EGEA MUSIC NOVITÀ 2009: DVD MUSICALI Egea Music è orgogliosa di comunicare una grande novità per il 2009. A partire da Gennaio Egea Music diventa infatti ufficialmente distributore di dvd musicali. Un nuovo ambito si aggiunge così alla già ricca offerta della nostra distribuzione, una nuova risorsa che intendiamo valorizzare e promuovere al meglio. Certi del vostro interessamento, e ringraziandovi per la cortese attenzione, cogliamo l’occasione per porvi cordiali saluti. EMISSIONE 195 (cd in uscita 16 febbraio 2009) FABRIZIO BOSSO & ANTONELLO SALIS STUNT PARCO DELLA MUSICA 8015948301524 MPR 015 CD JEWEL BOX + SLIPCASE 2008 Due musicisti dotati di grande creatività e tecnica strumentale, due artisti che coniugano magistralmente impeto creativo e lirismo, improvvisazione e melodia, virtuosismo tecnico e poesia si sono incontrati per dare vita a un nuovo cd della Parco della Musica Records. Il disco, dal titolo “Stunt” testimonia un incontro in cui il trombettista Fabrizio Bosso e il fisarmonicista e pianista Antonello Salis hanno potuto dare libero sfogo alla loro inventiva suonando interpretazioni ispirate ad alcuni celebri temi come “Body & Soul”, “Caravan”, “Georgia on My Mind”, “Mach The Knife”, “Besame Mucho”, “Roma non fa la stupida stasera”, “Domenica è sempre domenica” e molti brani originali scaturiti dalla session. Il disco trasmette un’energia unica risultato di una perfetta intesa musicale e una grande spontaneità e libertà di improvvisazione. Salis interpreta, improvvisa, fa dell’estemporaneità una poesia; Bosso, rispettoso del passato ma mai nostalgico, ha una visione febbricitante ed entusiasticamente contagiosa della modernità. Il duo stupisce per estro, interplay, capacità di affrontare materiali ora più vicini al jazz, ora alla musica contemporanea, alle canzoni, ai sapori mediterranei. NOTIZIE UTILI Genere: jazz IL FISARMONICISTA E PIANISTA CAGLIARITANO ANTONELLO SALIS INCONTRA IL GIOVANE TROMBETTISTA TORINESE FABRIZIO BOSSO www.antonellosalis.com STUNT UN DISCO “GIOVANE” E “BRILLANTE” DOVE IL DUO STUPISCE PER LA FORTE INTESA DEI DUE PROTAGONISTI www.fabriziobosso.com LARRY CORYELL EARTHQUAKE AT THE AVALON INAKUSTIK 0707787909228 INAK 9092 Earthquake at the Avalon è la testimonianza di uno spettacolare concerto tenuto dalla leggenda della chitarra Larry Coyell in uno speciale ed unico concerto, registrato presso l'Avalon (California) nel mese di ottobre del 2005. Superbamente sostenuto dalla The Souls Dirge Band (Bernard 'Pretty' Burdie alla batteria, John Hart al basso, Winston Byrd alla tromba, Julien Coryell alle tastiere e David Hidalgo dei Los Lobos alle percussioni) Coryell mette in luce in questo live il suo stile peculiare che fonde rock, jazz e funky. Uno stile che, unito ad una straordinaria capacità tecnica, lo ha reso una vera icona del suo strumento. Considerato uno dei pionieri, se non il pioniere, del jazz rock, Larry Coryell regala in questo live una prova di tutta la sua maestria. NOTIZIE UTILI Genere: jazz IL LIVE DELLO SPETTACOLARE CONCERTO TENUTO DAL CHITARRISTA LARRY CORYELL IN CALIFORNIA NEL 2005 IL CHITARRISTA TEXANO LARRY CORYELL CONSIDERATO TRA I PIONIERI DEL JAZZ ROCK E DELLA FUSION CON UN LIVE A PROVA DELLA SUA MAESTRIA JEWEL BOX 2009 GEIR LYSNE THE GRIEG CODE ACT 0614427947925 ACT 9479-2 DIGIPACK 2009 La musica di Geir Lysne è audace, complessa e sorprendente. Le sue composizioni hanno più volte stupito gli esperti, che hanno a loro volta elogiato il suo lavoro, e che lo hanno premiato con il Grammy norvegese. Commissionato dalla Edvard Grieg Society in occasione del suo ultimo congresso, questo suo ultimo lavoro “The Grieg Code” rende appunto omaggio a Edvard Grieg (1843-1907), il più grande compositore norvegese. Non si tratta semplicemente di una rilettura in chiave jazz dei brani di Grieg, ma di una più complessa opera di ricostruzione che rende talvolta i brani originali assolutamente irriconoscibili. Attraverso un procedimento che Lysne definisce di “anagramma musicale” la musica del compositore norvegese viene scomposta e ricomposta senza perdere le sue componenti originarie. Una linea melodica interpretata da un soprano si può trasformare così in una linea di basso, la frase di un violino può diventare un ritmo di batteria. Da questo gioco di rimandi parte Lysne per costruire non solo le sue riletture, ma anche le sue composizioni originali. Brani costruiti come immagini e paesaggi sonori in cui Lysne cerca di indossare gli abiti di un Grieg del 21° secolo, radicato nei fiordi norvegesi, ma aperto alle influenze del mondo. Supportato da un’eccellente orchestra che vede tra i suo solisti Tore Brunborg al sax tenore, Arkady Shilkloper al flicorno, Helge Sunde al trombone, Terje Isungset alle percussioni, Lysne ci regala così delle musiche sospese nel tempo, in bilico tra due secoli, al confine tra musica classica e jazz. NOTIZIE UTILI Genere: jazz UN OMAGGIO AL PIÙ GRANDE COMPOSITORE NORVEGESE: EDVARD GRIEG (1843-1907) CREDITS: GEIR LYSNE: SAX TENORE, FLAUTO MORTEN HALLE: SAX ALTO E SOPRANO, FLAUTO TORE BRUNBORG: SAX TENORE ARKADY SHIKLOPER: FLICORNO HELGE SUNDE: TROMBONE TERJE ISUNGSET:PERCUSSIONI STEFFEN SCHORN: SAX BARITONO, CLARINETTO LARS A. HAUG: TUBA ARKADY SHILKLOPER: FLICORNO MARILYN SCOTT EVERY TIME WE SAY GOODBYE NOTIZIE UTILI VENUS 4571292530279 VHCD-3027 DIGIPACK 2008 VENUS 4571292500081 VHJD-8 LP 200 GRAMMI 2008 Per parafrasare il titolo di un storica jazz ballad, "It Was a Beautiful Day in August" quando la cantante e cantautrice Marilyn Scott ha realizzato un suo vecchio sogno, quello di registrare un album di jazz acustico a New York proprio come facevano le grandi leggende del jazz, lavorando in studio insieme ai musicisti. Frutto di questo lavoro è “Every Time We Say Goodbye”, un album che celebra il trentesimo anniversario della carriera musicale di Marilyn Scott. Una carriera eclettica in cui ha cantato con successo soul, pop, smooth jazz, contemporanea e musica per cinema, ma che ha sempre avuto il jazz come elemento fondante. Non a caso è l'unica cantante nella storia della rivista Billboard ad avere due diversi album nella classifica del jazz contemporaneo e in quella del jazz tradizionale contemporaneamente. Un ritorno alle origini dunque, in cui Marilyn Scott si avvale del quintetto guidato dal pianista Cyrus Chestnut con il sassofonista Ken Peplowski, il chitarrista Paul Bollenback, il bassista Gerald Cannon e il batterista Willie Jones III. Prodotto in collaborazione con Todd Barkan (già in studio al fianco di Jimmy Scott, Gloria Lynne, Freddy Cole, Vanessa Rubin, Barbara Carroll e Simone Kopmajer) per la prestigiosa etichetta giapponese Venus Records, “Every Time We Say Goodbye” ci offre una raffinata selezione di dieci standards. Dieci brani immortali che vanno dalle atmosfere delicate della traccia che dà il nome all’album, alle sonorità brasiliane di "I Got Lost in His Arms” passando per il blues di “Detour Ahead” o un altro grande classico come “Caravan”. Disponibile sia in cd che in Lp 200 grammi, “Every Time We Say Goodbye” è un titolo imperdibile per gli appassionati di jazz vocale. Genere: jazz L’ALBUM CHE CELEBRA IL 30° ANNIVERSARIO DELLA CARRIERA DI MARILYN SCOTT CREDITS: MARILYN SCOTT: VOCE CYRUS CHESTNUT: PIANO KEN PEPLOWSKI: SAX PAUL BOLLENBACK: CHITARRA GERALD CANNON: BASSO WILLIE JONES III: BATTERIA SOFT MACHINE LEGACY THE PARIS CONCERT INAKUSTIK 0707787907620 INAK 9076 Nella musica dei Soft Machine Legacy, storica band inglese degli anni ’60, riecheggia l’atmosfera magica di un'epoca in cui rock, blues, jazz, funk, soul, pop erano ancora un magma di suoni indefinito. Un universo non ancora standardizzato che metteva alla prova i musicisti e la loro capacità di plasmare la musica del futuro. In quel periodo, i Soft Machine Legacy hanno simboleggiato un punto di riferimento per quei musicisti determinati a creare una sintesi tra la selvaggia energia del rock e le possibilità espressive dell’improvvisazione jazz. Quarant'anni più tardi, i musicisti dei Soft Machine Legacy non hanno abbandonato i loro sogni. Immuni alle pressioni del mondo dello spettacolo, il bassista Hugh Hopper, il batterista John Marshall, il chitarrista John Etheridge e il sassofonista Elton Dean - NOTIZIE UTILI Genere: rock I LEGGENDARI SOFT MACHINE IN UN LIVE DELLO STRAORDINARIO CONCERTO TENUTOSI A PARIGI IL 12 DICEMBRE DEL 2005 2 CD JEWEL BOX 2006 morto poco dopo questa ultima reunion al New Morning - questi straordinari musicisti ancora incantano i loro fan. Questa registrazione dal vivo del concerto tenutosi a Parigi il 12 Dicembre 2005, non solo dimostra la modernità della loro musica, ma anche che il talento davvero non ha età PAUL KLEE QUARTET PHILLIP GLASS QUARTETS BLUE SERGE 8015948301173 BLS-015 DIGIPACK 2008 Il Paul Klee 4tet (Alessandro Fagiuoli, Stefano Antonello: violino, Andrea Amendola: viola, Luca Paccagnella: violoncello) nasce in Veneto nel 1996 con la missione di valorizzare e dare visibilità al repertorio musicale dai primi del Novecento ai giorni nostri, proponendo spesso opere in prima esecuzione. Il Paul Klee 4tet ha eseguito opere di Berg, Bussotti, Cage, Clementi, Castiglioni, Hindemith, Maderna, Messiaen, Nono, Nyman, Reich, Piazzolla, Scelsi, Xenakis e molti altri. L’approccio musicale è appassionato, ricco di curiosità culturale e storica, di padronanza tecnica e di un caldo razionalismo. Assai coinvolgenti le loro esibizioni dal vivo, anche quando presentano materiale poco conosciuto o ritenuto (erroneamente) poco “comunicativo”. La loro versione dei cinque quartetti di Philip Glass (la prima in assoluto ad essere registrata) è dinamica e vibrante, con momenti emozionanti per pathos ed energia. I cinque quartetti per archi sono stati scritti da Glass in un periodo che va dal 1966 al 1991 (tre quartetti risalenti ai primi anni ’60 e il “Dracula” del 1998 non sono disponibili per scelta dell’Autore). String Quartet No. 1 (1966): composto durante la sua permanenza a Parigi, al ritorno da un viaggio in Tibet; il brano risente degli studi di Glass con Nadia Boulanger e del suo interesse per Ravi Shankar e la cultura orientale culturale in generale. String Quartet No. 2 Company (1983): composto per l’adattamento teatrale di un testo di Samuel Beckett, consta di quattro brevi pezzi destinati ad essere eseguiti negli intervalli, divenuti in seguito anche un brano da concerto per orchestra d'archi. String Quartet No. 3 Mishima (1985): si tratta in parte della colonna sonora del film omonimo di Paul Schrader, controversa biografia –mai distribuita in Giappone- dello scrittore giapponese Yukio Mishima. String Quartet No. 4 Buczak (1989): composto per il concerto in memoria dell’artista Brian Buczak, tenuto il 4 luglio 1989 alla Emily Harvey Gallery, New York City. String Quartet No. 5 (1991): commissionato da David e Evelyne Lennette per il Knoros Quartet. NOTIZIE UTILI Genere: contemporanea IL NUOVO DISCO DEL RINOMATO QUARTETTO D’ARCHI PAUL KLEE QUARTET DAL LORO ESORDIO COME QUARTETTO I PAUL KLEE QUARTET HANNO CONDOTTO UN INTENSA ATTIVITÀ DISCOGRAFICA E CONCERTISTICA NEI NUMEROSI FESTIVAL EUROPEI ALESSANDRO FAGIUOLI: VIOLINO STEFANO ANTONELLO: VIOLINO ANDREA AMENDOLA: VIOLA LUCA PACCAGNELLA: VIOLONCELLO www.quartettopaulklee.it TAKAHIRO YOSHIKAWA FREDERIC CHOPIN LIMEN 8025597010104 CDE08-C009 JEWEL BOX 2008 Takahiro Yoshikawa è nato a Nishinomiya (Giappone). Si è laureato in pianoforte nel 1996 presso l'Università Statale di Belle Arti e Musica di Tokyo sotto la guida di Takako Horie. Dopo numerosi corsi di perfezionamento in Giappone e in Europa, dal 2001 al 2004 ha frequentato l'Accademia Teatro alla Scala di Milano perfezionandosi nel repertorio orchestrale, con l’insegnante Ada Mauri, e cameristico, con le prime parti dell’Orchestra scaligera. Si è esibito da solista, con formazioni cameristiche e con orchestra, in Europa, Giappone e Stati Uniti. In particolare, a Milano, ha suonato nelle sale più prestigiose tra cui il Teatro alla Scala, il Teatro degli Arcimboldi, la Sala Verdi del Conservatorio, il Teatro Dal Verme, Società del Giardino. Dal 2004 ha intrapreso con il Teatro alla Scala una proficua collaborazione. Questo disco dedicato all’opera di Fryderyk Chopin è un vero e proprio attraversamento guidato e preciso della poetica compositiva, delle molteplici sfumature e dei diversi scenari psicologici e stilistici proposti dal musicista polacco. Un viaggio condotto tra loro diverse, ma egualmente rappresentative. Il disco si apre con le tre Mazurche op. 59 e prosegue con una delle composizioni più note di Chopin: la Barcarola in Fa diesis maggiore op. 60. Takahiro Yoshikawa propone poi i due Notturni op. 55, l’ultima delle Ballate chopiniane, la Ballata n. 4, l’Improvviso n. 3, la Polacca n. 6 (la celebre “Eroica”), per chiudere poi con il Valzer Brillante in La minore op. 34 n. 2. Uno spaccato dell’intero universo musicale chopiniano con tutte le sue prerogative e le sue raffinatezze innovative e inventive superbamente interpretate da Yoshikawa. NOTIZIE UTILI Genere: classica UNO DEI PIÙ RINOMATI PIANISTI GIAPPONESI INTERPRETA LE OPERE DI FREDERIC CHOPIN UNO SPACCATO DELL’INTERO UNIVERSO MUSICALE CHOPINIANO CON TUTTE LE SUE PREROGATIVE E LE SUE RAFFINATEZZE INNOVATIVE E INVENTIVE SUPERBAMENTE INTERPRETATE DA YOSHIKAWA. DISSIDENTEN TANGER SESSIONS FELMAY DIST. 4047179167420 INDIGO 916742 DIGIPACK 2008 La carovana dei DISSIDENTEN ha percorso le strade che portano in India, nelle Americhe, ha girato in lungo il largo il bacino del Danubio ed il Nord Africa, sempre guidata da una miscela fatta di gioiosità, curiosità, voglia di vivere ed apertura alle esperienze del mondo. Questa volta è giunta a Tangeri, Marocco. Tanger Sessions è un insieme di immagini sonore di un mondo costituito di migliaia di colori diversi, che sembra improvvisamente diventato in bianco e nero dopo l'11 Settembre, dove Marines pesantemente armato combatto una guerra contro i video messaggi di Bin Laden. Chitarre tonanti ed una battuta incisiva costituiscono la cornice di canzoni piene di sentimento e descrivono un mondo in cui la sfiducia e la paura sembrano avere preso il posto del sogno di un pianeta multiculturale a cui di DISSIDENTEN ed i Jil Jilala da sempre mandano i messaggi. Ma il ritmo continua e la carovana riprende la sua marcia, un'altra oasi già appare all'orizzonte e ci sta aspettando. La traccia di apertura, Akaaboune’s Homage, è un maestoso tributo al leggendario patrono delle arti musicali in Marocco. Presentato al gruppo NOTIZIE UTILI Genere: world music LA CAROVANA DEI DISSIDENTEN APPRODATA A TANGERI CON UN DISCO INCISO IN COMPAGNIA DI JIL JILALA I BERLINESI AUTORI DI “FATA MORGANA” TORNANO CON UN ROCK NORDAFRICANO CHE INCLUDE IL LORO PIÙ GRANDE ESITO JIL JILALA È UN ENSEMBLE dallo scrittore / compositore Paul Bowles, Akaaboune è stato anche il co-produttore di Sahara Elektrik. I motivi abbondano, le chitarre sono in primo piano e conqusitano le orecchie, mentre i cori le solleticano in Morock’n’Roll. Dopo un'introduzione d'atmosfera Gun Factory si rivela un selvaggio attacco a tutti coloro alla proficua industria delle armi. The World is a Mirror si riferisce a un antico principio dei DISSIDENTEN e Truth is the Only Religion parla dei benifici di un mondo più a misura d'uomo. Dopo un'eterea introduzione di flauto Song 4 A Rainbow ci rimanda ad un mondo in cui sotto l'arcobaleno nazioni, razze e culture possono coabitare e cooperare. Fata Morgana ha una posizone centrale in Tanger Sessions come un'oasi elettro / acustica risplendente sotto il sole dela Sahara. Jil Jilala, insieme a Nass el Ghiwane e Lem Chaheb, sono una pietra miliare della musica popolare del Nord Africa. Le composizioni di Abdelkrim El Kasbaji e Moulay Tahar El Asbihani parlano tutti i loro conterranei ispirando altre forme di poesie o graffiti urbani. Fondati negli anni 70 sono stati i portavoce di un'intera generazione. Nati dal fertile incontro di nouvelle vague, film noir, esistenzialismo e Woodstock hanno inviato un commento sulla loro eredità culturale unico, post-coloniale e post-moderno. Le loro radici nascono nella musica tradizionale Malhoun e dalla tradizione di un'antica confraternita sufi chiamata Jilala da cui hanno tratto il loro nome. MUSICALE MARROCCHINO NOTO PER LA CAPACITÀ DI CONIUGARE SUONI DELLA TRADIZIONE CON STRUMENTI ELETTRONICI E SONORITÀ REGGAE www.dissidenten.com TINE KINDERMAN SCHAMLOS SCHON FELAMY DIST. 4025781106723 RIEN CD 67 JEWEL BOX 2008 TINE KINDERMANN canta vecchie canzoni tradizionali tedesche accompagnata da alcuni dei migliori musicisti della scena Downtown di New York, fra gli altri Marc Ribot e Greg Cohen (Tom Waits, John Zorn), Glenn Patscha (Ollabelle) e Frank London (Klezmatics) che ha anche prodotto il disco. Il risultato è estremamente naturale. Le canzoni folk tedesche. insieme alle ballate epiche dei nibelunghi, alla parola Heimat (patria) ed alla gioia dei boschi e delle foreste, sono state profondamente infettate dalla mano del Nazismo. Troppi le cantavano al passo dell'oca. Nel periodo successivo la povera canzone popolare tedesca si è ridotta a poco più che a canto d'osteria. Ma qualcosa in queste canzoni vecchie di secoli che ha resistito. La madri le hanno conservate in segreto, le nonne hanno continuato a cantare ai loro nipoti le canzoni della loro giovinezza. Come in molti altri paesi le canzoni popolari si sono trasmesse da generazione a generazione con modifiche e variazioni. TINE KINDERMANN ci offre la sua interpretazione. Canta queste canzoni con grande sincerità; canzoni di amanti disperati, principi e regine, piccoli fiori e grandi sogni, morenti. Grandi spazi si aprono davanti a noi mentre ascoltiamo queste leggende fatte di visoni e parole. I temi delle canzoni sono universali, appartengono alle camere segrete di molte anime di tanti paesi. TINE KINDERMANN ha disseppellito la chiave della porta a questi segreti e ci conduce in mondi misteriosi con seducente tristezza, ha realizzato tutto questo soffiando via la polvere del tempo e rendendo NOTIZIE UTILI Genere: world music UN DISCO CHE RISCOPRE LE CANZONI DELLA TRADIZIONE POPOLARE TEDESCA GRAZIE ALLA STRAORDINARIA VOCE DI TINE KINDERMAN LE CANZONI FOLK TEDESCHE. INSIEME ALLE BALLATE EPICHE DEI NIBELUNGHI, ALLA PAROLA HEIMAT (PATRIA) ED ALLA GIOIA DEI BOSCHI E DELLE FORESTE SONO AL CENTRO DI SCHAMLOS SCHON CON LA PARTECIPAZIONE DI MARC RIBOT, GREG COHEN, GLENN PATSCHA E FRANK LONDON queste canzoni vive, fresche come nuove. Con i suoi musicisti le ha inserite in un contesto multiculturale inusuale. Ce le offre, teneramente, senza pudori, canzoni d'amore e – ricordando le parole di Heine – di epoche andate. CHANGO SPASIUK PYNANDI WORLD VILLAGE 0713746808327 468083 DIGIPACK 2008 Prodotto dall’etichetta World Village, “Pynandi Los Descalzos” è l’ultimo album dell’innovativo fisarmonicista e compositore argentino Chango Spasiuk. Il titolo dell’album viene da un parola degli indigeni Guaraní, che fa riferimento alle povere popolazioni rurali. Una scelta linguistica non certo casuale e quanto mai centrata poichè, come il blues americano, il fado portoghese e il tango argentino, il solare chamamé era un tempo considerato troppo culturalmente basso per risultare interessante per gli ascoltatori istruiti. Una concezione che è stata completamente rivoluzionata da Spasiuk che con il suo approccio trasversale e disinibito non solo delizia i tradizionalisti, ma intriga anche il pubblico del rock e del jazz. Questo album, prodotto da Bob Telson, è fondamentalmente una lettera d'amore per la terra natale di Spasiuk, che ci racconta della terra rossa, del caldo soffocante, del grezzo buon umore e della calorosa compagnia di un gruppo di operai in una sera di festa. Ma non tutto è così semplice come sembra. La prima traccia, Tierra Colorada ( "Terra rossa"), allegro in apparenza, nasconde momenti di malinconica dissonanza. Suite Nordeste ( "Nord-Est Suite") si apre con una fisarmonica che si appoggia a un ritmo percussivo, poi entrano la chitarra, il violino e altri strumenti, e lo scenario diventa sempre più splendente, anche se il viaggio ha i suoi punti più duri e, in ultima analisi, un solitario splendore. Ciascuno dei 15 brani porta al suo interno una contraddizione di qualche tipo e la musica di Chango Spasiuk, così seducente e immediata, rivela sotto la superficie un intrigante mistero. NOTIZIE UTILI Genere: world music IL COMPOSITORE E FISARMONICISTA ARGENTINO CHANGO SPASIUK TORNA CON UN DISCO ENERGICO E SEDUCENTE PYNANDÌ PRENDE IL NOME DA UNA PAROLA DEGLI INDIGENI GUARANÌ CHE FA RIFERIMENTO ALLE POVERE POPOLAZIONI RURALI UNA LETTERA D'AMORE PER LA TERRA NATALE DI SPASIUK, CHE CI RACCONTA DELLA TERRA ROSSA, DEL CALDO SOFFOCANTE, DEL GREZZO BUON UMORE E DELLA CALOROSA COMPAGNIA DI UN GRUPPO DI OPERAI IN UNA SERA DI FESTA www.changospasiuk.com.ar