11 fermi all'estero Sgominata cellula di terroristi algerini – Il Sole24 Ore – 13-11-09 La Guardia di Finanza ha arrestato in Lombardia 6 nordafricani. Il ministro Maroni: "Con i proventi di rapine e furti finanziavano attentati fuori dall'Italia Inviavano in Algeria il bottino di furti rapine e borseggi - oltre un milione di euro in tre anni - avvalendosi di una organizzazione, con base in Italia ma con ramificazioni a livello internazionale. Una cellula criminale composta «anche da alcuni soggetti inseriti nelle liste antiterrorismo dell'ONU che riproduceva documenti falsi per consentire agli associati libertà di movimento su tutto il territorio europeo e nordafricano». La rete è stata smantallata con un'operazione, ieri mattina, condotta da «oltre cento finanzieri del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano, in collaborazione con altri Reparti del Corpo e con le unità antiterrorismo francesi, austriache, svizzere, spagnole, inglesi ed algerine». Le forze dell'ordine hanno eseguito 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere (di cui 6 in Italia) firmate dal gip di Milano, Gloria Gambitta su richiesta del richiesta del pm, Luigi Orsi. Con «quest'importante operazione» è stata «smantellata una cellula terroristica algerina che organizzava trasferimenti di valuta e raccoglieva finanziamenti per le attività terroristiche fuori dall'Italia» ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni complimentandosi con la Guardia di Finanza e con i magistrati che hanno guidato l'operazione. Per il titolare del Viminale, l'operazione «conferma l'azione di monitoraggio e costante intervento sul fronte del terrorismo che si va delineando a Milano». E rilancia l'allarme sulla «evoluzione che c'è stata da queste cellule che raccolgono fondi a kamikaze fai-da-te» una specie di terrorismo in franchising o franchising del terrorismo. Gli indagati sono accusati di vari reati, tra i quali il possesso e la fabbricazione di documenti falsi, un reato introdotto dalla legge antiterrorismo del 2005. L'operazione, ribattezzata «Special Hajj» ha evidenziato che l'organizzazione trasferiva i fondi tramite corrieri in Algeria, senza superare i limiti di valuta esportabile (10.000 euro) e, per non destare sospetto, utilizzando ogni volta identità di copertura diverse, sottratte anche a calciatori algerini che hanno giocato nei campionati europei, ad esempio titolari dell'Olympique Marsiglia e del Glasgow Rangers. Contestualmente agli arresti sono state condotte alcune perquisizioni, una delle quali ha permesso di scoprire un magazzino sito in provincia di Bergamo pieno di prodotti elettronici ricettati. La cellula islamica, inoltre, avrebbe avuto legami con personaggi coinvolti in attentati in Spagna o in Svizzera. A finire in manette, pure, il capo dell'organizzazione Smail Benantar, 33enne residente a Bergamo, in contatto con Adberrahmane Tapiri, alias Mohamed Achraf, capo della cellula estremista islamica che nell'ottobre 2004 pianificò un attentato alla Audiencia National di Madrid. Nel giugno 2006 due parenti di Smail, Fouad e Mabrouk Benantar, finirono in manette perchè accusati di progettare un attacco contro un aereo della compagnia israeliana El-Al all'aeroporto di Ginevra.