azz J diretto da Antonio Calenda sotto le stelle del Sotto le stelle del Jazz Politeama Rossetti sabato 28 aprile 2007 diretto da Antonio Calenda Jazz sotto le stelle del Alboran Trio Giovanni Allevi Francesco Cafiso Quartet with special guest Fabrizio Bosso Stefano Di Battista Quartet presenta Neri Marcoré concerto straordinario per il 175° anniversario delle Assicurazioni Generali durata dello spettacolo 2 ore e 30’ circa con intervallo il programma Francesco Cafiso Quartet with special guest Fabrizio Bosso Francesco Cafiso sax Fabrizio Bosso tromba Riccardo Arrighini pianoforte Aldo Zunino contrabbasso Stefano Bagnoli batteria Alboran Trio Paolo Paliaga pianoforte Dino Contenti contrabbasso Gigi Biolcati batteria e percussioni - intervallo Giovanni Allevi pianoforte Stefano Di Battista Quartet Stefano Di Battista sax alto e soprano Eric Legnini pianoforte Dario Rosciglione contrabbasso Marcello Di Leonardo batteria presenta Neri Marcoré POLITEAMA ROSSETTI - TRIESTE SSSEHNKOOAPPEEP sabato 28 aprile 2007 - ore 20.30 succederanno sul palcoscenico del Politeama Rossetti, sarà un presentatore che sa coniugare verve, classe e originalità, quale Neri Marcorè. L’artista, che intreccia lavori teatrali e televisivi, è noto al grande pubblico per le sue partecipazioni a trasmissioni di successo, al recente Festival di Sanremo, ma è anche ammirato conduttore di Per un pugno di libri e attore di film importanti, fra cui Il cuore altrove di Pupi Avati che gli è valso la candidatura al David di Donatello. La prima fra le “stelle del jazz” che sabato sera illumineranno il maggior teatro regionale sarà Francesco Cafiso, enfant prodige che non ancora diciottenne ha già suonato nei più importanti templi del jazz internazionale, come il mitico Lincoln Center di New York. Già a nove anni, colpiva i maestri più accreditati per la sua maturità espressiva e le capacità d’improvvisazione: il suo straordinario modo di suonare il sax incanterà il pubblico di Trieste, al quale Cafiso dedica un programma affascinante assieme ai membri del suo quartetto e a un ospite d’eccezione, il grande trombettista Fabrizio Bosso. Dal “sax incendiario” di Cafiso passeremo alle preziose atmosfere dell’Alboran Trio. Come il Mare di Alboran è crocevia di essenze, tradizioni e culture, allo stesso modo il Trio che ne porta il nome è un incontro fra personalità diverse che cercano un nuovo suono per la più tradizionale delle formazioni, sulla base del dinamismo compositivo di Paolo Paliaga, anche pianista del gruppo. A Giovanni Allevi e al suo sorprendente pianoforte, il compito d’aprire la seconda parte di Sotto le Stelle del Jazz, con una serie di splendidi brani tratti dal suo recente album JOY: «La Musica – scrive Allevi – così immateriale e impalpabile, è capace di sconvolgere esistenze e destini»: alla platea essa regalerà certo profonde emozioni. Infine l’energia, l’eleganza e il sound di un importante protagonista del jazz, quale Stefano Di Battista che con il suo quartetto, invaderà il palcoscenico per una conclusione in grande stile, con l’eccellente sassofonista impegnato in improvvisazioni di assoluto coinvolgimento. Ilaria Lucari Il 2007 è un anno speciale per Assicurazioni Generali, che celebra il 175° anniversario della fondazione. Oltre alle tradizionali attività che vedono la Compagnia da sempre impegnata in molteplici progetti di stampo culturale e sociale, per celebrare questo particolare traguardo, sono state pensate diverse iniziative speciali. Nasce in quest’ambito Sotto le Stelle del Jazz una serata creata in partnership con il Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia, in cui Assicurazioni Generali ha il piacere di offrire alla città di Trieste un concerto di artisti di assoluta eccellenza nel panorama del jazz italiano e internazionale. L’evento ha suscitato immediatamente l’entusiasmo del pubblico che ha esaurito in poche ore – lo scorso 3 aprile, giorno dell’apertura della prevendita – tutti i biglietti a disposizione al Politeama Rossetti. L’intento artistico di Sotto le Stelle del Jazz è di offrire in un’unica serata – e si deve riconoscere anche in ciò la singolarità dell’evento – quattro concerti degli artisti di maggior qualità e prestigio dell’attuale mondo del jazz italiano: Francesco Cafiso, l’Alboran Trio, il pianista Giovanni Allevi e Stefano Di Battista. Una scelta musicale nient’affatto casuale: proprio in occasione dei 175 anni, affiancando al consueto focus sulla musica classica il jazz, Generali ha voluto dare un segnale che dimostra come, pur affondando le proprie radici nella tradizione, la Compagnia è sempre stata attenta al nuovo e al contemporaneo. In programma, dunque, nomi di alto livello: artisti e formazioni impeccabili per la competenza nella tradizione musicale jazzistica ed entusiasmanti per la pulsazione creativa, per le sorprendenti capacità d’improvvisazione, costantemente ospiti delle maggiori rassegne jazz internazionali e ammirati partner di musicisti fra i più quotati. Ecco allora che l’evento si fa addirittura imperdibile e si rivela un’occasione importante per la città di Trieste, scelta quale adeguata cornice di Sotto le Stelle del Jazz per il fatto di essere la storica sede delle Assicurazioni Generali e per la profonda e antica tradizione musicale che la contraddistingue. A fare da trait d’union fra i musicisti che si Francesco Cafiso Quartet with special guest Fabrizio Bosso FRANCESCO CAFISO. Già a nove anni muove i primi passi facendo esperienze con musicisti di fama internazionale come Bob Mintzer, George Gruntz, Maria Schneider, Gianni Basso. Nel 2001, ad Urbisaglia, partecipa e vince il “Premio nazionale Massimo Urbani” dimostrando, nonostante la giovane età, un’incredibile maturità musicale ed una sorprendente capacità d’improvvisazione. Decisivo è il suo incontro con Wynton Marsalis che avviene a Pescara, durante il Festival jazz, il 18 Luglio del 2002. Marsalis è talmente stupito dalle qualità di Francesco, che lo porta con se ed il suo settetto nell’European tour 2003, durante il quale lo fa suonare sui prestigiosi palchi delle più grandi città d’Europa. Nel settembre 2003 gli viene assegnato il prestigioso Premio Positano Jazz. Durante questo evento ha l’opportunità di esibirsi davanti agli organizzatori dei Festival jazz più importanti al mondo che, subito, ne apprezzano il notevole talento. È l’inizio di una “escalation” di importanti esperienze: nel dicembre 2003, Umbria Jazz in the Winter, ad Orvieto, accompagnato da Franco D’Andrea, Giovanni Tommaso e Roberto Gatto; nel gennaio 2004, la partecipazione all’annuale Convention degli educato- È il ‘’caso’’ del jazz italiano di oggi: tutti lo vogliono, tutti lo chiamano, tutti lo premiano con applausi scroscianti, anche i più affermati maestri del jazz. Un entusiasmo spontaneo lo accoglie dovunque si presenti con il suo sax incendiario. Ad imprimere una svolta internazionale alla carriera di Francesco Cafiso, “enfant prodige” del jazz nazionale – non ancora diciottenne - è stato l’ incontro col celebre trombettista americano Wynton Marsalis, il cui apprezzamento si è poi concretizzato in numerosi tour mondiali ed inviti nei più famosi templi del jazz degli Stati Uniti. Oggi Cafiso è di casa al mitico Lincoln Center di New York, suona a fianco dei big più celebrati, ma, ciò che più conta, è apprezzato non tanto come ragazzo prodigio ma principalmente per il suo straordinario modo di suonare. Quando si ascolta Francesco Cafiso viene in mente l’aforisma di Satchmo: «Se devi chiedere cos’ è il jazz, non lo saprai mai». Cafiso non lo deve chiedere a nessuno, perché l’ha nel dna. ri di jazz (I.A.J.E.) a New York durante la quale riceve l’International Jazz Festivals Organization Award(I.J.F.O.) davanti ad un’immensa platea di maestri e musicisti. Nella stessa occasione, per Umbria Jazz, all’Hotel Hilton, suona accompagnato da un trio eccezionale: James Williams, Ray Drummond e Ben Riley. Tra il pubblico, ad ascoltarlo, sono presenti personaggi di spicco del jazz internazionale come Percy Heat, Clark Terry,Phil Woods, Tony Bennett, George Wein, Jamey Aebersold e molti altri. Varie volte si esibisce al Lincoln Center, nella “Alice Tully Hall” e nella “Avery Fisher Hall” con Wynton Marsalis e la Lincoln Center Orchestra dove riscuote un grandissimo successo. Dal 18 al 27 Maggio scorso si reca nuovamente a New York dove si esibisce: - all’Istituto Italiano di Cultura accompagnato da James Williams e dal trio di Harry Allen; - al Lincoln Center assieme alla Lincoln Center Orchestra in occasione del “Ninth annual Essentially Ellington 2004” (High school jazz competition & festival) e nei prestigiosi jazz club BB King e Iridium. In quest’ultimo, presentato da Umbria Jazz e accompagnato da James Williams, Gregory Ryan e Yoron Israel, per due sere consecutive apre i concerti per Jackie McLean. Durante l’estate 2004, Francesco si esibisce in alcuni dei grandi Festivals europei quali quello di Vienne (F), Vienna (A), North Sea (NL), ed in Italia ad Umbria Jazz, Pescara, Ancona, la Spezia e molti altri, suonando con grandi musicisti come Joe Lovano, Hank Jones, George Mraz, i Manhattan Transfer, Wynton Marsalis e la Lincoln Center Orchestra, la Count Basie Orchestra, Dado Moroni, Reggie Johnson,Doug Sides e naturalmente con il suo abituale trio, tutto italiano, formato da Riccardo Arrighini, Aldo Zunino e Stefano Bagnoli. Lo scorso agosto, ancora una volta, per migliorare l’inglese ma soprattutto per fare esperienze di ascolto di nuovi generi e stili musicali, Francesco si reca nel luogo dove il jazz è nato, a New Orleans, dove suona con Ellis Marsalis, Jason Marsalis, Thadeus Richard, Bob Franch, Maurice Brown, Jonathan Batiste,Teo Ludwig, Steve Armstrong, Jerry Jumonville, Rob Block e con molti altri importanti musicisti del luogo ricevendo, contemporaneamente, delle speciali lezioni da Alvin Batiste. Nel novembre 2004, Francesco partecipa e vince la “World Saxophone Competition” durante il London Jazz Festival. Alla fine di dicembre ‘04 Francesco suona con successo ad Umbria Jazz Winter, ad Orvieto, con Cedar Walton, Lewis Nash e David Williams ed anche con Bill Charlap, Peter Washinton e Kenny Washinton. A marzo di quest’anno, in occasione del 50° anniversario della morte di Charlie Parker, Francesco suona, con successo, al Festival Jazz di Terrassa (Spagna) con il Mulgrew Miller Trio, con Jessie Davis e Vincent Harring. In questi pochi ma intensi anni di attività, ha collaborato e fatto esperienze musicali, oltre che con quelli già citati, con tanti altri grandi musicisti quali: Kenny Wheleer, Garrison Fewell, Cassandra Wilson, Roy Hargrove, Bob Wilber, Henry Hallen, Joe Cohn, Joel Forbes, Chuck Riggs, Flavio Boltro, Enrico Rava, Andrea Pozza, Rosario Bonaccorso, Gianluca Petrella, Marco Tamburini, Stefano Di Battista, Doctor 3, Pietro Tonolo, Massimo Moriconi, Irio De Paula, Fabrizio Bosso, Stefano Bollani, Ares Tavolazzi, Massimo Manzi, Andrea Beneventana, Renato Sellani, Daniele Scannapieco, Nico Menci, Gianni Cazzola, Paolo Benedettini, Romano Mussolini, Nico Gori, Paolino Dalla Porta, Nicola Mingo, Franco Testa, Sandro Gibellini, Antonio Ciacca ecc. e con i più affermati musicisti siciliani quali: Giovanni Mazzarino, Claudio Cusmano, Nello Toscano, Dino Rubino, Carlo Cattano, Calogero Marrali, ecc. Ha già registrato tre dischi “live” per l’etichetta Philology: “Very Early” ; ”Standing Ovation at Pescara Jazz Festival” (in duo con Franco D’Andrea) e “Concerto for Michel Petrucciani” accompagnato dal Riccardo Arrighini Trio. Ha collaborato inoltre alla registrazione del disco “First” (Philology) dell’Orchestra jazz del Mediterraneo che ha ospitato, per l’occasione, Pietro Tonolo. Attualmente, oltre a frequentare il Liceo Linguistico, Francesco segue il VII anno nella classe di flauto traverso presso il Conservatorio musicale Vincenzo Bellini di Catania, dove si sta preparando per il conseguimento del diploma. Contemporaneamente studia anche pianoforte jazz. Nel 2005 ha pubblicato per la Venus Records “New York Lullaby” con il suo New York quartet – David Hazeltine (p), David Williams (b), Joe Farnsworth (dr). A febbraio è uscito il suo ultimo cd per la Cam Records “Happy Time” registrato con il quartetto italiano. FABRIZIO BOSSO. Nato a Torino il 05.11.73 inizia lo studio della tromba a 5 anni con suo padre, trombettista anche lui. A 15 anni si diploma in tromba presso il conservatorio G. Verdi di Torino. A 12 anni si avvicina al jazz suonando in Big Band e in piccoli gruppi. Nel 1990 vince una borsa di studio e frequenta i seminari estivi del S. Mary’s College di Washington. Nel 1991 vince il concorso per la Scuola di Alto Perfezionamento musicale di Saluzzo sotto la guida del maestro Pierre Thibaud. Nel 1993 vince l’audizione per l’orchestra del “Paese degli specchi” di Bologna e svolge attività concertistica sotto la direzione di George Russell, Mike Gibbs, Kenny Wheeler, Dave Liebman, Carla Bley, Steve Coleman. Nel 1994 vince con il suo quartetto il concorso “Summertime in Jazz” come miglior solista. Dal 1994 svolge un’intensa attività di free lance collaborando, e incidendo come sideman, con vari musicisti fra cui: Gianni Basso, Paolo Di Sabatino, Riccardo Zegna, Enrico Pieranunzi, Maurizio Giammarco, Massimo Moriconi, Emanuele Cisi, Gabriele Mirabassi, Mario Negri, Gegè Telesforo, Claudio Baglioni, Stefano Di Battista, Pietro Condorelli, Roberto Gatto, Sandro Gibellini, Marcello Rosa, Flavio Boltro, Tullio De Piscopo, Piero Odorici, Slide Hampton, Randy Brecker, Bob Mintzer, Irio De Paula, Hein Van De Geyn, Steve Lacy e numerosi altri. Nel ‘97 sostituisce Randy Brecker prima e Lew Soloff poi nel tour italiano della Carnegie Hall Big Band. Parallelamente svolge una intensa attività didattica presso varie scuole di musica - nel 1995 musica d’insieme al conservatorio Nicola Piccinni di Bari - e collabora a diverse trasmissioni radio televisive in diversi contesti. Nel corso della sua attività di Free Lance Artist Fabrizio Bosso ha suonato in diversi contesti nei seguenti paesi: Francia, Germania, Finlandia, Etiopia, Kenya, Tunisia, Arabia, Tunisia, Stati Uniti, e al Festival do Jazz a Cuba. Nel 1999 crea il suo primo gruppo con il quale si esibisce in diversi club e festival. Registra il suo primo disco come lea- der nel novembre dello stesso anno e viene votato come “Miglior Nuovo Talento” del jazz italiano dal referendum della rivista Musica Jazz. Nel 2000, viene consacrato come uno dei migliori trombettisti sulla scena grazie ad innumerevoli partecipazioni in formazioni di prestigio in moltissimi festival nazionali e internazionali. RICCARDO ARRIGHINI si è diplomato in pianoforte al “Boccherini” di Lucca. Ha studiato armonia e improvvisazione jazz alla Berklee School di Boston ed a Siena Jazz dove ha conseguito la laurea al corso CEE. Ha fatto parte dell’orchestra di Barga Jazz nel 1999 e 2000 e sempre a Barga Jazz ha vinto il concorso relativo ai nuovi talenti con il suo trio e con musiche originali. Nel 2003 forma un trio, con Amedeo Ronga al basso e Stefano Rapicavoli alla batteria, con cui suona nei club di tutta Italia e che attualmente è il suo trio ufficiale. Ha suonato inoltre con Irio de Paula, Gianni Coscia, Emanuele Cisi, Cocco Cantini, Enrico Rava, Gianni Basso, Franco Cerri, Tommaso Lama, Fabio Zeppetella, Marco Tamburini, Mark Abrams, Gian Paolo Casati, Fabrizio Bosso, Nico Gori, Bepi D’Amato, Andrea Dulbecco ed altri. È inoltre dedito da molti anni all’insegnamento professionistico di classica e jazz con molto successo. Dischi a suo nome :”Il Monterosso”, 1996 ospiti G. Tommaso e P. Tonolo, “Comme un Enfant”, 1999 ( progetto di composizioni originali), e “These Unfoolish Things”, 2001, in trio con A. Tavolazzi e F. Petreni, dove per la prima volta, oltre agli originali, incide alcuni standard. È in quell’occasione che lo nota Paolo Piangiarelli della Philology con il quale incide due dischi nel 2003, interamente prodotti dall’etichetta marchigiana, il primo, già in commercio, a nome del crooner di colore Joe Lee Wilson, con Gianni Basso al sax, Amedeo Ronga al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria. Durante la stessa sessione incide anche un disco di duetti (standard), su idea di Piangiarelli e prossimamente in uscita. Ha inciso di recente quattro dischi dedicati interamente a Jobim : il primo con il suo trio, il secondo in trio con Massimo Moriconi e Massimo Manzi; con quest’ultimo trio ha inciso il terzo disco ospite Fabrizio Bosso alla tromba, a cui si è aggiunta nel quarto Barbara Casini alla voce. sua attività concertistica si è ormai estesa in vari paesi: Francia, Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Slovenia, Croazia, Spagna. I Festival Internazionali e Nazionali a cui ha partecipato sono numerosi: Umbria Jazz, Leverkusen, Ivrea, Le Mans, Ascona, Fano, Lugano, Sant’Anna Arresi, Villa Celimontana, Monteroduni e naturalmente i Festival del Golfo Paradiso e di Genova Jazz. Ha inoltre suonato in “storici” jazz club come il Ronnie Scott’s a Londra, il New Morning ed il Sunset a Parigi. Lunghissimo è l’elenco delle sue collaborazioni. Tra gli italiani si ricordano: G. Basso, F. D’Andrea, E. Rava, P. Tonolo, R. Zegna, M. Gianmmarco, L. Bonafede, F. Cerri, G. Cuppini, G. Cazzola, T. De Piscopo, Fresu. Tra gli stranieri: Benny Golson, Art Farmer, Jimmy Cobb, Tommy Flanagan, Joe Chambers, Gary Bartz, Harry Sweets Edison, Clark Terry, Ben Riley, Kanny Burrell, Lester Bowie, Junior Mance, Albert Heath, Cedar Walton, Tony Scott, Nat Adderley, Clifford Jordan, Horace Parlan, Shirley Scott, Kenny Davern, Alfred Kramer, Paul Jeffrey, Ralph Sutton, Bob Wilber, Jerry Bergonzi, Alvin Queen, Bryan Lynch, Carl Fontana, Conte Candoli, Joe Newman e Lew Tabakin. È da enfatizzare la sua partecipazione stabile (dal 1995) nel trio/quartetto di Steve Grossman, nel trio di Bobby Durham ed in formazioni insieme ai pianisti Riccardo Zegna , Massimo e Antonio Faraò e nella “Bansigu ALDO ZUNINO nasce a Genova nel 1963. All’età di diciassette anni, dopo lo studio del pianoforte e della chitarra, inizia a suonare il contrabbasso. Già a diciotto anni intraprende la sua carriera professionale suonando in tutto il Nord Italia con i musicisti più rappresentativi del territorio. Vince nel 1992 il premio “AICS JAZZ” ed inizia la sua attività didattica nella scuola di Jazz del “Louisiana Jazz Club” e nella “ Scuola Jazz di Quarto”. La Big Band”. STEFANO BAGNOLI, considerato all’unanimità virtuoso nell’uso delle spazzole (da cui il significativo appellativo di “Brushman”) nonché autore di un’importante metodo sull’argomento, è impegnato attualmente con i gruppi di Francesco Cafiso, Franco Ambrosetti, Dado Moroni, Gianni Basso, Franco Cerri, Mauro Negri, Andrea Pozza, George Robert e l’Italian Trumpet Summit di Paolo Fresu. Contemporaneamente agli studi e all’esperienza classica al Conservatorio di Milano e l’Orchestra Sinfonica G.Verdi di Milano, tra il 1978 e i primi anni ‘80 inizia un’intensa attività jazzistica con i gruppi di Paolo Tomelleri, Nando Deluca, Sergio Fanni, Sante Palumbo, Mario Rusca, Capolinea Big Band, Sandro Cerino, Italian Vocal Ensemble, Carlo Bagnoli, Bruno De Filippi, Giulio Libano, Glauco Masetti e successivamente Renato Sellani, Antonio Faraò, Marco Detto, Patrizia Conte, Massimo Moriconi, Gianni Bedori, Emilio Soana, Michael Rosen, Claudio Angeleri, Gabriele Comeglio, Paola Folli. Prestigiose inoltre le collaborazioni e i tour con grandi artisti d’oltreoceano come Clark Terry, Harry Sweet Edison, Curtis Fuller, Al Grey, Bob Wilber, Kenny Davern, Bob Mintzer, Bobby Watson, Cedar Walton, Johnny Griffin, Lee Konitz, Roland Hanna, Erik Alexander, Peter Washington, Chucho Valdes, Chico Buarque, Sarah Jane Morris per citarne solo alcuni. Numerose le esperienze significative a rinomati Festival come all’Havana, Parigi, Guadaloupe, Buenos Aires, Montevideo, Oslo e più in generale in Germania, Francia, Svizzera, Jugoslavia, Austria, Olanda, Belgio, Norvegia, Danimarca, Finlandia nonchè, per tornare in Italia, Umbria Jazz, Siena, Roma, Fano, Pescara, Bergamo, Vicenza per citare i più noti. È presente in tutte le produzioni teatrali e concertistiche di Enzo Jannacci dal 1994 al 2001. Monumentale la discografia che comprende svariate decine di incisioni in studio e live session con gli artisti sopra citati e molti altri ancora a confermare l’estrema affidabilità artistica e creativa nonché una riconosciuta ed apprezzata conoscenza della più completa tradizione jazzistica. Alboran Trio Il programma 1. Cinque lunghissimi minuti di Paolo Paliaga Il titolo sta a significare che una volta che stavo scrivendo questo brano mi servivano ancora cinque minuti per terminarlo e siccome le idee scorrevano rapide ed impetuose, credetti che il tempo che mi rimaneva fosse lunghissimo..... 2. Balkan air di Paolo Paliaga è ispirato al tempo della guerra nei balcani, alla tragedia delle bombe in quella terra che ha una grande ricchezza di tradizioni musicali. 3. Pianissimo di Paolo Paliaga È una melodia leggera che galleggia sul vigore di una ritmica molto europea che tiene teso il brano,, mentre l’elemento melodico mediterraneo naviga sull’interplay dei tre musicisti. 4.Tema del film “Pinocchio” di Fiorenzo Carpi Un omaggio ad uno “Standard” della tradizione italiana, ripensato da Alboran Trio. Alboran Entrando dallo stretto di Gibilterra troviamo il mare d’Alboran, compreso tra le coste spagnole a nord e quelle marocchine ed algerine a sud. Il bacino occidentale del Mediterraneo, che contiene tra gli altri il mar d’Alboran, è ben delimitato dal bacino orientale della congiungente capo Bon-capo Lilibeo. Alboran è l’ingresso nel mediterraneo, è il mare che con- giunge il continente africano e quello europeo, è il mare che si incontra arrivando da tutti gli altri mari. In quel mare, Africa e Spagna si affacciano e disperdono le loro essenze e le loro tradizioni e inizia qualcosa che è come un’origine. Il Mediterraneo unisce, mescola, incontra, elabora, metabolizza culture, suoni, genti diverse, religioni, tradizioni e rimane da sempre come una grande fascinazione, un luogo fondativo, una scaturigine occulta. Alboran è come l’inizio di qualcosa di cui non si sa bene, che le parole stesse non sanno ancora raccontare. Trio Un grande incontro tra musicisti che vivono la musica d’improvvisazione in un modo diverso, che scavano nel ritmo, che cercano un nuovo suono e un modo nuovo di far suonare la più Giovanni Allevi Il programma 1. Downtown 2. Follow you 3.Jazzmatic 4.Vento d’Europa 5. L’orologio degli dei 6. Il bacio 7. New Renaissance “...improvvisamente, si è alzato il volume della musica nella mia testa. Nei mesi a venire ho suonato “JOY” centinaia di volte, sulla mia tastiera immaginaria, fino a che ogni singola nota non fosse perfettamente a fuoco. Poi è bastato un cenno sorridente perché i miei collaboratori preparassero il pianoforte e lo studio di registrazione; più che studiare ho vissuto, e l’incontro con la tastiera è il racconto di questo vissuto. Ho registrato “JOY” a conclusione di una lunga ed intensa tournée internazionale, dove ho scoper- to, con mia grande sorpresa, di essere un “Pifferaio magico”. Non lo avrei mai immaginato visto che da piccolo me ne stavo sempre da parte, ed al Liceo non mi invitavano alle feste! La Musica, così immateriale e impalpabile, è capace di sconvolgere esistenze e destini! Sono davvero felice che a me abbia riservato cambiamenti tali per cui posso continuare ad esprimere ciò che sono.” Giovanni Allevi tradizionale delle formazioni. Alboran trio si caratterizza per essere una giusta combinazione di tre personalità che collaborano ad un’unica visione della musica. Il programma si incentra sui brani originali del pianista e compositore Paolo Paliaga che il trio ha sapientemente arrangiato. Rigorosamente acustico nella formazione, il lavoro dei musicisti ha approfondito la ricerca sonora sulla vibrazione delle pelli, corde e legni, si è concentrato sullo sviluppo dell’arte della melodia, sull’interazione e la creazione spontanea, fuori dalle etichette tradizionali e dalla stra- da principale dello swing. Il risultato è una musica fresca, piena di sfumature, articolata, che spazia dalla musica europea alla pulsazione africana, sullo sfondo della tradizione Jazz nord-americana. Giovanni Allevi è un compositore che ha scelto il pianoforte come mezzo privilegiato di espressione. È un artista moderno e “senza etichette”, con una solida competenza accademica data dai suoi diplomi con il massimo dei voti in composizione e pianoforte e da una laurea con Lode in Filosofia della Scienza. La sua musica “contemporanea” apre la tradizione classica verso le sonorità dei nostri giorni. il suo linguaggio emozionale e romantico contiene una nuova intensità melodica italiana e al tempo stesso elementi del jazz e del minimalismo americano. Il suo ultimo cd “no concept” uscito a maggio 2005 per Ricordi/Sony Bmg, è entrato nelle classifiche dei dischi più venduti in Italia, Germania Austria e Corea, tra album “pop”. Complice il suo debutto nel 2004 con doppio sold-out al “Blue Note” di New York, i suoi concerti in giro per il mondo (Italia, Usa, Nord-Europa e Cina) vedono oramai una straordinaria partecipazione di pubblico. I più importanti giornali nazionali ed internazionali lo hanno definito “genio italiano del pianoforte” (Luxury), il “Mozart del 2000” (La Repubblica), il “filosofo del pianoforte” (Il Corriere della Sera), “modern and free spirit” (Shanghai Star), grazie alla sua capacità di “traghettare” il mondo classico alle nuove generazioni, contribuendo a rinnovare il repertorio della musica colta. Il regista americano Spike Lee ha scelto il brano “come sei veramente” (terza track dell’album “no concept”) come colonna sonora del suo ultimo spot per la Bmw. Simbolico testimone passatogli dopo il “Koln Concert” di K. Jarrett. Giovanni Allevi ha intrapreso dall’inizio dell’anno un tour internazionale in cui esegue in concerto i brani dell’ultimo album “no concept”: “un disco dedicato all’amore in tutte le sue sfumature” e che lo ha reso portavoce nel mondo della genialità e creatività musicale italiana. ...le 13 mini-suite, i movimenti del suo ultimo lavoro, sono un fluxus consapevole di scrittura emotiva, che annusano l’aria colto-popolare con purezza assoluta...Giovanni è in fuga sulla cima come Coppi dal mondo accademico e dalla omologazione pop. Un pianista solo al comando che rigetta la concettualità matematica della Western Music e il calcolo criminale che piega il linguaggio musicale alle regole di mercato...” Marco Mangiarotti Il Giorno, La Nazione, Il Resto del Carlino “Allevi, un piano “apolide” lontano da ogni manierismo. ...il pieno e il vuoto, il suono e il silenzio, fluiscono con grande naturalezza, tra scherzi, impennate, meditazioni, in una narrazione trasversale rispetto agli schemi, ma senza provocazioni o sperimentalismi, come dimostra Ossessione. Insomma, una musica facile da consumare ma nello stesso tempo nobilissima, energica nella sua limpidezza e sempre lontana da ogni manierismo.” Mario Luzzatto Fegiz Corriere della Sera “Giovanni Allevi, un tocco magico che vola tra generi e stili. ... molte sono le cose che si possono scrivere di lui, al punto che bisogna scegliere. Fra le sue qualità formali si apprezzano in primo luogo la bellezza del tocco e del fraseggio, e l’impossibilità di categorizzare i suoi brani anche ad opera dei più convinti assertori dell’esistenza delle “musiche” e non della musica. Allevi suona come gli detta dentro e basta. Franco Fayenz Il Giornale RASSEGNA STAMPA “Allevi, fuga geniale dal Novecento. La leggenda del pianista filosofo che ha scritto 13 suite post-romantiche per sedurre New York e il mondo. “...un artista totale, curioso e onnivoro, capace di attraversare con la tastiera del suo pianoforte, la musica classica e il pop, per poi improvvisare da vero virtuoso senza confini.” Enzo Gentile La Repubblica “...la tecnica è impeccabile, la scrittura votata alla melodia. Per questo la sua musica si presta a intensi ascolti notturni o a farvi da colonna sonora personale per giorni e giorni.” Rolling Stone Stefano Di Battista Quartet Nasce a Roma il 14 febbraio del ’69 da una famiglia di musicisti ed appassionati di musica. Ha iniziato studiare il sassofono all’età di 13 anni in una banda di un piccolo quartiere, composta principalmente da ragazzini. È qui che, fino all’età di 16 anni, Stefano ha sperimentato quella che sarebbe diventata una delle qualità essenziali della sua musica: l’allegria. Durante questo periodo ha due incontri decisivi che lo indirizzano verso la sua vocazione: scopre il jazz, innamorandosi del suono “acidulo” di Art Pepper (“.....immediatamente volevo suonare in quel modo......fu l’inizio della mia passione”) e incontra l’uomo che diventerà il suo mentore, il leggendario alto sassofonista Massimo Urbani (“lui era un mostro, suonava senza conoscere cosa venisse dopo. Istintivamente.”). La sua strada è ormai segnata: Stefano sarà un musicista jazz. Si iscrive al conservatorio, perfeziona la sua tecnica familiarizzando con la tradizione classica del sassofono 10 (Jacques Ibert, ecc.) conseguendo il diploma con il massimo dei voti all’età di 21 anni. Incomincia poi a suonare in gruppi di vario genere e nel ’92 si trova per caso a suonare al Calvi jazz Festival; è lì che incontra per la prima volta dei musicisti francesi, primo fra tutti Jean-Pierre Como che lo invita a suonare a Parigi. Per Stefano è una rivelazione (“quando sono arrivato in Francia, avevo l’impressione di essere nato lì. In Italia avevo l’impressione di non esistere....”). Da quel momento in poi, Stefano ha fatto la spola tra Roma e Parigi, moltiplicando le sue audizioni in modo da procacciarsi qualche ingaggio. Infine si procura due concerti al Sunset di Parigi, con un trio formato dal batterista Roberto Gatto e dal contrabbassista francese Michel Benita. Gatto rinuncia e viene rimpiazzato all’ultimo minuto dal batterista Aldo Romano, che viene colpito dallo stile affascinante del sassofonista. In un attimo è nata un’amicizia tra i due. La seconda sera Stéphane Huchard è alla batteria e invita Laurent Cugny, prossimo a prendere le redini dell’ONJ (Orchestra Nazionale del Jazz). Stefano viene assunto all’istante. In due sere da sogno la vita di Di Battista è cambiata. È il 1994 e la sua carriera decolla a Parigi. Si stabilisce nella città e incomincia la vita sfrenata del musicista. Oltre alla partecipazione al progetto di Aldo Romano dal quale sono scaturite due registrazioni discografiche (Prosodie e Intervista) e la presenza nell’ ONJ diretta da Cugny, continua ad incontrare gente, tiene alcuni concerti in trio con Daniel Humair e J.F. Jenny Clark, suona con musicisti americani di passaggio come Jimmy Cobb, Walter Brooker, Nat Adderly, ecc. La carriera di Di Battista è a una svolta. Pilastro dei vari gruppi di Aldo Romano, membro del sestetto di Michel Petrucciani, Stefano incomincia a pensare alla realizzazione di un progetto a suo nome. Nel ’97 il suo primo album per la Label Bleu, dal titolo Volare, lo vede al fianco di Flavio Boltro alla tromba, Eric Legnini al piano (il suo pianista di questi ultimi anni), Benjamin Henocq alla batteria e Rosario Bonaccorso al basso (“la ritmica che ho sempre desiderato”). Nel ‘98 arriva il suo primo ingaggio per la storica Blue Note, per la quale inciderà l’album A prima vista, accompagnato dalla stessa formazione di musicisti, che tra le altre cose diventerà il suo gruppo stabile di riferimento. Nel luglio ‘00, la registrazione di un disco magistrale dove Stefano è affiancato dall’incomparabile presenza di Elvin Jones alla batteria (il leggendario batterista di John Coltrane), Jacky Terrasson al piano e Rosario Bonaccorso al contrabbasso. Il disco, dall’omonimo titolo, uscirà poi nell’ottobre 2000. Il nuovo disco, oltre ad avere grandi riconoscimenti da parte della critica internazionale, ha vinto il prestigioso premio francese Telerama, classificandosi al primo posto nelle classifiche europee come disco più venduto. Neri Marcorè Neri Marcorè ha iniziato a fare teatro negli anni ‘90 contemporaneamente alle sue prime apparizioni televisive. Noto al grande pubblico per le sua partecipazione a trasmissioni come L’Ottavo Nano, Mai dire domenica, Parla con lei e per la conduzione, giunta al terzo anno, di Per un pugno di libri, Marcoré non ha mai smesso di recitare in teatro: nel 2002 è stato co-protagonista insieme a Lunetta Savino di California Suite di Neil Simon e nelle ultime tre stagioni ha portato in scena con Ugo Dighero il fortunato L’Apparenza Inganna. Ha esordito al cinema con Ladri di cinema pre11 sentato alla Mostra di Venezia nel 1994 e nel 2003 l’ottima prova ne Il cuore altrove di Pupi Avati gli è valsa la candidatura al David di Donatello così come per La Seconda notte di nozze sempre con Avati. i prossimi appuntamenti eventi speciali Stomp Politeama rossetti eventi speciali eventi speciali Geronimo Italian Stilton Saxophone Supershow Orchestra Politeama rossetti Politeama rossetti eventi speciali eventi speciali Tozzi & Masini live anteprima “Vita di Galileo” Politeama rossetti Politeama rossetti di Geppi Cucciari e Lucio Wilson, regia di Paola Galassi con Geppi Cucciari creato e diretto da Luke Cresswell e Steve McNicholas creato e diretto da Luke Cresswell e Steve McNicholas con i Piccoli di Podrecca calendario recite calendario recite calendario recite calendario recite calendario recite MAR 1 maggio h. 20.30 turno libero GIO 19 aprile h. 10.30 turno libero GIO 19 aprile h. 21.00 turno libero VEN 20 aprile h. 20.30 turno libero MAR 1 maggio h. 20.30 turno libero MER 2 maggio h. 20.30 turno libero VEN 20 aprile h. 10.30 turno libero MER 2 maggio h. 20.30 turno libero GIO 3 maggio h. 20.30 turno libero SAB 21 aprile h. 17 turno libero GIO 3 maggio h. 20.30 turno libero DOM 22 aprile h. 17 turno libero prezzo dei biglietti Platea A-B Interi € 34 Ridotti € 28 Platea C Interi € 27,50 Ridotti € 23,50 Prima Galleria Interi € 24 Ridotti € 20,50 Seconda Galleria Interi € 20 Ridotti € 17 Loggione € 10 abbonamento con le stelle Platea A-B 3* Platea C e I Galleria 2* II Galleria 1* prezzo dei biglietti Platea A-B Interi € 34 Ridotti € 28 prezzo dei biglietti Posto unico Interi € 8,50 Rid. Abbonati € 5,50 Gold/Platinum/Junior/ Famiglie(U14) € 1,00 prezzo dei biglietti Platea A-B-C Interi € 34 Ridotti € 32 prezzo dei biglietti Platea A-B Interi € 20 Ridotti € 17 Platea C (rialzati) Interi € 28 Ridotti € 26 Platea C Interi € 17 Ridotti € 15 Prima Galleria Interi € 23 Ridotti € 21 Gallerie Interi € 12 Ridotti € 10 Seconda Galleria Interi € 17 Ridotti € 16 Loggione € 10 Platea C Interi € 27,50 Ridotti € 23,50 Prima Galleria Interi € 24 Ridotti € 20,50 Seconda Galleria Interi € 20 Ridotti € 17 Loggione € 10 abbonamento con le stelle Platea A-B 3* Platea C e I Galleria 2* II Galleria 1* eventi speciali Trieste per la danza SALA BARTOLI eventi speciali eventi speciali eventi speciali Recital di Si vive una Recital di Christian volta. Davide Ginepro Sola Calabrese Thomas Borchert SALA BARTOLI eventi speciali Politeama rossetti live in Trieste Politeama rossetti Politeama rossetti di Geppi Cucciari e Lucio Wilson, regia di Paola Galassi con Geppi Cucciari creato e diretto da Luke Cresswell e Steve McNicholas calendario recite calendario recite calendario recite GIO 19 aprile h. 21.00 turno libero VEN 20 aprile h. 20.30 turno libero MAR 1 maggio h. 20.30 turno libero creato e diretto da Luke Cresswell e Steve McNicholas con i Piccoli di Podrecca calendario recite calendario recite MAR 1 maggio h. 20.30 turno libero GIO 19 aprile h. 10.30 turno libero MER 2 maggio h. 20.30 turno libero VEN 20 aprile h. 10.30 turno libero MER 2 maggio h. 20.30 turno libero GIO 3 maggio h. 20.30 turno libero SAB 21 aprile h. 17 turno libero GIO 3 maggio h. 20.30 turno libero DOM 22 aprile h. 17 turno libero prezzo dei biglietti Platea A-B Interi € 34 Ridotti € 28 Platea C Interi € 27,50 Ridotti € 23,50 Prima Galleria Interi € 24 Ridotti € 20,50 Seconda Galleria Interi € 20 Ridotti € 17 Loggione € 10 abbonamento con le stelle Platea A-B 3* Platea C e I Galleria 2* II Galleria 1* prezzo dei biglietti Platea A-B Interi € 34 Ridotti € 28 prezzo dei biglietti Posto unico Interi € 8,50 Rid. Abbonati € 5,50 Gold/Platinum/Junior/ Famiglie(U14) € 1,00 prezzo dei biglietti Platea A-B-C Interi € 34 Ridotti € 32 prezzo dei biglietti Platea A-B Interi € 20 Ridotti € 17 Platea C (rialzati) Interi € 28 Ridotti € 26 Platea C Interi € 17 Ridotti € 15 Prima Galleria Interi € 23 Ridotti € 21 Gallerie Interi € 12 Ridotti € 10 Seconda Galleria Interi € 17 Ridotti € 16 Loggione € 10 Platea C Interi € 27,50 Ridotti € 23,50 Prima Galleria Interi € 24 Ridotti € 20,50 Seconda Galleria Interi € 20 Ridotti € 17 Loggione € 10 abbonamento con le stelle Platea A-B 3* Platea C e I Galleria 2* II Galleria 1* il Rossetti News il cinque per mille al Teatro Stabile Siamo arrivati alla prima boa: il nostro festival compie un lustro! Anche quest’anno grazie alla collaborazione con “ilRossetti” Teatro stabile del Friuli Venezia Giulia, il nostro festival vede nella Sala Bartoli del Teatro Rossetti di Trieste la propria sede. Con una bella novità! Stiamo finendo di organizzare una mostra fotografica, che resterà allestita per tutta la durata del festival, che si snoderà lungo un percorso che vi porterà fino al IV piano dove si svolgeranno gli spettacoli. Il nostro festival si aprirà con una novità per Trieste: una serata di assoli. Erede delle sperimentazioni della Judson Church di New York degli anni ‘70, questa forma di spettacolo permette agli interpreti una grande libertà formale e di sperimentazione, vissuta attraverso il corpo del coreografo-interprete. Si esibiranno Daniele Albanese, proveniente da Parma, con “àrebours 1” e “àrebours -2” e Carlotta Plebs, mestrina, con “Tin...tin...ambulis”. Visto il grande successo da voi tributato allo spettacolo “Futìl” dell’anglo-spagnolo Thomas Noone, abbiamo pensato di fare cosa gradita portando il suo nuovo dittico: “Crush” e “Before”. Il primo è un brano per 4 danzatori mentre il secondo è un duetto che vedrà nuovamente in scena Thomas Noone con Nuria Martinez, vincitori lo scorso anno del sondaggio tra il pubblico presente. Infine, a chiudere il Festival, uno spettacolo che parte dalla danza barocca ed arriva ad una ricetta per marinare il pesce: appena rappresentato al “Moving cake” di Lubiana, piattaforma della danza slovena, questa pièce ideata da Tanja Skok ed intitolata “Bassa continua”, sarà preceduta da una improvvisazione che si svolgerà sulla piazzetta antistante il teatro. Nella speranza di avervi incuriosito abbastanza da comprare un abbonamento per tutti e tre gli spettacoli o che vorrete comunque sostenere la nostra iniziativa, vi aspettiamo alla Sala Bartoli dal 19 al 27 maggio 2007! convegno sull’Inquisizione alla Sala Bartoli Un’anteprima straordinaria di Vita di Galileo – l’allestimento del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia, che inaugurerà la prossima Stagione di Prosa a Trieste – verrà data il 19 maggio prossimo, alle 20.30 al Politeama Rossetti in occasione delle manifestazioni legate a FEST il Festival 14 dell’editoria scientifica. In quest’occasione, infatti, il protagonista Franco Branciaroli e Giorgio Lanza interpreteranno il Terzo Quadro del dramma. Introdurrà lo spettacolo – accolto al debutto nazionale da un unanime e rilevante consenso di pubblico e critica – il regista Antonio Calenda. un assaggio della prossima stagione “Vita di Galileo”: anteprima il 19 maggio Sono andati esauriti in poche ore i biglietti per lo spettacolo Sotto le stelle del jazz, che le Assicurazioni Generali, nell’ambito delle iniziative per la celebrazione del 175° anniversario dalla fondazione, hanno il piacere di offrire alla città di Trieste sabato 28 aprile prossimo. L’evento, che va in scena al Politeama Rossetti e vedrà sul palco alcuni artisti di assoluta eccellenza nel panorama del jazz italiano e internazionale, è il risultato di una partnership importante tra il Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia e le Assicurazioni Generali. Sotto le Stelle del Jazz offre in un’unica serata – anche in ciò la singolarità dell’evento – quattro concerti degli artisti di maggior qualità e prestigio dell’attuale panorama jazz: Alboran Trio, Giovanni Allevi, Francesco Cafiso Quartet e Stefano Di Battista Quartet. Si tratta dunque di artisti e formazioni impeccabili per la competenza nella tradizione musicale jazzistica ed entusiasmanti per la pulsazione creativa, per le sorprendenti capacità d’improvvisazione, costantemente ospiti delle maggiori rassegne internazionali e ammirati partner di musicisti fra i più quotati. diretto da Antonio Calenda “Trieste a Teatro” Periodico del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia www.ilrossetti.com/triesteteatro.asp Anno XVI - suppl. al numero 148 - 28 aprile 2007 redazione Viale XX Settembre, 45 - 34126 Trieste tel. 040-3593511 fax 040-3593555 www.ilrossetti.it e-mail [email protected] Autorizz. Tribunale di Trieste n° 846 del 30.7.1992 stampa Stella Arti Grafiche,Trieste direttore responsabile Stefano Curti redazione Ilaria Lucari, Ivis Lasagna in breve Lorenzo Pilat, l’amato cantautore triestino, sarà nuovamente protagonista al Politeama Rossetti. Dopo il successo del concerto tenuto lo scorso anno e l’applaudita partecipazione alla serata natali- zia organizzata a dicembre da Radio Birikina, Pilat offrirà al pubblico un nuovo concerto live sabato 21 aprile alle ore 21. I biglietti sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Stabile. C’è grande attesa tra il pubblico dei più piccoli per l’arrivo a Trieste del Geronimo Stilton Supershow. Sono già infatti più di 2000 i biglietti venduti per le cinque repliche in pro- gramma dal 3 al 5 maggio al Politeama Rossetti. E notevole è l’attesa anche per il concerto di Umberto Tozzi e Marco Masini (in programma venerdì 18 maggio). Ricordiamo al pubblico che è in distribuzione, in occasione dello spettacolo Il maestro e Marta, il tradizionale questionario di fine stagione riservato agli spettacoli di prosa. Il questionario consente agli spettatori di esprimere il proprio giudizio su tutti gli spettacoli del cartellone e di segna- lare eventuali problemi e difficoltà riscontrati nel corso della stagione. Per il teatro il questionario rappresenta un fondamentale strumento di analisi delle esigenze del pubblico. Ricordiamo inoltre che i giudizi sugli spettacoli possono essere anche espressi sul sito internet www.ilrossetti.it.