ANNO IX
N. 2
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I LAVORI DI FEBBRAIO
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Alberi, arbusti, siepi e rampicanti
- Se il terreno non è gelato, potete mettere a dimora alberi e arbusti a foglia caduca:
scavate una buca di dimensioni adeguate, riempitela parzialmente con terriccio
organico, composto da torba, letame maturo e terra in parti uguali, posizionate il
“colletto” della pianta all’altezza del terreno, completate il riempimento, fissate il
fusto a uno o più pali tutori, ed annaffiate. Verso la fine del mese, se le temperature
minime sono superiori a 0°C, è possibile iniziare il trapianto dei sempreverdi.
- Quando le condizioni climatiche lo consentono effettuate un controllo del giardino per
verificare gli eventuali danni causati dal maltempo: tagliate i rami secchi, malati o
spezzati dalle nevicate e se necessario ripristinate lo strato di materiale pacciamante.
- Può essere utile effettuare una prima concimazione alla base delle acidofile (Azalea,
Camellia, Pieris, Rhododendron, Skimmia, ecc.) con un prodotto ternario addizionato
a biozolfo granulare, sequestrene o solfato di ferro (circa 10 g. per ogni pianta di
medie dimensioni).
- Prima del risveglio vegetativo è opportuno eseguire la potatura di alberi, arbusti e
rampicanti a foglia caduca in base alle esigenze delle varie specie. Questa
operazione favorisce una crescita ordinata ed uniforme, stimola la produzione di getti
sani e vigorosi e di fiori più grandi.
Arbusti che fioriscono sui getti dell’anno (Buddleja davidii, Caryopteris,
Ceratostigma, Hybiscus, Lagerstroemia, Paeonia, Potentilla, Spiraea bumalda,
Tamarix, ecc.): tagliate tutti i rami deboli, malati o cresciuti in modo disordinato ed
accorciate le branche dell’anno precedente lasciando soltanto 2 o 3 gemme.
Piante a crescita lenta e dal portamento naturale (aceri giapponesi, Amelanchier,
Chaenomeles, Chimonanthus, Cornus, Crataegus, Hamamelis, Magnolia stellata,
M. x soulangeana, Punica granatum, Viburnum peltatum, ecc.): leggera potatura di
formazione, eliminando i rami deboli, incrociati e rotti in modo da mantenere la
forma della pianta.
Ortensie (Hydrangea spp.): sfoltite i cespugli di H. macrophylla, tagliando a livello
del terreno i rami vecchi o deboli, ed accorciate tutti i fusti vigorosi, che hanno
prodotto fiori nella stagione precedente, fino a raggiungere una coppia di gemme
vigorose a circa 40-50 cm. dal suolo. Gli esemplari di H. paniculata o H. quercifolia
richiedono una potatura leggera: eliminate i rami che si incrociano, deboli o
malformati e le infiorescenze secche.
Arbusti che gradiscono un taglio drastico di rinnovamento
(Cornus alba, Cotinus coggygria, Desmodium, Hydrangea
paniculata, Hypericum, Sambucus, Spiraea, ecc.): ogni 4-5
anni tagliare alla base per rinnovare la vegetazione.
Glicine (Wisteria spp.): intervenite alla fine del mese,
accorciate alla seconda o terza gemma i lunghi rami a legno
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(“fruste”), tranne quelli che devono svilupparsi, e lasciate o accorciate leggermente i
rami a fiore, riconoscibili per la presenza di gemme gonfie, tonde e grosse.
- Si possono moltiplicare per divisione Vinca major e Vinca minor.
- Potete ammirare le fioriture di Camellia sasanqua, C. x hiemalis, Chaenomeles,
Chimonanthus praecox, Corylopsis pauciflora, Edgewortia crhysantha, Hamamelis,
Jasminum nudiflorum, Stachyurus, Viburnum x bodnantense ‘Dawn’, ecc..
- Novità botanica: Magnolia x soulangeana 'Genie' è un piccolo albero deciduo che
raggiunge un’altezza di 4 metri, adatto ai piccoli giardini. Prima dell’emissione delle
foglie produce numerosi fiori grandi, larghi fino a 15 cm, profumati e di color porpora.
In autunno le foglie virano dal verde scuro al giallo. È una specie rustica adatta ad
esposizioni soleggiate o semi-ombreggiate e a terreni fertili e ben drenati.
Roseto
- Quando è possibile escludere il rischio di gelate prolungate, si può
procedere con le potature dei rosai rifiorenti, intervenendo a
seconda del gruppo di appartenenza:
Ibridi di Tea: eseguite un taglio deciso per accorciare la
vegetazione dell’anno di circa un terzo;
Rose con fiori a mazzetti (Floribunda): tagliate i rami che hanno fiorito per circa un
quarto della loro lunghezza, per favorire la produzione di nuovi getti dalla base;
Rosai ad alberello: potare a seconda del tipo di rosaio innestato sul portinnesto;
Rose arbustive botaniche ed antiche che fioriscono prevalentemente sui getti legnosi
di uno o due anni: eseguite una potatura leggera, tagliando i getti esterni che hanno
fiorito fino ad una gemma ben gonfia ed accorciando di qualche centimetro i rami
restanti;
Rose rampicanti che fioriscono sul legno dell’anno precedente: eliminate i rami
vecchi e secchi, divenuti improduttivi, e accorciate i rami principali fino ai germogli
spuntati la scorsa estate. Legate i getti agli appositi sostegni.
Inoltre sono da potare drasticamente tutte le piante giovani piantate in autunno o in
inverno, con lo scopo di irrobustire l’apparato radicale e i rami alla base della pianta.
Essendo la potatura un lavoro delicato, può essere molto utile partecipare ad un corso
pratico di giardinaggio per conoscere meglio le operazioni da eseguire, senza rischiare
di danneggiare le piante e comprometterne le fioriture.
- Se il terreno è asciutto e non è gelato, potete piantare le rose a radice nuda, avendo
l’accortezza di rincalzarle molto bene con la terra e di spuntarle leggermente.
TM
- Rosa profumata del mese: ‘Golden Celebration ’, è una rosa inglese caratterizzata
da un denso fogliame verde lucido, poche spine e buona resistenza alle malattie.
Fiorisce ripetutamente con fiori a coppa molto grandi, riuniti in mazzi penduli, di
colore giallo intenso e dall’intenso profumo fruttato.
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Piante annuali e biennali
- In assenza di gelo, vangate le aiuole per prepararle ai prossimi
impianti: eliminate sassi e radici, e lavorate il terreno in
profondità, incorporando un concime chimico-organico.
- Potete seminare in serra o in cassone vetrato alcune annuali
che fioriranno alla fine della primavera o in estate (Begonia,
Cosmea, Lobelia, Petunia, Verbena, ecc.), facendo in modo che ricevano la giusta
temperatura e luminosità: distribuite i semi in alveoli con un terriccio da semina
umido e ricoprite con un sottile strato di terriccio e torba (i semi molto piccoli possono
essere lasciati scoperti).
- Begonia ‘California Sunlight’ è una annuale cespugliosa, semi-eretta, che fiorisce
dalla primavera ai primi geli con un’abbondanza di grandi fiori arancioni che cadono a
cascata sul fogliame verde scuro. Adatta ad aiuole soleggiate o a mezz’ombra.
Erbacee perenni e tappezzanti
- Potete seminare in serra o in “letto caldo” anche alcune erbacee perenni, come
Campanula carpatica, Delphinium e Nepeta. E’ consigliabile vaporizzare spesso con
acqua a temperatura ambiente per favorire la germinazione.
- Aspettate la fine del mese per rimuovere le protezioni disposte a proteggere le piantine
più delicate e, se necessario, rinnovate la pacciamatura.
- E’ raccomandabile evitare di calpestare le foglie gelate delle tappezzanti sempreverdi
che potrebbero facilmente spezzarsi e andare incontro a marciumi.
- Tappezzante del mese: Pachysandra terminalis ‘Green Sheen’ è una sempreverde
suffruticosa, molto rustica, con portamento prostrato. Ha foglie di forma ovatoromboidale, dentellate, coriacee, di colore verde scuro brillante. A inizio estate
produce piccoli fiori bianchi poco appariscenti. Necessita di
esposizioni ombreggiate o semi-ombreggiate. Può essere un’ottima
soluzione alternativa al prato nelle zone con ombra fitta, come ad
esempio sotto la chioma di grandi alberi.
Tappeto erboso
- Sospendete le operazioni di manutenzione ed evitate di calpestare il tappeto erboso in
presenza di brina o dopo abbondanti precipitazioni.
- Se individuate delle aree con ristagni idrici in seguito ad abbondanti precipitazioni, è
opportuno provvedere a migliorare il drenaggio: praticate dei fori nel terreno con
un’apposita bucatrice o, in alternativa, con una vanga-forca.
- Controllate periodicamente la presenza di malattie fungine invernali (marciume
rosa invernale e macchia gialla). Prevenite questi patogeni apportando ogni 15-20
giorni prodotti acidificanti (microgranuli di zolfo o soluzioni di solfato di ferro)
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oppure eseguite dei trattamenti con prodotti a base di Piraclostrobina (ad es. Insignia*
nella dose di 125 g. per 1000 m²) alla comparsa dei primi sintomi.
- A fine mese, quando le temperature minime sono superiori a 0° C e il terreno è
asciutto, pulite accuratamente la superficie erbosa, asportando
foglie, rametti ed altri detriti con una scopa metallica o un rastrello,
ed eseguite una rullatura, per livellare le ondulazioni del terreno
causate dalle gelate invernali. E’ bene usare un rullo da circa 100 kg.
- Nella seconda metà del mese potete intervenire contro il muschio,
che spesso invade i tappeti erbosi in zone umide ed ombreggiate o
soggetti ad una scarsa manutenzione: irrorate le aree interessate con una soluzione di
acqua e solfato di ferro al 4% (ad es. 400 g in 10 litri di acqua per 100 m2 di prato),
dopo qualche giorno diventerà nerastro e potrete asportarlo con un rastrello a coltelli.
Piante in vaso in balcone e terrazzo
- A fine febbraio procedete ad una prima leggera concimazione con un prodotto
ternario poco azotato: N.P.K. e magnesio.
- La stagione presenta alcune fioriture interessanti: viole del pensiero, ciclamini, Erica,
Pieris, Jasminum nudiflorum e numerose bacche colorate.
- Se l’inverno è stato particolarmente avaro di precipitazioni si consiglia di intervenire
con un’annaffiatura moderata ogni 20 - 30 giorni, nelle ore meno fredde.
- Dalla fine del mese è possibile effettuare i primi rinvasi delle piante a foglia caduca
eventualmente aumentando leggermente le dimensioni dei contenitori e curando la
composizione del terriccio (ricco di concimi organici a lenta cessione).
- Raccogliete i limoni maturi, per favorire lo sviluppo di nuove gemme da fiore; è
preferibile tagliare i piccioli con delle forbici affilate piuttosto che strappare i frutti. I
rami che hanno portato frutti e che non hanno gemme da fiore devono essere potati per
favorire l’emissione di nuove gemme fiorali.
- Potete anche iniziare le potature che, di solito, devono essere leggermente più severe
che nelle coltivazioni in piena terra. Per le piante da frutto il criterio da seguire non si
discosta da quello classico dei frutteti.
- La scelta delle piante è fondamentale perché nei terrazzi ci sono condizioni climatiche
particolari, è necessario considerare la resistenza al vento, alla forte insolazione, alla
coltivazione in vaso ed agli sbalzi termici.
Malattie delle piante
FUNGHI:
- È bene ripetere, a distanza di circa 30 giorni dal precedente, un trattamento fungicida
a rose e piante da frutto contro bolla, peronospora, ticchiolatura, corineo, cancri,
alternariosi, ecc. usando un prodotto rameico biologico (ad es. Zetaram Plus* nella
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dose di 700 ml ogni 100 litri di acqua per le piante da frutto e 250 ml per le rose e altre
specie ornamentali).
- Le piante acidofile sono soggette a malattie fungine: i germogli delle azalee
possono essere attaccate da bolla (Exobasidium japonicum) e le gemme fiorali dei
rododendri possono disseccare in seguito ad infezioni di Pycnostysanus azaleae. In
questi casi è bene effettuare un trattamento con prodotti a base di rame (ad es.
Cuproxat SDI* nella dose di 400 ml per 100 litri di acqua) ed eventualmente asportare
e bruciare le parti attaccate, per evitare la diffusione del patogeno.
INSETTI:
- Se individuate i tipici scudetti delle cocciniglie sulla vegetazione o
sulla corteccia, è bene effettuare un trattamento nella seconda metà
del mese con un prodotto a base di olio minerale (ad es. Biolid E*
nella dose di 1,2 litri per 100 l di acqua), eventualmente addizionato
con un insetticida.
- Tagliare e bruciare i nidi larvali della processionaria del pino, presenti generalmente
nei rami più alti della chioma. Ricordatevi di operare con la massima cautela e
adottando adeguate misure protettive (guanti, occhiali e mascherine).
•
•
•
N.B. Quando sulle etichette degli antiparassitari trovate dosi diverse per lo stesso parassita (ad es.
200-500 g.) dovete usare le dosi maggiori nei periodi freddi e quelle minori nelle stagioni calde.
N.B. Ricordatevi di aggiungere sempre a tutti i fitofarmaci un bagnante-adesivante, che ne
migliora l’efficacia (ad es. Etravon o Bagnante antischiuma s.). Unica eccezione gli oli minerali.
∆
□
*Prodotti biologici
Prodotti non biologici
Prodotti pericolosi (patentino)
Frutteto
- A fine mese, se il terreno non è più gelato, potete effettuare una concimazione
organica con letame maturo e con una miscela di concime chimico-organico ternario
azotato e solfato di ferro (se non fatto a gennaio). Ripeterete l’intervento a giugno e
settembre per favorire lo sviluppo delle piante e dei frutti.
- Continuate a raccogliere le foglie cadute, e asportate i frutti mummificati rimasti
appesi ai rami, in quanto potrebbero rappresentare un ricettacolo di malattie.
- Le operazioni di potatura sono da considerarsi ad alto rischio; devono essere svolte in
sicurezza utilizzando attrezzature antinfortunistiche idonee ed a norma (scale in
alluminio certificate, guanti, occhiali protettivi e scarpe da lavoro antiscivolo).
La potatura delle piante da frutto è fondamentale per migliorare la qualità della
produzione, regolarizzarla nel tempo e mantenere in buona salute le piante. Da inizio
febbraio alla prima metà di marzo è il periodo migliore per la potatura invernale.
Tenete sempre presente che la potatura invernale di Pomacee e Drupacee è
strettamente collegata a quella estiva (potatura verde) ed a numerose altre operazioni:
asportazione delle gemme, scacchiatura, curvatura, decorticazione anulare, intaglio,
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divaricatura, incisione, intaccatura, sfemminellatura, piegatura, spollonatura, torsioni
ecc. che consentono di ottimizzare i risultati.
Potatura dei piccoli frutti:
Ribes: eliminate alcuni rami centrali ed i più vecchi esauriti o deboli, accorciate
circa metà dei fusti principali fino ad una gemma rivolta verso l’esterno.
Lamponi: eliminate i tralci vecchi ed accorciate i getti dell’anno delle varietà unifere
(che fruttificano una sola volta). Nelle varietà rifiorenti recidete a circa 10 cm. dal
suolo i rami più vecchi. Selezionate alcuni tralci che hanno già fruttificato e
recideteli appena sotto la vecchia fruttificazione e lasciate alcuni nuovi polloni. In
questo periodo si possono anche moltiplicare per divisione.
More: tagliate raso terra alcuni dei vecchi rami che hanno fruttificato gli anni
precedenti in modo da rinnovare parzialmente i fusti sarmentosi.
Mirtilli: se la chioma si presenta troppo fitta tagliate a livello del suolo due o tre
rami che hanno fruttificato l’anno precedente, in modo da sfoltire e favorire la
formazione di nuovi getti vigorosi. Potete operare da fine mese al 20 di marzo.
La vite può essere sottoposta ad una potatura di produzione: eliminate i rami secchi,
malati o danneggiati, tagliate i tralci che hanno fruttificato e cimate i rami restanti
per orientare la crescita della pianta secondo la forma di allevamento scelta.
Se le temperature si alzano e il terreno non è troppo bagnato o gelato, potete mettere a
dimora i fruttiferi (Pomacee e Drupacee) a “radice nuda” o di vaso. Per l’actinidia è
consigliabile la prima metà di febbraio e per i piccoli frutti aspettate marzo.
Raccogliete le “marze” per gli innesti e mantenetele insacchettate interrate
al freddo o in frigorifero, fino a quando le piante daranno segni di risveglio
vegetativo, di solito tra metà febbraio ed i primi giorni di marzo.
Il fico può essere facilmente moltiplicato: prelevate delle talee apicali di 30
cm. ed interratele per metà della loro lunghezza.
Orto
- In questo mese il raccolto è limitato agli ortaggi resistenti al freddo: cavolo, porro,
rapa, radicchio, spinacio, e, in posizioni riparate: lattuga, rucola e valerianella.
- Nelle giornate soleggiate e asciutte è possibile lavorare il terreno per procedere alle
nuove semine e trapianti: vangate in profondità, incorporando abbondante letame
maturo, concime ternario chimico-organico, torba, humus ed eventualmente, nei suoli
troppo compatti, anche sabbia; zappate, rastrellate e livellate il suolo.
- Ricordate che la tradizione consiglia di seminare gli ortaggi da foglia (insalate,
spinaci, ravanelli, carote, ecc.) nel periodo di luna calante (dal 5 al 18 febbraio) per
evitare che vadano a seme troppo presto. Per quelli da frutto (pomodori, melanzane,
ecc.) si può seminare senza tenere conto della luna in quanto per andare a frutto
devono prima produrre i fiori.
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- Se volete seminare, per ottenere le piantine (che verranno poi messe a dimora più
avanti), conviene operare in alveoli o vasetti, in modo che il trapianto successivo sarà
molto più facile con attecchimento vicino al 100%. Il vecchio sistema del semenzaio
con trapianto delle piantine a radice nuda è decisamente superato e da abbandonare.
- Potete trapiantare in piena terra i bulbi di aglio e scalogno seminati in precedenza e
che iniziano a germogliare. E’ preferibile operare alla sommità di modanature del
terreno per evitare una eccessiva umidità.
- Continuate a controllare con regolarità gli ortaggi immagazzinati (aglio, carote,
cipolle, patate, ecc.) e scartate quelli danneggiati, ammuffiti o con sintomi di malattie.
- Coltivazione sotto tunnel e serra fredda: man mano che aumentano le temperature
prolungate gli arieggiamenti e annaffiate con acqua non troppo fredda; se è necessario
effettuate un trattamento con ossicloruro di rame, per contrastare le malattie fungine.
- Schema di coltivazione del mese: ASPARAGO
• Preparazione del terreno in gennaio interrando molto letame, humus e
ammendanti.
• Trapiantate a dimora le “zampe” in febbraio – marzo.
• Distanza sulla fila di 40 cm e 50 cm tra le file.
• Cure colturali: annaffiature, concimazioni, scerbature, zappettature,
trattamenti antiparassitari. Taglio alla base degli steli secchi a fine inverno.
• Raccolta: nei mesi di marzo e aprile dal terzo anno in poi per circa 10 anni.
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Erbe aromatiche
- Se il clima lo consente, potete continuare a preparare il terreno per i prossimi impianti,
seguendo i suggerimenti del mese scorso.
- Controllate le protezioni poste come riparo dal freddo per le piantine
più delicate, e lasciatele fino a quando ci sarà il rischio di gelate.
- Pulite accuratamente il terreno alla base delle aromatiche per asportare
foglie e rametti eventualmente caduti, che potrebbero ostacolare il
deflusso delle acque provocando dei dannosi ristagni idrici.
- Aromatica del mese: Foeniculum vulgare (Finocchio selvatico). E’
un’erbacea perenne, con foglie sottili filiformi e fiori gialli riuniti in ombrelle che
compaiono in estate. Le foglie giovani e vengono utilizzate in cucina, secche o
fresche, per dare un delicato sapore di anice a insalate, piatti a base di carne e pesce,
formaggi, salse e aceti. I semi maturi sono usati per aromatizzare pietanze di carne e
pesce, dolci e pane e nella preparazione di tisane.
-
Piante d’appartamento
- Annaffiate con parsimonia e limitate le concimazioni alle piante in fiore. Le piante
grasse sono nella fase di riposo e non devono essere bagnate anche se appaiono secche
e raggrinzite. Nebulizzate le foglie delle specie che necessitano di maggiore umidità e
controllate che i vasi siano ad una certa distanza dai termosifoni accesi (2-3 metri).
- Trasferite in una stanza non riscaldata le azalee che hanno ultimato la fioritura.
- Arieggiate regolarmente le stanze durante le ore più calde della
giornata, tenendo le piante al riparo dalle correnti di aria fredda.
- Pianta del mese: Una delle piante più facili da coltivare in casa è
l’Aspidistra elatior, caratterizzata da foglie di colore verde scuro, ovalilanceolate, lunghe fino a 50-70 cm.. E’ una specie molto resistente che
si adatta anche agli ambienti dove in genere altre piante non
sopravvivono, come tavernette, pianerottoli o zone esposte a correnti d’aria. Teme
soltanto i raggi solari diretti e i ristagni idrici. L’aspidistra deve essere bagnata
moderatamente e deve essere concimata una volta al mese in primavera e in estate.
Conservazione prodotti di stagione:
CAVOLO BROCCOLO SOTT’ACETO
Ingredienti: 1 kg di cavolo broccolo, ½ litro di aceto di vino bianco, sale e pepe q.b.
Preparazione: Lavate il broccolo e dividetelo in piccole cimette. Mettete sul fuoco una pentola con
acqua salata e, quando bolle, versate i broccoli e fateli cuocere circa 10 minuti. Scolateli e fateli
asciugare su un canovaccio. Nel frattempo fate bollire l’aceto con un cucchiaino di sale e un pizzico di
pepe. Mettete i broccoli in barattoli di vetro puliti e copriteli con l’aceto tiepido. Chiudete
ermeticamente e sterilizzate i barattoli. Conservate al fresco e al buio.
Buon giardinaggio
Mario Vietti, Edoardo Vietti e Roberta Paglia
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NOTIZIARIO MOSTRE, CORSI E APPUNTAMENTI:
• Sono aperte le iscrizioni ai corsi di giardinaggio presso la TURIN GARDEN:
CORSO PRIMAVERILE * (inizio sabato 21 Febbraio) - 7 lezioni di 2 ore
Cura del giardino nelle varie stagioni
potatura delle piante ornamentali, alberi e arbusti
potatura di formazione e produzione delle piante da frutto
guida alla scelta delle piante ornamentali
moltiplicazione delle piante e tecnica vivaistica
potature dei sempreverdi e potature estive
piante in vaso, terrazzi e giardini pensili; le siepi; le bulbose; lavori mensili
agricoltura biologica; impianti di irrigazione e di illuminazione; orto e frutteto; sicurezza
CORSO POTATURE * (inizio sabato 21 Febbraio) - 4 lezioni di 2 ore
potatura delle piante ornamentali, alberi e arbusti
potatura di formazione e produzione delle piante da frutto
potature dei sempreverdi, siepi e rose; arte topiaria; potature estive
potature di stagione - piante ornamentali e da frutto; grandi alberi (macchinari e cestelli);
norme di sicurezza per potature e abbattimenti; tree climbing; controllo di stabilità alberi
(V.T.A. – Visual Tree Assessment); dendrochirurgia
(* Le lezioni si svolgeranno il sabato dalle ore 9 alle 11)
CORSO DI FRUTTICOLTURA (sabato 28 Febbraio e 28 Marzo) - 2 lezioni di 2 ore
potatura di formazione e produzione delle piante da frutto
progettazione, impianto, manutenzione, scelta delle varietà, piccoli frutti, ecc.
Per iscrizioni o informazioni: 011/8610032 - www.turingarden.it
• Sono aperte le iscrizioni ai seguenti corsi che terremo presso EATALY a Torino:
A SCUOLA DI …. ORTICOLTURA (da lunedì 23 Febbraio dalle ore 18,30) - 3 lezioni
http://www.eataly.net/it_it/a-scuola-di-orticoltura
A SCUOLA DI …. FRUTTICOLTURA (da sabato 7 Marzo dalle ore 10,30) - 2 lezioni
http://www.eataly.net/it_it/a-scuola-di-frutticoltura
Per iscrizioni o informazioni: www.eataly.net
• Iniziative della Delegazione FAI di Torino:
Giovedì 19 Febbraio visita culturale al nuovo allestimento cronologico della
RINNOVATA GALLERIA SABAUDA nella manica nuova di Palazzo Reale. Si
potranno ammirare opere di maestri piemontesi accostate a pittori del resto d’Europa.
Per informazioni: 011/530979; [email protected]
http://www.fondoambiente.it/Chi-siamo/Index.aspx?q=delegazione-di-torino
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