n u m e r o u n o
m ic ro - fe st iv a l fr a c inem a e d jc ult ur e
SABATO 5 MAGGIO '07 @ spazio pubblico autogestito Leoncavallo
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c o l l a b o r a z i o n e
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L e o n c a v a l l o
DJCINEMA è un progetto culturale concepito sotto forma di evento itinerante, dedicato all'esplorazione dei rapporti intercorrenti tra
dj culture e cinema, finalizzato a nuove forme di fruizione e produzione culturale. Il progetto propone interventi anti-convenzionali,
collegamenti fra ambiti artistici differenti in contesti fruitivi normalmente non dedicati all'esplorazione interdisciplinare.
DJCULTURE + CINEMA = DJCINEMA.
Numerouno è un micro-festival.
La seconda tappa del progetto approda al Leoncavallo di Milano all'interno della serata in_put. Una doppia collaborazione attraverso
la quale dare forma ad un evento composito e complesso che incontrando diverse attitudini dalla propria cerca di costruire un
messaggio articolato e sfuggente, fatto di frammenti dialogici giustapposti nel fragore d'una serata danzante.
Programma:
ore 22
proiezione del film SANGUE – LA MORTE NON ESISTE (Italia/2005, 104′)
regia: Libero De Rienzo.
interpreti: Elio Germano, Emanuela Barilozzi, Luca Lionello, Libero De Rienzo.
in occasione del primo compleanno del film introdurranno la proiezione il regista ed il direttore della fotografia
Francesco Di Giacomo.
MILANO CALIBRO 9 - remixed
sonorizzazione L!VE di MILANO CALIBRO 9 (Fernando Di Leo, 1972)
musica: the electricalz
video: DJCINEMA
VJ-SET cinematico
ore 00.30
ore 1 ÷ 6
Dettagli:
>>> SANGUE – LA MORTE NON ESISTE
Ad un anno esatto dalla sua uscita nelle sale (5 maggio 2006 – 5 maggio 2007) facciamo la festa all'esordio dietro la macchina da
presa di Libero Di Rienzo. Introdurranno la proiezione il regista ed il direttore della fotografia Francesco Di Giacomo che ci
racconteranno come sono riusciti a realizzare quel che altrimenti sarebbe rimasta solamente un'utopia.
Il film di Libero De Rienzo contiene al suo interno la descrizione dei sogni e delle paure (come anche delle gioie) d'una intera
generazione. È come se un catalogo di immagini-frasi e suggestioni fosse impresso sulla pellicola. Film generoso e dunque
coraggioso, pezzo raro di cinema italiano capace di spogliarsi da pretestuose citazioni esterofile e di calarsi completamente nell'Italia
della metà del primo decennio dell'anno duemila. Suddiviso in due atti ed un epilogo comico, il film attraversa le vite di Stella e Iuri,
due fratelli legati da un amore profondo e viscerale che cancella ogni convenzione e corre libero e furioso a tutta velocità.
>>> MILANO CALIBRO 9 - remixed
Mezz'ora per celebrare una pellicola cult del 1972 della quale tutti parlano ma che pochi hanno visto. Un film fondamentale ed
irrinunciabile che partendo dalle suggestioni noir di Giorgio Scerbanenco ci restituisce una Milano cinica e spietata, indagata con
sguardo freddo e distaccato da un regista strepitoso che, con il suo cinema, ha influenzato il cinema a venire. «Il più grande noir
italiano di tutti i tempi», parola di Quentin Tarantino.
Milano calibro 9 è un congegno perfetto, una pellicola ad orologeria che deflagra sugli occhi dello spettatore, un feticcio stracult del
quale ci siamo appropriati ed attorno al quale abbiamo giocato, ri-montando e ri-sonorizzando. Una rilettura critica che ha unito
DJCINEMA ed il duo di dj e producers the electricalz in un progetto sinergico che presenteremo per la prima volta in quei del
Leoncavallo. Un nuovo ed inedito montaggio del film sopra al quale il duo cucirà, rigorosamente L!VE, una trama sonora intessuta di
beat fra l'elettronica e la techno. [sonorizzazione musicale: the electricalz / montaggio: DJCINEMA]
>>> VJ-SET cinematico
Fino alle prime luci dell'alba, accompagnando le sonorità techno dei torinesi Marcelo Tag + Tek e Patrick Di Stefano e dei
milanesi Radio Marelli, proporremo un vj-set monstre che shakererà fra loro i film che compongono la nostra personalissima
cineteca, alla ricerca di nuovi significati e collegamenti, per illustrare il nostro progetto e giocare con la settima arte.
Contenitore–Contesto:
in_put è una one night mensile proposta dai dj e producers milanesi b_team & the electricalz creata con l'intenzione di dare vita
ad un appuntamento mensile di divulgazione della cultura elettronica sotto forma di musica e immagini, la cui spinta nasce
dall'assenza, in una città come Milano, di spazi culturalmente liberi e aperti ad un pubblico ampio ed eterogeneo. La proposta
artistica mira a creare una contaminazione tra gli stili differenti che le due crew organizzatrici propongono, con l'obiettivo di mettere
in relazione più tipologie di appassionati delle sonorità elettroniche.
L
I
N
E
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U
P
MAIN ROOM: Dj Fresh (Bad Company, Breakbeat Kaos) b_team djs + dj Skizo (Mother Inc.) Mc Ardiman (Mother Inc.) Mike V
& Tode (Mother Inc. Back2Back Lifegate Radio) visual Lab9 & Studio2012
OUTSIDEROOM: the electricalz L!VE Marcelo Tag e Tek (Nasty Records-Torino) Patrick Di Stefano (Tonimusic-Torino)
RadioMarelli visual DJCINEMA
DJCINEMA
ideazione e realizzazione Paola Catò e Alessio Galbiati
[email protected] - http://djcinema.wordpress.com - www.myspace.com/djcinema_faq
D J C U L T U R E
+
C I N E M A
=
D J C I N E M A
DJ CULTURE
Definizione di un concetto
"Sono un dj. Sono quello che suono" David Bowie
Magazine, siti web e blog, radio e testi universitari ne parlano. Dj e club, clubbers e ravers, giovani ed ecstasy. Turntablism, mixing,
breakbeat e scratching. Chicago house, Ibiza party, Detroit techno. Abbiamo la netta sensazione di averne esperienza. Assumiamo
che la DJ CULTURE esiste.
Nelle comunità Afro-Americane durante i tardi anni ’60 e ’70 è emerso un modo di fare musica, un effervescente incrocio di stili soul,
funk, hip-hop, dub e disco favorito dalla disponibilità di nuovi mezzi tecnologici: il mixer e del vinile 12’ extended mix. Si
differenziano tecniche ed estetiche. Sorgono forme di aggregazione legate al ballo e alla figura del dj.
Il dj è nucleo di una costellazione di valori, etichette, atteggiamenti. Il dj incarna una cultura. La dj culture ha i suoi spazi rituali: il
club, la discoteca, il rave.
La cultura della musica elettronica, dance e non solo, si distacca dalla nozione di sottocultura giovanile legata alla distinzione di un
gruppo: è più onnicomprensiva. Per alcuni versi, attraversa i confini di classe. I rave e i party illegali mostrano maggiore volontà di
inclusione verso ‘il basso’. Ma non regge una generalizzazione. Esiste un gran numero di varianti della musica dance. Ognuna ha le
sue strutture e regole.
Il concetto di dj culture ha senso se si assume la cultura della musica dance come non omogenea e molteplice. La cultura del dj
attraversa distinzioni sociali ed etniche, ma pubblici differenti frequentano diverse serate e diversi eventi. La musica discrimina, così
come la location, il prezzo dell’ingresso, il modo giusto per vestirsi.
La musica (acid)house e rave si è ramificata e contaminata sottilmente in tanti sottogeneri, scene, modi di produrre ed ascoltare.
Difficile assumere UNA dj culture. È una realtà plurale.
La dj culture affonda le sue radici nei club in città così come nei rave party nascosti tra i boschi e nei festival all’aria aperta. Dai
dancefloor estivi di Ibiza allo spiritualismo dei party Goa nutriti di valori antioccidentali.
Le musiche elettroniche, quelle suonate dai dj, sono centro di pratiche di aggregazione legate ai luoghi della loro esperienza
collettiva e individuale.
Estetiche, tecniche e forme di socialità si intrecciano.
Nel circuito dei club, durante la transizione dalla disco music alla house, il DJ da selettore e manipolatore di dischi come era ancora
in parte concepito, è stato riconosciuto a tutti gli effetti produttore e parallelamente il giradischi ha acquisito statuto di strumento
musicale.
L’evoluzione della figura del dj ha posto nuovi valori. Il dj è l’artista di un suo mondo musicale. La musica elettronica del vivo
dimostra che la vera arte risiede nel "mix". Il dj è un nuovo tipo di artista-autore per cui l'operazione di SELEZIONE diventa
fondamentale: crea musica in tempo reale mixando delle tracce musicali preesistenti, manipola e genera suoni con strumenti
elettronici.
Il nuovo prestigio culturale che il dj ha acquisito negli anni Novanta si può collegare direttamente all'ascesa della cultura dei
computer. Il DJ ne esemplifica la logica basata sulla selezione e sulla combinazione di elementi preesistenti. Il DJ mostra il potenziale
di questa logica nella creazione di nuove forme artistiche. La selezione non è un fine in sé. L'essenza dell'arte del DJ sta nella
capacità di mixare elementi selezionati in modo ricco e originale.
Il club, tempio del dj, ha saputo così evolversi dalla semplice funzione di discoteca offrendosi al pubblico come laboratorio di nuova
musica. Nel corso degli anni Novanta la musica elettronica dance si è mossa oltre le convenzioni della club culture trovando altri
spazi di fruizione, dai festival ai musei, ai grandi eventi dance nelle arene.
Il dj-produttore è prodotto. DJ CULTURE significa che il dj è oggetto e prodotto culturale.
Le forme produttive emergenti nell’ambito delle musiche elettroniche dance hanno visto il riconoscimento di statuto artistico e
sviluppato parallelamente un forte impulso commerciale.
Oggi i grandi eventi dove le star sono i dj sono simili ai concerti rock mentre la scena musicale elettronica si è caratterizzata in un
primo momento come senza volto. L’industria coltiva uno star system parallelo a quello pop-rock mainstream e promuove grandi
eventi simili a quelli pop dove la star è il dj.
I dj sono marchi ed i frutti del lavoro promozionale si trasferisce su una serie di dischi, mentre i pubblici sviluppano precise
aspettative. Questo entro un’industria nata con il manifesto ideologico dell’anonimato rappresenta un riconoscimento da parte dei
proprietari delle etichette, dei promotori e di dj dei loro interessi economici.
Ma la disponibilità degli strumenti ad un costo accessibile alla massa vede l’industria del dj convivere con una galassia di produttori
indipendenti. Ogni collettivo, produttore e dj è una cellula nella grande macchina cerebrale collettiva elettronica, di cui è una piccola
ma influente sinapsi e menti affini proliferano sentendosi parte di un network globale di artisti o produttori culturali.
La musica elettronica, la cultura del club e tutto quello che vi ruota attorno hanno sperimentato uno sviluppo impressionante che ha
trasceso i loro canali abituali, popolando, arricchendo e inserendosi in contesti molto diversi, come il cinema, la pubblicità, le
comunicazioni, contaminando altre pratiche artistiche e in generale l’industria dell’intrattenimento.
Fonti: Sara Thornton, Lev Manovich, Alessio Bertallot, The Wire, David Hesmondhalg.
CINEMA
Con DJCINEMA ci poniamo l'obiettivo di investigare un tipo (o genere) cinematografico a nostro avviso non ancora adeguatamente
isolato all'interno della produzione culturale contemporanea legata alla settima arte (perciò l'ultima e dunque quella maggiormente
implicata con il mercato). Ciò nasce dalla constatazione dell'esistenza d'un universo filmico (dis)omogeneo che pone in contatto fra
loro un gran numero di pellicole d'ogni parte del pianeta capaci di tratteggiare un ritratto della nostra epoca, o della
contemporaneità. Parlando della musica da ballo, o utilizzandola come elemento fra i molti possibili, alcune pellicole sono in grado di
raccontarci i mutamenti in atto a cavallo del nuovo millennio, allo stesso modo di quel cinema che dagli anni '50 ha raccontato a
tempo di rock l'emergere di una nuova umanità, contrapposta alle precedenti generazioni perchè portatrice di nuovi modi e stili di
vita.
Lungometraggi, corti e documentari da isolare attraverso una tipologia che investighi il fenomeno secondo tre direttrici principali.
- Film che parlano del fenomeno. Film che a vario titolo affrontano o mettono in scena aspetti della ‘dj culture’.
- Film che utilizzano il fenomeno. In termini di colonna sonora o in termini di “parti” di sceneggiatura.
- Film che hanno ispirato o che costituiscono l'immaginario del fenomeno.
Queste tre categorie-tipologie appaiono astratte se slegate dall'oggetto in questione, rimandiamo dunque al nostro blog ed alla
visione (magari nelle prossime tappe del nostro progetto), perchè ciò di cui parliamo risiede nelle pellicola e di riflesso nella vita (o
viceversa?).
DJCINEMA
ideazione e realizzazione Paola Catò e Alessio Galbiati
[email protected] - http://djcinema.wordpress.com - www.myspace.com/djcinema_faq