Concetti generali
Le Pinguicule
Pinguicula è un genere di piante carnivore, appartenente alla famiglia delle
lentibulariaceae, che conta circa 80 specie. Queste vengono comunemente
divise in tre essenziali categorie: le messicane, le tropicali e le temperate.
La pinguicula è una pianta erbacea, perenne, dallo sviluppo a rosetta (= le
foglie si sviluppano da un germoglio centrale, crescono a livello del terreno
formando un cerchio). Le foglie sono di aspetto "grasso" e untuoso, questo
poiché esse sono ricoperte da minuscole ghiandole che secernono una sostanza
vischiosa atta alla cattura di piccoli insetti come moscerini, zanzare, etc., ma
nelle specie più grosse è possibile trovarvi anche farfalle e/o piccole mosche.
Oltre a queste ghiandole vischiose, atte alla cattura, vi sono anche delle
ghiandole molto più piccole, il cui compito è la digestione della preda ad opera
di enzimi.
Dal momento in cui la preda viene catturata il bordo della foglia si arrotola
leggermente per migliorare l'assorbimento di sostanze nutritive e per evitare
che eventuali agenti atmosferici, ad es. la pioggia, possa sottrargli la preda. Da
questo movimento della foglia, che avviene per processo di osmosi, il tipo di
trappola è definito attivo.
Detto questo possiamo passare in rassegna le tre categorie sopra citate:
Pinguicule messicane
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Pinguicule temperate
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Pinguicule tropicali
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Le pinguicule messicane
Le pinguicule messicane, come già dice il nome, sono piante che prendono
origine nel Messico.
Nella maggior parte dei casi queste pinguicule vivono su substrati calcarei, ad
esempio aggrappate, con le minute radici, a rocce dalle quali per tutto il
periodo primaverile-estivo sgorga acqua fresca.
Con l'avvicinarsi del periodo invernale queste splendide piante, iniziano a
mutare da carnivore, a piante grasse: le foglie si fanno più piccole, più vicine,
dalla forma più tozza (proprio come quelle di qualsiasi pianta grassa), e la cosa
più importante, il fogliame perde la sua capacità carnivora. Altra cosa
importante, sempre durante questa “brutta stagione” o inverno che dir si
voglia, le pinguicule messicane iniziano la produzione dei fiori molto vivaci e
colorati, con tonalità molto marcate di rosso o viola, la cui forma ricorda quella
delle violette.
Ora che abbiamo più o meno in chiaro di cosa stiamo parlando possiamo
passare alla coltivazione.
Come substrato possiamo usare svariati mix a prevalenza calcarei-minerali con
una minima aggiunta di torba; l'importante è che il substrato sia molto
drenante per evitare ristagni idrici, i quali posso indurre marciume del colletto.
Il substrato classico è composto dal 20% di torba (o anche meno), 40% di
perlite e 40% di vermiculite, anche se ogni coltivatore tende a creare la propria
“ricetta” aggiungendo materiali vari, come sabbia calcarea, roccia delle
dolomiti, argilla, etc.
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Eventualmente si possono far crescere le pinguicule su rocce calcare e porose,
piantandole nei fori del sasso, aggiungendo un minimo di substrato.
Il vaso ha poca importanza, anche se è meglio usare quelli molto larghi e non
troppo alti, in modo da poter ottenere degli splendidi cuscini.
L'acqua in questo caso gioca a nostro favore, infatti per queste carnivore è
possibile usare l'acqua calcarea del rubinetto di casa, a patto che sia stata declorata, per questo è sufficiente o lasciarla in un secchio per almeno 24h o
basta una bollita di 20min. il cloro infatti evapora già a 30 °C.
Durante il periodo estivo le annaffiature devono essere regolari, il substrato
deve rimanere umido e quindi è consigliato tenere 2 cm di acqua nel sottovaso,
lasciando asciugare prima di annaffiare nuovamente (sempre a dipendenza
della composizione del susbstrato). Con l'avvicinarsi dell'inverno (come già
descritto in precedenza) la pianta inizia ad assumere l'aspetto di una pianta
succulente. Qui bisogna sospendere le annaffiature, bagnando di quando in
quando, proprio come si farebbe con qualsiasi altra pianta grassa o cactacea.
Le temperature per questo periodo di risposo che dura per circa tutto l'autunno
e l'inverno, dovrebbero essere attorno ai 5-10 °C. Le temperature estive non
sono importanti, basta che siano calde 25-30 °C.
Come esposizione infine possiamo scegliere un luogo molto luminoso dove
eventualmente le piante ricevano qualche ora di sole diretto del mattino,
oppure esposizione in zone ombreggiate, o soleggiate. Qeuste ultime
permetteranno faranno si che le piante assumano delle splendide colorazioni.
Per riprodurre le messicane si possono effettuare delle talee fogliari durante
tutto il periodo primaverile-estivo (ovvero dove non sono in risposo) o per
semina.
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Le pinguicule temperate
Parlando di pinguicule temperate dobbiamo dividerci in tre categorie, le
temperate nord-europee, temperate del centro-est europa e temperate del
nord america.
Le pinguicule del nord europa vivono prevalentemente aggrappate a rocce lisce
e scoscese, dove scendono abbondanti stillicidi, ma anche in substrati acidi e/o
torbosi, si pensi ad esempio a P. vulgaris (vedi foto). Gli inverni sono sempre
molto rigidi (-30 °C) e le temperature estive mai troppo alte (max. 25-27 °C).
Durante la stagione invernale formano ibernacoli molto rigidi. Questi sono
gemme formate da foglie ridotte, molto coriacee, ricche di materiali di riserva
come l’amido. Da queste foglie è possibile ricavare delle talee.
A questo gruppo appartengono ad esempio: P. vulgaris, P. grandiflora, P.
poldinii, P. alpina, etc.
Le pinguicule centro-europee crescono anche loro in substrato simile a quello
sopra descritto, unica differenza consiste nelle temperature invernali che sono
più miti, ovvero attorno allo 0 °C, per questo motivo non formano ibernacoli di
protezione.
Ad esempio possiamo trovare la P.crystallina ssp. Hitiflora, P. balcanica, etc.
Infine giungiamo alle temperate statunitensi. Queste piante vivono su substrati
acidi, spesso quindi condividono il loro habitat con dello sfagno, hanno
abbondanti quantità d'acqua durante l'estate, mentre inverni abbastanza
asciutti e miti. Anche queste quindi non formano ibernaculi.
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Come esempi possiamo citare: P. planifolia, P. primuliflora e P. lutea(che però
cresce in europa).
Come substrato si possono usare vari mix, sopratutto a dipendenza di quale
specie decidiamo di coltivare, per quelle a substrato calcareo si può impiegare
lo stesso mix utilizzato per le messicane. Un buon mix è anche composto da
1/5 di torba, 1/5 di perlite, 1/5 di vermiculite, 1/5 di ghiaino calcareo e 1/5 di
sabbia calcarea può essere anche miscelata della calce dolomitica o argilla. Per
specie statunitensi o da terreno torboso-acido si possono coltivare su sfagno e
perlite o sfagno e sabbia di quarzo in quantità 1:1 ottenendo buoni risultati ed
esteticamente molto gradevoli, in mancanza di questo, si può ricorrere alla
classica torba bionda acida di sfagno.
I vasi anche qui hanno poca importanza, sono sufficienti vasi di 10cm, o si
possono usare grandi ciotole o sassi porosi. Sarebbero consigliati vasi in
terracotta in quanto tendono a mantenere più fresco il substrato, ma in
mancanza di essi si possono usare vasi in plastica.
Solita regola delle messicane per quanto vale l'acqua: le temperate che
necessitano substrati calcarei possono tranquillamente essere annaffiate con
acqua calcarea del rubinetto, fatta de-clorare. Per le altre si usa la classica
acqua distillata, piovana o da osmosi inversa. D'estate il substrato deve
sempre essere abbastanza umido, quindi si tiene circa 1-2cm di acqua nel
sottovaso. Nel caso il substrato sia sfagno puro o interamente calcareo il livello
dell'acqua si può anche provare ad alzare fino a metà vaso. Anche qui solita
regola, durante il riposo invernale, che ha inizio con l'arrivo dell'autunno,
terreno mantenuto appena umido.
L'esposizione ideale sarebbe un luogo luminosissimo dove le piante ricevono un
paio d'orette di sole diretto al mattino, possibilmente le prime ore dove l'aria è
ancora fresca.
Infine le temperature. Per le nord europee si consigliano temperature molto
rigide in inverno e altrettanto fresche in estate (sarebbe l'ideale non superare i
25-28°C), per le pinguicule del centro Europa le minime invernali dovrebbero
situarsi attorno allo zero, mentre le estive possono essere anche un po'
maggiori rispetto alle temperate del nord.
Per le statunitensi, infine, le temperature devono essere moderatamente rigide
in inverno e calde in estate.
Per tutti e tre i gruppi i fiori si sviluppano verso primavera-estate e i semi
raggiungono maturazione a fine agosto circa.
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Le pinguicule tropicali
Queste pinguicule provengonoe essenzialmente dalle regioni di Cuba e sono
poco diffuse presso i coltivatori europei, e questo, come potrete ben capire,
non aiuta molto a stilare una precisa e corretta indiciazione di coltivazione.
Queste pinguicule a differenza delle precedenti viste, messicane e temperate,
vivono da epifite, quindi attaccate alla corteccia di alberi, ad esempio.
Per quanto riguarda la coltivazione essendo piante tropicali necessitano
innanzitutto una buona umidità atmosferica, con ciò si intende un’umidità
attorno al 70% o anche più.
Se non volete uccidere le vostre piante, inoltre, la temperatura deve essere
attorno ai 20-25 °C, queste infatti non tollerano temperature inferiori.
Il substrato deve essere molto drenante, anche se in alcuni siti web ho letto
che P. filifolia ad esempio è stata coltivata anche in media (substrati) calcarei.
Di seguito vi indico un media generale che ho trovato su un sito specializzato
nella vendita di piante carnivore, lo ritengo quindi affidabile, ma ricordo, non
ho mai avuto la possibilità di sperimentarlo.
Il substrato può essere una miscela di torba 40% e sabbia di quarzo fine 60%
oppure substrati misti di sfagno 1/4 di sfagno e 3/4 di corteccia di pino (bark)
de-resinata.
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