supplemento al numero 75 di ottobre 2003 del mensile di cultura e spettacolo Venezia News - spedizione in A.P. 45% art.2 comma 20/B - legge 662/96 - DCI-VE Il magazine-guida del www.culturaspettacolovenezia.it 02.10 - 22.11 RISONANZE 2003 teatro fondamenta nuove - venezia venezia n e w s a cura di :venews :risonanze Avanguardia emotiva Emotive Avantguard La tesi fondante di «Risonanze» è da sempre quella della necessità di una visione eterodossa delle arti musicali contemporanee. Una tesi sempre caratterizzata dal lavoro sulle complementarietà delle pratiche e dei pensieri musicali: avanguardia nella ricerca espressiva sia di matrice improvvisativa che compositiva, ascolto delle esperienze geoculturali più varie e sempre messe sul piano di un fecondo confronto senza preclusioni identitarie. E infine, ma certamente non ultima, qualità delle proposte come vettore di una emotività finora fortemente recepita dal pubblico della rassegna. di Massimo Ongaro e Stefano Bassanese Ecco quindi sette concerti, con quattro prime italiane, che vogliono sottolineare il procedere dell'indagine sulle pratiche dell’improvvisazione e della scrittura, due tecniche di linguaggio irrinunciabilmente complementari e fecondamente scambievoli; un’indagine apparentemente legata al contemporaneo, ma che è invece patrimonio storico di ogni cultura musicale. L’apertura è affidata all’improvvisazione, con un progetto intitolato “A mao rumorosa”, primo contatto per «Risonanze» con l’interessante ma poco conosciuta scena portoghese (il batterista Marco Franco, il chitarrista Nuno Rebelo e la coreografa ed improvvisatrice Vera Mantero); a seguire, il 14 ottobre, un raffinatissimo percorso musi- cale in chiave jazzistica ispirato dalle musiche dei compositori americani Charles Ives e Louis Moreau Gottschalk interpretato dal quartetto del contrabbassista newyorkese John Lindberg. Quindi, il 26, ci si addentrerà negli impervi sentieri creati dai computer di Masami Akita e Zbigniew Karkowski, per un incontro con insolite concezioni sonore, digitali e analogiche, tra asperità noise e fisicità delle basse frequenze, che faranno risuonare la pietra e il metallo del teatro. Il giorno dopo, jazz all’ennesima potenza con un gruppo rodatissimo, una delle migliori formazioni sulla scena, artefice di linguaggi strutturati e improvvisativi di inusitata freschezza, il quartetto tutto afroamericano di David S. Ware. Per gli ultimi tre concerti si ritornerà a sonorità legate all’uso degli strumento elettronici e del computer: il 7 novembre John Duncan, compositore e performer tra i più significativi nel campo della musica e dell’acustica sperimentale, proporrà il recentissimo lavoro Phantom Broadcasting. Il 19 novembre sarà la volta di Polwechsel (John Butcher, Burkhard Stangl, Michael Moser, Werner Dafeldecker, Christian Fennesz), quintetto che basa il proprio lavoro sull'interscambio di polarità sonore e punti di accumulazione. Infine un progetto speciale, per theremin, elettronica, chitarre e clarinetto, al limite tra musica contemporanea e improvvisazione, che si avvale della presenza di Olga Neuwirth, compositrice tra la più importanti nella musica contemporanea mondiale, assieme a due esecutori di opposta estrazione: la classica per Ernesto Molinari, l’improvvisazione per Burkhard Stangl. «Risonanze» has been always based on the necessity of a heterodox vision of the contemporary musical arts, always characterized by a complementarity between musical practice and thoughts: it is an avant-guardistic expressive research of a improvisation-like as well as compositive matrix; it is a listening to the most various and compared geo-cultural differences with no identity preclusion. And last, but surely not least, it is a quality of the proposals conceived as a means of a sensation which so far has been strongly felt by the audience of the review. Here then we have seven concerts with four Italian previews that underline the way in which the investigation about the skills of improsivation and writing has been carried out, two communication techniques unrenounceably complementary and in a pregnant exchange; it is an investigation linked to contemporary and historical heritage of each musical culture. The ouverture is entrusted to improvisation with a project entitled “A mao rumorosa”; on Oct 14th the quartet of the New Yorker counterbassist John Lindberg follows. On 26th we then will enter the meanders created by Masami Akita and Zbigniew Karkowski’s computers. The day after, jazz will be at the nth potency with David S. Ware’s Afro-American quartet. The last three concerts will bring you back to sonority by electronic and pc instruments: on Nov 7th, John Duncan; on Nov 19th, it’ll be Polwechsel’s turn (John Butcher, Burkhard Stangl, Michael Moser, Werner Dafeldecker, Christian Fennesz); at last a special project with Olga Neuwirth, Ernesto Molinari and Burkhard Stangl. :e :risonanze :amaorumorosa 01 02 Emozioni sonore Suoni ed oltre... Il colore del jazz mediterraneo «Risonanze», rassegna di musica “trasversale”, è giunta alla quarta edizione. L’ idea di Massimo Ongaro, costruire una rassegna che esplorasse territori musicali disparati, ci affascinò fin dall’inizio perché si poneva l’obiettivo di colmare un’assenza storica all’interno del panorama culturale veneziano, la musica cosiddetta “extracolta”. All’uopo, occorreva mettersi in dialettico confronto con l’immagine stereotipata di Venezia luogo eletto alla musica classica e da camera, la città di Vivaldi per intendersi, spesso peraltro saccheggiato da pseudo-operatori culturali locali senza arte nè parte ma con espliciti fini di lucro; dall’altra parte Mestre, città industriale e giovane, da sempre ha avuto la leadership nel territorio veneziano della musica extracolta, conseguendo negli anni un know how tale da portare nei suoi teatri grandi nomi quali Miles Davis, King Crimson e tanti altri e da generare talenti musicali di fama nazionale ed oltre. La proposta di Vortice intendeva rendere possibile l’accesso a questo tipo di musica anche nel Centro Storico, e l’ha fatto portando mostri sacri come Lou Reed e Keith Tippett, Uri Caine, solo per citarne alcuni. In questi tre anni l’Associazione Vortice è riuscita a costruirsi uno zoccolo duro di pubblico sempre più consistente tale da rendere “necessaria” l’esistenza e la prosecuzione della rassegna, operando inoltre a costi molto contenuti, fattore non trascurabile nei frangenti economici in cui si trovano le pubbliche amministrazioni. Vedere teatri pieni con una programmazione fatta di proposte musicali di non sempre facile accesso ci autorizza ad una considerazione: se si portano spettacoli di qualità il pubblico veneziano può essere coinvolto e non è poi così restìo ad andare a teatro come spesso si afferma. Buon ascolto a tutti! Massimo Macaluso Con l’edizione autunnale di «Risonanze» si consolida il percorso di rilancio dello spazio del Teatro Fondamenta Nuove, progetto che ha preso avvio nel febbraio scorso con l’inizio della gestione da parte di Vortice – Associazione Culturale. Ancora una volta la rassegna di nuove musiche contemporanee connoterà l’attività del Teatro consolidando il legame tra lo spazio teatrale, la musica e il pubblico. Il Teatro vivrà inoltre una stagione autunnale ricca di impegni, sia per quanto riguarda gli spettacoli che per quanto concerne la produzione e la formazione. Da ottobre fino a metà dicembre si svolgerà, infatti, il laboratorio di pratica teatrale Fare Teatro, diretto dal regista Giuseppe Emiliani, con gli attori Marcello Bartoli e Mario Valgoi e lo scenografo Graziano Gregori. Il Teatro Fondamenta Nuove metterà a disposizione uno spazio attrezzato per poter sviluppare un lavoro artistico, creando le condizioni affinché gli allievi possano affrontare responsabilmente la messa in scena di un testo teatrale. Ma la stagione autunnale vedrà anche il ritorno della danza, con la direzione artistica di Gennaro Labanca; un chiaro legame con il passato recente del Teatro, da anni luogo privilegiato per l’esplorazione dei percorsi odierni della danza contemporanea. A novembre, la rassegna cinematografica in quattro serate sulla nouvelle vague, con la proiezione di sette film in lingua originale, farà da pioniere ad un uso sempre più vario dello spazio teatrale, avvicinando un pubblico ancora diverso. Vortice e Teatro Fondamenta Nuove continueranno infine la loro politica di accessibilità – in termini di prezzi – per le loro attività, con la possibilità di associarsi e di usufruire di forti riduzioni sui biglietti per tutta la programmazione del 2003 e del 2004; il tesseramento inizierà ad ottobre presso il Teatro stesso. Questo progetto nasce dall'incontro di un habitué di «Risonanze» come il sassofonista palermitano Gianni Gebbia con alcuni dei più affermati improvvisatori della scena portoghese: il batterista Marco Franco ed il chitarrista Nubo Rebelo (autore dell'inno dell'Expo di Lisbona). Rebelo e Franco sono tra i principali animatori della scena musicale improvvisata della loro nazione ed accompagnano regolarmente le performance di danzatori che lavorano sull'improvvisazione quali Mark Tompkins e Steve Paxton. In questa occasione i tre ospitano la coreografa ed improvvisatrice Vera Mantero, considerata una delle più rappresentative artiste della "nueva dança" portoghese. Già nel 2000 Vera Mantero ha creato una coreografia su musiche di Rebelo e Franco per il Ballett Gulbenkian di Lisbona. Il chitarrista Nuno Rebelo ha sempre avuto una particolare sensibilità per i rapporti tra la musica e le altre manifestazioni artistiche attraverso l'improvvisazione, dal teatro al cinema alla danza; tra i tanti musicisti con cui ha collaborato ricordiamo il compianto Peter Kowald, Shelley Hirsch, Michael Moore o Le Quan Ninh. Anche il batterista Marco Franco è Responsabile del Servizio Iniziative Culturali del Comune di Venezia 03 una figura nota nell'ambito dell'improvvisazione, suonando anche il sax e collaborando con artisti del calibro di Gunther Müller, Carlos Zíngaro o Carlos Bechegas. Di Gianni Gebbia, uno dei più originali e cosmopoliti jazzisti italiani, ricordiamo le collaborazioni con tantissimi nomi quali Heiner Goebbels, David Moss, Otomo Yoshihide, Fred Frith, Jim O’Rourke, Louis Sclavis, Evan Parker, Antonello Salis, Lee Ranaldo, esperienze che confluiscono in un approccio sonoro privo di confini, che sa trarre dalla lezione della grande improvvisazione europea degli anni '70 le coordinate per una libertà senza condizioni, ma che non dimentica le radici mediterranee, l'ironia, il colore, la melodia che fanno parte del dna di ogni musicista italiano. Ascolti: Nuno Rebelo e Marco Franco On the Edge Raka, 2001 Gianni Gebbia Arcana Major/Sonic Tarots Session Stereosupremo, 2001 - Gianni Gebbia Body Limits Splasc(h), 1996. Web: nunorebelo.com.sapo.pt www.malox.com/giannigebbia A Mao Rumorosa giovedì 2 ottobre ore 21.00 Teatro Fondamenta Nuove 02:Sounds and beyond… With the Autumnal edition of «Risonanze» the trend of raising the bidding of the space of Teatro Fondamenta Nuove consolidates itself, a project that started last February with the new management by Vortice – Associazione Culturale. Once again, the review of the new contemporary music will characterize the theatrical activity and underline the link between theatrical space, music and audience. Further, Fare Teatro, the theatrical practice workshop directed by director Giuseppe Emiliani, will be on until the end of December. The Autumn Season will also sign the coming back of dance with Gennaro Labanca’s artistical direction. In November, the cinematographic review about nouvelle vague will be on for four evenings when seven films in original language will be shot. 03:The colour of Mediterranean jazz This project has been developed thanks to the encounter between such a habitué of «Risonanze» as the Palermitan saxophonist Gianni Gebbia with some of the most known improvisator of the Portuguese stage: drum-man Marco Franco and guitarist Nubo Rebelo (author of Lisbon Expo’s hymn). Rebelo and Franco are the main animators of the improvisation musical stage of their country and regularly accompany the performances of such dancers working on improvisation as Mark Tompkins and Steve Paxton. On this occasion, guest star will be the choreographer and improvisation-woman Vera Mantero, one of the most representative artists of the Portuguese "nueva dança". :e :risonanze :lindbergkarkowskimerzbow 04:Polychromatic suggestions for Lindberg’s counter-bass Counter-bassist John Lindberg is one of the most terrific and charismatic musicians and composers of the creative scene. His new quartet is a further development of his own continuous research about the American tradition (and not only that): Lindberg’s last album, entitled Ruminations Upon Ives And Gottschalk, is a very personal reflection on the inheritance that these two great composers have left; it is a reflection that draws a suite in seven movements that from time to time takes some of Gottschalk and Ives’s suggestions, such as the capability of exploring the sounds of various places, the humour or the unforeseeability of the approach to the musical matter. Which can be possible thanks to trumpet-man Baikida Carroll, to saxophonist and flautist Steve Gorn and to the delicious drum Susie Ibarra. 04 Suggestioni policromatiche per il contrabbasso di Lindberg Collaboratore in passato di grandi jazzisti come Anthony Braxton, membro del mitico String Trio Of New York, il contrabbassista John Lindberg è uno dei musicisti e compositori più lucidi e emozionanti della scena creativa. Forse gli spettatori più fedeli di «Risonanze» ricorderanno un suo memorabile concerto proprio al Teatro Fonda- menta Nuove in quartetto con il trombettista Wadada Leo Smith, il sax di Larry Ochs e la storica batteria di Andrew Cyrille. Questo nuovo quartetto è un ulteriore sviluppo della continua ricerca di Lindberg sulla tradizione della musica americana (e non solo): il nuovo disco si chiama infatti Ruminations Upon Ives And Gottschalk ed è una perso- nalissima riflessione sull'eredità che questi due grandi compositori hanno lasciato, una riflessione che disegna una suite in sette movimenti, affresco di grande fascino e sottigliezza che di Gottschalk e Ives coglie di volta in volta alcune suggestioni, quali la capacità di esplorare i suoni di svariate geografie, lo humour o l'imprevedibilità dell'approccio alla materia sonora. Questo grazie anche agli straordinari compagni di viaggio, il trombettista Baikida Carroll, il sassofonista e flautista Steve Gorn e la deliziosa batteria di Susie Ibarra, musicisti capaci di ampliare la tavolozza timbrica del gruppo a sonorità orientali, alle suggestioni delle vecchie marching bands, tra malinconica poesia e guizzi di libertà improvvisativa. Un disco e un progetto di grande ambizione quindi, che vedono il contrabbassista condurre la musica at- traverso momenti di grande lirismo e spiritualità (grazie anche ai flauti indiani di Gorn e alle percussioni filippine della Ibarra), ma anche attraverso ipnotici loops ritmici e squarci solistici che si accendono di blues e di libertà. Perché il modo migliore di omaggiare la tradizione è quello di rinnovarla attraverso la propria sensibilità e in questo John Lindberg dimostra una maturità e un'intelligenza davvero uniche. Ascolti: John Lindberg Ruminations Upon Ives And Gottschalk Between The Lines, 2003 - John Lindberg The Catbird Sings Black Saint, 2000 Susie Ibarra Trio Songbird Suite Tzadik, 2002. Web: www.johnlindberg.com www.susieibarra.com John Lindberg Quartet martedì 14 ottobre ore 21.00 Teatro Fondamenta Nuove 05 05:Music and the machines Two of the bravest artists of the international electronic scene hide themselves under the name of MAZK: they are the Japanese Masami Akita (more known as Merzbow) and the cosmopolitan Zbigniew Karkowski – who lives in Tokyo – already a protagonist of the 2002 Spring edition of «Risonanze». The duet with Merzbow – who is too a no-compromising artist – is a voyage through the dark sides of our souls rather than a trip through the dark alleys that their pc's creates: it is a meeting of sound, digital, and analogical conceptions of the physicality of the low frequencies, those that make the stone and metal of the theatre resound, those that insinuate themselves in our tummy and oblige us to measure ourselves with sound in a way which is not taken for granted and which put us, the audience, into discussion. Music and the machines Sotto il nome MAZK si celano due tra i più coraggiosi artisti della scena elettronica internazionale, il giapponese Masami Akita (più noto con il nome di Merzbow) e il cosmopolita – risiede a Tokyo – Zbigniew Karkowski, già protagonista a «Risonanze» nella primavera 2002 di un concerto che ha allargato i confini della percezione sonora, allo stesso tempo shockando e entusiasmando gli spettatori, inchiodandoli alle sedie con un muro di suono cui non si poteva rimanere indifferenti. Il duo con Merzbow – anch'egli artista che non conosce compromessi – è un viaggio attraverso le oscurità del nostro animo prima ancora che attraverso gli impervi sentieri che i computer dei due creano: è un incontro tra concezioni sonore, digitali e analogiche, tra le asperità noise e la fisicità delle basse frequenze, quelle che fanno risuonare la pietra e il metallo del teatro, quelle che si insinuano nella pancia e ci obbligano a rapportarci con i suoni e i rumori in modo mai scontato, mettendoci in gioco continuamente come ascoltatori. Si tratta di un'esperienza senza confini, priva delle distinzioni tra arte "alta" e "bassa", che si avvale della tecnologia, dei software, ma che ama anche scoprirne le possibili impreviste de-utilizzazioni, che quindi corre sul filo del continuo rovesciamento concettuale tra strumento e risultato, tra rumore e suono, tra tecnologia e istinto! Due maestri assoluti della sperimentazione elettronica, un luogo ideale per fare risuonare onde, materiali e corpi... da non perdere! Ascolti: Masami Akita & Zbigniew Karkowski Mazk Tigerbeat 6, 2001. Web: hatomasamune.easter.ne.jp/ merzbow www.fylkingen.se/f_karkowski www.sensorband.com MAZK domenica 26 ottobre ore 21.00 Teatro Fondamenta Nuove :e :risonanze :wareduncan 07 06 The black soul of sound Note di segnali ed emozioni Nel corso delle sue edizioni «Risonanze» ha dato spesso spazio a maestri assoluti del jazz, da Dave Douglas a David Murray, da Marc Ribot a Hamid Drake, da Wadada Leo Smith a Don Byron. Nel quartetto di David S. Ware i "giganti" sono praticamente tutti i membri del gruppo (il giovane batterista Guillermo E. Brown è una vera promessa) e la musica che ne scaturisce è un flusso talmente denso e coinvolgente che non si esagera a vederci dentro scorrere tutta la tradizione della musica nera. Nato nel 1949, David S. Ware è dotato di un inconfondibile timbro al sax tenore, un suono che sembra un torrente inarrestabile di fuoco; sin dagli anni '70 ha collaborato con la scena creativa di New York, da Sam Rivers a Cecil Taylor, raggiungendo poi «All’interno dei suoi progetti Duncan offre infiniti punti di vista e variazioni senza mai concedere, agli altri e soprattutto a se stesso, di cullarsi troppo a lungo in un suono o in uno stato d’animo, sorprendendo in continuazione le aspettative e lasciando sempre il dubbio che qualcosa stia per cambiare, che qualche equilibrio stia per spezzarsi: è un modo di affermare la complessità dell’esistenza, di sottolineare che non è mai possibile rifugiarsi/annullarsi in una certezza, un modo di cercare i limiti per trarne uno slancio, una sfumatura, una ferita.» Così Daniela Cascella sintetizza bene sulla rivista «BlowUp» l'incredibile universo artistico dell'americano John Duncan (nato nel 1953 a Wichita, Kansas, ma da qualche anno residente in Italia), personaggio che è cresciuto nell'ambito della performing-art, studiando con Allan Kaprow, incentrando poi i propri interessi verso mondi estremi quali quello della pornografia (per cui crea colonne sonore che «sono una inquietante collezione di Codici Morse registrati dalle onde corte, percussioni rituali e gemiti estatici che vengono mixati su più tracce e trattati in modo da formare un drone sessuato e topografico»). Nella sua produzione discografica troviamo i rapporti con la scienza, con l'energia, il rompere la materia per rivelare la sua struttura, per analizzare il carattere dei suoi elementi e pervenire all'essenza della sostanza stessa, privilegiando il lavoro sulle onde corte. Ed è una composizione esclusivamente di onde corte con un trattamento minimo del suono anche Phantom Broadcast, il lavoro che Duncan presenta al pubblico di «Risonanze»: al posto degli oscuri riferimenti di partenza di alcune sue opere precedenti, qui Duncan ha maturità e successo proprio alla guida del quartetto a proprio nome. Con lui infatti ci sono il contrabbasso di William Parker, probabilmente il musicista che più di ogni altro è riuscito in questi ultimi anni a promuovere e sviluppare la straordinaria potenza della black music, il pianista Matthew Shipp, vincitore del Top Jazz promosso dalla rivista «Musica Jazz» per il 2002 e instancabile sperimentatore delle intersezioni tra improvvisazione e musica elettronica, oltre al versatile Guillermo E. Brown alla batteria. Dai primi anni '90 il quartetto – alla batteria si sono alternati anche Whit Dickey e Susie Ibarra – ha registrato un notevole numero di dischi, tanto da ottenere anche l'attenzione di una major come la Columbia, solitamente non troppo propensa a rischiare su artisti di non facile impatto presso il largo pubblico. Nella travolgente musica del quartetto confluiscono influenze e echi di maestri quali Charles Lloyd, John Coltrane, Rahsaan Roland Kirk, Sonny Rollins (di quest'ultimo Ware ha recentemente offerto una entusiasmante rilettura della leggendaria Freedom Suite), la formazione più tradizionale del jazz moderno si apre a trecentosessanta gradi guardando sia ai grandi insegnamenti della tradizione che alla più libera spontaneità, con il sassofono che esplode in mille suoni, dai sovracuti al puro soffio, passando per passionali accensioni melodiche. Il quartetto di David S. Ware è una delle più emozionanti formazione del jazz dei nostri giorni. Ascolti: David S. Ware Quartet Freedom Suite Aum Fidelity, 2002 - David S. Ware Quartet Corridors and Parallels Aum Fidelity, 2001 David S. Ware Quartet Go See The World Columbia, 1998 - Matthew Shipp Equilibrium Thirsty Ear, 2003 - William Parker Raining On The Moon Thirsty Ear, 2002 Web: www.aumfidelity.com/david-s-ware www.matthewshipp.com David S. Ware Quartet lunedì 27 ottobre ore 21.00 Teatro Fondamenta Nuove estratto una serie di suoni incredibilmente potenti e trascendenti da quello che è forse in origine un segnale funzionale come i dati del traffico aereo o qualcosa di vago come un radiotelegrafo RTTY (una forma sofisticata di crittazione, anche se non impossibile da decifrare). Questi suoni elettrici, che in origine sono dei disturbi del codice, sono stati stesi in stati quasi armonici, gassosi e articolati, in lunghi riverberi, così che appaiono sia come onde corte, 06:The black soul of sound Born in 1949, David S. Ware is endowed with the unmistakable timber of a tenor sax, a sound that is like an unstoppable fire-torrent. Ever since the 1970s, he has collaborated with the NY creative scene, from Sam Rivers to Cecil Taylor, reaching his maturity and success as leader of the homonymous quartet. With him there are also William Parker on the counter bass, probably the only musician that in these years has been able to promote and develop the extraordinary power of black music, pianist Matthew Shipp, 2002 winner of the Top Jazz award promoted by the magazine «Musica Jazz», and the never-tired experimenter of the intersection between improvisation and electronic music, beside the versatile Guillermo E. Brown on the battery. 07:Notes of signals and emotions ma possono anche sembrare uno di quei brani epici che caratterizzano il minimalismo degli anni '60. Questi riferimenti permangono attraverso la composizione come cicli organici e fluttuazioni, per quello che una rivista autorevole come «The Wire» ha definito “un lavoro bellissimo e mozzafiato". Ascolti: John Duncan Infrasound-Tidal Allquestions, 2003 - John Duncan Phantom Broadcasting Allquestions, 2002 John Duncan Tap Internal Touch, 2000 Web: www.johnduncan.org John Duncan «Phantom Broadcast» venerdì 7 novembre ore 21.00 Teatro Fondamenta Nuove «In his projects, Duncan offers thousands point of views and variations never letting himself and other people cradle in sounds or moods too much, always surprising expectations and making people doubt whether things are changing or balances are breaking: this is a way to affirm the complexity of existence, to underline the fact that it is not possible to recover/annihilate, and to look for the limits in order to find an impulse, a shade, a wound». This is how Daniela Cascella, journalist of «BlowUp», synthesizes the incredible artistic universe of the American John Duncan, in whose production we find the relationship between sciences and energy, and the breaking of matter to reveal its structure privileging the work on short wave. :e :risonanze :polwechselfenneszneuwirth 08:The soft touch of music In few years, Polwechsel has been turned into the reference point of the most researched creative music: Werner Dafeldecker, a count bassist and an electronic musician in an never-ending development, Michael Moser, violoncellist that pivots inside the universe of contemporary music, Burkhard Stangl, a guitarist, and the saxophonist John Butcher, who is also one of the milestones of English jazz and improvisation. If to these four names we add the name of one of the Knights of Electronic Music, Christian Fennesz, we have a project that enters the textures of sound to bring it back with each shades, variegating it, colouring it, making it cold, and warming it according to routes that go along the subtle thread of writing and improvising. 09:Author improvisation It is not usual to have a chance to appreciate a shecomposer, and one of the most interesting and brilliant of the last years, on the stage side by side with other extraordinary musicians, immerse in the magic of the sound improvisation, of the music that raises from creativity and develops into a process and a structure in the same moment in which it is created. In this special project and as an Italian preview, Olga Neuwirth (born in Graz in 1968) will present a new production for the unusual timber made with guitar, clarinet, electronic and theremin – a fascinating instrument that manages to be vintage and futuristic at the same time – accompanied by such two exceptional musicians as Burkhard Stangl and Ernesto Molinari. 08 Il tocco lieve della musica In pochi anni il nome Polwechsel è diventato un punto di riferimento per la musica creativa più ricercata: un contrabbassista e musicista elettronico in continuo fermento come l'austriaco Werner Dafeldecker (fondatore della Durian Records), un violoncellista che spazia a trecentosessanta gradi all'interno dell'universo della musica contemporanea come Michael Moser, un chitarrista come Burkhard Stangl, uno dei nomi storici del jazz e dell'improvvisazione inglese come il sassofonista John Butcher (partner di Derek Bailey e di Butch Morris). Se a questi quattro nomi aggiungiamo quello, amatissimo e seguitissimo, di uno dei paladini dell'elettronica come Christian Fennesz, abbiamo un progetto che entra nei tessuti del suono, in ogni sua fibra – come in una vecchia pubblicità di un detersivo – e ce la restituisce in ogni sua sfumatura, variandola, colorandola, scaldandola e raffreddandola secondo percorsi che attraverso un sottilissimo intreccio tra scrittura e improvvisazione – in particolare quest'ultima assume un valore centrale in questo progetto. Paesaggi che si muovono lentamente, impercettibili ma implacabili trasformazioni del suono, gocce che sembrano staccarsi dal soffitto di una grotta sen- 09 Improvvisazione d’autore suale per scivolare piano su un vetro o una pietra preziosa, allungamenti fino al limite dell'orizzonte, la luce che rimane sulla superficie dell'acqua, isole che vengono avvolte come nel lavoro dell'artista Christo cui è espressamente ispirato il loro disco Wrapped Islands. La musica di Polwechsel fa vibrare le corde più intime, unisce la malinconia di una chitarra con il soffio pneumatico dell'aria che sfugge al sassofono, il cigolio del violoncello che si fa drone attraverso continue e ricercatissime manipolazioni elettroniche, è musica che nel momento stesso in cui sembra disumanizzarsi nel ronzio di una stazione orbitante abbandonata, svela invece la natura più umana del suono e avvolge con una lenta e mesmerica seduzione. Un viaggio al confine del tempo e dello spazio, emozionantissimo! Ascolti: Polwechsel e Fennesz Wrapped Islands Erstwhile, 2002 - Fennesz Endless Summer Mego, 2001 - Polwechsel Polwechsel 2 Hat[Now]Art, 1999 Web: www.fennesz.com Polwechsel - Fennesz mercoledì 19 novembre ore 21.00 Teatro Fondamenta Nuove Non capita certo tutti i giorni di potere apprezzare una compositrice, tra le più considerate e interessanti degli ultimi anni, sul palco accanto ad altri straordinari musicisti, immersi nella magia dell'improvvisazione sonora, della musica che scaturisce dalla creatività e diventa processo, struttura, nel momento stesso della sua creazione. In un progetto speciale, in prima italiana, Olga Neuwirth (nata a Graz nel 1968) presenterà una nuova produzione per l'inusuale timbrica di chitarra, clarinetto, elettronica e theremin – strumento affascinante che riesce ad essere vintage e futurista al tempo stesso – accompagnata da due musicisti d'eccezione come Burkhard Stangl e Ernesto Molinari. La Neuwirth ha studiato tra Vienna, Parigi e San Francisco; tra i suoi lavori ricordiamo i due concerti che il festival di Salisburgo del 1998 le ha dedicato nell'ambito della «Next Generation», il successo mondiale della composizione Clinamen/Nodus del 2000, scritta per Pierre Boulez e la London Symphony Orchestra. L'interesse per le immagini e il cinema è testimoniato da un recente lavoro di teatro musicale sul film Strade Perdute di David Lynch, ma in arrivo ci sono anche un concerto per pianoforte e altri progetti. Anche l'improvvisazione ha un ruolo centrale nel suo mondo sonoro e questo nuovo lavoro a fianco di Stangl e Molinari – che già in passato hanno collaborato con lei – si annuncia come una sorta di cilindro magico da cui possono uscire stelle scintillanti e continue sorprese. Ascolti: Olga Neuwirth Clinamen/Nodus Kairos, 2003 - Olga Neuwirth Opera "Bählamms Fest" Kairos, 2003 Web: www.olganeuwirth.com www.stangl-taller.at/STANGL/ STANGLS/burkhard Neuwirth - Stangl - Molinari sabato 22 novembre ore 21.00 Teatro Fondamenta Nuove :risonanze :infopoint RISONANZE autunno 2003 Comune di venezia Assessorato alla Cultura Cultura e Spettacolo Vortice Associazione Culturale Ministero dei Beni CulturaliDipartimento dello Spettacolo Provincia di VeneziaAssessorato alla Cultura I.U.A.V. – Senato degli Studenti Fondazione Cassa di Risparmio di Venezia Direzione Artistica Massimo Ongaro e Stefano Bassanese Organizzazione Massimo Ongaro e Fabrizio D’Oria Ufficio stampa e accrediti Enrico Bettinello [email protected] :ilprogramma 02 Giovedì 2 ottobreoctober2003 ottobre A MAO RUMOROSA Vera Mantero (voce) Nuno Rebelo (chitarra) Gianni Gebbia (sax e flauto) Marco Franco (batteria e sax soprano) In collaborazione con Zo Culture Catania Prima italiana Teatro Fondamenta Nuove Venezia ore 21.00 14 Martedì 14ottobreoctober2003 ottobre ore 21 JOHN LINDBERG QUARTET Baikida Carroll (tromba, flicorno) Steve Gorn (flauti di bamboo, sax soprano, clarinetto) Susie Ibarra (batteria, percussioni, gongs) John Lindberg (contrabbasso, composizioni) Teatro Fondamenta Nuove Venezia ore 21.00 Il magazine-guida del ottobreoctober2003 26 Domenica 26 ottobre ore 21 MAZK Zbigniew Karkowski Masami Akita (Merzbow) (elettronica) Prima italiana Teatro Fondamenta Nuove Venezia ore 21.00 ottobreoctober2003 27 27 ottobre Lunedì ore 21 DAVID S. WARE QUARTET David S. Ware (sax tenore) William Parker (contrabbasso) Matthew Shipp (pianoforte) Guillermo E. Brown (batteria) Teatro Fondamenta Nuove Venezia ore 21.00 07 novembrenovember2003 Venerdì 7 novembre ore 21 JOHN DUNCAN “PHANTOM BROADCAST” John Duncan (elettronica) Teatro Fondamenta Nuove Venezia ore 21.00 19 novembrenovember2003 Mercoledì 19 novembre ore 21 POLWECHSEL FENNESZ John Butcher (sax soprano e tenore) Werner Dafeldecker (contrabbasso, laptop) Michael Moser (violoncello) Burkhard Stangl (chitarre) Christian Fennesz (laptop) Prima italiana Teatro Fondamenta Nuove Venezia ore 21.00 22 novembrenovember2003 Sabato 22 novembre ore 21 OLGA NEUWIRTH BURKHARD STANGL ERNESTO MOLINARI Olga Neuwirth (theremin, voce) Burkhard Stangl (chitarre, elettronica) Ernesto Molinari (clarinetto) Prima italiana Teatro Fondamenta Nuove Venezia ore 21.00 Comune di Venezia Cultura e Spettacolo Tel. 041-2747609 www.culturaspettacolovenezia.it BIGLIETTI Ingresso € 10,00 Ridotti € 8,00 Soci Vortice € 6,00 Studenti IUAV ingresso gratuito (ritiro inviti presso il Senato degli Studenti fino ad esaurimento posti) Informazioni e prenotazioni: Tel. 041-5224498 [email protected] PREVENDITE Presso il Teatro Fondamenta Nuove un’ora prima degli spettacoli Supplemento al periodico Venezia News, n. 75 Ottobre 2003 - Anno VII Aut. del Tribunale di Venezia n. 1245 del 4/12/1996 Venezia, 27 settembre 2003 un progetto a cura di Massimo Macaluso Servizio Iniziative Culturali redazione web Roberto Ranieri e Michele Savorgnano tel. 041-2747605/08/15/14/18 www.culturaspettacolovenezia.it [email protected] :venews magazine-guida di venezia e del veneto Direttore responsabile Massimo Bran INFORMAZIONI Associazione Culturale Vortice [email protected] www.provincia.venezia.it/vortice Teatro Fondamenta Nuove Cannaregio 5013 - Venezia Tel. 041-5224498 www.teatrofondamentanuove.it Ottobre 2003 - Anno II Impaginazione Elena Rotoli Teatro Fondamenta Nuove Redazione a cura di Alberto Zava Testi a cura di Enrico Bettinello, Massimo Ongaro e Fabrizio D’Oria Traduzioni Stefania M. Maci Recapito redazionale Dorsoduro 3297/a - 30123 Venezia tel 041-2410133/fax 041-2417357 <[email protected]> Stampa Tipografia Nuova Jolly di Bastianello Ivano V.le dell’Industria 28 Rubano (Pd) Tel. 049-8977030 © Edizioni Venezia News di M. Bran :carnet :ottobre2003 MOSTRE Dal 2 al 5 ottobre FONDAMENTA Venezia città di lettori L’edizione 2003 ha per tema e titolo Senza più e punta il dito verso il progressivo venir meno, in un Occidente opulento e soddisfatto, di una prospettiva consapevole e costruttiva del futuro Campo Sant’Angelo Venezia Info Ex Libris tel. 011-5216419 www.fondamenta.it CONFERENZE Info tel. 041-5205854 Fino al 31 ottobre LA POESIA NELL’IMMAGINE, L’IMMAGINE NELLA POESIA L’esposizione viene caratterizzata dall’incontro di due livelli espressivi distinti, le carte artistiche di Paolo Gubinelli e la poesia di Maria Luisa Spaziani; i versi d’amore per la natura creano qui un rapporto di contiguità e interdipendenza di segni con le realizzazioni visive dell'artista maceratese. Dal 4 ottobre al 30 novembre Da lunedì al venerdì ore 15.00-18.00 BRUCE CHATWIN sabato ore 10.00-13.00 e 16.00-19.00 Fotografie Ingresso gratutito per tutti i visitatori L’evento trova una collocazione naturale muniti di biglietto FS non scaduto di in uno dei filoni tematici più cari a «Fon- validità con destinazione Venezia S.L. e damenta», quello dedicato al “luogo”, e per i titolari della carta Amicotreno e alle sue nuove declinazioni reali e imma- loro accompagnatori ginarie. Bruce Chatwin infatti è stato uno Palazzo Albrizzi dei più enigmatici scrittori-viaggiatori del Cannaregio 4118 - Venezia XX secolo, eccezionale documentatore Info tel. 041-5232544 visivo delle sue esperienze di viaggio, poi variamente confluite nelle sue opere Fino al 2 novembre PITTURA PAINTING Museo Correr 1964-2003 Piazza San Marco - Venezia da Rauschenberg a Murakami Info tel. 041-5225625 In concomitanza e in collaborazione con La Biennale di Venezia - 50a EsposiFino al 5 ottobre OPEN 2003 zione Internazionale d’Arte. Art and the Cinematic Vision La mostra vuol ripercorrere attraverso 6° Esposizione Internazionale gli anni della Biennale dal ‘64 a oggi la di Sculture ed Installazioni ricerca pittorica, la sua esclusione o la L’esposizione viene realizzata parallelasua celebrazione. Oltre 40 opere da mente alla 60a Mostra Internazionale di Rauschenberg a Fontana, da Guttuso a Arte Cinematografica di Venezia. Kiefer, da Polke a Hume Sviluppando ed estendendo all’arte il te- Museo Correr ma di “visione cineamtografica”, è stata Piazza San Marco - Venezia selezionata una numerosa rappresentan- Info tel. 041-5225625 za di scultori in grado di indirizzare alle loro opere i diversi atteggiamenti e con- Fino al 2 novembre LA BIENNALE DI VENEZIA fini dell’immaginario cinematografico 50° ESPOSIZIONE Lido di Venezia INTERNAZIONALE D’ARTE Venezia Padiglione Croazia Info ArteCommunications Artisti espositori: tel. 041-5264546 B. Cvjetanovic e A. Opalic Piano terra Fino al 10 ottobre LINEA DI GRONDA Padiglione Portogallo Letture e progetti Primo piano per il bordo della laguna Palazzo Fortuny Lungo la Gronda Lagunare, nel tratto San Marco, 3780 - Venezia compreso tra il Porto Commerciale e l’Ae- Info tel. 041-5200995 roporto, si stanno realizzando e prevedendo attrezzature di grande importanza Fino al 2 novembre urbana e territoriale. Nel loro insieme, co- BALEST stituiscono un patrimonio di dotazioni co- Opere 1971-2003 Un’attenta selezione di 25 opere, alcumuni a Mestre e Venezia, che, una volta portato a compimento e aggiunto a quel- nedi grandi dimensioni, illustra lo lo già esistente, sarà in grado di reggere il straordinario percorso artistico, dagli anni ‘70 ad oggi, di Corrado Balest, confronto con quelli delle più importati uno tra i Maestri della pittura contemcittà Italiane ed Europee poranea veneziana ore 11.00-19.00 Chiuso il lunedì Ca’ Pesaro-Galleria Internazionale Ingresso libero/Free entrance d’Arte Moderna Sala espositiva piano terra S. Croce 2070 - Venezia Centro Culturale Candiani Info tel. 041-5240695 Piazzale Candiani, 7 - Mestre (Ve) Info tel. 041-2386111 Fino al 2 novembre LUIGI CANDIANI 1903-2003 Fino al 26 ottobre CORNELL CAPA Retrospettiva nel centenario della Grande fotografo del genere umano, franascita tello di Robert, Cornell Capa ha dedicato il Omaggio al pittore che ha dato il nome suo sguardo attento e compassionevole al- al centro culturale mestrino in occasione la causa dell’umanità, contribuendo in mo- del centenario della nascita do fondamentale alla scrittura di una vera ore 9.00-13.00/16.00-20.00 e propria storia visiva del secolo scorso Chiuso il lunedì ore 10.00-18.00 Chiuso il sabato Ingresso libero/Free entrance Ikona Gallery International Sala espositiva terzo piano School of Photography Centro Culturale Candiani Campo del Ghetto Nuovo, Piazzale Candiani, 7 - Mestre (Ve) Cannaregio 2909 - Venezia Info tel. 041-2386111 S P E T TA C O L I AT T I V I T À D I D AT T I C H E NET ISOLA A MAO RUMOROSA Mercoledì 15 ottobre Opportunità di accedere ad Internet assistiti da operatori esperti 17.00-21.30 (da mar. a sab.) su prenotazione Centro Culturale Candiani Area New Media Piazzale Candiani, 7 - Mestre (Ve) Info tel. 041-2386121 Vera Mantero (voce) Nuno Rebelo (chitarra) Gianni Gebbia (sax e flauto) Marco Franco (batteria e sax soprano) In collaborazione con Zo Culture Catania Prima italiana “Risonanze Autunno 2003” Ingresso/Ticket € 10,00/8,00 ore 21.00 Teatro Fondamenta Nuove Cannaregio, 5013 - Venezia Info tel. 041-5224498 MASSIMO SOMENZI LABORATORI DIGITALI Ciclo di corsi di Word, Excel, Access, PowerPoint-Publisher, creazione siti, javascript, Flash, lavori su CD-ROM e Manipolazione di video digitali. Centro Culturale Candiani Area New Media Piazzale Candiani, 7 - Mestre (Ve) Info tel. 041-2386113 Fino al 26 ottobre FAMIGLIE AL MUSEO IV EDIZIONE Musei Civici Veneziani Come si partecipa I biglietti si acqui-stano alla biglietteria del Palazzo Ducale di Venezia (tutti i giorni 9/17.30) o del Centro Culturale Candiani di Mestre (10/17.30 - chiuso i lunedì ). I biglietti sono disponibili, fino a esaurimento, a partire dal lunedì precedente la domenica in cui viene svolta l’attività. Quanto costa Il costo dei laboratori e delle visite guidate è di € 3,00 a persona. Informazioni:Ufficio per le Attività Educative dei Musei Civici Veneziani, tel. 041-5236830 (lun./ven., 9/14) MUSEO CORRER Domenica 12 e 19 ottobre Caccia al tesoro ore 16.00 CA’ REZZONICO, MUSEO DEL SETTECENTO Domenica 5 e 19 ottobre L’affresco ore 16.00 MUSEO DEL VETRO DI MURANO Domenica 5 e 19 ottobre Percorso Gioco ore 16.00 MUSEO Di STORIA NATURALE Domenica 5, 12, 19 e 26 ottobre Sulle tracce del dinosauro: il gioco dell’esploratore ore 16.00 CA’ PESARO Galleria Internazionale d’Arte Moderna Domenica 12 ottobre La Terza Dimensione - Laboratorio di scultura dal vero ore 16.00 Domenica 12 e 26 ottobre Alla scoperta della luce. Tecniche e segreti nelle rappresentazioni artistiche tra Otto e Novecento ore 16.00 W.A. Mozart, Integrale delle sonate per pianoforte. Parte Prima Sonata in Do maggiore KV279, Sonata in Fa maggiore KV280, Sonata in Si bemolle maggiore KV281, Sonata in Re maggiore KV284 “Festival Galuppi-I luoghi di Baldassare” Ingresso/Ticket € 18,00/13,00 ore 20.45 Salone da Ballo-Ca’ Rezzonico Dorsoduro, 3136-Venezia Info tel. 041-5221120 Domenica 5 ottobre I CRODAIOLI DI BEPI DE MARZI Sabato 18 ottobre La fede, la terra, la gente Con la partecipazione di A. Benedettelli con il Corno delle Alpi “Festival Galuppi-I luoghi di Baldassare” Ingresso/Ticket € 30,00 (il prezzo del biglietto è relativo al trasporto di andata e ritorno con mezzo privato e visita guidata) ore 16.00 Isola di San Francesco del Deserto Venezia Info tel. 041-5221120 SONIG TCHAKERIAN DAVID SYLVIAN Fire in the Forest Tour 2003 David Sylvian (voce, chitarre, tastiere) Steve Jansen (batteria, percussioni) Takagi (luci, video-art) “Musica e Linguaggi” Ingresso/Ticket € 30,00/25,00 ore 21.00 PalaFenice Isola del Tronchetto - Venezia Info tel. 041-962205 Venerdì 10 ottobre TRIO LEONARDO Flauto, viola, arpa Musiche di C. Debussy, A. Jolivet, M.M. Buendia, A. Piazzolla, D. Zanettovich “Festival Galuppi-I luoghi di Baldassare” Ingresso/Ticket € 18,00/13,00 ore 20.45 Salone da Ballo-Ca’ Rezzonico Dorsoduro, 3136-Venezia Info tel. 041-5221120 Domenica 12 ottobre Musiche di N. Paganini (I 24 Capricci) “Festival Galuppi-I luoghi di Baldassare” Ingresso/Ticket € 18,00/13,00 ore 20.45 Salone da Ballo-Ca’ Rezzonico Dorsoduro, 3136-Venezia Info tel. 041-5221120 Mercoledì 22 ottobre GRUPPO DI STRUMENTI ANTICHI “PARIDE E BERNARDO DUSI” Canzoni strumentali della Scuola Lombardo-veneta fra Cinquecento e Seicento “Festival Galuppi-I luoghi di Baldassare” Ingresso/Ticket € 18,00/13,00 ore 20.45 Salone da Ballo-Ca’ Rezzonico Dorsoduro, 3136-Venezia Info tel. 041-5221120 Sabato 25 ottobre ORCHESTRA ACCADEMIA DI SAN GIORGIO SERGEJ KRILOV Musiche di G. Tartini (Sonata in Sol minore “Il trillo del diavolo”), J.S. Bach (Concerto n. 2 in Mi maggiore BWV 1042), B. Bartok (Divertimento per archi (1939)) “Festival Galuppi-I luoghi di Baldassare” Ingresso/Ticket € 18,00/13,00 ore 20.45 Salone da Ballo-Ca’ Rezzonico Dorsoduro, 3136-Venezia Info tel. 041-5221120 ACCADEMIA VIVALDIANA Integrale delle Sonate da Camera di Baldassare Galuppi dai manoscritti di Stoccolma. Prima esecuzione in tempi moderni “Festival Galuppi-I luoghi di Baldassare” Ingresso per invito ore 16.00 Chiesa di Santa Caterina Isola di Mazzorbo - Venezia Info tel. 041-5221120 Martedì 14 ottobre Domenica 26 ottobre MAZK Zbigniew Karkowski Masami Akita (Merzbow) (elettronica) Prima italiana “Risonanze Autunno 2003” Ingresso/Ticket € 10,00/8,00 ore 21.00 Teatro Fondamenta Nuove Cannaregio, 5013 - Venezia Info tel. 041-5224498 JOHN LINDBERG QUARTET Giovedì 2 ottobre LA STAGIONE ARMONICA Musiche di T.L.de Victoria (Officium Defunctorum per la morte dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria - 26 febbraio 1603) Dir S. Balestracci “Festival Galuppi-I luoghi di Baldassare” Ingresso/Ticket € 18,00/13,00 ore 20.45 Chiesa di Santa Maria della Pietà Venezia Info tel. 041-5221120 Baikida Carroll (tromba, flicorno) Steve Gorn (flauti di bamboo, sax soprano, clarinetto) Susie Ibarra (batteria, percussioni, gongs) John Lindberg (contrabbasso, composizioni) “Risonanze Autunno 2003” Ingresso/Ticket € 10,00/8,00 ore 21.00 Teatro Fondamenta Nuove Cannaregio, 5013 - Venezia Info tel. 041-5224498 Lunedì 27 ottobre DAVID S. WARE QUARTET David S. Ware (sax tenore) William Parker (contrabbasso) Matthew Shipp (pianoforte) Guillermo E. Brown (batteria) “Risonanze Autunno 2003” Ingresso/Ticket € 10,00/8,00 ore 21.00 Teatro Fondamenta Nuove Cannaregio, 5013 - Venezia Info tel. 041-5224498 ■