Emissione N° 244 TELARC BLUES 0888072317567 TEL 31756-02 CD 2010 Blues BIBB ERIC BOOKER'S GUITAR Un fan regala a Bibb la chitarra del Delta blues Booker White....e la magia si copie! La storia che ha dato vita a questo album ha il sapore della leggenda, come quella che narra di Robert Johnson e del suo patto col diavolo. Tutto è iniziato qualche anno fa. Dopo essersi esibito a Londra, il bluesman Eric Bibb era nel suo albergo quando fu avvicinato da un fan con in mano la custodia di una chitarra. All’interno di quella custodia c’era una chitarra Resophonic National degli anni Trenta. appartenuta alla leggenda del Delta blues Booker White. Avere tra le mani quella chitarra è stata per Bibb una sorta di rivelazione, un evento che gli ha ridato consapevolezza delle proprie origini e che lo ha portato a riscoprire la tradizione blues da cui tutto è nato. Quell’incontro londinese ha inspirato una canzone (registrata poi proprio con la chitarra di Booker) e la canzone è poi diventata un album, “Booker’s Guitar”, disco prodotto dalla Telarc che cattura lo spirito originario del Delta Blues e lo rilegge con gli occhi della modernità. Nato nelle zone rurali del Mississippi nel 1909, Booker White - cugino di BB King - è stato un cantante e chitarrista slide che ha realizzato la maggior parte delle sue registrazioni tra il 1930 e il 1940. Fu imprigionato a Memphis nel 1937 con l'accusa di aver sparato ad un uomo e fu mandato a Parchman Farm, una nota prigione del Mississippi. Fu liberato due anni più tardi, ma dopo aver registrato alcune canzoni la sua carriera musicale cominciò a vacillare. Scomparve nel dimenticatoio nei decenni a seguire, ma fu riscoperto nel corso del folk-blues revival dei primi anni '60. La sua anima e la sua musica rivive oggi in quella di Bibb che dimostra ancora una volta il suo talento di bluesman riuscendo a coniugare la tradizione più pura e arcaica con il gusto e i suoni più moderni. Bibb, con BOOKER'S GUITAR, dimostra ancora una volta il suo talento di bluesman facendo rivivere l'anima e la musica di Booket e riuscendo a coniugare la tradizione più pura e arcaica con il gusto e i suoni più moderni. Tracklist : 1. Booker’s Guitar, 2. With My Maker I Am One, 3. Flood Water, 4. Walkin' Blues Again,5. Sunrise Blues, 6. Wayfaring Stranger, 7. Train From Aberdeen, 8. New Home, 9. Nobody’s Fault But Mine, 10. One Soul To Save, 11. Rocking Chair, 12. Turning Pages, 13. A Good Woman, 14. Tell Riley, 15. A – Z Blues HIROMI PLACE TO BE TELARC JAZZ 0089408369520 CD-83695 CD 2009 Jazz Nell’ultimo decennio, la pianista Hiromi Uehara ha supportato il suo intenso lavoro in studio con un’instancabile attività dal vivo con cui ha elettrizzato il pubblico di Stati Uniti, Europa e Asia. Un’attività quasi ininterrotta che l’ha portata ad esibirsi nei luoghi e nei contesti più vari, talvolta per il puro piacere di suonare in pubblico e far ascoltare la propria musica piuttosto che per promuovere un nuovo progetto discografico. Ogni tappa del suo lungo viaggio ha arricchito e stimolato la sua sensibilità creativa, offrendole nuovi spunti e stimoli per la sua musica. Da tutto ciò è nato il suo nuovo album, “Place To Be”, la sua prima pubblicazione in piano solo. Prodotto come i precedenti dall’etichetta americana Telarc, l’album è stato registrato in studio, ma rappresenta una sorta di diario di viaggio, in cui Hiromi ha raccolto delle istantanee musicali di alcuni dei luoghi che l’hanno ospitata in giro per il mondo. Un modo per ripercorrere le tappe della propria carriera e della propria vita alla soglia dei trent’anni (compiuti lo scorso Marzo), ma anche un’occasione per ringraziare il pubblico che in tutti questi anni l’ha sostenuta e acclamata. Non poteva mancare un omaggio al nostro Paese con un intenso brano dal titolo Sicilian Blue. “Place To Be” è la prima pubblicazione in piano solo di Hiromi, l’album è stato registrato in studio, ma rappresenta una sorta di diario di viaggio, in cui Hiromi ha raccolto delle istantanee musicali di alcuni dei luoghi che l’hanno ospitata in giro per il mondo. Con un intenso brano dal titolo "Sicilian Blue", Hiromi fa un omaggio al nostro paese. Tracklist : 1. BQE, 2. Choux a la creme, 3. Sicilian Blue, 4. Bern Baby Bern, 5. Somewhere, 6. Capecod Chips, 7. Islands Azores, 8. Pachelbel's Canon, 9. Viva! Vegas: Show City, Show Girl, 10. Viva! Vegas: Daytime in Las Vegas, 11. Viva! Vegas: The Gambler, 12. Place To Be MULLER SANDY FALSA ROSA ODD TIMES RECORDS 8015948302248 OTR 018 CD 2009 World Music Brasiliana La prima lingua che Sandy Müller ha imparato a parlare è stata quella portoghesee la prima musica che ha imparato ad amare è stata quella brasiliana. Era inevitabile che la sua musica mostrasse i segni di una influenza così determinante. Dopo i primi due album Sandy Müller del 2005 e Linha del 2007, Falsa Rosa rappresenta il superamento della linea di confine delle sue due terre d’origine, l’Italia e il Brasile. Un superamento cercato sia con l’uso in una stessa canzone delle due lingue, l’italiano e il portoghese, sia con la proposta di brani brasiliani tradotti in italiano, sia con la collaborazione sia di musicisti italiani che brasiliani. Si tratta di un tentativo di superare il limite linguistico per vedere trionfare il valore intrinseco dell’arte-musica. La MPB (musica popolare brasiliana) è una sintesi tra il samba, la bossa nova, lo choro e il pop che non esclude alcun elemento musicale, per quanto diversa possa essere la sua origine. Ed è in questa definizione così allargata di musica che possiamo parlare della “Musica di Sandy”, che comprende in sé la forte matrice della MPB, ma anche l’influenza di cantautori italiani come Lucio Dalla, Pino Daniele; di geni della musica come Stevie Wonder o di voci toccanti come quella di Billie Holiday. Ecco perché la “Musica di Sandy” è così difficile da etichettare. Perché ogni suono che Sandy ascolta viene da lei recepito, filtrato e restituito secondo la propria sensibilità. Ogni suono può essere un’influenza così come ogni avvenimento può dare origine ad un testo. Sandy tratta le più varie tematiche che vanno dai semplici impegni quotidiani (ricordate il Samba da Cozinheira?) ai grandi temi sociali (Nunca aconteceu comigo; Premio Voci per lalibertà Amnesty Italia 2004). La Falsa Rosa è specchio della realtà dei fatti raccontati così come Sandy li vede. Verità che si specchiano e che spesso riflettono l’illusione del nostro tempo. “Una falsa rosa –spiega Sandy- che incanta con la propria bellezza, che può ferire lo stesso, nonostante le spine arrotondate, e che diffonde nell’aria un profumo a volte piacevole, a volte meno, così com’è l’odore della realtà”. Sandy chiede un regalo a chi vuole avvicinarsi a Falsa Rosa: quarantacinque minuti di tempo da dedicare interamente alla scoperta di un cd da ascoltare con le orecchie attente e la mente sgombera da qualunque pregiudizio o aspettativa. “Falsa Rosa -dichiara Sandy- sarà una grande sorpresa sopratutto per chi conosce i miei due lavori precedenti.Vorrei che chi ascoltasse il cd lo facesse come un bambino che scarta un regalo inaspettato”. Quello che Sandy propone con Falsa Rosa è un cd doppio, undici canzoni cantate tutte in italiano e tutte in portoghese. Ci sono anchequattro cover: “Samba do grande amor” di Chico Buarque, “Rosa Morena” di Dorival Caymmi e “Trilhos urbanos” di Caetano Veloso, tradotte in italiano, e “Balla balla ballerino” di Lucio Dalla, tradotta in portoghese. Prodotto artisticamente da Marcelo Costa e da Claudio Pezzotta, Falsa Rosa è stato interamente registrato a Rio de Janeiro. Consolidato il quintetto che, oltre a lavorare in studio, accompagna Sandy da 8 anni nei live: Claudio Pezzotta alla chitarra, Emilio Merone al piano, Guerino Rondolone al basso e contrabbasso, Alessandro Paternesi alla batteria e Marcelo Costa alle percussioni. Numerose e illustri le partecipazioni: Ivan Segreto, João Carlos Coutinho, Jaques Morelenbaum e molti altri. "Falsa rosa" è il superamento della linea di confine delle due terre d’origine di Muller, l’Italia e il Brasile. Il valore intrinseco dell’arte-musica di Muller, che viene etichettato la “Musica di Sandy”, comprende in sé la forte matrice della MPB (musica popolare brasiliana), ma anche l’influenza di cantautori italiani come Lucio Dalla, Pino Daniele; di geni della musica come Stevie Wonder o di voci toccanti come quella di Billie Holiday. Ogni suono che Sandy ascolta viene da lei recepito, filtrato e restituito secondo la propria sensibilità. Tracklist : 1. Ventre della terra, 2. Balla balla ballerino, 3 Solo cantare, 4. Rosa Morena, 5. False Rose, 6. La dama dell'Ibé, 7. Samba del grande amore, 8. Innamorata dell'illusione, 9. Trilhos Urbanos, 10. L'uomo del futuro, 11. In cerca FELDMAN VICTOR SEVEN STEPS TO HEAVEN Victor Feldman ha iniziato la sua carriera professionale come percussionista e vibrafonista ancor prima che adolescente. Ha suonato con artisti del calibro di Benny Goodman, Cannonball Adderley, Peggy Lee e del grande Miles Davis (in particolare ha condiviso con Herbie Hancock il ruolo di pianista per l'album Seven Steps to Heaven). Questa registrazione del 1973 vede un Victor Feldman più maturo tornare al centro della scena presentando alcune delle sue composizioni originali accompagnato da Tom Scott ai sassofoni e al flauto, Chuck Domanico al basso e John Guerin alla batteria. Originariamente pubblicato per l’etichetta Choice, è la prima volta che questo album viene reso disponibile su CD. Ha condiviso con Herbie Hancock il ruolo di pianista per l'album Seven Steps to Heaven Tracklist : 1. Rock-A-Vibabe, 2. Your Smile, 3. Quietly, 4. I Love Lucy, 5. Brazilian Fire, 6. Minor Catastrophe, 7. Crazy Chicken, 8. Seven Steps To Heaven CANDID 0708857100521 CHCD 71005 CD 2009 Jazz CANDID 0708857903825 CCD 79038 CD 2009 Jazz Questa registrazione del 1973 vede un Victor Feldman più maturo tornare al centro della scena presentando alcune delle sue composizioni originali accompagnato da Tom Scott ai sassofoni e al flauto, Chuck Domanico al basso e John Guerin alla batteria. ROACH MAX CANDID ROACH "CANDID ROACH" è il frutto del fatale incontro di Max Roach con Nat Hentoff L’inizio della collaborazione tra la leggenda del jazz Max Roach e l’etichetta Candid è cominciata all'inizio degli anni '60. Un’epoca caratterizzata dalla grande protesta per i diritti civili, un movimento a cui molti musicisti hanno partecipato attivamente spesso attirandosi le antipatie dell’industria discografica. In quel periodo Max Roach trovo un orecchio attento in Nat Hentoff, critico e scrittore di New York, appena diventato produttore per la Candid Records. Da quell’incontro sono nate pagine straordinarie di jazz alcune delle quali raccolte in questa compilation “Candid Roach”. L’album vede, oltre lo stesso Roach, registrazioni di artisti come Booker Little, Coleman Hawkins, Ray Mantilla, Abbey Lincoln, Kenny Dorham e Eric Dolphy solo per citarne alcuni. L’album vede, oltre lo stesso Roach, registrazioni di artisti come Booker Little, Coleman Hawkins, Ray Mantilla, Abbey Lincoln, Kenny Dorham e Eric Dolphy solo per citarne alcuni. Tracklist : 1. Freedom Day, 2. Oh Yeah, Oh Yeah, 3. Cliff Walk, 4. When Malindy Sings, 5. In The Red, 6. We Speak, 7. A New Day DI MEOLA AL ORANGE AND BLUE Il chitarrista Al di Meola ha sempre alternato progetti elettronici a progetti acustici, riuscendo a conservare in entrambi i casi l’unicità del proprio stile e una grande creatività. Nell’album “Orange and Blue” del 1994 tutti questi elementi sembrano aver trovato una sintesi perfetta. L’elenco dei musicisti che partecipano a questo disco è incredibile – Noa, Peter Erskine, Steve Gadd, Manu Katchè, Marc Johnson, Pino Palladino, Mario Parmisano, Hernan Romero, solo per citarne alcuni – e lo stesso Di Meola è impegnato su una grande varietà di strumenti tra cui percussioni etniche, flauto e, per la prima volta, il pianoforte. Il risultato è un disco estremamente ricco e variegato, sia nello stile che nelle sonorità; un album che riassume le varie anime della musica di Al Di Meola Hanno collaborato a questo progetto : Noa, Peter Erskine, Steve Gadd, Manu Katchè, Marc Johnson, Pino Palladino, Mario Parmisano, Hernan Romero, solo per citarne alcuni. Tracklist : 1. Paradiso, 2. Chilean Pipe Song, 3. Ta'alina Chant, 4. Orange And Blue, 5. This Way Before, 6. Summer Country Song, 7. If We Meet Again Part I, 8. If We Meet Again Part Il, 9. Cyprus, 10. Theme Of The Mother Ship, 11. Precious Little You 12. Casmir, 13. On My Own INAKUSTIK CD 4001985008025 INAK 700802 CD 2098 Jazz INAKUSTIK CD 4001985007929 INAK 700792 "Orange and Blue” del 1994 è la sintesi perfetta tra progetti acustici e progetti elettronici, è un disco estremamente ricco e variegato, sia nello stile che nelle sonorità. DI MEOLA AL HEART OF THE IMMIGRANTS “Hearts of Immigrant” rappresenta per Al di Meola l’ideale prosecuzione dell’album “World Sinfonia” del 1991 L’album del 1993 “Hearts of Immigrant” rappresenta per Al di Meola l’ideale prosecuzione dell’album “World Sinfonia” del 1991. Non a caso ritroviamo in questo disco Dino Saluzzi al bandoneon che ancora una volta propone straordinarie interpretazioni di tango (sono ben cinque i brani di Astor Piazzolla riletti in questo album: Night Club 1960, Tango II, Bordel 1900, Cafe 1930 e Milonga del Angel) e ci offre una toccante interpretazione in duo con Al di Meola dello standard Someday My Prince Will Come. La strumentazione adoperata varia di brano in brano e va dalle percussioni etniche di Arto Tuncboyacian, alla voce di Hernan Romero, passando per un’orchestra d’archi diretta da Vince Mendoza. Ritroviamo in questo disco Dino Saluzzi al bandoneon che ancora una volta propone straordinarie interpretazioni di tango e ci offre una toccante interpretazione in duo con Al di Meola dello standard Someday My Prince Will Come. Tracklist : 1. Nightclub, 2. Vistaero, 3. Carousel Requiem, 4. Tango Il, 5. Under A Dark Moon, 6. Bordel 1900, 7. Indigo, 8. Heru Mertar/Don't Go So Far Away, 9. Parranda, 10. Someday My Prince Will Come, 11. Cafe 1930, 12. They Love Me From Fifeteen Feet Away,13. Milonga Del Angel CD 2098 Jazz INAKUSTIK CD 4001985007820 INAK 700782 CD 2098 Jazz DI MEOLA AL KISS MY AXE “Kiss My Axe” è uno dei lavori più intimi e riflessivi del chitarrista Al di Meola Nonostante il titolo così accattivante e d’impatto, “Kiss My Axe” è uno dei lavori più intimi e riflessivi del chitarrista Al di Meola. Il suo stile e il suono, già all’epoca riconoscibile e molto distintivo, si fonde in questa occasione con un nuovo lirismo. Un nuovo approccio che porta Di Meola a voler incantare i propri ascoltatori piuttosto che stupirli con le su atecnica prodigiosa. L’abilità tecnica di Di Meola è eccezionale ed evidente in ogni singolo fraseggio, ma viene in questo caso messa al servizio di una esigenza comunicativa più profonda. L’album risente poi stilisticamente dell’interesse del chitarrista per le musich di tutto il mondo e quindi risuonano in esso influenze liberamente tratte dalla musica latina (brasiliana, spagnola, peruviana e afro-cubana), così dal Medio Oriente o dall’Africa. Influenze variegate e molteplici che si rispecchiano nel folto gruppo di artisti che partecipano al disco tra cui Barry Miles, Anthony Jackson, Arto Tuncboyacian, Rachel Z, Tony Scherr e Richie Morales. L’album è la dimostrazione dell’interesse del chitarrista per le musiche di tutto il mondo e quindi risuonano in esso influenze liberamente tratte dalla musica latina, così dal Medio Oriente o dall’Africa. Tracklist : 1. South Bound Traveler, 2. The Embrace, 3. Kiss My Axe, 4. Morocco, 5. Gigi's Playtime Rhyme, 6. One Night Last June, 7. Phantom, 8. Erotic Interlude, 9. Global Safari, 10. Interlude 3, 11. Purple Orchids, 12. The Prophet, 13. Oriana DI MEOLA AL WORLD SINFONIA Un album interamente acustico che segna sicuramente un momento cruciale dell' evoluzione stilistica di Di Meola Rispetto alle sue precedenti registrazioni, questo album del 1991 svela numerosi lati nascosti della musica di Al di Meola, e segna sicuramente un momento cruciale della sua evoluzione stilistica. Il chitarrista infatti sembra voler cercare una forma espressiva sempre più immediata e profonda, che sia capace di catturare l’ascoltatore senza dover far ricorso a fronzoli e barocchismi. Da ciò nasce probabilmente l’idea di realizzare un album interamente acustico, “World Sinfonia”, a cui viene affidato il compito di codificare queste nuove scelte stilistiche. Come preannuncia il titolo, l’album si anima di contaminazioni provenienti dalle musiche delle varie parti del mondo. Un posto di riguardo occupa il tango grazie anche alla partecipazione dello straordinario fisarmonicista Dino Saluzzi, che non solo interpreta magistralmente brani originali ("Last Tango for Astor”) e rivisitazioni ("Tango Suite" dello stesso Piazzolla), ma contribuisce all’album con un brano che porta la sua firma (“Lustrine”). Tracklist : 1. Perpetual Emotion, 2. Orient Blue, 3. Tango Suite Part I, 4. Tango Suite Part Ill, 5. Falling Grace, 6. Last Tango For Astor, 7. No Mystery, 8. Lustrine, 9. Little Cathedral, 10. La Cathedral INAKUSTIK CD 4001985007721 INAK 700772 CD 2098 Jazz GIUNTI EMANUELE, L'ORCHESTRA '900 PROFILI DI DONNA ETICHETTE VARIE 8033928000045 NUCCIA 004 CD 2009 Jazz Nel 2003, dopo cinque anni di lavoro come compositore/pianista e arrangiatore delle “Nuove Tribù Zulu”, Emanuele Giunti prosegue l’attività musicale nel suo progetto solista intitolato in maniera omonima Emanuele Giunti & l’Orchestra ’900. PROFILI di DONNA è un lavoro compositivamente dedicato alla voce femminile nelle sue più diverse espressioni ed estensioni Ad accompagnarvi in questo nuovo percorso musicale sarà in primis la voce di Chiara Di Bari già nota negli ambienti del musical theatre nazionale ed internazionale per aver collaborato con Riccardo Cocciante nel tour mondiale del “Notre Dame de Paris” e con Nicola Piovani in “Canti di Scena”. Quindi Ana Carrill Obios (già cantante per Manu Chao e Jahmila) e Manuela Tassani completeranno “i diversi profili di donna” sfiorando contaminazioni latino americane e classiche in stile bachiano dove l’energia del rock si unisce al fascino di una musica di estrazione colta, concentrandosi nella ricerca di una sintesi d’orchestrazione che passi attraverso l’eleganza di Bach e De Andrè, attraverso le sonorità ironiche di Banda Osiris e delle Fanfare Macedoni, attraverso l’oriente di Khaled e Sheila Chandra, attraverso il tango argentino di Piazzola e Adriana Varala, sfiorando infine il pop elettrico di David Silvian e Robert Fripp. Una sorta di percorso alternativo tra la musica vecchia e nuova! PROFILI di DONNA è un lavoro compositivamente dedicato alla voce femminile nelle sue più diverse espressioni ed estensioni Ritroviamo la voce di Chiara Di Bari già nota negli ambienti del musical theatre nazionale ed internazionale per aver collaborato con Riccardo Cocciante nel tour mondiale del “Notre Dame de Paris”, quella di Ana Carrill Obios (già cantante per Manu Chao e Jahmila) e Manuela Tassani. ETICHETTE VARIE 8033928000069 NUCCIA 006 CD 2009 Jazz VELOTTI, D'AMATO A CLARINETS AFFAIRE "A CLARINETS AFFAIRE" racchiude le più belle canzoni del repertorio jazzistico americano. Attenti cultori del linguaggio swing e mainstream, rivisitato con sensibilità del tutto contemporanea, Luca Velotti, sassofonista e clarinettista di Paolo Conte dal 1992, nonché leader del proprio JAZZ ENSEMBLE, e Bepi D’Amato solista principale dell'Italian Big Band diretta da Marco Renzi, collaboratore di Larry Franco nonchè di Buddy de Franco e Tony Scott, affrontano alcune tra le più belle canzoni del repertorio jazzistico americano accompagnati dal favoloso trio diretto da Giorgio Cuscito al pianoforte con Guido Giacomini al contrabbasso e Alfredo Romeo alla batteria. Virtuosismo e seduzione si fondono creando un risultato straordinario. Luca Velotti e Paolo Conte accompagnati dal favoloso trio diretto da Giorgio Cuscito al pianoforte con Guido Giacomini al contrabbasso e Alfredo Romeo alla batteria. Virtuosismo e seduzione si fondono creando un risultato straordinario. ROMA TRIO THE FOUR SEASONS VENUS 4571292510226 VHCD-1022 CD 2009 Jazz Il Roma Trio è composto dal pianista Luca Mannutza, dal bassista Gianluca Renzi e dal batterista Nicola Angelucci. Tre talenti che sarebbe inesatto definire emergenti, visto che ormai si sono ritagliati il proprio spazio non solo nell’affollata scena del jazz italiano, ma anche in quella internazionale, trovando nell’etichetta giapponese Venus Records la propria naturale dimora. Dopo il loro debutto su Venus con “Love Is a Many-Thing Splendored” e il successivo “Ciao Ciao Bambina”, i Roma Trio propongono oggi un nuovo album interamente dedicato alle Quattro stagioni di Antonio Vivaldi. Nella storia recente del jazz ci sono state molte interpretazioni in chiave jazzistica di brani di musica classica a seguito del lavoro pioneristico di Jacques Loussier e del suo trio, ma gli esperimenti coraggiosi e innovativi come quello del Roma Trio sono davvero rari. In questo caso infatti non si tratta di una blanda rivisitazione, talvolta piatta e senza nerbo, di composizioni sparse, ma di un progetto unitario che rilegge l’opera di Vivaldi infondendole nuova vita. La melodia, l’armonia, il ritmo: tutto viene stravolto se necessario. L’obiettivo non sembra essere una rilettura filologica fatta attraverso il filtro del linguaggio jazz, ma una reinvenzione dell’opera originale che viene destrutturata e ricostruita con sapiente creatività. Il nuovo album dei Roma Trio interamente dedicato alle Quattro stagioni di Antonio Vivaldi. Un progetto unitario che rilegge l’opera infondendole nuova vita. Tracklist : 1. 1st Movement "Allegro", 2. 2nd Movemnet "Largo e Pianissimo", 3. 3rd Movement "Alleglo Pastorale" ~ Concerto No.2 in G minor, Op.8, RV315 ~ Summer ~, 4. 1st Movement "Alleglo non Molto", 5. 2nd Movemnet "Adagio-Presto" ~ Concerto No.3 in F major, Op.8, RV293 ~ Autumn ~, 6. 1st Movement "Alleglo", 7. 2nd Movemnet "Adagio Molto"(Theme1), 8. 2nd Movemnet "Adagio Molto"(Theme2), 9. 3rd Movement "Allegro " ~ Concerto No.4 in F minor, Op.8, RV297 ~ Winter ~, 10. 1st Movement "Alleglo non Molto", 11. 2nd Movemnet "Largo", 12. 3rd Movement "Allegro " ALTI & BASSI IO HO IN MENTE TE ETICHETTE VARIE 8032250063094 PL 6309 CD 2010 Jazz Dopo quattro dischi ispirati alla musica americana, il nuovo album degli Alti & Bassi, gruppo vocale nato a Milano più di quindici anni fa, è interamente dedicato alla musica italiana. In particolare è un omaggio alle grandi voci e ai grandi autori degli anni d’oro della musica leggera italiana: Mina, Domenico Modugno, Lucio Battisti, Caterina Caselli, i Cetra, Bruno Martino, Gino Paoli, L’Equipe 84. Tutti i brani sono tratti da quel periodo e sono interpretati dagli Alti & Bassi accompagnati da illustri ospiti come Franco Cerri alla chitarra, Bruno De Filippi all’armonica a bocca, Nando De Luca al pianoforte, Andrea Dulbecco al vibrafono, Lino Patruno al banjo ed Emilio Soana alla tromba. Aspetto interessante del progetto è la rivisitazione della maggior parte dei brani. Ciò avviene attraverso la “contaminazione” con numerosi generi musicali (latinoamericano, funky, R&B, valzer, tango, fuga, spiritual, jazz, swing, rap), cosa che consente di “rivitalizzare” e di rendere moderne e accattivanti le canzoni a distanza di 40 anni, pur senza spogliarle della loro affascinante e riconoscibile veste iniziale. IO HO IN MENTE TE è un omaggio alle grandi voci e ai grandi autori degli anni d’oro della musica leggera italiana: Mina, Domenico Modugno, Lucio Battisti, Caterina Caselli, i Cetra, Bruno Martino, Gino Paoli, L’Equipe 84. Hanno collaborato all'album : Franco Cerri alla chitarra, Bruno De Filippi all’armonica a bocca, Nando De Luca al pianoforte, Andrea Dulbecco al vibrafono, Lino Patruno al banjo ed Emilio Soana alla tromb Tracklist : 1. Non gioco più, 2. Io ho in mente te, 3. Nessuno mi può giudicare, 4. Vorrei che fosse amore, 5. Nel blu dipinto di blu, 6. Però mi vuole bene, 7. Estate, 8. Il cielo in una stanza, 9. Canto libero, 10. Se telefonando, 11. Parole parole, 12. Brava (Bravi) DIODATI FRANCESCO PURPLE BRA Il gruppo Neko, capeggiato dal giovane chitarrista Francesco Diodati, unisce la freschezza melodica e timbrica alla libertà formale per dar forma a canzoni ricercate ma orecchiabili. Una ricerca espressiva in cui il jazz è solo il punto di partenza. L'album d'esordio, intitolato “Purple Bra”, è prodotto da Auand Records (AU9021). Il gruppo è formato da alcuni dei più promettenti musicisti della scena italiana. Francesco Diodati nasce nel 1983 a Roma e studia con Roberto Spadoni, perfezionandosi presso Siena Jazz e vincendo la borsa di studio per frequentare i seminari In.Jam. Con i suoi gruppi ha vinto numerosi premi nazionali (Barga Jazz, Martina Franca, Jazz Image, Porsche Jazz e Giovani). Francesco Bigoni, classe ’82, nel 2001 vince una borsa di studio presso i corsi estivi di Siena Jazz per partecipare allo IASJ a Helsinki. E’ una delle voci più personali del jazz italiano, assiduo collaboratore di musicisti come Gianluca Petrella, Stefano Battaglia e membro del collettivo El Gallo Rojo. L'album di esordio di Francesco Diodati, vincitore con i suoi gruppi, di numerosi premi nazionali come Barga Jazz, Martina Franca, Jazz Image, Porsche Jazz e Giovani. Una ricerca espressiva in cui il jazz è solo il punto di partenza. AUAND 8031697902126 AU 9021 CD 2010 Jazz Francesco Ponticelli, ’83, è uno dei più originali contrabbassisti italiani, collaboratore di Gianluca Petrella, Fabrizio Sferra, Enrico Rava, Giovanni Guidi. Ermanno Baron inizia gli studi classici per poi perfezionarsi in jazz vincendo borse di studio per la partecipazione a Siena Jazz (2004) e a InJam (2008). Grazie dell’attenzione e cordiali saluti da EGEA Records & Distribution. Silvia Valderrama Ufficio Stampa - EGEA Music C.so Mazzini, 12 - 12037 SALUZZO (CN) Tel. +39 0175 217323 Fax. +39 0175 475154 E-Mail: [email protected] Skype: silvia valderrama http://www.egeamusic.com