ANGELO MAI ALTROVE VIALE DELLE TERME DI CARACALLA, 55A (ROMA) mercoledì 1 febbraio BLUE(motion) SAFARI E ALTRI SOUND DRIVE h 22.00 FROM BEDLAM TO LENANE Ilaria Graziano & Francesco Forni special guest Bob Angelini presentazione del video Love Sails giovedì 2 febbraio BLUE(motion) SAFARI E ALTRI SOUND DRIVE h 21.00 BLUE(motion) SAFARI di Bluemotion con Elettra Dallimore Mallaby, Cristiano De Fabritiis, Gian Marco Di Lecce, Matteo D’Incà, Pasquale Durante, Francesco Forni, Ilaria Graziano, Andrea Pesce, Titty Pigalle, Laura Pizzirani, Laura Sampedro ideazione e regia Giorgina Pilozzi scatola visiva Bluemotion luci Davood Kheradmand h 22.00 IL BAMBINO INVISIBILE D’Incà + Defa + Grossi con ospiti e amici venerdì 3 febbraio BLUE(motion) SAFARI E ALTRI SOUND DRIVE h 21.00 BLUE(motion) SAFARI di Bluemotion h 23.00 FISHEYE musica Andrea Pesce con Cristiano De Fabritiis e Mafalda special guests Bob Angelini, Luca Bertelli, Francesco Forni, Ilaria Graziano, Fabio Rondanini sabato 4 febbraio BLUE(motion) SAFARI E ALTRI SOUND DRIVE h 21.00 BLUE(motion) SAFARI di Bluemotion h 23.00 PARTY [SAFARI] HALL venerdì 10 febbraio h 22.00 BALLADS [Francesco Di Bella e Alfonso "Fofó" Bruno] con Roberto Angelini, Cristiano De Fabritiis, Gnut, Francesco Forni, Alessandro Innaro, Andrea Pesce e Daniele Sinigallia serata di ballads tra cover e repertori originali sabato 11 febbraio h 22.00 MAGNETICA aime GAINSBOURG feat. IL GENIO PARTY Edwige goes to the Jet Set dj Luzy L, Silver Boy, Bob Corsi [exxxotica, screaming gorillas, surfing beat, soundtracks a go go, shake senora, wild samba] immagini La Colonna Infame live Il genio domenica 12 febbraio h 21.30 Ausgang & Angelo Mai presentano MEGAFAUN LIVE opening Francesco Forni martedì 14 febbraio h. 21.00 THE VALENTINE’S DAY SESSION [la festa dei lenti] a cura di Bluemotion mercoledì 15 febbraio h. 21.00 DA_DOVE_STO_CHIAMANDO un progetto per il teatro KATZELMACHER, ‘CAPITOLO I DI UNA TRASCURABILE TRILOGIA EUROPEA’ da Rainer Werner Fassbinder progetto e regia Lisa Ferlazzo Natoli giovedì 16 febbraio h. 21.00 DA_DOVE_STO_CHIAMANDO un progetto per il teatro KATZELMACHER, ‘CAPITOLO I DI UNA TRASCURABILE TRILOGIA EUROPEA’ da Rainer Werner Fassbinder progetto e regia Lisa Ferlazzo Natoli venerdì 17 febbraio h. 21.00 DA_DOVE_STO_CHIAMANDO un progetto per il teatro KATZELMACHER, ‘CAPITOLO I DI UNA TRASCURABILE TRILOGIA EUROPEA’ da Rainer Werner Fassbinder progetto e regia Lisa Ferlazzo Natoli h. 23.00 SAY IT LOUD DJ SET l'elettronica dell'angelo Cobram [afro-minimal] Ominostanco [hipster-house] Paul Esse [tech-house] Gregorio Pampinella Visuals sabato 18 febbraio AFRODISIA - L’AFRIQUE À ROME in collaborazione con Lifegate Radio h. 22.30 Guebreyes Asnake & uKanDanZ LIVE [new ethio-groove, Ethio/France] a seguire AFRO-DANCEHALL by Dj Khalab & Sekou Diabate [afrobeat, soweto funk, bongo flava, hiplife, coupé decalé] Koreman Visuals lunedì 20, martedì 21 e mercoledì 22 febbraio h 10.00/18.00 KATZELMACHER, DUE SEMINARI IN UNO laboratorio teatrale a cura di Lisa Ferlazzo Natoli e lacasadargilla sul testo di Rainer Werner Fassbinder martedì 21 febbraio h 21.00 fisEye LIVE un progetto di Bluemotion musica di Andrea Pesce con Cristiano De Fabritiis, Mafalda e Fabio Rondanini a seguire BLUEMOTION PARTY! DJ SET ai suoni Dj Seven Sisters + Dj Margot [cinematic rock, emotional soundscapes & tutto il resto del punk] giovedì 23 febbraio h. 21.30 GNUQUARTET PLAYS MUSE LIVE venerdì 24 febbraio h 22.00 DNA concerti, Scuderie MArtelive & Angelo Mai presentano BUGO LIVE “Qualcosa di più importante” tour sabato 25 febbraio h 22.30 CARACALLAS TOTAL SHOW # 10 LIVE [supercalifragilistic-rock'n'birthday-party] a cura di Francesco Forni e Armando Pirozzi a seguire DJ SET a cura di Bluemotion mercoledì 1, giovedì 2, venerdì 3 e sabato 4 febbraio BLUE(motion) SAFARI E ALTRI SOUND DRIVE Il safari "classico" o sound drive si svolge di notte, in autostrada o nel cuore della città. A seconda dei regolamenti vigenti nei vari parchi e di eventuali particolarità stagionali, i safari si trasformano rapidamente in sound drive perfetti per il luogo e la temperatura in corso. Le ore preferite sono generalmente quelle dal tramonto all’alba; in queste ore, infatti, i predatori sono generalmente più attivi, le condizioni cromatiche migliori, le metamorfosi più semplici. 4 giorni dei nostri safari, 4 giorni delle nostre metamorfosi BLUEMOTION programma mercoledì 1 febbraio h 22.00 FROM BEDLAM TO LENANE Ilaria Graziano & Francesco Forni special guest Bob Angelini presentazione del video Love Sails [regia di Davood Kheradmand] Per riuscire a immaginare dove ci si trova se ci si perde nel percorso a fasi interattive “From Bedlam to Lenane”, prendete ad esempio il circolo di Perthy, adattatelo ai giorni nostri, togliete le divagazioni sui falsi “magari” e le regole del “non è andata esattamente così”, riformulate il pensiero e settatelo sul primo dogma astrale. In tutti questi casi, come del resto nei grandi spazi, il safari può protrarsi da mattina a sera; si trovano aree protette in cui è possibile scendere in sicurezza in ogni momento… ma perché poi? Il sound drive consente incontri anche molto ravvicinati con i grandi folgoradiciassette o altri animali pericolosi ma che difficilmente tenterebbero di assaltare un ascoltatore innocuo. giovedì 2, venerdì 3 e sabato 4 febbraio h 21.00 BLUE(motion) SAFARI di Bluemotion con Elettra Dallimore Mallaby, Cristiano De Fabritiis, Gian Marco Di Lecce, Matteo D’Incà, Pasquale Durante, Francesco Forni, Ilaria Graziano, Andrea Pesce, Titty Pigalle, Laura Pizzirani, Laura Sampedro ideazione e regia Giorgina Pilozzi scatola visiva Bluemotion luci Davood Kheradmand Ci siamo chiesti cosa fosse per noi un Safari. Un viaggio in luoghi lontani, forse. Un viaggio selvaggio, certamente. Cosa c’è di più selvaggio di un viaggio dentro una biografia – propria o di qualcun altro? Il Safari è una di quelle cose che anche se non ci sei mai stato è come se l’avessi già visto, esattamente come le storie delle vite. Contano logica e fili conduttori per imbattersi in un safari esistenziale? No, anzi. Serve davvero che la biografia sia vera? No, basta raccontarla con la nostra lingua naturale e spuria, con tutta la frammentazione che ci portiamo dentro. In questo BLUE(motion) Safari useremo tutto ciò che possiamo: musica, immagini, volti di performer veri e in video, diari fotografati, abiti dimenticati, esitazioni del passato, slanci d’amore. Dentro la sala dell’Angelo Mai sarete circondati da noi che compiamo un viaggio selvaggio intorno a voi. E non possiamo dirvi di più perché, come in ogni Safari che si rispetti, sappiamo che il viaggio si scopre solo facendolo. REGOLE PER IL BLUE(motion) Safari: 1) portare immagini dei vostri Safari (secondo l’idea di Safari che vi abbiamo lanciato qui sopra) 2) indossare abiti con cui vi sentireste bene in un Safari (ognuno secondo il proprio gusto) 3) spirito rock ’n’ roll giovedì 2 febbraio h 22.00 IL BAMBINO INVISIBILE D’Incà + Defa + Grossi con ospiti e amici Come da etichetta, si mantengono invece rispettose distanze dagli animali potenzialmente in grado di "caricare" - per esempio elefanti, rinoceronti e grossi bufali. A seconda del tipo di incursione, della pericolosità della fauna, e di altre condizioni ambientali, può essere consentito ai visitatori il sound drive dal proprio se stesso, senza l'assistenza di una guida. Stiamo parlando di musica da ballo, ben accetti i cani, autobus 21, te kila prosecco? Non morire prima di morire, se incroci le braccia non otterrai frutti. venerdì 3 febbraio h 23.00 FISHEYE un progetto di Bluemotion prodotto da Andrea Pesce e Cristiano de Fabritiis musica Andrea Pesce con Cristiano De Fabritiis e Mafalda special guests Bob Angelini, Luca Bertelli, Francesco Forni, Ilaria Graziano, Fabio Rondanini Il safari notturno in fuoripista, o night sound drive, normalmente su fuoriserie dotati di luce "spot", consente di avvistare la fauna notturna dei parchi e dei mari e di avere maggiori possibilità di assistere a scene di grazia. Nella maggior parte degli universi conosciuti, tuttavia, questo tipo di safari non è autorizzato (in quanto è del tutto vietata la circolazione notturna); il night sound drive è quindi possibile quasi esclusivamente in riserve dimensionali anfibie. sabato 4 febbraio h 23.00 PARTY [SAFARI] HALL Immaginate di essere nella HALL di un albergo e di ascoltare solo musica sfrenata che ha cadenzato nei film più disparati le interpretazioni di attori e attrici diversissimi. Ballerete solo musica che nelle cinematografie più varie personaggi straordinariamente folli hanno vissuto in diretta, anche loro come voi ad una festa. A volte ballando, a volte amandosi, altre lasciandosi, uccidendosi, incontrandosi, e soprattutto viaggiando…. (to be continued) Regole per partecipare al party [safari] hall Porta una foto, un oggetto, un passaporto timbrato, una t shirt, qualsiasi cosa provenga dal tuo safari! venerdì 10 febbraio h 22.00 BALLADS [Francesco Di Bella e Alfonso "Fofó" Bruno] con Roberto Angelini, Cristiano De Fabritiis, Gnut, Francesco Forni, Alessandro Innaro, Andrea Pesce e Daniele Sinigallia serata di ballads tra cover e repertori originali Prendendo spunto dal progetto di Francesco Di Bella e Alfonso “Fofò” Bruno, in questa edizione speciale di Ballads ogni cantautore proporrà un brano e si alterneranno sul palco formazioni diverse in duo o trio, fino al gran finale in cui tutti i musicisti interpreteranno insieme un brano di ogni singolo repertorio. Ballads è un duo acustico: Francesco Di Bella, dei 24 Grana, (voce) e Alfonso "Fofò" Bruno (chitarra)... "Dall'incontro tra un pallone Supersantos (a dire il vero un po' sgonfio) e una vecchia chitarra acustica Eko, nasce BALLADS: una performance di Francesco Di Bella e Alfonso 'Fofo' ' Bruno, una pesca (se fortunata, chi può dirlo) di canzoni dal culo di una bottiglia di Jack Daniels. Da Costello ai Buzzcocks passando per territori californiani fino alle elucubrazioni sofisticate degli Style Council... dal degenere Thunders ai misconosciuti Neutral Milk Hotel, da Molina a Neil Young; un viaggio (forse senza ritorno) attraverso i vari decenni della musica rock, folk, etc... d'autore e non! Consigliato a un pubblico di rockettari indefessi (o indie-fessi)." Francesco Di Bella (24 Grana) alla voce e Alfonso Bruno (Nani Sordi, Hardogs, Songs For Ulan) alla chitarra in un percorso di ricerca culturale attraverso le tante sfaccettature del cantautorato rock. Lo stile acustico spoglia piccoli gioielli “minori” di grandi e piccoli songwriter in un minimalismo da intima seduta di scrittura e le canzoni vengono proposte nei loro elementi più semplici: accompagnamento/melodia/parole. Gli autori vanno da grandi firme come Elvis Costello e Paul Weller, a eroi ancora da scoprire come Elliott Smith e Jason Molina, a veri e propri “classici” underground come Born to loose (Heartbreakers) e Ever fallen in love (Buzzcocks). La sensibilità di scrittura di Francesco Di Bella incontra così l’interpretazione, e ne nasce un confronto di stile e ispirazione con la riproposizione nella stessa chiave di brani dell’autore napoletano. Così la periferia di Napoli diventa quella di New York, di Boston, di Chicago. Le voci e le melodie si fondono in un presente senza tempo dove trasversalmente si raccolgono echi di new wave inglese e alt-country americano, che come schegge lasciano aperte ferite e domande sul futuro della vera canzone pop perfetta. sabato 11 febbraio h 21.00 MAGNETICA aime GAINSBOURG feat. IL GENIO PARTY Edwige goes to the Jet Set dj Luzy L, Silver Boy, Bob Corsi [exxxotica, screaming gorillas, surfing beat, soundtracks a go go, shake senora, wild samba] immagini La Colonna Infame live Il genio Più divistica, pregnante sensualità e magnetica, dell’unione clamorosa tra Jane Birkin e Serge Gainsbourg, c’è solo forse quella precedente, tra lo stesso e la dea Brigitte Bardot. I due esempi più esteticamente meravigliosi di liaison amoureuse tra un genio e la sua (le sue) musa–icone ancora oggi invidiate e inarrivabili. Un genio, quello gainsbourghiano, complesso, irriverente, provocatorio e sregolato, come tutti i geni che si rispettino. Che per fortuna mai si è risparmiato sulle produzioni, come mai ha risparmiato le sue amate, dedicandosi a un’estetica singolare e altamente emotiva, sofisticata eppur leggera. Lasciandoci un ricco e variegato repertorio: dal jazz al synth-pop, dal progressive rock al reggae, rielaborati sempre con gusto, poetica e stile inconfondibili. In tanti lo riecheggiano, lo omaggiano: in pochi ci riescono evitando l’emulazione e dando nuova vita alle sue composizioni. Il vanto di quest’edizione di Magnetica sono due ospiti très spécial assoldati espressamente per un’importante e dovuta missione Gainsbourg: Il Genio. Gianluca De Rubertis e Alessandra Contini de Il Genio (duo leccese, trapiantato a Milano) potrebbero essere i perfetti protagonisti di un film della nouvelle vague, nonché di un fumetto Space Age di Guy Peellaert. Riescono, non solo nella messa in scena ma soprattutto nelle sonorità, nella timbrica e nell’immaginario, a richiamare la Francia fine ’60, e a interpretare un gioco di parti accattivante e malizioso, che evoca esattamente la coppia Birkin-Gainsbourg. Nessuno meglio di loro può dare vita ad uno spettacolo inedito, un prezioso omaggio, come quello che viene presentato sabato 11 febbraio (secondo sabato del mese e non primo, solo per questa volta) all’Angelo Mai. Il Genio reinterpreterà brani scelti ad hoc dal repertorio di Gainsbourg, oltre a qualche sorpresa “a tema” scovata dalla loro produzione, grazie anche alla preziosa collaborazione di Cristiano De Fabritiis alla batteria e di Federico Lai (Demoni) alla chitarra. A seguire, vigili e folli come sempre, i nostri tre dj – Bob Corsi, Luzy L e Silver Boy – visivamente assecondati dalle imprescindibili immagini montate dal vivo e videoproiettate da La Colonna Infame, per sollazzarvi e catapultarvi nell’universo parallelo magnetico, senza pietà, come ogni mese, fino a notte fonda. Optional dress code: Nouvelle Vague, Yè Yè girls, Antoine & Dutronc, Swingin’ Mademoiselle, Pop à Paris, cappelli & gilet. Magnetica è il risultato dell’incontro tra la lunga esperienza di The Jet Set (ideato nel ‘95 da Luzy L e Bob Corsi, è stato il primo evento romano visivo-danzante dedicato all’immaginario della Cocktail Generation con dj e vj-set, proiezioni in super8, itinerante tra terrazze e luoghi inusuali) e il duo La Colonna Infame (resident e ideatori di EDWIGE, da circa due anni portano in giro il loro speciale set composto da selezioni musicali cinematiche e ricercatissime videoproiezioni legato ai decenni ’60 e ‘70). Il nuovo happening musicale e visivo della capitale: ispirato alla luna, allo Space Age Look, a icone mondano-divistiche come Brigitte Bardot, Marisa Mell, Anna Karina; alla fantascienza con theremin anni ‘50, agli eurospy-movie leggendari ricalcati sulle avventure di James Bond, alla grafica e al design più cool che siano mai esistiti. Con l’obiettivo di catapultarvi in un immaginario traboccante di suoni e colori, evocativo di mode e stili che hanno segnato e dominato il periodo tra i ‘50 e i ‘70, e che influenzano massicciamente ancora il gusto e l’estetica di oggi. Special thanks to: Defa & Flai Partner: Paolo Ciofetta My Moon (foto) domenica 12 febbraio h 21.30 Ausgang & Angelo Mai presentano MEGAFAUN LIVE opening Francesco Forni apertura 20.30 concerti 21.30 Nuovo album e tour per i Megafaun, in Italia a febbraio 2012. Il trio folk rock del Wisconsin suonerà il 12 all'Angelo Mai di Roma. I Megafaun si muovono sulle coordinate che hanno reso immortale la musica americana, dal folk alla Crosby, Stills and Nash alle moderne prodezze di Wilco e Bon Iver. Brad, Phil, e Joe, ovvero i Megafaun, hanno appena pubblicato il terzo e omonimo album, “Megafaun”, pubblicato in Italia da Crammed Discs / Materiali Sonori. I Megafaun con il loro perfetto e sapiente mix di country, folk e rock rappresentano come pochi altri artisti statunitensi lo stile che prende il nome di americana. La band, proveniente da Chippewa Falls, Wisconsin, dei fratelli Brad e Phil Cook e del loro amico Joe Westerlund è nata dalle ceneri dei DeYarmond Edison, gruppo in cui militava Justin Vernon, star del nuovo rock americano nota come Bon Iver. I Megafaun hanno appena pubblicato il terzo album, 'Megafaun', per la Crammed Discs e l'attesa per il nuovo tour è alta visto il successo delle ultime apparizioni in Europa del trio del Winsconsin. I Megafaun hanno suonato su e giù per gli states e nel resto del mondo insieme a Akron/Family, the Mountain Goats e Bowerbirds, oltre a poter contare sull'esperienza derivata dalla collaborazione con Bon Iver. Il trio si è formato nel 2006, dopo l'uscita di Justin Vernon dai DeYarmond Edison, e ha pubblicato l'esordio “Bury the Square” nel 2008, a cui è seguito nel 2009 “Gather, Form & Fly”, album capace di portare fama al gruppo. Nel 2010 hanno pubblicato l'Ep “Heretofore”. La musica dei Megafaun è un'enciclopedia degli ultimi quaranta anni di storia americana, con influenze che muovono dal folk americano di Crosby, Stills and Nash, al country blues di Bob Dylan, fino alle moderne incursioni nell'americana degli Wilco, la poesia bucolica di Bon Iver, e la psichedelia chitarristica di Sleepy Sun e Pontiak. I Megafaun sono una band cresciuta in modo esponenziale album dopo album capace di musica genuina e solare, come dimostra il loro nuovo omonimo album. www.megafaun.com martedì 14 febbraio h. 21.00 THE VALENTINE’S DAY SESSION [la festa dei lenti] a cura di Bluemotion Ricordi la canzone che hai cantato nell’ultimo giorno della tua adolescenza? Era la stessa che ti faceva chiudere gli occhi e sognare fino al giorno prima? Era la stessa con cui hai ballato per la prima volta abbracciato a qualcuno/a? Per quale cosa che hai dimenticato meriteresti di essere perdonato? Per quale parola non detta vorresti smettere di rimproverarti? Come potresti esprimere gratitudine per quel lento che non hai più dimenticato? Forse ballandolo ora? Forse danzando, sorridendo al pensiero che molti anni sono passati e il tempo perduto non si può recuperare? Giocando con tutto quello che era meglio fare ma che non hai fatto? Noi pensiamo che se scegli un lento, ora, il tempo passato non può farti nulla. Scrivici il lento che hai scelto a [email protected] o sulla nostra pagina fb (preferibilmente mandaci un link youtube) MOLTO IMPORTANTE Per l'occasione troverete l'Angelo Mai diverso dal solito. Il clima, lo spirito della serata è esattamente quello di una festa delle medie. Ciò significa che non è importante venire in coppia, non è importante essere eleganti, è importante però fare di tutto per avere lì, in quella stanza (sala) la persona con cui vorresti ballare il tuo lento! BLUEMOTION mercoledì 15, giovedì 16 e venerdì 17 febbraio h. 21.00 DA_DOVE_STO_CHIAMANDO un progetto per il teatro lacasadargilla e il Centro Internazionale La Cometa in collaborazone con Ex Lavanderia presentano KATZELMACHER, ‘CAPITOLO I DI UNA TRASCURABILE TRILOGIA EUROPEA’ da Rainer Werner Fassbinder progetto e regia Lisa Ferlazzo Natoli con Fulvio Accogli, Nicola Adobati, Roberta Guccione, Vincenzo Lesci, Massimo Mento, Rosa Palasciano, Raffaella Paleari, Domenico Piscopo, Tonia Specchia, Francesca Verzaro, Mario Zaza regista collaboratore Alice Palazzi drammaturgia Mattia Cinquegrani assistenti al progetto Elisa Di Francesco e Lorenzo Robino luci Giuseppe Falcone e Michele Baronio immagini Maddalena Parise regia immagini Alessandro Ferroni produzione lacasadargilla e Centro Internazionale La Cometa in collaborazione con Ex Lavanderia Katzelmacher: Espressione idiomatica dispregiativa, significa più o meno “terrone” 1939: i sudtirolesi si trasferiscono in Tirolo, immediatamente chiamati katzelmacher dai ‘tedeschi’, termine dispregiativo usato per definire gli ‘italiani’. Questo insolito testo di Fassbinder è un racconto sul fascismo di provincia, sui sistemi coercitivi del branco, e sui meccanismi di sopraffazione. Su laceranti sensi d’inferiorità. Sugli stereotipi, dell’immaginario e del linguaggio. La vicenda si può ridurre a poche righe, quasi sconcertante nella sua banalità: intorno al 1970 in un’imprecisata cittadina tedesca – il cui sostanziale benessere è tenuto ostinatamente fuori campo - l’arrivo di un lavorante straniero scatena i pettegolezzi, l’astio e i desideri di un gruppo di giovani, fino a raggiungere una piega violenta che si risolve però in un miserabile niente di fatto. I giovani di Fassbinder hanno tutte le distorsioni della società in cui abitano e in cui, pure, non riescono a integrarsi: indolenti, opportunisti, diffidenti, genericamente xenofobi, vigliacchi e violenti. E soprattutto, privi di desideri abbastanza saldi da spezzare questo inconsapevole e allucinatorio rito di gruppo. E un senso di terrore imminente scivola giù da ogni singola parola. Il testo è prosciugato e crudo fino ad essere quasi artificiale: le battute sono sommarie e concise, ma è proprio il tratto veloce a lasciar trasparire d’improvviso il profilo dei personaggi, la direzione degli sguardi e ogni sotterranea, quasi involontaria, intenzione. Il retroterra è sì sociale e politico, ma Fassbinder guida la scrittura su un piano assolutamente emotivo, muovendosi tra fantasie, insinuazioni e tensioni improvvise, il cui ritmo è serrato, lentissimo o assolutamente statico. Ma che mai, mai riesce ad esplodere in tragedia. C’è infatti anche qualcosa d’impersonale nei tratti degli undici protagonisti, tutti come già interpreti di un comportamento sociale collettivo, che per una sorta di legge del profondo, obbedisce a pulsioni antiche e inconsapevoli, destinate a ripetersi ossessivamente. La drammaturgia si struttura così in un accumularsi di micro-narrazioni su fatti avvenuti altrove, frasi fatte su esperienze mai vissute a pieno, racconti frammentari e ripetuti, parziali e insinceri. Nessuna azione effettiva viene compiuta, e la forma pettegolezzo, l’atto parziale o il dialogo lasciato cadere, sembrano assorbire ogni istanza vitale. In luoghi interamente spogliati da connotazioni, sono i corpi a disegnare gli spazi su una cadenza da montaggio cinematografico suggerito dalla stessa scrittura: la sovrapposizione tra scene, la coabitazione tra primo piano apparente e campo lungo, il costante sentore di un ‘fuori campo’, le separazione improvvisa per branchi, consegnano allora ogni parola alla forma pubblica, alle sue indiscrezioni e alla sottile violenza dello sguardo. Katzelmacher forse non è altro che un ammasso di narrazioni parziali, inconsistenti e tragicamente indispensabili, per azzardare una prospettiva ‘di provincia’ su questi eterni figli di quei cattivi padri, che hanno affidato alla cronaca di una posa fotografica e di un calendario di giornali proiettati fuori campo, la memoria, la voracità e i cosiddetti sogni dell’intera Europa. Una breve immagine intermittente si sovrappone a quell’ultima posa fotografica, non chiaramente visibile, a evocare una memoria non raccontabile che per pochi istanti va a fuoco: una distesa di mani levate, oggetto-shock concreto che si dà a vedere a fondo palco, senza commento. postilla ‘non trascurabile’ Per noi solo un gruppo d’attori giovani, ancora non s-formati, avrebbe potuto mettersi in corpo questi resti e detriti d’immaginario che sono le battute di Fassbinder. C’è qualcosa di struggente nella giovinezza, qualcosa di tutto il ‘possibile a- venire’. I capitoli della Trascurabile Trilogia Europea sono d’altronde pensati, pedagogicamente, con gruppi di giovanissimi, perché crediamo che per riprendere le fila del di dove veniamo, per guardare e riflettere a questa cosa che era ed è l’Europa, sia assolutamente necessario passare per il corpo di coloro che, in un modo o nell’altro, la abiteranno in un futuro non poi così lontano. Biglietto: 9 euro, Ridotto per under 25: 7 euro Per prenotazioni scrivere a [email protected] venerdì 17 febbraio h. 23.00 SAY IT LOUD DJ SET l'elettronica dell'angelo Cobram [afro-minimal] Ominostanco [hipster-house] Paul Esse [tech-house] Gregorio Pampinella Visuals . Continua Say it loud, un entusiasmante viaggio nelle produzioni di musica elettronica di livello con l’obiettivo di arricchire il panorama musicale romano con i più freschi fermenti musicali che offre la scena: dalle tendenze minimali più affermate alle ultime sonorità del clubbing europeo. I Cobram sono un dj duo romano formato da Alessandro Omodeo e Marco Della Chiara in circostanze abbastanza casuali: è infatti da una session “back to back” (una sorta di sfida all’ultimo disco) che nasce la voglia di salire in consolle con un progetto condiviso. Il suono dei Cobram trova radici nell’estesa collezione di vinili che i due collezionano da anni, che spazia tra il funk e le sonorità che l’Africa e l’America Latina hanno saputo esprimere dagli anni ‘70 ad oggi. Da quegli stessi vinili vengono estratti i campioni (percussioni e jingle afro-cumbia) che i Cobram suonano live durante le loro selezioni minimal-tech. www.nufactory.it www.cobrampartyboys.com sabato 18 febbraio AFRODISIA - L’AFRIQUE À ROME in collaborazione con Lifegate Radio h. 22.30 Guebreyes Asnake & uKanDanZ LIVE [new ethio-groove, Ethio/France] a seguire AFRO-DANCEHALL by Dj Khalab & Sekou Diabate [afrobeat, soweto funk, bongo flava, hiplife, coupé decalé] Koreman Visuals The future of ethiogroove! Tra ethiogroove e musica moderna esiste uno strano ibrido musicale chiamato Ukandanz. Canzoni intense e potenti, si mescolano con il rock più adrenalinico, l’improvvisazione jazz e il soul etiope. I membri di Ukandanz attraversano volentieri i confini dei generi musicali sempre, però, mantenendo la propria origine e identità. Guebreyes Asnake proviene dalla vibrante scena musicale di Addis Abeba, dove per tanti anni ha lavorato con quelle peculiari tradizioni ritmiche e vocali. Appare nel volume 18 della prestigiosa collana Ethiopiques e ha collaborato, tra gli altri, con il celebre improvvisatore olandese Han Bennink. L'Etiopia d’altronde è un mondo a sé; i coloni europei non hanno mai conquistato davvero quel paese inaccessibile, nemmeno gli italiani. La musica etiope riflette la sua storia: melodie orientali e ritmi sfuggenti che davvero hanno poco in comune con ogni altra forma di musica. I membri del gruppo etiope/francese uKanDanZ elaborano una miscela incredibilmente potente di melodie tradizionali, groove di Addis Abeba e hardcore rock. Un'intensità che, al confronto, fa impallidire molte delle odierne formazioni punk-rock. www.myspace.com/ukandanz www.afrodisia.it lunedì 20, martedì 21 e mercoledì 22 febbraio h 10.00/18.00 KATZELMACHER, DUE SEMINARI IN UNO laboratorio teatrale a cura di Lisa Ferlazzo Natoli e lacasadargilla sul testo di Rainer Werner Fassbinder Katzelmacher Espressione idiomatica dispregiativa, significa più o meno “terrone” 1939: i sudtirolesi si trasferirscono in Tirolo, immediatamente chiamati katzelmacher dai ‘tedeschi’, termine dispregiativo usato per definire gli ‘italiani’. il lavoro d’attore Più che un laboratorio su Katzelmacher pensiamo a un seminario, in cui grazie alla scrittura e al lavoro richiesto da Fassbinder, si mettano gli attori che parteciperanno in condizione di conservare una maniera d’operare nella costruzione del personaggio e del paesaggio/mondo che ogni spettacolo richiede. Lo studio si concentrerà su tre piani: la costruzione dei personaggi a partire dai pochi tratti del testo, lavorando sul profilo emotivo e sulle micro caratteristiche del gesto espressivo; la scrittura scenica necessaria a formare l’ambiente sociale e il principio del corobranco su cui tutto il testo gira; l’architettura dello spazio, esclusivamente disegnato dal movimento dei corpi e dalle voci in concertato, in un ambiente vuoto d’ogni elemento scenografico. Il lavoro sarà suddiviso in una parte di training fisico, di analisi del testo e una sezione che riunisce i due piani, su scena. la drammaturgia Ci piace immaginare una sorta di officina di scritture, che parta appunto da un testo quasi ‘irrappresentabile’, se dovessimo stare alla povertà del linguaggio, per tirare fuori le linee drammaturgiche, la lingua, i temi e le tecniche con cui Fassbinder ha strutturato il testo, personaggi e relazioni, ma soprattutto il minimo indispensabile con cui è riuscito a fare mondo. Utilizzando, non a caso, un plot semplicissimo e un lessico da ‘provincia dell’anima’, scarno ritmico e imprevedibile, e tutto il vuoto necessario ad adombrare uno spaccato sociale che riesce a scivolare senza attrito dagli anni settanta al XXI secolo. Eventualmente il laboratorio verrà articolato su un lavoro di riprese 'dal vivo', che aggiungano, oltre la drammaturgia, un piano di relazione tra personaggi e tra il personaggio e il proprio 'primo piano'. note di regia, ora note d'orientamento al lavoro Questo insolito testo di Fassbinder è un racconto sul fascismo di provincia, sui sistemi coercitivi del branco, e sui meccanismi di sopraffazione. Su laceranti sensi d’inferiorità. Sugli stereotipi, dell’immaginario e del linguaggio. La vicenda si può ridurre a poche righe, quasi sconcertante nella sua banalità: intorno al 1970 in un’imprecisata cittadina tedesca – il cui sostanziale benessere è tenuto ostinatamente fuori campo – l’arrivo di un lavorante straniero scatena i pettegolezzi, l’astio e i desideri di un gruppo di giovani, fino a raggiungere una piega violenta che si risolve però in un miserabile niente di fatto. I giovani di Fassbinder hanno tutte le distorsioni della società in cui abitano e in cui, pure, non riescono a integrarsi: indolenti, opportunisti, diffidenti, genericamente xenofobi, vigliacchi e violenti. E, soprattutto, privi di desideri abbastanza saldi da spezzare questo inconsapevole e allucinatorio rito di gruppo. E un senso di terrore imminente scivola giù da ogni singola parola. Il testo è prosciugato e crudo fino ad essere quasi artificiale: le battute sono sommarie e concise, ma è proprio il tratto veloce a lasciar trasparire d’improvviso il profilo dei personaggi, la direzione degli sguardi e ogni sotterranea, quasi involontaria, intenzione. Il retroterra è sì sociale e politico, ma Fassbinder guida la scrittura su un piano assolutamente emotivo, muovendosi tra fantasie, insinuazioni e tensioni improvvise, il cui ritmo è serrato, lentissimo o assolutamente statico. Ma che mai, mai riesce a esplodere in tragedia. C’è infatti anche qualcosa d’impersonale nei tratti degli undici protagonisti, tutti come già interpreti di un comportamento sociale collettivo, che per una sorta di legge del profondo, obbedisce a pulsioni antiche e inconsapevoli, destinate a ripetersi ossessivamente. La drammaturgia si struttura così in un accumularsi di micro-narrazioni su fatti avvenuti altrove, frasi fatte su esperienze mai vissute a pieno, racconti frammentari e ripetuti, parziali e insinceri. Nessuna azione effettiva viene compiuta, e la forma pettegolezzo, l’atto parziale o il dialogo lasciato cadere, sembrano assorbire ogni istanza vitale. In luoghi interamente spogliati da connotazioni, sono i corpi a disegnare gli spazi su una cadenza da montaggio cinematografico suggerito dalla stessa scrittura: la sovrapposizione tra scene, la coabitazione tra primo piano apparente e campo lungo, il costante sentore di un ‘fuori campo’, le separazione improvvisa per branchi, consegnano allora ogni parola alla forma pubblica, alle sue indiscrezioni e alla sottile violenza dello sguardo. Katzelmacher forse non è altro che un ammasso di narrazioni parziali, inconsistenti e tragicamente indispensabili, per azzardare una prospettiva ‘di provincia’ su questi eterni figli di quei cattivi padri, che hanno affidato alla cronaca di una posa fotografica e di un calendario di giornali proiettati fuori campo, la memoria, la voracità e i cosiddetti sogni dell’intera Europa. Una breve immagine intermittente si sovrappone a quell’ultima posa fotografica, non chiaramente visibile, a evocare una memoria non raccontabile che per pochi istanti va a fuoco: una distesa di mani levate, oggetto-shock concreto che si dà a vedere a fondo palco, senza commento. Il costo del laboratorio – rivolto a un massimo di 15 partecipanti – è di 80 euro. Per informazioni e iscrizioni: inviare curriculum a [email protected] Scadenza iscrizioni: giovedì 16 febbraio L’accettazione al laboratorio verrà comunicata il giorno successivo. Il testo teatrale oggetto del laboratorio verrà spedito via mail o potrà essere ritirato il giorno dell'iscrizione. martedì 21 febbraio h 21.00 fisEye LIVE un progetto di Bluemotion prodotto da Andrea Pesce e Cristiano De Fabritiis musica di Andrea Pesce con Cristiano De Fabritiis, Mafalda e Fabio Rondanini special guests Roberto Angelini, Luca Bertelli, Francesco Forni, Ilaria Graziano a seguire BLUEMOTION PARTY! DJ SET ai suoni Dj Seven Sisters + Dj Margot [cinematic rock, emotional soundscapes & tutto il resto del punk] C'è una voce che arriva da lontano. Non è una voce, è solo un pensiero dimenticato. Proprio in quel periodo in cui credevo di ricordare tutto. Ma quegli occhi li riconosco. Riflessi in una vetrina di un negozio d'occhiali. Sono quelli di uno sconosciuto. Che non sa perché si trova lì. Esattamente come me ora. giovedì 23 febbraio h 21.30 GNUQUARTET PLAYS MUSE LIVE Sono passati solo cinque mesi dall'uscita in Italia di Something Gnu, e mentre approda anche in Francia, il GnuQuartet è già pronto ad immergersi in un nuovo progetto. Un live che rivive parte del repertorio dei Muse, dove sonorità originali sposano l'elettronica più ruvida o riscoprono la pulizia quasi barocca delle composizioni di Bellamy. Nessuno meglio di questo quartetto eclettico ed elegante (la cui varietà sonora e la graffiante spinta rock è mutuata dalle collaborazioni eccellenti dagli Afterhours ai Baustelle, P.F.M., New Trolls, Niccolò Fabi, Simone Cristicchi, L'Aura, Meg) poteva affrontare un live così “tirato”, omaggiando una delle band del secolo, pluripremiata proprio per le sue performance dal vivo. muse_ic/GnuQuartet plays Muse è anche uno show multimediale dove le proiezioni oniriche e stupefacenti di Roberto Rebaudengo (allievo e collaboratore di Emanuele Luzzati, creatore di un segmento della cerimonia d’apertura delle Olimpiadi invernali di Torino e dello spettacolo d’apertura dell’Anno italiano in Cina a Pechino, solo per citare qualcosa) e Raffaella Benelli fluttuano nello spazio saturato dall'elettronica che Filo Q ha curato insieme al quartetto. La data zero è attesa @ LaClaque del Teatro della Tosse di Genova, già location del videoclip di Andrea Linke estratto da Something Gnu, sul singolo Undisclosed Desires, lo stesso brano che, uscito in occasione della featuring con i LaCrus al Festival di Sanremo 2011 in Febbraio, si è piazzato al primo posto nella classifica dei singoli jazz di iTunes. www.gnuquartet.com venerdì 24 febbraio h 22.00 DNA concerti, Scuderie MArtelive & Angelo Mai presentano BUGO LIVE “Qualcosa di più importante” tour Dopo una breve pausa per le festività natalizie, riparte il tour di Bugo. Un fine 2011 molto importante questo per l’artista novarese, iniziato con la pubblicazione del nuovo cd Nuovi rimedi per la Miopia, la partecipazione sia in qualità di attore che di compositore della colonna sonora al film Missione di Pace e un tour “Qualcosa di più importante, Live 2011 -2012”. Il 2012 non sarà sicuramente da meno per l’inarrestabile Bugo, che non vede l’ora di tornare sul palco perché la dimensione live è quella dove si trova più a suo agio. Un concerto bellissimo, suonato alla perfezione grazie alla bravura dei musicisti che l’artista ha scelto per il tour, all’energia e all’originalità di Bugo che lo rendono veramente inconfondibile. Perché Bugo è unico, impossibile da imitare! È possibile ascoltare alcuni brani live su:http://soundcloud.com/bugoforever, che Bugo ha messo a disposizione dei propri fan e testimoniano la forza del nuovo tour; e vedere il video del nuovo singolo “La Salita” sul sito: http://nuovirimediperlamiopia.com, un brano incalzante con un grande dinamismo ritmico e cromatico. Bugo, vero nome Cristian Bugatti, nato nel 1973, trascorre gli anni giovanili tra le risaie del novarese. ll suo primo strumento è la batteria, ma presto passa alla chitarra e compone le prime canzoni. Nel 1994 fonda un gruppo, i Quaxo, che poco dopo scioglie per dedicarsi alla carriera da cantautore. Nel 2000 si trasferisce a Milano e nel 2002 firma per Universal. Produce diversi album, molto differenti uno dall’altro, che manifestano una tendenza a sperimentare con la forma canzone. Cantautore (o fantautore, per usare un neologismo coniato per lui) profondo e leggero, Bugo è un artista che fugge da qualsiasi definizione, da sempre aperto al mondo e con antenne capaci di captare ogni minimo movimento, sia fuori sia dentro, come testimoniato dall’ ultimo album “Nuovi rimedi per la miopia” uscito il 27 settembre per Universal Music. Il cd è composto da dieci bellissime canzoni prodotte e arrangiate da Saverio Lanza per Pastis con la collaborazione di Carlo Alberto Dall’Amico. L’uscita del cd è stata preceduta dal singolo “I Miei Occhi Vedono“, brano che fa anche parte della colonna sonora originale, interamente composta da Bugo, del film “Missione di pace” di Francesco Lagi che è stato presentato fuori concorso al Festival del Cinema di Venezia nella sezione “Settimana Della Critica” ed è uscito nelle sale lo scorso 28 ottobre. Bugo è uno degli attori, insieme a Silvio Orlando, Francesco Brandi, Alba Rohrwacher e Filippo Timi. A dicembre 2011 è uscito il secondo singolo “La salita” accompagnato dal videoclip per la regia di Lorenzo Vignolo. www.nuovirimediperlamiopia.com www.dnaconcerti.com www.martelive.it sabato 25 febbraio h 22.30 CARACALLAS TOTAL SHOW #10 LIVE a cura di Francesco Forni e Armando Pirozzi testi di Armando Pirozzi immagini luci e video organici a cura di Bluemotion [Giorgina Pi, Davood Kheradmand, Simone Bucri] supervisione costumi a cura di Armando Pirozzi grafica a cura di Lau Chourmo suoni a cura de Il Mafio direttore di palco Gian Marco di Lecce a seguire DJ SET a cura di Bluemotion CARACALLAS SUPERCALIFRAGILISTIC-ESPIRALIDOSO TOTAL SHOW The birthday party (o supercalifragilistic-rock'n'birthday-party) Per il suo primo fiammeggiante compleanno il Caracallas Total Show invita a casa sua tutti gli amici e si prepara a soffiare sulla torta capace di tenere in cima la sua prima candelina d'oro. Rock'n'roll party senza mezzi termini e fuoco alle micce quindi, a far saltare finalmente in aria ogni minimo senso logico. Un coro di ospiti trascinerà nel delirio la nostra adorata Caracallas Total Band, che, come ormai tutti sanno, non si tira mai indietro. E durante questi folli preparativi per i festeggiamenti, una rana-presentatore cercherà di tenere insieme quello che resta della notte, ricomponendo il sensazionale mantra: supercalifragilistic-rock'n'birthday-party!!!! Caracallas Total Show è un concerto-spettacolo dove musica, canzoni, testi e azione, immagini e scena sono legati da un unico tema. Una band resident, composta da musicisti e attori, ha il compito di raccontare, in musica e/o parole, il suo punto di vista sul tema proposto. A loro si affiancano di volta in volta ospiti diversi, per qualche motivo legati a questo tema. La band e gli attori sono inseriti nella scena come parte di essa, come se i musicisti fossero attori di uno spettacolo e gli attori membri della band. Il tema delle serate funziona come quello di un concept album, un'idea guida che tenga insieme le diverse tracce, ma che possa essere letto, approfondito, e restituito su piani diversi. SOSTIENI E DIFFONDI L’AUTOGESTIONE DIFENDI L’INDIPENDENZA! ANGELO MAI ALTROVE VIALE DELLE TERME DI CARACALLA, 55/A (ROMA) www.angelomai.org [email protected] tel. 329.4481358