Editoriale di Stefano Rossi DIGITALE CONTRO ANALOGICO Da quando è stato inventato il Cd (e, poco prima, la registrazione digitale) la diatriba è aperta: è meglio il buon vecchio vinile o il Compact Disc? Oggi poi nella discussione si è inserito un nuovo elemento, il famigerato Mp3. Andiamo un po' indietro. Ogni sistema di registrazione – e quindi di riproduzione – ha i suoi pro e i suoi contro. Per quanto riguarda il vinile – ovvero l'analogico – il vantaggio più importante rispetto al digitale è che il segnale resta com'era, ovvero analogico Ogni suono (o rumore... chi ha orecchie per intendere, intenda...) è formato da onde sonore che sono continue, non spezzettate come accade nel digitale. In questo senso la fedeltà al suono originale è rispettata. Ma ci sono anche limiti notevoli nella registrazione e riproduzione analogica, soprattutto se il budget è limitato... Limiti di risposta in frequenza, distorsione e separazione dei canali stereo. Per fare un esempio, paragoniamo il suono alla luce: se si guarda una lampadina che lampeggia lentamente si vede subito che si accende-spegne-accende-spegne. Ma se si è in grado di accendere e spegnere la stessa lampada decine e decine di volte ogni secondo, l'effetto non si noterà più, la lampadina in questione sembrerà sempre accesa. In verità le cose non sono così semplici (c'è anche il fatto che il filamento anche se lo si accende e spegne non fa a tempo a raffreddarsi eccetera eccetera) ma non complichiamo le cose. Alla stessa maniera il campionamento di un segnale digitale sull'analogico viene effettuato – in un cd – 44 mila 100 volte al secondo, il che ci permette una risposta in frequenza notevole, senza che si avvertano chiari segni di “falsificazione” del segnale. Gli orecchi più fini però dicono di avvertire la differenza. Può darsi, ma i vantaggi non si riducono alla risposta in frequenza. Il Cd ha una capacità dinamica superiore al vinile, un rumore di fondo nettamente inferiore (con santa pace degli amanti della classica...) e, infine, anche una robustezza che il vinile si sogna. La discussione si sta spostando adesso sull'Mp3, un tempo tanto vituperato dai puristi e ora “quasi” accettato: esistono addirittura amplificatori a valvole con l'alloggiamento per l'i-Pod. L'unico vantaggio dell'Mp3 è la dimensione dei file musicali, circa dieci volte inferiore – per una qualità accettabile – ai “maledetti” Wav che vengono utilizzati nei Cd audio, grazie a un algoritmo di compressione che non danneggia “sensibilmente” il segnale. I lettori con le cuffiette quindi vanno benissimo in Mp3: gli auricolari difficilmente hanno una risposta in frequenza estesa o capacità dinamiche notevoli. Qualcuno un giorno mi ha fatto una battuta interessante: e se questo tentativo di ritorno dell'Lp fosse dettato dal fatto che non si può copiare o, meglio, clonare come i cd o i file audio? N O ine I S agaz I m V D 003 2 . 9 N 0 A 008 03 del 3. Pensavalle D N - Ottobrde. 2G. N° 8/tore: Daniele U SO - N° 56Bassano o Rossi - Eidtzi Studio (iVllaR) e (VI) 5 Van iudic fan a Bl b. AnnoAut. Tri sabile: StCeover : Anadnroeva Officineo (VI) - A.I)L-oMGrCury (VI) on as Lag i (V a br sp oC DJD - L. Mar re ReGrafica diver: Osvald becchi (VIs) gow) - G.hoto by Am o t t P a e o l R C G ) ( Dire n a V Ico I) - Ilari Battista artor (T ssi (V I) - A. - L. S : S. R.oNicolli (VDjDax (VI) e n o i z Redania (VI) - BFedin aka Du D. WWW.SOUNDANDVISION.IT ON I S te VI D a A N rp s N D litte U S O ing br a Un nuovo sito pensato per i giovani, non più banale, ma in grado di soddisfare le esigenze di chiunque. Un mix di contenuti provenienti dal mondo di tutte le arti, nessuna esclusa: recensioni, interviste, progetti. Ed anche la possibilità di vincere biglietti per i concerti dei vostri gruppi preferiti. UN PROGETTO ESCLUSIVO ED INNOVATIVO…DA CONDIVIDERE! PER UNA CORRETTA IGIENE MENTALE E’ CONSIGLIABILE CONSULTARE IL SITO ALMENO 3 VOLTE AL GIORNO COSTANZA “Sonic Diary” SoundRece by DjD Casa discografica : Zero Killed Music Web: www.costanza.tv LATE OF THE PIER “Echoclistel Lambietroy Ep” Casa discografica : Emi Web: www.lateofthepier.com Nel lavoro dei LOTP si ritrovano disseminati fra un ritornello strappacoro e la batteria in 4/4 tutti gli elementi per far divertire i clubbers alternativi degli ultimi tempi: melodie azzeccate, parti cantate che ricordano Kapranos dei Franz Ferdinand e ritmo alto,adatto alle discoteche. Focker è infatti da interdersi come una hit nel suo senso più alto, con l’elemento di novità (il tappeto di tastiere) che si sposa alla perfezione con la melodia catchy e trascinante allo stesso tempo tanto da convincere Erol Alkan a produrre il primo album (intitolato “Fantasy Black Channel”) che Boys Noize a remixarli. La musica della giovane band non è di certo nulla di nuovo per chi è abituato alle sonorità new rave à la Klaxons o Mistery Jets ma è una conferma che questo genere non era un fuoco di paglia, ma è cresciuto e cammina sulle sue gambe.(Cardigans, Franz Ferdinand ), che sentendo alcune canzoni di Atkins per la prima volta le disse che la sua musica gli ricordava quelle bambole bellissime, ma che allo stesso tempo sono un po' inquietanti. E effettivamente “Neptune City” è un album che incanta e rattrista, la cui musica riesce a mettere insieme felicità e inquietudine. THE BLAKES “The Blakes” Casa discografica : LightInTheAttic Web: myspace.com/theblakes “Who's this? This shit is good!” se lo dice un veterano come Iggy Pop c’è da stare attenti a questo trio in arrivo da Seattle per conquistare l’Europa. In bilico fra il southern rock sincero dei Kings Of Leon di “Aha Shake Heartbreak”, certi momenti più dark alla BRMC prima maniera, l’omonimo esordio del trio unisce ai precedenti riferimenti linee melodiche power pop che attraggono e che si fanno cantare. Neorock rinato sull’onda dei White Stripes, ma più maturo, frutto dei tempi e stratificato di riferimenti. L’unica pecca è che forse arrivano un po’ fuori tempo massimo, malgrado siano un’affiatata combo che arriva al primo album dopo un sette pollici e un Ep. Diciamolo subito, Costanza non sembra italiana. La sua musica pare infatti uscita da qualche studio di Londra, New York o Los Angeles. Invece di cognome fa Francavilla, è nata a Roma nel 1976 e dovrebbe essere motivo di orgoglio nazionale almeno per chi ama (o ha amato) Tricky, il trip hop, i Massive, Truby, Portishead e tutto il fumo che ci gira intorno. Riassumendo: qualche anno fa costanza va ad un concerto di Tricky, lascia un demo al batterista dell’ex Massive Attack e il giorno dopo viene chiamata da Tricky in persona per registrare “Vulnerable” che non sarà un capolavoro come “Maxinquaye” ma neanche un disco da usare come sottobicchiere. Poi fonda la propria etichetta si trasferisce a NY e mette in piedi uno studio di registrazione. Da quello studio esce con questo Sonic Diary. quindici tracce che come si diceva all’inizio non hanno nulla di italiano, piene di palpitazioni elettroniche, betas ipnotici, tematiche politiche e attitudine diy. A unire il tutto, un po’ di paranoia, tanta passione per la musica evocativa e una capacità artistica degna di questo nome. Scordatevi allora la Tatangelo o Antonacci. Ma anche Subsonica e Afterhours. Costanza è musicista a se: canta con voce suadente, compone privilegiando le basse frequenze e ipnotizza con melodie incantatrici. Lasciatevi quindi sedurre. Sarà un piacere. Da cui però dovrete anche disintossicarvi perché i 15, finali, minuti di Coming Home possono causare dipendenza. DRIVE-BY ARGUMENT “Drive-By Argument” Casa discografica : LizardKing Web: www.drivebyargument.co.uk C’era una volta un gruppo che suonava robustissimo rock sintetico. Erano gli anni novanta e si chiamavano Apollo 440. Dopo 4 album e un capolavoro (“Electro Glide in Blue”, del 97), scomparvero dalle scene rintanandosi nei loro Apollo Studios. Oggi, da quelle sale escono i Drive By Argument, scozzesi che pubblicano il loro primo disco con la produzione di Howard Gray. Dieci tracce di scoppiettante disco rock elettronico o, come la band stessa le definisce, "four to the floor unhappy hardcore", con bassi grassi e potenti, trucchetti sintetici, sciabolate di chitarre e una voce drammatica che sa tanto di Cure. è nato a Verona il primo centro dedicato esclusivamente alle batterie qui trovi set completi e personalizzati Ludwig, i modelli Vistalite, Legacy, Centennial Inoltre accessori, bacchette, hardware, abbigliamento, merchandising, gadgets tutto rigorosamente Ludwig è anche libreria musicale Circonvallazione Oriani 2B/C - 37122 VERONA - Tel 045.9236859 Fax 045.9580082 WWW.FCMUSIC.IT - [email protected] - WWW.MYSPACE.COM/FCMUSICSTORE di Ilaria Rebecchi Storia dei miti del Rock "Ho sempre avuto il disgustoso bisogno di essere qualcosa di più di un essere umano.. “ David Bowie Divinità della metamorfosi artistica, David Robert Jones (8 Gennaio '47) è "la tela nera su cui la gente ha impresso i propri sogni", l'azzardato innovatore e sperimentatore del rock moderno, la star che ha reso il rock globale contaminandolo con teatro, mimo, danza, cinema e arti visive. David Bowie, più semplicemente. Cresciuto nelle sfavillanti ed eteree atmosfere della "Swingin'London" di Beatles, Rolling Stones, Who e Pink Floyd, durante gli studi come grafico pubblicitario si appassiona alla musica cantando e suonando il sax in piccole band underground, a cavallo tra gli influssi folk dylaniani, blues e tentazioni psichedeliche statunitensi, fino a pubblicare il primo omonimo album nel '67, acerbo e poco impegnato. Due anni dopo nella perfetta collocazione storica del primo sbarco sulla Luna, nasce "Space Oddity", tra l'incipit sinistro e perso, un ritornello struggente, il mellotron mefistofelico e spassoso e dissonanze ammiccanti, perfetta coda-eco del kubrickiano "2001: Odissea nello spazio": la prima ballata glam-rock che farà da caposolido dello stile intero di tutta la produzione di Bowie. L'omonimo album non è però all'altezza del singolo, ma Bowie è astro in ascesa, e trova ispirazione nell'incontro col mimo-ballerino Lindsay Kemp, dal quale assimila voracemente l'intensità drammatica e teatrale di ogni movimento, e con Mick Ronson, iniziando la seconda strada evolutiva: da folkman al rocker ambiguo del capolavoro "The Man Who Sold The World" ('70), tra sonorità aspre, bassi prorompenti e c h i t a rre s c i ab o l a n t i a d accompagnare la voce qui strozzata di David. L'organo orientaleggiante, il riff armonioso e le percussioni coinvolgenti fanno la fortuna della stessa title track dell'album (ripresa in versione grunge dai Nirvana), nello spazio tra l'hard-rock funambolico dei Led Zeppelin ("Black Country Rock" e le perversioni sonore Velvet Underground memori di "Width Of A Circle". "Hunky Dory" (1971) è manifesto del glam-rock con travestimenti fantascientifici, tutine spaziali e rossetto che fanno di Bowie l'icona dell'avanguardia m o d a i o l a . At m o s f e re p o p spensierate miste al folk e alle sonorità misteriose dei VU, a celebrare il mito americano attraverso una galleria di ritratti da Lou Reed a Frank Zappa. Bowie splende nell'Olimpo della musica tra la "Changes" lounge d'avanguardia, e la ballata immaginifica "Life On Mars", tra voce esaltante e arrangiamento orchestrale da manuale, a racchiudere la società dei costumi attraverso gli occhi di una giovane che fugge da essa ri f u gi a n d o s i n e l l a fi n z i o n e cinematografica. Bowie è maschera che si reinventa a seconda di ciò che la critica vuole, di ciò che l'innovazione subodora e di ciò che può incantare meglio, discostandosi così dall'autocelebrazione del rock pacifista. E' su quest'onda di sperimentazione metamorfica che nasce il più grande capolavoro in cui B ow i e d ive n t a l ' a l c h i m i s t a cesellatore di un personaggio a metà tra un alieno ed un attore, in una s o r t a d i f u m e t t o t ra s h fantascientifico e truccato, protagonista del concept album “The Rise And Fall Of Ziggy Stardust And The Spiders From Mars”. L'ascesa ed autodistruzione di un rocker ultramoderno, che cade sulla terra, diventa divinità per una sola stagione, fino a ripiombare nel nulla dell'anonimato. E' il teatro nel teatro, la celebrazione dell'opera tutta di Bowie, sulla scia del quarto d'ora di celebrità warholiano, della parodia del divismo stesso, della società dell'immagine; Ziggy incarna gli stereotipi della scena rock, tra Mick Jagger e Jim Morrison. Il messaggio verrà talmente assimilato da rendere immortale lo stesso personaggio, paradossalmente, in una realtà che supera la finzione scenica imponendola così al mondo fino a farla prevaricare su tutto. The Spiders From Mars suoneranno rock similpunk e ballate tenere, il tutto celebrato dallo stile glam, di chitarre affilate, archi pomposi e voci eccessive per parodie semi-serie. Ziggy, uomo delle stelle, è invocato dalla ballata leggendaria “Starman”, “Hang Yourself” ispirerà la celebre “God Save The Queen” dei Sex Pistols. Infine la title-track esalta la fine dell'immaginario messia musicale, tra chitarre gracchianti a C’è un uomo delle stelle che aspetta in cielo, Vorrebbe venire ed incontrarci ... ma pensa che potrebbe impressionarci sottolineare l'orda di fan famelici, in una specie di suicidio del rock'n'roll, tra riflessioni sullo star system e sulla fuggevolezza della vita. Nasce l'ambiguità del rocker, che si trucca e veste come una diva consumata, produce “Transformer” dell'amico Lou Reed e “Raw Power” degli Stooges di Iggy Pop, dichiara la propria bisessualità in diretta televisiva, e lancia “Alladin Sane” (gioco di parole per A Land Insane), un mix di realtà post-atomiche e malinconie. E' il funerale sarcastico del glam rock, officiato da un osservatore decaduto, regale e ferito, che si scruta e capisce che il glam è finito, gesto reso tangibile nell'ultima data del tour in cui, con un gesto plateale, fa morire sul palco Ziggy Stardust e scioglie i suoi Spiders From Mars. L'arte imita la vita e la crea, il mago determina la morte delle sue creature per non restarvi schiacciato sotto, il re del glam rock capisce che il pubblico potrebbe sotterrare l'idolo tanto velocemente quanto l'aveva esaltato, e lo anticipa, spiazzandolo e divenendo manager di sé stesso. Nel 1974 esce “Diamond Dogs”, tra horror e ispirazioni alla Orwell, la cui celebre copertina raffigura visivamente la transizione fantascientifica di Bowie, mezzo uomo e mezzo cane, e le cui storie raccontano di sopravvissuti a catastrofi atomiche che hanno ridotto l'uomo a stolto essere senza forma, in session caotiche e terrore del futuro tecnologico. Dell'album colpirà alla lunga il singolo “Rebel Rebel”, un po' Stones e del tour la scenografia apocalittica di Jules Fisher, tra navicelle spaziali e grattacieli in rovina, su cui troneggerà Bowie in cima ad una gru. Un nuovo dandy smarrito e più chic, che centra la propria attenzione nell'America musicale, tra disco-music, r'n'b e funky, vivo anche nel successivo “Young Americans” ('75), tra piano e sax in evidenza, celebrato dalla critica, per i nobili esercizi distile tra vocalità sopraffine e session altissime, seppur inaridito nei testi. Trasferitosi a Los Angeles vive tra pusher e solitudine, fino a che nacque “Station To Station” ('76), che partorirà il nuovo personaggio di Bowie, il Duca Bianco, tra pantaloni neri, capelli impomatati, aristocrazia alienata dalla paranoia urbana ed un mix di chitarre, elettronica, sintetizzatori alla Kraftwerk e black music, a cui seguirà la versione live due anni dopo, ancora superiore. Ospite sul palco, l'amico Iggy Pop, col quale Bowie si ritroverà a Berlino per ricominciare a volare. E' la scena musicale dell'elettronica ad ispirarlo, in cinema espressionista di Lang, il cabaret brechtiano e la nuova dimensione pittorica tedesca, e da qui l'ispirazione per la celeberrima trilogia berlinese “Low-HeroesLodger”, frutto della collaborazione con Brian Eno. Eno fungerà solo da coaudivatore nel sodalizio per il primo capitolo, “Low” ('76), album strumentale in cui la voce è pennello discenario sonoro definito. Da esso verranno estrapolate “Sound And Vision” tra batterie costanti e glaciali sintetizzatori, e la lunga “Warszava”, asettica e dotata del canto senza parole a rievocare le lingue balcaniche. “Low” sarà uno degli album più importanti della scena nurock mondiale, nonché anticipazione d i “ H e ro e s ” , t ra a m b i e n t , allucinazioni sintetiche e vibrazioni con spiragli di ottimismo. “Heroes”, la mitica title track, è la canzone in cui si sposano hardcore e glam-rock, beat e surrealismo, l'album più melodico per Bowie, forte di una voce a tratti straziante e pia, altissima nel disperato grido doloroso tra le macerie di un mondo alla rovina, il fallimento disilluso d e l l ' u o m o ro m a n t i c o, l a rassegnazione, la volontà ("we can be heroes, just for one day.. though nothing will keep us together..."), la metafora della storia di due amanti berlinesi ostacolati dal noto Muro, la consapevolezza che quell'amore finirà nel momento stesso in cui verrà vissuto. Seguirà “Lodger”, album del '79, anticipatore dei loop nella ricerca della casualità della composizione, e pieno di esperimenti etnico-dance-elettro-rock di cui Peter Gabriel e Kate Bush saranno d eb i t o ri . L' e s i l i o b e rl i n e s e trasformerà l'artista malato in uomo maturo, tra cinematografia e musica sperimentale e più che mai ispirata. “Scary Monsters /And Super Creeps” s a r à l a c o n gi u n z i o n e t ra l'abvanguardia tedesca e al successiva propensione per la popdance, di cui “Ashes To Ashes” sarà il fulcro, nella riproposizione delle disavventure del Major Tom, in rintocchi aspri del synth ed eco altisonanti e stranianti, per il cui videoclip il genio sarà travestito da clown allucinato. Memorabile. La carriera degli anni '80 verrà caratterizzata da troppi flop discendenti, con il commerciale “Let's Dance” ('83) come raro episodio memorabile, di cui “Modern Love” e la cover di Iggy Pop “China Girl” sono gli elementi maggiori. Poi la collaborazione con i Queen in “Under Pressure”, la colonna sonora del film “Christiane F., noi i ragazzi dello zoo di Berlino”, e la partecipazione, tra gli altri, in “Furyo”, film di Nagisa Oshima con l'assoluta soundtrack di David Sylvian “Forbidden Colours”, l'album “Tonight” del 1984, il duetto con Mick Jagger in “Dancing In The Street” e con Pat Metheny per “This Is Not America” sono i momenti migliori di questo nefasto decennio poco ispirato. “Black Tie White Noise” ('93) sembra la celebrazione del neo-nato matrimonio con la modella somala Iman Abdulmajid, tra carillion ed atmosfere personali, free-jazz, house e soul music, in un connubio nuovamente riuscito. Così sarà anche “The Buddha Of Subsurbia”, colonna sonora dell'omonimo film di Kureishi. Bowie si dedicherà anche ad attività differenti: come editorialista del Modern Painters, benefattore con Eno, Bono, Watts, McCartney e Townshend, pittore-scultore e nuovamente attore nei panni di Andy Warhol nel “Basquiat” di Julian Schnabel. Nel '95 esce “Outside”, album in cui, con Brian Eno, Bowie si appassiona alle aggiornate tendenze della sperimentazione elettronica e rock, in particolare riferimento ai Nine Inch Nails, con i quali suonerà in tour, e all'estetica ora cyber-punk-virtuale. Desolazione e crimine come estremizzazione del declino sociale i t e m i c a ri a l l ' a r t i s t a n e l l a composizione dell'album, il cui s p u n t o n a rrat ivo d e s c ri t t o nell'allegato “Diario di Nathan Adler” indaga nelle storie di 7 personaggi ai margini della società, in America, tra scippi, misfatti e crimini. Mitico il singolo macabro ed inquietante “Hearts Filthy Lesson", colonna sonora del thriller “Seven”, una folgorante ballata industriale. “Earthling” è la manifestazione del non ritorno al passato e del tuffo in nuovi orizzonti sonori, tra drum'n'bass e jungle music, di cui la nota “Little Wonder” anche senza sonorità tali da poter gridare al nuovo rinascimento, denota la nuova veste da deejay ultra moderno e chic dell'artista, abilissimo a capire le migliori tendenze musicali del momento. Basta trasgressioni, e passato: ora David è uomo d'affari, benefattore interessato, che si distacca dalle mostre fotografiche a lui dedicate, e che con “Hours” di fine secolo torna alle ballate classico-nostalgiche, e con “Heathen” (2002) recupera modernariato elettronico per un album sul paganesimo e sul rapporto con Dio. Il successivo “Reality” col suo show interattivo a mo' di p re s e n t a z i o n e i m p e ri a l e i n mondovisione cinematografica non spopolerà, tra cover poco animose e simil-canzoni passate. “Il rock è la più grande espressione artistica di questo secolo. Ma io amo anche creare personaggi, la narrativa, gli scenari. Così sono attratto da più direzioni allo stesso tempo, e cercare di tenere tutto in equilibrio nella mia mente è un lavoro maledettamente difficile”: con questa dichiarazione si potrebbe definire l'essenza della stessa opera dell'artista dagli occhi ipnotici e differenti, tra metamorfosi, collaborazioni, avanguardia, cinema e teatro, glorificazione e distruzione delle proprie opere. Imponente, creativo, assoluto, impenetrabile, irriverente, paurosamente dandy e meravigliosamente kitsch, re dell'arte totale, della realtà polivalente, del mutamento sociale, dell'evoluzione musicale. THE BEST secondo www.velvetgoldimine.it 2006 - OUTSIDE E' davvero incredibile quanto questo grande artista sia capace nel gioco d'azzardo, abilissimo nell'estrarre la carta strabiliante anche quando la partita si fa di routine. La copertina, un autoritratto in perfetto stile espressionista, fa immediatamente intuire in quale film stiamo entrando. Outside è il capolavoro, dopo anni incerti, ma pieni di intuizioni, che ha fatto da colonna sonora agli incubi di molti fans e ne ha anche segnato il cuore, perché condensa in settanta minuti tutto l'immaginario bowiano, senza concedere quasi nulla alla sensazione del già ascoltato. L'atmosfera di riferimento è quella delle sonorità industrial di gruppi come i Nine Inch Nails (ai quali Bowie si affiancherà nella parte americana del tour di questo album), che qui viene elevata ad livello a volte insuperabile, privata degli elementi più gratuitamente rumorosi, e resa a modo suo più melodica e cantabile. E' un'opera moderna, nel senso filosofico del termine, perché quasi scardina le convenzioni del suo abituale contesto. E il contesto è Bowie, è Ziggy, è il Duca Bianco. Il pretesto narrativo, concepito come un'opera aperta, priva di una reale e definitiva conclusione, è un detective e un omicidio. In una tessitura piena di vuoti, il suono riempie quello che dell'azione manca. Brian Eno lascia una traccia evidente nell'apparato sonoro, pieno di elettronica, cacofonia, sintetizzatori, ma Bowie è il vero artefice di questo mostro. Un mostro dilaniato di dolore, di urla e di disperazione, di esistenza vissuta in un qualche modo al limite. Si passa dalle cadenze ossessive della title-track (riesumata dal repertorio live dei Tin Machine), all'industria pesante di Hearts Filthy Lesson, dalla drammatica quasi-sinfonica A Small Plot Of Land, alla martellata Hallo Spaceboy, ennesima reminescenza del Maggiore Tom, come a voler dire che il glam-rock oggi si può realizzare solo così, vestito di stracci, e poi il drum'n'bass che sta sotto a Voyeur Of Utter Destruction, all'omaggio alla grande disperazione di Scott Walker in The Motel, forse la più bella love-song scritta da Bowie, e poi i ritmi vuoti persi nella catastrofe di We Prick You, di I'm Deranged, di Thru' These Architets Eyes e la conclusiva Strangers When We Meet, già cantata in Buddha Of Suburbia, e qui interpretata come un crooner che canta del suo amore in mezzo alle macerie. Un rilievo particolare va dato ai testi, impiegati come un coacervo imprevedibile di colori, immagini, emozioni, storie, nella migliore tradizione bowiana, figlia degli esperimenti di cut-up di William Burroughs. Se una volta Bowie, aprendo l'album Ziggy Stardust, ci raccontò che ci rimanevano solo cinque anni da vivere (Five Years) qui davvero sembra che il sesto anno sia giunto, in questo grande affresco fatto di rossi fiamminghi e di neri espressionisti. E' un album che si presta a un ascolto sinestetico, a volte decisamente corporeo, perché coinvolge davvero tutti i sensi, per l'illimitato spazio che offre a chi lo ascolta. La band che lo accompagna merita una particolare menzione, tutti davvero al top delle loro prestazioni e percepibili nel loro coinvolgimento in questo progetto. Se il consiglio posto sul retro della copertina di Ziggy Strardust era "to be played at maximum volume", potete anche in questo caso alzare al massimo il volume, ma abbassate le persiane e spegnete la luce, che non vi vedano da fuori quando lo ascoltate. Un album che possiede davvero la grande pennellata michelangiolesca che fa di un'opera d'arte un capolavoro. (rece by Andrewme on velvetgoldmine.it) THE RISE AND THE FALL OF 1973 - ZIGGY STARDUST 9 settembre 1971 - 2 febbraio 1972: queste le date del lento progredire della fusione di materiale eterogeneo (Ziggy Stardust come concept-album è un mito sfatato da tempo) ma pensato per/destinato a cambiare il volto del pop-rock. Non a caso cresce costantemente il numero di chi cita, artisti e non, Ziggy (l'album, il personaggio, la sua epopea) come momento seminale della propria formazione. Recensire oggi quest'opera, di cui si sa praticamente tutto, equivale a chiedersi il perché di questa durevole importanza. Ziggy Stardust è la metafora del viaggio: certo quello dello starman che, sceso dallo spazio con funzione salvifica, è destinato a restare incompreso. Ma soprattutto è un viaggio dentro sé stessi, al fine di scandagliare la propria memoria e un io già prismatico: come nel surrealismo (Bowie citerà Dalì cripticamente nella foto di Aladdin Sane e palesemente nel testo di Diamond Dogs) in cui le lucentezze di paesaggi infiniti si popolano di mille visioni. Ma Ziggy Stardust è anche molte altre cose: è un gioco di citazioni (più o meno palesi: It ain't easy o il ritornello di Starman; non musicali nei richiami ad Arancia Meccanica); è il senso innato per la melodia (Lady Stardust); è la capacità visionaria (Moonage Daydream); è la presenza del dolore e dell'inevitabile (Five Years e R'n'R Suicide) che convive col desiderio d'amore (Soul Love e Lady Stardust); è la maschera (Star e Ziggy) e il volto (Hang on to yourself e Suffragette City); è solipsismo e compartecipazione (la figura messianica dell'artefice ma anche il suo essere in un gruppo). È dunque l'album delle dicotomie: anche in senso musicale, laddove sferzanti chitarre e batterie in primo piano convivono con orchestrazioni opulente o coretti elementari. È l'album del sogno e dell'infrangersi dello stesso: lo scintillante starman atterra in un vicolo che, non fosse per la rossa cabina telefonica, potrebbe essere tutti i luoghi e nessuno. La sua modernità sempre attuale è proprio in questa compresenza di perdita dell'unità pur mantenendo l'eccezionalità dell' "uno", per rivelare le frammentarie sfaccettature di un reale dove il visto si confonde con l'immaginato, la citazione con la creazione. Forse non è cristallino come Hunky Dory, o non è un meccanismo ad orologeria come Aladdin Sane, ma è perfetto per il suo momento storico poiché colma lo scontento di una generazione che non aveva ancora uno specchio da attraversare per perdersi in un luogo, dove l'importante è nel dubbio e non più nelle certezze. E David Bowie? Lui già allora non era più un semplice cantante/autore ma aveva intrapreso il suo apprendistato (che negli anni si farà più consapevole) da artista, come un nuovo Wilhelm Meister, perdendosi e ritrovandosi nella ricerca della modernità. (rece by Pierluigi Buda on velvetgoldmine.it) Bowie’s Albums Pool Grazie al forum di VelvetGoldmine.it abbiamo stilato la classifica dei cinque album più importanti per i fans italiani. Ecco i risultati: 1 1995 - OUTSIDE Outside - Hearts Filthy Lesson - A Small Plot Of Land - Hallo Spaceboy - The Motel - I Have Not Been to Oxford Town - No Control The Voyeur Of Utter Destruction - I Am With Name - Wishful Beginnings - We Prick You - I’'m Deranged - Thru' These Architets Eyes Strangers When we Meet 2 1973 - ZIGGY STARDUST Five Years - Soul Love - Moonage Daydream - Starman - It Ain't Easy - Lady Stardust - Star - Hang On To Yourself - Ziggy Stardust Suffragette City - Rock'n'roll Suicide 3 1974 - ALADDIN SANE Watch That Man - Aladdin Sane (1913-1938-197?) - Drive-in saturday - Panic In Detroit - Cracked Actor - Time - The Prettiest Star Let's Spend The Night Together - The Jean Genie - Lady Grinning Soul 4 1971 - HUNKY DORY Changes - Oh! You Pretty Things - Eight Line Poem - Life On Mars? - Kooks - Quicksand - Fill Your Heart - Andy Warhol - Song For Bob Dylan Queen Bitch - The Bewlay Brothers 5 1977 - LOW Speed Of Life - Breaking Glass - What In The World - Sound And Vision - Always Crashing In The Same Car - Be My Wife A New Career In A New town - Warsawa - Art Decade - Weeping Wall - Subterraneans Per tutti i fans di David Bowie! VELVETGOLDMINE ON LINE! Il sito di tutti i fans d’Italia, completo di news, testi, traduzioni, photogallery, biografia, recensioni, discografia completa, speciali su Bowie in Italia e di un forum dove potrete conoscere centinaia di fans ed anche quelli più vicini alla vostra città! www.velvetgoldmine.it BowieBash OnTheRoadAgain Sabato 10 Gennaio si terrà presso lo Shindy Club l’annuale ritrovo dei fans di Bowie da tutta Italia! StayTuned on www.soundandvision.it sound and vision PARLA CON NOI di Ilaria Rebecchi Intervista a Morgan Asolo Free Music Festival, 6 Sett 2008 sound and vision L'amato pianoforte, le richieste del pubblico e lui, Marco Castoldi, in arte Morgan. Impegnato nel tour "E' Successo A Morgan", dal nome dell'ultimo album, l'artista è un mix esplosivo e conturbante di dolcezza poetica ed irriverenza artistica. Lo abbiamo incontrato dopo il concerto dell'Asolo Free Music Festival, per una vivace chiaccherata sulla musica che ci circonda. Morgan, tu riesci ad unire l'abilità di autore e quella di eccellente interprete di brani storici della musica mondiale. Come nasce il tuo rapporto con i mostri sacri della musica? Non ci si può fermare alla sola contemplazione del passato, le canzoni sono materia viva, che rimane anche dopo la morte dell'artista. Nella musica classica un programma di concerto è organizzato in maniera cronologica, dal barocco fino alla musica moderna. Io semplicemente cerco di portare questo nel pop, dove non esiste effettivamente una conoscenza reale dei classici né una storicizzazione come nel jazz. Rimaneggio canzoni, per studiarle da vicino, indagando spinto dalla curiosità, per scoprire il tessuto effettivo, e da qui imparo il modo di comporre un brano. I grandi nomi della storia della musica sono un piacere ed un dovere. Cantare pezzi di Bindi, di Modugno, Tenco, mi aiuta a progredire e mi diverte. Si direbbe un approccio molto classico e razionale. Inoltre spazi tra generi molto diversi tra loro, dal pop alla musica d'autore passando per il rock. In quale ti senti maggiormente espresso? Ultimamente ti direi la programmazione musicale al computer. Il mio modo di concepire la scrittura musicale è assolutamente astratto e slegato perché vedo negli strumenti, come dice la stessa parola, dei mezzi per esprimere la musica tutta, e non possono però diventare il fine di questa. Credo che le canzoni debbano essere pure, scritte con e nella mente. Al computer puoi vedere ciò che stai creando, attraverso le forme d'onda. Mi occupo di scrittura di musica in termini digitali ed elettronici, come metodo. L'estetica dell'elettronica in sé non mi serve, preferisco l'etica. E da dove nasce la tua ispirazione nel comporre? Non credo di avere ispirazione. Non sono uno che si deve concentrare, che ha bisogno di un determinato luogo o tempo. A me va bene tutto, perché faccio musica con la naturalezza con cui cucino. La musica è un atto quotidiano della mia vita, non riesco a pensare ad una giornata senza. Scrivo, o suono e canto, o ascolto, o produco o penso. Per cui non c'è un momento in cui sono più ispirato o meno. Scrivo ciò che vivo. Bisogna avere allenamento e metodo. E che ne pensi della scena musicale italiana? Credo che nemmeno esista. Sarò catastrofico ma non vedo verve, né azzardo né originalità. Zero autonomia, nulla di realmente sperimentale. Colpa dell'Italia in generale. Siamo indietro in tutto, e musica e cultura sono parteriflesso di questo. Purtroppo. E in merito alla tua partecipazione ad X-Factor che mi puoi dire? Ci voleva una ventata di insegnamenti musicali, per quanto di breve durata. Non mi interessava parlare con un linguaggio poco divulgativo, di scale armoniche e tecniche musicali, ben pochi avrebbero capito. Invece raccontare con costanza e tenacia, della storia di una canzone, anche solo per presentarla, è cosa rara per la televisione italiana. Ho cercato di fare qualcosa di edificante, ed è incredibile che adesso ci siano ragazze molto giovani che sanno dei Pink Floyd o di Tenco, grazie ai quei discorsi. Spero si sia anche visto il mio amore nei confronti di questi artisti. Rifarò XFactor, magari affidando qualche brano di Bowie in più, da suo grande fan ed estimatore quale sono. Come è possibile dunque portare la reale cultura musicale in televisione, cosa che latita in Italia? Ho partecipato ad altri programmi musicali, ma di minor successo. Credo sia importante proporre storia e novità rendendole accattivanti e popolari. A volte il pubblico televisivo viene lobotomizzato perché mancano le proposte. Se invece si iniziasse ad infarcire i programmi con sane pillole, intelligenti e fruibili, di musica nuova e di storia della musica, tutti ne godrebbero, dai musicisti ai fans. Servono ricerca, storia e capacità di divulgazione. Le vie d'accesso vanno aperte, tutto qui. Morgan è da seguire, assolutamente. Un piccolo e grandissimo uomo, sensazionale e colto come non mai. sound and vision PARLA CON NOI di DjD e A. Lo Giudice Intervista a Paolo Rossi Asolo Free Music Festival, 4 Sett 2008 sound and vision sound and vision Alla fine ha dovuto cedere: “Ditemi dove prendete la pioggia domani, che vengo anch'io”. Un'ora scarsa di spettacolo e pubblico pagante inchiappettato, ma davvero non c'era nulla da fare (oddio, col senno di poi, se lo spettacolo fosse iniziato alle 20.30, come c'era scritto sul biglietto, si sarebbe concluso senza problemi). Già dopo un quarto d'ora, un primo acquazzone aveva fatto saltare gli schemi (e volare i fogli dal palco), costringendo Paolo Rossi a proseguire a braccio il suo racconto su come la rappresentazione dell'”Ubu Roi” che stava organizzando fosse malamente saltata. Peccato, perché l'inizio prometteva bene, con quel recitare tra l'alcolico e il dislessico che l'aveva reso famoso una vita e mezzo fa in “Su la Testa” (meraviglioso programma, ovviamente di Rai Tre, che lanciò anche A l d o, G i ova n n i e G i a c o m o, Cornacchione e Albanese), anche se qualche gag era decisamente vecchia (la barzelletta del diavolo- o del vampiro- culattone, me la raccontava il mio vicino di casa quando avevo 12 anni). Comunque, finito quello scampolo di spettacolo, noi (DjD e Tony) ci rechiamo nel beksteig per fare qualche domanda a Paolo, che si è dimostrato molto cortese, nei limiti dello scazzo dovuto allo spettacolo saltato: “Cosa cambia tra una censura di sinistra, una di destra ed una di centro?” ”Niente! Non c'è differenza…. La censura di sinistra non ci può essere, perché la sinistra non c'è più! Quando c'era, era una censura molto subdola. La censura di centro non ci può essere, perché il centro non c'è più! Quando c'era, era una censura molto ipocrita. La censura di destra molto spesso è stupida e non si accorge che, a volte, censurando si avvantaggia il censurato. Mi spiace che lo spettacolo di stasera sia saltato, perché c'era una parte in cui avrei toccato proprio questo argomento…” ”In questo caso la censura è venuta dall'alto!” ”Già, e quando la censura arriva dall'alto inizia con un tuono e finisce con uno scroscio” “Le tre “i” di Berlusconi (internet, inglese, impresa), le sostituiresti con…?” “Ne aggiungerei una quarta: il papà mi dà 30 milioni per iscrivermi!” ”Non parliamo della “c” di cultura, visto che neanche il premier l'ha presa in considerazione” ” La “c”?? Non era la “q”?!” “Potrebbe succedere che tra 50 anni gli artisti teatrali e satirici inseriscano nei comunicati stampa Paolo Rossi come loro influenza? Senti il peso di tutto questo?” “Non lo so… sinceramente non mi interessa. Tra 50 anni avrò 105 anni, e che me ne potrà fregare degli articoli dei giornali e dei comunicati stampa?! Verrà mio nipote a dirmi che sono stato citato sul Corriere della Sera o su Repubblica e io gli risponderò: …chi cazzo sei tu?” “Era effettivamente meglio morire da piccoli nel 1994, oppure vivere ed assistere allo scempio odierno e poterlo raccontare ai nipotini?” “Io, comunque, morirò da piccolo, quindi non cambia molto. L'importante è poter raccontare delle storie. Una vita, un paese hanno senso solo se ci sono storie da raccontare, senza che qualcuno cerchi di censurarle o di trasformarle a proprio vantaggio.” “Non è duro fare il comico in questi tempi, avendo come diretto concorrente addirittura il presidente del consiglio?” “Io ho preso da tempo un'altra strada, visto che lui aveva queste ambizioni e che non avrei mai potuto raggiungere il suo livello. Ripeto che stasera abbiamo fatto uno spettacolo non qualificabile, giocando col pubblico senza seguire nessun filo. Lo fa anche lui, solo che le mie si chiamano “improvvisazioni”, le sue “gaffes”. Io sono stato uno dei primi a parlare di Berlusconi nei miei spettacoli- fin dall''82, '83…quindi non so se sono stato profetico o se ho portato una sfiga tremenda. Molto spesso le due cose in Italia coincidono!” “Fazio ha preso le distanze da Travaglio per le sue dichiarazioni su Schifani. Se il programma fosse stato tuo, cosa avresti fatto?” “C'è una piccola cosa di cui spesso ci si dimentica: il comico è un mestiere, il giornalista è un altro - completamente diverso. Fazio, in quel caso, ha fatto il giornalista- consapevole dei rischi che correva a prendere le distanze. Francamente non lo invidio, perché io, come comico, di responsabilità in questo senso non me le prendo, anche se tra i comici, ultimamente, c'è molta confusione e qualcuno si comporta più come un politico. La satira deve far ridere, se non fa ridere diventa un'altra cosa- il che può andare benissimo, basta cambiargli il nome. Vorrei, però, spezzare una lancia a favore di Fazio: lui si comporta in questo modo perché sa benissimo che, prendendo le distanze da quello che dice Travaglio, continuerà a condurre un programma in cui sarà libero di invitare gente come Travaglio. Fossi stato un giornalista come Fabio, avrei fatto la stessa cosa: avrei preso le distanze, beccandomi dell'ipocrita e del bigotto, ma, intanto, la mia trasmissione va avanti! Motivo per cui io, a Fazio, porto il massimo rispetto” “L'anarchia e la satira salveranno il mondo? Sono entrambe biodegradabili ed ecocompatibili?” (Paolo) “Non lo so… l'anarchia sicuramente salverà me! Per quanto riguarda voi, arrangiatevi!” sound and vision PARLA CON NOI di A. Lo Giudice L’ennesima NON* Intervista ai Marlene Kuntz Asolo Free Music Festival, 5 Sett 2008 IMAGE NOT AVAILABLE VOLUTAMENTE Come distinguere gli uomini dagli artisti? E' un'operazione necessaria q u a n d o, a gra n d i mu s i c i s t i , corrispondono emeriti cialtroni che, tanto per fare un esempio, per ben due volte danno la disponibilità per un'intervista e poi si fanno negare da brave rockstar decadenti di 'sti due maroni. In questi casi non è che il loro essere stronzi li renda meno bravitutto sta nel non avere grandi aspettative sulle persone. Ma cambiamo argomento e parliamo dei Marlene Kuntz…. Maial, che artisti sono! Venerdì sera ad Asolo hanno regalato tre ore di italica melodia consensualmente seviziata da urticanti distorsioni soniche. Andiamo con ordine: arriviamo in loco che il tempo promette una replica dello spettacolo di giovedì (Paolo Rossi costretto ad interrompere lo show a causa della pioggia). Guardo ogni due minuti il cielo… nuvole, nuvole, nuvole malaugurati e qualche spruzzata di pioggia, mentre sale sul palco la Bishop's Band- due terzi del gruppo vestiti e pettinati da mod, mentre il batterista sembra piuttosto la versione allegra di Kurt Cobain. Il loro è un garage con reminiscenze new wave (Devo soprattutto) piacevole e ballabile (se i veneti ballassero ai concerti al posto di stare fissi a guardare il palco o, peggio, berciare idiozie con l'amica fichetta a pochi centimetri dalle mie orecchie). Ma anche i più imbecilli hanno dovuto smettere di dare aria ai denti quando sul palco sono saliti i Marlene e sono partite le note della devastante “Sonica”, tanto per mettere in chiaro che, se anche l'ultimo lavoro suona decisamente più pop, il gruppo di Mister Godano dal vivo non rinuncia a far brillare le chitarre come ai tempi di “Catartica”. E la catarsi continua con una potente versione della beatlesiana “Come Togheter” (decisamente meglio della “Here Comes the Sun” con testo italiano con cui si sarebbero resi imbarazzanti un'oretta più tardi- certe belinate lasciamole agli anni sessanta, please!), seguita da “Uno” e “Nuotando nell'aria”. Ogni brano viene arricchito da divagazioni strumentale e deliri distorsivi che lo dilatano a dismisura. “L'Esangue Debora” riporta ai tempi della loro seconda (e migliore) opera (“Il Vile”), che ascoltavo in una sfigatissima cassetta copiata senza capire una sega dei testi (io, comunque, capisco solo i testi dei Manowar e della compianta Paolino Paperino Band). Se devo essere sincero, tre ore di musica così sono state un po' sfiancanti e, alla fine, avrei ucciso per una sedia (anche se, quando ho sentito i primi accordi di “Lieve”, le mie energie giovanili sono tornate tutte a raccolta), ma apprezzo l'etica e il fatto che i cinque sul palco sembravano divertirsi. Alla fine del concerto, mi è venuta voglia di tirare fuori i loro primi ciddì e tornare ai miei 17 anni… ”Complimenti per la festa/ una festa del cazzo/ sei così cara e inutile/ mia dolce creatura immobile”. Quella, però, non l'hanno suonata… www.sacrumcor.com SACRUM COR - Via Pra Bordoni - 36010 ZANE’ (VI) Tel 0445.315514 di Dj A. Battista VIVA (PARTE 2) IL SUPER MASSIMALISMO Prosegue la nostra intervista esclusiva a Namalee, la vincitrice del concorso indetto lo scorso anno da Sound & Vision per eleggere uno dei profili più originali tra quelli su MySpace.com. Nella seconda ed ultima parte Namalee ci parla del suo lavoro nel campo della moda. La rivista Super Super è nata un po' dal movimento Nu Rave: creato da Namalee con l'ex direttore di Sleazenation Steve Slocombe, il primo numero di questo mensile è uscito nel febbraio 2006. Non tutti i potenziali lettori hanno gradito l'ottimismo eccessivo che sprizzava dalle pagine della rivista caratterizzata da una ipercolorata grafica-collage. “Super Super ha infranto molte, forse troppe secondo alcuni, regole editoriali,” dice Namalee, “il nostro design non assomiglia a quello di nessun'altra rivista, ma abbiamo lanciato delle regole tutte nostre. Eppure nulla è casuale all'interno della nostra rivista, finiamo tutti per lavorarci sopra sino a tardi prima di chiudere un numero ed ogni articolo o servizio è curato nei minimi dettagli.” Un'attenta analisi di un numero di Super Super rivela infatti che i servizi fotografici al suo interno sono solo superficialmente casuali. Namalee, una fan della modella e icona della moda Gia, sa bene che il segreto per un ottimo servizio fotografico è trovare una modella che abbia una personalità in grado di far risaltare abiti e accessori. “Credo sia difficile al giorno d'oggi trovare la modella giusta perchè molte ragazze sembrano ossessionate da una perfezione superficiale, e nessuna sembra essere troppo interessata alla personalità,” afferma. “A me piace fotografare le modelle nei club, perchè è proprio mentre si muovono e ballano che comprendo le loro potenzialità e la loro bellezza interiore.” Se le modelle accuratamente scelte da Namalee danno vita a spensierati ed allegri servizi fotografici su Super Super, negli ultimi anni Namalee stessa ha portato il suo ottimismo nelle collezioni di Basso & Brooke, il duo britannico-brasiliano di stilisti per i quali lavora come musa e stilista. Vincitori del Fashion Fringe Award nel 2004, ed ora gestiti dal gruppo italiano Aeffe, che produce anche i marchi Alberta Ferretti, Moschino, Narciso Rodriguez e Pollini, Bruno Basso e Christopher Brooke sono famosi per le loro silhouette teatricalmente esagerate e le loro stampe digitali aggressivamente colorate realizzate in parte a mano, in parte con elaboratissimi processi tecnologici. “Abbiamo lavorato assieme in oltre 12 collezioni e abbiamo portato le sfilate di Basso & brooke un po' in tutto il mondo da San Paolo a Mosca e alla Corea,” Namalee racconta. “L'aspetto che mi piace di più del mio lavoro con loro è che, in qualità di musa e stylist, vengo spesso invitata a mangiare da loro. Oltre ad essere dei bravi stilisti, Bruno e Christopher sono dei cuochi eccezionali, quindi i loro inviti mi rendono sempre particolarmente felice!” Tra tutte le collezioni di Basso & Brooke quella che Namalee preferisce risale alla Primavera/Estate 2006: intitolata “Vanity Affair” questa collezione comprendeva abiti anni '50, leggings e giacche strette in vita, con stampe di rossetti, specchi, rose e note musicali, “Era una collezione piuttosto Nu Rave e tra le altre creazioni c'erano leggings e vestiti con stampe del mio volto,” spiega. Una delle più recenti ed originali collaborazioni tra Namalee e Basso & Brooke è avvenuta nel luglio 2008, durante la Mercedes-Benz Fashion Week a Berlino. Qui Basso & Brooke hanno presentato una retrospettiva sui loro quattro anni di carriera, condensando in una stravagante passerella ben otto collezioni. Namalee ha letteralmente remixato per l'occasione le precedenticollezioni, mescolando capi della collezione Autunno/Inverno 2006 a giacche e abiti della collezione estiva 2007. Mentre si prepara a partecipare alla festa che si terrà in suo onore questo mese, Namalee sogna di collaborare un giorno con il fotografo e regista David LaChapelle (“Non mi pare vero non essere ancora riuscita a incontrarlo,” dice di lui, “dopotutto, se LaChapelle è il re dei colori, io ne sono la regina!”) e con la nostra Miuccia Prada, lavora a nuovi pezzi musicali e si prepara a curare le prossime collezioni di Basso & Brooke. La rivoluzione prolicromatica di Namalee è appena cominciata. Meglio arrendersi e partecipare con lei alla festa di Sound & Vision in programma per il 17 ottobre. www.myspace.com/namalee SO U S & VI ION P A VEN 17 OTTOBRE FAME & FASHION PARTY VIENI A CONOSCERCI! PARTECIPA ANCHE TU AL PARTY ESCLUSIVO DI SOUND & VISION! ! LE DON AMA LON N / M RO OM TF CE.C A UES G P L YS CIA W.M W SPE W / P:/ HTT DALLE 22.00 SFILATA DI MODA DEI SEGUENTI NEGOZI: FLIPOUTL - Vicenza DUE PASSI - Lonigo HANGER - Treviso VIOLET - Vicenza MARACANA - Schio PENNYLANE - Venezia LA SERATA SI TERRA’ PRESSO LO YOURBAN Via 51° Stormo n°3 Thiene (Vicenza) www.yourban.org CHE METTONO I DISCHI TUTTE LE INFO SU WWW.SOUNDANDVISION.IT DJD GIORGIO E Y C’MON LET’S GO! D N RT Y SO U S & VI ION P A RT D N BedRoom Revolution di Sir Taylor THE STOOGES "The Stooges" US LP- ELEKTRA REC EKS74051 (agosto1969) Ci siamo....dopo una breve assenza che mi ha permesso di tirare il fiato rieccoci a parlare di queste cose inutili e superflue che sono i dischi dei meri buchi con la plastica scolpita intorno. Girano,vibrano ...ci fanno sognare,viaggiare nel tempo e nello spazio e perchè nò anche spendere. In questi tempi di recessione ed economia medioevale in cui molte cose diventano relative, capita di vedere crollare i valori di dischi che si ritenevano quasi introvabili o estremamente collezionabili mentre altri sempre piu' richiesti continuano a lievitare follemente...(vedi il primo singolo dei NIRVANA a quota 1900$ o il primo singolo promozionale dei PINK FLOYD a quota 6000gbp). Oscar Wilde lo diceva : niente è più necessario e vitale del superfluo! Degli STOOGES o meglio degli PSYCHEDELIC STOOGES di IGGY POP/STOOGE penso sappiate quasi tutto e si è veramente detto e scritto tanto. E' stata recentemente tradotta in italiano la autobiografia di Iggy che vi invito a leggere per capire meglio i personaggi e la musica. Se poi vi siete persi il loro concerto al Jamming festival questa estate....be, dubito riuscirete a vedere e sentire qualcosa dal vivo di più interessante nei prossimi anni... (a meno che non vi interessino i concerti solo per attività alternative alla musica). Il primo album degli stooges è meno citato del successivo FUN HOUSE nelle liste dei critici , ma è sicuramente e senza ombra di dubbio uno dei dischi capolavoro degli anni sessanta e un ideale trampolino di lancio per quello che succederà negli anni 70 fino alla comparsa del movimento punk . Con gli MC5 che non facevano altro che creare problemi legali per il loro frainteso atteggiamento politico (era già uscito KICK OUT THE JAM primo foro nella primissima edizione (solitamente la promozionale radiofonica bianca) non aveva l'articolo (semplicemente STOOGES). In poche parole l'etichetta color oro o marrone NON ESISTE stampata in america. Normalmente sono stampe canadesi. Inoltre la prima edizione ha una busta interna-innersleeve - con la foto degli studi della elktra che è parecchio rara. Molto ricercata e rarissima è la stampa italiana su VEDETTE con copertina apribile e note di copertina all'interno (250 400 euro in perfetto stato). Interessanti sono poi le stampe inglesi, tedesche, francesi e come ed ultimo lp con la elektra rec!!) I LOVE di A. LEE in pieno trip acido con costanti problemi di formazione e i DOORS miglior affare della label ma in piena crisi compositiva gli STOOGES nel 1969 si candidavano ad essere a pieno diritto la nuova scommessa e il fiore all'occhiello di una etichetta che si era distinta negli anni precedenti per il livello dei gruppi messi sotto contratto. Si capisce così come si arriva ad arruolare un grosso (e costoso) personaggio come JOHN CALE appena uscito dai VELVET UNDERGROUND per il lavoro di produzione. Col senno di poi questo si rivelerà un fattore non del tutto positivo a detta di Iggy stesso, togliendo impatto ad alcuni brani inclusi nell'album. Quello che IGGY aveva in mente lo dimostrrà in breve tempo nel progetto musicale sucessivo e nel remixaggio di alcune tracce del lp di cui parliamo. Quanto dico è chiarissimo se ascoltate la nuova edizione in 2cd pubblicata dalla RHINO- di cui consiglio caldamente l ' a c q u i s t o - i n c u i ap p a re evidentissimo il differente approcio alla produzione : molto "arty" quello di CALE e più garage/metal quello di IGGY. L'altra cosa che stupisce è la rapidità compositiva del quartetto che in una notte riesce a comporre e provare i quattro pezzi mancanti per completare il lavoro. All'inizio delle session esistevano solo WANNA BE YER DOG,NO FUN, 1969 e ANN; WE WILL FALL una nenia buddista creata dal bassista D. ALEXANDER era solo un abbozzo e fu magistralmente riarrangiata da CALE nello stile dei V. Underground. Notare che l'album inizialmente doveva essere un po' come i loro live ,cioè ricco di improvvisazioni psychedelichecon lunghi e dilatati assoli sonici, ma la cosa non era gradita all'etichetta che richiese espressamente dei braniin più e delle strutture chiuse per i pezzi (intro-riff/tema cantato-assoloriff/tema chiusura ) limitando di fatto le improvvisazioni (vedi bonus tracks del cd ANN e NO FUN e le lunghe code improvvisate). In una notte i nostri furono in grado di comporre REAL COOL TIME, NOT RIGHT e LITTLE DOLL tanto per capire il livello della band ! Il disco uscì per ironia della sorte proprio nei giorni di svolgimento del megaraduno di Woodstock quasi a sancire un confine ideale tra due epoche musicali. Le recensioni che seguirono furono molto contrastanti: "senza immaginazione,senza gusto,lagnoso e infantile; però non mi dispiace" scrisse Ed Ward di ROLLING STONE, oppure un dj radio lo definì "pure dogshit" .... Oggi le idee sono un pò più chiare e l'influenza che questo ed il successivo album degli STOOGES hanno avuto su intere generazioni di musicisti è indubbia. La stampa originale usa è abbastanza rara e ricercata. Una copia perfetta vale oggi non meno di 150$. Etichetta ROSSA con la E logo GRANDE e con l'indirizzo della elektra alla base; il logo degli stooges in centro sotto il detto la canadese per l'etichetta color oro (vanno da 100 a 350 euro se in condizioni perfette). Segnalerei sicuramente il singolo italiano che abbina I WANNA BE YOUR DOG con ANN (bellissima grafica di copertina) e il singolo francese 1969/REAL COOL TIME interessante per la cover e s o p rat u t t o p e r i l m i x aggi o incredibilmente monofonico! In USA come singolo fu pubblicato I WANNA BE YOUR DOG abbinato a 1969; questoè praticamente introvabile ed edito con puro scopo promozionale per le radio, ma bisogna dirlo è anche l'edizione meno interessante essendo senza copertina. High Fidelity di Francesco Nicolli Libri Che Suonano ONE OF THESE DAYS L'EPOPEA DEI PINK FLOYD Lunedì 15 settembre 2008. Mi accingo a scrivere la recensione di un libro sulle canzoni dei Doors, appena pubblicato da Arcana, per questo numero di S&V. Squilla il telefono e Samuele, che condivide con me la passione per la musica dei Pink Floyd, mi comunica la notizia della morte, a 65 anni, di Richard Wright, uno dei fondatori della storica band. Jim Morrison e i suoi testi possono aspettare. Dopo Syd Barrett, scomparso nel 2006, ci lascia dunque un altro membro originario dei Floyd. Wright, oltre a essere il tastierista del gruppo, ne era anche il compositore melodico. Fondamentale fu il suo contributo per l'incisione di brani celeberrimi come “Echoes”, “Shine on you crazy diamond”, “Us and them”, “The great gig in the sky”; gli album in cui il suo apporto è più evidente sono “Wish you were here” e l'ultimo disco del gruppo, registrato ormai nel lontano 1994, “The division bell”, in cui canta anche il brano “Wearing the inside out”. A causa di problemi personali, tra cui il divorzio, che lo portarono alla rottura con l'allora leader della band, Roger Waters, Wright fu allontanato dal gruppo dal 1980 al 1987; senza di lui i Pink Floyd registrarono “The final cut”, al quale non seguì alcun concerto, anzi si accentuò fino ad esplodere la frattura tra Waters e Gilmour, che portò infine all'abbandono di Roger. Wright rientrò nei Floyd come strumentista per l'incisione di “A momentary lapse of reason”, salvo poi venir reintegrato a pieno titolo e definitivamente da Gilmour nel tour che seguì la pubblicazione dell'album,nel 1988. La triste circostanza della sua morte, dopo una breve lotta contro la malattia, mi dà lo spunto però per parlare sempre di libri, e in particolare di “Inside out”, la prima autobiografia dei Pink Floyd, scritta dal batterista, Nick Mason, ma con l' “approvazione” e la rilettura degli altri componenti del gruppo. Pubblicata nell'ottobre 2004 in Gran Bretagna e nei primi mesi del 2005 in Italia, da Rizzoli, il volume si presenta non come un mero elenco di fatti, registrazioni e concerti, quanto come una raccolta di ricordi dell'autore, che ci mette in guardia: “Naturalmente tutti noi abbiamo opinioni divergenti rispetto a quel che è accaduto in realtà. Ho cercato di essere onesto nella ricostruzione di disastri e trionfi, e di non prendermi tutti i meriti. Quanto alle colpe, le ho spartite con vero piacere”. Non si può dire che mancassero delle biografie della band e, fino all'uscita di “Inside out”, un buon testo di riferimento poteva essere “Pink Floyd. Lo scrigno dei segreti”, di Nicholas Schaffner, edito in Italia da Arcana e giunto nel 2006 alla terza edizione. Ma con l'autobiografia a firma di Nick Mason si passa ad un atro livello: a spiegarlo fu proprio l'autore, nel corso delle numerose conferenze stampa che seguirono la pubblicazione del libro. Il titolo stesso, idea del grafico “storico” e art director del gruppo, Storm Thorgeson, vuole esprimere la visione personale ed interna che Mason ha voluto dare all'intera vicenda, con una partenza dunque dall'interno verso l'esterno e non viceversa, dalla critica alla band. E il volume, lo diciamo subito, considerata anche la notevole mole, è di piacevole lettura, proprio grazie allo stile di Nick, che condisce il racconto dell'epopea di uno dei più grandi complessi rock della storia con aneddoti autoironici e divertenti. A partire dal Politecnico londinese sito in Regent Street dove si conobbero Waters, Wright e Mason (“Roger Waters si degnò di rivolgermi la parola solo dopo che avevamo studiato insieme al college per quasi un semestre”), l'autore ci racconta subito di come i Pink Floyd siano nati da due gruppi di amici che si sono sovrapposti: per l'appunto quello del college appena descritto e l'altro p rove n i e n t e d a l l a zo n a d i Cambridge, da dove provenivano lo stesso Waters, Barrett e Gilmour; il cammino artistico ed umano che porta all'incisione del primo album, nel 1967, “The piper at the gates of dawn”, la vicenda drammatica di Syd Barrett, affiancato prima e poi MONTE CRUZ DREAMIN’ OCTOBER 2008 MONTE CROCETTA - BASSANO DEL GRAPPA (VI) - 0424.502017 [[email protected]] sostituito all'interno del gruppo dall'amico David Gilmour, la psichedelia, l'incisione e la promozione degli album successivi, le collaborazioni con altri artisti dell'epoca (bellissime le foto con Hendrix!), le realizzazioni di dischi storici come “Dark side of the moon” e “The Wall”, capolavoro di Waters, la rottura insanabile tra lo stesso leader e Gilmour, il proseguimento “a tre” del progetto Pink Floyd fino al tour di “The division bell”, nel 1994. Il lungo racconto, che si mantiene equilibrato e obiettivo, mantenendo una certa “imparzialità” nella descrizione soprattutto dei momenti più difficili della band, ha dei picchi di intensità notevoli, in particolare quando Mason parla di Syd Barrett, primo leader e genio del gruppo, dai momenti felici alla spirale autodistruttiva in cui lo s t e s s o S y d e ra c a d u t o, l'allontanamento quasi tacito dal gruppo: “Una volta definiti gli ultimi dettagli, all'inizio di aprile fu dato l'annuncio ufficiale dell'uscita di Syd dal gruppo e dell'ingresso di David. Mi stupisco ancora pensando come anche la minima preoccupazione che avremmo dovuto nutrire per la perdita della mente creativa del gruppo fu eclissata dal senso di sollievo”. Ma oltre al racconto, che si conclude con un poscritto altrettanto interessante, dedicato al processo di riappacificazione che ha portato alla storica reunion per il concerto londinese in occasione del secondo Live Aid, il 2 luglio 2005, il volume si fa ulteriormente apprezzare per la quantità e la qualità delle immagini proposte: fotografie, moltissime delle quali inedite e provenienti dall'archivio di Mason, che ci fanno rivivere la storia di un gruppo leggendario, formato da cinque elementi che hanno sempre evidenziato il legame tra la loro musica e le visioni da essa suggerite, dando all'immagine e alla coreografia un'importanza quasi paritaria alle note. “High hopes”, citando una canzone da “The division bell”, erano quelle che nutrivano i fans del gruppo di rivederli ancora in concerto in formazione completa. Questo, purtroppo, resterà un sogno. DOVE L Venerdì 03 Esh (electro) Venerdì 17 Esh (electro) O! SENS SICA HA UN A MU Venerdì 10 Kali (future-funk) Venerdì 24 Kali (future-funk) Venerdì 31 KING P (dubstep, reggae, hip hop) PRIME COLAZIONI - APERITIVI - STUZZICHINI - SANGRIA - BIRRA ARTIGIANALE - COCKTAILS VIA BARBIERI 25 - BASSANO DEL GRAPPA (VI) Venerdì 3 D.J. Conf (Electro house) www.myspace.com/djconf Sabato 4 D.J. Omar R. (Deep house) www.myspace.com/rdjomar Venerdì 10 D.J. Conf (Electro house) Sabato 11 D.J. Bruno 19/71 (Tech house) Domenica 12 “TOXIC MUSIC LIVE” Venerdì 17 D.J. Conf (Electro house) Sabato 18 D.J. Omar R. (Deep house) Venerdì 24 D.J. Conf (Electro house) Sabato 25 D.J Origami (Nu Jazz b’n’bossa house) www.myspace.com/trilophon Ven 31 D.J. Conf (Electro house) Corso Guà, 46 - Cologna Veneta Verona - Chiuso il Lunedì Dargen D'Amico di Lara Lago Intervista a Dargen D'Amico, all'indomani del suo nuovo album "Di vizi di forma virtù" Sound&Vision ha incontrato l'mc emergente della scena hip hop nazionale. Innanzitutto partiamo dal tuo nuovo album. In una recente intervista hai dichiarato che "fare di vizi di forma virtù, significa rivalutare le cicatrici". Quante cicatrici sono racchiuse in questo tuo doppio lavoro, quanto ti hanno insegnato e quanto hanno plasmato l'artista che sei ora? Come si fa a fare di vizi di forma virtù? Bisogna innanzitutto chiarire che le cicatrici non significano solo dolore, le cicatrici sono soprattutto ricordi saporiti. Prendi per esempio una cicatrice poco profonda, magari te la sei procurata durante qualche avventura in bici da bambino, e probabilmente oggi la cicatrice ti ricorda quell'avventura, ma non di avere provato dolore. Le cicatrici ti permettono di dare un corpo reale a narrazioni che sono frutto di fantasia, rendendole plausibili. Io conosco solo la mia via per fare di vizi di forma virtù, ed è appunto pubblicare un album con questo titolo, ma non so come possano muoversi gli altri per fare altrettanto. So solo che, come dice Cocciante, si può morire e vivere ancora. Io sono il dito che indica la luna, poi ognuno si concentri sulla propria luna, trovi il proprio modo di fare di vizi di forma virtù. Ma è vero, come canti in "Come l'Italia e San Marino" che ti costringono a far musica per minorenni? Qual è il progetto musicale che vedi nel tuo futuro? Forse una fusione con l'elettronica potrebbe essere una nuova frontiera dell'Hip Hop? Nel momento in cui fai rap, vieni associato e paragonato ad altri rapper, specialmente a quelli che vanno per la maggiore e che oggi hanno un pubblico fortemente m i n o re n n e. E ' u n d i s c o rs o principalmente di target discografico. Ho in ballo alcuni progetti, ma niente di definitivo né di finito. Sicuramente la fusione con l'elettronica è una strada, ma non credo sia una nuova frontiera, è già avvenuta questa fusione. Io, nel mio piccolo è un po' che frequento i due generi simultaneamente, e credo di essere già in ritardo rispetto al mondo. Come mai la scelta di uscire con un doppio album? Da cosa nasce quest'esigenza? Come hai scelto che pezzi inserire in ciascuno dei due cd? Quale senti più "tuo"? Nei due anni di lavoro per questo cd ho scritto una cinquantina di canzoni. Ho scelto le canzoni che mi parevano più chiuse. Qualcuna l'ho eliminata nelle fasi a ridosso della stampa, qualcun'altra durante la lavorazione, quando capivo che era fuori misura per quest'album. Un po' come “Il rap per me”, che è stata scritta ai tempi di “Musica senza musicisti”, ma è stata tenuta fuori da quell'album perché mi sviava. Li sento entrambi miei, altrimenti avrei pubblicato solo un cd. Nomini spesso nei tuoi testi Gesù e la Madonna. Ci spieghi questo tuo richiamarti alla religione? Cosa scriveresti in quel famoso sms alla Madonna? Ricorda che hai solo 160 caratteri... L'idea dell'album e del titolo era un po' che mi girava attorno, e sin dalla prima fase ideativa tutto gravitava intorno alla figura di Gesù come esempio storico di vizio di forma fattosi virtù. Quindi per riflesso c'è tutta la Sua Famiglia dentro, perché è sempre così per i personaggi pubblici, è difficile tenere fuori la propria famiglia. Quello che scriverei è privato, ma non scriverei molto nell'sms, per paura che torni al m i t t e n t e, m o t i vo : c re d i t o insufficiente. "Il rap per me è dire cose che non credi, il rap per me è fare finta che domani muori". Che cos'è il rap per te? Come sta attualmente in Italia? In Italia il rap sta bene, a volte anche alto in classifica, vedi appunto “In Italia” di Fibra, che in qualche modo è sia la migliore che la peggiore manifestazione del rap italiano al momento. Il ritornello de “Il rap per me” è il miglior modo che ho saputo trovare per sintetizzare una risposta a questa domanda, per questo ti ripeto che il rap per me è dire cose a cui non credi su una musica non tua. E per finire ti chiedo: ma Dargen, quali sono i tuoi vizi e le tue virtù? Dei vizi non saprei parlartene in modo diverso da come ne parlo sui dischi. Se invece intendi proprio i vizi reali, della vita di tutti i giorni, dei vizi in carne ed ossa, preferirei non parlarne, anche perché siamo in chiusura di intervista e non c'è più il tempo per recuperare. Potremmo parlare delle mie virtù in carne ed ossa, ne ho tre grosse: una è la tolleranza al brutto, le altre due sono i miei piedi. EVERY SATURDAY UP EXTRA LIVE & PARTIES VEN 3 - THE PLASTIC FUN SAB 11 - CHARLIE CHAN (furio dei Pitura Freska) VEN 17 - I LOVE MINIMAL SAB 18 - EXCUSE ME + Dj D. Da Silva VEN 24 - ROCK ICONS NIGHT VEN 31 HALLOWEEN NIGHT DOWN SAB 1 NOV - IL GENIO SAB 15 - MIURA (ex Timoria) SHINDY CLUB - VIA S. GIORGIO 140 - BASSANO DEL GRAPPA (VI) 0424.500.000 - WWW.SHINDY.IT - MYSPACE.COM/SHINDYCLUB SOUND AND VISION MAGAZINE PRESENTA ROCK ICONS NIGHT music skelection by DJ GIORGIO BIMBUZ DJ DJ D ROCK IS DEAD THE BEST FUCKIN ROCK IN THE WORLD VEN 24 OTT VEN 28 NOV gua IGINAL ee t n ra IC www.soundandvision.it OR US 10 0 % RE-POWERED BY M POWERED BY 2008 OC T 17 . ven ê VIPER THEATRE (FI) - Offlaga Disco Pax ± ê SHINDY CLUB (VI) - I Love Minimal (Deep house) ² ê CONTRA’ GRANDA (VI) - Dj Set by Esh (electro) ² ê YOURBAN (VI) - SOUND AND VISION PARTY! ² ê FREE ZONE (VI) - Crime - Thrash Metal & 80’s MetallicA Cover ± ê SABOTAGE (VI) - Beeshonen (GE) Live (Cartoon Stracks) ± BAR ASTRA (VI) - Fratelli Los Angelis Live ± ê SHINDY CLUB (VI) - Live: Charlie Chan (PituraFreska) ±ê ê ESTRAGON (BO) - Offlaga Disco Pax ± ê RICKY’S PUB (PD) - King Of Damnation Live ± ê YOURBAN (VI) - Live: Phonograph ± ² ê SHINDY CLUB (VI) - Classic Shindy with TonyDj ² ê ROCKCAFE’ (TV) - AfroBeat ² ê SABOTAGE (VI) - Hard Core Selections ² ê WHY NOT (VI) - Villary Dj (BadBoySkills) ² ê NEW AGE (TV) - IndiePendance Etienne De Crecy ² ê FREE ZONE (VI) - Kani + Speed Jackers Live ± ê YOURBAN (VI) - Live: Enjoint (Ska) ± ê LA LOGGIA (VR) - Dj Conf Electro House) ² BAR ASTRA (VI) - Blue Velvet Live ± ê SABOTAGE (VI) - Generation Crue (MotleyCrue Tribute) ±ê ê RICKY’S PUB (PD) - Emmablu (VA) Live ± ê BAR ASTRA (VI) - Jazz Aperitivo M. Baldassarre & D. Rossato ± ê LA GABBIA (PD) - Tying Tiffany ± ê RICKY’S PUB (PD) - Rumatera Live ± ê ROCKCAFE’ (TV) - Retroscopia Dj Iani ² ê LA GABBIA (PD) - Fluo Party ² ê LA LOGGIA (VR) - Dj Bruno 19/71 (Tech House) ² ê ROCKCAFE’ (TV) - Jazz Motel by Alessio Berto ² ê SHINDY CLUB (VI) - Excuse Me + guest Dj D. da Silva ² ê LA LOGGIA (VR) - Dj Omar R (Deep House) ² ê WHY NOT (VI) - Villary Dj (BadBoySkills) ² ê YOURBAN (VI) - Live: Airway ± ê FREE ZONE (VI) - THE SHAMAN’S BLUES doors tribute! ± ê SABOTAGE (VI) - Strange Corner + 4 Sivites & Tangled Lines ± ê WHY NOT (VI) - Esh DJ (Electro) ² ê RICKY’S PUB (PD) - Vulgar power (Pantera Tribute) Live ± ê WHY NOT (VI) - Kali Dj (Funk Disco) ² ê RISIGO (VI) - Live : Luca Boss (Rock Acustico h 18)) ± ê ê LA GABBIA (PD) - Mojomatic + Red Worm Farm ± SARTEA (VI) - Nesta King (Reggae) ± ê ROCKCAFE’ (TV) - Fat Groove ² ê NEW AGE (TV) - White Rose Movement + Captain Mantell ± ê LA LOGGIA (VR) - Toxic Music Live ± ê PUNKYREGGAEPUB (TV) - Idiosincrasia + Gelo (Hardcore) ± ROCKCAFE’ (TV) - Excuse Me (electrofunk) ² ê RICKY’S PUB (PD) - Seven Keys + Sir Luis Grass Live ±ê ê LA LOGGIA (VR) - Dj Omar R (Deep House) ² ê PUNKYREGGAEPUB (TV) - Scare Crows + Vacuum (Trash) ± 04. sab 11. sab 18. sab 05. dom 12. dom 07 . mar ê SARTEA (VI) - Deepest Sound Dax Dj ² 14. mar ê SARTEA (VI) - Go Bang! Dax Dj ² ê NEW AGE (TV) - Ruby + Guest Live ± 8. mer ê RICKY’S PUB (PD) - Ricky’s Open Party “GineModay” ² 15 mer 9. gio ê OSTERIA TEMPO PERSO (VI) - Dj Set Marco ² 19. dom ê WHY NOT (VI) - Esh DJ (Electro) ² ê SARTEA (VI) - Get L.A. with Daedalus & Daddy Kev fm L.A. ² ê RICKY’S PUB (PD) - Vitamina V (Cover Rock) Live ± ê NEW AGE (TV) - Kill Hannah + My Passion + Electric Diorama ± ê PUNKYREGGAEPUB (TV) - Il moro quasi biondo + Lunainfea (rock) ± ê ESTRAGON SUMMER (BO) - PAUL WELLER ± ê SARTEA (VI) - Holmes + TheGrooveYard Live ± ê RICKY’S PUB (PD) - Open Party Dj Set by GianCliff (HardRock) ± 21. mar 10. ven 16. gio ê SARTEA (VI) - Robot is Systematic by Dj Dax ² ê ESTRAGON SUMMER (BO) - Tying Tiffany ± ê OSTERIA TEMPO PERSO (VI) - Live: Entertainer ± ê VIPER THEATRE (FI) - American Music Club ± ê SARTEA (VI) - Berikomix Festiva: Kasse Armonike Live ± ê FREE ZONE (VI) - The Forwarders + the Wankenerss Live ± ê YOURBAN (VI) - Live: Pride of Haka (Metal) ± ê RICKY’S PUB (PD) - Rickys Open Party: Le Bestie Molestie ² ê CONTRA’ GRANDA (VI) -Dj Set Kali Future-Funk ² ê SARTEA (VI) - Off With Their Heads (PUNK USA) + Anger (VI) ± ê SARTEA (VI) - Back To Black Dj Set by S&V Crew ² ê RICKY’S PUB (PD) - Dogbone (AC/DC &Rockin’Fuckin’Roll!!!) ± ê LA GABBIA (PD) - Riff Raff (Ac/DC Tribute) ± ê ROCKCAFE’ (TV) - Mad & Mary Dj Set ² ê OSTERIA TEMPO PERSO (VI) - Dj Set Magenta ² ê NEW AGE (TV) - Bring Me The Horizon Live ± ê NEW AGE (TV) - Paul Gilbert Live ± ê LA LOGGIA (VR) - Dj Conf Electro House) ² 22. mer VEN 17 YOU ARE WELCOME TO THE SOUND & VISION PARTY! www.soundandvision.it 23. gio 24. ven 2008 OC T ê ESTRAGON (BO) - Paul Gilbert ± ê FORTEZZA DA BASSO (FI) - TRICKY ± ê SHINDY CLUB (VI) - Rock icons Night (Dj D + Dj George) ² ê YOURBAN (VI) - Live: Glam Party ± ê SABOTAGE (VI) - Guns & Roses Tribute Live ± ê FREE ZONE (VI) - Inner Self (Sepultura Tribute) ± SHINDY CLUB (VI) - Halloween Night ê CONTRA’ GRANDA (VI) -Dj Set Kali Future-Funk ² ê ê RICKY’S PUB (PD) - YoungBlood (Whitesnake Tribute B.) ± ê YOURBAN (VI) - Halloween Party SUPERHORRORFUCK ² ± ê LA GABBIA (PD) - All Riders Party Con H. Medrano, Canecora ± ê SABOTAGE (VI) - NU Metal X-Over, Ciccio Party King ² ê NEW AGE (TV) - Anathema + Demians Live ± ê FREE ZONE (VI) - DARK NIGHT! live crashing lovers + guest ± ê ROCKCAFE’ (TV) - F. Suleman (BreakBeat) ² ê RISIGO (VI) - Live: Steel Horse (Bon Jovi Trib) ± ê LA LOGGIA (VR) - Dj Conf Electro House) ² 31. ven H ALLOWEEN 25. sab ê CONTRA’ GRANDA (VI) -KING P (dubstep, reggae, hip hop) ² ê RICKY’S PUB (PD) - Happy HalloGlam + Live LemonSharks± ê LA GABBIA (PD) - ALTAVOZ HALLOWEEN Party ² ê NEW AGE (TV) - Halloween Night + Rumatera ± ê ROCKCAFE’ (TV) - Fat Groove Dj Set ² ê LA LOGGIA (VR) - Dj Conf Electro House) ² ê ESTRAGON (BO) - LadyTron ± ê SHINDY CLUB (VI) - Classic Shindy with Tony Dj ² ê YOURBAN (VI) - B Spacial Night ² ê FREE ZONE (VI) - Brain Washing Machine + Capra Live± ê SABOTAGE (VI) - Dj Set (HardCore, Metal, DeathMetal ...) ² ê BAR ASTRA (VI) - Notte Grigia (Vedi Spazio Astra) ² ± ê RICKY’S PUB (PD) - Sad (Official Metallica Tribute Band) ± ê LA GABBIA (PD) - The CRANES ± ê ROCKCAFE’ (TV) - Dj Gilo ² ê LA LOGGIA (VR) - Dj Origami (Nu Jazz b’n’bossa house) ² 01. S A B - NOV ê SHINDY CLUB (VI) - Live IL GENIO ± ê FREE ZONE (VI) - Live Norgate + Hatred Progeny ± ê SABOTAGE (VI) - Los Natas (Argentina) + guest ±ê RICKY’S PUB (PD) - T-Side (Toto Tribute Band) ± SOUND AND VISION 26. dom ê SARTEA (VI) - Pictures Paint Words (Punk UK) + Leggins (VI) ± ê YOURBAN (VI) - Live: THE MERRY WINDOWS (fm L.A.) ± ê WHY NOT (VI) - Kali Dj (Electro) ² ê RICKY’S PUB (PD) - Thunderville + The Wankerss Live ± 28. mar ê SARTEA (VI) - Detroit Definitive by Dax Dj ² 29. mer ê NEW AGE (TV) - DEUS Live ± ê RICKY’S PUB (PD) - Rickys Open Party: DjSet by BaySideSchool² 30. gio ê OSTERIA TEMPO PERSO (VI) - Wind 4et (Jazz) ± ê SARTEA (VI) - Wensday night Heros (Punk CAN) + Gargantha ± presents thebestofblackfunksoulafrobeatselections VEN 10 OTTOBRE SARTEA (Vicenza) C.so San Felice 362 - www.sartea.it Selections by DjD & Giorgio Sound And Vision Sound System NIGHT I MIGLIORI LOCALI PROPOSTI DALLO STAFF DI SOUND AND VISION CLUBBING QUANTE VOLTE VI SIETE RECATI IN UN LOCALE CHE NON HA SODDISFATTO A PIENO LE VOSTRE ASPETTATIVE? NIGHTCLUBBING VI VIENE IN AIUTO! NIGHTCLUBBING I locali che trovate in questa sezione sono stati scelti e selezionati grazie ad una attenta valutazione che considera: ambiente, programmazione proposta e originalità. Tutti i locali sono stati selezionati e visitati dal nostro staff. Vi invitiamo quindi a frequentarli e fare di questi i vostri locali preferiti. FAR PARTE DEL NIGHTCLUBBING DI SOUND&VISION NON È PER TUTTI! Desideri richiederci informazioni per il tuo locale? VICENZA - Centro SOUND AND VISION GOLDSPONSOR DJ (H 2.00) DJ (H 4.00) LIVE MUSIC ROCK MUSIC DISCO MUSIC WINE BAR COCKTAILS BAR BIRRERIA CUCINA ART EXHIBITION PICTURES EXHIBITION VIDEO ART CABARET GIARDINO FREE ACCESS ATTIVITA’ SOCIALI LOUNGE AREA WIRLESS AREA CLUB HIP HOP ELECTRONIC COSA SONO I GOLD SPONSOR? Sono tutti quei locali che da oltre 3 anni hanno scelto di supportare Sound & Vision Magazine. Il loro apporto ci ha aiutati ad affrontare il 5° anno di pubblicazione, sicuri che molti altri se ne aggiungeranno. E’ giusto e doveroso rivolgere loro un nostro ringraziamento, e questo è un piccolo segno. Possiamo così garantirvi che la loro passione e coerenza nel gestire il proprio locale si riflette ampiamente sulla soddisfazione dei clienti che lo frequentano. Se non ci siete andati vi consigliamo a questo punto di farlo... e buon divertimento! VICENZA - Zona Industriale SABOTAGE BAR Viale dell’Industria 12 (VI) www.sabotagebar.eu www.myspace.com/sabotagebar Stanchi degli innumerevoli bar-aperitivo, dei localini minimal, dei Jazzclub, della "birra a fiumi e bella gente", della musica a 360° e dei Discobar che affollano le notte della provincia? Allora il Sabotage è il vostro rifugio: Band e DJ Set R'n'R, Garage, Heavy Metal, Stoner, HardCore, HardRock e molto altro rumore a volume sostenuto: “Sabotage it's Louder than Loud!” VICENZA - Zona C. S. Felice SARTEA C.so San Felice 362 - Vicenza www.sartea.it Chiusura Lunedì Locale storico di Vicenza che da anni allieta e propone importanti novità. JND Festival Electronic Music, giunto alla quinta edizione con il famoso motto “Jazz Not Dead” che ha portato il Sartea a livelli internazionali grazie ad una selezione ricercata di djs di ottimo livello provenienti dai Clubs di Berlino, New York e Londra. Ambiente liberty, affascinante e ricercato che risalta la qualità del servizio. BAR ASTRA Contrà Barche (VI) Info: 348.8889561 Il centro di Vicenza, al centro del mondo, nel centro della musica! “Nuovo Bar Astra” powered by his eclectic owner Mopi and his amazing staff. Music every day, music every night ,,, music inside. Taste us and you never forget us! Peace & Love! VICENZA - Centro IL BORSA P.zza dei Signori (VI) Info : myspace.com/borsacaffe Chiusura Mercoledì Incastonato all'interno della BAsilica Palladiana nel cuore del salotto vicentino tra antico e moderno, il Borsa caffè, in una nuova veste propone arte, musica, un ottima selezione di vini accompagnati da cicchetti e tartine, splendidi piatti freddi, formaggi e innovative insalate. Alla sera fantasiosi cocktails movimentati da atmosfere musicali dal vivo e selezioni di mix elettronici dei nostri Countermove resident DJ's. Francesca e Massimo vi aspettano. VICENZA - Centro BAR TRE Contrà S. Marcello 3 (VI) NOVE - SS Nove - Vicenza THIENE - Zona SS x Vicenza YOURBAN Via 51° Stormo - Thiene (VI) 0445-374482 www.yourban.org MARTINI 47 Via Martini 47 - NOVE (VI) ARCI A pochi passi dal centralissimo Corso Palladio, il BarTre ambiente dal design innovativo e accattivante, contemporaneo ma essenziale, Dalle 7.00 del mattino e accompagna con lacolazione ai pranzi veloci, dall'aperitivo al dopo cena con live dj set di qualita' scelti all'interno del panorama vicentino. . Progetto firmato dal designer Giuliano Vasta. Un nuovo locale che ha saputo centrare il segno con un ampia gamma di servizi. Aperti dal mattino alla sera. All'interno potete trovare un ambiente ampio, solare, ideale per chi cerca la tranquillità e la discrezione. I gestori vi sapranno conquistare con gustose colazioni, pranzi, cene, ma anche cocktails, musica, divertimento, il tutto all'insegna della massima efficienza. Tutto a soli due passi dal centro di Nove. BASSANO D. G. - Zona SS Trinità BASSANO D. G. - Zona Cà Rezzonico SHINDY CLUB Via S. Giorgio - Bassano d. G. Tel 0424.500.000 www.shindy.it LOLA LOUNGE BAR Via Cà Rezzonico - Bassano d. G. Tel 340.8276335 Chiusura Lunedì Lo Shindy Club da trent’anni è la discoteca dei bassanesi doc, informale ed “alternativa” offre serate di vario genere: il venerdì concerti live, il Sabato rock puro al primo piano, e musica elettronica nell’ Electric Ballroom. Avete presente la pubblicità “cosa sarebbe il mondo senza la Nutella?” Decisamente si abbina a “cosa sarebbe Bassano senza lo Shindy!”. Enjoy! . Lola, locale storico di Bassano, con un nuovo stile: la tua musica, DJ set e live. Le tue esposizioni d'arte e fotografia. Una nota vibrante di colore, un ritmo nuovo, un'atmosfera stimolante con birra e long drinks di qualità... novità da gustare quelli al Leone! Il posto ideale per la tua festa e per conoscere gente nuova. Il tuo locale perchè si muove con le tue idee, musica, stile e arte. Il locale con il tuo stile. Modern Lola.” BASSANO D. G. - Loc. Monte Crocetta BASSANO D. G. - Centro MONTE CROCETTA Loc. M. Crocetta - Bassano d. G. Tel 0424.502017 Chiuso il Lunedì L’Osteria Moderna Monte Cruz si trova a “20 metri al di sopra dell’energia negativa”. A pochi passi dal centro storico, immersa in un’oasi verde, offre un suggestivo panorama su Bassano d. G.. Una parte del locale è arredata in stile “liberty”, mentre l’altra addobbata con rarissime locandine dei film horror degli anni ‘50. Da maggio a settembre con le mod session dj set. “Un villaggio senza musica, è un villaggio morto”. CONTRA’ GRANDA Via Barbieri 25 - Bassano d. G. Info 347.7597201 Chiuso il Lunedì Alla mattina ottime colazioni a base di spremute e centrifughe di frutta fresca, a mezzogiorno e sera a far compagnia agli aperitivi : gustosi tramezzini, stuzzichini e bruschette. Speciale il Venerdì e Sabato con ricercati cocktails e sangria accompagnati dalla selezione musicali dei djs. Disponibile per feste private. Yourban Music Club è la vera nuova proposta in provincia. Uno spazio polifunzionale che ospitarà una ampia programmazione con DjSet e Live. Ma non solo: all’interno 4 sale prova insonorizzate ed attrezzate a disposizione dei gruppi, un bar sempre attivo e ampio spazio ad ogni forma di espressione artistica. Per tutti noi fuori da ogni schema ma dentro la YOURBAN Culture. BASSANO D. G. - Centro why NOT café WHY NOT? Via Roma - Bassano d. G. Chiusura Lunedì Chi non rimane ipnotizzato dal brillìo di un cocktail appena versato in un bicchiere? Prima o dopo cena e anche durante i pomeriggi più lunghi e noiosi il Why Not Cafè è un"porto franco" per la gioventù bassanese. Questo lounge bar, rosso come un Negroni e dorato come uno Stinger, può aggiungere brio alla tua serata grazie anche a un ricco dj-set. CASSOLA - Loc. Fellette FREE ZONE CLUB Via Ferrarin 67 San Giuseppe di Cassola (VI) FREE ZONE CLUB è un nuovo NIGHT MUSIC CLUB aperto a San Giuseppe di Cassola (VI) a due passi dal centro di Bassano del Grappa!!! E' l'Unico Club Notturno in Città dove gustare ottimi primi piatti, snack vari, birre e vino di qualità... venerdi' e sabato notte live bands & serate musicali a tema con proiezione di concerti in maxischermo, dj set e live bands!!! ZANE’ - Zona Industriale MAROSTICA - Centro Storico HEINEKEN Piazza deglia Scacchi Marostica (VI) COLOURS CAFE’ COLOURS CAFE’ Via Prà Bordoni 63 ZANE’ (VI) COSTABISSARA - SS Thiene/Vicenza maxlive.net MAXLIVE Via Meucci 44 - Costabissara Call Center 0444.381646 www.maxlive.net IL BORSA Nella suggestiva cornice di piazza degli scacchi e del castello medievale, le serate si colorano all'Heineken Jammin' Club. Dj set, musica live, karaoke, aperitivi, birra, cocktails e piacevoli incontri, in un'atmosfera sempre viva e pulsante, Heineken Jammin' Club è il locale cult dove cominciare o finire le vostre notti di divertimento. Elegante e raffinato, questo locale vi accoglie dal primo mattino con ottime colazioni, per la pausa pranzo propone primi piatti, carpacci di carne e di pesce e colorate insalatone. Degustazioni di vini italiani e stranieri e aperitivi fino alle ore 20.00. TREVISO - Loc. Liedolo TREVISO - Loc. Roncade PUNKYREGGAEPUB Via Barbarigo 15 Tel 0423.969625 www.punkyreggaepub.com NEW AGE Via Tintoretto 14 Roncade (TV) www.newageclub.it Unico nel suo genere: centro congressi, auditorium, sala concerti, ristorante. Cosa desiderate di più? Il MaxLive è la soluzione ideale al desiderio di godersi uno spettacolo in tranquillità assoluta! TREVISO - Loc. Castelcucco ROCK CAFE’ Strada dei Colli 2 - Castelcucco Tel 349.6027294-3477377937 www.rokkaffe.com ARCI New Age Club è il rock club più esclusivo della parte nord-orientale della penisola. new age club è totale garanzia di professionalità e visibilità per gli artisti affermati da tutto il mondo. new age club è trampolino di lancio per le nuove realtà musicali. new age club è lo spazio di divertimento notturno senza vincoli anagrafici. lo staff del new age club vi dà il benvenuto per una nuova elettrizzante stagione di live allo stato puro! Juke boxe: va in continuazione. Pizza: ma dove la trovi fino alle 2?! Sala fumatori: panoramica e arieggiata..Giochi da tavolo: tanti per chi ha le gambe “stracche”. Allegria: non si capisce se è di più questa o la birra! Staff: vedi nell'enciclopedia….e cani sciolti a 4 e 2 zampe. Se pensi che qualcosamanchi: vieni e vedi che ti sbagli!! Dal '91 il "ROCK" è indiscusso punto di riferimento per tutti quelli che (scusate lo snobbismo) la musica la sentono un po' di più. Precursori della DJ CULTURE i due fratellini preparano con i loro super collaboratori anche ottimi drink. Ricerca e coerenza sono alla base del bel connubio tra passato, presente e futuro che ha vita in questo posto. Aperto dal Martedi alla Domenica dalle 17.30 alle 01.00 Info 3496027294 - 3477377937 VILLA DEL CONTE (PD) - Loc. A. Pisani S. GIORGIO IN BOSCO (PD) - SS Valsugana CAMPOSANPIERO (PD) - Stazione Ferroviaria RICKY’S PUB Via Commerciale 12 Villa del Conte - Abbazia Pisani Tel 049.9325004 www.rickyspub.com Hot spot per chi ama la musica live di qualità grazie ad una crew e ad un programma bilanciato,si conferma uno dei locali più gettonati. Il meglio delle rock cover band,dell'alternativo ed indipendente, i tributi più leggendari. Dal grunge al postrock, dall'acustico al metal, dall'indie alla new wave! OPENPARTY con i migliori djs in campo rock, crossover, indie, electro! Se cercate un'alternativa al solito music pub con karaoke e cotillons, l'avete trovata! LA GABBIA MUSIC CLUB Via Valsugana 20 S. Giorgio in Bosco (PD) www.lagabbiamusicclub.it ROSTI Stazione Camposampiero Tel 049.9303801 LA GABBIA La Gabbia Music Club propone nella nuova struttura il consueto e consolidato programma di artisti nazionali ed internazionali: Reggae, Hip Hop, Rock, Punk. L’after show gestito dai 3Maniacs Djs & Rasti accontenteranno gli irriducibili fino alla chiusura con selezione dei pezzi che hanno fatto la storia del rock. I Rosti, locale unico nel suo genere perché caratterizzato dalla vicinanza con la vecchia ferrovia di Camposampiero. Vi sorprenderà. Al suo interno potete assaporare deliziosi piatti tipici, infatti è famosa la loro Costata, bere in compagnia e ascoltare della buona musica. I Rosti è anche un ottimo punto d'incontro per lo spritz serale. Musica Jazz, raffinati Dj con la mitica Vespa,e il risultato è un raro connubio del buon gusto italiano ! VERONA - Centro SQUARE Via Sottoriva 25 VR Tel 045.597120 www.squareverona.it Elegante, ricercato, chic: lo Square cattura l'attenzione al primo sguardo. Arredamento che evoca il giappone, pezzi di design per cui perdere la testa, il tutto sviluppato su tre piani di un antico palazzo in centro. 2 postazioni bar e un sottofondo musicale di ricerca, che il venerdì sera diventa minimal con il dj set di elettronica e deep house e la domenica torna il jazz o pop dal vivo, colonna sonora di aperitivi chic a buffet. Aperto dalle 18,30 alle 02 - chiuso il Lunedì. FELTRE - Centro UNISONO P.zza Guarnieri Feltre (BL) www.inisonojazz.it VERONA - Loc. Cologna Veneta TEL 349.1970263 LA LOGGIA Corso Guà - Cologna Veneta Verona Situato nel centro storico di Cologna Veneta Il Loggia cafè è un perfetto punto di partenza per la vostra serata. Tutti i week-end con i migliori D.j. set. Chiuso il lunedì - Tel. 0442 410 411 - E-mail: [email protected] SOUND AND VISION THE BEST NIGHTCLUBBING GUIDE FOCUS ON ... Ogni mese notizie fresche sui vostri locali preferiti SABOTAGE BAR Unisono da nove anni propone serate jazz con alcuni grandi protagonisti di questo genere musicale. Si può cenare o bere un drink, avvolti in un’atmosfera ricca di storia e suggestioni, nel pieno centro storico di Feltre. Aperto da Settembre a Maggio, tutti i Giovedì, Venerdì e Sabato dalle19.30 alle 02.00. Tel 0434.840594 FELTRE - Centro LA LOCANDA Via Montelungo 2 - FELTRE Info 0439.83774 Il cibo, la musica, gli amici, perché scegliere? La Locanda di Feltre te li fa trovare tutti assieme. Ti aspetta con un ambiente rinnovato, ancora più spazioso ed un'ampia varietà di offerte per le tue serate in compagnia. Dj session, musica dal vivo, karaoke e ancora cucina tipica, cene a tema, buffet su prenotazione. Il tutto accompagnato da una pregiata selezione di birre e da una vastissima varietà di cocktail. Per una pausa o per una serata in allegria, Per info o prenotazioni : 0439/83774 oppure 348/2905474. Qual è la filosofia del Sabotage? Nel 2001 i Dictators, mitica rock band anni '70, dopo 20 anni di "silenzio" escono con un nuovo album! "Who will save Rock'n'Roll?" è il loro inno di battaglia! Chi salverà in Rock'n'Roll? Lo salviamo noi cazzo! Bhe forse non solo noi, diciamo anche noi. Magari limitatamente alla provincia di Vicenza! "Louder than Loud.... madafaka"! Quali saranno le novità per la stagione 2008/9? Nessuna novità! Da che siamo aperti noi cerchiamo di dare le solite solide certezze: Rock'n'Roll, Hard rock, Metal e volumi alti! Al Sabotage si ascolta solo il meglio del meglio del meglio, del meglio rock. delle meglio band, della musica meglio suonata, dei meglio generi che il meglio del meglio.... insomma ci siamo capiti no? Associate un drink al vostro locale ... Unicum, liscio. L'amaro che ti aiuta ad mandare giù l'amaro della vita, oltre che la cena! toccasana anche per l'alito! In alternativa una birra media. A chi consigliereste di venire al Sabotage? A tutti, ma soprattutto a tutti! e anche a tutti gli altri. E a chi no? E Perché? A nessuno. Qui al Sabotage vogliamo tutti perchè Il Rock fa bene! Aumenta la libido nella donna e agevola l'erezione nel maschio. Allunga la vita. Mette il buon umore. Aiuta la digestione. Meglio di così...... non c'è mica di meglio! O sbaglio? PREZZI FASTFOOD € € SPEC. CARNE I LOVE SPEC. PESCE =10€ =5€ INFORMALE DINNER ELEGANTE GIARDINO VEGETARIANO I MIGLIORI POSTI DOVE FERMARSI A MANGIARE CUCINA ETNICA www.shindy.it www.waitingfor.it € NOUVELLE CUISINE € € € € € WAITING SHY-VAA Via Salarola 1 - Marostica Tel 0424.75143 Chiusura : Lunedì Via S. Giorgio - Bassano d. G Tel 0424.500.000 Aperto Venerdì e Sabato Suoni, musica luci...Non c' nulla in questo locale lasciato al caso. Men originale a base sia di carne che vegetariano per tutti i gusti. L'ideale per una serata rilassante ed esclusiva, il Waiting vi accompagnera per tutta la notte durante i weekend con Dj set e drink fino alle 3.00. Aperto tutti i giorni dalle 19.30 alle 2.00 - Venerdi e Sabato fino alle 3.00 - Asporto 72982 Unire una calda atmosfera ad un’ottima cucina indiana non è da tutti. Qui da Shi-Vaa un perfetto connubio è stato raggiunto! Piatti a base di verdure e carne accompagnati da ottimi vini, speciale il dessert (Prezzo fisso euro 25, comprende il biglietto di entrata per la notte danzante) - Aperto il Venerdì e Sabato Sera. www.zweibar.tk € € € € € ZWEIBAR PONTICELLO 24 Via Ponte Pagnano - Asolo Tel 0423.952761 Chiusura Lunedì Via Ponticello 24 - Molvena Tel 0424.708077 Chiusura Lunedì ZWEIBAR IST WUNDERBAR! Ristorante non convenzionale con menù che cambia spesso e accompagnato da ottimi vini. Cocktail fatti a regola d' arte e snack diversi dai soliti, in più...... la Nostra Musica ( vedi Rock Cafe). Per l' APERITIVO.... dal cicchetto, all' affettato al coltello, fino al pesce crudo. Ai piedi di Asolo e fornito di comodo parcheggio Zweibar è aperto dal Mercoledi alla Domenica dalle 17.30 all3 2.00. Prenotazioni allo 0423/952761. www.rokkaffe.com/zweibar. Ponticello24 nasce con la voglia di coccolare un pubblico esigente accogliendolo in un ambiente intimo, elegante e mai banale. Lo chef si ispira alle tradizionali ricette della cucina mediterranea mescolando sapientemente prodotti stagionali di alta qualità. Le cene sono accopagnate da una prestigiosa selezione di vini italiani, distillati e cocktails internazionali. Aperto anche allora di pranzo. G www.ilgaribaldi-trattoria.it IL GARIBALDI € Via dell’Industria 18 Piovene Rocchette Tel 0445.650005 Chiuso la Domenica € € Risigo..Locale ricercato, curato in ogni particolare vi offre una pausa pranzo con menù a prezzo fisso in un ambiente rilassante. Vi propone serate tranquille accompagnate da una cucina tradizionale stagionale. Alla sera, nell’atmosfera giusta, potrete cenare abbinando ai piatti scelti ottimi vini o con ottime birre in bottiglia. IL GARIBALDI P.zza Terraglio - Bassano del G. (VI) Tel 0424.523796 Chiusura Giovedì € € Trattoria veneta..Bigoli, baccalà...ma anche riso integrale, formaggi solo locali, piatti bio, torte di casa. Apriamo con le brioche poi passando per gli aperitivi si arriva a pranzo e cena con ottimi vini e birre pregiate dal Belgio. Il tutto sia dentro sia sulla terrazza estiva, allietati con musica classica, jazz, rock e .... www.centerlounge.045live.it OSTERIA DEL TEMPO PERSO Via Paolo Lioy 36 (VI) Tel. 340.2113919 Chiusura Domenica CENTER LOUNGE € € € Borgo Roma - Verona Chiusura Domenica € L'Osteria del Tempo Perso unisce l'esigenza del pranzo veloce con quella di una cena tranquilla a base di bruschette e piatti locali. Ogni giovedì si serve Trippe alla Veneta ed ogni Venerdi “Baccalà alla Vicentina” ad un prezzo fisso molto conveniente. Ogni Giovedì Musica dal vivo e Djset con spuncioti a tema GRATIS PER TUTTI! La Carta Vini è ricca e prevede tutte etichette di prestigio: cicchetti e spuncioti vengono creati al momenti in abbinamento al vino scelto e secondo l'estro dell'oste. Disponibile per feste di laurea e feste a tema. Aperto dalle 8 alle 24 il Center Lounge propone per la pausa pranzo primi piatti, insalatone, pizze e super panini in un ambiente ultra chic ed accogliente. All’ora degli aperitivi : ricco buffet accompagnato da ottimi vini internazionali. Vasta scelta di cocktails. Nel weekend musica lounge con il super dj Roberto Ferro. FOCUS ON ... CACAO American & Wine Bar Via Roma 7/a Crespano del Grappa (TV) Tel 0423.538332 www.myspace.com/cacao7 Come mai la scelta di un nome così “dolce” per un locale? Abbiamo scelto il cacao perchè un ingrediente genuino e duttile che puo evolversi in tanti modi e soprattutto perchè piace a tutti. Quale programma musicale proporrà il cacao per la stagione 2008/09? Tante serate live con artisti jazz, blues, funk e artisti emergenti per info visitare il sito www.mysapce.com/cacao7 Oltre la musica? Tanto buon cibo cominciando con i club sandwiches, bruschette, selezioni di affettati e formaggi,e del pesce fresco da mangiare anche crudo abbinando tutto con ottimi vini, cocktails e birre. Un drink da associare al vostro locale ? Il bahama mama Tre aggettivi per il cacao ... Semplice. Alternativo. Live I LOVE DINNER I MIGLIORI POSTI DOVE FERMARSI A MANGIARE www.family-house.net di Dj Dax OLTRE I CONFINI DEL DJ SET E CLUB NIGHT “ LIMITED EDITION” “Limited Edition” Edizione Limitata.. Ebbene sì, nell'era del digitale c'è chi continua a stampare dischi in vinile e a crederci. I dischi migliori attualmente te li devi sudare perchè difficilissimi da trovare, ma ne vale la pena. Questo mese Vi segnalo alcuni vinili: Moodymann Det. Riot contenente il pezzo “Freaki Mutha Fucker” che assomiglia fortemente al Classico disco di Jamie P r i n c i p l e “ B a b y Wa n t s To Ride”www.myspace.com/jamieprinciple e che mi fa letteralmente impazzire! Altra segnalazione: Sound Stream -Live G o e s O n www.myspace.com/s0undstream prodotto dal Berlinese Frank Timm vortice disco underground! E' raro di questi tempi sentire in pista vortici del genere; il “doppio” vinile Kann 00 sonorità deep, moderne, dub da una nuova stella nascente, ovvero la Label: K a n n R e c o r d s www.myspace.com/kannrecords etichetta indipendente di Lipsia, altra città germanica molto attiva ed interessante in fatto di musica e night culture. L'amico e Maestro Daniel Wang sta tornando con la sua label Balihu! Il vinile è il numero 017 e s'intitola "Transmissions Florales" by Massi P. presto in uscita ..e difficile da trovare! Per chi ancora non conoscesse Danny eccovi il seguente link web www.familyhouse.net/danielwang.html e pure un interessantissimo video www.youtube.com/watch?v=zUzVPR9wUw contenente la ormai celebre performance con lo strumento “Theremin” e il Tajon (famosissimo personaggio della notte, stadio, Sartea..). Ed ora una carrellata di “must haves” del periodo, giusto giusto per non essere banali con le consuete e solite segnalazioni di Festival, festine.. La figata attualmente è “la festa privata” fatta in casa, soffitta, garage, al quinto piano di una palazzina, nel seminterrato.. per informazioni, basta che mi contattiate.. Ogni mese qui a Vicenza ne è in programma una, ri go ro s a m e n t e U n d e rgro u n d . Vinili: Tribute to Ron Hardy - Ron Trent (Future Vision); Starlight - Model 500 (Echospace); Sounboys suicide note + Death is not final- Shackleton (Skull Disco); Particles EP - Ray Valioso (Real Soon); Shedding the past - Shed ( O s t g u t To n ) . P e r i n f o e a p p r o f o n d i m e n t i : w w w. my s p e c e. c o m / d a x d j o www.family-house.net. I Residents a Roma il 13 novembre di Dj D THE RESIDENTS 30 ANNI DI CARRIERA, TRA LE BAND PIÙ INNOVATIVE DELLA STORIA DELLA MUSICA ANCHE A LIVELLO DI 'CROSSOVER MEDIATICO', I RESIDENTS TORNERANNO IN ITALIA GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE PER UN UNICO CONCERTO AL CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI ROMA. I Residents saranno a Roma anche per presentare il loro nuovo album 'The Bunny Boy', appena pubblicato per Mute/EMI. Per chi di loro sapesse poco, ecco alcuni accenni tratti dal comunicato stampa dell'evento, che spiegano in maniera piuttosto veloce ed esauriente di che tipo di personaggi stiamo parlando: "Il nome dei Residents è noto molti, ma la loro identità resta ancora oggi ignota ai più. Molte sono le congetture su chi si Associazione Capoeira Angola Pernambuco celi dietro le maschere a forma di occhio, ma ad oggi sembra che nessuno abbia ancora capito chi realmente siano. Da Frank Zappa a John Zorn molti sono stati i nomi fatti riguardo i misteriosi componenti del quartetto. Nel corso di trent'anni hanno compiuto una vera e propria rivoluzione nello studio delle performances, dei video, delle arti multimediali e di tutto cio' che attiene la composizione della musica moderna, e cio' nonostante, tutt'ora nessuno sa chi sia quest'essere che si raffigura con un globo oculare al posto della testa vestito in frak e tuba.! L' a v v e r b i o c h e m e g l i o contraddistingue la loro storia e' "probabilmente": probabilmente provengono dalla Louisiana, da dove si sono mossi per raggiungere San Francisco e, sempre in via ipotetica, erano in 4 o 5. Il loro nome e' dovuto ad un fatto curioso: dopo aver iniziato sperimentando musica attraverso l'utilizzo di macchine da scrivere, macchine fotografiche e qualsiasi altro mezzo di "tecnologia artistica", decisero di mandare una loro incisione alla Warner Bros. L'etichetta rifiuto' la pubblicazione e non conoscendo l'indirizzo dei musicisti, respinse la missiva al mittente, cioe' a "The Residents". Nessuno infatti conosce la vera identità dei membri di questo eccezionale gruppo che negli ultimi 3 decenni ha rivoluzionato il mondo della musica con le sue produzioni tra lo sperimentalismo e la musica pop, senza contare i preziosi contributi nel campo dei video musicali, arti performative e multimediali." Se avete il coraggio e la voglia di fare un salto a Roma non perdetevi questo concerto! Noi ci saremo! Padova.Marostica.Rossano Veneto.Mussolente CORSI PER BAMBINI E ADULTI; PRINCIPIANTI,MEDI,AVANZATI Insegnante: Professor Zequinha (Brasile) Padova: martedì-giovedì - presso palestra scuola Tito Livio, entrata palestra in via Stampa (centro padova) Marostica: Lunedì - Rossano Veneto: Mercoledì - Mussolente: TBA APRILE LABORATORI DI CAPOEIRA APERTI A TUTTI A PADOVA Info www.capoeira-angola-pd.it - [email protected] - 338 80 00 353 Zequinha - 349 87 43 945 Nadia sponsored by Us ACLI www.capoeira-angola-pd.it di Ilaria Rebecchi Dufresne rinascimento musicale e originalitA’ photo by Ambra I Dufresne, dopo l'uscita del secondo album “Lovers”, si destreggiano in live d'effetto sviscerando grande originalità e carica esplosiva in misto tra hardcore, rock classico e sperimentazione elettronica, che fa di loro una delle top band italiane. La band vicentina, impegnata in un lungo tour in giro per l'Italia, è formata da Nicola Cerantola (voce), Luca Dal Lago (chitarra), Matteo Tabacco (basso e seconda voce), Alessandro Costa (tastiere e synth) e Davide Zenorini alla batteria. Ho incontrato Davide e Matteo per una chiacchierata sulla filosofia della band.. Quali sono le differenze tra “Lovers” e il più vecchio “Atlantic”? Matteo: “Lovers” è stato composto in un tempo minore, ed avendo ben in mente un obiettivo finale da raggiungere. Inoltre abbiamo reso le parti melodiche molto fruibili e quelle ritmate più pesanti e dirette ed è stata la conseguenza dell'esperienza accumulata nel corso degli anni, e abbiamo approfondito di più tematiche esistenziali e sociali rispetto ad “Atlantic”. Anche voi, come tantissime band photo by Ambra photo by Ambra italiane, siete andati negli Stati Uniti a registrare. Come mai? Davide: Abbiamo avuto l'opportunità di produrre il disco ai Red Planet Studios di Richmond, in Virginia, e l'abbiamo colta. Non è detto però che andando in America ci sia maggior professionalità. In Italia siamo migliorati nella tecnica e nel marketing musicale, ma siamo indietro nel supportare la musica, nei fondi, negli eventi. Nell'album “Lovers” è presente una ballata elettronica, “Mina”. Come è nata la scelta di inserire un brano così diverso? Matteo: Spesso in passato avevamo fatto altre canzoni elettroniche, senza però aggiungerle al nostro repertorio. Abbiamo scelto di inserire “Mina” perché rappresenta un lato diverso, ma con un tono oscuro, che mantenesse la linea dell'album. Che ne pensate dei nuovi mezzi di comunicazione multimediale, myspace ed i-tunes in primis? Davide: I mezzi come myspace sono grandiosi e utili, ma il problema è che sono ugualmente usati da band eccellenti e come mediocri, appiattendo il tutto. Non bisogna delimitare la musica alla visibilità multimediale, vanno considerati in primis i live e i dischi che ne determinano la reale qualità. Una band deve fare bella musica, senza troppo pensare all'immagine, altrimenti la qualità ne risente. E qual è il vostro pensiero sulla scena musicale italiana attuale? Matteo: Il problema è insito nelle band, nel pubblico e nel mercato. Ci sono membri di band che non vanno ad altrui concerti, c'è il pubblico a volte poco rispettoso che lancia bottiglie sul palco, ci sono organizzazioni scadenti. In primis deve cambiare la mentalità degli artisti. La musica di per sé funziona se fatta bene, ma è ciò che gravita attorno ad essa, senza arte né parte, a rovinarla. Davide: In Italia ci sono troppe band tutte uguali tra loro, e alcune iniziano a suonare solo per la popolarità fine a sé stessa. E' un problema dell'arte in generale, non solo della musica. Sono cambiati anche i rapporti con i fan, che a volte arrivano a giudicare con presunzione ogni brano. Siamo nel MedioEvo, aspettiamo con ansia il Rinascimento socio-musicale! di Ilaria Rebecchi LINEA77 UN NUOVO INIZIO! particolare per i fan più integralisti. Noi siamo sempre stati interessati alla contaminazione e alla scoperta di nuove materie e forme musicali, per cui ove possibile, abbiamo sempre cercato di svilupparci. Siamo entusiasti e le critiche arrivano sempre quando ti butti, ma se non sono costruttive non ci toccano. Come è stato aprire il concerto italiano dei Rage Against The Machine? Siamo nati ascoltando i RATM, e la loro musica è stata lo stimolo per la nostra evoluzione. E' stato inimmaginabile poter suonare con loro, forse la chiusura di un sogno artistico. Adesso ce ne saranno altri! Qual' è il significato del brano “La Nuova Musica Italiana” e il vostro pensiero sulla scena musicale italiana di oggi? Credo che la musica in Italia funzioni, ma in un contesto sbagliato, tra live pieni di problemi e leggi futili. Inoltre con la canzone abbiamo voluto illustrare tutto ciò che per noi è la nuova musica italiana, dando spazio nel video, a tutte quelle persone ed artisti che di solito non hanno troppa visibilità. Una specie di personale impegno per far capire che le ottime realtà esistono, basta solo cercarle. Tra sperimentazioni riuscite, live potenti e serietà talentuosa, i Linea 77 consacrano la propria nuova evoluzione con canzoni, storiche o nuove, che penetrano orecchie e mente. Decisamente ottimi. Linea 77 e Dufresne live @ Estragon Summer Bologna - 11 Settembre 2008 photo by Ambra Dopo circa di carriera, i Linea 77, Emiliano Audisio (voce), Christian Montanarella (batteria), Davide Pavanello (basso), Paolo Pavanello (chitarra), Nicola Sangermano (seconda voce), meglio conosciuti come Emo, Tozzo, Dade, Chinaski e Nitto, hanno coronato la propria carriera con un album di tutto pregio, "Horror Vacui", uscito ad inizio 2008 e forte della collaborazione con Toby Wright, già produttore di Korn, Kiss e Metallica tra gli altri. Forti di un costante impatto live, sempre pronti alla sperimentazione creativa ed intensi nelle liriche serie e rabbiose di sicuro effetto, i Linea 77 stanno dimostrando che l'onestà artistica alla lunga ripaga, tra innovazione e talento. Ho incontrato Tozzo, per una breve chiaccherata sul presente della band. "Horror Vacui" sembra proprio essere il disco della maturità artistica dei Linea 77! Si, avevamo l'esigenza di dimostrare chi siamo photo by Ambra ora, cresciuti, ed è uscito sia nei testi più completi che nella produzione dell'album, avvenuta agli Skip Saylor Studios di Los Angeles, e credo si possa definire un nuovo inizio per noi. Avete anche registrato con una seconda chitarra, per la prima volta.. Dade ha provato a suonare, oltre al basso, anche la seconda chitarra, ed è molto interessante sentire una duplice manualità nel suonare gli stessi brani e questo ha arricchito la potenza dell'album. Che cosa ha donato l'apporto tecnico ed umano di Toby Wright? Toby è un maestro della musica, abile a capire le dinamiche interne alla nostra band. Ci ha aiutati a sviluppare la nostra indipendenza evidenziandola, equilibrando eventuali tensioni, in modo tale da sottolineare la personalità artistica di tutti. Da cosa nasce il vostro interesse per le collaborazioni con artisti differenti? A volte le collaborazioni sono un problema, in La nuova musica italiana dovrebbe essere proprio così: emozionante, seria, accattivante, spassosa, creativa e ritmata, ed assistere ad un concerto di Dufresne e Linea 77 è assoluta garanzia di spettacolo armoniosamente scenografico, di cui potenza e divertimento sono le basi. Si potrebbe affermare che si tratta di due tra le migliori band della scena alternativa italiana, i Dufresne al secondo album "Lovers" uscito lo scorso Aprile, e i Linea 77 con l'ormai consolidata fama di band metalhardcore innovativa con oltre 10 anni di carriera alle spalle. L'effetto della somma delle due performances, sebbene differenti ma in perfetta simbiosi artistica, è sbalorditivo in quanto a magnetismo ed impatto. La caratteristica che delinea il carattere di entrambe le band è sicuramente la chiarezza etica unita ad un'estetica del sound che sconfina tra generi ed ambiti differenti, senza limitarsi, in ambo i casi, ad un circoscritto scenario musicale, e il risultato è un mix di sonorità possenti e coinvolgenti tra l'hardcore, il rock più tosto e il metal più ammaliante. Il tutto con estrema fruibilità uditiva. Partono i Dufresne, che propongono una scaletta che spazia tra le canzoni del primo album ("Atlantic", 2006) e quelle del più recente "Lovers". Da "Alibi Party" a "Fashion Kills Romance", passando per "Caffeine", l'ultimo singolo della band e "Oltre La Pioggia". Ogni brano è arricchito dal prezioso apporto elettronico di Alessandro Costa, che dipinge con azzeccate intrusioni il perfetto contorno tra i momenti i più melodici e quelli più acidi e screamo affidati alla dotata voce di Nicola Cerantola, in un incrocio tra le ritmiche serrate di Davide Zenorini e Matteo Tabacco (batteria e basso) e le chitarre languide ed incessanti di Luca Dal Lago. Ogni live è l'ennesima conferma dell'esuberanza della band, tra innovazione e potenza perfettamente sintetizzate. Atmosfera creata. Pubblico invocante. Entrano i Linea 77. In un mix tra canzoni che hanno fatto al storia della band, quali la splendida "Fantasma", "Third Moon", "Inno All'Odio" e "66 (diabolus in musica)", è in particolare nell'esibizione delle più recenti "The Sharp Sound Of Blades", "Sempre Meglio", "Il Mostro" e "La Nuova Musica Italiana" che si palesa la maturità artistica della band, conseguita con l'uscita ad inizio anno dell'album "Horror Vacui", tra le perfette riproposizioni live, che non risentono della mancanza di una chitarra rispetto alle registrazioni del disco (in cui Dade - basso, ha suonato anche la seconda chitarra), e quelle fiere liriche a coronare la perfetta sintonia artistica degli arci-noti Emo e Nitto, tra cori ed urla impensabili. Colpisce inoltre vedere come i Linea 77 siano 5 elementi così ben amalgamate, che sembrano aver sposato la vera essenza della musica e dei concerti stessi, divertendosi in primissima persona (tutti) nel suonare e cantare, tra risate e complicità visibile chitarra-basso-batteria, che sembrano seguire l'eclettismo vivace e tecnico insieme rispettivamente di Chinaski, Dade e Tozzo. Assoluti. Alla faccia di quei finti artisti che salgono sul palco donando al contagocce sorrisi e saluti. I Linea 77 sono invece il trionfo delle sonorità più toste, delle melodie più orecchiabili e dell'energia spassosa e pura live, senza un minimo di ostentazione, sebbene potrebbero anche permetterselo, data la dose di talento che possiedono. Dufresne e Linea 77 sono due band che perfettamente suonano insieme, l'una a proseguo immaginario dell'altra, tra violenza emozionale, azzardati riff, spaventosi ritmi e voci magnetiche. Da non perdere per tutti coloro che amano il più solido rock e i più azzeccati testi penetranti. di Ilaria Rebecchi di Ilaria Rebecchi VICENZA B E R I C O M I X rap p re s e n t a un'evoluzione socio-culturale nell'ambito del panorama, purtroppo poco conosciuto, della fumettisticacartoon-colonne sonore. Il festival vicentino, che avrà luogo dal 16 al 19 Ottobre nei locali più rinomati e vivi della città, dal Bar Astra all'adicente ed omonimo Teatro, dal Sabotage Bar al Moplen e Bar Sartea, ed organizzato da 9 menti che fanno a capo a tre interessanti organizzazioni d'eventi, ovvero Libellule impazzite, Meccano14 e SacroCuoreConnection, vedrà un continuo susseguirsi tra workshop di fumetti, proiezioni fino a tarda notte di puntate storiche delle a l t re t t a n t o ri n o m at e s e ri e d'animazione più celebri mondiali, originali e cover band delle rispettive sigle, e feste nei vari locali a coronare questo originale quadro a cavallo tra divertimento, revival storico ed approfondimento del tema. Un importante perla nel panorama dell'animazione a serie & co a livello nazionale, che vede come fulcro d'ogni evento il festival di Lucca, LuccaComix, e che finalmente avrà come cardine per il Nord la città palladiana. Abbiamo incontrato Mopi (all'anagrafe Gianluca Moretto) vivace e creativo propiretario di uno dei locali coinvolti nel Festival, il Bar Astra, oltre che uno degli ideatori dello stesso. Mopi, come è nata l'idea di organizzare BERICOMIX? M: L'idea è nata per caso mesi fa, da persone che del settore non sono di certo. E questo ha giovato alla realizzazione del prodotto finale, in quanto estremamente obiettivi. Un grandissimo incipit mi è stato fornito da una cover band veronese, i "Poveri Di Sodio", il cui fonico mi ha tempo fa illustrato il disagio nel non essere ancora riusciti ad organizzare un festival inerente nel loro territorio. Al che la mia curiosità mi ha spinto ad interessarmi a questo emisfero così intrigante, al fine di realizzare questo piccolo sogno. I primi di Luglio, inoltre, al Teatro Astra di Vicenza c'è stato il Festival dell'Ukulele, e con mio grande piacere ho potuto trovare una struttura, il nuovo giardino estivo, perfetta come cornice ipotetica per questo evento, e ho trovato nei ragazzi del Meccano14 un grande appoggio per l'organizzazione, come anche nella SacroCuoreConnection, e così i ruoli sono stati spartiti perfettamente. In Italia LuccaComix è inarrivabile, pensa che toccano i 100mila paganti ai concerti, ma noi ci proveremo, anche perchè al Nord non ci sono ancora festival così. Noi abbiamo deciso inoltre di dare maggiore importanza alla parte musicale. Ci sono tantissimi gruppi, molti dei quali sono disposti, per puro amore nei confronti di ciò che fanno, a spostarsi anche molto pur di partecipare ad eventi del genere. Abbiamo deciso anche di inserire una parte fumettistica e una di proiezioni notturne all'interno del Teatro. Come sarà sviluppato il programma della Cittadella del Cartoon? M: Si partirà giovedì sera, il 16 Ottobre, con un concerto al Bar Sartea, in cui si esibiranno i veronesi "Kasse Armoniche" per presentare l'intera manifestazione. Venerdì 17 si continuerà con un concerto nel mio locale, l'Astra, con i "Fratelli Los Angelis" che propongono tutte le sigle dei film di Bud Spencer e Terence Hill. Ci tengo a sottolineare che tutte le band propongono anche uno spettacolo divertente in abbinamento alla performance live. La festa vera e propria di inizio festival sarà la sera stessa di venerdì al Sabotage Bar con l'esibizione dei genovesi "Bishoonen", che da ben 11 anni si esibiscono in tutto lo stivale. Sabato 18 partirà la manifestazione nel senso più istituzionale. Infatti abbiamo coinvolto anche le scuole superiori del Veneto, in particolare quelle con indirizzo artistico, per fare conferenze-spettacolo, che si sviluppino in dibattiti culturali ed educativi e che abbiamo ribattezzato "PSICOMIX". I relatori, il Dott. Alfredo D'Ilario e la Dott.sa Adele Feltrin, parleranno dei cartoon dal fumetto Sab 4 - M. Baldassarre & D. Rossato Jazz Duo SAB 25 NOTTE GRIGIA A VICENZA! dalle 18 alle 22 - Torsida Berica Corporations DjSet dalle 22 alle 24 - Idraulici del Suono (Balcanic Sound) dalle 24 alle 02 - Osteria Popolare Berica Sab 11 - Blue Velvet Ven 17 - Fratelli Los Angelis (Cartoon Straks) dilettano nel creare gli abiti dei propri eroi, e sto parlando di persone dai 25 ai 45 anni circa, per poi esibirsi sul palco in scenette della durata variabile dai 30 secondi ai 2 minuti, a rappresentare nelle movenze oltre che nella forma, eroi passati di serie cartoon celebri, fumetti e via dicendo. Al LuccaComix ogni anno se ne esibiscono circa 800, in un contest che vede il vincitorre spesato per il concorso mondiale a Tokyo. La loro è un'associazione molto organizzata, che offre tutto, dal presentatore alla giuria. Essendo questo per noi il primo anno, ed essendo vicina la data di Lucca, abbiamo potuto puntare ad un numero più basso, ma non meno interessante, anche perchè vogliamo diventare un punto di riferimento per i l N o rd , u n ap p u n t a m e n t o importante nel panorama annuale. Ne avremo una cinquantina, divertenti, creativi, originali più che mai, tra abiti perfettamente inerenti ed esibizioni tra il teatrale e il fumettistico. agli sviluppi a volte ignoti nei significati intrinsechi, come i messaggi subiminali, la violenza, la sessualità ad esempio, in oltre un'ora di discussione a cui seguiranno le proiezioni dei cartoon discussi. Si aprirà così ufficialmente la Cittadella Dei Cartoon, che avrà luogo proprio nel giardino estivo del Teatro Astra di Vicenza (in caso di pioggia all'interno del teatro stesso, n.d.r.), che prevederà mostre, esibizioni live, mercatini di fumetti e gadget nei vari stand, tra cui la Mondadori che allestirà un enorme gazebo di fumetti. Inoltre in tardo pomeriggio ci sarà il workshop teorico sul cinema d'animazione, a cura di Paola Luciani, della Scuola Internazionale Comics di Padova. Per il concerto d'aperitivo del sabato sera presso il Bar Pegasus di Vicenza ci saranno i milanesi "Kartoonia". Alle 21 della stessa sera si esibiranno le due band regine dell'evento, ovvero i "Poveri Di Sodio", coorganizzatori del festival, e i "Superobots", l'originale band ideatrice di alcune della più note sigle cartoon italiane, sempre presso il giardino estivo del Teatro Astra. Per finire in bellezza le proiezioni di "Goldrake e i suoi amici" all'interno del teatro, da Lupin III a Tekkaman, passando per Lamù, Yattaman e Hurricane Polyma, fino al sorgere del sole domenicale. La domenica riaprirà nel primo pomeriggio la Cittadella dei Cartoon, tra spazi espositivi per collezionisti e mostremercato. Seguirà la sfilata dei Cosplay, con le loro divertenti esibizioni, tra riproposte di supereroi fumettistici in costumi più che mai curati. Infine al Moplen si esibiranno gli "Yattaman" di Lodi, e in serata al Teatro i "Toni Ti Anima La Macchina" e gli originalissimi "Miwa e i suoi componenti", che ripropongono le sigle-tv in chiave ska, egregiamente, tra effetti speciali sbalorditivi e sorpese live continue. Fantastici! Infine che mi dici in merito ai Cosplayers? M: I Cosplayers sono incredibili. Si tratta di centinaia e centinaia di performer di tutta Italia, che si LIBRERIA PALAZZO ROBERTI GIOVEDI’ 30 OTTOBRE ore 18.00 GIULIO CASALE presenta “Intanto Corro” Garzanti Via J. da Ponte 34 - Bassano del Grappa (VI) Tel 0424.522537 - www.palazzoroberti.it Giovedi 02/10/2008 Entertainer (Jazz Band) Giovedi 09/10/2008 Djset Marco Giovedi 16/10/2008 Carlo Dal Monte (Jazz Band) Giovedi 23/10/2008 Djset Magenta 30/10/2008 Wind Quartet (Jazz Band) tutti i giovedì sera Musica & Spuncioti GRATIS PER TUTTI!!!! Tutti i Venerdì sera Happy Hour con Spritz a 1 euro! Via Paolo Lioy 36 (VI) - Tel. 340.2113919 - Chiusura Domenica PLAYLIFE di Anna Battista BASSO & BROOKE ISPIRAZIONI TECNO-GIAPPONESI Sin dai primi anni del Novecento, gli stilisti occidentali hanno introdotto trend orientali nelle loro creazioni. Nella loro collezione per la prossima primavera, gli stilisti Basso & Brooke hanno invece sposato le ispirazioni orientaleggianti ad atmosfere futuristiche e tessuti tecnologici. Impara... vesti PLAYLIFE! ABBIGLIAMENTO UOMO E DONNA VIA VITTORELLI BASSANO DEL GRAPPA (VI) TEL 0424.523848 - APERTO DOMENICA POMERIGGIO Ispirato dal tradizionale design del kimono, Paul Poiret creò una sorta di soprabito caratterizzato da ampie maniche e da una silhouette morbida; Mariano Fortuny stampò invece i motivi dei kimono sui suoi abiti e Madeleine Vionnet applicò la struttura geometrica del kimono ad alcune sue creazioni. In anni più recenti anche gli italiani si sono lasciati influenzare da questo trend: nell'Autunno/Inverno 1981-82 il Los Angeles Times parlò di “spaghetti shogunate” descrivendo le creazioni proposte da Armani, Krizia, Versace e Gianfranco Ferrè durante le sfilate milanesi. Il trend orientaleggiante ritorna ora nella collezione di Basso & Brooke proposta per la Primavera/Estate 2009, in una chiave tutta nuova. Solo tre mesi fa Basso & Brooke avevano presentato la loro retrospettiva intitolata “Eight Seasons” alla Mercedes-Benz Fa s h i o n We e k a B e r l i n o, meravigliando tutti con il caotico mix di colori e stampe digitali che caratterizza di solito ogni collezione. Durante la London Fashion Week svoltasi lo scorso mese, il duo è riuscito di nuovo a stupire grazie a una collezione nella quale ha ecletticamente mescolato le tradizioni giapponesi con i temi più futuristici. Il marchio, fondato dal graphic designer brasiliano Bruno Basso e dallo stilista britannico Christopher Brooke ha dominato le passerelle londinesi degli ultimi anni grazie a creazioni caratterizzate da di Anna Battista stravaganti stampe e silhouette piuttosto insolite. Nel corso degli anni il duo ha tratto ispirazione da vari temi, tra gli altri anche gli anni '50, le opere di Joan Mirò e l'architettura. L'ispirazione principale per la prossima Primavera/Estate è venuta invece dal Periodo Heian d e l l a s t o r i a g i a p p o n e s e, comunemente considerato come l'era d'oro della cultura del paese, un tempo durante il quale fiorirono le arti e furono prodotti alcuni dei più raffinati ed eleganti costumi tradizionali. Lo stile popolare del tempo era definito juni-hito, che significa “dodici strati”. Vesti di colori diversi, simboleggianti la natura, le virtù e persino le stagioni, venivano poste infatti l'una sull'altra, creando così giochi di colori e contrasti. Ed è proprio mescolando i colori e le stampe delle tradizionali vesti giapponesi e reinterpretandoli in chiave moderna che Basso & Brooke hanno creato la loro collezione. La seta degli abiti, dei top e dei pantaloni è stata utilizzata dai due stilisti come una tela sulla quale dipingere motivi geometrici, stampe di fiori, uccelli, animali, pini e onde, mentre l'intricato obi - quella sorta d cintura che tiene fermo il kimono - è stato ridotto a una cintura piatta, scolpita e postmoderna. In alcuni abiti la stoffa scende leggiadra dalle spalle formando maniche a kimono, in altri viene piegata a mo' di origami, che formano motivi astratti in colori tratti dalla tradizione Heian, ma anche dai tramonti urbani di Tokyo. Questa contrapposizione tra temi tradizionali e moderni si rispecchia anche nella tecnologia dietro i vestiti, tutti caratterizzati da stampe digitali. Poiret riuscì con il suo soprabito-kimono a catturare l'attenzione e l'immaginazione delle donne, nonchè il loro desiderio per capi esotici, erotici e sensuali. Le stampe rivoluzionarie e gli abiti classicamente futuristici di Basso & Brooke riusciranno certamente a fare lo stesso, affascinando una nuova generazione di donne e di appassionati di moda. Anarchy in the UK: monthly musings and rantings a cura di A. Battista LONDON FASHION WEEK’s sheer optimism Pac-Man invades Giles Deacon's catwalk Yes, September wasn't the best month of the year financially speaking: credit crunch biting in the UK, the Lehmann Brothers going bankrupt in America, Alitalia agonising in Italy. Winds of financial crisis might have swept all over Europe and the rest of the world and yet London was – at least for a week – a nice oasis of happiness. Why? Because of London Fashion Week (LFW). Despite worries of seeing UK's main fashion shop window seriously undermined after talks of reducing the number of its days and because of the absence of leading designers such as Alexander McQueen and Gareth Pugh, for six days Great Britain's capital was swept by an incredible tsunami of optimism. The reason was one and only: the joyful and colourful collections presented by up-and-coming and established designers. It all started with Ossie Clark's bright colours, continued with Eley Kishimoto's prints and ended up And Beverly Hills, 90210 became fashionable again… House of Holland at LFW. with Ashish's urban positivism. One of the reasons behind the sheer optimism that invaded the various fashion shows was the return of mid'80s/mid-'90s fashion. Giles Deacon was inspired in his collections by seminal videogame Pac-Man; Madonna's '80s lace gloves reappeared in their more colourful incarnation at Luella's show; House of Holland took inspiration from the Beverly Hills, 90210 TV series and had the guts of selling us highwaisted jeans, tops with huge polkadots and even – dear oh dear – cycling shorts. Topshop Unique, the label championed by useless Peaches Geldof - currently hailed as the trendiest person around for some reason that actually escapes m e – eve n b ro u g h t b a ck embarrassing jumpsuits and bows à la Bananarama. The escapist '80s trend won't be maybe embraced by those of us who were utterly embarrassed by the chaotic and excessive confusion of colours of those times, but, come next Spring, it will be all over the place. Fashionistas who want to avoid looking like a relic from the '80s, but still want to inject some optimism in their lives can opt for colour and style with Christopher Kane's The Flintstones-meet-Planet of the Apes-meet Capucci leather skirts, Sinha-Stanic's energetic collection inspired by teddy girls, Nathan Jenden's amazingly coloured origami dresses and Basso & Brooke's techno-Japanese prints. Extravagant hats also appeared at va ri o u s s h ow s, w i t h P P Q complementing some outfits with pink, aquamarine, camel and black straw hats covered in excessive layers of veil, Luella using yards of pink veil to turn her models into psychedelic ladies and Modernist producing more bizarre, but yet covetable, headgear. London Fashion Week proved once again the capital is rich in talent and able to offer the most exciting crops of emerging designers. Worried about Technicolour primitivism at Christopher Kane. ending up looking as if you had taken part in a 1983 music video or an episode of Beverly Hills, 90210? Well, let optimism invade your soul at least for a few months and be patient: fashion is an irresistible bug and, like all viruses, also this trend will soon go away. www.mrcury.com di S. Calgaro I giornali stanno andando a puttane. C'era da intuirlo, anche non essendo dell'ambiente, ad assistere al triste spettacolo dato dalle VHS in allegato prima ai settimanali e poi ai quotidiani. Questo dieci anni fa. Adesso la situazione è un po' evoluta, nel senso che allegano DVD. L'idea stessa di vendere un giornale non per il suo contenuto ma per il “regalo” che lo accompagna è di per sé aberrante, e per un pubblico almeno parzialmente consapevole avrebbe dovuto costituire un indicatore importante della gravità della situazione: il transatlantico ormai è vecchio, le falle sono troppe per essere riparate in tempo e tutto ciò che resta al capitano è continuare sulla stessa rotta cercando di coprire la maggiore distanza possibile prima dell'inevitabile naufragio. Anziché cercare un porto vicino per chiedere aiuto i giornali sono rimasti al largo, fiduciosi delle loro soluzioni improvvisate che in realtà non hanno risolto il problema ma l'hanno solo allontanato (e, si potrebbe dire, metaforicamente). L'incubo che logora tutte le redazioni del mondo da diversi anni è il calo delle vendite: la gente non compra più i giornali. Non li legge, non li consuma. Perché la notizia in edicola arriva tardi, ore dopo un notiziario TV e comunque sempre dopo la diffusione su Internet. Perché il resto dell'industria dell'informazione e dell'intrattenimento si è inserita in ogni possibile spazio interstiziale delle nostre esistenze, rendendoci molto più selettivi e cauti nell'acquisizione di informazione. Già così facciamo fatica a stare dietro a tutto, figuriamoci se possiamo permetterci a cuor sereno di leggere un giornale che non offre un contenuto più ricco di un lancio di agenzia o di un video inviato da una emittente locale. Da parecchi anni lo s p a z i o d ' a z i o n e d e l l ' at t iv i t à giornalistica non è più quello dell'espressione della notizia, ma quello della sua interpretazione. Sono apprezzati contenuti aggiuntivi che favoriscono una riflessione: non è più il cosa, è il perché ad essere fondamentale. Il giornale deve essere un servizio, non più un prodotto di consumo. Alleggerire il carico cognitivo che incombe sul lettore è imperativo: formati compatti, testi più brevi, uso funzionale del colore, grafica di informazione, fotografie d'impatto e caratteri più leggibili vengono usati dalle testate di oggi per invogliare alla lettura. È buffo notare come, per reagire all'invadenza di Internet, i giornali stiano cercando di imitarne i pregi. Ed è inevitabile che l'avvicinamento della stampa al web porti ad una totale riadattamento dei contenuti al nuovo m e d i u m i p e rm e d i a l e, e a l l a re a l i z z a z i o n e d e l l a fa m o s a convergenza. Non è azzardato pensare che da qui a pochi anni l'e-paper sarà economica e permetterà di fruire gratuitamente di qualsiasi tipo di contenuto. Pensate ad un foglio di plastica spesso un paio di millimetri, con una risoluzione pari o maggiore di quella della carta stampata, in grado di riprodurre qualsiasi tipo di contenuto pubblicato in rete. Ci siamo quasi. di Fox/fm Plasticost L'IMPERDIBILE PEGGIO DELLO SPAGHETTI WESTERN PROVVIDENZA Avete mai visto un bounty killer conciato da Charlie Chaplin scorazzare per le praterie del West su di una diligenza super accessoriata guidata da quattro cavalli così indipendenti da sapere sempre che direzione prendere? Guardatevi questo film dal titolo chilometrico diretto nel 1972 da Giulio Petroni, ben noto agli amanti del genere per essere stato il regista di Tepepa, un classico del western politico all'italiana, sceneggiato con Franco Solinas e Ivan Della Mea ed interpretato da Tomas Milian, John Steiner e nientemeno che da Orson Wells. Provvidenza non ha nulla a che fare con Tepepa, anzi ne rappresenta l'esatto opposto. L' eroe è surreale, interpretato ancora da Milian che, qui irriconoscibile, viene prontamente scoperto solo grazie alla sua ilarità che lo portato ad essere protagonista di tanti films del filone. Provvidenza è un cacciatore di taglie piuttosto insolito, che dopo aver catturato i ricercati più pericolosi li consegna alla legge per poi farli evadere e riprenderli con tanto di aumento del compenso. Il fuggitivo Hurricane Kid, un vero ladro di polli perennemente zozzo (farà un bagno in un fiume dopo tre anni di sporcizia addosso con conseguente moria di pesci), che diventa inevitabilmente socio del nostro eroe, il quale non si fa mancare nulla, dalle tecniche yoga a foto osè di ragazze ritratte in bordelli d' alto loco. Tutta la storia gravita attorno alla solita questione di soldi che coinvolge uno sceriffo poco idoneo a portare la stella e un colonnello sudista a capo di una cricca di banditi alcolizzati non ancora rassegnati alla sconfitta della guerra civile. Il centro dell'avventura però è il rapporto tra i due che, recuperato il bottino e poco propensi alla fiducia reciproca, arrivano al punto di ammanettarsi tra di loro per non fuggire. Ben presto si renderanno conto di essersi cacciati in un mare di guai visto che i soldi in loro possesso sono falsi e sostituiti dallo sceriffo (che non si sa bene dove se li sia procurati, ma questo negli spaghetti western è un dettaglio da poco). In mezzo a tutto questo caos non mancano le scene assolutamente uniche, a cominciare da una partita di biliardo dove il nostro esibisce una tecnica di gioco unica ed infallibile per alleggerire gli avversari. Non mancano le sorprese, la più assurda capita quando Hurricane Kid con quattro legnate mette a tappeto Provvidenza sostituendo gli indumenti e portandolo poi in galera per procacciarsi la taglia. Purtroppo la sua ignoranza non convince lo sceriffo che chiama il miglior detective militare, il Colonnello Goodmorning, interpretato da Mike Bongiorno, che sfoggia tutto il repertorio quizzarolo che lo ha reso celebre, con lo scopo di rivelare la verà identità di ognuno. Dopo aver svolto al meglio il compito che la vita gli ha affidato (l' uomo quiz appunto), eccolo andarsene soddisfatto salutando con il celebre motto "Allegria, allegria". Ma l'incursione televisiva non finisce qui: mentre i protagonisti si dividono il bottino, Provvidenza intona Tuka Tuka, la canzone resa celebre da Raffaella Carrà, che egli utilizza quasi come un' ipnosi per truffare il socio. In mezzo a questa giostra di stupidaggini risalta sempre la diligenza multi uso, che ad un certo punto diventa blindata per poi fare scendere decine di barattoli per impedire ai cattivi di avvicinarsi oppure affumicandoli ben bene con un'emissione da auto diesel d' altri tempi. Alternando fughe ed inseguimenti, Provvidenza sfoggia il suo amore per l'opera che si fonde con le musiche di Morricone, qui molto leggere, oppure con improvvisate poetiche "de borgata", l' ultima delle quali chiude il film mentre egli si dirige verso "il non so dove" con tutti i malviventi legati come salami dietro il "veicolo", e pronti ad incrementare le entrate del più assurdo tra i bounty killers. Lui recita:"Dal Kentucky al Minnesota, fin più su nel Nord Dakota, chi li frega ad ogni botta?" e i quattro salami in coro rispondono: "Quel gran figlio di mignotta". “Ci sono dei posti dove ti senti più vivo” di Dj D «Pa-ra-da» Quando non serve prendere le impronte ai bambini rom e subito dopo sono volato a Bucarest per rendermi conto di persona della situazione. Li' ho deciso che questo film lo dovevo fare”. Nasce da un'urgenza morale «Pa-ra-da», primo film italiano del figlio d'arte Marco Pontecorvo, nelle sale dal 19 settembre, che racconta la vera storia di un clown di strada, Miloud, mezzo algerino e mezzo francese, e la sua strordinaria avventura con i ragazzi di strada di Bucarest, i «boskettari». Parada racconta la vera storia del clown di strada Miloud Oukili, il suo arrivo in Romania nel ’92, tre anni dopo la fine della dittatura di Ceausescu, e il suo incontro con i bambini dei tombini, i cosiddetti «boskettari». È la storia dell’amicizia “Questa storia l'ho trovata per caso, tra una banda di ragazzini tra i tre e i leggendo un quotidiano e vedendo sedici anni e il giovane clown franco un telegiornale. Ho incontrato Miloud, algerino Miloud, poco più che USATO ALLO STATO PURO ANNI 60’-70’-80’-90’-2000 ventenne. I bambini vivono da straccioni, come randagi, dormono nel sottosuolo di Bucarest, nelle grandi condotte dove passano i tubi per il riscaldamento e sopravvivono con furtarelli, accattonaggio e prostituzione. Sono bambini fuggiti dagli orfanotrofi o dalla povertà di famiglie indifferenti o disperate, bambini che vivono ammassati nel sottosuolo, nella rete dei canali, su cartoni e materassi putridi, in ambienti sporchi e soffocanti. Miloud coltiva il folle sogno di entrare in contatto con questi ragazzi diffidenti e induriti dalla loro drammatica esperienza di scontri, violenze, lutti, pedofilia e droga. Usa il suo carisma e la sua testardaggine per penetrare il muro di sospetto con cui si difendono e per tirarli fuori dalla loro condizione e portarli a una vita dignitosa. Insegnando le attività circensi e clownesche e riportandoli alla luce del sole, dà loro la speranza in un’esistenza futura. Dopo molte disavventure e vere e proprie tragedie, osteggiato da funzionari corrotti, Miloud riuscirà a creare una vera e propria compagnia circense con questi ragazzi di strada e riuscirà a portare in scena lo spettacolo nella piazza principale di Bucarest, dimostrando che era possibile ridare dignità umana ad esseri che tutti consideravano animali. POINT OF VIEW ’ un cinema incapace di mettere in immagini e in racconto una realtà degradata se non “riducendola” (e anestetizzandola) in virtù della “tesi”, o del “messaggio”, sposata o da trasmettere: ciò che doveva essere un pugno allo stomaco, diviene così l’ennesima favola della buona notte con cui lavarsi la coscienza permettendo al pubblico di fare altrettanto. Dal neorealismo al neorealismo rosa, dal neorealismo rosa al “neorealismo in posa”. Una Parade, appunto. COOPERATIVA FERRACINA I I L ORARI : 10-12.30/15.30-19.00 CHIUSO DOMENICA-LUNEDI’-VENERDI’ Cooperativa Sociale Onlus, Via Spin 57 Romano d’Ezzelino Tel 0424382202 int. 1 - [email protected] Spazio Fuori Luogo di Gustave LA STAGIONE DELLE FARFALLE Ha deciso di non svegliarsi troppo tardi. Interrotto anche l'ultimo sogno ai piedi di un melograno, lancia la coperta sul pavimento ingombro di fogli accartocciati. Una notte lenta. Un tuono di passi sul rumore del legno. Non dimenticherà quegli sguardi avvolti nella cenere, né il patetico risuonare delle loro voci. Ma è già giorno. E il sole accompagna il risveglio delle ombre. Sà di non avere bagagli, soltanto la solita rabbia e un'incosciente meraviglia. La stagione delle farfalle e i suoi colori bruciati si apre sulle strade. Si muove tra malinconie e l'ennesimo abbandono. La finzione di ogni addio. Rinchiude in un pugno le briciole del suo pianto e sprigiona il suo raggio di vento per riprendere il volo. Il suo cammino leggero tra trappole di sale e gabbie di vernice. Le distanze addolciscono malinconie rese disperate dal tempo. Eppure atterriscono. Si dice che questo sia il viaggio del silenzio. Anche lei lo teme. Ma sorride al suo avverarsi. Calcia la predestinata preda di stoffa ancora più lontano. Per ammaestrare i suoi movimenti e allungare il tempo che introduce la cattura. Le avevano annunciato con tono crudele che col finire dell'estate sarebbe morto il suo sogno più debole all'orlo del pensiero. “E' ciò che normalmente accade D o m e n i c a 5 O t t o b r e L i v e L u c a B o s s h 1 8 . 0 0 R o c k A c u s t i c o V e n e r d i 3 1 O t t o b r e L i v e S t e e l H o r s e h 2 1 . 3 0 B o n J o v i T r i b u t e ( B e v i u n d r i n k m e d i o e r i c e v e r a i u n a s o r p r e s a !) T u t t i i M e r c o l e d i s e r a G n o c c o l a d a ! A s s a g g i d i g n o c c h i a E u r o 1 5 ( M e n u F i s s o ) V i a d e l l I n d u s t r i a 1 8 P i o v e n e R o c c h e t t e P r e n o t a z i o n i 0 4 4 5 . 6 5 0 0 0 5 C h i u s o l a D o m e n i c a quando l'ombra del larice bianco spegne l'oro diurno e il suo riverbero.” Ma ha disimparato ad uccidere le illusioni. E ha scelto di dedicare il suo nuovo mondo alla stagione che ora si dischiude tra i muscoli ruvidi del bosco. Danza con furia sul pavimento bagnato. Scivola su melodie masticate dai giorni di pioggia. Allarga le braccia con gesti ancora più ampi. Lima respiri per evitare lo scontro della ruggine appesa alle loro bocche. Ma ricompare il tremore del ricordo. Una lunga giacca bianca. Una birra ghiacciata stretta tra i palmi di marmo. Le date scomparse. Solo un turbinio di giorni a strappare il segreto di un universo esploso su una collina di piombo e ortiche. I veri segreti lasciati laggiù lontano da convenzioni e rimorsi. L'unico lume che non teme l'aria d'agosto. Le sue passioni in prigioni di maschere. Ride di imperturbabile fierezza. Spremerà anche il tuo dubbio nella sua linfa. Il suo nido sull'albero è stato riempito di stelle e bugie. Inizia la tua stagione. Quella vera. Una spiaggia popolata di brividi e tulipani di vetro. La ginnastica del cuore allenerà di nuovo i tuoi passi. di Gustave di Anna Battsta SOUND & VISION WANTS YOU SOUND & VISION WANTS YOU SOUND & VISION WANTS YOU SOUND & VISION WANTS YOU SOUND & VISION WANTS YOU SOUND & VISION WANTS YOU SOUND & VISION WANTS YOU myspace VIRTUAL TO REAL SOUND & VISION WANTS YOU SOUND & VISION WANTS YOU SOUND & VISION WANTS YOU SOUND & VISION WANTS YOU SOUND & VISION WANTS YOU SOUND & VISION WANTS YOU SOUND & VISION WANTS YOU SOUND & VISION MAGAZINE STILE SHANGHAI-CHIC: LA MODA SECONDO LU KUN Prendendo ispirazione dalla Shanghai degli anni Venti, il giovane stilista cinese Lu Kun ha lanciato negli ultimi anni uno stile elegante, femminile e sensuale, diventando il designer preferito delle celebrità internazionali, tra le quali anche Paris Hilton. Live in: Shanghai, China Work as: Fashion designer Age: 27 Zodiac: Taurus www.myspace.com/lukunworld Come sei diventato stilista? Lu Kun: Per puro caso. Ho studiato arte e pittura da quando avevo quattro anni perchè desideravo diventare un artista. L'accademia d'arte dove provai a iscrivermi a 16 anni non aveva più posti disponibili, così mia madre mi consigliò nel frattempo di frequentare un corso di disegno di moda, una disciplina interessante dal momento che riunisce aspetti teorici e pratici. Ma una volta iniziato il corso mi sono innamorato della moda e l'ho trasformata nella mia carriera. Il tuo stile è influenzato dalla vita a Shanghai? LK: Sì. La città è alla base di tutte le mie creazioni, ecco perchè definisco il mio stile “Shanghai chic”. Negli anni '20 e '30 del Novecento, S h a n g h a i e ra i m m e r s a i n un'atmosfera elegante, ricca ed anche un po' decadente. Queste atmosfere sono tornate di moda negli ultimi tempi ed ora sono tanti gli eventi di carattere sociale organizzati ogni settimana a Shanghai, frequentati da persone alla moda alle quali piace vestirsi in modo elegante. La stampa di moda ti ha ribattezzato “il John Galliano cinese”: ti senti lodato o infastidito da un tale paragone? LK: Essere paragonato a uno stilista come Galliano non può che farmi piacere e farmi sentire onorato, ma considero le mie collezioni molto diverse dalle sue. C'è un'ispirazione particolare dietro la tua ultima collezione? LK: La convergenza tra elementi tratti dalla moda classica greca e cinese. Sia la filosofia greca che quella cinese sono antichissime e molto diverse tra loro, ma io le ho riunite assieme per far nascere un profondo dialogo tra le due culture. C'è una “fashion scene” a Shanghai? LK: Sì ed è in costante cambiamento. Sono tanti gli stilisti che vengono in Cina o tornano dai paesi stranieri dove hanno studiato per aprire negozi. La maggior parte di questi stilisti produce prêt-à-porter, sono pochi i temerari che, come me, si dedicano a un prêt-à-porter raffinato o all'alta moda. Uno sviluppo interessante nella società contemporanea di Shanghai è che, negli ultimi anni, molti professionisti del campo della moda che vivevano in Occidente – tra i quali stilisti e fotografi – hanno scelto di trasferirsi qui. C'è uno stilista cinese che ammiri? LK: Ne ho due: Ma Ke, che si ispira nelle sue creazioni alla Cina, e Zhang Da, più sperimentale nelle sue creazioni deconstruttiviste. O E SHAK V E L SOUND AND VISION VISION M AZINE SOUND ND AG A Sound & Vision 2008 REGALA QUESTA TSHIRT A NATALE AIUTERAI TELEFONO AZZURRO SUCK MY BLOOD /9 Bad Girl V 2008 by S& DON’T KILL MY DREAMS! SOUND AND VISION PER TELEFONO AZZURRO LIMITED TSHIRT XMAS 2008 TSHIRT 2008/9 COLLECTION SOLO SU WWW.SOUNDANDVISION.IT E NEI MIGLIORI NEGOZI Dove trovare S&V! Questa è la lista completa dei distributori ufficiali di S&V. Qui troverete sempre la vostra copia ogni mese. Troverete inoltre sempre l’edizione limitata con la copertina cartonata e gli eventuali cd gratuiti allegati ... Scegliete loro per ritirare il vostro S&V! a Vicenza e Prov. Punto Ufficiale Nuovo Punto Ufficiale a Treviso e Prov. a Belluno e Prov. HANGER Via Pescatori 4 - Treviso (Centro) UNISONO P.zza Maggiore 4 - Feltre NEW AGE Via Tintoretto 14 - Roncade (TV) LA LOCANDA LOUNGEBEER Via Montelungo 2 - Feltre a Verona e Prov. IL BORSA P.zza dei Signori 26 - Vicenza THE CRAZY COWS Via Cà Cornaro 10 - Romano d’Ezzelino DISCO FRISCO Via A. Mattei - Treviso BAR ASTRA Contrà Barche Vicenza WAITING CLUB - Via Salarola 1 - Marostica (Tel 0424.75143) www.waitingfor.it PUNKY REGGAE PUB - Via Barbarigo 15 Liedolo di S. Zenone (TV) Tel 0423.969624 FIRST CLASS MUSIC Circonvallazione Oriani 2B/C - (VR) PROSPORT - Via Zamenhof 821 - Vicenza (Tel 0444.301837) www.prosport.it RIVIERA’S - Via S. Antonio - Marostica (Tel 0424.72512) www.rivieras.it ROCK CAFE’ Strada dei Colli 2 - Castelcucco (TV) SQUARE Via Sottoriva 25 (VR) OSTERIA DEL TEMPO PERSO Via Paolo Lioy 36 - Vicenza MUSIC MANIAC Via Cairoli 38 - Marostica ZWEIBAR - Via Ponte Pagnano 3 Pagnano/Asolo - www.zweibar.tk (TV) CENTER LOUNGE Via Volturno 46 (VR) VIOLET SHOP Contrà S. Paolo 22 - Vicenza CAFFE’ NAZIONALE - P.zza degli Scacchi 24 Marostica REPLAY Via Marcoai 1 - Asolo (TV) www.replay.it JACK THE RIPPER Via Nuova 9 - (VR) SARTEA C.so San Felice 362 - VI - www.sartea.it RISTORANTE AL PONTICELLO Via Ponticello 24 - Molvena - (Tel 0424.708077) CACAO AMERICAN & WINE BAR Via Roma 7 Crespano del Grappa (TV) LA LOGGIA Corso Guà 46 - Cologna Veneta (VR) MARACANA’ Via Cà Bianca 14 - Vicenza DIESEL INDUSTRIES Via dell’Industria - Molvena VELVET STORE Contrà Riale 19 - Vicenza MAX LIVE Via Meucci 44 - Costabissara SABOTAGEBAR - V.le dell’Industria 12 - VI www.sabotagebar.eu BAR COMPANY Via Alberetto 22 - Sandrigo FLIPOUT SKATESHOP C.so Fogazzaro - Vicenza A DUE PASSI ... Via Garibaldi 22 - Lonigo (VI) S3 SURPLUS Via Vittorelli 5 - Bassano d. G. Via Ponticello - Molvena OGM TATTOO - Via 7 Comuni Valstagna 1 LA PAPPA FASTFOOD Via Gamba - Bassano d. G. MONTE CROCETTA Loc. Monte Crocetta - Bassano d. G. SHINDY CLUB - Via S. Giorgio - Bassano d. G. (Tel 0424.500.000) www.shindy.it PALAZZO ROBERTI Via J. da Ponte 34 Bassano d. G. LOLA LOUNGE CAFE’ Via Cà Rezzonico 20 - Bassano d. G. a Venezia e Prov. PENNY LANE SHOP Via S. Croce 29 - VE altre città o prov. PENNY LANE Via Verdi 53r - FIRENZE STILE ITALIANO Via Brentella 53 - Roveredo PN DISCOVERY RECORDING STUDIO Via Monte Popera 12 - S. Donà di Piave (VE) MARACANA’ Via Pasubio 85 - Schio SACRUM COR TATTOO Via Prà Bordoni - Zanè RISIGO Bar Ristorante Via dell’Industria 18/C - Piovene Rocchette CUBIKAL Via Zanella 20 - Thiene a Padova e Prov. CONTRA’ GRANDA Via Barbieri - Bassano d. G. ALE SURF SHOP Via Cà Moro 121 - Cittadella (PD) FREE ZONE LIVE Via Ferrarin - S. Giuseppe Cassola INTERNO14 S. Donato - Cittadella (PD) COOPERATIVA FERRACINA Via Spin 57 - Romano d’Ezzelino LA GABBIA MC - SS Cittadella/Padova S. Giorgio in Bosco (PD) WHY NOT CAFE’ Via Roma - Bassano d G. RICKY’S PUB Via Commerciale 12 - Abbazia Pisani (PD) PLAYLIFE Via Vittorelli - Bassano d. G. ROSTI Stazione Camposampiero (PD) vuoi diventare distributore ufficiale di sound and vision? Contattaci [email protected] - cell 349.1970263