Scarica il LIBRETTO della stagione (, 9 MB)

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Lucera,
Teatro Garibaldi
ingresso ore 10.30
inizio ore 11.00
29 novembre 2009
21 febbraio 2010
Foggia,
Tribunale Palazzo Dogana
o Teatro del Fuoco
ingresso ore 17.30
inizio ore 18.00
INGRESSO LIBERO
FINO AD ESAURIMENTO POSTI
Provincia di Foggia
Assessorato alla Cultura
Camera di Commercio
Comune di Lucera
Regione Puglia
Industria Artigianato
Agricoltura
Ministro della
Associazione Culturale
Fondazione Musicalia
della Fondazione Banca del Monte
www.foggianondirlemaiaddio.it
29 novembre 2009 - 21 febbraio 2010
Lucera, Teatro Garibaldi
Domenica ore 11.00 Concerto aperitivo
Foggia, Sala Tribunale di Palazzo Dogana o Teatro del Fuoco
Domenica ore 18.00 Concerto pomeridiano
domenica 29 novembre Lucera, Teatro Garibaldi / Foggia, Teatro del Fuoco
Conversazione prima “L’ Italia delle meraviglie”
con Vittorio Sgarbi
Civica Orchestra - Direttore: Burak Tüzün
domenica 13 dicembre
Lucera, Teatro Garibaldi / Foggia, Tribunale Palazzo Dogana
Conversazione seconda “Il bisogno e la maschera”
con Giampiero Mancini
Spettacolo “Le canzoni di Ludwig” - Ensemble Umberto Giordano
domenica 27 dicembre Lucera, Teatro Garibaldi / Foggia, Tribunale Palazzo Dogana
Conversazione terza “Da migranti a cittadini: una sfida di civiltà”
con Antonio Russo
Ensemble Benedetto Marcello - Gonçalves Da Cruz, mandolino
domenica 3 gennaio
Lucera, Teatro Garibaldi / Foggia, Tribunale Palazzo Dogana
Conversazione quarta “Erano solo Mille e fecero l’Italia”
con Francesco Sanvitale
Concerto del nuovo anno - “Strauss Concert”
Francesca Pedaci, soprano
domenica 17 gennaio Lucera, Teatro Garibaldi / Foggia, Teatro del Fuoco
Conversazione quinta “Uomini e Déi all’ombra del Vesuvio:
quando l’archeologia diventa una storia piccante”
con Giovanni Cipriani
“Giove a Pompei” di U. Giordano e A. Franchetti
domenica 7 febbraio
Lucera, Teatro Garibaldi / Foggia, Tribunale Palazzo Dogana
Conversazione sesta “Le frequenze dell’ Universo”
con Giorgio Savini
“Chopin e i suoi suoni perduti”- Massimo Polidori, violoncello
Gian Maria Bonino, fortepiano
domenica 14 febbraio Lucera, Teatro Garibaldi / Foggia, Tribunale Palazzo Dogana
Conversazione settima “L’amore non fa notizia. L’informazione
tra internet e guerra globale” con Sergio De Nicola
Maurizio Moretti, pianoforte
domenica 21 febbraio
Lucera, Teatro Garibaldi / Foggia, Teatro del Fuoco
Conversazione ottava “Tutela dei talenti e delle eccellenze”
con Gabriella Carlucci
Mahler Academy Orchestra - solisti: C. Arimany, A. Amenduni
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PROMOTORI E ORGANIZZATORI
Provincia di Foggia
Antonio Pepe
Presidente
Maria Elvira Consiglio
Vicepresidente e Assessore alla cultura
Comune di Lucera
Pasquale Dotoli
Sindaco
Germano Benincaso
Assessore alla cultura
Camera di Commercio
Eliseo Zanasi
Presidente
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Fondazione Banca del Monte - Foggia
Francesco Andretta
Presidente
Regione Puglia - Assessorato al Mediterraneo
Regione Puglia - Assessorato alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva
Governo italiano - Ministro della Gioventù
Principi Attivi - Giovani idee per una Puglia migliore
Associazione “Foggia non dirle mai addio” - Progetto “Umberto Giordano”
Associazione culturale “Spazio Musica” - Foggia
STAFF TECNICO
Direzione artistica
Gianna Fratta
www.giannafratta.com
Consulente amministrativo
Web designer
Federica Pirro
Enza Gagliardi
info
www.musicacivica.it
[email protected]
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Addetto stampa
Enza Gagliardi
Progetto grafico
Melapiù srl
www.melapiu.it
“Musica Civica, otto conversazioni tra suoni e parole” è una iniziativa che arricchisce l’offerta culturale provinciale, conferendole un profilo artistico in grado di
travalicare i confini della Capitanata.
Questa iniziativa contribuisce in modo concreto alla realizzazione dell’obiettivo culturale dell’Amministrazione Provinciale che è quello di realizzare eventi
di grande respiro capaci anche di favorire la maturazione di una coscienza civile.
Ispirata non solo alla valorizzazione degli artisti del territorio, ma proiettata ad
interagire con artisti e intellettuali di fama internazionale, Musica Civica ambisce ad essere occasione di spettacolo e di conoscenza, di scambio artistico e
occasione di riflessione critica, ma anche opportunità per la Provincia di Foggia di aprirsi ad un confronto culturale di respiro europeo.
On. Antonio Pepe
Presidente Provincia di Foggia
Le attività artistiche e culturali che l’Assessorato alla Cultura della Provincia di
Foggia sta mettendo in campo a vari livelli – dal teatro alla musica classica, dal
jazz alle iniziative per i più piccoli, dal cinema all’ intrattenimento – costituiscono
un poderoso ed unitario progetto, il cui ingente investimento di forze e di lavoro trova ispirazione nella convinzione sentita di dover offrire prodotti culturali
di qualità al nostro territorio, oltrechè nell’imperativo istituzionale di tutelare
la pluralità di questi prodotti della mente - il nostro vero patrimonio - contribuendo a renderla accessibile a tutti.
In questa ottica si pone l’organizzazione e la promozione della stagione “Musica Civica, otto conversazioni tra suoni e parole”, una iniziativa nuova che, lungi
dal sovrapporsi alle altre sia nei contenuti che nella calendarizzazione, costituisce un ulteriore apporto alle politiche culturali provinciali. Ispirata ad una
moderna concezione di spettacolo, che va sempre più diffondendosi nel centro Europa e negli Stati Uniti, la stagione consisterà in sedici appuntamenti
complessivi, dislocati su due centri importanti della nostra provincia, le città
di Lucera e Foggia, volti a creare occasioni di riflessione sul nostro tempo, con
l’aiuto di una spettacolare interazione tra musica e parola.
La presenza di relatori e musicisti di respiro internazionale, messi in campo dalla
direzione artistica affidata a Gianna Fratta, certamente garantirà un’ occasione
di novità nella programmazione culturale provinciale, oltrechè un’ opportunità
di crescita e di confronto importante per le realtà artistiche locali. In cartellone,
tra i musicisti italiani, Massimo Polidori (I violoncello Teatro alla Scala), Gian
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Maria Bonino (fortepianista), la Mahler Academy Orchestra per la prima volta
in Puglia – Presidente onorario Claudio Abbado – il soprano Francesca Pedaci,
unitamente ad artisti internazionali, come il violinista Gu Chen dalla Cina, il
flautista Claudi Arimany dalla Spagna, il direttore turco Burak Tüzün, per citare
i principali. I relatori, tra cui spiccano i nomi dell’ astrofisico londinese di origine
italiana Giorgio Savini, quello di Vittorio Sgarbi e Gabriella Carlucci, insieme
ad altre personalità del mondo universitario e della cultura, ci regaleranno un
modo nuovo e originale di trascorrere otto domeniche d’inverno.
Avv. Maria Elvira Consiglio
Assessore alla Cultura Provincia di Foggia
“Il 7 giugno del 1838 Lucera visse una giornata memorabile, di quelle da tramandare ai posteri con la consapevolezza e l’orgoglio di una data storica, almeno per
la cultura musicale. Fu inaugurato il ‘nuovo’ teatro comunale, tenacemente voluto
da tutta la popolazione, atteso per anni dopo la demolizione del Teatro Vecchio”
(Michele Cristallo in “Teatri di Puglia”).
E’ con grande orgoglio che ci apprestiamo, come amministrazione comunale
di Lucera e Assessorato alla Cultura, a riempire il Teatro Garibaldi, prezioso contenitore culturale, di eventi che spazieranno dal teatro alla musica in un’ ottica
di pluralità e varietà.
Nell’ambito della poliedrica programmazione che, a partire dalla fine di novembre, si protrarrà fino a maggio del 2010, il progetto “Musica Civica, otto
conversazioni tra suoni e parole” sarà per la città di Lucera un fiore all’occhiello.
Non ci dilunghiamo qui a sottolineare i nomi importanti dei professionisti impegnati in questa iniziativa, i cui curricula troverete nelle pagine successive,
ci preme solo di ribadire l’originalità della proposta che unisce il piacere della
buona musica alla possibilità di riflettere, per il tramite della conversazione, su
alcuni aspetti della nostra società e della nostra storia che a volte dimentichiamo, presi dall’affanno della vita di ogni giorno.
A voi il piacere dell’ ascolto, a noi l’ onore di avervelo proposto, con l’ auspicio
di diventare compagni di viaggio per tutte le manifestazioni che questa amministrazione proporrà nel mondo dell’arte e della cultura.
Dott. Pasquale Dotoli Sindaco di Lucera
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Dott. Germano Benincaso Assessore alla Cultura di Lucera
Tüzün
Chen Gu
De Palma
Sgarbi
domenica 29 novembre 2009
Lucera, Teatro Garibaldi - ore 11.00 Concerto aperitivo
Foggia, Teatro del Fuoco - ore 18.00 Concerto pomeridiano
Conversazione Prima
“L’ Italia delle meraviglie”
con Vittorio Sgarbi
CIVICA ORCHESTRA
Chen Gu, violino
Dino De Palma, viola
Burak Tüzün, direttore
Programma
MOZART
Sinfonia N. 15 KV 124
Allegro
Andante
Minuetto e Trio
Presto
BEETHOVEN
Romanza n. 2 op. 50 per violino e orchestra
MOZART
Sinfonia concertante K364 per violino, viola e orchestra
Allegro maestoso
Andante
Presto
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Vittorio SGARBI
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Nato nel 1952 a Ferrara, è critico d’arte, politico, scrittore, personaggio televisivo
e storico dell’arte molto apprezzato. Più volte membro del Parlamento e di amministrazioni comunali come quella di Milano, dal 30 giugno 2008 è sindaco della
cittadina siciliana di Salemi.
Laureato in filosofia con specializzazione in storia dell’ arte all’ Università di Bologna, inizia subito ad occuparsi di arte, diventando ispettore della sovrintendenza
ai beni storici e artistici in Veneto. Insegna per tre anni Storia delle tecniche artistiche all’ Università di Udine.
Molte le sue pubblicazioni, tra cui Carpaccio (1979), I capolavori della pittura antica
(1984), La stanza dipinta (1989), Davanti all’ immagine (1990), Onorevoli fantasmi
(1994), Lezioni private (1995), Lezioni private 2 (1996), Davanti all’ immagine (2005),
Ragione e passione. Contro l’ indifferenza (2006), Clausura a Milano. Da Suor Letizia a
Salemi (2008) e numerosi altri.
Burak TÜZÜN
Giovane direttore d’orchestra turco diplomato in violino presso il Conservatorio
Statale di Musica di Ankara. Vincitore di una borsa di studio del governo turco,
Tüzün continua i suoi studi musicali presso il Dipartimento di musica Operistica e
Sinfonica e il Dipartimento di Musicologia al Conservatorio Tchaikovsky di Mosca,
dove rimane fino al 2002. Perfezionatosi in direzione d’orchestra in Turchia con
Sami Hatipoglu e a Mosca con Leonid Nikolaev, ha ampliato anche i suoi studi di
orchestrazione con Yuri Butsko e musicologia con Margarita Karatigina.
Nel 2004 è stato nominato Direttore Principale e General Menager dell’ Orchestra
Sinfonica dell’ Università Anadolu a Eskisehir, una delle più note università turche,
nella quale, oltre a dirigere, insegna. Premiato a livello nazionale, Tüzün è stato
riconosciuto come uno dei più raffinati interpreti di musica contemporanea turca, dirigendo prime esecuzioni assolute e incidendo numerosi CD come direttore
d’orchestra e violinista.
Oltre ad aver diretto le più importanti orchestre della Turchia (Istanbul, Ankara,
Izmir…), Tüzün tiene concerti e master class all’estero e tra gli impegni più significativi del prossimo anno si cita l’ingaggio alla Great Hall del Moscow Conservatory
in occasione dell’Universal Music International Festival, durante il quale dirigerà e
registrerà numerosi lavori con la prestigiosa orchestra Sinfonica di Stato Russa. Nel
suo Paese è spesso invitato a dirigere l’orchestra Sinfonica Presidenziale.
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Chen GU
Inizia a studiare violino all’età di 4 anni e fa il suo primo recital a nove, dopo aver
vinto il primo premio al Shanghai Music Competition per giovani talenti.
Nel 1993 è vincitore del quinto Concorso Nazionale violinistico di Cina e da quel
momento suona da solista con le più importanti orchestre cinesi, come quella di
Shanghai, Beijing e molte altre.
Nel 1996 si trasferisce a Sidney (Australia) per laurearsi in musica presso l’Australian
Institute of Music essendo stato l’unico vincitore della borsa di studio per questa
annualità. Sempre nel 1996 vince il primo premio al National Chopin and Weiniawski Competition a Townsville, Queensland. L’anno seguente è premiato al settimo
International Weiniawski and Lipinski Violin Competition for Young Violinists a Lublin
(Polonia). Nel 1998 vince il terzo premio al prestigiosissimo Novosibirsk International Violin Competition a Novosibirsk (Russia), concorso organizzato da Sakhar Bron.
Nel 1999 vince la borsa di studio Richard Goldner al Kendal Violin Competition e la
menzione Dorcas McClean dellUniversità di Melbourne in Australia. La più grande
affermazione avviene nel 2000 dove è nella rosa dei vincitori dell’ International Yehudi Menuhin violin competition a Folkestone in Inghilterra e da questo momento
le sue presenze internazionali diventano sempre più importanti. Nel 2004 viene
nominato “giovane violinista dell’anno” all’interno del Symphony Australia’s Young
Performer’s award competition.
Nel 2005 debutta da solista con la Sydney Symphony orchestra in un concerto
all’aperto al Sydney Olympic Park alla presenza di oltre dieci mila persone. Dal
2001 è professore permanente della Sydney Symphony Orchestra e dal 2006 ne è
Associate Concertmaster.
Nello stesso periodo viene invitato numerose volte come Violino di Spalla dalla
Macao Orchestra nelle sue più importanti produzioni, finchè nel 2007 gli viene
offerto il ruolo fisso di Concertmaster.
Ha tenuto recitals da solista in tutto il mondo (Taiwan, Australia, Hong Kong, Europa, Cina…) ed è anche rinomato camerista, essendo il direttore dell’orchestra da
Camera di Macao.
Chen Gu suona su un violino Antonio Guadagnini del 1860.
Dino DE PALMA
Diplomato in viola col massimo dei voti e in violino con lode, è inoltre laureato
in Lettere (indirizzo D.A.M.S.) con 110/110 e lode con tesi di ricerca in storia della
musica sui diari inediti di Giordano.
Docente titolare di cattedra di violino presso il Conservatorio di Foggia e docente
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a contratto di Storia e analisi del repertorio, Musica da camera, Etnomusicologia e
Psicologia della musica, ha tenuto master classes in numerosi corsi di perfezionamento in Italia e all’estero.
Primo violino dei Solisti Dauni per oltre quindici anni, ha effettuato tournèe
all’estero e concerti presso importanti sedi italiane, oltre a numerose registrazioni discografiche e prime esecuzioni mondiali. Violino di spalla dell’orchestra del
Teatro Petruzzelli di Bari, della Filarmonica Marchigiana, dell’orchestra da camera
di Bologna, dell’orchestra sinfonica Umberto Giordano, dell’orchestra Filarmonica
della Daunia, ha collaborato con le orchestre sinfoniche della RAI di Roma, Torino
e Napoli e con il complesso da camera I Solisti Aquilani con i quali ha effettuato
tournèe all’estero (Germania, Spagna, Turchia, Egitto ecc.). Collabora con il complesso da camera I Filarmonici di Roma già Orchestra da camera di Santa Cecilia con
cui ha effettuato numerosi concerti con Uto Ughi in varie tournèe in tutto il mondo
ed è violista del gruppo I solisti di Pavia diretto da Enrico Dindo con cui si è esibito
a Mosca, S. Pietroburgo, Vilnius, New York ed altre capitali.
Parallelamente svolge attività solistica e da camera e in questa veste ha suonato
per importanti società di concerti in Australia, Taiwan, Israele, Turchia, Svezia, Lituania, India, Francia, Giappone, Corea, Stati Uniti ed altre nazioni.
Attualmente collabora con le orchestre del Teatro Regio di Parma, della Fenice di
Venezia e dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese ricoprendo spesso il ruolo di prima
viola.
Per il cinema ha collaborato con i Maestri Morricone, Bacalov e Piovani, mentre per
il teatro ha realizzato produzioni con Gigi Proietti (Histoire du Soldat), Vittorio Gassmann (Cantata per l’Europa), oltrechè collaborazioni con Sergio Castellitto, Michele Mirabella, Roberto Benigni, Margaret Mazzantini, Michele Placido e altri artisti.
Ha effettuato tournèe con personaggi prestigiosi tra cui Jerry Lewis, Bart Bacarach,
Liza Minnelli e ha suonato al Festival di Umbria Jazz con Charlie Haden.
Ha inciso come solista e camerista per BMG, Bongiovanni di Bologna, Velut Luna di
Padova, Amadeus. Prossime tournèe lo vedranno impegnato in Corea, Stati Uniti
e nel centro Europa.
Fervente organizzatore musicale, ha ideato ed organizzato numerose stagioni
concertistiche e liriche, festival, master, progetti per le scuole.
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Mancini
Beethoven
Ensemble Giordano
domenica 13 dicembre 2009
Lucera, Teatro Garibaldi - ore 11.00 Concerto aperitivo
Foggia, Sala Tribunale di Palazzo Dogana - ore 18.00 Concerto pomeridiano
Conversazione Seconda
“Il bisogno e la maschera.
La costruzione di un personaggio”
con Gampiero Mancini
SPETTACOLO E PRESENTAZIONE DEL CD*
“LE CANZONI DI LUDWIG”
(Mensile Amadeus, Dicembre 2009 – Prima incisione italiana)
Drammaturgia di
FRANCESCO SANVITALE
Ensemble UMBERTO GIORDANO
Dino De Palma, violino
Francesco Montaruli, violoncello
Gianna Fratta, pianoforte
Ida Fratta, soprano
Cüneyt Ünsal, baritono
Musiche di L. van BEETHOVEN
* Il CD “Le canzoni di Ludwig” è un’iniziativa promossa da Regione Puglia (Assessorato al
Mediterraneo), Provincia di Foggia (Assessorato alla Cultura), Fondazione Musicalia della
Fondazione Banca del Monte di Foggia.
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Note d’ascolto
Le canzoni di Ludwig
Ludwig van Beethoven è forse il compositore romantico più conosciuto, quello che più ha incuriosito intere generazioni di studiosi, critici, romanzieri, registi ed amanti della musica per la sua
genialità e per la sua personalità complessa ed inafferrabile.
Su Beethoven sono stati scritti centinaia di volumi, romanzi, enciclopedie, girate decine di film
sia per il cinema che per la televisione; a lui sono state dedicate svariate centinaia di biografie,
pubblicazioni, saggi e si può dire che non c’è stato grande critico della musica al mondo che non
abbia dedicato a questo immenso genio parte della propria riflessione e produzione.
Di lui ha incuriosito il suo essere scontroso ed avverso al genere umano, la sua vita sentimentale incostante e incomprensibile, la sua volontà ferrea nello scrivere musica per decine di ore
consecutive, la sua sordità che lo affliggeva e lo rendeva incapace di stare tra le gente, la sua
avversione alla mediocrità e all’imprecisione, ma soprattutto la sua capacità, pressocchè unica
nella storia della musica, di scrivere un tipo di musica assolutamente innovativa per la sua epoca, nuova, strabiliante, un linguaggio capace di sfuggire alle regole e agli stilemi settecenteschi
e di precorrere e creare un nuovo modo di scrivere, capace di fare da spartiacque tra il “vecchio”
e il “nuovo”. Genio romantico ritroso ad ogni forma di servilismo al potere e al mecenatismo
diffuso dell’epoca, spirito libero e ribelle, incapace di scrivere per dovere o per commissione,
pur cedette, probabilmente ed inaspettatamente per denaro, alle richieste del ricco scozzese
George Thomson di arrangiare per trio e voci le più importanti canzoni popolari inglesi, scozzesi,
irlandesi e di varie altre nazionalità. Da questa produzione minore nasce l’idea dell’ensemble
Giordano di Foggia di produrre un CD in prima italiana, immediatamente pubblicato dalla rivista
mensile - una tra le più accreditate del settore - Amadeus.
Lo spettacolo, strettamente legato all’ incisione discografica, partendo da una falsa lettera di invenzione del musicologo Francesco Sanvitale ed interpretata da Giampiero Mancini, ci condurrà
nella conoscenza di alcune di queste canzoni, svelandoci un lato inedito e poco esplorato del
nativo di Bonn, al fianco di brani più noti, come tempi di Sonate, Trii e brani per pianoforte solo,
in un excursus unitario volto a stagliare un completo profilo di Beethoven.
Giampiero MANCINI
A soli 19 anni, definito dalla critica “uno dei talenti più cristallini del teatro italiano”, si fa conoscere
dal grande pubblico con Il Grigio di G. Gaber. A questo primo monologo ne seguiranno altri due,
Spettacolo Continuato e Gli Incubi del Signor Duhamel in collaborazione con l’artista multimediale
Claudio di Carlo con il quale fonda il Teatro delle Forme. La sua poliedricità lo ha sempre condotto a cimentarsi in cose diametralmente distanti fra loro, dalla televisione (per Canale5: Ris 4,
Distretto di Polizia 7 e 8, I Delitti del Cuoco, per Raitre: La Squadra 8, per Raidue: 7 Vite e Narcotici
e per SKY Raisat Gambero Rosso: Bollicine sotto torchio), alle pubblicità (testimonial per la Guida
del Gambero Rosso e protagonista degli spot pubblicitari di Pizza Hut - mercato americano, e
della catena Kotsokolov - mercato greco), dai “voice off” (Vallanzasca in La Storia siamo noi di G.
Minoli per Raitre) ai Radiodrammi (G. Bompart in La Storia in Giallo per Radiotre.)
Dal teatro off, agli Enuma Elish (coautore delle musiche e autore dei testi) si cimenta in video,
readings di Pasolini, Bukowsky, D’Annunzio e Dante (con cui ha debuttato a Salisburgo), cortometraggi, spettacoli, musical, recital – concerto e regie teatrali.
E’ stato l’ Aligi della figlia di Jorio e il Glauco della tragedia. Con Tuo Hank prima e Far finta di essere
Gaber poi, il legame con la musica diventa imprescindibile. Come attore–cantante e\o musicat12
tore Mancini trova la sua dimensione ideale, collaborando stabilmente con le più importanti
Istituzioni Sinfoniche nazionali come attore in scena, regista e responsabile della drammaturgia:
Strappami la Vita - viaggio nel mondo del Tango da Gardel a Piazzolla, 5 diversi allestimenti de L’
Histoire du Soldat di Stravinsky, Il demone e la fanciulla, Il Bue sul tetto, Il Carnevale degli animali,
Io Mozart, Carmen, Vi assicuro che mio zio Ludwig e numerosi altri. Premiato in Versilia dalla prestigiosa giuria della Goigest come uno dei dieci migliori giovani artisti italiani nell’ambito del
teatro-canzone, con gli spettacoli di Lione, Parigi e Ferminy insieme a Stefano Di Pietro porta per
la prima volta Gaber fuori dai confini nazionali. Da 5 anni è direttore artistico dei Laboratori di
Formazione attoriale S.M.O di Pescara.
Maggiori info su: www.giampieromancini.com
Ensemble UMBERTO GIORDANO
Il trio strumentale
Dino De Palma, violino
Francesco Montaruli, violoncello
Gianna Fratta, pianoforte
Il trio strumentale dell’ensemble “U. Giordano” è composto di musicisti dalla carriera ricca di
esperienze e collaborazioni importanti; i suoi componenti, tutti docenti titolari di cattedra del
Conservatorio “U. Giordano” di Foggia, hanno singolarmente e in formazioni cameristiche suonato il Italia, Giappone, Australia, Inghilterra, Francia, Russia, Belgio, Stati Uniti e molti altri Stati,
in città come New York, Sydney, S. Pietroburgo, Vilnius, Tel Aviv, Londra, Il Cairo, Tokyo, Parigi,
Lyon collaborando in concerti e spettacoli con artisti di fama internazionale tra cui Enrico Dindo,
Uto Ughi, Josè Carreras, Raina Kabaivanska, Roberto Benigni, Jerry Lewis, Bart Bacarach, Sergio
Castellitto, Mirella Freni, Michele Mirabella, Liza Minelli, Charlie Haden e numerosi altri.
Proponendo sempre programmi molto originali e ricercati, l’ensemble “U. Giordano”, formatosi
nel 2002, ha effettuato concerti in Italia (Roma, Lanciano, Bari, Foggia….), Israele (Tel Aviv, Haifa),
Turchia (Istanbul, Smirne), Svezia (Stoccolma), Lituania (Vilnius), India (Mumbay, Kolkatta, Pune),
Corea (Seoul) ed ha in programma tournèe in Giappone, centro Europa e nuovamente in Corea
nel 2010. Il 30 aprile 2010 l’Ensemble Giordano debutterà alla Carnegie Hall di New York.
Oltre che per le raffinate incisioni discografiche, molto apprezzate dalla critica specializzata, l’ensemble si contraddistingue per la ricercatezza dei programmi proposti, sempre molto originali
e spesso in prima esecuzione.
Il trio e i suoi singoli componenti hanno inciso per Velut Luna di Padova, Bongiovanni di Bologna, BMG Ricordi, Dynamic, Tactus e numerose altre case discografiche.
Ida Fratta, soprano
Nata a Erba (Co) nel 1975, inizia gli studi al Conservatorio “G.Verdi” di Milano e si diploma al
Conservatorio “U. Giordano” di Foggia col massimo dei voti sia in Pianoforte che in Musica Vocale
da Camera e successivamente brillantemente anche in Canto e Clavicembalo. Contestualmente
agli studi musicali consegue la laurea magistrale in Giurisprudenza e in Discipline Musicali con
110/110 e lode.
Sin dall’età di otto anni intraprende la carriera concertistica dapprima come pianista e poi come
cantante producendosi per prestigiosi enti e istituzioni concertistiche in Italia (Festival della Valle d’Itria, Teatro comunale di Atri, Teatro “Sanzio” di Urbino, Teatro “U. Giordano” di Foggia, Teatro
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Oratorio Pontificio di S. Pietro di Roma, Teatro Comunale di Lanciano, Associazione “S. Rachmaninov” di Salerno…) e all’estero effettuando tournèe in Germania, Polonia, Austria, Grecia,
Turchia, Israele, Svezia, Lituania, India. La sua vocalità, particolarmente apprezzata nel repertorio
liederistico e cameristico sul quale si specializza, la porta ad esibirsi in numerosi Paesi europei e
non, soprattutto nel repertorio liederistico tedesco, francese e inglese e cameristico italiano sul
quale riscuote lusinghieri apprezzamenti dalla stampa specializzata.
Segue corsi di alto perfezionamento ottenendo il diploma di merito sulla vocalità del Novecento-Corso monografico su Tosti e sulla vocalità americana con J.Sewell. Si perfeziona per la
liederistica e il repertorio operistico con il M.° Elio Battaglia e con il M.° Lucio Gallo presso la
scuola superiore “H. Wolf” di Acquasparta (Terni), dove segue i corsi sul lied tedesco con Christa
Ludwig.
Vincitrice da solista e in formazioni cameristiche di premi in oltre trenta Concorsi nazionali e
internazionali, incide per Bongiovanni di Bologna e Velut Luna di Padova.
Componente dell’ensemble “U. Giordano” fin dalla sua nascita, incide in questa formazione il CD
All’ Opera dopo l’ Opera; in seguito alla sua pubblicazione, che ottiene ottime recensioni dalla critica nazionale, effettua tournèe con l’ensemble che la portano ad esibirsi in molti Paesi Europei
e non. E’ docente presso il Conservatorio di Piacenza.
Cüneyt Ünsal, baritono
Cüneyt Ünsal nasce a Smirne nel 1977 e si laurea in Discipline Musicali con indirizzo specifico in
canto lirico presso l’Università “Dokuz Eylül” della sua città.
Intraprende giovanissimo la carriera di baritono e si afferma nel panorama nazionale del suo
Paese, qualificandosi ad una severissima selezione per Giovani Cantanti presso il Teatro di Stato
di Smirne nel 1998. Qui debutta diversi ruoli principali tra i quali Figaro ne Il Barbiere di Siviglia,
Giorgio Germont in La Traviata, Ford in Falstaff, Escamillo in Carmen e Valentino nel Faust di
Gounod. Partecipa in Turchia a numerosi festival musicali, riscuotendo sempre ottimi consensi di pubblico e critica. Trasferitosi in Italia, dove si perfeziona con Maestri del calibro di Stella
Silva, Shermann Lowe, Maurizio Arena, Mauro Trombetta e Renato Bruson, debutta col ruolo
di Dandini in collaborazione con il Teatro La Fenice di Venezia. Canta successivamente in una
produzione dell’opera contemporanea Processo a Babbo Natale di Roberto Molinelli, del
quale interpreta anche L’oratorio Papa Wojtyla in occasione del primo anniversario dalla morte
del Papa per il Teatro Giordano di Foggia, il Teatro Rossini di Pesaro e il Teatro di Ortona. In
seguito al successo conseguito nel ruolo di Dandini, è riconfermato dal Teatro La Fenice e dal
Conservatorio di Venezia per il Don Giovanni di Mozart, nell’omonimo ruolo. Nel 2006 partecipa ad una tournée in prestigiosi teatri di Germania, Svizzera, Austria, Norvegia, Danimarca e
Olanda interpretando Marcello in La Bohème, Giorgio Germont in La Traviata. Sempre nel 2006
interpreta il ruolo di Alfio in Cavalleria Rusticana di Mascagni al Teatro Donizetti di Bergamo e nel
2008 quello di Figaro ne Il Barbiere di Siviglia al Teatro Olimpico di Vicenza, ruolo che ripete nella
versione di Paisiello nel luglio 2008 sotto la direzione di Donato Renzetti a Foggia. Nell’agosto
2009 debutta il ruolo di Sharpless nella Butterfly di Puccini a Gijon in Spagna con grande successo e debutta in Otello di Verdi - regia e 1° cast Renato Bruson - nell’autunno 2009.
Oltrechè nel repertorio operistico è molto attivo in quello cameristico come componente dell’ensemble “U. Giordano”, col quale incide il CD All’Opera dopo l’Opera. In seguito alla pubblicazione
del CD, che ottiene ottime recensioni dalla critica nazionale specializzata, effettua tournèe con
l’ensemble in Svezia, Lituania, Italia, India, Turchia, Israele e Corea.
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Ensemble Marcello
Da Cruz
Russo
domenica 27 dicembre 2009
Lucera, Teatro Garibaldi - ore 11.00 Concerto aperitivo
Foggia, Sala Tribunale di Palazzo Dogana - ore 18.00 Concerto pomeridiano
Conversazione Terza
“Da migranti a cittadini: una sfida di civiltà”
con Antonio Russo
Ensemble BENEDETTO MARCELLO
Gianfranco Lupidii, violino
Luca Matani, violino
Alessandro Culiani, violoncello
Ettore Maria Del Romano, clavicembalo
Special guest
Norberto Gonçalves Da Cruz, mandolino
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Programma
M. MASCITTI
Sonata op. 1 n. 7 in Re maggiore
Vivace, allegro, grave, allegro
T. ALBINONI
Sonata op. 3 n. 3 in Sol Maggiore
Preludio, allemanda, corrente, gavotta
A. VIVALD
Concerto in Re maggiore per mandolino, archi e basso continuo
Allegro non troppo, largo, allegro
G. SAMMARTINI Sonata n. 6 in Re minore
Adagio, allegro, largo, allegro
G. GIULIANO
Concerto in Sol maggiore per mandolino, archi e basso continuo
Allegro non tanto, allegretto, allegro assai
D. GAUDIOSO Concerto in Sol maggiore per mandolino, archi e basso continuo
Allegro, largo, allegro assai
Antonio RUSSO
Nasce nel 1963 a Napoli, città alla quale tuttora lo legano le radici familiari e alcuni
incarichi lavorativi.
Foggia è la città nella quale cresce, completa gli studi, vive e si impegna come animatore di molteplici iniziative culturali e associative. La sua vicenda personale e sociale
si colloca tra la ricerca, la promozione e il riconoscimento dei diritti umani a partire da
quelli sociali e di cittadinanza che, proprio nella provincia di Foggia, lo vedono tra i
sostenitori di un risveglio del territorio.
Giovanissimo incontra le Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani e a soli 22 anni
diventa Direttore provinciale del Patronato ACLI. Da allora si occupa di tutela dei lavoratori e di politiche sociali, tratto significativo della sue competenze nel campo delle
politiche di welfare, e segue all’interno e all’esterno dell’Associazione un percorso che
lo porterà a svolgere ruoli tecnici e politici e ad assumere importanti responsabilità ai
vari livelli dell’Associazione. Negli anni dedicherà parte della sua attenzione alla formazione socio politica dei laici cristiani. Negli stessi anni, nelle ACLI, si dedicherà alla
formazione dei quadri dirigenti, fino a ricoprire l’incarico di Coordinatore nazionale
delle politiche sociali e del welfare.
Nel 2004, nella fase di nascita della Fondazione diocesana Fasano-Potenza, ne sarà il
Presidente.
Attualmente è Presidente provinciale delle ACLI di Foggia, componente della Direzione nazionale e Responsabile della Presidenza nazionale delle ACLI dell’ Area Immigrazione.
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Ensemble BENEDETTO MARCELLO
L’Ensemble Barocco “Benedetto Marcello” è una formazione cameristica nata all’interno dell’Associazione Orchestrale da Camera “Benedetto Marcello”. La sua costituzione
trova origine nella comune volontà dei suoi componenti di riscoprire il vasto repertorio strumentale italiano del XVIII secolo, di raro ascolto e di rilevante interesse musicale, senza trascurare i più significativi compositori europei.
Le proposte di ascolto sono il frutto di un lavoro di studio e di ricerca che ha portato
l’Ensemble Barocco “Benedetto Marcello” al raggiungimento di una propria identità
stilistica e musicale grazie anche al contatto con composizioni inedite eseguite per la
prima volta in tempi moderni con grande interesse da parte della critica.
Particolare è l’attenzione che mostra verso la vasta produzione strumentale e vocale,
sacra e profana, dei compositori abruzzesi del XVIII secolo. L’esempio più tangibile è
rappresentato dalla ricostruzione critica e dall’esecuzione delle “Sonate a tre” di Michele Mascitti incise su compact-disc per la casa discografica Nuova Era.
Il disco ha avuto ottimi riscontri critici sulle più importanti riviste specialistiche nazionali quali Amadeus, CD Classica, Suono, Musica, Il Giornale della Musica, Piano Time,
Musicalia ecc.
Recentemente ha inciso, per l’etichetta Bongiovanni, i Balletti a tre di Tomaso Albinoni.
L’Ensemble ha tenuto numerosi concerti per le più prestigiose Società: all’Estero è stato invitato negli Stati Uniti, in Germania e in Belgio sempre con importanti riscontri
critici e di pubblico.
E’ stato scritto dell’ensemble:
“Danno prova di notevole personalità, oltre che di ottime capacità tecniche, i quattro componenti dell’Ensemble Benedetto Marcello che affrontano con slancio queste pagine e ne
offrono una lettura viva, trascinante, ispirata con convinzione e senza pedanteria ai criteri
di prassi esecutiva”.
Giovanni Cappiello – CD Classica
“…l’Ensemble Benedetto Marcello esalta con grazia, eleganza e soprattutto finezza di tocco, l’originale ricerca stilistica di Mascitti” M.R.Z. – Amadeus
“…l’esecuzione e l’interpretazione che il bel amalgamato quartetto Benedetto Marcello ha
dato del compositore Michele Mascitti sono stati di pregevole intensità espressiva”.
Piergiorgio Felletti – La Nuova Ferrara
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Norberto Gonçalves DA CRUZ
Nato a Caracas (Venezuela), di origine portoghese, ha iniziato giovanissimo lo studio
del mandolino sotto la guida del nonno.
Bambino prodigio, a otto anni si è esibito per la prima volta per la televisione nazionale
portoghese.
In Portogallo ha collaborato, in qualità di solista, con diverse orchestre, come l’Orchestra Classica di Madeira, e altre formazioni cameristiche con repertorio barocco, classico e romantico ed anche in progetti con noti nomi della world music per i quali ha
inciso diversi cd’s divulgati in televisione e radio.
Nel 1999, a 19 anni, considerato uno dei più grandi virtuosi portoghesi del mandolino classico, vince una borsa di studio assegnata dal governo portoghese per venire a
studiare in Italia.
Attualmente svolge un’intensa attività concertistica, sia cameristica che operistica,
collaborando con prestigiose orchestre e noti compositori e musicisti del panorama
italiano come Carlo Crivelli e Giorgio Carnini.
Si è esibito per importanti enti lirici e sinfonici come il teatro alla Scala di Milano e
la Fenice di Venezia, sotto la guida di grandi direttori come Riccardo Muti e Mstislav
Rostropovich.
Collabora con l’ensemble Almalatina ed è solista del gruppo Aoud.
E’ parte integrante del celebre quintetto a plettro Giuseppe Anedda formatosi in omaggio al grande mandolinista, esibendosi per la stagione concertistica del Quirinale presso la Cappella Paolina nel 2004 e partecipando ad una tournée europea che si è conclusa nel 2006.
Si è perfezionato, diplomandosi con la lode, presso il conservatorio “Alfredo Casella” de
L’ Aquila, sotto la guida di una delle più grandi mandoliniste del mondo, Dorina Frati
ed è lui stesso considerato attualmente uno dei punti di riferimento del mandolinismo
classico internazionale.
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Strauss Concert
Pedaci
Sanvitale
Domenica 3 gennaio 2010
Lucera, Teatro Garibaldi - ore 11.00 Concerto aperitivo
Foggia, Sala Tribunale di Palazzo Dogana - ore 18.00 Concerto pomeridiano
Conversazione Quarta
“Erano solo Mille e fecero l’Italia – Il Risorgimento
come avvio di Unità e coscienza di Nazione”
nel 150° anniversario dell’Impresa dei Mille (1860 – 2010)
con Francesco Sanvitale
Concerto del Nuovo Anno
Il Salotto Viennese
con lo Strauss Concert
Raffaele De Sanio, violino solista
Maria Teresa De Sanio, violino obbligato
Gianni Cuciniello, violoncello
Pietro Pacillo, contrabbasso
Pasquale Rinaldi, flauto
Roberto De Nittis, pianoforte
Special Guest
Francesca Pedaci, soprano
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Programma
J. STRAUSS
G. PUCCINI
J. BRAHMS
G. BIZET
C. BOHM
G. DONIZETTI
J. GADE
V. MONTI
J. STRAUSS
F. LEHAR
Medley Walzer
da Bohème Aria “Sì, mi chiamano Mimì”
da Gianni Schicchi Aria “O mio babbino caro”
Hungarian Dance n. 5
Carmen Fantasie
Perpetuum Mobile
da Elisir d’amore Aria “Benedette queste carte... della crudele Isotta”
Gelosia
Ciarda
Tritsch Tratsch Polka
Da La Vedova Allegra “Aria della Vilia”
Francesco SANVITALE
Musicologo, critico e organizzatore musicale, Francesco Sanvitale è stato impegnato, a
vari livelli e funzioni, in importanti istituzioni musicali: la Società Aquilana dei Concerti
“B. Barattelli”, l’Istituto Nazionale per lo Sviluppo Musicale del Mezzogiorno, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese. Direttore artistico dei Solisti Aquilani fino al 1997, ha curato la
produzione di molti spettacoli.
Ha svolto intensa attività pubblicistica su quotidiani e riviste (Il Messaggero, Il Centro,
Paese Sera, Opera, Suono Sud, Teatro e Regione, Proscenio, ecc.); come saggista, conferenziere e didatta ha collaborato con prestigiose istituzioni di livello internazionale
come il Museo Teatrale alla Scala di Milano, l’Università di Miami in Florida, l’Università
e il Royal Conservatory di Toronto, la Chapelle Historique du Bon Pasteur di Montreal, la
Royal Academy of Music di Londra, il Museo Melba di Melbourne e le Università di Hobart,
Melbourne e Adelaide in Australia, l’Università di Osaka in Giappone, l’Università Nazionale e la Aletheia University di Taiwan a Taipei, l’Academy of Performing Art di Hong Kong.
Sceneggiatore radiofonico e televisivo, è autore di numerosi programmi per la RaiRadiotelevisione Italiana.
Direttore dell’Istituto Nazionale Tostiano di Ortona dalla fondazione nel 1982 e fino al
2007, ha curato per la Casa RICORDI di Milano l’edizione integrale, in 14 volumi, delle
romanze per canto e pianoforte di F. P. Tosti. Collabora con le case discografiche: Bongiovanni di Bologna, Dinamyc di Genova e con l’Istituto Discografico Italiano di Milano.
Collabora inoltre con prestigiose case discografiche di livello internazionale come la
tedesca Deutsche Grammophone, la giapponese JVC e l’italiana Casa Ricordi.
Attualmente insegna Storia ed Estetica Musicale nel Conservatorio Statale di Musica di
Foggia, ed è titolare della cattedra di Etnomusicologia e Sistemi Musicali presso l’Università di Teramo, Facoltà di Scienze Politiche. Ha collaborato con l’Istituto di Musicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma, e con le Università di Venezia e Foggia.
E’ professore e capo del Dipartimento di Musicologia dell’Accademia Imperiale di Russia, University of Moscow.
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Ha pubblicato vari volumi per importanti case editrici italiane come Ricordi, Edt, Cangemi, e con editori abruzzesi quali Carsa, Ianieri e D’Abruzzo. Tra i molti titoli, oltre centinaia di articoli su riviste accademiche e d’informazione oltre che su quotidiani, si ricordano: Giuseppe De Luca: la nobile voce, 1995; Il Canto di una vita; Francesco Paolo Tosti,
1996; The Song of a Life: F.P. Tosti, Ediz. Ashgate, Londra, 2005. E’ peraltro prevista l’uscita, per il 2010, di una traduzione giapponese della biografia tostiana, a cura dell’editore
Shogakukan di Tokyo. E’ appena uscita una monumentale biografia critica del celebre
baritono romano G. De Luca. Attualmente lavora ad un volume su “Garibaldi e la musica”; il volume esce nel 2010 in occasione del 150° anniversario dell’impresa dei Mille.
Nel 1999 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della
Repubblica Italiana. Nel gennaio 2008 ha ricevuto la distinzione onorifica di Grande
Ufficiale dell’Ordine al Merito Costantiniano di S. Giorgio. E’ Cavaliere di Gran Croce
dell’Ordine di San Wladimir di Kiev e Cavaliere di Gran Croce del Sacro Militare Ordine
dell’Aquila Bizantina (Knight Gran Cross of Sacred Military Order of Bizantin Eagle). Nel
2008 ha ricevuto a Taipei, Taiwan, la medaglia d’onore della Lega Asian Pacific per la
Libertà e la Democrazia.
STRAUSS CONCERT
Composto da musicisti affermati, con alle spalle un’ intensa attività concertistica individuale, il gruppo mira a ravvivare la tradizione del Caffè Concerto o Cafè Chantant, sorto
nel sec. XVIII in Francia e diffusosi nell’800 con l’ intento di portare spettacoli musicali
nei locali, salotti prestigiosi e gran galà, con un repertorio musicale che spazia dal genere puramente classico, a quello più salottiero e d’ intrattenimento. L’ ensemble ha al
suo attivo la partecipazione a numerosi festival ed è presente nei cartelloni delle più
prestigiose stagioni concertistiche italiane. Numerosi sono i consensi riconosciuti dalla
critica. Il gruppo è stato ideato da Raffaele De Sanio, violinista virtuoso, già 1° Violino
di spalla presso l’ orchestra Sinfonica della Provincia di Lecce, dell’ orchestra Filarmonica del teatro Petruzzelli di Bari, con la quale ha partecipato a numerose tournée in
Francia, Norvegia, Australia, Egitto. Attualmente collabora con varie orchestre sinfoniche come l’ orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, orchestra Filarmonica del teatro
Verdi di Salerno, orchestra di Puglia e Basilicata, orchestra da Camera Judaica, ricoprendo sempre il ruolo di 1° violino di spalla. Si esibisce in qualità di solista per le più
importanti Istituzioni concertistiche italiane ed estere ed è docente di violino presso il
Conservatorio di musica “U. Giordano” di Foggia, oltre a tenere corsi di perfezionamento musicale in tutta Italia.
Francesca PEDACI
Francesca Pedaci si è diplomata in canto al Conservatorio “G. B. Martini“ di Bologna con
il massimo dei voti e la lode con il Maestro Leone Magiera.
Si è laureata in Lingue e Letteratura Inglese presso l’ Università degli Studi di Bologna
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con il massimo dei voti e la lode, con la Professoressa Jamilè Morsiani. Vincitrice del
concorso AS.LI.CO., del Pavarotti Voice Competition, a Philadelphia, del concorso Toscanini a Parma e finalista al concorso Callas.
Ha debuttato come protagonista dell’opera “Cecchina, ossia la buona figliola” di N.
Piccinni. Francesca Pedaci si è rapidamente imposta all’ attenzione internazionale ricevendo inviti da teatri prestigiosi e collaborando con direttori di riconosciuta fama.
Ricordiamo: Macerata Festival, Teatro Sociale di Como e Teatro di Copenhagen con Gustav Kuhn (Ilia, Donna Elvira, Donn’Anna, Vitellia e le Farse rossiniane); Maggio Musicale
Fiorentino con Zubin Metha (Pamina); Staatsoper di Vienna, Teatro Lirico di Cagliari
e Opera di Roma (Donna Elvira); Palafenice di Venezia - per l’inaugurazione con Don
Giovanni (Donna Anna); ancora al Palafenice, Petruzzelli di Bari, Bologna e Tokio (Contessa); Donna Elvira nella tournée mondiale diretta da Claudio Abbado e Daniel Harding; Teatro Regio di Parma, Dresda e Tokio, con Seiji Ozawa (Alice nel Falstaff); Festival
Puccini di Valencia (Fidelia nell’Edgar); Teatro di San Carlo di Napoli con Daniel Oren
(Desdemona nell’Otello); a Cagliari e Tokio con Ozawa (Micaela nella Carmen). Ha cantato nel Ravenna Festival con il Maestro Riccardo Muti e i Wiener Philarmoniker nelle
“Nozze di Figaro” e presso il Teatro alla Scala, allo Staatsoper di Vienna e al Teatro degli
Arcimboldi, sempre diretta da Riccardo Muti. Ha debuttato nel 1998 al Teatro Metropolitan di New York come protagonista dell’opera “La Bohème” (Mimì). Artista poliedrica,
ha cantato “Petite Messe Solennelle” di Rossini a Trieste, all’Accademia di Santa Cecilia
diretta da M. Campanella, “Stabat Mater” diretta da Lu Ja, “Sogno di una notte di mezza
estate” di Mendelhsson diretta da G. Gelmetti, “La passione di Cristo” di Caldara nel
Festival di Pasqua all’Accademia di Santa Cecilia diretta da F. Biondi, la Nona sinfonia
di Beethoven e Bruckner, Requiem di Mozart diretta da A. Pappano, “Die Schöpfung”
di Haydn presso il Teatro Lirico di Cagliari. Nel novembre 2008 ha cantato Luisa Miller
a Valencia, direttore Lorin Maazel. Ha cantato Carmen (Micaela) all’aperto a Cagliari e
nel Festival a Matsumoto (direttore Seji Ozawa). Nel 2009 ha cantato al Concerto di
Natale a Lucca, presso il Convento dell’Angelo, direttore Gustav Kuhn; a gennaio recital
con orchestra presso il Teatro R. Valli di Reggio Emilia; recital con orchestra filarmonica
a Koszalin; recital di musica sacra con gli strumentisti del Teatro Comunale a Bologna;
Petite Messe Solennelle e recital con pianoforte diretta dal Maestro Kuhn nell’ambito
del Festival col legno a Lucca. Concerto con orchestra a Danzica (Polonia).
Prossimi impegni: concerto con l’orchestra nel Festival Pucciniano di Torre del Lago
in agosto, concerti con orchestra presso il Teatro Borgatti di Cento (FE), tournèe con
Gustav Kuhn nell’ambito del Festival natalizio a Lucca. Ha cantato in diverse tournèe
americane (Lincoln Center di New York) e in Europa con il Maestro Luciano Pavarotti.
Concerti con i Maestri Riccardo Chailly, Lu Ja, Gustav Kuhn, Zubin Metha, Gianluigi Gelmetti, Daniele Gatti, Daniel Harding. Ha inciso: Don Giovanni (Donn’Anna - direttore
Gustav Kuhn), Lodoiska (Lysinka - direttore Riccardo Muti), Giovanni (La Passione di
Cristo - direttore Fabio Biondi), Suor Angelica diretta da A. Pappano con la London
Symphony Orchestra, Fulvia (Giulia e Sesto Pompeo di Carlo Evasio Soliva), Saffo (direttore Maurizio Benini).
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Cipriani
Moresco
Gurakuqi
Giordano
Inserra
domenica 17 gennaio 2010
Lucera, Teatro Garibaldi - ore 11.00 Concerto aperitivo
Foggia, Teatro del Fuoco - ore 18.00 Concerto pomeridiano
Conversazione Quinta
“Uomini e Déi all’ ombra del Vesuvio: quando
l’ archeologia diventa una storia piccante”
con Giovanni Cipriani
Spettacolo prodotto dall’Associazione “Foggia non dirle mai addio” nell’ambito del
progetto “Umberto Giordano” – Programma Principi attivi della Regione Puglia
Referente progetto: Carlo Inserra
www.foggianondirlemaiaddio.it
I esecuzione assoluta in tempi moderni di
Giove a Pompei
Commedia musicale in tre quadri - ed. Ricordi
Libera elaborazione e drammaturgia
di Marco Moresco e Nicolin Gurakuqi
Realizzazione da un’ idea di Dino De Palma
musica di
Umberto Giordano (1867-1948) e Alberto Franchetti (1860-1942)
libretto di
Luigi Illica e Ettore Romagnoli
Prima rappresentazione:
Roma, Teatro La Pariola, 5 luglio 1921
CIVICA ORCHESTRA
MARCO MORESCO, direttore
NICOLIN GURAKUQI, regia
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Pur avendo dato i natali all’ illustre musicista, Foggia ancora non è riuscita a dotarsi di
un vero e proprio “centro di interesse” giordaniano. Il progetto dell' associazione "Foggia non dirle mai addio", sostenuto dalla Regione Puglia nell' ambito di "Principi Attivi",
per la prima volta mette in rete le istituzioni maggiormente interessate alla valorizzazione della figura di Giordano e le mobilita su una iniziativa multidisciplinare a forte
valenza sperimentale. La messinscena di "Giove a Pompei", che sarà per la prima volta rappresentata in Puglia, ha l' obiettivo di valorizzare e riattualizzare proprio quegli
aspetti dell' opera giordaniana che alla prima (tenutasi a Roma, Teatro La Pariola, il 5 luglio 1921) suscitarono qualche perplessità nella critica: la discontinuità e l' eterogeneità della partitura realizzata a quattro mani (con Umberto Giordano collaborò Alberto
Franchetti ) o le trovate anacronistiche e grottesche, di derivazione operettistica, come
la biga a motore tipo sidecar di Aribobolo e Lalage, l’ espresso fermo posta spedito dall’
Africa a Pompei, l’ eruzione del Vesuvio che diventa spettacolo di attrazione, Giove e
Ganimede vestiti da aviatori, i frequenti intenti parodistici. Lo spettacolo ha l' intento
di restituire la musica lirica e la cultura classica (seppure come si è visto in chiave dichiaratamente ironica e satirica) ad un pubblico più vasto, prevalentemente giovanile,
valorizzando una storia che è in un certo senso metafora delle opportunità ma anche
dei rischi della cultura meridionale, e comunque dell' importanza di connetterla in
modo più profondo ai valori classici. L’ idea progettuale è particolarmente innovativa
in quanto è orientata alla messa in rete ed alla contaminazione di diverse agenzie culturali, che intrecciano il loro know how ed il loro potenziale creativo. La messa in scena
dell’ opera sarà seguita da una pubblicazione multimediale (che conterrà uno studio
filologico su Giordano ed il suo rapporto con i classici) e da altre attività di produzione
culturale che rappresentano gli elementi funzionali di un percorso complesso rivolto
anche a consolidare le buone prassi sperimentate in seno alla Facoltà di Lettere dell’
Università di Foggia, con la produzione di opere teatrali e musicali rivolte alla divulgazione dei temi classici.
Carlo Inserra
Presidente dell'Associazione "Foggia non dirle mai addio"
La storia:
Nel 1899 Illica cedette a Giordano e a Franchetti il libretto dell’ operetta “Giove a Pompei”, invitandoli a musicarlo insieme. Il lavoro di composizione procedette saltuariamente, anche perché entrambi gli autori consideravano l’ opera sui generis, in un certo senso estranea al resto della loro produzione (entrambi continuarono a creare per
proprio conto, indipendentemente dalla loro collaborazione) e aspettavano un’ offerta
vantaggiosa per allestirla. Nel maggio del 1907 fu firmato il contratto con Casa Ricordi,
ma da una lettera di Illica all’ editore si capisce che dell’ opera erano stati ultimati solo
i brani principali; inoltre Franchetti, incerto e insoddisfatto, aveva richiesto alcuni cambiamenti e lo stesso Ricordi, pentitosi dell’ acquisto dell’ opera, non aveva nascosto le
sue riserve sul fatto che l’ opera fosse un po’ antiquata e priva di verve comica. Dopo
la morte di Illica (1919) si occupò delle opportune modifiche Ettore Romagnoli che
trasformò il testo in un’ esilarante storia a tratti surreale. Volentieri quindi procedettero
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i lavori di composizione da parte di Franchetti e Giordano, tanto che l’ operetta, nella
sua veste finale, è stata definita dalla critica “la sola operetta italiana di qualche rilievo,
che tenti la continuazione dello stile satirico di Offenbach, trasferendo in ambiente mitologico allusioni e parodie della cronaca contemporanea”.
La prima rappresentazione risale al 5 luglio del 1921 al Teatro all’ aperto La Pariola
di Roma, davanti ad un pubblico che, a differenza della critica perplessa, ne tributò
l’immediato successo, ammirando soprattutto le grandiose coreografie e il complesso
apparato scenico (tra le pagine migliori, Gaetano Cesari indicò il coro delle serve e dei
pompieri, dei guerrieri e delle matrone, un terzetto e la danza del secondo atto).
Giove a Pompei, la cui partitura era andata perduta, non si esegue più dagli anni Venti. Su indicazione di Dino De Palma nell’ autunno del 2008, Casa Ricordi ha accettato
l’incarico di ristamparla e quindi di ridare luce a questo lavoro del tutto sconosciuto
ai nostri giorni eppure di indubbio interesse storico e musicale. Il lavoro di ristampa è
terminato nell’ autunno del 2009 e in Musica Civica ne ascolteremo, in prima assoluta
in tempi moderni, una versione ridotta nella durata e nell’ organico orchestrale, ma del
tutto fedele alla musica di Giordano e Franchetti e al libretto originale.
La trama:
La vicenda rievoca in chiave ironico-satirica la distruzione di Pompei del 79 d.C. per
volere degli dèi, indignati dal fatto che i pompeiani, in mancanza di reperti archeologici, abbiano osato seppellire i simulacri divini per poi fingere di rinvenirli nella lava. L’
eruzione del Vesuvio dà spunto, dunque, ad una vicenda comica con tratti surreali: a
Pompei, dove già fiorisce un’ attività di archeologia e di commercio di reperti falsi ad
uso di coloro che intendono ornare le proprie dimore con la “patina della storia”, si manifesta inaspettatamente Giove in persona, accompagnato dal fido Ganimede. La sua
presenza è più che giustificata, in quanto gli scaltri pompeiani, a corto di materia prima
da “anticare”, decidono di ricorrere alle statue degli dèi reperibili in città. Questo dà
luogo a un intreccio in cui equivoci e astuzie si susseguono senza sosta. Gli scaltri pompeiani, ben a conoscenza della passione che il padre degli dei nutre per le attività di
svago col gentil sesso, decidono di offrirgli quanto di meglio in materia è disponibile in
città. Giove però si incapriccia di una giovinetta di campagna che si trova a Pompei per
il mercato e non intende rinunciare o accettare le succedanee che gli astuti pompeiani
cercano di somministrargli. Anzi, allo scoprire il tentativo d’inganno, l’ira di Giove si fa
funesta: egli ordina senza indugio la distruzione di tutta Pompei ad opera di Vulcano,
incaricato di attivare il Vesuvio. Alla fine, però, si fa commuovere dalla giovinezza di
Lalage, questo è il nome della contadinella, e rimedia parzialmente alla catastrofe, concedendo che la popolazione abbia il tempo di salvarsi; l’eruzione del vulcano è però
talmente affascinante che tutti restano a guardare, senza curarsi del pericolo.
Giovanni CIPRIANI
Professore ordinario di Letteratura Latina dal 1990. Ora è docente presso la Facoltà di
Lettere e Filosofia dell’ Università degli Studi di Foggia, nonché Preside della medesima
Facoltà. Si occupa di problemi di didattica del latino (nell’ Università, nella scuola, presso la SSIS-Puglia) e di sperimentazione teatrale applicata alla produzione latina (nell’
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Università e presso le scuole). I suoi interessi specifici per la retorica classica e le tecniche di comunicazione, oltre che per la lessicografia latina, trovano concreta applicazione nel campo della storiografia latina, della fortuna dei testi antichi (a livello letterario
e iconografico) e dell’antropologia nella Roma antica. Ideatore del Certamen FABULA/
TABULA presso il Liceo “Bonghi” di Lucera, è altresì promotore della Olimpiade Nazionale di Traduzione Intersemiotica dal Latino in collaborazione con il Comune di Bitonto e con il Liceo Classico “Sylos” di Bitonto-Terlizzi (Ba): questa attenzione al divenire del
latino si giustifica alla luce della convinzione circa la forte e significativa presenza della
cultura latina nella cultura europea moderna, senza distinzione di linguaggi (da quello
artistico a quello musicale, da quello cinematografico a quello teatrale). Ne è una riprova il recentissimo volume G. Cipriani et alii, Ero e Leandro: un mare d’ amore. Il mito in
‘multimedia’ da Virgilio a Wagner, Mandese Editore, Taranto 2008; ma già in precedenza
il testo della Medea di Seneca, sulla base di una sua traduzione performativa, è stato
portato in scena da attori professionisti presso il Teatro “Giordano” di Foggia: di questa
attività di traduttore è testimonianza il volume Giovanni Cipriani, La voce di Medea. Dal
testo alla scena, da Seneca a Cherubini, Palomar, Bari 2005. Sullo stesso asse di interessi
si colloca, di recente, la sua traduzione del Miles gloriosus di Plauto (“Il soldato ripieno
di sé”, Siena, Barbera-Rusconi, 2009) andata in scena a Rimini (Festival dell’Antico) e a
Foggia (ODA Teatro).
Altre pubblicazioni recenti (di cui segue una selezione) lo vedono impegnato nell’ inseguire le forme di costruzione della comunicazione a Roma e le forme di sopravvivenza
della stessa nella cultura successiva: G. Cipriani, Specchiarsi nel mito: Picasso e l’antico,
in AA.VV., Parola alla magia. Dalle forme alle metamorfosi, a cura di G. Cipriani, Levante
Editore, Bari 2004, 17-78; G. Cipriani - T. Ragno, Dalla ‘ragione’ di Stato alla ‘follia’ d’amore. Sugli archetipi antichi della fabula tragica di Don Carlos, in Ragion di stato a Teatro
(Atti del Convegno, Foggia, Lucera, Bari 18-20 aprile 2002), a cura di S. Castellaneta
- F. Saverio Minervini, Taranto 2005, 29-79; G. Cipriani - G. M. Masselli, Eros maledetto,
Bari 2005; Cipriani - G. M. Masselli, Corrispondenza d’amoroso incesto. Fedra tra Ovidio e
Racine, Levante Editore, Bari 2007; G. Cipriani - F. Introna, La retorica nell’antica Roma,
Carocci, Roma 2008; G. Cipriani, Leopardi e la testa di Pompeo: un ‘gioco’ da ragazzi, in
Introduzione a Cesare. La guerra civile, con trad. e note a cura di L. Montanari, Siena
2008, CV-CLXX; G. Cipriani - G. M. Masselli, Il vecchio e il serpente, Ovidio, Medea e il ringiovanimento di Esone, Edipuglia, Bari 2009; G. Cipriani - T. Ragno, Il teatro nel racconto.
Studi sulla fabula scenica della matrona di Efeso, Palomar, Bari 2009.
Marco MORESCO
Si diploma in pianoforte, composizione e direzione d'orchestra, perfezionandosi in
pianoforte con B. Mezzena, in composizione con E. Alandia e G. Manzoni ed infine in
direzione con D. Renzetti, G. Serembe e A. Francis.
Ha diretto l'Orchestra della Stagione Lirica Teramana di Teramo nelle opere "Il ritratto" di
G. Braga (revisione, riduzione pianistica ed esecuzione in prima assoluta in tempi moderni), l’Otello di G. Verdi e La Cenerentola di G. Rossini; l'Orchestra del Teatro Marrucino
nelle opere Il Barbiere di Siviglia di G. Rossini, la Messa di Gloria e Cavalleria Rusticana di
Mascagni e Il Matrimonio segreto di Cimarosa; l'Orchestra Sinfonica Abruzzese, l'Orche26
stra dell'A.M.P., l'Orchestra "B. Marcello", l'Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Foggia,
l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Pescara con cui ha realizzato l’opera Gianni
Schicchi di G. Puccini, l'Orchestra di Stato Bulgara, la Taipei Century Chamber Soloists
a Taiwan e l'Orchestra U. Giordano. In qualità di pianista ha collaborato con musicisti
come M. Bacelli, L. Gallo, R. Bruson, C. Scarponi, A. Di Toro e con complessi cameristici
quali "Nuove forme sonore" e il "Tosti ensemble" con cui ha suonato, eseguendo diverse
prime esecuzioni nazionali e mondiali, in Italia e all'estero (Villeneuve le roi, Parigi, St.
Cecilia's Hall, Edimburgo, National Recital Hall, Taipei).
Si è inoltre esibito nel 2000, nel 2005 e nel 2006 nelle principali città e istituzioni concertistiche dell'Australia e del Sud Africa.
Nel 2008 ha collaborato con il Salisburgo Festspiele per la produzione di “Le Nozze di
Figaro” in tournée in Giappone. Recentemente con la mezzosoprano J. Adamonyte ha
vinto numerosi primi premi in concorsi internazionali come il Renata Tebaldi, Maria
Caniglia e Ottavio Ziino.
Ha tenuto corsi di perfezionamento che lo hanno visto collaborare con la Florida State
University, con il Conservatorio di Musica di Perth, la Xavier School di Melbourne e il
Conservatorio di Musica di Hobart e con l’Accaddemia della Lirica di Osimo.
Ha registrato per la ABC Classic Australiana, per la Bongiovanni, per la Fondazione A. Di
Iorio e per la Dynamics una monografia su P. Hindemith.
Insegna presso il Conservatorio di Musica di Pescara.
Nicolin GURAKUQI
Nato a Tirana e figlio d’arte, si laureato in musica nel 1979 presso l’Accademia d’arte
della sua città. Qualche anno dopo vince una borsa di studio dallo Stato francese, che
gli consente di perfezionare i suoi studi presso la prestigiosa Opera Studio Noisy Le Sec
a Parigi con docenti del calibro di Anna Maria Bondi, per il canto, e Antoni Capado, per
la regia operistica. Grazie alla sua ottima conoscenza del francese e ai suoi anni di studio parigini, viene presto chiamato come regista all’Opera Bastille di Parigi (nel 1993)
e, successivamente, grazie al successo registico francese, all’ Opera di Bonn, oltrechè al
Rossini Opera Festival di Pesaro.
Da questo momento le sue regie operistiche si susseguono, andando a toccare la quasi
totalità del repertorio italiano e non, avendo diretto opere come Cavalleria Rusticana, I pescatori di perle, Il Trovatore, Rigoletto, Tosca, Il signor bruschino, Così fan tutte, La
Traviata, Carmen, Il matrimonio segreto, La voix humane, Il telefono, La serva padrona,
La scala di seta, Madama Butterfly, La cambiale di matrimonio, Il tabarro, Suor Angelica,
Gianni Schicchi, Il Falstaff, Turandot, Le nozze di Figaro, Aida, Un ballo in maschera, Orfeo
ed Euridice, Il barbiere di Siviglia solo per citare i principali titoli in un’attività continua
di oltre venti anni. La sua carriera lo ha portato a collaborare con i più importanti direttori d’orchestra italiani, francesi, tedeschi e inglesi. Accanto all’attività di regista è
spesso chiamato anche come scenografo e attiva è la sua produzione pubblicistica per
giornali come Drita, RD, Republika, Koha Jone, Aks, Boulevard, Shekulli, Gazeta Shqiptare,
Panorama, Albania, Specter.
Attualmente, oltre ad essere docente di Regia nell’Accademia d’arte di Tirana, ricopre il
ruolo di regista presso il Teatro dell’Opera e del Balletto di Tirana.
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Polidori
Bonino
Savini
Chopin
Fortepiano
Broadwood 1845
domenica 7 febbraio 2010
Lucera, Teatro Garibaldi - ore 11.00 Concerto aperitivo
Foggia, Sala Tribunale di Palazzo Dogana - ore 18.00 Concerto pomeridiano
Conversazione Sesta
“Le frequenze dell’Universo”
con Giorgio Savini
C
“Chopin e i suoi suoni perduti”
Omaggio a Chopin nel bicentenario dalla nascita
(1810 – 2010)
Massimo Polidori, violoncello
(I violoncello Teatro alla Scala di Milano)
Gian Maria Bonino, fortepiano
(Bonino suonerà su un fortepiano Broadwood del 1845, appartenuto a Lindsay Sloper - allievo di Chopin - e suonato dallo stesso Chopin durante il suo soggiorno a Londra nel 1846)
Programma
F. CHOPIN
(1810-1849)
Gran Duo Concertante (su temi da "Robert le Diable" di Meyerbeer)
per violoncello e pianoforte
Studi per pianoforte/fortepiano:
dall’ op. 10:
N° 1 Do Maggiore
N° 2 La Minore
N° 3 Mi Maggiore
N° 4 Do Diesis Minore
dall’ op. 25:
N°11 La Minore
N° 12 Do Minore
Sonata op. 65 per violoncello e pianoforte
Allegro moderato - Scherzo: Allegro con brio - Largo - Finale: Allegro
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Giorgio SAVINI
Ricercatore in strumentazione ottica e astrofisico sperimentale.
Nato a Roma nel 1974 da genitori musicisti, ha sperimentato diversi strumenti musicali. Per la fortuna degli ascoltatori ha avuto più successo con le materie scientifiche.
Laureato a Roma in Fisica con indirizzo astrofisico, ha cominciato ad esplorare il cosmo
con uno strumento costruito sempre a Roma da un telescopio nelle alpi (plateau Rosa),
dove Enrico Fermi soleva fare esperimenti sui raggi cosmici. In questi esperimenti Savini e i suoi colleghi erano alla ricerca di segnali molto deboli provenienti da galassie
molto lontane. Conseguito il dottorato in astronomia sempre a Roma nel 2004 si è poi
trasferito nel Galles (Regno Unito), lavorando all’Università di Cardiff nel laboratorio di
Astronomia Strumentale. Lì nei 4 anni successivi ha partecipato alla costruzione e caratterizzazione delle ottiche di un telescopio spaziale finanziato dall'Agenzia Spaziale
Europea chiamato Planck (dal nome del fisico tedesco Max Planck) che è stato lanciato
dalla Guyana francese nel Maggio scorso. Questo satellite si trova ora ad un milione e
mezzo di chilometri dalla terra e fotografa l'intero cielo ed in particolare la prima luce
in grado di raggiungerci dopo l'origine dell'universo come lo conosciamo. Alla fine del
2008 ha assunto il ruolo di Ricercatore presso l'Università di Londra (UCL) dove continua
a lavorare sui dati che si ricevono dal satellite e sul disegno di nuovi componenti per
satelliti futuri in grado di raccogliere maggiori dettagli sul cosmo ancora a noi sconosciuti.
Massimo POLIDORI
Nasce in una famiglia di musicisti e intraprende gli studi presso il Conservatorio "G.Verdi"
di Torino sotto la guida del Maestro Renzo Brancaleon. Diplomatosi con il massimo dei
voti ha poi proseguito gli studi al Conservatorio Superiore di Musica di Ginevra aggiudicandosi il Primo Premio di Virtuositè e il premio speciale destinato al miglior diplomato
dell'anno. In questa occasione ha eseguito il concerto di Schumann con l'orchestra della Suisse Romande successivamente diffuso dalla Radio Svizzera.
Grazie ad una borsa di studio conferitagli dalla De Sono Associazione per la Musica ha
partecipato a corsi di perfezionamento tenuti dai Maestri A. Janigro, M. Brunello, D.
Grousgurin, A. Baldovino e D. Schafran.
Ha debuttato a sedici anni eseguendo le Variazioni Rococò con l' orchestra filarmonica
di Sofia e successivamente sempre da solista ha collaborato con l'orchestra da camera
di Mantova, la Camerata Bern, l’orchestra del Teatro Regio di Torino, l’orchestra Cherubini, la Filarmonica della Scala.
In veste di violoncello solista della Camerata Bern, ruolo che ha ricoperto per cinque
anni, ha collaborato con artisti quali H. Holliger, A. Chumachenco, T. Zehetmair, R. Lupu,
A. Schiff con i quali ha inciso per la Philips Decca, Berlin Classic ed ECM svolgendo un'in29
C
tensa attività concertistica che lo ha portato nelle più prestigiose sale europee e statunitensi.
Nello stesso periodo è stato titolare della cattedra di violoncello presso il Conservatorio
di Musica di Fribourg. Attualmente insegna alla Mahler Academy (Presidente onorario
Claudio Abbado). Massimo Polidori è tra i fondatori del Trio Johannes con il quale ha inciso l'integrale dei trii con pianoforte di Brahms (per la rivista Amadeus). Questa formazione cameristica è stata premiata al Concorso Internazionale di Musica da Camera di
Trieste e a quello di Osaka ed è risultata vicitrice del Concert Artists Guild Competition di
New York. Il trio ha recentemente debuttato alla Carnegie Hall di New York, riscuotendo
un grande successo di pubblico e critica. Nel 2000 è stato scelto dal Maestro Riccardo
Muti per ricoprire il ruolo di Primo violoncello nell'orchestra del Teatro alla Scala. Dal
2001 è, inoltre, il violoncellista del Quartetto d'Archi della Scala.
Gian Maria Bonino
Si è diplomato presso il Conservatorio "G. Verdi" di Milano con Lydia Arcuri e presso il
Conservatorio di Lucerna con il M° Myeczislaw Horszowski. Successivamente ha studiato clavicembalo diplomandosi nel 1989 al Conservatorio di Genova con Alda Bellasich
e nel gennaio 1999 ha ottenuto il diploma in pianoforte al Conservatorio Superiore di
Winterthur (CH). Sin da giovane dedicatosi all’ attività artistica, ha suonato in qualità
di solista in numerose città italiane e all'estero, e in particolare per le società GoG di
Genova, i Concerti di Autunno di Bergamo, il Teatro di Trieste, la Società dei Concerti di
Milano, al Conservatorio di Sydney, alla Bosendorfer-Saal di Vienna, al Conservatorio
di Mosca e negli Stati Uniti, dove nel 1992 è 3° premio al concorso della Bach Society di
Washington DC sulle "Variazioni Goldberg ". Ha suonato in qualità di solista e camerista
in Festival internazionali, quali il Lubiana Festival, il Festival Suoni del Mediterraneo, le
Floraisons Musicales di Chateauneuf - Du - Pape, l'Emilia Romagna Festival, il Festival di
Santa Florentina. Fondatore dal 2001 del gruppo Camerata Mistà e dei Musici di Vivaldi,
insieme al violinista Glauco Bertagnin, tiene regolarmente concerti per importanti istituzioni. Ha suonato con orchestre come l'orchestra Filarmonica di Torino, l'orchestra del
Teatro alla Scala, l’orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano con i flautisti Shigenori
Kudo, Maxence Larrieu, Andrea Oliva, i violoncellisti Enrico Bronzi, Vittorio Ceccanti e
Alessandro Laffranchini e con il quartetto d'archi Atheneum dei Berliner Philharmoniker,
con cui ha suonato brani in prima assoluta per Radio 3 RAI nel febbraio 2005 e al festival
di musica contemporanea di Cincinnati (USA). Suona anche con i Virtuosen dei Berliner
Philharmoniker, la Philharmonische Kamerata Berlin. Recentemente ha suonato come
solista presso la Philharmonie di Berlino durante il concerto di apertura della stagione
2007 - 2008.
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Moretti
De Nicola
Schumann
Liszt
domenica 14 febbraio 2010
Lucera, Teatro Garibaldi - ore 11.00 Concerto aperitivo
Foggia, Sala Tribunale di Palazzo Dogana - ore 18.00 Concerto pomeridiano
Conversazione Settima
“L’amore non fa notizia. L’informazione
tra internet e guerra globale”
con Sergio De Nicola
Maurizio Moretti, pianoforte
Programma
SCHUMANN
Kinderszenen op. 15
LISZT
Nuages Gris
Vallee d' Obermann
CHOPIN
Notturno in do minore op. Postuma
Notturno in do diesis minore op. Postuma
Polacca op. 26 n. 1
Tre Mazurche op. 67
Mazurca op. 17 n. 4
31
C
Sergio DE NICOLA
E’ nato a Lucera (Fg) nel 1968 e attualmente risiede a Foggia.
Laureato nel 1992 con il massimo dei voti e la lode al Dams di Bologna (dove ha studiato, tra gli altri, con Umberto Eco, Omar Calabrese, Ugo Volli e Roberto Grandi), nel 1997
ha conseguito il titolo di Giornalista Professionista.
Dopo aver lavorato per cinque anni a Telenorba (prima come corrispondente dalla provincia di Foggia, poi come coordinatore e conduttore dei Tg della fascia serale), ricoprendo allo stesso tempo il ruolo di collaboratore de “La Repubblica”, “Libero” e “Radio
24-Il sole 24 ore”, da quasi sette anni è giornalista della Rai Radiotelevisione italiana,
in qualità di corrispondente dalla provincia di Foggia, occupandosi principalmente di
cronaca ed attualità.
Fino ad oggi ha realizzato circa novemila servizi per i Gr ed i Tg regionali e nazionali
della Rai, oltre a lavorare per le rubriche della Rai “Il Settimanale” e “Buongiorno Regione”. E’ inviato della Rai per la rubrica nazionale “Levante”, che cura i rapporti tra l’Italia
ed i Paesi balcanici e del Mediterraneo e conduttore del Tg regionale della Rai.
Da due anni è docente a contratto di “Sistemi della comunicazione e televisione” presso la Facoltà di “Scienze della Formazione” dell’Università di Foggia. Svolge un’intensa
attività di consulenza nel campo della comunicazione e di relatore e moderatore di
convegni, tavole rotonde, talk-show.
Alcuni anni fa ha pubblicato, per “Utopia edizioni”, il libro “Ragazze Killer”, sull’omicidio
di Nadia Roccia. Sta preparando un saggio sulla comunicazione, in attesa di pubblicazione. Ha conseguito numerosi riconoscimenti tra cui il premio giornalistico “Maria
Grazia Cutuli”.
Maurizio MORETTI
E’ uno dei pianisti italiani che negli ultimi anni si è fatto maggiormente apprezzare
sulle scene concertistiche internazionali.
Ospite regolare di prestigiose istituzioni, suona per importanti teatri in tutta Europa
tenendo regolari tournèe in Francia, Spagna, Germania, Austria, Est Europa suonando
con le più importanti orchestre quali Concertgebouw Orchester, Chamber Orchestra
of Europe, Filarmonica di Mosca, Orchestra Filarmonica di Praga, I Solisti del Teatro
alla Scala, Solisti di Mosca con Yuri Bashmet, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra Toscanini dell’Emilia Romagna, Stockholm Chamber Orchestra, Philharmonique
de Grenoble, Philharmonie der Nationen, Orchestra Filarmonica di Caracas, Frankfurt
Philharmonie, Orchestre de Cannes, Orchestre National de Lille, Budapest Symphony
Orchestra, Orchestra Nacional do Porto e molte altre, diretto fra gli altri da Peter Maag,
Justus Frantz, Saulius Sondeskis, Yuri Bashmet, Piero Bellugi, Marc Tardue e collaborando per la musica da camera con il Quartetto Martinu, il Quartetto Amazonia, il Quartetto
Ysaye, il pianista Gabriel Tacchinò, i Solisti della Scala, i Solisti di Perugia.
Suona regolarmente in duo pianistico con Angela Oliviero. Il 2006 ha segnato il loro
32
debutto con enorme successo negli USA e successivamente a Berlino alla Konzethaus,
oltre che in Cina e molti altri Paesi Europei.
I suoi concerti in festivals quali Menton Festival, Le Nuit de Suquet a Cannes, Festival Casals a Prades, Lille Piano Festival, Montecarlo, Hamburg Musikhalle, Konzerhaus
Berlin, Festival Musical di Coimbra, Serate Musicali di Milano, Società del Quartetto
di Vercelli, Teatro Olimpico di Vicenza, Teatro Real di Malaga, Auditorio Nazionale de
Musica di Madrid, Teatro de la Maestranza de Sevilla, Stuttgart Maarmor Saal, Vilnius
Piano festival, Festivals de Arles, Gesteig di Monaco di Baviera hanno sempre riscosso
lusinghiere critiche.
Ha ricoperto la carica di Solista Ospite Principale e Consulente Artistico presso la Orchestra Sinfonica Abruzzese e attualmente è il Direttore Artistico e il Solista Ospite
della Europa Philharmonie Orchestra di Magdeburg (Germania); dal 1997 è il direttore
artistico dell’Ente Musicale di Nuoro. Recentemente è stato nominato Direttore Artistico della prestigiosa orchestra da camera i Solisti di Perugia.
Nato a Cagliari, ha studiato con Ida Allegretto Oppo al Conservatorio della sua città
proseguendo gli studi con Aldo Ciccolini che di lui ha scritto: "Una straordinaria vitalità
ritmica, un senso innato del fraseggio e notevolissime possibilità tecniche caratterizzano il
suo pianismo; è sicuramente uno dei pianisti più dotati e personali".
I prossimi impegni lo vedranno in tour con Concertgebouw kammerorckester, Europa
Philharmonie, Orchestra Nazionale di Lille, Budapest Symphony, con concerti, fra gli
altri, al Gewandhaus di Lipsia, Berlino Konzerthaus oltre a concerti e recitals in Belgio,
Antwerp festival, Francia, Spagna (Auditorio Nacional de Musica e Santander Festival),
Praga e Italia.
Nel 2004 ha debuttato negli USA come solista interpretando il primo concerto di
Brahms, il primo concerto di Beethoven e il concerto N. 27 di Mozart con diverse orchestre in Indiana, New Mexico, Wyoming, Kentucky, Wisconsin e Colorado e dove da
allora regolarmente viene reinvitato.
La sua incisione del Primo concerto di Beethoven dal vivo alla Musikhalle di Hamburg
diretto da Justus Frantz ha riscosso un grande successo fra gli appassionati e gli addetti ai lavori. Nel 2006 sono usciti due CDs dedicati a Mozart (concerti per pianoforte) e
uno per piano duo; nel 2008 altri due CDs (uno dedicato a Wagner - Liszt e un altro per
piano duo) per la casa discografica Camerata Tokyo.
Professore Ospite alla Millikin University of Illinois (USA) e alla University of Wyoming
(USA) è stato recentemente invitato per la seconda volta alla Accademia Internazionale di Musica di Kusatsu in Giappone per la classe di perfezionamento pianistico.
Maggiori info su www.mauriziomoretti.com
33
Arimany
Amenduni
domenica 21 febbraio 2010
Lucera, Teatro Garibaldi - ore 11.00 Concerto aperitivo
Foggia, Teatro del Fuoco - ore 18.00 Concerto pomeridiano
C
Conversazione Ottava
“Tutela dei talenti e delle eccellenze:
un obiettivo che inizia dalla formazione”
con Gabriella Carlucci
Concerto della
MAHLER ACADEMY ORCHESTRA
Presidente onorario: Claudio Abbado
Concerto in collaborazione con Ateneo Musica Basilicata
Solisti
Claudi Arimany, flauto
Antonio Amenduni, flauto
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Carlucci
Programma
E. ELGAR
Serenata per archi op. 20
Allegro piacevole
Larghetto
Allegretto
A. VIVALDI
Concerto in Do maggiore per 2 flauti e orchestra d’archi
Allegro molto
Largo
Allegro
J. JOACHIM QUANTZ
Concerto n. 1 in Sol minore per 2 flauti e orchestra d’archi
Allegro
Amoroso
Presto
G. PUCCINI
Elegia per archi
F. DOPPLER
Andante e Rondò op. 25 per 2 flauti e orchestra d’archi
Andante
Rondò; Allegro con moto
Gabriella CARLUCCI
Gabriella Carlucci è nata il 28 Febbraio 1959 ad Alghero, è sposata con l’avvocato Marco Catelli e dal 1996 è mamma di Matteo.
Laureata in lingue e letterature straniere presso l’università di Roma, specializzazione
inglese, tedesco e spagnolo, con votazione di 110 e lode e con una tesi in letteratura
nordamericana degli anni ’30. Seconda laurea presso l’Università degli studi di Roma
con una tesi sul restauro conservativo.
Nel 1982 e 1983 è stata Lecturer of Italian Literature presso la U.C.L.A., università della
California Los Angeles. Pubblicazione della tesi riguardante gli studi della letteratura
nord americana.
Nel 1983 ha iniziato la carriera televisiva con Portobello, per il quale Gabriella curava i
collegamenti con l’estero.
Ha presentato le più importanti manifestazioni canore italiane: Azzurro, Festivalbar,
Cantagiro, Festival di Sanremo nel 1988 e nel 1990. Si è divisa tra Rai e Mediaset (già
Fininvest) con Cocco, Giallo, Luna di Miele, Piccolo Grande Amore e Buona Domenica. Ha
condotto importanti serate quali il David di Donatello e Donna Sotto le Stelle. Dal 1998
conduce su Rete 4 Mela Verde, con cui va alla scoperta delle più belle realtà agricole e
gastronomiche d’Italia.
Nel 1993 è entrata nel mondo della moda con una serie di linee di abbigliamento: il
prêt à porter, gli abiti da sposa, gli accessori.
35
C
Nel 1994 si è iscritta a Forza Italia, occupandosi di quello che è il suo ambito lavorativo: lo spettacolo. Infatti nel 1996 è diventata Responsabile del Dipartimento dei Beni
Culturali e dello Spettacolo per la regione Lazio fondando nel 1999 il Dipartimento
Nazionale dello Spettacolo di Forza Italia.
L’intensa attività politica ha avuto come sbocco naturale la candidatura nel Collegio 24
della Puglia comprendente Trani, Corato, e Ruvo di Puglia.
Al temine di una campagna elettorale molto dura Gabriella è divenuta Onorevole Carlucci, riscuotendo ben 33.887 consensi. Da quel momento il territorio pugliese è definitivamente entrato nel cuore dell’Onorevole e fin dal giorno seguente all’elezione
ha iniziato a lavorare per coloro che le hanno accordato fiducia. Gabriella Carlucci fa
attualmente parte del Comitato per i Beni Artistici della Camera dei Deputati e della
Commissione di Collaborazione Italia – Messico.
MAHLER ACADEMY ORCHESTRA
La Mahler Academy Orchestra è una formazione cameristica che nasce dall´esperienza
formativa dell´Accademia Gustav Mahler, che Ateneo Musica Basilicata organizza dal
2005 e che trae origine da una idea di Claudio Abbado, il quale ne è il presidente onorario e l’animatore musicale. L’attenzione alla formazione dei giovani musicisti a cui
Abbado si appassiona fin dal 2007 con la fondazione della Mahler Chamber Orchestra – una delle più accreditate orchestre giovanili europee – porta alla fondazione
dell’Accademia Gustav Mahler che ha tra le varie sedi anche quella nella città di Potenza, dove Abbado ha personalmente inaugurato le attività dirigendo un concerto nel
2003. Da quel momento l’accademia è un punto di riferimento per i migliori giovani
musicisti italiani e stranieri che hanno la possibilità di perfezionarsi con maestri personalmente indicati da Abbado e che vedono in Wolfram Christ - direttore d’orchestra,
già viola solista dei Berliner Philarmonker - il principale animatore artistico. Tra i docenti, oltre a Wolfram Christ, professori provenienti dai Berliner Philharmoniker e dalla
Filarmonica della Scala di Milano, come Latica Honda-Rosenberg (vincitrice premio
Tchailovsky, concertista, membro della Lucern Festival Orchestra), Mauriel Cantoreggi
(Konzertmaster della Münchener Kammerorchester dal 1995 al 2007 - Professore di
violino alla Freiburg Music University), Christian Ostertag (Konzertmaster della SWR
Radio Symphony Orchestra Baden-Baden/Freiburg dal 1995 - Professore di violino alla
Trossingen University of Music dal 2005), Volker Jakobsen (Membro dell’Artemis Quartett, professore alla Stutgard University of Music), Massimo Polidori (Primo violoncello
dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano), Maria Kliegel (Vincitrice premio Rostropovic, concertista, professore alla Colonia University of music), Bozo Paradzik (Primo
contrabbasso della Radio Symphony Orchestra Stuttgart dal 1995 al 2001 - Professore
di contrabbassi alla Detmold University of Music sino al 2004 e alla Freiburg University of Music dal 2004). La Mahler Academy orchestra è composta, quindi, dai migliori
giovani musicisti italiani e stranieri che partecipano, dopo una severissima selezione,
all´Accademia Gustav Mahler.
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Claudi ARIMANY
E’ nato a Granollers, vicino Barcellona, in Spagna. Considerato uno dei più prestigiosi
musicisti catalani, ha sempre svolto un ruolo da solista. Ha collaborato insieme ad artisti della statura di J. P. Rampal, M. Nordmann, F. Ayo, N. Zabaleta, V. Los Angeles, C.
Orbelian, V. Pikaisten, R. Pidoux, J. S. Ritter, J. Suk, A. Nicolet, J. Rolla, J.J. Kantorov, ecc.
Invitato da importanti orchestre in tutto il mondo (come: English Chamber Orchestra,
Philharmonia Virtuosi of New York, Berin Philarmonic Atheneum Quartett, Franz Liszt
of Budapest, Israel Sinfonietta, Ensemble Orchestral of Paris, Zagreb Soloists, Munich
Bach Orchestra, Moscow Chamber Orchestra, Stuttgart Kammerorchester, Amadeus
Chamber Orchestra, Prague Chamber Orchestra, Berliner Kammerorchester and the
Czech Philharmonic), Claudi Arimany ha tenuto concerti in Europa, Russia, Stati Uniti
d’America, Canada, diversi paesi dell’America del Sud e dell’Asia. Ha suonato nelle più
importanti sale del mondo quali Chicago Simphony Hall, Library of Congress di Washington, Carnegie Hall di New York, Palau de la Musica Catalana, Casa di Beethoven
a Bonn, Auditorio Nacional de Madrid, Concertgebouw di Amsterdam, il Teatro Real
de Madrid, Smetana Hall, Hollywood Bowl di Los Angeles, Tchaikowsky Hall a Mosca,
Gasteig a Munich, Théâtre Champs Elysées, Salle Pleyel e Salle Gaveau a Parigi, Suntory
Hall and the Bunka kay kan a Tokio. E’ membro della giuria del Concours International
de Flute J. P. Rampal e di molti altri concorsi flautistici in tutto il mondo. Ha una vasta
discografia di oltre 30 CD per Sony Classical, Novalis, DELOS Int e molte sue registrazioni hanno ricevuto premi di critica. Considerato da Jean-Pierre Rampal come uno dei
più grandi flautisti della sua generazione, dimostra con le sue collaborazioni e i tour
mondiali di incarnare uno stile che sa interpretare e capire l’arte della musica. Claudi
Arimany suona con il flauto d’oro W. S. Haynes appartenuto a J. P. Rampal.
Maggiori info su www.claudiarimany.com
“Claudi Arimany is, in my opinion, one of greatest flautists of his generation. He is one of
those virtuosi who place technique,sonority and phrase colouring at the service of musicality and sensitivity, something not within the grasp of many”.
Jean-Pierre Rampal
“Claudi Arimany possesses an exceedingly beautiful sound and a resplendent artistic personality. He played in the Boston Symphony Hall with authentic passion and grandeur”.
The Boston Globe - USA Richard Dyer
Antonio AMENDUNI
Nato nel 1962, si avvicina agli studi musicali all’età di 11 anni e si diploma a pieni voti
nel 1981. A 12 anni si esibisce alla XLVI Fiera del Levante di Bari, dinanzi all’On. Aldo
Moro. Il suo percorso formativo passa attraverso le personalità principali del flautismo
internazionale, che hanno fatto di lui un virtuoso di grande eleganza. Tra i più noti sulla
scena si ricordano Peter Lukas Graf e Aurelè Nicolet, il quale dice di lui “...ha dato prova di ottime qualità musicali. Bel suono, abilità tecnica eccezionale, personalità e talento
nell’elaborare artisticamente la forma musicale”.
A 19 anni intraprende la sua attività orchestrale con l’Orchestra del Teatro Petruzzel37
C
li di Bari e successivamente con il Teatro Rendano di Cosenza ed il Teatro Comunale
di Treviso, per il quale si aggiudica il concorso per il posto di primo flauto. A 23 anni
è vincitore di una borsa di studio istituita dalla CEE per la formazione dell’orchestra
E.C.Y.O. (European Community Youth Orchestra) e l’anno successivo diviene primo
flauto dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma. Nel 1994 Antonio Amenduni è finalista al Concorso presso l’orchestra dei Berliner Philarmoniker e successivamente viene
invitato a collaborare presso l’International Chamber orchestra di Roma, l’orchestra
di Radio Mosca, la London Symphonietta, l’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino,
l’orchestra Sinfonica Abruzzese dell’Aquila ed infine presso l’orchestra Filarmonica del
Teatro alla Scala di Milano suonando sotto la direzione di prestigiosi direttori come
Zubin Metha, Mstislav Rostropovic, Giuseppe Patanè, Pierre Dervaux, Valery Gergiev.
Come solista colleziona numerose collaborazioni con realtà musicali quali le orchestre
Sinfoniche di Bari, Lecce, Taranto e L’Aquila, I Solisti Aquilani, orchestra dell’Opera di
Roma, orchestra Sinfonica “M.Jora” di Bacau, orchestra Sinfonica Nazionale di Kiev e
orchestra di Lvov (Ucraina), Collegium Musicum, London Primavera orchestra (Inghilterra), orchestra Siglo XXI di Madrid (Spagna), orchestra Lituana “Haifetz”, East European Philharmonic orchestra (Russia), Mokpo Flute Ensemble e Seoul Universal Flute orchestra (Corea del Sud), I Solisti del Teatro Regio di Parma, United European Chamber
orchestra e molte altre.
Le sue qualità di solista conquistano la stima delle giurie di numerosi Concorsi Nazionali ed Internazionali tra i più importanti del panorama: vince il “Nino Rota” di Bari e il
“Città di Stresa”, si impone al “Francesco Cilea” di Palmi e al “Pergolesi” di Napoli, è primo
al “Città di Caltanissetta” e al “Città di Trapani”. E’ invitato regolarmente ad esibirsi in
Festival Internazionali di Musica quali il Berlin Festwochen e il Dresden Musikfestspiele
(Germania), il Toulouse Festival (Francia), Perugia Classico, Festival Verdi di Parma, Festival di Martinsor (Moldavia) e presso istituzioni tra le quali la New York University (USA)
e Ateneo de Madrid (Spagna). Invitato nell’ottobre 2006 ad inaugurare la stagione del
nascente Kodàly Auditorium di Parigi, nello stesso anno si esibisce presso il Di Capo
Opera Theatre di Manhattan-NY in occasione del Columbus Festival 2006. Nel giugno
2008 Amenduni approda in uno dei tempi sacri della musica classica, Carnegie Hall di
New York, dove si esibisce nella Sala Perelman in un recital con il pianista ucraino Vitalij
Kuprij. La presenza di Amenduni negli Stati Uniti è adesso un appuntamento fisso.
E’ titolare della cattedra di Flauto presso il Conservatorio di Foggia, docente presso
l’Accademia Italiana del Flauto (Roma) e docente di Master Class presso Associazioni e
Accademie Musicali italiane ed estere. Sue esecuzioni sono state trasmesse da RAI-Radiotre e ha registrato per Decca, Sony, Valdom, Rugginenti, Falaut, Sirynx, Radio Slovena producendo numerosi CD musicali. Amenduni è stato scelto dalla casa costruttrice
di flauti americana Powell come ‘testimonial’ nel mondo per i suoi strumenti.
Maggiori info su www.antonioamenduni.it
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Info
web site: www.musicacivica.it
e-mail: [email protected]
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