in distri - Giovanni Umberto Battel

in
distri
INGRESSO PER INVITO
so lo portinerio del Conservotorio
mo dell'inizio dei concerti,
esourimento dei posti
A concerto inizioto non sorò consentito l'ingresso in solo
C
,,.p
Conservotorio di Musico Benedello Morcello
Polozzo Pisoni - Compo S. Stefono
30124 Venezio - S. Morco,28l0
Tel.04l 5225604 041 5236561 - Fox 04,l 5239268
lnfoline: [email protected]
[email protected]
- wwwconseve. it
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settembre
f'
2009
Ensemble"KLAVIERIMBA"
Anionio Cerovolo
- Fobio Giovonnoli {percussioni)
- Irene Fronceschini (pionoforte)
Désirée Scuccuglio
18 settembre
2009
i
Federico totti (floutoi
--
Morio Tereso Corunchio (pionoforte)
25 seftembre 2009
Cristiono Contodin (violo do gombo bosso)
Tiziono Bognoti (tiorbol
2
ottobre 2009
Motleo Messori (clovicembolol
I
ottobre 2009
IRIO DIVENEZIA
Froncesco lovolo (violino)
luco Lucchetto (clorinetto)
Federico Lovoio (pionoforte)
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I Conseruatori di Musica, cbiamati a suolgere un ruolo di Alta Formazione, hanno il compito di orientare in modo sempre più incisiuo la propria azione uerso il "momento dell'uscita" dello studente, non come
semplice conclusione di un percorso ma come graduale inserimento nel mondo del lauoro e corcegrcnte ualorizzazione del percorso di studi suolto.
Nell'anuale mommto di profonda crisi per tutte le attiuità artisticbe, a cui si agiunge, per il settore musicale italiano, l'endemica carenza di musica nella scuola di ogni ordine e grado con la conseguente scar'
w d.omanda di cultura musicale, non è certo facile incidere con successo nel mercato del lauoro, nM questa circostataa non deue far uenir meno la uolontà istituzionale,
La specirtciù degli studi musicali porta con sé una sorta di uantagio rispetto 6d altrp discipline: I'acquisizione, la conoscenza, la pratica, in musica si completano e si confermano con l'esibizione pubblica, che
mo in un con77t{t età. Qò
professionale,
è già di per sé
oso e anziano"
in un
io è simite a
certo di un
maestro. Per questo motiuo non può esistere scuola di musica senza spazi di proua in pubblico. Le molteplici aniuità, definite di produzione arti§ica, organizzate dal Conseruatorio ne qualificano l'operato e
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risultati durante e dopo il
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pubblico,
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concerti
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aperti
al
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accedere ai Sagifinali
Sala Concerti, con le audizioni
ogni
Istituto
più
tutti
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Conseruatori,
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o
questi
utilizzati
euenti,
a
Natale e Pasqua e così uia Oltre
si distingue e caratterizza per ulteriori iniziatiue. A Venezia, in linea Coln la fama della città, il
Conseruatorio ba attiuato una serie di opportunità di alto liuello: dalla mobilità internazionale Erasmus
alle collaborazioni locali per replicare sul territorio le più importanti produzioni; dalle collaborazioni
con la Biennale alle coproduzioni con ilTeatro La Fenice, che uede l'allestimento operistico come un labo'
ratorio cbe conduce lo studente uerso esperienze professionali: il teatro d'opera, fra tutte le possibili produzioni di un Conseruatorio, rappresenta infatti una sintesi naturale fra le molte materie - strumentali,
uocali, teatrali e storiche - seguite dagti studenti, e costituisce un modello di Lauoro e di organizzazione
che ba il suo preciso cor4spondente nel mondo delle profesioni. Altro esempio è l'opportunità di esibirsi
corne solista con l'orchestra del Teatro La Fenice: per un musicista cbe si affaccia alla carriera concerti'
stica poter suonare con un'orcbestra di grande leuatura artisilca è un'esperienza profesionaLe straordinaria e rara, specie in ttalia. Si agiungono i laboratori dedicati a specifici ambiti di studio, sempre sfo'
cianti nella produzione artistica aperta al pubblico. Ancbe I'Orcbestra regionale dei sette Conseruatori del
Veneto, gestita nel 2009 dat Conseruatorio di Venezia, rientra in quest'ambito di opportunità professiona'
li, basti pensare cbe la dirigerà per il debutto, preuisto il 17 luglio 2009, Eliabu Inbal.
Ia programmazione annuale del lungo elenco delle produzioni artisticbe deue, in questo modo, far parte
integrante della gestione degli impegni didanici dello studente di Conseruatorio. Per trouare conferma
deLla riccbezza di tale produzione artisilca organizzata dal Benedetto Marcello è suJficirnte uisitare il sito
www.conseue.it,
Giunti, negli ultimi dieci anni, a questo traguardo era necessario fare un ulteriore passo in auanti: tutta
I'attiuità sopradescritta è riuolta agli studmti, nel senso che il Conseruatorio produce attiuità artistica non
in quanto tale ma come attiuità indispensabile alla preparazione dei propri studenti, compito istituzio'
nale primario. Il "momento dell'uscita", citato aLl'inizio di questa presentazione, può però essere ancbe
uisto come una sorta di "arriuederci"; ed ecco cbe far tornare in Conseruatorio, come concertista, cbi lo
con successo, può significare dare un ualore agiunto al ruolo dell'Istituzione nel proba
frequmtato
muouere l'irnerimento nel mondo del lauoro dei propri studenti e quindi anche dei propri ex studenti.
non togliere Ea'
Queso il senso della nuoua iniziatiua del 2009 intitolata "l uenerdì del Conseruatorio":
della scuola ma agiungere un elemmto di ricchezza e
zio agli studmti o trauisare l'identità
formatiua
di qualità artistica. Proprio per questo motiuo ancbe i docenti cbe si sono resi disponibili saranno impegnati in palcoscenico.
Docenti ed ex studenti cbe suolgono attiuità artistica, che sono in carriera, si ritroueranno per la prima
uolta in Conseruatorio come concertisil.
[Jn'occasione in più per la cittadinanza per scoprire o riascoltare chi, dopo essere stato studente a
Venezia, e sono moltissimi, bafatto e stafacendo "strada" come arti§a.
Per la prima edizione 2009 I'iniziatiua è stata aperta ai diplomati degli ultimi 10 anni, con I'auspicio cbe
le edizioni dei prossimi anni diano gradualmente spazio a tutti.
Ne è scaturita una Stagione concertistica estremamente uaria come organici, cqrrispopdmte alla grande uarietà di indirizzi musicaLi presenti in Conseruatorio, e molto interessante e originale a liuello di
Flauto
Quartetto
repertorio. Si ua dal Duo
dal Duo pianistico al
Duo "antico" VioLa da gamba
-
oforte al Trio Violipo
-
Clarine
ercussionisti, dall'Ensemble co
Tiorba, dalla formazione jazz alla canzone d'arte, dal Pianoforte al
Clauicembalo.
Un rapido sguardo ai programmi
fa
immediatamente capire cbe siamo agli antipodi rispetto al ciclo
uariaruente inteso come monografico, ancbe se molti concerti, al loro interno, sono monografici o tema-
tici. Ad esempio il primo concerto ci ffie uno spaccato sulla canzone lirica nata da spunti popolari: da
quelk ueneziani della "Regata" di Rossini q quelli spagnoli e afroamericani degli altri tre autori preuisti.
Il terzo concerto, con gli studi di Ligeti e gli omagi dei due esecutori al compositoié ci propone una monografia, non solo per I'unicità dell'autore ma soprattutto per la centralità dellg Studio, Anche il concefio
jazzistico è orientato specificamente, come ci ricorda il titolo stesso "ai confini del jazz" inteso come punto
di contatto con la musica colta. Il concerto dedicato alla musica contemporanea presenta accanto a
"nuoue musicbe" storicbe pagine in prima esecuzione ueneziana. La formazione di Quartetto con due
pianoforti e percussioni si può dire nosca con La famosa e trauolgente Sonata di Banok, sarò interessante ascoltare come gli altri due autori in programma abbiano proseguito la produzione con questo originale organico. Il Duo Flauto - Pianoforte preuisto nella parte autunnale propone un punto d'incontro
extra musicale: il rapporto tra musica, musicisti e la guerra nel'900 storico, mentre il concerto con autori nati nelle seconda metà del'600 affronta il tema dei caratteri delle musicbe di danza. Il ffiolo "I'Afie
della Fuga', eseguita al Clauicembalo, non ba bisogno di commenti ed è sicuramente di grande rilieuo
I'insieme di moderni assunti sulla destinazione tastieristica dell'opera cbe ci propone I'interprete, come si
può legere nelle note di sala.
Lasciando al piacere del lettore la scoperta degli altri interessanti programmi un cenno meritano sicuramente i curricula degli artisti che ci descriuono esperierue professionali di assoluto rilieuo, modalità di formazione eterogmee e molto più ricche cbe in passato, capacita di agiornare, adeguare, a uolte ancbe
riconuertire, la propria specificità afii§ica in linea con le posibilità muteuoli dell'attuale mercato del lauoro. Questa capacità, si potrebbe dire, di fare di necesità uirtù, è sicuramente una delle peculiarità dell'ultima generazione di mrcicisti di cui la presmte Stagione propone sicurammte un rappresentatiuo spaccato
Concludo ringraziando gli afiisti, con I'auspicio cbe il seme gettato possa uescere e che I'iniziatiua raccolga il fauore del pubblico, lo sponsor "Consorzio Tutela del Vino Prosecco di Conegliano e
Valdobbiadene" cbe, con grande sensibilitò ba deciso di sostenere I'iniziatiua e di offrire I'aperitiuo al termine di ogni concerto, il Comune d.i Venezia che ba concesso il patrocinio,
Il Direttore
Giou anni Umb ert o Batt
e
I
"l Ve4,"ril; /ql. Comuudanai'
Prima Stagione Concertistica di Musica da Camera
Primavera - Autunno 2009
Sala Concerti di Palazzo Pisani
- ore 19.00
r
17 aprile 2009
Silvia Regazzo (mezzo soprano)
-
Marina D'Ambroso (pianoforte)
24 aprile 2009
LaataZigana (flauto)
I
- Pierluigi Piran (pianoforte)
maggio 2009
Fabio Grasso (pianoforte)
- Letnia Michielon
(pianoforte)
22 magio 2009
Marco Nason (viola)
-
Massimo Nason (pianoforte)
29 magio 2009
Fabrizio Nasetti (tromba)
-
Marco Vami (sassofono)
Arrigo Cappelletti (pianoforte)
- Alex Poletto @atteria)
Alvise Seggi (contrabbasso)
5 giugno 2009
Elisa Marzorati (pianoforte)
12
gtugno 2009
Ensemble "I'ARSENALE" - Filippo Ferocco (direttore)
11 settembre
2009
f
Ensemble "KIMERIMBA'
Antonio Ceravolo
- Fabio Giovannoli (percussioni)
- Inene Franceschini (pianoforte)
Désirée Scuccuglia
18 senembre
Federica
2009
*
Lotti (flauto) Maria lblesa Carunchio (pianoforte)
-
25 settembre 2009
Cristiano Contadin (viola da gambabasso) -Trzimo Bagnati (riorba)
2 onobre 2009
Matteo Messori (clavrcembalo)
9 ottobre 2009
TRIO DI VEMZIA
Francesco Lovato (violino)
- Luca Lucchetta (clarinetto)
Federico Lovato (pianoforte)
77 aprile2009
-
ore 19,00
Sala Concerti di Paluzo Pisani
G. Rossini
La regataveneztana
(1792-1868)
3
F.
Poulenc
(1899 1963)
canzonettein dialetto
veneziano
.
ffi :i::x ^JliL!^' iriJl;,tr
-
Anzoleta dopo la regata.
'
Toréador, chansons ispano-italienne
Trois chansons de Federico Garcia-Lorca
-
f,enfant muet
-
Adelina à la promenade
- Chanson de I'oranger sec
M. de Falla
Siete canciones populares espanolas
(t876-1946)
- El pano
moruno
- Seguidilla murciana
-
Asturiana
- Jota
- Nana
- Canci6n
- Polo
Montsalvage
(1912-2002)
X.
Cinco canciones negras
dentro de un piano (Rafael Alberti)
Punto dehabanera - Siglo XVIII Qtléstor Lufàn)
- Cuba
-
- Chévere (Nicolas Guillén)
- Cancidn de cuna para
dormir
- Canto negro (Nicolds Guillén)
SILVTA REGAZZO
-mezzo soprano
MARINA D'AMBROSO
-
pianoforte
a
un negrito
Abbandonata la composizione operistica Gioacchino Rossini si dedico alla musica sacra e, in particolar
modo, alla composizione di musica da camera con la quale dilettava gli ospiti che di frequente invitava. Questi
pezzi vennero poi raccolti e pubblicati col nome di: Les Soirées Musicales.Tra le tante canzoni spicca questo
breve ciclo in dialetto veneziano in cui Anzoleta è spettatrice della Regata Veneziana e applaude entusiasta
il suo amato Momolo trionfante oella gara.
A proposito del genere delle canzoni Francis Poulenc scrisse nel/oum al de mes mélodies nel maggio del
t945:ì'l,li stupisco di quanto questa particolare forma musicale possa essere considerata ormai datata, Credo
giace
che finché ci saranno poeti, i compositori debbano srivere canzoni. Se scrivessero sulla mia tornba: qui
Francis Poulenc, il musicista di Apollinaire e Eluard, lo considererei come la più alta rivendicazione di celebità" . Toréador, Chanson Hispano-ltalienne, vanta l'arguto testo simbolista didtan Cocteau mentre il poeta
spagnolo Federico Garcia Lorca dipinge le evocative atmosfere detle ?ors Chànsons: esempi mirabili dell'abìlm di poutenc, che studiò e comprese a tal punto la naturu della poesia da tradurla in una musica di per se
stessa poetica.
Manuel de Falla sono un capolavoro di riscrittura della
(Pano
moruno, Seguidilla Murciana), Asturiana, Aragonese
Murciana
popolare.
I
temi
di
origine
canzone
gotal e lndalwa in special modo sono usati da Falla per esplorare i più profondi recessi del contenuto meloàico, ritmico, armonico (formatosi sulla chitarra andalusa) dei modi popolari e, iri§ieme, danno spicco alla
personale ispirazione creativa dell'autore. Senza dubbio uno degli apici della musica nazionalista spagnola
Le Siete Canciones Populares Espaùolas (1914) di
come di ogni altro paese.
Il compositore catalano Xavier Montsalvatge scrisse le Cinco Canciones Negras t*ail7945 e il 1946 come
frutto àei suoi studi sulla poesia e la musica di origine Afro-Americana. Ai testi di Rafael Nberti (Cuba dentro de un piano), Nicolàs Clrlllén (Cbé uere e Canto NWo), Néstor Luiàn (Punto de Habanerq) ePered^
yaldés (Canci6n de cuna para dormir a un negrito) il compositore accompagna una musica che unisce elementi della musica popolare indiana dell'ovest a quelli della tradizione spagnola-catalana: ne risultano canzoni di straordi naia e magica bellezza.
24apiile2009
Sala
- ore 19,00
Concerti di Paluzo Pisani
Doppler
(1821-1883)
Fantaisie Pastorale hongroise op. 26
Schubert
(t797-1828)
Introduzione eYairazionisul tema "Thockne Blumen"
A. F.
F.
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op. post 160 D.
802
f
Intoduzione (andante)
Tema
(andantino)
Variazioni
,É*
\fiidor
(1844-1937)
Ch. M.
****16****
i(* ** *
Suite oP. 34 n.
1
Moderato
kberzo (allegro uiuace)
Romance
Finale (uiuace)
E,
Varese
DensitY 2L.J,Pet flauto solo
(1883-1965)
Poulenc
(1899-1963)
F.
Sonata per flauto e pianoforte
Nlegro malinconico
Cantilena
Presto giocoso
II\LIRA ZIGNNA- flauto
PIERLUIGI PIRAN
-
pianoforte
..
più celebri di Albert Franz Doppler fa capolino la Fantaisie Pastorale hongroise op . 26 pet flauto e pianoforte nella quale il virtuoso strumentale si colloca in una forma che a grandi linee ricalca, nel procedere dal Molto Andante iniziale fino all'incalzante pagina finale dell'Nlegro, quella di una arlrcolata ciatda.
Tra le pagine
Nel 1824, viene alla luce quella che può essere considerata una delle massime espressioni romantiche nella
letteratura per flauto e pianoforte: Introduzione e Variazioni sul tema'Trockne Blumen'D. 802 di Franz
Schubert. In Trockne Blumen l'elemento di base è il Lied da cui scaturisce la serie delle sette variazioni. Il
Lied Trockne Blumen, cioè 'Fiori recisi, appassiti', appartiene al ciclo Die scbone MulLerin op.25 ("La bella
molinara") su tesri di \trilhem Muller, che Schubert musico neil'autunno del l823.llrcrisono testimoni della
tensione d'amore non più corrisposto del mugnaio e della ineluttabile morte annuncid'ta dal cacciatore culminanti nello sguardo finale dell'ultimo verso dell'intero ciclo "E il cielo, quassù, è così vasto!" in cui Finito e
Infinito, Natura e Spirito, paiono finalmente fondersi insieme.
Ei
fiori sono il ffmadellied eletto da Schubert
per le sue varizioni flautistiche, composte pochi mesi dopo la stesura dell'intero ciclo e dedicate al flautista
viennese Ferdinand Bogner.
(a cui musica si carutterhza per i particolari interessi e riferimenti verso la grande i
tradizione musicale germanica), Chades-Marie Widor scrisse unaSuite per flauto e pianoforte op. 34 (risa- |
lente al 1898 e dedicataaPaul Taffanel) in cui si awertono sia i lievi e brillanti carattei "alla francese"
(Schezo), sia i riferimenti al romanticismo tedesco con particolare riguardo a Schumann (Romanza), nonché alcuni tratti della moderna scrittura organistica da concefto (Finale).
Seguace di Cèsar Franck
Dmsity 21.5 per flauto solo fu scritta daBdgt Varese espressamente nel gennaio 7936 per la presentzione del nuovo flauto di Georges Barrère, il 16 febbraio allaCarnegie Hall di NewYork, in occasione di un concerto di beneficenza per il liceo francese di NYLily Pons. Sempre al virtuoso flautista è dedicata lapanitura.
Il titolo si riferisce al panicolare materiale con cui è stato costruito il flauto di Barrère, il platino, la cui densirà (peso specifico) è appunto di 21,5. Nel 1946 Varèse rivisiterà la sua partitura prima della pubblicazione.
Esso rappresenta sicuramente un punto di svolta nell'evoluzione delle nuove tecniche strumentali del flauto. Interesse costante di Varèse è stato lo studio della materia sonora, che a volte, spinta alle estreme conseguenze si inoltra nel campo del rumore. Nel caso di Density 21.5 l'introduzione del colpo di chiave come raf-
forzamento del modo di attacco, rappresenta sicuramente un elemento sonoro nuovo, che non si inquadra
solo come novità tecnica ma anche come conseguenzadiun pensiero coerente che il compositore porterà
sempre avanti. Il breve brano, oltre ad essere uno dei più importanti pezzi del repertorio flautistico del
Novecento, rappresenta anche un punto di inizio della ricerca e dell'esplorazione delle risorse tecniche, timbriche ed effettistiche dello strumento, che porteà poi, a partire dalla fine degli anni 50 e per tutti gli anni
60 e 70, ad una scrittura sempre più sofisticata, facendo ricorso a volte alle tecniche strumentali più ricercate e complesse.
LaSonata per flauto e pianoforte di Francis Poulenc è dedicata alla memoria di Elisabeth Sprague Coolidge
- mecenate americana la quale contribuì fortemente alla diffi-rsione della musica moderna attraverso l'organizzazionedi concerti , convegni e la commissione di opere ad importanti compositori contemporanei quali
e fu scritta fia la fine del 1956 e la primavera del 1957 e rapStravins§, Prokoviev, Bartok e Schoenberg
presenta uno dei brani più celebri nella copiosaletteratura per flauto e pianoforte. Eseguita per la prima volta
a Strasburgo daJean Pierre Rampal e dallo stesso Poulenc al pianoforte, concede una netta priorità all'elemento melodico trattato diversamente nei tre movimenti che la compongono, significativamente indicati
-
come
Nlegro malinconico, Cantilena
e Presto
giocoso.
.
"
B
maggio 2009
Sala
Grasso
F.
(1969)
Ligeti
(t906-1975)
G.
- ore 19.00
Concerti di P aluzo P isani
Étude-lmpromptu Hommage à Ligeti
Études, Premier Liwe (n.
i'6) ;
'i
n. 1 Désordre
n.2 Cordes
àvides. f
n. 3 Touches bloquées
n. 4 Fanfares
n.
5
Arc-en-ciel
n.6AutomneàVarsovie
G.
Ligeti
Polyphon Etud,dai Fùnf Stùcke a 4 mani
L.
Michielon
Studio "Harmonia Mundi" omaggio a Ligeti
(196e)
G.
Ligeti
Éudes, Deuxième Livre (n. 7-14)
n. 7 Galamb-borong
n. 8 Férn
n. 9 Vertige
n. 10 Der Zauberlehrling
n. 11 En suspens
n. 12 Entrelacs
n. 13 llescalier du diable
n. 14 Columna infinita
Études,lioisième tiwe (n. 15-18)
n. 15 \fhite on white
n. 16 "Pour Irina"
n. 17 A bout de souffle
n. 18 Canon
FABIO GRASSO - Pianoforte
LITIZLA MICHIELON - Pianoforte
Dopo Chopin e Lisztlatradizione degli Studi per pianoforte si diramain svariati filoni. Molti compositori attivi nel primo Novecento vi trovano terreno fertile per le loro sperimentzioni, non solo tecnico-strumentali
in senso stretto, ma anche formali, armoniche, ritmiche e timbriche, Debussy, Skqabin e Rachmaninov, su
versanti fra loro lontanissimi, ne sono forse gli esempi più significativi, se non altro dal punto di vista quantitativo, ma la lista potrebbe essere lunga. Nella seconda metà del secolo questa tradizione ritrova uno dei
suoi punti più eìevati nell'opera di Gyiirgy lìgeti (1926-2006). Il compositore ungherese approda alla stesura di questi brani nella fase più matura della sua parabola produttiva, ed in essi trasfonde le acquisizioni di
un percorso formativo improntato ad una curiosità intellettuale estremamente eclettica. Il retroterra culturale delle tre raccolte (scritte fra il 1985 e il 2001) è denso di conoscenze fìlosofiche e qcientifiche oltre che
musicali. Ligeti trova motivi di ispirazione nelle teorie del caos, nei piu avanzati siitemi riratematici, nella fisica, nella chimica, nell'informatica. Musicalmente, egli innesta sulla tradizione compositiva polimodale e poliritmica di stampo bartokiano una serie divaiegatielementi contaminanti, dFi ritmi etnici africani alle sugge,
stioni del pianoforte meccanico dell'americano Nancarroq ai procedimenti speculativi dell'avanguardiacolta
europea. Da questo quadro marcatamente interculturale sembra emergere come connotzione di maggiore
originalità la personallssima concezione teatralizzatadel tempo, visto come uno sfondo regolato da un implacabile meccanicismo, sul quale però scorre una molteplicità di piani cronologici variamente sovrapposti. I ì
I
complessi sfasamenti ritmico-metrici che ne conseguono creano una sorta di illusionismo sonoro, in virtu del
quale dall'apparente uniformità dì fondo scaturisce una brulicante varietà di articolazioni. Per quanto possa
sembrare sorprendente in un simile contesto, il legame con Chopin harrn'importanza rilevante.
Profondamente affascinato dal compositore polacco, Ligeti ne riprende elementi di tecnica pianistica (come
ad esempio le volate sui tasti neri in "Der Zauberlehrling", che ricordano l'op- 10 n. 5) e motivi ispiratori: il
titolo dello studio posto ad epilogo del primo libro, Automne à Varsovie, appare come chiara allusione alla
chopiniana "Caduta di Varsavia", che a sua volta conclude l'op. 10 - e cio richiama alla mente il comune destino di esuli dei due musicisti. Per di più Ligeti, pur dimostrando di saper evocare sapientemente atmosfere
sonore di ardente vitalità ed anche di raffinato umorismo, sembra spesso mediare il disperato sentire di quel-
lo Chopin così tragico ed oscuro, elaborandolo in un pensiero daitratti nichilisti ora distaccato, oruyanamente implorante, ed infìne diabolicamente sarcastico nella sua cupa rassegnazione. I catastrofici collassi
sonori dei due sommi capolavori di queste raccolte, Automne à Varsovie e Vertige, dipingono magistralmente questa visione, tanto attraverso l'esplosiva saturazione degli spazi sonori nel primo, quanto attraverso il
progressivo incenerimento del suono nel secondo, e la sua sparizione nei vofticosi gorghi del Nutla.
Completano il programma lo studio giovanile "polifonico" a 4 mani, per molti versi decisamente bartokiano,
interpreti come omaggio a Ligeti: esplicitamente allusivo al clima di Automne
l'Étude-impromptu di Fabio Grasso, densamente permeato di pensiero cosmologico e spunti numerologici di matrice pitagorica "Harmonia mundi" dil;etrr;ia Michielon.
e due Studi scritti dagli stessi
à Varsovie
22 maggio 2009
- ore 19.00
Sala Concerti di Palazzo Pisani
D. Schostakovich
Sonata per viola e pianoforte op.I4T.
(19061975)
Moderato
Nlegreao
f
Adngio
48
B. Britten
Lachrymae per viola e pianoforte op.
(r9r3-t976)
Iento - Allegretto, andante molto - Animnto
Tranquillo - Nlegro con nxoto - I'argamente
Appassionato - Alla uake moterato - Allegro marcia
-
-
Lento
-
I'isteso temqo ,
P Hindemith
Sonata per viola e pianoforte op. 11 n. 4
(r895-1963)
Fantasie
Tltema mit uariationen
Finale (rnit u ariationm)
MARCO NASON-viola
MASSIMO NASON
10
-
pianoforte
I
-
Dimitri Schostakovich cominciò a scrivere la Sonata perviola e Pianoforte Op.147 nell'apnle 1975, e la termino il 5 luglio dello stesso anno, come attesta la data dell'autore nel manoscritto, poi ci ritorno sopra per l'ultima
volta il 5 agosto, cinque giorni prima di morire. L^ Sonata venne eseguira per la pimavolta da nyòdoi D-uzhinin
(cui era stata dedicata) e Mikhail Muntian nell'auditorium dell'Orchestra Filarmonica di Leningrado il 1'ottobre
7975.Icastica ed essenziale, quest'opera si pone come una dichiarazione d'intenti poetici dell'estrema maturità
ffeativa del compositore russo; "La musica è brillante, brillante e chiara", dichiarò lo stesso Schostakovich riguardo alla Sonata op.147, e,ineffetti, l'estrema tersità della sua scrittura colpisce l'ascolta tore alla pandella sma$Lnte
intensità espressrva. Tutta la partitura però, marcata da un'introspezione dolorosa, è impregnata da un se-nso di
opere dell'ultimo periodo dell'autore. In origine Schostakovich
ffilfi
ill]i1i;,i,ìHr:;]:xt;
i#
:?.fi ffi !1;,
trf,T ff
conversazione telefonica del 25 giugLro 1975, non sono pero presenti nel manosqritto dellaSonata,I tre movimenri
(Moderato,Allegretto eAdagto) dellasonata costituiscono un'inconsueta strutiura tripartitaper un compositore
legato ad un conseryatorismo della forma.
cantabtlità
i
violista \flillia
La
nspondenza
.
'
lla viola, ed il suo timbro tanto luminoso ed al contempo tiepido, trovano perfetta cordi Benfamin Britten. fopera, per viola e pianoforte,iomposta nel 1950 è dedicata al
I
1
si presenta come una serie di varizioni basate su un téma del compositore John
Dowland. Britten, nel 1970 rielaboro il brano in vista di un'esecuzione tenutasi ad Albenburgh con il violista Cecil
fuonowitz e per lo stesso Aronowitz, nel febbraio del 1916, trascrisse l'opera per viola ed oichestra d'archi. Nella
seria di variazioni, la viola, con il suo timbro duttile e nervoso, emergendo cor tettezzadal complesso panoram
sonoro, veste con perfezione le riflessioni di Britten sul tema di Dowland, conferendo al brano del compositore
seicentesco un toccante senso di umanità. Le vaira,jiorii si presentano in una gamma di caratteri, tratteggati con
grande naturalezza, in cui si dispiega completamente ogni capacità espressiva della viola, che parlacon intelligibilità umana, come se fosse la naturale prosecuzione sonora di un discorso universalmente comprensibile. Il bràno,
di mirabile pwezza e comp\etezza compositiva, non pecca mai di freddezza, non si presenta mai rivestito di sterile perfezione, quanto piuttosto intriso di morbidissima luce, che trova nella raola la voce più adatta e naturale. Lo
splendore ed il chiarore vivido che emanano da Lacbrymae trapassano e si trasfigurano, incarnandosi in una profonda umanità e mostrando lastraordinaiae toccante ricchezza emotiva di Britten. In tale continuo fluire dì iàee,
nel chiaro discorso la cui cifra è Ia semplicità senza sforzo, nene fatto, della melodia ori ginaria drDowlancl, un disvelamento, un'ostensione perfetta: è con vero incanto che il tema seicentesco, alla fine déile varizioni, affiora luminosissimo e tefso dal vasto mare sonoro, in trasparente semplicità e disarmante nudità.
Portata termjne il 5 djcembre 1918, la Sonata op.11 n. 4 di paul Hindemith è il prodotto di un composirore ventitreenne, da poco congedato dall'esercito e che ha al suo attivo un appassionato studio della produzione di Claude
Debussy: il compositore 'nemico'venuto a mancare in quello stesso anno. Concepiti senza ioluzione di continuità, i tre tempi della Sonata si configurano infatti come una fantasia, una serie di vairazioni ed un movimento in
forma sonata, le cui sezioni assumono a loro volta la fisionomia di una serie di variazioni, direttamente collegate
allevatiza:ioni del secondo movimento. Il primo movimento ha una funzione introcluttiva, e presenta anche una
cadenza scritta per la viola; la Fantasia fu concepita in principio come autonoma, ma in una successiva elaboruione il compositore creo un collegamento diretto tra il primo ed il secondo movimento, prescrìvendo, per il tema di
quest'ultimo, la "semplicità" ndi un canto popolare,. La semplicità del canro popoìare che funge da cèntro tematico dell'intera sonata viene presto turbata: innanzitutto dalla tonalità scelta per il tema (Sol ò mag3iore), e dalÌa
primavariazione (Mi b minore), poi dalle tre variazioni successive, che presentano una maggiore complessità compositiva. Le indiczioni r(un poco capriccioso", "vivace e molto scorrevole" e "agitato" risaltano una continua
ed
incessante inquietudine. Ma è il movimento conclusivo, con il suo duplice aspetto di forma-sonata e serie di variazioni, a costituire la sezione più 'anomala' della partitura: le varizioni sul tema continuano e sembrano delle metamorfosi del secondo movimento, tra le quali spic calabeffardaindicazione, nel fugato della sesta varizione, di eseguire il tema con,hnzarra pes ntezza».ll movimento si conclude con una coda ;molto vivace ed agitato".
11
29 maggio2009
-
ore 19.00
Sala Concerti di P aluzo P isani
C. Bolling
Toot Suite, per tromba
(1930)
Allegre
ePianoiuz'
f
Mystique
Rag-Polka
Vesperale
B. Mintzer
Sonatina per sax tenore e Piano
(1953)
..'"
P.
Voods
,:
..
.
Sonata per tromba, sax, piano, contrabbasso e batteria
1r931)
- tromba
MARCO YANNI - sax
ARRIGO CAPPEU.ETTI - Pianoforte
IABRIZIO NASETTI
ALSE
SEGGI
-
contrabbasso
AID( POETTO -batteria
72
-,
AI
CONFTNT DBLJAZZ
Con questo concerto Arrigo Cappelletti (pianoforte) Marco Vanni (sax tenore, soprano e contralto) e Fabrizio
Nasetti (tromba), accompagnati da una brillante sezione ritmica di studenti del conservatorio B. Marcello,
Alvise Seggi (contrabbasso) e Alex Poletto @atteria), ci propongono un viaggio all'interno di quella corrente
musicale conosciuta in America come "thirdstream 1uz" (terza corrente) che, fin dagli anni '30 , si sforza di
fondere il juz cotmoduli compositivi propri della musica 'colta' europea, dal barocco all'avanguardia novecentesca. A prescindere da alcuni aspetti equivoci e pretenziosi dell'operazione e dal rischio di uistallizzare
attmverso la scrittura la vitalità dell'improwisazione,l'operazione ha awto il merito negli anni ' 50 di suscitare interesse e curiosità per illuznegli ambienti musicaÌi accademici, soprattutto europei, e ha dato luogo
a risulrati notevoli quando il compositore è riuscito a non dimenticare di essere' in prirno luogo un iazzista e
ha saputo realizzareun cefto equilibrio fra pani scritte e parti improwisate. Né è da dimenticare oggi, in anni
in cui 'cross-over','etno-juz' etc. . ..sono ormai una moda, la funzione antitrlpatrice di una tendenza musica-
lechesièpropostaaboriginedifonderegeneriestilimusicalidifferentifinoasfiorare(eavolteaoltre:
passare) il limite del kitsch. Non è questo il caso di due dei tre compositori-jzzisti scelti per questo concerro: Bob Mintzer e Phil Woods. Bob Mintzer (New Rochelle, New York, 1953), sassofonista tenore, compo-
sitore, arrangiatore e band leader fra i più rinomati del jazz moderno, nella sua Sonatina per sax tenore, arc$
e strumenti a fiato, trascritta per sax tenore e pianoforte, ha saputo mantenere uno splendido equitibrio fi*
echi hindemithianieiazz. Phill(oods ( Springfield, Massachussets, 1931), sassofonista contralto considerato
per decenni il vero erede di Charlie Parker, ha saputo nel corso della sua cariera musicale attraversare le più
ivariate esperie nze, dal free juz ( con la European Rhythm Machine ) alla com-posizione scritta, come attesta la Sonata in tre tempi per sax alto e pianoforte, divenuta negli anni un classico del "thirdstream jazz" al
pari di alcune composizioni di Chick Corea, senza mai perdere la sua originaria vena parkeriana. Un po' diverso il caso del pianista e compositore francese Claude Bolling (Cannes, 1930). Enfant prodige, cresciuto artisticamente aPaigi, autentica capitale, negli anni 'J0, del juz europeo, ha collaborato fin da giovane con
mostri sacri del juz come lionel Hampton, Roy Eldridge, Kenny Clarke. Si è poi dedicato aÌle colonne sonore (sue quelle di "Borsalino" e "California Suite") e alle collaborzioni'cross-over' con musicisti di estrazione
classica come il grande flautistaJean Pierre Rampal per cui ha scritto la Suite per flauto etrioiazz. Qualcuno
ha accusato Claude Bolling di un uso eccessivo di barocchismi di maniera e di una giustapposizione un po'
forzatafraparti scritte ( ispirate non solo al barocco ma anche a compositore romantici e impressionisti) e
parti improwisate. La Toot Suite per tromba e pianoforte, da lui scritta per vari tipi di tromba, della quale
ascolterete qui quattro dei sei movimenti (Allegro, Mystique, Rag-Polka, Vesperale) offre un esempio del postmodernismo stilistico di questo compositore e del suo sforzo di far incontrare il iuz con un passato musica-
le per lui sicuramente ancora vivo.
13
5
giugno 2009
Sala
J. S.
Bach
C
- ore 19,00
oncerti di P aluzo
P
isani
Toccattin mi minore
..,
(1685-1750)
Busoni
J. S. Bach - F. B.
(t866-1924)
M.
Ravel
r
Chaconne in re minore
Jeux d'eau
(1875-1937
****f**x***
C.
Debussy
Préludes
-
1't'
.
Primo libro
(1852-1918)
Danseuses de DelPbes
Voiles
umt dans la Plaine
et les parfums toummt dans l'air du soir
Ies collines d' AnacaPri
Des Pas sur la neige
Ce qu'a uu le umt d'Ouest
Lafille aux cheueux de lin
Le
Les sons
La serénade intcrrornPue
La catbédrale mgloutie
La danse de Puck
Minstrels
ETISA MARZORATI
14
-
Pianoforte
La toccata in mi minore B\VV 914, presumibilmente scritta prima del 1708, risale al periodo di formzione
giovanile di Joharur. Sebastian Bach. Si ratta di uno stile derivato dall'improwisazione, che comprende
passaggi eroici, con armonie ricercate e improwisi cambiamenti di ritmo. La Toccata è dMsa in quattro sezioni: una introduzione, di carattere improwisativo, seguita da una fuga a quattro voci e poi da un adagio libero, sempre di tipo improwisativo, in cui sono riconoscibili canoni tipici di questo stile. [a parte finale è una
fuga di carattere strumentale, in tempo allegro, a tre vocl.
Femrccio Busoni è il primo compositore che interpreta la trascrizione come una traduzione e non come
un pedissequo riportare la composizione originaria su un diverso strumento, ma uno sfruttamento a tutto
campo delé potenzialità del nuòvo strumenò. Una delle sue più famoseitrascrizioniè proprio la Ciaccona
(rinominata Chaccone da Busoni) della IV Sonata per violino di Bach.
7
car tteredescrittivo (Jeux d'eau) di Maurice Ravel, che ,l piopon. di rappresentare scene di
"giocbi d'acqua". Per rendere la suggestione sonora dell'acqua, il brano è imperniato su accordi "sciolti",
arpeggi incessanil, cadenze, spesso realizzati nel registro acuto del pianoforte. [a tonalità costantemente fluttuante, e [e progressioni armoniche spesso ondivaghe, contribuiscono ancora di piu a rappresentare l'iqmagine evocativa, che quindi viene espressa non più solo dal punto di vista melodico, ma anche armonico è
persino timbrico: i blocchi accordali, contmpposti alle fugaci figurzioni in arpeggio, evocano ora la staticità
dell'acqua ferma, ora gli zampilìi e le varie coreografie dell'acqua in movimento.
Un'opera a
Molti compositori hanno creato capolavori per il pianoforte, ma solo pochi sono riusciti a dare al meccanismo percussivo dello strumento una poesia propria. Claude Debussy sfrutta quelli che sono i limiti del pianoforte, trattandolo come uno "strumento di illusioni". Allarga le sue possibilità sperimentando sulle durate
e i colori dei suoni. Come Chopin, Debussy considera la funzione del pedale di risonanza pair aun "respiro".
Le note al pianoforte non possono essere realmente tenute, in compenso si può giocare magnificamente con
i contrasti tra i vari registri. Debussy con i ventiquattro preludi, scritti tra il 1910 e il 1913, (di cui qui ne verrà
eseguito il primo libro) ha creato un nuovo modo di scrivere per pianoforte, in cui Ia musica produce
impressioni visive, a volte persino tattili.
15
12
giugno 2009 - ore 19,00
Sala
Stockhausen
(1928-200,7)
K.
F. Perocco
Conceni di Palzzo Pisani
Tierkreis (1975)
aquarius -
pisces -
aries - taurus - gemini
- cancer
Studio di profìlo - primop008 - rev. 2009)
(r972)
I.
Xenakis
Charisma (1971)
(1922-2001)
K.
Stockhausen
F. Perocco
R.
Vaglini
Tierkeis
.:
.'
leo' uirgo' libra' scorpio - wgittarius - capicorn
Preludi (2009)
Serenade (2004)
(1965)
lensemble "I'ARSENALE"
CII\UDIO MDO -violino
MASSIMO RACCANELIJ
-
FRANCESCA CESCON
violoncello
-
flauto
FRANCESCO SOCAL - clarinetto
ROBERTO DURANTE - Pianoforte
FIUPPO PEROCCO
16
-
direttore
Uensemble I'ARSENALE, diretto da Filippo Perocco, ha abituato l'ascoltatore a vivere senza filtri le molteplici dimensioni estetiche della musica nuova. fattenzione sta nell'affiancare alle pagine del repertorio contemporaneo numerose prime esecuzioni, nate dalla strclta collabor?zione con diversi compositori e cresciute grazie allafaclità del gruppo di mutare il proprio organico a servDio di un'indagine musicale sempre viva.
Su questa linea è tracciato il percorso della serata.
Aprirà la serataTierkreis di Kadheinz Stockhausen, I'enfant terrible della musica del M secolo. Questo
lavoro si presenta sotto forma di ciclo musicale in 12 melodie, una per ogni segno zodiacale, che il musicista
stava rivisitando proprio poco prima della morte, Originalmente composto nel 1976, come parte di un'opera per bambini, ogni-melodia cÀe [o costituisce è concentrata su un differente p2sso iiomatico che ne determina anche il tempo di esecuzione.
r
Il programma prevede inoltre due recenti lavori di Filippo Perocco scritto per I'ensemble, Studio di proff
lo - primo (primo di una serie di studi ed esercizi, work in progress sul mascheramento e sulla trasmutazione timbrica degli strumenti a suono fisso) e Preludi, ciclo di brani per pianoforte composti durante la residenza presso l'American Academy a
Roma.
i
Cbarisma,per clarinetto e violoncello, di Iannis Xenakis che descrive le sonorità graffianti e incandescenti dell'opera, scritta alla memoria del compositore franceseJean-Pierre, con queste parole tratte dall'lliade di
i'.
Omero . .allora I'anima come fumo è entrata nella terra, stridsnte".
Segue un omaggio a Bruno Maderna, Serenade di Riccardo Vaglini. In questo brano, citando I'autore, "si
dovrebbe suonare come se qualsiasi strumento potesse trasformarsi in chitarre e mandolini immaginari. Da
qui l'impiego costante delpizzicato e di altre tecniche di eccitazione non ortodossa degli strumenti, oltre ai
fonemi e al suono delle respirazioniforzate previste in partitura."
17
I
-
ore 19.00
11 settembre2009
Sala Concerti dl Pùuzo Pisani
C. Bolling
Sonata
I per due pianoforti e percussioni
r;
(1930)
L. Bernstein
West Side Story
-
Danze Sinfoniche (arr. L. Bernstein)
(1918-1990)
t
B. Bartok
Sonata per due pianoforti e percussioni
(1881-1945)
Ensemble
"I(I|ERIMBf
ANTONIO CERAVOI0
EABIO GIOVANNOII
18
-
-
Percussioni
percussioni
DESIREE SCUCCUGUA
-
pianoforte
IRENE FMNCESCHINI
-
pianoforte
Claude Bolling, pianista e compositore france§e, celebre per aver composto più di cento colonne sonore (si ricordino: Borsalino 1979 eCalifornia Suite 1979), in più essere considerato il "padre", l'iniziatore, lafigura di riferimento di quel fenomeno culturale, ancor prima che musicale, che viene oggi definito "Crossover music" owero
il comporre come prodotto di commistioni fraivari generi, in particolare fra il classico edil jazz. Nel 1976, quando già molti erano stati i tentativi e le sperimentazioni la composizione di Bolling "suite pour flute and iazz piano
trio" composta perJ. P. Rampal. Le sonate per due pianoforti e percussione, composte da Bolling nel 1972, sono
strutturate su un interessante e costante intreccio e contrapposizione fra lo stile classico ediljazz, rispettivamente affìdati ad un pianoforte e all'altro pianoforte e alla percussione. In questo brano, a differcnza degli altri due
pezziitr programma, la formazione dei due pianoforti, non è utilizzata nella sua funzione consueta di complementarietà ma i due pianisti sono protagonisti di un confronto ed allo stesso tempo di un intreccio dialettico che
giunge ad una sintesi raffinata con atmosfere, timbri e stili non più in antitesi ma perfettamente fusi fra loro in una
comunione di intenti, anche se sempre, nitidamente
distind.
I
Leonatd Bernstein, uno dei più grandi direttori della storia della musica, dipnne famoso per il grande pubblico
come direttore musicale dell'Orchestra Filarmonica di New York. Nel novembre 194J, Bernstein debuttò come
direttore sostituendo Bruno V'alter, malato. Nel 1945 fu nominato Direttore Musicale della New York City
Slmphony Orchestra, alla direzione della quale rimase fino al 1947. Nello stesso anno diresse a Tel Aviv, inaugurando una lunga collaborazione con le istituzioni musicali di Israele.Le sue composizioni furono influenzate forqe-
mentedallamusicaliturgicaebraicaedaG,Mahler,G.Gershwine A.Copland.WestSidesroryeunmusical
scrlt-
to daA, Laurents (soggetto), L. Bernstein (musiche) ed inizialmente prodotto e diretto daJerome Robbins clìe
ne ideo anche la coreografia. Vrest Side Story debutto al Vinter Garden Theater di Broadway il 26 settembre 1957
e fu replicato 732 volte prima di parlire per una tournèe che ebbe molto successo,
data l'epoca. Nel 1961 la United
ArtistsnerealizzòunaversionecinematograficaperlaregiadiJ
RobbinseR.Visechedebuttonellesaleil18ottobre. II film vinse dieci Academy Awards cinematografici, tra i quali quello per il miglior film. Mai un film musicale
aveva ricewto così tanti riconoscimenti. A seguito di questo grande successo cinematografico, L. Bernstein, trascrisse le Danze Sinfoniche in numerosi arrangiamenti per complessi cameristici fra i quali quello per due piano-
foni e percussioni.
Nel 1937, in occasione del suo decimo anniversario, la Società internzionale per la nuova musica di Basilea, commissionò a Bela Bartok una composizione. Questi ne approfittò per realizzare un nuovo progetto compositivo:
dopo l'esperienza orchestrale della musica per archi, celesta e percussioni dell'anno precedente (1936), dove il pia-
noforte non era solista ma integrato nell'orchestra. Era da un po'di anni - scrisse il compositore - cbe pensauo di
scriuere un lauoro per pianoforte e percussione Mi sono però lentanxente conuinto cbe un solo pianoforte non
poteua equilibrare suJficientemente le asciutte sonorità delle percussioni.Diyisointre movimenti, ilbrano sibasa
sul confronto fra percussioni intonate (timpani, xilofono e pianoforte) e non intonate (tamburi rullanti, cembali,
piatto sospeso, tamburo basso e triangolo). La composizione ha un carattere prettamente rirmico e percussivo, con
un andamento agogico straordinario, tipico della scrittura del musicista ungherese. Il periodo trail1936 e il 1938
è anche quello in cui Bartok innova soprattutto nell'ambito della sonorità, e in questa Sonata cerca in particolare
una relazione di complementarietà e non di opposizione tra i gruppi strumentali. Il primo movimento è introdotto da un Assai lento in 9/8 che ci permette immediatamente di gustare la fusione timbrica alla quale si accennava
in precedenza. Il secondo tema (Un poco più tranquillo) è impostato sul mi ed ha un carattere più melodico, ispirato al secondo tema della Sonata Valdstein di Beethoven, ma qui trattato con metro bulgaro (4+2-13 ottavr;.
Dopo le tre sezioni dello sviluppo, la ripresa è totalmente rinnovata, con il secondo tema, per esempio, dato in
forma inversa rispetto alla prima volta. II movimento si conclude con un'ultima apparizione del tema principale,
preceduta da una coda costruita su un tema fugato.Preceduto da un'introduzione di sole percussioni, il secondo
movimento Lento ma non troppo è in forma tripafiita. Si basa sulla contrapposizione del primo tema, una linea
cromatica molto legata, al secondo, costruito invece attorno ad un motivo ritmico ossessivo, che ha come elemento caratteristico la quintina. Allegro non troppo finale associa in sè la forma sonata con il rondò e affida il tema
principale allo xlofono e al timpano. Tema che assume connotazioni popolari grazie al suo andamento diatonico.
Bartok, infatti, rimane fedele alla concezione del finale in stile popolare e riprende il percorso da lui stesso indicato nella Musica per archi celesta e percussioni.
19
18 settembre 2009
Sala
Schulhoff
(1894-1942)
E.
- ore 19.00
Concerti di aluzo
P
Sonata oP.
P
isanr
6l (I92D
ocosoy:
;
4
Aria (ladante)
Rondo'Fin al e (Allegro mol-lo gaio)
A. Caplet
Reverie et PetiteValse (1897)
(1879-t925)
A,
Jolivet
Chant de Linos (1944)
(1905-1974)
**xrrrd***
E. Bloch
Suite Modale (1956)
(1880-1959)
Moderato
L'istesso temPo
Allegro giocoso
- Nlegro deciso - Adagio - Nleg'o - Meno uiuo
Moderato - Poco Più calma
Adagio
S. Prokofiev
(1891-1952)
Sonataop.g4 (1943)
Moduato
kberzo
Andante
Nlegro conbrio
FEDERICA TOTTI - flauto
MARIA TERESA CARUNCHIO
20
-
pianoforte
Musica, musicisti, la guerra
"Sono tre volte un senza patria: come boemo in Austria, come austriaco in mezzo aikdeschi, e come ebreo in ogni parte
del mondo". Questa affermzione di Gustav Mahler caìza a pennello anche a Erwin Schulhoff. Nato a Praga dafamtglia
ebrea di lingua tedesca, si rivela un enfant prodige della musica, scoperto ed incoraggiato da Antonin Dvorak a prose-
guire gli studi musicali, iniziati nella città natale e continuati a Vienna, Lipsia e Colonia. Esecutore al pianoforte di Reger,
R. Strauss, Debussy e Scriabin si interessò a brani di Schoenberg, Berg, rùflebern e Hindemith Allo scoppio della Prima
Guerra Mondiale partì volontario per il Fronte Occidentale ritornandone traumatizzato. Pochi anni dopo decise di iscriversi al Partito Com'unista, ripudiando lagterra e qualsiasi forma di nazionalismo, "llartista vero può essere solo all'opposizione, non può essere artista di una nazione", Mentre era in attesa del visto per emigrare in URSS nel '40 fu arrestato come ebreo, artista degenerato e, appunto, cittadino sovietico. Fu subito internato nel carlpo di concentramento di
Vùlzburg in Baviera e dopo neanche un anno vi morì. La Sonata - scritta ne['27 come il'Doppio Conèerto per flauto, pia-
)
)
)
noforte e orchestra - è dedicata al flautista francese René Le Roy. Andrè Caplet. Francese, violinista brillante, come compositore vinse nel 1901 il Prix de Rome davanti a Ravel; come direttore d'orcpstra fu attivo all'Opéra drParigre a
Chicago; amico-allievo di Claude Debussy, diresse la prima esecuzione del "Martyre de Saint-Sébastien". Pur esentato dal
seruizio militare volle arruolarsi alla dichiarazrone della Prima Guerra Mondiale, Il bmno presentato in questo programma, del 1897, nvela una raffinata scrittura, un intenso ma lieve senso dell'espressione, grande gusto per una calda timbrica strumentale . "Era senza dubbio un uomo di fede ma non un uomo di religione". Fin dalla prima giovinezza An(rè
Jolivet concepì il suo essere musicista come affermzione forte di anticonformismo. ''Posizione che conservero co[ti
quel che costi, e che mi permetrerà forse in awenire di esprimere in un modo non meno indipendenre ma, spero, piu
perfetto i nuovi rapporti sonori che so esistere e di cui intuisco lo sbocciare", Lasuapxtecipwione ai combattimenti
nella Seconda Guerra Mondiale gìi valse una medaglia al valor militare, Della sua espeljenza di guerra - che gli ispirò i
"Trois complaintes du soldat'- lui stesso racconta quando, rimasto bloccato con Ia sua batteria in una sperduta piccola
frazione di campagna "Non ci restava che dormire, per recuperare settimane di sonno arretrato e per non pensare a[ futuro.,.in una splendida giornata di sole di fine giugno mi stesi per dormire ancora in un campo vicino ad una fonte...il
paesaggio inondato di luce era allo stesso tempo intimo ed immenso. E lir che ripresi contatto con [a vita, E là che che
nel peggior smarrimento morale e nel più completo denudamento materiale ripresi fiducia Questa fiducia volle esprimersi" ed in pochi istanti annotò la parte essenziale dei "Tiois complaintes du soldat". Nel '44, a guerra ancom in corso,
scrive "Chant de Linos", brano per il Concorso del Conseruatorio di Parigi, uno dei brani più impegnativi del repertorio
per flauto e pianofone. La didascalia sulla prima pagina riporta I'indicazione "Le CIIANT de LINOS era nell'antichità greca
una variante di 'thrénoi': una lamentazione funebre, una litaniainframmezzata da grida e danze". Compositore e violinista, nato aGinevra, cd in seguito nzturalazato statunitense, Ernest Bloch è noto per aver ripreso molti temi caratteristici della musica ebraica, Studiò violino con Ysaye a Bruxelles e composizione con Dalcroze. Dopo un inizio di carriera
come docente e direttore d'orchestra nel 1916 si trasferì negli Stati Uniti dove insegnò a New York e Cleveland "Ciò che
mi interessa è l'anima ebraica, la complessa ardente esagitata anima che io sento vibrare in tutta la Bibbia.. , la freschezza e l'ingenuità dei patriarchi, Ia violenza dei libri profetici, il selvaggio amore degli ebrei per [a giustizia, Ia disperzione
dell'Ecclesiaste, la tristezza e l'immensità del libro di Giobbe, la sensualità del Cantico dei Cantici", Durante tutta Ia
Seconda Guerra Mondiale, vissuta a distanza dagli Usa, decise di non scrivere niente di musica, trovando conforto nello
studio delle composizioni di J. S. Bach "Suite modale", scritta nel '56, è dedicata alla grande flaudsa americana Elaine
Shaffer. Nato in Ucraina, Serghei Prokoffev inizia prestissimo la sua formzione con i primi insegnamenti musicali
impartiti dùlamadre Nonostante i frequenti soggiorni oltre frontiera, per periodi anche lunghì che gli permettono di
entrare in contatto con i più interessanti personaggi del mondo musicale dell'epoca. Ben presto venne accusato dal
Politburo di formalismo. Interessante notare come questa tragica menomzione subita diede Iuogo al fiorire di un importante repertorio "per la mano sinistra" , dopo che varie commissioni furono affidare dal giovane pianista ad alcuni dei
migliori compositori dell'epoca. Fra questi Britten, Hindemith, Martinu, R. Strauss e naturalmente Ravel La Seconda
Guerra Mondiale ispirò a Prokofiev l'opera "Guerra e pace" che però subì numerose revisioni imposte dall'Unione dei
Compositori, corporazione che regolamentava quali fossero i generi di musica accerrabili oltre ad escludere le influenze
straniere, cosa che porterà nei decenni all'isolamento la comunità artistica sovietica dal resto del mondo. Lopera non
debuttò mai, Prokofiev morì il 5 marzo 1)52; 50 minuti dopo di lui morì anche Stalin, cosa che fece passare pressoché
inosservata la scomparsa del compositore Nel drammatico dicembre '43 awiene la prima esecuzione dellaSonataop.94:
esecutori il flautista Karkovs§ ed il giovane pianista Sviatoslav Richter.
21
25 settembre2009
-
ore 19.00
Sala Concerti di P aluzo
P
isani
M. Marais
Prelude per viola da gamba e b.c.
(1655-1728)
Nlemande
La Mignone
a.
Caprice
Menuet
f
Gipe lapetite
Rondeau
R. de Visée
Passacaille per tiorba sola
(1610 -1725)
A. Forqueray
(1672-1745)
R, de Visée
La Marella per'viola d5' §ainba e b.c.
Le Carillon de Pasry
La
Latour
La
Lechir
Prelude per tiorba sola
Nlemande
Courante
M. Marais
Folies d'Espagne per viola da gamba e b.c.
CRISTIANO CONIADIN
-
viola da gamba basso
TIZHNO BAGNAII
22
-
tiorba
I carafferi delladarza.
Marin Marais, Antoine Foryueray e Robert de \4sée fecero parte della cerchia di musicisti che operarono alla
corte di Luigi)(V, re di Francia e re "Sole". f,amore del re per la musica, per il balletto fu smisurato e per gran parte
della sua vita egli cercò con ogni mezzo di assoggettare il pensiero delle arti alla rappresentzione del potere, della
ragione e dell'ordine riuscendovi assai brillantemente. Marin Muais fu musicista di corte per quasi cinquant'anni,
dal 1679 al 1725, panicolarmente apprczzato da Luigi XIV ma anche violista e in seguito direttore dell'orchestra
dell'Operà; studio composizione con Lully e probabilmente grazie a questi studi abbracciò lo stile lullista e divenne in seguito musicista inserito nella tradlzione francese. poco tentato dalle forme e dal gusto italiano, cosa che
I
i
invece non accadde ad Antoine Forqueray, attratto in rcaltà dale ultime tendenze musicali provenienti da Oltralpe.
Le nuove "scoperte" tecniche e le pagine virtuosistiche per raolino come quelle di,,Corelli.e Vivaldi, stimolarono
Forqueray ad emulare e ricercare sulla viola da gamba altrettante potenzialità tecniche ed espressive fino ad allora
inesplorate. La linearità e sensibilità melodica unita ad una struttura formale m$to semplice delle danze di Marais
si giustappongono alla densità sonora e timbrica della viola da gamba nei brahi di Forqueray; due mondi e due..
visioni del suono della viola coevi e complementari. Melodia ed armonia, linea ed accordo, leggerezza e superba
alteigia, incanto fascinoso e stupore, l'uno attento a diversificare i brani affinchè ciascuno possa trovare quello più
adatto al proprio gusto ed abilità, l'altro incuranre del destinatario. I brani scelti di Marina Marais sono estratti dal
II (1701) è Vlf
Zf)
Ibro di Pieces de Viole, una raccolta di cinque libri per un totale di circa 550 brani a una, duel
tre viole e b.c. Oltre alle darze e preludi eseguiremo la Folie d'Espagne, tema con 32 vailuioni, versione probal
bilmente ispirara a quella di Corelli, pubblicatal'anno prima (1700). Con questo brano, in particolare, Marais dà
sfoggio di grande varietà compositiva esaltando affetti, caratteri e abilità tecniche perprezzo di salti vertiginosi, tirate di note veloci, cantabili, Iegati d'arco... Di Antoine Forqueray dalla quarta suite dei Pieces de viole opera pubblicata postuma dal figlioJean Baptiste nel 1747, si possono ascoltare tra gli altri due Rigaudon, Le Carillon en Passy
e La Latour, due danze tra loro intrecciate e costruite sull'altenanza di un bordone e un ritornello a rendere una
sospensione del tempo nell'imitazione di un carillon. In questi due brani, Ia continuità e la risonanza della viola
sono gli elementi caratterizzanti che si contrappongono al movimento a"rtc- tac" dell'arco (H. Le Blanc) udibile
nelle danze di Marais, legate ancora allo stile briseé o spezzato tipico della musica per liuto o cembalo. Robert de
Visée nacque nella seconda metà del XUI secolo e le prime notizie su di lui risalgono al 1680 quando lo si descrive come "Célebre Jouer de Théorbe": visse come musicism di corte presso il Re Sole a cui dava lezioni di chitarra.
Alcune testimonianze manoscritte rivelano chiaramente la tendenza di de Visée a ricomporre sulla tiorba musiche
di Couperin, airs e altri numeri delle opere di Lully, una tendenza derivata non solo da una attnzione di orienta-
mento stilistico ma anche nel ruolo ricoperto fra i musicisti del re. Partecipò senza dubbio alle serate della "petite
musique" di Versailles e ai divenissements privati in compagnia di grandi musicisti quali Descotteaux, Forqueray e
Buttern. Latiorbausatada deVisee era uno strumento munito di 14 corde, sei sulla tastiera e orto libere, di lunghe dimensioni, denominate bordoni. Yeniva utiltzzatala tipica accordatura rientrante carattei,zzzlta dall' abbassamento di una ottava delle prime due corde: questo espediente permetteva di produrre armonie strette, sonore e
di potere ottenere effetti virtuosistici panicolarì, Le composizioni in programma a tiorba sola di de Visée sono tratre dal
primo libro del prezioso Manoscritto Vaudry de Sezenay" della biblioteca di Besancon. Il Preludio in re mino-
re costituisce un esempio emblematico del " preludio non misurato",
owero senzalapresenza di battute, dove l'esecutore è invitato a ricercare libertà espressiva nel racconto musicale. Il Preludio introduce all'Allemande e alla
Courante che, rispettando la struttura metrica delle rispettive danze, evidenziano un perfetto equilibrio trala cantabilità e il sostegno armonico. La tiorba per la sua versatilia e la sua estensione concentrata verso il registro grave,
suggeriva ai compositori di pensarla anche come strumento particolarmente adatto a\la realizzrone di un basso
continuo capace di sublimare senza invadenza la parte del canto. Il percorso musicale tracciaro in questo proè volto a sottolineare h murcvolezza dei caratteri delle musiche di danza e la particolare capacità della
viola da gamba e della tiorba di fondere insieme le loro qualità timbriche ed espressive,
gramma
23
2 ottobre 2009
Sala
-
ore 19,00
Concerti diPalz;zo Pisari
Johann Sebastian Bach (tes:-tzlo)
Die Kunst der Fuge
BW
1080
.
Cotrtrapunctus I (fuga semplice, soggetto per moto retto)
Contrapunctus 2 (fuga semplice, soggetto pqmoto reno)
Contrapunctus 3 {fuga semplice. soggetto per moto contraflo)
Contrapunctus 4 (fuga semplice, soggetto per moto contrario)
e contrario)
r moto retto e
CotrtraP
contrario' i
t
Ouverture)
Contrapunctus 7' a 4 per Augmetrt[ationem] et Diminut[io.nem]
(fugastretta,.gg.ttopermotorettoecontrario,peraumentzioneediminuzione)
principale
a tre soggetti: i primi due nuovamente introdotti, come terzo il soggetto
g. a 3 (fuga
Con6apunctus
^p.r
roto
contraiio; i tre
sogg-e-tti
combinati simulnneamente in crintrappunto doppio all'ottava)
contrappuntodoppio
co't"up"i't"' e'a4'.llaoroffix,f;;::l:i,:H:J:;"rf.,d#::il:lj',::,§tinatoin
Conpapunctus 10. a 4.
al1a
Decima (fuga
su un nuoro
tògg.tto,,,riamente combinato in contrappunto doppio
per
sim
soggetti:
8 ambedue pei moto contrario; i
Contraputrctus Ll. a 4. (hryaa tre
Conrapìnctus
elaborati nel
pio all onava)
Cotrtrapunctus inversus 12 é 4
BWV 1080/12'2
BWV 1080/12'1 - uurio
linee melodiche di tutte le voci
(fuga a specchio: dapprima il soggetto per moto retto, poi inversione delle
p., *oto Contrrio e capovolgimento della struttura delle voci)
Cotrtraputrctus inversus l13l a 3.
rtercio rec-ta BWV 1080/13'1 'aetsio òruerca BWV 1080/13'2
linee melodiche di tutte le voci
(fuga a specchio: dapprima il soggetto per moto retto e contrario, poi inversione.delle
per Àoto contrario e capovolgi ento della struttura delle voci)
uercio
inael
tecta
contrario)
Canon alla Ottava (canone con risposta all'ottava, soggetto diminuito per moto
per moto contraflo,
soggetto
alla
decima,
risposta
(canone
con
Canon alla Decima Contfapunto allaTùjrza.
alla tetza)
successivo capovolgi^.nto delle voci secondo regole del contrappunto.doppio
alla dodicesima, soggetto per moto
Canon alla Duodecima in Còntrapunto alla Quinta (canone con risposta
doppio alta quinta)
rerro, successivo capovotgimènto delle voci secondo regole del contrappunto
e moto contrario
per
aumentazione
risposta
(canone
con
Motu
Canon per Augmentationem"in Contrario
doppio all'ottava)
rispeito al dù,successivo capovolgimento delle voci secondo regole del contrappunto
Frammento diFuga a 3 Soggetti BwV 1080/19
MAITEO MESSORI
24
-
clavicembalo
cheJohann Sebastian Bach nel 1739 avesse modo di leggere, in un'offìcina tipogralrca di Lipsia, iì trattato di Mattheson Der uollhommene Capellmeister.Il musicista amburghese in un passaggio si dispiaceva del fatto che il
ptù abile Fugenmeister vivente in Germania, il Director Musices di Lrpsia Hem Sebastian Bach non avesse ancora dato
a.lle stampe nessuna raccolta che potesse testimoniare le sue incredibili doti di contrappuntista e compositore di fughe.
Poco dopo Bach, inaugurò la redazione del Die Kunst der Fuge, un progetto che nelìa prima versione manoscritta si conclude nei primi anni '40 e che il Kantor decise di dare alle stampe in version e ampliata e rivista nel periodo precedente
al]r- sua dtpzlrtita. La recente scoperta a Kiev di un quaderno di studi contrappuntistici compilato a quattro mani da
Sebastian e dal primogenito W. Friedemaon nella secooda metà degìi anoi Tienta porterebbe perfino all'identificzione
della primigenia forma del soggetto su cui si basa il ciclo. Il manoscritto originario, come poi I'edizione a stampa postuma, era nella classica forma internzionale di "partitura per tastiera", tradizione ioaugurata nel tar{o Rrnascimento in Italia
e adattaalla musica polifonica da suonare sugìi strumenti da tasto. Tuni i fraintendimeriti sorti'a panire dall'inizio del
Novecento sulla presunta "astratta" o non specificata destinazione strumentale sono da ritenersi erronei oggi gtazie all'indagine storico-scientifìca e al rinvenimento di nuove fonti, C, Ph. E. Bach nel presenfire su un giornale l'imminente pub-
È verosimile
bliczione del lavoro lo descrive come un'opera pratica destinata all'esecuzione tastieristica
e vantaggiosa per I'esecuto-
re in virtù della chiarezza polifonica derivante dall'uso di un pentragramma separato per ogni voce. Pratica compositivonotazionale che Bach riproporrà nelleVariazioni canoniche per organo e nel Ricercare a sei per Clauier dell'Offerta
musicale, riallacciandosi volutamente ai libri di Ricercari, di Canzone e di Capricci per tastiera pubblicati in Italia nel corso,
di tutto il Seicento. Il titoto che compare nelì'edizione a stampa del 1751 e Àela ristampa, pir) diffusa , del 7752 risale coni
tutta probabilirà all'ambiente berlin'ese in cui il progetto post mortem di completamento dell'edizione a stampa fu portato a termine e particolarmente al prefattore Marpurg che amava ttrlizzare, forte delle sue esperienze francesi e illuministe, l'espressione "LArt de..". La raccolta avrebbe potuto essere intitolata nell'inten7jone dell'autore ouovamente
Clauieriibung, Era intenzione di Bach trattare in forma pratica le problematiche compositive ed esecutive connesse all'elaborzione di un soggetto di fuga in tutti i possibili aspetti. Le difficoltà che stanno di fronte alìo studioso ed esecutore
della raccolta compendiano tutte le modalità esecutive e tecniche del contrappunto cantabile destinato al Clauier: I'antore preferisce redigere un "trattato" sonoro di perségiàrcalizzato, IÌ processo di preparazione delle belle copie da incidere su lastre di rame non fu completato Bach vivente. Se w Contrapunctus 14 fosse ancora da scrivere o meno non lo
sisapràmai concertezza.Letestimonianzedeiprimibiografibachiani(CarlPhilippEmanueleAgricola)nonconcordano con quanto scritto nella prefzione di Marpurg a proposito dell'incompletezza dell'opera, secondo il nuovo progetto
di ampliamento e riordinamento che Bach intraprese nei mesi prima della soprawenuta cecità finale. Nell'edizione a
stampa si rintracciano vistosi errori e aqgiunte arbitrarie (in parte dorute a ragioni di marketing editoriale del costoso
volume a stampa). Aìmeno fino al Contrdpunctlts 17 t'ordine sembrerebbe originale e le lastre furono preparate sotto la
cura di Sebastian stesso. Le due successiye fughe a specchio sono ordinate erroneamente, comparendo ptimala uersio
inuma dei brani e poi qrellarectd.l quattro canoni sono riprodotti in un ordine che quasi sicuramente non fu stabilito
da Bach. La versione per due clavicembali della Fuga a specchio a tre voci (Contrapunctus 1J), Ia versione erroneamente inserita nella raccolta con il testo musicaìe più vecchio, anteriore alla riscrittura, del Contrapunctus 10 e il corale organisrico finale sono aggiunre arbitrarie. Per quanto riguarda il mito dell'incompleta fuga finde (Fuga a J sogetfr), anch'essa come corretramente videro i grandi studiosi bachiani dell'Ottocento (Spitta, Rust, Hauptmann) è inserimento arbitrario di un lavoro che Bach stava componendo neÌl'ultimo periodo prima della maÌattia finale. Essa non presenta il soggetto
su cui rutto il ciclo di variuioni contrappuntistiche precedenti si basa, Recenti studì di Gregory Butler e di chi scrive
hanno cercato di contestare i fraintendimenti di cui è stata vittima tale fuga: innanzi tutto, per evidenti ragioni contrappuntistiche, la Fuga a sogetti non awebbe mai contenuto come quarto soggetto il tema principale del ciclo in ogget
to. Il brano, molto elaborato, contiene come terzo ed ultimo soggetto la versione melodica del nome del compositore (le
nore musicali B-A-C H). Poco più avanti, nel manoscritto, il brano si interrompe. Molto probabilmente tale fuga incom-
j
pleta doveva essere l'ultimo grandioso lavoro da destinare alla Società delle Scienze m,usicali per corrispondenza fon'
data dall'allievo Mizler, prima del compimento del sessantacinquesimo anno di età (quando scadeva I'obbligo di presentare un contributo annuo ai soci), un congedo con la propria firma musicale. E dunque verosimile pensare che l'incompletezza (che Rust e Spitta perfino contestavano) del lavoro ciclico sul tema principaìe in senso stretto - quello che sarà
eseguito nel presente concerto - consistesse rella mancanza di una terza coppia di fuga a specchio, forse a quattro voci,
da ordinare come Contrapunctus 14. A mo' di appendice al programma sarà comunque eseguito i[ prodigioso frammetto di Fuga a sogeni, così come ci è pervenuto nel manoscritto bachiano.
j
25
'
9 ottobre 2009
Sala
Khachaturian
(1903-1978)
A.
-
ore 19.00
Concerti di Paluzo Pisani
liio per clarinetto, violino e pianoforte
Andante can dolore e molta espressione
Nlegro-Lento-Allegro agitato-Mqest
.oso
pe§lnte:Tempo primo
Moderato-Presto
r
Milhaud
(t892-r974)
D.
Suite per clarinetto, violino e pianoforte
Ouuerture
-Vife gai
Diuertissement
Jeu -
- Animé
Vrf
Introduction e Final - Moderé, Vd
I. Stravinskif
(1882-1971)
Suite dall' nHistoire du Soldatn
Marcbe du soldat
Le uiolon du soldnt
Petit concert
Tango
-Vake - Rag
Dance du diable
B. Bartòk
(1881-1945)
Contrasti per darinetto, violino e pianoforte
Vubunkos- Moderato ben ritmato
Piben
Sebes
-
Lento
- Allegro
ITXO DI VENEZI,A
FMIIÙCESCO LOYATO
-
violino
- clarinetto
FEDERICO TOVATO - pianoforte
LUCA TUCCHETTA
26
Il trio violino, clarinetto e pianofone è un'ensemble che trova il suo pieno sviluppo nel corso del
)fr
secolo.
Il
repertorio presentato questa sera raccoglie brani che hanno come filo conduttore la musica popolare rMsitata da
importanti compositori che ripropongono, attraverso forme piu complesse, elementi melodici, ritmici e armonici
tipici di aree geografiche differenti. Il concerto si apre con il trio in tre movimenti difuam Nhachaturian. Armeno
di nascita, ha studiato a Mosca violoncello e composizione, affermandosi in breve come uno dei principali compositori sovietici della sua generzione. Insegnante dù1951aI Conservatorio di Mosca, organizza;tore e animatore
della vita musicale, ha conseguito dallo Stato sovietlco i massimi riconoscimenti, come il Premio Lenin ed il Premio
Stalin.
[a
sua musica, generosa, impulsiva, disinvolta, spesso illustrativa, esprime abbutanza fedelmente un reali-
smo socialista inteso nell'accezione meno problematica. Convinto della necessità di farsi capire da tutti, il compositore si adagia nella spontaneità, nell'ottimismo ostentato, recidendo \n partenza ogni possibile rapporlo con l'avanguardia occidentale
e senza preoccuparsi di fornire un'alternativa alla rÉerca di linguaggio. Ilestetica di
Khaciaturian si può accostare a queìla di Kabalews§, altro compositore soviedò'entrambi spesso fanno tesoro ditemi e ritmi folcloristici innestati in schemi classici liberamente ricreati. Il tessuto armonico post-romantico è arricchito dalle moderne ricerche timbriche ma è comunque radicato nel tonalismo. Segue la suite di Darius Milhaud,
composta nel 1936. È suddivisa in quattro movimenti: "Ouverture", vivace brano che immediatamente richiama I
colori e ritmi sudamericani; "Divertissment", un delicato diaìogo fra i tre strumenti che evidenzia lo stile contrapl
puntistico e politonale dell'autore;'Jeu", un'impetuosa danza popolare basata su un ritmo vivo e inflessibile;
"lntroduzion et flnal", ironico brano che mette in netto contrasto la grar,rtà dell'introduzione con la scorrevolezza
e sempìicità del finale. La seconda pane del concerto si apre con la Suite da Il'"'Histoire du soldat" di Igor
Stravinskii. Dagli undici "tempi" che compongono l'opera nella sua versione originale, Stravinskii stesso ha tratto, nel 1919, un rrio in cinque movimenti. tHistoire du soldat fu composta nel 1918 su un soggetto del poeta svizzero Charles-Ferdinand Ramuz, ispirato ad un racconto di Aleksandr Afanasjev. Un soldato cede al diavolo il suo
violino in cambio di un libro che contiene le risposte a qualsiasi domanda. Nata per l'esigenza di costituire - in
tempo di guerra un teatro itinerante e povero, l'opera fu scritta per sette strumenti, due attori, due ballerini e
-
un recitante.
Sia ì'argomento sia
lo stile musicale hanno carattere eclettico e cosmopolitico: ragtime nordamericail soldato, l'unico a conservare una
no, valzer viennese, tango argentino si affiancano al motivo che simboleggia
intonazione russa. La peculiare vitalità ritmica e percussiva culm\nanelladanzafinale, nella quale il diavolo, sopraffatto, soccombe. Ma la vicenda, nella versione originaria, si conclude con la sua vittoria sull'anima perduta deì sol-
i Contrasti di Bèla Bartòk, noto trio per clarinetto, violino e pianoforte, scritto
per il grande vrolinistaJosef Szigeti e per il "re dello swrng", il clarinettista Benny Goodman.lnfluenzato all'epoca
della sua formzione soprattutto dalle grandi correnti della musica centro-europea, da Brahms e V'agner, sino
dato. Completano il programma
all'impressionismo di Debussy e Ravel, Banok si volse gradualmente allo studio del patrimonio musicale popolare
del suo paese, traendone suggerimenti decisivi per la sua produzione.Diviso in tre movimenti,nei "Contrasti" si
ritrovano esempi di danze rumene e ungheresi. II primo movimento, "verbunkos", inizia con un vivace ptzzicato
del violino, dopo il quale il clarinetto introduce il tema principale che nel corso del movimento verra sviluppato e
variato. Szigeti riporta una dichiarzione di Bartok nella quale il compositore ammette che questo inizio è in parte
ispirato al "Blues" della Sonata per violino e pianoforte di M. Ravel. Il secondo movimento,Pieno, è molto più introspettivo. Non è presente un vero tema guida, bensì si alternano frammenti melodici che creano repentini cambi
d'atmosfera determinati anche da grandi escursioni dinamiche. Il terzo, Sebes, è una frenetica danza che inizia con
una sezione con scordatura del violino (Sol# -
Re ta - Mib).
Come nel primo movimento spetta al clarinetto il
compito di introdurre il tema principale. Segue una lenta parte centrale che porta l'indiczione di tempo 1318 (suddiviso in 3+2+3+2+3/B). Conclude il trio una serrata coda che richiama tutti i temi sentiti nel corso del trio.
21
Concerto del 17 aprile 2009
SIL\IA REGAZZO
Marrcello" di
Nata a Rovigo, ha condotto gli studi musicali presso il Conservatorio di Musica "Benedetto
yeneùadiplomandosi con lode nel 2000 sotto la guida di Stella Silva e perfezionandosi poi con R Kabaivanska,
Nel 2001 ha vinto il
M. fuena, S. Lowe, V. Terranova, C. Desden, A, Althoff Pugliese, F. Opa Cordeiro, C. Ansermet.
di
G. Verdi. Oltre a svolgere un'intenFaktaff
nel
di
per
il
ruolo
Monte
dal
hti
lntemazionale
Quickly
Concorso
Mater
da camera per importanti istituzioni musicali venete, nel 2008 ha cantato nello S/abat
sa attività concertistica
Ha partecipato all'inaudi Haydn a Stresa (Atalanta Fugiens Orchestra) e a Firenze (Scuola di Musiea di Fiesole).
dalla Fondazione
indetto
per
giovani
cantanti
gur.ion. del Teatro Comunale di Vicenza e ha vinto i[ Concorso
con la
d'Ampezo
Comina
o
e
òariparo perlarealizzazione delo Speziale di Haydn
dellaFondazione
promosso
direiionedi C. Desderi. Nel 2007 nell'ambito
nel ruolo
Arena cli Verona, ha cantato in Alfred, Alfred di F. Donatoni. Sempre nel 2007 è stata molto apprezzata
Pisa, Lucca
di
nei
teatri
Verdi
di
G.
Falstalf
Meg
in
e
come
H.
Purcell
di
Aeneas
Dido
and
in
della protagonis ta
Rosa di R. Schum4nn
e Ravenna. Ha partecipato alla primaesecuzione ital\ana de Il Pellegrinagio della
rappfesentat
delfestivalVerona
Livorno
M. Bressan a1irenze,Perugia, Roma (registrzione RAI), Bologna e ha interpretato ilsigÀar
a Cuneo'
Mozart nella primaasso\tta drZaide o la cbiaue dell'illusione di C. Galante con Ia direzione di N. Conti
la diresotto
diAtene
Attico
Erode
Teatro
di
Nell,ambito del Festival Olimpico del2004si è esibita nel prestigioso
di
Mater
nello
Stabat
cantato
per
Fiesolefia
di
Scuola
it Dfr anniyersario della nascita della
zione di D. Renzetri,
Night's
Midsummer
in
A
Hermia
ha
interpretato
pergolesi
2003
Nel
RAI)
e
a
Siena.
a Firenze (registrazione
G. B.
tourcon la regia di L. Kemp e [a direzione diJ. Webb. Nello stesso anno ha partecipato alla
con la direzione di
F.
Dream diB. Britten
Strumentale di Prato.
née in Sud-America (Cile, Argentina, Uruguay, Brasile) promossa dal CIDIM con la Camerata
l'Università Ca'Foscari ha pubblicato la tesi
Si è laureata in Filosofia nel 1999 conE. Severino e per meriti nel 2003
pensiero moderno.
come libro dal tltolo 1/ Canto della Tena: la nozione di Vsritò dalk Grecia arcaica al
MARINAD'AMBROSO
Diplomata in pianofofte, in canto
vocal e da cuneru,Marina D'Ambroso è pianista molto apprezzata dar
Si è perfezionata con D. Baldwin, R. Jansen, E Ameling, E. \Y'erba,
liederistico.
cantanti che affrontano il repenorio
l, diploma summa cum laude presso la Scuola di Lied
ha
conseguito
Nel
1988
Hotter.
H.
e
l[. Berry, E. Haefliger
poesia
anni successivi è stata allieva di I. Gage presso
Nei
due
V/ien.
bei
Baden
"F.
di
Schubert"
tedesca
e
al Concorso
l,Accademia di Musica di Zurigo. Nel 1989 ha vinto il premio unico per il miglior accompagnatore
e
in musica
questo riconoscimento). Ha colInternazionale di Lied "W. Gruner" di Londra (unica interprete italiana a ottenere
L. Nucci, L. \ilindso! L' De
Terrani,
L.
Valentini
laborato con numerosi cantanti della scena internaziotale,tn cui
cui oma€gio a\enezia,
tra
straniere,
italiane
e
musicali
Lisi, N. Focile. Ha tenuto concerti per importanti società
Bratislav Cantans
Padova,
di
Perugia
e
di
Musica
della
Amici
Genova,
di
Società del Quarterto di Mitano, GOG
philarmonic, Autunno musicale di Santandel London CityArt Trust di Londra. Per la Nuova Fonit
Festival, Kracovia
perVocalia,
Cetrahainciso musiche di Malipiero, Ullmann e Hartmann in collaborazione con Athestis Chorus;
"Pollini" di Padova.
melodie delle sorelle Boulanger col soprano L. \findsor. Insegna al Conservatorio
Concerto del 24 apiTe 2009
LAIJRAZIGAINA
di Musica "Benedetto Marcello" di Venezia sotto la guida
"Incontri col Maestro" di Imola, dapprima con il G
Internziona.le
perfezionata
all'Accademia
è
lotti,
si
iederica
di
Diplomata col massimo dei voti al Consenratorio
masterclasses con
Cambursano e successivamente conJ. Bàlint con il quale si è diplomata nel 2006. Ha frequentato
28
R.
Guiot,
S. Bet e F. Renggli e nel 2007-2008 si è perfezionata con A. Oliva e per
i passi orchestrali col A. Moretti.
Collabora con l'Orchestra di Padova e del Veneto ed è stata direta da H. Schelley, dal 2004 con l'Orchestra
"Dolomiti Slmphonia" di Belluno e dal 2006 con l'orchestra giovanile 'J. Futura" di Trento diretta da M. Dini Ciacci
anche in veste di solista. Con questa orchestra ha suonato per il "Concorso Internazionale per Direttori
d'Orchestra" di Trento nelle edizioni 2006 e 2008, per il "40' Festival Opera Barp" aBarga nei- 2007 direno da M.
Panni, per il "Festival JCE" nelle edizioni 2007 e 2008 a Bertinoro e si è esibita in sale e teatri prestigiosi , in ltalia,
quali il "Donizetti" di Bergamo, il "Malibran" di Venezia e all'estero, a Feldkirch e Innsbruk (Austria) e a Bruxelles,
Namur e S. Hubert (Belgio). Inoltre ha suonato nell'Orchestra Regionale dei Conservatori del Veneto nell'edizione 2006 diretta da D. Iorio.
È attiva nell'ambito della musica da camera in varie formazioni. Nel 2003 si è classificata al secondo posto al
Concorso "La Fabbrica delle Note" nella città di Padova. Nel 2001 ha inciso in/uo col pianoforte per la Phoenix
Classics in occasione della Mostra Internazionale di Pittura "Monerl luoghi deila pittura" a Ca' dei Carraresi a
Treviso e inciso nel 2006 con l'orchestra di Belluno per la DS Music.
PIERTTJIGI PInAN
giugno 1997 conil massim r dei voti e la lode, presso il Conservatorio «li Musical
"Benedetto Marcello" di Venezia, sotto la guida di Giorgio Aguzi, Siperfeziona per cinque anni con Fausto
Zadrail quale gli trasmette l'amore, il rispetto e la dedizione per il pianoforte e la musica. Si diploma presso
Si diploma in pianofone nel
I'Accademia pianistica di Imola in musica da camera, con il massimo dei voti (lr4ASItR), studiando con P N. Masi.
Ottiene fin da giovanissimo importanti successi in concorsi nazionali ed internazionali: I premio Concorso Cinà di
Albenga,l premio Concorso internzionale Ville Jleuue à uilles Jleuues,I premio Concorso Forgione, I premio
Concorso Città di Cento, l premio Concorso Rami Musicali, ed zlti. Nell'ottobre 1995 vince il prestigioso
Concorso della Società Umanitaria. Si esibisce in numerosi concerti, sia solistici che cameristici, che lo portano ad
affermarsi in Italia e all'estero. Ha tenuto recitals in Germania, Austria, Croazia, Slovenia, Ungheria, Sviruera,
Giordania, Argentina ottenendo sempre ottimi consensi da parte del pubblico e della critica. Suona con importan-
ti orchestre; l'OrchestraDonizetti diBerganto, l'Orchestra di Stato Romena Costantinescu,l'OrchestraMaderna,
diretto da P Mianiti, D. Belardinelli, M. D. Ciacci, R. Misto. Vince il premio speciale per la migliore esecuzione della
"sonata breve" per violoncello e pianoforte di Silvio Omizzolo, pezzo d'obbligo al Concorso Internazionale Siluio
Omizolo. Attualmente ricopre il ruolo di Pianista Collaboratore presso il Conservatorio di Musica Ste[l:ani di
Castefranco Veneto.
Concerto dell'8 maggio 2009
EABIO GRAS§O
Vercellese, si è diplomato in pianoforte a 77 anni a Torino con lode e menzione, dopo gli studi al Viotti di Vercelli
J. Micault, e in composizione nel7994 a Milano; nel 1995 si è laureato con lode in Letteratura
Greca. Si è perfezionato in pianoforte prima con M. Vincenzi e poi con M, Tipo a Fiesole, dove ha frequentato
anche il corso di composizione di G. Manzoni. Ha seguito poi altri corsi di perfezionamento, come quello pianisticon M. Barasolo
e
co di K. Hellwig a Berlino e quello di composizione di
F.
Donatoni
a Biella. Ha
poi conseguito anche il Diploma di
2' livello in Pianoforte ad Alessandria con lode e menzione. Attualmente è docente al Conserr"atorio di Musica
"Benedetto Marcello" di Venezia. Nel 1996 ha vinto il Concorso pianistico )frème siècle di Orléans, ed è stato
poi invitato a suonare aParigi
-
CNSM, Salle Cortot, Chàtelet, Radio France, Salle Gaveau; aNizza, a Montpellier
(Radio France), a Orléans, a Maastricht, a Colmar (Festival Michelangeli), a Erfurt, per recitals solistici, concerti
cameristici e concerri con orchestra. Nel 1999 è stato premiato al Busoni di Bolzano. Ha inciso 3 CD per la casa dis-
29
cogr11fica Solstice, con musiche di Busoni, Rubinstein in prima mondiale e Schumann, ricevendo riconoscimenti
della critica, fra cui lo Choc da Le monde de la musique. Per Euterp ha poi inciso le 5 Fughe e 9 Sonate di Scarlatti,
Come compositore, nel 1996 ha vinto il Concorso Ginastera di Buenos Aires, e nel 1999 il concorso di Marsiglia,
anche con la menzione del pubblico. Sue composizioni sono state eseguite a Milano, Firenze, Roma, Berlino, Pangi,
Orléans, Nizza, Colmar, Montpellier, Amsterdam (Festival Gaudeamus) e Buenos Aires (Teatro Colon). Attualmente
sra eseguendo I'integrale delle Sonate
di Beethoven per la Società del Quartetto di Vercelli.
IETIZI,A MICHIETON
yeneziana, ha curato la propria formzione artistica con il Eugenio Bagnoli, sottoJa cui guidasi è diplomata con
lode nel 1985, appenasedicenne, presso il Conservatorio di Musica "Benedetto Matcello" di Venezia Si è
successivamente perfezionata con M. Tipo a Fiesole, K. Bogino a Ponoguaro, A. Jasinski al Mozarteum di
Salisburgo, P Masi e M. Mika. Nel 1984 ha esordito con un recital alla V/iendr Saal del Mozarteum di Salisburgo,
intraprendendo giovanissima la carriera concertistica. Si è aggiudicata numerose competizioni nazionali e internazionali, tra cui il Premio Venezia, il Premio A. Speranza diTaranto, il 2' Premio al Concorso Internazionale C'Zecchi
di Roma (col Premio della Stampa all'unanimità) e il Concorso Internzionale Diapason D'Oro di Sanremo. Ha suonato in sale prestigiose, tra cui Teatro la Fenice di Venezia, Conservatorio Verdi e Teatro delle Erbe di Milarlp,
Mozarreum di Salisburgo, Dreikònigskirche di Dresda, Fessaal di Freiberg, Casal del Metge di Barcellona, Teatro di
Epinal, Pollock Hall di Montreal, Accademia Chopin di Yarsavia,Abravanel Hall di Salt Lake Ciry esibendosi con
numerose orchesrre tra cui l'Orchestra della Fenice, la Sinfonica Siciliana, l'Orchd§tra daCamera di Padova e del
Veneto, la Filarmonia Italiana. Sue registrazioni sono state trasmesse dalla RAI, dalla Radio di S. Lake Ciry e dalla NHK
di Tolryo. Ha inciso perAliamusica (2OO5,Z}OD e Ars Publica (2008). Dal 2001 insegna Storia della Pedagogia presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha pubblicato per Il Poligrafo "ll gioco delle facoltà nF. Sclt:ller' Bildung e
crearivirà" (2002) e "Ilarchetipo e Ie sue metamorfosi. Morfologia dellaBillung nei romanzi di formazione di
Goethe" (2005). Per Ia casa editrice Ars Publica sono in corso di stampa un ciclo di Lieder su testi di E Dickinson
(Auroral Ligbt),il trio La Voce Silente, il ciclo pianistico Vox Tibi e una collana diEtudes per pianoforte,
Fabio Grasso e LetiziaMichielon stanno collaborando a programmi di recital condivisi, fra cui I'integrale degli
Studi di Ligeti, a 2 e 4 mani. Li hanno eseguiti al Festival Aujourd'hui Musiques di Perpignan, alla rassegna
Compositori a confronto di Reggio Emilia, allaMozart Hall di Bratislava, e, unitamente a conferenze e mastercÌas,.r, ,llu Krnrtuniversitàt di Graz, alla Pollock Hall della McGill University di Montreal, all'Accademia Chopin di
Varsavia. Prossimamente li presenteranno anche in altre istituzioni europee ed americane, come l'Università
MDlfl
di Vienna e la New York University, Inoltre incideranno congiuntamente, per Solstice, l'integrale degli Studi di
Ugeti e di quelli di Chopin in un doppio cd. Alcune loro esecuzioni e composizioni si possono ascoltare ai siti internet www.fabiograsso.eu, www,rosenfingercom, e prossimamente www.letiziamichielon.it
Concerto del 22 mag$o 2009
MARCO NASON
Nato
a Venezia. Ha
intrapreso lo studio del pianoforte con il padre all'età di cinque anni e a nove lo studio del vio-
lino; ha iniziato lo studio della viola con Pierpaolo Gastaldello presso il Conservatorio di Musica "Benedetto
Marcello" di Venezia, per poi proseguire con Giovanni Petrella, diplomandosi con il massimo dei voti nell'anno
2002, Ha poi conseguito, nel 2006, il DiplomaAccademico di II livello in Discipline Musicali con il massimo dei voti
e la lode, vincendo inoltre una borsa di studio quale miglior allievo, presso il Conserrratorio di Musica
,.Benedetto Marcello" di Venezia. Ha proseguito gli studi seguendo i corsi di alto perfezionamento con L.
30
Ranieri presso la Fondazione "Romano Romanini" di Brescia; ha inoltre seguito corsi di perfezionamento con A.
Farulli, B. Giuranna, D, Rossi. Ha collaborato con varie orchestre, tra cui l'Orchestra del Teatro Olimpico diVicenza,
l'Orchestra di Padova e del Veneto, I'Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, l'Orchestra del Teatro Regio di
Parma, l'Orchestra Sinfonica Nzionale della Rai di Tonno. Ha rdnto nel marzo 2003 il secondo premio ex-aequo
della rassegna "La fabbrica delle note" di Padova; ha inoltre conseguito l'idoneità per l'Orchestra Giovanile Italiana,
la MahlerJugend Orchestre, l'Orchestra Cherubini e I'Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova. Nell'ambito
cameristico si è esibito in occasione di importanti manifestazioni fra cui: Festival di Musica da Camen di Lucca,
Estate Musicale di Portogruaro, Estate Musicale Internazionale di Alghero, Cupra Musica Festival, Festival
Internzionale di Musica da Camera di Murcia, Festival Classica di Ischia, Società dei Concerti di Venezia.
MASSIMO NASON
Veneziano. Ha studiato pianoforte con Giorgio Vianello diplomandosi a pieni ti al Conservatorio di Musica
"Benedetto Marcello" di Venezia. Ha integrato la sua formazione musicale studiando con G, Mottà, S. Lorenzi,
G. Gorini ed U. Amendola. Si è distinto in concorsi pianistici
nuionalied internzionali, vincendo il I" Premio alla
"Rassegna Nazionale Giovani Concenisd" di Roma, classificandosi tra i primi posti nella "Rassegna Pianistica Franp
Liszt" di Livorno, nella Rassegna Diplomati di Cesena. Come Pianista d'Orchestra, ha collaborato con i Teatri Ld
Fenice di Venezia e Comunale di Treviso, esibendosi sotto la direzione di G. Sinopoli, P Maag, R. Muti, C. Abbado,
L. Mzu;el, F. Ferrara, L. Bernstein, ed altri, eseguendo prime assolute e dirette radiofoniche. Musicista attento e ver-
satile è interessato a tutte Ie forme di linguaggio musicale, attualmente suona in dri-o con il violista Marco Nason,
suo figlio. Già docente presso i Conservatori di Musica di Castelfranco e di Vicenza, è titolare di una cattedra di
Pianofone Principale presso il Consewatorio
di Musica "Benedetto Martello" di Venezia.
Concerto del 29 maggio 2009
IABRIZIO NASETTI
Trombettista, naro a Roma. Si è diplomato brillantemente al Conservatorio dell Aquila sotto la guida di S. Verzari.
Dopo il diploma,harealizzato concerti (circa 600) in diverse formzioni cameristiche come duo con organo, reci-
tal con piano, quintetto d'ottoni, con orchestra d'archi e orchestra da camera. I concerti sono stati realizzatiin
diverse città d'Italia, quali Roma, Viterbo, lAquila, Firenze, Venezia, Udine, Gorizia, ed altre; in PortogalÌo nelle città
di Lisbona, Coimbra, Porto e nell'arcipelago delle Azzorre, dove è spesso invitato per dirigere orchestre da came-
re lizzato concerti anche in Spagna (Pamplona, Madrid, Badaioz) e in Germania (Goslar,
Hanòver). Hafatto parte nel 7994,come solista, del Festival Internzionale della Costa do Estoril e il Festival
Lusoiberico "sete Sois, Sete Luas", realnzato a Pontedera (Firenze). Ha eseguito, sempre in qualità di solista, vari
ra e insegnare J^zz. Ha
concefti con l'Orchestra Classica di Évora, Orchestra da Camera dell'Estoril, l'Orchestra del Basso Alentejo
(Lisbona) della quale è stato prima tromba solista per 11 anni, l'Orchestra "Nova Amadeus" di Roma e l'Orchestra
"sinfonia Yeneziana" diYenezia con la quale si è esibito presso il Teatro"La Fenice". Ha formato il"BlueJazz
"Ottoni di
Quartet", l'Orchestra Leggeru eJuz della scuola professionale di Évora ed è fondatore del quintetto
Padova". Ha inciso vari CD con il grande juzista Greg Moore. Ha collaborato come prima tromba presso
I'Orchestra di Padova e del Veneto, presso I'Orchestra Sinfonia di Chioggia e l'Orchestra dell"'Opera Giocosa" del
Friuli-Venezia Giulia. Con 20 anni di esperienza pedagogica, oltre alle numerose Master Class rcalhzate in Italia,
Spagna, Portogallo e Germania, ha insegnato in Portogallo al Conservatorio di Horta, nella Scuola Professionale di
musica di Évora e nel Conservatorio del Basso Alentejo (Lisbona). Attualmente è docente di Tromba presso il
Conserrratorio di Musica "Benedetto Marrcello" di Venezia.
3t
MARCOYANNI
e successivamente in Flauto e
o cherubini di Firenze dove si è diplomato in sassofono
del Maggio, Orchestra della Toscana
dei voti. Collabora con Orchestre come: Orchestra
con le quali si è esibito in Teatri prest
Venezia' Te
Bologna, Teatro Regio di Parma, Biennale di
Pinzauti'
A
Globokar,
V
L.
Berio,
R.
Muti,
Diretiori come
per le
concerti
più
di
300
attivo
suo
ha
al
Saexophones
il 1'
numeiosi Concorsi Internzionali tra i quali spiccano
inoltre Szoavz di
e One Life to Live (Videofadio)'{Ia inciso
di Castelfìdardo. Ha inciso: Saexotango §uova Era)
inciqìintetto di Sassofoni Steel lflind con il quale lavora abitualmente' ha
Kamram Kacheh suova Err; .,.oni
diretta
in
trasmessi
,,saximo" per la Forrest Hill. Ha suonato inoltre in programmi televis$d (Rai 2) e c.olcerti
so
quartetto alla Big Band a
ha collaborato.on nu*.ror. formzioni dal
dalla Radio 3 Nzionale. In ambitoJazzistico
Valdera
nella
Juz Band e rclla
p. Tonolo, lul. Gi^rn.ur.o, S. Bollani; suona attualmente
fianco di M. Grossi,
MontecatiniCiryBanddirettadaECampioni.ConilquartettodisassofoniAbraxas,direcenteformazione,nel
che ha portato il gruppo ad esplorarelnuove
quale suona il sax baritono, ha iniziatoun lruoro di sperimentzione
iirprot
tendenze musicali
il reatro Guascone (SasSfono'
rsazione. Da anni collabora abrtualmente con
si è
^t,r^u.rro
e compositore e con i vari spettacoli della compagnia
Clarinetto, Flauto) in qualità di musicista, arrangiatore
al
Sassofono
Insegna
ltaliani ed anche all'estero lnesiivat di Lisbona Portogallo)
esibito
in numerosi Teatri
Venezia'
Conservatorio di Musica "Benedetto Marcello" di
ARRIGO CAPPETI.ETTI
insegna
quattro
diciotto dischi a suo nome di cui almeno
in Filosofia e aver
È nato a Brunate (Como). Dopo una laurea
realizzaadofìnora
ato
ùiau
Terras do
risco)hannoar,utoimportanzanelladefinizionediunaviairzlnmù|ecollega.
R Ales
D. Schnyder, B. Elgart, O. Manoury, S Swallow,
diiuzdiGl
nu\onale
l'orchestra
con
e
tante M. Martini
rito il suo d\sco ReJlections tra i dieci migliori dischi d
pianoforte
nta la scoperta del tang
liuze glialtri generi'
n.l t.iJcon
suo jazz libero' intenso e
rsori in Italia delle attuali
in Portogallo dove' insie-
un suo
di fado come C Castelo, J Fernando' ha realizzato
me con alcuni dei più importanti musicistiportoghesi
(San
Pietroburgo)'
Russia
e.in
poeti portoghesi del'900
progetto musicale, Terras do risco, di canzoni su testi di
scriftore e saggista, ha pubblicato per la casa
p
ancheìome
atrivo
Molto
Runovskaya.
la
vocalist
dove collabora con
il didattico e l'autobio
editrice ESI (Napoli) un libro sull'improwisazione iuzlsticaametà'fra
BIey i nliIolila Paul B
Paul
su
per la i&iediuice LEpos (palermo) , una biografia-srudio
iazz;
32
Ha insegnato
inokreiuzal
CDM e alla Nuova Milano Musica di Milano, al Civico istituto Musicale "Brera" di Novara,
al Conservatorio di musica di Sassari e di Reggio Calabria. È stato docente di
jaz
presso il Conservatorio di Reggio
il Conservatorio di Alessandria. Attualmente è docente di
Cilabiae ha coordinato il triennio di
iuz
juz presso il Conserrratorio di Musica "Benedetto Marcello" di Venezia.
piano
presso
Concerto del 5 giugno 2009
.
EUSAMARZORAII
Nata nel 1977 ad Larau in Sv'uzera da genitori musicisti, il contrabbassista Franco
Muzotali e la flautista Marianne
Fischer, è cresciuta a\,lenezia, dove sin da piccola ha vissuto a stretto contatto qrrr I'ambiente musicale conceftistico e operistico. Ha iniziato Io studio del pianoforte a nove anni con Cristina Meyr e nel 1988 è entrataafur palte
della classe di pianoforte di Giorgio Lovato al Conservatorio di Musica "Benedetto Marcello" di Venezia. Nell'anno
scolastico 1994/1995 ha partecipato a.llo scambio culturale "Exchange Program STS" trasferendosi negli USA
(Potomac, MD). Ha studiato presso Ia V/inston Churchill High Schoot dove come membro della Band della scuola
(tastiereepianoforte),hapanecipato allarealizzzzionediconcertidimusicaleggeraedeì musical "Chicago". Inl'
a lù(ashington DC e NewYork Ciry dove ha frequentato sia le grandi sale
jwz
e a New York Broadway con ì suoi musicals, ha iniziato ad approfondire il suo
da concerto che rinomati locali
inreresse per la musica "non classica", sia da un punto di vista teorico che praticòlNel 1999 si è diplomata al
Conseryatorio di Musica "Benedetto Martello" di Venezia con il massimo deivoti. Si è specializata per alcuni anni con L. Romanini (Milano) e successivamente con G. Vianello (Venezia). Nel 2001 si e trasferita in Svizzera
questo periodo, gruie alle ripetute visite
per approfondire la musica da camera presso la Musikhochschule di Zurigo, studiando con E. Heiligers. Nel 2002
ha partecipato al Masterclass di A. lonquich organiuato da]la Musikhochschule. Nel 2004 ha conseguito il
Kammermusikkomertdiplom (Diploma concertistico per la musica da camera) e nel 2005 il Lehrdiplom (Diploma
per la pedagogia e Ia didattica), presso lo stesso istituto. In ambito classico Elisa Marzorati si è esibita come solista,
in formazioni camerisriche e accompagnando cantanti. Si è laureata con il massimo dei voti e la lode prima in
Lettere ad indirizo musicale (2001) con una tesi sul compositore L. Mosca, poi in Etnomusicotogia (2004) con una
tesi sulla Conga del Carnevale di Santiago de Cuba, presso l'Università di Ca' Foscari di Venezia. Il perdurare del
suo interesse per altri generi musicali le ha apeno diverse strade, tra cui la partecipuione come tastierista,/pianista al gruppo rock-country G. Marzorati & the Blugos, Ie sperimentzioni di musica ambient, drone, glitchy del pro'
getto "dyanMU" con E. Coniglio e da,2004lo studio dellamusicaiuz, prima presso la Musikhochschule di Zurigo
(con C. Viesendanger e Adrian Frey), poi dall'autunno del 2005 presso i[ Taller de la mrisica a Barcellona (con A.
Rosa Landa, R. Sabatés e V. Solsona).
Concerto del 12 giugno 2009
Ilensemble "I'ARSENAII"
Fondato a Treviso da giovani musicisti e compositori sotto la direzione artistico/musicale di Filippo Perocco,
IlArsenale si propone di superare la divisione tra lo scrivere musica e il fare musica; tra il concepire un suono e il
gesto che produrrà quel suono; tra il tempo di vita di un suono e lo spzio che lo accoglie consumandolo. A riprova di un'indagine sempre viva a servizio della Nuova Musica, dedica sin dal principio ampio spazio a prime esecu-
zioni e commissioni di giovani compositori, modellando con prontezza e di vola in volta il proprio organico. Ha
rcalizz;rto più di quaranta prime assolute attraverso la stretta collaborazione di compositori quali A. Byrne, D. Lang,
M. Gordon, C. Roy,
e gruie alla cooper zione di enti
internzionali come la Sacem - Société des Auteurs,
33
"
spzia dalle avanguardie storiche di Messiaen,
Compositeurs er Editeurs de Musique. Forte di un repertorio che
Feldman e Takemitsu, mantiene uno sguardo
Stockhausen,
Berio,
quil
figeti
e
Strawinski e Schònberg ad autori
sul suono di Sciarrino e Grisey, di Xenakis e
ricerche
alle
e
Reich
RiÉy
e
attento ai minimalismo di Andriesien,
numerose rassegne di musica contemporanea quali
scelsi. Ha collaborato con diverse associzioni e partecipato a
Metaarte.Padova,cZg5.Yenezia,associazioneKairos-Udine,CompositoriaConfronto-ReggioEmiìia,American
e tante altre, Nel 2007 ha suonato all'inAcademy e Goethe Institute di Roma, Centro tectesco di studi veneziani
è ensembLe in residence al Teatro delle
rerno della 52" Biennale Arte di Venezia. Dalla sua fondazione Ufusenale
varie masterclass di composizione'
e
con
Voci collaborando inoltre con l'Accademia Musicale Villa Ca'Zenobio
FIUPPO PEROCCO
Diplomato in Organo
Musica "Benedetto Uarcello"
e Composizione Organistica presso il Corserrratorfi-di
il massimo dei voti sotto la guida di
con
in
composizione
il
diploma
ha
ottenuto
Istituto
lo
venezia. Presso stesso
di
tu;;;V^gfi"i. smto premiato al Concorso Nazionale d'Organo "Città diViterbo" (1997),al Concorso
parteciHa
"F.
Schubert".(1999).
Composizioie A.GI.MUS. (1998), at concorso Inrernazionale di Interpretazione
{i
t
pato- al 40" e
workh"pt
41' Ferienkurse von neue Musik Darmstadt (2000-2002) seguendo i diveru
qi:Tl?::
v.
Rihm), collaborando con I'Ensemble
organistica contemporanea con Z'
letteratura
della
Resonanz. Ha frequentato seminari di interpretazione
i seminari di S Bussotti' G'
ha+eguito
Emilia)
(Reggio
2003
e
"Compositori a confronto"20O2
iione (S. Sciarrino, T. Hosokawa, o. Neuwirth, M. Levinas, T. Murail.,
i
Szathmàry, Durante
Manzoni, N. Sani, A. Solbiati, G. Taglietti e G. Verrando'
fiir Kultur und IÙ(irrschaft - di Dresda e da
Selezionato dal Gaudeamus Foundation, dall'Internationales Forum
Symphonia, Dresdner Sinfonikern' Young
Acanthes, sue opefe sono state commissionate ed eseguite da Holland
philharmonic Orchestra, Sinfonia Varsovia Orchestra, Orchestre National de Lorraine, Filarmonica Veneta,
Jandòek
Aleph (Parigi),
Italiana, Ensemble Vocal Modern, IXoN ensemble (tondra), ensemble
oRI, orchestra d,Archi
chamber choir (Melbourne),
vokalensemble Neue Musik Berlin, Trio KAIDA (Amsterdam), dall'ASTM
Ia NPS olandese, SBS
Belgrado,
di
radiofoniche
@adio
coRoincANTO (TLeviso), trasmesse da emittenti
in residence all'European Centre for
Melbourne, BBC, RAI Radio3, Polski Radio). Nel luglio 2006 è stato Composer
Composer in
,,KunsrForum Hellerau" a Dresda. Nel 2008 ha ricevuto l'Affiliated Italian Aru Fellowship
rhe futs
tra Ie quali
rassegne
Academy in Rome. Numerose prime esecuzioni in numerose
-
residence all'American
Time of Music Viitasaari, International
Gaudeamus Music lfeek Amsterdam, Manca Nice, Aspeke Salxburg,
York, Theatre Dunois Paris' Cantiere
New
Festival of Contemporary Music Varsaw Autumn, MAIA Festival
'900,
Zèppelin Festival Barcellona, 3èmes
sul
Finestre
Internazionale d'Ane Contemporanea di Montepulciano,
Renew of Composers
International
Festival,
Vind
London
New
Rencontres Musiques Nouvelles Lunel, The
musica elettroacustidi
Festival
Festival,
Music
Contemporary
Melbourne
London,
Belgrade, The Brighton Festival
,,Linteraction homme/machine dans la performance musicale et artistique" Strasbourg, Contemporary Music
ca
il nuovo Reggio Emilia' Coautore ed
Melbourne, Compositori a confronto di DiNuovoMusica, Comporre
Festival"
(Venezia, Ateneo Veneto e kttro La
esecutore delle musiche del monologo di D. Villatico "Voi che ascoltate"
d'Orchestra con Emilio Pomarico
Sala delle Esposizioni - nèOUralo 2005). Ha studiato Direzione
Fenice
Sylvain Cambreling alla Johannes
con
e
Milano
Scuole Civiche di
all,Accademia Internazionale della Musica
di musica contemporadell'ensemble
musicale
e
artistico
Gutenberg-Universitdt in Mainz. È fondarore e direttore
-
nea LArsenale.
34
-
Concerto
dell'll
settembre 2009
ANTONIO CERAVOTO
Si è diplomato in strumenti a percussione con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Musica
"Benedetto Marcello" di Venezia, si è poi perfezionato con P Sadlo, N. Rosauro, N. Zvkovic, D. Friedman, C,
Romano, I. Lesnik, R, Seegers. Nel 2001 ha vinto l'audizione per il posto di timpanista nell'Orchestra Giovanile Italiana
ecl ha aruto modo di approfondire lo studio dei timpani e delle percussioni con G. Faralli. Ha collaborato con le
seguenri orchestre: Orchestra Sinfonica della Rai, Berliner Symphoniker, Teatro La Fenice di Veneza, Teatro lirico di
Cagìiari, Teatro Carlo Felice di Genova,Teatro S. Carlo di Napoli, Arena di Verona, Haydn di Bolzano, Regionale della
Toscana,"PomeriggimusicaliMilano",Giovanileltaliana,Sinfonicasiciliana,FestivalPqccinia4g'sotloladirezionedi
A. Nanut, K. Penderecki, R. Barshai, H. Schellenbergeq E. Inbal, F. Thiollier, S. Mercurio, J. Kovatchev, S. Mintz, G,
zlano specializzato nell'eseNoseda, D. Gatti. Ha fatto parte dell'Ensemble "Laboratorio Nova
Musica'
Madrid,
a, Roma. Nel 2008 ha inciso
cuzione di musica contemporanea) esibendosi nelle città di Vigo,
per la NAXOS, l'Operz 69 diA. Casella per pianofone, percussloni e archi. Vincitore del concorso per timpanisa indet-
to dall'Orchestra Sinfonica di Roma
- Fondazone
"
Roma, dall'ottobre 2004 riveste questo ruolo.
FhSIO GIOVANNOTI
1
"Santa Cecilia"
Ha cgmpiuto gli studi degli strumenti a percussione diplomandosi presso il Conservatorio diMusica
tenupartecipando
a
masterclasses
perfezionato
Blasi;
si
è
Di
Trippitelli
e
Carlo
guida
Maurizio
di
di Roma sotto la
te da artisti di fama internazionale tra i quali spicca P Sadlo. Ha conseguito la laurea iflb.A.M.S. con G, Borgna presso Ia Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degìi Studi di Roma "Tor Vergata", Ha collaborato con diversi enti
sinfonici e lirici tra cui: Orchestra Sinfonica di Roma 'A-rts Academy", Orchestra di Roma e del tazio (ORL),
Orchestra Sinfonica di Sanremo, Teatro Lirico d'Abruzzo "Marrucino", Teatro Lirico di Spoìeto 'A. Belli".
DESIREE SCUCUGTIA
Ha intrapreso giovanissima lo studio del pianoforte e si è diplomata con il massimo dei voti, ìa lode e la menzione
d'onore sotto la guida di F. Mastroianni, perfezionandosi poi con M. Manulli, L. Passaglia e B. Canino. Ha conse-
guito con il massimo dei voti il Diploma di alto perfezionamento del Corso triennale di musica da camera vincendo anche il "Premio Guarino" come miglior diplomata, presso la Fondazione Accademia di Santa Cecilia in Roma
sotto la guida di R. Filippini e si è perfezionata con il Trio di Trieste, presso I'Accademia Chigiana e presso Ia Scuola
superiore di Musica da Camera di Duino e con il Trio di Miìano, presso la Scuola di Musica di Fiesole. E laureata in
discipline musicali con il massimo dei voti e Ia lode ed ha conseguito il diploma del master biennale in didattica
presso l'Università di TorVergata. Vincitrice di numerose borse di studio e concorsi, sia solistici che di musica da
camera; dall'età di 12 anni tiene recitals per Ie più importanti associazioni in Italia ed all'estero (numerose tournée
solistiche nell'ex Unione Sovietica e in Francia e in qualitàr di pianista dell'Orchestra Sinfonica di Roma in Grecia
"Megaton"
Pechino
-
-
Atene, "Cadogann Hall"
-
Londra, "Philarmonie"
-
Berlino, Cina (Shangai - "Oriental Art Center",
"Teatro Nazionale"), Cracovia - "Philarmonia", Ludwigshafen
ratrice in prestigiosi corsi e masterclasses (Accademia
If. Sauffet
-
"Festival
BASD.
È smta pianista collabo-
di musica di Fiesole,
di S. Fiora) tenute da
Festival Pontino, Scuola
Parma, International Brass Festival
Accademia Italiana del flauto, Fondazione Toscanini di
docenti di famaintertazionale (R. Filippini, R. Bobo, A. Persichilli, G. Corti, D. Clevenger, R. Babora$ e dalle prime
parti delle più prestigiose orchestre (Mener Simphoniker, Berliner, Chicago Simphony, London Simphony,
Accademia Santa Cecilia, Scala cli Milano, Maggio Musicale Fiorentino). È docente di pianoforte principale presso
la Fondazione Arts Academy - Accademia internazionale di musica. Dall'anno 2004 collabora in qualità di pianista
con l'Orchestra Sinfonica di Roma della Fondazione Arts Academy diretta da Francesco La Vecchia ed in veste di
solista con Ia stessa Orchestra ha inciso nell'Ottobre 2008 per Naxos il Conceno op. 69 per pianoforte, percussio-
ni ed archi di A. Casella,
3'
IRENE FMNCE§CHINI
pianista, dopo il dipìoma nel 1991 con il massimo dei voti Ia lode e la menzione d'onore a Terni sotto la guida di
M. Damerini presso
Elio Maestosi si è perfezionata con J. Achucarro presso l'Accademia Chigiana di Siena, con
Fin dal debut(NewYor§.
Festival
Music
prestigioso
Summit
al
Yablonskaja
O.
e
con
Umbra
l,Accademia Musicale
per un'innata vocazione alla musica
to in duo pianistico nel 1989 presso il Teatro Laudamo di Messina si è distinta
di Duino e con P N. Masi
perfezionamento
di
Alto
nella
Scuola
Trieste
di
il
Trio
con
cameriperfezionandosi
da
nazionali e internaziopresso l,Accademia Incontri col Maestro di Imola e ottenendo riconoscimenti in concorsi
per
impoftanti associaitaliano
suonando
nali. Ha collaborato in tale veste con musicisti di spicco del panorama
.{rieste,
la Cameristica di
di
Revoltqlla
il
Roma,
di
zioni concertistiche quali la Bellini di Messina, il Gonfalone
pescara, la yamaha di Milano, I Concerti nel Parco di Roma. Nei suoi studi, dopo la maturità classica, ha conseguitesi sulla musica pianito nel 1996 con il massimo deivoti e la lode la Laurea in Lettere e Filosofia d[reutendo una
italiano contemporarepefiorio
anhi
al
da
diversi
si
dedica
Trio
Nahars
il
con
che
solista
stica di Rossini. sia come
Baggiani.
neo eseguendo in prima assoluta opere di A. D'Anto, E. Marocchini, S. Colasanti, G.
i
Concerto del 18 settembre 2009
FEDERICA LOTTI
presso il Conservatorio "L'
Ha cominciato undicenne lo studio del flauto con Roberto Fabbriciani, diplomaiidosi
perfezionata con S.
in
seguito
Si
è
concertistica.
attività
una
brillante
subito
iniziando
Cherubini,, di Firenze,
e borsa di studio, con C. Klemm
merito
di
diploma
ottenendo
Siena,
di
Chigiana
Musicale
all'Accademia
Gazzelloni
di Roma, con A. ''arion
all,Accademia Musicale Tifernate di Città di Castello e all'Accademia di S. Cecilia
di Darmstadt. È stata
Ferienkursen
all,Accademia Internzionale di Nzza, con P Y. Anaud all'IRCAM di Parigi e ai
con orchestre itaha
suonato
solista
Terni).
Come
fra i vincitori di numerosi concorsi (Cesena, Stresa, Briccialdi di
Filarmonica di
Lucca,
di
di
Venezia,Tealto
Galuppi
in
Polonia,
liane e srraniere (RAI di Roma, orchesrra di Lublino
di Zagabia,
(Biennale
rassegne
importanti
ad
panecipato
Ha
quella
Arad).
di
Udine, Filarmonica di Bacau e
in sale preha
suonato
ed
Pontino)
Festival
Roma,
di
Barocca
dell'Accademia
Festival
Aurunno Musicale di Como,
Venezia, il Conservatorio di
di
La
Fenice
piccolo
Teatro
del
Apollinee
le
Sale
Torino,
Regio
di
quali
il
stigiose
la Sala Grande dell'Accademia
Strasburgà, ilCentre pompidou di Parigi, IaV/iener Saaldel Mozarteum di Salisburgo,
Ha effettuato tournées in
Texas.
yNsaia,la Recital Hall del College of Music dell'Università del North
Chopin ài
televisive e radiofoniche per
Spagna, Francia, Otanda, Turchia, Croazia, Romania e Polonia e registrato trasmissioni
Docente al Conservatorio
Kay,
Curci.
Tau
per
Edipan,
il lJcanale RAI, Radio Capodisrria, Radio Tirolo. Ha inciso
,,Benedetto Marcello" di Yenezia, tiene regolarmente corsi estivi di perfezionamento (Oropa, Monte
e svolgono regolare attività didattiS. Savino, Cortina pola); suoi allievi si sono affermati in vari concorsi nzÙjionali
a torto meno frequentato, da eserepertorio
un
con
musica
cameristica
la
interessi,
Fra
i
suoi
ca e concertistica.
di Musica
usando
guirsi con organici particolari, Sensibile alle nuove tecniche, si dedica anche al repenorio contemporaneo
che
compositori
numerosi
t"utti gli struÀenti àella famiglia del flauto (dal basso all'ottavino), collaborando con
fn
i
'99
è
stzra
Nel
Pasquotti.
quali Bo, Abad, Ugoletti, Samorì, Mirigliano,
r, t
pezzi
dedicatiit
hanno scritto
^i
promotori delle iniziative per celebrare
e Venezia iZ50 annidalla nascita di Lorenzo Da Ponte' È
Fondazione "G. Cini" di Venezia, dall'Accademia Chopin
presso
la
stata invitara dal Laboratorio diAcustica del CNR
KTH
di
Stoccolma,
dal
Texas,
e
di Varsavia, dall'Università del North
a
Vittorio Veneto
MATIA TERESA CARTJNCHIO
Buenos Aires, ha vinto il
Nata a Buenos Aires dove hainiziatoi primi studi musicali. In giovanissima età, sempre a
Frequenta a Roma il
porta
in
Italia.
concorso pianistico "Vincenzo Scaramaza" e una borsa di studio che Ia
)o
Conservatorio"santa Cecilia" e si diploma con il massimo dei voti e la lode. Ha iniziato quindi un'intensa attività
concertistica sia come solista che in
formzioni cameristiche con un ampio repertorio che spzia dal barocco
ai
nostri giorni, conseguendo contemporaneamente significativi premi e riconoscimenti in concorsi nazionali ed
internzionali, tra i quaìi : "F. Busoni" di Bolzano, '4. Casella" di Napoli, "Premio Città di Treviso", '4, Speranza" di
Taranto, "F. Chopin" di Padova, "Città di Senigallia". È stata titolare di una cattedra di Pianoforte Principale al
Conservatorio "G. Rossini" di Pesaro dal 1980 al 2007. Attualmente insegna al Conservatorio "[. Cherubini" di
Firenze. Sempre nell'ambito della docenza, ha tenuto corsi internzionali di perfezionamento presso l'Accademia
Pucciniana di Isernia per la Comunità Europea, l'Accademia "Iacopo Napoli" di Cava dei Tirreni (SA), per la Scuola
Civica "Beniamino Gigli" di Recanati e presso i corsi i interpretazione musicale orga\izzatidal Comune di Norcia.
È
regolarmente nvitata a far parte di giurie in concorsi nazionali ed internazionali di esecuzione pianistica.
7
Concerto del 25 settembrc 2009
CRISTIANO CONTADIN
Diplomatosi prima in pianofofte sotto la guida di M. Somenzi e successivamente in viola da gamba con P Biordi,;
ha iniziato a collaborare con rinomati ensemble italiani e stranieri specialisti nella prassi esecutiva antica, tra cuil
Accademia Bizantina,ll Giardino Armonico, La Venexiana, Accademia Strumentale Italiana, Orchestra Filarmonica
della Scala, l'Arte dell'Arco, Accademia Dià - Pasdn, Ensembìe Elyma, Capella Ducale Venetia, Quartetto Italiano di
Viole da Gamba, I Barocchisti, Radio Svizzera ltaliana,ll Suonar Parlante con i quali'fa ricer,uto riconoscimenti in
ambito nzionale ed internazionale. Oltre al consueto repertorio violistico approfondisce la musica contemporanea eseguendo partiture appositamente scritte da famosi compositori e juzistl quali K. ìheeler, U. Caine, D.
Byron, V. Moretto, F. Hoch, E. Relseger, M. Stockausen. Incide per l/inter&lflinter, Deutsche Grammophon, EMI
Classics, Glossa, Hyperion, Brilliant, K617, Tactus, RAI3, ORT, RTSI, ORI, Polska Radio. Svolge inoltre attività di
ricerca musicale dedicandosi soprattutto al repertorio violistico italiano del X\{II e XVIII secolo; ha curato la traduzione italiana di The early history of the vioì di I. ìfloodfield edito da EDT e per la casa editrice MUSEDITA coordi-
na\a collana dedicata alla Viola da gamba. (La voce dell'Ambasciatore). È docente di Viola da gamba presso iì
Conserrratorio di Musica "Benedetto Marcello" di Venezia e presso I corsi di Musica Antica di Nervi, Urbino,
Sacile, Gabicce e da quest'anno direttore artistico dei corsi di perfezionamento per Ia musica atric di S.Vito al
Tagliamento. Suona una viola da gamba basso veneziana della prima metà del Settecento.
TIZIANO BAGNATI
Ha studiato composizione con Irlando Danieli al Conservatorio di Musica "Giuseppe Verdi" di Milano dove si è
diplomato in chitarra classica con R. Chiesa. Si è dedicato alla prassi esecutiva antica studiando il liuto e la tiorba
con P Cherici, J. Lindberg, H. Smith, diplomandosi con lode al Conservatorio di Milano. Svolge attività concertistica come solista e
in
varie formuioni strumentali tra le quali Europa Galante, Concerto Italiano, Complesso
Barocco. Collabora stabilmente con l'AccademiaBizzantina, effettuando tournèe nelle maggiori rassegne concertistiche, Ha partecipato come continuistaallarealizzz,ione di opere barocche allestite da enti lirici fra cui il Teatro
alla Scala di Milano, il Comunale di Firenze, il Comunale di lieviso, La Fenice di Venezia, il Massimo di Palermo, la
Semper Opera di Dresda, lavorando con direttori quali A, Curtis, N. Roger, R. Muti, F. Biondi, G. Garrido,
J
Savall,
O. Dantone, R. Alessandrini, R. Clemencic, K. Montgomery. Ha effettuato incisioni discografiche per le case EMI,
Virgin Classic, Ricordi, Tactus, Timallus, Sarx, Opus 111, Naive, Harmonia Mundi, Stradivarius e registrzioni radiofoniche e televisive per la RAI, RSI,BBC, Radio France, Deutschland Radio e la Radio Teìevisione d'lsraele, Ha insegnato liuto nei Conservatori di Musica di Parma, diVicenza e di Milano, Attualmente è titolare della cattedra di liuto
presso il
Conservatorio di Musica "Benedetto Marcello" di Venezia.
31
Concerto del 2 ottobre 2009
MATTEO MESSORI
ctiplomandosi con il massimo dei voti e la
Nato a Bologna dove ha studiato organo e composizione organistica,
organista, direttore e cantante Sergio
lode. Ha studiato clavicembalo alla scuola del rinomato clavicembalista,
"Benedetto Marcello" di venezia con il massimo dei
vartolo diplomandosi presso il con§efvatofio di Musica
nuionale di clavicembalo "G Gambi" di Pesaro nel
voti e la lode. Ha vinto il primo premio assoluto al concorso
attività musicale. Si esibisce da anni come §olista di orga199g ed è stato insignito di altre onorifice nze perlasua
cameristiche e sinfoniche. Importante riconoscino e clavicembalo in ltalia, Europa e America, in varie formzioni
d'organo nella gloriosa Thomaskirche di Lipsia
solistico
mento alla sua attività è stato l'invito a tenere un recital
nell'agosto 2004, Iuogo dove Bach svolse la sua attività
fondire i rapporti musicali e culturali tra il Bel Paese e il
e Settecento ha fondato l'ensembleCappella Augustana
ro interamente dedicato alla musica sacra del maestro
ori sta
(it8tiiljncistorici
riconoscim
lla rivi-
bachiani in Germania Centrale ha ottenuto il
diversi cllàiicembali e in qualità di concertasta fratcese Diapason, Trail 2008 e il 2009 ha inciso come solista su
1080/19
BW
Tale registrazione sarà pubblicata in un
Fuga
l'incompleta
e
musicale
torel'Arte della Fuga,l'Offerta
cofanettodi tredischicontententi prtreleVariazionicanomicbesuVomimmelbochdahomm'ichberB\1''1769'
eseguite sull'organo Trost di lflaltershatsen, 1724 Ha
Belarus presso la Filarmonica di Minsk e il pnmo alle
Handel La Bellezza rauueduta con la regia del celebr
Rimini. È tirolare della cattedra di Organo e Composizi
Basso continuo e presso l'lstituto superiore di Studi Musicali
"G Donizetti" di Bergamo'
Concerto del 9 ottobr€ 2009
FRANCESCO TOVATO
di Musica "Benedetto Marcello"
Nato nel 1985, si è diplomato con iì massimo dei voti presso il Conservatorio
P Toso e S Ashkenasi'
G
Guglielmo,
con
perfezionato
è
Si
Zanchetra.
di Venezia sotto la guida di Stefano
camera segue le lezioni del Trio
da
musica
la
Per
Ilya
Grubert
e
Rogliano
M.
con
Attualmente si sta perfezionando
diverse orchestre italiane esibendosi in Italia e
di parma presso la scuola del Trio di Trieste a Duino. Collabora con
Romania, Bosnia Herzegovina, Repubblica
all,estero (Germania, Austria, croazia, Albania, serbia Montenegro,
- Orcbester" di Brema Fin
Ceca, Slovacchia, Belgr). Nel ZllZ,hasuonato conl"'lntunationaLesJugmdsinfonie
attività di prima parte e di
anche
svolge
dove
villa
dalla fondzione, è membro dell'orchestra friulana I solisti in
e
G Guglielmo' Collabora'
Manara
daq'
tenuti
class
solista. Con la medesima orchestra ha partecipato a master
da M' Dini ciacci E stato
diretta
Trento
di
Futura
N
,,jtonaleJ.
anche come primo violino di spalla, con l'orchestra
Y
Ocic, P' Roy' C Shih' S'
Flaksman,
M'
con
e
esibito
e
si
camera
da
invitato a vari festival italiani ài musica
in varie formazioni cameristiche ed in particolaRabenschtag, L. Vignali, K. l(olf, L. Lucchetta, M. Somenzi. Suona
solistica con l'Orchestra Haydn di Tiento e
re in duo con il pianista F. Lovato. Si è recentemente esibito in veste
per direttori d'orchestra. Collahora con I Solisti di Pavia
Bolzano nell,ambito del concorso internazionale "Pedrotti"
Musicale "S' Cecilia" di Portogruaro'
da Ennco Dindo. Insegna violino presso Ia Fondzione
diretti
38
IUCA TUCCHETTA
Diplomatosi a pieni voti presso il Conservatorio di Musica 'Benedetto Marcello" di Venezia con G. Bacchi,
si è perfezionato a Sion con T. Friedli e all'Accademia di Musica di Biella, dove si è diplomato a pieni voti con A.
Pay, con il quale ha intrapreso lo studio dello strumento antico, approfondito la tecnica dei vari tipi di clarinetto e
la prassi esecutiva del loro repenorio. È stato assistente di Pay in diversi corsi di perfezionamento e masterclasses ed ha suonato al suo fianco in numerose occasioni, sia su strumenti moderni che su strumenti d'epoca. Dal
1985 suona come primo clarinetto nell'Orchestra di Padova e del Veneto, e ha collaborato inoltre con diverse
orchestre, tra le quali La Scala di Milano, Rai di Napoli, La Fenice di Venezia, Filarmonia Veneta di Treviso,Toscanini
Parma, Carlo Felice di Genova, partecipando alle incisioni delle Sinfonie di Mozart e.BeethQven. Nel 2003 ha effet-
ruato una rournée in Giappone con i "solisti Filarmonici ltaliani" al fianco di K. Battle. Collabora inoltre come
primo clarinetto con diverse orchestre che suonano su strumenti antichi: I'Art$ell'Arco, La Cappella de Turchini,
La chambre Philharmonique, Filarmonici, Barocchisti, Accademia LÌrta. È fondatore dell Ensemble
dell'Arcimboldo, col quale esegue le musiche per chalumeaux, clarinetti barocchi, clarinetti classici e corno di bas-
i
I
setto. Ha registrato per Claves, Pilz, Ricordi, Velut Luna, Arcophon/Rivo Alto. Insegna clarinetto antico al
Conservatorio di Vicenza e affini del clarinetto al Conservatorio di Udine, collabora con il Conservatorio d
Castelfranco Veneto. Ha curato la traduzione di Die klarinette di O. Kroll. Ha anche curato Ia prima edizione del
concerto per chalumeau di A. Paganelli, e pubblicato suoi arrangiamenti per cori di clarinetti.
FEDERICO TOVATO
Nato nel 1976,ha studiato pianoforte col padre e con Ezio Mabilia, diplomandosi presso il Conservatorio di
Musica "Benedetto Marrello"di Venezia col massimo dei voti, la lode e menzione speciale al merito. Nel 1997,
sempre presso il Conservatorio di Venezia, ha conseguito brillantemente anche il diploma in violoncello. In segui-
to nel 1997 e nel 2001 sotto la guida di P Raualino ha ottenuto i Diplomi di Concertismo presso l'Accademia "S.
Cecilia" di Portogruaro e "Incontri col Maestro" di Imola. Nel maggio 2005 ha rice\,uto dal Conservatorio "B.
Marcello" il Premio Marina Pasqualy come pianista miglior laureato del Biennio specialistico di secondo livello
2003-04. Premiato in diversi concorsi nazionali e inter nuionali, dal7992 svolge attività concertistica: ha tenuto recital in Francia, Slovenia, Crouia, Polon\a, Romania, Germania e in Italia. Suona di duo con la violoncellista J. Ocic
con Ia quale si è esibito in numerosi concerti in ltalia, Germania, Polonia, Stati Uniti e Crouia. Nello scorso mag-
gio, un loro concerto aZagabia è stato trasmesso in diretta radiofonica per la ndio nuiotale croata. Svolge altra
atrivirà di duo con il pianista M. Somenzi (4 mani e 2 pianoforti), con il cornista G. Pellarin e con il fratello
Francesco, violinista. fintensa attività cameristica lo ha ponato inoltre a collaborare con R. Fabbriciani, B. Cavallo,
V. Mendelsohnn, M. Flalaman, G. Corti, D. Bogdanovic, L. Vignali, S. Canuti. Suona nel quartetto'Archipelago" (2
pianoforti e 2 percussioni) che si occupa di musica contemporanea. Come solista ha collaborato con diverse orche-
stre, fra le quali l'Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, l'Orchestra Sinfonica Abruzzese, I'Orchestra
Sinfonica della MV di Lubiana, l'Orchestra Filarmonica diZagabria,l'Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia.
Copre inoltre il ruolo di direttore artistico e solista nell'orchestra "l solisti in villa". Suoi concerti sono stati trasmessi da Rai Radio Tre, dalla Radio Televisione Slovena e dalla Radio Nazionale Croata. Attivo anche
didanico, insegna presso il Conservatorio
di Musica "Benedetto Marcello" di Venezia
in campo
e in diversi Istituti
musicali del Veneto e del Friuli.
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r
Conservatorio di Musica Benedetto Marcello
30l24Yenezb- San Marco, 2810
tel. O4t 5225604
'
041 5236561
' fax}4l
e-mail :segreteria@conseve
httP://www.conseve
it
5239268
g
s
it
E
INGRESSO PER INVITO
in distribuzione oresso lo portinerio del Conservotorio
mezz'orà orimo dell'inizio dei concerti,
fino éd esourimento dei Posti
A concerto inizioto non sorò consentific l'ingresso in solo
r
CITTA DI VENEZIA
I
ASSESSORATOALLA
\
\PRoDUzIoNE GULTURALE/
Conservotorio di Musico Benedetto Morcello
Polozzo Pisoni - Compo S. Stelono
301 24 Venezio - S. Morco, 2810
Iel.041 5225604'041 5236561 - Fox 041 5239268
lnfoline: [email protected]
[email protected] - www.conseve.il