ALLA RICERCA DI NUOVI MONDI I PIANETI EXTRASOLARI Grazie alla collaborazione con la casa editrice Zanichelli mercoledì 11 novembre 2015, il Dott. Davide Cenadelli, ricercatore nel progetto Pianeti Extrasolari presso l’Osservatorio di Saint Barthelemy in Valle d’Aosta, ha presentato alle classi quarte e quinte del Liceo una conferenza sul tema attualissimo della ricerca di pianeti extrasolari. Gli studenti hanno partecipato con grande attenzione ed interesse. Al termine della conferenza il dott. Cenadelli ha risposto in modo esaustivo alle numerose domande rivoltegli dalla platea. Abstract Esistono pianeti che orbitano intorno a altre stelle, al di fuori del Sistema Solare? Questa domanda, che gli uomini si pongono da tempi remotissimi, negli ultimi decenni e' uscita dall'ambito puramente speculativo per divenire pienamente scientifica e trovare le prime risposte. Nel 1995 e' stato scopeto il primo pianeta orbitante intorno a una stella diversa dal Sole. La stella si trova nella costellazione di Pegaso, il suo nome e' 51 Pegasi e il pianeta - chiamato 51 Pegasi b - ha caratteristiche davvero inaspettate: ha una massa dell'ordine di quella di Giove ma orbita 20 volte piu' vicino alla propria stella che la Terra al Sole. Da allora, sono stati scoperti altri 2000 pianeti e si ritiene che questi siano solo un minima minoranza dell'enorme numero di pianeti esistenti nella Galassia, alcuni esotici come 51 Pegasi b, altri molto piu' simili ai pianeti del Sistema Solare e alla Terra stessa. Nel corso della conferenza come prima sono state introdotte le principali caratteristiche delle stelle (luminosita', temperaturea superficiale e cosi' via) per capire quali siano le piu' promettenti per la ricerca di pianeti. Dopodiche', si sono discusse le tecniche di scoperta. Infatti, non bisogna pensare che i pianeti si vedano direttamente al telescopio, tranne che in pochi casi fortunati. Bisogna viceversa cercare indizi della loro presenza nella luce delle stelle e a tal fine si utilizzano principalmente due metodi, l'uno detto spettroscopico (basato sull'Effetto Doppler) e l'altro fotometrico o dei transiti (basato sul passaggio di un pianeta davanti alla propria stella se la giacitura dell'orbita e' orientata lungo la linea di vista da Terra). Infine, si sono approfonditi i casi di alcuni pianeti notevoli, quali quelli piu' vicini al Sistema Solare o quelli piu' simili alla Terra. In particolare, il concetto di "simile alla Terra" introduce l'idea di "zona abitabile" in un sistema stellare. La zona abitabile e' il range di distanze dalla stella ove un pianeta puo' ipoteticamente ospitare acqua liquida. Si sono discusse quindi le caratteristiche dei pianeti a oggi scoperti piu' simili al nostro e si è accennato alle prospettive di ricerca futura, allorche' si potrebbe scoprire davvero la prima "Terra aliena".