RECUPERI U N TERRITORIO FIERO, CULLA DI SANTI E DI SAPORI ECCEZIONALI, È AL CENTRO DEL NUOVO ALBERGO UNA HOTEL E DEL SUO RISTORANTE, L E MACINE, NATI DALLA RISTRUTTURAZIONE DI UN ANTICO EDIFICIO DEL PASTIFICIO RUMMO, A BENEVENTO. OSPITALITÀ CURATA E UNA CUCINA IMPRONTATA AD ANTICHE RICETTE Alle Macine del Molino rinasce il Sannio Bibi Monti A FACCIATA È IMPONENTE, bella nella sua ordinata simmetria di finestre ad arco, vagamente II nuovo Una Hotel n Molino nasce dall'attenta ristrutturazione di un antico edificio nella storica via dei Mulini a Benevento metafisica nel suo grigio perla. Un prato ben pettinato accompagna all'ingresso del nuovo Una Hotel II Molino, nato dal recupero dell'antico pastificio Rummo nella storica via dei Mulini a Benevento. Cinquanta stanze di raffinato design, una lobby con installazioni d'arte contemporanea in divenire, una biblioteca con camino sempre acceso, spazi per incontri e convegni e una tecnologia di ultima generazione sono gli elementi che connotano la struttura. Tra attento recupero filologico e soluzioni hi-teck, l'antico edificio -riferibile agli anni Trenta e abbandonato dal 1980- è stato dunque ristrutturato e trasformato in albergo. Artefice di questa impresa, che supera i nove milioni di euro di investimento e che ha visto coinvolto il prestigioso studio di architettura di Napoli Sifola&Sposato, è la famiglia Carfora, i fratelli Nicola e Mario, imprenditori nel settore della ristorazione, già proprietari del Cristina Park Hotel di Montesarchio sempre in provincia di Benevento. 64 ' FOOD&BEVEKAGE MAGGIO 2011 I numeri della struttura sono importanti -dodici mila metri quadrati distribuiti su quattro piani e oltre diecimila metri quadrati di giardini- e lascerebbero pensare a un albergo fortemente vocato al business, ma chiacchierando con il direttore Giuseppe Palmieri, lo chef e i giovani proprietarii, emergono forti e chiare le idee di gestione: il territorio innanzitutto. E che territorio. Siamo nell'antico e fiero Sannio, culla di santi (Pietrelcina, borgo natale di Padre Pio è a pochi chilometri) e sapori eccezionali, di epiche battaglie e grandi vini. Arte, cultura del vino e alta gastronomia sono le tre leve su cui punta il nuovo albergo. Ai fornelli del ristorante -che si chiama Le Macine- c'è Angelo D'Amico, già executive chef del Barry di Montesarchio, noto alla critica gastronomica e già vincitore diriconoscimentie premi tra cui Miglior che/emergente del Sud nel 2010. Classe 77, D'Amico ha lavorato in grandi cucine, italiane e non solo, prima di rientrare nella sua terra con la volontà chiara di valorizzarne il grande patrimonio gastronomico e di portare il beneventano e il Sannio alla luce della ribalta dei gourmand nazionali. Tra le sue esperienze più significative si segnalano quella come executive nella cucina romana di Antonello Colonna, quella con Carlo Cracco a Milano, con Anthony Genovese a Palazzo Sasso, Ravello, e a Parigi aft'Arpège di Alain Passard. Con una brigata di cinque persone, D'Amico è alla guida della cucina de Le Macine con un obiettivo preciso: "Raggiungere la stella Michelin". Il Sannio Beneventano, i suoi elementi caratteristici, la storia e le piccole tradizioni artigianali sono al centro della sua ricerca e di una cucina improntata alla sottrazione e al recupero di antiche ricette. Ecco allora l'agnello di Laticauda alla mentuccia, la polenta con broccoli napoletani e scamorza, il risotto alla robiola di bufala e Barbera del Sannio. Non mancano più ardite combinazioni come le frange di pasta alle erbe del Taburno con carapace di astice. Le paste e i pani sono fatti in casa. Particolare cura è nella ricerca della materia prima: D'Amico non rivela i suoi indirizzi, ma ha un'agenda segreta di allevatori, coltivatori e piccoli artigiani del territorio che visita periodicamente e dove acquista di volta in volta i legumi, la carne, i formaggi. Stagionalità e territorio sono il suo credo. Bella la sala, minimale ma accogliente: il grigio e Ai fornelli del ristorante Le Macine c'è Angelo D'Amico, già chef executive del Barry di Montesarchio, il quale propone una cucina saldamente legata al territorio, cultura del vino e alta gastronomia il bianco sono i colori dominanti, ravvivati dal rosso acceso dei grandi lampadari e dal verde della vista sul giardino. Altro nome vincente su cui hanno puntato i Carfora è Gianni Guida, sommelier e mattre di grande esperienza, proveniente dalla prestigiosa sala de L'Olivo del Capri Palace di Anacapri: a lui è affidata l'accoglienza in sala e la cura della carta dei vini e degli oli extravergine. Lafilosofìaè puntare all'esperienza gastronomica senza trascurare i dettagli, dalla mise en piace alla selezione dei prodotti, alla cura del servizio. Insomma, idee chiare e sana ambizione. Tra i programmi in itinere anche un calendario di appuntamenti tematici con approfondimenti sulla cucina del territorio e monografie di gusto dall'allure più cosmopolita. In cantiere c'è anche la realizzazione di un Wine club per le degustazioni. "Siamo pur sempre nel gran vigneto della Campania", sorride Nicola Carfora che dopo gli studi di Economia ha preso il diploma di sommelier per pura passione. Che ora mette al servizio dell'impresa di famiglia. DUI Una Hotel II Molino - Ristorante Le Macine via dei Mulini 48 82100 Benevento tei. 0824.311213 una. ilmolino@unahotels. it rOOD&BEVERACE MAGGIO 3011