ASSOCIAZIONE TEATRO DI DOCUMENTI
FONDATA DA  LUCIANO DAMIANI  LUCA RONCONI  GIUSEPPE SINOPOLI
via nicola zabaglia, 42 00153 roma  tel.-fax 06.5744034 / 06.5741622
TEATRO DI MEMORIA
premio della critica teatrale 1987 • premio riccione aldo trionfo 1989 • maschera d’argento 1996 • premio franco enriquez 2008
STAGIONE TEATRALE
2015-2016
Teatro di Documenti
via Nicola Zabaglia, 42
00153 Roma
tel. 06/5744034 - 06/5741622
cell. 328/8475891
[email protected]
UNA STAGIONE IN LUNGO E IN LARGO
Anche la stagione che sta per iniziare, sarà una lunga avventura teatrale.
Saremo infatti in scena da metà ottobre fino alla fine di giugno, e le proposte si indirizzano a un pubblico che ama spaziare tra
generi e linguaggi, un pubblico che ama sperimentare.
In settembre il Teatro di Documenti ha partecipato alla prima edizione del festival Testaccio Comic Off sia come spazio
festival che con lo spettacolo Buone maniere.
E sempre a settembre, a Crespellano di Valsamoggia e Bologna, ha aperto la Mostra Angelo Venturoli tra l’opera, il Collegio e
la sua eredità. I Borsisti tra il 1930 e il 1980. Venturoli, architetto bolognese vissuto tra ’700 e ’800, fondò il Collegio che
porta il suo nome per permettere ai ragazzi di talento e senza mezzi di studiare le arti. Luciano Damiani, il creatore del Teatro
di Documenti è stato uno di quegli studenti. La mostra che rimarrà aperta fino al 25 ottobre, presenta, insieme ad opere di
Damiani, lavori di altri “ragazzi del Venturoli” poi diventati grandi artisti.
L’offerta teatrale della prossima stagione è ampia, e in prima linea vi è sempre la drammaturgia contemporanea. Siamo felici
che molti degli artisti presenti da anni nel cartellone del Teatro di Documenti siano di nuovo con noi, e che nuove personalità
artistiche si siano aggiunte.
Il teatro ora più che mai, in un mondo dominato dalla tecnologia e dalla fretta che intacca di superficialità le esperienze, resta
luogo sicuro dove trovare l’autenticità della comunicazione dal vivo. Per questo siamo convinti che in futuro ci sarà ancora più
bisogno di teatro.
La contaminazione tra generi caratterizza diversi spettacoli: e attraversando dalla musica alla poesia, dalla commedia dell’arte
al teatro di figura, dalla letteratura al video il teatro intraprende differenti codici espressivi, la cui efficacia è immediata e
l’impatto emozionale più potente.
All’interno del nostro programma abbiamo distinto le sezioni storinventa quando lo spettacolo, frutto di fantasia, si collega a
scenari possibili di una storia passata o futura, neo-classic in cui la base testuale di partenza è una fonte drammaturgica o
letteraria che è stata rivisitata e reinterpretata per restituirne una versione teatrale del tutto inedita, ridi e sorridi (ce n’è tanto
bisogno e tanto desiderio), dove comicità, ironia, leggerezza sono le note dominanti, teatr’opera appuntamento fisso con la
grande musica e il bel canto, e quattro spettacoli da visioni di futuro, rassegna ideata da Maurizio Panici che firma il progetto
Concerto per Odysseo, accompagnato dalla voce e dalla musica di Raffaello Simeoni, ispirato all’Iliade, dove dal racconto di
guerra emerge prepotente e irresistibile il richiamo della pace; e Antigone in un allestimento essenziale che palpita di assoluto e
di poesia; e poi Bloom’s day di Claudio Collovà, l’ultimo degli spettacoli che il regista ha dedicato al capolavoro di Joyce, in
un’atmosfera tinta di umorismo e tragedia; e Le città invisibili da Calvino, un originale e coinvolgente reading sonoro a cura di
Tiziano Panici accompagnato dalla musica dal vivo di Giovanni Di Giandomenico e Francesco Leineri.
Non poteva mancare lo spettacolo di teatro-opera, di cui siamo molto fieri, sia perché segna il solido sodalizio tra Teatro di
Documenti, Accademia di Belle Arti e Conservatorio di Frosinone, sia perché l’opera lirica, presentata nelle dimensioni del
Teatro di Documenti, risulta alleggerita di parte del suo apparato imponente ma, senza nulla togliere alla qualità del canto,
diventa agile e fruibile da un pubblico ampio, anche grazie a un biglietto d’entrata molto più leggero di quello dei teatri lirici. Il
titolo in programma, La Bohème, è il capolavoro di Puccini dedicato alla gioventù e all’amore.
Per la sezione neo-classic Silvio Raffo, tra i massimi esperti e traduttori di Emily Dickinson, presenta Io sono nessuno. Tu chi
sei? dedicato alla poetessa americana; Mare amaro di Silvana Bosi è un emozionante spettacolo in onore dei migranti che
racconta il mare nemico, ostacolo verso la vita; con La lezione di Ionesco Danilo Gattai traccia un parallelo tra l’epoca dello
scrittore e quella attuale, e dimostra che le relazioni di oggi sono ancora improntate a quelle descritte dal teatro dell’assurdo.
La sezione storinventa include due ritorni: La donna guerriera di Sibilla Barbieri che immaginando un esercito di donne alla
vigilia di una battaglia fa irrompere un pensiero nuovo, femminile, sul tema della lotta e della guerra; Perla, spettacolo di Anna
e Carla Ceravolo, porta in scena tre figure di donne omicide, una Santa, una Regina e una Strega che hanno ucciso per non
rinunciare a loro stesse. Gaston Troiano, regista argentino, si avvicina alla biografia misteriosa e affascinante di un artista che
ha lasciato il segno nella storia e nella musica argentina: L’Immortale, Gardel un mito del tango. Per ridi e sorridi trovate, in
uno scenario da Commedia dell’Arte, Gli impostori che innesta il molieriano Tartufo in un contesto di farsa sfrenata, in un
gioco esilarante di teatro nel teatro; sempre la Commedia dell’Arte domina in Capitan Fracassato di Eduardo Ricciardelli che
narra le gesta di una compagnia di comici scalcagnati che punta addirittura ad esibirsi alla corte del Re Sole; invece Il rimpasto
di Daniele Trovato descrive un pugno di politici alle prese con una campagna elettorale in cui si giocano il tutto per tutto; e
ancora M’ama, non m’ama: dire, fare, baciare, ovvero usi e costumi per conquistare, trattenere e scaricare l’oggetto del
desiderio, di Anna e Carla Ceravolo.
Il mini cartellone dedicato ai più piccoli, non è dedicato solo ai più piccoli ma a tutto il pubblico. L’abbiamo intitolato grandi
e piccini perché nelle proposte rivolte ai più giovani c’è lo stesso impegno e la stessa passione che mettiamo sempre, e il teatro
è un’occasione per ragazzi e adulti di stare insieme, di divertirsi e di confrontarsi. In particolare Quattro principi e un trono,
una favola composta interamente in rima e con musica dal vivo, si presta a piani di lettura e interpretazione molteplici che
affascineranno sia i bambini e i ragazzi che i loro genitori; abbiamo cercato di comporre uno spettacolo in cui gli adulti non si
sentano solo degli accompagnatori dei loro figli, ma spettatori chiamati in causa, perciò abbiamo pensato di proporlo anche in
orario serale durante le giornate festive. Fiaba delicata e lieve, Raccontami una storia narra le imprese di un’astuta
principessina, con musica dal vivo. In Ogni favola è un gioco Piera Fumarola ha immaginato i personaggi di favole e cartoni in
vacanza in un improbabile villaggio turistico alle prese con un misterioso furto; ai piccoli spettatori il compito di scovare il
colpevole. Se volete scoprire come è nato il piatto più amato da grandi e piccini non c’è che da assistere a Colombina si marita
ovvero… Pulcinella inventa la pizza! di e con Sabrina Ceccobelli e Franco Laotan.
Paolo Orlandelli conduce il Corso di recitazione e con gli allievi percorre tutte le tappe e per arrivare alla messa in scena di un
testo proprio come avviene in una compagnia professionistica.
TEATRO DI DOCUMENTI
È stato progettato e realizzato da Luciano Damiani, considerato uno dei massimi scenografi ed artisti teatrali di tutti i tempi.
Damiani, dopo aver lavorato nei principali teatri di prosa e di lirica del mondo, decide di creare uno spazio che possa esprimere
la sua idea di teatro, uno spazio che, senza rinnegare il passato e la tradizione, diventi il “teatro che prima non esisteva”: il
teatro dell’assistere, del partecipare e della libera scelta. Così, in completa autonomia, Damiani idea, progetta, costruisce e
finanzia completamente il Teatro di Documenti.
Nel 1987 Damiani riceve il Premio della Critica Teatrale dall’Associazione Nazionale Critici di Teatro «per avere, con audacia
e privata iniziativa, inventato e realizzato un luogo scenico permanente, che di per se stesso appare come portatore di teatro e
che si annuncia quale stimolatore di ipotesi drammaturgiche ‘altre’ segnate dall’utopia: uno spazio dell’intelligenza che
ironicamente e affettuosamente pare affidarsi alle memorie della grande machinerie barocca e che tuttavia si propone come
raffinato e modernissimo strumento scenotecnico a provocatorio rifiuto del “teatro che c’è” ed a vagheggiamento di un pianeta
teatrale tuttora da scoprire».
Il Teatro di Documenti, definito “gioiello architettonico”, è un capolavoro di architettura teatrale.
PERSONE
Carla Ceravolo
Sibylle Ulsamer
Anna Ceravolo
Lia Milana
Consiglio Direttivo:
Presidente
Vice Presidente
Verdiana Girolami
Segreteria
Mariella Capasso
Responsabile di sala, Assistente alle compagnie
Sonia Conti
Biglietteria
Piera Ceravolo
Webmaster (and more else…)
Ennio Ricciardi
Tecnico
Tommaso Geraci
Tecnica e innovazione
Renato Ferrero
Tecnica e video
Vincenzo Bruno
Pulizia spazi e cura del verde
Gkhazvan, Hamud, Safuan Khadzh
Manutenzione teatro
SOSTENIBILITÀ
Al fine di sostenere la cura della struttura delicata del Teatro di Documenti, oltre alla produzione e ospitalità di spettacoli,
offriamo dei servizi di consulenza artistica, di produzione di scene e costumi per teatri e privati e la progettazione e
realizzazione di progetti scenografici applicati all’arredamento d’interni per privati ed esercizi pubblici.
SPETTACOLI
storinventa
dal 15 al 18 e dal 22 al 25 ottobre
LA DONNA GUERRIERA
di Sibilla Barbieri
regia di Ivana Pantaleo
storinventa
dal 27 ottobre all’8 novembre
PERLA
la Santa, la Regina, la Strega
uno spettacolo di Anna Ceravolo e Carla Ceravolo
con Domitilla Colombo
neo-classic
2 novembre
IO SONO NESSUNO, TU CHI SEI?
Vita e Poesia di Emily Dickinson
di e con Silvio Raffo
visioni del futuro
dal 10 al 15 novembre
BLOOM’S DAY
uno spettacolo di Claudio Collovà
con Sergio Basile
visioni del futuro
dal 17 al 22 novembre
CONCERTO PER ODYSSEO
progetto di Maurizio Panici
con Maurizio Panici e Raffaello Simeoni
grandi e piccini
dal 5 all’8 dicembre
QUATTRO PRINCIPI E UN TRONO
uno spettacolo di Anna Ceravolo e Carla Ceravolo
ridi e sorridi
dall’11 al 13 dicembre
CAPITAN FRACASSATO
di Eduardo Ricciardelli
neo classic
dal 18 al 20 dicembre
LA LEZIONE
di Eugène Ionesco
regia di Danilo Gattai
neo classic
dal 5 al 10 gennaio
MARE AMARO
ideazione e regia di Silvana Bosi
collaborazione di Maria Carla Rodomonte
ridi e sorridi
dal 13 al 17 gennaio
GLI IMPOSTORI
da Tartufo di Molière
regia di Gennaro Monti
con Marcello Cozzolino e Francesco Viglietti
visioni del futuro
dal 19 al 24 gennaio
LE CITTÀ INVISIBILI
da Italo Calvino
reading sonoro a cura di Tiziano Panici
visioni del futuro
dal 26 al 31 gennaio
ANTIGONE
da Sofocle
regia di Maurizio Panici
teatr’opera
4, 7, 9, 11 febbraio
LA BOHÈME
di Giacomo Puccini
libretto di G. Giacosa e L. Illica
regia di Stefania Porrino
ridi e sorridi
dall’11 al 13 e dal 18 al 20 marzo
IL RIMPASTO
di Daniele Trovato
regia di Ilaria Manocchio
storinventa
dal 6 al 10 aprile
L’IMMORTALE,
GARDEL UN MITO DEL TANGO
drammaturgia e regia di Gaston Troiano
ridi e sorridi
dal 1° al 26 giugno
M’AMA, NON M’AMA
uno spettacolo di Anna Ceravolo e Carla Ceravolo
SPETTACOLI PER BAMBINI
31 ottobre, 1, 7, 8 novembre
RACCONTAMI UNA STORIA
uno spettacolo di Anna Ceravolo, Carla Ceravolo e Rosa Bianca
dal 5 all’8 dicembre
QUATTRO PRINCIPI E UN TRONO
uno spettacolo di Anna Ceravolo, Carla Ceravolo e Francesco Bia
16, 17, 23, 24 gennaio, 12, 13 marzo
OGNI FAVOLA È UN GIOCO
(Personaggi in carta e ossa),
uno spettacolo di Piera Fumarola
13, 14, 20, 21, 27, 28 febbraio
COLOMBINA SI MARITA OVVERO…
PULCINELLA INVENTA LA PIZZA!
uno spettacolo di Sabrina Ceccobelli e Franco Lao Tan
PROGRAMMA FORMATIVO
CORSI
RECITAZIONE
CORSO FINALIZZATO ALLA MESSINSCENA DI
UN TESTO A SCELTA DEI PARTECIPANTI
a cura di Paolo Orlandelli
SPETTACOLI
storinventa
dal 15 al 18 e dal 22 al 25 ottobre
LA DONNA GUERRIERA di Sibilla Barbieri. Testo finalista al Premio Enrico Maria Salerno. Regia di Ivana Pantaleo.
Musiche e disegno luci di Andrès Arce Maldonado. Coach Paolo Alessandri. Con Sibilla Barbieri, Marta Iacopini,
Silvia Mazzotta, Ivana Pantaleo. Prod. La Silian.
Vi chiedo di combattere ancora una volta. Vedo che siete stanche, anch’io. Questa guerra sembra non finire mai… ma la
prossima battaglia… dalla prossima battaglia dipende tutto…
Un capitano è stato chiamato a difendere la capitale dell’impero. La città d’oro dalla meravigliosa e perfetta architettura. La
città è bella, ma ha una vitalità decadente, è ricca e corrotta però il popolo inerme cerca comunque l’estremo riparo all’interno
delle sue mura.
Il nemico è arrivato alle porte ed è un’orda barbara che non farà prigionieri.
Nella notte prima della battaglia il capitano prepara le ultime disperate difese. Il ministro, mandato dall’imperatrice,
insistentemente chiede di attaccare, ma il capitano sa che attraversare il fiume, che li divide dall’esercito nemico, significa
cadere in trappola.
Gli avversari sono in numero sovrastante, gli alleati vacillano, i rinforzi tardano, forse la sorte della battaglia dipende solo dallo
spirito del condottiero, da quello che saprà dire ai suoi soldati, ma il capitano è stanco, qualcosa comincia a incrinare la sua
volontà.
Difendere la città alle sue spalle?
Difendere la vita che conosce? Uccidere?
Per quale ragione?
A chi, a cosa, bisogna offrire la propria fedeltà?
Il tempo in cui la storia si svolge è un medioevo parallelo in cui i guerrieri sono solo donne.
Il capitano è un soldato perfetto, una figura che, come nella cavalleria medioevale o nell’iconografia dei samurai giapponesi,
rappresenta una classe scelta di guerrieri fedeli più di ogni altra cosa all’onore.
Ma è proprio questa profonda fedeltà a farne vacillare la scelta.
Nella notte prima della battaglia il capitano s’interroga sulle radici del potere.
La Donna Guerriera propone un punto di vista diverso, profondamente femminile, su un tema da sempre trattato dagli uomini,
una riflessione intima sulla guerra vista come conflitto interno oltre che esterno.
La lingua scelta per questo testo è il racconto epico, il linguaggio da sempre adottato dagli uomini per raccontare lo scontro.
Una scelta di mimesi motivata dalle speranze di una reale comunicazione, comunicazione che porti ad un cambiamento, prima
che sia troppo tardi.
SIBILLA BARBIERI, produttrice, sceneggiatrice, autrice teatrale. Nel 1996 con I giorni delle meraviglie vince il Premio Qualità del Ministero e il
Premio della Televisione Svizzera Italiana, quindi con La vita segreta vince il secondo premio al Concorso nazionale Eduardo De Filippo, in seguito
è autrice e voce recitante di Sogni in scena alla rassegna Fontanone Estate e alla Biennale d’Arte Contemporanea di Porto Ercole. È autrice e attrice
con il gruppo Scena Sensibile di Rifrazioni (testo richiesto dalla Commissione Pari Opportunità per la riapertura della casa della donna), ripreso al
Teatro Argot di Roma e alla rassegna Fontanone Estate, vincitore Premio Roma 2009. Il testo La donna guerriera è finalista al premio Enrico Maria
Salerno. Nel 2010 scrive e dirige il cortometraggio Orizzonti, progetto d’interesse culturale nazionale, e con la commedia Trezza 70 è segnalata al
premio teatrale Flaiano e finalista al premio Enrico Maria Salerno. Nel 2011 scrive, con Josè Snachis Sinisterra, Passavanti, scenggiatura
d’interesse culturale nazionale.
IVANA PANTALEO, stilista, attrice e operatrice shiatsu, si è laureata con lode alla facoltà di Scienze Umanistiche, in Arti e scienze dello
spettacolo presso La Sapienza di Roma con una tesi sperimentale sul rapporto tra teatro e medicina. Si è diplomata come stilista e insegnante di
modellismo e sartoria presso il C.i.a.m.s. di Roma. Ha basi di danza classica e di musica; ha studiato recitazione, canto, doppiaggio, danza e
acrobatica con diversi maestri italiani e stranieri. Lavora come attrice, cantante, danzatrice e costumista per cinema e teatro. Tiene laboratori di
teatro sviluppando un proprio training: Il corpo creativo. Insegna tecniche di rilassamento e stretching dei meridiani secondo la medicina
tradizionale giapponese. Gli ultimi spettacoli di cui è autrice, regista ed interprete sono Trittico di luce, Cristalli d'acqua, Il tuo nome è donna. Ha
lavorato come consulente di stile per aziende nel settore moda e ha creato la linea di moda biologica ed ecologica “Nana'e'el by Nanaaleo” e il
progetto “Clotherapy” che ha debuttato ad AltaRomaModa 2011. È stilista ufficiale "The look of the year" Italia 2014.
SPETTACOLI
storinventa
dal 27 ottobre all’8 novembre
PERLA, la Santa, la Regina, la Strega, scritto e diretto da Anna Ceravolo. Scene, costumi e allestimento di Carla
Ceravolo. Musiche dal vivo eseguite da Rosa Bianca. Con Domitilla Colombo. Prod. Teatro di Documenti.
Perla, la Santa, la Regina, la Strega è una trilogia che mette di fronte allo spettatore tre personaggi femminili, omicide “per
istinto di sopravvivenza”. Si chiamano Perla, tutte e tre, nome che evoca la bellezza, la rarità, l’essere prezioso, ma che,
contemporaneamente, richiama la resistenza di una materia forte, solida.
Queste donne sfilano nell’aula di un tribunale, le troviamo a giudizio accusate di aver commesso un delitto. Hanno ucciso chi
ha agito per impedire la realizzazione dei loro obiettivi, o meglio delle loro vocazioni: la realizzazione di loro stesse.
Ma il vero crimine, che si oppone loro, è di aver travalicato lo “specifico femminile”, di aver occupato una posizione di
supremazia in feudi tradizionalmente maschili: l’amministrazione del rapporto con il trascendente, il potere politico, il sapere
scientifico.
Eppure nessuna di loro prova sensi di colpa (sentimento femminile per eccellenza).
Al pubblico l’onere del giudizio.
L’allestimento dello spettacolo è itinerante, il pubblico si muove tra le sale del teatro guidato da figure oniriche.
Lo spettacolo è sganciato da riferimenti spazio-temporali netti, per questa ragione il terzo monologo, più facilmente
riconducibile a un contesto preciso, è scritto in una lingua di invenzione, una lingua onomatopeica e intuitiva.
ANNA CERAVOLO, autrice, regista. Esordisce con Muri che mette in scena a Milano nel 1992 e che Ugo Ronfani decide di pubblicare su Hystrio
3/96. Terra è il primo testo teatrale che sia stato scritto appositamente per la struttura particolare del Teatro di Documenti, Luciano Damiani lo
mette in scena nel 1997. Da allora ha scritto e diretto numerosi spettacoli.
CARLA CERAVOLO, scenografa, costumista, designer. Ha lavorato per il teatro d’opera e di prosa; il cinema; la televisione. Ha curato
l’immagine di prestigiosi locali milanesi. Ha collaborato con Luciano Damiani dal 1984 fino alla scomparsa del Maestro. Dal 2007 è il direttore
artistico del Teatro di Documenti.
SPETTACOLI
neo-classic
2 novembre
IO SONO NESSUNO, TU CHI SEI? Vita e Poesia di Emily Dickinson, uno spettacolo di e con Silvio Raffo. Video di
Matteo Carnio.
Il recital Io sono nessuno! Tu chi sei? è un omaggio bilingue a Emily Dickinson, in anticipo di quasi un secolo sul suo tempo, e
che è diventata un'icona nella seconda metà del Novecento.
Silvio Raffo è il maggior esperto in Italia di questa monumentale figura di vestale della Poesia, ne ha tradotto 1500 testi, fra
quelli usciti nel Meridiano Mondadori, nonché dagli editori Fogola, Crocetti, Book e Robin. È autore anche della più
apprezzata biografia dickinsoniana, Io sono nessuno. Vita e poesia di Emily Dickinson (ed. Le Lettere) e di un saggio critico La
sposa del terrore (Book Editore). Da molti anni porta sui palchi dei teatri italiani questo spettacolo, in cui vengono recitati una
cinquantina di testi dickinsoniani. La figura che compare in scena è una sorta di trasfigurazione angelica della poetessa. La
scenografia, spoglia e disadorna, rappresenta la camera bianca di Emily.
I testi si susseguono seguendo un filo logico: a partire da quelli più autobiografici, per passare a quelli d’amore, morte, per
finire con i testi più sentenziosi. Sullo sfondo, un video in cui si susseguono immagini riguardanti Amherst, la Dickinson,
Homestead e testi autografi.
SILVIO RAFFO è il traduttore italiano dell'opera omnia di Emily Dickinson per il Meridiano Mondadori, alla decima ristampa. È docente
universitario, direttore della Biblioteca La Piccola Fenice di Varese, fondatore del Premio letterario Guido Morselli. Narratore (da un suo romanzo,
La voce della pietra, finalista al Premio Strega 1997, è stato tratto il film Voice from the stone, prod. Zanuck) poeta (vincitore dei più prestigiosi
premi dal Gozzano al Montale), saggista e drammaturgo (la sua pièce Pas de deux - Incubo in azzurro e nero è stata insignita del Premio Jean Vigo
1980 per il miglior soggetto). Il suo recital, che ha lo stesso titolo della biografia dedicata alla poetessa, Io sono nessuno, e pubblicata da Le Lettere,
ha girato i palchi di tutta Italia, dal 1986 a oggi. Ha scritto inoltre il romanzo Mio padre René e la raccolta poetica La vita irreale entrambi ed.
Robin. È il più fecondo traduttore italiano di poeti angloamericani.
SPETTACOLI
visioni del futuro
dal 10 al 15 novembre
BLOOM'S DAY, da Ulisse di James Joyce, ulyssage # 4, uno spettacolo di Claudio Collovà. Scene e costumi di Enzo
Venezia. Musiche di Giuseppe Rizzo. Luci di Pietro Sperduti. Con Sergio Basile.
«Non ho altro che ammirazione, vorrei, per il mio bene, non averlo letto»
T.S. Eliot
«Sto leggendo l´Ulisse. A dire il vero non riesco a leggere nient´altro, non riesco nemmeno a pensare a nient´altro»
Valery Larbaud, 1920
Ulysses è una commedia. Un percorso in cui spesso si inciampa, cadendo fragorosamente a terra, come succede a un cameriere
con una pila di piatti sporchi. Una storiella di una giornata e l'epopea di due razze (Israele-Irlanda), la definì Joyce,
scoraggiando tutti i cercatori di simboli. Leopold Bloom è già lui stesso dotato di umorismo e ridicolo nelle sue goffaggini, ed
è una figura tragica perché tutto intorno a lui è violento e inumano, a cominciare dalla persecuzione di cui è vittima in
un'Irlanda già ad inizio secolo anti-semita e razzista. Questo è il vero spirito voluto da Joyce. Simpatia (empatia) e
incongruenze come sostituti di pietà e terrore. Questo ultimo lavoro prosegue la mia ricerca sull'Ulysses, dopo Uomini al buio
- Ade e Artista da Giovane e Telemachia prodotti dal Teatro Biondo Stabile di Palermo tra il 2010 e il 2012. Bloom's Day,
questo nuovo spettacolo, racconta dell'infedeltà di Molly che costringe Bloom a vagare tutto il giorno con il peso del
tradimento nel cuore, del sentimento diffuso contro gli Ebrei, del suo ritorno a casa dopo una lunga giornata errante tra le
strade di Dublino. Accadimenti che per la maggior parte accadono dentro la sua mente. Al centro di tutto infatti sopravvivono
qui le sue meditazioni condotte in gran parte nei suoi momenti più intimi e solitari, persino nella vasca in cui l'unica acqua di
questo Ulisse è quella anti-eroica dell'Hammam.
Bloom è ebreo, il suo cognome originario è Virag, il padre si è suicidato, è sposato alla cantante lirica Molly, donna di vistoso
fascino, ha perso un figlio appena nato undici anni prima (la stessa età in cui mori Hamnet!), da allora la relazione con la
moglie si è fatta problematica, tanto da sospettare che lei lo tradisca, ha un'amante virtuale, Marta, con la quale intrattiene una
corrispondenza sotto lo pseudonimo di Henry Flower. È un esempio di vita mediocre, insignificante, Bloom è avvolto da un
disagio privato che rispecchia quello generale e pubblico della città, i cui abitanti spia qui con l'ausilio di un cannocchiale.
Il girovagare di Bloom, che certamente non è la linea retta, è lento e ozioso ma probabilmente è il percorso più facile, forse
l'unico possibile, per raggiungere casa e moglie. A Molly Bloom - qui presente come una Ophelia addormentata - è stato
attribuito il ruolo di centro gravitazionale della giornata e della vita del marito; questa azione a distanza è però contrastata dal
fatto che Bloom - Ulisse, pur pensando costantemente a lei, sembra cogliere qualsiasi pretesto per tenersi lontano da casa.
CLAUDIO COLLOVÀ ha debuttato nel 1987 con Il cavaliere bizzarro di de Ghelderode. Tra i suoi lavori più conosciuti: Le buttane di
Grimaldi, Eredi su Magritte, Miraggi Corsari da Pasolini, Fratelli di Samonà, La caduta degli angeli dai drammi celtici di Yeats, K.
l’agrimensore dal Castello di Kafka, La famiglia da Re Lear di Shakespeare, La terra desolata di Eliot, Hamlet Album de Familie da Müller e
Shakespeare in lingua rumena per il Teatrul Mic, Donne in tempo di guerra da le Troiane di Euripide, Festival di Potsdam 2005. Per l’Unione dei
Teatri d’Europa ha diretto uno studio su Woyzeck di Büchner al Wihelma Theater di Stoccarda. Col Teatro Biondo Stabile di Palermo ha portato in
scena La terra desolata di Eliot, Uomini al buio - Ulyssage # 6 da Joyce, Artista da Giovane dal Dedalus di Joyce, e in produzione I nostri
tempi dall'opera di Perriera e conclude il progetto di collaborazione triennale Ulyssage # 3 Telemachia. Ha scritto e diretto Ogni qualvolta levo gli
occhi dal libro, da Rilke, Festival Orestiadi, 2014, e con gli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma Ulyssage # 4 - La
Biblioteca. Attore in Dritto all’inferno, Salvare dall’oblio eCanaglie, regia di Neiwiller, Teatri Uniti di Napoli. Tiene seminari in tutta Italia, ha
insegnato regia all’Università di Palermo, Pescara, Milano e dal 2009 all'Accademia di Belle Arti di Palermo. Dal 1997 cura progetti teatrali con
minori dell’area penale presso l’Ipm di Palermo e l’Ussm, Istituto Malaspina. Dal 2010 è direttore artistico delle Orestiadi di Gibellina che nel 2011
vince il premio nazionale della Critica come miglior festival di teatro contemporaneo in Italia. Nel 2002 fonda a Palermo con la coreografa
Alessandra Luberti Officineouragan, spazio dedicato alla ricerca teatrale e coreografica.
SPETTACOLI
visioni di futuro
dal 17 al 22 novembre
CONCERTO PER ODYSSEO, un progetto di Maurizio Panici dall’Iliade di Omero. Voce recitante Maurizio Panici.
Suoni e canti Raffaello Simeoni. Immagini Massimo Achilli. Fondali dipinti Michele Ciacciofera. Luci Roberto Rocca.
Prod. Argot.
Cantare l’Iliade oggi, dopo secoli che questo poema continua ad affascinare e a interessare le giovani generazioni, è raccontare
ancora una volta di uomini ed eroi, della guerra e della assoluta necessità della pace, di vendetta ma soprattutto di pietà, perché
tutto quello che emerge da questo monumentale racconto di una guerra infinita è l’inevitabile e necessario bisogno di pace.
Questa necessità, la racconta l’eroe di guerra per eccellenza, Achille nel IX libro di fronte alla richiesta di combattere: «Niente,
per me, vale come la vita… non i tesori… non le ricchezze, i buoi si possono rubare, i cavalli si possono acquistare… ma la
vita dell’uomo non torna indietro, non si può riprendere o rapire, quando ha passato la barriera dei denti». In questo suo
passaggio l’eroe ci racconta dell’assoluto valore della vita umana.
Ed è proprio oggi in questo, purtroppo, enorme campo di battaglia che è il mondo, che le parole del grande poeta omerico
acquistano forza e ci spingono a riflettere sulla compassione per i vinti e sull’assoluta e inderogabile necessità di vivere in
pace, di poter desiderare un’altra vita possibile che si nutra della bellezza e non dell’odio, di una vita che fondi la sua eroicità
nei piccoli gesti quotidiani.
Il racconto si fa concerto grazie alle voce magnifica e potente di Raffaele Simeoni, un artista in grado di risvegliare visioni
arcaiche e potenti che ci ri/connettono immediatamente con il nostro “cuore antico”. La parola attraverso il canto si fa
paesaggio e torna a raccontare storie e a nutrire la nostra immaginazione.
Maurizio Panici
MAURIZIO PANICI, dopo le prime esperienze sul palcoscenico come attore (Linguaggi, 1991) ha creato nel 1984 l’Argot studio, teatro in cui è
iniziata la carriera di molti autori e attori che si sono poi imposti sulla scena teatrale e cinematografica (fra questi, M. Paolini, A. Latella, V.
Mastandrea). Come regista e produttore ha rivolto grande attenzione alla drammaturgia contemporanea di autori italiani e stranieri e ha affrontato i
testi classici offrendone una lettura moderna (gli shakespeariani Romeo e Giulietta, 1995, e Troilo e Cressida, 1999; Antigone, 1996, 2011, di J.
Anouilh, e la riscrittura di Orestea-Atridi, 1998, 2011). Dopo il pirandelliano I giganti della montagna (2001), ha proseguito il suo percorso artistico
dirigendo una versione musicale di Lisistrata (2003), ha affrontato il mondo poetico e rarefatto di Čechov con Tre sorelle (2004), si è dedicato agli
adattamenti dei film Sinfonia d’autunno (2007) da Bergman e Eva contro Eva (2012) da Mankiewicz; contemporaneamente ha approfondito
tematiche attuali con i testi drammatici Secondo Qoèlet (2006), Processo a Gesù (2010) e con le commedie L’appartamento è occupato! (2007) di
Chevret e Appuntamento a Londra (2009) di Vargas Llosa. Dal 2010 ha girato i docu-film Mediterraneo: una nuova frontiera; Le Repubbliche
marinare (2013) Pietre vive …da Orvieto a Gerusalemme e Il tesoro di Edimburgo (2014). Dal 2011 al 2014 è stato direttore del Teatro Stabile di
Innovazione di Orvieto.
RAFFAELLO SIMEONI, cantante, musicista, compositore, suona flauti moderni, antichi e tradizionali, cornamuse, organetto, ciaramelli, liuti
arabi, ghironda. È il fondatore nel 1985 dei Novalis. Ha collaborato con artisti e gruppi quali G. Marini, Micrologus, A. Balanescu, C. Baglioni,
Materiali Sonori Universiti, A. Ricci, A. Vacca, A. Sparagna, A. Stalteri, P. Modugno, M. Vento, S. Tawil, Kawa, B. N’Dyaie, M. Rosano, A.
Cercato, A. Afewerki, N. Eddine, Pivio, Ochestra de S. Denis de Parigi, K. McCarthy, N. Citarella, R. Zosso, L. Galeazzi, R. Tesi, D. Sepe, E.
Bennato, M. Giuntini, V. Zitello, R. Maltese, G. Murgia, Hevia, C. Nunez, Indaco, F. di Giacomo, Noa, S. Durand, Avion Travel, M. Ovadia, S.
Cristicchi, Ron. Nel 1995 vince il premio Città di Recanati con il brano Rama e rosa, il disco da solista Controentu vince il premio come miglior
voce e migliori arrangiamenti, 2005, Festival di Mantova. Ha composto musica per teatro, cinema, danza, televisione e poesia. Dal 1997 collabora
con varie scuole della provincia tenendo corsi di aggiornamento per insegnanti sulla musica e le tradizioni popolari, realizza una guida sulla
conoscenza, classificazione, utilizzo, provenienza e costruzione con materiali di recupero degli strumenti etnici, con bambini delle scuole elementari
con i ragazzi delle superiori un cd di orientamento all’interno della musica del ’900. È il cantante dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium
di Roma diretta da Ambrogio Sparagna. Le sue tournée hanno raggiunto Francia, Spagna, Danimarca, Svezia, Germania, Romania, Egitto, ex
Jugoslavia, Grecia, Austria, Tunisia, Stati Uniti, Cina, Messico.
SPETTACOLI
grandi e piccini
dal 4 all’8 dicembre
QUATTRO PRINCIPI E UN TRONO, uno spettacolo di Anna e Carla Ceravolo e con Francesco Bia e Renato Ferrero.
Prod. Teatro di Documenti.
Prove da superare, decisioni da prendere, sfide da affrontare… la posta in gioco è altissima: il cuore di una principessa che tutti
vorrebbero come sposa e regina. E mentre si intrecciano avventure e colpi di scena, si fanno largo riflessioni dolci e amare
sull’amore e la gloria.
Una fiaba per tutti in cui le emozioni si inseguono con impeto e sorpresa.
Maschere, ombre, canzoni e apparizioni e una poesia senza sosta, sospesa sulle note di un violino suonato dal vivo.
Uno spettacolo che scardina le barriere anagrafiche, che schiude all’immaginazione, ma che nello stesso tempo invita ad
interpretazioni complesse, da scandagliare, su cui discutere. Uno spettacolo dal linguaggio estremamente raffinato, interamente
in rima, immediato e musicale, che fa presa sui più piccoli e diverte e affascina tutti.
Un’esperienza teatrale da condividere, senza distinzione anagrafica.
In orario anche serale, per la gioia di grandi e piccini.
ANNA CERAVOLO, autrice, regista. Esordisce con Muri che mette in scena a Milano nel 1992 e che Ugo Ronfani decide di pubblicare su Hystrio
3/96. Terra è il primo testo teatrale che sia stato scritto appositamente per la struttura particolare del Teatro di Documenti, Luciano Damiani lo
mette in scena nel 1997. Da allora ha scritto e diretto numerosi spettacoli.
CARLA CERAVOLO, scenografa, costumista, designer. Ha lavorato per il teatro d’opera e di prosa; il cinema; la televisione. Ha curato
l’immagine di prestigiosi locali milanesi. Ha collaborato con Luciano Damiani dal 1984 fino alla scomparsa del Maestro. Dal 2007 è il direttore
artistico del Teatro di Documenti.
SPETTACOLI
ridi e sorridi
dall’11 al 13 dicembre
CAPITAN FRACASSATO, regia di Eduardo Ricciardelli. Aiuto regia Giulia Piccione. Con Eduardo Ricciardelli, Aldo
de Martino, Monica Maiorino, Susy Pariante. Prod. Teatraltro.
Una compagnia scalcagnata alla ricerca della fama intraprende un lungo viaggio verso Parigi, per arrivare a recitare alla corte
del Re Sole, uomo e re che si dice non ridesse mai.
Alla guida Capitan Fracassato che narra i sacrifici delle sventurate notti dei suoi compagni e le numerose insidie che il viaggio
ha loro riservato. La fame, il denaro e l'amore sono i temi fondamentali sui quali si costruisce il canovaccio di un racconto
comicissimo che ruota intorno ai personaggi fissi propri della Commedia dell'Arte: Zanni, Arlecchino, Pulcinella, il Dottore, il
Capitano Matamoros e, infine, l'Innamorata. Il gioco della commedia all’improvviso si snoda in un racconto e uno scenario
frammentati. La drammaturgia per avere un parallello che unisca il classico del Cinquecento/Seicento e le forme del teatro
contemporaneo, unisce brani presi in prestito da Gioan Battista Basile, Flaminio Scala, Molière insieme a una scrittura più che
trova la sua ispirazione nella esplosione delle parole dell’irlandese Beckett pur non mantenendone gli schemi. Lo spettacolo è
un vero e proprio esempio di commedia degli Zanni perché, è stato rappresentato in diverse forme e con diversi cast,
ampliandosi e diminuendo a seconda delle esigenze e degli spazi teatrali. Al Teatro Furio Camillo ha debuttato in forma di
monologo, per poi essere rappresentato con ott attori al Teatro Ambra e tornare ad essere un monologo per il carnevale nel
carcere di Regina Coeli, fino alla versione attuale con quattro attori o meglio commedianti. Come nella vera scuola dei
commedianti che conquistarono l’Europa, lo spettacolo ha un principio fisso e irremovibile, fonda la sua essenza sul presente
con i suoi pro e i suoi contro e pone l’accento sulle tematiche del contemporaneo.
Lo spettacolo, vincitore della rassegna Testaccio Comic Off, ha debuttato durante la VII edizione del festival Lunarte e ha
replicato nell'ambito della rassegna teatrale Exit, e replicato per cinque anni ai buskers di Carpineto Romano
EDUARDO RICCIARDELLI, nasce a Napoli e vive a Salerno, Norwich, Roma, Bruxelles. Si è laureato in Storia del Teatro presso La Sapienza
di Roma. Diplomato attore e aiuto regista all’Accademia Internazionale di Teatro del “Circo a vapore”, segue un corso di formazione professionale
di tre anni sulle tecniche della Commedia all’improvviso con De Maglio, Contin, Boso e studia le maschere con Ferruccio Soleri, Michele Monetta,
Cristina Wistari Formaggia. Lavora come attore in Perù, Germania, Inghilterra, Scozia, Spagna, Francia, Irlanda, Belgio, Polonia, Stati Uniti,
Australia portando in diverse occasioni la maschera di Pulcinella. Fonda la compagnia Teatraltro con la quale mette in scena: Le citta ritmiche,
Ostiense Africa, Mammema, Le voci di Gio, Andrea, Brigantesse, Kevin gipsy di cui è anche autore e Il baciamano di Manlio Santanelli e Petrolio
di Pier Paolo Pasolini.
SPETTACOLI
neo-classic
dal 18 al 20 dicembre
LA LEZIONE, di Eugène Ionesco. Regia di Danilo Gattai. Con Danilo Gattai, Nadia Brustolon, Valentina Di Blasi.
Prod. Artea
Presentata per la prima volta a Parigi nel 1951 è uno dei grandi classici del teatro dell’assurdo e uno dei testi di Ionesco più
rappresentati. Dentro un’apparente lezione tenuta ad un’allieva da un professore al cospetto della sua governante si determina
il fallimento del linguaggio, che smette di essere strumento di comunicazione e diventa ostacolo. Secondo questa regia
Ionesco, quanto mai profetico, getta il cappello sul mondo delle relazioni di oggi, dove pur sedendo ad uno stesso tavolo gli
individui non stanno più lì…
DANILO GATTAI, laureato in Storia dell’Arte, svolge l’attività di attore, regista e artista figurativo. Ha lavorato in teatro tra gli altri con Mario
Scaccia, Pippo di Marca e Luciano Damiani di cui è stato regista assistente.
NADIA BRUSTOLON, attrice teatrale presente in diverse produzioni nazionali, ha legato il suo nome a Enrico Maria Salerno, Antonio Salines,
Riccardo Caporossi, Luciano Damiani, Franco Gervasio, Silvio Giordani e Paolo Ricchi.
VALENTINA DI BLASI, giovanissima allieva attrice al decimo anno dell’attività laboratoriale con Danilo Gattai e studentessa al Liceo Classico,
ha più volte partecipato agli allestimenti teatrali del Teatro di Documenti.
SPETTACOLI
neo-classic
dal 5 al 10 gennaio
MARE AMARO, regia di Silvana Bosi. Progetto elaborato da Silvana Bosi, Maria Carla Rodomonte, Roberto Bonomo.
Con la partecipazione di Roberto Bonomo, Laura Egidi, Anna Maria Giglio, Mary Manna, Brunello Mazzeranghi,
Maria Adele Russo, Mauro Sudano, Franco Tota. Direzione artistica Silvana Bosi. Direzione Organizzativa Maria
Carla Rodomonte. Prod. Teatro e Tradizione.
Quando il mare non è riposo, ma fatica immane.
Quando il mare non è facile comunicazione, ma separazione.
Quando il mare non è vita ma morte.
Nella storia della civiltà, troppo spesso il mare è stato vissuto con dolore a partire dall’esodo delle Troiane che affrontano il
mare per andare schiave del nemico, all’approdo dei Migranti a Lampedusa.
A volte le testimonianze si perdono nel mito, a volte nella creazione letteraria, a volte nella realtà.
Gli autori che hanno offerto ispirazione sono: Euripide, Cesare Pavese, Dante Alighieri, Cristopher Marlowe, Jhon Synge,
Giovanni Verga, Robert Mallet, Reginaldo Arenas.
SILVANA BOSI, ha recitato in compagnie quali Contemporanea 83, Studio 12, Teatro Carcano, Compagnia Lucio Ardenti, Eliseo, Stabile delle
Marche diretta da molti registi tra cui Manfrè, Pezzoli, Scandurra, Calvi, Schemmari, insieme a Leo Gullotta, Isa Barzizza, Anna Proclemer,
Giorgio Albertazzi, Venturiello, Lia Tanzi, Ivano Staccioli, Enzo Iacchetti, Pisu, Barbareschi, Giampiero Solari, Tonino Pulci, Ivano Marescotti,
Giuseppe Pambieri, Alessandro Gassman, Silvio Spaccesi, Giorgio Panariello, Sabrina Ferilli. Tra i principali lavori teatrali: L’uomo la bestia e la
virtù, regia di Grossi, Visita ai parenti di Nicolaj regia di Manfrè, L’ospite inatteso di Agatha Christie regia di Scandurra, Rugantino regia di
Brignano. Per il cinema e la televisione ha recitato in: Soldati di Risi, Strana la vita di Bertolucci, Disperatamente Giulia con E.M. Salerno,
Mortacci con Gassman e la Melano, Passi d’amore con Sollima, Night club di Corbucci, La voce della luna di Fellini, Come quando fuori piove di
Monicelli, Un viaggio chiamato amore di Placido, L’americano con Clooney.
MARIA CARLA RODOMONTE, attrice, collabora stabilmente con Silvana Bosi e la Compagnia Arte e Tradizione teatrale di cui si occupa
anche dell’organizzazione. Ha recitato tra gli altri in La sconcertante signora Savage di John Patrick, Aspettando il ’68 e Donna Loka di Enrico
Bernard, Formiche di Aldo Nicolaj, Il malinteso di Camus, La favola del figlio cambiato e La patente di Pirandello e Natale in piazza di Henry
Gheon, Pane, amore e… politica, La vita color di rosa, I blues di Tennessee Williams, Oplà è un circo o un manicomio diretti da Silvana Bosi.
SPETTACOLI
ridi e sorridi
dal 13 al 17 gennaio
GLI IMPOSTORI, Farsaccia da tre soldi per attori e burattini, di Gennaro Monti e Marcello Cozzolino da Tartufo di
Molière. Regia di Gennaro Monti. Elementi scenici di Bruno Garofalo. Con Marcello Cozzolino e Francesco Viglietti e
con Roberta Astuti, Tonia Carbone, Gennaro D’Alterio, Francesca Lastella. Prod. S99 Equipe.
«Le doglianze ed i patimenti delle carovane da giro».
Mi piace semplificare la mia nota con questo virgolettato. Una compagnia sgangherata e girovaga, deve mettere in scena un
classico del teatro: Romeo e Giulietta, ma i capricci ed i dispetti degli attori cambiano il programma. Gelosie, furti e minacce,
mettono il capocomico con le spalle al muro. Bisogna cambiare spettacolo e rimediare. Al povero Marco Zollo non resta che
motivare i pochi attori rimasti e convincerli a debuttare con il testo che ha la messa in scena più recente. Scava, ricorda,
raccatta pezzi di costumi, componi e scomponi… “esce fuori” un copione di Tartufo recitato l’anno prima con una “memoria”
già labile.
Con il meccanismo della Commedia dell’Arte e l’omaggio ai testi emblema come La finta pazza e Francesca da Rimini, nasce
una messa in scena contaminata e contaminante. Una giostra di suoni e cambi di ruolo, dove alla mancanza dell’attore si
sostituisce la macchina teatrale artigiana del buratto.
La compagnia è di fatto un manipolo di “impostori” che infettano il testo con la farsa, con il germe della Commedia dell’Arte
che vive in ogni comico terromorfo.
Il riferimento storico è chiaro ma nel testo del grande Molière si impone un fare elegantemente pulcinellesco, moderno e
magico. Ci basta pensare a Tiberio Fiorilli e alla storia dei grandi cominci esiliati per forza dalla gogna della Controriforma. In
questa versione, la trama dell’autore francese non cambia ma si mescola ai canoni di un teatro comico che scorre nelle radici.
Centro della vicenda è sempre il rapporto tra il finto predicatore e il perbenismo apparente e credulone di un padre di famiglia
che vuole scaricare ogni responsabilità. È uno spettacolo di “caratteristi”, uno spettacolo di accenti e violente virate.
Veloce, irriverente, riverente, misterioso e comico, Gli Impostori è il ghigno dell’attore che resiste, dell’“andare a braccio” nel
rispetto dei maestri. Del rimodernare rischiando. Uno spettacolo pieno di musica e di un concetto di attore a 360 gradi, che si
muove in una macchina scenica… che sogna e che fa di tutto per regalare un piccolo pezzo di sogno.
MARCELLO COZZOLINO, attore, cantante, musicista, drammaturgo e regista teatrale. Recita nelle matiné del Teatro Diana di Napoli e con la
compagnia Movimenti di scena. Protagonista dei musical Belle e la Bestia, Napoli, 2012-13 e Nightmare before Christmas, Roma, 2013. Con
Teatro C.a.r.a.c.a.s. si dedica al teatro didattico per bambini presso istituti scolastici, siti, musei e scavi archeologici della Campania. Con il maestro
Chartier ha portato in scena vari lavori sia editi come La cantata dei pastori di Perrucci, Nascette ‘mmiezzo ‘o mare di Scarano, che inediti come
Sogno di Natale, La Befana vien cantando, Notte di Natale, Pulcinella e i doni del Natale, Evviva il Carnevale. Come musicista e attore ha
partecipato a corti e webseries: Sirio 13 di Gennaro Monti con Lina Sastri, She - all about you, La mancanza, Melodramma di Vittorio Adinolfi.
Con Massimo Petrucci ha scritto Ho paura, la comica irrequietezza dell’esserci e Il sogno.
FRANCESCO VIGLIETTI è un attore cantante e performer che ha lavorato con i “fari del teatro” napoletano e non solo, da Bruno Garofalo a
Tato Russo, da Antonio Capuano fino a Peppe Barra e allo stesso Gennaro Monti con il quale condivide l’esperienza di Circo Sospeso, spettacolo
che è presente in diversi festival e vincitore del premio “Le parole che ti sfiorano 2015”
SPETTACOLI
visioni di futuro
dal 19 al 24 gennaio
LE CITTÀ INVISIBILI, reading sonoro a cura di Tiziano Panici. Live music Giovanni Di Giandomenico e Francesco
Leineri. Prod. Argot.
Il reading sonoro Le città invisibili da Italo Calvino è un esperimento allo stesso tempo letterario, teatrale e musicale: curato e
interpretato da Tiziano Panici e sonorizzato dalle musiche, eseguite dal vivo da due artisti giovanissimi eppure già molto attivi
nella scena musicale indipendente, Giovanni Di Giandomenico e Francesco Leineri.
Il progetto è nato in occasione della rassegna Il nostro tempo. Racconti di un'epoca attraverso gli autori del '900, realizzato da
Argot Studio presso il Museo Napoleonico di Roma sotto la direzione di Katia Caselli, come uno dei 10 appuntamenti proposti
per l'iniziativa 7 Piccoli Tesori promossa e sostenuta da Zètema Progetto Cultura.
Viene riproposto nella nuova edizione del Roma Fringe Festival per la sezione dedicata alle eccellenze della scena romana
indipendente da Argot Studio nella cornice naturale dei giardini di Castel Sant’Angelo.
«D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda»
Italo Calvino, Le città invisibili
Questa è una delle tante risposte che Marco Polo dà all’ultimo e al più grande imperatore dei Tartari, il Grande Khan. Durante
quella che sembra essere un’eterna partita a scacchi sospesa in un tempo irreale e sterminato, il simbolo del potere, il grande
imperatore, interroga il mercante veneziano per sapere quanto vasto è il suo impero e quante sono le città che lo abitano… ma
non solo… vuole sapere qual è la loro consistenza e quali sono i pensieri dei loro abitanti. Nello scorrere di questo serrato
dialogo, Calvino innesta un sistema simbolico e simmetrico; lucido e matematico: un sistema che conta 55 città, tutte
battezzate con esotici nomi di donna e raggruppate in undici sistemi semiotici che ne raccolgono l’essenza e guidano il lettore
nei vicoli della grammatica del narratore. Fare una riduzione drammaturgica di un simile percorso è impervio: ho scelto di
attraversare il delicato ponte che intreccia la storia del mercante e dell’imperatore senza passare per tutte le stazioni create da
Calvino. In questo percorso la musica di Giovanni di Giandomenico e di Francesco Leineri riempirà i vuoti lasciati
dalle città con la musica: ragionando architetture; costruendo ponti e vallate; misurando ogni pausa come se fosse il tempo di
attraversare una strada. Utilizzando registri classici e suoni elettronici cercheremo di far viaggiare i nostri ascoltatori in un
insieme di possibili città tutte da immaginare.
Tiziano Panici
TIZIANO PANICI, giovane regista e interprete, nato a Roma nel 1985, sceglie da subito di non intraprendere studi accademici ma di perseguire la
sua formazione attraverso l’esperienza diretta sul campo, indagando nuovi percorsi e linguaggi di scena innovativi caratterizzati dall’interazione
della voce e del corpo dell’attore con tecnologie digitali, ambienti sensibili e scenografie virtuali, senza mai perdere interesse verso la parola.
Dedica molte delle sue prime messe in scena alla nuova drammaturgia italiana e straniera. Dal 2010 è responsabile della direzione artistica del teatro
Argot Studio di Roma. Nel 2013 condivide la direzione artistica del progetto Dominio Pubblico.
GIOVANNI DI GIANDOMENICO, pianista-compositore, disobbedisce clamorosamente alla tendenza attuale che conchiude la musica
strumentale d'oggi in forme brevi nel tentativo disperato di rincorrere successi pop superficiali. Diplomato in Pianoforte e in Composizione al
Conservatorio di Palermo, a ridosso del recente ingresso del giovane musico ai corsi superiori dell'Accademia di Santa Cecilia a Roma. Le sue
composizioni sono sorprendenti tentativi di comprendere il presente attraverso la memoria trasfigurata di segni del passato, giganteschi eppure lievi
murales disegnati con mano decisa da graffitista nel segno della più squisita, calviniana leggerezza.
FRANCESCO LEINERI, compositore, pianista, polistrumentista e performer, si diploma in Composizione presso il Conservatorio Santa Cecilia di
Roma. Oltre ad aver lavorato nell’ambito di musica per il teatro, negli anni consolida anche rapporti con diversi interpreti, coi quali continua a
collaborare in formazioni da camera e/o soliste. Molti suoi lavori sono andati in scena ed eseguiti in Italia, Francia, Svizzera, California, Ecuador e
altri paesi. L’Orchestrina e la Free Music Factory sono due collettivi di musicisti da lui formati che da qualche anno eseguono sue musiche sotto la
sua direzione. Se son ciechi fioriranno (2013) è il suo debutto discografico per pianoforte solo.
SPETTACOLI
visioni del futuro
dal 26 al 31 gennaio
ANTIGONE, da Sofocle. Adattamento e regia di Maurizio Panici. Cast in via di definizione. Prod. Argot.
Creonte e Antigone sono le facce di una stessa medaglia e si riflettono continuamente, rinviando il conflitto come in un gioco
di specchi: conflitto eterno tra vecchiaia e giovinezza, maschile e femminile, sfera dell’intimità privata e sua profanazione
pubblica.
Antigone è tragedia dell’oggi, del dubbio e dell’inquietudine, conflitto tra le leggi del cuore e osservanza delle regole, linea di
confine dove l’ideale giovanile si misura con l’acquisita responsabilità.
La struttura stessa della tragedia è distonica: l’impianto drammatico è moderno come in un film («con un impercettibile
sorriso», «le stringe le braccia», «con lo sguardo perduto»…).
La scrittura è epica e nello stesso tempo quotidiana e minima, il conflitto con l’assoluto enorme ma reso in maniera piana,
parlata e non urlata. Tutto è dichiarato, fin dal prologo.
Lo spettacolo racconta la caducità e l’inutile affanno dei “piccoli” protagonisti immersi in un contesto “grandioso” di
insostenibile presenza del destino.
Lavorando in questa direzione, la scenografia, più che uno spazio scenico, è un “segno”, forte e assoluto, la recitazione è tesa
verso l’assoluta sincerità. I gesti sono essenziali e lasciano spazio alla parola che torna così al suo ruolo principe.
La presenza di un coro (filo rosso della Storia che unisce la tragedia dalle origini sofoclee ad oggi) e la musica fortemente
evocativa, contribuiscono a riportare Antigone alla sua forza originaria dopo avere attraversato il quotidiano e il presente.
Maurizio Panici
MAURIZIO PANICI, dopo le prime esperienze sul palcoscenico come attore (Linguaggi, 1991) ha creato nel 1984 l’Argot studio, teatro in cui è
iniziata la carriera di molti autori e attori che si sono poi imposti sulla scena teatrale e cinematografica (fra questi, M. Paolini, A. Latella, V.
Mastandrea). Come regista e produttore ha rivolto grande attenzione alla drammaturgia contemporanea di autori italiani e stranieri e ha affrontato i
testi classici offrendone una lettura moderna (gli shakespeariani Romeo e Giulietta, 1995, e Troilo e Cressida, 1999; Antigone, 1996, 2011, di J.
Anouilh, e la riscrittura di Orestea-Atridi, 1998, 2011). Dopo il pirandelliano I giganti della montagna (2001), ha proseguito il suo percorso artistico
dirigendo una versione musicale di Lisistrata (2003), ha affrontato il mondo poetico e rarefatto di Čechov con Tre sorelle (2004), si è dedicato agli
adattamenti dei film Sinfonia d’autunno (2007) da Bergman e Eva contro Eva (2012) da Mankiewicz; contemporaneamente ha approfondito
tematiche attuali con i testi drammatici Secondo Qoèlet (2006), Processo a Gesù (2010) e con le commedie L’appartamento è occupato! (2007) di
Chevret e Appuntamento a Londra (2009) di Vargas Llosa. Dal 2010 ha girato i docu-film Mediterraneo: una nuova frontiera; Le Repubbliche
marinare (2013) Pietre vive …da Orvieto a Gerusalemme e Il tesoro di Edimburgo (2014). Dal 2011 al 2014 è stato direttore del Teatro Stabile di
Innovazione di Orvieto.
SPETTACOLI
teatr’opera
4, 7, 9, 11 febbraio
LA BOHÈME, di Giacomo Puccini. Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, la poesia Passato è di Vincenzo
Cardarelli. Regia e drammaturgia di Stefania Porrino. Regista collaboratore Carla Carretti. Direzione musicale Silvia
Ranalli. Con Giacomo Aversa, Stefano Bellu, Choi Byungjun, Fabio Carrieri, Alessandro Della Morte, Benedetta
Ferrigno, Luana Imperatore, Jeong Joonkyo, Seoyeon Park. Al pianoforte Eugenio Catone. Prod. Teatro di Documenti
in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Frosinone e il Conservatorio “L. Refice” di Frosinone.
In una versione agile di teatro-opera, La Bohème è il capolavoro pucciniano della gioventù.
La Bohème, citando le parole di Fedele d’Amico, è «un’operazione idealizzante della memoria», una rievocazione nostalgica
della gioventù, della gioia di vivere, di vivere d’arte e d’amore (come Puccini farà dire esplicitamente, alcuni anni dopo, a
Tosca). Rodolfo, Marcello, Schaunard, Colline, Mimì e Musetta sono giovani uomini e giovani donne che si affacciano alla
vita con animo aperto alla speranza e ricchi unicamente del loro entusiastico amore per l’esistenza e che dovranno poi
confrontarsi con l’amara scoperta della realtà concreta fatta di povertà, freddo, fame e malattia, fino al disperato epilogo del
prematuro incontro con la morte che distrugge l’amore e i sogni del futuro.
Queste sono le intenzioni dell’Autore che la regia ha voluto accogliere e sottolineare introducendo il personaggio del Poeta che
recitando i versi di una famosa poesia di Vincenzo Cardarelli, Passato, (come prologo al primo e al quarto quadro) e
apparendo più volte durante l’opera come muta presenza rimembrante - quasi a voler essere lui a dar vita ai ricordi rappresenta l’Autore-Poeta che negli anni della maturità ripensa con immensa nostalgia a quell’età “spensierata” (parola usata
da Mimì, in punto di morte, per definire Rodolfo) irrimediabilmente trascorsa e conclusa.
A fianco del Poeta, per sottolineare ulteriormente il tema del ricordo del passato, una Musetta più matura racconterà con parole
segnate dal distacco degli anni trascorsi, il nascere di quel grande, romanticissimo amore di Mimì e Rodolfo di cui lei stessa,
una delle poche donne pucciniane non destinata a morire di “dipendenza amorosa”, è stata partecipe e commossa spettatrice.
Stefania Porrino
STEFANIA PORRINO si è laureata in Lettere presso l’Università “La Sapienza” e diplomata in Pianoforte al Conservatorio di Musica “S.
Cecilia”. Ha iniziato la sua attività teatrale nel 1980 come regista di lirica e di prosa e dal 1982, dopo aver frequentato il Corso di Drammaturgia di
Eduardo De Filippo, si è dedicata soprattutto alla scrittura teatrale. Vincitrice di concorso nel 1992, è docente di Arte Scenica e di Regia del Teatro
Musicale presso il Conservatorio di Musica di Frosinone.
Come autrice ha firmato una trentina di testi, quasi tutti premiati e pubblicati, andati in scena a Roma, in Italia e all’estero. Ha scritto anche
sceneggiature per la Rai. Nel 2003 ha debuttato nella narrativa con Il romanzo del Sentire - da Atlantide a noi, Edizioni Bastogi. Dal 2006 fa parte
del Direttivo Siad e collabora alla rivista Ridotto. Nel 2013 pubblica, con il patrocinio del Conservatorio di Frosinone, Teatro musicale - Lezioni di
regia, edito da Libreria Musicale Italiana.
SILVIA RANALLI, appena ventunenne si è diplomata in Canto con il massimo dei voti, e ha conseguito a 24 anni la Laurea in Architettura presso
l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma.
Dopo essersi perfezionata sotto la guida di Renata Tebaldi, ha per molti anni affinato, con Antonietta Stella, la propria tecnica vocale e interpretativa
in ruoli da protagonista. Vincitrice di prestigiosi concorsi, ha fatto parte di numerose giurie internazionali di canto. Attualmente, dopo aver svolto
per qualche anno attività didattica presso i Conservatori di Benevento e “Santa Cecilia” di Roma, è docente di Canto presso il Conservatorio di
Frosinone e istituisce periodicamente Master Class sulla Tecnica Vocale ed Interpretativa. Ha collaborato con il Teatro dell’Opera di Roma sempre
nei ruoli principali in Manon Lescaut di Puccini e Adriana Lecouvreur di Cilea. Ha debuttato in Turandot (Liù) a Caracalla e successivamente in
Aida e per molti anni si è esibita in trasmissioni radiofoniche per conto di Radio Rai.
SPETTACOLI
ridi e sorridi
dall’11 al 13 e dal 18 al 20 marzo
IL RIMPASTO, di Daniele Trovato. Regia di Ilaria Manocchio. Con Chiara Acaccia, Corinna Bologna, Stefania
Capece Iachini, Vincenzo Iantorno, Federico Lucidi, Aleksandros Memetaj, Ilaria Manocchio, Roberta Morelli, Valerio
Riondino, Riccardo Toselli, Fabio Versaci. Prod. Nogu Teatro.
La divertente commedia Il rimpasto di Daniele Trovato è stata pubblicata su Sipario-bis e ha vinto nel 2013 il Premio Tragos
per la Nuova Drammaturgia e il Premio Sipario Carlo Terron. Lo spettacolo, messo in scena da Nogu Teatro nel 2015 in
occasione del NOpS Festival, vince la segnalazione per il Gaiaitalia teatrofest 2016, riscontrando grande consenso da parte del
pubblico. Uno spaccato sulla politica italiana in crisi dove le esigenze del paese vengono presto accantonate a favore delle
strategie elettorali. Circondato da Ministri nostalgici, corrotti, arrivisti e cialtroni oltre ad ambigui consulenti alla
comunicazione, il Presidente del Consiglio cerca l’asso nella manica che può fargli ottenere l’ennesima rielezione.
L’inaspettata ancora di salvezza sembra arrivare da una sconosciuta ed esotica pratica giapponese, il Bonji.
Una satira in chiave di farsa, dove il grottesco si mescola a tragici elementi di realtà, descrivendo una classe dirigente italiana
in cui rappresentanza politica e rappresentazione teatrale sconfinano sempre più spesso l’una nell’altra.
DANIELE TROVATO, fa il suo esordio letterario nel 2011 con il romanzo Ali e Corazza per le Edizioni Autodafé, con lo stesso editore nel 2014
partecipa alla raccolta Racconti Mondiali dove vince il premio della giuria, mentre nel 2015 pubblica la raccolta di racconti Filosofavole (Ed.
Smasher). I suoi romanzi e racconti ricevono premi e menzioni ai concorsi Scriviamo Insieme, Albero Andronico e Akmaios. I suoi articoli come
giornalista compaiono sulle testate Lineadiretta24 e AmorRomaMAg con cui collabora in forma stabile occupandosi prevalentemente di cultura,
spettacolo e politica estera. Tra il 2012 e il 2015 i suoi testi per il teatro hanno ricevuto premi e menzioni alle rassegne di drammaturgia Sipario,
Gioacchino Belli, Tragos, Alexandria Scriptori Festival e Teatrando, sono stati inoltre pubblicati sulle riviste Sipario e Perlascena e rappresentati ai
festival Cagliari in.Corto e, nel 2015, NOpS. Collabora come attore con la compagnia Chi è di Scena di Guido Lomoro, per la propria formazione
teatrale e drammaturgica deve ringraziare a diverso titolo Marta Iacopini, Mauro Pini, Sibilla Barbieri e la Libera Università di Alcatraz.
NOGU TEATRO, è un progetto che integra formazione, interpretazione, regia, scrittura, ricerca e innovazione performativa. Si occupa di
laboratori professionali, stage e sessioni di allenamento per attori, produzioni teatrali, eventi culturali e artistici, e progetti rivolti alle scuole medie e
superiori del territorio. Nasce nel 2012 dall'incontro di Cristiano Vaccaro e Ilaria Manocchio, con l'obiettivo di dar vita ad un collettivo artistico
composto da giovani attori o operatori dello spettacolo, che abbia un ruolo attivo nel panorama teatrale italiano. Le sperimentazioni di questi due
anni hanno portato alla creazione di un iter pedagogico e formativo basato su un training fisico e vocale costante, applicato allo studio di testi
teatrali o cinematografici brevi, che permetta all'attore di rimanere allenato e di testare costantemente il suo percorso di fronte al pubblico. Il gruppo
ha partecipato con le sue produzioni a vari eventi e festival. Dal 2013 Nogu organizza il NOpS Festival (Nuove Opportunità per la Scena), rivolto
alle giovani compagnie emergenti che operano nel territorio romano. Il festival si compone di residenze artistiche presso la sala di via Rappini,
laboratori intensivi, collaborazioni con gli autori contemporanei e con le riviste di settore, presentazione di anteprime e spettacoli. La
sperimentazione di un modello organizzativo che rappresenti l’identità del gruppo, invece, ha portato alla creazione di una rivista online
d’informazione teatrale: Interneteatro.
SPETTACOLI
storinventa
dal 6 al 10 aprile
L’IMMORTALE, Gardel, un mito del tango. Drammaturgia e regia di Gaston Troiano. Con Maria Bernardini, Maria
Patrizia Manduchi, Francesca Moro, Valerie Pilia, Annarita Proietti, Tiziana Racco, Mariadele Russo, Tonino Seci di
Murtas, Angela Spagnoletti.
Non esiste un’informazione documentata sulla vita di Carlos Gardel. Non si hanno certezze su possibili amori, figli naturali,
lutti e altri incidenti che non sono mancati ad altri artisti della sua epoca. Con questa messa in scena non c’è nessuna pretesa di
chiarire il mistero, ma nel teatro “tutto è possibile”: attraverso Gardel, saranno ripercorsi tutti quei luoghi e atmosfere - in una
sorta di successione di fotogrammi e di chiaroscuri - che vanno dai vicoli luridi bassifondi all'infima società delle chitarre e dei
coltelli; dai lupanari maleodoranti di profumi a basso costo al romanticismo caldo e trasognante del tango cantato; dall'estrema
vastità dei cieli di Buenos Aires agli ambienti claustrofobici dell'aristocrazia europea; dalla schietta semplicità dell'amore puro
all'ipocrisia rivoltante dell'alta società corrotta e compiaciuta di affogare nell'alcool e nella cocaina. Tutto sempre scandito dal
ritmo del tango. I personaggi della commedia appartengono a un universo fatto quasi esclusivamente di creature vinte, di
puttane e di magnaccia, di malate di tisi, di finti impresari e artisti veri, di antichi tradimenti perdonati e di sofferti ritorni al
primo amore: un eterno gioco d'azzardo dove la vita vale quello che dura: quello che dura una canzone.
GASTÒN TROIANO, diplomato all’Accademia di Arte Drammatica di Buenos Aires, attore, regista, con grande esperienza nell’insegnamento e
nella regia di teatro gestuale, in clown circense e teatrale. Ha lavorato in Argentina, Brasile, Colombia, Cuba, Messico, Guatemala, Ex Jugoslavia,
Spagna, Francia, Svizzera e Italia. Molto diversificata la natura dei progetti sviluppati: di educazione interculturale, di teatro di strada, di clown
circense e teatrale, clownterapia, con comunità Aynara in Latinoamerica e con gruppi zingari in Spagna e Italia.
SPETTACOLI
ridi e sorridi
dal 1° al 26 giugno
M’AMA, NON M’AMA, uno spettacolo di Anna e Carla Ceravolo. Un ringraziamento speciale a Maria Adelaide
Ceraolo. Prod. Teatro di Documenti.
Amore, amor: cosa non si fa per te!
Corteggiamento, innamoramento, schermaglie, tradimenti… la storia dell’amore è vecchia come il mondo. E non v’è luogo al
mondo che sia rimasto indenne.
E allora, alla scoperta di usi e costumi in materia amorosa, il nostro viaggio, che ha origine in un passato remoto, si è inoltrato
verso orizzonti inesplorati alla ricerca di fonti edite e inedite, epistolari, composizioni musicali, perfino materiali scientifici e
molto altro.
Uno spettacolo dove il batticuore tiene il ritmo.
Una allegra e sorprendente scorribanda nell’eterna lotta tra i sessi che si combatte quotidianamente in ogni tempo e ad ogni
latitudine. Tra pene d’amore, strali di gelosia, bollenti spiriti e dubbi atroci. Perché tutti ben sanno che: nessun resiste ai dardi
di Cupido.
ANNA CERAVOLO, autrice, regista. Esordisce con Muri che mette in scena a Milano nel 1992 e che Ugo Ronfani decide di pubblicare su Hystrio
3/96. Terra è il primo testo teatrale che sia stato scritto appositamente per la struttura particolare del Teatro di Documenti, Luciano Damiani lo
mette in scena nel 1997. Da allora ha scritto e diretto numerosi spettacoli.
CARLA CERAVOLO, scenografa, costumista, designer. Ha lavorato per il teatro d’opera e di prosa; il cinema; la televisione. Ha curato
l’immagine di prestigiosi locali milanesi. Ha collaborato con Luciano Damiani dal 1984 fino alla scomparsa del Maestro. Dal 2007 è il direttore
artistico del Teatro di Documenti.
SPETTACOLI PER BAMBINI
grandi e piccini
31 ottobre, 1°, 7, 8 novembre
RACCONTAMI UNA STORIA, di Anna Ceravolo, Carla Ceravolo e Rosa Bianca. Prod. Teatro di Documenti.
“C’era una volta…!”, bastano queste parole, e la magia ha inizio. La magia di essere bambini e di ritornare bambini. La magia
di un lieto fine dopo tante avventure. La magia dell’impossibile che impossibile non è.
Un vento violento e impetuoso minaccia un reame lontano. La bella principessa ha di fronte a sé due scelte: o il sacrificio della
propria felicità, oppure…
Le verranno in aiuto creature incantate e i piccoli spettatori, chiamati a partecipare affinché l’amore e l’amicizia possano
trionfare.
Un mondo fatato, è ancora il luogo più dolce per sognare ad occhi aperti.
Godibile per un’ampia fascia di pubblico.
CONSIGLIATO DAI 4 AGLI 11 ANNI
ANNA CERAVOLO, autrice, regista. Esordisce con Muri che mette in scena a Milano nel 1992 e che Ugo Ronfani decide di pubblicare su Hystrio
3/96. Terra è il primo testo teatrale che sia stato scritto appositamente per la struttura particolare del Teatro di Documenti, Luciano Damiani lo
mette in scena nel 1997. Da allora ha scritto e diretto numerosi spettacoli.
CARLA CERAVOLO, scenografa, costumista, designer. Ha lavorato per il teatro d’opera e di prosa; il cinema; la televisione. Ha curato
l’immagine di prestigiosi locali milanesi. Ha collaborato con Luciano Damiani dal 1984 fino alla scomparsa del Maestro. Dal 2007 è il direttore
artistico del Teatro di Documenti.
SPETTACOLI PER BAMBINI
grandi e piccini
dal 4 all’8 dicembre
QUATTRO PRINCIPI E UN TRONO, uno spettacolo di Anna e Carla Ceravolo e con Francesco Bia e Renato Ferrero.
Prod. Teatro di Documenti.
Prove da superare, decisioni da prendere, sfide da affrontare… la posta in gioco è altissima: il cuore di una principessa che tutti
vorrebbero come sposa e regina. E mentre si intrecciano avventure e colpi di scena, si fanno largo riflessioni dolci e amare
sull’amore e la gloria.
Una fiaba per tutti in cui le emozioni si inseguono con impeto e sorpresa.
Maschere, ombre, canzoni e apparizioni e una poesia senza sosta, sospesa sulle note di un violino suonato dal vivo.
Uno spettacolo che scardina le barriere anagrafiche, che schiude all’immaginazione, ma che nello stesso tempo invita ad
interpretazioni complesse, da scandagliare, su cui discutere. Uno spettacolo dal linguaggio estremamente raffinato, interamente
in rima, immediato e musicale, che fa presa sui più piccoli e diverte e affascina tutti.
Un’esperienza teatrale da condividere, senza distinzione anagrafica.
In orario anche serale, per la gioia di grandi e piccini.
CONSIGLIATO DAI 4 ANNI IN SU
ANNA CERAVOLO, autrice, regista. Esordisce con Muri che mette in scena a Milano nel 1992 e che Ugo Ronfani decide di pubblicare su Hystrio
3/96. Terra è il primo testo teatrale che sia stato scritto appositamente per la struttura particolare del Teatro di Documenti, Luciano Damiani lo
mette in scena nel 1997. Da allora ha scritto e diretto numerosi spettacoli.
CARLA CERAVOLO, scenografa, costumista, designer. Ha lavorato per il teatro d’opera e di prosa; il cinema; la televisione. Ha curato
l’immagine di prestigiosi locali milanesi. Ha collaborato con Luciano Damiani dal 1984 fino alla scomparsa del Maestro. Dal 2007 è il direttore
artistico del Teatro di Documenti.
SPETTACOLI PER BAMBINI
grandi e piccini
16, 17, 23, 24 gennaio, 12, 13 marzo
OGNI FAVOLA È UN GIOCO, (Personaggi in carta e ossa), di e con Piera Fumarola e con Alessandro Belardinelli e
Andrea Di Rienzo. Prod. Teatro di Documenti.
In un villaggio turistico per creature “speciali” abitato da personaggi reali, cartoni animati e burattini, si sviluppano le vicende
fantastiche di questa storia.
Durante la sauna dei sette nani del bosco, un misterioso individuo si appropria dei loro diamanti: è l’inizio di un indagine
surreale e comica, nella quale i bambini saranno resi partecipi interrogando essi stessi i personaggi ospiti dell’albergo:
Pinocchio, il Lupo, Elsa di Frozen, Spiderman, Darth Fener di Star Wars, la Strega di Biancaneve, Rapunzel, ecc…
I personaggi saranno rappresentati come creature umane, con le debolezze ed i problemi che si presentano nel quotidiano; la
conduzione dello spettacolo sarà interattiva, alla maniera di Prilla.
CONSIGLIATO DAI 3 AI 10 ANNI
PIERA FUMAROLA, nasce a Martina Franca, in provincia di Taranto. Nutre la passione per il teatro fin da piccola e trasferitasi a Roma nel 1990
si diploma attrice all’Accademia Pietro Sharoff. Si è specializzata nell’attività di animazione, in particolare nella drammatizzazione di fiabe;
seguono corsi di scrittura teatrale, doppiaggio, stage di clown e Commedia dell’Arte, piccoli ruoli cinematografici, per poi approfondire stabilmente
lo studio del mondo circense. A partire dal 2000 frequenta un laboratorio sperimentale di clown con un gruppo diretto dal maestro Gastòn Troiano
con cui partecipa a numerosi spettacoli quali Caffè clown, Pagare o non pagare, La vera storia della signora delle camelie, La giornata perfetta. Di
recente ha scritto, diretto e interpretato spettacoli interattivi per bambini e ragazzi, come Il topolino di campagna e il topolino di città, Il teatrino di
Prilla, Piccoli SuperEroi e Riccioli d'oro e i tre orsetti.
SPETTACOLI PER BAMBINI
grandi e piccini
13, 14, 20, 21, 27, 28 febbraio
COLOMBINA SI MARITA OVVERO…PULCINELLA INVENTA LA PIZZA!, drammaturgia e regia di Sabrina
Ceccobelli e Franco Lao Tan. Burattini e maschere Teatro per le Perle. Con Sabrina Ceccobelli, Franco Lao Tan,
Flavio D’Aula, Magda Saba. Prod. Teatro per le Perle, Teatro di Documenti.
Sviluppando un tema tipico della Commedia dell’Arte di amori osteggiati e nozze combinate, la storia si sviluppa tra lazzi e
momenti poetici fino a raccontare l’invenzione della pizza ad opera di Pulcinella.
Lo spettacolo si avvale di diversi linguaggi: ombre, teatro d’attore, maschere, burattini, musica dal vivo.
Pulcinella e Arlecchino, servi nella locanda di Pantalone cercano di lavorare sempre meno e mangiare sempre di più.
Colombina e Arlecchino segretamente innamorati chiedono aiuto a Pulcinella per mandare a monte le nozze che Pantalone ha
combinato tra Colombina e il vecchio ma ricco Commendatore.
Lo stratagemma che escogita Pulcinella sarà fonte di esilaranti equivoci che porteranno alla felice risoluzione del problema,
gabbando Pantalone che resta all’oscuro di tutto fino alla fine.
Il pranzo di nozze si rivela però molto oneroso per Pulcinella che oltretutto resta solo a servire in quanto Arlecchino è
felicemente e segretamente seduto al posto dello sposo. Sarà quindi di necessità virtù che Pulcinella dia fondo a tutta la sua
creatività inventando il piatto che si mangia, ben accetto dallo stesso Pantalone che con pochi denari - poco costosi sono infatti
gli ingredienti della pizza - riuscirà a sfamare tutti gli invitati. E come ultimo premio Pulcinella chiederà solo una pizza: quanto
alla farcitura però, non sarà tanto parco…
CONSIGLIATO DAI 4 AI 14 ANNI
SABRINA CECCOBELLI, teatrante dal 1983, indirizza la sua ricerca verso il teatro di figura costruendo macchine sceniche, marionette, burattini,
sagome mobili per il teatro delle ombre, maschere e costumi, muovendosi tra le diverse tecniche artistiche e costruttive, privilegiando il metodo
del riuso e del riciclo nell’ottica della materia che sempre si trasforma. È artista di strada, clown augusto, giocoliere, cantastorie, suona l’organetto
diatonico otto bassi, la chitarra, il flauto traverso, i flauti a becco e il traversiere medievale. È autrice, interprete e regista di spettacoli di figura e
d’attore. Parallelamente sviluppa l’aspetto didattico-formativo del teatro e della musica ideando e conducendo corsi e laboratori integrati teatrali,
musicali e di arti applicate, per tutte le età. È fondatrice assieme a Franco Laotan del Teatro per le Perle.
PROGRAMMA FORMATIVO
CORSI
RECITAZIONE
CORSO FINALIZZATO ALLA MESSINSCENA DI
UN TESTO A SCELTA DEI PARTECIPANTI
a cura di Paolo Orlandelli
Convinti che il modo migliore per imparare a recitare sia quello di vivere dall’interno la realizzazione di uno spettacolo, il
Teatro di Documenti propone un laboratorio di recitazione condotto da Paolo Orlandelli, attore e regista con una spiccata
vocazione all’insegnamento. Il lavoro partirà da esercizi propedeutici alla recitazione e procederà, di concerto con il gruppo di
lavoro che parteciperà al laboratorio, all’individuazione di un testo che si presti alla messinscena.
I partecipanti verranno accompagnati lungo il cammino che porterà all’allestimento ed alla rappresentazione dello spettacolo,
che si avvarrà del contributo degli allievi non soltanto dal punto di vista attoriale, ma anche autorale, registico, musicale,
scenografico ecc., nella logica di un laboratorio inteso nel suo senso più ampio, come fucina di idee ed esplorazione di
molteplici talenti.
PAOLO ORLANDELLI, attore e regista, Premio Vincenzo Cerami 2015 per la regia, si è diplomato attore presso l’Accademia Nazionale d’Arte
Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, e ha approfondito lo studio della voce presso lo “Speech and Voice Centre” di Londra. Si è dedicato subito
alla regia in qualità di assistente e aiuto di autorevoli registi italiani e stranieri. Parallelamente all’attività di attore e regista, si occupa
dell’insegnamento della recitazione e dell’educazione della voce.
DA OTTOBRE 2015 AL 20 GIUGNO 2016
Orario: 18.00 - 20.00
Orario: 20.30 - 22.30
MODALITÀ DI PAGAMENTO:
Pagamento in unica soluzione comprendente iscrizione e saggio finale: 530,00 euro
Pagamento in 3 rate anticipate comprendente iscrizione e saggio finale:
entro il 5 ottobre: 270,00 euro
entro il 1° febbraio: 200,00 euro
entro il 1° maggio: 160,00 euro
In caso di rinuncia alla frequenza le quote versate non verranno restituite
INFORMAZIONI GENERALI
PREZZI DEI BIGLIETTI
Biglietto intero
Over 65, Studenti
Convenzioni, Cral
Scuole di teatro convenzionate
Tessera
€
€
€
€
€
SPETTACOLI PER BAMBINI
Biglietto adulti
Adulti ridotto
Bambini
€ 10,00
€ 9,00
€ 8,00
ABBONAMENTI
6 spettacoli
4 spettacoli
tessera omaggio
Accompagnatore
15,00
12,00
10,00
8,00
3,00
€ 54,00
€ 40,00
€ 12,00
ORARIO DEGLI SPETTACOLI
da martedì a sabato ore 20.45
domenica e festivi ore 18.00
gli spettacoli per bambini iniziano alle ore 15.45
PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI
da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 18.30
tel. 06/5744034 - 06/5741622
cell. 328/8475891
www.teatrodidocumenti.it - [email protected]
Il Teatro di Documenti si raggiunge con i seguenti mezzi pubblici:
Treno: Stazione FS Ostiense, Stazione FS Lido
Metro: B Piramide
Bus: 3 - 23 - 30 - 75 - 83 - 170 - 280 - 673 -716 - 719 - 781