Periodico bimestrale sul Tango • Numero 5 • Settembre 2012
www.tangodoble.it • la doble hoja del tango • [email protected]
Gustavo
Naveira
incanta
la Sicilia
di Max Civili
La Doble ospita
AUDITORIUM DI ROMA PARCO DELLA MUSICA, 12-21 SETTEMBRE 2012
Luci su
energia
&
sensualità
Daniel “Pipi” Piazzolla
BUENOS AIRES TANGO
Milena Plebs
y David Alejandro Palo
Ambasciata
della Repubblica
dell’Uruguay
Los Hermanos
Macana
Ambasciata
della Repubblica
Argentina in Italia
Maria Graña
Esteban Morgado Cuarteto
Dúo Fuertes Varnerín
HORACIO GODOY:
«Sono un
di Manuela Pelati
II Edizione
CONCORSO
LETTERARIO
“Volango, parole,
tango e nuvole”
La consegna dei premi
Juan Villareal
Silvana Grill
di Marcelo Alvarez
Gonzalo Cuello y
Melody Celatti
Astor Piazzolla
agli ordini
della musica»
Roberto Castillo y
Julieta Biscione
La Gira italiana
di Horacio Ferrer
e l’omaggio ad
soldato
Alejandro Andriàn y
Lida Mantovani
Milena Plebs e
Chicho Frumboli, due
generazioni a confronto
M A I N PA R T N E R
D AL 12 al 21 SETTEMBRE romA, C APITAL MUNDIAL DE TANGO
SPETTACOLI ore 21 Sala Sinopoli
Sabato 15
MUSICA E DANZA
CAMPEONATO
DE CAMPEONES
NOCHE DE MILONGA
Mercoledì 12 e giovedì 13
MUSICA E DANZA
RACCONTO TANGUERO
con Cuarteto La Bordona,
Dúo Fuertes Varnerín voci
Otto coppie di ballerini
Cuarteto La Bordona
Juan Villareal voce
Ballerini Los Macana, Milena Plebs
y David Alejandro Palo, Horacio
Godoy y Magdalena Gutiérrez
Calviño
Domenica 16
MUSICA E DANZA
CAMPEONATO
DE CAMPEONES
NOCHE DE TANGOS
NUEVOS
Venerdì 14
MUSICA E DANZA
CAMPEONATO
DE CAMPEONES
NOCHE DE TANGOS
CLÁSICOS
Cuarteto La Bordona
Esteban Morgado chitarra
Juan Villareal voce
Otto coppie di ballerini
Cuarteto La Bordona
Juan Villareal voce
Otto coppie di ballerini:
Eber Burger y Yesica Lozano,
Julieta Biscione y Roberto Castillo,
Lida Mantovani y Alejandro
Andrián, Manuela Rossi y Juan
Malizia, Marcela Vespasiano y
Andrés Sautel, Melody Celatti y
Gonzalo Cuello, Mirisol y Facundo
Karazey Cebeyra, Paula Ballesteros
y Alejandro Hermida
Presentatori e ballerini Los Macana
con la partecipazione straordinaria
di Silvana Grill
Lunedì 17
MUSICA E DANZA
GRAN FINAL
CAMPEONATO
DE CAMPEONES
NOCHE DE HOMENAJE
A MILENA PLEBS
Cuarteto La Bordona
Esteban Morgado chitarra
Juan Villareal,
Dúo Fuertes Varnerín voci
Le tre coppie di ballerini finalisti
Martedì 18
MUSICA
PIAZZOLLA
PLAYS PIAZZOLLA
con Escalandrum sextet
featuring Fabrizio Bosso tromba
CLUB DE TANGO ore 21.30
Teatro Studio
Giovedì 13 e venerdì 14
MUSICA
A DOS VOCES
Dúo Fuertes Varnerín
Mercoledì 19 e giovedì 20
MUSICA E DANZA
ENTRE NOSOTROS
Esteban Morgado Cuarteto
María Graña voce
Ballerini Julieta Biscione y Roberto
Castillo, Melody Celatti y Gonzalo
Cuello Lida Mantovani y Alejandro
Andrián, Horacio Godoy y
Magdalena Gutiérrez Calviño
Sabato 15
MUSICA
SUEÑO PORTEÑO
Esteban Morgado y Juan Villareal
Mercoledì 19 e giovedì 20
MUSICA
AIRES ARGENTINOS
Escalandrum sextet
da Mercoledì 12 a venerdì 21
Cavea ore 22.30
MILONGAS CON
MUSICA E DJ DAL VIVO,
ESIBIZIONI DI BALLO,
CAMPIONATO ROMANO
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LE OPINIONI DELLA DOBLE
EDITORIALE
5 L’Unesco e l’abbraccio
della socialità
di Manuela Pelati
SOMMARIO
L’ITALIANO A BUENOS AIRES
7 Tango tradizionale,
nuevo o milonguero?
di Pier Aldo Vignazia
BUENOS AIRES TANGO ALL’AUDITORIUM
In copertina:
Horacio Godoy con Magdalena Gutierrez
L’arancio della copertina è il TANGERINE TANGO,
scelto dagli esperti di arte, design e moda come
COLORE DELL’ANNO 2012
8 Horacio Godoy: «Sono un soldato
al servizio della musica»
di Marcelo Alvarez e Manuela Pelati
LA DOBLE OSPITA EL TANGAUTA
11 Milena Plebs e Chicho Frumboli:
Mano a mano
HOMENAJE A PIAZZOLLA
p
p
15 Premiazione Volango
9
e la gira italiana di Horacio Ferrer
PRATICHE E MILONGHE
18 Pratiche e milonghe a Roma
8
FESTIVAL DI TANGO CATANIA
20 Gustavo Naveira
incanta la Sicilia
AÑO | YEAR
di Max Civili
ESPAÑOL | ENGLISH
GRATIS | FREE
Milena
PLEBS
Chicho
FRÚMBOLI
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11
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15
PROSSIMAMENTE
20
p
17
la DOBLE HOJA del TANGO - N° 5 Settembre 2012
Direttore Responsabile: Manuela Pelati
Ideazione: Marcelo Alvarez
In redazione: Manuela Pelati, Max Civili (dall’Italia)
Pier Aldo Vignazia (da Buenos Aires)
Collaboratori: Antonio Lalli
Grafica e impaginazione Pia ‘t Lam
Stampa Edisegno srl - P.zza G. Tavani Arquati 113 - 00153 Roma
Reg. Tribunale Civile di Roma N 344/2011 del 10-11-2011 di Edisegno srl
Per contattare la redazione:
[email protected], [email protected], [email protected]
Informazioni e inserzioni pubblicitarie:
[email protected]
Chiuso in redazione il 31 agosto 2012
La Doble Hoja del Tango
sta per andare online...
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Online i testi, le foto e i video degli argomenti
trattati sulla rivista. In più commenti e
discussioni sul mondo del tango, gli artisti e i
festival in Italia e nel mondo. Tutti gli
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4
EDITORIALE di Manuela Pelati
L’Unesco, il Tango-cultura e
l’«abbraccio» della socialità
«Un Bene Culturale Immateriale»
così l’Unesco il 29 settembre del 2009
ha annunciato l’inserimento del
Tango argentino nel patrimonio
dell’Umanità. Un premio deciso
dall’Organizzazione delle Nazioni
Unite per l’Educazione, la Scienza e
la Cultura nel corso di un meeting
fra 400 esperti. La proposta era stata
presentata dall’Argentina e dall’Uruguay congiuntamente, dal momento che la storia del tango è strettamente legata a quella del Rio de la
Plata, il fiume che divide i due paesi.
IL TANGO È CULTURA - Il Tango in patria è prima di tutto musica e canzone
e poi ballo, vantando una storia musicale di altissimo livello. Basti pensare
all’“epoca de oro” degli anni ’40, quella delle orchestre di Carlos di Sarli,
Anibal Troilo, Osvaldo Pugliese,
Alfredo De Angelis… solo per citare
alcuni dei più grandi. Un’epoca di indiscussa qualità musicale, con le orchestre formate da decine di musicisti, dei
quali almeno tre o quattro suonatori
di bandoneón. Un vero Rinascimento
del tango, un momento magico, mai
più ripetuto. Tanto è vero che ancora
oggi nelle milonghe si ballano per lo
più tanghi di quel periodo.
Quando si parla di cultura del
Tango, quindi, si apre il ventaglio
COPPIA RIOPLATENSE
Cristian Sosa (argentino) e María Noel Sciuto (uruguayana) hanno vinto il Mundial 2012 (conclusosi il 28 agosto)
di Tango Escenario, ballando “El gordo triste”, un brano scritto da Horacio Ferrer per la musica di Astor Piazzolla
e cantato dal "polaco" Goyeneche. Invece la coppia composta dagli argentini Facundo de la Cruz Gómez Palavecino
e Paola Florencia Sanz, ha vinto la competizione di Tango Salon. In palio per i ballerini c'era un premio in denaro di
circa 4mila euro a persona più un biglietto aereo per partecipare al festival di primavera di Parigi. Durante i 15 giorni
di Festival y Mundial si sono svolti 200 spettacoli, tra musica, teatro e danza, completamente gratuiti.
delle forme artistiche dove il ballo è
solo una parte, di sicuro la più spettacolare e mediatica, di questa cultura. Ed è per questo motivo che i
Festival di Tango (perlomeno i più
grandi e quelli di respiro internazionale) contengono sempre una programmazione culturale che prevede,
oltre al ballo e la musica, anche la
letteratura, il cinema e il teatro, l’arte e la fotografia.
L’ASPETTO SOCIALE - Ma torniamo al
29 settembre 2009. Tra le motivazioni
per l’assegnazione del premio
dell’Unesco al Tango patrimonio
dell’Umanità, c’è ben in evidenza che
il tango «personifica sia la diversità
culturale, sia il dialogo», quindi
«unisce le persone e favorisce gli incontri». Un carattere umanista strettamente legato alla storia di due paesi che per decenni hanno accolto milioni di emigrati soprattutto dall’Europa, ma anche dall’Africa e dal
Medio Oriente. E dove per due secoli
i vicini di casa, i compagni di lavoro e
di tempo libero erano appartenenti a
diverse razze, culture e abitudini.
Costretti a una convivenza necessaria. Ma tesi anche alla ricerca di identità, una nuova e comune identità,
che ha dato origine a qualcosa di
creativo. Il tango è un’esigenza che le
forme artistiche (soprattutto musica,
canto e ballo) e una città, Buenos
Aires, hanno saputo assorbire. E se il
carattere del tango, così sentimentale e così libero, è nato e si è sviluppato a Buenos Aires, oggi continua a vivere in centinaia di paesi e città del
mondo. Ma senza questo stesso spirito di convivenza e mescolanza, non
potrebbe mantenere la sua identità.
Il carattere del tango, quindi, che si
esprime ogni volta che si suona, si
balla e ci si incontra con gli amici che
amano il tango, è legato al momento
di aggregazione e socialità. Come
un “abbraccio”che avvolge anche al
di fuori del ballo di coppia. E che per
questo richiede un atteggiamento di
ascolto, comprensione e disponibilità al dialogo. ■
la DOBLE HOJA del TANGO | numero cinque
Il 29 settembre
2009 il tango è
stato inserito
dall’Unesco
nel Patrimonio
Culturale
Immateriale
dell’Umanità
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L’ITALIANO A BUENOS AIRES di Pier Aldo Vignazia
Tango tradizionale,
nuevo o... milonguero?
Tango “nuevo” per i giovani, e tango
“tradizionale” per i più anziani? Una
domanda che mi viene fatta spesso da
chi corrisponde con me dall’Italia.
Sinceramente, mi sento piuttosto imbarazzato nel rispondere. Prima di tutto, perché non so a cosa si riferisca...
Alla musica? ai passi? a una mescolanza di tutti e due? Recentemente ho letto su Facebook il commento di una
persona che aveva ballato come tango
la Quinta di Beethoven. Cosa sarebbe
stato, quello, forse tango “classico”?
Il tango “nuevo”, inteso come musica
elettronica, nelle milongas porteñas
praticamente non esiste. Certo, non
Carlo Paolantoni e
Stefania Tormenta Panucci
mentre mettono musica al
Sunday Tango Roma Vintage.
Organizzazione: Patrizia Messina.
Roma, agosto 2012
posso giurare di avere messo piede in
tutti i locali dove si passa tango. Ma
anche se ci fosse qualche luogo dove
questo avviene, bisognerebbe capitarci proprio in quel momento dove il dj
decidesse di passare una tanda di quel
tipo. E sarebbero una quindicina di
minuti su otto ore. Non lo si passa per
la semplice ragione che qua nessuno
lo considera tango ma, musica elettronica. Anche i giovani, quindi, si dilettano con le note di Canaro,
D’Arienzo, Di Sarli e colleghi, e non
ne fanno questione di età.
Un po’ diverso è il caso se per tango
“nuevo” si intende un modo di ballare, più arioso e ginnico, più studiato e
di accademia, meno intuitivo e spontaneo. In questo caso sì che sono più i
giovani a frequentarne le lezioni.
Anche per una ragione semplicissima,
che in Italia sfugge: il tango non è oggi
“la” musica dell’Argentina, e neppure
di Buenos Aires. Ma sono la cumbia, il
rock e il reggaeton i ritmi che più si
ascoltano nelle radio e per le strade,
soprattutto tra i giovani. La maggioranza dei ventenni (o giù di lì) che si
dedicano al tango non lo fanno per
motivi di socializzazione, ma per cercare un lavoro (più redditizio se è all’estero). Per questi ragazzi, il percorso
attraverso il “tango nuevo” è quasi obbligatorio, trattandosi di movimenti
quasi “scientifici”, lontani dall’improvvisazione creativa “artigianale”
dei maestri ballerini del passato. Però
esistono, e non sono pochi, appassionati non più giovanissimi che frequentano seminari di “tango nuevo”.
Comunque sia, alla fine, giovani e
meno giovani finiscono in milonga. E
qua, giovane o vecchia che sia, più alto è il livello di ballo, più ha importanza il rispetto verso le altre coppie
presenti e verso la musica che il musicalizador sta proponendo. Ciò che si è
imparato, tango nuevo o tradizionale,
canyengue, salón o milonguero, passa
in secondo piano. Non si è lì, in mezzo ad altre duecento persone, per
esercitarsi, si è lì per ballare e per fare
felice la propria compagna, nel rispetto di tutti gli altri che stanno ballando
nello stesso momento. Ecco quindi
che in milonga a Buenos Aires il miglior ballerino non è quello che mostra quante cose sa fare, ma quello che
ha talmente tanti strumenti a sua disposizione da usare il passo giusto al
momento giusto e nel tempo giusto,
senza molestare nessuno e rispettando tutti. Studio e conoscenza, ovviamente, aiutano, ma il tango ballato in
milonga è un ballo sociale, ed è meglio dominare bene tre passi (vecchi o
nuovi che siano) che conoscerne mille
male solo per dimostare che si è seguaci di qualche famoso maestro innovatore. Ecco quindi che nelle milonghe con più alto livello di ballo è
difficile dire quali stili siano seguiti
singolarmente dai ballerini: tutti si
amalgano e si fondono creando
quella meravigliosa onda musicale e
visiva che dà come risultato lo stile...
milonguero! ■
la DOBLE HOJA del TANGO | numero cinque
In milonga a
Buenos Aires
il miglior
ballerino
non è quello
che mostra
quante cose sa
fare, ma quello
capace di usare
il passo giusto
nel tempo giusto
[email protected]
7
INTERVISTA A HORACIO «PEBETE» GODOY
«Sono un
soldato
al servizio della
musica»
di
Marcelo Alvarez e Manuela Pelati
H
oracio Godoy giunge all’Auditorium per il
quarto Festival Buenos Aires Tango insieme
ad artisti eccellenti come Milena Plebs (nelle
prossime pagine la Doble le dedica una sezione), Los Hermanos Macana, Maria Graña,
Silvana Grill, Daniel “Pipi” Piazzolla. Sulle note
dell’Esteban Morgado Cuarteto del gruppo la Bordona, del
sexteto Escalandrum, del Duo Fuertes Vallerin, il parco della Musica si anima per dieci giorni (12-21 settembre) dei ritmi frenetici, nostalgici e sensuali del tango. Offrendo al
pubblico milonga gratuita tutte le sere sotto le stelle della
Cavea e lanciando per la prima
volta il Campionato Romano di
LA VIRUTA
Tango Salon.
Abbiamo scelto di intervistare
Horacio «Pebete» Godoy, ballerino, coreografo e coordinatore
del Campionato romano, perché è stato uno degli inventori
della Viruta, una delle milonghe più celebri di Buenos
Aires. El «Pebete» tra il ‘92 e
il ‘99 si è specializzato nel
«Entri camminando
tango in stile Villa Urquiza
ed esci ballando»
con i più grandi milongueri
la milonga da frequentare se si
dell’epoca.
È
cerca un posto carico di energia ed allegria a Buenos Aires.
Situata nel quartiere Palermo, uno
dei più divertenti per i negozi, bar e
turisti da ogni parte del mondo, si
raggiunge in calle Armenia 1366 (tel
+5411-4774-6357), non tanto distante da un’altra famosissima milonga: Salon Canning (detto anche
Palakultural). Dal martedì alla
domenica offre non solo lezioni di
tango e milonga ma anche di rock &
roll e salsa. Di solito dalle 23 circa
inizia la milonga dedicata al tango,
ma tra una cortina e l’altra, specialmente la domenica, passano
rock&roll e salsa. E tutti ballano
tutto. È la milonga della notte fonda
perché spesso è aperta fino alle 6
della mattina.
Negli anni ’90 sei stato il dj
del mitico Club Almagro e
poi insieme con Luis
Solanas hai inventato la
Viruta. Ci racconti la tua
vita di organizzatore e
musicalizador?
«Prima di Almagro sono
stato in altre milonghe. Ho
cominciato nel 1991
quando il tango era
un’altra cosa, c’erano
ancora i grandi milongueri!! La cosa
migliore per il
successo
di
una milonga è
che una notte valga due giorni! La Viruta è una milonga di
riferimento perché ha uno stile proprio e senza dubbio dopo quasi 18 anni, è una delle milonghe più importanti
d’Argentina»
Quando nasce il ballerino di scenario che possiamo apprezzare oggi?
«Il ballerino di escenario nasce con il musical Tanguera.
Prima di questo spettacolo ero molto rigido fino ad essere
inibito, dopo quasi sei mesi in scena sui teatri della Calle
Corrientes (la strada dei teatri ndr), mi sono sciolto. In seguito ho iniziato a partecipare ai Festival, assieme a Ceci
Garcia e senza dubbio siamo cresciuti entrambi. Le esperienze in Tanguera, Forever Tango, Tango Argentino (la cui ultima serata in Argentina si è svolta davanti a 15mila persone) per me sono state fondamentali. E adesso mi esibisco
nel Chantecler Tango. Tutti spettacoli che sono tra i più importanti del mondo del tango degli ultimi anni»
Il tuo stile è molto personale per il modo di interpretare la
musica e il gioco con il pubblico. Chi sono stati i tuoi maestri?
«Il modo di interpretare la musica è tutto mio, non lo devo a qualcun altro. Però, sì, certo, ho avuto grandi maestri:
Chino Perico, Carlos Moyano e molti amici di milongas
che mi hanno insegnato ad amare e voler bene al tango.
Ho imparato moltissimo da Graciela Gonzalez»
La Viruta di Buenos Aires è un posto che garantisce il divertimento, come fai a mantenere sempre alta l’energia?
«La Viruta è un posto di incontro tanguero al 100%.
Quello che facciamo Cecilia, Luis e io è amare il Tango,
perché ci piace fare la cose con il cuore. Ma
«La cosa migliore per
il successo di una
milonga è che una
notte valga
due giorni!»
Horacio Godoy con Magdalena Gutierrez
BUENOS AIRES TANGO - AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA 12-20 SETTEMBRE 2012
n Festival che a cadenza biennale si ripete
e si rinnova per la quarta edizione, pone
l’attenzione quest’anno su tre momenti in
particolare: il ballo, con i campionati
«romani» e quelli delle «star
internazionali» e l’omaggio, per i 20 anni
della scomparsa, al più celebre compositore
di tanghi mai esistito, Astor Piazzolla.
Nella Cavea ogni sera, la milonga gratuita, si
svolge sotto le stelle.
Il Campionato Romano di tango Salon
è dedicato al protagonismo del pubblico. Si
possono iscrivere tutte le coppie che
desiderano misurare la propria capacità
davanti alla giuria presieduta da Silvana
Grill e coordinata da Horacio Godoy.
Gli interessati possono effettuare una preiscrizione entro il 13 settembre 2012 a
Il punteggio che ciascuna
coppia otterrà per la propria
esibizione sarà assegnato
dalla Giuria su una scala
da 1 a 10. In Finale vanno
le coppie selezionate dalla
Giuria durante le cinque
giornate della Fase
eliminatoria. I finalisti balleranno 3 brani,
registrati o dal vivo, scelti
dall’Organizzazione. I Premi: alla coppia
vincitrice andrà un buono di 300 euro da
utilizzare per l’acquisto di scarpe da ballo e
due “Parco della Musica Card” da 100 euro
l’una. La seconda coppia classificata vincerà
due “Parco della Musica Card” da 100 euro
l’una. La terza coppia classificata due
“Auditorium Gift Card” del valore di 50 euro
foto di Musacchio & Ianniello
I
[email protected] indicando i
dati anagrafici di entrambi i ballerini e i
riferimenti per essere contattati per la
conferma di iscrizione. Devono altresì
allegare copia del documento di identità di
entrambi i ballerini.
Si accettano con la pre-iscrizione un
massimo di 15 coppie per ogni serata di gara.
Il regolamento prevede l’esclusione
completa di salti, trepadas o qualsiasi
altra possibilità coreografica del
«Tango Escenario». Le coppie devono
muoversi sulla pista costantemente in
direzione antioraria, non potendo
attardarsi sullo stesso punto per non
ostacolare la circolazione degli altri ballerini.
Nessuno dei partecipanti può sollevare le
gambe sopra la linea del ginocchio.
la DOBLE HOJA del TANGO | numero cinque
questo da solo non basta: non
piacere viaggiare e stare in con«Il criterio di valutazione al
smettiamo mai di lanciare idee e
tatto con il tango all’estero. A
sfide nuove. E poi siamo rispetvolte, però, in alcune città si orCampionato? È quello di
tosi della musica e della gente.
ganizzano più eventi di tango
Investiamo soldi e tempo nel interpretare bene il tango. Io spero
contemporaneamente e ciò non
suono, l’aria condizionata, le lufa bene al tango. Per esempio a
sempre che vinca il più insolente,
ci, il bar e le bibite… Se qualcoMonaco quest’anno nello stesso
in termini artistici intendo»
sa non funziona bene, non
periodo del Festival, c’è un altro
aspettiamo un mese per ripararevento di tango in parallelo. È
lo. E soprattutto cerchiamo di rispettare la gente così co- un vero peccato che tra di noi ci si faccia le scarpe. Per
m’è. Inoltre abbiamo un’eccellente relazione con le mi- fortuna in Argentina ci mettiamo d’accordo e sappiamo
longhe vicine, come il Canning, Malcom, Yeite, Gricel e che rimanere uniti è meglio»
tante altre. Lavoriamo uniti, se ci sono problemi nessuno Qual è la proposta che porti all’Auditorium quest’anno?
parla male dell’altro, al contrario: invitiamo la gente ad «La proposta è quella di sempre, interpretare la musica,
andare nelle altre milonghe, nel caso noi siamo chiusi o essere un soldato agli ordini della musica, se è amore saabbiamo un orario differente. E la cosa più importante: ci rà amore, se è ira sarà ira, se è dolcezza sarà dolcezza, se
siamo dedicati negli anni alla formazione di nuovi tan- è odio sarà odio. Sarò quello che la musica mi ordina, sagueri, Nella scuola girano 1200 allievi alla settimana.»
rò il suo soldato»
Che pensi del tango fuori dell’Argentina, com’è la movida? Come nasce l’idea del campionato “romano”? Quali sono
«La movida del tango all’estero è incredibile: Italia, i criteri di valutazione dei giurati?
Turchia, Russia, Germania, Polonia hanno comunità tan- «Il criterio è quello di interpretare bene il tango, con il
guere ammirabili. Il livello del ballo è molto alto e la gen- suo linguaggio e i suoi segreti. Io spero sempre che vinte che ama il tango colleziona la musica, è veramente un ca il più insolente, in termini artistici intendo» ■
9
10
Declarada de
INTERÉS TURÍSTICO
por el Gobierno de la
Ciudad de Buenos Aires
Declarada de
INTERÉS CULTURAL
por el Honorable Senado
de la Nación Argentina
Premio CUSTODIOS DE
LAS ARTES DEL TANGO
Otorgado por la Academia
Nacional del Tango
Declarada de
INTERÉS TANGUÍSTICO
por la Academia Nacional
del Tango de Argentina
AÑO | YEAR
ESPAÑOL | ENGLISH
GRATIS | FREE
Milena
Chicho
PLEBS
FRÚMBOLI
Mano a mano
Mariano ‘Chicho’ Frumboli es un referente de la nueva
movida del baile del tango, que ha revolucionado el género
partiendo de las bases del tango tradicional.
ESENCIA Y ENSEÑANZA
M: Me gustaría hablar con vos sobre el aporte que
bailarines y maestros podemos dar desde nuestra
experiencia a quienes están aprendiendo.
CH: Cada día que vamos a una milonga, a realizar una exhibición o un espectáculo estamos
haciendo historia con el tango, y eso es un aporte. Se ha incorporado muchísima gente joven,
vivimos el comienzo de una era potente. El género está instalado y no hay manera que se vuelva
a esconder o marginar. Está en constante evolución.
M: Pero a veces quienes están empezando se pierden en la multiplicidad de opciones.
CH: ¡Están totalmente perdidos! Yo me formé con
los últimos grandes milongueros, tomé directamente de ellos la información. Quienes empiezan a bailar no tienen esa experiencia, sino que aprenden
de una generación intermedia de la que formo
parte, somos un nexo entre esos viejos bailarines y
los más jóvenes. El problema es que algo se nos
pasó en la enseñanza, me hago cargo absolutamente, y también tendrían que tomar esa responsabilidad otros colegas. No pude transmitir lo que
aprendí. Estaba enloquecido por la creación, porque vi una nueva veta de evolución en el movimiento. Me volqué absolutamente a eso, y perdí el
hilo para poder trasmitir lo tanguero que tengo
muy adentro. Por eso siento que actualmente hay
mucha gente que no entiende o no sabe cuál es
realmente la esencia de esta danza.
@eltangauta
/eltangautatango
©EXLUSIVO
EL TANGAUTA Nº 182 • DIC 2009
Revista impresa
Revista interactiva
http://www.eltangauta.com/registro.asp
» El problema es que algo se nos pasó en la enseñanza, me hago cargo
absolutamente, y también tendrían que tomar esa responsabilidad
otros colegas. No pude transmitir lo que aprendí. » CHICHO
M: Hace quince años que estás bailando. ¿Qué cambios has observado en el devenir del baile?
CH: Antes se trabajaba con precisión y una estética
particular, de una manera funcional y mecánica, que
daba una forma, un estilo. Hacer un movimiento o
un paso implicaba una expresión de todo el cuerpo.
En la actualidad no sólo se perdió la esencia sino
también el peso que tiene esta danza, su densidad e
importancia. Para mí este nuevo tango le perdió un
poco el respeto a lo que era el tango en sí.
M: Se perdió el conocimiento que nos han traspasado los milongueros en forma intuitiva, un sabor
indescriptible en su manera de moverse.
CH: Sí, yo tardé cinco meses en entrar a la pista de
la milonga de Almagro, no me animaba, iba todos
los domingos sólo a mirar. Se respiraba un aire de
respeto que ahora no se encuentra. Quizás aún lo
siento en algunas milongas como “Glorias
Argentinas”, “La Baldosa” o en lugares que son
lejanos al circuito de tango más joven. Esa esencia
ONE ON ONE WITH MILENA PLEBS
MARIANO ‘CHICHO’ FRUMBOLI
Mariano ‘Chicho’ Frumboli
is an icon of the new movement
in the dance of tango, that.
starting from the base of
traditional tango, has
revolutionized the genre.
ESSENCE AND TEACHING.
M: I would like to talk to you about the contribution that dancers and teachers can
make from our experience to those who are
learning.
CH: Each day that we go to a milonga, do an
exhibition or a show, we are writing tango
history, and this is a contribution. Many
2
también la tomé de vos y de bailarines de tu generación. Siento que la gente de hoy está sin ganas,
no quieren trabajar ni investigar. No quieren ir al
fondo de la situación, se quedan en lo superficial.
Esto también tiene que ver con los nuevos movimientos y dinámicas que se utilizan, si no se logran
con una cierta potencia resultan fríos.
M: El discurso interno en el movimiento es tan
importante como la forma externa.
CH: Hace diez años, cuando iba a las milongas,
podía quedarme mirando a una pareja bailar toda
una vuelta en la pista porque había algo que me
atraía, me hacía mantener la mirada en ellos. Hoy
no observo más de veinte segundos porque son
todas iguales. Ves una pareja circular y la que viene
atrás está haciendo lo mismo, y la de más atrás
también. No hay ninguna que me atraiga, que me
emocione. Salvo si voy a los pocos lugares tradicionales que quedan.
M: ¿Crees que la gente que baila automáticamente o repitiendo fórmulas podría hacerlo de una
manera más interna?
CH: ¡Eso demanda un montón de cosas! Vos sabés,
porque sos docente también, que en la actualidad
está disponible una pedagogía del baile del tango
mucho más decodificada que hace diez años, y por
lo tanto es más fácil aprender. Hoy se hace una volcada y una colgada y es todo lo mismo porque
están, comercialmente hablando, dentro del mismo
paquete. Entonces, entre hacer un sandwichito o
hacer una volcada… ¡la gente hace una volcada!
Porque es más vistosa. Y en el tango hay mucho
egocentrismo e individualismo. No van a hacer un
sandwichito para disfrutar ese momento, sino aquello
que los muestre más y mejor. En el ámbito musical
Ástor Piazzolla rompió con todo pero vos lo escuchás y es tango. Y hoy en la danza muchos se piensan que son Piazzolla y no lo son. Veo hombres y
mujeres que sólo se preocupan por cómo los ven de
afuera. Es una situación bastante complicada que
tiene que ver con una personalidad y una identificación muy porteña.
young people have gotten involved with
tango; we are living the beginning of a powerful era. The genre is here to stay, there is
no way that it will become hidden or marginalized again. It is constantly evolving.
M: But sometimes those who are starting
lose themselves in all the multiple options.
CH: They are completely lost! I learnt with
the last great milongueros, I took the information directly from them. Those who are
starting to dance don’t have this experience,
they learn instead from an intermediate
generation that I am a part of; we are a
nexus between these old dancers and those
who are younger. The problem is that we
missed something in the teaching, I take
total responsibility, and other colleagues
should do so as well. I can’t pass on what I
have learned. I was crazy about creating,
INTERACTIVA Para leer en línea | To read online ELTANGAUTA.com
M: ¡Pero los milongueros de otras épocas también
eran porteños!
CH: Sí, pero aquellos milongueros tenían respeto,
delicadeza y sensibilidad, era totalmente diferente.
Sé que mi rol es contradictorio, porque yo también
colaboré en generar esta movida joven. En su
momento me cansé de los estrictos códigos milongueros que no correspondían con mi tiempo y por
rebeldía traté de hacer mi camino. Hoy me volví
más milonguero (risas), estoy en contra de la gente
que no cabecea, que no tiene códigos ni respeto. El
baile del tango tiene un valor que se disipó. Por eso
sostengo que muchos están perdidos, se agarran
elementalmente para bailar y se mueven dos horas
como entes. Es muy triste.
M: A veces noto una puja entre las nuevas corrientes que permiten movimientos más amplios, donde
los bailarines usan más espacio, y los que defienden el tango tradicional con abrazo cerrado
CH: Hay algo llamativo en eso. Están los tradicionalistas que defienden las raíces a muerte y por otro
lado los modernos o alternativos, es decir, el tango
nuevo. Pero si te ponés a pensar no hay nada en el
medio. Los tradicionalistas se quejan de los modernos sosteniendo que no bailan tango sino que hacen
gimnasia, y los modernos se quejan de que los otros
se quedaron en el tiempo. Pero no hay una fusión,
son un grupo en contra del otro, y me da tristeza
porque en realidad todos estamos en lo mismo.
M: ¿Tenés algún deseo en relación al tango?
¿Alguna asignatura pendiente?
CH: Voy a hacer un poco de historia. Fui rockero,
tenía el pelo largo y tocaba la batería. Odiaba el
tango, no me gustaba para nada, no lo podía escuchar. Pero, cuando fui a tomar una clase con
Ricardo Barrios y Victoria Vieyra, abracé por primera vez a una compañera y me vino un escalofrío.
Me dije “Acá pasa algo…” No pude parar más. Ese
momento mágico fue mi comienzo. Por otro lado,
hace unos años fui a la milonga de “La Trastienda”
que organizaba Horacio Godoy. Entré y te vi. Tenía
ganas de bailar con vos pero dudé. Di un montón
because I saw a new vein in the evolution of
the movement. I threw myself into that, and
I lost the way to be able to pass on the tango
essence that I have very much inside.
Because of this I feel that lately there are a
lot of people who don’t understand or know
what the real essence of this dance is.
M: You have been dancing for fifteen years.
What changes have you noticed in the
dance?
CH: Before, people worked with precision
and a particular aesthetic, in a functional
and mechanical way that gave it a form, and
a style. Making a movement or taking a step
implied an expression of the entire body.
Currently, not only has the essence been lost
but the weight of the dance as well, its density and importance. To me, this new tango
lost a bit of the respect for what tango is.
M: The knowledge that the milongueros
passed on to us intuitively, the indescribable
flavor in the way they moved is lost …
CH: Yes, it took me five months to get on the
dance floor of the milonga of Almagro, I didn’t dare to, and I went every Sunday only to
watch. One breathed an air of respect that
cannot be found now. Maybe I still feel it in
some milongas like Glorias Argentinas, La
Baldosa or in places that are further from
the circuit of younger tango. I also took that
essence from you and the dancers of your
generation. I feel that the people of today
are not motivated, they don’t want to work
or research. They don’t want to go to the
bottom of the situation; they stay on the surface. This also has to do with the new movements and dynamics that are used, if they
are not performed with some power they
LO S M E D I O S G R AT U I TO S D E L TA N G O
el tangauta
» Muchos de los bailarines profesionales conocen los tangos pero no
en profundidad. Tendría que haber una investigación más fuerte de lo
musical. Me refiero a la estructura, los matices y los colores. » CHICHO
de vueltas hasta que te invité. Me acuerdo que
estábamos hablando, luego nos acercamos y en el
momento en que me abrazaste sentí que se me
vinieron cuarenta años de tango encima. En un
abrazo ¿entendés? ¡No habíamos hecho un sólo
paso! Simplemente fue la manera en que me
tomaste. Para mí ese fue el momento más fuerte
de la tanda. Luego bailamos un montón. Estuvo
buenísimo, hicimos cualquier cosa, me divertí
mucho. Pero el momento de ese abrazo, como el
de mi primera clase y algunos otros, me marcaron
en cuanto a mi relación con el baile. Hablo de la
intimidad del abrazo. Con muy poca gente pude
volverla a vivir, se perdió muchísimo. Mi deseo
para el baile del tango, entonces, es que se vuelva
a esa intensidad compartida, muy en el alma. No
quedarse en lo superficial, sino ir hacia dentro.
Que el género evolucione a partir de esa
intimidad. La esencia del tango son el
abrazo y el otro.
M: ¿Qué más puedo decir? ¡Gracias!
IMPROVISACIÓN
Y MÚSICA
M: Sos un gran improvisador y me
fascina verte crear. ¿Se pueden
transmitir pautas para mejorar la
creatividad en la exhibición
improvisada?
CH: Quizás sea un ‘kamikaze’. Lo
que me provoca sensación o
emoción, me hace mover. Cada
tango es un momento diferente y fuerte. He diseñado coreografías, no
muchas, porque después de repetirlas
algunas veces
no
encuentro riesgo y,
turn out cold.
M: The internal discourse of the movement
is as important as the external form.
CH: Ten years ago, when I went to milongas,
I could stay watching a couple go once
around the entire dance floor because there
was something that attracted me, made me
keep my eyes on them. Today I don’t watch
for more than twenty seconds because they
are all the same. You see a couple circling
and the next one behind them is doing the
same thing, and the rest as well. There isn’t
anything that attracts me, which excites me.
Except if I go to the few traditional places
that are left.
M: Do you think that the people who dance
automatically or repeating formulas could
do it in a more internal way?
CH: This demands a lot of things! You know
cuando no lo tengo, todo parece demasiado fácil.
Lo que me moviliza es estar en el borde, a punto
de caer, y zafar. Y la improvisación tiene eso. Cada
vez que voy a bailar, elijo la música y la cantidad de
temas en el momento. Trato de conectarme con
Juana Sepúlveda, mi compañera, y de crear un
momento artístico, de transmisión o expresión, ahí
mismo, en ese momento. No lo preparo ni lo pienso. A veces me sale y otras no.
M: ¿No hay un prediseño o plan establecido?
CH: No, nunca lo hice. Por ahí hago algún paso que
experimenté en la milonga, que es mi lugar de práctica. Si no me sale sigo, no insisto, porque puedo
perder la conexión que tengo conmigo, con mi compañera y con la gente. He bailado con orquestas de
gran prestigio, en teatros de todo el mundo, sin
armar coreografía. Dependiendo del caso quizás
preparo la entrada y la salida, pero el baile en sí, no.
M: A veces, cuando te veo bailar pareciera que la
estructura de tu danza estuviera pensada por su
armonía y musicalidad.
CH: Tiene que ver con que fui músico muchos
años, por eso entiendo su estructura, ya sea
Osvaldo Pugliese, Aníbal Troilo, Piazzolla o tango
electrónico. Lo único que preveo es la elección de
tangos que conozco bien, para poder jugar con
momentos precisos. Intento dar siempre lo que
siento debería ir.
M: ¿¡Pero todo eso sucede en el momento!? A
veces hacés una secuencia que tiene cierta duración, que está hecha de una manera tan justa con
un determinado fraseo, donde además de estar
creando, estás llevando a tu compañera...
CH: Conozco ese fraseo y sé cuánto dura, sé cuándo tiene que terminar, y voy preparando el movimiento sobre la marcha, para que quede justo con
la música.
M: Entonces el valor de conocer la estructura
musical es importante.
CH: Es básico. Muchos de los bailarines profesionales conocen los tangos pero no en profundidad.
Tendría que haber una investigación más fuerte de
it, because you are a teacher as well, that
currently, the available tango pedagogy is
much more decoded than ten years ago and
so it is easier to learn. Today you do a volcada and a colgada and it is the same because
they are there, commercially speaking, in
the same package. Then, between doing a
sandwichito or a volcada… people do a volcada! Because it’s more eye-catching. In
tango people are self-centered, there is
much individuality. They are not going to
make a sandwichito to enjoy that moment,
but whatever shows them more and better.
In the musical field Astor Piazzolla broke
with everything but you listen to it and it is
tango. And today in the dance many think
that they are Piazzolla and they aren’t. I see
men and women that only worry about how
they are seen from the outside. It is a pretty
lo musical. No me refiero a los ritmos, los fraseos o
la duración, sino a la estructura, los matices y los
colores. Hay un montón de riqueza para aprender
en relación a la música. ¡Es infinita!
M: Además, lo interesante es que la interpretación
musical no sea literal. Vos tenés una impronta y
mucha gente sigue tu forma de manejar la música,
pero veo cierta falta de comprensión. ¡No se trata
de marcar todos los acentitos! (risas) Lo maravilloso del baile del tango es la posibilidad de usar la
música de forma aleatoria y personal ¿En qué
situación ves a la nueva corriente en relación al
baile de exhibición?
CH: Hay un montón de profesionales que han captado esta nueva información y quieren ponerla en
sus coreografías. Pero es un material que todavía
no está afinado, necesita un tiempo de maduración
hasta que se afiance y se pueda usar como elemento de expresión.
M: Se ven aún los pasos más que una expresión
fluida.
CH: Creo que es cuestión de darle tiempo. •
complicated situation because it has to do
with a very porteño personality and identity.
M: But the milongueros from other times
were also porteños!
CH: Yes, but those milongueros had respect,
delicacy and sensibility, it was totally different. I know my role is contradictory, because
I also collaborated in generating this young
movement. In its moment I got tired of the
strict milonguero codes that didn’t correspond with my time and to rebel I tried to
make my way. Today I’m a milonguero again
(laughter); I’m against the people who do
not cabecear (nod), who don’t have codes or
respect. The value of tango has been diluted. That is why I say that many dancers are
lost, they barely hold on to each other to
dance and for two hours like zombies, it is
very sad.
FOTOS: Gabriel Cano
EXCLUSIVOS PARA El Tangauta
M: Sometimes I notice a competition
between new currents that allow more
ample movements, where the dancers use
more space, and those who defend traditional tango with a closed embrace.
CH: There’s something surprising about
that. There are the traditionalists who
defend roots to the death and then there are
those modern or alternative dancers, in
other words, new tango. But if you think
about it there is nothing in the middle. The
traditionalists complain about the modern
ones contending that they don’t dance
tango, instead they do gymnastics, and the
modern dancers complain that the others
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DIGITAL Descarga gratuita | Free download ELTANGAUTA.com/ed_digital • AGO 2012
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o
g
n
omaggio
a
l
o
a PIAZZOLLA
V
GALLERIA ALBERTO SORDI - 5 LUGLIO 2012
PREMIAZIONE DEL CONCORSO LETTERARIO
di
Manuela Pelati
e la “gira”italiana di
Il vincitore del nostro concorso letterario
è Luciano Capriotti con la poesia
«Come una carezza»
«Ho composto più di 70 tanghi
per il mio amico Astor»
oracio Ferrer ha scritto più di 70 tanghi
per Astor Piazzolla, più un’operita,
Maria de Buenos Aires, e alcuni testi postumi come «Mi viejo Piazzolla», composta per la musica di «Oblivion», a due anni
dalla scomparsa dell’artista amico. Astor
Piazzolla, figlio di genitori italiani (padre pugliese e madre toscana) è stato ricordato dall’amico Horacio Ferrer
nello spettacolo teatrale «El poeta y la musica», in serate
di musica dal vivo e milonga e con alcune iniziative pubbliche realizzate durante la gira italiana.
oeta, scrittore, compositore di versi. Horacio Ferrer, cittadino
onorario di Buenos Aires, candidato al Nobel per la Letteratura
nel 2004 e da più di dieci anni presidente dell’Accademia
Nacional del Tango di Buenos, ha vissuto un lungo sodalizio
artistico con Astor Piazzolla. Ed è per questo che per la ricorrenza
dei 20 anni (1992-2012) dalla morte del compositore di tanghi più
famoso del mondo, è stato chiamato in Italia, per una tournèe con
tappe a Roma, Avellino e Salerno. La sede dell’Academia Nacional
del Tango è ubicata a Buenos Aires sull’Avenida de Mayo 833
(www.anacdeltango.org.ar/, Tel: (54-11) 4345-6967/68) in un
bellissimo edificio d’epoca, proprio a fianco dello storico Caffè
Tortoni. L’Accademia organizza corsi e seminari di musica,
poesia e ballo. Da visitare è il museo del Tango, all’interno
dell’Accademia, che contiene strumenti musicali, fotografie,
documenti e filmati di grande valore storico artistico e culturale.
H
Il 5 luglio alla Galleria Alberto Sordi di Roma, Ferrer ha
consegnato i premi ai vincitori del concorso letterario >>
P
la DOBLE HOJA del TANGO | numero cinque
FERRER
ROMA, GALLERIA SORDI, 5 LUGLIO 2012
Charlotte Dufour
Horacio Ferrer con Massimo Martino
la maglia
Antonio Lalli con Cecilia Bersani
«Volango, parole, tango e nuvole» indetto dalla nostra vivo del gruppo Lo que vendrá, con Simone Marini al
rivista, durante una noche de tango y letras, aperta al pub- bandoneon, Daniela Fidanza al piano, Claudio Marzolo
blico e completamente gratuita, con milonga fino a mez- al contrabbasso e Mario Pace al violino (assente il canzanotte (guarda il video su www.tangodoble.it).
tante Rubén Peloni). Il gruppo che porta il nome di un
I premi della seconda edizione di Volango sono andati a tango di Piazzolla, ha suonato un repertorio interamenLuciano Capriotti (da Roma), primo classificato con la poe- te dedicato al genio scomparso. Tra un brano e l’altro
sia «Come una carezza», Valentina Avanzini (da Parma), Ferrer ha raccontato come sono stati composti i tanghi
seconda classificata con «Balinterpretati, realizzati nel peIl racconto dal titolo
lata di Isabelle», Maristella
riodo in cui lo scrittore viveva
Carbonin (da Bologna), terza
in casa con l’amico Piazzolla
«Dopo il silenzio»
classificata con «Il tango di
in un appartamento di
è giunto dall’Iran.
Nefele» (tutti gli scritti sono pubBuenos Aires «al 14° piano di
È una storia di violenza, paura
blicati su www.tangodoble.it
Libertador 1088, una soffitta
e www.faitango.it). Il concorso
vicino al cielo, per essere
e disperazione, dove il tango
letterario, promosso in collabomaggiormente ispirati nelle
rappresenta l’irrinunciabile
razione con Faitango, la
nostre composizioni». Chiquidesiderio di libertà
Federazione Italiana del Tango
lin de bachin, Balada para un loche annovera decine di associaco e decine di altri celebri tanzioni in Italia, ha visto la partecipazione degli appassionati di scrittura con poesie e racconti, provenienti da moltissime città da nord a sud dell’Italia: Padova, Torino,
Genova, Firenze, Roma, Reggio Calabria, Palermo… Tanti
i testi giunti dalle province della Toscana e dell’Emilia
Romagna. Un testo, da Monfalcone, scritto in spagnolo, è
stato interamente dedicato a Enrique Cadicamo. Ma non
solo dall’Italia si sono cimentati gli scrittori: il racconto dal
titolo «Dopo il silenzio» è arrivato dall’Iran (scritto in italiano). La storia narrata è quella di una coppia costretta a
rimanere nascosta su una soffitta a causa della persecuzione dei militari. Una storia di violenza, paura, soprusi. Non
c’è più musica, i due non ballano più, i loro tanghi sono ormai solo un ricordo. Ma un tratto, come per magia, si alzano e ricominciano a ballare. Un desiderio di libertà irrefrenabile, gioioso, impossibile da fermare. E anche se sanno
che non possono farlo, anche se, alla fine, saranno scovati
e uccisi, ricominciano a ballare il tango. Il testo, che ha ricevuto una menzione speciale, è pubblicato con gli altri sul
sito www.tangodoble.it.
Dopo Roma, Horacio Ferrer è stato ad Avellino e
Salerno. Qui il 19 luglio in una notte spettacolare, sotto le stelle d’estate Ferrer si è esibito con la musica dal
16
Nicoletta Branca con Armando Tatafiore
SALERNO, CASTELLO DI ARECHI, 19 LUGLIO 2012
ghi sono stati realizzati dai due grandi artisti in momen- Il maestro Ferrer durante la gira italiana, non ha mai perti conviviali, improvvisati, con la testa che viaggiava li- duto la voglia di scherzare e di partecipare ai momenti di
beramente alla scoperta di una nuova creatività. Erano milonga fino a notte fonda, insieme alla sua inseparabile
gli anni della contestazione, quegli anni ‘70 pieni di ener- Lulù, moglie da più di 30 anni e compagna che lo segue
gia e desiderio di cambiamento. Ferrer ha raccontato co- sempre in tutte le tournèe in qualsiasi posto del mondo. La
me quel «chiquilin», il ragazzino protagonista del testo coppia è attesa per un ritorno a Roma, a settembre quando
«era nell’angolo di una bettola vicino casa, dove una se- Ferrer si esibirà ancora e offrirà anche racconti e ricordi,
ra ci siamo fermati a
della sua arte e dell’amiDal 2 all’8 luglio si è svolto a Roma il
mangiare con Astor.
co Piazzolla in una conQuel chiquilin, dopo
ferenza
pomeridiana
3rd European Championship.
45 anni, si può tuttogaperta al pubblico.
I vincitori di Tango Salon sono stati
gi incontrare cammiLiz De Vuyst e Yannik Vanhove (Belgio) e
nando per le strade di
L’omaggio italiano alla
Buenos Aires». E il
memoria di Piazzolla,
per Tango Escenario Taisiya Finenkov e
matto della ballata?
con la gira di Horacio
Dmitry Vasin (Russia). Le coppie sono
«Soy yo» ha ironizzato
Ferrer, è stato reso posandate in finale al Mundial a Buenos Aires
il maestro ricordando
sibile dalla collaboracome i versi de la
zione di Barbara Cicero,
Balada para un loco furono scritti in un pomeriggio di cie- organizzatrice del 3rd European Championship e corrilo azzurro, dopo essere tornato a casa e aver incontrato spondente dell’Accademia Nacional del Tango
l’intesa con Astor al pianoforte. «Lui ha inventato la ri- dall’Italia, Manuela Pelati, direttrice de La Doble Hoja
petizione delle note musicali, io le parole loco, loco, loco… del Tango e corrispondente dell’Accademia Nacional del
così abbiamo unito il dramma della musica all’allegria Tango dall’Italia e Adriano Mauriello, membro effettivo
dei testi».
dell’Accademia Nacional del Tango di Buenos Aires. ■
Il Gran Galà di tango
al Castello di Arechi
urante la magica noche de tango a Salerno il 19 luglio, in
cima al Castello di Arechi, dal quale si poteva ammirare uno
spettacolare panorama di luci accese sulla costa a ridosso del
mare, si sono esibite due coppie appartenenti ad ANITA Tango,
l’Accademia Nazionale Italiana del Tango Argentino, membro
associato dell’Accade-mia di Buenos Aires. Adriano Mauriello,
presidente di ANITA, ballerino e coreografo di grande
esperienza, ha dedicato uno speciale omaggio al maestro
Ferrer ballando con Natalia Cristofaro (foto). La coppia
quest’anno si esibisce anche in qualità di ospite ai Mondiali di
Tango di agosto per un omaggio a Piazzolla insieme con Horacio
Ferrer, Guillermo Fernandez, Cristian Zárate e Julia Zenco.
D
17
Marcelo Alvarez e Sabrina Amato
Pratiche
e Milonghe
Traspie’, Pratica di Tango
presso il Teatro di San Pancrazio
con Marco Evola e Paola Palaia
Orari: 22.30 – 01.00, dj Marco Evola
Piazza San Pancrazio, 7 (Monteverde)
Info: Silvia Tiddi 345 5847470, Marco Evola
333 1219840, Paola Palaia 339 7627738
sito: http://www.traspie.it
ZUMilonga a Trastevere
Piazza Trilussa, entrata gratuita
Info Walter Venturini, 333 6753189
PRATICHE
/
MILONGHE A ROMA
LUNEDÌ
Milonga de Barrio - La Pulperia
Via Filippo de Magistris, 91/93
(Pigneto) - Orari: 22.00-02.00
Costo: e 2,00 + consumazione
Dj: Francesco Ritrovato
Contatti: Francesco 320 6032732
Si può cenare,
dalle 20:30 alle 22:00 Pratica guidata
MERCOLEDÌ
Alicetango
dalle 11.30 alle 14.00 una pausa pranzo a
base di tango. Ingresso e 5
Via Romolo Gessi, 6 (Testaccio)
La DOBLE consiglia:
Pratica del lunedì
Pino Bongiorno e Annamaria Ferrari
Via G. Galilei, 57 (Metro Manzoni)
Orari: 22.00 – 01.00, info: 338 2967846
ORANGOTANGO
MARTEDÌ
di Alicia Vaccarini
Giardino del Tango con Bairestango
di Bibiana Reynoso e Paola Lievore
Orari: 22.30 inizio milonga
Via degli Olimpionici, 7 (Ponte Milvio),
00196 Roma
ElettroTango@bar – Milonga itinerante
Contatti: 335 5913434 [email protected]
Apericena + lezione + live + djsetTango
Milonga San Salvador
Via dell’Oceano Atlantico, 271 (Eur)
Orari: 20.30-02.00 Costo: e 8 con drink
Dj: Elio Astor Contatti: 339 8209385, 347 4099140
Apericena dalle ore 20.30!
Tango tradizionale e contemporaneo
CORSO di LINGUA “Parole,
musica e traduzione dei tanghi”
Tutte le domeniche ad Orangotango,
Conversando tangos con Sebas!!
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vivere i testi dei tanghi che balliamo....
INFO: ORANGOTANGO
[email protected]
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Telefono: 349 2942190
a Roma
Artetoiles
Milonga estiva tutti i mercoledì
di settembre dalle ore 22.00-2.00
Dalle 21.00-22.00, pratica guidata con
Fabiana Fusaro e Walter Venturini
soci: e 5 solo milonga; e 7 pratica + milonga
Via Casal Boccone, 102
Contatti: 339 7429160 - [email protected]
[email protected]
Cascabelito, Aperitangopractica
Orari: 20.30-23.00
Via Assisi 33
inizio pratica 3 ottobre con Giulia Zimei e
maestri invitati
Il Giardino del Tango
La milonga “Sin Rumbo” dalle 22.30
a cura dell’associazione Volver
Via degli Olimpionici, 7 (Ponte Milvio)
00196 Roma
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milonga a Los Latinos
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Dopo i corsi di tango dalle 22.30
Info e prenotazioni: Antonio Lalli
339 7177038 – www.tangare.eu
La milonga Doubleart
doppia milonga, doppio divertimento
tutti i mercoledì di settembre
All’Art-core-gallery, Via dei Marrucini, 1 00185 Roma
Per info 349 4018084 o 392 396076
www.artcoregallery.it
Da ottobre e per tutta la stagione invernale
il giorno scelto è giovedì
Milonga Stregata
di M.me Chiffon,
Via di Pietralata, 135 (Nomentana/Pietralata),
Orari: 22.30-02.30,
Costo: e 5 / e 8 con consumazione,
DJ: M.me Chiffon
info: 349 5629314 / 335 6931526
Note: Milonga nel Salone del “Barrio Art “ Ampio parcheggio
SALON TANGUERA
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FELIX PICHERNA,
il custode dell’arte del tango
con le sue inimitabili selezioni musicali
Salon Tanguera, via degli Angeli, 146 - Roma
dalle 22.30 alle 6.00 del mattino seguente
SALON TANGUERA • via degli Angeli, 146 • Roma • Info e prenotazioni +39 346 1411095
GIOVEDÌ
“Milonga de la gran flauta”
al Giardino del Tango milonga tradizionale
a cura di Fabrizio Calvieri e Lora Capodaglio
dalle ore 22.30, Fabrizio Calvieri dj
Via degli Olimpionici, 7 (Ponte Milvio) Info: 333 5203955 oppure 06 97275065 /
333 1881716 / 338 5845029 / 338 4367183
Milonga Doubleart
con Antonio Lalli e Paola Lievore
dopo i corsi di tango dalle 22.30
all’Art-core-gallery, Via dei Marrucini, 1,
00185 Roma - info e prenotazioni: Antonio
Lalli 339 7177038 –www.tangare.eu
Kriminal Tango
via Selinunte, 57 - info: www.spartaco.it
Querer
Caffè Palombini al Salone delle Fontane
Via Ciro il Grande (Eur) - info: 348 3862271
VENERDÌ
Barrio Arte
via di Pietralata, 135 - info: 349 5629314
Cascabelito
Via Assisi, 33 (Stazione Tuscolana)
Giardino del Tango – La milonga
dell’abbraccio
con i Los Hermanos Petricca
ore 22.30: inizio milonga
musicalizador: Cristian Petricca
Via degli Olimpionici, 7 (Ponte Milvio)
Tanguera, la milonga de Osvaldo
presso il circolo Arca, via degli Angeli,146
(Arco di Travertino)
Orari: dalle 22.30, info: 346 1411095
I consigli della Doble
BALLARE A MILANO
MARTEDÌ
Milonga le Banque
Via Porrone Bassano, 6 - orario:
dalle 19.00 - www.lebanque.it
MERCOLEDÌ e VENERDÌ
La Liberty di Casa Cambalache
Largo Marinai d’Italia, 1 - oriario: dalle 22.30 info Tita Firpo 333.4711727 335.5243176
[email protected]
DOMENICA
Sentimento Gaucho c/o Il Principe
Viale Jenner, 67 - info Loredana 02.69018437
Per le altre info sulle milonghe a Milano:
http://milongheamilano.blogspot.com/
BALLARE A PADOVA
tuttoiltangoapadova.it
Tutti gli eventi dell’agenda
milonguera di TangoNordest
DOMENICA
Milonga Tango Viejo Relaxclub
Via Ponticello 32A (San Lazzaro)
info 348.3009593-366.363999
MERCOLEDÌ
Milonga Medialuz
Via Bernina (Stazione fs) - info: 328.4156801
GIOVEDÌ
Milonga Eclipses Club
Via Breda, n 36 Limena Padova ovest
info: Maria 348.3009593
MARTEDÌ
Milonga del Geco
Via Artigianato 1 (Albignasego zona industriale) info: 349.230190
VENERDÌ
Milonga Amusement Park
Via Fogazzaro 8/D - info: 347.9061425
BALLARE A CASERTA
SABATO
Alicetango
dalle 17.00 alle 19.00 pomeriggio di pratica
di tango - ingresso e 5
Via Romolo Gessi, 6 (Testaccio)
Meditango
di Alex Cantarelli & Mimma Mercurio
secondo e quarto sabato del mese
ore 18.00-19.30 a Tangofficina, via Cupa 5,
info: +39 349 2621186
Milonga “Raccontango” di caserTango
ultima DOMENICA del mese - orario:
dalle 21.00/21.30 - Enoteca-Ristorante Ex-Libris,
C.so Gran Priorato di Malta, Capua (CE)
Milonguita “La Tela di Tecla”
Via Cimabue a Caserta. ogni GIOVEDÌ dalle 21.30
[email protected]
La Milonguita informale del MIERCOLES
Circolo Unificato dell’Esercito
Via C. Battisti - info 338.5400470
Tangofficina
lezione pratica e serata di milonga dalle 22.30
il 1° di ogni mese a partire dal 6 ottobre e il
3° di ogni mese a partire dal 21 ottobre
con Antonio Lalli 339.7177038 www.tangare.eu
BALLARE A SALERNO
Milonga Federal
Via Generale Salvador AllendeSP175a
(Villaggio del Sole) - info 335.1990808
Milonga mi Amor
Battipaglia - Centro Sociale
Via Guicciardini - info 338.8353799
Giardino del Tango
con TANGUEDIA di Dario Pizzini e
Emanuela Pansera
19.45 nuovo corso per principianti assoluti
20.30 pratica di tango per tutti i livelli
www.tanguedia.net, [email protected]
Dario 349 2450585, Emanuela 347 5856051
Via degli Olimpionici, 7 (Ponte Milvio)
Mio Tango
Via Filoteo Alberini, 53 (zona Bufalotta)
Massimo 329.9170544, Maria Rita
349 4417006 - email: [email protected]
DOMENICA
Alicetango
dalle 18.00 alle 20.00 pomeriggio di pratica
di tango - Ingresso e 5
Via Romolo Gessi, 22
Orangotango
di Alicia Mabel Vaccarini, la pratica della
domenica a partire da domenica 9
Settembre dalle ore 18:30 alle ore 21:30
Via Enea, 91 - Roma (Metro A, Furio Camillo)
Mitreo
la seconda e la quarta domenica di ogni
mese pratica di tango - Via Mazzacurati, 63
a seguire milonga con Antonio Lalli
339 7177038 –www.tangare.eu
“La dominguera”
al Beso Tango Club presso il Saturno
Dancing ogni domenica lezione ore 18.3020.00 (livello unico) poi cena e milonga
Via Appia Nuova, Km 17.800
(subito dopo aeroporto Ciampino, restando
sulla Via Appia Nuova)
Rossotango
la pratica della domenica, dalle ore 20.00
alle 22.00 c/o il “Centro Parco Schuster”,
Via Ostiense, 182
info: Antonella Mazzetti 347.6251495 [email protected] www.rossotango.com
FB: Rossotango Scuola
NB. Le pratiche e le milonghe inserite
sono SOLAMENTE quelle
pervenute in redazione. La
direzione non risponde di
segnalazioni non avvenute
perché non comunicate. Per
mandare le segnalazioni per il
periodo dal 31 ottobre al 30
novembre inviare una mail a:
[email protected]
www.alicetango.it
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Via Romolo Gessi, 6
00153 Roma (Testaccio)
(+39) 06.45.54.37.05
(+39) 340.45.80.573
[email protected]
www.alicetango.it
19
Foto: Ivana Verdi
GUSTAVO NAVEIRA
«È la conoscenza profonda
del tango che lo migliora»
«Tutti ballano “moderno” che non significa sia uno stile di tango moderno ma un modo
di ballare che appartiene a tutti i tangueros. Anche i ballerini veterani, quelli che si
suppone siano più affezionati al passato, cambiano»
C
atania a Ferragosto. La temperatura
sfiora i quaranta gradi, l’afa rallenta
i movimenti e i pensieri. Solamente
di sera si riesce ad abbandonare lo
stato catatonico in cui è meglio lasciarsi cadere durante il giorno per evitare
scompensi fisici. È in corso l’undicesima edizione del festival del tango e di notte si balla al Lido
Azzurro. L’altra sede prescelta per la milonga è il chiostro
del Palazzo dei Minoriti, nel cuore barocco del centro storico di Catania. Il giorno di Ferragosto, in questo spazio dall’architettura imponente, si è esibito Gustavo Naveira. Nel
suo completo scuro e accompagnato dalla sua partner da
più di quindici anni, Giselle Anne, Naveira si muove sulla
pista con naturalezza e precisione. L’afa non sembra infastidirlo più di tanto: è sobrio nei suoi giros, ma l’attimo dopo eccolo giocare con una serie di controtempi e sacadas laterali con arrastre. Sornione come un gatto, Naveira inchioda alle sedie i circa cinquecento spettatori presenti nel
chiostro.
Alcuni lo hanno definito il padre del tango ballato moderno. Sul quotidiano argentino Clarín qualche anno fa uscì
un articolo in cui si affermava che esistono tre tendenze stilistiche nelle milonghe: lo stile di Villa Urquiza (morbido
ed elegante), lo stile di Almagro (pasos cortitos e accellerazioni) e lo stile di Gustavo Naveira. In quest’ultimo i precedenti due stili si mescolano liberi nello spazio dando vita a passi e figure di una varietà praticamente illimitata.
Quindici anni fa Naveira, assieme a Pablo Veron e Fabian
Salas, tentava di insegnare a ballare il tango all’algida Sally
Potter nel film Lezioni di Tango. Oggi è uno dei ballerini più
richiesti al mondo per lezioni, seminari e workshop.
«Anche io ho dato il mio contributo al processo di trasformazione del tango ma questo profondo cambiamento è figlio del contributo di tante persone. Le nuove generazioni
e la loro capacità di trasformare gli elementi che il tango incarnava hanno creato una grande quantità di nuove possibilità, hanno arricchito il tango di nuove opzioni»
20
di
Max Civili
Ma allora il tango sta progredendo? E cosa significa questo?
«Una volta quando non conoscevamo il processo tecnico
che ci portava a fare un determinato movimento, pensavamo che quel movimento era originato da un’emozione. E
ricordo che si diceva: questo passo lo faccio così, perché lo
faccio con sentimento (sorride). Questa non è una bugia
ma non è neanche il motivo reale. Se un ballerino è bravo
a fare certi movimenti è perché ha un talento che gli consente di usare la tecnica. Ormai conosciamo i principi di
questa tecnica, che può essere insegnata a chiunque. Tutti
possono utilizzare queste conoscenze per sviluppare il
proprio talento, grande o piccolo che sia. Quindi, oggi, non
Il tango alle pendici dell’Etna
undicesima edizione del Festival del tango di Catania si è tenuta
dall’11 al 19 agosto ed è stata organizzata dall’ingegnere
elettrotecnico e, ormai da una quindicina d’anni, tanguero e
organizzatore di eventi Angelo Grasso (foto). «7-800 persone al
giorno sono intervenuti al festival con un buon 40% di partecipanti
proveniente dall’estero, soprattutto da Russia, Germania e Israele» ha
raccontato Grasso, aggiungendo che «la scelta di invitare Gustavo
Naveira come ospite principale dell’iniziativa ha fatto da grande
richiamo». Al Festival erano presenti anche Giselle Anne, la compagna
di Naveira, e i figli di quest’ultimo, i giovani Aradna e Federico
accompagnati dai rispettivi partner Fernando Sanchez e Sabrina Masso
(foto in alto). Catania ha un rapporto molto profondo col tango: «Dopo
Roma, Torino e Firenze credo che in Italia ci sia proprio Catania per
numero di appassionati» ha detto Grasso. «Ogni mese organizziamo
dei workshop invitando rinomati maestri, spesso argentini, per fare in
modo che i tangueros catanesi e delle province vicine vengano il più
possibile stimolati e motivati a restare vicino al ballo»
L’
Foto: Ivana Verdi
Gustavo Naveira e Giselle Anne al Festival di Catania
possiamo più dire che non sappiamo quello che stiamo facendo: lo sappiamo perfettamente. E studiando, analizzando, ogni giorno sappiamo qualcosa di più. Ed è questa conoscenza profonda del tango che lo migliora»
In genere gli innovatori sono visti con una punta di diffidenza e sospetto dai conservatori. Ci sono forze conservatrici nel tango oggi?
«Certo che ci sono, però lasciami precisare. Abbiamo molti ballerini che apparentemente hanno attitudini conservative nella misura in cui resistono al cambiamento. La verità però è che oggi non ci sono ballerini che ballano il tango
in uno stile antico. Tutti ballano “moderno” che non significa sia uno stile di tango moderno ma un modo di ballare
che appartiene a tutti i tangueros. Anche i ballerini veterani, quelli che si suppone siano più affezionati al passato,
cambiano. E lo fanno magari anche a loro insaputa. Anche
i più conservatori, alla fine devono inevitabilmente arrendersi al cambiamento»
Da Catania a Helsinki, da Tokyo a Tucson ormai il tango
è arrivato a tutte le latitudini. Perché tanto successo?
«Perché è il tango va in cerca della gente, in qualsiasi parte
del mondo, nei paesi ricchi e in quelli meno ricchi. E la gente si apre al tango, persone che appartengono a diverse
classi sociali. Il tango è un incontro sociale, un incontro tra
l’uomo e la donna, uno spazio dove i ruoli dell’uomo e la
donna son ben identificati. È un rimedio contro la solitudine. Ballare il tango fa sentire forti, gagliardi. Ballare è una
faccenda che riguarda noi stessi a livello personale: quando
uno balla non può intervenire lo stato, non possono intervenire le grandi multinazionali con le loro pubblicità. La
milonga è uno spazio riservato dove entrano duecento persone, non è un’arena dove si riuniscono milioni di persone.
Uno si chiede: com’è possibile che il martedì sera una qualsiasi milonga di un quartiere dimenticato di una qualsivoglia città del mondo sia piena di tangueros? Il tango porta
innumerevoli benefici e la gente lo sa per questo balla»
Tango e competizioni nazionali e internazionali: qual è la
tua opinione a riguardo?
«La competizione tra i ballerini c’è in ogni milonga ed è
normale che vi sia, è così in tutti gli ambienti in cui si riuniscono degli esseri umani. Non ho nulla contro le competizioni organizzate. L’unico problema è che il tango è un po’
“selvaggio” ed è molto difficile stabilire delle regole per la
valutazione dei ballerini. Quando si fa una graduatoria e
si giudicano i migliori le valutazioni sono molto soggettive. Non dico che i giudizi siano sbagliati o
superficiali ma le discussioni a cui danno
luogo le prestazioni dei ballerini possono
durare all’infinito. Le regole non possono
stabilire aritmeticamente chi è più bravo.
Non sono contro queste competizioni, ma credo che debbano essere migliorate a livello organizzativo, per renderli più interessanti
e con valutazioni più uniformi» ■
La Biennale del Cinema di Venezia ospita il tango
l tango è presente anche alla 69º
edizione della mostra internazionale d’arte cinematografica della
Biennale di Venezia.
Il film Tango Libre del regista belga
Frederic Fonteyne, lo stesso di Une
liaison pornographique, è stato presentato al Lido. Protagonista e scrittrice del film è Anne Paulicevich,
I
moglie del regista Fonteyne. La
trama è un po’ contorta ma vale la
pena di raccontarla. JC è una guardia carceraria, un uomo qualunque
con una vita tranquilla il cui unico
lusso è un corso di tango che frequenta una volta alla settimana.
Una sera, al corso, balla con una
nuova venuta, Alice, una radiosa
trentenne madre di un ragazzo di
quindici anni. Il giorno dopo rivede
Alice, questa volta nella sala-visite
della prigione. La donna è lì per
vedere due reclusi, Fernand e
Dominic, suoi amici di lunga data e
“soci nel crimine”. L’uomo qualunque JC si trova spettatore dell’avventurosa vita di questa donna non
qualunque: una donna che vive
secondo il proprio desiderio e le proprie regole, divisa fra i suoi uomini e
il figlio. Il regolamento carcerario
proibisce l’amicizia con le famiglie
dei prigionieri. Ma JC sta per infrangere tutte le regole su cui poggia la
sua vita.