Milano Auditorium di Milano Fondazione Cariplo Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI Matthias Hermann direttore Jörg Widmann clarinetto Quartetto Danel Sabato 18.IX.10 ore 21 Rihm Lachenmann ° 59 Torino Milano Festival Internazionale della Musica 03_24 settembre 2010 Quarta edizione SettembreMusica Wolfgang Rihm (1952) IN-SCHRIFT, per orchestra 20 min. Über die Linie II, per clarinetto e orchestra Prima esecuzione italiana 37 min. Helmut Lachenmann (1935) Tanzsuite mit Deutschlandlied (1979/80) per quartetto d’archi e orchestra 20 min. 1a Sezione 0. Preparazione, 1. Introduzione, 2. Walzer, 3. Marcia, 4. Transizione 2a Sezione 5. Siciliano, 6. Capriccio, 7. Valse lente 3a Sezione 8. Transizione, 9. Giga, 10. Tarantella, 11. Transizione 4a Sezione 12. Aria I13. Polka, 14. Aria II 5a Sezione 15. Introduzione, 16. Galopp, 17. Coda (Aria III) Prima esecuzione italiana Mathias Hermann, direttore Jörg Widmann, clarinetto Quartetto Danel In collaborazione con Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai Relazioni di spazio e suono nella musica di Rihm e Lachenmann In-schrift è stato esplicitamente scritto nel 1995 per essere eseguito nella basilica di San Marco a Venezia. La ricca e fascinosa acustica del luogo ha spinto Rihm su una strada differente da quella, più ovvia, di un’elaborazione spazializzata che dislocasse diverse sorgenti acustiche all’interno dell’edificio, in continuità con la tradizione policorale veneziana fin dai tempi di Giovanni e Andrea Gabrieli. Rihm non ha messo il suono nello spazio di San Marco, ma ha lavorato per inserire – o per ‘in-scrivere’, come dice il titolo – lo spazio di San Marco nel suono. Operazione interessante, che non vincola il brano al luogo per cui è nato, bensì il luogo al brano, che così porta con sé quello spazio ad ogni esecuzione. La spazialità interna al suono è in effetti ciò che colpisce di più in questa grandiosa variazione su una sola nota (un fa diesis) attorno alla quale volteggiano, come raggi e scintillii, grappoli di suoni e di ritmi che sembrano voler veicolare non solo la risonanza dello spazio veneziano, ma anche la sua unica e particolare luce ricca di scorci, colori, riflessi. La solennità del luogo sacro è suggerita invece dal monumentale e lapidario incedere delle lunghe frasi di contrabbassi e ottoni gravi: anche qui, forse, si scandisce una ‘in-scrizione’. La timbrica originale, ottenuta con un organico tutto sommato ridotto, non prevede archi acuti, ma si avvale di una ricca batteria di fiati e di ben cinque percussionisti. La profondità sonora è ottenuta con una molteplicità di mezzi: la variazione timbrica dell’unisono, la ricca articolazione di livelli dinamici, i rintocchi delle campane tubolari e, non ultimo, la distanza evocativa degli incisi melodici che si alternano ora solenni, ora minacciosi. Durante l’ascolto emerge sempre di più una sorta di pathos rituale che si colora di reminiscenze (pastosità bruckneriane, un estratto di adagio mahleriano, un frammento ritmico del Sacre...). Verso la fine il tessuto sonoro si spoglia completamente e lascia in evidenza la sola struttura ritmica, come se per un attimo potessimo vedere l’ossatura della musica. È il momento della profondità minima, prima che lo sguardo si apra di nuovo per la sezione finale. La linea è un concetto musicale, ci spiega Rihm. Coincide grosso modo con la melodia, ma ne sottolinea l’orizzontalità, la cantabilità, la connessione con il respiro. Ma la linea è anche un concetto strategico: indica un confine, un limite, una zona di oltrepassamento. Über die Linie vuole muoversi al di sopra e al di là (‘über’) della linea in entrambi i sensi: costruire un filo sonoro continuo che non scorra semplicemente all’interno di una melodia, ma che unisca diversi elementi del tessuto e della forma musicale e, così facendo, superare i confini della materialità sonora data (le possibilità strumentali) e delle convenzioni estetiche (troppo, troppo poco, ma anche cantabile, espressivo, ritmico, ripetuto ecc.). L’andamento magmatico del brano, in effetti, suggerisce sempre uno scorrimento profondo, un riflusso continuo di strati sovrapposti, una complessità multidimensionale che si muove costantemente sul pericoloso crinale del cambiamento di stato: mai solo liquido, solo trasparente, solo enfatico, solo espressivo. Sempre più cose insieme, sempre estremizzate alla ricerca del loro limite e della linea che le unisce. La lunga e lenta apertura, ad esempio, costruisce su diversi piani prospettici il rapporto tra il clarinetto solista e l’orchestra. La divisione dei ruoli è chiara (il solista è figura, l’orchestra è sfondo), ma il trattamento declina le ricchissime varietà della risonanza, dell’eco, del ritardo, del colore armonico, della distribuzione timbrica. Il cuore del brano è invece un energico ostinato ritmico che si muove tra la ricerca del colore orchestrale (dove si raggiungono esiti sorprendenti) e l’afflato armonico di figure di accompagnamento memori dell’eredità tardo-romantica. Queste situazioni estreme, tuttavia, non vengono create come luoghi di culmine espressivo e formale, 3 dove si consuma una preparazione e si attende uno scaricamento. La ricerca è quella di una densità dalla quale lo sviluppo musicale prenda forma da sé, dalla propria energia e complessità interna. Per questo, dice Rihm, in questo brano «nulla viene bruciato, ma tutto è incandescente». Ritmi di danza, melodie popolari, estratti di musiche bachiane: nella Tanzsuite mit Deutschlandlied la tradizione e l’immaginario musicale collettivo sono posti come un consapevole punto di partenza dello sviluppo compositivo. Essi formano quella rete di ‘categorie estetiche già socializzate’ dalle quali, per Lachenmann, nessun compositore può prescindere. Il brano non si muove, dunque, in un campo sgombro, vergine, nella «illusione di uno spazio sonoro e temporale liberamente disponibile e plasmabile», bensì su materiali già noti all’ascoltatore, su «griglie temporali già date, modelli ritmici e gestuali familiari, pubblici». Certo, questi materiali di partenza vengono dislocati e trasposti con fantasia e giocosità sorprendenti e l’ascolto, di conseguenza, viene incessantemente provocato da riconoscimenti e prese di distanza, agnizioni e vertigini. Ma questo è precisamente l’intento del compositore: non riproporre formule del passato, né dilettare un pubblico accomodato all’interno di un rituale di identificazione trito e falso, bensì mostrare all’interno della musica, nella sua stessa struttura costruttiva, la tensione e la contraddizione tra il facile godimento del già noto e la presa di coscienza di sé come esseri spirituali e liberi, capaci di apertura, di scoperta, di novità. Questo, per Lachenmann, è il compito dell’arte oggi, ciò che la distingue dallo sfruttamento commerciale, dal bisogno psicologico, dalla comodità culturale borghese, dalla ritualità magica regressiva: l’appello ad un’umanità che, tramontate le illusioni idealistico-borghesi, storicistiche e ideologiche, sa ormai di essere l’«abisso» di cui parlava Büchner («gira la testa a chi prova a guardarvi dentro»), sa guardare le proprie contraddizioni, riconoscerle e lavorarci. L’arte è questo lavorio incessante di apertura del paesaggio, di sfondamento dell’orizzonte, alla ricerca di nuove possibilità della percezione, di una rinnovata mobilità dello spirito. Perciò nel brano sentiremo pochissimi suoni convenzionali, conosciuti, riconoscibili. In compenso avremo l’occasione di percepire sfumature, timbri, paesaggi, narrazioni sonore, ma soprattutto saremo invitati a percepire il nostro modo di ascoltare, le nostre attese, la nostra libertà di aprirci al nuovo. Pietro Mussino* *Ha compiuto studi musicali presso i Conservatori di Torino e Bologna e studi filosofici all’Università di Torino. È attivo come direttore di coro, compositore, didatta e musicologo. 4 Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai è nata nel 1994: i primi concerti furono diretti da Georges Prêtre e Giuseppe Sinopoli. Dal novembre 2009 lo slovacco Juraj Valcˇuha è il nuovo Direttore principale. Jeffrey Tate è stato Primo direttore ospite dal 1998 al 2002, assumendo quindi il titolo di Direttore onorario. Dal 2001 al 2007 Rafael Frühbeck de Burgos è stato Direttore principale. Nel triennio 2003-2006 Gianandrea Noseda è stato Primo direttore ospite. Dal 1996 al 2001 Eliahu Inbal è stato Direttore onorario dell’Orchestra. Altre presenze significative sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai sono state quelle di Carlo Maria Giulini, Wolfgang Sawallisch, Mstislav Rostropovič, Myung-Whun Chung, Riccardo Chailly, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Yuri Ahronovitch, Marek Janowski, Dmitrij Kitaenko, Aleksandr Lazarev, Valery Gergiev, Gerd Albrecht, Yutaka Sado, Mikko Franck, James Conlon, Roberto Abbado. L’Orchestra tiene a Torino regolari stagioni, affiancandovi spesso cicli primaverili o speciali: fra questi, fortunatissimo quello dedicato alle sinfonie di Beethoven dirette da Rafael Frühbeck de Burgos nel giugno 2004. Dal febbraio 2004 si svolge a Torino il ciclo Rai NuovaMusica: una rassegna dedicata alla produzione contemporanea che presenta in concerti sinfonici e da camera prime esecuzioni assolute, molte delle quali di opere composte su commissione, o per l’Italia. L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai suona spesso in concerti sinfonici e da camera nelle principali città e nei festival più importanti d’Italia. Abituali ormai le sue presenze a MITO SettembreMusica e alla Biennale di Venezia. Numerosi e prestigiosi anche gli impegni all’estero, fra questi le tournée in Giappone, Germania, Inghilterra, Irlanda, Francia, Spagna, Canarie, Sud America, Svizzera, Austria, Grecia, e l’invito a suonare nell’agosto del 2006 nel concerto conclusivo del Festival di Salisburgo. L’Orchestra esprime e organizza anche numerose formazioni da camera con organici variabili, che svolgono un’intensa attività concertistica, incrementata dal circuito regionale ‘Piemonte in Musica’ e da molte presenze in Italia e all’estero. L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai ha inoltre preso parte a eventi particolarmente significativi, come la Conferenza Intergovernativa dell’Unione Europea svoltasi a Torino, l’omaggio per il Giubileo Sacerdotale di Giovanni Paolo II in piazza San Pietro a Roma, il Concerto di Solidarietà con la Città di Torino per la ricostruzione della Cappella del Guarini, i concerti per la Festa della Repubblica (in molte edizioni dal 1997) e il Capodanno 2000 nella piazza del Quirinale, tutte manifestazioni trasmesse in diretta televisiva. Altro tradizionale appuntamento è il Concerto di Natale ad Assisi nella Basilica Superiore di San Francesco. Il 3 e 4 giugno del 2000, in diretta su RaiUno e in mondovisione, l’Orchestra è stata protagonista dell’evento televisivo Traviata à Paris, con la direzione di Zubin Mehta. Questa produzione della Rai ha conseguito nel 2001 l’Emmy Award per il miglior spettacolo musicale dell’anno e il Prix Italia come miglior programma televisivo nella categoria dello spettacolo. Il 27 gennaio 2001 l’Orchestra ha aperto ufficialmente in diretta televisiva su RaiTre le celebrazioni per il centenario della morte di Giuseppe Verdi, eseguendo nella Cattedrale di Parma la Messa da Requiem, sotto la direzione di Valery Gergiev. Tutti i concerti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai sono trasmessi su RaiRadio 3 e, attraverso il circuito Euroradio, anche nel resto del mondo. Molti sono registrati e mandati in onda su RaiTre. L’Orchestra svolge una ricca attività discografica, specialmente in campo contemporaneo. Dai suoi concerti dal vivo sono spesso ricavati cd e dvd. 5 Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI Violini primi 1)Alessandro Milani Marco Lamberti(°) Giuseppe Lercara Antonio Bassi Irene Cardo Valerio Iaccio Elfride Kani Kazimierz Kwiecien Alfonso Mastropasqua Fulvia Petruzzelli Francesco Punturo Rossella Rossi Violini secondi 1)Paolo Giolo Enrichetta Martellono (°) Carmine Evangelista Jeffrey Fabisiak Rodolfo Girelli Alessandro Mancuso Vincenzo Prota Francesco Sanna Ilie Stefan Isabella Tarchetti Viole 1)Geri Brown Margherita Sarchini (°) Tamara Bairo Massimo De Franceschi Rossana Dindo Federico Maria Fabbris Maurizio Ravasio Matilde Scarponi Violoncelli 1)Pierpaolo Toso Ermanno Franco (°) Giacomo Berutti Claudia Dalla Monta’ Carlo Pezzati Stefano Pezzi Davide Pracca Fabio Storino Contrabbassi 1)Cesare Maghenziani Silvio Albesiano (°) Giorgio Curtoni Luigi De Fonte Maurizio Pasculli Paolo Ricci Virgilio Sarro Flauti/Ott./Flauto solista 1)Dante Milozzi Fulvia Biselli Paolo Fratini Carlo Bosticco ( +ott e fl sol) 6 Oboi/Cr. Inglese 1)Francesco Pomarico Sandro Mastrangeli Franco Tangari (+ cr ingl) Clarinetti/Clarinetto Basso 1)Enrico Maria Baroni Franco Da Ronco Graziano Mancini Roberto Bocchio ( cl bs) Fagotti/Controfagotti 1)Elvio Di Martino Cristian Crevena Mauro Monguzzi Bruno Giudice (c.fg) Corni 1)Stefano Aprile Emilio Mencoboni Valerio Maini Giuseppe Merlo Trombe 1)Marco Braito Ercole Ceretta Roberto Rivellini Tromboni/Trombone Cbs/Tuba 1)Joseph Burnam Devid Ceste Antonello Mazzucco Fabio Rovere Fabio Costa (trb contrabbasso) Arnaldo Marchesi (trb contrabbasso) Daryl Smith Marvin (tuba) Timpani/Percussioni 1)Claudio Romano Stefano Bardella Maurizio Bianchini Biagio Carlomagno Carmelo Gullotto Alberto Occhiena Arpa 1)Margherita Bassani PF/Celeste 1)Andrea Rebaudengo 1) = Prime Parti (°) = concertini arc Matthias Hermann, direttore Nasce a Ludwigsburg nel 1960. Studia Musica, Germanistica e Direzione ed è allievo di Helmut Lachenmann. È stato direttore ospite presso l’Orquesta y coro de RTVE Madrid, RSO Vienna, RSO Stoccarda, Staatsoper di Stoccarda, SWR-Sinfonieorchester di Friburgo e Baden-Baden, Ensemble Modern, Lucerne Festival Orchestra, Tokyo Symphony Orchestra, Taipei National Symphony Orchestra, London Sinfonietta, SWR Vokal-Ensemble così come direttore di orchestre ed ensembles a New York, Bruxelles, Stoccolma, Beijing und Cracovia. Docente in diversi corsi estivi di Nuova Musica in Germania, Austria, Polonia, Repubblica Ceca e Ucraina. Dal 1987 Matthias Hermann insegna alla Staatliche Hochscule für Musik und Darstellende Kunst di Stoccarda e dal 1991 è Professore di Teoria musicale. Dal 2007 è ProRettore. Come compositore vanta innumerevoli commissioni per festival ed ensembles, da ultimo per il Staatsopernchor di Stoccarda. È anche autore di libri sull’analisi della Nuova Musica. 7 Quartetto Danel Con oltre 80 concerti lanno, il Quartetto Danel è una delle formazioni più accreditate sulla scena internazionale. Particolarmente impegnato nell'esecuzione della musica contemporanea e del ventesimo secolo, è presente nelle maggiori stagioni concertistiche e le sue interpretazioni sono state trasmesse da Bayerischer Rundfunk, BBC, NPS, Radio-France, RTBF, RSR, VRT-Klara, France-Musique, Hessischer Rundfunk, Norddeutscher Rundfunk, SWR, WDR. È regolarmente invitato dai festival Agora, Aldeburgh, Ars Musica, Badenweiler, Beethoven Fest, Evreux, Lisbona, Nijni-Novgorod, Montpellier, Nantes, RoundTop Texas, van Vlaanderen, Schloss-Elmau, Heidelberg, Amburgo, Orlando, Traustein, Pharos, Trust, Kuhmo (dove è stato Quartetto ‘in residenza’). Le registrazioni del Quartetto Danel: Bacri, Biarent, De Clerck, Dusapin, Shostakovich, Koering, Gounod, Goeyvaerts, Lambotte, Lampson, Mendelssohn, Mernier, Raskatov, Ronsenthal, Saygun, Souris, Swinnen, Weinberg, Zhang, dimostrano la sua poliedrica qualità interpretativa. I molteplici riconoscimenti della critica e l’estremo interesse da parte del pubblico permettono al quartetto una presenza costante in un settore in piena evoluzione. Registrano per Accord-Universal, Auvidis-Valois, Calliope, Col Legno, Cyprès, CPO, Fuga Libera, Megadisc, Triton. Con Europalia Russia, nel 2005 il Quartetto Danel ha proposto i programmi Salons Russes e la serie dei 15 quartetti di Shostakovitch al Concertgebouw Brugge e nel 2006 a Bruxelles presso la Sala del Conservatorio ed in seguito all'Opéra de Liège, a Manchester, Parigi, Sapporo e Padova. Ha collaborato con grandi compositori contemporanei come Dusapin, Harvey, Lachenmann, Rihm, Volans, e con giovani compositori di talento come Bosse, Bacri, Breawaeys, Cassol, De Clerck, Defoort, d'Haene, Fafchamps, Honderdoes, Lampson, Mantovani, Mercier, Nelissen, Flender, Swinnen, Van der Harst, e Zhang, tra gli altri. Attualmente è impegnato all’Ircam di Parigi dove collabora con la compositrice Florence Baschet per la creazione di un’opera prevista per il 2008. Il Quartetto Danel ha preso il posto del Quartetto Lindsay come Quartetto ‘in residenza’ alla Manchester University ed in questa veste è impegnato in seminari, concerti e masterclass in collaborazione con il compositore John Casken ed i musicologi Bary Cooper, David Fallows e David Fanning. Fin dalla sua formazione il Quartetto Danel ha posto particolare attenzione alla diffusione della musica nelle zone rurali e tiene regolarmente masterclasse e seminari rivolti ad interpreti amatoriali e giovani musicisti; i suoi componenti sono Artisti ‘in residenza’ presso il Lille CNR, con il contributo del Ministere van de Vlaamse Gemeenschap - administratie Cultuur, della Comunità Francese del Belgio e dell'Associazione Francese di Azione Artistica. Il Quartetto Danel Quartet si è costituito a Bruxelles nel giugno 1991 e ha studiato con i grandi maestri dell'esecuzione e dell'interpretazione della musica per quartetto d’archi: con il Quartetto Amadeus fin dall'inizio della sua formazione, in seguito con il Quartetto Borodin e Feodor Drushinin del Quartetto Beethoven, con Walter Levin che ha contribuito a raffinare la sua interpretazione del repertorio e con Pierre Penassou che lo ha collegato alla grande tradizione Francese. www.quatuordanel.com Marc Danel, violino Gilles Millet, violino Vlad Bogdanoas, viola Guy Danel, violoncello 8 Jörg Widmann, clarinetto Jörg Widmann ha studiato clarinetto con Gerd Starke alla Munich Hochschule für Musik. La sua grande passione è la musica da camera, suona regolarmente con partner come Tabea Zimmermann, Heinz Holliger, András Schiff, Kim Kashkashian e Hélène Grimaud. Come solista si esibisce come artista ospite con le maggiori orchestre in Germania e all’estero e ha dato concerti con direttori come Christoph von Dohnányi, Sylvain Cambreling, Christoph Eschenbach e Kent Nagano. Ha eseguito la prima assoluta di diversi concerti per clarinetto a lui dedicati. Nel 1999 ha eseguito Musik für Klarinette und Orchester di Wolfgang Rihm e nel 2006 Cantus di Aribert Reimann con l’orchestra sinfonica WDR. Dal 2001 Widmann è titolare della cattedra di clarinetto alla Freiburg Hochschule für Musik e dal 2009 anche di una cattedra di composizione. All’età di undici anni Jörg Widmann inizia gli studi di composizione con Kay Westermann e continua poi con Hans Werner Henze, Wilfried Hiller e Wolfgang Rihm. Come compositore ha ricevuto nel 1999 il Belmont Award for Contemporary Music of the Forberg Schneider Foundation, lo SchneiderSchott Music Award e il Paul Hindemith Prize nel 2002. Nel 2003 è stato premiato con un premio speciale dalla Ernst von Siemens Music Foundation e con il premio onorario al Munich Opera Festival. La sua opera Das Gesicht im Spiegel è stata selezionata da una giuria di esperti della rivista musicale «Opernwelt» come la prima più importante del mondo nella stagione 2003/04. Nel 2004 Widmann riceve l’Arnold Schönberg Prize dall’ Arnold Schönberg Centre di Vienna e dal Deutsches Sinfonie Orchester Berlin. Nel 2004 e 2005 è stato compositore ospite in diversi festival e orchestrem tra cui la DSO Berlin, NDR das neue werk e il festival di Salisburgo. Jörg Widmann ha composto una trilogia per grande orchestra basata sul trasferimento di forme vocali in scrittura orchestrale. La trilogia consiste in Lied (eseguito per la prima volta nel 2003 e registrato dalla Bamberg Symphony Orchestra e Jonathan Nott), Chor (eseguito per la prima volta nel 2004 dalla DSO Berlin e Kent Nagano) e Messe, eseguito per la prima volta nel giugno 2005 dalla Munich Philharmonic Orchestra con la direzione di Christian Thielemann. Nel 2007 Pierre Boulez e la Filarmonica di Vienna hanno eseguito per la prima volta Armonica, un lavoro orchestrale di Widmann, mentre il suo Violin Concerto è stato eseguito in prima assoluta dalla Young German Philharmonic sotto la direzione di Manfred Honeck. Il 2008 vede due prime assolute: Antiphon con Paavo Järvi alla direzione della Frankfurt Radio e il ciclo pianistico Eleven Humoresques, eseguito per la prima volta nel maggio 2008 e commissionato dalla Carnegie Hall di New York per Yefim Bronfman. All’inizio della stagione 2008/2009 la Bavarian Radio Symphony Orchestra e Mariss Jansons hanno presentato la prémiere de Con Brio. Nel marzo/aprile 2009 Widmann ha vissuto e lavorato a Dubai. Durante il ventesimo anniversario dell’Opera Bastille, l’opera/installazione Am Anfang di Anselm Kiefer e Jörg Widmann vienne allestita nel luglio del 2009, nella quale Widmann si esibisce come compositore, clarinettista e debutta come direttore d’orchestra. Nell’estate 2009 diventa compositore dei festivals di Schleswig-Holstein e Lucerna. Nella stagione corrente è compositore della Cleveland Orchestra, del Wien Konzerhaus e, durante l’estate, del West Cork Chamber Music Festival Durante la primavera 2010 la Deutsche Oper am Rhesin ha allestito e rivisitato una versione dell’opera Das Gesicht im Spiegel. In aggiunta a wuesti ingaggi per orchestra, Jörg Widmann lavora a diversi progetti di musica da camera, con artisti quali il pianista Yefim Bronfman, la violinista Carolin Widmann, il violoncellista Christian Poltera, il violinista Renaud Capucon, il pianista Momo Kodama e la soprano Mojca Erdmann e con quartetti quali Artemis, Vogler, Pacifica e il Minguet Quartet che eseguono regolarmente i suoi lavori. 9 MITO SettembreMusica è un Festival a Impatto Zero® Il Festival MITO compensa le emissioni di CO2 con la creazione e tutela di foreste in crescita nel Parco Rio Vallone, in Provincia di Milano, e in Madagascar Una scelta in difesa dell’ambiente contraddistingue il Festival sin dall’inizio. Per la sua quarta edizione, MITO SettembreMusica ha scelto di sostenere due interventi dall’alto valore scientifico e sociale. Contribuire alla creazione e tutela di aree all’interno del Parco Rio Vallone, in Provincia di Milano, un territorio esteso su una superficie di 1181 ettari lungo il torrente Vallone che nel sistema delle aree protette funge da importante corridoio ecologico, significa conservare un polmone verde in un territorio fortemente urbanizzato, a nord-est della cintura metropolitana. In Madagascar, isola che dispone di una delle diversità biologiche più elevate del pianeta, l’intervento forestale è finalizzato a mantenere l’equilibrio ecologico tipico del luogo. Per saperne di più dei due progetti fotografa il quadrato in bianco e nero* e visualizza i contenuti multimediali racchiusi nel codice QR. Visualizza il filmato sui due progetti sostenuti dal Festival *È necessario disporre di uno smartphone dotato di fotocamera e connessione internet. Una volta scaricato il software gratuito da www.i-nigma.com, basta lanciare l’applicazione e fotografare il quadrato qui sopra. Il costo del collegamento a internet varia a seconda dell’operatore telefonico e del tipo di contratto sottoscritto. In collaborazione con 10 MITOFringe, tanti appuntamenti musicali che si aggiungono al programma ufficiale del Festival MITOFringe nel mese di settembre a Milano la trovi... … in metro Tutti i giovedì, venerdì e sabato MITOFringe arriva nella metropolitana milanese con tre concerti al giorno nelle stazioni Cordusio, alle ore 16, Cadorna, alle ore 17, e Duomo, alle ore 18. Fringe in Metro inaugura sabato 4 settembre alle ore 16.30 con tre ore di musica non stop nella stazione Duomo. In collaborazione con ATM. … in stazione Martedì 7 e martedì 21 settembre, alle ore 17.30, la nuova Stazione Garibaldi si presenta ai milanesi con due appuntamenti musicali. I concerti, il primo nel Passante di Porta Garibaldi e il secondo in Porta Garibaldi CentoStazioni, sono dedicati alla musica funky e jazz. In collaborazione con Ferrovie dello Stato e CentoStazioni. … nei parchi Tutte le domeniche del Festival, la festosa atmosfera delle bande musicali anima i parchi cittadini. Il 5 settembre alle 12 nei giardini pubblici Montanelli di Porta Venezia, il 12 settembre alle 12 al Parco Ravizza e il 19 settembre alle 11 al Parco Sempione. … nelle piazze e nelle strade della periferia milanese Nei weekend trovi MITOFringe nelle piazze e nelle strade della periferia milanese con concerti nelle zone Baggio (sabato 5 alle 20.45), San Siro (venerdì 10 alle 21), Casoretto (sabato 11 alle 21), Pratocentenaro (venerdì 17 ore 21) e Isola (domenica 19 ore 21). I cinque appuntamenti, realizzati in collaborazione con Unione del Commercio, sono riservati alla classica, al folk, al jazz e alla musica etnica. … nei chiostri, nelle strade e nelle piazze del centro Concerti nei chiostri e negli angoli più suggestivi di Milano guidano i cittadini alla scoperta di un patrimonio artistico e architettonico a molti sconosciuto. Lunedì 13 alle 17.30 nel chiostro di via Santo Spirito e lunedì 20 alle 18 nel chiostro della sede della Società Umanitaria. Tutti i lunedì inoltre eventi musicali nelle zone del centro: il 6 settembre alle 13 in Corso Vittorio Emanuele (ang. Via Passarella), il 13 alle ore 18.30 in via Fiori Chiari (ang. Via M. Formentini) e il 20 alle ore 13 in via Dante (ang. via Rovello). Il 7, 8 e 22 settembre, alle 18.30, MITOFringe dà appuntamento alle colonne di San Lorenzo per tre concerti dedicati alla musica classica ed etnica. … nelle Università Tre appuntamenti in un percorso musicale che invita i cittadini in tre luoghi storici della città. Martedì 14 alle 16.30 il tango nella sede dell’Università Statale, mercoledì 15 alle ore 17 all’Università Cattolica un appuntamento di musica classica e il 16 alle ore 12.30 al Politecnico di Milano un concerto di musica barocca. … in piazza Mercanti con artisti selezionati dal web Uno spazio ai nuovi talenti: musicisti ed ensemble selezionati tra quelli che hanno riposto all’invito sul sito internet del Festival inviando il loro curriculum e una proposta artistica, si alternano con set di 15-20 minuti sul palco per le libere interpretazioni allestito in Piazza Mercanti. Mercoledì 8 settembre, dalle 13 alle 15, il palco è riservato alle formazioni di musica corale, mercoledì 15 settembre, nello stesso orario, si esibiscono gli ensemble di musica da camera. Domenica 12 settembre, dalle ore 15, un pomeriggio dedicato ai bambini under 12 e alla gioia di suonare in famiglia. Il programma dettagliato è disponibile sul sito www.mitosettembremusica.it /programma/fringe.html 11 MITO SettembreMusica Promosso da Città di Milano Letizia Moratti Sindaco Massimiliano Finazzer Flory Assessore alla Cultura Fiorenzo Alfieri Assessore alla Cultura e al 150° dell’Unità d’Italia Comitato di coordinamento Presidente Francesco Micheli Presidente Associazione per il Festival Internazionale della Musica di Milano Massimo Accarisi Direttore Centrale Cultura Antonio Calbi Direttore Settore Spettacolo Città di Torino Sergio Chiamparino Sindaco Vicepresidente Angelo Chianale Presidente Fondazione per le Attività Musicali Torino Anna Martina Direttore Divisione Cultura, Comunicazione e promozione della Città Angela La Rotella Dirigente Settore Spettacolo, Manifestazione e Formazione Culturale Enzo Restagno Direttore artistico Francesca Colombo Segretario generale Coordinatore artistico Claudio Merlo Direttore generale Realizzato da Associazione per il Festival Internazionale della Musica di Milano Fondatori Alberto Arbasino / Gae Aulenti / Giovanni Bazoli / Roberto Calasso Gillo Dorfles / Umberto Eco / Bruno Ermolli / Inge Feltrinelli / Stéphane Lissner Piergaetano Marchetti / Francesco Micheli / Ermanno Olmi / Sandro Parenzo Renzo Piano / Arnaldo Pomodoro / Davide Rampello / Massimo Vitta Zelman Comitato di Patronage Louis Andriessen / George Benjamin / Pierre Boulez / Luis Pereira Leal Franz Xaver Ohnesorg / Ilaria Borletti / Gianfranco Ravasi / Daria Rocca Umberto Veronesi Consiglio Direttivo Francesco Micheli Presidente / Marco Bassetti / Pierluigi Cerri Roberta Furcolo / Leo Nahon / Roberto Spada Collegio dei revisori Marco Guerreri / Marco Giulio Luigi Sabatini / Eugenio Romita Organizzazione Francesca Colombo Segretario generale, Coordinatore artistico Stefania Brucini Responsabile biglietteria Marta Carasso Vice-responsabile biglietteria Carlotta Colombo Responsabile produzione Federica Michelini Assistente Segretario generale Luisella Molina Responsabile organizzazione Letizia Monti Responsabile promozione Carmen Ohlmes Responsabile comunicazione 14 Lo Staff del Festival Per la Segreteria generale Chiara Borgini con Eleonora Tallarigo Per la Comunicazione Livio Aragona Responsabile edizioni / Marco Ferullo Ufficio stampa Marta Francavilla Responsabile redazione web / Roberta Punzi Referente partner e sponsor / Uberto Russo Ufficio comunicazione con Elisabetta Villa e Francesca Carcucci / Cristina Castiglioni / Lorenza Giacardi Margherita Maltagliati / Valentina Meotti / Francesco Monti / Maddalena Pais Alberto Raimondo / Daniela Valle Per la Produzione Ludmilla Faccenda Responsabile logistica produzione / Nicola Giuliani, Matteo Milani Andrea Minetto Direttori di produzione con Grazia Bilotta / Francesco Bollani Niccolò Bonazzon / Angelica Buoncore / Stefano Coppelli / Paola Rimoldi e Elisa Abba / Claudio Bardini / Giacomo Carabellese Stefano Chiabrando / Diego Dioguardi / Consuelo Di Pietro / Laura Ginepri Marta Masnaghetti / Bianca Platania Per la Promozione Alice Fantasia / Federica Mulinelli e Lea Carlini Per la Biglietteria Monica Montrone Responsabile gestione del pubblico Andrea Rizzi Responsabile infopoint con Alberto Corielli / Giulia De Brasi Silvia Masci / Marida Muzzalupo / Chiara Sacchi e Arjuna Das Irmici via Dogana, 2 – Scala E, II piano 20123 Milano telefono +39.02.88464725 / fax +39.02.88464749 [email protected] / www.mitosettembremusica.it 15 I concerti di domani e dopodomani Domenica 19.IX Lunedì 20.IX ore 12 antica Basilica di San Marco Johann Sebastian Bach Messa in si minore BWV 232 Akademie für Alte Musik Berlin Cappella Amsterdam Daniel Reuss, direttore Joanne Lunn, soprano Maarten Engeltjes, contralto Thomas Walker, tenore Peter Harvey, basso Celebra Don Luigi Garbini Ingresso libero ore 15 incontri Centro Congressi, Fondazione Cariplo L’impatto economico e sociale di un investimento culturale sulla città: la ricaduta di MITO su Milano, alla luce delle tre edizioni precedenti Ne discutono Giovanni Bazoli Francesca Colombo Francesco Micheli Severino Salvemini Ingresso gratuito ore 17 Teatro Sala Fontana Nel paese del tramonto Un racconto di Astrid Lindgren con la musica di Edvard Grieg Milena Vukotic, voce recitante Angela Annese, pianoforte Posto unico numerato € 5 ragazzi classica ore 18 Galleria d’Arte Moderna - Villa Reale, Sala da Ballo Un’ora con Chopin e Schumann Patrizia Salvini, pianoforte Ingressi € 5 ore 21 contemporanea Piccolo Teatro Strehler Sconcerto Teatro di musica per Direttore - Attore Orchestra Musica di Giorgio Battistelli Testo di Franco Marcoaldi con Toni Servillo Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli Marco Lena, direttore regia di Toni Servillo Posti numerati € 15, 25 ore 22 ore 17 contemporanea Piccolo Teatro Studio Musiche di Rihm e Lachenmann Ensemble Modern Helmut Lachenmann, voce recitante Ingresso gratuito classica ore 18 Galleria d’Arte Moderna - Villa Reale, Sala da Ballo Un’ora con Chopin e Schumann Yesol Lee, pianoforte Ingressi € 5 ore 21 antica Piccolo Teatro Strehler Istanbul 1710 Dmitrie Cantemir “Le Livre de la Science de la Musique” e le tradizioni musicali sefardite e armene Hespérion XXI Jordi Savall, direttore con Kudsi Erguner, flauto ney e altri musicisti ospiti Posti numerati € 15, 25 ore 22 Teatro Out Off Cheval Una pièce ludico-musicale e tecnico-sportiva di Antoine Defoort e Julien Fournet Prima esecuzione italiana Posto unico numerato € 10 www.mitosettembremusica.it Responsabile editoriale Livio Aragona Progetto grafico Studio Cerri & Associati con Francesca Ceccoli, Anne Lheritier, Ciro Toscano 16 performance Teatro Out Off Cheval Una pièce ludico-musicale performance e tecnico-sportiva di Antoine Defoort e Julien Fournet Posto unico numerato V 10 MITO SettembreMusica Quarta edizione È un progetto di Realizzato da Con il sostegno di I Partner del Festival partner istituzionale Sponsor Media partner Sponsor tecnici Il Festival MITO a Milano è a Impatto Zero®. Aderendo al progetto di LifeGate, le emissioni di CO2 sono state compensate con la creazione e tutela di foreste in crescita nel Parco Rio Vallone in Provincia di Milano, e in Madagascar Si ringrazia • per l’accoglienza degli artisti Fonti Lurisia COM.AL.CO. Sas Guido Gobino Cioccolato ICAM Cioccolato Galbusera S.p.A. • per l’abbigliamento dello staff • per il sostegno logistico allo staff GF FERRÉ BikeMi -5 Milano Torino unite per l’Expo 2015