Grandi piogge tra il 27 ottobre e il 6 novembre - a cura di Matteo Gianatti - www.meteopiateda.it L'INVERNO ALL'ASSALTO DEL CONTINENTE. PER MOLTE REGIONI ITALIANE COMINCIA UN LUNGO PERIODO PIOVOSO. Dopo il peggioramento d'inizio ottobre, una duratura fase anticiclonica ha consegnato all'Italia tempo soleggiato e clima mite quasi dappertutto. Fatta eccezione per la marcata fase di maltempo che ha investito le Regioni Tirreniche (in particolare la Sardegna, ove sono stati registrati gravi danni e alcune vittime) fra il 20 e il 24, sul fronte pluviometrico sono state evidenziate quasi dappertutto pesanti anomalie negative, specialmente al Nord, dove la siccità si è protratta sino a fine mese. La stabilità del Fronte Polare ha orientato il flusso oceanico secondo i paralleli sul Nord Europa, mantenendo le perturbazioni atlantiche lontane dall'Italia. Nel frattempo, una lacuna barica in quota tra la Penisola Iberica ed il Marocco ha innescato la spinta verso il Mediterraneo di correnti calde sub-tropicali, che hanno alimentato un solido promontorio anticiclonico continentale, a cui è subentrato, da Ovest, il contributo stabilizzante dell'Anticiclone delle Azzorre. Nell'ultima settimana del mese, l'alta pressione oceanica si spinge verso Nord, provocando una netta oscillazione meridiana dell'onda di Rossby, collegata a una massiccia irruzione di aria articomarittima sull'Europa Occidentale. Frattanto, sul Mediterraneo va formandosi una depressione Nord-Africana, che richiama umide e tese correnti di Libeccio verso l'Italia, raggiunta dalle prime deboli piogge al Nord la sera del 27. Martedì 28 ottobre, l'approfondimento della depressione al suolo, con perno sulle Baleari, intensifica l'instabilità prefrontale su molte regioni italiane, per lo scorrimento dell'aria caldo-umida sopra il Tirreno, mentre oltralpe si osserva un'estesa fascia nuvolosa compatta, seguita da venti molto freddi, che hanno già raggiunto Inghilterra, Francia e Spagna Settentrionale. Rovesci e temporali di forte intensità scaricano picchi di 130 mm tra Palermo e Trapani, mentre una grandinata eccezionale si è abbattuta su Reggio Calabria. In tarda serata, un violento temporale ha provocato danni e allagamenti presso la Capitale, dove Geopotenziali a 500 hPa e pressione al suolo, martedì 28 ottobre sono caduti quasi 100 mm di pioggia in alcuni quartieri. 2008, ore 12Z. In questa fase, la Lombardia riceve quantitativi pluviometrici consistenti su Milanese, Varesotto e Comasco, con accumuli giornalieri prossimi ai 70 mm. Mercoledì 29, la formazione di un minimo sulla Liguria, a seguito dello spostamento verso NordEst della bassa pressione sul fianco orientale del getto, prelude l'ingresso in Italia dell'aria fredda, che ha già raggiunto il versante Nord-alpino. L'ulteriore intensificazione delle correnti meridionali favorisce piogge battenti sia a Sud che a Nord delle Alpi e sulla Liguria (72 mm a Sestri in dodici ore). Intanto, correnti calde risalgono la Penisola verso l'Adriatico, portando temperature massime prossime ai 25 gradi al Centro-Sud, e di 27/28 gradi su Palermo, Foggia, Bari, Gela, Pescara, Ancona. 1 Grandi piogge tra il 27 ottobre e il 6 novembre - a cura di Matteo Gianatti - www.meteopiateda.it Piogge di notevole intensità e persistenza, talvolta temporalesche, si scatenano soprattutto sulle Prealpi Lombarde, particolarmente investite dal forte Libeccio. Nelle province di Bergamo, Brescia e Como, alcune stazioni registrano la tripla cifra: Zambla Alta 162,0 mm, Roncobello 147,2 mm, Bione 114,0 mm, Dongo 111,0 mm, Pontegiurino Valle Imagna 106,0 mm, Vestone 101,6 mm. In Valtellina, accumuli inferiori, ma pur sempre notevoli, specie per media e alta valle: Andalo 73,8 mm, Oga 68,8 mm, Piateda 68,4 mm, Montagna 58,8 mm, Santa Caterina 57,6 mm. Giovedì 30 ottobre. Durante la notte successiva, l'aria fredda trabocca in Italia, determinando un'accentuazione dell'instabilità lungo i versanti meridionali delle Alpi. Forti raffiche entrano dalla Valle del Rodano e impattano sulla Liguria con una velocità di 120 km/h. La quota neve subisce un repentino abbassamento, sui rilievi vengono segnalati temporali, locali grandinate nelle Prealpi Lombarde. In Svizzera, l'ondata di maltempo assume carattere eccezionale: la neve si è spinta fino in pianura, raggiungendo i 20 cm a Zurigo (record precedente di 14 cm il 27/10/1939). Fiocchi anche a Parigi e a Londra (non succedeva dal 1974, a ottobre); freddo In alto: interpretazione sinottica rielaborata su immagine satellitare record in Spagna, dove ha nevicato a di mercoledì 29 ottobre 2008. Sopra: geopotenziali a 500 hPa, soli 500 metri di quota. pressione al suolo e fronti, giovedì 30 ottobre 2008, ore 12Z. In serata, una nuova perturbazione raggiunge le regioni di Nord-Ovest. Essa è legata al profondo minimo posizionato sulla Bretagna, che convoglia un'intensa linea d'instabilità attraverso la porta del Rodano. Al suo passaggio, la quota delle nevicate si abbassa ulteriormente, raggiungendo i 700 metri di quota su Alpi e Prealpi Lombarde, i 1300 metri sui rilievi della Toscana. Valtellina: primi fiocchi sul fondovalle. Osservando l'andamento termico orario per quattro località valtellinesi poste a diversa quota, notiamo un progressivo riscaldamento dell'aria, più marcato in montagna, a partire dalla sera di giovedì (nelle 22 ore precedenti, l'intensa avvezione fredda aveva procurato una diminuzione della temperatura superiore a 8 gradi presso la stazione dei Forni). Le curve degli altri tre profili sono shiftate verso destra: ciò prelude l'arrivo di correnti più calde in alta quota, mentre negli strati più bassi la temperatura continua a diminuire. Merito delle precipitazioni, che in serata hanno 2 Grandi piogge tra il 27 ottobre e il 6 novembre - a cura di Matteo Gianatti - www.meteopiateda.it nuovamente interessato la nostra provincia, consentendo all'aria artica di depositarsi al suolo, ritardando il riscaldamento già in atto ai livelli superiori. A tale proposito, si osservi il picco pluviometrico registrato dalla stazione di Sondrio tra le 19 di giovedì e le 02 di venerdì, accompagnato da una diminuzione della temperatura di oltre 4 gradi. Secondo il prestigioso modello GFS, le temperature avrebbero manifestato una crescita così repentina da assestarsi su valori addirittura positivi a 850 hPa in serata. Tuttavia, i termometri rimangono su valori negativi, o comunque, appena al di sopra dello zero fin verso i 1000 metri (all'Aprica la minima ha toccato -0,8° durante la nevicata): in questo modo, il consistente spessore d'aria fredda ha permesso ai fiocchi di raggiungere, a tratti, il fondovalle (Tirano, 429 m) durante i rovesci più intensi. Non succedeva dal 1993 (allora Sondrio fu sorpresa da un'inconsueta imbiancata la sera del 22). Profilo termico e precipitazioni Sondrio 29-31 ottobre 2008 14 12 10 °C / mm 8 6 4 2 0 -2 -4 -6 01/11 00 31/10 22 31/10 20 31/10 18 31/10 16 31/10 14 31/10 12 31/10 10 31/10 08 31/10 06 31/10 04 31/10 02 31/10 00 30/10 22 30/10 20 30/10 18 30/10 16 30/10 14 30/10 12 30/10 10 30/10 08 30/10 06 30/10 04 30/10 02 30/10 00 29/10 22 29/10 20 29/10 18 29/10 16 29/10 14 29/10 12 29/10 10 29/10 08 29/10 06 29/10 04 29/10 02 29/10 00 -8 data/ora T °C Sondrio T °C Bormio T °C Santa Caterina T °C Forni Pioggia Sondrio Valori orari di temperatura per Sondrio (303 m), Bormio (1225 m), Santa Caterina (1730 m), Forni (2180 m). Venerdì 31 la saccatura si dispone con asse obliquo, inclinato verso Nord-Est. La bassa pressione sulla Penisola Iberica richiama correnti calde di Scirocco sul Mediterraneo Centrale, provocando un'impennata termica che, lentamente, riporta i termometri al di sopra della norma. Il culmine viene raggiunto di sera, quando Palermo misura la temperatura massima mensile: +31° alle 19.50. Poche ore più tardi, punte di 26/27 gradi si registrano in Campania, attorno alle 23. Lo scorrimento dell'aria calda sulla superficie del mare innesca una vistosa cumulogenesi, associata ad un'intensa linea temporalesca diretta verso il Lazio e la Campania nella notte del 1 Geopotenziali a 500 hPa, pressione al suolo e fronti, venerdì 31 novembre. Più a Nord, fresche correnti ottobre 2008, ore 12Z. In nero, ho evidenziato l'asse della saccatura. occidentali s'invorticano sul Mar di 3 Grandi piogge tra il 27 ottobre e il 6 novembre - a cura di Matteo Gianatti - www.meteopiateda.it Sardegna, sospingendo un intenso peggioramento a carattere temporalesco verso Toscana e Lazio e, a seguire, sul Centro Italia. Al Nord e sull'Arco Alpino, il repentino incremento termico, innescato dai venti meridionali, porta ad un aumento delle temperature anche alle quote medio-basse, con il conseguente rialzo delle nevicate fino a 1500 metri in mattinata, oltre i 2000 metri a fine giornata. Queste gli accumuli nevosi complessivi pervenuti la mattina del 31 ottobre presso alcune stazioni valtellinesi e orobiche: Lago Fregabolgia (1950 m, BG) 60 cm, Passo San Marco (1834 m) 50 cm, Alpe dell'Oro (2040 m) e Alpe Palù (Valmalenco) 35 cm, Livigno (1816 m) 26 cm (82 cm in quota), Valdidentro 15 cm, Bormio 5 cm. Da segnalare, in Svizzera: Ulrichen (1347 m, Vallese) Piotta (1007 m, Leventina) 24 cm. Nell'Oberland Bernese e sui rilievi del Centro sono caduti quantitativi mai raggiunti nel mese di ottobre, compresi tra i 50 e i 65 cm fra i 1000 e i 2000 metri di quota (punta record di 110 cm a Göscheneralp, 1610 m). Sabato 1 novembre 2008. Il nuovo mese comincia all'insegna del tempo instabile e mite sull'Italia, a causa dei venti meridionali riattivati dal posizionamento della saccatura artica sull'Europa Occidentale, collegata a due centri di bassa pressione: uno sul Mar Baltico, l'altro tra la Penisola Iberica e la Francia. L'intenso vortice che ha raggiunto le Regioni Tirreniche verso la mezzanotte di sabato 1 si allontana rapidamente, favorendo ovunque un lieve miglioramento del tempo. Domenica 2, una nuova linea frontale, pilotata da un minimo sulla Manica, s'avvicina ulteriormente alla Regioni Nord-Occidentali italiane, portando le prime piogge copiose tra la Liguria e il Basso Piemonte (116 mm nel Cuneese). Al Sud, ancora una volta, le temperature rasentano valori tardo estivi (+27,3° a Lamezia Terme, nuovo record di novembre dal 1992). Il fronte quasi-stazionario collocato sulla Francia da due giorni ha provocato diverse esondazioni nel dipartimento del Rodano e in quello della Loira. Altri nubifragi hanno colpito la Spagna nel corso del week-end. Lunedì 3, un ponte di alta pressione tra l'Anticiclone delle Azzorre e quello continentale taglia il rifornimento artico verso l'Europa, isolando un cut off termodinamico (goccia fredda), cui è associata una nuova, estesa depressione al suolo in movimento verso il Mediterraneo Centrale. Un minimo ben strutturato a tutti i livelli, dal Golfo di Guascogna richiama sull'Italia umidi venti di Scirocco, che provocano un ulteriore aumento delle temperature da Nord a Sud, come dimostrano l'isoterma di +18° a 850 hPa sulla Sicilia Orientale, la +8° tra l'Emilia Romagna e la Toscana. In questa seconda fase perturbata, Temperature e geopotenziali a 850 hPa, lunedì 3 novembre 2008, ore l'orografia, unita ai venti da E/SE, 12Z. 4 Grandi piogge tra il 27 ottobre e il 6 novembre - a cura di Matteo Gianatti - www.meteopiateda.it favorisce rovesci frequenti e persistenti da stau, e qualche cella temporalesca di notevole intensità, tra Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta, a causa del pronunciato sollevamento della massa d'aria davanti alla catena delle Alpi Occidentali. Sulla Lombardia, forti precipitazioni hanno interessato nella notte il Milanese, per poi spostarsi verso Nord-Est nel corso della giornata. Ancora una volta, diverse località prealpine hanno totalizzato quantitativi giornalieri a tre cifre tra le province di Bergamo e Brescia: San Giovanni Bianco 120,8 mm, Borgo di Terzo 109,8 mm, Salò 106,8 mm. In serata, piogge copiose hanno interessato la Media Valtellina (62,6 mm a Piateda), mentre temporali anomali per la stagione si sono formate tra Bresciano e il Lago di Garda. Martedì 4 novembre peggiora sensibilmente la situazione su tutto il Nord-Ovest, investito da piogge di forte intensità. Su Torinese e Biellese gli accumuli oscillano fra 120 e 150 mm in ventiquattrore, ammontando a quasi 200 mm in due giorni. A Torino città totalizzati 72 mm di precipitazione giornaliera. In montagna, nevicate eccezionali si verificano in Val d'Aosta, oltre i 1800 metri. Nemmeno il Tirreno è risparmiato dall'ennesima ondata di maltempo: in Sardegna sono caduti oltre 200 mm nel Nuorese (qui, un'incredibile grandinata ha cumulato al suolo circa 50 cm di ghiaccio), 130 mm a Sud di Olbia; un fortunale ha raggiunto la costa toscana, mentre il secondo potente temporale in pochi giorni ha investito la Capitale. In Corsica, 125 mm sono stati misurati nella zona di Bastia. Precipitazioni Immagine radar delle 18:20, martedì 4 novembre abbondanti anche in Veneto, in particolare, tra Bellunese e il Vicentino (186,6 mm a Turcati 2008. Recoaro). In Lombardia le piogge hanno riguardato, questa volta, soprattutto le province occidentali e quelle meridionali della regione. Il picco massimo di piovosità è stato registrato a Cremona, dove sono caduti ben 85,8 mm in pieno centro. Mercoledì 5, la depressione in fase di colmamento, il fronte freddo s'addossa alle Alpi, sviluppando vistosi cluster temporaleschi tra Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria. Numerose grandinate interessano il Milanese, la Brianza, Varesotto, Comasco e altre province della Lombardia. In qualche caso, i quantitativi pluviometrici sfiorano i 90 mm. Località 27-31 ott 01-06 nov GEROLA ALTA 252,6 183,4 RASURA 153,2 136,7 PIATEDA 124,8 106,2 MORBEGNO 106,0 94,8 TRIVIO DI FUENTES 122,2 77,8 MONTAGNA 98,3 90,2 SONDRIO 98,6 83,8 Accumuli complessivi misurati il 6 novembre alcune località valtellinesi. 5 Totale 436,0 289,9 231,0 200,8 200,0 188,5 182,4 2008 per Grandi piogge tra il 27 ottobre e il 6 novembre - a cura di Matteo Gianatti - www.meteopiateda.it 26 ottobre-8 novembre 2008: forti anomalie termiche positive in Italia. Nonostante la passata artica di fine ottobre, le temperature sono rimaste al di sopra della norma in tutta Italia, chiudendo il mese con uno scarto medio positivo di +1,2° (CLINO 1961-1990). Nella carta a sinistra, osserviamo le anomalie termiche tra il 26 ottobre e il 1 novembre, a destra, quelle tra il 2 e l'8 novembre 2008. La seconda mostra dei valori sensibilmente più elevati, a causa del richiamo meridionale, con punte addirittura superiori ai 7 gradi positivi sui Balcani. L'affondo artico è stato causa di temperature inferiori alla norma sui paesi Centro-occidentali del Continente, dalla Spagna alla Scandinavia. Le differenze più vistose hanno riguardato Isole Britanniche, Francia Nord-Occidentale, Penisola Iberica Nord-Occidentale, Benelux, Norvegia. Ha fatto molto caldo, invece, sull'Est Europa, dal Mediterraneo Centrale fino alla Russia 6 Grandi piogge tra il 27 ottobre e il 6 novembre - a cura di Matteo Gianatti - www.meteopiateda.it Infine, l'ultimo pannello mostra la distribuzione delle precipitazioni che hanno bagnato l'Italia tra il 26 ottobre e l'8 novembre, con accumuli più consistenti sulle Alpi e al Nord Ovest (carta a destra). Complessivamente, ottobre ha visto prevalenti anomalie termiche positive, specialmente sulla Russia Europea (fra 3 e 5 gradi sopra la media), mentre ha fatto più freddo del normale su un'estesa area della Francia e della Spagna (fino a 3 gradi sotto). Condizioni di siccità non hanno risparmiato i Balcani né la Svezia. Piovosi i versanti esteri delle Alpi, Spagna, Romania, vaste zone dell'Europa Centro-Settentrionale ed Orientale fino ai Paesi Baltici. Fonti: dati: www.meteogiornale.it, www.centrometeolombardo.it, www.arpalombardia.it carte meteorologiche: www.wetterzentrale.de, www.cpc.noaa.gov radar: www.landi.ch Articolo e rielaborazione grafica di Matteo Gianatti 7