A CACCIA DI INSETTI NEGLI ARCHIVI E NELLE BIBLIOTECHE Eugenio Veca Laboratorio di Biologia ISTITUTO CENTRALE PER IL RESTAURO E LA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHIVISTICO E LIBRARIO MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI 1 Vari fattori influenzano lo sviluppo di agenti biologici; in p particolare, le condizioni microclimatiche di conservazione non ottimali: temperatura ambientale superiore ai 20°C umidità relativa superiore al 65% Laboratorio di Biologia Controllo del microclima psicrometro termoigrografo Laboratorio di Biologia 2 Norma UNI 10586 dell’anno 1997 “Condizioni climatiche per ambienti di conservazione di documenti grafici e caratteristiche degli alloggiamenti” La norma definisce i parametri microclimatici per gli ambienti di conservazione dei documenti grafici costituiti essenzialmente da materiale cartaceo e membranaceo in edifici di nuova costruzione o preesistenti EVENTUALE ENTOMOFAUNA PRESENTE NEI DEPOSITI D’ARCHIVIO • INSETTI DANNOSI: utilizzano a scopo nutrizionale i materiali costituenti i supporti. • INSETTI OCCASIONALI: si introducono nei locali di deposito per condizioni ambientali favorevoli al l loro sviluppo. il 3 INSETTI • ACCRESCIMENTO: avviene attraverso vari stadi, durante i quali la vecchia cuticola viene abbandonata e poi sostituita più grande g della precedente. p Il processo p si chiama con una p muta. Passaggio dallo stadio giovanile allo stadio adulto: • Insetti con metamorfosi quasi nulla (ametaboli): (ad es. lepisma) UOVO, ESEMPLARE GIOVANE PICCOLO (NEANIDE), ESEMPLARE ADULTO GRANDE • Insetti con metamorfosi incompleta (emimetaboli): (ad es. blatta) UOVO, NEANIDE, NINFA, ESEMPLARE ADULTO GRANDE • Insetti con metamorfosi completa (olometaboli) : (ad es. farfalla, coleottero e mosca) UOVO, LARVA, ADULTO 4 5 6 7 TRAPPOLE ADESIVE ENTOMOLOGICHE PRIVE DI ATTRATTIVI Nei locali di conservazione di archivi e biblioteche vengono di norma utilizzate per il monitoraggio trappole entomologiche per insetti volanti e per insetti striscianti prive di attrattivi. Queste trappole sono in cartone e hanno una superficie collata in cui rimangono invischiati gli insetti che si posano. In ambiente archivistico si tende ad utilizzare trappole di questo tipo in quanto risultano efficaci e allo stesso tempo sicure e poco costose. Le trappole per insetti volanti a pannello verticale, particolarmente idonee per ambienti confinati, confinati vengono preferibilmente collocate in prossimità di fonti luminose quali finestre o lampade in modo da sfruttarne l’effetto attrattivo esercitato dalla luce verso certi tipi di insetti (fototropismo). Le trappole per striscianti vengono posizionate a terra o sopra i documenti; sono indicate per catturare gli insetti atteri e gli stadi atteri di quelli alati. Possono catturare anche insetti volanti ma in numero molto minore rispetto alle trappole precedenti. 8 TIPOLOGIE DI TRAPPOLE ENTOMOLOGICHE Esistono vari tipi di trappole, come quelle elettroluminose, quelle con attrattivi chimici e quelle con attrattivi alimentari: Trappole elettroluminose, sono dotate di lampade generalmente agli ultravioletti che attirano gli insetti, non sono però consigliabili in ambienti come gli archivi e le biblioteche; infatti le radiazioni elettromagnetiche che producono possono essere fonte di danno ai documenti e il sistema elettrico può rappresentare un pericolo di incendio. Trappole con attrattivi chimici, come i feromoni (messaggeri chimici intraspecifici che servono, cioè, agli insetti di una determinata specie per comunicare tra di essi) , sono molto specifiche e non risultano, quindi, adatte per un monitoraggio ad ampio spettro; Trappole con attrattivi di tipo alimentare non sono attualmente state sperimentate adeguatamente negli ambienti di conservazione e per questo non sono usualmente utilizzate. esempi di trappole entomologiche Laboratorio di Biologia 9 Documenti con danni da Coleotteri Anobidi e Dermestidi, Archivio di Stato di Roma. Trappole adesive per insetti volanti posizionate all’interno dell’Archivio di Stato di Roma. 10 Trappole per insetti striscianti su volumi dell’Archivio di Stato di Roma. Esemplare adulto di Coleottero Dermestide Anthrenus sp. catturato durante il monitoraggio entomologico nell’Archivio di Stato di Roma. Larva di Coleottero Dermestide Anthrenus sp. catturata durante il monitoraggio entomologico nell’Archivio di Stato di Roma. 11 N° di nuovi esemplari osservati sulle e trappole il giorno di ispezione Esemplare adulto di Coleottero Anobide Stegobium paniceum catturato durante il monitoraggio entomologico nell’Archivio di Stato di Roma. 70 60 50 40 30 20 10 0 19/01/2005 05/01/2005 22/12/2004 08/12/2004 24/11/2004 10/11/2004 27/10/2004 13/10/2004 29/09/2004 15/09/2004 01/09/2004 18/08/2004 04/08/2004 21/07/2004 07/07/2004 23/06/2004 09/06/2004 26/05/2004 12/05/2004 Locale A 1° piano; catture per specie (trappole per volanti + trappole per striscianti). Stegobium paniceum Oligomerus ptilinoides Antrenus sp. (adulti e larve) Attagenus sp. Psocottero Tisanuro 12 Dai risultati ottenuti, emerge che l’utilizzo di trappole adesive entomologiche in ambienti di conservazione consente di: • monitorare l’attività della p popolazione p entomologica g nel tempo e quindi di valutarne l’andamento; • individuare la sorgente o il focolaio dell’infestazione all’interno dell’edificio; • valutare la distribuzione spaziale dell’infestazione all’interno dell’edificio. Attenzione a non utilizzare le trappole entomologiche sperando di effettuare un trattamento disinfestante! EVITARE GLI INSETTI DANNOSI: • • • • • • zanzariere a trama fitta alle finestre; garantendo un regime di pulizia; mantenendo T e U.R. nei valori idonei; ispezionando i punti poco frequentati; utilizzo di trappole entomologiche; stanza di “quarantena”. 13 COLEOTTERI ANOBIDI (TARLI) fori e gallerie provocati da insetti Coleotteri Anobidi (tarli) Laboratorio di Biologia 14 COLEOTTERI (Coleoptera) Insetti a metamorfosi completa (olometaboli) di dimensioni molto variabili. Sono caratterizzati dall’avere le ali anteriori indurite e trasformate in elitre che combaciano sul dorso formando una linea mediana dritta. Le ali posteriori sono membranacee e a riposo vengono ripiegate sotto le elitre; possono essere anche ridotte o assenti. Tipicamente hanno apparto boccale masticatore, un grande protorace, larve di vario genere, ma non polipode. p p più rilevanti come biodeteriogeni g in ambiente Le specie archivistico appartengono alle famiglie degli Anobidi e dei Dermestidi, vi sono comunque altre specie dannose in ambienti di conservazione, appartenenti a diverse famiglie. Stegobium paniceum (Coleptera, Anobiidae) (tarlo-anobio del pane) Larva Pupa Adulto Adulto L’adulto di questa specie è lungo 1,5-3 mm, presenta una livrea di colore bruno scuro ed un corpo compatto di forma globosa con le elitre lunghe meno di tre volte la loro larghezza. Il capo è ipognato e presenta antenne di 11 articoli con ultimi 3 articoli più grandi degli altri. La larva è biancastra, esapoda e vive all’interno dei materiali di cui si nutre dove scava gallerie o camerette di nutrizione. 15 Stegobium paniceum (Coleptera, Anobiidae) (tarlo-anobio del pane) E’ una specie polifaga e si nutre di una grande varietà di sostanze principalmente di origine vegetale ma anche animale (può arrecare danno ad esempio alla carta, carta al legno, ai cuoiami) Causa danni irreversibili ai documenti scavandovi fori e gallerie. E’ un insetto cosmopolita, molto comune in tutta Italia e viene annoverato tra le specie più nocive per i documenti cartacei e le derrate alimentari. Le larve sono in grado di sopravvivere in condizioni di bassa umidità ambientale, resistendo a situazioni ambientali anche molto sfavorevoli. In funzione della temperatura, ogni anno si succedono da 1 a 4 generazioni. Il ciclo biologico si compie in 40 giorni, in condizioni a loro ottimali (30°C e 60-90% di U.R). Gli adulti possono vivere sino ad 8 settimane circa. Lasioderma serricorne (Coleptera, Anobiidae) (tarlo-anobio del tabacco) Larva Adulto Pupa Larva Adulto L’adulto L adulto misura 3-4 mm mm, ha forma ovoidale e colore bruno; le sue antenne sono formate da segmenti dentellati. E’ dannoso per il materiale cartaceo ed attacca, inoltre: collezioni entomologiche; erbari; tabacco; frutta secca ed esche topicide. Di norma l’adulto vive dai 15 ai 50 giorni ed inizia a volare quando la temperatura ambientale supera i 24°C. In condizioni di 30°C e 70% di U.R. il ciclo si compie in circa 25 giorni. Compie 2-3 generazioni l’anno. 16 Oligomerus ptilinoides (Coleptera, Anobiidae) (tarlo del legno) Adulto Questo Coleottero Anobide, allo stadio adulto, è di colore marrone con il corpo dalla forma allungata e le elitre lunghe almeno tre volte la loro larghezza; ha antenne composte da 11 articoli con gli ultimi tre più espansi ed allungati degli altri. Il maschio misura circa 3,5-4 mm e la femmina circa 5-6,5 mm (dimorfismo sessuale) E’ una specie mediterranea le cui larve si nutrono di legno di latifoglie ove scavano gallerie dal percorso irregolare con rosume fusiforme. Questo tarlo risulta molto dannoso negli appartamenti, musei ed archivi. Adulto Anobium punctatum (Coleptera, Anobiidae) (tarlo dei mobili) Adulto Larva Le dimensioni dell’adulto sono di circa 4-4,5 mm; la livrea è di colore marrone scuro ed è caratterizzato da un pronoto stretto. Questo tarlo è un insetto prevalentemente xilofago ed attacca qualunque tipo di legno; è tuttavia in grado di deteriorare anche il supporto cartaceo. Lo sfarfallamento, avviene di norma tra il mese di giugno ed agosto, da gallerie circolari prodotti sul supporto, del diametro di circa 1,5 mm. La larva può vivere fino ai 3 anni, mentre l’adulto vive, di norma, solo 20-30 giorni. 17 Nicobium castaneum (Coleptera, Anobiidae) (tarlo delle biblioteche ) L'adulto misura dai 4 ai 6 mm con una livrea di colore bruno scuro; è capace di restare immobile per parecchi giorni e presenta abitudini notturne; le elitre sono scolpite da piccole fossette, disposte in linee longitudinali, divise da rilievi di setole giallastre. Si sviluppa su legni teneri in opera, soprattutto umidi ed attaccati da microrganismi. Danneggia i tavolati dei soffitti. Produce un rosume fusiforme. Adulto Gastrallus pubens (Coleptera, Anobiidae) (tarlo) Adulto Larva Adulto con livrea di colore bruno scuro e corpo p allungato g di 3-3,5 mm. Presenta antenne filiformi con segmenti ben visibili. E’ in grado di attaccare libri e materiali cartacei in genere. Il danno è prodotto sempre dalla larva, che produce gallerie tortuose, a volte ramificate, con la fuoriuscita del rosume prodotto. In condizioni “elevate” di temperatura ed umidità, l’uovo schiude mediamente in 1-2 settimane; l’insetto allo stadio larvale dura da poche settimane a più anni. L’adulto vive solo poche settimane e sfarfalla dai fori delle galleria larvali, dopo, eventualmente, essersi accoppiato nei libri già infestati per poi disperdersi. 18 COLEOTTERI DERMESTIDI (TARLI) Legature in pergamena erose da Dermestidi 19 Attagenus unicolor (Coleptera, Dermestidi) (tarlo - attageno ) Adulto Larva Questo Coleottero Dermestide (lungo 3,5-5 mm) presenta un corpo allungato con elitre di colore marrone scuro; le zampe sono rossastre come le antenne, escluso l’ultimo articolo che è nero. La larva è di forma allungata e ricoperta di una fitta peluria di colore rossastro che, nella parte caudale, presenta un caratteristico ciuffo di setole. Questi insetti si nutrono di sostanze di origine proteica animale, provocando un grave danno sulle parti delle legature in pelle e sulle antiche pergamene. Presenta 1-2 generazioni all’anno anche se in condizioni favorevoli (alimentazione a base di proteine animali ed una T di 30°C) il ciclo vitale può essere completato in circa un mese. Anthrenus museorum (Coleptera, Dermestidae) (antreno dei musei ) Adulto L'adulto è lungo 2-3 mm, con una livrea di colore nero con setole bianche e gialle presenti in forma irregolare e variabile. Le zampe sono rossastre. La larva è bruna con 3 ciuffi di setole di colore giallo-oro all’apice dell’addome. E’ una specie che può creare danni ad animali imbalsamati, pellicce, prodotti in pelle e tappeti. Il ciclo biologico è fortemente influenzato dalla temperatura. A 30-35°C il ciclo vitale si compie entro 100 giorni e lo sfarfallamento degli adulti avviene nel periodo primavera estate. Larva 20 Anthrenus verbasci (Coleptera, Dermestidae) (antreno dei tappeti) Adulto L’adulto presenta una forma tondeggiante, con dimensioni da 1 1,5 5 a 4 mm mm. Ha ali brune ricoperte di setole grigia giallastra, distribuite in forma irregolare. La larva ha un corpo colore bruno-nerastro, con ciuffi di setole. E’ considerato un infestante di animali imbalsamati, collezioni di insetti, pelli e pellicce, seta e tappeti. Il danno prodotto si verifica maggiormente negli ambienti museali. Larva TISANURI LEPISMATIDI (PESCIOLINO D’ARGENTO) 21 Lepisma saccharina (Thysanura, Lepismatidae) (Pesciolino d’argento) Questa specie appartenente all’ordine dei Tisanuri, attera e dalla forma appiattita ed allungata (di circa10 mm) con il corpo ricoperto di squame. Presenta una colorazione uniforme ed argentea con antenne filiformi dalla lunghezza pari a quella del corpo con cerci e paracerco di pari lunghezza. E’estremamente longeva con una deambulazione prevalentemente notturna dai movimenti rapidi ed a scatto. Questo insetto si nutre di svariate sostanze ricche di carboidrati, come i documenti cartacei, le stampe e le fotografie; utilizza, inoltre, i prodotti impiegati nelle legature dei libri antichi ed i detriti alimentari normalmente presenti nelle dispense delle abitazioni. Questi insetti, producono sui supporti documentari una erosione superficiale a volte molto estesa. E’ una specie molto diffusa in tutto il territorio nazionale. 22 ISOTTERI RINOTERMITIDI (TERMITI) voragine provocata da Isotteri (termiti) su volume Laboratorio di Biologia 23 Danni da isotteri Gli isotteri in ambienti di conservazione possono arrecare danni alla carta, al legno, ai tessuti, al cuoio, alla pergamena, ai rivestimenti di cavi elettrici e perforare sottili lamine di materiale plastico. Nei libri scavano voragini a forma di cratere o determinano erosioni estese irregolari; nel legno scavano gallerie parallele alle fibre distruggendo l'interno e mantenendo intatto l'esterno. ISOTTERI (Isoptera) Comunemente noti come termiti sono insetti sociali che spesso formano grandi comunità che comprendono caste. Generalmente ritroviamo un re, una regina, operai e soldati. Sono insetti a metamorfosi incompleta. Hanno esoscheletro poco consistente e normalmente di colore chiaro chiaro. Possono essere alati o atteri più raramente brachitteri. Le forme alate presentano due paia di ali simili e di forma allungata. Hanno un apparto boccale masticatore. Sono in grado di digerire la cellulosa grazie a protozoi simbionti che albergano nell’intestino posteriore e al meccanismo della trofallassi. Possono arrecare notevoli danni a legno e carta oltre che ad altri materiali. In italia si riscontrano due specie autoctone: Kalotermes flavicollis (della famiglia Kalotermitidae) e Reticulitermes lucifugus (della famiglia Rhinotermitidae), questultima specie è particolarmente dannosa in ambiente di conservazione. Oltre a queste due specie vi è una specie involontariamente introdotta: Chryptotermes brevis (della famiglia Kalotermitidae). 24 Reticulitermes Reticulitermes lucifugus (Isoptera, Rhinotermitidae) (Termite lucifuga o formiche bianche) Sono insetti lucifughi di medie dimensioni; l’alato è lungo 10-12 mm e 6 mm senza ali. Vivono in colonie isolate con una organizzazione sociale simile a quella delle formiche, ripartite in tre caste sociali: operai; soldati e reali. E’ una specie presente in tutta l’area del Mediterraneo. Questi insetti sono in grado di determinare sul materiale colpito un danno molto grave e subdolo non facilmente individuabile. Vivono in colonie formate da migliaia di esemplari (anche 10.000). Il termitaio si trova generalmente sprofondato, fino ad oltre 5 metri, nel terreno. Raggiungono l’ambiente da infestare costruendo dei camminamenti con i prodotti della loro masticazione, restando, così, sempre al riparo dalla luce. La sciamatura dell’alato, di norma, avviene in primavera-estate. 25 26 Kalotermes flavicollis 27 BLATTODEI (SCARAFAGGI) Fotografia danneggiata da blatte. 28 Danni provocati da blatte Blattodea (Scarafaggi, Blatte) Insetti, generalmente, di media e grande dimensione; nei locali di conservazione non idonei si possono riscontrare specie i che, h allo ll stadio t di di adulto, d lt misurano i d daii 10 aii 44 mm. Vivono in ambienti bui ed umidi. Presentano apparato boccale masticatore, zampe anteriori simili tra loro, ali anteriori ispessite in tegmine e sono presenti cerci. Hanno metamorfosi incompleta (emimetaboli) e le uova vengono deposte racchiuse in una ooteca. A seconda della specie, tra quelle visionate, possono vivere da i 7 mesi circa ai tre anni circa. Onnivori, in un ambiente di conservazione sono in grado di distruggere tutti i tipi di supporti documentari, provocando erosioni molto gravi. Durante l’alimentazione, inoltre, imbrattano i supporti con i loro escrementi. 29 Blatella germanica; Blatta orientalis; Periplaneta americana (Blattodea) (Scarafaggi, Blatte) Blatta orientalis (17-30 mm) Blatella germanica (10-15 mm) Periplaneta americana (28-44 mm) Ooteca di blattodeo PSOCOTTERI (PIDOCCHIO DEL LIBRO) 30 Comunemente sono gregari e, nonostante alcune specie come Liposcelis possano svilupparsi anche a umidità relativa pari al 60% , sono legati a luoghi umidi. Le fonti principali di nutrimento degli Psocotteri sono residui di sostanze organiche vegetali o animali, di funghi, di alghe e di licheni. In ambiente archivistico possono danneggiare soprattutto volumi (in modo particolare quelli antichi) e le stampe; l’attacco ai volumi antichi parte dalle rilegature (dove sono attratti dalle sostanze che compongono le colle) e successivamente si espande alle pagine che possono subire erosioni anche fino alla completa distruzione. Importanza sanitaria: Possono causare eruzioni cutanee (eritemato-ponfoidi o papulo-eritematose) accompagnate da forte prurito, probabilmente a causa del contatto con la pelle di sostanze rilasciate dallo schiacciamento degli insetti stessi. Il ripetuto contatto con gli Psocotteri può provocare fenomeni di sensibilizzazione e sono state segnalate reazioni allergiche cutanee anche di forte intensità. Erosioni da psocidi su dorso Liposcelis divinatorius (Psocoptera, Liposcelidae) (Pidocchio del libro) Insetto di piccolissime dimensioni (0,6-2,2 mm di lunghezza); questa specie presenta una livrea marrone chiaro (colore isabellino) con parti trasparenti ed esoscheletro poco consistente Il capo è grande consistente. grande, globoso con lunghe antenne filiformi di 13-50 articoli e la maggior parte delle specie ha occhi composti grossi e prominenti. Possono essere alati, atteri o microtteri a seconda della specie o del sesso. Le ali qualora siano presenti, in condizioni di riposo vengono disposte a tetto sull’addome; sono membranose e le anteriori sono di maggiori gg dimensioni delle posteriori Sono insetti a metamorfosi incompleta ed hanno normalmente riproduzione anfigonica, benché sia stata riscontrata partenogenesi in varie specie. In condizioni per loro ideali, hanno anche più di una generazione l’anno. 31 COLEOTTERI PTINIDI (INSETTI RAGNO) Gibbium psylloides (Coleptera, Ptinidae) (Insetto ragno- Gibbio) L’adulto è lungo tra 1,7 e 3,2 mm; presenta una livrea di colore brunorossastro t con un caratteristico tt i ti corpo globoso l b ed d un pronoto t liscio li i e brillante. La larva ha una forma a C ed è ornata da lunghi e fitti peli. Questo insetto si nutre, di norma, di detriti di origine vegetale ma anche di carta, animali imbalsamati, piume e penne, imbottiture di gomma spugnosa e altri materiali. Presenta una attività notturna ed occupa le piccole crepe dei materiali. Resiste alle basse temperature. 32 LEPIDOTTERI TINEIDI (TARME) Tineola biseliella (Lepidoptera,Tineidae) (Tarma) L’insetto adulto ha una apertura alare di 10-15 mm ed è di colore marroncino molto chiaro ed uniforme. Attacca pennelli, spazzole, indumenti di lana, pellicce, etc. La larva realizza tubicini sericei, entro cui si annida. Il ciclo vitale dura in media circa 2 mesi. 33 PRINCIPALI INFESTANTI E METODI DI DISINFESTAZIONE CONSIGLIATI TIPO D’INSETTO METODI DI LOTTA TISANURI (pesciolini d’argento) Spolveratura e deumidificazione. Atmosfere modificate sul materiale infestato. PSOCOTTERI (pidocchi dei libri) Spolveratura del materiale infestato e pulizia dei locali. Deumidificazione dei locali. Atmosfere modificate sul materiale infestato. BLATTOIDEI (scarafaggi) Insetticidi a basso impatto ambientale e lunga persistenza (es. fipronil: Goliath-gel). Pulizia dei locali e risanamento ambientale. ISOTTERI ((termiti)) Chitino-inibitori (esaflumuron) COLEOTTERI Anobidi (tarli) e Dermestidi (antreni ecc.) Atmosfere modificate sul materiale infestato. Pulizia dei locali. LEPIDOTTERI Tineidi (tarme) Atmosfere modificate sul materiale infestato. TERMINI TECNICI • • • • • INFEZIONE INFESTAZIONE DISINFEZIONE DISINFESTAZIONE DERATTIZZAZIONE O DISINFESTAZIONE MURINA • STERILIZZAZIONE 34 35 Analisi microbiologiche sviluppo di colonie microfungine e batteriche su piastre Petri Laboratorio di Biologia Pianificazione di interventi - Disinfezione con l’utilizzo di gas tossici - autoclave mobile montata su pianale di camion interno di autoclave mobile indicatori biologici per la verifica trattamento Laboratorio di Biologia 36 Per una buona riuscita dell’intervento di disinfezione con ossido di etilene in autoclave devono essere controllati i seguenti fattori: 1) Concentrazione del gas - 12% ossido di etilene 88% gas inerte (generalmente CO2);. 2) Controllo C t ll efficacia ffi i del d l trattamento t tt t - con indicatori i di t i bi biologici l i i contenenti t ti Bacillus subtilis; 3) Tempo di esposizione dei documenti al gas - circa 48 ore; 4) Temperatura - va mantenuta tra i 20°C e i 30°C, valori inferiori non permettono una buona attività del gas, valori superiori rischierebbero di danneggiare il materiale archivistico; 5) Umidità U idità della d ll carta t - il contenuto t t percentuale t l dell’acqua d ll’ d della ll carta t andrebbe mantenuto intorno all’8%, per valori inferiori al 6% il gas non riesce a penetrare adeguatamente, invece con valori troppo elevati l’ossido di etilene reagisce con l’acqua formando un composto inattivo (glicole etilenico); 6) Lavaggi con aria - effettuare a fine trattamento almeno 20 lavaggi della documentazione all’interno dell’autoclave data l’elevata tossicità del gas. PIANIFICARE GLI OPPORTUNI TRATTAMENTI • di disinfestazione i f t i con atmosfere t f modificate; • disinfestazione con insetticidi (deltametrina fipronil, (deltametrina, fipronil Sentri Sentri*tech); tech); 37 Pianificazione di interventi - Disinfestazione con atmosfere modificate- esempio di un trattamento con atmosfere modificate su materiale di piccolo formato Laboratorio di Biologia 38 ATMOSFERE MODIFICATE Varie metodologie in cui il materiale da disinfestare è trattato in appositi contenitori in cui la concentrazione di ossigeno è mantenuta a valori molto bassi (0,1- 0,2% O2). Gli insetti muoiono per mancanza di ossigeno. La temperatura viene mantenuta a 20-25°C e l’ UR al 50-55%. Tempi lunghi di trattamento (ca. 4 settimane). Si possono distinguere: 1) Atmosfere modificate in senso stretto (metodi “statici”); l ossigeno viene sottratto dall l’ossigeno dall’atmosfera atmosfera originaria utilizzando dei captatori d’ossigeno. 2) Atmosfere modificate in senso lato (metodi “dinamici”); si crea un’atmosfera a basso tenore di ossigeno immettendo gas inerti come azoto, anidride carbonica, argo, elio. SENTRI*TECH (ESAFLUMURON) E’ un sistema di disinfestazione contro Reticulitermes lucifugus Vengono deposte esche alimentari contenenti una matrice cellulosica impregnata con l'Esaflumuron Le termiti con la trofallassi spargono l’esaflumuron nella colonia. Le termiti muoiono al momento della muta in quanto viene inibita la biosintesi e deposizione della chitina. Tempi lunghi 39 GRAZIE PER L L’ATTENZIONE ATTENZIONE Questa Ques a è il mia ae e-mail a : [email protected] 40