Corso di Reti di Calcolatori FDDI backbone global server switch uplink SWITCH Ethernet Prof. Orazio Mirabella SWITCH Ethernet HUB Eth. 10Base-T HUB Eth. 10Base-T HUB Eth. 10Base-T HUB Eth. 10Base-T HUB Eth. 10Base-T HUB Eth. 10Base-T porta Fddi SWITCH Ethernet HUB Eth. 10Base-T HUB Eth. 10Base-T HUB Eth. 10Base-T TRASMISSIONE DEI SEGNALI Tutti i sistemi di comunicazione comprendono tre principali sottosistemi: Trasmettitore, Canale di trasmissione, Ricevitore. Input message Source Input transducer Input signal Transmitter Trasmitted signal Trasmission channel Received signal Receiver Output signal Output message Output transducer Destination Distorsion and noise Problemi : • La limitata larghezza di banda di un canale limita il numero di segnali e produce “Intersymbol Interference”. • Il rumore, l’attenuazione e lo sfasamento si accumulano durante il percorso del segnale. • Occorre evitare i loop di terra che possono indurre elevate correnti nei cavi (uso di codifiche). • Riflessione dei segnali. 1 FUNZIONI DEL PHYSICAL LAYER • Operazioni di codifica e decodifica dei dati. • Funzioni di modulazione e demodulazione (per la Larga Banda). • Interfacciamento col mezzo fisico. • Reiezione dei disturbi attraverso filtri. • Fornire un canale con la larghezza di banda desiderata e bassa frequenza di errore . • Generare opportuni segnali di controllo per il DLL (es. rivelazione di collisione). • Connessione fisica al mezzo. Rx -Data Rx -Clock Tx-Control Rx -Control Tx-Clock Tx-Data Data Link Layer Symbols Decoder Encoder Codes Demodulator Codes Control Clock generator Modulator Physical Layer Band pass filter Filter Medium interface Medium attachment Waveform Medium 2 Basi Teoriche della Trasmissione Dati • L'informazione può essere trasmessa a distanza variando opportunamente alcune caratteristiche fisiche del mezzo scelto per la trasmissione. Variazione che si propaga, con una certa velocità lungo il mezzo fisico di trasmissione e dopo un certo tempo arriva all'altra estremità del mezzo, dove può essere rilevata. • Tipologie di mezzi trasmissivi: ü Mezzi elettrici (cavi): il fenomeno fisico utilizzato per il trasporto del segnale è l'energia elettrica. ü Mezzi wireless (onde radio): il fenomeno fisico utilizzato è l'onda elettromagnetica, una combinazione di campo elettrico e campo magnetico variabile, che si propaga nello spazio e che induce a distanza una corrente elettrica in un dispositivo ricevente (antenna). ü Mezzi ottici (LED, laser e fibre ottiche): il fenomeno fisico utilizzato è la luce. Si tratta dei mezzi più recenti, che hanno rivoluzionato il settore della trasmissione dati. • Modalità di trasmissione: ü Trasmissione di un segnale analogico. ü Trasmissione di un segnale digitale. • Differenza fra un segnale analogico e uno digitale: ü Il primo può variare gradualmente in un intervallo costituito da un numero infinito di possibili valori. ü Il secondo può variare solamente passando bruscamente da uno all'altro di un insieme molto piccolo di valori (da due a qualche decina). • Il fenomeno fisico utilizzato non è digitale ma analogico. Un segnale non passa istantaneamente da un valore ad un altro, ma impiegherà un certo tempo per effettuare la transizione, per cui un mezzo fisico non riuscirà a fare arrivare un segnale digitale com‘era partito. 3 Analisi di Fourier (Analisi Armonica) Una funzione sinusoidale(seno o coseno), è caratterizzata da : ü Ampiezza, A: la differenza fra il valore massimo ed il minimo. ü Periodo, T: la quantità T di tempo trascorsa la quale la funzione si ripete. ü Frequenza: l'inverso del periodo f = 1/T, misurata in cicli al secondo (Hz). • Fourier (matematico francese dell'800) dimostrò che una funzione g(t), definita in un intervallo T, può essere espressa come una somma di un numero infinito di funzioni sinusoidali: g(t) = ∞ 1 ∞ c ∑ a n sen(2 ð nft) + ∑ b n cos(2 ð nft) 2 n= 1 n =1 dove : ü f = 1/T è la frequenza fondamentale ü an e bn sono le ampiezze dell'ennesima armonica (o termine), che ha una frequenza n volte più grande della frequenza fondamentale • Un segnale g(t) di durata T si può rappresentare attraverso il suo spettro di frequenze, ossia attraverso la sua scomposizione in sinusoidi. •Banda di frequenza (frequency band) del segnale: un intervallo di frequenze nel quale sono comprese le frequenze delle sinusoidi che descrivono il segnale. • Fattori che influenzano le caratteristiche della banda sono : ü Tanto più è breve la durata T del segnale, tanto più è alto il valore della frequenza fondamentale. ü Tanto più velocemente nel tempo varia la g(t), tanto più numerose sono le armoniche necessarie a descriverlo. 4 • I mezzi fisici sono caratterizzati da una banda di frequenze: ü Banda passante: l'intervallo di frequenze che il mezzo fisico è in grado di trasmettere senza alterarle oltre certi limiti. La banda passante si riduce all'aumentare della lunghezza del mezzo trasmissivo. • Le alterazioni principali causate dai mezzi fisici sono: ü Attenuazione: in proporzione alla distanza percorsa e alla frequenza del segnale. ü Introduzione di ritardo a velocità proporzionali alle loro frequenze. • Perché un segnale sia ricevuto com’è stato trasmesso: banda passante >= banda di frequenza del segnale Altrimenti: il segnale arriva distorto(mancano armoniche). Se un numero sufficiente d’armoniche arriva a destinazione, il segnale è lo stesso utilizzabile. Teorema di Nyquist • • Hp: Canale privo di disturbi Un segnale analogico di banda h (da 0 ad h Hz) può essere completamente ricostruito mediante una campionatura effettuata 2h volte al secondo. • “Convoglia" una quantità d’informazione rappresentabile con un numero di bit pari a: 2h*[log2 (numero di possibili valori del segnale)] al sec. • Massimo data rate (o Velocità di trasmissione) di un canale di comunicazione dotato di una banda passante da 0 Hz ad h Hz, che trasporta un segnale consistente di V livelli discreti è: Massimo Data Rate (bit/sec.) = 2h log2V 5 Teorema di Shannon • Hp: Canale rumoroso • Rapporto segnale/rumore (signal to noise ratio, S/N): rapporto fra la potenza del segnale e quella del rumore. Si misura in decibel (dB). • Massimo data rate di un canale rumoroso, con banda passante di h Hz e rapporto segnale/rumore pari a S/N, è dato da: Massimo Data Rate (bit/sec.) = h lg2 (1 + S/N) Non conta il numero V di livelli del segnale, poiché a causa del rumore, aumentarne il numero può renderli indistinguibili. CODIFICA DEI DATI • Tecnica di rappresentazione dei bit da un certo repertorio di segni verso un altro, utile a facilitare il trasporto della trama dalla sorgente su un mezzo fisico verso i consumatori non modificandone il contenuto ma solo la forma. Caratteristiche: ü Capacità di contenere informazioni di temporizzazione. ü Efficienza come immunità ai disturbi. ü Capacità di rivelare errori o correggerli. ü Densità spettrale favorevole. ü Trasmissione corretta indipendentemente dal pattern di 1/0 (data trasparency). ü Velocità massima lungo il canale REGOLE DI CODIFICA SPETTRO IN FREQUENZA 6 CODIFICA ON-OFF • Return to Zero (RZ): un 1 è codificato come mezzo impulso rettangolare p(t). Lo 0 è codificato come assenza di impulso. 0 1 1 0 0 1 0 1 0 T0 • Non Return to Zero (NRZ): un 1 è codificato come un impulso rettangolare p(t). Lo 0 è codificato come assenza di impulso. 1 0 1 1 0 0 1 0 0 T0 Problemi codifica RZ • Emissione di una sequenza prolungata di bit dello stesso tipo. Soluzione • Utilizzo di UART(Universal Asinchronous Receiver Transmitter): ü Numero massimo di bit di dati trasmessi può andare dai 5 (non più usato) ai 10 bit. ü Impacchettati con un bit di start (a zero) ed uno o più bit di stop (a ‘1’). La linea quando non è occupata si trova a ‘1’. ü Ogni invio di un blocco dati inizia così con un fianco negativo che permette la risincronizzazione dei due apparecchi (trasmittente e ricevente). ü Lo svantaggio i dati da trasmettere devono essere frammentati (generalmente a byte) ed inviati con un'aggiunta relativamente importante di segnali di contorno => spreco di tempo rilevante. 7 Problemi codifica RZ • Emissione un’emissione di una sequenza prolungata di zeri . Soluzione • Uso di un dispositivo automatico: ü All’emissione, inserisce automaticamente un bit a ‘1’, quando si sono susseguiti un certo numero prestabilito di zeri. üAlla ricezione il corrispondente automatismo elimina automaticamente il bit a ‘1’ quando ha contato lo stesso numero di bit a zero. Bit Stuffing (Inserzione di Bit) Svantaggio: numero di transizioni pari, nel caso di una trasmissione di soli ‘1’, al doppio dei bit inviati baud rate è raddoppiato Hanno lo stesso spettro in frequenza. Sy(f) 0 f0 2f0 3f0 4f0 5f0 f • La larghezza di banda richiesta è 2f0 • Presenta una componente continua. • Non ha capacità di rivelazione o correzione d’errore. • Non è trasparente. 8 Non Return To Zero Inverted (NRZI) • Ideale per la trasmissione di trame lunghe di dati. • Il livello di tensione presente sulla linea non è modificato se si trasmette un 1. • Cambia alla trasmissione di uno 0. • Se si invia una sequenza prolungata di ‘1’ è adottato il metodo di Bit Stuffing, dove però s'inserisce automaticamente uno zero. • Si ha nel peggiore dei casi una transizione ogni bit => frequenza pari alla metà della cadenza dei bit. CODIFICA DUOBINARY • Un 1 è codificato come p(t) o -p(t) secondo la polarità del precedente impulso ed il numero di 0 fra essi. Due 1 con un numero pari (dispari) di 0 fra essi, sono codificati come lo stesso (di segno opposto) impulso. Lo 0 è codificato come assenza di impulsi. 0 1 0 0 0 1 1 0 1 0 0 9 Sy(f) f0 f0 /2 0 3f0 /2 f 2f0 • Efficiente come larghezza di banda : B=f0/2 • Poco efficiente in quanto a potenza richiesta • Utilizzato nello standard IEEE 802.4 (LARGA BANDA) CODIFICA BIPOLAR • Un 1 è codificato come p(t) o -p(t) secondo che il precedente fosse -p(t) o p(t). Lo 0 è codificato come assenza di impulso. 0 1 0 0 0 1 1 0 1 0 1 1 0 • La larghezza di banda richiesta è f0. • Ha la capacità di rivelare un singolo errore (violazione della codifica) • Non è trasparente. 10 CODIFICA MANCHESTER • Un 1 è codificato come un impulso p(t); uno 0 è codificato come -p(t). p(t) 1 -T0 /2 T0 /2 0 t -1 Forma dell’impulso p(t) 0 1 0 0 0 1 1 0 1 0 1 1 0 Sy(f) 0 f0 /2 f0 3f0 /2 2f0 f • Assenza di componente continua. • Self clocking. • Permette la creazione di delimitatori basati sulla presenza di violazioni del codice. 11 CODIFICA 4B/5B • Utilizza una tabella di conversione fissa, che trasforma ogni sequenza di 4 bit in una di 5 bit. • Caratteristica di avere al massimo un bit 0 come prefisso e due bit 0 come suffisso. • Eliminati i problemi dovuti alle lunghe sequenze di bit 0 (al massimo si hanno sequenze di 3 bit 0) con una efficienza dell'80% (clock rate di 125 MHz). • Problemi legati alle sequenze di bit 1. CODIFICA 5B/6B • • Codifica sequenze di cinque bit in sequenze di 6 bit. E' più complessa ed opera su due stati diversi alternati. MLT-3 • Opera su tre livelli anziché due, e prevede una transizione per i bit a 1, a metà dell'intervallo di switch, e nessuna transizione per i bit a 0. • Denominando i livelli con 0, 1 e 2 dal basso verso l'alto le transizioni successive sono nell'ordine: da 0 a 1, da 1 a 2, da 2 a 1, da 1 a 0. • Nel caso di numero massimo di transizioni, con tutti i bit a 1, la frequenza fondamentale e' un quarto della frequenza di bit. • Una presenza continua di bit a 0, impone una ulteriore codifica, tipicamente 4B/5B. Fig. 13 Codifica MLT-3. 12 MEZZI DI TRASMISSIONE • I mezzi fisici possono essere classificati in: ü Mezzi Guidati: fili di rame, fibre ottiche. ü Mezzi Non Guidati: radio, laser via etere. • Le caratteristiche specifiche di ogni mezzo di comunicazione sono: ü Larghezza di banda. ü Ritardo. ü Costo. ü Facilità d'installazione e manutenzione. MEZZI GUIDATI (1): Two-Wire Open Lines • Ogni filo è isolato dagli altri. Il segnale, tipicamente un livello di tensione o corrente relativo ad un riferimento di massa, è applicato ad un filo mentre il riferimento massa è applicato all’altro. • Per linee multiple, si usa per ogni segnale un filo isolato e uno singolo per il riferimento a massa, che è comune a tutti. • L’insieme completo di fili è: ü Incapsulato in un singolo Multicore Cable (Cavo Multiplo Isolato). ü Modellato in un Flat Ribbon Cable (Cavo Multiplo Piatto). Connettori Terminali Coppia singola. Flat Ribbon 13 Problemi: Two-Wire Open Lines • Evitare accoppiamento mutuo (cross-coupling) dei segnali elettrici tra fili adiacenti nello stesso cavo, conosciuto come interferenza (crosstalk) causato dagli accoppiamenti capacitivi tra i 2 fili. • La struttura è sensibile alla presenza di rumore spurio da parte d'altre sorgenti di segnale, a causa di radiazioni elettromagnetiche. • Tali disturbi possono essere aggiunti al segnale di uno dei fili, ad esempio il filo che trasporta il segnale informazione, creando una differenza di segnale tra i due fili non uguale a quella reale. • E poiché il ricevitore normalmente opera usando una trasmissione di tipo bilanciata basata sulla differenza di segnale tra due fili, il disturbo può causare un'interpretazione non corretta dei segnali ricevuti. • Questi fattori contribuiscono a limitare la lunghezza della linea ed il bit rate che si può avere su tale mezzo. MEZZI GUIDATI (2): Doppino (Twisted Pair Lines) • Coppia di fili isolati, in rame. Intrecciati per ridurre le interferenze. • Fino a qualche Km di lunghezza non necessita di amplificatori. • Usato sia per trasmissione analogica, che digitale. • Ha una larghezza di banda di alcuni Mbit/sec. • Ha un basso costo 14 TIPOLOGIE DI DOPPINI • Categoria 3 : due fili isolati lascamente intrecciati. Generalmente 4 coppie sono raggruppate insieme in una guaina di plastica per ottenere otto fili. • Categoria 5 (1988): più intrecciamenti per centimetro e isolamento in teflon => minori interferenze e una migliore qualità del segnale su distanze più lunghe => più adatti a comunicazioni ad alta velocità. UTP (Unshield Twisted Pair) => Doppini Non Schermati Copertura esterna isolante Copertura esterna isolante • STP (Shielded Twisted Pair) (IBM) voluminosi, costosi, cavi schermati da interferenze elettromagnetiche. Schermo protettivo MEZZI GUIDATI (3): Cavo Coassiale • Detto comunemente “COAX", offre migliori prestazioni rispetto al cavo intrecciato, e può percorrere distanze più lunghe ad una velocità maggiore. • Due tipi di cavo coassiale: ü Banda Base ü Larga Banda 15 CAVO COASSIALE A BANDA BASE • • Un tipo a 50 Ω , è comunemente usato per le trasmissioni digitali. La struttura di un cavo coassiale è quella indicata in figura: Cuore di Rame Rigido Materiale Isolante Maglia di Conduttore Intrecciata Guaina di Plastica Protettiva • La costruzione e la schermatura del cavo coassiale dà una buona combinazione di alta larghezza di banda e di eccellente immunità al rumore. • La larghezza di banda possibile dipende dalla lunghezza del cavo (1km da 1 fino a 10 Mbps). Per cavi di lunghezza maggiore si opera ad una velocità di trasmissioni dati più bassa o facendo uso di amplificatori. • I cavi coassiali sono usati nei sistemi telefonici,per la televisione via cavo e per alcune LAN. CAVO COASSIALE A LARGA BANDA • A 75 Ω è usato per la trasmissione analogica della televisione via cavo. • Nel mondo delle reti di computer "cavo a larga banda" denota una rete di cavi che impiega la trasmissione analogica. • Le reti a larga banda usando la tecnologia standard della televisione via cavo, pemettono che i cavi possano essere usati fino a 300 Mhz (e spesso a 450 Mhz) e possano correre per quasi 100 Km grazie alla segnalazione analogica,meno critica della segnalazione digitale. • Per trasmettere segnali digitali su una rete analogica, ogni interfaccia deve contenere un circuito per convertire il flusso di bit in uscita in un segnale analogico, e il segnale analogico in entrata in un flusso di bit. 16 DIFFERENZA BANDA LARGA- BANDA BASE • I sistemi a larga banda coprono normalmente uno spazio maggiore di quelli in danda base, e perciò hanno bisogno d'amplificatori analogici per rafforzare il segnale periodicamente. • Tali amplificatori possono trasmettere segnali solo in una direzione e ciò crea problemi di comunicazione se un nodo della rete si trova al di là di un amplificatore che opera in direzione opposta rispetto al flusso di dati. • Sono stati sviluppati due tipi di sistema a banda larga per superare questo problema : ü Sistemi a cavo doppio ü Sistemi a singolo cavo SISTEMI BROADBAND • Sistemi a cavo doppio (a): hanno due cavi identici stesi in parallelo, uno vicino all'altro. I computer ricevono su un cavo e trasmettono sull'altro. In ognuno dei due cavi è posto un amplificatore, collegato nel verso giusto. • Sistemi a singolo cavo (b): alloca bande di frequenza differenti per le comunicazioni in entrata e in uscita su un singolo cavo. 2 amplificatori che operano su bande di frequenza diversa, collegati nei due versi. Head-end Head-end Amplificatore Cavo diretto verso l'esterno Cavo singolo. Basse frequenze per il traffico verso l'interno, alte frequenze per il traffico verso l'esterno. Cavo diretto verso l'interno (a) Computer (b) 17 FIBRA OTTICA Un sistema di trasmissione ottica ha tre componenti : • mezzo fisico(fibra ottica) • sorgente di luce (LED o LASER) • rivelatore (fotodiodo) Transmitter Electric input signal Drive circuit Receiver Optical signal Light source Signal restorer Photodetector Amplifier Electric output signal La luce è confinata nella fibra dall’effetto di rifrazione all’interfaccia aria/silicio, quando l’angolo di rifrazione supera il valore critico. (FIBRA MULTIMODO) Total internal Air/silica boundary β1 α1 α2 Silica reflection β3 β2 α3 Light source Se il diametro della fibra è ridotto ad una lunghezza d’onda della luce, essa si comporta come una guida d’onda (FIBRA MONOMODO). Come sorgente è richiesto un laser. Le fibre attualmente disponibili possono operare ad oltre 1 Gbps per 1Km, senza ripetitori. FIBRA OTTICA E CAVI DI FIBRA • • Al centro c'è il nucleo di vetro attraverso il quale si propaga la luce. Nelle fibre Multimodo, il nucleo è di 50 m di diametro, nelle fibre a Modo Singolo, il nucleo varia da 8 a 10 m. • Il nucleo è circondato da un rivestimento di vetro con indice di rifrazione più basso di quello del nucleo, per mantenere tutta la luce nel nucleo. Vicino c'è una sottile copertura di plastica per proteggere il rivestimento. • Tipicamente le fibre sono raggruppate insieme in fasci, e protette da una guaina esterna (fig. destra). Cavo di Fibre Ottiche Ricopertura Guaina Nucleo Fibra Ottica Rivestimento 18 CONNESSIONI DELLE FIBRE • Possono Terminare in Connettori ed essere inserite in prese per fibre. • Possono essere Unite Meccanicamente. Le giunzioni meccaniche poggiano accuratamente le due estremità una vicina all'altra in un manicotto speciale che le stringe insieme. L'allineamento può essere migliorato facendo passare la luce attraverso la giunzione e quindi facendo piccoli aggiustamenti per massimizzare il segnale. Le giunzioni meccaniche richiedono personale addestrato e si hanno perdite del 10% di luce. • Fusione di 2 Pezzi di Fibra per formare una connessione solida. Una giunzione di fusione è buona quanto una singola fibra intera. Anche quì ho una piccola quantità di attenuazione. • Problema: la riflessione nel punto di giunzione. L'energia riflessa può interferire col segnale. RETI DI FIBRE OTTICHE • Le fibre ottiche possono essere usate per le LAN così come per trasmissioni a lungo percorso, sebbene utilizzarle sia più complesso che connettersi a una rete Ethernet. • Le topologie possibili per costruire LAN usando fibre ottiche sono: ü Topologia ad Anello. ü Stella Passiva. 19 TOPOLOGIA AD ANELLO • L'interfaccia di ciascun computer fa passare il flusso di luce alla connessione successiva e serve anche come giunzione a T per permettere al computer si spedire e ricevere messaggi. Da/Verso il Computer Dettaglio Interfaccia Filo di rame Direzione propagazione luce Fibra • Ricevitore Ottico (fotodiodo) Rigeneratore del segnale (elettrico) Trasmettitore ottico (LED) Esistono 2 tipologie di interfacce: ü ü Interfaccia Passiva Ripetitore Attivo TIPOLOGIE DI INTERFACCE • Interfaccia Passiva: 2 prese fuse insieme nella fibra principale. Una ha un LED o un diodo laser all'estremità (per trasmettere) e l'altra ha un fotodiodo per ricevere. La presa è completamente passiva e così è affidabile poiché un LED o un fotodiodo guasto non rompono l'anello, ma sconnettono solo la stazione dall’anello. • Ripetitore Attivo: la luce in entrata è convertita in un segnale elettrico, è rigenerata a piena potenza e ritrasmessa come luce. L'interfaccia col computer è un filo di rame che entra nel rigeneratore del segnale. Sono usati anche ripetitori solo ottici, che non richiedono la conversione ottica-elettrica-ottica, possono operare a larghezze di banda estremamente alte. Se si guasta un ripetitore attivo l'anello si rompe e la rete va giù. E’ possibile realizzare connessioni computer-computer molto lunghe poiché il segnale è rigenerato. 20 STELLA PASSIVA • Ogni interfaccia ha una fibra che corre dal suo trasmettitore a un cilindro di silicio, in cui le fibre d'entrata sono fuse a un'estremità del cilindro. Allo stesso modo le fibre sono fuse all'altra estremità del cilindro e arrivano a ciascuno dei riceventi. Quando un'interfaccia emette un impulso luminoso, questo è diffuso all'interno della stella passiva e illumina tutti i riceventi: si ha così un broadcast. Ricevitore Trasmettitore • La stella passiva raccoglie tutti i segnali in entrata e trasmette il risultato su tutte le linee. Questa suddivisione porta ad una limitazione del numero di nodi nella rete. Ogni fibra entrante illumina l'intera stella Interfaccia al computer Ogni fibra uscente vede la luce da tutte le fibre entranti Una connessione a stella passiva in una rete a fibra ottica. MEZZI NON GUIDATI, TRASMISSIONE SENZA FILO • Quando gli elettroni si muovono, creano delle Onde Elettromagneti che che si possono propagare attraverso lo spazio libero (persino nel vuoto). • Frequenza f: numero di oscillazioni al secondo di un'onda elettromagnetica si chiama, e si misura in Hz. • Lunghezza D‘Onda λ : la distanza fra due massimi consecutivi (o minimi). • Principio funzionamento della comunicazione senza filo: collegando un'antenna di dimensioni appropriate a un circuito elettrico, le onde elettromagnetiche possono essere trasmesse efficientemente e ricevute da un ricevitore a una certa distanza. • La quantità d'informazione che può trasportare un'onda elettromagnetica è correlata alla sua larghezza di banda. Con la tecnologia attuale, è possibile codificare diversi bit per Hz. 21 SPETTRO ELETTROMAGNETICO • Onde radio, microonde, infrarossi e luce visibile dello spettro possono essere usate per trasmettere informazione modulando l'ampiezza, la frequenza o la fase delle onde. La luce ultravioletta, i raggi x e gamma sarebbero ancora meglio per le loro più alte frequenze, ma sono difficili da produrre, modulare, non si propagano bene attraverso gli edifici e sono pericolosi per gli esseri viventi. Le bande elencate alla fine della figura sono i nomi ufficiali della International Telecommunication Union (ITU). TRASMISSIONE RADIO • Le onde radio sono facili da generare, possono viaggiare per lunghe distanze (l'interferenza fra gli utenti è un problema) e penetrano facilmente negli edifici, sono largamente usate per la comunicazione sia interna che esterna. • Sono Omnidirezionali cioè viaggiano dalla sorgente in tutte le direzioni => trasmittente e ricevente non devono essere fisicamente allineati. • Le proprietà delle onde radio dipendono dalla frequenza: ü Basse Frequenze: le onde radio passano bene attraverso ostacoli, ma la potenza decade precisamente con la distanza, circa come 1/r3 nell'aria. ü Alte Frequenze: le onde radio sono soggette ad interferenza con i motori e con altre apparecchiature elettriche. 22 SISTEMA DI TRASMISSIONE-RICEZIONE RADIO • Il Transceiver: è l’unità centrale, genera il segnale da trasmettere ed interpreta il segnale che riceve dalla postazione remota. • L’Antenna: "cattura" il segnale che transita in aria ma al contempo può anche trasmettere il segnale che viene generato dal transceiver. L’antenna permette di "amplificare" passivamente il segnale in ricezione; se utilizziamo antenne abbastanza "sensibili" si può allungare la distanza di operatività dell’intero sistema. • Il Cavo Di Collegamento Transceiver-Antenna: poichè gli apparati che utilizziamo sono limitati per legge ad una certa potenza di trasmissione, se il cavo di collegamento non è di ottima qualità gran parte del segnale si disperderà in esso diminuendo notevolmente il "range" di azione (un cavo con bassa dispersione a 2.4 GHz ha un costo notevole ma è necessario). PONTI RADIO • Per collegare due o più punti ed il collegamento diretto è impossibile per: eccessiva distanza, mancanza di visibilità ottica si utilizzano Ponti Radio. • Delle postazioni situate in località abbastanza elevate in quota (colline, montagne), proprietà di emittenti televisive o di emittenti radiofoniche si occupa di "rilanciare" il segnale verso la destinazione finale scavalcando così l’ostacolo. • Non ci sono praticamente limiti riguardo alla distanza che si possono coprire. Più "ponti" vengono installati più il costo della rete di collegamento aumenta in quanto il numero degli apparati da utilizzare praticamente raddoppia per ogni ponte radio utilizzato. 23 COLLEGAMENTO PUNTO-PUNTO • E’ il tipico collegamento attualmente utilizzato nella quasi totalità dei casi. • Mettere in collegamento due punti remoti distanti fra loro da poche decine di metri a diversi chilometri. • E’ essenziale la visibilità ottica tra i due punti poiché le frequenze utilizzate per queste applicazioni (2,4 Ghz) sono così elevate che il segnale si propaga solo in linea retta. COLLEGAMENTO PUNTO-MULTIPUNTO • Un Provider Internet vuole commercializzare collegamenti via radio ad alta velocità in ambito cittadino. 24 COLLEGAMENTO PUNTO-MULTIPUNTO • L’apparato base è in grado di "dialogare" contemporaneamente e distintamente con molteplici postazioni remote che possono essere semplici utenti privati come grosse ditte. • Il provider gestirà singolarmente le caratteristiche del collegamento per ogni singolo cliente in quanto gli apparati da noi utilizzati sono "attivi", hanno proprio software interno per la gestione dei parametri di trasmissione (velocità, canale di trasmissione….). • • Ogni postazione ha il proprio indirizzo unico (IP). Ogni postazione usa una tecnica di modulazione del segnale differente da quella delle altre in modo da creare praticamente dei "canali" di trasmissione che non interferiscano gli uni con gli altri. • Più postazioni remote ci sono e minore sarà la velocità di trasmissione dell’insieme. TRASMISSIONE A MICROONDE (1) • Hanno costituito il cuore del sistema di trasmissione telefonica a lunga distanza. • Sopra i 100 Mhz, le onde viaggiano in linea retta quindi possono essere fortemente direzionate. • Concentrando tutta l'energia in un piccolo raggio usando un'antenna parabolica si ha un rapporto segnale/rumore molto migliore, ma el antenne riceventi e trasmittenti devono essere accuratamente allineate. Questa direzionalità permette a trasmettitori multipli allineati in fila di comunicare con ricevitori multipli in fila senza interferenza. • Poiché le microonde viaggiano in linea retta, se due torri sono troppo distanti, la terra sarà un ostacolo => servono dei ripetitori. La distanza tra i ripetitori cresce all'incirca come la radice quadrata dell'altezza delle torri. 25 TRASMISSIONE A MICROONDE (2) • • Non attraversano bene gli edifici. Esiste dispersione nello spazio: alcune onde possono essere rifratte dagli strati bassi dell'atmosfera e possono metterci un poco di più per arrivare rispetto alle onde dirette ed arrivare fuori fase rispetto a quelle dirette cancellando il segnale: Multipath Fading. • Alcuni operatori mantengono libero il 10% dei propri canali come riserva su cui passare quando il multipath fading cancella temporaneamente alcune bande di frequenza. • Vantaggi: ü Non ha bisogno di diritti di passaggio e comprando un piccolo pezzo di terreno ogni 50 Km e piazzandovi sopra una torre a microonde, si può saltare il sistema telefonico e comunicare direttamente. ü Poco costose. ONDE INFRAROSSE E MILLIMETRICHE • Sono usate per comunicazioni a piccola distanza (telecomandi delle televisioni, i videoregistratori)- • I sistemi ad infrarossi sono relativamente direzionali, economici e facili da costruire • • Difetto: non passano attraverso oggetti solidi. Vantaggi: nessuna interferenza con un sistema simile. Sicurezza alle intercettazioni. Non c’è bisogno di licenza governativa. • La trasmissione avviene con luce diffusa alla lunghezza d’onda 850950 nm con una potenza di picco di 2 W. Le modulazioni utilizzate sono quelle a posizione di impulso con 4 e 16 livelli, che garantiscono rispettivamente una velocità di trasmissione dei dati di 1 Mbit/s e 2 Mbit/s. • Non può essere usata all'esterno perché il sole splende negli infrarossi tanto quanto nello spettro visibile. Utilizzo: LAN interne senza cavo, lo standard 802.11 prevede la possibilità di utilizzare i raggi infrarossi come mezzo trasmissivo. 26 TRASMISSIONE AD ONDE LUMINOSE • Un'applicazione moderna è di connettere le LAN in due edifici attraverso dei laser montati sui tetti. • La segnalazione ottica coerente usando dei laser è inerentemente unidirezionale, così ogni edificio ha bisogno del suo laser e del suo foto rilevatore. Si inseriscono delle lenti per sfuocare leggermente il raggio. • VANTAGGI: grande larghezza di banda, poco costoso, facile da installare e non richiede una licenza. • SVANTAGGI: il raggio laser non può passare attraverso la pioggia o una fitta nebbia, ma può lavorare notevolmente bene nei giorni di sole, anche se il calore del sole potrebbe causare correnti di convezione che sollevandosi deviano il raggio e lo fanno ballare intorno al rilevatore. SATELLITI PER COMUNICAZIONE • 1962 anno di lancio del primo satellite. Un satellite artificiale può amplificare i segnali prima di rimandarli indietro. • Un satellite per comunicazione può essere pensato come un ripetitore di microonde nel cielo. • Contiene diversi Trasponder, ognuno dei quali ascolta una certa porzione di spettro, amplifica il segnale in entrata e lo ritrasmette su un’altra frequenza per evitare interferenza col segnale che arriva. • Il raggio diretto verso il basso può essere diffuso, coprendo una frazione sostanziale della superficie terrestre, o stretto, coprendo un’area solo pochi chilometri di diametro. 27 SATELLITI GEOSINCRONI • Un satellite tipico ha 12-20 trasponder, ognuno con una banda di 36-50 Mhz. • Un trasponditore a 50 Mbps può essere usato per codificare un singolo flusso di dati a 50 Mbps, 800 canali digitali vocali a 64 Kbps, o varie altre combinazioni. Due trasponder diversi possono usare differenti polarizzazioni del segnale => possono usare lo stesso intervallo di frequenza senza interferire. • Inizialmente la divisione dei canali nei trasponditori era statica dividendo la larghezza di banda in bande di frequenze fissate (FDM).Oggi si usa il multiplexing a divisione di tempo grazie alla sua maggiore flessibilità. • Con l’enorme discesa dei prezzi, dimensioni e requisiti di potenza della microelettronica, ogni satellite è equipaggiato con più antenne e più trasponder. Ogni raggio detto Puntiforme (Spot Beam) (di forma ellittica ediametro piccolo alcune centinaia di chilometri) diretto verso il basso può essere focalizzato su una piccola area geografica => possono avvenire simultaneamente più trasmissioni verso l’alto e verso il basso. BANDE COMMERCIALI • Banda C: la prima a essere designata per il traffico di satelliti commerciali. In essa sono assegnati due intervalli di frequenze, il più basso per il traffico diretto in basso (dal satellite) e quello più alto per il traffico diretto in alto (verso il satellite). Per un canale di connessione full-duplex si richiedono entrambi le direzioni. Queste bande sono già sovraffollate perché sono usate anche dalle società per i collegamenti terrestri a microonde. • Banda Ku: questa non è molto congestionata e a tale frequenza i satelliti possono avvicinarsi fino a 1°. Problema: la pioggia. L’acqua è un ottimo assorbente per queste microonde più corte. Soluzione: forti temporali sono di soliti locali, così usando diverse stazioni terrestri ampiamente distanziate invece di una sola. • Banda Ka: è stata anche allocata banda per traffico commerciale satellitare, ma l’apparecchiatura necessaria per usarla è ancora costosa. 28 VSAT (Very Small Aperture Terminals) • Questi piccoli terminali hanno antenne di 1 m e possono emettere circa 1 watt di potenza. Il collegamento verso l’alto è in genere buono per 19,2 Kbps, ma il collegamento verso il basso è migliore, spesso a 512 Kbps. • In molti sistemi VSAT, le microstazioni non hanno abbastanza potenza da comunicare direttamente con l’un l’altra (via satellite). • Utilizzando un hub, con una grande antenna e grande potenza è possibile trasmettere il traffico fra i VSAT come mostrato in figura dove l’hub funge da ripetitore fra la stazione 1 e la stazione 4. 1 3 2 4 VSAT Hub Fig. VSAT che usa un Hub. CARATTERISTICHE DEI SATELLITI • Anche se i segnali da e per un satellite viaggiano alla velocità della luce, la elevata distanza d’andata e di ritorno introduce un ritardo sostanziale. • Secondo la distanza fra l’utente e le stazioni terrestri e l’altezza del satellite sull’orizzonte, il tempo di transito da capo a capo è tra 250 e 300 ms. Un valore tipico è di 270 ms (540 ms per un sistema VSAT con un hub). • Sono dei mezzi di diffusione. Non costa di più spedire un messaggio a migliaia di stazioni nell’ombra di un trasponder di quanto costi spedirlo a una sola. • Sicurezza: i satelliti sono un completo disastro. La crittografia è essenziale quando si richiede la segretezza. • Il costo per trasmettere un messaggio è indipendente dalla distanza attraversata. Hanno un basso tasso d'errore e possono essere configurati quasi istantaneamente. 29 Effetto dei mezzi trasmissivi Poiché i segnali sono attenuati e distorti dai mezzi trasmissivi, un ricevitore può essere incapace di distinguere correttamente i bit 1 dagli 0. L’attenuazione e la distorsione sono fortemente influenzati da : • tipo di mezzo trasmissivo • bit rate del dato trasmesso • distanza fra i dispositivi comunicanti. Cause di Attenuazione e Distorsione • Attenuazione : limita la lunghezza massima del mezzo fisico (uso di amplificatori). Inoltre varia con la frequenza e distorce il segnale digitale. • Larghezza di Banda limitata : attenua le armoniche più elevate del segnale. • Propagation Delay : varia con la frequenza e introduce distorsione. • Noise : Crosstalk noise, impulse noise, thermal noise. 30 INTERSIMBOL INTERFERENCE (ISI) • I segnali digitali sono rappresentati da impulsi rettangolari che necessitano di una banda infinita per la trasmissione indistorta. Pulse response Input pulse • Il graduale decadimento degli impulsi rettangolari crea problemi (ISI fra impulsi adiacenti). (a) (b) 31