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EGEA MUSIC NOVITÀ 2009: DVD MUSICALI
Egea Music è orgogliosa di comunicare una grande novità per il 2009. A partire da Gennaio Egea
Music diventa infatti ufficialmente distributore di dvd musicali.
Un nuovo ambito si aggiunge così alla già ricca offerta della nostra distribuzione, una nuova
risorsa che intendiamo valorizzare e promuovere al meglio.
Certi del vostro interessamento, e ringraziandovi per la cortese attenzione, cogliamo l’occasione
per porvi cordiali saluti.
EMISSIONE 195 (cd in uscita 16 febbraio 2009)
FABRIZIO BOSSO &
ANTONELLO SALIS
STUNT
PARCO DELLA MUSICA
8015948301524
MPR 015 CD
JEWEL BOX + SLIPCASE
2008
Due musicisti dotati di grande creatività e
tecnica strumentale, due artisti che coniugano
magistralmente impeto creativo e lirismo,
improvvisazione e melodia, virtuosismo tecnico
e poesia si sono incontrati per dare vita a un
nuovo cd della Parco della Musica Records. Il
disco, dal titolo “Stunt” testimonia un incontro
in cui il trombettista Fabrizio Bosso e il
fisarmonicista e pianista Antonello Salis hanno
potuto dare libero sfogo alla loro inventiva
suonando interpretazioni ispirate ad alcuni
celebri temi come “Body & Soul”, “Caravan”,
“Georgia on My Mind”, “Mach The Knife”,
“Besame Mucho”, “Roma non fa la stupida
stasera”, “Domenica è sempre domenica” e
molti brani originali scaturiti dalla session. Il
disco trasmette un’energia unica risultato di
una perfetta intesa musicale e una grande
spontaneità e libertà di improvvisazione. Salis
interpreta, improvvisa, fa dell’estemporaneità
una poesia; Bosso, rispettoso del passato ma
mai nostalgico, ha una visione febbricitante ed
entusiasticamente contagiosa della modernità.
Il duo stupisce per estro, interplay, capacità di
affrontare materiali ora più vicini al jazz, ora
alla musica contemporanea, alle canzoni, ai
sapori mediterranei.
NOTIZIE UTILI
Genere: jazz
IL FISARMONICISTA E PIANISTA
CAGLIARITANO ANTONELLO
SALIS INCONTRA IL GIOVANE
TROMBETTISTA TORINESE
FABRIZIO BOSSO
www.antonellosalis.com
STUNT UN DISCO
“GIOVANE” E “BRILLANTE”
DOVE IL DUO STUPISCE
PER LA FORTE INTESA DEI DUE
PROTAGONISTI
www.fabriziobosso.com
LARRY CORYELL
EARTHQUAKE AT THE AVALON
INAKUSTIK
0707787909228
INAK 9092
Earthquake at the Avalon è la testimonianza di
uno spettacolare concerto tenuto dalla
leggenda della chitarra Larry Coyell in uno
speciale ed unico concerto, registrato presso
l'Avalon (California) nel mese di ottobre del
2005. Superbamente sostenuto dalla The
Souls Dirge Band (Bernard 'Pretty' Burdie alla
batteria, John Hart al basso, Winston Byrd alla
tromba, Julien Coryell alle tastiere e David
Hidalgo dei Los Lobos alle percussioni) Coryell
mette in luce in questo live il suo stile peculiare
che fonde rock, jazz e funky. Uno stile che,
unito ad una straordinaria capacità tecnica, lo
ha reso una vera icona del suo strumento.
Considerato uno dei pionieri, se non il pioniere,
del jazz rock, Larry Coryell regala in questo live
una prova di tutta la sua maestria.
NOTIZIE UTILI
Genere: jazz
IL LIVE DELLO SPETTACOLARE
CONCERTO TENUTO DAL
CHITARRISTA LARRY CORYELL
IN CALIFORNIA NEL 2005
IL CHITARRISTA TEXANO
LARRY CORYELL
CONSIDERATO TRA I PIONIERI
DEL JAZZ ROCK E DELLA
FUSION CON UN LIVE A PROVA
DELLA SUA MAESTRIA
JEWEL BOX
2009
GEIR LYSNE
THE GRIEG CODE
ACT
0614427947925
ACT 9479-2
DIGIPACK
2009
La musica di Geir Lysne è audace, complessa
e sorprendente. Le sue composizioni hanno
più volte stupito gli esperti, che hanno a loro
volta elogiato il suo lavoro, e che lo hanno
premiato
con
il
Grammy
norvegese.
Commissionato dalla Edvard Grieg Society in
occasione del suo ultimo congresso, questo
suo ultimo lavoro “The Grieg Code” rende
appunto omaggio a Edvard Grieg (1843-1907),
il più grande compositore norvegese. Non si
tratta semplicemente di una rilettura in chiave
jazz dei brani di Grieg, ma di una più
complessa opera di ricostruzione che rende
talvolta i brani originali assolutamente
irriconoscibili. Attraverso un procedimento che
Lysne definisce di “anagramma musicale” la
musica del compositore norvegese viene
scomposta e ricomposta senza perdere le sue
componenti originarie. Una linea melodica
interpretata da un soprano si può trasformare
così in una linea di basso, la frase di un violino
può diventare un ritmo di batteria. Da questo
gioco di rimandi parte Lysne per costruire non
solo le sue riletture, ma anche le sue
composizioni originali. Brani costruiti come
immagini e paesaggi sonori in cui Lysne cerca
di indossare gli abiti di un Grieg del 21° secolo,
radicato nei fiordi norvegesi, ma aperto alle
influenze
del
mondo.
Supportato
da
un’eccellente orchestra che vede tra i suo
solisti Tore Brunborg al sax tenore, Arkady
Shilkloper al flicorno, Helge Sunde al
trombone, Terje Isungset alle percussioni,
Lysne ci regala così delle musiche sospese nel
tempo, in bilico tra due secoli, al confine tra
musica classica e jazz.
NOTIZIE UTILI
Genere: jazz
UN OMAGGIO AL PIÙ GRANDE
COMPOSITORE NORVEGESE:
EDVARD GRIEG (1843-1907)
CREDITS:
GEIR LYSNE: SAX TENORE,
FLAUTO
MORTEN HALLE: SAX ALTO E
SOPRANO, FLAUTO
TORE BRUNBORG: SAX
TENORE
ARKADY SHIKLOPER:
FLICORNO
HELGE SUNDE: TROMBONE
TERJE ISUNGSET:PERCUSSIONI
STEFFEN SCHORN: SAX
BARITONO, CLARINETTO
LARS A. HAUG: TUBA
ARKADY SHILKLOPER:
FLICORNO
MARILYN SCOTT
EVERY TIME WE SAY GOODBYE
NOTIZIE UTILI
VENUS
4571292530279
VHCD-3027
DIGIPACK
2008
VENUS
4571292500081
VHJD-8
LP 200 GRAMMI
2008
Per parafrasare il titolo di un storica jazz
ballad, "It Was a Beautiful Day in August"
quando la cantante e cantautrice Marilyn Scott
ha realizzato un suo vecchio sogno, quello di
registrare un album di jazz acustico a New
York proprio come facevano le grandi
leggende del jazz, lavorando in studio insieme
ai musicisti. Frutto di questo lavoro è “Every
Time We Say Goodbye”, un album che celebra
il trentesimo anniversario della carriera
musicale di Marilyn Scott. Una carriera
eclettica in cui ha cantato con successo soul,
pop, smooth jazz, contemporanea e musica
per cinema, ma che ha sempre avuto il jazz
come elemento fondante. Non a caso è l'unica
cantante nella storia della rivista Billboard ad
avere due diversi album nella classifica del
jazz contemporaneo e in quella del jazz
tradizionale contemporaneamente. Un ritorno
alle origini dunque, in cui Marilyn Scott si
avvale del quintetto guidato dal pianista Cyrus
Chestnut con il sassofonista Ken Peplowski, il
chitarrista Paul Bollenback, il bassista Gerald
Cannon e il batterista Willie Jones III. Prodotto
in collaborazione con Todd Barkan (già in
studio al fianco di Jimmy Scott, Gloria Lynne,
Freddy Cole, Vanessa Rubin, Barbara Carroll e
Simone Kopmajer) per la prestigiosa etichetta
giapponese Venus Records, “Every Time We
Say Goodbye” ci offre una raffinata selezione
di dieci standards. Dieci brani immortali che
vanno dalle atmosfere delicate della traccia
che dà il nome all’album, alle sonorità
brasiliane di "I Got Lost in His Arms” passando
per il blues di “Detour Ahead” o un altro grande
classico come “Caravan”. Disponibile sia in cd
che in Lp 200 grammi, “Every Time We Say
Goodbye” è un titolo imperdibile per gli
appassionati di jazz vocale.
Genere: jazz
L’ALBUM CHE CELEBRA IL 30°
ANNIVERSARIO DELLA
CARRIERA DI MARILYN SCOTT
CREDITS:
MARILYN SCOTT: VOCE
CYRUS CHESTNUT: PIANO
KEN PEPLOWSKI: SAX
PAUL BOLLENBACK: CHITARRA
GERALD CANNON: BASSO
WILLIE JONES III: BATTERIA
SOFT MACHINE LEGACY
THE PARIS CONCERT
INAKUSTIK
0707787907620
INAK 9076
Nella musica dei Soft Machine Legacy, storica
band inglese degli anni ’60, riecheggia
l’atmosfera magica di un'epoca in cui rock,
blues, jazz, funk, soul, pop erano ancora un
magma di suoni indefinito. Un universo non
ancora standardizzato che metteva alla prova i
musicisti e la loro capacità di plasmare la musica
del futuro. In quel periodo, i Soft Machine
Legacy hanno simboleggiato un punto di
riferimento per quei musicisti determinati a
creare una sintesi tra la selvaggia energia del
rock
e
le
possibilità
espressive
dell’improvvisazione jazz. Quarant'anni più tardi,
i musicisti dei Soft Machine Legacy non hanno
abbandonato i loro sogni. Immuni alle pressioni
del mondo dello spettacolo, il bassista Hugh
Hopper, il batterista John Marshall, il chitarrista
John Etheridge e il sassofonista Elton Dean -
NOTIZIE UTILI
Genere: rock
I LEGGENDARI SOFT MACHINE
IN UN LIVE DELLO
STRAORDINARIO CONCERTO
TENUTOSI A PARIGI IL 12
DICEMBRE DEL 2005
2 CD JEWEL BOX
2006
morto poco dopo questa ultima reunion al New
Morning - questi straordinari musicisti ancora
incantano i loro fan. Questa registrazione dal
vivo del concerto tenutosi a Parigi il 12 Dicembre
2005, non solo dimostra la modernità della loro
musica, ma anche che il talento davvero non ha
età
PAUL KLEE QUARTET
PHILLIP GLASS QUARTETS
BLUE SERGE
8015948301173
BLS-015
DIGIPACK
2008
Il Paul Klee 4tet (Alessandro Fagiuoli, Stefano
Antonello: violino, Andrea Amendola: viola,
Luca Paccagnella: violoncello) nasce in Veneto
nel 1996 con la missione di valorizzare e dare
visibilità al repertorio musicale dai primi del
Novecento ai giorni nostri, proponendo spesso
opere in prima esecuzione. Il Paul Klee 4tet ha
eseguito opere di Berg, Bussotti, Cage,
Clementi, Castiglioni, Hindemith, Maderna,
Messiaen, Nono, Nyman, Reich, Piazzolla,
Scelsi, Xenakis e molti altri. L’approccio
musicale è appassionato, ricco di curiosità
culturale e storica, di padronanza tecnica e di
un caldo razionalismo. Assai coinvolgenti le
loro esibizioni dal vivo, anche quando
presentano materiale poco conosciuto o
ritenuto (erroneamente) poco “comunicativo”.
La loro versione dei cinque quartetti di Philip
Glass (la prima in assoluto ad essere
registrata) è dinamica e vibrante, con momenti
emozionanti per pathos ed energia. I cinque
quartetti per archi sono stati scritti da Glass in
un periodo che va dal 1966 al 1991 (tre
quartetti risalenti ai primi anni ’60 e il “Dracula”
del 1998 non sono disponibili per scelta
dell’Autore). String Quartet No. 1 (1966):
composto durante la sua permanenza a Parigi,
al ritorno da un viaggio in Tibet; il brano risente
degli studi di Glass con Nadia Boulanger e del
suo interesse per Ravi Shankar e la cultura
orientale culturale in generale. String Quartet
No. 2 Company (1983): composto per
l’adattamento teatrale di un testo di Samuel
Beckett, consta di quattro brevi pezzi destinati
ad essere eseguiti negli intervalli, divenuti in
seguito anche un brano da concerto per
orchestra d'archi. String Quartet No. 3 Mishima
(1985): si tratta in parte della colonna sonora
del film omonimo di Paul Schrader,
controversa biografia –mai distribuita in
Giappone- dello scrittore giapponese Yukio
Mishima. String Quartet No. 4 Buczak (1989):
composto per il concerto in memoria dell’artista
Brian Buczak, tenuto il 4 luglio 1989 alla Emily
Harvey Gallery, New York City. String Quartet
No. 5 (1991): commissionato da David e
Evelyne Lennette per il Knoros Quartet.
NOTIZIE UTILI
Genere: contemporanea
IL NUOVO DISCO DEL
RINOMATO QUARTETTO
D’ARCHI PAUL KLEE QUARTET
DAL LORO ESORDIO COME
QUARTETTO I PAUL KLEE
QUARTET HANNO CONDOTTO
UN INTENSA ATTIVITÀ
DISCOGRAFICA E
CONCERTISTICA NEI NUMEROSI
FESTIVAL EUROPEI
ALESSANDRO FAGIUOLI:
VIOLINO
STEFANO ANTONELLO:
VIOLINO
ANDREA AMENDOLA: VIOLA
LUCA PACCAGNELLA:
VIOLONCELLO
www.quartettopaulklee.it
TAKAHIRO YOSHIKAWA
FREDERIC CHOPIN
LIMEN
8025597010104
CDE08-C009
JEWEL BOX
2008
Takahiro Yoshikawa è nato a Nishinomiya
(Giappone). Si è laureato in pianoforte nel
1996 presso l'Università Statale di Belle Arti e
Musica di Tokyo sotto la guida di Takako
Horie. Dopo numerosi corsi di perfezionamento
in Giappone e in Europa, dal 2001 al 2004 ha
frequentato l'Accademia Teatro alla Scala di
Milano
perfezionandosi
nel
repertorio
orchestrale, con l’insegnante Ada Mauri, e
cameristico, con le prime parti dell’Orchestra
scaligera. Si è esibito da solista, con
formazioni cameristiche e con orchestra, in
Europa, Giappone e Stati Uniti. In particolare, a
Milano, ha suonato nelle sale più prestigiose
tra cui il Teatro alla Scala, il Teatro degli
Arcimboldi, la Sala Verdi del Conservatorio, il
Teatro Dal Verme, Società del Giardino. Dal
2004 ha intrapreso con il Teatro alla Scala una
proficua collaborazione. Questo disco dedicato
all’opera di Fryderyk Chopin è un vero e
proprio attraversamento guidato e preciso della
poetica compositiva, delle molteplici sfumature
e dei diversi scenari psicologici e stilistici
proposti dal musicista polacco. Un viaggio
condotto tra loro diverse, ma egualmente
rappresentative. Il disco si apre con le tre
Mazurche op. 59 e prosegue con una delle
composizioni più note di Chopin: la Barcarola
in Fa diesis maggiore op. 60. Takahiro
Yoshikawa propone poi i due Notturni op. 55,
l’ultima delle Ballate chopiniane, la Ballata n. 4,
l’Improvviso n. 3, la Polacca n. 6 (la celebre
“Eroica”), per chiudere poi con il Valzer
Brillante in La minore op. 34 n. 2. Uno
spaccato
dell’intero
universo
musicale
chopiniano con tutte le sue prerogative e le sue
raffinatezze
innovative
e
inventive
superbamente interpretate da Yoshikawa.
NOTIZIE UTILI
Genere: classica
UNO DEI PIÙ RINOMATI PIANISTI
GIAPPONESI INTERPRETA LE
OPERE DI FREDERIC CHOPIN
UNO SPACCATO DELL’INTERO
UNIVERSO MUSICALE
CHOPINIANO CON TUTTE LE
SUE PREROGATIVE E LE SUE
RAFFINATEZZE INNOVATIVE E
INVENTIVE SUPERBAMENTE
INTERPRETATE DA
YOSHIKAWA.
DISSIDENTEN
TANGER SESSIONS
FELMAY DIST.
4047179167420
INDIGO 916742
DIGIPACK
2008
La carovana dei DISSIDENTEN ha percorso le
strade che portano in India, nelle Americhe, ha
girato in lungo il largo il bacino del Danubio ed
il Nord Africa, sempre guidata da una miscela
fatta di gioiosità, curiosità, voglia di vivere ed
apertura alle esperienze del mondo. Questa
volta è giunta a Tangeri, Marocco. Tanger
Sessions è un insieme di immagini sonore di
un mondo costituito di migliaia di colori diversi,
che sembra improvvisamente diventato in
bianco e nero dopo l'11 Settembre, dove
Marines pesantemente armato combatto una
guerra contro i video messaggi di Bin Laden.
Chitarre tonanti ed una battuta incisiva
costituiscono la cornice di canzoni piene di
sentimento e descrivono un mondo in cui la
sfiducia e la paura sembrano avere preso il
posto del sogno di un pianeta multiculturale a
cui di DISSIDENTEN ed i Jil Jilala da sempre
mandano i messaggi. Ma il ritmo continua e la
carovana riprende la sua marcia, un'altra oasi
già appare all'orizzonte e ci sta aspettando. La
traccia di apertura, Akaaboune’s Homage, è un
maestoso tributo al leggendario patrono delle
arti musicali in Marocco. Presentato al gruppo
NOTIZIE UTILI
Genere: world music
LA CAROVANA DEI
DISSIDENTEN
APPRODATA A TANGERI CON
UN DISCO INCISO IN
COMPAGNIA DI JIL JILALA
I BERLINESI AUTORI DI “FATA
MORGANA” TORNANO CON UN
ROCK NORDAFRICANO CHE
INCLUDE IL LORO PIÙ GRANDE
ESITO
JIL JILALA È UN ENSEMBLE
dallo scrittore / compositore Paul Bowles,
Akaaboune è stato anche il co-produttore di
Sahara Elektrik. I motivi abbondano, le chitarre
sono in primo piano e conqusitano le orecchie,
mentre i cori le solleticano in Morock’n’Roll.
Dopo un'introduzione d'atmosfera Gun Factory
si rivela un selvaggio attacco a tutti coloro alla
proficua industria delle armi. The World is a
Mirror si riferisce a un antico principio dei
DISSIDENTEN e Truth is the Only Religion
parla dei benifici di un mondo più a misura
d'uomo. Dopo un'eterea introduzione di flauto
Song 4 A Rainbow ci rimanda ad un mondo in
cui sotto l'arcobaleno nazioni, razze e culture
possono coabitare e cooperare. Fata Morgana
ha una posizone centrale in Tanger Sessions
come un'oasi elettro / acustica risplendente
sotto il sole dela Sahara. Jil Jilala, insieme a
Nass el Ghiwane e Lem Chaheb, sono una
pietra miliare della musica popolare del Nord
Africa. Le composizioni di Abdelkrim El Kasbaji
e Moulay Tahar El Asbihani parlano tutti i loro
conterranei ispirando altre forme di poesie o
graffiti urbani. Fondati negli anni 70 sono stati i
portavoce di un'intera generazione. Nati dal
fertile incontro di nouvelle vague, film noir,
esistenzialismo e Woodstock hanno inviato un
commento sulla loro eredità culturale unico,
post-coloniale e post-moderno. Le loro radici
nascono nella musica tradizionale Malhoun e
dalla tradizione di un'antica confraternita sufi
chiamata Jilala da cui hanno tratto il loro nome.
MUSICALE MARROCCHINO
NOTO PER LA CAPACITÀ DI
CONIUGARE SUONI DELLA
TRADIZIONE CON STRUMENTI
ELETTRONICI E SONORITÀ
REGGAE
www.dissidenten.com
TINE KINDERMAN
SCHAMLOS SCHON
FELAMY DIST.
4025781106723
RIEN CD 67
JEWEL BOX
2008
TINE KINDERMANN canta vecchie canzoni
tradizionali tedesche accompagnata da alcuni
dei migliori musicisti della scena Downtown di
New York, fra gli altri Marc Ribot e Greg Cohen
(Tom Waits, John Zorn), Glenn Patscha
(Ollabelle) e Frank London (Klezmatics) che ha
anche prodotto il disco. Il risultato è
estremamente naturale. Le canzoni folk
tedesche. insieme alle ballate epiche dei
nibelunghi, alla parola Heimat (patria) ed alla
gioia dei boschi e delle foreste, sono state
profondamente infettate dalla mano del
Nazismo. Troppi le cantavano al passo
dell'oca. Nel periodo successivo la povera
canzone popolare tedesca si è ridotta a poco
più che a canto d'osteria. Ma qualcosa in
queste canzoni vecchie di secoli che ha
resistito. La madri le hanno conservate in
segreto, le nonne hanno continuato a cantare
ai loro nipoti le canzoni della loro giovinezza.
Come in molti altri paesi le canzoni popolari si
sono trasmesse da generazione a generazione
con
modifiche
e
variazioni.
TINE
KINDERMANN ci offre la sua interpretazione.
Canta queste canzoni con grande sincerità;
canzoni di amanti disperati, principi e regine,
piccoli fiori e grandi sogni, morenti. Grandi
spazi si aprono davanti a noi mentre
ascoltiamo queste leggende fatte di visoni e
parole. I temi delle canzoni sono universali,
appartengono alle camere segrete di molte
anime di tanti paesi. TINE KINDERMANN ha
disseppellito la chiave della porta a questi
segreti e ci conduce in mondi misteriosi con
seducente tristezza, ha realizzato tutto questo
soffiando via la polvere del tempo e rendendo
NOTIZIE UTILI
Genere: world music
UN DISCO CHE RISCOPRE LE
CANZONI DELLA TRADIZIONE
POPOLARE TEDESCA GRAZIE
ALLA STRAORDINARIA VOCE DI
TINE KINDERMAN
LE CANZONI FOLK TEDESCHE.
INSIEME ALLE BALLATE EPICHE
DEI NIBELUNGHI, ALLA PAROLA
HEIMAT (PATRIA) ED ALLA
GIOIA DEI BOSCHI E DELLE
FORESTE SONO AL CENTRO DI
SCHAMLOS SCHON
CON LA PARTECIPAZIONE DI
MARC RIBOT, GREG COHEN,
GLENN PATSCHA E FRANK
LONDON
queste canzoni vive, fresche come nuove. Con
i suoi musicisti le ha inserite in un contesto
multiculturale
inusuale.
Ce
le
offre,
teneramente, senza pudori, canzoni d'amore e
– ricordando le parole di Heine – di epoche
andate.
CHANGO SPASIUK
PYNANDI
WORLD VILLAGE
0713746808327
468083
DIGIPACK
2008
Prodotto dall’etichetta World Village, “Pynandi Los Descalzos” è l’ultimo album dell’innovativo
fisarmonicista e compositore argentino Chango
Spasiuk. Il titolo dell’album viene da un parola
degli indigeni Guaraní, che fa riferimento alle
povere popolazioni rurali. Una scelta linguistica
non certo casuale e quanto mai centrata
poichè, come il blues americano, il fado
portoghese e il tango argentino, il solare
chamamé era un tempo considerato troppo
culturalmente basso per risultare interessante
per gli ascoltatori istruiti. Una concezione che è
stata completamente rivoluzionata da Spasiuk
che con il suo approccio trasversale e disinibito
non solo delizia i tradizionalisti, ma intriga
anche il pubblico del rock e del jazz. Questo
album,
prodotto
da
Bob
Telson,
è
fondamentalmente una lettera d'amore per la
terra natale di Spasiuk, che ci racconta della
terra rossa, del caldo soffocante, del grezzo
buon umore e della calorosa compagnia di un
gruppo di operai in una sera di festa. Ma non
tutto è così semplice come sembra. La prima
traccia, Tierra Colorada ( "Terra rossa"),
allegro in apparenza, nasconde momenti di
malinconica dissonanza. Suite Nordeste (
"Nord-Est Suite") si apre con una fisarmonica
che si appoggia a un ritmo percussivo, poi
entrano la chitarra, il violino e altri strumenti, e
lo scenario diventa sempre più splendente,
anche se il viaggio ha i suoi punti più duri e, in
ultima analisi, un solitario splendore. Ciascuno
dei 15 brani porta al suo interno una
contraddizione di qualche tipo e la musica di
Chango Spasiuk, così seducente e immediata,
rivela sotto la superficie un intrigante mistero.
NOTIZIE UTILI
Genere: world music
IL COMPOSITORE E
FISARMONICISTA ARGENTINO
CHANGO SPASIUK TORNA CON
UN DISCO ENERGICO E
SEDUCENTE
PYNANDÌ PRENDE IL NOME DA
UNA PAROLA DEGLI INDIGENI
GUARANÌ CHE FA RIFERIMENTO
ALLE POVERE POPOLAZIONI
RURALI
UNA LETTERA D'AMORE PER
LA TERRA NATALE DI SPASIUK,
CHE CI RACCONTA DELLA
TERRA ROSSA, DEL CALDO
SOFFOCANTE, DEL GREZZO
BUON UMORE E DELLA
CALOROSA COMPAGNIA DI UN
GRUPPO DI OPERAI IN UNA
SERA DI FESTA
www.changospasiuk.com.ar
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