Musica Alternativa Non conforme

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Musica Alternativa
Una canzone vale più di mille volantini
Questo articolo vuole essere un piccolo contributo alla diffusione della Musica Alternativa e dei temi in esso contenuti.
I gruppi "alternativi" ci raccontano di quando si lottava e si lotta (e spesso anche si moriva) per grandi Ideali e Valori; ci
raccontano gli orrori del passato che nessuno ci ha mai fatto studiare a scuola; ci raccontano le speranze per un futuro
migliore e spingono, noi giovani che siamo il domani, a continuare a lottare per quei Valori e quegli Ideali.
Dovremmo uscire fuori dagli stereotipi che la moda ci impone, riappropriarci della capacità di giudizio, di critica, per
ritrovare le nostre radici e capire per quali valori dovremmo batterci.
Tutto questo soprattutto alla luce dei fatti che stanno contraddistinguendo i nostri
giorni...(http://alternativa04.altervista.org)
Tutto cominciò tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni 70. In quegli anni la gioventù era nettamente divisa in “quelli
di destra” e “quelli di sinistra”. Si viveva nelle sezioni, si lottava nelle strade…e sempre più spesso si moriva.
Si moriva a Destra e a Sinistra, lotte di piazza, lotte ideali, lotte pericolose e spesso assassine. Lotte quasi giustificate e allo
stesso tempo condannate da una classe politica a volte “Democratica” “Dc” e a volte “anti-democratica” “Comunista”;
Lotte in cui si pensava se qualche “nero” un po' troppo alternativo si faceva “male” non importava niente, anzi “non era
reato”! Con la giustificazione di tipo “tanto che cazzo ce ne frega se qualche F. . . . . .a muore, con tutti quei morti che
hanno fatto loro…” ; come se loro i “Demosocialcomunisti” fossero dei santi portatori di giustizia, verità e pace. Siamo
vittime e carnefici per dirla alla “Skoll” noto cantautore di Destra. Si! Un cantautore! Ma come anche i F......i sanno
cantare?!Ebbene si anche “quelli di destra” sanno dire la loro, e non lo fanno con le “pistole”, con le “bombe”, con le
“chiavi inglesi”, ma con la Musica!
Musica che certo non deve essere paragonata a quella che si ascolta nelle radio o che si vede a MTV o che si pubblicizza tra
uno slogan e l'altro; forse è anche per questo che si chiama “Musica Alternativa”, alternativa a chi e a che cosa?
Alternativa perchè c'è chi ragistrava canzoni con un registratore di musicassette in cucina, per l'amico che stava in carcere,
alternativa perchè bastava una cantina un amplificatore due accordi e via...Di certo nei primi anni dalla nascita della M.A.
la qualità del suono e della musica in generale lasciava molto a desiderare, ma i testi quelli sono sempre stati “poesie” per
alcuni “maledette” per altri “ benedette”, ma esistono anche canzoni d'amore che vanno oltre la politica come per esempio il
gruppo milanese i D.D.T. in cui cantano “...oggi del Duce non me ne frega niente, oggi voglio pensare a lei...”. Ma negli
anni 90 incominciano a nascere case discografiche di “area”, nuovi strumenti, nuovi gruppi, cantautori, migliorano in tutto e
per tutto la Musica Alternativa, che passa anche per “Musica Non Conforme” oppure “Rock Identitario” diventando così
una vera forma d'arte sia nei testi che nelle musiche, aggregando nelle sue schiere molti giovani compreso anche il campo
femminile sempre più ardito con voci di accompagnamento e non solo, come spiega la presenza di “Viking” neo solista , e
varie associazioni culturali “d'area” una su tutte “Durlindana” (http://durlindana.altervista.org). Altro aspetto alternativo è
che degli oltre 300 prodotti ufficiali realizzati dagli oltre 100 gruppi e solisti italiani, non è stato venduto nei circuiti
commerciali dei negozi musicali; oltre 750 canzoni sono state diffuse semplicemente con il “passaparola” tra un MC e LP
ed ora con CD, tutta la penisola cantava...e canta. A “sinistra”, l’allora PCI, capì l’importanza della musica come veicolo
per arrivare alle nuove generazioni e stanziò fondi per favorire consorzi musicali,vere e proprie fucine di tantissimi gruppi
e cantautori che proprio così cominciarono la loro carriera artistico-militante(da Guccini ai Nomadi,passando per De
Gregori,Bennato,Bertoli ecc..).Basti pensare che nelle “feste dell’unità” un ruolo centralissimo era riservato proprio ai
concerti cui assistevano anche giovani attratti solo dalle canzoni (che venivano trasmesse da tutti i canali ufficiali di
diffusione) e si trovavano per la prima volta a contatto con simbologie che poi avrebbero accettato come proprie.
(Hobbit1994 Rock Nazionalista).
Alternativa a un mondo sbagliato, ad una società sbagliata, ad uno stile di vita che è quello dell'estremo consumismo, quello
di avere, avere tutto e subito, un mondo di apparenza, di falsi miti, falsi valori, false verità, verità diversificate da chi
gestisce il potere a modo suo e quando gli fa più comodo. Dopo la caduta della RSI, visione concreta e reale di un mondo
davvero diverso e forse migliore di quello di oggi, il mondo sognato e che sognano i nostri musicisti e dopo la nascita della
Costituzione della prima Repubblica l'avvento della DC il sopravvento dei Comunisti, hanno condannato la Destra Italiana
ad una sorta di reclusione oltre che in galera, anche nelle fogne e su marte come vogliono i “compagni”. E' proprio qui in
questi oscuri luoghi che piccole e poche persone con l'estremo traguardo di cercare la “Terza via”, non musicisti di
professione, no gente che aveva intenzione di sfondare nel mondo dello spettacolo, ma gente comune che ha incominciato a
gridare “una voce controvento...” come cantavano i ZPM...
un vento che si diceva democratico e liberale, ma nella realtà agiva tramite “la strategia della tensione”. Gente comune ma
diversa, perchè sognavano una politica diversa, oppure non erano loro i diversi ma il mondo che è diventato diverso nei loro
confronti? “Noi non siamo uomini d'oggi....siamo nati in un tempo sbagliato...” così cantava Massimo Morsello altro
grande esponente della Musica Alternativa. Alternativa in tutto e per tutto, nei testi, nei suoni, nelle emozioni che emanano
un'aura di fede che si tramanda da generazioni in generazioni che non aspettava altro che sfociare nella vita reale, in azioni.
Gli autori di questa musica che vanno dalla fine degli anni 60 sino ai nostri giorni, hanno tutti dei valori comuni, quei valori
che riassumo sotto il nome di Tradizione, ci vorrebbe un numero speciale della nostra rivista Identità per farvi capire questo
concetto, ci limitiamo per ora solo a questo articolo. Questo movimento musicale trae come ispirazione anche da artisti
italiani di “grande spessore etico e morale” come Fabrizio De Andrè e Gaber, ciò non vuol dire che questi autori fossero in
qualche modo vicini alla Destra, ma diciamo “politicamente scorretti” nei confronti di una certa politica che tuttora esiste,
come esistono (per fortuna) ancora le loro canzoni. Gli artisti della musica alternativa, hanno dato e danno “anima e core”
nel scrivere, suonare, cantare(nei miglior dei modi quando capita...) la loro Idea (ascoltare per credere..). Come dice il
sottotitolo di questo articolo “una canzone vale più di mille volantini”, “...se sei triste canta, canta al vento noi ti sentiremo
e insieme a te canteremo, canteremo all'europa, canteremo all'amore canteremo a una grande grande bandiera di
libertà...” così ci dicono i “Clessidra”, cari ragazzi e ragazze se questo mondo non vi piace, non cercate di attaccarvi alla
prima voce che sentite,al primo volantino che leggete, alla prima bandiera che vedete sventolare, se dicono che ormai le
ideologie sono finite, è per farvi credere a non credere più a niente, così sarete omologabili, gestibili, comandabili, come dei
burattini nel “Paese dei Balocchi” altra nota canzone degli “Hobbit”. Con questo non voglio dire che dovete leggere e
credere solo a questa rivista (nessuno ha la verità in tasca), ma consideratela un punto di partenza e confrontatela con altre
riviste decisamente più “accattivanti” la vita è vostra, la coscienza è vostra, il pensiero è vostro, non del “Grande Fratello”
altra canzone dei mitici “Zetazeroalfa”; abbiatene cura, perché ora è giunto il tempo di agire, di entrare in azione, “...le idee
fanno paura per questa società ma ancora più paura può far la fedeltà, la fedeltà e una terra, la fedeltà è un amore sono
cose troppo grandi per chi non le ha nel cuore...” per dirlo come gli “Amici del vento”. L' Identità che ognuno di noi deve
crearsi e difendere sarà l'arma più potente, “...vivi per essere e non per avere lotta per vivere, libero è uomo...” come ci
dicono ancora i “Clessidra”. Vi lascio salutandovi romanamente con affetto, con la speranza di avervi dato con questo
articolo un minimo di curiosità su questo movimento che è stato ed è e sarà il PIU' COMPLESSO, DURATURO E
MACROSCOPICO ESEMPIO DI CULTURA SOMMERSA CHE L'ITALIA ABBIA MAI RISCONTRATO NEL CORSO
DELLA SUA STORIA.
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