Programmazione di Matematica a.s. 2015-2016 Programmazione dipartimentale di Matematica per l’a.s. 2015-2016 La seguente programmazione contiene tutti gli argomenti che il dipartimento ritiene irrinunciabili, da svolgere nel corso dell’intero quinquennio. Tuttavia la suddivisione annuale degli stessi deve ritenersi indicativa. Ogni docente, infatti, in relazione alle caratteristiche delle proprie classi, adeguerà la scansione dei programmi anticipando o posticipando taluni argomenti, al fine di privilegiare una migliore acquisizione dei contenuti da parte degli studenti e li svilupperà secondo le modalità che ritiene più opportune. La programmazione o è suddivisa per competenze, ripercorrendo le competenze richieste nell’asse matematico per il primo biennio e le competenze dei licei nel triennio. Ogni competenza è declinata secondo le capacità peculiari e poi secondo le conoscenze e i relativi argomenti che verranno affrontati durante le classi prima e seconda. Tutte le indicazioni dei capitoli fanno riferimento ai libri in adozione in tutte le sezioni: classe I-II: Re Fraschini-Grazzi, I principi della Matematica vol. 1- 2, ed. Atlas classi III-IV-V: Sasso, Nuova Matematica a colori, ed. Azzurra, vol. 3-4-5, ed. Petrini PRIMO BIENNIO PRIMA COMPETENZA: Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica CAPACITA’: Comprendere il significato di potenza; calcolare potenze e applicarne le proprietà. Risolvere brevi espressioni nei diversi insiemi numerici; rappresentare la soluzione di un problema con un’espressione e calcolarne il valore. Tradurre brevi istruzioni in sequenze simboliche (anche con tabelle); risolvere sequenze di operazioni e problemi sostituendo alle variabili letterali i valori numerici. Comprendere il significato logico-operativo di rapporto e grandezza derivata; impostare uguaglianze di rapporti per risolvere problemi di proporzionalità e percentuale. 1 Programmazione di Matematica a.s. 2015-2016 CONOSCENZE Classe I Classe II Gli insiemi numerici N, Z, Q, R; vol 1, cap 1.1 vol 2, cap 1.2 Rappresentazioni, operazioni, ordinamento. vol 1, cap 1.2-3 Espressioni algebriche; principali operazioni. vol 1, cap 2.1-2 Equazioni di primo grado. vol 1, cap 3.1 Disequazioni e sistemi di disequazioni di primo grado. vol 1, cap 3.2 Sistemi di equazioni di primo grado. vol 1, cap 3.2 vol 2, cap 1.1 SECONDA COMPETENZA: Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. CAPACITA’: Riconoscere i principali enti, figure e luoghi geometrici e descriverli con linguaggio naturale Individuare le proprietà essenziali delle figure e riconoscerle in situazioni concrete Disegnare figure geometriche con semplici tecniche grafiche e operative Applicare le principali formule relative alla retta e alle figure geometriche sul piano cartesiano In casi reali di facile leggibilità risolvere problemi di tipo geometrico, e ripercorrerne le procedure di soluzione CONOSCENZE Classe I Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini: assioma, teorema, definizione. vol 1, cap 5.1 Il piano euclideo: relazioni tra rette; congruenza di figure; poligoni e loro proprietà. vol 1, cap 5.2-3-5 Classe II Misura di grandezze; grandezze incommensurabili; perimetro e area dei poligoni. Teoremi di Euclide e di Pitagora. vol 1, cap 5.5 vol 2, cap 4.1 Teorema di Talete e sue conseguenze vol 1, cap 5.5 vol 2, cap 4.2 Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano. vol 2, 2.1-2 Interpretazione geometrica dei sistemi di equazioni. vol 1, 5.4 Trasformazioni geometriche elementari vol 2, 4.3 2 Programmazione di Matematica a.s. 2015-2016 TERZA COMPETENZA: Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. CAPACITA’ Progettare un percorso risolutivo strutturato in tappe Formalizzare il percorso di soluzione di un problema attraverso modelli algebrici e grafici Convalidare i risultati conseguiti sia empiricamente, sia mediante argomentazioni Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio algebrico CONOSCENZE Classe I e II Le fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni con diagrammi Principali rappresentazioni di un oggetto matematico. Da svilupparsi trasversalmente nel corso dei due anni. Tecniche risolutive di un problema che utilizzano frazioni, proporzioni, percentuali, conoscenze geometriche, equazioni e disequazioni di 1° grado. QUARTA COMPETENZA: Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico. CAPACITA’: Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati. Rappresentare classi di dati mediante istogrammi e diagrammi a torta. Leggere e interpretare tabelle e grafici in termini di corrispondenze fra elementi di due insiemi. Riconoscere una relazione tra variabili, in termini di proporzionalità diretta o inversa e formalizzarla attraverso una funzione matematica. CONOSCENZE Classe I Significato di analisi e organizzazione di dati numerici. vol 1, cap 4.1 Classe II Il concetto di funzione: funzioni di proporzionalità diretta, inversa e relativi grafici, funzione lineare. vol 2, cap. 2.3 La probabilità vol 2, cap.3.1 3 Programmazione di Matematica a.s. 2015-2016 OBIETTIVI MINIMI per la classe I Conoscenza degli elementi caratteristici degli insiemi N,Z,Q,R e delle operazioni in essi definite. Saper operare con monomi e polinomi. Saper risolvere equazioni e disequazioni di primo grado intere. Conoscere i prodotti notevoli e saperli applicare. Conoscere le nozioni fondamentali della geometria. Saper utilizzare le conoscenze acquisite per risolvere semplici problemi. Adoperare gli strumenti informatici introdotti. OBIETTIVI MINIMI per la classe II Saper risolvere sistemi di equazioni di primo grado intere. Saper risolvere disequazioni di primo grado intere Saper eseguire le operazioni con i radicali Conoscere le tematiche geometriche affrontate Saper utilizzare le conoscenze acquisite per risolvere semplici problemi. Adoperare gli strumenti informatici introdotti. 4 Programmazione di Matematica a.s. 2015-2016 SECONDO BIENNIO COMPETENZE Utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Analizzare grafici e figure geometriche e dimostrarne semplici proprietà Confrontare grafici e figure geometriche, individuando invarianti e relazioni Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi Utilizzare il linguaggio ed i metodi propri della matematica per organizzare e valutare informazioni quantitative e qualitative Analizzare dati e interpretarli anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche Interpretare algebricamente un problema geometrico e interpretare geometricamente un problema algebrico CLASSE TERZA CAPACITA’: ARITMETICA E ALGEBRA Scomporre semplici polinomi con l’uso anche della divisione polinomiale Risolvere equazioni e disequazioni, intere e fratte, di secondo grado Risolvere sistemi di equazioni e disequazioni di secondo grado Risolvere problemi che implicano l’uso di equazioni collegati anche ad altre discipline e a situazioni di vita ordinaria, come prosecuzione della modellizzazione matematica. GEOMETRIA Rappresentare, confrontare ed analizzare, anche attraverso semplici dimostrazioni, figure riconducibili alla circonferenza, al cerchio ed alle loro parti ed utilizzarle come modello per risolvere problemi. Analizzare sezioni coniche espresse mediante la loro equazione, individuandone invarianti e proprietà Comprendere la potenzialità del metodo analitico applicato alle coniche studiate per risolvere problemi algebrici e geometrici Risolvere analiticamente problemi riguardanti rette, circonferenze e altre coniche. Rappresentare analiticamente luoghi di punti: riconoscere dagli aspetti formali dell’equazione le proprietà geometriche del luogo e viceversa 5 Programmazione di Matematica a.s. 2015-2016 RELAZIONI E FUNZIONI Risolvere equazioni e disequazioni di II grado Rappresentare parabole e circonferenze nel piano cartesiano Risolvere semplici equazioni goniometriche CONOSCENZE Classe III Aritmetica e Algebra Scomposizione dei polinomi vol 3, unità 1 Frazioni algebriche vol 3, unità 2 Divisione di polinomi vol 3, unità 7 Relazioni e funzioni Equazioni di primo grado frazionari e letterali vol 3, unità 3 Equazioni di secondo grado e parabola vol 3, unità 4 Disequazioni di secondo grado e frazionarie vol 3, unità 5 Sistemi di equazioni di secondo grado vol 3, unità 6 Equazioni e disequazioni di grado superiore al secondo vol 3, unità 8 La circonferenza nel piano cartesiano vol 3, unità 9 Geometria La circonferenza nel piano euclideo vol 3, unità 9 Poligoni inscritti e circoscritti, lunghezza della circonferenza e area del cerchio vol 3, unità 10 Funzioni goniometriche vol 3, unità 11 Dati e previsioni (solo per l’opzione economico-sociale) vol 3, unità 15 Complementi di Statistica OBIETTIVI MINIMI Conoscere e risolvere equazioni di secondo grado e superiore Conoscere e risolvere sistemi di II grado Saper risolvere disequazioni intere e fratte e i sistemi di disequazioni Saper riconoscere e rappresentare nel piano cartesiano parabola e circonferenza Conoscere le tematiche geometriche affrontate 6 Programmazione di Matematica a.s. 2015-2016 CLASSE QUARTA CAPACITA’ ARITMETICA E ALGEBRA Risolvere semplici equazioni e disequazioni irrazionali e con valore assoluto Risolvere problemi che implicano l’uso delle equazioni studiate collegati anche ad altre discipline e a situazioni di vita ordinaria, come prosecuzione della modellizzazione matematica. GEOMETRIA Analizzare sezioni coniche espresse mediante la loro equazione, individuandone invarianti e proprietà Comprendere la potenzialità del metodo analitico applicato alle coniche per risolvere problemi algebrici e geometrici RELAZIONI E FUNZIONI Risolvere analiticamente problemi riguardanti le coniche studiate. Rappresentare analiticamente luoghi di punti: riconoscere dagli aspetti formali dell’equazione le proprietà geometriche del luogo e viceversa Saper rappresentare funzioni esponenziali e logaritmiche semplici. Saper operare con i logaritmi. Saper costruire semplici modelli di crescita o decrescita esponenziale, nonché di andamenti periodici, anche in rapporto con lo studio delle altre discipline. 7 Programmazione di Matematica a.s. 2015-2016 CONOSCENZE Classe IV Relazioni e funzioni Equazioni e disequazioni irrazionali vol 4, unità 1 Equazioni e disequazioni con valore assoluto vol 4, unità 2 Le coniche vol 4, unità 3-4 Funzioni goniometriche (se non svolte in classe terza) vol 3, unità 11 Funzioni, equazioni e disequazioni esponenziali vol 4, unità 5 Funzioni, equazioni e disequazioni logaritmiche vol 4, unità 6 Geometria analitica dello spazio vol 4, unità 8 Geometria Geometria euclidea dello spazio vol 4, unità 7 Dati e previsioni (per l’opzione economico e sociale) Calcolo combinatorio e probabilità vol 4, unità 9-10 Complementi di Statistica vol 3,unità 15 OBIETTIVI MINIMI Saper riconoscere e rappresentare nel piano cartesiano l’equazione delle coniche affrontate e saper operare con esse. Conoscere e rappresentare le funzioni esponenziale, logaritmica. Saper risolvere equazioni e disequazioni elementari esponenziali, logaritmiche e irrazionali. 8 Programmazione di Matematica a.s. 2015-2016 CLASSE QUINTA CAPACITA’ Porre in relazione le informazioni acquisite algebricamente nello studio di una funzione con la sua rappresentazione grafica. Saper analizzare e comprendere la rappresentazione grafica di una funzione, individuandone le caratteristiche principali. Comprendere il significato di limite, derivata, integrale. Saperli calcolare nei casi trattati. CONOSCENZE Classe IV vol 5, unità1 Introduzione all’analisi vol 5, unità 2 Limiti di funzioni reali di variabile reale vol 5, unità 4 Continuità vol 5, unità 5 La derivata vol 5 unità 6 Teoremi sulle funzioni derivabili vol 5, unità 7 Lo studio di funzione vol 5, unità 8 L’integrale indefinito vol 5, unità 9 L’integrale definito OBIETTIVI MINIMI Comprendere gli elementi fondamentali del concetto di limite. Svolgere il calcolo di limiti di funzioni razionali. Comprendere il significato dell’operazione di derivazione e integrazione. Determinare la derivata di una funzione razionale. Saper integrare semplici funzioni. Gestire lo studio di una funzione razionale. Comprendere la rappresentazione grafica di una funzione. 9 Programmazione di Matematica a.s. 2015-2016 OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA 1. Sviluppo delle capacità logico-intuitive 2. Sviluppo dei processi di astrazione e formazione dei concetti 3. Acquisizione dei sistemi logici e moduli espressivi formalmente corretti 4. Capacità di lavorare in maniera ordinata e autonoma 5. Interesse per il rilievo storico di alcuni importanti eventi nello sviluppo del pensiero matematico 6. Cogliere sia l’aspetto “pratico” per risolvere problemi e interpretare la realtà, sia l’aspetto dello sviluppo logico e coerente del pensiero razionale. STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Le prove tenderanno a verificare le competenze e le conoscenze specifiche che ogni ragazzo deve possedere per poter seguire il corso con profitto. La valutazione avverrà attraverso prove diversamente articolate (test, questionari, esercizi, colloqui) in numero congruo in modo tale da poter accertare le competenze programmate. La valutazione alla fine dei quadrimestri avverrà per tutte le classi mediante un voto unico. INDICATORI DI VALUTAZIONE Le verifiche si articoleranno sulla base dei seguenti indicatori: - conoscenza dei contenuti; - uso del linguaggio; - uso delle tecniche di calcolo; - comprensione; - applicazione e rielaborazione critica - gestione delle strategie risolutive Per quel che riguarda in generale i criteri di valutazione si rimanda a quanto stabilito dal POF. Verona, 09 settembre 2015 Il segretario Cinzia Meneghello Il coordinatore di materia Michele Bortolazzi 10 Programmazione dipartimentale di Fisica a.s. 2015-2016 Programmazione dipartimentale di Fisica per l’a.s. 2015-2016 La seguente programmazione contiene tutti gli argomenti che il dipartimento ritiene irrinunciabili, da svolgere nel corso del triennio. Tuttavia la suddivisione annuale degli stessi deve ritenersi indicativa. Ogni docente, infatti, in relazione alle caratteristiche delle proprie classi, adeguerà la scansione dei programmi anticipando o posticipando taluni argomenti, al fine di privilegiare una migliore acquisizione dei contenuti da parte degli studenti e li svilupperà secondo le modalità che ritiene più opportune. Gli argomenti sono i medesimi nei tre corsi di studio del nostro liceo. I libri di testo però non sono gli stessi in tutti gli indirizzi e quindi vi possono essere delle differenze nella scansioni annuali. Per le classi quarte e quinte è qui sotto evidenziata la programmazione per competenze, secondo la scansione del testo ‘Amaldi – Le traiettorie della Fisica’ adottato in tutte le sezioni del Liceo delle Scienze Umane ed Economico-Sociale. Il corso di Liceo Musicale ha invece un testo differente e quindi, pur avendo la stessa programmazione, ha una diversa scansione dei contenuti. La programmazione di quinta è invece divisa nei vari indirizzi. Competenze generali da sviluppare: 1: Osservare e identificare fenomeni 2: Avere consapevolezza dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, analisi critica dei dati e dell’affidabilità di un processo di misura, costruzione e validazione di modelli. 3: Affrontare e risolvere semplici problemi di fisica usando gli strumenti matematici adeguati al suo percorso. 4: Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società. CLASSE TERZA Competenze Capitolo 1. Le grandezze 2. La misura 3. La velocità gene rali 1e2 2 1, 2 e3 specifiche rispetto all’argomento trattato Comprendere il concetto di misura di una grandezza fisica; distinguere grandezze fondamentali e derivate. Ragionare in termini di notazione scientifica. Comprendere il concetto di definizione operativa delle grandezze fisiche. Definire le caratteristiche degli strumenti. Ragionare in termini di incertezza di una misura. Rappresentare i dati sperimentali con la scelta delle opportune cifre significative e in notazione scientifica. Identificare il concetto di punto materiale in movimento e di traiettoria. Creare una rappresentazione grafica dello spazio e del tempo. Identificare il concetto di velocità media, mettendolo in relazione alla pendenza del grafico spazio-tempo. Riconoscere le relazioni matematiche tra le grandezze cinematiche spazio e velocità. indicatori Effettuare correttamente operazioni di misurazione. Determinare le dimensioni fisiche di grandezze derivate. Eseguire equivalenze tra unità di misura. Utilizzare il sistema internazionale delle unità di misura. Scegliere e operare con gli strumenti adatti alle diverse misurazioni. Risolvere alcuni semplici problemi sul calcolo delle grandezze. Scrivere correttamente il risultato di una misura. Utilizzare il sistema di riferimento nello studio di un moto. Rappresentare il moto di un corpo mediante un grafico spazio-tempo. Dedurre il grafico spazio-tempo dal grafico velocità-tempo. Calcolare i valori delle grandezze cinematiche. Rappresentare i dati sperimentali in un grafico spaziotempo. Interpretare correttamente un grafico spaziotempo. Risalire dal grafico spazio-tempo al moto di un corpo. 1 Programmazione dipartimentale di Fisica 4. L’accelerazione 5. I vettori 1, 2 e3 2 6. I moti nel piano 1e2 7. Le forze e l’equilibrio 1e3 2e4 8. I principi della dinamica 1e3 2e4 9. Le forze e il movimento 1e3 Applicare le grandezze cinematiche a situazioni concrete. Identificare e costruire la legge del moto rettilineo uniforme. Identificare il concetto di velocità istantanea. Rappresentare un moto vario. Identificare il concetto di accelerazione media, mettendolo in relazione alla pendenza del grafico velocità-tempo. Utilizzare il concetto di variazione di una grandezza in diversi contesti della vita reale. Individuare grandezze vettoriali in situazioni reali. Utilizzare la matematica come strumento per fornire rappresentazioni astratte della realtà. Riconoscere la differenza tra prodotto scalare e prodotto vettoriale. Identificare i vettori spostamento, velocità e accelerazione e rappresentarli nel piano. Riconoscere le caratteristiche del moto circolare uniforme. Rappresentare il vettore accelerazione istantanea del moto circolare uniforme. Mettere a confronto le grandezze cinematiche lineari con le corrispondenti grandezze angolari. Riconoscere la possibilità di comporre, e scomporre, un moto e le relative velocità. Analizzare l’effetto delle forze. Introdurre il concetto di punto di applicazione per il vettore forza. Interpretare il ruolo delle forze d’attrito in situazioni reali. Scoprire sperimentalmente la relazione tra la deformazione di una molla e la forza elastica. Analizzare l’equilibrio di un punto materiale e l’equilibrio su un piano inclinato. Esprimere il concetto di baricentro. Valutare l’uso delle leve nei dispositivi meccanici. Descrivere il moto di un corpo in assenza di forze risultanti applicate e quando su di esso agisce una forza costante. Descrivere l’interazione tra due corpi. Studiare il moto dei corpi in funzione delle forze agenti. Individuare i sistemi nei quali non vale il principio di inerzia. Indicare gli ambiti di validità dei principi della dinamica. Ragionare sul principio di relatività galileiana. Descrivere la caduta libera di un corpo. Indicare la relazione tra forza-peso e massa. Identificare le condizioni perché si realizzi un moto parabolico. Formulare le relazioni matematiche che regolano il moto dei corpi in caduta libera e il moto parabolico. Esprimere le relazioni matematiche relative alla forza centripeta e al moto armonico di molla e pendolo. a.s. 2015-2016 Calcolare la posizione e il tempo in un moto rettilineo uniforme. Distinguere la velocità media e istantanea. Distinguere l’accelerazione media e l’accelerazione istantanea. Interpretare i grafici spazio-tempo e velocità- tempo nel moto uniformemente accelerato. Calcolare i valori della velocità istantanea e dell’accelerazione media di un corpo. Calcolare la posizione e il tempo nel moto uniformemente accelerato con partenza da fermo e, più in generale, con una data velocità iniziale. Distinguere e riconoscere grandezze scalari e vettoriali. Rappresentare graficamente grandezze vettoriali. Eseguire le operazioni tra vettori. Eseguire la scomposizione di un vettore. Eseguire correttamente prodotti scalari e vettoriali. Ricorrere alle relazioni che legano grandezze cinematiche lineari e angolari. Utilizzare le grandezze caratteristiche di un moto periodico per descrivere il moto circolare uniforme. Rappresentare graficamente il moto circolare uniforme. Discutere direzione e verso del vettore accelerazione nel moto circolare uniforme. Mettere in relazione il moto armonico e il moto circolare uniforme. Applicare la composizione degli spostamenti e delle velocità. Ragionare sulla misura delle forze. Sommare vettorialmente le forze. Distinguere massa e peso. Distinguere i diversi tipi di attrito. Risolvere semplici esercizi in cui siano coinvolte le forze d’attrito. Utilizzare la legge di Hooke. Effettuare la scomposizione della forza-peso su un piano inclinato Calcolare la posizione del baricentro. Riconoscere le situazioni di equilibrio stabile, instabile e indifferente.. Arrivare a formulare il primo principio della dinamica (o principio d’inerzia) e il secondo principio della dinamica. Ricorrere al secondo principio della dinamica per definire la massa. Formulare il terzo principio della dinamica. Risolvere correttamente problemi relativi al movimento dei corpi, utilizzando i tre principi della dinamica. Ricorrere a situazioni della vita quotidiana per descrivere i sistemi inerziali. Descrivere i sistemi non inerziali e le forze apparenti. Riconoscere che l’accelerazione di gravità è costante per tutti i corpi. Riconoscere che la massa è una proprietà invariante di ogni corpo. Utilizzare le relazioni matematiche individuate per risolvere i problemi relativi a ogni singola situazione descritta. 2 Programmazione dipartimentale di Fisica 2 1 10. L’energia meccanica 2e3 4 12. La gravitazione universale 1 e 2 a.s. 2015-2016 Analizzare la discesa lungo un piano inclinato. Analizzare il moto dei proiettili con diverse velocità iniziali. Valutare le caratteristiche della forza centripeta. Scomporre il vettore forza- peso nei suoi componenti. Descrivere matematicamente il movimento dei proiettili nelle diverse situazioni di velocità iniziale. Formulare l’espressione matematica della forza centripeta. Mettere in relazione l’applicazione di una forza su un corpo e lo spostamento conseguente. Analizzare la relazione tra lavoro prodotto e intervallo di tempo impiegato. Identificare le forze conservative e le forze non conservative. Realizzare il percorso logico che porta dal lavoro all’energia cinetica, all’energia potenziale gravitazionale e all’energia potenziale elastica. Formulare il principio di conservazione dell’energia meccanica e dell’energia totale. Definire il lavoro come prodotto scalare di forza e spostamento. Individuare la grandezza fisica potenza. Riconoscere le differenze tra il lavoro prodotto da una forza conservativa e quello di una forza non conservativa. Essere consapevoli dell’utilizzo dell’energia nelle situazioni reali. Riconoscere le potenzialità di utilizzo dell’energia in diversi contesti della vita reale. Riconoscere e analizzare l’importanza delle trasformazioni dell’energia nello sviluppo tecnologico. Riconoscere la forza di gravitazione universale come responsabile della distribuzione delle masse nell’Universo. Calcolare l’interazione gravitazionale tra due corpi. Utilizzare la legge di gravitazione universale per il calcolo della costante G e per il calcolo dell’accelerazione di gravità sulla Terra. Osservare il moto dei satelliti e descrivere i vari tipi di orbite. Mettere in relazione fenomeni osservati e leggi fisiche. Formulare la legge di gravitazione universale Ricavare e interpretare l’espressione matematica delle diverse forme di energia meccanica. Utilizzare il principio di conservazione dell’energia per studiare il moto di un corpo in presenza di forze conservative. Valutare il lavoro delle forze dissipative. Riconoscere le forme di energia e e utilizzare la conservazione dell’energia nella risoluzione di semplici problemi. CLASSE QUARTA Capitolo Competenze gene rali 13. I fluidi specifiche rispetto all’argomento trattato 1 Identificare l’effetto che una forza esercita su una superficie con la grandezza scalare pressione. 2 Mettere in relazione fenomeni e leggi fisiche. Indicare la relazione tra la pressione dovuta al peso di un liquido e la sua densità e profondità. Analizzare la forza che un fluido esercita su un corpo in esso immerso (spinta idrostatica). Discutere l’esperimento di Torricelli. Analizzare il modo in cui la pressione esercitata su una superficie di un liquido si trasmette su ogni altra superficie a contatto. Analizzare il moto di un liquido in una conduttura. Esprimere il teorema di Bernoulli, sottolineandone l’aspetto di legge di conservazione. 4 4. La temperatura 1 Introdurre la grandezza fisica temperatura. Individuare le scale di temperatura Celsius e Kelvin e metterle in relazione. Identificare il concetto di mole e il numero di Avogadro. indicatori Rappresentare la caduta di un corpo in un fluido ed esprimere il concetto di velocità limite. Ragionare sull’attrito nei fluidi. Riconoscere i limiti di validità delle leggi fisiche studiate. Definire la pressione. Formulare e interpretare la legge di Stevino e quella di Archimede. Illustrare le condizioni di galleggiamento dei corpi. Descrivere gli strumenti di misura della pressione atmosferica. Formalizzare la legge di Pascal. Formalizzare il concetto di portata e formulare l’equazione di continuità. Applicare nella risoluzione dei problemi proposti le relazioni matematiche individuate. Valutare l’importanza della spinta di Archimede nella vita reale. Valutare alcune delle applicazioni tecnologiche relative ai fluidi applicate nella quotidianità. Stabilire il protocollo di misura per la temperatura. Effettuare le conversioni da una scala di temperatura all’altra. Stabilire la legge di Avogadro. 3 Programmazione dipartimentale di Fisica 2 Osservare gli effetti della variazione di temperatura di corpi solidi e liquidi e formalizzare le leggi che li regolano. Ragionare sulle grandezze che descrivono lo stato di un gas. Individuare quando si può parlare di gas perfetto. Ragionare in termini di molecole e di atomi. 3 15. Il calore 1 2 Individuare i modi per aumentare la temperatura di un corpo. Identificare il calore come energia in transito. Individuare i meccanismi di trasmissione del calore. Mettere in relazione l’aumento di temperatura di un corpo con la quantità di energia assorbita. Formalizzare la legge fondamentale della calorimetria. Esprimere la relazione che indica la rapidità di trasferimento del calore per conduzione. 1 2 3 17. I cambiamenti di stato 1 2 3 4 18. Il primo principio della termodina mica 1 2 3 Mettere a confronto le dilatazioni di solidi e di liquidi. Formulare le leggi che regolano le trasformazioni dei gas, individuandone gli ambiti di validità. Definire l’equazione di stato del gas perfetto. Definire i pesi atomici e molecolari. Utilizzare correttamente tutte le relazioni individuate per la risoluzione dei problemi. Descrivere l’esperimento di Joule. Discutere le caratteristiche della conduzione e della convezione. Spiegare il meccanismo dell’irraggiamento Descrivere l’effetto serra. Definire la capacità termica e il calore specifico. Utilizzare il calorimetro per la misura dei calori specifici. Definire la caloria. Scegliere e utilizzare le relazioni matematiche appropriate per la risoluzione di ogni specifico problema. 3 16. Il modello microscopico della materia a.s. 2015-2016 Inquadrare il concetto di temperatura dal punto di vista microscopico. Identificare l’energia interna dei gas perfetti. Individuare la relazione tra temperatura assoluta ed energia cinetica media delle molecole. Capire perché la temperatura assoluta non può essere negativa. Analizzare il movimento incessante delle molecole. Rappresentare il modello microscopico del gas perfetto. Analizzare le differenze tra gas perfetti e gas reali dal punto di vista microscopico. Definire il moto browniano. Individuare, dal punto di vista microscopico, la pressione esercitata da un gas perfetto e calcolarla. Ricavare l’espressione della velocità quadratica media. Scegliere e utilizzare le relazioni matematiche, specifiche, relative alle diverse problematiche. Definire i concetti di vapore saturo e temperatura critica. Definire l’umidità relativa. Analizzare il comportamento dei solidi, dei liquidi e dei gas alla somministrazione, o sottrazione, del calore. Analizzare il comportamento dei vapori. Mettere in relazione la pressione di vapore saturo e la temperatura di ebollizione. Analizzare il diagramma di fase. Formalizzare le leggi relative ai diversi passaggi di stato. Mettere in relazione la condensazione del vapore d’acqua e i fenomeni atmosferici. Rappresentare i valori della pressione di vapore saturo in funzione della temperatura. Esaminare gli scambi di calore tra i sistemi e l’ambiente. Osservare il comportamento di un gas perfetto contenuto in un cilindro chiuso. Formulare il concetto di funzione di stato. Mettere a confronto trasformazioni reali e trasformazioni quasistatiche. Interpretare il primo principio della termodinamica alla luce del principio di conservazione dell’energia. Esaminare le possibili, diverse, trasformazioni termodinamiche. Formalizzare il principio zero della termodinamica e le equazioni relative alle diverse trasformazioni termodinamiche. Interpretare il lavoro termodinamico in un grafico pressione-volume. Indicare le variabili che identificano lo stato termodinamico di un sistema. Definire il concetto di calore latente nei diversi passaggi di stato. Interpretare il diagramma di fase. Ragionare in termini di temperatura percepita. Applicare le relazioni appropriate alla risoluzione dei problemi. Valutare l’importanza dell’utilizzo dei rigassificatori. Esprimere la differenza tra grandezze estensive e grandezze intensive. Definire il lavoro termodinamico. Riconoscere che il lavoro termodinamico non è una funzione di stato. Descrivere le principali trasformazioni di un gas perfetto, come applicazioni del primo principio. Definire le trasformazioni cicliche. Applicare le relazioni appropriate in ogni singola e diversa trasformazione di stato. 4 Programmazione dipartimentale di Fisica 19. Il secondo principio della termodina mica Analizzare alcuni fenomeni della vita reale dal punto di vista della loro reversibilità, o irreversibilità. 1 2 20. Entropia e disordine Individuare le relazioni corrette e applicarle al fine di risolvere i problemi proposti. 4 Analizzare e descrivere il funzionamento delle macchine termiche di uso quotidiano nella vita reale. 1 1 2 22. I raggi luminosi Analizzare come sfruttare l’espansione di un gas per produrre lavoro. Descrivere il principio di funzionamento di una macchina termica. Descrivere il bilancio energetico di una macchina termica. Definire il concetto di sorgente ideale di calore. Definire il rendimento di una macchina termica e descriverne le caratteristiche. Descrivere il ciclo di Carnot. Mettere a confronto i primi due enunciati del secondo principio e dimostrare la loro equivalenza. 3 2 21. Le onde elastiche e il suono Indicare le condizioni necessarie per il funzionamento di una macchina termica. Analizzare il rapporto tra il lavoro totale prodotto dalla macchina e la quantità di calore assorbita. Formulare il secondo principio della termodina-mica, distinguendo i suoi due primi enunciati. Formulare il terzo enunciato del secondo principio. Formalizzare il teorema di Carnot. a.s. 2015-2016 Osservare la qualità delle sorgenti di calore. Mettere a confronto l’energia ordinata (a livello macroscopico) e l’energia disordinata (a livello microscopico). Identificare gli stati, macroscopico e microscopico, di un sistema. Enunciare e dimostrare la disuguaglianza di Clausius. Esaminare l’entropia di un sistema isolato in presenza di trasformazioni reversibili e irreversibili. Affrontare il tema dell’entropia di un sistema non isolato. Esaminare la relazione tra il grado di disordine di un microstato e la sua probabilità di realizzarsi spontaneamente. Definire l’entropia. Indicare l’evoluzione spontanea di un sistema isolato. Definire la molteplicità di un macrostato. Osservare un moto ondulatorio e i modi in cui si propaga. Interrogarsi su cosa trasporti un’onda. Analizzare le grandezze caratteristiche di un’onda. Riconoscere l’origine dei suoni. Creare piccoli esperimenti per individuare i mezzi in cui si propaga il suono. Analizzare la percezione dei suoni. Analizzare le onde stazionarie. Analizzare le variazioni della frequenza delle onde periodiche nei casi in cui la sorgente o il ricevitore siano, rispettivamente, in quiete o in moto reciproco. Definire i tipi di onde osservati. Definire le onde periodiche e le onde armoniche. Definire lunghezza d’onda, periodo, frequenza e velocità di propagazione di un’onda. Definire le grandezze caratteristiche del suono. Definire il livello di intensità sonora e i limiti di udibilità. Definire i modi normali di oscillazione. Definire l’effetto Doppler e calcolare i valori delle frequenze rilevate. Descrivere le caratteristiche dell’entropia. Indicare il verso delle trasformazioni di energia (la freccia del tempo). Formulare il quarto enunciato del secondo principio. Formalizzare l’equazione di Boltzmann per l’entropia. Formulare il terzo principio della termodinamica. 3 Utilizzare le relazioni matematiche individuate per risolvere i problemi relativi a ogni singola situazione descritta. 4 Riconoscere l’importanza delle applicazioni dell’effetto Doppler in molte situazioni nella vita reale. 1 Osservare la propagazione dei raggi luminosi. Definire le grandezze radiometriche e fotometriche. 2 Individuare alcuni piccoli esperimenti che consentono di osservare la riflessione della luce da parte di uno specchio piano. Un mestolo in casa e gli specchietti montati sulle automobili sono esempi di specchi curvi. Capire perché un righello immerso in un recipiente pieno d’acqua appare piegato. Riconoscere il fenomeno che sfruttano i periscopi montati nei sommergibili. Formulare le leggi della riflessione da parte degli specchi piani. Riconoscere i diversi tipi di specchi curvi. Costruire l’immagine data dagli specchi sferici. Definire il fenomeno della rifrazione e descriverne le leggi. Analizzare il fenomeno della dispersione della luce. 3 Utilizzare correttamente le leggi dell’ottica geometrica nella risoluzione dei problemi. 4 Valutare l’importanza dell’utilizzo delle fibre ottiche in medicina e nelle telecomunicazioni. 5 Programmazione dipartimentale di Fisica 23. Le lenti, l’occhio e gli strumenti ottici 1 Analizzare la struttura geometrica dei diversi tipi di lenti. Analizzare il meccanismo di funzionamento dell’occhio umano. Descrivere la funzione delle lenti convergenti e di quelle divergenti. Descrivere il percorso dei raggi luminosi che entrano nell’occhio umano attraverso la pupilla. Analizzare il funzionamento di dispositivi ottici di largo utilizzo (macchina fotografica, microscopio, cannocchiale). Rappresentare e utilizzare la formula delle lenti sottili. 2 Valutare l’importanza degli strumenti ottici utilizzati nella vita quotidiana e in campo scientifico. 4 24. Le onde luminose a.s. 2015-2016 Interrogarsi sulla natura della luce. 1 2 Analizzare la figura di interferenza determinata da due punte che si immergono nell’acqua di un ondoscopio. Definire i concetti di interferenza costruttiva e distruttiva. Analizzare l’esperimento di Young. Interrogarsi su cosa succeda quando la luce incontra un ostacolo. Analizzare la relazione tra lunghezza d’onda e colore. Esaminare le differenze tra onde sonore e onde luminose. 3 Presentare il dualismo onda-corpuscolo. Esporre in modo appropriato i fenomeni dell’interferenza e della diffrazione. Formulare le relazioni matematiche per l’interferenza costruttiva e per quella distruttiva. Discutere l’analogia tra la figura di interferenza prodotta in un ondoscopio e quella prodotta dall’apparato di Young. Mettere in relazione la diffrazione delle onde e le dimensioni dell’ostacolo incontrato. Discutere la natura di una sorgente luminosa basandosi sul suo particolare spettro di emissione. Utilizzare le relazioni matematiche corrette per la soluzione dei problemi proposti. CLASSE QUINTA Liceo delle scienze umane Le indicazioni tra parentesi si riferiscono ai capitoli del libro “Le traiettorie delle Fisica vol.3” (A.Amaldi, ed.Zanichelli) La carica elettrica e la legge di Coulomb (cap. 25) Il campo elettrico e il potenziale (cap. 26) Fenomeni di elettrostatica (cap. 27) La corrente elettrica (cap. 28-29-30) Fenomeni magnetici fondamentali (cap. 31) Il campo magnetico (cap. 32) L’induzione elettromagnetica (cap. 33) Le onde elettromagnetiche (cap. 34) Elementi di Fisica moderna (cap. 35-36-37-38) 6 Programmazione dipartimentale di Fisica a.s. 2015-2016 Liceo economico-sociale e liceo musicale Le indicazioni tra parentesi si riferiscono ai capitoli del libro “Fisica. Le leggi della natura vol.3” (A.Caforio-A.Ferilli, ed.Le Monnier) La carica e il campo elettrico (unità 20) Il potenziale e la capacità (unità 21) La corrente elettrica (unità 22) Il magnetismo (unità 23) L’induzione elettromagnetica (unità 24) Le onde elettromagnetiche (unità 25) Percorsi di fisica moderna: La relatività (unità 26) Fisica quantistica e struttura dell’atomo (unità 27-28-29) Astrofisica e cosmologia (unità 30) OBIETTIVI MINIMI Conoscere e comprendere gli argomenti trattati Saper svolgere semplici esercizi applicativi riguardanti le tematiche affrontate. 7 Programmazione dipartimentale di Fisica a.s. 2015-2016 OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. Concorrere alla formazione culturale dell’allievo. Sviluppo di capacità di analisi, di collegamento, di astrazione e unificazione che la fisica richiede per indagare sul mondo naturale. Acquisire la consapevolezza che la possibilità di indagare l’universo è legata al processo tecnologico ed alle più moderne conoscenze. Comprendere l’universalità delle leggi fisiche. Comprendere l’evoluzione storica dei modelli interpretativi della realtà. Contribuire alla consapevolezza che, in una società complessa permeata di scienza e tecnologia, una formazione scientifica è indispensabile per le scelte che ogni cittadino è chiamato a compiere. Cogliere il rapporto tra percezione e descrizione scientifica, tra teoria, esperimento ed osservazione e toccare con mano la capacità previsionale della fisica. Conoscere, scegliere e gestire strumenti matematici adeguati ad interpretarne il significato fisico. Formulare ipotesi di interpretazione dei fenomeni osservati, dedurre conseguenze e proporre verifiche. Fare approssimazioni compatibili con l'accuratezza richiesta e valutare i limiti di tali semplificazioni. Esaminare dati e ricavare informazioni significative da tabelle, grafici e altre strumentazioni. Utilizzare il linguaggio specifico della disciplina. Avere interesse e curiosità per la scienza. Riconoscere, nell'ambito di semplici problemi, quali leggi, modelli e principi generali possono essere utilizzati per arrivare alla loro soluzione. CAPACITA’ - Applicazione delle leggi studiate a semplici problemi. - Individuazione degli elementi unificanti tra i vari temi affrontati. - Capacità di analizzare criticamente un modello anche attraverso l’esperienza per l’interpretazione dei fenomeni naturali. STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Verranno effettuate almeno due valutazioni articolate con test o relazioni di laboratorio o colloqui o questionari o esercizi. INDICATORI DI VALUTAZIONE 1. 2. 3. 4. Conoscenza dei contenuti. Uso del linguaggio specifico. Acquisizione di un metodo di lavoro nell'attività sperimentale. Applicazione delle strategie risolutive e valutazione critica dei risultati. Verona, 9 settembre 2015 Il segretario Cinzia Meneghello Il coordinatore di materia Michele Bortolazzi 8