in distri INGRESSO PER INVITO so lo portinerio del Conservotorio mo dell'inizio dei concerti, esourimento dei posti A concerto inizioto non sorò consentito l'ingresso in solo C ,,.p Conservotorio di Musico Benedello Morcello Polozzo Pisoni - Compo S. Stefono 30124 Venezio - S. Morco,28l0 Tel.04l 5225604 041 5236561 - Fox 04,l 5239268 lnfoline: [email protected] [email protected] - wwwconseve. it nrl[,,,:, : tr dà,, I I ; '.- - settembre f' 2009 Ensemble"KLAVIERIMBA" Anionio Cerovolo - Fobio Giovonnoli {percussioni) - Irene Fronceschini (pionoforte) Désirée Scuccuglio 18 settembre 2009 i Federico totti (floutoi -- Morio Tereso Corunchio (pionoforte) 25 seftembre 2009 Cristiono Contodin (violo do gombo bosso) Tiziono Bognoti (tiorbol 2 ottobre 2009 Motleo Messori (clovicembolol I ottobre 2009 IRIO DIVENEZIA Froncesco lovolo (violino) luco Lucchetto (clorinetto) Federico Lovoio (pionoforte) ,,l,..,,.,,.. C "'1 LE" - Fi lt.d re) I Conseruatori di Musica, cbiamati a suolgere un ruolo di Alta Formazione, hanno il compito di orientare in modo sempre più incisiuo la propria azione uerso il "momento dell'uscita" dello studente, non come semplice conclusione di un percorso ma come graduale inserimento nel mondo del lauoro e corcegrcnte ualorizzazione del percorso di studi suolto. Nell'anuale mommto di profonda crisi per tutte le attiuità artisticbe, a cui si agiunge, per il settore musicale italiano, l'endemica carenza di musica nella scuola di ogni ordine e grado con la conseguente scar' w d.omanda di cultura musicale, non è certo facile incidere con successo nel mercato del lauoro, nM questa circostataa non deue far uenir meno la uolontà istituzionale, La specirtciù degli studi musicali porta con sé una sorta di uantagio rispetto 6d altrp discipline: I'acquisizione, la conoscenza, la pratica, in musica si completano e si confermano con l'esibizione pubblica, che mo in un con77t{t età. Qò professionale, è già di per sé oso e anziano" in un io è simite a certo di un maestro. Per questo motiuo non può esistere scuola di musica senza spazi di proua in pubblico. Le molteplici aniuità, definite di produzione arti§ica, organizzate dal Conseruatorio ne qualificano l'operato e una giouan a ciò cbe càncerto lu alt'insegnante, studente c comin-, risultati durante e dopo il aiutano lo tasse inl ri compagni e cia con le proue in pubblico, di con i concerti groso aperti al per accedere ai Sagifinali Sala Concerti, con le audizioni ogni Istituto più tutti i Conseruatori, meno in o questi utilizzati euenti, a Natale e Pasqua e così uia Oltre si distingue e caratterizza per ulteriori iniziatiue. A Venezia, in linea Coln la fama della città, il Conseruatorio ba attiuato una serie di opportunità di alto liuello: dalla mobilità internazionale Erasmus alle collaborazioni locali per replicare sul territorio le più importanti produzioni; dalle collaborazioni con la Biennale alle coproduzioni con ilTeatro La Fenice, che uede l'allestimento operistico come un labo' ratorio cbe conduce lo studente uerso esperienze professionali: il teatro d'opera, fra tutte le possibili produzioni di un Conseruatorio, rappresenta infatti una sintesi naturale fra le molte materie - strumentali, uocali, teatrali e storiche - seguite dagti studenti, e costituisce un modello di Lauoro e di organizzazione che ba il suo preciso cor4spondente nel mondo delle profesioni. Altro esempio è l'opportunità di esibirsi corne solista con l'orchestra del Teatro La Fenice: per un musicista cbe si affaccia alla carriera concerti' stica poter suonare con un'orcbestra di grande leuatura artisilca è un'esperienza profesionaLe straordinaria e rara, specie in ttalia. Si agiungono i laboratori dedicati a specifici ambiti di studio, sempre sfo' cianti nella produzione artistica aperta al pubblico. Ancbe I'Orcbestra regionale dei sette Conseruatori del Veneto, gestita nel 2009 dat Conseruatorio di Venezia, rientra in quest'ambito di opportunità professiona' li, basti pensare cbe la dirigerà per il debutto, preuisto il 17 luglio 2009, Eliabu Inbal. Ia programmazione annuale del lungo elenco delle produzioni artisticbe deue, in questo modo, far parte integrante della gestione degli impegni didanici dello studente di Conseruatorio. Per trouare conferma deLla riccbezza di tale produzione artisilca organizzata dal Benedetto Marcello è suJficirnte uisitare il sito www.conseue.it, Giunti, negli ultimi dieci anni, a questo traguardo era necessario fare un ulteriore passo in auanti: tutta I'attiuità sopradescritta è riuolta agli studmti, nel senso che il Conseruatorio produce attiuità artistica non in quanto tale ma come attiuità indispensabile alla preparazione dei propri studenti, compito istituzio' nale primario. Il "momento dell'uscita", citato aLl'inizio di questa presentazione, può però essere ancbe uisto come una sorta di "arriuederci"; ed ecco cbe far tornare in Conseruatorio, come concertista, cbi lo con successo, può significare dare un ualore agiunto al ruolo dell'Istituzione nel proba frequmtato muouere l'irnerimento nel mondo del lauoro dei propri studenti e quindi anche dei propri ex studenti. non togliere Ea' Queso il senso della nuoua iniziatiua del 2009 intitolata "l uenerdì del Conseruatorio": della scuola ma agiungere un elemmto di ricchezza e zio agli studmti o trauisare l'identità formatiua di qualità artistica. Proprio per questo motiuo ancbe i docenti cbe si sono resi disponibili saranno impegnati in palcoscenico. Docenti ed ex studenti cbe suolgono attiuità artistica, che sono in carriera, si ritroueranno per la prima uolta in Conseruatorio come concertisil. [Jn'occasione in più per la cittadinanza per scoprire o riascoltare chi, dopo essere stato studente a Venezia, e sono moltissimi, bafatto e stafacendo "strada" come arti§a. Per la prima edizione 2009 I'iniziatiua è stata aperta ai diplomati degli ultimi 10 anni, con I'auspicio cbe le edizioni dei prossimi anni diano gradualmente spazio a tutti. Ne è scaturita una Stagione concertistica estremamente uaria come organici, cqrrispopdmte alla grande uarietà di indirizzi musicaLi presenti in Conseruatorio, e molto interessante e originale a liuello di Flauto Quartetto repertorio. Si ua dal Duo dal Duo pianistico al Duo "antico" VioLa da gamba - oforte al Trio Violipo - Clarine ercussionisti, dall'Ensemble co Tiorba, dalla formazione jazz alla canzone d'arte, dal Pianoforte al Clauicembalo. Un rapido sguardo ai programmi fa immediatamente capire cbe siamo agli antipodi rispetto al ciclo uariaruente inteso come monografico, ancbe se molti concerti, al loro interno, sono monografici o tema- tici. Ad esempio il primo concerto ci ffie uno spaccato sulla canzone lirica nata da spunti popolari: da quelk ueneziani della "Regata" di Rossini q quelli spagnoli e afroamericani degli altri tre autori preuisti. Il terzo concerto, con gli studi di Ligeti e gli omagi dei due esecutori al compositoié ci propone una monografia, non solo per I'unicità dell'autore ma soprattutto per la centralità dellg Studio, Anche il concefio jazzistico è orientato specificamente, come ci ricorda il titolo stesso "ai confini del jazz" inteso come punto di contatto con la musica colta. Il concerto dedicato alla musica contemporanea presenta accanto a "nuoue musicbe" storicbe pagine in prima esecuzione ueneziana. La formazione di Quartetto con due pianoforti e percussioni si può dire nosca con La famosa e trauolgente Sonata di Banok, sarò interessante ascoltare come gli altri due autori in programma abbiano proseguito la produzione con questo originale organico. Il Duo Flauto - Pianoforte preuisto nella parte autunnale propone un punto d'incontro extra musicale: il rapporto tra musica, musicisti e la guerra nel'900 storico, mentre il concerto con autori nati nelle seconda metà del'600 affronta il tema dei caratteri delle musicbe di danza. Il ffiolo "I'Afie della Fuga', eseguita al Clauicembalo, non ba bisogno di commenti ed è sicuramente di grande rilieuo I'insieme di moderni assunti sulla destinazione tastieristica dell'opera cbe ci propone I'interprete, come si può legere nelle note di sala. Lasciando al piacere del lettore la scoperta degli altri interessanti programmi un cenno meritano sicuramente i curricula degli artisti che ci descriuono esperierue professionali di assoluto rilieuo, modalità di formazione eterogmee e molto più ricche cbe in passato, capacita di agiornare, adeguare, a uolte ancbe riconuertire, la propria specificità afii§ica in linea con le posibilità muteuoli dell'attuale mercato del lauoro. Questa capacità, si potrebbe dire, di fare di necesità uirtù, è sicuramente una delle peculiarità dell'ultima generazione di mrcicisti di cui la presmte Stagione propone sicurammte un rappresentatiuo spaccato Concludo ringraziando gli afiisti, con I'auspicio cbe il seme gettato possa uescere e che I'iniziatiua raccolga il fauore del pubblico, lo sponsor "Consorzio Tutela del Vino Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene" cbe, con grande sensibilitò ba deciso di sostenere I'iniziatiua e di offrire I'aperitiuo al termine di ogni concerto, il Comune d.i Venezia che ba concesso il patrocinio, Il Direttore Giou anni Umb ert o Batt e I "l Ve4,"ril; /ql. Comuudanai' Prima Stagione Concertistica di Musica da Camera Primavera - Autunno 2009 Sala Concerti di Palazzo Pisani - ore 19.00 r 17 aprile 2009 Silvia Regazzo (mezzo soprano) - Marina D'Ambroso (pianoforte) 24 aprile 2009 LaataZigana (flauto) I - Pierluigi Piran (pianoforte) maggio 2009 Fabio Grasso (pianoforte) - Letnia Michielon (pianoforte) 22 magio 2009 Marco Nason (viola) - Massimo Nason (pianoforte) 29 magio 2009 Fabrizio Nasetti (tromba) - Marco Vami (sassofono) Arrigo Cappelletti (pianoforte) - Alex Poletto @atteria) Alvise Seggi (contrabbasso) 5 giugno 2009 Elisa Marzorati (pianoforte) 12 gtugno 2009 Ensemble "I'ARSENALE" - Filippo Ferocco (direttore) 11 settembre 2009 f Ensemble "KIMERIMBA' Antonio Ceravolo - Fabio Giovannoli (percussioni) - Inene Franceschini (pianoforte) Désirée Scuccuglia 18 senembre Federica 2009 * Lotti (flauto) Maria lblesa Carunchio (pianoforte) - 25 settembre 2009 Cristiano Contadin (viola da gambabasso) -Trzimo Bagnati (riorba) 2 onobre 2009 Matteo Messori (clavrcembalo) 9 ottobre 2009 TRIO DI VEMZIA Francesco Lovato (violino) - Luca Lucchetta (clarinetto) Federico Lovato (pianoforte) 77 aprile2009 - ore 19,00 Sala Concerti di Paluzo Pisani G. Rossini La regataveneztana (1792-1868) 3 F. Poulenc (1899 1963) canzonettein dialetto veneziano . ffi :i::x ^JliL!^' iriJl;,tr - Anzoleta dopo la regata. ' Toréador, chansons ispano-italienne Trois chansons de Federico Garcia-Lorca - f,enfant muet - Adelina à la promenade - Chanson de I'oranger sec M. de Falla Siete canciones populares espanolas (t876-1946) - El pano moruno - Seguidilla murciana - Asturiana - Jota - Nana - Canci6n - Polo Montsalvage (1912-2002) X. Cinco canciones negras dentro de un piano (Rafael Alberti) Punto dehabanera - Siglo XVIII Qtléstor Lufàn) - Cuba - - Chévere (Nicolas Guillén) - Cancidn de cuna para dormir - Canto negro (Nicolds Guillén) SILVTA REGAZZO -mezzo soprano MARINA D'AMBROSO - pianoforte a un negrito Abbandonata la composizione operistica Gioacchino Rossini si dedico alla musica sacra e, in particolar modo, alla composizione di musica da camera con la quale dilettava gli ospiti che di frequente invitava. Questi pezzi vennero poi raccolti e pubblicati col nome di: Les Soirées Musicales.Tra le tante canzoni spicca questo breve ciclo in dialetto veneziano in cui Anzoleta è spettatrice della Regata Veneziana e applaude entusiasta il suo amato Momolo trionfante oella gara. A proposito del genere delle canzoni Francis Poulenc scrisse nel/oum al de mes mélodies nel maggio del t945:ì'l,li stupisco di quanto questa particolare forma musicale possa essere considerata ormai datata, Credo giace che finché ci saranno poeti, i compositori debbano srivere canzoni. Se scrivessero sulla mia tornba: qui Francis Poulenc, il musicista di Apollinaire e Eluard, lo considererei come la più alta rivendicazione di celebità" . Toréador, Chanson Hispano-ltalienne, vanta l'arguto testo simbolista didtan Cocteau mentre il poeta spagnolo Federico Garcia Lorca dipinge le evocative atmosfere detle ?ors Chànsons: esempi mirabili dell'abìlm di poutenc, che studiò e comprese a tal punto la naturu della poesia da tradurla in una musica di per se stessa poetica. Manuel de Falla sono un capolavoro di riscrittura della (Pano moruno, Seguidilla Murciana), Asturiana, Aragonese Murciana popolare. I temi di origine canzone gotal e lndalwa in special modo sono usati da Falla per esplorare i più profondi recessi del contenuto meloàico, ritmico, armonico (formatosi sulla chitarra andalusa) dei modi popolari e, iri§ieme, danno spicco alla personale ispirazione creativa dell'autore. Senza dubbio uno degli apici della musica nazionalista spagnola Le Siete Canciones Populares Espaùolas (1914) di come di ogni altro paese. Il compositore catalano Xavier Montsalvatge scrisse le Cinco Canciones Negras t*ail7945 e il 1946 come frutto àei suoi studi sulla poesia e la musica di origine Afro-Americana. Ai testi di Rafael Nberti (Cuba dentro de un piano), Nicolàs Clrlllén (Cbé uere e Canto NWo), Néstor Luiàn (Punto de Habanerq) ePered^ yaldés (Canci6n de cuna para dormir a un negrito) il compositore accompagna una musica che unisce elementi della musica popolare indiana dell'ovest a quelli della tradizione spagnola-catalana: ne risultano canzoni di straordi naia e magica bellezza. 24apiile2009 Sala - ore 19,00 Concerti di Paluzo Pisani Doppler (1821-1883) Fantaisie Pastorale hongroise op. 26 Schubert (t797-1828) Introduzione eYairazionisul tema "Thockne Blumen" A. F. F. ; \ op. post 160 D. 802 f Intoduzione (andante) Tema (andantino) Variazioni ,É* \fiidor (1844-1937) Ch. M. ****16**** i(* ** * Suite oP. 34 n. 1 Moderato kberzo (allegro uiuace) Romance Finale (uiuace) E, Varese DensitY 2L.J,Pet flauto solo (1883-1965) Poulenc (1899-1963) F. Sonata per flauto e pianoforte Nlegro malinconico Cantilena Presto giocoso II\LIRA ZIGNNA- flauto PIERLUIGI PIRAN - pianoforte .. più celebri di Albert Franz Doppler fa capolino la Fantaisie Pastorale hongroise op . 26 pet flauto e pianoforte nella quale il virtuoso strumentale si colloca in una forma che a grandi linee ricalca, nel procedere dal Molto Andante iniziale fino all'incalzante pagina finale dell'Nlegro, quella di una arlrcolata ciatda. Tra le pagine Nel 1824, viene alla luce quella che può essere considerata una delle massime espressioni romantiche nella letteratura per flauto e pianoforte: Introduzione e Variazioni sul tema'Trockne Blumen'D. 802 di Franz Schubert. In Trockne Blumen l'elemento di base è il Lied da cui scaturisce la serie delle sette variazioni. Il Lied Trockne Blumen, cioè 'Fiori recisi, appassiti', appartiene al ciclo Die scbone MulLerin op.25 ("La bella molinara") su tesri di \trilhem Muller, che Schubert musico neil'autunno del l823.llrcrisono testimoni della tensione d'amore non più corrisposto del mugnaio e della ineluttabile morte annuncid'ta dal cacciatore culminanti nello sguardo finale dell'ultimo verso dell'intero ciclo "E il cielo, quassù, è così vasto!" in cui Finito e Infinito, Natura e Spirito, paiono finalmente fondersi insieme. Ei fiori sono il ffmadellied eletto da Schubert per le sue varizioni flautistiche, composte pochi mesi dopo la stesura dell'intero ciclo e dedicate al flautista viennese Ferdinand Bogner. (a cui musica si carutterhza per i particolari interessi e riferimenti verso la grande i tradizione musicale germanica), Chades-Marie Widor scrisse unaSuite per flauto e pianoforte op. 34 (risa- | lente al 1898 e dedicataaPaul Taffanel) in cui si awertono sia i lievi e brillanti carattei "alla francese" (Schezo), sia i riferimenti al romanticismo tedesco con particolare riguardo a Schumann (Romanza), nonché alcuni tratti della moderna scrittura organistica da concefto (Finale). Seguace di Cèsar Franck Dmsity 21.5 per flauto solo fu scritta daBdgt Varese espressamente nel gennaio 7936 per la presentzione del nuovo flauto di Georges Barrère, il 16 febbraio allaCarnegie Hall di NewYork, in occasione di un concerto di beneficenza per il liceo francese di NYLily Pons. Sempre al virtuoso flautista è dedicata lapanitura. Il titolo si riferisce al panicolare materiale con cui è stato costruito il flauto di Barrère, il platino, la cui densirà (peso specifico) è appunto di 21,5. Nel 1946 Varèse rivisiterà la sua partitura prima della pubblicazione. Esso rappresenta sicuramente un punto di svolta nell'evoluzione delle nuove tecniche strumentali del flauto. Interesse costante di Varèse è stato lo studio della materia sonora, che a volte, spinta alle estreme conseguenze si inoltra nel campo del rumore. Nel caso di Density 21.5 l'introduzione del colpo di chiave come raf- forzamento del modo di attacco, rappresenta sicuramente un elemento sonoro nuovo, che non si inquadra solo come novità tecnica ma anche come conseguenzadiun pensiero coerente che il compositore porterà sempre avanti. Il breve brano, oltre ad essere uno dei più importanti pezzi del repertorio flautistico del Novecento, rappresenta anche un punto di inizio della ricerca e dell'esplorazione delle risorse tecniche, timbriche ed effettistiche dello strumento, che porteà poi, a partire dalla fine degli anni 50 e per tutti gli anni 60 e 70, ad una scrittura sempre più sofisticata, facendo ricorso a volte alle tecniche strumentali più ricercate e complesse. LaSonata per flauto e pianoforte di Francis Poulenc è dedicata alla memoria di Elisabeth Sprague Coolidge - mecenate americana la quale contribuì fortemente alla diffi-rsione della musica moderna attraverso l'organizzazionedi concerti , convegni e la commissione di opere ad importanti compositori contemporanei quali e fu scritta fia la fine del 1956 e la primavera del 1957 e rapStravins§, Prokoviev, Bartok e Schoenberg presenta uno dei brani più celebri nella copiosaletteratura per flauto e pianoforte. Eseguita per la prima volta a Strasburgo daJean Pierre Rampal e dallo stesso Poulenc al pianoforte, concede una netta priorità all'elemento melodico trattato diversamente nei tre movimenti che la compongono, significativamente indicati - come Nlegro malinconico, Cantilena e Presto giocoso. . " B maggio 2009 Sala Grasso F. (1969) Ligeti (t906-1975) G. - ore 19.00 Concerti di P aluzo P isani Étude-lmpromptu Hommage à Ligeti Études, Premier Liwe (n. i'6) ; 'i n. 1 Désordre n.2 Cordes àvides. f n. 3 Touches bloquées n. 4 Fanfares n. 5 Arc-en-ciel n.6AutomneàVarsovie G. Ligeti Polyphon Etud,dai Fùnf Stùcke a 4 mani L. Michielon Studio "Harmonia Mundi" omaggio a Ligeti (196e) G. Ligeti Éudes, Deuxième Livre (n. 7-14) n. 7 Galamb-borong n. 8 Férn n. 9 Vertige n. 10 Der Zauberlehrling n. 11 En suspens n. 12 Entrelacs n. 13 llescalier du diable n. 14 Columna infinita Études,lioisième tiwe (n. 15-18) n. 15 \fhite on white n. 16 "Pour Irina" n. 17 A bout de souffle n. 18 Canon FABIO GRASSO - Pianoforte LITIZLA MICHIELON - Pianoforte Dopo Chopin e Lisztlatradizione degli Studi per pianoforte si diramain svariati filoni. Molti compositori attivi nel primo Novecento vi trovano terreno fertile per le loro sperimentzioni, non solo tecnico-strumentali in senso stretto, ma anche formali, armoniche, ritmiche e timbriche, Debussy, Skqabin e Rachmaninov, su versanti fra loro lontanissimi, ne sono forse gli esempi più significativi, se non altro dal punto di vista quantitativo, ma la lista potrebbe essere lunga. Nella seconda metà del secolo questa tradizione ritrova uno dei suoi punti più eìevati nell'opera di Gyiirgy lìgeti (1926-2006). Il compositore ungherese approda alla stesura di questi brani nella fase più matura della sua parabola produttiva, ed in essi trasfonde le acquisizioni di un percorso formativo improntato ad una curiosità intellettuale estremamente eclettica. Il retroterra culturale delle tre raccolte (scritte fra il 1985 e il 2001) è denso di conoscenze fìlosofiche e qcientifiche oltre che musicali. Ligeti trova motivi di ispirazione nelle teorie del caos, nei piu avanzati siitemi riratematici, nella fisica, nella chimica, nell'informatica. Musicalmente, egli innesta sulla tradizione compositiva polimodale e poliritmica di stampo bartokiano una serie divaiegatielementi contaminanti, dFi ritmi etnici africani alle sugge, stioni del pianoforte meccanico dell'americano Nancarroq ai procedimenti speculativi dell'avanguardiacolta europea. Da questo quadro marcatamente interculturale sembra emergere come connotzione di maggiore originalità la personallssima concezione teatralizzatadel tempo, visto come uno sfondo regolato da un implacabile meccanicismo, sul quale però scorre una molteplicità di piani cronologici variamente sovrapposti. I ì I complessi sfasamenti ritmico-metrici che ne conseguono creano una sorta di illusionismo sonoro, in virtu del quale dall'apparente uniformità dì fondo scaturisce una brulicante varietà di articolazioni. Per quanto possa sembrare sorprendente in un simile contesto, il legame con Chopin harrn'importanza rilevante. Profondamente affascinato dal compositore polacco, Ligeti ne riprende elementi di tecnica pianistica (come ad esempio le volate sui tasti neri in "Der Zauberlehrling", che ricordano l'op- 10 n. 5) e motivi ispiratori: il titolo dello studio posto ad epilogo del primo libro, Automne à Varsovie, appare come chiara allusione alla chopiniana "Caduta di Varsavia", che a sua volta conclude l'op. 10 - e cio richiama alla mente il comune destino di esuli dei due musicisti. Per di più Ligeti, pur dimostrando di saper evocare sapientemente atmosfere sonore di ardente vitalità ed anche di raffinato umorismo, sembra spesso mediare il disperato sentire di quel- lo Chopin così tragico ed oscuro, elaborandolo in un pensiero daitratti nichilisti ora distaccato, oruyanamente implorante, ed infìne diabolicamente sarcastico nella sua cupa rassegnazione. I catastrofici collassi sonori dei due sommi capolavori di queste raccolte, Automne à Varsovie e Vertige, dipingono magistralmente questa visione, tanto attraverso l'esplosiva saturazione degli spazi sonori nel primo, quanto attraverso il progressivo incenerimento del suono nel secondo, e la sua sparizione nei vofticosi gorghi del Nutla. Completano il programma lo studio giovanile "polifonico" a 4 mani, per molti versi decisamente bartokiano, interpreti come omaggio a Ligeti: esplicitamente allusivo al clima di Automne l'Étude-impromptu di Fabio Grasso, densamente permeato di pensiero cosmologico e spunti numerologici di matrice pitagorica "Harmonia mundi" dil;etrr;ia Michielon. e due Studi scritti dagli stessi à Varsovie 22 maggio 2009 - ore 19.00 Sala Concerti di Palazzo Pisani D. Schostakovich Sonata per viola e pianoforte op.I4T. (19061975) Moderato Nlegreao f Adngio 48 B. Britten Lachrymae per viola e pianoforte op. (r9r3-t976) Iento - Allegretto, andante molto - Animnto Tranquillo - Nlegro con nxoto - I'argamente Appassionato - Alla uake moterato - Allegro marcia - - Lento - I'isteso temqo , P Hindemith Sonata per viola e pianoforte op. 11 n. 4 (r895-1963) Fantasie Tltema mit uariationen Finale (rnit u ariationm) MARCO NASON-viola MASSIMO NASON 10 - pianoforte I - Dimitri Schostakovich cominciò a scrivere la Sonata perviola e Pianoforte Op.147 nell'apnle 1975, e la termino il 5 luglio dello stesso anno, come attesta la data dell'autore nel manoscritto, poi ci ritorno sopra per l'ultima volta il 5 agosto, cinque giorni prima di morire. L^ Sonata venne eseguira per la pimavolta da nyòdoi D-uzhinin (cui era stata dedicata) e Mikhail Muntian nell'auditorium dell'Orchestra Filarmonica di Leningrado il 1'ottobre 7975.Icastica ed essenziale, quest'opera si pone come una dichiarazione d'intenti poetici dell'estrema maturità ffeativa del compositore russo; "La musica è brillante, brillante e chiara", dichiarò lo stesso Schostakovich riguardo alla Sonata op.147, e,ineffetti, l'estrema tersità della sua scrittura colpisce l'ascolta tore alla pandella sma$Lnte intensità espressrva. Tutta la partitura però, marcata da un'introspezione dolorosa, è impregnata da un se-nso di opere dell'ultimo periodo dell'autore. In origine Schostakovich ffilfi ill]i1i;,i,ìHr:;]:xt; i# :?.fi ffi !1;, trf,T ff conversazione telefonica del 25 giugLro 1975, non sono pero presenti nel manosqritto dellaSonata,I tre movimenri (Moderato,Allegretto eAdagto) dellasonata costituiscono un'inconsueta strutiura tripartitaper un compositore legato ad un conseryatorismo della forma. cantabtlità i violista \flillia La nspondenza . ' lla viola, ed il suo timbro tanto luminoso ed al contempo tiepido, trovano perfetta cordi Benfamin Britten. fopera, per viola e pianoforte,iomposta nel 1950 è dedicata al I 1 si presenta come una serie di varizioni basate su un téma del compositore John Dowland. Britten, nel 1970 rielaboro il brano in vista di un'esecuzione tenutasi ad Albenburgh con il violista Cecil fuonowitz e per lo stesso Aronowitz, nel febbraio del 1916, trascrisse l'opera per viola ed oichestra d'archi. Nella seria di variazioni, la viola, con il suo timbro duttile e nervoso, emergendo cor tettezzadal complesso panoram sonoro, veste con perfezione le riflessioni di Britten sul tema di Dowland, conferendo al brano del compositore seicentesco un toccante senso di umanità. Le vaira,jiorii si presentano in una gamma di caratteri, tratteggati con grande naturalezza, in cui si dispiega completamente ogni capacità espressiva della viola, che parlacon intelligibilità umana, come se fosse la naturale prosecuzione sonora di un discorso universalmente comprensibile. Il bràno, di mirabile pwezza e comp\etezza compositiva, non pecca mai di freddezza, non si presenta mai rivestito di sterile perfezione, quanto piuttosto intriso di morbidissima luce, che trova nella raola la voce più adatta e naturale. Lo splendore ed il chiarore vivido che emanano da Lacbrymae trapassano e si trasfigurano, incarnandosi in una profonda umanità e mostrando lastraordinaiae toccante ricchezza emotiva di Britten. In tale continuo fluire dì iàee, nel chiaro discorso la cui cifra è Ia semplicità senza sforzo, nene fatto, della melodia ori ginaria drDowlancl, un disvelamento, un'ostensione perfetta: è con vero incanto che il tema seicentesco, alla fine déile varizioni, affiora luminosissimo e tefso dal vasto mare sonoro, in trasparente semplicità e disarmante nudità. Portata termjne il 5 djcembre 1918, la Sonata op.11 n. 4 di paul Hindemith è il prodotto di un composirore ventitreenne, da poco congedato dall'esercito e che ha al suo attivo un appassionato studio della produzione di Claude Debussy: il compositore 'nemico'venuto a mancare in quello stesso anno. Concepiti senza ioluzione di continuità, i tre tempi della Sonata si configurano infatti come una fantasia, una serie di vairazioni ed un movimento in forma sonata, le cui sezioni assumono a loro volta la fisionomia di una serie di variazioni, direttamente collegate allevatiza:ioni del secondo movimento. Il primo movimento ha una funzione introcluttiva, e presenta anche una cadenza scritta per la viola; la Fantasia fu concepita in principio come autonoma, ma in una successiva elaboruione il compositore creo un collegamento diretto tra il primo ed il secondo movimento, prescrìvendo, per il tema di quest'ultimo, la "semplicità" ndi un canto popolare,. La semplicità del canro popoìare che funge da cèntro tematico dell'intera sonata viene presto turbata: innanzitutto dalla tonalità scelta per il tema (Sol ò mag3iore), e dalÌa primavariazione (Mi b minore), poi dalle tre variazioni successive, che presentano una maggiore complessità compositiva. Le indiczioni r(un poco capriccioso", "vivace e molto scorrevole" e "agitato" risaltano una continua ed incessante inquietudine. Ma è il movimento conclusivo, con il suo duplice aspetto di forma-sonata e serie di variazioni, a costituire la sezione più 'anomala' della partitura: le varizioni sul tema continuano e sembrano delle metamorfosi del secondo movimento, tra le quali spic calabeffardaindicazione, nel fugato della sesta varizione, di eseguire il tema con,hnzarra pes ntezza».ll movimento si conclude con una coda ;molto vivace ed agitato". 11 29 maggio2009 - ore 19.00 Sala Concerti di P aluzo P isani C. Bolling Toot Suite, per tromba (1930) Allegre ePianoiuz' f Mystique Rag-Polka Vesperale B. Mintzer Sonatina per sax tenore e Piano (1953) ..'" P. Voods ,: .. . Sonata per tromba, sax, piano, contrabbasso e batteria 1r931) - tromba MARCO YANNI - sax ARRIGO CAPPEU.ETTI - Pianoforte IABRIZIO NASETTI ALSE SEGGI - contrabbasso AID( POETTO -batteria 72 -, AI CONFTNT DBLJAZZ Con questo concerto Arrigo Cappelletti (pianoforte) Marco Vanni (sax tenore, soprano e contralto) e Fabrizio Nasetti (tromba), accompagnati da una brillante sezione ritmica di studenti del conservatorio B. Marcello, Alvise Seggi (contrabbasso) e Alex Poletto @atteria), ci propongono un viaggio all'interno di quella corrente musicale conosciuta in America come "thirdstream 1uz" (terza corrente) che, fin dagli anni '30 , si sforza di fondere il juz cotmoduli compositivi propri della musica 'colta' europea, dal barocco all'avanguardia novecentesca. A prescindere da alcuni aspetti equivoci e pretenziosi dell'operazione e dal rischio di uistallizzare attmverso la scrittura la vitalità dell'improwisazione,l'operazione ha awto il merito negli anni ' 50 di suscitare interesse e curiosità per illuznegli ambienti musicaÌi accademici, soprattutto europei, e ha dato luogo a risulrati notevoli quando il compositore è riuscito a non dimenticare di essere' in prirno luogo un iazzista e ha saputo realizzareun cefto equilibrio fra pani scritte e parti improwisate. Né è da dimenticare oggi, in anni in cui 'cross-over','etno-juz' etc. . ..sono ormai una moda, la funzione antitrlpatrice di una tendenza musica- lechesièpropostaaboriginedifonderegeneriestilimusicalidifferentifinoasfiorare(eavolteaoltre: passare) il limite del kitsch. Non è questo il caso di due dei tre compositori-jzzisti scelti per questo concerro: Bob Mintzer e Phil Woods. Bob Mintzer (New Rochelle, New York, 1953), sassofonista tenore, compo- sitore, arrangiatore e band leader fra i più rinomati del jazz moderno, nella sua Sonatina per sax tenore, arc$ e strumenti a fiato, trascritta per sax tenore e pianoforte, ha saputo mantenere uno splendido equitibrio fi* echi hindemithianieiazz. Phill(oods ( Springfield, Massachussets, 1931), sassofonista contralto considerato per decenni il vero erede di Charlie Parker, ha saputo nel corso della sua cariera musicale attraversare le più ivariate esperie nze, dal free juz ( con la European Rhythm Machine ) alla com-posizione scritta, come attesta la Sonata in tre tempi per sax alto e pianoforte, divenuta negli anni un classico del "thirdstream jazz" al pari di alcune composizioni di Chick Corea, senza mai perdere la sua originaria vena parkeriana. Un po' diverso il caso del pianista e compositore francese Claude Bolling (Cannes, 1930). Enfant prodige, cresciuto artisticamente aPaigi, autentica capitale, negli anni 'J0, del juz europeo, ha collaborato fin da giovane con mostri sacri del juz come lionel Hampton, Roy Eldridge, Kenny Clarke. Si è poi dedicato aÌle colonne sonore (sue quelle di "Borsalino" e "California Suite") e alle collaborzioni'cross-over' con musicisti di estrazione classica come il grande flautistaJean Pierre Rampal per cui ha scritto la Suite per flauto etrioiazz. Qualcuno ha accusato Claude Bolling di un uso eccessivo di barocchismi di maniera e di una giustapposizione un po' forzatafraparti scritte ( ispirate non solo al barocco ma anche a compositore romantici e impressionisti) e parti improwisate. La Toot Suite per tromba e pianoforte, da lui scritta per vari tipi di tromba, della quale ascolterete qui quattro dei sei movimenti (Allegro, Mystique, Rag-Polka, Vesperale) offre un esempio del postmodernismo stilistico di questo compositore e del suo sforzo di far incontrare il iuz con un passato musica- le per lui sicuramente ancora vivo. 13 5 giugno 2009 Sala J. S. Bach C - ore 19,00 oncerti di P aluzo P isani Toccattin mi minore .., (1685-1750) Busoni J. S. Bach - F. B. (t866-1924) M. Ravel r Chaconne in re minore Jeux d'eau (1875-1937 ****f**x*** C. Debussy Préludes - 1't' . Primo libro (1852-1918) Danseuses de DelPbes Voiles umt dans la Plaine et les parfums toummt dans l'air du soir Ies collines d' AnacaPri Des Pas sur la neige Ce qu'a uu le umt d'Ouest Lafille aux cheueux de lin Le Les sons La serénade intcrrornPue La catbédrale mgloutie La danse de Puck Minstrels ETISA MARZORATI 14 - Pianoforte La toccata in mi minore B\VV 914, presumibilmente scritta prima del 1708, risale al periodo di formzione giovanile di Joharur. Sebastian Bach. Si ratta di uno stile derivato dall'improwisazione, che comprende passaggi eroici, con armonie ricercate e improwisi cambiamenti di ritmo. La Toccata è dMsa in quattro sezioni: una introduzione, di carattere improwisativo, seguita da una fuga a quattro voci e poi da un adagio libero, sempre di tipo improwisativo, in cui sono riconoscibili canoni tipici di questo stile. [a parte finale è una fuga di carattere strumentale, in tempo allegro, a tre vocl. Femrccio Busoni è il primo compositore che interpreta la trascrizione come una traduzione e non come un pedissequo riportare la composizione originaria su un diverso strumento, ma uno sfruttamento a tutto campo delé potenzialità del nuòvo strumenò. Una delle sue più famoseitrascrizioniè proprio la Ciaccona (rinominata Chaccone da Busoni) della IV Sonata per violino di Bach. 7 car tteredescrittivo (Jeux d'eau) di Maurice Ravel, che ,l piopon. di rappresentare scene di "giocbi d'acqua". Per rendere la suggestione sonora dell'acqua, il brano è imperniato su accordi "sciolti", arpeggi incessanil, cadenze, spesso realizzati nel registro acuto del pianoforte. [a tonalità costantemente fluttuante, e [e progressioni armoniche spesso ondivaghe, contribuiscono ancora di piu a rappresentare l'iqmagine evocativa, che quindi viene espressa non più solo dal punto di vista melodico, ma anche armonico è persino timbrico: i blocchi accordali, contmpposti alle fugaci figurzioni in arpeggio, evocano ora la staticità dell'acqua ferma, ora gli zampilìi e le varie coreografie dell'acqua in movimento. Un'opera a Molti compositori hanno creato capolavori per il pianoforte, ma solo pochi sono riusciti a dare al meccanismo percussivo dello strumento una poesia propria. Claude Debussy sfrutta quelli che sono i limiti del pianoforte, trattandolo come uno "strumento di illusioni". Allarga le sue possibilità sperimentando sulle durate e i colori dei suoni. Come Chopin, Debussy considera la funzione del pedale di risonanza pair aun "respiro". Le note al pianoforte non possono essere realmente tenute, in compenso si può giocare magnificamente con i contrasti tra i vari registri. Debussy con i ventiquattro preludi, scritti tra il 1910 e il 1913, (di cui qui ne verrà eseguito il primo libro) ha creato un nuovo modo di scrivere per pianoforte, in cui Ia musica produce impressioni visive, a volte persino tattili. 15 12 giugno 2009 - ore 19,00 Sala Stockhausen (1928-200,7) K. F. Perocco Conceni di Palzzo Pisani Tierkreis (1975) aquarius - pisces - aries - taurus - gemini - cancer Studio di profìlo - primop008 - rev. 2009) (r972) I. Xenakis Charisma (1971) (1922-2001) K. Stockhausen F. Perocco R. Vaglini Tierkeis .: .' leo' uirgo' libra' scorpio - wgittarius - capicorn Preludi (2009) Serenade (2004) (1965) lensemble "I'ARSENALE" CII\UDIO MDO -violino MASSIMO RACCANELIJ - FRANCESCA CESCON violoncello - flauto FRANCESCO SOCAL - clarinetto ROBERTO DURANTE - Pianoforte FIUPPO PEROCCO 16 - direttore Uensemble I'ARSENALE, diretto da Filippo Perocco, ha abituato l'ascoltatore a vivere senza filtri le molteplici dimensioni estetiche della musica nuova. fattenzione sta nell'affiancare alle pagine del repertorio contemporaneo numerose prime esecuzioni, nate dalla strclta collabor?zione con diversi compositori e cresciute grazie allafaclità del gruppo di mutare il proprio organico a servDio di un'indagine musicale sempre viva. Su questa linea è tracciato il percorso della serata. Aprirà la serataTierkreis di Kadheinz Stockhausen, I'enfant terrible della musica del M secolo. Questo lavoro si presenta sotto forma di ciclo musicale in 12 melodie, una per ogni segno zodiacale, che il musicista stava rivisitando proprio poco prima della morte, Originalmente composto nel 1976, come parte di un'opera per bambini, ogni-melodia cÀe [o costituisce è concentrata su un differente p2sso iiomatico che ne determina anche il tempo di esecuzione. r Il programma prevede inoltre due recenti lavori di Filippo Perocco scritto per I'ensemble, Studio di proff lo - primo (primo di una serie di studi ed esercizi, work in progress sul mascheramento e sulla trasmutazione timbrica degli strumenti a suono fisso) e Preludi, ciclo di brani per pianoforte composti durante la residenza presso l'American Academy a Roma. i Cbarisma,per clarinetto e violoncello, di Iannis Xenakis che descrive le sonorità graffianti e incandescenti dell'opera, scritta alla memoria del compositore franceseJean-Pierre, con queste parole tratte dall'lliade di i'. Omero . .allora I'anima come fumo è entrata nella terra, stridsnte". Segue un omaggio a Bruno Maderna, Serenade di Riccardo Vaglini. In questo brano, citando I'autore, "si dovrebbe suonare come se qualsiasi strumento potesse trasformarsi in chitarre e mandolini immaginari. Da qui l'impiego costante delpizzicato e di altre tecniche di eccitazione non ortodossa degli strumenti, oltre ai fonemi e al suono delle respirazioniforzate previste in partitura." 17 I - ore 19.00 11 settembre2009 Sala Concerti dl Pùuzo Pisani C. Bolling Sonata I per due pianoforti e percussioni r; (1930) L. Bernstein West Side Story - Danze Sinfoniche (arr. L. Bernstein) (1918-1990) t B. Bartok Sonata per due pianoforti e percussioni (1881-1945) Ensemble "I(I|ERIMBf ANTONIO CERAVOI0 EABIO GIOVANNOII 18 - - Percussioni percussioni DESIREE SCUCCUGUA - pianoforte IRENE FMNCESCHINI - pianoforte Claude Bolling, pianista e compositore france§e, celebre per aver composto più di cento colonne sonore (si ricordino: Borsalino 1979 eCalifornia Suite 1979), in più essere considerato il "padre", l'iniziatore, lafigura di riferimento di quel fenomeno culturale, ancor prima che musicale, che viene oggi definito "Crossover music" owero il comporre come prodotto di commistioni fraivari generi, in particolare fra il classico edil jazz. Nel 1976, quando già molti erano stati i tentativi e le sperimentazioni la composizione di Bolling "suite pour flute and iazz piano trio" composta perJ. P. Rampal. Le sonate per due pianoforti e percussione, composte da Bolling nel 1972, sono strutturate su un interessante e costante intreccio e contrapposizione fra lo stile classico ediljazz, rispettivamente affìdati ad un pianoforte e all'altro pianoforte e alla percussione. In questo brano, a differcnza degli altri due pezziitr programma, la formazione dei due pianoforti, non è utilizzata nella sua funzione consueta di complementarietà ma i due pianisti sono protagonisti di un confronto ed allo stesso tempo di un intreccio dialettico che giunge ad una sintesi raffinata con atmosfere, timbri e stili non più in antitesi ma perfettamente fusi fra loro in una comunione di intenti, anche se sempre, nitidamente distind. I Leonatd Bernstein, uno dei più grandi direttori della storia della musica, dipnne famoso per il grande pubblico come direttore musicale dell'Orchestra Filarmonica di New York. Nel novembre 194J, Bernstein debuttò come direttore sostituendo Bruno V'alter, malato. Nel 1945 fu nominato Direttore Musicale della New York City Slmphony Orchestra, alla direzione della quale rimase fino al 1947. Nello stesso anno diresse a Tel Aviv, inaugurando una lunga collaborazione con le istituzioni musicali di Israele.Le sue composizioni furono influenzate forqe- mentedallamusicaliturgicaebraicaedaG,Mahler,G.Gershwine A.Copland.WestSidesroryeunmusical scrlt- to daA, Laurents (soggetto), L. Bernstein (musiche) ed inizialmente prodotto e diretto daJerome Robbins clìe ne ideo anche la coreografia. Vrest Side Story debutto al Vinter Garden Theater di Broadway il 26 settembre 1957 e fu replicato 732 volte prima di parlire per una tournèe che ebbe molto successo, data l'epoca. Nel 1961 la United ArtistsnerealizzòunaversionecinematograficaperlaregiadiJ RobbinseR.Visechedebuttonellesaleil18ottobre. II film vinse dieci Academy Awards cinematografici, tra i quali quello per il miglior film. Mai un film musicale aveva ricewto così tanti riconoscimenti. A seguito di questo grande successo cinematografico, L. Bernstein, trascrisse le Danze Sinfoniche in numerosi arrangiamenti per complessi cameristici fra i quali quello per due piano- foni e percussioni. Nel 1937, in occasione del suo decimo anniversario, la Società internzionale per la nuova musica di Basilea, commissionò a Bela Bartok una composizione. Questi ne approfittò per realizzare un nuovo progetto compositivo: dopo l'esperienza orchestrale della musica per archi, celesta e percussioni dell'anno precedente (1936), dove il pia- noforte non era solista ma integrato nell'orchestra. Era da un po'di anni - scrisse il compositore - cbe pensauo di scriuere un lauoro per pianoforte e percussione Mi sono però lentanxente conuinto cbe un solo pianoforte non poteua equilibrare suJficientemente le asciutte sonorità delle percussioni.Diyisointre movimenti, ilbrano sibasa sul confronto fra percussioni intonate (timpani, xilofono e pianoforte) e non intonate (tamburi rullanti, cembali, piatto sospeso, tamburo basso e triangolo). La composizione ha un carattere prettamente rirmico e percussivo, con un andamento agogico straordinario, tipico della scrittura del musicista ungherese. Il periodo trail1936 e il 1938 è anche quello in cui Bartok innova soprattutto nell'ambito della sonorità, e in questa Sonata cerca in particolare una relazione di complementarietà e non di opposizione tra i gruppi strumentali. Il primo movimento è introdotto da un Assai lento in 9/8 che ci permette immediatamente di gustare la fusione timbrica alla quale si accennava in precedenza. Il secondo tema (Un poco più tranquillo) è impostato sul mi ed ha un carattere più melodico, ispirato al secondo tema della Sonata Valdstein di Beethoven, ma qui trattato con metro bulgaro (4+2-13 ottavr;. Dopo le tre sezioni dello sviluppo, la ripresa è totalmente rinnovata, con il secondo tema, per esempio, dato in forma inversa rispetto alla prima volta. II movimento si conclude con un'ultima apparizione del tema principale, preceduta da una coda costruita su un tema fugato.Preceduto da un'introduzione di sole percussioni, il secondo movimento Lento ma non troppo è in forma tripafiita. Si basa sulla contrapposizione del primo tema, una linea cromatica molto legata, al secondo, costruito invece attorno ad un motivo ritmico ossessivo, che ha come elemento caratteristico la quintina. Allegro non troppo finale associa in sè la forma sonata con il rondò e affida il tema principale allo xlofono e al timpano. Tema che assume connotazioni popolari grazie al suo andamento diatonico. Bartok, infatti, rimane fedele alla concezione del finale in stile popolare e riprende il percorso da lui stesso indicato nella Musica per archi celesta e percussioni. 19 18 settembre 2009 Sala Schulhoff (1894-1942) E. - ore 19.00 Concerti di aluzo P Sonata oP. P isanr 6l (I92D ocosoy: ; 4 Aria (ladante) Rondo'Fin al e (Allegro mol-lo gaio) A. Caplet Reverie et PetiteValse (1897) (1879-t925) A, Jolivet Chant de Linos (1944) (1905-1974) **xrrrd*** E. Bloch Suite Modale (1956) (1880-1959) Moderato L'istesso temPo Allegro giocoso - Nlegro deciso - Adagio - Nleg'o - Meno uiuo Moderato - Poco Più calma Adagio S. Prokofiev (1891-1952) Sonataop.g4 (1943) Moduato kberzo Andante Nlegro conbrio FEDERICA TOTTI - flauto MARIA TERESA CARUNCHIO 20 - pianoforte Musica, musicisti, la guerra "Sono tre volte un senza patria: come boemo in Austria, come austriaco in mezzo aikdeschi, e come ebreo in ogni parte del mondo". Questa affermzione di Gustav Mahler caìza a pennello anche a Erwin Schulhoff. Nato a Praga dafamtglia ebrea di lingua tedesca, si rivela un enfant prodige della musica, scoperto ed incoraggiato da Antonin Dvorak a prose- guire gli studi musicali, iniziati nella città natale e continuati a Vienna, Lipsia e Colonia. Esecutore al pianoforte di Reger, R. Strauss, Debussy e Scriabin si interessò a brani di Schoenberg, Berg, rùflebern e Hindemith Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale partì volontario per il Fronte Occidentale ritornandone traumatizzato. Pochi anni dopo decise di iscriversi al Partito Com'unista, ripudiando lagterra e qualsiasi forma di nazionalismo, "llartista vero può essere solo all'opposizione, non può essere artista di una nazione", Mentre era in attesa del visto per emigrare in URSS nel '40 fu arrestato come ebreo, artista degenerato e, appunto, cittadino sovietico. Fu subito internato nel carlpo di concentramento di Vùlzburg in Baviera e dopo neanche un anno vi morì. La Sonata - scritta ne['27 come il'Doppio Conèerto per flauto, pia- ) ) ) noforte e orchestra - è dedicata al flautista francese René Le Roy. Andrè Caplet. Francese, violinista brillante, come compositore vinse nel 1901 il Prix de Rome davanti a Ravel; come direttore d'orcpstra fu attivo all'Opéra drParigre a Chicago; amico-allievo di Claude Debussy, diresse la prima esecuzione del "Martyre de Saint-Sébastien". Pur esentato dal seruizio militare volle arruolarsi alla dichiarazrone della Prima Guerra Mondiale, Il bmno presentato in questo programma, del 1897, nvela una raffinata scrittura, un intenso ma lieve senso dell'espressione, grande gusto per una calda timbrica strumentale . "Era senza dubbio un uomo di fede ma non un uomo di religione". Fin dalla prima giovinezza An(rè Jolivet concepì il suo essere musicista come affermzione forte di anticonformismo. ''Posizione che conservero co[ti quel che costi, e che mi permetrerà forse in awenire di esprimere in un modo non meno indipendenre ma, spero, piu perfetto i nuovi rapporti sonori che so esistere e di cui intuisco lo sbocciare", Lasuapxtecipwione ai combattimenti nella Seconda Guerra Mondiale gìi valse una medaglia al valor militare, Della sua espeljenza di guerra - che gli ispirò i "Trois complaintes du soldat'- lui stesso racconta quando, rimasto bloccato con Ia sua batteria in una sperduta piccola frazione di campagna "Non ci restava che dormire, per recuperare settimane di sonno arretrato e per non pensare a[ futuro.,.in una splendida giornata di sole di fine giugno mi stesi per dormire ancora in un campo vicino ad una fonte...il paesaggio inondato di luce era allo stesso tempo intimo ed immenso. E lir che ripresi contatto con [a vita, E là che che nel peggior smarrimento morale e nel più completo denudamento materiale ripresi fiducia Questa fiducia volle esprimersi" ed in pochi istanti annotò la parte essenziale dei "Tiois complaintes du soldat". Nel '44, a guerra ancom in corso, scrive "Chant de Linos", brano per il Concorso del Conseruatorio di Parigi, uno dei brani più impegnativi del repertorio per flauto e pianofone. La didascalia sulla prima pagina riporta I'indicazione "Le CIIANT de LINOS era nell'antichità greca una variante di 'thrénoi': una lamentazione funebre, una litaniainframmezzata da grida e danze". Compositore e violinista, nato aGinevra, cd in seguito nzturalazato statunitense, Ernest Bloch è noto per aver ripreso molti temi caratteristici della musica ebraica, Studiò violino con Ysaye a Bruxelles e composizione con Dalcroze. Dopo un inizio di carriera come docente e direttore d'orchestra nel 1916 si trasferì negli Stati Uniti dove insegnò a New York e Cleveland "Ciò che mi interessa è l'anima ebraica, la complessa ardente esagitata anima che io sento vibrare in tutta la Bibbia.. , la freschezza e l'ingenuità dei patriarchi, Ia violenza dei libri profetici, il selvaggio amore degli ebrei per [a giustizia, Ia disperzione dell'Ecclesiaste, la tristezza e l'immensità del libro di Giobbe, la sensualità del Cantico dei Cantici", Durante tutta Ia Seconda Guerra Mondiale, vissuta a distanza dagli Usa, decise di non scrivere niente di musica, trovando conforto nello studio delle composizioni di J. S. Bach "Suite modale", scritta nel '56, è dedicata alla grande flaudsa americana Elaine Shaffer. Nato in Ucraina, Serghei Prokoffev inizia prestissimo la sua formzione con i primi insegnamenti musicali impartiti dùlamadre Nonostante i frequenti soggiorni oltre frontiera, per periodi anche lunghì che gli permettono di entrare in contatto con i più interessanti personaggi del mondo musicale dell'epoca. Ben presto venne accusato dal Politburo di formalismo. Interessante notare come questa tragica menomzione subita diede Iuogo al fiorire di un importante repertorio "per la mano sinistra" , dopo che varie commissioni furono affidare dal giovane pianista ad alcuni dei migliori compositori dell'epoca. Fra questi Britten, Hindemith, Martinu, R. Strauss e naturalmente Ravel La Seconda Guerra Mondiale ispirò a Prokofiev l'opera "Guerra e pace" che però subì numerose revisioni imposte dall'Unione dei Compositori, corporazione che regolamentava quali fossero i generi di musica accerrabili oltre ad escludere le influenze straniere, cosa che porterà nei decenni all'isolamento la comunità artistica sovietica dal resto del mondo. Lopera non debuttò mai, Prokofiev morì il 5 marzo 1)52; 50 minuti dopo di lui morì anche Stalin, cosa che fece passare pressoché inosservata la scomparsa del compositore Nel drammatico dicembre '43 awiene la prima esecuzione dellaSonataop.94: esecutori il flautista Karkovs§ ed il giovane pianista Sviatoslav Richter. 21 25 settembre2009 - ore 19.00 Sala Concerti di P aluzo P isani M. Marais Prelude per viola da gamba e b.c. (1655-1728) Nlemande La Mignone a. Caprice Menuet f Gipe lapetite Rondeau R. de Visée Passacaille per tiorba sola (1610 -1725) A. Forqueray (1672-1745) R, de Visée La Marella per'viola d5' §ainba e b.c. Le Carillon de Pasry La Latour La Lechir Prelude per tiorba sola Nlemande Courante M. Marais Folies d'Espagne per viola da gamba e b.c. CRISTIANO CONIADIN - viola da gamba basso TIZHNO BAGNAII 22 - tiorba I carafferi delladarza. Marin Marais, Antoine Foryueray e Robert de \4sée fecero parte della cerchia di musicisti che operarono alla corte di Luigi)(V, re di Francia e re "Sole". f,amore del re per la musica, per il balletto fu smisurato e per gran parte della sua vita egli cercò con ogni mezzo di assoggettare il pensiero delle arti alla rappresentzione del potere, della ragione e dell'ordine riuscendovi assai brillantemente. Marin Muais fu musicista di corte per quasi cinquant'anni, dal 1679 al 1725, panicolarmente apprczzato da Luigi XIV ma anche violista e in seguito direttore dell'orchestra dell'Operà; studio composizione con Lully e probabilmente grazie a questi studi abbracciò lo stile lullista e divenne in seguito musicista inserito nella tradlzione francese. poco tentato dalle forme e dal gusto italiano, cosa che I i invece non accadde ad Antoine Forqueray, attratto in rcaltà dale ultime tendenze musicali provenienti da Oltralpe. Le nuove "scoperte" tecniche e le pagine virtuosistiche per raolino come quelle di,,Corelli.e Vivaldi, stimolarono Forqueray ad emulare e ricercare sulla viola da gamba altrettante potenzialità tecniche ed espressive fino ad allora inesplorate. La linearità e sensibilità melodica unita ad una struttura formale m$to semplice delle danze di Marais si giustappongono alla densità sonora e timbrica della viola da gamba nei brahi di Forqueray; due mondi e due.. visioni del suono della viola coevi e complementari. Melodia ed armonia, linea ed accordo, leggerezza e superba alteigia, incanto fascinoso e stupore, l'uno attento a diversificare i brani affinchè ciascuno possa trovare quello più adatto al proprio gusto ed abilità, l'altro incuranre del destinatario. I brani scelti di Marina Marais sono estratti dal II (1701) è Vlf Zf) Ibro di Pieces de Viole, una raccolta di cinque libri per un totale di circa 550 brani a una, duel tre viole e b.c. Oltre alle darze e preludi eseguiremo la Folie d'Espagne, tema con 32 vailuioni, versione probal bilmente ispirara a quella di Corelli, pubblicatal'anno prima (1700). Con questo brano, in particolare, Marais dà sfoggio di grande varietà compositiva esaltando affetti, caratteri e abilità tecniche perprezzo di salti vertiginosi, tirate di note veloci, cantabili, Iegati d'arco... Di Antoine Forqueray dalla quarta suite dei Pieces de viole opera pubblicata postuma dal figlioJean Baptiste nel 1747, si possono ascoltare tra gli altri due Rigaudon, Le Carillon en Passy e La Latour, due danze tra loro intrecciate e costruite sull'altenanza di un bordone e un ritornello a rendere una sospensione del tempo nell'imitazione di un carillon. In questi due brani, Ia continuità e la risonanza della viola sono gli elementi caratterizzanti che si contrappongono al movimento a"rtc- tac" dell'arco (H. Le Blanc) udibile nelle danze di Marais, legate ancora allo stile briseé o spezzato tipico della musica per liuto o cembalo. Robert de Visée nacque nella seconda metà del XUI secolo e le prime notizie su di lui risalgono al 1680 quando lo si descrive come "Célebre Jouer de Théorbe": visse come musicism di corte presso il Re Sole a cui dava lezioni di chitarra. Alcune testimonianze manoscritte rivelano chiaramente la tendenza di de Visée a ricomporre sulla tiorba musiche di Couperin, airs e altri numeri delle opere di Lully, una tendenza derivata non solo da una attnzione di orienta- mento stilistico ma anche nel ruolo ricoperto fra i musicisti del re. Partecipò senza dubbio alle serate della "petite musique" di Versailles e ai divenissements privati in compagnia di grandi musicisti quali Descotteaux, Forqueray e Buttern. Latiorbausatada deVisee era uno strumento munito di 14 corde, sei sulla tastiera e orto libere, di lunghe dimensioni, denominate bordoni. Yeniva utiltzzatala tipica accordatura rientrante carattei,zzzlta dall' abbassamento di una ottava delle prime due corde: questo espediente permetteva di produrre armonie strette, sonore e di potere ottenere effetti virtuosistici panicolarì, Le composizioni in programma a tiorba sola di de Visée sono tratre dal primo libro del prezioso Manoscritto Vaudry de Sezenay" della biblioteca di Besancon. Il Preludio in re mino- re costituisce un esempio emblematico del " preludio non misurato", owero senzalapresenza di battute, dove l'esecutore è invitato a ricercare libertà espressiva nel racconto musicale. Il Preludio introduce all'Allemande e alla Courante che, rispettando la struttura metrica delle rispettive danze, evidenziano un perfetto equilibrio trala cantabilità e il sostegno armonico. La tiorba per la sua versatilia e la sua estensione concentrata verso il registro grave, suggeriva ai compositori di pensarla anche come strumento particolarmente adatto a\la realizzrone di un basso continuo capace di sublimare senza invadenza la parte del canto. Il percorso musicale tracciaro in questo proè volto a sottolineare h murcvolezza dei caratteri delle musiche di danza e la particolare capacità della viola da gamba e della tiorba di fondere insieme le loro qualità timbriche ed espressive, gramma 23 2 ottobre 2009 Sala - ore 19,00 Concerti diPalz;zo Pisari Johann Sebastian Bach (tes:-tzlo) Die Kunst der Fuge BW 1080 . Cotrtrapunctus I (fuga semplice, soggetto per moto retto) Contrapunctus 2 (fuga semplice, soggetto pqmoto reno) Contrapunctus 3 {fuga semplice. soggetto per moto contraflo) Contrapunctus 4 (fuga semplice, soggetto per moto contrario) e contrario) r moto retto e CotrtraP contrario' i t Ouverture) Contrapunctus 7' a 4 per Augmetrt[ationem] et Diminut[io.nem] (fugastretta,.gg.ttopermotorettoecontrario,peraumentzioneediminuzione) principale a tre soggetti: i primi due nuovamente introdotti, come terzo il soggetto g. a 3 (fuga Con6apunctus ^p.r roto contraiio; i tre sogg-e-tti combinati simulnneamente in crintrappunto doppio all'ottava) contrappuntodoppio co't"up"i't"' e'a4'.llaoroffix,f;;::l:i,:H:J:;"rf.,d#::il:lj',::,§tinatoin Conpapunctus 10. a 4. al1a Decima (fuga su un nuoro tògg.tto,,,riamente combinato in contrappunto doppio per sim soggetti: 8 ambedue pei moto contrario; i Contraputrctus Ll. a 4. (hryaa tre Conrapìnctus elaborati nel pio all onava) Cotrtrapunctus inversus 12 é 4 BWV 1080/12'2 BWV 1080/12'1 - uurio linee melodiche di tutte le voci (fuga a specchio: dapprima il soggetto per moto retto, poi inversione delle p., *oto Contrrio e capovolgimento della struttura delle voci) Cotrtraputrctus inversus l13l a 3. rtercio rec-ta BWV 1080/13'1 'aetsio òruerca BWV 1080/13'2 linee melodiche di tutte le voci (fuga a specchio: dapprima il soggetto per moto retto e contrario, poi inversione.delle per Àoto contrario e capovolgi ento della struttura delle voci) uercio inael tecta contrario) Canon alla Ottava (canone con risposta all'ottava, soggetto diminuito per moto per moto contraflo, soggetto alla decima, risposta (canone con Canon alla Decima Contfapunto allaTùjrza. alla tetza) successivo capovolgi^.nto delle voci secondo regole del contrappunto.doppio alla dodicesima, soggetto per moto Canon alla Duodecima in Còntrapunto alla Quinta (canone con risposta doppio alta quinta) rerro, successivo capovotgimènto delle voci secondo regole del contrappunto e moto contrario per aumentazione risposta (canone con Motu Canon per Augmentationem"in Contrario doppio all'ottava) rispeito al dù,successivo capovolgimento delle voci secondo regole del contrappunto Frammento diFuga a 3 Soggetti BwV 1080/19 MAITEO MESSORI 24 - clavicembalo cheJohann Sebastian Bach nel 1739 avesse modo di leggere, in un'offìcina tipogralrca di Lipsia, iì trattato di Mattheson Der uollhommene Capellmeister.Il musicista amburghese in un passaggio si dispiaceva del fatto che il ptù abile Fugenmeister vivente in Germania, il Director Musices di Lrpsia Hem Sebastian Bach non avesse ancora dato a.lle stampe nessuna raccolta che potesse testimoniare le sue incredibili doti di contrappuntista e compositore di fughe. Poco dopo Bach, inaugurò la redazione del Die Kunst der Fuge, un progetto che nelìa prima versione manoscritta si conclude nei primi anni '40 e che il Kantor decise di dare alle stampe in version e ampliata e rivista nel periodo precedente al]r- sua dtpzlrtita. La recente scoperta a Kiev di un quaderno di studi contrappuntistici compilato a quattro mani da Sebastian e dal primogenito W. Friedemaon nella secooda metà degìi anoi Tienta porterebbe perfino all'identificzione della primigenia forma del soggetto su cui si basa il ciclo. Il manoscritto originario, come poi I'edizione a stampa postuma, era nella classica forma internzionale di "partitura per tastiera", tradizione ioaugurata nel tar{o Rrnascimento in Italia e adattaalla musica polifonica da suonare sugìi strumenti da tasto. Tuni i fraintendimeriti sorti'a panire dall'inizio del Novecento sulla presunta "astratta" o non specificata destinazione strumentale sono da ritenersi erronei oggi gtazie all'indagine storico-scientifìca e al rinvenimento di nuove fonti, C, Ph. E. Bach nel presenfire su un giornale l'imminente pub- È verosimile bliczione del lavoro lo descrive come un'opera pratica destinata all'esecuzione tastieristica e vantaggiosa per I'esecuto- re in virtù della chiarezza polifonica derivante dall'uso di un pentragramma separato per ogni voce. Pratica compositivonotazionale che Bach riproporrà nelleVariazioni canoniche per organo e nel Ricercare a sei per Clauier dell'Offerta musicale, riallacciandosi volutamente ai libri di Ricercari, di Canzone e di Capricci per tastiera pubblicati in Italia nel corso, di tutto il Seicento. Il titoto che compare nelì'edizione a stampa del 1751 e Àela ristampa, pir) diffusa , del 7752 risale coni tutta probabilirà all'ambiente berlin'ese in cui il progetto post mortem di completamento dell'edizione a stampa fu portato a termine e particolarmente al prefattore Marpurg che amava ttrlizzare, forte delle sue esperienze francesi e illuministe, l'espressione "LArt de..". La raccolta avrebbe potuto essere intitolata nell'inten7jone dell'autore ouovamente Clauieriibung, Era intenzione di Bach trattare in forma pratica le problematiche compositive ed esecutive connesse all'elaborzione di un soggetto di fuga in tutti i possibili aspetti. Le difficoltà che stanno di fronte alìo studioso ed esecutore della raccolta compendiano tutte le modalità esecutive e tecniche del contrappunto cantabile destinato al Clauier: I'antore preferisce redigere un "trattato" sonoro di perségiàrcalizzato, IÌ processo di preparazione delle belle copie da incidere su lastre di rame non fu completato Bach vivente. Se w Contrapunctus 14 fosse ancora da scrivere o meno non lo sisapràmai concertezza.Letestimonianzedeiprimibiografibachiani(CarlPhilippEmanueleAgricola)nonconcordano con quanto scritto nella prefzione di Marpurg a proposito dell'incompletezza dell'opera, secondo il nuovo progetto di ampliamento e riordinamento che Bach intraprese nei mesi prima della soprawenuta cecità finale. Nell'edizione a stampa si rintracciano vistosi errori e aqgiunte arbitrarie (in parte dorute a ragioni di marketing editoriale del costoso volume a stampa). Aìmeno fino al Contrdpunctlts 17 t'ordine sembrerebbe originale e le lastre furono preparate sotto la cura di Sebastian stesso. Le due successiye fughe a specchio sono ordinate erroneamente, comparendo ptimala uersio inuma dei brani e poi qrellarectd.l quattro canoni sono riprodotti in un ordine che quasi sicuramente non fu stabilito da Bach. La versione per due clavicembali della Fuga a specchio a tre voci (Contrapunctus 1J), Ia versione erroneamente inserita nella raccolta con il testo musicaìe più vecchio, anteriore alla riscrittura, del Contrapunctus 10 e il corale organisrico finale sono aggiunre arbitrarie. Per quanto riguarda il mito dell'incompleta fuga finde (Fuga a J sogetfr), anch'essa come corretramente videro i grandi studiosi bachiani dell'Ottocento (Spitta, Rust, Hauptmann) è inserimento arbitrario di un lavoro che Bach stava componendo neÌl'ultimo periodo prima della maÌattia finale. Essa non presenta il soggetto su cui rutto il ciclo di variuioni contrappuntistiche precedenti si basa, Recenti studì di Gregory Butler e di chi scrive hanno cercato di contestare i fraintendimenti di cui è stata vittima tale fuga: innanzi tutto, per evidenti ragioni contrappuntistiche, la Fuga a sogetti non awebbe mai contenuto come quarto soggetto il tema principale del ciclo in ogget to. Il brano, molto elaborato, contiene come terzo ed ultimo soggetto la versione melodica del nome del compositore (le nore musicali B-A-C H). Poco più avanti, nel manoscritto, il brano si interrompe. Molto probabilmente tale fuga incom- j pleta doveva essere l'ultimo grandioso lavoro da destinare alla Società delle Scienze m,usicali per corrispondenza fon' data dall'allievo Mizler, prima del compimento del sessantacinquesimo anno di età (quando scadeva I'obbligo di presentare un contributo annuo ai soci), un congedo con la propria firma musicale. E dunque verosimile pensare che l'incompletezza (che Rust e Spitta perfino contestavano) del lavoro ciclico sul tema principaìe in senso stretto - quello che sarà eseguito nel presente concerto - consistesse rella mancanza di una terza coppia di fuga a specchio, forse a quattro voci, da ordinare come Contrapunctus 14. A mo' di appendice al programma sarà comunque eseguito i[ prodigioso frammetto di Fuga a sogeni, così come ci è pervenuto nel manoscritto bachiano. j 25 ' 9 ottobre 2009 Sala Khachaturian (1903-1978) A. - ore 19.00 Concerti di Paluzo Pisani liio per clarinetto, violino e pianoforte Andante can dolore e molta espressione Nlegro-Lento-Allegro agitato-Mqest .oso pe§lnte:Tempo primo Moderato-Presto r Milhaud (t892-r974) D. Suite per clarinetto, violino e pianoforte Ouuerture -Vife gai Diuertissement Jeu - - Animé Vrf Introduction e Final - Moderé, Vd I. Stravinskif (1882-1971) Suite dall' nHistoire du Soldatn Marcbe du soldat Le uiolon du soldnt Petit concert Tango -Vake - Rag Dance du diable B. Bartòk (1881-1945) Contrasti per darinetto, violino e pianoforte Vubunkos- Moderato ben ritmato Piben Sebes - Lento - Allegro ITXO DI VENEZI,A FMIIÙCESCO LOYATO - violino - clarinetto FEDERICO TOVATO - pianoforte LUCA TUCCHETTA 26 Il trio violino, clarinetto e pianofone è un'ensemble che trova il suo pieno sviluppo nel corso del )fr secolo. Il repertorio presentato questa sera raccoglie brani che hanno come filo conduttore la musica popolare rMsitata da importanti compositori che ripropongono, attraverso forme piu complesse, elementi melodici, ritmici e armonici tipici di aree geografiche differenti. Il concerto si apre con il trio in tre movimenti difuam Nhachaturian. Armeno di nascita, ha studiato a Mosca violoncello e composizione, affermandosi in breve come uno dei principali compositori sovietici della sua generzione. Insegnante dù1951aI Conservatorio di Mosca, organizza;tore e animatore della vita musicale, ha conseguito dallo Stato sovietlco i massimi riconoscimenti, come il Premio Lenin ed il Premio Stalin. [a sua musica, generosa, impulsiva, disinvolta, spesso illustrativa, esprime abbutanza fedelmente un reali- smo socialista inteso nell'accezione meno problematica. Convinto della necessità di farsi capire da tutti, il compositore si adagia nella spontaneità, nell'ottimismo ostentato, recidendo \n partenza ogni possibile rapporlo con l'avanguardia occidentale e senza preoccuparsi di fornire un'alternativa alla rÉerca di linguaggio. Ilestetica di Khaciaturian si può accostare a queìla di Kabalews§, altro compositore soviedò'entrambi spesso fanno tesoro ditemi e ritmi folcloristici innestati in schemi classici liberamente ricreati. Il tessuto armonico post-romantico è arricchito dalle moderne ricerche timbriche ma è comunque radicato nel tonalismo. Segue la suite di Darius Milhaud, composta nel 1936. È suddivisa in quattro movimenti: "Ouverture", vivace brano che immediatamente richiama I colori e ritmi sudamericani; "Divertissment", un delicato diaìogo fra i tre strumenti che evidenzia lo stile contrapl puntistico e politonale dell'autore;'Jeu", un'impetuosa danza popolare basata su un ritmo vivo e inflessibile; "lntroduzion et flnal", ironico brano che mette in netto contrasto la grar,rtà dell'introduzione con la scorrevolezza e sempìicità del finale. La seconda pane del concerto si apre con la Suite da Il'"'Histoire du soldat" di Igor Stravinskii. Dagli undici "tempi" che compongono l'opera nella sua versione originale, Stravinskii stesso ha tratto, nel 1919, un rrio in cinque movimenti. tHistoire du soldat fu composta nel 1918 su un soggetto del poeta svizzero Charles-Ferdinand Ramuz, ispirato ad un racconto di Aleksandr Afanasjev. Un soldato cede al diavolo il suo violino in cambio di un libro che contiene le risposte a qualsiasi domanda. Nata per l'esigenza di costituire - in tempo di guerra un teatro itinerante e povero, l'opera fu scritta per sette strumenti, due attori, due ballerini e - un recitante. Sia ì'argomento sia lo stile musicale hanno carattere eclettico e cosmopolitico: ragtime nordamericail soldato, l'unico a conservare una no, valzer viennese, tango argentino si affiancano al motivo che simboleggia intonazione russa. La peculiare vitalità ritmica e percussiva culm\nanelladanzafinale, nella quale il diavolo, sopraffatto, soccombe. Ma la vicenda, nella versione originaria, si conclude con la sua vittoria sull'anima perduta deì sol- i Contrasti di Bèla Bartòk, noto trio per clarinetto, violino e pianoforte, scritto per il grande vrolinistaJosef Szigeti e per il "re dello swrng", il clarinettista Benny Goodman.lnfluenzato all'epoca della sua formzione soprattutto dalle grandi correnti della musica centro-europea, da Brahms e V'agner, sino dato. Completano il programma all'impressionismo di Debussy e Ravel, Banok si volse gradualmente allo studio del patrimonio musicale popolare del suo paese, traendone suggerimenti decisivi per la sua produzione.Diviso in tre movimenti,nei "Contrasti" si ritrovano esempi di danze rumene e ungheresi. II primo movimento, "verbunkos", inizia con un vivace ptzzicato del violino, dopo il quale il clarinetto introduce il tema principale che nel corso del movimento verra sviluppato e variato. Szigeti riporta una dichiarzione di Bartok nella quale il compositore ammette che questo inizio è in parte ispirato al "Blues" della Sonata per violino e pianoforte di M. Ravel. Il secondo movimento,Pieno, è molto più introspettivo. Non è presente un vero tema guida, bensì si alternano frammenti melodici che creano repentini cambi d'atmosfera determinati anche da grandi escursioni dinamiche. Il terzo, Sebes, è una frenetica danza che inizia con una sezione con scordatura del violino (Sol# - Re ta - Mib). Come nel primo movimento spetta al clarinetto il compito di introdurre il tema principale. Segue una lenta parte centrale che porta l'indiczione di tempo 1318 (suddiviso in 3+2+3+2+3/B). Conclude il trio una serrata coda che richiama tutti i temi sentiti nel corso del trio. 21 Concerto del 17 aprile 2009 SIL\IA REGAZZO Marrcello" di Nata a Rovigo, ha condotto gli studi musicali presso il Conservatorio di Musica "Benedetto yeneùadiplomandosi con lode nel 2000 sotto la guida di Stella Silva e perfezionandosi poi con R Kabaivanska, Nel 2001 ha vinto il M. fuena, S. Lowe, V. Terranova, C. Desden, A, Althoff Pugliese, F. Opa Cordeiro, C. Ansermet. di G. Verdi. Oltre a svolgere un'intenFaktaff nel di per il ruolo Monte dal hti lntemazionale Quickly Concorso Mater da camera per importanti istituzioni musicali venete, nel 2008 ha cantato nello S/abat sa attività concertistica Ha partecipato all'inaudi Haydn a Stresa (Atalanta Fugiens Orchestra) e a Firenze (Scuola di Musiea di Fiesole). dalla Fondazione indetto per giovani cantanti gur.ion. del Teatro Comunale di Vicenza e ha vinto i[ Concorso con la d'Ampezo Comina o e òariparo perlarealizzazione delo Speziale di Haydn dellaFondazione promosso direiionedi C. Desderi. Nel 2007 nell'ambito nel ruolo Arena cli Verona, ha cantato in Alfred, Alfred di F. Donatoni. Sempre nel 2007 è stata molto apprezzata Pisa, Lucca di nei teatri Verdi di G. Falstalf Meg in e come H. Purcell di Aeneas Dido and in della protagonis ta Rosa di R. Schum4nn e Ravenna. Ha partecipato alla primaesecuzione ital\ana de Il Pellegrinagio della rappfesentat delfestivalVerona Livorno M. Bressan a1irenze,Perugia, Roma (registrzione RAI), Bologna e ha interpretato ilsigÀar a Cuneo' Mozart nella primaasso\tta drZaide o la cbiaue dell'illusione di C. Galante con Ia direzione di N. Conti la diresotto diAtene Attico Erode Teatro di Nell,ambito del Festival Olimpico del2004si è esibita nel prestigioso di Mater nello Stabat cantato per Fiesolefia di Scuola it Dfr anniyersario della nascita della zione di D. Renzetri, Night's Midsummer in A Hermia ha interpretato pergolesi 2003 Nel RAI) e a Siena. a Firenze (registrazione G. B. tourcon la regia di L. Kemp e [a direzione diJ. Webb. Nello stesso anno ha partecipato alla con la direzione di F. Dream diB. Britten Strumentale di Prato. née in Sud-America (Cile, Argentina, Uruguay, Brasile) promossa dal CIDIM con la Camerata l'Università Ca'Foscari ha pubblicato la tesi Si è laureata in Filosofia nel 1999 conE. Severino e per meriti nel 2003 pensiero moderno. come libro dal tltolo 1/ Canto della Tena: la nozione di Vsritò dalk Grecia arcaica al MARINAD'AMBROSO Diplomata in pianofofte, in canto vocal e da cuneru,Marina D'Ambroso è pianista molto apprezzata dar Si è perfezionata con D. Baldwin, R. Jansen, E Ameling, E. \Y'erba, liederistico. cantanti che affrontano il repenorio l, diploma summa cum laude presso la Scuola di Lied ha conseguito Nel 1988 Hotter. H. e l[. Berry, E. Haefliger poesia anni successivi è stata allieva di I. Gage presso Nei due V/ien. bei Baden "F. di Schubert" tedesca e al Concorso l,Accademia di Musica di Zurigo. Nel 1989 ha vinto il premio unico per il miglior accompagnatore e in musica questo riconoscimento). Ha colInternazionale di Lied "W. Gruner" di Londra (unica interprete italiana a ottenere L. Nucci, L. \ilindso! L' De Terrani, L. Valentini laborato con numerosi cantanti della scena internaziotale,tn cui cui oma€gio a\enezia, tra straniere, italiane e musicali Lisi, N. Focile. Ha tenuto concerti per importanti società Bratislav Cantans Padova, di Perugia e di Musica della Amici Genova, di Società del Quarterto di Mitano, GOG philarmonic, Autunno musicale di Santandel London CityArt Trust di Londra. Per la Nuova Fonit Festival, Kracovia perVocalia, Cetrahainciso musiche di Malipiero, Ullmann e Hartmann in collaborazione con Athestis Chorus; "Pollini" di Padova. melodie delle sorelle Boulanger col soprano L. \findsor. Insegna al Conservatorio Concerto del 24 apiTe 2009 LAIJRAZIGAINA di Musica "Benedetto Marcello" di Venezia sotto la guida "Incontri col Maestro" di Imola, dapprima con il G Internziona.le perfezionata all'Accademia è lotti, si iederica di Diplomata col massimo dei voti al Consenratorio masterclasses con Cambursano e successivamente conJ. Bàlint con il quale si è diplomata nel 2006. Ha frequentato 28 R. Guiot, S. Bet e F. Renggli e nel 2007-2008 si è perfezionata con A. Oliva e per i passi orchestrali col A. Moretti. Collabora con l'Orchestra di Padova e del Veneto ed è stata direta da H. Schelley, dal 2004 con l'Orchestra "Dolomiti Slmphonia" di Belluno e dal 2006 con l'orchestra giovanile 'J. Futura" di Trento diretta da M. Dini Ciacci anche in veste di solista. Con questa orchestra ha suonato per il "Concorso Internazionale per Direttori d'Orchestra" di Trento nelle edizioni 2006 e 2008, per il "40' Festival Opera Barp" aBarga nei- 2007 direno da M. Panni, per il "Festival JCE" nelle edizioni 2007 e 2008 a Bertinoro e si è esibita in sale e teatri prestigiosi , in ltalia, quali il "Donizetti" di Bergamo, il "Malibran" di Venezia e all'estero, a Feldkirch e Innsbruk (Austria) e a Bruxelles, Namur e S. Hubert (Belgio). Inoltre ha suonato nell'Orchestra Regionale dei Conservatori del Veneto nell'edizione 2006 diretta da D. Iorio. È attiva nell'ambito della musica da camera in varie formazioni. Nel 2003 si è classificata al secondo posto al Concorso "La Fabbrica delle Note" nella città di Padova. Nel 2001 ha inciso in/uo col pianoforte per la Phoenix Classics in occasione della Mostra Internazionale di Pittura "Monerl luoghi deila pittura" a Ca' dei Carraresi a Treviso e inciso nel 2006 con l'orchestra di Belluno per la DS Music. PIERTTJIGI PInAN giugno 1997 conil massim r dei voti e la lode, presso il Conservatorio «li Musical "Benedetto Marcello" di Venezia, sotto la guida di Giorgio Aguzi, Siperfeziona per cinque anni con Fausto Zadrail quale gli trasmette l'amore, il rispetto e la dedizione per il pianoforte e la musica. Si diploma presso Si diploma in pianofone nel I'Accademia pianistica di Imola in musica da camera, con il massimo dei voti (lr4ASItR), studiando con P N. Masi. Ottiene fin da giovanissimo importanti successi in concorsi nazionali ed internazionali: I premio Concorso Cinà di Albenga,l premio Concorso internzionale Ville Jleuue à uilles Jleuues,I premio Concorso Forgione, I premio Concorso Città di Cento, l premio Concorso Rami Musicali, ed zlti. Nell'ottobre 1995 vince il prestigioso Concorso della Società Umanitaria. Si esibisce in numerosi concerti, sia solistici che cameristici, che lo portano ad affermarsi in Italia e all'estero. Ha tenuto recitals in Germania, Austria, Croazia, Slovenia, Ungheria, Sviruera, Giordania, Argentina ottenendo sempre ottimi consensi da parte del pubblico e della critica. Suona con importan- ti orchestre; l'OrchestraDonizetti diBerganto, l'Orchestra di Stato Romena Costantinescu,l'OrchestraMaderna, diretto da P Mianiti, D. Belardinelli, M. D. Ciacci, R. Misto. Vince il premio speciale per la migliore esecuzione della "sonata breve" per violoncello e pianoforte di Silvio Omizzolo, pezzo d'obbligo al Concorso Internazionale Siluio Omizolo. Attualmente ricopre il ruolo di Pianista Collaboratore presso il Conservatorio di Musica Ste[l:ani di Castefranco Veneto. Concerto dell'8 maggio 2009 EABIO GRAS§O Vercellese, si è diplomato in pianoforte a 77 anni a Torino con lode e menzione, dopo gli studi al Viotti di Vercelli J. Micault, e in composizione nel7994 a Milano; nel 1995 si è laureato con lode in Letteratura Greca. Si è perfezionato in pianoforte prima con M. Vincenzi e poi con M, Tipo a Fiesole, dove ha frequentato anche il corso di composizione di G. Manzoni. Ha seguito poi altri corsi di perfezionamento, come quello pianisticon M. Barasolo e co di K. Hellwig a Berlino e quello di composizione di F. Donatoni a Biella. Ha poi conseguito anche il Diploma di 2' livello in Pianoforte ad Alessandria con lode e menzione. Attualmente è docente al Conserr"atorio di Musica "Benedetto Marcello" di Venezia. Nel 1996 ha vinto il Concorso pianistico )frème siècle di Orléans, ed è stato poi invitato a suonare aParigi - CNSM, Salle Cortot, Chàtelet, Radio France, Salle Gaveau; aNizza, a Montpellier (Radio France), a Orléans, a Maastricht, a Colmar (Festival Michelangeli), a Erfurt, per recitals solistici, concerti cameristici e concerri con orchestra. Nel 1999 è stato premiato al Busoni di Bolzano. Ha inciso 3 CD per la casa dis- 29 cogr11fica Solstice, con musiche di Busoni, Rubinstein in prima mondiale e Schumann, ricevendo riconoscimenti della critica, fra cui lo Choc da Le monde de la musique. Per Euterp ha poi inciso le 5 Fughe e 9 Sonate di Scarlatti, Come compositore, nel 1996 ha vinto il Concorso Ginastera di Buenos Aires, e nel 1999 il concorso di Marsiglia, anche con la menzione del pubblico. Sue composizioni sono state eseguite a Milano, Firenze, Roma, Berlino, Pangi, Orléans, Nizza, Colmar, Montpellier, Amsterdam (Festival Gaudeamus) e Buenos Aires (Teatro Colon). Attualmente sra eseguendo I'integrale delle Sonate di Beethoven per la Società del Quartetto di Vercelli. IETIZI,A MICHIETON yeneziana, ha curato la propria formzione artistica con il Eugenio Bagnoli, sottoJa cui guidasi è diplomata con lode nel 1985, appenasedicenne, presso il Conservatorio di Musica "Benedetto Matcello" di Venezia Si è successivamente perfezionata con M. Tipo a Fiesole, K. Bogino a Ponoguaro, A. Jasinski al Mozarteum di Salisburgo, P Masi e M. Mika. Nel 1984 ha esordito con un recital alla V/iendr Saal del Mozarteum di Salisburgo, intraprendendo giovanissima la carriera concertistica. Si è aggiudicata numerose competizioni nazionali e internazionali, tra cui il Premio Venezia, il Premio A. Speranza diTaranto, il 2' Premio al Concorso Internazionale C'Zecchi di Roma (col Premio della Stampa all'unanimità) e il Concorso Internzionale Diapason D'Oro di Sanremo. Ha suonato in sale prestigiose, tra cui Teatro la Fenice di Venezia, Conservatorio Verdi e Teatro delle Erbe di Milarlp, Mozarreum di Salisburgo, Dreikònigskirche di Dresda, Fessaal di Freiberg, Casal del Metge di Barcellona, Teatro di Epinal, Pollock Hall di Montreal, Accademia Chopin di Yarsavia,Abravanel Hall di Salt Lake Ciry esibendosi con numerose orchesrre tra cui l'Orchestra della Fenice, la Sinfonica Siciliana, l'Orchd§tra daCamera di Padova e del Veneto, la Filarmonia Italiana. Sue registrazioni sono state trasmesse dalla RAI, dalla Radio di S. Lake Ciry e dalla NHK di Tolryo. Ha inciso perAliamusica (2OO5,Z}OD e Ars Publica (2008). Dal 2001 insegna Storia della Pedagogia presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha pubblicato per Il Poligrafo "ll gioco delle facoltà nF. Sclt:ller' Bildung e crearivirà" (2002) e "Ilarchetipo e Ie sue metamorfosi. Morfologia dellaBillung nei romanzi di formazione di Goethe" (2005). Per Ia casa editrice Ars Publica sono in corso di stampa un ciclo di Lieder su testi di E Dickinson (Auroral Ligbt),il trio La Voce Silente, il ciclo pianistico Vox Tibi e una collana diEtudes per pianoforte, Fabio Grasso e LetiziaMichielon stanno collaborando a programmi di recital condivisi, fra cui I'integrale degli Studi di Ligeti, a 2 e 4 mani. Li hanno eseguiti al Festival Aujourd'hui Musiques di Perpignan, alla rassegna Compositori a confronto di Reggio Emilia, allaMozart Hall di Bratislava, e, unitamente a conferenze e mastercÌas,.r, ,llu Krnrtuniversitàt di Graz, alla Pollock Hall della McGill University di Montreal, all'Accademia Chopin di Varsavia. Prossimamente li presenteranno anche in altre istituzioni europee ed americane, come l'Università MDlfl di Vienna e la New York University, Inoltre incideranno congiuntamente, per Solstice, l'integrale degli Studi di Ugeti e di quelli di Chopin in un doppio cd. Alcune loro esecuzioni e composizioni si possono ascoltare ai siti internet www.fabiograsso.eu, www,rosenfingercom, e prossimamente www.letiziamichielon.it Concerto del 22 mag$o 2009 MARCO NASON Nato a Venezia. Ha intrapreso lo studio del pianoforte con il padre all'età di cinque anni e a nove lo studio del vio- lino; ha iniziato lo studio della viola con Pierpaolo Gastaldello presso il Conservatorio di Musica "Benedetto Marcello" di Venezia, per poi proseguire con Giovanni Petrella, diplomandosi con il massimo dei voti nell'anno 2002, Ha poi conseguito, nel 2006, il DiplomaAccademico di II livello in Discipline Musicali con il massimo dei voti e la lode, vincendo inoltre una borsa di studio quale miglior allievo, presso il Conserrratorio di Musica ,.Benedetto Marcello" di Venezia. Ha proseguito gli studi seguendo i corsi di alto perfezionamento con L. 30 Ranieri presso la Fondazione "Romano Romanini" di Brescia; ha inoltre seguito corsi di perfezionamento con A. Farulli, B. Giuranna, D, Rossi. Ha collaborato con varie orchestre, tra cui l'Orchestra del Teatro Olimpico diVicenza, l'Orchestra di Padova e del Veneto, I'Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, l'Orchestra del Teatro Regio di Parma, l'Orchestra Sinfonica Nzionale della Rai di Tonno. Ha rdnto nel marzo 2003 il secondo premio ex-aequo della rassegna "La fabbrica delle note" di Padova; ha inoltre conseguito l'idoneità per l'Orchestra Giovanile Italiana, la MahlerJugend Orchestre, l'Orchestra Cherubini e I'Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova. Nell'ambito cameristico si è esibito in occasione di importanti manifestazioni fra cui: Festival di Musica da Camen di Lucca, Estate Musicale di Portogruaro, Estate Musicale Internazionale di Alghero, Cupra Musica Festival, Festival Internzionale di Musica da Camera di Murcia, Festival Classica di Ischia, Società dei Concerti di Venezia. MASSIMO NASON Veneziano. Ha studiato pianoforte con Giorgio Vianello diplomandosi a pieni ti al Conservatorio di Musica "Benedetto Marcello" di Venezia. Ha integrato la sua formazione musicale studiando con G, Mottà, S. Lorenzi, G. Gorini ed U. Amendola. Si è distinto in concorsi pianistici nuionalied internzionali, vincendo il I" Premio alla "Rassegna Nazionale Giovani Concenisd" di Roma, classificandosi tra i primi posti nella "Rassegna Pianistica Franp Liszt" di Livorno, nella Rassegna Diplomati di Cesena. Come Pianista d'Orchestra, ha collaborato con i Teatri Ld Fenice di Venezia e Comunale di Treviso, esibendosi sotto la direzione di G. Sinopoli, P Maag, R. Muti, C. Abbado, L. Mzu;el, F. Ferrara, L. Bernstein, ed altri, eseguendo prime assolute e dirette radiofoniche. Musicista attento e ver- satile è interessato a tutte Ie forme di linguaggio musicale, attualmente suona in dri-o con il violista Marco Nason, suo figlio. Già docente presso i Conservatori di Musica di Castelfranco e di Vicenza, è titolare di una cattedra di Pianofone Principale presso il Consewatorio di Musica "Benedetto Martello" di Venezia. Concerto del 29 maggio 2009 IABRIZIO NASETTI Trombettista, naro a Roma. Si è diplomato brillantemente al Conservatorio dell Aquila sotto la guida di S. Verzari. Dopo il diploma,harealizzato concerti (circa 600) in diverse formzioni cameristiche come duo con organo, reci- tal con piano, quintetto d'ottoni, con orchestra d'archi e orchestra da camera. I concerti sono stati realizzatiin diverse città d'Italia, quali Roma, Viterbo, lAquila, Firenze, Venezia, Udine, Gorizia, ed altre; in PortogalÌo nelle città di Lisbona, Coimbra, Porto e nell'arcipelago delle Azzorre, dove è spesso invitato per dirigere orchestre da came- re lizzato concerti anche in Spagna (Pamplona, Madrid, Badaioz) e in Germania (Goslar, Hanòver). Hafatto parte nel 7994,come solista, del Festival Internzionale della Costa do Estoril e il Festival Lusoiberico "sete Sois, Sete Luas", realnzato a Pontedera (Firenze). Ha eseguito, sempre in qualità di solista, vari ra e insegnare J^zz. Ha concefti con l'Orchestra Classica di Évora, Orchestra da Camera dell'Estoril, l'Orchestra del Basso Alentejo (Lisbona) della quale è stato prima tromba solista per 11 anni, l'Orchestra "Nova Amadeus" di Roma e l'Orchestra "sinfonia Yeneziana" diYenezia con la quale si è esibito presso il Teatro"La Fenice". Ha formato il"BlueJazz "Ottoni di Quartet", l'Orchestra Leggeru eJuz della scuola professionale di Évora ed è fondatore del quintetto Padova". Ha inciso vari CD con il grande juzista Greg Moore. Ha collaborato come prima tromba presso I'Orchestra di Padova e del Veneto, presso I'Orchestra Sinfonia di Chioggia e l'Orchestra dell"'Opera Giocosa" del Friuli-Venezia Giulia. Con 20 anni di esperienza pedagogica, oltre alle numerose Master Class rcalhzate in Italia, Spagna, Portogallo e Germania, ha insegnato in Portogallo al Conservatorio di Horta, nella Scuola Professionale di musica di Évora e nel Conservatorio del Basso Alentejo (Lisbona). Attualmente è docente di Tromba presso il Conserrratorio di Musica "Benedetto Marrcello" di Venezia. 3t MARCOYANNI e successivamente in Flauto e o cherubini di Firenze dove si è diplomato in sassofono del Maggio, Orchestra della Toscana dei voti. Collabora con Orchestre come: Orchestra con le quali si è esibito in Teatri prest Venezia' Te Bologna, Teatro Regio di Parma, Biennale di Pinzauti' A Globokar, V L. Berio, R. Muti, Diretiori come per le concerti più di 300 attivo suo ha al Saexophones il 1' numeiosi Concorsi Internzionali tra i quali spiccano inoltre Szoavz di e One Life to Live (Videofadio)'{Ia inciso di Castelfìdardo. Ha inciso: Saexotango §uova Era) inciqìintetto di Sassofoni Steel lflind con il quale lavora abitualmente' ha Kamram Kacheh suova Err; .,.oni diretta in trasmessi ,,saximo" per la Forrest Hill. Ha suonato inoltre in programmi televis$d (Rai 2) e c.olcerti so quartetto alla Big Band a ha collaborato.on nu*.ror. formzioni dal dalla Radio 3 Nzionale. In ambitoJazzistico Valdera nella Juz Band e rclla p. Tonolo, lul. Gi^rn.ur.o, S. Bollani; suona attualmente fianco di M. Grossi, MontecatiniCiryBanddirettadaECampioni.ConilquartettodisassofoniAbraxas,direcenteformazione,nel che ha portato il gruppo ad esplorarelnuove quale suona il sax baritono, ha iniziatoun lruoro di sperimentzione iirprot tendenze musicali il reatro Guascone (SasSfono' rsazione. Da anni collabora abrtualmente con si è ^t,r^u.rro e compositore e con i vari spettacoli della compagnia Clarinetto, Flauto) in qualità di musicista, arrangiatore al Sassofono Insegna ltaliani ed anche all'estero lnesiivat di Lisbona Portogallo) esibito in numerosi Teatri Venezia' Conservatorio di Musica "Benedetto Marcello" di ARRIGO CAPPETI.ETTI insegna quattro diciotto dischi a suo nome di cui almeno in Filosofia e aver È nato a Brunate (Como). Dopo una laurea realizzaadofìnora ato ùiau Terras do risco)hannoar,utoimportanzanelladefinizionediunaviairzlnmù|ecollega. R Ales D. Schnyder, B. Elgart, O. Manoury, S Swallow, diiuzdiGl nu\onale l'orchestra con e tante M. Martini rito il suo d\sco ReJlections tra i dieci migliori dischi d pianoforte nta la scoperta del tang liuze glialtri generi' n.l t.iJcon suo jazz libero' intenso e rsori in Italia delle attuali in Portogallo dove' insie- un suo di fado come C Castelo, J Fernando' ha realizzato me con alcuni dei più importanti musicistiportoghesi (San Pietroburgo)' Russia e.in poeti portoghesi del'900 progetto musicale, Terras do risco, di canzoni su testi di scriftore e saggista, ha pubblicato per la casa p ancheìome atrivo Molto Runovskaya. la vocalist dove collabora con il didattico e l'autobio editrice ESI (Napoli) un libro sull'improwisazione iuzlsticaametà'fra BIey i nliIolila Paul B Paul su per la i&iediuice LEpos (palermo) , una biografia-srudio iazz; 32 Ha insegnato inokreiuzal CDM e alla Nuova Milano Musica di Milano, al Civico istituto Musicale "Brera" di Novara, al Conservatorio di musica di Sassari e di Reggio Calabria. È stato docente di jaz presso il Conservatorio di Reggio il Conservatorio di Alessandria. Attualmente è docente di Cilabiae ha coordinato il triennio di iuz juz presso il Conserrratorio di Musica "Benedetto Marcello" di Venezia. piano presso Concerto del 5 giugno 2009 . EUSAMARZORAII Nata nel 1977 ad Larau in Sv'uzera da genitori musicisti, il contrabbassista Franco Muzotali e la flautista Marianne Fischer, è cresciuta a\,lenezia, dove sin da piccola ha vissuto a stretto contatto qrrr I'ambiente musicale conceftistico e operistico. Ha iniziato Io studio del pianoforte a nove anni con Cristina Meyr e nel 1988 è entrataafur palte della classe di pianoforte di Giorgio Lovato al Conservatorio di Musica "Benedetto Marcello" di Venezia. Nell'anno scolastico 1994/1995 ha partecipato a.llo scambio culturale "Exchange Program STS" trasferendosi negli USA (Potomac, MD). Ha studiato presso Ia V/inston Churchill High Schoot dove come membro della Band della scuola (tastiereepianoforte),hapanecipato allarealizzzzionediconcertidimusicaleggeraedeì musical "Chicago". Inl' a lù(ashington DC e NewYork Ciry dove ha frequentato sia le grandi sale jwz e a New York Broadway con ì suoi musicals, ha iniziato ad approfondire il suo da concerto che rinomati locali inreresse per la musica "non classica", sia da un punto di vista teorico che praticòlNel 1999 si è diplomata al Conseryatorio di Musica "Benedetto Martello" di Venezia con il massimo deivoti. Si è specializata per alcuni anni con L. Romanini (Milano) e successivamente con G. Vianello (Venezia). Nel 2001 si e trasferita in Svizzera questo periodo, gruie alle ripetute visite per approfondire la musica da camera presso la Musikhochschule di Zurigo, studiando con E. Heiligers. Nel 2002 ha partecipato al Masterclass di A. lonquich organiuato da]la Musikhochschule. Nel 2004 ha conseguito il Kammermusikkomertdiplom (Diploma concertistico per la musica da camera) e nel 2005 il Lehrdiplom (Diploma per la pedagogia e Ia didattica), presso lo stesso istituto. In ambito classico Elisa Marzorati si è esibita come solista, in formazioni camerisriche e accompagnando cantanti. Si è laureata con il massimo dei voti e la lode prima in Lettere ad indirizo musicale (2001) con una tesi sul compositore L. Mosca, poi in Etnomusicotogia (2004) con una tesi sulla Conga del Carnevale di Santiago de Cuba, presso l'Università di Ca' Foscari di Venezia. Il perdurare del suo interesse per altri generi musicali le ha apeno diverse strade, tra cui la partecipuione come tastierista,/pianista al gruppo rock-country G. Marzorati & the Blugos, Ie sperimentzioni di musica ambient, drone, glitchy del pro' getto "dyanMU" con E. Coniglio e da,2004lo studio dellamusicaiuz, prima presso la Musikhochschule di Zurigo (con C. Viesendanger e Adrian Frey), poi dall'autunno del 2005 presso i[ Taller de la mrisica a Barcellona (con A. Rosa Landa, R. Sabatés e V. Solsona). Concerto del 12 giugno 2009 Ilensemble "I'ARSENAII" Fondato a Treviso da giovani musicisti e compositori sotto la direzione artistico/musicale di Filippo Perocco, IlArsenale si propone di superare la divisione tra lo scrivere musica e il fare musica; tra il concepire un suono e il gesto che produrrà quel suono; tra il tempo di vita di un suono e lo spzio che lo accoglie consumandolo. A riprova di un'indagine sempre viva a servizio della Nuova Musica, dedica sin dal principio ampio spazio a prime esecu- zioni e commissioni di giovani compositori, modellando con prontezza e di vola in volta il proprio organico. Ha rcalizz;rto più di quaranta prime assolute attraverso la stretta collaborazione di compositori quali A. Byrne, D. Lang, M. Gordon, C. Roy, e gruie alla cooper zione di enti internzionali come la Sacem - Société des Auteurs, 33 " spzia dalle avanguardie storiche di Messiaen, Compositeurs er Editeurs de Musique. Forte di un repertorio che Feldman e Takemitsu, mantiene uno sguardo Stockhausen, Berio, quil figeti e Strawinski e Schònberg ad autori sul suono di Sciarrino e Grisey, di Xenakis e ricerche alle e Reich RiÉy e attento ai minimalismo di Andriesien, numerose rassegne di musica contemporanea quali scelsi. Ha collaborato con diverse associzioni e partecipato a Metaarte.Padova,cZg5.Yenezia,associazioneKairos-Udine,CompositoriaConfronto-ReggioEmiìia,American e tante altre, Nel 2007 ha suonato all'inAcademy e Goethe Institute di Roma, Centro tectesco di studi veneziani è ensembLe in residence al Teatro delle rerno della 52" Biennale Arte di Venezia. Dalla sua fondazione Ufusenale varie masterclass di composizione' e con Voci collaborando inoltre con l'Accademia Musicale Villa Ca'Zenobio FIUPPO PEROCCO Diplomato in Organo Musica "Benedetto Uarcello" e Composizione Organistica presso il Corserrratorfi-di il massimo dei voti sotto la guida di con in composizione il diploma ha ottenuto Istituto lo venezia. Presso stesso di tu;;;V^gfi"i. smto premiato al Concorso Nazionale d'Organo "Città diViterbo" (1997),al Concorso parteciHa "F. Schubert".(1999). Composizioie A.GI.MUS. (1998), at concorso Inrernazionale di Interpretazione {i t pato- al 40" e workh"pt 41' Ferienkurse von neue Musik Darmstadt (2000-2002) seguendo i diveru qi:Tl?:: v. Rihm), collaborando con I'Ensemble organistica contemporanea con Z' letteratura della Resonanz. Ha frequentato seminari di interpretazione i seminari di S Bussotti' G' ha+eguito Emilia) (Reggio 2003 e "Compositori a confronto"20O2 iione (S. Sciarrino, T. Hosokawa, o. Neuwirth, M. Levinas, T. Murail., i Szathmàry, Durante Manzoni, N. Sani, A. Solbiati, G. Taglietti e G. Verrando' fiir Kultur und IÙ(irrschaft - di Dresda e da Selezionato dal Gaudeamus Foundation, dall'Internationales Forum Symphonia, Dresdner Sinfonikern' Young Acanthes, sue opefe sono state commissionate ed eseguite da Holland philharmonic Orchestra, Sinfonia Varsovia Orchestra, Orchestre National de Lorraine, Filarmonica Veneta, Jandòek Aleph (Parigi), Italiana, Ensemble Vocal Modern, IXoN ensemble (tondra), ensemble oRI, orchestra d,Archi chamber choir (Melbourne), vokalensemble Neue Musik Berlin, Trio KAIDA (Amsterdam), dall'ASTM Ia NPS olandese, SBS Belgrado, di radiofoniche @adio coRoincANTO (TLeviso), trasmesse da emittenti in residence all'European Centre for Melbourne, BBC, RAI Radio3, Polski Radio). Nel luglio 2006 è stato Composer Composer in ,,KunsrForum Hellerau" a Dresda. Nel 2008 ha ricevuto l'Affiliated Italian Aru Fellowship rhe futs tra Ie quali rassegne Academy in Rome. Numerose prime esecuzioni in numerose - residence all'American Time of Music Viitasaari, International Gaudeamus Music lfeek Amsterdam, Manca Nice, Aspeke Salxburg, York, Theatre Dunois Paris' Cantiere New Festival of Contemporary Music Varsaw Autumn, MAIA Festival '900, Zèppelin Festival Barcellona, 3èmes sul Finestre Internazionale d'Ane Contemporanea di Montepulciano, Renew of Composers International Festival, Vind London New Rencontres Musiques Nouvelles Lunel, The musica elettroacustidi Festival Festival, Music Contemporary Melbourne London, Belgrade, The Brighton Festival ,,Linteraction homme/machine dans la performance musicale et artistique" Strasbourg, Contemporary Music ca il nuovo Reggio Emilia' Coautore ed Melbourne, Compositori a confronto di DiNuovoMusica, Comporre Festival" (Venezia, Ateneo Veneto e kttro La esecutore delle musiche del monologo di D. Villatico "Voi che ascoltate" d'Orchestra con Emilio Pomarico Sala delle Esposizioni - nèOUralo 2005). Ha studiato Direzione Fenice Sylvain Cambreling alla Johannes con e Milano Scuole Civiche di all,Accademia Internazionale della Musica di musica contemporadell'ensemble musicale e artistico Gutenberg-Universitdt in Mainz. È fondarore e direttore - nea LArsenale. 34 - Concerto dell'll settembre 2009 ANTONIO CERAVOTO Si è diplomato in strumenti a percussione con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Musica "Benedetto Marcello" di Venezia, si è poi perfezionato con P Sadlo, N. Rosauro, N. Zvkovic, D. Friedman, C, Romano, I. Lesnik, R, Seegers. Nel 2001 ha vinto l'audizione per il posto di timpanista nell'Orchestra Giovanile Italiana ecl ha aruto modo di approfondire lo studio dei timpani e delle percussioni con G. Faralli. Ha collaborato con le seguenri orchestre: Orchestra Sinfonica della Rai, Berliner Symphoniker, Teatro La Fenice di Veneza, Teatro lirico di Cagìiari, Teatro Carlo Felice di Genova,Teatro S. Carlo di Napoli, Arena di Verona, Haydn di Bolzano, Regionale della Toscana,"PomeriggimusicaliMilano",Giovanileltaliana,Sinfonicasiciliana,FestivalPqccinia4g'sotloladirezionedi A. Nanut, K. Penderecki, R. Barshai, H. Schellenbergeq E. Inbal, F. Thiollier, S. Mercurio, J. Kovatchev, S. Mintz, G, zlano specializzato nell'eseNoseda, D. Gatti. Ha fatto parte dell'Ensemble "Laboratorio Nova Musica' Madrid, a, Roma. Nel 2008 ha inciso cuzione di musica contemporanea) esibendosi nelle città di Vigo, per la NAXOS, l'Operz 69 diA. Casella per pianofone, percussloni e archi. Vincitore del concorso per timpanisa indet- to dall'Orchestra Sinfonica di Roma - Fondazone " Roma, dall'ottobre 2004 riveste questo ruolo. FhSIO GIOVANNOTI 1 "Santa Cecilia" Ha cgmpiuto gli studi degli strumenti a percussione diplomandosi presso il Conservatorio diMusica tenupartecipando a masterclasses perfezionato Blasi; si è Di Trippitelli e Carlo guida Maurizio di di Roma sotto la te da artisti di fama internazionale tra i quali spicca P Sadlo. Ha conseguito la laurea iflb.A.M.S. con G, Borgna presso Ia Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degìi Studi di Roma "Tor Vergata", Ha collaborato con diversi enti sinfonici e lirici tra cui: Orchestra Sinfonica di Roma 'A-rts Academy", Orchestra di Roma e del tazio (ORL), Orchestra Sinfonica di Sanremo, Teatro Lirico d'Abruzzo "Marrucino", Teatro Lirico di Spoìeto 'A. Belli". DESIREE SCUCUGTIA Ha intrapreso giovanissima lo studio del pianoforte e si è diplomata con il massimo dei voti, ìa lode e la menzione d'onore sotto la guida di F. Mastroianni, perfezionandosi poi con M. Manulli, L. Passaglia e B. Canino. Ha conse- guito con il massimo dei voti il Diploma di alto perfezionamento del Corso triennale di musica da camera vincendo anche il "Premio Guarino" come miglior diplomata, presso la Fondazione Accademia di Santa Cecilia in Roma sotto la guida di R. Filippini e si è perfezionata con il Trio di Trieste, presso I'Accademia Chigiana e presso Ia Scuola superiore di Musica da Camera di Duino e con il Trio di Miìano, presso la Scuola di Musica di Fiesole. E laureata in discipline musicali con il massimo dei voti e Ia lode ed ha conseguito il diploma del master biennale in didattica presso l'Università di TorVergata. Vincitrice di numerose borse di studio e concorsi, sia solistici che di musica da camera; dall'età di 12 anni tiene recitals per Ie più importanti associazioni in Italia ed all'estero (numerose tournée solistiche nell'ex Unione Sovietica e in Francia e in qualitàr di pianista dell'Orchestra Sinfonica di Roma in Grecia "Megaton" Pechino - - Atene, "Cadogann Hall" - Londra, "Philarmonie" - Berlino, Cina (Shangai - "Oriental Art Center", "Teatro Nazionale"), Cracovia - "Philarmonia", Ludwigshafen ratrice in prestigiosi corsi e masterclasses (Accademia If. Sauffet - "Festival BASD. È smta pianista collabo- di musica di Fiesole, di S. Fiora) tenute da Festival Pontino, Scuola Parma, International Brass Festival Accademia Italiana del flauto, Fondazione Toscanini di docenti di famaintertazionale (R. Filippini, R. Bobo, A. Persichilli, G. Corti, D. Clevenger, R. Babora$ e dalle prime parti delle più prestigiose orchestre (Mener Simphoniker, Berliner, Chicago Simphony, London Simphony, Accademia Santa Cecilia, Scala cli Milano, Maggio Musicale Fiorentino). È docente di pianoforte principale presso la Fondazione Arts Academy - Accademia internazionale di musica. Dall'anno 2004 collabora in qualità di pianista con l'Orchestra Sinfonica di Roma della Fondazione Arts Academy diretta da Francesco La Vecchia ed in veste di solista con Ia stessa Orchestra ha inciso nell'Ottobre 2008 per Naxos il Conceno op. 69 per pianoforte, percussio- ni ed archi di A. Casella, 3' IRENE FMNCE§CHINI pianista, dopo il dipìoma nel 1991 con il massimo dei voti Ia lode e la menzione d'onore a Terni sotto la guida di M. Damerini presso Elio Maestosi si è perfezionata con J. Achucarro presso l'Accademia Chigiana di Siena, con Fin dal debut(NewYor§. Festival Music prestigioso Summit al Yablonskaja O. e con Umbra l,Accademia Musicale per un'innata vocazione alla musica to in duo pianistico nel 1989 presso il Teatro Laudamo di Messina si è distinta di Duino e con P N. Masi perfezionamento di Alto nella Scuola Trieste di il Trio con cameriperfezionandosi da nazionali e internaziopresso l,Accademia Incontri col Maestro di Imola e ottenendo riconoscimenti in concorsi per impoftanti associaitaliano suonando nali. Ha collaborato in tale veste con musicisti di spicco del panorama .{rieste, la Cameristica di di Revoltqlla il Roma, di zioni concertistiche quali la Bellini di Messina, il Gonfalone pescara, la yamaha di Milano, I Concerti nel Parco di Roma. Nei suoi studi, dopo la maturità classica, ha conseguitesi sulla musica pianito nel 1996 con il massimo deivoti e la lode la Laurea in Lettere e Filosofia d[reutendo una italiano contemporarepefiorio anhi al da diversi si dedica Trio Nahars il con che solista stica di Rossini. sia come Baggiani. neo eseguendo in prima assoluta opere di A. D'Anto, E. Marocchini, S. Colasanti, G. i Concerto del 18 settembre 2009 FEDERICA LOTTI presso il Conservatorio "L' Ha cominciato undicenne lo studio del flauto con Roberto Fabbriciani, diplomaiidosi perfezionata con S. in seguito Si è concertistica. attività una brillante subito iniziando Cherubini,, di Firenze, e borsa di studio, con C. Klemm merito di diploma ottenendo Siena, di Chigiana Musicale all'Accademia Gazzelloni di Roma, con A. ''arion all,Accademia Musicale Tifernate di Città di Castello e all'Accademia di S. Cecilia di Darmstadt. È stata Ferienkursen all,Accademia Internzionale di Nzza, con P Y. Anaud all'IRCAM di Parigi e ai con orchestre itaha suonato solista Terni). Come fra i vincitori di numerosi concorsi (Cesena, Stresa, Briccialdi di Filarmonica di Lucca, di di Venezia,Tealto Galuppi in Polonia, liane e srraniere (RAI di Roma, orchesrra di Lublino di Zagabia, (Biennale rassegne importanti ad panecipato Ha quella Arad). di Udine, Filarmonica di Bacau e in sale preha suonato ed Pontino) Festival Roma, di Barocca dell'Accademia Festival Aurunno Musicale di Como, Venezia, il Conservatorio di di La Fenice piccolo Teatro del Apollinee le Sale Torino, Regio di quali il stigiose la Sala Grande dell'Accademia Strasburgà, ilCentre pompidou di Parigi, IaV/iener Saaldel Mozarteum di Salisburgo, Ha effettuato tournées in Texas. yNsaia,la Recital Hall del College of Music dell'Università del North Chopin ài televisive e radiofoniche per Spagna, Francia, Otanda, Turchia, Croazia, Romania e Polonia e registrato trasmissioni Docente al Conservatorio Kay, Curci. Tau per Edipan, il lJcanale RAI, Radio Capodisrria, Radio Tirolo. Ha inciso ,,Benedetto Marcello" di Yenezia, tiene regolarmente corsi estivi di perfezionamento (Oropa, Monte e svolgono regolare attività didattiS. Savino, Cortina pola); suoi allievi si sono affermati in vari concorsi nzÙjionali a torto meno frequentato, da eserepertorio un con musica cameristica la interessi, Fra i suoi ca e concertistica. di Musica usando guirsi con organici particolari, Sensibile alle nuove tecniche, si dedica anche al repenorio contemporaneo che compositori numerosi t"utti gli struÀenti àella famiglia del flauto (dal basso all'ottavino), collaborando con fn i '99 è stzra Nel Pasquotti. quali Bo, Abad, Ugoletti, Samorì, Mirigliano, r, t pezzi dedicatiit hanno scritto ^i promotori delle iniziative per celebrare e Venezia iZ50 annidalla nascita di Lorenzo Da Ponte' È Fondazione "G. Cini" di Venezia, dall'Accademia Chopin presso la stata invitara dal Laboratorio diAcustica del CNR KTH di Stoccolma, dal Texas, e di Varsavia, dall'Università del North a Vittorio Veneto MATIA TERESA CARTJNCHIO Buenos Aires, ha vinto il Nata a Buenos Aires dove hainiziatoi primi studi musicali. In giovanissima età, sempre a Frequenta a Roma il porta in Italia. concorso pianistico "Vincenzo Scaramaza" e una borsa di studio che Ia )o Conservatorio"santa Cecilia" e si diploma con il massimo dei voti e la lode. Ha iniziato quindi un'intensa attività concertistica sia come solista che in formzioni cameristiche con un ampio repertorio che spzia dal barocco ai nostri giorni, conseguendo contemporaneamente significativi premi e riconoscimenti in concorsi nazionali ed internzionali, tra i quaìi : "F. Busoni" di Bolzano, '4. Casella" di Napoli, "Premio Città di Treviso", '4, Speranza" di Taranto, "F. Chopin" di Padova, "Città di Senigallia". È stata titolare di una cattedra di Pianoforte Principale al Conservatorio "G. Rossini" di Pesaro dal 1980 al 2007. Attualmente insegna al Conservatorio "[. Cherubini" di Firenze. Sempre nell'ambito della docenza, ha tenuto corsi internzionali di perfezionamento presso l'Accademia Pucciniana di Isernia per la Comunità Europea, l'Accademia "Iacopo Napoli" di Cava dei Tirreni (SA), per la Scuola Civica "Beniamino Gigli" di Recanati e presso i corsi i interpretazione musicale orga\izzatidal Comune di Norcia. È regolarmente nvitata a far parte di giurie in concorsi nazionali ed internazionali di esecuzione pianistica. 7 Concerto del 25 settembrc 2009 CRISTIANO CONTADIN Diplomatosi prima in pianofofte sotto la guida di M. Somenzi e successivamente in viola da gamba con P Biordi,; ha iniziato a collaborare con rinomati ensemble italiani e stranieri specialisti nella prassi esecutiva antica, tra cuil Accademia Bizantina,ll Giardino Armonico, La Venexiana, Accademia Strumentale Italiana, Orchestra Filarmonica della Scala, l'Arte dell'Arco, Accademia Dià - Pasdn, Ensembìe Elyma, Capella Ducale Venetia, Quartetto Italiano di Viole da Gamba, I Barocchisti, Radio Svizzera ltaliana,ll Suonar Parlante con i quali'fa ricer,uto riconoscimenti in ambito nzionale ed internazionale. Oltre al consueto repertorio violistico approfondisce la musica contemporanea eseguendo partiture appositamente scritte da famosi compositori e juzistl quali K. ìheeler, U. Caine, D. Byron, V. Moretto, F. Hoch, E. Relseger, M. Stockausen. Incide per l/inter&lflinter, Deutsche Grammophon, EMI Classics, Glossa, Hyperion, Brilliant, K617, Tactus, RAI3, ORT, RTSI, ORI, Polska Radio. Svolge inoltre attività di ricerca musicale dedicandosi soprattutto al repertorio violistico italiano del X\{II e XVIII secolo; ha curato la traduzione italiana di The early history of the vioì di I. ìfloodfield edito da EDT e per la casa editrice MUSEDITA coordi- na\a collana dedicata alla Viola da gamba. (La voce dell'Ambasciatore). È docente di Viola da gamba presso iì Conserrratorio di Musica "Benedetto Marcello" di Venezia e presso I corsi di Musica Antica di Nervi, Urbino, Sacile, Gabicce e da quest'anno direttore artistico dei corsi di perfezionamento per Ia musica atric di S.Vito al Tagliamento. Suona una viola da gamba basso veneziana della prima metà del Settecento. TIZIANO BAGNATI Ha studiato composizione con Irlando Danieli al Conservatorio di Musica "Giuseppe Verdi" di Milano dove si è diplomato in chitarra classica con R. Chiesa. Si è dedicato alla prassi esecutiva antica studiando il liuto e la tiorba con P Cherici, J. Lindberg, H. Smith, diplomandosi con lode al Conservatorio di Milano. Svolge attività concertistica come solista e in varie formuioni strumentali tra le quali Europa Galante, Concerto Italiano, Complesso Barocco. Collabora stabilmente con l'AccademiaBizzantina, effettuando tournèe nelle maggiori rassegne concertistiche, Ha partecipato come continuistaallarealizzz,ione di opere barocche allestite da enti lirici fra cui il Teatro alla Scala di Milano, il Comunale di Firenze, il Comunale di lieviso, La Fenice di Venezia, il Massimo di Palermo, la Semper Opera di Dresda, lavorando con direttori quali A, Curtis, N. Roger, R. Muti, F. Biondi, G. Garrido, J Savall, O. Dantone, R. Alessandrini, R. Clemencic, K. Montgomery. Ha effettuato incisioni discografiche per le case EMI, Virgin Classic, Ricordi, Tactus, Timallus, Sarx, Opus 111, Naive, Harmonia Mundi, Stradivarius e registrzioni radiofoniche e televisive per la RAI, RSI,BBC, Radio France, Deutschland Radio e la Radio Teìevisione d'lsraele, Ha insegnato liuto nei Conservatori di Musica di Parma, diVicenza e di Milano, Attualmente è titolare della cattedra di liuto presso il Conservatorio di Musica "Benedetto Marcello" di Venezia. 31 Concerto del 2 ottobre 2009 MATTEO MESSORI ctiplomandosi con il massimo dei voti e la Nato a Bologna dove ha studiato organo e composizione organistica, organista, direttore e cantante Sergio lode. Ha studiato clavicembalo alla scuola del rinomato clavicembalista, "Benedetto Marcello" di venezia con il massimo dei vartolo diplomandosi presso il con§efvatofio di Musica nuionale di clavicembalo "G Gambi" di Pesaro nel voti e la lode. Ha vinto il primo premio assoluto al concorso attività musicale. Si esibisce da anni come §olista di orga199g ed è stato insignito di altre onorifice nze perlasua cameristiche e sinfoniche. Importante riconoscino e clavicembalo in ltalia, Europa e America, in varie formzioni d'organo nella gloriosa Thomaskirche di Lipsia solistico mento alla sua attività è stato l'invito a tenere un recital nell'agosto 2004, Iuogo dove Bach svolse la sua attività fondire i rapporti musicali e culturali tra il Bel Paese e il e Settecento ha fondato l'ensembleCappella Augustana ro interamente dedicato alla musica sacra del maestro ori sta (it8tiiljncistorici riconoscim lla rivi- bachiani in Germania Centrale ha ottenuto il diversi cllàiicembali e in qualità di concertasta fratcese Diapason, Trail 2008 e il 2009 ha inciso come solista su 1080/19 BW Tale registrazione sarà pubblicata in un Fuga l'incompleta e musicale torel'Arte della Fuga,l'Offerta cofanettodi tredischicontententi prtreleVariazionicanomicbesuVomimmelbochdahomm'ichberB\1''1769' eseguite sull'organo Trost di lflaltershatsen, 1724 Ha Belarus presso la Filarmonica di Minsk e il pnmo alle Handel La Bellezza rauueduta con la regia del celebr Rimini. È tirolare della cattedra di Organo e Composizi Basso continuo e presso l'lstituto superiore di Studi Musicali "G Donizetti" di Bergamo' Concerto del 9 ottobr€ 2009 FRANCESCO TOVATO di Musica "Benedetto Marcello" Nato nel 1985, si è diplomato con iì massimo dei voti presso il Conservatorio P Toso e S Ashkenasi' G Guglielmo, con perfezionato è Si Zanchetra. di Venezia sotto la guida di Stefano camera segue le lezioni del Trio da musica la Per Ilya Grubert e Rogliano M. con Attualmente si sta perfezionando diverse orchestre italiane esibendosi in Italia e di parma presso la scuola del Trio di Trieste a Duino. Collabora con Romania, Bosnia Herzegovina, Repubblica all,estero (Germania, Austria, croazia, Albania, serbia Montenegro, - Orcbester" di Brema Fin Ceca, Slovacchia, Belgr). Nel ZllZ,hasuonato conl"'lntunationaLesJugmdsinfonie attività di prima parte e di anche svolge dove villa dalla fondzione, è membro dell'orchestra friulana I solisti in e G Guglielmo' Collabora' Manara daq' tenuti class solista. Con la medesima orchestra ha partecipato a master da M' Dini ciacci E stato diretta Trento di Futura N ,,jtonaleJ. anche come primo violino di spalla, con l'orchestra Y Ocic, P' Roy' C Shih' S' Flaksman, M' con e esibito e si camera da invitato a vari festival italiani ài musica in varie formazioni cameristiche ed in particolaRabenschtag, L. Vignali, K. l(olf, L. Lucchetta, M. Somenzi. Suona solistica con l'Orchestra Haydn di Tiento e re in duo con il pianista F. Lovato. Si è recentemente esibito in veste per direttori d'orchestra. Collahora con I Solisti di Pavia Bolzano nell,ambito del concorso internazionale "Pedrotti" Musicale "S' Cecilia" di Portogruaro' da Ennco Dindo. Insegna violino presso Ia Fondzione diretti 38 IUCA TUCCHETTA Diplomatosi a pieni voti presso il Conservatorio di Musica 'Benedetto Marcello" di Venezia con G. Bacchi, si è perfezionato a Sion con T. Friedli e all'Accademia di Musica di Biella, dove si è diplomato a pieni voti con A. Pay, con il quale ha intrapreso lo studio dello strumento antico, approfondito la tecnica dei vari tipi di clarinetto e la prassi esecutiva del loro repenorio. È stato assistente di Pay in diversi corsi di perfezionamento e masterclasses ed ha suonato al suo fianco in numerose occasioni, sia su strumenti moderni che su strumenti d'epoca. Dal 1985 suona come primo clarinetto nell'Orchestra di Padova e del Veneto, e ha collaborato inoltre con diverse orchestre, tra le quali La Scala di Milano, Rai di Napoli, La Fenice di Venezia, Filarmonia Veneta di Treviso,Toscanini Parma, Carlo Felice di Genova, partecipando alle incisioni delle Sinfonie di Mozart e.BeethQven. Nel 2003 ha effet- ruato una rournée in Giappone con i "solisti Filarmonici ltaliani" al fianco di K. Battle. Collabora inoltre come primo clarinetto con diverse orchestre che suonano su strumenti antichi: I'Art$ell'Arco, La Cappella de Turchini, La chambre Philharmonique, Filarmonici, Barocchisti, Accademia LÌrta. È fondatore dell Ensemble dell'Arcimboldo, col quale esegue le musiche per chalumeaux, clarinetti barocchi, clarinetti classici e corno di bas- i I setto. Ha registrato per Claves, Pilz, Ricordi, Velut Luna, Arcophon/Rivo Alto. Insegna clarinetto antico al Conservatorio di Vicenza e affini del clarinetto al Conservatorio di Udine, collabora con il Conservatorio d Castelfranco Veneto. Ha curato la traduzione di Die klarinette di O. Kroll. Ha anche curato Ia prima edizione del concerto per chalumeau di A. Paganelli, e pubblicato suoi arrangiamenti per cori di clarinetti. FEDERICO TOVATO Nato nel 1976,ha studiato pianoforte col padre e con Ezio Mabilia, diplomandosi presso il Conservatorio di Musica "Benedetto Marrello"di Venezia col massimo dei voti, la lode e menzione speciale al merito. Nel 1997, sempre presso il Conservatorio di Venezia, ha conseguito brillantemente anche il diploma in violoncello. In segui- to nel 1997 e nel 2001 sotto la guida di P Raualino ha ottenuto i Diplomi di Concertismo presso l'Accademia "S. Cecilia" di Portogruaro e "Incontri col Maestro" di Imola. Nel maggio 2005 ha rice\,uto dal Conservatorio "B. Marcello" il Premio Marina Pasqualy come pianista miglior laureato del Biennio specialistico di secondo livello 2003-04. Premiato in diversi concorsi nazionali e inter nuionali, dal7992 svolge attività concertistica: ha tenuto recital in Francia, Slovenia, Crouia, Polon\a, Romania, Germania e in Italia. Suona di duo con la violoncellista J. Ocic con Ia quale si è esibito in numerosi concerti in ltalia, Germania, Polonia, Stati Uniti e Crouia. Nello scorso mag- gio, un loro concerto aZagabia è stato trasmesso in diretta radiofonica per la ndio nuiotale croata. Svolge altra atrivirà di duo con il pianista M. Somenzi (4 mani e 2 pianoforti), con il cornista G. Pellarin e con il fratello Francesco, violinista. fintensa attività cameristica lo ha ponato inoltre a collaborare con R. Fabbriciani, B. Cavallo, V. Mendelsohnn, M. Flalaman, G. Corti, D. Bogdanovic, L. Vignali, S. Canuti. Suona nel quartetto'Archipelago" (2 pianoforti e 2 percussioni) che si occupa di musica contemporanea. Come solista ha collaborato con diverse orche- stre, fra le quali l'Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, l'Orchestra Sinfonica Abruzzese, I'Orchestra Sinfonica della MV di Lubiana, l'Orchestra Filarmonica diZagabria,l'Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia. Copre inoltre il ruolo di direttore artistico e solista nell'orchestra "l solisti in villa". Suoi concerti sono stati trasmessi da Rai Radio Tre, dalla Radio Televisione Slovena e dalla Radio Nazionale Croata. Attivo anche didanico, insegna presso il Conservatorio di Musica "Benedetto Marcello" di Venezia in campo e in diversi Istituti musicali del Veneto e del Friuli. 39 r Conservatorio di Musica Benedetto Marcello 30l24Yenezb- San Marco, 2810 tel. O4t 5225604 ' 041 5236561 ' fax}4l e-mail :segreteria@conseve httP://www.conseve it 5239268 g s it E INGRESSO PER INVITO in distribuzione oresso lo portinerio del Conservotorio mezz'orà orimo dell'inizio dei concerti, fino éd esourimento dei Posti A concerto inizioto non sorò consentific l'ingresso in solo r CITTA DI VENEZIA I ASSESSORATOALLA \ \PRoDUzIoNE GULTURALE/ Conservotorio di Musico Benedetto Morcello Polozzo Pisoni - Compo S. Stelono 301 24 Venezio - S. Morco, 2810 Iel.041 5225604'041 5236561 - Fox 041 5239268 lnfoline: [email protected] [email protected] - www.conseve.il