Raperonzolo
Nome: Campanula rapunculus L.
Famiglia: Campanulaceae
Nomi comuni: raperonzolo, raponzolo.
Generalità: pianta erbacea, bienne, con radice ingrossata a fittone, bianca, carnosa e di
forma cilindrica irregolare. Il fusto è leggermente
peloso, eretto, sottile e spesso ramificato
all’apice, può raggiungere il metro di altezza.
Descrizione: le foglie basali sono brevemente
picciolate, distribuite a rosetta di forma ovale,
oblunghe, compaiono all’inizio dell’inverno,
mentre quelle caulinari si sviluppano fino a
primavera inoltrata con la comparsa dello stelo
fiorifero, sono rade, sessili, alterne, lanceolate o
lineari, tutte con margine ondulato e crenato. I fiori
azzurri, più raramente bianchi, spuntano
all’ascella delle
foglie
e
si
trovano riuniti in pannocchie apicali, la corolla portata da
un peduncolo, è di forma campanulata, divisa fino ad un
terzo della sua lunghezza in lobi lanceolati ripiegati
all’esterno. Il frutto è una capsula deiscente lungo tre
fessure e contiene numerosi semi piccolissimi, neri, lisci
e lucidi. Fiorisce dalla tarda primavera fino alla fine
dell’estate.
Habitat: è comune nei boschi, lungo le vie boschive e le
siepi, nei prati aridi, su terreni incolti, presente in tutta
Italia Settentrionale, dal mare ai monti fino ai 1500 m.
Proprietà terapeutiche: quasi sconosciuta nella
farmacopea come pianta medicinale, è utilizzata nella pratica popolare come colluttorio
nelle affezioni infiammatorie della bocca e gola dove si utilizzano i fiori e le foglie in infuso,
dove svolge una blanda attività astringente.
Curiosità: il nome del genere si riferisce al
fiore simile ad una campana, mentre il nome
della specie, rapunculus, è in relazione alla
radice che ricorda, vagamente, una piccola
rapa. Il raperonzolo è una delle verdure
selvatiche più ricercate dagli estimatori per il
suo gusto molto gradevole, leggermente
piccante con una nota di nocciola dovuto al
contenuto di inulina, sostanza di riserva
nutritiva della pianta al posto del più comune
amido; si consuma tutta la pianta in
insalata, compresa la radice, condita con
olio, sale e pepe.
Avvertenze: la raccolta del raperonzolo è
proibita, come per tutte le campanulacee,
pertanto, l’unico modo per poterla
consumare, è di raccogliere i semi giunti a
maturazione e seminarli in un orto o su di
un terreno privato.
Attenzione: Le informazioni qui riportate, anche se di possibile carattere farmacologico,
hanno un fine puramente illustrativo e non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli
medici.
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