Feder Gospel NEWS - FederGospelChoirs

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Feder Gospel
NEWS
Trimestrale n. 10
Febbraio/Aprile 2013
In questo numero:
• intervista esclusiva a Carol Bernard
• la sesta edizione del Black History Month
Event
• tanti cori, tanti ruoli: interviste a Graziano
Defilippi (direttore), a Paola Gestori
(Presidente), a Silvia Becarelli (Solista), a
Roberta Briganti (Corista), a Fabio Speroni
(Musicista)
• Il ruolo del Direttore: seconda lezione di
Andrea Figallo
• due nuovi cori sono entrati in Feder: Rejoice
Gospel Choir e Coro Seduto
• 7 Hills Gospel Choir incontra Cities for Life,
contro la pena di morte
• Tibur Gospel Choir presenta il suo primo CD
•i Free raccontano la “punteggiatura” della
musica
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Cari lettori,
siamo giunti al decimo numero di FederGospelNews che
vede la luce in un periodo culmine per l’attività della
FederGospelChoirs.
In questo momento più che mai ho percepito l’importanza del relazionarsi con il mondo che gira intorno
alla nostra realtà.
E questo mondo è sempre più ricco. Perché aumentano
gli eventi, cresce il numero di cori associati, le sinergie
con le realtà di associazionismo e di volontariato si
rafforzano, le Istituzioni ci appoggiano e ci apprezzano, la stampa e media riconoscono la nostra posizione.
persone che nelle corali Feder ricoprono ruoli diversi.
Avrete la possibilità di scegliere tra le opportunità offerte, potrete soffermarvi su interessanti riflessioni,
che riguardano il “fare progetti insieme” e valutare,
magari, di mettervi in gioco in prima persona. Come
ha fatto Antonella Lavalle, del 7 Hills Gospel Choir,
che da questo numero è entrata a far parte della redazione.
E nel prossimo mese, il mese di febbraio, il mese in cui
negli Stati Uniti d’America viene celebrato, dal 1970,
il Black History Month, anche in Italia si muoveranno masse di persone. Si muoveranno per cantare, per
imparare direttamente dalla Direttrice Carol Bernard, per toccare con mano il senso dello Spiritual e
del Gospel, per condividere i messaggi universali che
questa cultura porta dentro di se; si incontreranno
per cogliere l’opportunità, insieme, di onorare i successi di molte realtà di Associazioni di volontariato
che si impegnano attivamente e con fatica perché le
persone, troppo spesso trascurate e a volte riposte ai Ogni volta che raccolgo il materiale per comporre
margini della società, possano riscattarsi, qualunque questo “oggetto di parole”, credo sempre di cavarmela
sia il loro disagio.
prendendo nota e riferendo, insomma utilizzando i
rudimenti di un giornalista.
Ma immancabilmente, arrivati alla fine, mi rendo
conto che per ogni realtà, che qui si traduce in articolo,
esistono tante versioni, e chi ce l’ha narrata ha partecipato emotivamente, trasformando i racconti e le
notizie, in vissuto. E così, attraverso loro, possiamo
immergerci nelle loro esperienze, nelle loro gioie e a
volte nelle loro sofferenze. Ma anche queste, insieme, si superano e ci ricordano che quando la sfiducia
ci coglie, può essere presa e buttata alle spalle, spingendoci, a volte, al di là dei nostri limiti e delle nostre
aspettative.
In questo numero scoprirete i dettagli di tutte le ini- Buona immersione, buona lettura e soprattutto… buon
ziative, le diverse e polivalenti sfaccettature che queBlack History Month!
sto particolare momento storico sta mettendo in risalto, insieme a qualche difficoltà che si riflette anche
nelle nostre attività. Leggerete le storie e i racconti di
Lucilla
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SOMMARIO
FederGospelChoirs
www.federgospelchoir s.com - [email protected]
Direttore artistico:
Pietro Catanese
Chairman:
Michele Marando
Capo redattore:
Lucilla Sivelli
Redazione:
Antonella
Lavalle
Grafica:
Diego Mariani
[email protected]
[email protected]
SOMMARIO
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SPECIALE BLACK HISTORY MONTH EVENT – 6^ EDIZIONE
Un 2013 di transizione, per tutti! FederGospelChoirs vuole mettere in campo tutte le energie che le
sono proprie per natura, perché i momenti di cambiamento possano essere un’occasione di miglioramento e avvicinamento. Un percorso sempre più di condivisione - di Pietro Catanese
BLACK HISTORY MONTH EVENT sesta edizione - Una manifestazione, tanti eventi, collegati fra
loro da un unico fil rouge: la musica Gospel. I programmi de “La Milano da... Gospel”, “Gospel in
Pictures”. Workshop: programma, iscrizione e logistica
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L’intervista: Carol Bernard si racconta
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Febbraio, il mese culmine per la squadra operativa Feder: serve riscontro, adesione al progetto, supporto, ma soprattutto partecipazione al workshop: la sala colma di coristi sarà la ricompensa più
bella! - di Michele Marando
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GOSPEL MASS: un ascolto “disponibile”, per capire la vera essenza della convivenza tra diverse
convinzioni religiose cercando di raggiungere una unità, nella diversità
E per l’edizione 2013 ospite il maestro Aurelio Pitino – di Gianluca Ottoboni
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Le interviste
Intervista a un Direttore: Graziano De Filippi - Coro Sweet Blues - di Lucilla Sivelli
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Intervista ad un Presidente: Paola Gestori - Coro Rejoce Gospel Choir - di Lucilla Sivelli
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Intervista ad un Solista: Silvia Becarelli - St. Jacob’s Choir - di Antonella Lavalle
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Intervista ad una Corista: Roberta Briganti - Coro Incontrotempo - di Lucilla Sivelli
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Intervista ad un Musicista: Fabio Speroni - 7 Hills Gospel Choir - di Antonella Lavalle
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Intervista ad una collaboratrice Feder: Stefania Lampedecchia - comunicazione social network Sweet Blues Choir - di Lucilla Sivelli
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Vocal, Body & Soul Tips: suggerimenti per la voce, il corpo e l’anima nell’espressione del canto Gospel
Lezione n. 2 - Il ruolo del Direttore - di Andrea Figallo
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la voce dei cori FEDER
Coro Seduto: appena associato a FederGospelChoirs si racconta.
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Il 7 HillsGospelChoir incontra Cities for Life - di Antonella Lavalle
39
Il Gospel, la musica del cuore, in cui trovare la “punteggiatura” o il giusto ritmo della vita, che si
completa e trova respiro. È solo questione d’ascolto, quello del cuore - di Patrizia Cipriani - Free
Gospel Choir
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I Tibur Gopsel Singers presentano il loro primo disco - di Arianna Romani
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EDITORIALE
Un 2013 di transizione, per tutti!
FederGospelChoirs vuole mettere in campo tutte le energie che
le sono proprie per natura, perché i momenti di cambiamento
possano essere un’occasione di miglioramento e avvicinamento.
Un percorso sempre più di condivisione.
di Pietro Catanese
Cari amiche ed amici,
non posso che non iniziare con i miei migliori auguri a voi e ai vostri cari per questo nuovo anno,
che da subito ci ha fatto capire che sarà molto
più complesso di quanto avessimo potuto mai
immaginare fino ad oggi. Tutta l’Europa, ma specialmente l’Italia, sta attraversando, per certi versi,
uno straordinario momento di transizione sociale ed economica, ma che inevitabilmente minerà
nostre forze le Associazioni No-Profit che giorno
dopo giorno aiutano chi è meno fortunato di noi.
Grazie allo straordinario supporto e all’energia offerta, fin dalla nascita della FederGospelChoirs, da
parte delle corali associate, siamo sicuramente riusciti a consolidare e costruire solide fondamenta
per la nostra “casa” del Gospel.
Certo, per raggiungere una stabilità economica ed
operativa, la strada da percorrere è ancora molto
lunga ed è proprio per questo motivo che sono
felice di vedere come i cori FederGospeChoirs
non esitino ad impegnare risorse per partecipare
agli eventi Feder, consentendo così la concretizzazione di progetti che altrimenti non sarebbe stato
possibile realizzare. Infatti, anche quest’anno, siamo riusciti a realizzare la terza edizione della rassegna Corale “Milano da... Gospel”, che si terrá
a Milano dal 31 Gennaio al 5 Febbraio e che vedrà la partecipazione di 10 corali provenienti non
solo dalla Lombardia e l’interessante stagione al
prestigioso Teatro San Babila dedicata, oltre che
a dare linfa economica alla Feder perché possa
continuare nei suoi progetti, alla raccolta fondi per
Serata del 26 Dicembre 2012 al teatro San babila di Milano. il progetto “Adottiamo una scuola” rivolto alla ricostruzione delle scuole del comune di Campoprofondamente gli equilibri oggi presenti. Ognuno santo (MO), completamente distrutte durante lo
di noi, come padre, madre o figlio, dovrà probabil- scorso terremoto che ha colpito l’Emilia.
mente affrontare sfide difficili e complesse, sia nel
privato che nel proprio ambito professionale, per Possiamo essere sicuramente tutti soddisfatti del
le quali sarà necessario impegnare tutti noi stes- fatto che il consolidamento della nostra associasi verso una nuova azione comune, mettendo in zione inizia ad essere realmente visibile!!! A questo
campo le possibilità di cui ognuno di noi dispone. proposito lasciatemi raccontare questo aneddoto:
Anche come FederGospelChoirs non siamo estra- più di un anno fa fummo contattati da un’importannei a questa situazione globale e non possiamo ti- te giornalista delle Edizioni Paoline. Ci fissarono
rarci indietro. Pur consci dei nostri limiti e delle no- un appuntamento presso la storica sede centrale
stre attuali capacità operative, il nostro impegno del settimanale Famiglia Cristiana e della televiè sempre e comunque quello di continuare, con sione TV 2000 che raggiungemmo in un pomemaggiore determinazione e volontà, la diffusio- riggio freddo e piovoso, ma estremamente curiosi
ne dei nostri messaggi di pace, con il nostro stile di capire cosa ci fosse dietro a questa richiesta di
semplice e concreto, supportando con tutte le contatto. Il mensile di cultura e attualità religio-
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Feder Gospel
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sa Jesus era interessato a realizzare un articoloinchiesta per comprendere meglio il fenomeno del
Gospel in Italia. Che dire “... lo senti Sulley, c’è
aria aria di cambiamenti!!!“ (come diceva Sulley
nel cartoon Monster & Co)
to, che secondo il mio personale giudizio, avrebbe
dovuto avere, data la sua importanza, maggior rilevanza, bisogna riconoscere che il posizionamento della FederGospelChoirs non è stato stravolto e
possiamo considerarlo soddisfacente.
Dopo un’amabile ed interessante conversazione
con la giornalista Donatella Ferrario, durata quasi due ore, ci salutammo invitandola a contattare
i direttori dei cori della FederGospelChoirs, perché potesse toccare con mano i valori espressi
da chi il Gospel lo fa con passione ed incessante
energia. Uscimmo consci che lo stile semplice ma
concreto della nostra associazione aveva saputo
evidenziare e valorizzare a livello Nazionale l’importante lavoro svolto durante le prove settimanali
ed i concerti da parte di tutti i direttori, coristi e
musicisti dei cori FederGospelChoirs. Certo, una
certa preoccupazione era rimasta, c’era sopratutto la speranza di non aver commesso errori nel
posizionare la nostra associazione. In fondo era
la prima volta che ci capitava una occasione di Mentre sono veramente felice per tutti i cori che
questa importanza!
hanno creduto in questa idea e che, grazie a questo articolo, gli è stato riconosciuto a livello nazionale un ruolo importante insieme alle altre due realtà nazionali che operano nel nostro stesso mondo.
Certo, ci sono storie, approcci, scopi e modalità diverse che caratterizzano l’azione della FederGospelChoirs rispetto agli obiettivi che si prefiggono
l’Italian Gospel Choir e la Gospel Connection, ma
sono convinto che vi siano anche molte affinità e
che durante il 2013 non debba essere sprecata
l’occasione di trovare un terreno di dialogo comune per una relazione serena e costruttiva. Per questo motivo mi piacerebbe che i cori associati inviassero suggerimenti, idee e riflessioni per
aiutare il Direttivo della FederGospelChoirs a comprendere quali siano gli aspetti che stanno più a
...ma le preoccupazioni non erano certamen- cuore ai cori dell’associazione.
te solo nostre, non deve essere stato facile per
Donatella Ferrario convincere il proprio Direttore Spero di vedervi presto a Milano in occasione del
a dare spazio a questo argomento. Onestamen- Black History Month Event.
te non sappiamo come siano andate le cose, ma
sicuramente deve esserci stato un lungo lavoro.
God bless you
Infatti, dopo più di un anno da quell’intervista, finalmente nel numero 11 dello scorso Novembre
2012, l’articolo è stato pubblicato.
Per tutti noi è stata una grande e piacevole sorpre- P.S. Per chi fosse interessato a ricevere una copia
sa, in quanto ormai più nessuno si aspettava più la PDF dell’articolo di Jesus può scrivere a Lucilla
pubblicazione del dossier. A parte qualche aspet- all’indirizzo [email protected]
Pietro C.
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BLACK HISTORY MONTH EVENT 2013
Feder Gospel
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Black History Month Event: workshop, rassegna corale,
mostra fotografica, Gospel Mass e Gospel Supper.
Un mese targato gospel, per fare della cultura, della
didattica del canto e dello stare insieme. Una condivisione
di valori all’insegna della solidarietà.
Dall’ 8 al 10 Febbraio 2013 il BHM GOSPEL WORKSHOP con Carol Bernard
Dal 31 Gennaio al 5 Febbraio 2013 Festival Corale “La Milano da… Gospel”
Dal 26 Gennaio al 10 Febbraio 2013 Rassegna fotografica “Gospel in Pictures”
Cari Coristi e Direttori
Siamo sempre felici di dare il benvenuto
a tutti i cantanti che portano con sè i loro
beni, le loro differenze, la loro espressione e la loro sensibilità per il canto Gospel.
Anche questa edizione del Black History
Month Event avrà una dimensione umana
di grande valore proprio per i contatti tra i
cantanti, senza altra costrizione che la gioia del canto.
Dal 2011 il BHM si è trasformato in un
evento globale diventando così un Festival
di riunione che coinvolgerà oltre 600 coristi
provenienti da tutta Italia.
Come nelle passate edizioni il BHM Milano
Gospel Workshop si terrà durante il week
end e siamo sicuri che anche questa volta
soddisferà le aspettative di tutti. Quest’anno è l’anno dedicato alle donne e al ritorno
di una maestra di eccezione, la bravissima
Carol Bernard – direttrice del Jireh Gospel Choir di Montreal che dirigerà questa
6^ edizione del BHM Milano Gospel Workshop. Il Black History Month Eventh è diventato un importante Festival Corale… un
Festival di riunione!!! Durante la settimana
precedente al BHM Milano Workshop, in
pieno spirito FederGospelChoirs, saranno
in programma una serie di concerti pres-
so Chiese e Teatri di Milano, dedicati al
supporto di varie Associazioni di Volontariato. Un’occasione in più per dimostrare
che attraverso questi eventi è possibile un
reale scambio dove l’amicizia nasce e si
può concretizzare con azioni puntuali.
Anche quest’anno sarà un anno ricco di
novità, pur mantenendo intatto il valore che
caratterizza questa manifestazione dalla
sua nascita: un positivo momento di aggregazione a livello nazionale, aperto alla partecipazione di coristi provenienti da tutte le
parti dell’Italia, per approfondire – cantando – la propria conoscenza degli Spirituals,
del Gospel tradizionale o contemporaneo.
Per questo motivo la partecipazione è
aperta a chiunque ami la musica corale, a
chi canta già in un coro, a chi ha sempre
desiderato poterlo fare senza avere mai
trovato l’occasione, a chi è interessato a
comprendere meglio l’essenza di questo
stile musicale.
L’associazione FederGospelChoirs organizzerà l’evento, con il supporto della Corale J.G.A. Jazz Gospel Alchemy e con
il patrocinio del Consolato Generale degli
Stati Uniti d’America a Milano, della Provincia di Milano, del Comune di Cesano Boscone, di Corsico, di Zelo Surrigone.
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BLACK HISTORY MONTH EVENT 2013
• Rassegna Fotografica Gospel in Pictures
dal 26 Gennaio al 10 Febbraio 2013 presso il Teatro S. Babila
• BHM Milano Gospel Workshop dall’8 al 10 Febbraio 2013
Ven 08 Febbraio
Sab 09 Febbraio
Dom 10 Febbraio
alle 10:00
Apertura segreteria
registrazione
dalle 15:00 alle 20:00
seminario C.Bernard (%)
alle 20:00
cena offerta dall’organizzazione
dalle 21:00-22:30
seminario C.Bernard(%)
alle 08:30
registrazioni
dalle 09:00 alle 12:30
seminario C. Bernard (%)
dalle 12.30 alle 14:00
pranzo libero
dalle 14:00 alle 18:30
seminario C. Bernard (%)
alle 21:00
Gospel Supper (*)
dalle 09:00 alle 10:30
seminario C. Bernard(%)
dalle 11:00 alle 12:00
Gospel Mass (§)
dalle 12:00 alle 14:30
pausa pranzo
dalle 14:30 alle 16:30
prova generale
alle 17:00
Concerto Gospel Showcase (#)
alle 19:00
rinfresco Gospel Farewell (&)
(per i coristi)
(%)Seminario C.Bernard presso il teatro “Luciano Piana” - Via Turati 6, Cesano Boscone (MI)
(*) Gospel Supper. Una cena Gospel per festeggiare tutti quanti assieme lasciando spazio al canto delle formazioni corali
intervenute.
(§) Gospel Mass. La domenica mattina con spirito intereligioso ed ecumenico verrà celebrato un momento di incontro religioso, presso la Chiesa della Sacra Famiglia a Cesano Boscone (MI). Durante lo svolgimento della celebrazione il coro del
workshop eseguirà alcuni brani. Per chi volesse realizzare un intervento o portare una testimonianza può prendere contatto
direttamente con Pietro Catanese [email protected]. Per i coristi è gradito l’utilizzo della maglietta offerta dall’organizzazione.
(#)Gospel Showcase. Il concerto finale, tenuto dal coro del seminario di Carol Bernard, si terrà presso il teatro “Cristallo” –
Via Monsignor Pogliani 7A, Cesano Boscone (MI). Per il concerto suggeriamo un abito nero con accessori gialli o arancioni
per le signore.
(&) Gospel Farewell. Un rinfresco per salutarci in allegria dopo tante emozioni, si terrà presso la “Sala delle Carrozze” - via
Dante Alighieri 47, Cesano Boscone (MI).
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BLACK HISTORY MONTH EVENT 2013
• Festival Corale La Milano da… Gospel
dal 31 Gennaio al 5 Febbraio 2013.
Giov 31 Gennaio
Ven 1 Febbraio
Sab 2 Febbraio
Concerto alle ore 20:30
Sala del Grechetto (c/o Biblioteca Sormani)
Via F. Sforza, 7
Cori partecipanti:
The Jubilant Singer e Sweet
Blues.
Supporto all’ONG
Emergency.
Concerto alle ore 21:00
Teatro Parenti
Via PierLombardo, 14
Cori partecipanti:
Bru.co Gospel Choir e Jazz
Gospel Alchemy.
Supportoall’associazione:
BAMBINI NEL DESERTO
Concerto alle ore 21:00
Santuario di S. Rita
Via S. Rita Da Cascia, 22
Cori partecipanti:
Free Voices Gospel Choir.
Supporto all’associazione:
FONDAZIONE ROSANGELA D’AMBROSIO
Dom 3 Febbraio
Lun 4 Febbraio
Mar 5 Febbraio
Concerto alle ore 15:30
Cineteatro S. Maria Beltrade, via Oxilia 10
Cori partecipanti: Spirituals
Ensemble e Diesis&Bemolli.
Supporto all’associazione:
A PICCOLI PASSI
Concerto alle ore 21:00
Teatro Don Bosco
Via Melchiorre Gioa, 48
Cori partecipanti:
Coro Incontrotempo e
Al Ritmo dello Spirito.
Supporto all’associazione:
ABIO Milano Associazione
Bambini in Ospedale
Concerto alle ore
21:00
Acquario civico di Milano
Viale Gadio, 2
Cori partecipanti:
Rejoice Gospel Choir e Coro
Seduto.
Supporto all’associazione:
MALATTIA DI WILSON
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BLACK HISTORY MONTH EVENT 2013
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BLACK HISTORY MONTH EVENT 2013
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L’INTERVISTA
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Il Direttore del Gospel Workshop
quest’anno sarà una maestra
d’eccezione: Carol Bernard
Carol Bernard, direttore di coro, manager, cantante, produttrice e insegnante. Puoi dirci qualcosa in più su di te?
Naturalmente! Sono nata a Montreal (Canada)
da genitori giamaicani che mi hanno incoraggiato
a prendere lezioni di piano classico da quando
avevo 8 anni. Solo pochissimi anni dopo dirigevo
il coro della mia piccola chiesa e da quel momento in poi sono stata direttore di molti cori.
Attualmente dirigi qualche coro?
Si, sono direttore di 2 cori. Ho fondato il Jireh
Gospel Choir nel 1996, questo è il nostro 17°
anno di attività! e nel settembre 2011 ho fondato
il Montreal Gospel Choir.
Quali sono le differenze tra i due cori?
Beh, vediamo. Il Montreal Gospel Choir è un
mass-choir (ndr i mass-choir sono generalmente cori composti da numerosi coristi oppure sono
più cori uniti che per eventi speciali formano un
unico coro) di 80 voci - un mosaico di uomini e
donne di diverse età ed etnie, inglese e francese. Carol Bernard © Dorothy Dixon Williams
Il più giovane ha 14 anni e per quanto riguarda
il più anziano... beh non sono autorizzata a rivelarne l’età. Ci sono cantanti di tutti i livelli, iniziale, intermedio e avanzato, e si tratta di una vera comunità in cui le persone si
aiutano vicendevolmente e godono del piacere dello stare insieme.
Anche il Jireh Gospel Choir è un mass choir?
No. il Jireh è un’altra cosa. È più simile a un’ensemble vocale composto da circa 12 cantanti di livello avanzato, ognuno dotato di singolo microfono, e accompagnati da una
band. Jireh è anche un gruppo che fa tournée. Dal 1997 si sono esibiti in centinaia di
concerti e festival in Canada, Stati Uniti, Francia e Svizzera. I Jireh hanno prodotto anche 2 CD e nel 2012 uno dei brani contenuto nel loro ultimo CD ha vinto il premio dell’Associazione Musica Gospel in Canada come BRANO GOSPEL DELL’ANNO. I Jireh hanno
inoltre all’attivo diverse collaborazioni di registrazione con altri artisti, incluso il CD “Noel
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L’INTERVISTA
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avec Jireh Gospel Choir” (Natale con il Jireh Gospel Choir) con Mario Pelchat, famoso
artista del Quebec, che è stato disco di platino per copie vendute.
Ho letto da qualche parte che il Jireh si è esibito anche con il Cirque du Soleil.
È corretto?
SI! È andata così: nel 2004 si celebravano il 20° anniversario del Cirque du Soleil e
il 25° anniversario del Montreal International Jazz Festival (Festival Internazionale di Musica Jazz di Montreal) e così hanno ideato un evento speciale chiamato “Soleil de Minuit”
(Sole di Mezzanotte) a cui ha partecipato il Jireh! Uno show all’aperto nel centro di Montreal al quale hanno assistito più di duecnetomila persone!!!
Carol Bernard con il Jireh Gospel Choir © Dorothy Dixon Williams
Spiegaci in cosa consiste il repertorio dei Jireh.
I cantanti e i musicisti di altissimo livello si esibiscono in brani di musica gospel tradizionale e contemporanea influenzata da musica jazz, R&B, rock e classica. Il gospel dei
Jireh (composizioni originali, eccellente standard e brani di artisti gospel molto famosi) è
assolutamente contagioso, in grado di elettrizzare pubblico di ogni età!
Torniamo a te Carol. Fai musica a tempo pieno oppure contemporaneamente hai anche un altro lavoro?
Mi occupo di musica a tempo pieno ma non è sempre stato così! Ho una laurea in matematica e scienze dell’informatica conseguita alla McGill University (Montreal). Per molti
anni mi sono occupata di musica coprendo contemporaneamente una posizione di rew w w. f e d ergospelchoirs.com
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BHM EVENT 6^ ED. L’INTERVISTA
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sponsabilità presso la CN Rail (Canadian National Rail - azienda di trasporti)l. Nel 1999
ho lasciato il mio impiego per dedicarmi alla musica a tempo pieno: cori, seminari, lezioni
private di voce... e per qualche anno sono stata direttore di musica di una chiesa francese di 2000 membri a Montreal. Nel 2005 sono ritornata all’Università conseguendo nel
2008 una laurea in musica presso l’Università di Montréal.
Fra qualche settimana sarai a Milano per condurre un seminario, giusto?
Si, giusto e non vedo l’ora! Io amo la musica gospel, amo la gente e amo insegnare!
Cosa si possono aspettare di imparare le persone partecipando al tuo seminario?
Dovranno essere pronte a vivere una vera esperienza gospel! Esploreranno la storia della
musica nera negli Stati Uniti, esamineranno le caratteristiche della musica gospel, ascolteranno alcuni brani nell’esecuzione di diversi artisti sia del passato sia contemporanei
e insieme ci divertiremo studiando ed esibendoci in alcuni brani di questo repertorio incredibilmente ricco.
A Milano sarai accompagnata dal Jireh Gospel Choir?
Tutti avrebbero desiderato venire con me a Milano ma purtroppo non
sarà possibile. Questa
volta sarò accompagnata da Ralph Télémaque
(capo della band Jireh),
Rex Verzosa, and Ana
Joseph. Rex era con
me anche la prima volta
che ho incontrato Pietro
Catanese (n.d.r. Direttore
Carol Bernard con il Montréal Gospel Choir © Rex Verzosa
artistico della FederGospelChoirs) in occasione di un seminario di musica gospel della durata di una settimana
tenutosi a Nevers, Francia nel 2005. Sia Rex che Ralph erano con me l’ultima volta che
sono stata a Milano nel 2009.
Qual è uno dei ricordi più significativi della tua prima volta a Milano?
Un momento indimenticabile è stato quando, durante una pausa, un gruppo di coristi ha
cantato il brano Let the rain, un brano insegnato loro dal direttore che aveva condotto il
seminario l’anno precedente e che purtroppo era scomparso qualche mese dopo (n.d.r.
Bob Singleton). Ricordo che ero in piedi vicino a Rex... entrambi provammo una grande
commozione, i coristi cantavano questa canzone con un tale trasporto e passione come
mai avevamo sentito prima d’allora! Il nostro ospite, Pietro Catanese, mi diede lo spartito
e dopo il nostro ritorno a Montréal questo è diventato uno dei nostri brani preferiti. È stato
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Feder Gospel
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L’INTERVISTA
cantato nell’aprile 2011 al battesimo della mia assistente, Gabrielle Bernardin, e il Jireh
Gospel Choir ha cantato questo brano quando Melissa Ouimet Verzosa (la moglie di Rex
Verzosa) ha attraversato la navata della chiesa durante la celebrazione del loro matrimonio nel giugno 2011. Altri due momenti indimenticabili. Successivamente entrambi i miei
cori – Jireh Gospel Choir and the Montreal Gospel Choir (MGC) hanno registrato questo
brano che si trova nel nostro ultimo CD “Jireh 2011” realizzato nel dicembre 2011 ed è
disponibile su iTunes. E infine, quali sono le tue aspettative in vista di questo viaggio?
Non vedo l’ora di rivedere Pietro Catanese e di ritrovare gli altri amici a Milano per costruire nuovi ricordi... tutto grazie alla potenza di questa forma d’arte chiamata musica
gospel.
Grazie infinite a Carol Bernard per questa intervista.
Per chi fosse interessato a conoscere meglio il Jireh Gospel Choir, è possibile visitare il loro sito web: www.jirehgospelchoir.com e potete cliccare “mi piace” anche alla
loro pagina Facebook: www.facebook.com/jirehgospelchoir
Per chi desidera partecipare al seminario, si possono trovare tutte le informazioni
necessarie su nelle pagine che seguono o sul sito www.federgospelchoirs.com e
cliccando “mi piace” alla pagina Facebook www.facebook.com/federgospelchoirs
traduzione a cura di Donatella Bochicchio
(Jazz Gospel Alchemy il Coro)
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L’INTERVISTA
Intervista a Carol Bernard in lingua originale.
Carol Bernard, you are a choir director, manager, singer, arranger, producer, and teacher. Can you tell us a
bit more about yourself?
Of course! I was born in Montreal (Canada) to Jamaican
parents who encouraged me to start classical piano
lessons when I was 8 years old. Not too many years
later I started directing the choir at my small church.
Since then I have directed many choirs. Are you directing any choir(s) at the moment?
Yes, I direct 2 choirs. I founded Jireh Gospel Choir in
1996, we are into our 17th year! I also founded Montreal
Gospel Choir in September 2011.
What is the difference between the two choirs?
Well, let’s see. Montreal Gospel Choir is an 80-voice mass choir - a mosaic of men and women of all ages
and ethnicities. English and French. The youngest is
14 and I’m not allowed to tell you the age of our oldest. Beginners, intermediate, and advanced singers. And
it is really a community choir where people help each
other out and just love to be together.
Is Jireh Gospel Choir a mass choir as well?
No. Jireh is very different. It is more like a vocal ensemble, approximately 12 advanced singers, each on
microphone, accompanied by a band. Jireh is also a
touring group. Since 1997 they have performed in hundreds of concerts and festivals in Canada, the United
States, France, and Switzerland. Also, Jireh has produced 2 CDs. In fact in 2012 one of the songs on their
latest CD won the Gospel Music Association Canada
award for GOSPEL SONG OF THE YEAR. Jireh has
also collaborated on recordings with other artists including the platinum selling CD “Noel avec Jireh Gospel
Choir” with popular Quebec artist Mario Pelchat.
I’ve read somewhere that Jireh has performed with
Cirque du Soleil. Is that right?
YES! It was quite something. In 2004, to celebrate the
20th anniversary of Cirque du Soleil and the 25th anniversary of the Montreal International Jazz Festival, they
created a special show called “Soleil de Minuit” which
Jireh was part of! The show was outdoor, downtown
Montreal, and about 200 000 people attended!!
Can you tell us what is the repertoire of Jireh?
The singers and top notch musicians perform traditional and contemporary gospel music influenced by jazz,
R&B, rock, and classical music. The gospel of Jireh original compositions, great standards and songs of
popular gospel artists - is definitely contagious; thrilling
audiences of all ages!
Let’s come back to you Carol. Do you do music full
time or do you have another job at the same time?
I get to do music full time! But this wasn’t always the
case. I have a degree in mathematics and computer
science from McGill University (Montreal). For many years I did music while having a senior management position at CN Rail. However in 1999, I left that position to
pursue music full time: choirs, workshops, private voice
lessons... and for a few years I was the music director
of a 2000-member French church in Montreal. In 2005
I returned to university and in 2008 completed a degree
in music at the Université de Montréal.
It is actually your workshops that will be bringing you
to Milan in a few weeks. Is that right?
Yes! Really looking forward to it. I love gospel music. I
love people. And I love teaching! What can people expect to learn if they attend your
workshop?
They should get ready for a real gospel experience! We
will explore the history of black music in the United States, review the characteristics of gospel music, listen
to some of the music as sung by different gospel artists past and present, and we will have fun learning
and performing some of the songs in this incredibly rich
repertoire.
Is Jireh Gospel Choir coming with you to Milan?
Everyone would have loved to come to Milan but unfortunately it is not possible. This time I will be accompanied by Ralph Télémaque (Jireh band leader), Rex
Verzosa, and Ana Joseph. Rex was with me the first
time I met Pietro Catanese at a 1-week gospel music
workshop in Nevers France in 2005. Ralph was with
me the last time that I came to Milan in 2009.
What is one of your best memories from the first time?
An unforgettable moment was when during a break
some of the singers sang “Let the rain”, a song that
had been taught to them by a previous workshop leader who died not long before that time. I rememember standing beside Rex...both of us moved by the
passion with which they sang this gospel song we’d
never heard before! Our host, Pietro Catanese, gave
me the chart and it became a favorite back home in
Montreal. It was sung in April 2011 at the baptism of my
administrative assistant, Gabrielle Bernardin; and Jireh
Gospel Choir sang it as Melissa Ouimet Verzosa (Rex
Verzosa’s wife) walked down the aisle at their wedding
in June 2011. Two more unforgettable moments. Then
both my choirs – Jireh Gospel Choir and the Montreal
Gospel Choir (MGC) recorded this song and it is on our
latest CD “Jireh 2011” which was released in December
2011 and is available on iTunes. And finally, what do you look the most forward to with
this up-coming trip?
I look forward to reuniting with Pietro Catanese and
other friends in Milan and making more memories…all
because of the powerful artform called gospel music.
Thank you very much Carol Bernard for this interview.
For those who would like to know more about Jireh
Gospel Choir, you can visit their website:
www.jirehgospelchoir.com and you can also like their
facebook page: www.facebook.com/jirehgospelchoir
And for those who would like to attend the workshop,
here is the information: (Pietro, I’ll let you take care of
this part).
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Feder Gospel
NEWS
EDITORIALE
Febbraio, il mese culmine per la squadra operativa
Feder: serve riscontro, adesione al progetto, supporto,
ma soprattutto partecipazione al workshop: la sala
colma di coristi sarà la ricompensa più bella!
di Michele Marando
Cari Amici della Feder,
in apertura di questo editoriale vorrei innanzitutto
salutare i nuovi soci della Feder: il coro Rejoice
Gospel Choir di Nova Milanese e Coro Seduto di
Novate Milanese, che di recente sono entrati in
Federazione.
Inoltre non sarà sfuggito a nessuno che nell’ultimo
numero di FederGospelNews mancava il mio editoriale, per un insormontabile problema tecnico
(semplice: non lo avevo scritto!). Ma, se lo avessi
scritto, avrei salutato il coro 7 Hills Gospel Choir
di Roma. Lo faccio quindi adesso. Alcuni di voi
hanno già avuto il piacere di conoscere personalmente una piccola rappresentanza che era venuta al Conducting Workshop dello scorso anno a
Milano e, tornando indietro nel tempo, una grossa
rappresentanza alla Master Class di Roma di due
anni fa. A tutti e tre i cori va un cordialissimo benvenuto da parte della segreteria tutta ed un augurio di buon gospel.
Non posso lanciare una nuova rubrica “tanti auguri a te”, perché la mia capo redattrice preferita (Lucilla) non me lo consentirebbe ma, sempre
se avessi scritto il famoso articolo che ho saltato,
avrei avuto piacere di ricordare che i miei adorati “vicini di casa”, il coro Al Ritmo dello Spirito di
Abbiategrasso, ha da poco festeggiato 20 anni
di attività. Se gli altri cori mi rammenteranno le
scadenze, sarà una gioia fare gli auguri a tutti, via
via che succederà. Ma dovete dirmelo quando si
avvicina: io sbaglio anche il compleanno di mia
figlia da un anno all’altro (questa è vera, non è una
battuta).
Al momento in cui scrivo, siamo davanti alla sfida organizzativa del Black History Month Event,
che rappresenta il momento culmine (se non altro
per il lavoro che c’è dietro) di tutta l’attività Feder.
Quest’anno siamo ben accompagnati, perché la
squadra come sapete si è ingrandita. Devo però
fermarmi a fare una riflessione sul fatto che le con-
dizioni esterne sono contemporaneamente precipitate.
Da un lato ci accorgiamo, guardandoci intorno,
che c’è sempre molto interesse per quello che
facciamo. L’iniziativa che si chiama “Milano da
Gospel” attira le associazioni, per l’aiuto che fornisce. Attira i cori della Feder, che hanno un cuore
grosso così e non si negano mai quando c’è una
finalità di solidarietà. Attirano anche altri soggetti
(ad esempio semplici spettatori, coristi) che sono
altrettanto attirati dal Workshop, dal concerto finale, dalla mostra fotografica. Molte sono le richieste di informazioni che arrivano via mail a cui
cerchiamo di rispondere sempre.
Ma percepiamo anche la fatica di una Italia stanca,
di una Italia in affanno; insomma, diciamolo pure:
di una Italia che sente la crisi. Crisi che si concretizza in molti modi: iscrizioni rallentate, mancanza
di sostegno da sponsor, ecc. Dal nostro punto di
vista è uno stimolo a stringere i denti, a continuare
nello sforzo organizzativo. L’esperienza degli anni
scorsi mi spinge a dire che tutte le negatività passano quando il direttore / la direttrice ti salutano
per l’addio ringraziandoti come se tu avessi fatto
a loro un regalo, quando i coristi terminano il concerto al Cristallo con una euforia ed una gioia non
simulabile, quando le associazioni ti chiamano ancora dopo l’evento per ringraziarti.
In tutto questo c’è bisogno di vedere, soprattutto
da parte dei soci Feder, un riscontro, una adesione al progetto, un supporto in tutte le fasi, prima
fra tutte la partecipazione al workshop. Una sala
piena, credetemi, vale più di tutte le ore di sonno
perse.
Spero di vedervi quanti più possibile al teatro Piana tra... urca ! Manca meno di un mese! Devo
andareeeee!
Un caro saluto
Michele
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Feder Gospel
NEWS
Gospel Mass: un ascolto “disponibile”, per capire la
vera essenza della convivenza tra diverse convinzioni religiose cercando di raggiungere una unità, nella diversità
E per l’edizione 2013 ospite il maestro Aurelio Pitino.
di Gianluca Ottoboni
Bru.co Gospel Choir
A quei tempi, e si parla di ben diciassette secoli fa,
Milano si fregiava del titolo di “Capitale”. Era una metropoli romana e imperiale, centro di commerci e quindi incontro tra diverse culture che in tempi successivi
l’avrebbero collocata tra le prime città della nascente
Europa.
Flavio Valerio Aurelio Costantino, conosciuto anche
come Costantino il Grande, ne era imperatore. È famoso per la promulgazione dell’Editto di Milano per
mezzo del quale, nell’anno 313, vennero fatte cessare
le persecuzioni contro i Cristiani e si mise a fondamento la libertà religiosa.
Sono trascorsi mille e
settecento anni, ma
l’esigenza del rispetto
per ogni culto appare -oggi come allorauna necessità decisamente viva nella sua
attualità.
Nel febbraio 2011
partecipai per la prima volta da semplice
spettatore, con la mia
famiglia, alla Quarta
Gospel Mass collocata all’interno delle celebrazioni per il
Black History Month.
Anche nel Febbraio
dello scorso anno ho
avuto modo di apprezzare questa nobile iniziativa della
FederGospelChoirs, nel corso della quale i rappresentanti delle diverse religioni monoteiste hanno portato la
loro testimonianza, ispirati dal valore del desiderio di
essere “uniti nelle diversità”.
In entrambe le occasioni, mi sono sempre domandato
quale lavoro paziente di avvicinamento e di convinzione fosse stato svolto nei mesi precedenti l’evento, per
riuscire a portare davanti allo stesso microfono autorevoli esponenti di religioni che, in molte parti del mondo, sono talvolta in aspro conflitto tra loro.
Mai avrei immaginato, dunque, che solo poche settimane fa avrei accettato da Pietro e Michele di occuparmi in prima persona di questo compito delicato ed
affascinante allo stesso tempo, per la prossima edizione…
E quindi, eccomi qui a scrivere (meglio: a descrivere)
qualcosa per dare parola alle sensazioni.
Da buon ultimo arrivato nello staff organizzativo, confermo di aver trovato un entusiasmo davvero sorprendente. Del resto, il valore aggiunto dell’esperienza e
della capacità messemi a disposizione, costituiscono
il miglior propellente per mandare “su di giri” il motore
del desiderio di dare concreta attuazione al compito
che mi è stato assegnato.
Mi conforta anche il
luogo nel quale avrà
luogo la Gospel Mass
2013: ancora l’Istituto
Sacra Famiglia (città
degli Ultimi dentro la
città di Cesano Boscone) dove operano Padre Giuseppe
ed i suoi Confratelli e
nel quale da parecchi
anni, con i colleghi del
Motoclub
Ticinese,
condivido l’esperienza della Befana Benefica insieme a migliaia
di motociclisti.
Qualcuno
sostiene
che i Francescani abbiano una marcia in
più, ed allora vorrei far mie le affermazioni di Padre
Pierluigi Pizzaballa, teologo e biblista dei Frati Minori,
scritte sul “Corriere” del 28 ottobre scorso a proposito
delle celebrazioni per l’Editto di Costantino.
“Milano è una città che con concretezza e serenità
può guidare ad accogliere e interpretare i mutamenti
in atto. Le celebrazioni per l’anniversario di questo importante Editto, dunque, siano anche occasione per
le nostre comunità di rinnovare l’impegno all’ascolto
reciproco”.
Ascoltare con buona disponibilità, quindi. Per capire la
vera essenza della convivenza tra diverse convinzioni
religiose e cercare di raggiungere una vera unità.
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LE INTERVISTE: IL DIRETTORE
Feder Gospel
NEWS
Intervista a un Direttore:
Graziano Defilippi, coro Sweet Blues
di Lucilla Sivelli
Come e quando nasce la tua realtà corale?
Il coro Sweet Blues nasce nel 2002, quando i genitori di alcuni alunni della scuola media “Don Bosco” di
Paderno Dugnano, coordinati dal professore di educazione musicale, cominciarono ad “intonare” i primi
canti non necessariamente gospel o spiritual. Per volere dell’allora Maestro Briani, questa attività extrascolastica inizialmente finalizzata a coinvolgere un primo
gruppo di genitori, volge lo sguardo verso i canti gospel
e spiritual cominciando a raccogliere adesioni e partecipazioni oltre l’universo della scuola media. Ma è nel
2004 che nasce l’associazione coro Sweet Blues, con
l’elezione del direttivo e con la redazione dello statuto associativo che delinea le finalità dell’associazione
stessa e del coro: cantare per sostenere tutte le realtà
associative che, agendo nel sociale, potrebbero beneficiare sia del momento aggregativo del canto che della devoluzione di offerte. Qual è stata la molla che ha funzionato come motore principale per la vostra realtà?
Sicuramente la profonda attenzione per le tematiche, poi riprese ed esposte nello statuto, dei soci fondatori tra cui ricordo: Dania Riva, attuale presidente dell’associazione
ed Ezio Sbrizzi. Questa attenzione è
stata condivisa dai primi coristi e quindi da tutti coloro che sono arrivati o
che hanno transitato per l’associazione. Per quanto riguarda gli aspetti musicali, l’intuizione iniziale è stata
del primo Maestro, S. Briani, il quale
favorì lo sviluppo e lo studio di questi
generi musicali. Quali fatiche si incontrano nel gestire
un soggetto di “volontariato musicale” come la vostra realtà? Ci sono innegabilmente delle fatiche
più legate al sacrificio del tempo dedicato alla preparazione dei brani,
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Feder Gospel
NEWS
LE INTERVISTE: IL DIRETTORE
all’uscire quando fa freddo, all’organizzare
gli eventi. Ma ogni fatica, preferirei chiamarlo....sacrificio, è più che ripagata quando incontri il volto delle persone che hai creduto
di aiutare con l’attività corale. A quel punto, personalmente scopro che l’aiuto più
grande l’ho ricevuto io (ed il coro). Questo
momento, quello in cui incroci lo sguardo
delle persone, è unico e ripaga tantissimo.
Personalmente non posso che ringraziare
per questo: sono questi i momenti che mi
aiutano a riprendere le dimensioni del reale
e dell’essenziale. Un volontariato musicale
a due sensi...
Qual è il tuo approccio interpretativo ad
un repertorio così vasto come il concertismo dei Negro-Spiritual, del Gospel e
della Contemporary Christian music e
quali sono le tendenze musicali che preferiscono i tuoi coristi?
Il mio approccio è molto classico. Non ho
mai studiato per dirigere un coro e la mia
esperienza, almeno su questo, l’ho fatta
sul campo e con la tanta pazienza dei coristi. Utilizzo lo stesso metodo dei miei studi
di pianoforte: provo, sezione per sezione e
poi assembliamo. Dopodichè ci focalizziamo su quegli elementi che rendono unico
il brano: i piani, i forti, il respiro, gli accenti,
le acciaccature, etc. A questo si accompagna, da qualche anno, anche una riflessione sul senso del brano e delle singole
parole. La scelta dei brani è attenta: prediligo i brani corali che possano valorizzare
le diverse sezioni vocali. Moses Hogan è il
principale “fornitore” di partiture per il nostro coro. C’è una relazione bi-univoca tra
corale e brani: cerco sempre di presentare
brani che possano valorizzare le potenzialità degli Sweet Blues ed inoltre cerco di
trasferire agli Sweet Blues una modalità interpretativa che sappia valorizzare al massimo le parti del brano. I miei coristi condividono questo indirizzo musicale, ma si
aspettano anche qualche ‘deviazione’ più
moderna che non manco mai di proporre. Allarghiamo ora la visuale, sulla popolazione della vostra realtà. Il pubblico, dove
voi operate, come vive questa vostra
esperienza?
Abbiamo un buon numero di fans a Paderno, Palazzolo, Limbiate, e comunque
nella cerchia dei comuni che frequentiamo sia per i matrimoni che soprattutto per
le manifestazioni. Ci aiuta moltissimo la divulgazione degli eventi tramite facebook,
tramite il passaparola, e tra breve, tramite
il nuovo sito.
Per molti la musica è il culmine di tutte le
arti, secondo la tua esperienza personale
quali sono le corde che tocca la musica
Gospel per un credente?
Secondo me, parlando di Gospel in senso
stretto, le corde toccate dalla stessa sono
la forza, il temperamento con il quale si
dice che il Signore è la verità, l’alto grado
di convincimento con il quale si dice Halleluja, con il quale si afferma che il Signore ci
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Feder Gospel
NEWS
LE INTERVISTE: IL DIRETTORE
ama. E questa forza, il temperamento del
ritmo che porta alla danza, a muoversi con
il corpo, a battere le mani, a stringerci con
il proprio vicino, trasmette convizione in un
contesto dove, nella maggior parte delle
occasioni in cui viene trasmesso lo stes-
so messaggio, non viaggia con i medesimi
supporti canori.
Far parte di una corale gospel è per molti un’esperienza indimenticabile spesso
molto ricca di gioia e di belle emozioni.
Quanto spazio, secondo la tua visione,
può essere lasciato al divertimento?
Tantissimo. Inizialmente, nel 2007 quando
ho raccolto le redini del precedente Maestro, ero molto severo perchè temevo che
il divertimento potesse costituire un motivo
di distrazione. Oggi credo che il divertimento sia uno degli ingredienti del gospel: un
divertimento sincero, fraterno, non malizioso, condiviso. Un divertimento che è causa ed effetto del messaggio del gospel. Se
non ci fosse divertimento, non saremmo
un coro gospel, ma un coro per il Messiah
di Haendel...
Le corali Gospel sono associazioni molto
vitali, quali sono i vostri progetti nel cassetto?
I nostri progetti sono annuali: cerchiamo
annualmente un’associazione che lavora nel sociale per poterla sponsorizzare tra-
mite organizzazione di concerti, alla quale
devolvere quanto raccogliamo dal cantare
ai matrimoni e dalla vendita dei nostri cd.
Così facendo, realizziamo l’oggetto del nostro statuto associativo. Ma nel lungo periodo, vorremmo che tutti gli associati, tutti
i coristi, tutti coloro con i quali collaboriamo
sviluppassero questa sensibilità e fossero
promotori insieme a noi o per conto di altre
associazioni, di questa azione. Fare tutto
ciò, cantando il Vangelo, ha un sapore molto bello!
Il tuo coro è associato alla FederGospelChoirs, il cui progetto è quello di valorizzare la coralità Gospel amatoriale italiana.
Tutti i componenti del direttivo sono volontari che operano attività libera e gratuita. In base alla tua esperienza di direttore, relativamente alla tua corale, quale
potrebbe essere il valore di questa iniziativa?
L’iniziativa di Federgospel è necessaria:
personalmente ritengo che il coro Sweet
Blues sia molto cresciuto da quando ne
abbiamo aderito. I coristi sanno, si rendono conto, che non ci sono spazi improvvisati ma che invece ci sono persone che
attentamente e, con ottimi risultati, cercano di realizzare le condizioni per la massima divulgazione e condivisione di questo
genere musicale, che prima di essere un
genere è un modo di vivere che aiuta ad
avvicinarsi al Vangelo.
Qual è il bilancio rispetto alle iniziative e
al progetto Feder: cosa ti aspetti dall’Associazione, cosa ti piacerebbe ricevere e
quale pensi possa essere il tuo apporto
alla “casa del Gospel?”
Ovviamente, e sinceramente, il bilancio è
più che positivo: la federgospel prima di essere un’associazione attenta, precisa, proattiva, è un gruppo di persone attente, dai
profondi aspetti umani. Queste condizioni
aiutano non solo ad organizzare la divulgazione della musica Gospel per come noi
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Feder Gospel
NEWS
LE INTERVISTE: IL DIRETTORE
tutti la intendiamo, ma soprattutto a creare quella dimensione di condivisione di valori, di
attese, di speranze che rafforzano la nostra fede, il nostro credo, la nostra conoscenza,
la nostra amicizia.
...e i suoi coristi? Cosa pensano di lui?
Graziano è entrato nel coro Sweet Blues
come corista... un corista davvero tanto
indisciplinato!!! Poi, per situazioni varie, la
frittata si è ribaltata... e dalla padella è finito
dritto dritto nella brace.
Ha fatto subito capire chi comandava... o
almeno ci ha provato esigendo disciplina!
Graziano è un bravo maestro, un ragazzo
tenace e testardo, un professionista preparato a livello musicale. Difficilmente si riesce
a persuaderlo, ha idee chiare e ben radicate sia sulle scelte musicale che sulle diverse situazioni da affrontare.
Graziano è anche un grande uomo, con un
gran cuore, un grande senso di amicizia.
La sua profonda sensibilità lo porta a comprendere le diverse situazioni e, a manifestare a modo suo, la sua stima e vicinanza
a ciascuno di noi. Non mancano gli scontri
che però, sono un valore aggiunto perché
portano a crescita, a scambi di opinione
sincere.
Graziano ha saputo guidarci in un periodo
di smarrimento, tenendo il coro unito, dando forza e coraggio a tutti. Sa contagiare
con la sua passione per la musica, è un
gran mattatore nei concerti, sa conquistare
il cuore di chi ci ascolta con la sua esuberanza e la sua simpatia.
Crediamo che, come tutti i maestri, talvolta
debba tenere il pugno duro per tirare fuori da ognuno le potenzialità e sfruttarle al
meglio. Quest’anno è riuscito a farci incidere il nostro primo disco: è stata una vera
emozione veder realizzato un obiettivo così
grande.
Che dire... alle volte siamo indisciplinati,
rumorosi, disordinati ma teniamo davvero
tanto al nostro coro e al nostro maestro.
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LE INTERVISTE: IL PRESIDENTE
Feder Gospel
NEWS
Intervista ad un Presidente: Paola Gestori,
Rejoice Gospel Choir, nuovo associato Feder.
di Lucilla Sivelli
Ci racconti qual è la missione della vostra associazione corale?
Il nome della nostra associazione, del nostro coro, Rejoice, racchiude
nel suo significato il suo progetto: trasmettere la gioiosità della musica
gospel a chi ci ascolta e a chi viene a cantare con noi. Una gioia che non
è superficiale ma è profondamente legata al messaggio racchiuso nella
musica Gospel.
Ci racconti come è organizzata la vostra associazione? Quali sono le
cariche sociali, i ruoli e le attività svolte dai vari componenti?
L’associazione si compone di soci-coristi, alcuni dei quali fanno parte
del direttivo con ruoli di:
presidente, vicepresidente, segretario, tesoriere
e consigliere. Le mansioni sono quelle tipiche di
ogni associazione. Poi nel coro c’è chi si occupa
di grafica, di web, di coreografie, di fotografia...
insomma ognuno secondo le sue doti.
Ci puoi descrivere quali sono e come organizzate i vostri momenti sociali ?
Il centro delle nostre attività sono le prove del coro
che si svolgono ogni lunedì sera per tutto l’anno,
ed i concerti che si svolgono nel corso dell’anno
ed in particolare nel periodo natalizio. Su richiesta
realizziamo concerti meditativi che propongono
testi e brani gospel legati ad un particolare tema
o figura spirituale: i contenuti sono di nostra ideazione. Inoltre, ormai da sette anni, la nostra associazione propone nel periodo estivo il Nova
Gospel Festival un evento durante il quale abbiamo invitato ospiti internazionali per seminari,
concerti e messe gospel. Nostro desiderio per
quest’anno è quello di ampliare l’evento invitando anche qualche altra realtà corale. Le attività più “burocratiche” dell’associazione sono
le riunioni del direttivo per organizzare le attività
dell’associazione, l’assemblea generale annuale
dei soci e le assemblee straordinarie: momenti
sempre attesi dai coristi per poter mettere in comune aspettative, idee e progetti.
Quanto è importante il ruolo del Presidente in un’associazione corale Gospel e come lo vivi?
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LE INTERVISTE: IL PRESIDENTE
Feder Gospel
NEWS
Il mio ruolo di presidente è strettamente legato al fatto che il coro è nato per mia volontà nel 2001
e da allora non ho mai smesso di lavorare a questo progetto. Lo vivo come fosse un secondo
lavoro… molto impegnativo… ma anche ricco di tante soddisfazioni.
Il direttore di un Coro ha spesso un peso molto significativo all’interno di una corale. Qual’e’
il rapporto che hai con il tuo direttore?
La storia del coro è strettamente legata alla
figura del nostro direttore-pianista: Gianluca
Sambataro. Ci conosciamo ormai da 10 anni
e possiamo dire di aver costruito insieme il
Rejoice Gospel Choir. C’è sintonia tra di noi
e da quando gli ho proposto questo progetto
non l’ha più abbandonato, appassionandosi
sempre di più a questo genere musicale.
Durante la tua presidenza qual’è stato il momento più difficile che hai dovuto gestire
e come lo hai affrontato? A chi hai chiesto
aiuto per risolverlo?
Ci sono stati alcuni momenti difficili nella vita
del coro, ma d’altra parte non è sempre facile
tenere insieme tutti, specialmente quando si
è in tanti e talvolta con idee e scopi diversi.
Tuttavia questa ricchezza di opinioni è molto stimolante e la vicinanza e i consigli dei collaboratori
più stretti sono molto preziosi.
Come ti sei avvicinata alla tua realtà corale? Cosa ti piace di più e cosa ti da maggiore soddisfazione della tua associazione corale?
Mi piace pensare che è una realtà che fa del bene: innanzitutto ai coristi. Li vedo appassionati a
questa musica, al canto e al nostro gruppo… dall’altra fa del bene anche a chi viene ad ascoltarci e torna a casa col sorriso e con il cuore un po’
più ricco.
Quali sono secondo te i motivi per i quali i coristi ti
hanno eletto Presidente? Quali sono i fattori principali per cui hai conquistato la loro fiducia?
Credo perché conoscono la storia del coro, sanno qual
è il mio legame con questa realtà, quanto mi impegna
e mi appassiona... fin’ora mi hanno confermato, ma
quest’anno ci saranno le elezioni… chissà…
Il ruolo del Presidente, fungendo da legale rappresentante, spesso gestisce attivita’ delicate.
Quali sono le tue preoccupazioni e quali sono le
azioni per mitigare eventuali problemi di carattere legale?
La preoccupazione principale è quella di affrontare gli
aspetti amministrativi e fiscali nel modo più corretto
possibile, cosa non scontata in un mondo come quello associativo-musicale, dove coesistono naturalmente
aspetti professionali, regolamentati in modo chiaro, e
aspetti legati all’amatorialità e al no-profit tipico delle nostre realtà associative.
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Feder Gospel
NEWS
LE INTERVISTE: IL SOLISTA
Intervista ad una solista:
Silvia Becarelli, St. Jacob’s Choir
di Antonella Lavalle
Come nasce la tua passione per la musica Gospel?
Cantando e ascoltando sempre Jazz, Funk, Blues,
Rhythm and blues, Soul, Motown R&B ecc.. alla fine
è risultato spontaneo sentire il bisogno di far parte
di un coro Gospel e quindi del St.Jacob’s Choir, dal
2006.
Che tipo di preparazione hai dovuto affrontare per
diventare una Solista? Quali sono stati i tuoi studi?
Aiutata da una dote naturale, ho sempre cantato
come solista, senza mai purtroppo studiare veramente.
Quanto è importante la tecnica e quanto conta
l’emozione e l’interpretazione di un solo?
Nel mio caso, non avendo mai acquisito una grande
tecnica,sono sempre stati fondamentali l’emozione e
l’interpretazione.
Ti senti supportata dal coro durante
le tue performance? Quanto è importante sentire la loro presenza e il
loro supporto?
Dal momento che noi ci proponiamo
come “CORO“, è il solista che supporta il coro dando il suo contributo, il
protagonista rimane sempre il CORO.
La performance non è mai SOLO, a
mio avviso, del solista, ma del coro.
Il fatto di essere la solista della tua
corale, ti ha mai messo in difficoltà
relazionale con gli altri componenti ?
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LE INTERVISTE: IL SOLISTA
Feder Gospel
NEWS
Ho la fortuna di cantare in un Coro
di persone Intelligenti, consapevoli
che ognuno, a prescindere dall’essere solista o no , è fondamentale e
unico per il coro stesso.
Cosa ti piace di più e cosa ti dà
maggiore soddisfazione della tua
associazione corale? Quali sono
le tue emozioni nel rappresentarla
durante le tue performance?
Passare delle ore liete, insieme,
condividendo una stessa passione,
e non solo...
Qual è il rapporto con il Direttore della tua corale? Qual è il suo ruolo nei tuoi confronti?
Intanto il St.jacobs non ci sarebbe senza Massimo, a cui dedica tutto se stesso, e, forse
mi ripeto, ma il rapporto è quello che accomuna persone, felici di poter coltivare una
passione insieme, con rispetto per la sua posizione, e facendo tesoro dei consigli che mi
dà per l’interpretazione e la tecnica.
È un punto di riferimento fondamentale per tutto il
coro... Quali sono le tue caratteristiche vocali e su quale
genere di Gospel o Negro spirituals ti senti piu’ a
tuo agio?
Ho una voce che si esprime meglio nei toni bassi, e
prediligo il GOSPEL MODERNO.
Quando rientri nei ruoli di corista della tua sezione,
quali sono le difficoltà che incontri? Viceversa qual
è l’apporto che fornisci alla sezione?
Prima di essere una Solista sono una CORISTA, e
non ci sono mai stati motivi per creare difficoltà. Con
le altre ragazze della sezione ci sosteniamo e confrontiamo continuamente. E l’apporto
che fornisco ai soprani 2^ è quello di una voce in più.
Cosa ti piacerebbe veder cambiare nel panorama gospel italiano? Hai proposte?
Mi piacerebbe sentire più Gospel contemporaneo, che, a mio parere, offre grandi compositori, e musicisti senza ovviamente mai perdere di vista le origini...
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Feder Gospel
NEWS
LE INTERVISTE: IL CORISTA
Intervista ad una Corista:
Roberta Briganti, Coro Incontrotempo
di Lucilla Sivelli
Raccontaci come hai incontrato l’associazione corale di cui fai parte e quali
sono stati i motivi che ti hanno convinto a
provare questa avventura.
L’associazione a cui fa riferimento il coro è
l’Ass. LES Ufficio Tempo Libero di Milano,
che organizza ormai da più di venticinque
anni corsi di ogni genere per il tempo libero, appunto. Tra questi c’è il corso di Canto
Corale tenuto dal M° Valeria Borgognoni, il
Direttore del nostro Coro. Mi sono iscritta a
questo corso nel lontano 2003 perché mi è
sempre piaciuto cantare e questa era l’occasione giusta per avvicinarmi a una realtà
per me del tutto nuova, quella di cantare
insieme ad altre persone.
Come nasce la tua passione per la musica Gospel?
Mi sono avvicinata alla musica Gospel per
caso, trovandomi coinvolta nelle attività del
Coro e pian piano mi sono resa conto che il
Gospel riesce a fondere musica e spiritualità in modo davvero magico. Abitando in
Italia non si hanno tante occasioni di vivere
il Gospel come fanno ad esempio in America, ma grazie alle iniziative della FederGospelChoirs ho potuto avvicinarmi sempre
più a questa cultura musicale e non solo,
rendendomi conto di quanta energia positiva si sprigioni quando si canta Gospel.
Ho avuto la fortuna di poter partecipare ad
alcuni seminari del Black History Month
dove ho conosciuto personaggi come Bob
Singleton, Carol Bernard, Robert Ray, validissimi docenti ma al contempo persone
meravigliose che sono riuscite a trasmettere con la loro professionalità ma anche e
soprattutto con il loro cuore, il messaggio
della musica Gospel anche a chi nel DNA
ha altri generi musicali.
Qual è il rapporto con il Direttore della tua
corale? Cosa ti piace di lui e cosa vorresti
su cui si concentrasse di più?
Il mio Direttore è una Lei e a me questa
cosa piace molto! Ci insegna, ci dirige, ci
segue, ci aiuta a migliorare, ci trasmette continuamente passione per il canto,
lei stessa è una cantante! Ma in lei oltre
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LE INTERVISTE: IL CORISTA
Feder Gospel
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al Direttore troviamo anche
un’amica. Comunque, la
cosa che preferisco di Valeria è la sua passione per le
sfide che la portano a cercare sempre il miglioramento. Con lei ti rendi conto che
a “piccoli passi” si percorrono chilometri!
Qual è l’attività che secondo te svolge il direttivo della tua associazione?
L’associazione di riferimento
del Coro, come già detto, è
un’associazione presente sul territorio milanese che ormai da anni promuove innumerevoli attività culturali; il Coro è una delle ultime nate. Le mansioni dell’associazione sono
di conseguenza molteplici.
Raccontaci il rapporto che hai con gli altri coristi della tua associazione?
Ci troviamo per le prove una volta alla settimana ed è un bellissimo momento che ognuno di noi aspetta con ansia.
Siamo tutti molto amici ed è bello non veder l’ora di ritrovarti con i tuoi 30 amici per cantare! Quando c’è una passione che unisce le persone, in questo caso il canto è molto
facile trovarsi bene e divertirsi. Diciamo che siamo un bel gruppo affiatato che la musica
è riuscita ad unire in modo perfetto.
Qual è la missione della tua corale e quali progetti ti piacerebbe che venissero realizzati nel futuro?
La missione primaria del Coro Incontrotempo è promuovere la musica corale. Lo facciamo da ormai dieci anni e
continueremo a farlo con il
massimo entusiasmo, dedicandoci al repertorio Gospel e Spiritual ma anche
esplorando sempre nuovi
generi musicali. Cantando a
cappella, quindi senza l’ausilio di strumenti musicali,
la vocalità è sempre in primo piano. Mi piacerebbe in
questo senso che si potessero creare nuove occasioni
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Feder Gospel
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LE INTERVISTE: IL CORISTA
di apprendimento e approfondimento della
vocalità come la Vocal Master Class organizzata dal Coro Incontrotempo nel 2010
con il gruppo Alti & Bassi. E poi chissà ...
magari incidere un CD per i nostri fan?!
Cosa ti piace di più e cosa ti da maggiore
soddisfazione e ti rende orgoglioso di far
parte della tua associazione corale?
Personalmente amo molto la musica e
amo cantare più di qualsiasi altra cosa.
Metto sicuramente la musica al primo posto nella mia vita. Subito dopo nella mia
classifica viene l’amicizia. Quale maggior
soddisfazione potrei avere se non quella di
poter combinare due cose così importanti?
Cantare nel Coro Incontrotempo per me è
questo. E sicuramente sono orgogliosa di
farne parte quando vedo il pubblico che ci
applaude, i sorrisi delle persone mentre ci
ascoltano, i bambini che tengono il tempo
o battono le mani... insomma il poter trasmettere delle emozioni così intense... 30
voci a cappella sono un’emozione per chi
si trova in mezzo, figuriamoci dall’esterno!
Qual è la tua preparazione vocale e come
affronti lo studio di un nuovo brano ?
Beh, sono un contralto... e i contralti, si
sa, hanno sempre le parti più difficili ...
sono praticamente gli elementi migliori del
coro... nascono già “vocalmente preparati”... scherzi a parte, cantare in un coro non
significa poter dire “mi posso appoggiare a
chi ho di fianco, fa niente se non ho studiato la parte”, anzi. È basilare che la propria
parte sia assimilata al 100%, soprattutto se
si canta in un coro a cappella. Un buon risultato d’insieme dipende anche e soprattutto dalla preparazione del singolo corista.
Personalmente mi esercito quotidianamente. Ognuno di noi studia la propria linea melodica in autonomia per arrivare alle prove
pronto a concertare. E... iniziare un nuovo
brano è sempre una nuova avventura: sei
consapevole che ci saranno sicuramente
difficoltà da affrontare ma non vedi l’ora di
rimetterti in gioco anche emozionalmente!
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LE INTERVISTE: IL MUSICISTA
Intervista ad un Musicista: Fabio
Speroni, batterista 7 Hills Gospel Choir.
di Antonella Lavalle
Fabio Speroni dietro al suo strumento.
Come sei venuto in contatto con un’associazione corale e cosa ti ha spinto a volerne fare parte?
Ne sono venuto a contatto tramite un sito in
cui cercano musicisti e artisti in genere, mi
ha spinto la passione che ho per la musica
e in particolare per il Gospel... era da qualche anno che pensavo di voler fare questo
tipo di esperienza.
Quanto è difficile per un musicista entrare
in un progetto musicale articolato come
un coro Gospel? Come è cambiato il tuo
modo di suonare quando accompagni il
coro?
Beh, di certo devi saperti mettere a disposizione, entrare in sintonia con i coristi e i
solisti, essendo la batteria uno strumento
su cui tutti poggiano in quanto base ritmica
e uno dei punti di riferimento dopo il direttore corale. Non è che sia cambiato in relazione all’accompagnamento di un coro, in
quel senso bisogna magari essere un po’
più attenti e concentrati del solito, ma bensì
al genere di musica!
Qual è il rapporto con il Direttore della tua
corale? Cosa ti piace di lui e su cosa vorresti ci si concentrasse di più?
È buono, sono ormai 3 anni che suoniamo insieme e c’è stata da subito una buona sintonia! Devo riconoscere, e più volte
gliel’ho anche fatto presente personalmente, che ha svolto un ottimo lavoro: gestire e
mettere insieme un coro di 40 persone non
è cosa facile e lui, per quello che vedo e
percepisco, c’è riuscito molto bene!
Mi piace il fatto di voler rischiare su brani
che a volte non sono magari rodatissimi,
dando sicurezza a tutto il resto del coro,
musicisti compresi! Non saprei su cosa dovrebbe concentrarsi di più non essendo io
un direttore di corale... magari, non so, di
lavorare oltre che sul coro sui solisti, creandone di più ma è chiaro che questo non
dipende solo da lui!
Cosa ti ha insegnato, come musicista e
come persona, essere parte di un coro
Gospel?
Come musicista, mi ha dato la possibilità
di imparare, mettere in pratica un genere di
musica diverso da quello che ho suonato
fino ad oggi. Come persona il piacere di stare insieme a un gruppo di persone che ora
ritengo anche degli amici con i quali condividere la passione per la musica e non solo!
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Feder Gospel
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LE INTERVISTE: IL MUSICISTA
Come hai conosciuto il repertorio Gospel
e Negro Spirituals e che tipo di preparazione hai dovuto affrontare per questo repertorio? Quali differenze trovi rispetto ad
altre situazioni musicali?
Diciamo che a parte i classici del Gospel
che conoscevo e ascoltavo qua e là un po’
per radio, cd, internet, etc: per me è stata
un esperienza del tutto nuova, un arricchimento musicale e pian piano anche culturale… non ha richiesto da parte mia una
preparazione particolare, ma semplicemente ascoltare con maggiore attenzione alcuni
brani per le variazioni ritmiche e stacchi che
essi hanno...
Le differenze appunto come dicevo prima
stanno nel tipo di musica, che raggruppa
alcuni generi come il Funky, Blues, Soul,
Folk e Swing, quindi più generi insieme,
mentre in altre situazioni si suona o solo il
Rock, o al massimo Pop Rock, il Blues e
via dicendo...
Raccontaci il rapporto che hai con gli altri
componenti della tua associazione.
Il rapporto che ho con gli altri componenti
dell’associazione lo sintetizzerei con la parola più semplice e significativa che c’è: di
bella amicizia, oltre che professionale quando si studia e prova tutti insieme!
Quanto spazio viene data all’improvvisazione durante l’esecuzione dal vivo?
Come affronti in genere un concerto?
Generalmente i brani vengono provati e
studiati in maniera tale da dar poco spazio all’improvvisazione, ma si sa che in un
live capita anche questo e la bravura sta
appunto nel sapere improvvisare ma la
percentuale in genere è bassa... salvo occasioni come quella capitataci lo scorso
Dicembre, nel quale abbiamo praticamente improvvisato 6 brani suonati con le percussoni, Congas nello specifico... beh, ne
è uscita fuori un esibizione molto carina ed
originale. In genere lo affronto con grande
energia, entusiasmo, e concentrazione...
ma poi si sa che ogni concerto è un esame,
prova a sé!
Raccontaci che tipo di strumentazione hai
e il tuo set up tipo.
La batteria che più prediligo al momento è
la DW in acero, ha un ottimo suono e delle
ottime hardware… il mio set tipo è formato
da rullante, tom tom 10, 12, timpano 14,16,
gran cassa, 22-20.
Il set di piatti sono 3 crash che misurano
15-16-16, uno splash da 10, charleston 14,
un ride da 20.
Quali sono le differenze importanti che
trovi nelle diverse location dei concerti
(chiese, teatri, open air...)? Quali accorgimenti usi nelle diverse situazioni?
Le differenze maggiori che trovo,oltre
agli spazi che a volte
sono esageratamente ridotti, si riferiscono all’acustica, che
purtroppo il più delle
volte, suonando in
Chiesa, non è buona e spesso bisogna adeguarsi a suonare a volumi bassissimi altrimenti si rischia
la confusione... mentre per i Teatri e Open
Space invece è tutta un’altra storia, ossia si
ha un rendimento di sicuro migliore in tutti i
sensi. Gli accorgimenti sono semplicissimi:
là dove è possibile suono le classiche bacchette altrimenti ho delle spazzole di legno
che sono un ottimo compromesso per suonare dove servono volumi e dinamiche più
basse.
Prova a suggerire qualcosa che possa migliorare la situazione del Gospel in Italia.
È un po’ difficile suggerire qualcosa che
non è di mia competenza ma di certo trovo
di grandissima utilità rubare qua e là da chi
ha inventato questo genere musicale, magari con dei laboratori, collaborazioni con
loro; di sicuro sarebbe un’ottima cosa per
migliorare la situazione Gospel in Italia.
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Feder Gospel
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LE INTERVISTE: COMUNICATORE FEDER
Intervista a Stefania Lampedecchia, da quattro
mesi la promotrice della comunicazione via web
e social network della Feder.
di Lucilla Sivelli
Come è iniziata la tua collaborazione con
FederGospelChoirs?
Da Settembre sono ufficialmente parte integrante della GRANDE famiglia Feder.
Lo scorso anno al Black di febbraio, Michele Marando (n.d.r. chairman Feder) mi
ha gentilmente “incastrato”, poiché vedeva che la pagina Facebook del coro Sweet
Blues, di cui io sono corista, era particolarmente viva... ha pensato così che fossi
la persona adatta a gestire per la Feder i
social media ed il sito Internet.
E tu come hai reagito a questa proposta?
Inizialmente la cosa mi spaventava un po’,
il senso di inadeguatezza mi pervadeva...
non riuscivo ad immaginare cosa stesse
dietro all’organizzazione della FederGospelChoirs.
Ma alla fine hai accettato, e pare proprio
che tu sia riuscita ad inserirti molto bene,
o sbaglio?
E infatti a Settembre mi sono arrivati i SUPERPOTERI, come a Pippo: le chiavi di
accesso al sito e a Facebook. Con grande pazienza Pietro (n.d.r. Direttore Artistico
Feder) mi ha illustrato la logica del sito e
come aggiornarlo. E da subito ho percepito un grande spirito di collaborazione e
mi sono sentita accolta da tutti. Con te si
è instaurato un rapporto complice, abbiamo iniziato a lavorare insieme tenendoci in
contatto via mail, sms e quant’altro ancora:
lavorando in sinergia si risparmia tempo e
fatica... insomma siamo una buona squadra.
Cosa ti aspetti nei prossimi mesi, che saranno così densi di importanti eventi?
Ora arriverà il momento topico: IL SESTO
BLACK HISTORY MONTH e allora... Facebook e il sito saranno ricchi di notizie e
novità!
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VOICE, BODY & SOUL TIPS
Feder Gospel
NEWS
Vocal, Body & Soul tips: suggerimenti per la
voce, il corpo e l’anima nell’espressione
del canto Gospel
Anche in questo numero FederGospelNews mette a disposizione un servizio per i direttori di coro e per i coristi: una rubrica tecnica che ospita, in una sorta di laboratorio,
articoli didattici con i quali, grazie al contributo di importanti esponenti della musica e
della coralità italiana ed internazionale, verranno condivisi alcuni aspetti della vocalità.
Nozioni e consigli tecnici che, attraverso un viaggio didattico, ci aiuteranno a migliorare
il nostro approccio al canto, e di conseguenza i nostri risultati.
Ecco la seconda lezione del Maestro Andrea Figallo.
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Feder Gospel
NEWS
VOICE, BODY & SOUL TIPS
Il direttore di coro
2012 © Andrea Figallo
Premessa e consigli.
Ho sempre avuto un problema con le
scelte lessicali. Direttore. Nella lingua inglese ci sono due possibilità: director e
conductor. La seconda scelta si tradurrebbe con il termine italiano “conduttore”.
Il conduttore del coro. Colui che insegna
(mostra) la via, inizia il cammino e condu-
ce il resto del gruppo. Colui che dà il buon
esempio. Colui che arriva in anticipo ed è
pronto per le prove almeno 10 minuti prima. Perché solo in quel modo può dare il
buon esempio senza bisogno di parole.
Colui che ascolta i “suoi” coristi, sempre
e comunque. Così insegna loro ad ascoltare gli uni gli altri mentre creano musica.
Si capisce che preferisco la parola conduttore? La parole hanno molto potere.
Il direttore (oops), il conduttore che parla
poco ha molte più probabilità di essere
ascoltato. Il conduttore che arriva al lavoro preparato, con le idee chiare, avrà la
fiducia dei suoi cantanti. Il conduttore che
esplora (in anticipo, prima delle prove) le
varie direzioni che una canzone può prendere sarà raramente colto alla sprovvista
quando posto di fronte a domande come:
”non sarebbe meglio cantare
questa canzone più veloce?”
- “e se nel ritornello battessimo le mani?” - “in questa potremmo fare sinistra-destra
coi piedi, invece che il solito destra-sinistra, così, per
cambiare…”.
La posizione del conduttore, sia essa ricoperta da un
professionista o da un appassionato (=persona che
impiega gran parte del suo
tempo in altre mansioni dalle
quali ricava la maggior parte
del suo reddito) è difficile da
descrivere e/o immaginare
per chi non ha mai avuto tale responsabilità. Non è facile come sembra. E sbagliamo tutti. Tanto.
3 consigli per chi aspira a diventare conduttore di coro:
1) Sii ambizioso, lavora duro e studia.
Puoi chiedere al tuo coro di crescere solo
se lo stai facendo anche tu.
2) Parla poco, ascolta tanto. Musica di
tutti i tipi, tutte le persone.
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Feder Gospel
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VOICE, BODY & SOUL TIPS
3) Studia il pianoforte. Studia canto. Studia musica. Puoi condurre ed insegnare
solo ciò che hai imparato, non ciò che ardentemente vorresti conoscere.
Il ruolo del conduttore
Dal mio punto di vista, il conduttore deve
preparare il coro in modo che esso non
abbia bisogno della sua presenza durante
i concerti. Solo una volta raggiunta questa
consapevolezza il coro avrà la responsabilità necessaria per dare una performance di livello professionale. Il conduttore
insegna al coro le parti, la struttura della
canzone, il significato emotivo degli eventuali crescendo, etc. In concerto il coro ha
il compito di ricordare ciò che ha appreso
e memorizzato durante le prove. Dal vivo,
il compito del conduttore è quello di apparire rilassato e fiducioso. Ha il compito
di sorridere, di lodare il suo coro di fronte
al pubblico e di prendersi eventuali colpe nel caso (e capita!) qualcosa non vada
per il verso giusto. Durante le canzoni egli
muove le mani il minimo indispensabile.
Se il coro sta cantando a tempo, non è
necessario dare alcun segnale (ricordate?
chi parla poco, viene ascoltato!). Quando
il coro sta andando nella direzione sbagliata (accelera, i tenori cominciano a calare, tutti stanno ignorando un crescendo)
allora lo sguardo del direttore si fa serio:
attira l’attenzione dei cantanti sulle sue
proprie mani e fa presente al coro che è
meglio ritornare al tempo iniziale. Si avvicina ai tenori e fa loro i gesti necessari per
riportare l’intonazione al posto giusto. Indica un crescendo con le braccia, mentre
il suo sguardo dice:”vi ricordate ciò di cui
abbiamo parlato? o devo fare tutto io?!?”.
E quando il direttore si limita a schioccare
le dita e sorridere, il cantanti sanno che
tutto è a posto, che sono sulla strada giusta.
Questi sono i direttori che ottengono i migliori risultati dal punto di vista musicale
ed umano.
Lettura consigliata: Chorus Confidential
di William Dehning, Pavane Publishing.
Andrea canta con il gruppo vocale Wise Guys e dirige
il Don Camillo Choir di Monaco di Baviera. Lavora da 20
anni come cantante, produttore, arrangiatore ed insegnante di tutto ciò che è vocale. Vive a Colonia, Germania.
www.wiseguys.de
http://www.doncamillo-chor.de/en/
www.facebook.com/andreafigallomusician
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LA VOCE DEI CORI FEDER
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Coro Seduto: appena associato
a FederGospelChoirs si racconta.
COROSEDUTO - più che un coro una “tribù”nasce nell’autunno 2001 dall’aggregazione di alcuni allievi della classe di canto della SCUOLA DI
MUSICA CITTA’ DI NOVATE di Novate Milanese.
Fin dall’inizio il gruppo di studenti intuisce che
cantare è un gran bel modo per stare assieme e
così nel corso degli anni amplia le proprie schiere
passando dall’essere uno sparuto manipolo fino
ad arrivare all’attuale formazione che annovera
circa 35 “amatori” del canto con la passione per
la musica nera.
Il repertorio di COROSEDUTO è da sempre principalmente Gospel, come da community Choir,
ma con il tempo è stato ampliato con incursioni
nel jazz, nel blues, nel funky e nel pop in virtù di brani riarrangiati, plasmati e cuciti su
misura per le caratteristiche della formazione.
COROSEDUTO, oltre ad esibirsi presso molti teatri, chiese e palazzetti di Milano e provincia, ha partecipato a rassegne nazionali e internazionali di prestigio tra le quali il Venezia
Gospel Festival, la Rassegna Dei Canti Corali di Inzino, la Notte delle Stelle al Paladesio,
l’International Choir Festival Alta Pusteria e il Lago di Garda Music Festival MRF. Proprio
per la duttilità del proprio repertorio è stato spesso ospite di altre Associazioni Corali
finendo così per girovagare tra l’Austria e la Val d’Aosta e in molte occasioni ha saputo
contribuire alla raccolta di fondi per le più svariate associazioni di volontariato. Non sono
mancate presenze sul grande schermo con emozionanti ed emozionate ospitate a Telenova e a Sky TV.
Nel 2011 ha celebrato i propri dieci anni di
attività pubblicando il CD “10”.
Direttore e arrangiatore: Paola Bertassi
Coordinamento e voce solista: Daniela Mastropietro
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Feder Gospel
NEWS
LA VOCE DEI CORI FEDER: 7 HILLS GOSPEL CHOIR
Il 7HillsGospelChoir incontra Cities for life:
Gospel Against The Death Penalty
di Antonella Lavalle
Oltre 1600 città nel mondo, ogni anno si illuminano, unendosi con un solo obiettivo, manifestare affinché la pena di
morte venga abolita. Attraverso questa iniziativa, patrocinata dalla comunità di Sant’Egidio, ormai da dieci anni si
svolge questa grande opera di sensibilizzazione con testimonianze e forme varie di approcci ai condannati, affinché
la giustizia diventi una forma riabilitativa di pena, ma non
si abbassi a livelli ancora più
bassi di quello
Il coro 7 Hills Gospel choir.
del condannato, risultando
una forma “giusta” perché legalizzata. In molti paesi la pena capitale serve per reprimere
delle minoranze etniche, religiose o politiche.
Oggi nonostante tanti sforzi, ci sono nel mondo 58 paesi che mantengono questo tipo
di pena e 139 quelli che l’hanno abolita. Le
esecuzioni sono diminuite ma tuttora sono in
stato di condanna ben 18.000 persone.
Antonella Lavalle con Fernando Bermudez , ex condannato
È grazie alla corrispondenza di Dominique
Green, afro americano detenuto, con la comunità di Sant’Egidio, che inizia la storia, una
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LA VOCE DEI CORI FEDER: 7 HILLS GOSPEL CHOIR
corrispondenza che si allarga ad altri detenuti fino ad ottenere aiuti legali, appelli
e finalmente arriviamo al 1998 quando la
comunità presenta l’appello per una moratoria universale della pena di morte appoggiata da oltre 5 milioni di firme raccolte
in 153 paesi del mondo, che si sono costituiti fronte unico, interreligioso e laico,
contro la pena capitale. L’appello venne
poi consegnato alle nazioni unite prima
del voto della storica risoluzione 62/149
dell’assemblea generale sul rifiuto della pena di morte quale mezzo di giustizia
(2007).
Feder Gospel
NEWS
Max Giusti, conduttore della serata.
Ed è dal 2002 che la Comunità sant’Egidio ha dato vita alla prima giornata mondiale
chiamata “Città per la vita - città contro la pena di morte” ( Cities for life - Cities against
death penalty”) scegliendo il 30 novembre come data simbolo, in ricordo della stessa
data ma dell’anno 1786, in cui il Granducato di Toscana abolì la pena capitale, avendone
il primato.
Nel 2012 sono state ben 69 le capitali nel mondo che si sono illuminate per questo
evento speciale coinvolgendo 87 paesi, con manifestazioni in scuole, piazze, strade, con
marce, convegni e spettacoli che oltre alle
testimonianze hanno portato al grande
pubblico, musica ed arte.
Il Colosseo illuminato dai messaggi contro la pena di morte.
In questo contesto il 7HillsGospelChoir si
è inserito, collaborando con la comunità
Sant’Egidio, come in precedenti occasioni, anche presso il Colosseo, nella giornata
del 29 novembre 2012, che si e’ illuminato e ha dato speranza e gioia per il futuro sottolineando con canti gospel alcuni
momenti importanti della manifestazione,
con l’esecuzione di brani significativi quali
Amazing Grace e Oh Happy Day.
Gioia e speranza detti alla maniera gospel ossia cantati... quale genere di musica migliore del gospel può fare questo?
Un canto che esprime sofferenza e speranza al tempo stesso, la musica che crede in un
futuro migliore! L’espressione del messaggio gospel da Roma, ha avuto questa volta la
voce del nostro coro 7Hills!
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LA VOCE DEI CORI FEDER: FREE VOICES GOSPEL CHOIR
Feder Gospel
NEWS
Il Gospel, la musica del cuore, in cui trovare la
“punteggiatura” o il giusto ritmo della vita,
che si completa e trova respiro.
È solo questione d’ascolto, quello del cuore.
di Patrizia Cipriani
Free Voices Gospel Choir
La punteggiatura è importante, nei testi.
Serve a dare respiro e ritmo, a dare enfasi ed effetto agli argomenti e ai dialoghi. Ci sono regole, per il loro utilizzo, ben precise. Molto viene anche lasciato all’uso soggettivo di chi scrive,
ad ogni modo. Forse il paragone può sembrare azzardato, ma è in un tour di Natale come il
nostro che si può capire meglio il suo significato.
La virgola indica la pausa più breve fra due parole o fra due proposizioni.
Come il nostro coro, quando di posiziona sulle panche. Siamo più di ottanta, tra un corista e
l’altro lo spazio è minimo, poco più di una virgola. Durante questo tour, ognuno di noi ha fatto
di tutto per esserci, in tutti i sensi. È stato un tacito accordo: il sacrificio di trasferte (anche)
faticose è stato ampiamente ripagato da nove concerti dove abbiamo vissuto e fatto vivere
emozioni profonde che vanno al di là dello spettacolo Gospel.
ll punto e virgola indica una pausa più lunga della virgola e serve a separare due parti di uno
stesso periodo o per segnare che tra due ordini di circostanze c’è una differenza o addirittura
un’opposizione.
Quattro sezioni e cinque musicisti. Parti separate, certo, differenti ma mai opposte. Ci sono
canti in cui ci raggiungiamo oppure ci rispondiamo, canti in cui uno strumento è piu’ presente
di un altro: fa parte dello spettacolo. Ma mai come in questo tour la sensazione che il suono è
uno e che solo questa consapevolezza avrebbe dato significato al perché cantiamo Gospel,
è stata fortissima.
I due punti si adoperano: a) per introdurre una frase esplicativa b) quando si riportano parole
o discorsi altrui c) quando segue un elenco, una enumerazione.
Si potrebbe elencare molto. Luoghi, oppure centinaia e centinaia di persone che nelle varie lo-
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LA VOCE DEI CORI FEDER: FREE VOICES GOSPEL CHOIR
Feder Gospel
NEWS
calita’ hanno assistito e partecipato attivamente ai nostri concerti. La nostra scaletta, piena
di sound e di pezzi piu’ o meno conosciuti, di
canti tradizionali o del gospel contemporaneo.
Il primo spettacolo del tour, quello all’interno del
carcere di Torino, per i detenuti. Oppure l’ultimo, a Bordighera, tra turisti e cittadini festosi
e spensierati. Un elenco dove nulla primeggia,
ma tutto si mescola per una serie di eventi che
hanno lasciato una traccia nel cuore di tutti coloro che ci hanno seguito.
Il punto fermo segna la pausa più lunga e si adopera alla fine di un periodo.
E’ quello che (sembra) viene messo alla fine di un concerto, quando gli strumenti e le voci
tacciono e quando l’ultimo pezzo di pubblico se ne va. E’ in quel momento che la “magia”
inizia, quella in cui si fa tesoro delle emozioni e delle parole cantate ed ascoltate. Quello, è
il momento della speranza che anche solo un piccolo punto di tutto il Gospel che abbiamo
vissuto insieme sia rimasto nei cuori, nella mente e soprattutto nell’anima. Questo è stato
l’intento del nostro tour “We’re one”.
La parentesi tonda serve a racchiudere parole o proposizioni che non hanno una relazione
necessaria con il resto del discorso. Cerchiamo
di dare un senso, un legame, ad ogni cosa che
facciamo. Cantare, sorridere, battere le mani o i
piedi sono immagine e sound del Gospel, quello che amiamo fare. Fare, questo è il verbo corretto. Non una parentesi canora nella nostra vita
o nelle esperienze di chi assiste ad un nostro
concerto. Durante questo tour siamo stati tra
i detenuti e siamo stati in Emilia, tra i terremotati. Non possiamo isolare queste esperienze,
lasciarle dentro una parentesi: hanno bisogno di fare parte del quotidiano di tutti, hanno bisogno di non essere mai dimenticate.
E ora andiamo a capo. Ripartiamo da un nuovo anno, da iniziative e progetti che arricchiranno
noi e chi, insieme, le vorrà condividere. Porteremo in noi l’esperienza grande ed unica di aver
vissuto un tour speciale, che ha saputo rinnovarsi e offrirsi al pubblico con tutta la passione
che il nostro coro coltiva in se’ ogni giorno, in ogni occasione.
Lo so: ho dimenticato il punto interrogativo.
Lo lascio a voi, al desiderio di restare sempre in ricerca, in crescita, nel dubbio che ogni giorno
ci sia da migliorare affinché Gospel diventi, per tutti, musica del cuore, musica dove attingere
perché ogni altra parte della “punteggiatura” della vita si completi e trovi respiro. O il giusto
ritmo: è solo questione d’ascolto.
Quello del cuore.
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LA VOCE DEI CORI - TIBUR GOSPEL SINGERS
Feder Gospel
NEWS
I Tibur Gospel Singers presentano il loro primo disco.
Un periodo intenso per il coro tiburtino, impegnato in numerosi concerti
e nella presentazione del loro primo lavoro discografico.
di Arianna Romani
L’8 Dicembre passato, i Tibur Gospel Singers
hanno ufficialmente presentato il loro primo
disco: siamo alle Scuderie Estensi, i coristi
sono pronti per regalare un concerto, che ovviamente comprenderà alcuni dei brani presenti nel disco, la sala è piena. La serata si
apre con la presentazione del coro e dell’associazione “Adotta un angelo”, a cui sarà devoluto parte del ricavato della vendita dei CD;
poi è il momento del concerto, entusiasmante come sempre, che ha coinvolto un pubblico sempre più numeroso e pronto a farsi
contagiare dall’euforia dei canti. Alla fine del
Il coro durante un momento goliardico.
concerto si è ufficialmente aperta la vendita dei
CD, che sarà poi possibile acquistare in occasione di ogni concerto e online scrivendo alla casella postale [email protected]. I TGS hanno quindi ripreso l’attività concertistica, interrotta durante la registrazione del disco, con rinnovate energie che li ha portati ad esibirsi presso
la chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Guidonia
(RM) in occasione del presepe vivente, a Canistro Inferiore(AQ), dove sono stati calorosamente accolti dagli abitanti del paese e dai volontari
dell’AVIS, e in alcune manifestazioni private tra
cui vogliamo ricordare la coinvolgente .
Tutto il coro è felicissimo di poter mostrare il frutto del proprio impegno, ma soprattutto di poter
ancora una volta condividere con tutti un canto
che, lo ricordiamo, è una preghiera universale,
una preghiera che, parlando di libertà, sofferenza ma soprattutto d’amore, riguarda qualsiasi
credo. Con l’occasione i TGS ringraziano tutti
coloro che hanno partecipato alla presentazione
del disco, in particolare il dottor Riccardo BariIl coro durante la registrazione.
nelli, presidente dell’associazione ONLUS “Adotta
un angelo”.
Arianna Romani
Ufficio stampa Tibur Gospel Singers
[email protected]
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