Le muse dimenticate Concerto teatrale per tre musici, una voce e nove maschere in collaborazione con Il Rossignolo musica antica su struemnti originali Opera Italia P.I. :06080750489- C:F: : 94186490481 www.operaitalia.net Le muse dimenticate L’idea primaria su cui si basa questo progetto è di proporre in forma attualizzata uno dei temi che hanno caratterizzato la Firenze ed il contesto culturale fra il ‘500 ed il ‘600 nella riscoperta letteraria e musicale dei simboli e dei motivi dell’antica Grecia: le Muse. Non un ricordo polveroso e languido sulla compiutezza del passato rispetto all’arida contemporaneità senza prospettive per il domani, ma l’esigenza di costruire, o ricostruire, poggiando il futuro su quelle basi dell’arte e dei valori che nelle Muse hanno loro sintesi perfetta. Seguendo e prendendo ispirazione dagli intendimenti principali della Camerata de’ Bardi, è maturato un concerto teatrale in cui i temi delle Muse raccontati attraverso intrecci e contaminazione fra gli stilemi delle “arti sorelle”: letteratura, teatro, decorazione, costume ed ovviamente musica. Temi e motivi storici e musicologici, simbolismi e suggestioni arcaiche espresse attraverso un perfetto connubio fra musica, parola e gesto teatrale: un ritorno moderno al recitar cantando ed un omaggio a quel primordiale teatro in musica che dalla Toscana germogliò per poi diffondersi ed attecchire in tutta Europa con líopera. Opera Italia P.I. :06080750489 C:F: : 94186490481 www.operaitalia.net La musica Originariamente le Muse erano legate alla musica, considerata la prima di ogni arte. In seguito fu loro attribuita la protezione di ogni forma di pensiero. Ecco quindi che, partendo proprio dalla “Musica” protagonista del Prologo nell’Orfeo di Claudio Monteverdi ("Io la Musica son, ch'a i dolci accentiso far tranquillo ogni turbato core,ed or di nobil ira, ed or d'amore posso infiammar le pi˘ gelate menti.") prende il via un percorso ideale che - attraversando quasi cento anni di repertorio e tutte le principali scuole europee - si associa di volta in volta con ognuno dei campi artistico/intellettuale. Ora in maniera più esplicita (la danza, la poesia amorosa, la storia, gli inni) ora più sottile e allusiva (la poesia epica, la commedia, la tragedia, l’astronomia), ogni brano o gruppo di brani è inteso a tratteggiare nella sua essenza, o al contrario in un particolare aspetto, e come in una galleria di miniature, ogni arte. Euterpe (musica) Claudio Monteverdi - Orfeo: Prologo Talia (commedia) Stefano Landi - T’amai gran tempo Tersicore (danza) Andrea Falconiero - Passacalle - Foliia echa para mi señora Polimnia (inni religiosi) André Campra - Laudate Dominum - Motet a Voix seule et deux dessus Erato (poesia amorosa) Biagio Marini - Sonata sopra “Fuggi dolente core” Clio (storia) Giacomo Carissimi - Lamento di Maria Stuarda Giulio Caccini - Amor io parto - Dolcissimo sospiro - Amarilli Melpomene (tragedia) Marc-Antoine Charpentier - Médée - Suite Calliope (poesia epica) Henry Purcell - Sinfonia da Dido and Aeneas - Lamento di Didone Urania (astronomia) Diego Ortiz - Recercada segunda - Recercada settima John Dowland What poor astronomers are they Opera Italia P.I. :06080750489 C:F: : 94186490481 www.operaitalia.net I brani letti Gli estratti letterari all’interno del programma sono scelti al fine di completare quelle atmosfere che anche in letteratura sono così bene descritte, con un riferimento preciso fra testo e Musa di riferimento. E’ di Guittone d’Arezzo (Or vegna a la danza) un immaginifico estratto sul tema della Danza, mentre da Virgilio (Eneide, canto X) e Torquato Tasso (Qual rugiada e qual pianto) provengono brani sul tema dell’Astronomia. Le mise en scène Lo spettacolo è stato pensato nel rispetto reciproco fra musica e teatro, cercando quell’equilibrio che caratterizza e codifica il teatro in musica tradizionale, nonostante la drammaturgia di questo progetto sia del tutto originale. Per la mise en scène si è fatta una scelta che privilegiasse gli aspetti simbolici intorno al tema delle Muse, come a voler cogliere gli aspetti più leggibili ed umanizzati delle nove figure di donne. Per questo, la rappresentazione scenica di ognuna di esse avviene attraverso una maschera neutra, il “simbolo” per eccellenza, in un fine gioco corrispondente fra significato e significante. Questi nove luoghi deputati, apparentemente privi di senso, sono pian piano resi elementi vitali attraverso il correre della musica e con minime azioni sceniche; ogni maschera assume, quindi, le sembianze di una Musa particolare per mezzo di un sapore musicale ad essa collegato, attraverso líaccostamento di più oggetti scenici ad essa riferiti, con la lettura di brani letterari intorno a quel tema specifico. Motore di questa azione, oltre la musica sempre presente, è la cantante che assume il ruolo di Musa sopra le Muse, quel legame fra tutte le arti che dà vita e significato a tutte le arti ad essa collegate : musica, danza, poesia amorosa, storia, commedia, poesia epica, tragedia, mimo ed astronomia. Opera Italia P.I. :06080750489 C:F: : 94186490481 www.operaitalia.net L’elemento base dello spettacolo è rappresentato dalle maschere. Questi nove elementi scenici sono maschere neutre di dimensione e colore uguale. Sono poste frontalmente rispetto all’ensemble musicale e la disposizione di esse permette allo spettacolo di avere una geometria variabile in relazione alla grandezza del palco ove viene rappresentato. Agli elementi di base si contrappongono oggetti scenici colorati che vanno ad ornare, completare ed unirsi alla maschera per caratterizzarla come una delle nove Muse. Alcuni di questi oggetti sono altresÏ studiati come il risultato di una trasformazione di altri elementi scenici, trasformazione che avviene teatralmente attraverso la cantante durante un aria o uníazione mimica. Ottaviano Tenerani direttore musicale e l’hesemble IL ROSSIGNOLO Stimato dalla critica internazionale come "uno dei più raffinati giovani gruppi italiani di musica antica" per la verve interpretativa "che unisce una straordinaria e ispirata vitalità al rigore filologico", Il Rossignolo è un gruppo - a geometria variabile secondo il repertorio affrontato - specializzato nello studio e nellíesecuzione di musica antica su strumenti storici fondato e coordinato dai flautisti Marica Testi, Martino Noferi e dal clavicembalista Ottaviano Tenerani, che ne è anche direttore. L’attività discografica del gruppo ha portato alla realizzazione dei progetti riguardanti importanti riscoperte in tempi moderni come i Madrigali et canzonette a cinque voci di Orazio Caccini, le Sinfonie da camera di G.B. Martini , ed i Notturni a quattro di G.B. Sammartini; dedicati a repertorio più noto i progetti sui Concerti e Sinfonie di Alessandro Scarlatti , e i Concerti per violino et organo di Antonio Vivaldi . Il CD dedicato alle Sonate op. 2 di Benedetto Marcello/Sonate a solo cembalo, è stato accolto e scelto tra i dischi dell'anno. Recentemente il gruppo ha siglato un accordo discografico con Sony Classical International. Il primo frutto di questa nuova collaborazione è stato l’incisione del Germanico, opera recentemente riscoperta da Il Rossignolo e attribuita a Georg Friedrich Händel. Il disco, a pochi mesi dalla sua uscita, è stato recensito da giornali e riviste specializzate come "un successo planetario". Ha ottenuto in Francia la “Muse díOr”, è stato disco del mese di ottobre 2011 per il prestigioso BBC Music Magazine, CD 5 Stelle per il Financial Times Deutschland. Attualmente è al primo posto tra i "Recent Best Sellers" SONY/DHM. Molti sono stati negli anni gli eventi promossi e curati dal gruppo. Citiamo fra gli ultimi la progettazione e realizzazione del Festival Contemporaneamente Barocco di Siena, i progetti in collaborazione con l’Associazione Opera Italia, la cura dell’allestimento dell’Orfeo di Claudio Monteverdi all’Hermitage di San Pietroburgo. Opera Italia P.I. :06080750489 C:F: : 94186490481 www.operaitalia.net Il Rossignolo è gruppo in residence per un progetto didattico presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali Rinaldo Franci a Siena, dove coordina il dipartimento d’interpretazione storica, con corsi di strumenti antichi e musica d’insieme. A completamento della costante attività musicale e musicologica, dal 2010 il gruppo ha dato vita ad una propria casa editrice, le Edizioni Il Rossignolo, canale privilegiato attraverso cui presentare i frutti delle varie attività, con pubblicazioni di Edizioni Urtext, Facsimili, Edizioni critiche e Studi. Marco Castagnoli autore e regista Autore, regista e project manager culturale, nasce a Firenze nel 1983 ed intraprende giovanissimo lo studio del flauto e della musica antica con Federico Maria Sardelli. Prosegue lo studio per 14 anni e si specializza nel repertorio barocco. A 19 anni debutta professionalmente come attore e flautista. Fra gli spettacoli, è in scena nel 2002 a Roma e Piacenza con “Il tradimento per l’onore” di Cicognini per la regia di Luciano Alberti. Nel 2003 debutta a Firenze con “La Mandragola” con la regia di Pier Paolo Pacini , spettacolo che riprende per circa 40 repliche arrivando nel 2009 alla tournée in Giappone. Nel 2004 lavora ne “La rappresentazione di Stella” per la regia di Luciano Alberti, in una tournée fra Roma, Piacenza e la Spagna. E’ flautista di scena di “Lorenzo 1492” e “Manierismi” per la regia di Sandro Carotti. E’ flautista per le colonne sonore di spettacoli teatrali, fra cui “Decamerone” di Ugo Chiti. Nel 2006 e nel 2007 collabora con Maurizio Scaparro nella promozione di “Voci d’Europa” al Teatro della Pergola di Firenze. Contemporaneamente è direttore degli eventi promozionali e d’immagine del marchio d’abbigliamento Berik per 3 anni consecutivi. Dal 2007 al 2009 è assistente di Maurizio Scaparro, con quale partecipa al film “L’ultimo Pulcinella”, all’allestimento di “Turandot” al teatro del Festival Pucciniano, alla Biennale di Venezia. Nel 2009 lavora come assistente alla regia ad “Ernani” con Massimo Gasparon al Municipale di Piacenza. Sempre nel 2009 è assistente alla regia di Michal Znaniecki in “Don Giovanni” al Teatro dell’opera di Cracovia e in “Lurezia Borgia” al Teatro dell’opera di Varsavia. Nel 2010 fonda l’organizzazione Opera Italia con cui idea ed organizza il “Festival dei Renai”, festival di 7 spettacoli fra danza, musica e prosa. Nel 2010 debutta come regista in “Pinocchio”, spettacolo fra danza e mimo con 16 giovani danzatori e performers. Partecipa, con Opera Italia, all’organizzazione del festival Toscana delle Culture nel 2010 e 2011. Nel 2011 idea Opera Italia Education, un progetto formativo fra le professioni del teatro e la ludoteca teatrale per bambini disabili. E’ autore di un format di docufiction teatrali per ville e giardini storici. Opera Italia P.I. :06080750489 C:F: : 94186490481 www.operaitalia.net Lavinia Bertotti soprano Lavinia Bertotti si dedica dal 1983 al repertorio rinascimentale e barocco. Ha studiato dapprima a Bologna e presso la Scuola Civica di Milano con Cristina Miatello, quindi si è perfezionata con Anatoli Goussev. Contemporaneamente, dal 1986 al 1991 ha frequentato presso la "Sommer Akademie für Alte Musik" di Innsbruck, gli stage di canto barocco tenuti da Jessicah Cash, con la quale ha studiato anche privatamente a Londra. Presso la stessa Akademie ha seguito i corsi di stilistica per cantanti, tenuti da Nigel North. Dal 1990 al 1994 ha partecipato al Seminario di Interpretazione, tenuto da Roberto Gini, presso la Scuola Civica di Musica di Milano, nell'ambito del quale ha approfondito l'estetica e la vocalità proprie del repertorio che va dal teatro monteverdiano alla cantata settecentesca, conseguendo poi il diploma nel 1994. Nel 1992 si è classificata tra i vincitori del concorso AS.LI.CO per il perfezionamento nella vocalità monteverdiana. Vari sono i gruppi specializzati nel repertorio medievale, rinascimentale e barocco con cui collabora, tra altri: "Mala Punica" diretto da Pedro Memelsdorf, l'"Ensemble Concerto" di R. Gini, il "Conserto Vago" di Massimo Lonardi, l'"Ensemble Aurora" di E. Gatti "Le Parlément de Musique" di M. Gester, il "CIMA" di R. Martinini, l'"Ensemble 415" di Chiara Banchini, "A sei voci" di B. Fabre-Garrus, Les Muffatti di Peter Van Heygen. Ha collaborato come cantante solista, producendosi in vari teatri d'Europa, con la Socìetas Raffaello Sanzio, gruppo teatrale tra più reputati nelle "avanguardie" internazionali. Si è prodotta in numerosi festival di musica antica italiani ed internazionali, ed ha al suo attivo numerose incisioni discografiche e radiofoniche. Opera Italia P.I. :06080750489 C:F: : 94186490481 www.operaitalia.net Scheda tecnica Lo spettacolo è concepito per avere luogo in spazi di forma e dimensione variabili come teatri, sale da concerto, luoghi di interesse storico sia al chiuso che all’aperto. Per quest’ultima possibilità si segnala, tuttavia, che dato il carattere intimo dello spettacolo e per una migliore resa acustica, eventuali spazi aperti devono preservare la dispersione acustica e mantenere raccolto il luogo della rappresentazione. Per una corretta illuminazione della scena, sono sufficienti 8 pezzi luce dimmerabili. Dettagli e specifiche su materiali, gelatine e disposizione degli apparati possono essere concordate con la produzione in relazione al luogo specifico di rappresentazione. Non sono necessari aiuti o supporti tecnici per il montaggio scenico, considerando che i materiali sono di poco peso e di ridotte dimensioni. Direzione musicale e ricerca Ottaviano Tenerani Regia Marco Castagnoli Soprano Lavinia Bertotti Ensemble Marica Testi – Flauto traverso Martino Noferi – Flauto traverso e oboe barocco Ottaviano Tenerani - Clavicembalo Allestimento Elena Bianchini Produzione a cura di Opera Italia Direttore di produzione Giada Bruschi ufficio: via Francesco Landini 9, Firenze web: www.operaitalia.net mail: [email protected] tel: + 39 388 9756092 Opera Italia P.I. :06080750489 C:F: : 94186490481 www.operaitalia.net