Perego Stefania matr. 47986. Relatore Prof.ssa Silvana Signori, anno accademico 2009/2010. ANALISI E INTERPRETAZIONE DEI DATI DI BILANCIO DELLE IMPRESE DI BROKERAGGIO ASSICURATIVO. L’obiettivo della presente tesi è analizzare e interpretare i bilanci delle società di brokeraggio assicurativo, per cercare di verificare se le peculiarità di questo settore si rispecchiano anche nella rendicontazione economico-finanziaria. In specifico, si cercherà di conoscere in che modo questa particolare attività si riflette sulla struttura dello Stato Patrimoniale, sul Conto Economico e sulle performance aziendali. Ulteriore obiettivo è verificare la performance di Ubi Insurance Broker alla luce delle informazioni che emergeranno dalle caratteristiche dei dati medi di settore e dal confronto con società simili. In particolar modo, con riferimento a Ubi Insurance Broker, è stata svolta: - un’analisi orizzontale, perché sono state osservate le variazioni intercorse da un esercizio all’altro per le singole poste del bilancio; - un’analisi del trend, in quanto è stato approfondito l’andamento delle poste di bilancio per un arco di tempo di 3 anni; - un’analisi verticale, perché è stato predisposto un bilancio a base percentuale, in cui i dati sono esposti non più in termini assoluti, ma sono presentati in percentuale. È infine stata compiuta un’analisi spaziale, in cui è stato approfondito il confronto dei dati della singola impresa con i dati medi di settore e con quelli di aziende simili per fatturato e attività. Prima di analizzare i bilanci si è cercato di capire in cosa consiste l’attività di brokeraggio assicurativo partendo dall’oggetto dell’attività: i contratti di assicurazione; l’obiettivo di queste società è infatti quello di mettere in relazione i clienti con le compagnie di assicurazione con lo scopo di ottenere la migliore copertura assicurativa disponibile collaborando attivamente alla gestione della stessa. L’analisi è stata condotta da un punto di vista “esterno”; è dunque necessario considerare limiti “quantitativi” con riferimento alle informazioni disponibili e “qualitativi” con riferimento alla loro effettiva attendibilità e affidabilità. Detto questo, il primo passo di questo lavoro è stato quello di esaminare la solidità, liquidità e redditività di Ubi Insurance Broker dove possiamo concludere che la società presenta una struttura fonti-impieghi equilibrata e condizioni di equilibrio monetario. L’azienda ha inoltre un’adeguata gestione della liquidità, un buon livello di capitalizzazione, ottima capacità di credito e una buona solvibilità: le fonti a lungo termine finanziano parte degli impieghi a breve; l’unico aspetto negativo riguarda i crediti e il capitale circolante lordo che si rinnovano sempre meno spesso e questo denota perdita di efficienza commerciale. Perego Stefania matr. 47986. Relatore Prof.ssa Silvana Signori, anno accademico 2009/2010. La redditività aziendale può considerarsi buona; il ROE ampiamente superiore al rendimento dei titoli privi di rischio mostra che i portatori di capitale sono sufficientemente remunerati e il ROS crescente negli anni indica che la redditività delle vendite è in continuo miglioramento. Dal confronto con i dati medi di settore è emerso che l’unico importo non in linea (in negativo) è rappresentato dagli indici di turnover; l’azienda negli anni sta concedendo ai propri creditori delle dilazioni sempre più ampie, mentre è costretta a diminuire i tempi di pagamento dei debiti. Dopo aver analizzato anche altre società è stato possibile capire come l’attività di brokeraggio assicurativo si riflette sui bilanci; in particolare l’attività, che consiste nel mettere in relazione i clienti con le compagnie di assicurazione, ha come prima e immediata conseguenza che le imprese non necessitano di ingenti investimenti in attività fisse. L’attivo fisso infatti è essenzialmente composto per tutte e quattro le società solamente dall’immobile utilizzato per svolgere l’attività e dalle attrezzature industriali che rappresentano comunque un importo modesto. Dall’analisi è emerso che tutte le imprese, svolgendo la stessa attività, hanno una composizione dello Stato Patrimoniale omogenea: - un attivo e un passivo fisso “contenuto”; - un attivo e passivo corrente “importante”; - un valore del patrimonio netto molto basso rispetto al totale delle attività. Dall’analisi del Conto Economico è invece emerso che l’unico ricavo delle società è rappresentato dalle provvigioni, mentre la voce “altri ricavi e proventi” è solo marginale. Queste caratteristiche sono servite per interpretare i principali indici e margini e per evitare di giungere a conclusioni affrettate. Il valore del patrimonio netto particolarmente esiguo infatti porta come conseguenza che: - il grado di copertura delle immobilizzazioni risulta particolarmente positivo; - il grado di indipendenza da terzi presenta valori prossimi allo zero; - il valore del ROE è molto alto e “superiore” ad ogni possibile previsione. Inoltre, la prevalenza di passività correnti su quelle fisse fa risultare il ROD praticamente nullo. È risultato dunque fondamentale nello svolgimento della tesi cercare prima di capire le caratteristiche del settore per poi interpretare il risultato di alcuni indici altrimenti poco chiari.