
grandi e composte da 55-7-9
foglioline. La superficie è
glabra nella pagina
superiore mentre in quella
inferiore p
presenta ciuffetti
di peli all’attaccatura delle
nervature secondarie sulla
principale
Fiori maschili:
sono raggruppati
ti in
i
amenti penduli che
nascono da
d gemme
preformate nell’anno
precedente
d t
Fiori femminili:
sono isolati
i l ti o
raggruppati a 2 o 3
e sono portati da
rametti sviluppatisi
nello stesso anno

Frutto: è una
drupa composta da
una parte carnosa
( ll ) e una
(mallo)
legnosa che
contiene il seme
Dove si trova:

originario dell’Asia, è
da tempo coltivato
nelle regioni
mediterranee dal
mare alla zona
montana
t
DROGA: F
Foglie
li e mallo
ll

Quando si raccoglie
F li
Foglie:
da Maggio
gg ad Agosto
g
senza picciolo
Mallo:
in Giugno - Luglio

Come si conserva:
l foglie
le
f li sii essiccano
i
all’ombra; il mallo al
sole.
Si conservano in
sacchetti di tela o
carta

P i i i attivi:
Principi
tti i
tannini,, iuglone
g
ed olio essenziale

Proprietà:
le foglie hanno proprietà amaroamaro-toniche e
digesti e sono ipoglicemizzanti,
digestive;
ipoglicemi anti abbassano
la pressione sanguigna ed hanno proprietà
sedative. Per uso esterno sono utili nel
trattamento di eczemi,, piccole
p
ulcere della bocca
e della pelle, arrossamenti delle zone intime.
Il mallo ricco di iuglone ha proprietà antisettiche
e cheratinizzanti ed è usato nelle dermatosi
UTILIZZAZIONE: F
Foglie
li

Uso interno:
interno: digestivo e
depurativo
p
Decotto 1 g in 100 ml di
acqua – 1 tazza dopo i pasti.
Tintura vinosa:
vinosa: 3 g in 100
ml di vino rosso, a macero
10 gg; un bicchierino
b h
dopo
d
i
pasti
I f
Infuso
per li
linfatismo
f ti
dei
d i
bambini, rachitismo e
per calmare la sete dei
diabetici: 20 g per 1 lt di
acqua.
q
Bere più
p volte al
giorno

Uso esterno: per pelli e
mucose arrossate
Decotto: 5 g in 100 ml di
acqua. Sciacqui,
gargarismi, impacchi
Infuso p
per p
piedi stanchi
e gonfi: 200 g per 5 l di
acqua per 30’
UTILIZZAZIONE: M
Mallo
ll
Decotto per tingere i capelli:
capelli:
20 g di mallo in 100 ml di acqua,
aggiungere 39 g di alcool puro.
puro Passare
fra i capelli dopo lo shampoo
 Per la crescita delle ciglia
ciglia::
4 g di olio di mallo,
mallo 20 g di olio di
mandorle dolci,, 0,20
, g di chinino solfato

Usi popolari






L’infuso
L infuso di foglie viene preso come diuretico
diuretico..
Il decotto delle foglie mescolato con la crusca
(di l tt l la
(dialettale
l simbra)
i b ) veniva
i
usato
t neii bambini
b bi i
per le scottature da pannolino.
pannolino.
L’acqua di cottura delle foglie si utilizzava per
conferire il riflesso bruno ai capelli.
capelli
p .
Per tingere la lana si ricorreva al mallo (dialettale
“lu
lu malò”).
malò”)).
malò
).
Con le foglie si avvolgeva il formaggio così da
conferirgli un buon sapore
sapore..
Il frutto raccolto il giorno di San Giovanni, serve
per preparare un liquore
li
di
digestivo,
ti
il nocino.
nocino
i .
Curiosità

Il legno resistente e pregiato è utilizzato nella
per rivestimenti.
fabbricazione di mobili o p

Dalla corteccia si estrae il tannino usato nella
concia delle pelli e nella produzione di inchiostri.

Dal mallo si ottengono sostanze che servono per
tingere la lana o i tessuti, per scurire i mobili e
prodotti
d tti abbronzanti
bb
ti in
i cosmetica.
ti

Il decotto di mallo si utilizza come dopo
shampoo per tingere i capelli di castano,
in maniera naturale.
naturale

L nocii fresche
Le
f
h o ben
b mature
t
trovano
t
largo
l
impiego in cucina nella preparazione di dolci
e liquori e da esse si ricava l’olio.

Per tenere lontane le formiche, che non
sopportano l’odore
l odore delle foglie
foglie, può essere utile
inumidire le zone di passaggio con il decotto
ottenuto con 3 manciate di foglie in un quarto di
litro di acqua.
Sambucus nigra L. (Sambuco)
Fam. Caprifoliaceae

Portamento:
arbusto o alberello caducifolio alto
alcuni metri, con corteccia verde
da giovane e poi grigio bruna in
cui spiccano le lenticelle
prominenti. La parte centrale dei
rami è formata da un midollo
spugnoso bianco.

Foglie:
opposte, picciolate, imparipennate,
formate da 3
3--7 foglioline con
margine irregolarmente
seghettato.
seghettato

Fiori:
i fiori, bianchi o
giallastri,
i ll t i odorosi
d
i
sono riuniti in dense
i fi
infiorescenze
ombrelliformi. La
corolla,
ll cilindrica
ili d i
nella parte inferiore,
sii divide
di id in
i alo
l in
i 5
lobi arrotondati.

Frutto:
una drupa, lucida
e nero
nero--violacea
i l
a
maturità,
contenente 22-3
semi. Il succo è d
se
di
colore violaceo.
D
Dove
sii trova
t

cresce fino alla
zona montana di
tutta Italia nei
luoghi ruderali,
lungo le siepi e i
fossi.
D
Droga:
: fiori
fi i e frutti
f tti

Quando si raccoglie
Fiori:
si recidono le infiorescenze
alla
ll base
b
da
d Aprile
A il a
Giugno.
Frutti:
si raccolgono in Agosto,
Settembre.

Come si conserva:
le infiorescenze
infiorescenze, riunite in
mazzi, si essiccano
all’ombra
all
ombra e si battono poi
delicatamente per
staccare i fiori dai
peduncoli che si
eliminano; si conservano
in recipienti di vetro. I
frutti si utilizzano freschi
freschi.

Principi attivi
Fi i li essenziale,
Fiori:olio
i l tannini,
t
i i rutina
ti (glucoside
( l
id
flavonico), sanbunigina (glucoside cianidrico).
Bacche: vitamina C
C, acidi organici,
organici tannini,
tannini tracce di
olio essenziale. Pectine.
Proprietà
Fiori: diuretici e diaforetici; mucillagginosi,
mucillagginosi emollienti;
galattogeni, antispasmodici, antireumatici.
acc e pu
purgative
gat e antireumatiche.
a t eu at c e
Bacche:

Indicazioni
Fiori: raffreddori, influenza e bronchiti.
Bacche: nella stipsi sia come succo che marmellata.
Il succo è anche un buon rimedio contro l’emicrania
g
e le nevralgie.
Utilizzazione:
Utili
i
: fiori
fi i e frutti
f tti
Fiori
Uso interno:
interno:
sudorifero diuretico
sudorifero,
diuretico,
antireumatico, emolliente delle
vie aeree.
Infuso:
3 g in 100 ml di acqua o vino 22-3
tazzine al giorno
Uso esterno:
emolliente, lenitivo su foruncoli,
scottature, emorroidi.
Infuso:
5 g in 100 ml di acqua. Fare
lavaggi, applicare compresse
imbevute di infuso.
Frutti
Uso interno:
antinevralgico diuretico e
antinevralgico,
lassativo.
Succo:
1-2 cucchiaini o cucchiai (a
cucchiai si manifesta l’effetto
lassativo).
Decotto:
4 g in 100 ml di acqua. 11-2
tazzine all’occorrenza ( dosi
superiori
p
sono lassative).
)
Marmellata lassativa:
g 1000 di bacche, g 1500 di
zucchero. Far cuocere a fuoco
l t fino
lento
fi a consistenza
i t
di
marmellata.
Utili
Utilizzazione:
i
: fiori
fi i

Limonata di sambuco:
30-50 ombrelle di fiori, 10 l di acqua, 1 kg di
30zucchero,, 3 limoni a fette,, succo di 1 limone.
Unire acqua, fiori e fette di limone e lasciare
p
24 ore. Scolate i fiori,, mescolate bene e
riposare
lasciare riposare altre 24 ore. E’ pronta.
Si p
possono riempire
p bottiglie
g e conservare in
cantina. Dopo 33-4 settimane si è sviluppata una
certa
ce ta qua
quantità
t tà d
di CO
CO2
2 e la
a limonata
o ata ha
au
un gusto
frizzante come lo champagne.

Sciroppo di sambuco:
10 ombrelle di fiori, sei limoni con la
buccia,
buccia 3 kg di zucchero,
zucchero 2 l di acqua,
acqua 80 g
di acido citrico. Tagliare a rondelle i limoni
e versarli insieme ai fiori e all’acido citrico
nell
nell’acqua
acqua nella quale è stato sciolto lo
zucchero. Far macerare per 5 gg in un
recipiente a bocca larga coperto ma non
chiuso. Filtrare e imbottigliare. Per l’uso
dil i in
diluire
i acqua a piacere
i
Usi popolari








Il decotto delle foglie viene bevuto per abbassare il diabete.
Il decotto dei giovani rami, preso a digiuno serve per il
colesterolo.
Per abbassare la pressione sanguigna si beve l’infuso delle
foglie
g o della corteccia.
Le foglie e la corteccia raschiata si utilizzano nel gonfiore
delle guance (resipola) o delle gambe.
La corteccia viene posta direttamente sulle ferite o unita alla
mollica di pane viene appoggiata sulla parte infiammata e
coperta con un fazzoletto.
I frutti servivano per tingere la lana
lana.
Con i frutti vengono preparate ottime marmellate.
I ragazzi si servivano dei rami di sambuco, privati del midollo
per realizzare un gioco “lu scargavottu”.
Curiosità




Il nome sembra che derivi da sambuca, uno strumento
musicale a corde, di forma triangolare, di legno di sambuco,
usato dai geci e dai romani.
Il nome specifico, nigra, si riferisce al colore dei frutti
maturi,, nerineri-violacei.
In prossimità di vecchie case coloniche troviamo molo
spesso una pianta di sambuco. La credenza popolare
consigliava di piantare un simile arbusto perché ritenuto di
buon augurio
g
e di fertilità.
Con i frutti e con le foglie si ottengono dei coloranti
naturali: viola porpora con i frutti e verde con le foglie.




I fiori
fi i sono utilizzati
ili
i per conservare mele
l e pere:
strati alterni di frutta e fiori secchi.
Le ombrelle fiorali, raccolte quando i fiori non
sono ancora completamente aperti,
aperti vengono
immerse in pastella salata o dolce, fritte e
servite calde
calde.
Il decotto concentrato di fiori e foglie
g spruzzato
p
sulle piante è antiparassitario.
Per tenere lontane le mosche
mosche, che non
sopportano l’intenso profumo della pianta, basta
appendere
d
sulle
ll porte
t o sulle
ll finestre
fi
t dei
d i rametti
tti
di sambuco.
Hypericum perforatum L.(Iperico)
L (Iperico)
Fam. Hypericaceae
yp

Portamento:
è una pianta erbacea con corto rizoma
sotterraneo che produce numerosi
fusti, ali fino a 1 m, lignificati alla base
e abbondantemente ramificati in alo.

Foglie:
opposte, sessili, di forma ovale;
osservate in trasparenza presentano
numerose ghiandole affondate nel
lembo che hanno dato il nome
perforatum alla pianta contenenti la
sostanza colorante rossa: ipericina; sul
bordo sono presenti alcune ghiandole
di colore nero.

Fiori:
l’i fi
l’infiorescenza
è un ampio
i
corimbo formato da
numerosi fiori giallo dorati;
i fiori hanno 5 sepali verdi
petali ovali muniti di
e5p
puntini neri; gli stami, in
numero elevatissimo (50(50100) sono riuniti
100),
i iti in
i tre
t
fascetti.
• Frutto:
è una capsula
l a tre
logge, circondata dai
resti
ti bi
biancastri
t i del
d l
fiore; i semi, cilindrici,
sono di colore
l
nero
bruno-scuro.
D
Dove
sii trova
t

cresce dal mare alla zona alpina nei luoghi
secchi,
hi nelle
ll radure
d
dei
d i boschi,
b hi all bordo
b d
delle strade.
D
Droga:
: sommità
ità fiorite
fi it

Quando si raccoglie:
in GiugnoGiugno-Luglio prima
che si siano appassite.
pp

Come si conserva:
normalmente si usano
fresche, ma si possono
anche seccare
disponendole in mazzi
all’ombra
ll’ b e in
i luogo
l
aerato. Si conserva in
sacchetti
h tti di carta
t o ttela.
l

Principi attivi
Olio essenziale (azione sedativa).
Ipericina colorante rosso con proprietà
Ipericina,
fotosensibilizzanti simile al bergamotto.
E’ un derivato antracenico ma non possiede
E
attività purgativa perché non viene assorbito dalla
bile.
bile
Flavonoidi e tannini. Acidi clorogenico e taffenico.

Proprietà
sedativo e antidepressivo,
antidepressivo pettorale e
antiflogistico, balsamico polmonare,calmante
antinfiammatorio delle vie genitogenito-urinarie,
urinarie
vulnerario, antiflogistico.

Indicazioni
Uso interno:
angoscia e depressioni –
affezioni catarrali croniche –
asma - stimolante, stomacico, aperitivo –
cistite cronica –
vermifugo.
g
Uso esterno:
Ustioni, ulcerazioni, ecchimosi, ulcere alle
gambe,, slogature,
g
g
, sciatica,, reumatismi.
Utilizzazione: sommità fiorite
Uso interno
Infuso:
15--30 g per 1 l di acqua, 215
2-6 tazze
t
all giorno
i
secondo
d lo
l
scopo.
Tintura:
20 g in 100 ml di alcool a 20°
20° a macero per 5 gg.
Un cucchiaio dopo i pasti.
Tintura vinosa:
30 g per 1 l di vino bianco a macero per 8 gg.
Un cucchiaio prima dei pasti.
pasti
Uso esterno
Decotto:
q
Fare lavaggi,
gg , applicare
pp
5 g in 100 ml di acqua.
compresse imbevute di decotto.
Utilizzazione: solo fiori freschi

Olio di iperico:
500 g di fiori
fiori, 500 g di vino bianco,
bianco 1 lt.
lt di
olio di olive. Far macerare al sole per 5 gg.
Poi bollire su b.m.
b m finché il vino sia evaporato.
evaporato
Conservare in flaconcini di vetro scuro di non
più di 10 g per evitare che le frequenti
aperture lo alterino.

Olio di iperico:
mettere una manciata di fiori in olio di olive e lasciar
macerare al sole una decina di gg. Meglio se si filtra e
si pongono nuovi fiori freschi di nuovo a macero al sole.
- L’olio di iperico si può usare anche internamente
quando lo stomaco è sofferente o in caso di catarro
gastrointestinale. Utile anche nella stitichezza poiché
rende viscido il contenuto intestinale indurito. Ma questo
olio ha un odore e un sapore molo particolari e provoca
eruttazioni spiacevoli; si consigliano le capsule che si
sciolgono nell
nell’intestino
intestino tenue
tenue.
- In caso di infiammazioni dei nervi o torcicollo fare un
impacco
p
con olio di iperico
p
caldo e coprire
p
con un panno
p
di lana.
- I fiori freschi posti a macerare nella grappa la colorano
i rosso vivo
in
i (grappa
(
del
d l diavolo):
di
l ) un bicchierino
bi hi i può
ò
servire da ottimo digestivo.
U i popolari
Usi
l i

i fiori vengono messi a macerare nell’olio
di oliva
oliva.
li . Il filtrato
filt t viene
i
utilizzato
tili t da
d solo
l o
gg
di cera d’api
d’api.
p.
con l’aggiunta
Questo preparato si applica sulle mani
screpolate
l
e per le
l ferite
f i .
ferite.
Curiosità
C i ià

il nome deriva dal geco hyper, “al di sopra” e da
eikon, “immagine”
immagine facendo riferimento al fatto
che si era soliti appendere la pianta sopra
ll’immagine
immagine degli dei per tener lontano gli spiriti
maligni.. Il nome perforatum si riferisce alle
maligni
ghiandole presenti sulle foglie,
foglie le quali osservate
in controluce appaiono traforate.
traforate.

Q
Questa
t pianta
i t viene
i
anche
h detta
d tt “scacciadiavoli”
“
i di
li”
ed “erba di San Giovanni” perché la fioritura
avviene
i
a ridosso
id
del
d l solstizio
l ti i d’estate
d’ t t (22 giugno)
i
)
e nel giorno di San Giovanni (24 giugno).
giugno). La
presenza del
d l pigmento
i
t
rosso era infatti
i f tti
considerato il simbolo del sangue di Giovanni
B tti t fatto
Battista,
f tt decapitare
d
it
d Salomè
da
S
Salomè.
l è. Era
E inoltre
i lt
chiamato “fugademonum” perché veniva usato
dagli
d li esorcisti
i ti come aspersorio
i
per l’acqua
l’
benedetta e si riteneva che fosse capace di
scacciare
i
i diavoli
di
li ed
d i malefici
l fi i e per questo
t
raccolto nel giorno di San Giovanni ed appeso o
portato addosso
dd
come amuleto.
amuleto
l .
Taraxacum officinale Web. (Tarassaco)
Fam. Compositae

Portamento:
pianta erbacea perenne con
radice a fittone lunga e
carnosa, scura
esternamente e bianca
all’interno
all
interno. I fusti fiorali,
fiorali
cilindrici, cavi, privi di foglie
e contenenti un lattice
amaro raggiungono
amaro,
i 2020-35 cm.
Foglie:
p
una
dalla radice spunta
rosetta
tt di ffoglie
li basali,
b li
oblunghe--lanceolate con
oblunghe
margine
g
irregolarmente
g
d t t
dentato.


Fiori: gialli e ligulati, sono raccolti in grandi
Fiori:
capolini solitari
solitari..
Frutto:: è un achenio provvisto di pappo
Frutto
con pelili bianchi
bi
hi a forma
f
di ombrello
ombrello.
b ll .
D
Dove
sii trova
t

si può trovare in tutti i prati, i campi, lungo le
strade i sentieri,
strade,
sentieri dal mare fino ai 2000 mt.
mt
D
Droga:
: foglie
f li e rizomi
i
i

Quando si raccoglie

Come si conservano
Rizoma:
Rizoma:
il rizoma si raccoglie in
si essicca al sole o in stufa e
settembre--ottobre o in
settembre
si conserva in recipienti di
febbraio prima che la pianta
vetro.
fiorisca
fio isca
Foglie:
Foglie:
g
dalla primavera
p
si raccolgono
si essiccano all
all’ombra
ombra e si
all’autunno.
ll’
conservano in sacchetti di
carta o tela.

Principi attivi:
taraxina (alcaloide), taraxacina (sostanza amara), inulina,
tannini resine,
tannini,
resine colina,
colina glucidi,
glucidi vitamine A , B e C.
C
Proprietà
di ti h depurative,
diuretiche,
d
ti
coleretiche,
l ti h amaroamaro-toniche,
t i h
colagoghe, lassative, digestive, eupeptiche.

Indicazioni
Uso interno: il rizoma
* Per depurare l’organismo, stimolare le funzioni
del fegato
fegato, dei reni e dell
dell’intestino:
intestino:
- Succo: fino a 4 cucchiai al giorno
Decotto:3
3 g in 100 ml di acqua, fino a 3
3--4 tazze al
- Decotto:
giorno lontano dai pasti.
- Tintura: 20 g in 100 ml di alcool (a macero per 10
giorni),
giorni) 33-4 cucchiai al giorno lontano dai pasti.
pasti
* Per ritenzioni di liquidi: macerare a freddo per 8 ore
un cucchiaio di radice in un bicchiere di acqua. Filtrare ed
ass me e d
assumere
due
e bicchie
bicchierii al giorno
gio no lontano dai pasti.
pasti
Uso esterno: fiori e foglie
*Per efelidi e macchie della pelle:
g
in 1 l di acqua
q bolliti per
p
Decotto: 50 g di fiori e foglie
15’ fil
15’;
filtrate e utilizzare
ili
in
i impacchi
i
hi sulla
ll pelle
ll tuttii i giorni.
i i
Uso popolare

le giovani foglie, per le loro proprietà
di ti h vengono gustate
diuretiche,
t t crude
d
nell’insalata o cotte,, condite con olio e
sale.
Curiosità





il nome proviene
i
d l geco tarakè
dal
t kè che
h vuoll dire
di “scompiglio”
“
i li ”
e da akos “rimedio”, quindi una pianta che risolve moli
p oblemi dell’organismo
problemi
dell’o ganismo riportandolo
ipo tandolo alla normalità
no
normalità.
malità.
Viene anche detto:
detto: “dente di leone” per la rosetta di foglie
b li dentate
basali
d t t simili
i ili aii denti
d ti del
d l re degli
d li animali,
i li “soffione”
“ ffi
”
per i frutti a forma di palla, dispersi dal vento o soffiati per
di ti
divertimento
t dai
d i bambini
b bi i e “piscialletto”
“ i i ll tt ” alludendo
ll d d alle
ll sue
proprietà diuretiche.
diuretiche.
I boccioli
b
l dei
d fiori
f
messi sotto aceto e sale,
l sostituiscono i
capperi..
capperi
Le radici tostate sono un buon surrogato del caffè
caffè..
I capolini
p
si aprono
p
quando il sole splende
q
p
e si richiudono di
notte o quando piove.
piove.
Crataegus monogyna Jacq.
Jacq O oxyacantha L.
L
(Biancospino) Fam. Rosaceae


Portamento:
arbusto
rbusto o piccolo
alberello caducifolio
alo fino a 6 metri,
met i con
spine corte e chioma
espansa e intricata.
Foglie:
con corto picciolo, a
lamina coriacea lunga
2-5 cm con 1
1--4
incisioni profonde per
lato; base fogliare
ampiamente cuneata.

Fiori:
i fiori,
fiori raggruppati in
corimbi all’apice di
rametti corti
corti, sono
bianchi con le antere
rosse ed hanno i
peduncoli spesso
coperti di peluria
lanosa.
• Frutti:
i frutti,
f
i che
h sono in
i
realtà dei falsi frutti,
sono di forma ovale e
di color rosso-bruno;
contengono nella loro
polpa il vero frutto in
forma di uno o due
noccioli.
D
Dove
sii trova
t

è largamente diffuso in tutta Italia fino alla
zona montana;
t
sii ttrova un po’’ d
dovunque
nei luoghi
g incolti,, nelle siepe,
p , nei boschi e
nelle macchie.
Droga:
g corimbi,, frutti e
corteccia dei rami

Quando si raccoglie
Corimbi:
in Marzo
Marzo--Aprile fino a Luglio,
quando i fiori sono in boccio o
appena accennano a schiudersi. E’
ammessa la presenza delle poche
foglie costituenti la parte
terminale del ramo fiorifero.
Frutti:
pp
in SettembreSettembre- Ottobre,, appena
prima della completa maturazione.
Corteccia:
i Novembre
in
N
b dopo
d
la
l caduta
d t delle
d ll
foglie, o in FebbraioFebbraio-Marzo prima
che la pianta rientri in
g
.
vegetazione

Come si conserva
Corimbi:
si essiccano all’ombra evitando
che i fiori divengano scuri.
scuri
Frutti:
si trasformano in marmellate
oppure si essiccano al sole o in
stufe a bassa temperatura.
C t
Corteccia:
i
si essicca al sole.
C i bi e corteccia
Corimbi
t i sii conservano
in sacchetti di carta o tela, i frutti
in vaso di vetro.

Principi attivi - fiori:
flavonoidi acido crategolico,
flavonoidi,
crategolico acido ursolico,
ursolico
acido oleanolico e ammine.

Proprietà:
potente,, Ipotensore,
p
, Antispasmodico
p
Cardiotonico p
e sedativo leggero ipnotico.

Indicazioni:
regolazione della pressione sanguigna per azione simultanea
sul cuore e sui vasi sanguigni con la mediazione del
simpatico.
simpatico
Tonico e sedativo cardiaco:
cardiaco: palpitazioni, angina, nevrosi
cardiache, tachicardia, aritmie. Particolarmente efficace nel
cuore senile.
Antispasmodico e tranquillante
Distonie neurovegetative: angosce, ronzii alle orecchie,
orecchie,
vertigini, Arteriosclerosi, ipertensione.
Disturbi della menopausa
menopausa, spasmi venosi delle estremità
inferiori, vene varicose
Tranquillante naturale: irritabilità e insonnia.
I ffrutti
tti hanno
h
proprietà
i tà antidiarroiche
tidi
i h e astringenti.
t i
ti
Utilizzazione:
Utili
i
: fiori
fi i e frutti
f tti
Fiori
Uso interno (insonnia,
(insonnia
ipertensione, palpitazioni)
Infuso:
1 g in 100 ml di acqua. 1
1--2
tazzine al giorno specie prima
di coricarsi.
Ti t
Tintura:
20 g in 100 ml di alcool a 60°
60°
a macero per 5 gg. 2020-40
gocce tre volte al giorno (dosi
più
iù elevate
l
t sono per l’azione
l’ i
sedativa).

Frutti
Uso interno (diarrea,
ritenzione urinaria)
urinaria).

Decotto:
2 g in 100 ml di acqua.
Utilizzazione: fiori,, frutti e
corteccia

Il decotto dei frutti e della corteccia, o l’infuso dei fiori sono utili
antinfiammatori delle mucose della bocca e delle gengive; si
q e gargarismi.
g g
utilizzano mediante sciacqui

Uso cosmetico
E’
E stata dimostrata un’azione
un azione astringente e normalizzante cutanea
dei fiori e delle foglie di biancospino sulle pelli grasse.
La droga è priva di tossicità anche per trattamenti prolungati

Tisana per insonnia: lasciare infondere 5 g di fiori in 200 g di acqua
bollente per 10 m. Colare, spremendo il residuo, zuccherare e
gg g
un cucchiaio di whisky.
y Bere alla sera prima
p
di coricarsi.
aggiungere
A chi è stressato è consigliata una miscela di tè per il cuore nella
quale il biancospino viene integrato con cardiaca ed altre erbe
calmanti del sistema nervoso come melissa e iperico.

Tisana per calmare i disturbi cardiaci con funzione vasodilatatoria:
mettere in infusione circa 20 g di fiori o bacche triturate per 10 m.
U i popolari
Usi
l i

Si mette nella stalla dei polli un ramo di
bi
biancospino
i raccolto
lt la
l vigilia
i ili sii San
S
Giovanni,, per
p prevenire
p
i pidocchi
p
pollini
p
Curiosità




Il nome generico deriva da greco kratos che significa
“forza” riferito alla durezza del legno ed alla crescita molo
lenta.
Il nome oxyacantha deriva da oxys = punta e akantha =
p
spina.
Il nome specifico monogyna, sempre di derivazione greca,
indica la presenza di un solo seme per frutto.
La pianta era già utilizzata dagli uomini preistorici, infatti
sono stati ritrovati noccioli in insediamenti lacustri.

In Francia si crede che il biancospino sia
colpevole di aver fornito la corona di spine per il
martirio di Cristo. Ad alimentare le superstizioni
negative
ti
però
ò è stato
t t il caratteristico
tt i ti odore
d
d
deii
suoi fiori. Nell'essenza di biancospino vi è un
componente chimico, presente anche nella
materia in decomposizione.
p
Gli insetti che si
cibano di questa, infatti, sono gli stessi che
visitano per impollinarli
visitano,
impollinarli, i fiori del biancospino.
biancospino
Arctiun lappa
pp L. ((Bardana))
Fam.Compositae


Portamento:
è una pianta biennale con rizoma
verticale; nel primo anno di
vegetazione produce alcune
grandi foglie basali fra le quali,
nel secondo anno, spunta il fusto
fiorale alo fino a 2 metri, striato,
molo ramificato e peloso.
Foglie:
basali molo grandi,
grandi a picciolo
pieno, con margine dentato
spesso ondulato. La pagina
inferiore è di colore bianco
cenere.
Le foglie cauline sono simili ma
più piccole.

Fiore:
i fiori, di colore
porporino,
p
p
, sono
riuniti in capolini
globulosi circondati
da mole brattee
rigide e uncinate
interamente verdi.
• Frutto:
il frutto è
un achenio
di colore
b
bruno,
provvisto di
un pappo
di setole
corte.
D
Dove
sii trova
t

cresce in tutta Italia dal mare alla regione
montana
t
fi
fino a 1200 m; sii ttrova nelle
ll
zone ruderali,, vicino alle case,, in tutte le
zone soleggiate.
D
Droga:
: foglie
f li e radici
di i

Quando si raccoglie

Come si conservano
Radici:
Radici:
g
nell’autunno
si raccolgono
g
a dischi di 11-1,5
,
tagliate
d l primo
del
i
anno di
cm, sii essiccano
i
all sole
l e
vegetazione o nella
si conservano in recipienti
primavera del secondo,,
p
di vetro.
prima
i
che
h sii formi
f
i lo
l
scapo fiorale.
Foglie:
si raccolgono in Maggio,
L li prima
Luglio,
i
della
d ll
fioritura della pianta,
evitando di raccogliere
g
il
picciolo.
i i l
Foglie:
si essiccano all
all’ombra
ombra e si
conservano in sacchetti di
carta o tela.

Principi attivi:
olio essenziale, inulina fino al 45 %, un principio amaro
(lappatina), nitrato di calcio, solfato e fosfato di potassio,
Sali di magnesio.

Proprietà
diuretica, depurativa nelle malattie della pelle,
diaforetica, coleretica (aumenta la secrezione biliare,
riduce l’ittero ed i volumi del fegato),
g ), batteriostatica
verso i germi gam + (staffilococchi), ipoglicemizzante,
antivelenosa nelle punture di insetti.

Indicazioni
Uso interno:
gotta, reumatismi, diabete.
U esterno:
Uso
t
foruncolosi, eczemi, seborrea del viso, piaghe purulenti,
varici.
Utilizzazione: foglie e radici

Radici
Uso interno - come diuretico, depurativo
Infuso:
4 g per 100 ml di acqua, 1 tazza al mattino
a digiuno.
Decotto:
60 g in 1 l di acqua. Bollire alcuni minuti,
poi colare. Consumare in giornata.
Tintura vinosa:
50 g in 1 l di vino bianco. Far a macerare
per 5 gg.
gg Filtrare e bere a bicchierini
mattino e sera.
Uso esterno
Decotto:
10 g in 100 ml di acqua. Fare, lavaggi,
applicare compresse imbevute di decotto
sulle zone interessate per mezz’ora.
Foglie fresche
Succo – fare frizioni quotidiane
Cuocere assieme foglie fresche e
polpa della radice e applicare
molo caldo: ottimo rimedio per
la foruncolosi.
LLe foglie
f li fresche
f
h tritate
t it t applicate
li t
sulle ulcere le fanno
rapidamente scomparire.
Utilizzazione:
Utili
i
: foglie
f li e radici
di i

Radici fresche
Lozione per la caduta dei capelli:
30 g di radice fresca, 30 g di alcool a 90°
90°, 1 l di acqua.
Frizionare mattino e sera. L’inulina
L inulina sembra essere la
sostanza specifica che determina questa azione.
Decotto per il morbillo: un cucchiaino da caffè del
decotto al dieci per mille bevuto ogni 5 minuti.
L’eruzione è completa in 2 ore.
Guarigione in 3 gg. Evitare le correnti di aria.
Usi
U i popolari
l i

La pianta viene raccolta come specie
officinale
ffi i l da
d un’azienda
’ i d locale
l
l
Curiosità



Il nome botanico deriva dal geco arctos, “orso”
peloso ed al portamento
p
della
alludendo al fusto p
pianta.
Lappa proviene dal verbo greco lambano “io
io
prendo” riferito agli uncini che avvolgono i fiori,
appiccicosi e ripiegati che si attaccano ai vestiti
ed al pelo degli animali favorendo così la
disseminazione e la propagazione della specie.
Le foglie giovani, raccolte prima della fioritura,
dopo bollitura si consumano in insalata,
insalata e così i
gambi crudi, privati dalla scorza.



Le foglie con i rispettivi piccioli, tagliati a pezzi,
si lessano e si condiscono con olio e formaggio
grattugiato.
g
g
Le radici della Bardana, tolta la scorza, dopo
cottura si consumano in insalata
insalata, non ci si deve
impressionare se nella bollitura l’acqua diventa
verde.
d
Le radici se vengono
g
essiccate e macinate
servono per preparare un gradevole caffè.
Cicoria
Cichorium intybus
y
L.

Raccolta: Le foglie prima della fioriture
fioriture, le radici
al termine.

Proprietà: Depurativo, tonico, digestivo,
lassativo coleretico.
lassativo,
coleretico

F i li C
Famiglia:
Composite.
it

Nomi comuni: Radice amara, insalata matta,
scarola, cicuruedda, rugni, radicchio.

Habitat: Fino ai 1500 metri,, in luoghi
g non troppo
pp
umidi.

Parti usate: I fiori
fiori, le foglie
foglie, le radici
radici.

Conservazione:
C
i
Le
L foglie
f li non vengono
conservate, ma utilizzate fresche, mentre le radici
sii essiccano
i
e quindi
i di sii conservano in
i barattoli
b
li
ben chiusi ed opachi.

Uso: Decotti ottenuti con le radici
radici, infusi e tinture
con le foglie, per uso interno.

Note: Le foglie di questa pianta erbacea se fatte
essiccare
i
e tostare
t t
possono essere utilizzate
tili t
come succedaneo del caffè.

Parti utilizzate:
della Cicoria si usano le radici e le foglie.

Tempo di raccolta e conservazione:
Si raccolgono
l
le
l radici
d in settembresettembre
b -ottobre
b oppure
nella primavera successiva prima che la pianta entri
in attiva vegetazione.
Le foglie si raccolgono al secondo anno di
vegetazione, in maggiomaggio-giugno, prima della
fioritura.
Le radici si essiccano poi al sole o in stufa a bassa
temperatura; le foglie si dispongono in strati sottili
all’ombra.
Entrambe si conservano in sacchetti di carta o tela
in luogo asciutto

Notizie e curiosità: Il nome deriva da "Kichorion",
nome di origine egiziana, o da "Kio" io vado, o "chorion"
campo
campo, perché si trova nei campi
campi. Sin dall
dall’antichità
antichità la
cicoria era considerata come il miglior depuratore del
sangue. Galeno chiamava la cicoria amica del fegato.

Principi attivi:Polifenoli,
attivi:Polifenoli, acidi organici amari, fibre,
i li
inulina,
soprattutto
tt tt contenuti
t
ti nelle
ll ffoglie,
li glucidi,
l idi
vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina K,
provitamina A. principi amari, albumina, Sodio, potassio,
Cloro, Sodio, Manganese, calcio, ferro, zinco, rame,
magnesio, fosforo, aminoacidi liberi indispensabili,
protidi lipidi
protidi,
lipidi, amido
amido, acido cicorico,
cicorico tannini,
tannini aminoacidi,
aminoacidi
colina, zuccheri, mannite, lattoni sesquiterpenici presenti
sia nella radice che nelle foglie
g che gli
g conferiscono il
sapore amaro e le proprietà
à eupeptiche, lattucuna e
lattucopirina, acido dicaffeiltartarico nelle foglie e sali
minerali

Proprietà
Proprietà.
La Cicoria stimola l’appetito,
pp
, regola
g
le
funzioni dell’intestino, del fegato e dei reni,
favorendo la secrezione della bile e la
diuresi con conseguente effetto depurativo
e disintossicante generale che si riflette
anche sull’aspetto della pelle.
Preparazione e uso.
uso
Uso interno:
Per depurare l’organismo.
Infuso di cicoria
Ponete in infusione 20 g di cicoria in ½ l di acqua
bollente. Lasciate riposare per 10 minuti, quindi filtrate.
Contro la stitichezza berne 11-2 tazze al mattino a digiuno
Decotto di cicoria
Bollite
ll 1 manciata di
d cicoria (radici
( d essiccate e
sminuzzate) per mezz’ora in 1 l d’acqua; filtrate.
Bevetene 1 tazzina prima dei pasti contro la mancanza di
appetito.
Decotto di cicoria
Miscelate 200 g di cicoria (foglie e radice), 30 g di
carciofo ((foglie)
g ) e 10 g di gramigna.
g
g
Bollite il tutto in 1 l
d'acqua per 7
7--8 minuti, filtrate.
Consumate per 15
15--20 giorni 1 bicchiere al mattino a
digiuno come rimedio contro ll'arteriosclerosi
arteriosclerosi.
Questo decotto è utile anche per depurare fegato e reni
e per combattere le forme artritiche.
Decotto alla cicoria
Dopo aver frantumato finemente 150 g di cicoria (radici e
foglie), 30 g di carciofo (foglie) e 15 g di gramigna
(rizoma)
(rizoma), poneteli a bollire per 20 minuti in 1 l d
d'acqua
acqua
bollente, quindi filtrate.
Consumatene 1 tazza al giorno, al mattino a digiuno per
controllare
ll
ill tasso di
d colesterolo.
l
l
Uso esterno:
Come rinfrescante
rinfrescante,, emolliente
emolliente,, disarrossante.
Polpa (delle radici cotte): applicare sulla parte interessata
interponendo una garza.
Maschera alla polpa di cicoria
Utilizzate la polpa delle radici di cicoria per preparare una
maschera emolliente.
emolliente Sarà sufficiente schiacciarle per bene
e stenderne la polpa sulla cute interponendo una garza
sottile.