VIOTTIfestival GIULIANO CARMIGNOLA Grandi emozioni! Numero 4 novembre-dicembre ‘16/gennaio ‘17 Indimenticabili ricordi dal Sudamerica Un felice ritorno Filippo Gamba Buon compleanno Ludwig Concerto di S. Silvestro Auguri e bollicine in musica Duo Mercelli-Bahrami Da Bach a Nyman, un itinerario da scoprire 4 INDICE Presentazione___________________________________ 3 Giuliano Carmignola_______________________________ 4 Filippo Gamba___________________________________ 6 Cari amici del Viotti Festival, Concerto di San Silvestro___________________________ 7 Massimo Mercelli - Ramin Bahrami____________________ 8 Una nuova stagione, dai contenuti ricchi e variegati, quella del XIX Viotti Festival, con solisti di livello, riconoscibili ‘filoni’, alcune rarità e qualche gradita sorpresa. Reportage dall’Argentina___________________________ 10 Concerto benefico straordinario______________________ 15 Camerata Ducale in Argentina. L’integrale dei Concerti violinistici - o più propriamente Mozart la fa da padrone: già in apertura di stagione al rientro dalla tournée della delle opere per violino solo e orchestra - distribuita in ben cinque appuntamenti, sarà il piatto Natale 2016____________________________________ 16 forte, vero e proprio fil rouge posto a punteggiare l’intera stagione, destinata a protrarsi Appuntamento al foyer____________________________ 18 sino a primavera inoltrata; e si sa che Wolfgang ereditò dal padre Leopold, violinista esperto, una conoscenza approfondita dello strumento ch’egli stesso maneggiava con abilità; sicché questi Concerti occupano tuttora un ruolo di rilievo. Pubblicazione a cura della Camerata Ducale Redazione: Cristina Canziani, Rosalba Novella, Giorgio Seita Testi e programmi di sala: Attilio Piovano Social media: Cynthia Burzi Progetto grafico: Enrica Cavaletti Orchestra Camerata Ducale Direttore musicale: Guido Rimonda Direttore artistico: Cristina Canziani Sede operativa Via Nicola Fabrizi, 22 - 10143 Torino (Italy) www.viottifestival.it www.camerataducale.it Prenotazione on-line e telefonica: [email protected] tel. 011.755791 dal lunedì al venerdì ore 10.00 -12.00 A interpretarli, un pool di solisti dalla tecnica agguerrita, e allora ecco le mani preziose di Giuliano Carmignola che apre l’intera stagione, con Guido Rimonda costantemente sul podio della Ducale che la sera di San Silvestro dirigerà un concerto interamente a sorpresa, Acquisto e ritiro biglietti: Box office Teatro Civico (via Monte di Pietà 15, Vercelli) il giorno stesso del concerto ore 19.30-21.00 per propiziare il nuovo anno. La felice coincidenza del ritorno di Filippo Gamba per la Biglietti da 10 € a 25 € INFO: Massimo Mercelli in un variegato programma che spazia dalla famiglia Bach al ‘900 seconda puntata delle Sonate beethoveniane nel giorno esatto del compleanno di Ludwig: il 17 dicembre, non perdetelo! [email protected] www.viottifestival.it Poi un duo di caratura internazionale con l’iraniano Ramin Bahrami e il flautista di Nyman con un brano espressamente composto per il duo. E dunque ecco la prima tranche di un’articolata stagione, vi auguro buon ascolto e vi aspetto tutti al Civico! Cristina Canziani Con il sostegno di Direttore Artistico Maggior sostenitore Media Partner nazionale Media Partner locale Seguici su www.facebook.com/CamerataDucale 4 3 n ov e m b r e p r oge t t o m o z a rt Sabato 12 novembre 2016 h 21.00 | Teatro Civico di Vercelli Giuliano Carmignola violino L’Integrale dei concerti per violino di Mozart Parte I Presentazione di Giorgio Pugliaro GIULIANO CARMIGNOLA violino GUIDO RIMONDA direttore ORCHESTRA CAMERATA DUCALE W.A. Mozart Prende il via l’integrale dei Concerti di Mozart per violino e orchestra, suddivisa in cinque serate. E si tratta di altrettanti Concerti (K 207, 211, 216, 218 e 219 ) composti a Salisburgo con incredibile celerità tra la primavera e l’autunno del 1775 e pubblicati postumi per volere della consorte Kostanze. Il singolare getto creativo non trova riscontro in eventi biografici atti a giustificarne la stesura; si è ipotizzato bensì un probabile destinatario in Antonio Brunetti, virtuoso dalle non comuni capacità che avrebbe propiziato questa esigua e pur ragguardevole produzione: rivelatrice, da parte dell’appena diciannovenne Wolfgang, di una già matura padronanza formale, raggiunta grazie allo studio attento di modelli italiani. In abbinamento l’ancor più precoce Sinfonia K 201, pagina amabile, irrorata di incontenibile esuberanza, soavità e humour, quasi nei modi di una Serenata, ‘incubata’ all’epoca in cui il diciassettenne Mozart ebbe occasione di ascoltare alcune Sinfonie del sommo Haydn prendendole a modello. Concerto n.3 in sol maggiore per violino e orchestra, K 216 Concerto n.4 in re maggiore per violino e orchestra, K 218 Sinfonia in la maggiore, K 201 A pag.18 l’approfondimento 4 Wolfgang Amadeus Mozart 1756-1791 Giuliano Carmignola Nato a Treviso, ha studiato con il padre, con Luigi Ferro, successivamente con Nathan Milstein, Franco Gulli all’Accademia Musicale Chigiana e con Henryk Szeryng al Conservatorio di Ginevra. Inizia la carriera come solista sotto la guida di direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Eliahu Inbal, Peter Maag e Giuseppe Sinopoli esibendosi nelle più prestigiose sale da concerto. Collabora poi con Umberto Benedetti Michelangeli, Daniele Gatti, Andrea Marcon, Christoph Hogwood, Trevor Pinnok, Franz Brüggen, Paul McCreesh, Giovanni Antonini e Ottavio Dantone. Significativa è stata la sua collaborazione con i Virtuosi di Roma negli anni ‘70 in seguito con i Sonatori de la Gioiosa Marca, la Venice Baroque Orchestra, l’Orchestra Mozart, l’Orchestre des Champs Elysées, la Kammerorchester Basel, il Giardino Armonico, l’Academy of Ancient Music e la Zürcher Kammerorchester. La sua produzione discografica l’ha portato a collaborare con etichette come Erato, Divox Antiqua, Sony, Deutsche Grammophon con cui ha attualmente un contratto in esclusiva. Le sue registrazioni hanno ottenuto numerosi e importanti riconoscimenti come Diapason d’Or e Choc du Monde. Tra le incisioni più recenti i Concerti per due violini di Vivaldi con Viktoria Mullova e la Venice Baroque Orchestra, l’integrale dei Concerti di Mozart con Claudio Abbado e l’Orchestra Mozart, i Concerti per violino di Haydn con l’Orchestre des Champs Elysées, “Vivaldi con Moto” realizzata con l’Accademia Bizantina ed Ottavio Dantone e i Concerti per violino di Bach con l’ensemble Concerto Köln. Ha tenuto corsi all’Accademia Musicale Chigiana di Siena e all’Hochschule di Lucerna. È stato insignito del titolo di Accademico della Reale Accademia Filarmonica di Bologna e di Accademico di Santa Cecilia. © Anna Carmignola / DG Giorgio Pugliaro Biglietti da € 10 a € 25 Dopo gli studi classici ha seguito i corsi di Massimo Mila e Giorgio Pestelli presso l’Università di Torino, laureandosi con il massimo dei voti presso l’Istituto di Storia della Musica. Critico musicale della «Gazzetta del Popolo» e di «Stampa Sera», ha collaborato con quotidiani, periodici e riviste musicali, con la Rai e con istituzioni musicali italiane e straniere. Oltre che autore di numerose voci per il Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti (UTET), ha scritto numerosi saggi e articoli, in particolare sul Classicismo, sul Novecento e sulle istituzioni musicali, oltre ad alcune centinaia di note di presentazione di concerti; è curatore della sezione Musica di Nova (la nuova edizione del Grande Dizionario Enciclopedico UTET). Conferenziere e conduttore di trasmissioni radiofoniche (in particolare alcuni cicli per la Rai), componente di giurie di concorsi internazionali di esecuzione musicale, ha insegnato presso l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia e negli Istituti e Conservatori di Aosta, Novara, Torino e Cuneo, dove dal 1989 è titolare della cattedra di Storia della Musica e Storia ed Estetica Musicale e dove attualmente insegna varie discipline nell’ordinamento universitario di I e II livello. Collabora anche come docente con le attività dell’Accademia di Musica di Pinerolo, istituzione presso la quale dirige il Centro per la Documentazione delle Esecuzioni Musicali in Piemonte, promosso dalla Regione. Dal 1988 è direttore artistico dell’Unione Musicale onlus di Torino. 5 Sabato 17 dicembre 2016 h 21.00 | Teatro Civico di Vercelli Sabato 31 dicembre 2016 h 19,30 | Teatro Civico di Vercelli Filippo Gamba pianoforte Concerto di San Silvestro L’INTEGRALE DELLE SONATE PER PIANOFORTE di Beethoven Parte II L. van Beethoven Sonata in la maggiore op.2 n.2 Sonata in re maggiore op.10 n.3 Sonata in mi maggiore op.14 n.1 Sonata in do minore op.13 ‘Patetica’ Filippo Gamba è pianista colto, raffinato e sensibile. Quanto al corpus delle trentadue Sonate pianistiche di Beethoven, si sa, sono un monumentum di tale, imponente rilevanza storica che è davvero ‘cosa buona e giusta’ riproporlo ciclicamente nella sua interezza, come fa del resto la maggior parte delle associazioni musicali su scala internazionale: talora distribuendole su più stagioni, intersecate ad altri capolavori. Affidarsi alle mani di un unico interprete, poi, comporta l’ovvio vantaggio di una visione unitaria. E allora sarà davvero interessante percepire in maniera palpabile il percorso evolutivo che dalle Sonate dell’op.2, ancora debitrici a modelli haydnian-mozartiani, approda al do minore fatalistico e molto Sturm und Drang dell’op.13 imbevuta di pathos, vero punto di non ritorno: passando per la terza delle già innovative Sonate op.10, significativo momento di svolta, nel contempo avendo dinanzi, in un ideale confronto, la prima delle piccole e obliate Sonate op.14. Sicché il ‘vertice’ della ‘Patetica’ appare ancora più vertiginoso. Filippo Gamba Nel 2000 viene premiato da Vladimir Ashkenazy in una luminosa vittoria al Concours Géza Anda di Zurigo, dopo aver ottenuto negli anni precedenti prestigiosi riconoscimenti in concorsi quali Van Cliburn, Rubinstein, Leeds, Bachauer, Beethoven, Bremen e Pozzoli. Viene quindi invitato dai più importanti festival, dal Ruhr Piano Festival al Next Generation di Dortmund, dalle Settimane Musicali di Stresa ai festival di Lucerna, Oxford, Lockenhaus e Varsavia. Si esibisce a Berlino, Vienna, Parigi, Lione, Amsterdam, Monaco, Atene. Prestigiose sono state, negli anni, le sue apparizioni come solista con orchestre quali i Berliner Sinfoniker, la Wiener Kammerorchester, la Staatskappelle di Weimar, la Camerata Academica Salzburg, l’Orchestra della Tonhalle di Zurigo e della City of Birmingham, sotto la bacchetta, tra gli altri, di Simon Rattle, James Conlon, Armin Jordan e Vladimir Ashkenazy. Nato a Verona e diplomato al Conservatorio della sua città nella classe di Renzo Bonizzato, oggi Filippo Gamba è professore alla Musik-Akademie di Basilea e tiene seminari d’interpretazione pianistica per il Festival Musicale di Portogruaro, le Settimane di Blonay, Asolo Musica, Music of Southern Nevada. Fedele a un’idea intima e cordiale del fare musica, coltiva una speciale predilezione per il repertorio cameristico, collaborando con il violoncellista Enrico Bronzi, la violinista Alexandra Conunova e con gruppi di fama internazionale come il Quartetto Michelangelo, il Quartetto Hugo Wolf, il Quartetto Gringolts e il Quartetto Vanbrugh. Particolarmente preziosi, nel suo percorso artistico, sono stati gli incontri con Maria Tipo e Homero Francesch. La sua attività discografica è cominciata con l’incisione di due Concerti mozartiani per l’etichetta Labour of Love. Per la stessa casa ha poi inciso tre cd solistici dedicati a Beethoven, Brahms e Mendelssohn. Ha inciso due cd per la Sony, in duo con il violinista giapponese Egijin Niimura, e due cd per Decca con Humoreske&Davidsbuendlertaenze di Schumann e l’integrale delle Bagatelle di Beethoven. Di quest’ultimo, beninteso, Gamba frequenta da sempre anche il grande repertorio, tanto che dal 2015 è impegnato nell’esecuzione integrale delle 32 Sonate al Teatro Comunale di Vicenza. www.filippogamba.it Biglietti € 10 Secondo il Piccolo Principe, il rito “è quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore”. I riti rendono il nostro tempo unico, ne aumentano il valore. Tutti abbiamo i nostri riti personali, ma la vera bellezza è quando sono condivisi. Un po’ per intuizione, un po’ per fortuna, un po’ per quella magia che si crea quando i pensieri di tutti vanno nella stessa direzione, sta di fatto che nella storia del Viotti Festival si sono creati molti riti. Legati ai luoghi, ai momenti, ma soprattutto al cuore delle persone. Ecco dunque il Concerto di San Silvestro. L’ultima notte dell’anno è già un rito di per sé, ma viverlo tutti insieme, assiepati nel Teatro Civico esaurito come non mai, aspettando di brindare con i musicisti, lo rende ancora più coinvolgente. La lunga attesa per entrare al Civico, iniziata il giorno prima con l’assalto ai botteghini, è ripagata con un concerto così diverso dagli altri che l’anno prossimo non saprà nemmeno essere uguale a se stesso. Si ascoltano strumenti impropri come incudini, seghe o trombe da stadio, mentre i musicisti straripano dal palcoscenico invadendo palchi e platea, cantando, ballando, creando sketch. Seri violoncellisti in tutù, rockettare: l’unica regola è uscire dalle regole, l’unico obiettivo fare musica con gioia, divertirsi e divertire. Riempie il cuore assistere all’uscita del pubblico: visi arrossati, bocche sorridenti che si scambiano auguri, mani che salutano. Mancano ore a mezzanotte, ma la festa è già cominciata. dicembre dicembre p r oge t t o b ee t h o v en Foto Bellardone - Boffa dal libro “Con la musica negli occhi” Ed. Proverbio CONCERTO DI S.SILVESTRO Sabato 31 dicembre 2016 ore 19,30 Ingresso gratuito previo ritiro del voucher MODALITA’DISTRIBUZIONE BIGLIETTI OMAGGIO E PRELAZIONE ABBONATI ABBONATI Essendo il voucher incluso nell’abbonamento, per motivi organizzativi chiediamo a tutti gli abbonati di dare conferma della loro presenza o assenza per il concerto del 31/12 entro e non oltre il 15 dicembre NON ABBONATI Ritiro del voucher presso il box office del Teatro Civico Venerdì 30 dicembre ore 17.00 / 19.00 Sabato 31 dicembre 18.00 / 19.30 7 gennaio l’a ppun ta m en t o c a m e r is t ico Sabato 14 gennaio 2017 h 21.00 | Teatro Civico di Vercelli Massimo Mercelli flauto Ramin Bahrami pianoforte dalla famiglia bach al novecento J.S. Bach Fuga canonica in Epidiapente dall’Offerta musicale BWV 1079 C.P.E. Bach Sonata in do maggiore Sonata in re minore Federico II di Prussia Sonata in mi minore per flauto e basso continuo M. Nyman Taking it as read J.S. Bach Ricercare a sei dall’Offerta musicale BWV 1079 C.P.E. Bach Sonata in do minore (rielaborazione da J.S. Bach - Trio per flauto, violino e basso continuo dall’Offerta musicale BWV 1079) 8 Biglietti € 10 Un flautista esperto e versatile e un fuoriclasse della tastiera. E già sono le premesse di un successo. Un programma insolito, poi, che dal Barocco si protrae alla contemporaneità con un nuovo brano del minimalista britannico Nyman. Di Federico di Prussia - che fu valente flautista - esiste un celebre dipinto: lo ritrae in abiti regali intento a suonare il traversiere in veste di solista, dinanzi a un leggio con tanto di candeliere d’ordinanza, attorniato da strumentisti. Potrebbe essere un esercizio divertente ascoltare il brano proposto quest’oggi chiudendo gli occhi e immaginandoci virtualmente ‘dentro’ a quel dipinto. È a Potsdam che Bach - come tutti i genitori - si recò in visita ad uno dei suoi figli, Carl Philipp Emanuel, innegabilmente il migliore (anche se coi figli è pericoloso avere preferenze), attivo per l’appunto presso la corte berlinese di Federico II. Era 1747. Il sovrano-musicista propose un tema e su quello spunto Bach improvvisò lungamente. Rientrato a Lipsia lo fece oggetto di una vasta rielaborazione. È esattamente così che nacque l’Offerta musicale. Massimo Mercelli Ramin Bahrami Allievo di Maxence Larrieu ed André Jaunet, ha intrapreso la carriera di solista e suona regolarmente nelle maggiori sedi concertistiche del mondo: Carnegie Hall di New York, Filarmonica di Berlino, Gasteig di Monaco, Teatro Colón di Buenos Aires, Mozarteum di Salisburgo, Concertgebouw di Amsterdam, Wigmore Hall di Londra, e nei festival di Ljubljana, Berlino, Santander, Vilnius, San Pietroburgo, Bonn, Rheingau, Jerusalem, collaborando con artisti quali Yuri Bashmet, Krzysztof Penderecki, Philip Glass, Ennio Morricone, Luis Bacalov. Ha suonato alla Filarmonica di Berlino e alla Sala Grande del Conservatorio di Mosca in un galà con Yuri Bashmet e Gidon Kremer ed ha eseguito la prima mondiale di Vuoto d’anima piena di Ennio Morricone sotto la direzione del compositore. Ha partecipato a Varsavia, al festival dedicato ai 75 anni di Penderecki e recentemente a quello per gli 80 anni del Maestro. Ha suonato al Teatro Nazionale di Praga con Denice Graves, in Cina per l’Expo mondiale, al MiTo festival di Milano, al MusikVerein di Vienna e al concerto dedicato all’Italia a Sochi durante le Olimpiadi. Ha effettuato la première del Concerto per flauto e orchestra di Michael Nyman a lui dedicato e la prima mondiale del nuovo Concerto a lui dedicato da Sofija Gubajdulina. Nel 2012 è uscito il cd Massimo Mercelli performs Philip Glass con l’integrale della musica per flauto di Philip Glass edito da Orange Mountain Record; nel 2013-14 il cd Bach Flute Sonatas con Ramin Bahrami per Decca. È considerato uno tra i più interessanti interpreti bachiani viventi a livello internazionale. “Un mago del suono, un poeta della tastiera... artista straordinario che ha il coraggio di affrontare Bach su una via veramente personale...”, secondo il «Leipziger Volkszeitung». La ricerca interpretativa del pianista iraniano è dunque rivolta alla monumentale produzione tastieristica di Johann Sebastian Bach, che Bahrami affronta con il rispetto e la sensibilità cosmopolita della quale è intrisa la sua cultura e la sua formazione. Le influenze tedesche, russe, turche e naturalmente persiane che hanno caratterizzato la sua infanzia, gli permettono di accostarsi alla musica di Bach esaltandone il senso di universalità che la caratterizza. Nato a Teheran si diploma con Piero Rattalino al Conservatorio di Milano, approfondisce gli studi all’Accademia Pianistica di Imola e con Wolfgang Bloser alla Hochschule für Musik di Stoccarda. Si perfeziona con Alexis Weissenberg, Charles Rosen, András Schiff, Robert Levin e in particolare con Rosalyn Tureck. Ramin Bahrami incide esclusivamente per Decca-Universal, i suoi cd sono best seller e riscuotono sempre molto successo di pubblico e di critica tanto da indurre il «Corriere della Sera» a dedicargli una collana apposita per 13 settimane consecutive. È stato insignito del premio Mozart Box per l’appassionata e coinvolgente opera di divulgazione della musica, bachiana e non solo. 9 Ottobre 2016 tournée in Argentina Tre concerti tra Buenos Aires, Rosario e San Nicolás una settimana indimenticabile, accompagnati dal calore di un pubblico entusiasta Dall’inviato speciale Cristina Canziani La nostra avventura comincia alle 16.00 del 23 ottobre. Giunti entusiasti a Milano Malpensa, ci rendiamo conto all’imbarco che la nostra compagnia, dato che l’aereo è strapieno, non permette che gli strumenti viaggino a bordo con noi… tutto in stiva! Panico assoluto: i musicisti viaggiare senza i loro strumenti? Non se ne parla proprio! Così blocchiamo tutti gli imbarchi, e dopo 20 minuti di contrattazione riusciamo a salire sul nostro aereo con gli strumenti. Vittoria, sì, ma faticosa… Insieme a noi un vercellese doc: il nostro inseparabile amico Enrico Gardini, che ci ha accompagnati in tutti e tre i concerti. Arrivati in Argentina, restiamo immediatamente ammaliati dai colori e dal calore del luogo. Il Teatro Coliseo di Buenos Aires ci accoglie con insegne luminose a noi dedicate: un’accoglienza da vere popstar, certo, ma soprattutto un rispetto e un’attenzione verso il nostro mondo che non dimenticheremo. Ci porteremo nel cuore gli sguardi ammirati degli italo-argentini nel seguire Guido che attraversa con il suo Stradivari la platea del Coliseo. E quanto ci hanno stupito sia le grida, veramente da stadio, alla fine dei concerti, sia gli applausi e i clacson che si levano dalle macchine ferme ai semafori quando, finita la serata, stiamo ormai tornando in hotel! Davvero questa è una terra piena di passione; vissuta in modo umano e civile, naturalmente, ma passione vera. Ma c’è di più: l’Argentina è stata anche l’occasione per fare incontri importanti. Prima il pianista Horacio Lavandera - una vera star in Sudamerica - che ha suonato insieme a noi nel primo concerto al Coliseo, e poi José Bragato, violoncellista e amico storico di Astor Piazzolla, friulano d’origine, che ci ha accolto con grande calore nella sua casa di Buenos Aires. Che incontro! José sfoggia i suoi 101 meravigliosi anni vissuti nel segno della grande musica e soprattutto nel segno di Piazzolla, del quale ci ha mostrato tutte le partiture originali (è l’unico orchestratore ufficiale dei suoi brani), e ha anche apprezzato il vino Refosco che Daniele Bogni ha portato per lui dall’Italia. A Rosario abbiamo suonato nel teatro El Circulo: Vivaldi, Tartini, Viotti e Paganini, più 4 bis di Guido, e per finire le variazioni sull’Inno di Mameli... e il teatro è impazzito! E che emozione essere accompagnati, quasi scortati al nostro albergo dopo il concerto dal pubblico entusiasta! La tournée ha dato l’opportunità ai giovani e ai quasi giovani del nostro gruppo di vivere insieme intensamente. Nonostante il pochissimo tempo da dedicare a visite o escursioni, abbiamo condiviso tutto, comprese le colossali scorpacciate di Asado, la straordinaria carne argentina. L’ ultimo concerto è stato a San Nicolás, al Teatro Municipal che è considerato una replica in piccolo del Teatro Colón. Che acustica meravigliosa... Anche in questo caso un successo straordinario, che inizia fin dal pomeriggio precedente il concerto: non capita davvero spesso di fare shopping in centro e, in ogni negozio, sentirsi dire che alla serata parteciperanno proprio tutti! E non esageravano... Cos’altro porteremo con noi? La soddisfazione di ritrovarci in prima pagina la mattina dopo il concerto, la condivisione del mate nei viaggi in pullman tra una località e l’altra (il mate è un’infusione preparata con le foglie di una pianta originaria del Sudamerica e si beve in una specie di zucca: un rito che qui è molto importante e familiare); la profonda e autentica gioia dei nostri connazionali in Argentina. Sono stati sei giorni intensi e ricchissimi di emozioni. Siamo ritornati sfiniti, ma felici e desiderosi di ritornare; sì, perché nel 2018 saremo di nuovo in Argentina… e con la Camerata Ducale al gran completo! La tournée argentina con gli occhi dei musicisti 10 Intervista a Marina Martianova e Michela D’Amico di Attilio Piovano Reduci dalla recente tournée argentina, che al Coliseo di Buenos Aires come pure in altre due importanti città, ha ottenuto uno strepitoso successo, i musicisti della Camerata Ducale sono tuttora emotivamente ‘carichi’. Facile immaginarlo, dacché per molti di loro si è trattato della prima esperienza internazionale. Due di loro, le violiniste Marina Martianova e Michela D’Amico che ricoprono rispettivamente i ruoli di spalla dei primi e secondi violini hanno accettato di incontrarci e di rilasciarci questa intervista. Prima ancora di rispondere alle nostre domande, ci intratteniamo a lungo a parlare di questa recente avventura: e già solo scorrere le centinaia di foto che occhieggiano dai loro smartphone fornisce la prova più eloquente del loro entusiasmo. Insieme inoltre, scorriamo la rassegna stampa che la Direzione artistica chi ha fornito. Leggiamo avidamente titoli e brandelli di recensione ricorrendo a Google translator per qualche frase più ostica. Ma il senso è chiaro: un successo senza riserve Hanno parlato benissimo di voi, segno che ve lo siete meritato. E dire che la critica in genere è piuttosto severa... Martianova: Si, la critica si è espressa in termini entusiastici, è stato un susseguirsi di serate magiche, in cui si viveva un feeling collettivo straordinario, e questo è stato giustamente apprezzato. D’Amico: È vero, spesso è molto difficile soddisfare le alte aspettative che il pubblico e la critica hanno, specie nei confronti di un’orchestra italiana e pertanto automaticamente riconosciuta, nell’immaginario sudamericano, come una garanzia di eccelso livello. Ma gli articoli che giorno dopo giorno sono usciti sui giornali locali per elogiare il nostro solista e l’orchestra ci hanno dato la graditissima conferma di esserci riusciti. Dunque un’opportunità davvero unica, per musicisti come voi, quella di suonare in un luogo blasonato quale il Coliseo di Buenos Aires. Che impressione vi ha fatto varcare la soglia di questo tempio della ‘classica’ in Argentina? M : è sempre una grande emozione suonare in un grande teatro straniero, così ricco di storia e di grande valore artistico, come anche nei grandi teatri italiani in cui mi è capitato di esibirmi. D: Entrare al Coliseo è stato emozionante. Non solo per la bellezza e l’ampiezza del teatro in sé, ma anche per l’accoglienza ricevuta (durante la pausa prove, in camerino ci è stato preparato il famoso mate, la bevanda tipica argentina!) Inoltre ho notato, in elementi quali le decorazioni floreali o le luci colorate che cambiavano a seconda dei momenti dell’esibizione, abbinate ai vestiti colorati di noi donne dell’orchestra, una cura del dettaglio per certi versi curiosamente molto simile a quella da sempre dimostrata dalla stessa Camerata Ducale. Gli argentini sono un popolo latino, come noi italiani. Dunque un pubblico caloroso ed esuberante. È così? M : è così è così sicuramente, ed è davvero molto difficile - se non impossibile - non lasciarsi contagiare dall’eccezionale entusiasmo di questo pubblico travolgente che decuplica la forza dell’impegno di ciascun musicista: dare il meglio di sé, sempre. D: È assolutamente così. La risposta del pubblico per gli artisti è fondamentale, ed è sempre un piacere esibirsi davanti a persone che trasmettono vistosamente il proprio entusiasmo: fa sentire apprezzati e stimola noi musicisti a dare sempre di più nel corso del concerto. Eravamo stati avvisati di non offenderci se, durante i bis, gran parte del pubblico avesse lasciato la sala per accaparrarsi i taxi all’uscita, in quanto, ci è stato detto, è una tipica abitudine del posto: è stata una grande soddisfazione vedere che questo non si è verificato in nessuno dei tre concerti! In Argentina avete portato musica italiana, Viotti soprattutto, ma non solo, guidati dall’esperto Guido Rimonda. Quale impatto produce la musica settecentesca sul pubblico contemporaneo del Sudamerica? M : Questo bisognerebbe chiederlo a ciascuno di loro. Indubbiamente - a giudicare dall’ascolto estasiato (ma era forse soltanto la musica settecentesca o non anche l’interpretazione di solista ed orchestra ?) - un impatto di grande effetto, tenendo appunto conto del carattere esuberante di questo popolo e delle musiche nelle quali si trova normalmente immerso. D: Il pubblico sudamericano è rimasto, io credo, molto colpito dalla musica che abbiamo proposto. Il fatto che i teatri in cui abbiamo suonato siano sempre stati stracolmi testimonia un grande interesse e una forte curiosità nei confronti di questo repertorio, anche per la presenza di moltissime persone di origine italiana in Argentina. Quando Guido Rimonda, 11 Ottobre 2016 tournée in Argentina un’esperienza elettrizzante che rende il gruppo ancora più coeso tra i bis, ha eseguito alcune variazioni sull’inno di Mameli il teatro è crollato... I vostri tanti post su facebook tradiscono l’euforia per un’avventura professionale, ma anche sul piano umano che - immaginiamo - vi porterete dentro per tutta la vita. Ci raccontate qualcosa al riguardo? M : Viaggiare è sempre entusiasmante. Viaggiare in un paese lontano lo è ancor di più. Viaggiare in gruppo per lavoro ha poi dei risvolti particolari soprattutto per chi, come noi, ha l’immensa fortuna di svolgere un lavoro dove l’emozione gioca un ruolo fondamentale. La distanza dal “vecchio mondo” rinnova pensieri e sentimenti, in gruppo ci conosce di più e meglio, cadono molte maschere e le energie di tutti si sommano per uno scopo comune. D: Quando visito un posto nuovo entro in modalità “turista giapponese”, con un occhio al paesaggio davanti a me e l’altro nell’obiettivo della fotocamera, quindi sono ormai rassegnata al fatto che ammorberò tutti i miei amici social con valanghe di immagini. È innegabile, però, che questa terra mi sia piaciuta particolarmente, con le sue suggestioni e con i suoi mille colori. Esplorarla con persone che, ancor prima di essere colleghi, sono per me degli amici, è stato ancor più stimolante. Avrete di certo incontrato alcuni musicisti e vi sarete scambiati informazioni e magari anche annotazioni varie sulle differenti situazioni ‘musicali’: in Italia e in Sudamerica. Cosa vi ha colpito di più in tal senso? M : Sì, il confronto c’è stato anche questa volta, ed oltre ad essere un arricchimento artistico è anche un’occasione per guardare con occhi diversi la vita dei musicisti e confrontarla con la nostra situazione artistica nazionale, purtroppo con un filo di amarezza per quest’ultima. D: Un musicista argentino all’incirca mio coetaneo era infiltrato nell’organico stesso dell’orchestra! Il suo nome è Jeremias e il suo aiuto è stato indispensabile durante questa avventura. Abbiamo parlato a lungo, in effetti, delle situazioni musicali in entrambi i Paesi. Quello che ne è emerso è che, nonostante al momento il livello delle orchestre locali non sia molto alto, l’Argentina è sicuramente una delle nuove frontiere, in quanto, rispetto all’Italia, ci sono moltissime possibilità di lavoro nel campo della musica, tali da attirare pian piano persone provenienti da zone lontanissime del mondo. L’emozione più grande? M : A cominciare dal suonare nel paese che ha visto nascere il Papa, sentire la sua presenza spirituale tra il pubblico, immaginarlo entusiasta per la nostra musica, e continuare con l’amore intatto per Evita di grande parte del popolo argentino che, nonostante il famosissimo invito a non piangere per lei, continua a piangerla. D: Potrebbe sembrare banale, ma mi sono emozionata moltissimo quando, all’indomani del concerto a San Nicolás, sono entrata con tre amiche in un negozio di souvenir e, chiacchierando con la commessa nel tentativo di dare una spolverata al mio spagnolo, le ho svelato che eravamo proprio noi ad aver suonato in teatro la sera precedente: la signora ha emesso un urlo di gioia e ci ha volute baciare ed abbracciare tutte, per poi lasciarci andare non prima di aver regalato a ciascuna un sacchetto di caramelle “para el avión”. La sorpresa più incredibile? M : La simpatia e la calda ospitalità delle persone della strada, che non lesinano mai un sorriso o un gesto di affetto, anche quando semplicemente ti riconoscono nei locali o nei negozi dopo un concerto. D: Tutto è stato mozzafiato: dal signore che il primo giorno sul pullman ci ha svelato i segreti di Buenos Aires, alla casa di Che Guevara a Rosario, a quella dove sono stati presi gli accordi per la Costituzione a San Nicolás. Personalmente, visitando il Teatro Colón, altro storico teatro di Buenos Aires, sono rimasta meravi- gliata dal fatto che in sala esista un lampadario così enorme da poter ospitare al suo interno fino a quindici musicisti suonanti, allo scopo di creare particolari effetti acustici! Per non esagerare con le sviolinate, però, vi avverto: se non siete soliti eccedere nel consumo della carne, state alla larga dall’Argentina! Qualche delusione, a contatto con la realtà urbana e sociale del Sudamerica? M : Più che di delusione, forse si deve parlare di tristezza per il “disagio sociale” che si percepisce soprattutto fuori dai grandi centri urbani e dalla loro apparenza di benessere D: Al di là della banale delusione legata al cibo che ho scherzosamente citato, sono rimasta molto toccata dal vedere con i miei occhi le favelas, che in Argentina si chiamano villas. Si tratta di realtà che, a parole, da sempre conosciamo, tuttavia il fatto di passarci vicino, poco dopo essere usciti dal centro, curato e per certi versi sfarzoso, fa riflettere su come la società sia totalmente spaccata tra chi può spendere migliaia di pesos per un concerto e chi non ha un tetto integro sopra la testa. A San Nicolás anche la realtà dei cani randagi mi ha molto scossa: ce n’erano a decine e avrei voluto adottarli tutti. La tournée è stata anche un’occasione di scambio e di crescita sul piano umano, oltre che professionale, beninteso. Cosa vi portate in Italia tra i ricordi più vivi? ...dai ristoranti ai locali notturni, e non diteci che siete andati a dormire subito dopo i concerti... M : La cucina è molto semplice e “ruspante” ma vale la pena di essere gustata nelle sue proposte più tipiche, e la vita notturna latina è forse una delle esperienze più indimenticabili, e fa cogliere come il ballo e le tradizioni popolari siano vissute come un mezzo per superare le difficoltà di una società dai grandi contrasti; rimarranno per sempre con noi il suono della lingua parlata, quello della musica di strada, il profumo dell’aria, il colore degli edifici, l’amaro sapore del mate. D: A dire il vero tra il fuso orario e il fatto che scarpinavamo da mattina a sera per esplorare la città, concludendo ogni giornata con un concerto, non abbiamo frequentato i locali notturni tanto quanto ci eravamo ripromessi di fare. Dopo ogni concerto, però, siamo andati tutti a festeggiare mangiando e bevendo insieme, e, anche se a volte siamo rimasti scioccati dall’abuso di carne o dall’enormità delle porzioni (e lo dice una che non mangia proprio come un passerotto...) ci siamo divertiti molto e siamo tornati in Italia carichi di ricordi e di esperienze umane che non dimenticheremo. Ripartireste domattina? M : Oh! sicuramente sì, d’altro canto le valigie non le abbiamo ancora disfatte… D: Quanto tempo ho per preparare la valigia? Ad un vostro collega italiano consigliereste di accettare una tournée come quella che vi è stata offerta dalla Camerata Ducale? M : No, certamente no! Faremmo di tutto per convincerlo che - per suonare tre concerti non è proprio il caso di sobbarcarsi un viaggio interminabile all’andata ed un altro al ritorno, fiaccarsi due volte di seguito con un fastidiosissimo jet-leg, cibarsi di sole bistecche affumicate e massacrarsi in dolorosi trasferimenti in pullman. Poi, sicuri di averlo convinto, partiremmo noi al suo posto! D: Lo consiglierei senz’altro, d’altra parte io stessa mi sono sentita esaltatissima fin dal momento in cui si cominciava anche solo ad ipotizzare l’idea di questa tournée. Penso che, soprattutto per i giovani come me che, a parte la necessità di studiare il proprio strumento per migliorarsi costantemente, non hanno ancora vincoli legati ad un lavoro fisso o a una famiglia propria, si tratti di esperienze sane ed imprescindibili. Da ultimo: secondo voi la Camerata Ducale ne è uscita arricchita da quest’indimenticabile esperienza? M : Ogni esperienza, in quanto tale, arricchisce. Questa ha certamente contribuito in maniera notevole all’arricchimento della Camerata nel suo insieme e potrete di sicuro accorgervene anche voi partecipando alle sue prossime esecuzioni. Vi aspettiamo! D: Lo credo fermamente. Esperienze come questa servono non solo a cominciare la stagione musicale nel migliore dei modi, con l’entusiasmo e l’euforia di un recente successo, ma anche ad affiatare il gruppo che, se già era unito, ora è ancora più saldo. 13 Ottobre 2016 tournée in Argentina Sabato 10 dicembre 2016 Concerto benefico straordinario Due generazioni, mille rinascite Guido e Giulia Maria Rimonda per la ricerca contro il cancro In occasione di “i giorni della ricErca” di A.I.R.C. (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) L’iniziativa I Giorni della Ricerca® programmata dall’A.I.R.C. e in svolgimento nel mese di novembre per il diciottesimo anno consecutivo, rappresenta un momento fondamentale per informare e sensibilizzare il nostro Paese sui principali progressi compiuti nella lotta contro il cancro. Un appuntamento decisivo per sostenere i migliori ricercatori di tutta Italia che con il loro lavoro stanno compiendo passi avanti verso una migliore curabilità del cancro. I risultati delle loro ricerche permettono una conoscenza sempre più approfondita della malattia e della sua complessità aprendo la DUE GENERAZIONI GENERAZIONI DUE MILLE RINASCITE MILLE RINASCIT E WW W. M ASSIMILIANOREALE.COM Guido GuidoeeGiulia GiuliaMaria Maria Rimonda Rimonda porta a nuove opportunità di cura e di guarigione. Ad oggi, oltre il 50% delle persone a cui è stato diagnosticato un cancro è guarito! Questo percorso ricco di scoperte ma anche di nuove sfide può continuare solo grazie al sostegno di migliaia di soci, sostenitori e volontari, che attraverso il proprio contributo e la propria presenza garantiscono la forza e le risorse indispensabili. In prosecuzione delle esperienze passate, quest’anno la Camerata Ducale e l’associazione di volontariato Perché no? hanno organizzano, al Teatro Civico, un concerto volto al reperimento di risorse economiche da devolvere integralmente all’A.I.R.C. (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) e alla promozione di orientamenti culturali e conoscitivi utili per la lotta a questa temibile malattia. Teatro Civico di Vercelli Sabato 10 dicembre 2016 h 21.00 Musiche di G.B.Viotti, I.Pleyel, J.F.Mazas Ingresso € 10/15 BIGLIETTERIA BOX OFFICE TEATRO CIVICO VERCELLI DA LUNEDÌ 5 A VENERDÌ 9 DICEMBRE H 17/19 SABATO 10 DICEMBRE H 20/21 Per info 011 755791 [email protected] Il concerto si terrà sabato 10 dicembre alle 21 al Teatro Civico di Vercelli. Protagonisti Guido e Giulia Maria Rimonda che presenteranno composizioni di G.B. Viotti, J.F. Mazdas, G. Tartini e molti altri autori. Il costo del biglietto è di € 15.00 poltrona e € 10.00 poltroncina. Prevendite da martedì 6 dicembre a venerdì 9 h 17 -19 sabato 10 dicembre h 20-21 nella biglietteria del Teatro Civico. 15 QUEST’ANNO A NATALE REGALATE MUSICA! C D C amerata D ucale Ritorna anche quest’anno la proposta dei Mini-abbonamenti. VIOLIN CONCERTOS N.1 VIOLIN CONCERTOS N.4 Musiche di G.B.Viotti Concerti 22-24 Meditazione in preghiera per violino e orchestra Guido Rimonda violino e direttore Musiche di G.B.Viotti Concerti 2-19-31 Guido Rimonda violino e direttore Violino A.Stradivari” J.M.Leclair”1721 Camerata Ducale DECCA 4765048 (2012) VIOLIN CONCERTOS N.2 Musiche di G.B.Viotti Concerti 12-25 Tema e variazioni per violino e orchestra Guido Rimonda violino e direttore ASSAGGIO DI MUSICA TRE mini abbonamento nominale a 4 concerti: mini abbonamento nominale a 4 concerti: 14 gennaio 2017 DUO MERCELLI - BAHRAMI 11 marzo 2017 TRIO METAMORPHOSI AI CONCERTI INSIEME mini abbonamento a 5 concerti per 2 persone: 28 gennaio 2017 DOMENICO NORDIO e OCD 25 marzo 2017 MARCO RIZZI e OCD 18 febbraio 2017 RIMONDA & FRIEND e OCD 8 aprile 2017 DUO CURTONI - GUAITOLI 25 marzo 2017 MARCO RIZZI e OCD 22 aprile 2017 TRIO DI PARMA, RIMONDA e OCD + PRELAZIONE PER IL CONCERTO DI SAN SILVESTRO PREZZI Poltronissima: Poltrona: Poltroncina: Palco: € 60,00 € 55,00 € 50,00 € 58,00 OCD I concerti dell’Orchestra Camerata Ducale Musica da camera 16 + PRELAZIONE PER IL CONCERTO DI SAN SILVESTRO PREZZI Poltronissima: Poltrona: Poltroncina: Palco: € 55,00 € 50,00 € 45,00 € 53,00 14 gennaio 2017 DUO MERCELLI - BAHRAMI 11 marzo 2017 TRIO METAMORPHOSI VIOLIN CONCERTOS N.5 Musiche di G.B.Viotti Concerti 6-8-9 Guido Rimonda violino e direttore Violino A.Stradivari” J.M.Leclair”1721 Camerata Ducale DECCA 4812816 (2016) Camerata Ducale DECCA 4810343 (2013) VIOLIN CONCERTOS N.3 Musiche di G.B.Viotti Concerti 30-4-20 Guido Rimonda violino e direttore Violino A.Stradivari” J.M.Leclair”1721 Camerata Ducale DECCA 4811083 (2014) CAMPAGNA MINI-ABBONAMENTI GENNAIO - MAGGIO 2017 ASSAGGIO DI MUSICA DUE Camerata Ducale DECCA 4811853 (2015) Violino A.Stradivari” J.M.Leclair”1721 Miniabbonamento: una formula agile e conveniente per investire in cultura. La soluzione ideale per garantirvi il meglio del Viotti Festival senza l’impegno di un abbonamento completo. Per voi oppure da regalare agli amici e alle persone care: un’occasione da cogliere al volo! ASSAGGIO DI MUSICA UNO Violino A.Stradivari” J.M.Leclair”1721 LE VIOLON NOIR Musiche di N.Paganini*, L.Giannella, M.Ravel*, E.Ysaÿe, J.Williams*, G.Tartini, C.W.Gluck *elaborazione e orchestrazione di G.Rimonda Guido Rimonda violino e direttore Violino A.Stradivari” J.M.Leclair”1721 Camerata Ducale DECCA 4810555 (2013) Tutti i cd sono disponibili nei migliori negoazi di musica e on-line LIBERTANGO IN TOKYO Musiche di A.Piazzolla, R.Galliano, G.M.Rodriguez Naoko Terai violino Richard Galliano fisarmonica & bandoneon Stephone Logerot contrabbasso Camerata Ducale EMI T0CJ-68096 (2011) 8 aprile 2017 DUO CURTONI - GUAITOLI 6 maggio 2017 DUO SOLLINI- BARBATANO 20 maggio 2017 VIAZZO- RIMONDA e OCD + PRELAZIONE PER IL CONCERTO DI SAN SILVESTRO PREZZI Poltronissima: € 100,00 Poltrona: € 95,00 Poltroncina: € 90,00 € 98,00 Palco: (costo complessivo per 2 persone) Tutti gli abbonamenti sono validi fino ad esaurimento dei posti e dovranno essere effettuati presso il box office del Teatro Civico (via Monte di Pietà 15, Vercelli) nelle seguenti date: da sabato 17 dicembre a venerdì 23 dicembre ore 17-19 Insieme all’acquisto verrà anche consegnato il biglietto/i prelazione per il Concerto di San Silvestro. C on la musica negli occ h i Viotti e la camerata ducale Presso la nostra segreteria, nelle migliori librerie e in rete (Ibs, Edizioni Effedi) il libro fotografico “Con la musica negli occhi” di Cele Bellardone e Dino Boffa, testi di Giorgo Seita. Due fotografi che si sono messi al nostro seguito e per due anni hanno fotografato non tanto visi o scorci di paesaggio, quanto emozioni. «Con il passare del tempo hanno scoperto il segreto dell’invisibilità». Parte silenziosa che assiste a prove, concerti, eventi. Ci hanno seguiti nei camerini, nei momenti di relax, nelle tensioni delle vigilie. Due anni di lavoro sintetizzati in un grande libro-reportage, dove le immagini (bianco e nero) restituiscono emozioni e paure, tensioni e bellezze, allegrie e frustrazioni. In un linguaggio universale quanto lo è la musica. 17 o R Con il primo concerto ha preso il via una nuova iniziativa dedicata dal Viotti Festival al suo Fede,e pubblico: “Appuntamento al foyer”. Infatti, in occasione di ogni appuntamento della sezione orchestrale del cartellone, gli spettatori potranno trascorrere l’intervallo nello splendido “Ridotto” del teatro Civico, assistendo a incontri, presentazioni, interviste e partecipando a degustazioni... e molto altro, ancora da scoprire di volta in volta, sempre con inalterato gusto della sorpresa. Sarà un viaggio lungo tutta la stagione e... un motivo in più per non perdere nemmeno un concerto. Sabato 12 novembre Paola Piola, figlia del grande Silvio Piola, e Massimo Secondo, presidente della Pro Vercelli, sono stati intervistati dal giornalista Enrico De Maria. Il pubblico ha potuto intervenire al dibattito con domande e curiosità. Il tutto è stato ripreso e messo in visione sul sito www.viottifestival.it. Silvio Piola, con 395 gol all’attivo, di cui 290 in serie A, è tuttora il più grande attaccante della storia del calcio italiano. Campione del mondo con la Nazionale italiana nella Coppa Rimet del 1938 disputata in Francia, ha giocato nella Pro Vercelli, nella Lazio, nel Torino-Fiat (durante il campionato di guerra), nella Juventus e nel Novara. Vanta il record di sei gol segnati in una sola partita nel campionato italiano di serie A: Pro Vercelli-Fiorentina 7 a 2 del 28 ottobre 1933 allo stadio “Leonida Robbiano”. La Pro Vercelli, con i sette titoli di campione d’Italia conquistati tra il 1908 e il 1922 è uno dei club calcistici più titolari d’Italia. Vanta tra l’altro un record che rimarrà per sempre imbattuto, avendo schierato in un incontro della Nazionale con il Belgio (1° maggio 1913, a Torino: 1 a 0 per gli Azzurri) nove giocatori, di cui ben otto nati e residenti a Vercelli. Dopo 64 anni di tribolazioni nelle serie minori, alla fine del campionato 2011/12, sotto la presidenza di Massimo Secondo, la Pro è tornata nella divisione di serie B in cui milita attualmente. Novità Sondaggio: le risposte del nostro pubblico Trovi interessanti le introduzioni musicologiche all’inizio dei concerti? n Sì 95,8% n No 4,2% Ti piace l’idea che nella stagione sia inserita un’opera? n Sì 82,2% 5 n No 17,8% Inviateci i vostri commenti e suggerimenti a [email protected] Non solo ne terremo 21 conto, ma le mail 113 97 che giudicheremo più interessanti verranno pubblicate a partire dal prossimo numero La proposta delle integrali è di tuo gradimento? n Sì 95,8% n No 4,2% n Anni 18/406% n Anni 40/6022% n Over 6072% 5 7 113 18 di Diretta Musica Età votanti 85 26 Totale questionari 118 Donne61 Uomini57 Associazione Camerata Ducale Tel. +39 011 755791 biglietteria@viottifestival www.viottifestival.it www.camerataducale.it www.facebook.com/CamerataDucale