armonie d`arte progetto evento

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ARMONIE D’ARTE
Giugno 2013
PROGETTO EVENTO
a cura di
Associazione MontefalcoinArte
Luciano Baratta
Presidente
Associazione MontefalcoinArte
via S.Chiara da Montefalco 24, Montefalco (PG) __ www.montefalcoinarte.it __ [email protected]
ARMONIE D’ARTE 2013
Costume, storia ed enogastronomia.
Queste saranno le parole d’ordine dell’edizione 2013 di “Armonie d’Arte”, che nasce con l’obiettivo di trascinare il visitatore
in un percorso fatto di tessuti, suggestioni e sapori.
Il Museo Civico di San Francesco quest’anno sarà la scenografia di una magnifica mostra di abiti delle più grandi sartorie
italiane, costumi di scena che ispireranno tutte le serate con le immagini, la musica e le ambientazioni dei film che
rappresentano.
Chi siamo
L’Associazione MontefalcoinArte nasce con l’obiettivo di promuovere azioni di ordine sociale, informativo e culturale.
Si propone di incoraggiare le realtà artistiche del territorio umbro, ma anche di favorirne gli scambi culturali con altre città
e organizzazioni.
Con i patrocini, rinnovati ogni anno, del Comune, Provincia e Regione l’associazione si impegna nella valorizzazione delle
bellezze sia artistiche che enogastronomiche del proprio territorio, attraverso manifestazioni culturali, che sono diventati con
il tempo apppuntamenti fissi dell’estate umbra e coinvolgono le maggiori aziende del settore.
www.montefalcoinarte.it
Tempi e luoghi
Dopo il grande riscontro di pubblico dell’edizione 2012, l’Associazione MontefalcoinArte propone per l’estate 2013 un
calendario di eventi che dal 2 Giugno al 31 Agosto animerà il museo di San Francesco e il Chiostro di Sant’Agostino con tre
suggestive mostre di costumi di scena e abiti-scultura.
Dal 2 Giugno fino al 14 Luglio le sale temporanee del museo ospiteranno la mostra “Il Sacro e il Profano, storie di costume
e di cinema”, i costumi realizzati dal premio oscar Danilo Donati per i film di Pasolini sorprenderanno il pubblico con la loro
ricercata semplicità.
La mostra al Chiostro di Sant’Agostino proporrà, invece, una rilettura contemporanea dell’abito grazie a noti artisti umbri e
piemontesi di fiber art e wear art.
Alla serata del vernissage si susseguiranno ogni sabato eventi che uniranno arte, musica e gastronomia con la partecipazione
di artisti come Elio Pandolfi, Massimo Popolizio e Jane Alexander.
Sabato 27 Luglio le sale espositive del museo lasceranno il testimone ad un’altra magnifica mostra: “dalla Grazia alla
Bellezza inquieta”, dove saranno protagonisti i costumi e gli accessori di scena dei film curati dalle sartorie Cerratelli e Gelsi,
come “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli e “La figlia di Elisa, ritorno a Rivombrosa” di Stefano Alleva.
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Edizione “ARMONIE D’ARTE 2012”
L’edizione precedente di “Armonie d’Arte” si è caratterizzata da un grande riscontro di pubblico, che ha saputo rispondere
con entusiasmo e attenzione agli appuntamenti culturali della manifestazione.
Nell’anno del centenario della morte del Maestro Domenico Mustafà, MontefalcoinArte ha voluto ricordare il suo illustre
concittadino con un concerto della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”, che si è esibito nella città in cui Domenico
Mustafà riposa. Domenico Mustafà era molto legato a Montefalco e ai suoi abitanti, egli iniziò a frequentare la cittadina
umbra dagli anni ’70 dell’Ottocento. L’affetto era ricambiato: i montefalchesi gli intitolarono, da vivente, una piazza; la
piazzetta in cui si esibiva la banda cittadina.
Un omaggio doveroso per un Maestro che divenne compositore ufficiale e poi Direttore Perpetuo nel 1881 dello stesso
Coro Pontificio sotto Leone XIII. Il coro, sotto la guida del direttore mons. Marco Palombella, ha ricordato il suo maestro con
alcune sue celebri composizioni.
Il Museo Civico di San Francesco, Il Chiostro di Sant’Agostino e la Piazza del Comune hanno fatto da cornice, per tutta
la durata della manifestazione ad artisti di fama nazionale come Raffaella de Santis, Marco Mariucci, Egidio Flamini,
Monticelli&Pagone, useDesign, CeccoMori, e molti altri...
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Immagini Edizione “Armonie d’Arte 2012”
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“Il Sacro e il Profano ”
2 Giugno - 14 Luglio 2013
Museo San Francesco - Chiostro Sant’Agostino
Che cos’è il Sacro? Che cos’è il Profano? Ma soprattutto, come queste due dimensioni interagiscono tra unità e
contrapposizione?
L’edizione 2013 di “Armonie d’Arte” racconterà con mostre e spettacoli questa storica dicotomia, in un persorso a ritroso nel
tempo: dalla contemporaneità, passando per il Settecento e il Rinascimento, si arriverà al Medioevo di Boccaccio.
La mostra “Il Sacro e il Profano, storie di costume e di cinema”, a cura di Alessia Vergari sarà il punto di partenza e di arrivo
di questo viaggio fatto di parole, note e tessuti. Ospitata nelle 3 gallerie degli spazi temporanei del Museo Civico, immagini
e costumi renderanno omaggio ad alcuni dei più significativi film di Pasolini, come la “Trilogia della vita”, “Il Vangelo
Secondo Matteo” e “Edipo Re”.
Alla serata inaugurale seguiranno serate a tema con aperitivi nei giardini del museo e spettacoli nella sala della chiesa.
Il Chiostro di Sant’Agostino sarà, invece, protagonista di un percorso parallelo fatto di fiber art e wear art con la mostra
“Vestiti d’Arte” a cura di Claudia Bottini.
Calendario eventi
Domenica 2 GIUGNO 2013 _ Museo Civico San Francesco
ore 18:00_“La perla delle donne, sonetti di Baffo e Belli”
con Daniela Mazzucato, Sandro Cappelletto, Elio Pandolfi e Marco Scolastra.
Spettacolo in collaborazione con l’Associazione Amici della Musica di Foligno.
A seguire _ Vernissage “Il Sacro e il Profano, storie di costume e di cinema”
mostra di costumi di scena dei film di Pasolini a cura di Alessia Vergari.
A seguire _ Degustazione tematica ‘700 nei giardini del museo.
Domenica 9 GIUGNO 2013 _ Chiostro di Sant’Agostino
ore 18:30_ Evento performativo “4 Dimensioni”
con gli artisti Emiliano Yuri Paolini e Marco Pietrosanti.
Musica Andrea Ceccomori, Fabrizio Ottaviucci e Libero Artuso.
A cura di Claudia Bottini.
A seguire _Vernissage “Vestiti d’Arte”
Fiber art e Art Wear delle artiste Valeria Scuteri, Silvia Beccaria, Elisa Leclè e Alessandra Pierelli
Opera scultorea di Marco Pietrosanti. A cura di Claudia Bottini.
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Sabato 15 GIUGNO 2013 _ Museo Civico San Francesco
ore 17:00_ Arte e costumi in città: guida alle mostre dal chiostro Sant’Agostino al Museo Civico di San Francesco
(visite guidate in collaborazione con l’Ass. Studio e Ricerca delle Tradizioni Popolari Umbre Marco Gambacurta)
ore 18:30_ Degustazione tematica ‘400-’500 nei giardini del museo
ore 21:00_ Concerto “Musica Disonesta, miti e racconti dell’Umanesimo Italiano” di Anonima Frottolisti
Sabato 22 GIUGNO 2013 _ Museo Civico San Francesco
ore 17:00_ Arte e costumi in città: guida alle mostre dal chiostro Sant’Agostino al Museo Civico di San Francesco
(visite guidate in collaborazione con l’Ass. Studio e Ricerca delle Tradizioni Popolari Umbre Marco Gambacurta)
ore 18:30_ Degustazione medievale nei giardini del museo
ore 21:00_ Concerto “Canti di una brigata fiorentina” di Micrologus
Sabato 29 GIUGNO 2013 _ Museo Civico di San Francesco
ore 17:00_ Arte e costumi in città: guida alle mostre dal chiostro Sant’Agostino al Museo Civico di San Francesco
(visite guidate in collaborazione con l’Ass. Studio e Ricerca delle Tradizioni Popolari Umbre Marco Gambacurta)
ore 18:30_ Degustazione nei giardini del museo
ore 21:00_ Concerto “Concerto
Pasolini” (titolo da definire) a cura del M°Mauro Presazzi
Sabato 6 LUGLIO 2013 _ Chiostro di Sant’Agostino
ore 18:30_ Concerto per pianoforte “Skrjabin, o il delirio dell’infinito”
Alessandro Bistarelli, pianoforte
A seguire _ Finissage “Vestiti d’Arte”
Fiber art e Art Wear delle artiste Valeria Scuteri, Silvia Beccaria, Elisa Leclè e Alessandra Pierelli
Opera scultorea di Marco Pietrosanti. A cura di Claudia Bottini.
Domenica 14 LUGLIO 2013 _ Museo Civico di San Francesco-Piazza del Comune
ore 18:00_ Spettacolo “Cristo del mandrione: poesia, prosa e canzoni di
con la partecipazione degli attori Massimo Popolizio e Elisabetta Piccolomini
Al pianoforte Bruno Moretti.
Pier Paolo”
A seguire _ Serata finale e Finissage mostra “Il Sacro e il Profano, storie di costume e di cinema”,
mostra di costumi scena dei film di Pasolini a cura di Alessia Vergari.
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“dalla Grazia alla Bellezza inquieta”
27 Luglio - 31 Agosto 2013
Museo San Francesco
Sabato 27 Luglio gli spazi espositivi del Museo di San Francesco metteranno in scena la Bellezza in tutte le sue declinazioni.
Il concetto estetico di Bello trova nei secoli varie interpretazioni, lasciando le disquisizioni filosofiche ad altra sede, la mostra
vuola essere un omaggio alla bellezza come creazione del cinema e come stato di grazia, attraverso un linguaggio fatto di
parrucche, accessori e magnifici costumi realizzati dalle Sartoria Cerratelli e Gelsi.
Calendario eventi
Sabato 27 LUGLIO 2013 _ Museo Civico San Francesco
ore 18:30_Vernissage“dalla grazia alla Bellezza inquieta”
Costumi e accessori di scena delle Sartorie Cerratelli e Gelsi.
A cura di Andrea Grisanti, Paola Bortolotti e Alessia Vergari.
ore 21:00_Spettacolo inaugurale“dalla grazia alla Bellezza inquieta”
con la partecipazione di Jane Alexander e Noemi Smorra
Sabato 31 Agosto 2013 _ Museo Civico San Francesco
ore 18:30_ Vernissage“dalla grazia alla Bellezza inquieta”
Costumi e accessori di scena delle Sartorie Cerratelli e Gelsi.
A cura di Andrea Grisanti, Paola Bortolotti e Alessia Vergari.
A seguire _Presentazione del libro-catalogo “l’Arte di vestire”
Catalogo conclusivo delle mostre svolte.
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_SCHEDE EVENTI_
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2 Giugno - 14 Luglio 2013
Museo Civico San Francesco, Montefalco
“IL SACRO E PROFANO, storie di costume e di cinema”
a cura di Alessia Vergari
La mostra al Museo Civico di San Francesco analizzerà la storica dicotomia sacro-profano attraverso i magnifici abiti della
Sartoria Farani in un percorso fatto di tessuti, immagini, storia e cinema.
L’esposizione si svilupperà intorno ai costumi di scena dei più significativi film di Pier Paolo Pasolini, una rappresentazione
dell’èpos degli umili, degli emarginati, delle borgate in cui la dimensione del sacro si intreccia in maniera indissolubile a
quella del profano.
La mostra vuole essere un viaggio tra i confini di queste due dimensioni, tanto dibattute da filosofi e storici come Rudolph
Otto e Mircea Eliade, attraverso gli occhi del cinema e dei suoi protagonisti.
Costumi film:
- “Il Vangelo secondo Matteo” di P.P. Pasolini
- “Il Decameron” di P.P. Pasolini
- “I Racconti di Canterbury” di P.P. Pasolini
- “Il fiore delle mille e una notte” di P.P. Pasolini
- “Salò o le 120 giornate di Sodoma” di P.P. Pasolini
- “Edipo Re” di P.P. Pasolini
Sartoria Farani: La sartoria Farani nasce negli anni ‘50 con l’arrivo a Roma di Piero Farani.
Sono gli anni del boom economico, il cinema italiano vive una stagione ancora oggi insuperata e molti giovani si ritrovano
sulla scalinata di Trinità dei Monti sognando il cinema. E’ in questo clima che Farani accetta di fare da assistente ad un
giovane Danilo Donati che lo porta nella Sartoria Annamode per occuparsi dei cappelli di un nuovo allestimento. La Sartoria
è una rivelazione. Da semplice assistente diventa direttore di Sartoria e dopo qualche anno decide di mettersi in proprio;
sostenuto dai moltepilci impegni di Donati nel Settembre 1962 apre in Viale Mazzini il suo laboratorio. Gli anni 60 sono
caratterizzati dalle collaborazioni di Donati per Pasolini, Fellini e Zeffirelli (con cui riceve nel 76 e 68 l’Oscar per i costumi).
Film che hanno fatto epoca e nei quali Donati/Farani rivoluzionano i cànoni classici del costume sperimentando nuove
tecniche, usando materiali inconsueti, inventando.
Durante gli anni 70 la sartoria si orienta verso il teatro di prosa e della lirica, iniziano collaborazioni con i grandi teatri lirici
(Metropolitan, Covent Garden, Operà..) e con Ezio Frigerio e Franca Squarciapino, Lele Luzzati e Santuzza Calì, Andrea Viotti
e altri ancora. Piero Farani ha sempre amato molto il suo lavoro e con lungimiranza, agli inizi degli anni 80, cerca e trova in
Luigi Piccolo( Giuti) il suo ideale continuatore. Dopo la sua scomparsa nel 1997 Piccolo ha definitivamente preso in mano
il timone della sartoria e, pur continuando nella tradizione della sperimentazione, ha virato verso la ricostruzione storica del
costume. Inoltre,partendo da un piccolo fundus creato da Farani,Piccolo continua a collezionare abiti autentici;collezione
che oggi conta quasi mille pezzi che vanno dalla metà del 700 alle collezioni di alta moda degli anni 60. Nell’ultimo
decennio la Sartoria, fedele allo spirito del suo fondatore, ha realizzato diverse mostre con l’intento di sostenere e valorizzare
l’alto valore culturale dell’artigianato.
Danilo Donati: Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti a Firenze con Ottone Rosai, inizia a lavorare al Teatro alla Scala di
Milano cme costumista con Luchino Visconti. Il primo film, nel 1959, è “La grande guerra” di Mario Monicelli. Da lì in poi
l’elenco dei film è infinito è va pari passo con la storia del miglior cinema italiano. Nel 1962 nasce il sodalizio con Pier Paolo
Pasolini, collaborazione che produrrà film meravigliosi, come la famosa “trilogia della vita” esposta nella mostra.
Da ricordare i meravigliosi costumi rinascimentali realizzati per “Romeo e Giulietta” di Zeffirelli nel 1969, per cui vinse il
primo dei suoi due premi Oscar. Il secondo arrivò nel 1977 grazie a “Il Casanova” di Federico Fellini, per il quale ricreò un
Settecento opulento e quantomai fantasioso.
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Museo Civico di San Francesco : Il complesso museale costituito dalla chiesa di San Francesco (XIV sec.), dalla Pinacoteca,
dal Museo Lapidario, dalle Cantine dei Frati e dagli spazi espositivi per mostre temporanee.
La chiesa conserva numerosi affreschi, interessante spaccato della cultura figurativa umbra tra XIV e XVI secolo; di particolare
rilievo il ciclo absidale con Storie della vita di San Francesco di Benozzo Gozzoli (1452) e una Natività del Perugino (1503).
In Pinacoteca vi sono opere di Niccolò di Liberatore, di Antoniazzo Romano e del pittore montefalchese Francesco Melanzio.
L’ampliamento degli spazi espositivi, inaugurati il 13 aprile 2006, rappresenta un notevole e importante traguardo e rende il
Complesso Museale di San Francesco il primo museo storico della Regione Umbria ad avere al suo interno spazi dedicati
anche a mostre di arte contemporanea. Le antiche Cantine sono state allestite con materiali del XVIII e XIX secolo legati alla
lavorazione delle uve e alla produzione vinicola, messi a disposizione dall’ Associazione “Studio e Ricerca delle Tradizioni
Popolari Umbre Marco Gambacurta”. Il 12 ottobre 2008 è stata inaugurata una nuova ala che ospita il nuovo ingresso, un
ampio e fornito bookshop, aule per le attività didattiche e un caffè letterario.
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2 Giugno 2013 ore 18:00
Museo Civico San Francesco, Montefalco
“La perla delle donne”
sonetti erotici ed osceni di Giorgio Baffo e Giuseppe Gioachino Belli
Musica di R. Hahn, G. Petrassi, G. Puccini, L. Ricci, G. Rossini, E. Wolf-Ferrari
Drammaturgia di S. Cappelletto
con:
Daniela Mazzucato (soprano), Sandro Cappelletto e Elio Pandolfi (voci recitanti) Marco Scolastra (pianoforte)
PROGRAMMA:
Reynaldo Hahn, “Venezia. Six chansons en dialecte vénitien” (1901);
Goffredo Petrassi, “Canti della campagna romana” (1927);
Giacomo Puccini, “Io de’ sospiri” da “Tosca“ (1900);
Luigi Federico Ricci, Aria della frittola da “Crispino e la comare” (1850);
Gioachino Rossini, “La regata veneziana” da “Péchés de vieillesse” ;
Ermanno Wolf-Ferrari, “Buondì, Venezia cara” da “Il Campiello” (1936).
Giorgio Baffo, patrizio veneziano (1694-1768), è stato un incontenibile poeta erotico.
In centinaia di sonetti tutti in dialetto ha descritto la gioia dell’amore fisico. Senza confini, anche in modo osceno.
«Tutta l’opera poetica di Baffo - ha scritto Guillaume Apollinaire, suo ammiratore - trasuda gioia di vivere, di vivere a Venezia,
la città anfibia, umida vulva d’Europa».
Anche Giuseppe Gioachino Belli (1791-1863) ha dedicato numerosi sonetti all’eros e al sesso.
Con crudo disincanto, in modo «non casto e non pio» come dice lui stesso, facendo esplodere l’oltraggiosa, icastica
violenza del romanesco.
Alla divertita sfacciataggine dei loro versi, si unisce in questo spettacolo un canto d’autore di volta in volta sognante,
giocoso, sensuale, malizioso. Naturalmente erotico.
PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA
Spettacolo in coproduzione con Accademia Filarmonica Romana e l’Associazione Amici della Musica di Foligno.
ELIO PANDOLFI Nasce a Roma nel 1926.
Avendo preferito il Teatro al tavolo del ragioniere, frequenta l’Accademia d’arte drammatica “Silvio D’Amico” dove si mette subito in luce per
l’eclettismo di interprete, mimo e cantante tanto che il suo ingresso nel teatro di rivista appare come un naturale approdo.
Debutta nel 1948 come mimo-ballerino a Venezia, al Teatro La Fenice, nella prima rappresentazione italiana de Les malheurs d’Orphée di Milhaud
(dir. Guido Cantelli). Nello stesso anno entra nel Piccolo Teatro della Città di Roma diretto da Orazio Costa e subito dopo, per merito di Bice Valori,
nella compagnia del teatro comico-musicale di Radio Roma. Nel 1954 è al fianco di Wanda Osiris in Festival (supervisione artistica di Luchino
Visconti). Nel 1957 è con Morelli-Stoppa in una storica edizione de L’impresario delle Smirne di Goldoni (regia di Luchino Visconti, musiche di Nino
Rota); nello stesso anno è il Cugino Collins nello sceneggiato televisivo Orgoglio e pregiudizio (regia di Daniele D’Anza). Nel 1963 con Antonella
Steni e Alighiero Noschese partecipa al primo spettacolo di satira politica e di costume, Scanzonzatissimo di Dino Verde. Nel 1967 è fra i protagonisti
della serie televisiva Triangolo rosso; nello stesso anno debutta in Operetta al Teatro San Carlo di Napoli ne La principessa della csardas (regia di Vito
Molinari). Nel 1970 partecipa a Alleluja brava gente di Garinei e Giovannini con Rascel e Prioietti, poi a Il vizietto di Luciano Salce con Paolo Ferrari
e ad Accendiamo una lampada con Dorelli-Guida.
Intensissima la sua attività di doppiatore. Sono infatti innumerevoli gli attori ai quali ha dato voce sul grande schermo: Charles Laughton, Groucho
Marx, David Niven, Philippe Noiret, Anthony Perkins, Mickey Rooney, Michel Serrault, Spencer Tracy, Peter Ustinov, ecc.
Dal 1985 si dedica assiduamente all’Operetta e al suo antico amore, l’Opera lirica. Memorabili le sue interpretazioni di Njegus ne La vedova allegra
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di Lehàr nei maggiori teatri italiani; affronta con straordinario consenso di critica il ruolo di Spalanzani ne I racconti di Hoffmann di Offenbach. Nel
2001 ha ricevuto il premio internazionale del Festival dell’Operetta di Trieste, dove è ritormato anche recentemente con La vedova allegra.
È voce recitante in alcuni capolavori del Novecento musicale: Pierino e il lupo di Prokof’ev, Histoire de Babar di Poulenc, Sports et divertissements
di Satie, Il concerto della demenza di Tosatti (eseguito in prima assoluta nel 2005 al Festival dei Due Mondi di Spoleto), L’histoire du Soldat di
Stravinskij.
Sandro cappelletto Veneziano, scrittore e storico della musica, si è laureato in Filosofia, ha studiato armonia e composizione con il maestro
Robert Mann. Tra le sue principali pubblicazioni, la prima biografia critica di Carlo Broschi Farinelli (La voce perduta, EDT, 1995), un’analisi della
Turandot di Puccini (Gremese Editore, 1988), una biografia di Beethoven (Newton Compton, 1986), un’inchiesta politica sugli enti lirici italiani
(Farò grande questo teatro!, EDT, 1996). Esce nel 2006 Mozart - La notte delle Dissonanze (EDT), libro dedicato al misterioso Adagio introduttivo
del Quartetto per archi K 465. Nel 2002, con Pietro Bria, dà alle stampe Wagner o la musica degli affetti (Franco Angeli), raccolta di riflessioni e
interviste di Giuseppe Sinopoli, di cui nel 2006 cura Il mio Wagner - il racconto della Tetralogia. Autore di programmi radiofonici e televisivi per
le frequenze Rai, ha scritto numerosi testi teatrali regolarmente rappresentati. I suoi libretti per il teatro musicale sono nati dalla collaborazione con
significativi compositori italiani: Claudio Ambrosini (Big Bang Circus, Biennale Musica di Venezia 2002), Matteo D’Amico (Patto di sangue, Maggio
Musicale Fiorentino 2009), Luca Lombardi (Il re nudo, Opera di Roma 2009). Su invito di Sinopoli ha diretto il settore drammaturgia e didattica del
Teatro dell’Opera di Roma. Membro della commissione artistica della Scuola di Musica di Fiesole, nel 2005 assume la responsabilità del Festival
“Giuseppe Sinopoli” di Taormina. Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana, dal maggio 2009 ne è direttore artistico.
Nel 2004 vince il Premio “Lorenzo D’Arcangelo” del Festival di Martina Franca. Giornalista professionista, scrive per il quotidiano La Stampa.
A ottobre 2009 è uscito, per l’editore Giunti, il volume di racconti Altravelocità - Avventure di un viaggiatore in treno.
MARCO SCOLAstra Nasce a Foligno e compie gli studi musicali presso il Conservatorio “Morlacchi” di Perugia sotto la guida di Franco
Fabiani. Ha studiato successivamente per alcuni anni con Aldo Ciccolini ed Ennio Pastorino ed ha frequentato corsi di perfezionamento con Lya De
Barberiis, Paul Badura-Skoda, Dario De Rosa e - presso l’Accademia Chigiana di Siena - con Joaquin Achucarro e Katia Labèque.
Come solista, in formazioni cameristiche e con orchestra si è esibito per importanti istituzioni musicali italiane e straniere: Teatro Valli di Reggio
Emilia, Sagra Musicale Umbra, Teatro Lirico di Cagliari, Accademia Filarmonica Romana, Oratorio del Gonfalone, Auditorium Parco della Musica e
Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio di Parma, Auditorium dell’Orchestra “Verdi” di Milano, Teatro Comunale di Bologna, Festival dei Due Mondi
di Spoleto, MusicaRivaFestival, Ravello Festival, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Politeama di Palermo; Conservatorio “Cajkovskij” di Mosca,
Tonhalle e ZKO-Haus di Zurigo, Konzerthaus di Berna, Istituto Chopin di Varsavia, Orchestre National du Capitole di Tolosa, Concerts de Midi di
Bruxelles, Festival van Vlaanderen in Belgio. Altri concerti in Giappone, Emirati Arabi, Germania, Messico, Albania (Teatro dell’Opera di Tirana).
Come solista ha suonato sotto la guida di importanti direttori d’orchestra quali Romano Gandolfi (Orchestra Sinfonica “Verdi” di Milano), Howard
Griffits (Orchestra da Camera di Zurigo), Richard Hickox, Claudio Scimone (I Solisti Veneti), Lior Shambadal (Berliner Symphoniker).
Dal 1993 suona stabilmente in duo pianistico con Sebastiano Brusco e dal 2000 svolge intensa attività concertistica con l’attore Elio Pandolfi.
Ha collaborato con grandi nomi della musica e del teatro quali Vadim Brodski, Renato Bruson, Sandro Cappelletto, Max René Cosotti, Roberto
Fabbriciani, Arnoldo Foà, Corrado Giuffredi, Raina Kabaivanska, Daniela Mazzucato, Marianna Pizzolato, Desirée Rancatore, Ugo Pagliai.
Sue esecuzioni e registrazioni sono state trasmesse da emittenti nazionali (Rai 2, Rai Radio 1 e Rai Radio 3, Rai International, Filodiffusione Canale
5) e estere. Ha registrato per Phoenix Classics e Stradivarius. Nel 2013, con il soprano Michela Sburlati, registrerà tutti Lieder di Richard Wagner per
l’etichetta Brilliant Classics.
DANIELA MAZZUCATO Veneziana, ha studiato canto nella classe di Paolo Mirko Bononi e si è diplomata al Conservatorio “Benedetto Marcello”
della sua città. Gilda nel Rigoletto, con cui ha debuttato diciannovenne alla Fenice sotto la direzione di Carlo Franci, è stato il suo primo ruolo da
protagonista, ripetuto in seguito al Teatro Comunale di Bologna, a Dublino e al Teatro Verdi di Trieste in uno spettacolo interamente firmato da Pier
Luigi Pizzi. L’esordio al Teatro alla Scala è avvenuto nella stagione 1973/74 come Susanna/Le nozze di Figaro sotto la direzione di Claudio Abbado
con la regia di Otto Schenk. In seguito si è presentata nel teatro milanese ne L’amore delle tre melarance di Prokofiev (Abbado-Strehler), Così fan tutte
(Böhm-Patroni Griffi), Werther (Prêtre-Chazalettes), Un ballo in maschera (Abbado-Zeffirelli), Il ratto dal serraglio (Segerstam-Strehler), tornandovi
nel 1994 per La Bohème (Gavazzeni-Zeffirelli). Artista di grande versatilità, il suo repertorio spazia dal barocco - Erismena di Cavalli con cui ha
debuttato al Festival dei Due Mondi di Spoleto - ai grandi ruoli di Mozart e Donizetti (Norina/Don Pasquale al Festival di Bregenz e a Ottawa, Adina/
L’elisir d’amore ad Amburgo, Parigi, Berlino, Londra accanto a Luciano Pavarotti, Despina/Così fan tutte a Ferrara con Claudio Abbado), dall’operetta
di Offenbach (Orfeo all’inferno, Barbablù), Johann Strauss (Adele/Il pipistrello), Costa (Scugnizza) e Lehar (La vedova allegra sia nel ruolo di
Valencienne che in quello della protagonista), spesso affrontati al Festival Internazionale dell’Operetta di Trieste, fino all’opera contemporanea
(Procedura penale e Il mantello di Chailly). Oltre che in tutti i maggiori teatri italiani, ha cantato a Londra, Glyndebourne, Parigi, Tolosa, Marsiglia,
Bordeaux, Ginevra, Losanna, Avignone, Amburgo, Berlino, Bregenz, Francoforte, Bonn, Barcellona, Oviedo e Lisbona. Ha collaborato, tra gli altri, con
maestri come Claudio Abbado, Karl Böhm, Colin Davis, John Pritchard, Georges Prêtre, Gianandrea Gavazzeni, Peter Maag, Daniel Oren, Alan Curtis
e registi come Giorgio Strehler, Giuseppe Patroni Griffi, Franco Zeffirelli, Luca Ronconi, Roberto De Simone, Giancarlo Cobelli, Jonathan Miller e
Graham Vick. Nelle ultime stagioni ha aggiunto al suo vasto repertorio La voix humaine di Poulenc,
Die Sieben Todsünden di Weill e Troble in Tahiti di Bernstein; è tornata con I quattro rusteghi di Wolf Ferrari a Tolosa, teatro dove, su invito di Nicolas
Joël, ha affrontato con successo il ruolo di Marcellina/Le nozze di Figaro.
Parallelamente si è misurata con il musical (Kiss me, Kate di Porter al Teatro Regio di Torino) e con il teatro di prosa: L’impresario delle Smirne di
Goldoni in un spettacolo di Davide Livermore per il Teatro Stabile di Torino; To be or not to be di Maria Letizia Compatangelo dal soggetto di Melchior
Lengyel (regia di Antonio Calenda) per il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia; La Padrona di casa di Sandro Cappelletto.
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8 Giugno - 6 Luglio 2013
Chiostro di Sant’Agostino, Montefalco
“Vestiti d’Arte”
Vestiti d’Arte Fiber art e Art Wear degli artisti Silvia Beccaria, Alessandra Pierelli e Marco Pietrosanti.
A cura di Claudia Bottini
La mostra vuole far conoscere questa forma d’arte contemporanea che fa della “fibra” e del “vestito”, il punto di partenza
dell’espressione artistica. Un nuovo modo di interpretare la realtà e l’estetica nata nei primi anni del Novecento, quando gli
artisti si slegano da tavolozza e scalpello per sperimentare “la fibra”, lavorata con o senza telaio.
Nell’America degli anni Settanta viene coniato il termine Fiber Art, per indicare la produzione di nuove generazioni di artisti
che, mossi dal desiderio di coniugare manualità tipicamente artigianali con forme e linguaggi contemporanei, cominciano
ad indagare il potenziale espressivo dei materiali più svariati, mettendo a punto tecniche innovative ed originali, ampliando
i confini del tessile verso altre discipline artistiche. Gli artisti invitati ci offrono una visione poliedrica e sfaccettata di questa
corrente, che racchiude al suo interno una grande varietà di linguaggi espressivi e tipologie di opere.
Torino è sicuramente la città dell’arte contemporanea in Italia e lo è anche per la Fiber Art. Silvia Beccaria ne è un esempio
brillante. Ha ideato tessuti non convenzionali che hanno intrecciato alla seta, alla lana, al lino, al cotone, altri materiali
come tubi di plastica, pluriball, metalli, carta, lamine di alluminio e gomma, ricavando dalla materia stessa singolari ed
inediti effetti. La fibra sia essa lana, gomma, carta, metallo o plastica è dunque lo strumento linguistico con il quale Silvia
concepisce e da’ alla luce la sua idea progettata e creata al telaio.
Alessandra Pierelli non crea essa stessa il tessuto, ma si avvale di materiali tessili, declinando in modo giocoso e ironico
in concetto estetico di vestito. Diventa così, un artista di Art Wear. Le sue creazioni, utilizzando in modo particolare abiti,
accessori e gioielli si possono “potenzialmente” indossare. Ogni suo pezzo è una opera d’arte unica ed originale, frutto della
sua poetica personale.
Marco Pietrosanti realizza un vestito-scultura. La veste della sua “Medusa”, un’opera alta più di due metri, è realizzata
intrecciando e modellando il rame con la tecnica della brasatura. La Fiber Art si collegata così, ad altri numerosi procedimenti
e materiali che vanno ben oltre il tessile.
Vestiti d’arte ci dimostra come le tradizionali tecniche e materiali della Fiber Art e Wear Art, possono essere estrapolate dagli
imperativi della loro artigianalità e funzione con percorsi tecnici e di contenuto originali e inusuali per questa forma d’arte.
VALERIA SCUTERI è nata a Stigliano, in provincia di Matera, debutta come pittrice con una personale alla galleria Ceppi di Torino, avviando
contemporaneamente un’originale e inedita ricerca sulle possibilità sperimentali del tessile che la condurrà più tardi ad essere riconosciuta fra le
anticipatrici in Italia della Fiber Art. Trasferitasi a Torino, si è diplomata al liceo artistico, matura la sua formazione frequentando l’atelier del maestro
piemontese Teonesto Deabate, figura fondamentale lungo tutto il suo percorso professionale e umano. Docente di educazione artistica, oltre ad aver
condotto corsi di educazione all’immagine per insegnanti e progetti didattici sperimentali. Al suo lavoro sono state dedicate alcune tesi di laurea in
diverse università italiane. Parla di lei anche il libro di testo per le scuole dell’obbligo di Arte e Immagine “Belle Arti, Immagine e Comunicazione”
della Casa Editrice Petrini. Vince il 1° Gran Prix Intercontinentale d’Arte Città di Venezia Star svoltosi nel ’79 a Palazzo Grassi di Venezia. Segue, nel
1998 a Moncalieri (TO) il Premio Saturnio per l’Arte e la Cultura. Dopo diverse esposizioni in Italia e all’estero, viene invitata come unica artista ad
esporre a Palazzo Gonzaga di Volta Mantovana e alla performance nei giardini, nell’ambito di “Racconti di Moda”, dove riceve il prestigioso Premio
alla Carriera. Attualmente sta lavorando a sculture monumentali, realizzate tessendo migliaia di fili e destinate a grandi spazi in modo da relazionarsi
tra luce naturale e artificiale seguendo una progettualità creativa in costante riflessione tra mondo esterno e interiore.
Silvia Beccaria è nata a Torino nel 1965. Dalle sue sperimentazioni nascono abiti-scultura concepiti per essere fruiti nel quotidiano come
arte da indossare, come “oggetti” di abbigliamento che più nulla hanno a che fare con la moda, i suoi arazzi e i suoi gioielli contemporanei rivelano
una poetica personale che piega la materia alle esigenze del linguaggio. La tessitura a mano è una passione che questa artista torinese ha scoperto
giovanissima, affascinata dal veder crescere tra le mani il tessuto partendo semplicemente da un filo. Dopo la Laurea in Filosofia e un Master in Arte
Terapia presso l’Università di Torino, inizia un percorso di studio come progettista tessile e si specializza in Fiber Art, sotto la guida della nota artista
tessile Martha Nieuwenhuijs. Dal 1993 al 2004 ha elaborato progetti didattici in cui la tessitura viene utilizzata come strumento di riabilitazione
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ed educazione, collaborando come consulente all’interno di strutture per disabili psichici, detenuti, minori a rischio e lavorando come tecnico di
tessitura nel Centro diurno socio - educativo “Il Mosaico” di Fossano (CN) con ragazzi portatori di handicap. A partire dal 2002 cura, con Marina
Costantino, la progettazione di alcune attività legate all’arte tessile per il Museo di Arte Contemporanea - Dipartimento Educazione del Castello di
Rivoli. Silvia disegna e realizza abiti-scultura, arazzi, installazioni, gioielli contemporanei e partecipa a numerose mostre d’arte in Italia e all’estero.
Le sue opere sono presenti in collezioni permanenti di Fiber Art
Alessandra Pierelli nasce ad Ancona,ha frequentato l’Accademia di Brera con indirizzo pittura. Successivamente partecipa ad un corso di
decorazione e trompe l’oeil presso l’Accademia del superfluo di Roma diretta dal Prof. Lucifero. Dal 1996 al 1998 frequenta il corso dell’International
Art School di Montecastello di Vibio (PG) diretta dal maestro Nicholas Carone. Nel 1999 apre uno studio di pittura e decorazione d’interni a Todi (PG)
dove tutt’ora vive e lavora. Dal 2002 al 2005 collabora con il noto artista Alvin Held. Nel giugno 2004 organizza insieme a Giuliana Dorazio e Giorgio
Bonomi la mostra “All’ombra di Bramante sculture in un parco”. Dal 2006 al 2012 partecipa ed organizza numerose mostre collettive e personali di
prestigio. Attualmente collabora con le gallerie: “196” di Roma, CO61 di Taranto, “Grifone di Lecce“Artemisia” di Perugia.
ELISA LESTINI in arte Elisa Leclé è nata a Bastia Umbra nel 1964, dove vive e lavora come creativa free-lance nel mondo sartoriale e dell’alta
moda. Nel corso degli anni, è riuscita ad attivare significative collaborazioni di livello internazionale. Ha anche esperienze di lavoro nel mondo del
teatro, come scenografa e costumista. La sua carriera artistica è cominciata da molti anni, con la partecipazione a numerose esposizioni collettive.
Ha tenuto la sua prima mostra personale nel dicembre del 2007 presso il Monastero delle Monache Benedettine di Bastia Umbra, nella sua città. In
occasione della personale, si è scelta l’evocativo nome d’arte di Elisa Leclé, con un intenzionale richiamo, per assonanza, al poliedrico eclettismo del
suo misurarsi con l’atto del creare, in una mescolanza fra fashion e arte che ben la rappresenta. Tra le mostre Nel nel 2009, è una delle artiste invitate
nella mostra “FUTURISMO E SUGGESTIONI Di FASHION DESIGN CONTEMPORANEO 100 ANNI DOPO” a cura di Massimo e Francesca Duranti, che
si è tenuta presso la Galleria Lydia Palumbo Scalzi di Latina. Ed ancora, ha partecipato tra gli “artisti ospiti”, nella manifestazione “SANT’AGOSTINO,
LA PIAZZA CHE VERRÀ” che si è tenuta ad Arezzo, con il patrocinio di Comunità Europea, Ministero dell’Interno, Provincia di Arezzo, Comune di
Arezzo. Nel 2010, la mostra a Perugia presso la Galleria Artemisia dal titolo “DI SETA E DI COLORE…” a cura di Giorgio Bonomi. Sempre nello stesso
anno, dal 30 aprile al 23 maggio, altra mostra personale dal titolo “REFLEXIONS” presso l’Atrio d’Onore del Palazzo della Provincia di Arezzo, a cura
di Danilo Sensi. È invece del 2012 la mostra a Villa Fidelia di Spello (PG), “Elisa Leclé. A regola d’arte, pitture & abiti-sculture” sempre a cura di
Giorgio Bonomi.
Marco Pietrosanti è un eclettico scultore romano di 24 anni. Inizia il suo percorso artistico in tenera età, praticando un corso di modellato.
Coltiva un interesse sfrenato riguardo le arti plastiche, che successivamente lo condurranno verso un orientamento di studi artistici all’Istituto Statale
d’arte I.S.A. Roma 2, diplomandosi in decorazione pittorica nell’anno 2007. Fra il 2008 e il 2012 partecipa a diverse esposizioni e performance,
quali: “Mediterraneo terre e popoli” all’interno dell’abbazia di Farfa (RI); “Materiche armonie dell’arte” a Roma; “Colori d’autunno” presso il teatro
dei Dioscuri a Roma; mostra personale “Non solo donne” a Monterotondo (RM); ”1° simposio internazionale di scultura in travertino” a Fonte
Nuova (RM); mostra collettiva al Museo Crocetti di Roma; improvvisazione scultorea su performance musicale nelle città di Perugia e Assisi; mostra
collettiva “Confronti senza frontiere” presso l’accademia di Romania a Roma; vincitore del 3° premio di scultura del ‘Premio Eureka’; realizzazione
di una istallazione permanente nel cimitero monumentale di Perugia. Nel 2011 frequenta un corso di restauro presentato dalla Regione Lazio con
tirocinio e attestato di restauratore del mosaico e delle vetrate. Da qualche anno è dedito alla ricerca e allo studio nell’improvvisazione scultorea. La
sua ricerca costante di forme originali lo conducono nella lavorazione di materiali differenti (ferro, rame, argilla ecc…), adeguando la sua modernità
a tematiche mitologiche. L’opera ispirata alla Medusa mitologica, è immortalata nel momento in cui si rende conto dell’origine della metamorfosi,
inizia l’incredulità, la paura lo sconforto, ma anche la rabbia.
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8 Giugno 2013
Chiostro di Sant’Agostino, Montefalco
“4 Dimensioni”
MUSICA: Andrea Ceccomori, flauto
Fabrizio Ottaviucci, pianoforte
Libero Artuso, udu ( percussione)
ARTE: Emiliano Yuri Paolini, pittura
Marco Pietrosanti, scultura
L’incontro tra artisti non è mai senza frutto. Ispirati dal suono della musica, due artisti: Emiliano Yuri Paolini e Marco
Pietrosanti realizzeranno un’opera pittorica ed una scultura.
Lo spettatore vivrà, tra giochi di luce, di musica e suono la creazione artistica oltre al “vibrare dell’anima”. Prenderà forma
anche il suono del pennello sulla tela e dallo stesso suono si aprirà la nuova forma della scultura che prenderà vita dello
sforzo fisico dell’artista, ogni volta in una realizzazione unica.
A completare una voce, dal buio della sala, saprà dare voce alle emozioni.
Breve relazione sul progetto 4dimensioni a cura del filosofo Stefano Valente
Un’estemporanea artistica crea 4 dimensioni spazio temporali, arte e musica , due musicisti e due artisti visivi con un quinto
elemento unificatore centrale ( ossia l’Udu: uno strumento a percussione in terracotta manufatto che unisce in sè la musica,
ossia il ritmo, e la forma-scultura del vaso).
L’estemporanea introduce al tema dell’improvvisazione sull’improvvisazione ovvero un’ improvvisazione al quadrato.
Lo spettatore vivrà tra giochi di luce, musica e suono un “vibrare dell’anima”.
Durante l’esecuzione l’artista visivo Emiliano Yuri Paolini e lo scultore Marco Pietrosanti creeranno in estemporanea l’uno
un’opera pittorica, l’altro una scultura – essi stessi improvviseranno secondo la sensazione suscitata in loro dalla musica
anch’essa improvvisata. Terminata la musica anche i due artisti interromperanno il loro lavoro, pur se incompleto.
Seguirà una pausa durante la quale non solo il pubblico presente alla performance, ma anche i musicisti potranno
rimirare i lavori prodotti dai due artisti. Dopo questo breve intervallo tutti torneranno al loro posto. I musicisti, ispirati dalla
contemplazione dei lavori dei due artisti, daranno vita ad una ulteriore improvvisazione musicale, a cui gli artisti a loro volta
risponderanno mettendo di nuovo mano ai loro lavori, ispirandosi ancora una volta di più alla musica.
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15 Giugno 2013 ore 21:00
Museo Civico San Francesco, Montefalco
“Musica Disonesta”
Personaggi “teatrali” e “popolari” dell’Umanesimo italiano raccontati attraverso la musica.
Anonima Frottolisti
L’idea, alla base del progetto musicale di Anonima Frottolisti, è quella di affrontare il repertorio concepito a cavallo tra Medioevo
e Rinascimento, ciò che per la storia assume il nome di Umanesimo: l’epoca che seppe dar vita a quell’entusiasmante
sviluppo artistico e culturale ancora oggi visibile e tangibile nelle nostre città, nelle biblioteche, negli archivi,....
L’Umanesimo di Anonima Frottolisti è quello meno noto, meno ricco ma eccezionale esaltatore del sapore estetico dell’epoca:
strambotti, barzellette, frottole, villotte, musica sacra, nelle quali la tradizione orale e quella scritta condividono una stessa
concezione culturale.
Anonima Frottolisti
Direzione artistica Luca Piccioni, Massimiliano Dragoni, Emiliano Finucci
Il progetto Anonima Frottolisti nasce ad Assisi nel 2008 come risultato dell’incontro di musicisti provenienti da esperienze musicali e di studio
internazionali, collaboratori di alcuni tra i più noti ensemble di musica antica europei.
La prassi e la ricerca di Anonima Frottolisti è concepita attraverso l’utilizzo di partiture originali nella consapevolezza del valore della scrittura e della
teoria dell’epoca, cercando di esaltare al massimo l’arte compositiva pervenuta sino ai nostri giorni. Allo stesso tempo, l’estetica dell’ensemble è
continuamente influenzata da tutto ciò che dell’antichità è ancora dimostrazione vivente: dalla musica di tradizione orale alla musica colta, una ricerca
che tende a valutare quanto i due universi siano continuo arricchimento l’uno dell’altro.
Anonima Frottolisti si è esibita in Italia e all’estero in alcuni dei più importanti festival di musica antica, come: “Notte bianca della musica antica di
Zagabria – Croazia -HR”, “Stagione Concertistica di Città della Pieve 2010”, “Dvigrad Festival edizioni 2010-2011 – Croazia - HR”, “ Festival Musica
Cortese 2011, Friuli Venezia Giulia”, tournèe in Svezia 2010, Concerti alla Casa Museo Ivan Bruschi di Arezzo (2010), Stagione concertistica teatro di
Grottazzolina (FM) 2010, Mag – Festival di Marciano (2010) (PG), Sant’Elpidio a Mare (FM) 2011; Anonima Frottolisti ha collaborato come direzione
artistico - musicale con l’Ente Palio di Isola Dovarese 2011 (Cremona). Anonima Frottolisti collabora con l’Accademia di Arti Antiche Resonars di
Assisi, con il coro Armoniosoincanto dir. F. Radicchia, con Crypta Canonicorum dir. Emiliano Finucci, direttivo culturale della Quintana di Foligno
(Perugia), Calendimaggio di Assisi.
Anonima Frottolisti ha partecipato alla colonna sonora del docu-fiction “San Francesco e Frate Leone”, Lauro production e del docu-fiction su
Bernardo da Quintavalle.
Anonima Frottolisti è un progetto nato in collaborazione con AssociazioneRitmi - Assisi.
Il 27 Gennaio 2013, pubblicherà il lavoro “Musica disonesta-miti e racconti dall’Umanesimo” per la casa discografica Tactus.
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22 Giugno 2013 ore 21:00
Museo Civico San Francesco, Montefalco
“Canti di una brigata fiorentina”
Trattenimenti musicali nella novellistica toscana del Trecento
MICROLOGUS
Patrizia Bovi - canto, tamburello
Goffredo Degli Esposti - organo portativo, cornamusa
Gabriele Russo - viola, ribeca
Peppe Frana - liuto, guinterna
Enea Sorini - canto, tamburello
Nora Tigges - canto
Un nuovo programma del Micrologus, in occasione del VII centenario della nascita di Giovanni Boccaccio, che ricostruisce
i momenti musicali descritti nelle novelle toscane del Trecento.
Oltre al Decameron, abbiamo altre importanti opere toscane, come il Novellino, il Trecentonovelle di Sacchetti, il Paradiso
degli Alberti, con importanti citazioni di azioni musicali che descrivono esattamente come avveniva il “concerto” nell’Italia
del XIV secolo: in queste opere, la musica è sempre contestualizzata in alcuni piacevoli momenti della vita, soprattutto nello
stare insieme, raccontare storie, cantare e ballare nei convivi e nei giardini d’amore.
Da un’analisi accurata prevalgono alcuni tipi di vocalità, sia solistica che a 2 voci, per cantare ballate, madrigali e canzonette,
con l’intervento di alcuni strumenti musicali, soprattutto la viola, il liuto e l’organetto portativo, per accompagnare il canto
o eseguire musiche per la danza.
Le musiche sono quelle dei più importanti compositori che, a Firenze, nella metà del Trecento, parteciparono attivamente
alla vita e alla cultura della città.
Ensemble MICROLOGUS
I musicisti umbri, Patrizia Bovi, Goffredo Degli Esposti e Gabriele Russo, insieme con Adolfo Broegg (1961-2006), hanno fondato l’Ensemble
Micrologus nel 1984, con lo scopo di contribuire alla riscoperta e all’interpretazione della Musica Medievale, basandosi sulla ricerca delle fonti,
sulle indagini storiche, paleografiche, organologiche ed iconografiche.
Per questo utilizzano strumenti musicali che sono fedeli ricostruzioni di quelli dell’epoca, realizzati, con i loro suggerimenti, da costruttori specializzati,
con cui hanno preparato oltre 30 diversi spettacoli, alcuni in forma teatrale con scene e costumi, portandoli in concerto in Europa, Americhe e
Giappone.
Hanno registrato 25 CD, di cui due premiati con il “Diapason d’Or de l’Année” (nel 1996 “Landini e la musica fiorentina” e, nel 1999, “Alla
napolitana”), mentre il “Cantico della terra” ha ottenuto il “The Best of 2000 Award” dalla rivista Goldberg. Nel 2009, con il Libro-CD “Aragòn en
Nàpoles” ricevono il premio “Biggest Surprise” dal Boston Globe, nella lista Top Classical Albums dell’anno.
Il Micrologus collabora con il teatro e il cinema; registra, tra l’altro, la colonna sonora del film “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores; nel 2007-2009
ha effettuato un tour internazionale (Europa e Nord-America) con “Myth”, spettacolo di teatro-danza del coreografo Sidi Larbi Cherkaoui, insieme
alla compagnia belga di Toneelhuis.
Da dicembre 2009 sono attivi con Seminari e Corsi presso il Centro Studi Europeo di Musica Medievale “Adolfo Broegg”, a Spello (Pg) (www.
centrostudiadolfobroegg.it).
Numerose sono le registrazioni per RAI 1, RAI 2, Radio 3, Radio France Culture, Radio France-Musique, ORF Vienna, Radio Clara Belgio, Televisione
Slovena, Radio Suisse, Asahi Television di Osaka.
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6 Luglio 2013 ore 21:00
Chiostro di Sant’Agostino, Montefalco
“Skrjabin, o il delirio dell’infinito”
Concerto pianoforte M°Alessandro Bistarelli
FINISSAGE MOSTRA “VESTIti D’ARTE” A CURA DI CLAUDIA BOTTINI
Dal Romanticismo al Decadentismo: viaggio nell’ Europa musicale fra ottocento e novecento
Alessandro Bistarelli
Alessandro Bistarelli, nato a Città di Castello, ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio di Perugia, con Alberto Ciammarughi e Danuta
Chmielecka, diplomandosi in pianoforte. Si è poi perfezionato a Roma con Eugenio De Rosa, ed a Genova con Massimiliano Damerini.
Ha inoltre frequentato corsi di interpretazione pianistica con Guido Agosti, György Sandor, Andrea Pestalozza, Konstantin Bogino, e, per l’interpretazione
bachiana, con Huguette Dreyfus. Per la didattica pianistica ha seguito i corsi di Christiane Montandon presso la Scuola di Musica di Fiesole, e di Piotr
Lachert presso l’Accademia Musicale Pescarese.
Frequenta presso il Conservatorio di Musica di Perugia il Biennio Accademico di Secondo Livello (Pianoforte), nella classe del M° Stefano Ragni.
È stato ospite dell’Associazione Musicale Girolamo Frescobaldi di Perugia, dell’Associazione Culturale L’Orfeo di Spoleto, dell’Associazione Amici
della Musica di Cortona, del Festival Internazionale di Musica da Camera Italiana del Comprensorio del Trasimeno, del Centro Italiano Diffusione
Musica da Camera di Anzio, dell’Associazione Musicale Orfeo Stillo di Paola, della Rassegna Musicale Spoltore Musica, dell’Associazione Amici
della Musica di Sansepolcro, del Festival Max Reger a Merano, del Festival Chioggia Laguna d’Arte, del Todi Festival.
Nel 1988 e nel 1990 è stato invitato per tournées di concerti in Messico, con recitals in San Louis Potosì, Puebla, Morelia, Acapulco, Còrdoba,
Veracruz, Toluca, Guadalajara.
Ha suonato per gli Istituti Italiani di Cultura in Finlandia (Helsinki, dicembre 2002) ed in Libia (Tripoli, settembre 2008).
Nel marzo 2009 ha tenuto un concerto a Yverdon Les Bains (Svizzera) per il Cenacolo.
Da alcuni anni Alessandro Bistarelli si dedica allo studio ed alla diffusione della musica pianistica del compositore contemporaneo polacco Piotr
Lachert, di cui è appassionato interprete. In questa veste l’Istituto Polacco di Roma lo ha invitato a tenere un concerto, alla presenza del compositore
(maggio 2006).
Ha insegnato pianoforte presso l’Istituto Musicale “Girolamo Frescobaldi” di Perugia, presso la Scuola Comunale di Musica “Luigi Mancinelli” di
Orvieto e nei Corsi Musicali delle Scuole Medie di Marsciano e Todi.
Attualmente è docente di pianoforte presso la Scuola Media ad Indirizzo Musicale “Francesco Pennacchi” di Petrignano di Assisi.
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14 Luglio 2013 ore 18:00
Museo Civico San Francesco, Montefalco
“Cristo del mandrione”
Poesia, prosa e canzoni di Pier Paolo
con:
Massimo Popolizio e Elisabetta Piccolomini (voci recitanti), Bruno Moretti (pianoforte)
FINISSAGE MOSTRA “SACRO E PROFANO”
“Pur sopravvivendo, in una lunga appendice
d’inesausta, inesauribile passione
-che quasi in un altro tempo ha la radiceso che una luce, nel caos, di religione,
una luce di bene, mi redime il troppo amore nella disperazione.....”
In questi versi del’59 c’è la sintesi dei testi che leggiamo oggi, testi che contengono nella loro essenza quella che sarà la
fine di Pasolini e che auto distruttivamente e profeticamente ha sempre saputo e a cui forse non ha voluto o potuto sottrarsi.
Nelle poesie che proporremo c’è quasi un desiderio di serenità, i testi in prosa invece sono carichi di una violenza che vi si
contrappone.
Ed è da questa contrapposizione che nasce la possibilità di un’arte che ben rappresenta il tema di questa rassegna:
Sacro e Profano.
Massimo Popolizio
Ottimo attore cinematografico e teatrale, si diploma all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico nel 1984.
A teatro, diventa l’ottimo interprete di “Strano interludio”; “Gli ultimi giorni dell’umanità”; “Misura per misura”; “Re Lear”; “I due gemelli veneziani”;
“Peer Gynt”; “Ruy Blas”, “Il lutto si addice ad Elettra” fino a “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana” e “I fratelli Karamazov”. Il tutto vincendo
naturalmente numerosi premi Ubu.
Debutta nel cinema nel 1989 grazie al film drammatico L’assassina (1989) con Margaret Mazzantini ed Elena Sofia Ricci, ma è soprattutto un
buonissimo interprete televisivo che si concede all’occhio della telecamera per miniserie come: Requiem per voce e pianoforte (1991) di Tomaso
Sherman con Vittorio Amandola, Simona Cavallari, Maurizio Donadoni e Daniela Morelli e La famiglia Ricordi (1995) di Mauro Bolognini con Luca
Barbareschi, Agostina Belli, Vittoria Belvedere, Lino Capolicchio, Alain Cuny, Alessandro Gassman, Massimo Ghini, Domiziana Giordano, Anna
Kanakis, Lucrezia Lante della Rovere, Angela Molina, Laura Morante, Kim Rossi Stuart e Melba Ruffo.
Nel 1993, torna al cinema con Caccia alle mosche, seguito nel 1995 da Cuore cattivo (1995). È poi diretto dai fratelli Paolo e Vittorio Taviani in Le
affinità elettive (1996) e torna al piccolo schermo con L’attentatuni (2001) e La stagione dei delitti (2007).
Nastro d’Argento per il migior doppiaggio maschile per Hamlet (1996), è la voce di Tim Roth nel film “La leggenda del pianista sull’oceano” e “Lie
to Me”, di Lord Voldemort nella saga dei film di “Harry Potter”, di Tom Cruise in “Eyes Wide Shut” e di Lionel Abelanski (Shlomo) in “Train de vie”.
Spesso diretto da Michele Placido, ha recitato anche in Mare nero (2006) e in Mio fratello è figlio unico (2007) di Daniele Luchetti, con Riccardo
Scamarcio, Elio Germano, Angela Finocchiaro e Luca Zingaretti. Il suo ruolo è quello del padre di Accio. Ma è anche Bernard in Amore che vieni,
amore che vai (2008) e Vittorio Sardella in Il divo (2008). Nel novembre 2012 inizierà le riprese del nuovo film di Paolo Sorrentino.
Elisabetta Piccolomini
Grande attrice teatrale, inizia a lavorare accanto ad Alessandro Fersen, interpretando sotto la sua direzione, fra il 1977 e il 1979, “Fuenteovejuna” di
Lope de Vega, “La Fantesca” di Giovan Battista Della Porta e “Leonce e Lena” di Georg Büchner. A queste rappresentazioni seguono quelle dirette
da Sandro Sequi: “Stella”, “L’isola disabitata”, “I pettegolezzi delle donne”, “Bellini”, “I pitocchi fortunati”, “I villeggianti”, “La sposa di campagna”
e “Olimpiade e Britannicus”. Nel 1984, interpreta “La guerra di Troia non si farà”, l’anno successivo recita in “Diluvio a Norderney”, poi la si
vedrà in “Clavigo”, “Zoo o lettere di non amore”, “Il misantropo”, “Saluti dal buco nero”, “La dama e il cavaliere”, “Lunaria”, “Cocktail Party”, “Il
marinaio”, “Gelato di campagna”, “Medea” (1997) di Luca Ronconi, “Il ventaglio bianco”, “Il folle e la morte”, “Un equilibrio delicato”, “Il nipote
di Wittgenstein” e “Erano tutti miei figli”.
Nel cinema la vedremo nel film di Nina Di Majo Autunno (1999) con Marino Masé, partecipando poi nel 2010 alla sua commedia “Matrimoni e altri
disastri.”
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Prende parte anche a Chimera (2001), Il siero della vanità (2003), Fino a farti male (2004), Un gioco da ragazze (2008) di Matteo Rovere con
Filippo Nigro, Cosa voglio di più (2010) di Silvio Soldini e Gianni e le donne (2011) dell’attore e regista Gianni Di Gregorio. Nel 2012 è nel cast del
drammatico “L’industriale”, diretta da Giuliano Montaldo. Altri impegni nel piccolo schermo in alcuni episodi di Don Matteo (2001), Orgoglio (2004),
Il maresciallo Rocca (2005), I liceali (2009), Tutti pazzi per amore (2011).
BRUNO MORETTI
Formato alla scuola di Nino Rota, ha scritto musica per il teatro, il cinema e la televisione. I suoi balletti sono andati in scena con compagnie di
rilievo internazionale come Aterballetto e Stuttgart Ballet. Nel 2002 il suo Vespro è stato eseguito allo State Theatre di New York dal New York City
Ballet su coreografia di Mario Bigonzetti, entrando nel repertorio della compagnia statunitense. Frutto della feconda collaborazione con Bigonzetti
Caravaggio, balletto in due atti, è stato presentato nel 2008 allo Staatsoper di Berlino. Altrettanto stimolante il saldo rapporto con il New York City
Ballet: nel 2010 infatti Luce Nascosta, sua quarta commissione, si è avvalsa delle scenografie di Santiago Calatrava. In Italia i suoi lavori sono stato
eseguiti da istituzioni quali il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro Regio di Parma, il Teatro Verdi di Trieste e il Regio di Torino. Direttore d’orchestra è
stato presente sui podi del Teatro La Fenice di Venezia, del San Carlo di Napoli, del Comunale di Firenze, del Festival Pucciniano di Torre del Lago,
al Barbican Center di Londra, in Cina, Giappone, Canada e Stati Uniti.
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“dalla Grazia alla Bellezza inquieta”
27 Luglio - 31 Agosto 2013
Museo San Francesco
Sabato 27 Luglio gli spazi espositivi del Museo di San Francesco metteranno in scena la Bellezza in tutte le sue declinazioni.
Il concetto estetico di Bello trova nei secoli varie interpretazioni, lasciando le disquisizioni filosofiche ad altra sede, la mostra
vuola essere un omaggio alla bellezza come creazione del cinema e come stato di grazia, attraverso un linguaggio fatto di
parrucche, accessori e magnifici costumi realizzati dalle Sartoria Cerratelli e Gelsi.
Costumi dei film:
- “Fratello Sole e sorella Luna” di Franco Zeffirelli
- “Los Borgias” di A.Hernandez
- “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli
- “La figlia di Elisa, ritorno a Rivombrosa” di Stefano Alleva
- “ Il Falco e la colomba” di Giorgio Serafini
SARTORIA CERRATELLI Nata all’inizio del secolo per volontà di un artista lirico, il baritono Arturo Cerratelli, uno dei primi interpreti della
“Boheme” di Giacomo Puccini, la Casa d’Arte Cerratelli è divenuta col tempo la più antica e più bella gemma dell’arte italiana degli abiti di scena.
La sua attività infatti fu iniziata nel 1916 ed è continuata fino ad oggi perpetuandosi, non solo come tradizione rispettata di padre in figlio, ma anche
come attento ed appassionato impegno da parte dei membri della famiglia che in questo periodo si sono succeduti.
Dal teatro lirico e di prosa, agli spettacoli televisivi, al cinema, al balletto, è stato un susseguirsi di titoli divenuti famosi, di registi e figurinisti di risonanza mondiale con cui la Sartoria Cerratelli ha collaborato per la realizzazione di costumi che hanno contribuito a rendere famosi moltissimi lavori.
Tra i registi ricordiamo fra gli altri: Mauro Bolognini, Silvano Bussotti, Renato Castellani, Georges Chazalet, Edoardo De Filippo, F. Enriquez, Ugo
Gregoretti, J. Miller, Jean Pierre Ponnelle, Luca Ronconi, Otto Schenk, Giorgio Strehler, Luchino Visconti, Franco Zeffirelli.
Tra i figurinisti italiani e stranieri possiamo citare, senza voler omettere volontariamente nessuno: Anna Anni, M. Balò, A. Buti, S. Blane, C. Cagli, P.
Cascella, F. Casorati, V. Colasanti, P. Conti, L. Coutaud, S. Dalì, E. d’Assia, Maria de Matteis, Danilo Donati, M. Escoffier, L. Fini, E. Frigerio, L. Ghiglia,
P. Grossi, E. Guglielminetti, Renato Guttuso, P. Hall, P. Halmen, E. Job, M. Kamer, O. Koloschka, E. Luzzati, M. Maccari, E. Marini, M. Monteverde, O.
Nicoletti, W. Olandi, P. L Pizzi, J. P. Ponelle, J. Rose, U. Santicchi, Gino Carlo Sensani, Piero Tosi.
Tra i lavori eseguiti ne citiamo solo alcuni: Risale al 1939 il primo film “Un’avventura di Salvator Rosa” poi seguito da altri importanti produzioni come
“El Cid”, “La Caduta dell’Impero Romano”, “55 Giorni a Pechino”, e con Franco Zeffirelli: “La Bisbetica Domata”, “Romeo e Giulietta”, “Fratello Sole
e Sorella Luna” e “Otello”. Fra i più recenti: “La Venexiana” di Bolognini, “Camera con vista” di James Ivory, “Les Dames Galantes” di Tacchella e
“Hamlet” di Zeffirelli.
GELSI COSTUMI D’ARTE Daniele Gelsi nasce e vive a Gualdo Tadino dove, nella sartoria di famiglia, scopre la sua passione per il lavoro
artigianale, ed è proprio lì che acquisisce matura e perfeziona la sua preparazione.
Vivendo in Umbria, l’interesse che manifesta per l’arte e la pittura, lo conduce ad appassionarsi alla storia del costume.
Il fascino per i costumi storici e di scena lo porta fin dalla gioventù a diplomarsi, dapprima come“modellista e sviluppatore taglie”, poi “stilista di
moda e storia del costume”, frequenta inoltre stage di artigianato medievale e corsi di tintura naturale. La sua esperienza professionale più importante
e significativa, in campo sartoriale ed artistico, avviene grazie all’incontro con Giorgio Tani, capo sarto (per trentasei anni) della prestigiosa casa
d’arte “Cerratelli” di Firenze. Collabora con il maestro dal 1995 al 2003 studiando, approfondendo, acquisendo abilità nel “taglio storico” (dalle
dinastie d’Egitto, al XX secolo) accrescendo nuove competenze e tecniche. Matura perfezionandole, le sue già manifeste capacità artistiche, nel
campo della costumistica e della sartoria teatrale. Lo studio dei meravigliosi costumi del “Fratello sole e Sorella luna” e “Romeo e Giulietta” che
Tani realizza magistralmente per il premio Oscar Danilo Donati, e la Maria Stuarda di Anna Anni, tutti per la regia di Franco Zeffirelli, sono lo specchio
con il quale Daniele si confronta.
Innumerevoli le sue esperienze nelle più importanti rievocazioni storiche italiane, dalla Quintana di Foligno al Calendimaggio di Assisi, per citarne
alcune, notevole il lavoro in teatro dove realizza e firma i costumi per “Festa Fiorentina” di Maurizio Smith, l’opera “Gentile da Fabriano” lavorando
al fianco di Antonio Paolucci compianto direttore del Teatro Sistina; collabora con la costumista Sandra Cardini, per la quale realizza i costumi del
“Tartufo” per la regia di Carlo Cecchi, con lo Studio Festi attua collaborazioni per alcuni spettacoli nel Nord e nel Sud Italia, nel 2011 prende parte
alla realizzazione di alcuni costumi, commissionati dal laboratorio Pieroni di Roma, della Turandot firmata da Maurizio Millenotti per la regia di Franco
Zeffirelli, nel 2012 firma i costumi di “Re Lear” per la regia di Michele Placido e Francesco Manetti, l’ultima fatica teatrale risale al Febraio 2013 dove
esegue interamente il taglio dei costumi di “Rigoletto” per il Carlo Felice di Genova firmati dalla nota stilista Regina Schrecker.
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Il suo approccio all’ambiente cinematografico avviene attraverso il costumista Luciano Capozzi, per il quale realizza i costumi dei film “Los Borgia”
e “Federico II”, “la Figlia di Elisa ritorno a Rivombrosa” il “Falco e la Colomba” fino all’ultimo recente lavoro “Il commissario Nardone” e numerosi
cortometraggi.
Daniele Gelsi, è attualmente titolare dell’omonima sartoria , dove continua la sua produzione di splendide opere di artigianato.
Jane Alexander esordisce televisivamente nel 2001 nel game show notturno di LA7 Zengi, all’interno del contenitore Call Game. Più tardi, sempre
su LA7, conduce Blind Date. Nel 2006 su RaiSat Cinema conduce uno speciale sulla 63ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Esordisce sul grande schermo con un cameo nel film Le donne non vogliono più di Pino Quartullo. Recita anche nell’Uomo delle stelle di Giuseppe
Tornatore, e in Prendimi l’anima di Roberto Faenza. Tra le fiction tv più conosciute a cui ha preso parte, la serie tv Elisa di Rivombrosa, dove interpreta
la marchesa Lucrezia Van Necker Beauville, Ho sposato un calciatore, regia di Stefano Sollima, e La freccia nera, diretta da Fabrizio Costa.
Nel 2007 interpreta nuovamente il ruolo della marchesa Van Necker in La figlia di Elisa - Ritorno a Rivombrosa, diretto da Stefano Alleva, seguito della
serie Elisa di Rivombrosa. Nel 2008 interpreta Alessia nella miniserie televisiva Anna e i cinque. Nel 2009 torna su Rai 1 con la serie Il commissario
Manara, diretta da Davide Marengo, dove interpreta il ruolo del medico legale Ginevra Rosmini.
Il 2011 la vede conduttrice della trasmissione di Italia 1 Mistero, programma che ritornerà a condurre anche nel successivo anno (coadiuvata da
Paola Barale, Marco Berry, Daniele Bossari, Andrea G. Pinketts e Nicole Pelizzari). Dall’autunno 2012 al gennaio 2013 presenta il programma Volo in
diretta, nella seconda serata di Rai 3, al fianco di Fabio Volo, per poi tornare a condurre Mistero anche nel 2013.
Noemi Smorra vince il Festival degli sconosciuti, nel 1998 nella categoria Gruppi, e due anni dopo il concorso Roma Festival con il brano
inedito, da lei scritto, La vita. Dal 2002 al 2003 viene selezionata come cantante tra i giovani talenti a Domenica In. Nel 2007 e nel 2008 recita in
alcuni episodi di Don Matteo e La figlia di Elisa - Ritorno a Rivombrosa; interpreta inoltre Pia De’ Tolomei in “La Divina Commedia. L’Opera”. Dal
2009 al 2010, è cantante e attrice a Domenica In. 7 Giorni. Nel 2010, legge alcuni brani dei cinque finalisti del 64º Premio Strega ed interpreta Lucia
Mondella in “I promessi sposi - Opera moderna”. Nel 2012 incide la sigla di testa e quelle di coda dell’anime giapponese Fresh Pretty Cure!, mentre
l’anno successivo canta la sigla di HeartCatch Pretty Cure!.
Nel 2013 partecipa al talent show The Voice of Italy nella squadra di Raffaella Carrà.
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ARMONIE D’ARTE 2013
Curatori
Alessia Vergari nasce a Foligno (PG).
Nel 2009 consegue, con il massimo dei voti, la Laurea Specialista in Progettazione delle Scenografie, degli Allestimenti e delle Architetture d’Interno
presso la Facoltà di Architettura de “La Sapienza” di Roma, con una tesi in museografia dedicata agli abiti più significativi di Mila Schon.
Ha maturato esperienze di progettazione e allestimento in occasione dell’edizione AltaromAltamoda 2008 (Redstudio s.r.l.) e della collaborazione
con l’ufficio progettazione allestimento e grafica dell’Istituto nazionale del Commercio Estero (Ideazione e progettazione di allestimenti fieristici per
l’Italia all’estero, in particolare Music China 2010, Health 2011 Dubai e Fiera del libro a Francoforte).
Nel 2010 si specializza al Corso di Alta Formazione in “Temporary Space & Exhibition Design”, presso il Polidesign di Milano. In questa circostanza
elabora, come gruppo HI5, un concept store per BTicino, il progetto riceve molti apprezzamenti, viene esposto alla Triennale di Milano (Fuorisalone
2010) e pubblicato nella rivista “Allestire”, marzo-aprile 2010.
La natura eclettica del suo lavoro la porta a confrontarsi con diverse discipline e a ricercare, sperimentare e incoraggiare le contaminazioni tra diversi
settori artistici-scientifici e nel 2011 consegue il Master di II livello in “Curatore di Arte Contemporanea”, tenuto da Simonetta Lux, presso l’Università
La Sapienza di Roma.
Continua ad operare nel campo dell’esposizione e cura dell’arte contemporanea e nel 2011, insieme alla curatrice Maddalena Rinaldi, fonda il
gruppo curatoriale “VR_art curator” e il magazine di settore “VR_media lab”, nel 2012 vince il bando “Independents 3” dedicato alle realtà curatoriali
indipendenti a “artVerona 2012”, la fiera delle gallerie d’arte italiane.
CLAUDIA BOTTINI
Laureata in Lettere, con indirizzo storico-artistico all’Università degli Studi di Perugia nel 2005, lavora nel 2006 come catalogatrice per la Soprintendenza
di Vicenza Rovigo Verona. Nel 2007 si diploma al Master universitario di II livello in Studi storico- artistici e di tutela e valorizzazione del patrimonio
culturale e dell’ambiente, all’Università LUMSA di Roma, per operare in enti ed istituzioni deputati alla gestione del patrimonio culturale.
Segue diversi corsi di formazione per lavorare nel settore dei beni culturali, sia a Roma che a Perugia. Dal settembre 2007 inizia uno stage presso la
Direzione per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, collaborando al progetto di archeologia industriale Polo Tiburtino a Tivoli.
Finito il tirocinio, continua tutt’oggi a lavorare al progetto, come consulente scientifico per il piano di valorizzazione del Santuario di Ercole Vincitore a
Dal 2009 fa parte della redazione della rivista Patrimonio Industriale, per cui ha pubblicato: Il progetto Polo Tiburtino e il museo di archeologia in
centrale Enel Acquoria-Tivoli; Il Museo del Vetro di Piegaro; Il MIG Museo della Ghisa;
Il Paesaggio artificiale, da Turner a Kandinskij. Interessata alle tecniche artistiche legate al mondo industriale, nel 2012 si diploma alla Scuola di
Specializzazione di Storia dell’Arte di Viterbo, con una tesi sulla Light Art. Ha pubblicato ricerche storico-artistiche, per la Galleria d’Arte Moderna di
Roma, con l’ed. Gangemi ed Electa. Tivoli, ex sito industriale. È curatrice di diverse mostre d’arte contemporanea.
ANDREA GRISANTI E PAOLA BORTOLOTTI
Andrea Grisanti nasce a Montefalco il 13 luglio del 1971.
Nel 1995 frequenta a Firenze un corso per imparare la tecnica dell’affresco e negli anni successivi, per conto e sotto la supervisione della
soprintendenza di Perugia, esegue 3 opere ad affresco da sistemare in alcune edicole votive in cui l’originale decorazione era andata perduta.
Coltiva da sempre la passione per l’arte antica e per l’arte contemporanea, tanto che nel 2009 trasforma un palazzo storico di Montefalco in un
boutique hotel con all’interno una galleria d’arte dove organizza, insieme a Paola Bortolotti mostre di artisti contemporanei (Neil Moore, Paolo
Staccioli, Daniel Egnéus, Ilaria Margutti, Sabina Feroci, Alessandro Kokocinski, Giovanni Tommasi Ferroni, Giuliano Geleng, il pittore personale
Fellini ).
Iniziano da allora delle collaborazioni con la Selective Art di Parigi, per la quale organizza nel novembre 2011 due mostre personali di artisti romani
Graziano Carotti e Alecci&DiPaola che riscuotono un notevole successo.
Da sempre anche appassionato di costume storico, è responsabile insieme a Paola Bortolotti dal 1999 di uno spettacolo rinascimentale che ogni
anno viene messo in scena durante una rievocazione storica dal nome Fuga del Bove.
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“Il sacro e il profano”
2 Giugno - 14 Luglio 2013
Immagini rappresentative dei costumi e dei protagonisti dell’evento in programma
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“dalla Grazia alla Bellezza inquieta”
27 Luglio - 31 Agosto 2013
Immagini rappresentative dei costumi e dei protagonisti dell’evento in programma
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