Analisi climatica estate 2008 - a cura di Matteo Gianatti - www.meteopiateda.it ESTATE DALLA DOPPIA FACCIA. Ognuno si sarà fatto un'opinione sull'estate appena trascorsa. Per qualcuno troppo calda e secca, per altri estremamente piovosa. I dati del trimestre parlano chiaro: Italia terra di contesa, dell'aspra lotta fra l'Atlantico e il Nord Africa. Laddove l'aria fresca, che scende dall'Oceano, e che alimenta le perturbazioni, incontra quella molto calda che le precede, s'innescano violenti contrasti, forieri di temporali e altri eventi atmosferici calamitosi. Si è sentito spesso parlare di grandinate disastrose, venti fortissimi, trombe d'aria, supercelle, L'intensa attività elettrica che ha illuminato la notte di Ferragosto. alluvioni lampo. Notizie sempre più ricorrenti, dal 2000 a oggi. L'altro volto dell'estate moderna sono le notti insonni e i pomeriggi infernali, soffocati dall'afa o dal caldo torrido, con temperature che, con repentina facilità, raggiungono o superano i 40 gradi nelle regioni del Centro-Sud. Le terre a clima continentale (in particolare le pianure dell'Europa Centro-Orientale, ma anche la Valpadana), soggette a forti escursioni termiche, diventano degli enormi serbatoi d'umidità e calore, pronti a esplodere al primo sbuffo oceanico. Francia, Nord Italia, Svizzera, Austria, Germania, Polonia: una linea teatro di episodi estremi piuttosto ricorrenti durante l'ultima estate, fronte dell'attività atlantica che scaricava dietro a sé quantitativi pluviometrici ingenti sulle Isole Britanniche, e che traeva vigore proprio dai suoli carichi d'umidità e dall'aria calda che scorreva più a Sud e più a Est, sospinta dall'Anticiclone Africano sul Mediterraneo e verso i Balcani. Estate caldo-secca su Italia e Balcani, fresca e piovosa sull'Europa Centro-Occidentale e lungo le Alpi. In Italia, l'estate 2008 si colloca in sesta posizione fra quelle più calde dal 1948, all'ottavo posto dal 1800, con un'anomalia positiva di +1,56° rispetto alla media, secondo il CNR. A preoccupare, però, è soprattutto la grave siccità che ha colpito tre quarti della Penisola da metà giugno, eccezion fatta per le aree a Nord del Po. La temperatura media ha superato di 1,3 gradi quella di riferimento (NOAA 1968-1996). In particolare, le regioni più calde sono state quelle del CentroSud e del versante adriatico, causa le correnti in quota Sud-occidentali, che, ricadendo lungo i versanti appenninici sottovento, hanno sovente realizzato una situazione favonica. Nel dettaglio, 1 Analisi climatica estate 2008 - a cura di Matteo Gianatti - www.meteopiateda.it sono state osservate queste anomalie: Nord-Ovest +0,7°, Nord-Est +1,7°, Centrali Tirreniche +1,0°, Centrali Adriatiche +2,0°, Sardegna +0,9°, Centro-Sud +1,7°, Sicilia +1,0°. Le regioni più occidentali, al margine dell'anomalia barica africana (anticiclone), sono quelle che hanno registrato gli scarti più contenuti (in particolare il Piemonte e le Alpi, investite da frequenti precipitazioni). Le temperature sono state nettamente più elevate sulle regioni di Nord-Est, maggiormente esposte alle correnti calde, in quota e al suolo, richiamate dall'ingresso dei fronti sull'Italia, siano esse secche da SO, provenienti dall'Appennino come venti di caduta, siano umide da SE, in risalita dal Mare Adriatico. In caso di forti ondate di maltempo sulle Regioni CentroSettentrionali (generalmente da Ovest), la Valpadana Orientale ha la peculiarità di trovarsi nell'area di contatto tra l'aria sub-tropicale, legata all'importante avvezione prefrontale, e quella più fresca oceanica che segue le perturbazioni. Il forte gradiente termico generato dal contrasto di due masse d'aria con diverse caratteristiche ha provocato l'insorgere della più intensa attività convettiva osservata nella passata stagione (in particolare, domenica 6 luglio, all'origine di due tornado nelle province di Venezia e Padova). Sotto, vento a 10 m, domenica 6 luglio 2008, ore 15Z. Alla pagina precedente, la situazione a 850 hPa giovedì 14 agosto 2008 mostra le avvezioni (frecce nere) dell'aria fredda, legata ad una vasta circolazione depressionaria sull'Europa Nord-Occidentale, e di quella calda, richiamata da un ponte anticiclonico esteso dal Nord Africa alla Russia, passante per il Mediterraneo Centro-Orientale, il cui contatto genera dell'instabilità prefrontale su Alpi e Pirenei. Frattanto, sull'Atlantico è attiva l'alta pressione delle Azzorre. In alto, la situazione a 300 hPa domenica 6 luglio 2008. Il minimo britannico, con saccatura sulla Francia, innesca un deciso flusso di correnti da OSO dalla Spagna verso l'Europa Centrale, mentre un promontorio anticiclonico si protende verso il Mediterraneo. Il getto polare ascendente visibile sulla Francia, associato alla depressione, sviluppa una notevole divergenza, con predisposizione ai moti convettivi, quindi allo sviluppo di ciclogenesi a macroscala. 2 La configurazione barica sull'Europa nel corso del trimestre riflette il tipico pattern di NAO+ (North Atlantic Oscillation positiva), indice di un flusso perturbato ad alte latitudini, che ha permesso, a più riprese, la spinta verso il Mediterraneo dell'alta pressione di matrice sub-tropicale. Come si osserva dalla carta a 500 hPa, notevoli gradienti pressori hanno innescato correnti Sud-occidentali lungo il ramo ascendente delle ondulazioni frontali, favorendo frequenti avvezioni calde da SO verso NE. Infatti, le ondate di calore che hanno interessato l'Italia durante il trimestre estivo, sono state perlopiù di natura prefrontale. Analisi climatica estate 2008 - a cura di Matteo Gianatti - www.meteopiateda.it In Italia, la situazione pluviometrica è andata via via peggiorando per le regioni centrali e meridionali a partire da giugno. Dopo un primo mese complessivamente molto piovoso, luglio ha visto precipitazioni oltremisura solo al Nord, e tra Calabria e Basilicata, mentre in agosto, il deficit ha raggiunto il 50% rispetto al normale su quasi tutto lo Stivale, eccezion fatta per il Settentrione, dove, comunque, ha piovuto di meno. Al riguardo, si è trattata della venticinquesima stagione più secca degli ultimi 209 anni, con un deficit nazionale del 38%. Estate 2008 in Provincia di Sondrio: piovosa e con temperature di poco sotto la media. Sondrio - Precipitazioni estate dal 1926 700,0 mm cumulati 600,0 500,0 400,0 300,0 200,0 100,0 0,0 1926 1928 1930 1932 1934 1936 1938 1940 1942 1944 1946 1948 1950 1952 1954 1956 1958 1960 1962 1964 1966 1968 1970 1972 1974 1976 1978 1980 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 giugno luglio agosto Totale anni Per l'analisi della situazione pluviometrica locale in Provincia di Sondrio, si considerino i dati del capoluogo. Sul fronte delle precipitazioni, l'ultima stagione estiva si è rivelata certamente piovosa, in rapporto alla media per qualunque serie pluriennale di riferimento tra il 1926 e il 2008. In particolare, il trimestre ha chiuso con un vantaggio di ben 154 mm rispetto al periodo 2003-2007, ridotto a soli 83 mm dal confronto con la media trentennale 1961-1990. Ciononostante, l'estate scorsa, con 358 mm, occupa solamente la sedicesima posizione dal 1926 a oggi, immensamente lontana dalle prime, e quarta, nella classifica decennale, dopo 2000, 2001 e 1999. Sondrio - Temperature estate 35 temperatura 30 25 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 MEDIA 20 15 10 5 30/ago 27/ago 24/ago 21/ago 18/ago 15/ago 12/ago 09/ago 06/ago 31/lug 03/ago 28/lug 25/lug 22/lug 19/lug 16/lug 13/lug 10/lug 07/lug 04/lug 01/lug 28/giu 25/giu 22/giu 19/giu 16/giu 13/giu 10/giu 07/giu 04/giu 01/giu 0 giorni/m esi Per l'analisi termica, ho confrontato la media delle temperature medie giornaliere dal 2002 al 2008. Quest'anno, ha fatto più caldo del normale tra l'ultima decade di giugno e la prima settimana di 3 Analisi climatica estate 2008 - a cura di Matteo Gianatti - www.meteopiateda.it luglio, tra la fine di luglio e la prima decade di agosto, e negli ultimi giorni di agosto. La temperatura media complessiva, come nel 2007, è stata di soli +20,8°: la più fresca dopo quella rilevata nel 2002. L'anomalia delle temperature massime ha misurato uno scarto negativo di -1,1° rispetto alla serie decennale 1998-2007, e di ben -1,6° rispetto agli ultimi cinque anni. Dal confronto ventennale, la differenza si riduce ad appena -0,4°, mentre la media trentennale 1961-1990 ci restituisce un valore addirittura positivo, di +1,3°. Questi confronti mettono in evidenza come, negli ultimi cinquant'anni, la temperatura media sia costantemente cresciuta, consegnandoci delle stagioni estive particolarmente calde a partire dal 2003. Temperatura media estiva dal 2004 22,5 °C 21,5 21,0 22,3 22,2 22,0 22,0 21,8 21,7 21,6 21,4 21,2 21,3 21,2 21,0 20,8 20,8 20,2 20,2 20,5 20,0 19,5 2004 Sondrio 2005 Piateda 2006 anni Morbegno Caiolo 2007 Andalo 2008 Colico Per finire, soffermiamoci un istante sul bilancio termico per sei delle principali stazioni tra Media Valtellina e Alto Lario (si considerano le medie reali dal 2004). I mesi di giugno e luglio sono risultati complessivamente più freschi del normale sull'insieme del territorio: in particolare, Colico ha chiuso il secondo mese con la più alta anomalia negativa (-2,0°), rispetto al suo valore normale. Nonostante agosto abbia registrato una debole controtendenza, il trimestre mostra valori poco inferiori a quelli medi osservati negli ultimi cinque anni (fanno eccezione Colico, con -1,0°, e Morbegno-Cortivacci, con +1,0°). 4 Analisi climatica estate 2008 - a cura di Matteo Gianatti - www.meteopiateda.it Fonti: dati: www.meteogiornale.it, www.arpalombardia.it carte meteorologiche: www.wetterzentrale.de, www.meteoliguria.it Foto e articolo di Matteo Gianatti Collaborazione di Riccardo Scotti 5