Marzo 2016
Edizione n. 2
Notizie dal Vittorio
La Giornata della Memoria
In evidenza
• Il 27 Gennaio
scorso le attività
didattiche hanno
visto lo
svolgimento di
una lezione
comune durata
oltre 3 ore in cui
alunni e docenti
hanno ricordato
con commenti,
video,
documenti e film
la Shoah.
Con il termine Olocausto
(con l'adozione della
maiuscola), a partire dalla
seconda meta del XX secolo,
si indica il genocidio
perpetrato dalla Germania
nazista e dai suoi alleati nei
confronti degli ebrei d'Europa
e, per estensione, lo
sterminio nazista verso tutte
le categorie ritenute
"indesiderabili", che causo
circa 15 milioni di morti in
pochi anni, tra cui 5-6 milioni
di ebrei, di ogni sesso ed eta.
La parola "Olocausto" deriva
dal greco ὁλόκαυστος
(olokaustos, "bruciato
interamente"), a sua volta
composta da ὅλος (olos,
"tutto intero") e καίω (kaio,
"brucio") ed era inizialmente
utilizzata ad indicare la piu
retta forma di sacrificio
prevista dal giudaismo.
L’Olocausto, in quanto
genocidio degli ebrei, e
identificato piu correttamente
con il termine Shoah (in
lingua ebraica: ,‫השואה‬
HaShoah, "catastrofe",
"distruzione").
L'uso del termine Olocausto
viene anche esteso a tutte le
persone, gruppi etnici e
religiosi ritenuti
"indesiderabili" dalla dottrina
nazista, e di cui il Terzo
Reich aveva previsto e
perseguito il totale
annientamento, poiche
avvenuto nel medesimo
evento storico: essi potevano
comprendere, secondo i
progetti del Generalplan Ost,
popolazioni delle regioni
orientali europee occupate,
ritenute "inferiori", e includere
quindi prigionieri di guerra
sovietici, oppositori politici,
nazioni e gruppi etnici quali
Rom, Sinti, Jenisch, gruppi
religiosi come testimoni di
Geova e pentecostali,
omosessuali, malati di mente
e portatori di handicap.
L'eliminazione di circa i due
terzi degli ebrei d'Europa,
venne organizzata e portata
a termine dalla Germania
nazista mediante un
complesso apparato
amministrativo, economico e
militare che coinvolse gran
parte delle strutture di potere
burocratiche del regime, con
uno sviluppo progressivo che
ebbe inizio nel 1933 con la
segregazione degli ebrei
tedeschi, prosegui,
estendendosi a tutta
l'Europa
occupata dal Terzo Reich
durante la seconda guerra
mondiale, con il
concentramento e la
deportazione e quindi
culmino dal 1941 con lo
sterminio fisico per mezzo
di eccidi di massa sul
territorio
da parte di reparti speciali,
esoprattutto in strutture di
annientamento
appositamente
predisposte
(campi di sterminio), in cui
attuare quella che i nazisti
denominarono soluzione
finale della questione
ebraica. L'annientamento
degli ebrei nei centri di
sterminio non trova nella
storia altri esempi a cui
possa essere paragonato,
per le sue dimensioni e
per le caratteristiche
organizzative e tecniche
dispiegate dallamacchina
di distruzione
nazista. Tuttavia, l'idea
della"unicità della Shoah"
in quanto
incommensurabile e
non confrontabile con ogni
altro evento e assai
discussa tra gli storici.
Giuseppe Ossino
Danny Borrata (III B)
Notizie dal Vittorio
I giovani ricordano l’olocausto
"Considerate se questo è un uomo
Dal 27 Gennaio 2005 viene
celebrata la giornata della
memoria, istituita
dall’assemblea generale
delle Nazioni Unite per
ricordare tutte le vittime
dell’olocausto. Venne scelta
questa giornata perché il 27
Gennaio del 1945 le truppe
dell’armata rossa liberarono il
campo di concentramento di
Aushwitz. In questo giorno gli
alunni delle classi del corso
A, prime, seconde e terze,
della scuola secondaria di
primo grado Vittorio Veneto
di Lentini, con l’aiuto dei
docenti di lettere, hanno
ricordato quello che accadde
nel periodo della seconda
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guerra mondiale. Durante le
ore interscolastiche sia i
ragazzi che i professori si
sono riuniti in sala docenti
dove hanno spiegato il
significato di “Olocausto” e
“Shoah”. Successivamente
un altro gruppo di ragazzi ha
proiettato nella L.I.M. un
video da loro realizzato con
immagini e musiche per
commemorare questa
giornata. Dopo aver visto le
crudeli immagini che
riprendevano le atrocità
compiute nei campi di
concentramento, i professori
con gli alunni hanno visto un
film intitolato: “il tren de la
vie” dal francese il treno della
vita. Al termine del film i
ragazzi sono ritornati nelle
rispettive classi consapevoli
dell’orrore vissuto in quegli
anni.
successivamente trasferito al
campo di raccolta di
Fossoli,dove comincia la sua
Odissea. Nel giro di poco
tempo,infatti,il campo viene
preso in gestione dai
tedeschi, che portano tutti
prigionieri ad Auschwitz.
vennero portati a
Monowitz,vicino Auschwitz,
in un campo di lavoro. Primo
LEVI è tra i pochissimi a far
ritorno dai campi di
concentramento. Incomincia
a scrivere poesie che parlano
di tutte le crudeltà che vide.
L’11 aprile del 1987 Primo
Levi muore.
Fabiana Ciciulla
(III A)
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no"
Primo Levi
Nato il 31 luglio del 1919 a
Torino,da genitori di religione
ebraica. Primo Levi si
diploma nel 1937 al liceo
classico Massimo D’Azeglio
e si iscrive al corso di laurea
in chimica presso la facoltà di
Scienze dell’Università di
Torino. Nel 1938,con le leggi
razziali,si istituzionalizza la
discriminazione contro gli
ebrei,cui è vietato l’accesso
alla scuola pubblica. Levi,in
regola con gli esami,ha
notevoli difficoltà nella ricerca
di un relatore per la sua
tesi:si laurea nel 1941,a pieni
voti e con lode,ma con una
tesi in Fisica. Sul diploma di
laurea figura la precisazione
<<di razza ebraica >>.
Comincia così la sua carriera
da chimico, che o porta a
vivere a Milano,fino
all’occupazione tedesca:il 13
dicembre del 1943 viene
catturato a Brusson e
È il 22 febbraio del 1944:data
che nella vita di Levi segna il
confine tra un “prima” e un
“dopo”. <<Avevamo appreso
con sollievo la nostra
destinazione. Auschwitz:u
nome privo di significato.>>
Venne effettuata una vera e
propria selezione;<<In meno
di dieci minuti tutti noi uomini
validi fummo radunati in un
gruppo. Quello che accade
degli altri,delle donne e dei
bambini,dei vecchi,noi non
potemmo stabilire allora né
dopo: la notte li
inghiottì,puramente e
semplicemente.>> I prescelti
Debora Manganaro
(II A)
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Notizie dal Vittorio
Se questo è un uomo
Titolo brano interno
Il superuomo
Il termine superuomo è stato
introdotto dal filosofo Friedich
Nietzsche per intendere il
nichilismo attivo. Nietzsche è
stato un poeta, compositore
e filologo tedesco. Scrisse
vari saggi sulla morale, la
religione, la scien
Inventa il termine
superuomo, conosciuto
maggiormente come
oltreuomo. Questa parola
indica un uomo in grado di
sopportare l’idea secondo cui
l’Universo non ha un senso,
l’umanità continuerà a
cercare dei valori assoluti
che possano rimpiazzare il
vecchio dio; dei sostituti
idolatrici come il denaro, la
scienza e lo Stato.
La mancanza, però, di un
senso della vita e
dell’Universo fa rimanere
l’uomo nel
Nichilismo passivo o
disperazione nichilista.
Simona Narzisi
(II B)
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a
sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un
uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un
no.
Considerate se questa è una
donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il
grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per
via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da
voi.
Primo Levi
Notizie dal Vittorio
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Il Piccolo principe
Giorno 3 Febbraio, grazie a
un’iniziativa proposta dalla
prof.ssa Elisa Vecchio, siamo
andati al cinema durante le
ore scolastiche a vedere il
film “Il Piccolo principe”,
tratto dall’omonimo e celebre
racconto di Antoine de SaintExupéry, testo che ha
forgiato la fantasia e forse la
malinconia di tante
generazioni. Racconta di un
aviatore in panne col suo
aeroplano. In un deserto
incontrerà un piccolo principe
dai capelli “come il grano”
che gli racconterà della sua
avventura tra piccoli pianeti.
La trama del film parte da
una bambina alle prese con
un colloquio per accedere
ad una prestigiosa scuola.
Sua madre le sta col fiato sul
collo ed ha già pianificato
gran parte della sua vita. Ora
per ora. Nella sua nuova
casa, la piccola diligente farà
conoscenza del suo vicino:
l'anziano e bizzarro aviatore.
I personaggi che abbiamo
visto del piccolo principe
sono il serpente la rosa la
Volpe, forse il più bello dei
personaggi incontrati dal
principe,ma lo stesso giorno
la piccola ragazzina tornado
a casa davanti alla casa
dell’anziano vide i soccorsi,
la ragazzina entrando nella
sua cameretta scappò dalla
finesta per cercare il piccolo
principe. Infine la ragazzina
trovò il piccolo principe e lo
portò nel suo piccolo mondo.
E’ stata una bella esperienza
poiché il film ci ha fatto
riflettere sulla vita in
generale.
I lavoretti degli alunni della prof.ssa Laura Odierna
“Gli uomini coltivano 5000 rose nello stesso giardino… e non trovano
quello che cercano… e tuttavia quello che cercano potrebbe essere
trovato in una sola rosa o in un po’ d’acqua. Ma gli occhi sono ciechi.
Bisogna cercare col cuore!” Citazione dal libro
Asia Vacanti
(I B)
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Notizie dal Vittorio
Visita didattica alla mostra sulla Shoah a Catania
In occasione della Giornata
della Memoria giorno 13
Febbraio 2016 la prof.ssa
Anna Francese ha portato,
insieme agli altri professori,
gli alunni delle classi terze a
visitare una mostra sita
presso Palazzo della Cultura
a Catania, ove sono stati
visionati importanti
documenti storici che
testimoniano come fu vissuto
l’olocausto in Sicilia. Da qui
la prof. Elisa Vecchio ha
preso spunto per un lavoro in
classe sia individuale che di
gruppo in cui si sono studiate
le fonti storiche, proprio
come fanno gli storici.
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Il Progetto Kangourou
Degli alunni delle classi
seconde e terze stanno
partecipando al concorso
Kangourou della lingua
inglese, guidati dalla
professoressa Cinzia Figura
che provvede a far riunire il
pomeriggio i ragazzi a
scuola per svolgere la
lezione.
Questo concorso è gestito
dalla Cambridge University.
I partecipanti sono
classificati in 4 categorie:
JOEY per gli alunni di
quinta elementare,
WALLABY per gli alunni di
seconda e terza media,
GREY KANGOUROU per gi
studenti fino alla classe
seconda di secondo grado,
RED KANGOUROO per gli
alunni fino alla classe quinta
di secondo grado.
A questo concorso non
sono ammessi concorrenti
con almeno un genitore di
lingua madre inglese.
La prima prova si terrà a
scuola il 16 febbraio e gli
alunni avranno a
disposizione 65 minuti per
completare la prova
composta da due parti:
listening e reading.
I vincitori di questa prima
prova andranno alla fase
successiva la cui prova si
terrà nei giorni 11,12 e 13
aprile. Chi vince questa
prova, va alla finale che si
terrà a Cerbia/Mirabilandia
(RA) nei giorni 19,20,21
maggio.
Ogni partecipante riceverà
un attestato della
Cambridge University e al
vincitore della finale spetta
un soggiorno per studi in un
paese anglofono.
Simona Narzisi
(II B)
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Notizie dal Vittorio
La storia del fumo
Noi della 2° B abbiamo dopo aver studiato l’apparato respiratorio abbiamo approfondito con la prof.ssa Isabella Maldarelli di scienze i
danni che questo poteva subire con il fumo. Vi raccontiamo qualcosa….
La pratica del fumo era sconosciuta in Europa fino a quando Cristoforo Colombo tornò
dal viaggio di scoperta dell’America raccontando di aver visto gli indigeni mangiare le
foglie di una pianta chiamata tabacco
Da quel momento scoppiò nel vecchio continente una vera “corsa al tabacco”. Le superpotenze europee, tra cui Francia ed
Inghilterra, ne monopolizzarono il commercio e dalle foglie di tabacco si estrassero i principi per la fabbricazione di sigari e sigarette.
Soprattutto l’uso di queste ultime, la cui produzione si diffuse dagli anni ’30, fa del fumatore un abitudinario. Molte sono le ragioni che
spingono una persona a fumare: l’imitazione dei compagni e dei genitori, l’attribuzione a se stesso di qualcosa che non si possiede
ma che si desidererebbe avere, il bisogno di manifestare indipendenza dalla famiglia. Chi fuma è spesso esibizionista e ta lvolta
amante della trasgressione: vuole quindi mettersi in mostra anche nel male, con il semplice gesto dell’accensione di una sigaretta.
Quando il tunnel del fumo è già stato imboccato, è difficilissimo tornare indietro; anche se alle prime boccate si sta molto male, dopo
poco tempo il dolore si attenua fino a scomparire. Il fumare diventa perciò un’abitudine involontaria.
All’interno di una sigaretta ci sono tante sostanze tossiche tra cui la
nicotina che colpisce i centri vitali del sistema nervoso, l’ossido di
carbonio che impedisce l’ossigenazione del sangue ed il catrame
che provoca il cancro all’apparato respiratorio. Gli effetti si
riscontrano a breve termine; il fumatore ha spesso bronchiti ed
infiammazioni ai polmoni, mostra inoltre sintomi di aritmia cardiaca
ed ha una precoce diminuzione della resistenza fisica. Il fumo, unito
alla sedentarietà e all’ipertensione, contribuisce all’aumento delle
probabilità che un uomo rimanga vittima di un infarto. Allo stesso
modo, anche per una donna in gravidanza, il fumo può avere
conseguenze dannose su lei stessa e sul bambino. I calcoli statistici
assicurano che le aspettative di vita di un fumatore sono molto
inferiori rispetto a quelle di un non fumatore. Nella società moderna
la televisione, le riviste ed il cinema, sono spesso complici di
pubblicità occulte quanto illegali a favore del fumo. Infatti, molto
spesso i media, invogliano il loro pubblico a fumare, seguendo
l’esempio dei popolari idoli cinematografici. Per combattere la moda
di fumare, lo Stato sta attuando in questi ultimi anni una campagna
contro il fumo, con lo scopo di tutelare in ogni momento i non
fumatori, spesso esposti agli alti rischi del fumo passivo. Alla luce di
queste conoscenze sul fumo e sulle malattie che questa droga
provoca, possiamo ora valutare le scelte che facciamo; con questa
consapevolezza potremo finalmente rispondere all’offerta di una
sigaretta: “No grazie, io non fumo”.
I ragazzi della II B
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Il Sistema solare
Noi alunni di 3° B abbiamo
viaggiato nell’affascinante
mondo del sistema solare
realizzando un piccolo
modello con il supporto della
prof.ssa Maldarelli. Il nostro
lavoro abbiamo deciso di
intitolarlo “IN VIAGGIO NEL
SISTEMA SOLARE … A
SPASSO TRA I PIANETI”,
durante il quale abbiamo
avuto l’opportunità di
arricchire le nostre
conoscenze sui pianeti.
Il percorso è iniziato
richiamando alla memoria due
scienziati che hanno segnato
una rivoluzione scientifica
riguardante il sistema solare:
Niccolò Copernico e Galilei
Galileo. Abbiamo consolidato
le nostre conoscenze
attraverso la visione di
documentari di astronomia e
abbiamo concentrato il nostro
interesse sui pianeti che
compongono il sistema
solare.
È stato divertente
approfondire la posizione dei
corpi celesti attraverso la
costruzione di un modellino:
divisi in gruppi, abbiamo
dipinto palline di polistirolo,
che rappresentavano i pianeti
per rendere più realistico il
sistema solare; in seguito
ciascuno ha esposto le
caratteristiche dei pianeti.
I ragazzi della III B
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Notizie dal Vittorio
I nostri detective della storia a lavoro sulle fonti
Nel mese di Febbraio noi alunni delle classi
I, II e III B abbiamo svolto un lavoro sullo
studio delle fonti storiche insieme alla
prof.ssa Elisa Vecchio, leggendo le fonti di
diverso tipo e imparando a distinguere i
fatti realmente accaduti attraverso la lettura
dei diversi tipi di documenti scritti e non
scritti.
Abbiamo anche imparato a collocare i fatti
nel tempo giocando con gli esercizi relativi
alla linea del tempo.
La II B ha approfondito in particolare la
figura di Elisabetta I.
I ragazzi di I, II, e III B
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Elisabetta I
Elisabetta I Tudor fu regina
d'Inghilterra e d'Irlanda dal 17
novembre 1558 fino alla sua
morte.
Figlia di Enrico VIII e di Anna
Bolena Elisabetta fu la quinta ed
ultima monarca della dinastia
Tudor; liberata dalla prigionia alla
quale era stata sottoposta nel
1558 per evitare che prendesse il
potere, succedette nello stesso
anno alla sorellastra Maria I
d'Inghilterra, detta Maria La
Sanguinaria, la quale era morta
senza eredi. Il suo regno fu lungo
e segnato da molti avvenimenti
importanti. La sua politica di pieno
sostegno alla Chiesa d'Inghilterra,
dopo i tentativi di restaurazione
cattolica da parte di Maria Tudor,
provocò forti tensioni religiose nel
regno e vi furono parecchi tentativi
di congiure contro di lei, in cui fu
coinvolta anche la cugina Maria
Stuarda che ella fece giustiziare.
Biografia
Elisabetta fu l'unica figlia
sopravvissuta di Enrico VIII e della
sua seconda moglie, Anna Bolena,
con la quale il sovrano si era
segretamente sposato tra la fine
del 1532 e l'inizio del 1533. Suo
padre pochi mesi dopo la sua
nascita, lasciò sua madre che il 19
maggio venne giustiziata accusata
di stregoneria.
Elisabetta, che allora aveva tre
anni, fu dichiarata illegittima, perse
il titolo di principessa e fu cresciuta
in esilio nel palazzo di Hatfield con
la sorellastra Maria.
Alla morte di Enrico VIII, nel 1547,
prese il potere Edoardo VI, suo
figlio avuto con un'altra moglie.
Nel 1553 Edoardo, sedicenne, di
salute sempre più cagionevole,
morì probabilmente di vaiolo,
lasciando un testamento che
annullava le volontà del genitore.
Ci furono così vari sovrani che
durarono poco prima di Elisabetta,
salita al trono il 17 novembre
1558.Fu incoronata il 15 gennaio
1559. All'epoca non c'era un
arcivescovo di Canterbury. Dal
momento che i vescovi più anziani
rifiutarono di partecipare alla
cerimonia (perché illegittima
secondo il diritto canonico, e
perché protestante) fu il vescovo di
Carlisle, una figura poco
importante.
Una delle più importanti
preoccupazioni dei primi anni di
regno di Elisabetta fu la religione:
la giovane si appoggiò a William
Cecil per consigli in materia.
L'"Atto di Supremazia" prescrisse
inoltre che i pubblici ufficiali
prestassero giuramento riconoscendo
il controllo del sovrano sopra la
Chiesa pena severe punizioni. Molti
vescovi opposero resistenza alla
politica religiosa elisabettiana e
furono rimossi dai loro uffici e
rimpiazzati da nuovi incaricati che si
sarebbero sottomessi alla supremazia
della regina. Ella nominò inoltre un
Consiglio privato interamente nuovo,
rimuovendone molti cattolici. Sotto
Elisabetta le lotte di fazioni nel
Consiglio ed i conflitti a corte
diminuirono grandemente.
I più importanti consiglieri di
Elisabetta furono William Cecil,
Segretario di Stato, e Nicholas
Bacon, il Lord Guardasigilli.
La regina trovò una pericolosa rivale
nella cugina, la cattolica Maria
Stuarda, regina di Scozia e moglie del
re di Francia Francesco II, che voleva
salire al trono d'Ingilterra e ripristinare
il cattolicesimo.
Alla fine del 1562 Elisabetta aveva
contratto il vaiolo, ma ne era guarita,
anche se la malattia le lasciò il volto
deturpato. Nel 1563, allarmato per la
malattia quasi fatale della regina, il
Parlamento chiese che si sposasse o
che nominasse un erede per evitare
una guerra civile alla sua morte.
Ella rifiutò di fare entrambe le cose ed
il Parlamento non fu riunito fino a
quando Elisabetta non ebbe bisogno
della sua approvazione per alzare le
tasse nel 1566. La Camera dei
Comuni minacciò di trattenere i fondi
fino a quando la regina non avesse
preso provvedimenti per la
successione, ma Elisabetta rifiutò
ancora.
Maria Stuarda, nel frattempo, aveva i
suoi problemi in Scozia.
Nel 1569 Elisabetta fronteggiò una
grande ribellione conosciuta come la
Ribellione settentrionale, istigata dal
duca di Norfolk, dal conte di
Westmorland e dal conte di
Northumberland. Papa Pio V aiutò la
ribellione cattolica scomunicando la
regina e dichiarandola deposta con
una bolla papale del 1570, la
Regnans in Excelsis che però fu
promulgata solo dopo che la
ribellione era stata domata. Dopo la
bolla però Elisabetta poteva
difficilmente continuare la sua politica
di tolleranza religiosa e cominciò a
perseguitare i suoi nemici religiosi,
provocando così per reazione varie
cospirazioni cattoliche volte a
rimuoverla dal trono.
Elisabetta trovò un nuovo nemico nel
cognato, Filippo II di Spagna.Dopo
che Filippo aveva lanciato un attacco
a sorpresa contro i corsari inglesi
Francis Drake e John Hawkins nel
1568, Elisabetta ordinò di attaccare
le navi spagnole nel 1569. Filippo,
già impegnato nella ribellione delle
province olandesi, non poteva
sostenere lo sforzo di una guerra
contro l'Inghilterra. Nell'aprile 1587
Francis Drake bruciò la flotta
spagnola alla fonda nel porto di
Cadice, ritardando i piani del re, ma
nel 1588 l'Invincibile Armata, una
grande flotta di 130 navi e 24.000
uomini (20.000 soldati e 4.000
marinai) salpò nella speranza di
aiutare l'esercito spagnolo, ma alla
fine vinse l'Inghilterra.
Nel 1598 morì Cecil, il principale
consigliere di Elisabetta. Il suo ruolo
politico fu ereditato dal figlio, Robert
Cecil, che era divenuto Segretario di
Stato nel 1590.
Contemporaneamente alla guerra in
corso con la Spagna, Elisabetta
dovette far fronte a una ribellione
conosciuta come la Guerra dei nove
anni.
Elisabetta amava le imprudenze e
soprattutto fare ciò che i medici le
vietavano. Ma nel 1603 cadde in un
profondo stato depressivo. Non
sopportava più i discorsi di governo,
sentiva la morte vicina e si lasciava
andare. Morì il 23 marzo nel Palazzo
di Richmond pronunciando la famosa
frase "Chiamatemi un prete: ho
deciso di morire".
Fu seppellita nell'abbazia di
Westminster, di fianco alla sorella
Maria I. L'iscrizione sulla loro tomba
recita: "Compagne nel trono e nella
tomba, qui noi due sorelle, Elisabetta
e Maria, riposiamo, nella speranza di
un'unica resurrezione".
Simona Narzisi
(II B)
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Notizie dal Vittorio
L’inviato speciale
Interviste ai volti noti
Intervista a Tobix
Tobix – BEST SICILIAN DJ’S AWARD TobixTHE NIGTH OF TOP DJ – SPECIALE BRONTE
Tobia Borrata, in arte Tobix, Dj producer siciliano,
nasce a Lentini il 17 Febbraio 1982.
Inizia da piccolo a suonare una mini-tastiera
regalata dal padre, dedicandogli pomeriggi interi.
Preso dalla musica inizia a studiare pianoforte. Si
avvicina all'Hip Hop prima e alla musica leggera
dopo, successivamente si "affeziona" alla DANCE.
Le sue prime produzioni risalgono al 2005 durante
gli anni in cui faceva il militare. Quello è un periodo
molto intenso perché collabora anche con diverse
radio. Nel 2009 si ritira e nel 2012 avviene l'incontro
con il Dj Alfio Baudo, formando così i 2B, progetto
che viene accantonato nel 2013.
I software che predilige per le sue produzione sono:
CUBASE, BRAINWORX, WAVES VST...e tanti
tanti altri...
Per lui l'umiltà e la passione per la musica sono le
sue caratteristiche fondamentali.
DISCOGRAFIA:
- 2b Project feat Aisha & Don Cash MOJITO
- La Manita - OLA OLA OLA (Rmx 2B PROJECT)
- Marco Branky & Juan Serrano - VIVALDI AND
SEX
- Adrian Rooz
A L ' ITALIENNE
- Borrata Tobia Feat Dot Comma
RELIGHT MY WORLD
- Tobix & Aisha Feat Zplatman - HOT GAME
E molto altro…
Nel 2015 pensa di aprire una etichetta/casa
discografica (le case discografiche e/o le etichette
discografiche sono le aziende che si occupano della
produzione, distribuzione e vendita dei cd. In genere
mettono gli artisti sotto contratto nel seguente modo:
gli artisti cedono la metà dei diritti d'autore alla casa
discografica, mentre quest'ultima si accolla tutte le
spese e gli oneri della produzione.
Ultimamente comunque, soprattutto fra i musicisti
amatoriali, si sta diffondendo l'usanza di
autoprodurre i propri cd: questo è conveniente per
una vendita circoscritta. Per questo, e anche grazie
alla diffusione dei programmi di sharing (come EMule), il mercato discografico è in crisi e i dischi
costano sempre di più. Decide dunque di mettersi in
proprio e il 5 Dicembre 2014 apre la: “Keep!
Record’s” nota anche col nome di “Keep! TV!”.
Keep! TV! collabora tutt’ora con altri DJ Producer,
Dino Brown e Kenny Ray.
Danny Borrata (III C)
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La canzone più famosa di Tobix è “2B project – Mojito”, pubblicata il 4 giugno 2012, in collaborazione con Danilo Coci, in arte don
cash, Alfio Baudo e Aisha.
Mojito – 2b
Project
Aisha
Alfio Baudo
Don Cash
Il Dj siciliano, ha vinto molti premi… la maggior parte, suonando a Catania oppure suonando in serate o eventi importanti come “The
Night Of The Dj…”.
Danny Borrata (III B)
Intervista al prof. Michele Conti
Il nostro Istituto VITTORIO VENETO
1° COMPRENSIVO LENTINI (SR) è
una scuola ad indirizzo musicale ,
offre lo studio di vari strumenti : a
fiato (clarinetto e flauto traverso )
con i rispettivi professori Luigi
Zimmitti e Luigi Capuano ed a corde
( pianoforte e violino) con i rispettivi
professori Carla Bianca e Michele
Conti .
Ed è proprio di quest’ultimo artista,
perché così si può definire,
personalità dalle mille sfaccettature
di cui vogliamo parlare.
Michele Conti nato 1962 a Lentini ,
inizia a 17 anni, mentre studia
suona seguendo gli studi al
Conservatorio di Catania . Completa
gli studi musicali al conservatorio di
Catania diplomandosi , e
contemporaneamente inizia la sua
carriera musicale collaborando con
diversi artisti .
È stato sempre attratto dalla musica
ETNICA cercando così la
conoscenza di altri strumenti ad
arco come la lyra, la viella, e
strumenti a corda come il liuto
arabo.
Dal ‘98 al 2000 è stato Violinista
ufficiale del tour “Visto così” di
MANGO.
Ha collaborato come violinista a
diverse colonne sonore per il
cinema .
Da diversi anni si occupa del gruppo
musicale Compagnia la GIOSTRA
con il quale ha svolto numerosi
concerti sia in Italia che all’estero .
Affianca alla carriera artistica quello
di insegnante di violino nella scuola,
cercando di trasmettere entusiasmo
e amore per la MUSICA.
Arisco Ludovica
Di Carro Valeria
(III A)
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Notizie dal Vittorio
Intervista al prof. Luigi Capuano
Domanda: Professore quando ha iniziato a fare musica?
Prof. Luigi Capuano: ho iniziato a interessarmi di musica ai tempi delle scuole medie. Ricordo che seguivo con molto interesse e
molta passione le bande di paese,al punto che gli andavo dietro con la bicicletta. Quindi in questo modo è nata la passione m a,
soprattutto, avevo un compagno di banco che studiava pianoforte e quando andavo a casa sua per fare i compiti insieme lui si
metteva a suonare e io ne rimanevo appassionato. Quindi ho approfittato, alle scuole medie, per suonare la diamonica. Ero bra vino
con la diamonica e, all'epoca con la mia professoressa di educazione musicale, si iniziò a parlare di conservatorio. Lo strumento che
volevo studiare in conservatorio era il pianoforte, perché era, forse, l'unico strumento che conoscevo perché in televisione si
vedevano solo pianoforti, pianole, tastiere, chitarre e batterie e nient'altro.
Domanda: Quando ha iniziato a suonare il flauto?
Prof. Luigi Capuano:Proprio perché volevo iscrivermi al conservatorio ho consultato diversi maestri , su tutti i maestri che ho trovato
uno in particolar modo mi disse che per il pianoforte ero bravo ma se avessi scelto uno strumento meno gettonato avrei avuto più
possibilità di entrare in conservatorio. É stato in quel modo che ho conosciuto il flauto traverso, perché questo insegnate del mio
paese suonava il flauto traverso e mi prestò il suo flauto per un po' di mesi, facemmo una preparazione piuttosto veloce e fui
ammesso al conservatorio con il minimo, con sei, però da lì è cominciata tutta la mia avventura che continua fino ad oggi.
Domanda: Le piace l'insegnamento? Perché?
Prof. Luigi Capuano: Si! Mi piace molto l'insegnamento anche se mi piace molto suonare e, sinceramente, mi piace vivere la musica
a 360°: suonarla, dirigerla, comporla, assisterla. L'insegnamento mi piace perché è bello trasmettere quello che si è imparato in tanti
anni di studio , e lo studio continua ancora, agli allievi , soprattutto quando sono interessati, però non capitano sempre allievi
interessati e quindi in un modo o nell'altro, la sfida è sempre quella di riuscire a trasmettere qualcosa anche a livelli minimi, parziali.
Domanda: Qual'è la sua musiva preferita?
Prof. Luigi Capuano: In prima media la mia insegnante di musica, la professoressa Balducci, così come fanno tutti gli insegnanti in
prima media, chiese quale fosse la nostra musica preferita. Io ricordo che mi alzai, facendo casino, mandando la sedia a terra e urlai :
“ La musica rock!”:.
Però non avevo mai in vita mia ascoltato un brano di musica rock, perché, come i ragazzi della vostra età, fraintendevo la musica
rock con quella che invece è la musica commerciale. Della musica commerciale fa parte anche la musica leggera, anche se non
sempre le cose coincidono, ed è chiaro che i ragazzi si appassionino solo a quel genere musicale, perché se uno mangia tutti i giorni
la stesso piatto, magari si stanca ma, in un certo senso si abitua. Adesso mi piacciono tanti tipi di musica: la musica classica, la
musica jazz, la musica leggera però ci tengo a sottolineare che cerco sempre dei brani che abbiano sempre un senso musicale.
Questo perché da diversi anni oltre a suonare la musica provo anche a scriverla, e quindi è cambiato anche il modo di ascoltare,di
valutare e di capire, questo accadrà anche a voi in tanti aspetti della vita: in un determinato momento della vita si ha un'opinione, poi
in un altro momento l'opinione può cambiare, quindi questo vale anche per la musica.
Domanda: Quale brano le piace della musica leggera?
Prof. Luigi Capuano:Della musica leggera, per esempio, mi piacciono molto i brani di Bocelli perché sono musicalmente validi. I
brani di Bocelli, chiunque li canti, rimangono sempre una bella musica, ben orchestrata, ha un buon lavoro di arrangiamento. Una
cosa che non mi piace è quando vedi i nuovi arrivati che ti prendono una batteria, una chitarra, fanno due accordi e hanno fatto
musica .
Domanda: Cosa pensa di fare in futuro?
Prof. Luigi Capuano: intanto, sotto l'aspetto didattico, penso che svolgerò ancora per diversi anni la professione di insegnante alle
scuole medie, anche se, dato che sto portando avanti l'impegno gravoso dello studio della composizione, non mi dispiacerebbe fare
carriera sia nel mondo della scuola, forse un conservatorio, che dal punto di vista artistico, mi piacerebbe fare più cose, e di idee ce
ne sono tante, tuttavia questo è un momento dove mi sto dedicando allo studio, perché so che tra qualche anno mi dedicherò
esclusivamente, dopo l'insegnamento, alla parte artistica, quindi: intensificare i concerti come direttore e come compositore.
Marta Magnano (III) A
Giada Oddo (II A)
Martina Miceli (II A)
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L’angolo del racconto
Milo e l'avventura in canoa
Erano usciti insieme in canoa, Milo e Valentina, i gemelli- goccia-d'acqua e poi… Valentina era sparita. Un attimo c'era e un attimo
dopo non c'era traccia né di lei né della sua canoa. “Dai, non fare la scema!”, aveva strillato Milo, pensando che si fosse nascosta
dietro una roccia, per fargli uno scherzo. Ma niente. Allora si era messo a pagaiare come un forsennato fino alla caletta e aveva
arrancato, trascinando la sua gamba secca, lungo le scale che portavano alla villa. “Valentina s'è persa”, aveva detto, quasi senza
fiato. “L'hai persa” lo corresse il padre, mentre saliva precipitosamente su una barca e chiamava aiuto per cercare sua figlia. Milo ci
aveva provato a seguirlo ma lui gli aveva fatto segno di no, che non ce lo voleva. “Che vieni a fare? Hai già fatto il danno… e poi
saresti solo d'intralcio...”, aveva mormorato. Non lo voleva. Come sempre.
Milo guardò il padre allontanarsi verso l'orizzonte,fino a scomparire. Doveva andare; doveva ritrovare sua sorella,non importava dove
fosse. Prese la canoa e inizio a pagaiare. Per evitare di incontrare il padre lungo il tragitto decise di prendere una scorciatoia che solo
lui e sua sorella conoscevano. Mentre percorreva il tragitto,il suo cuore esplodeva dalla rabbia. Rabbia incontrollabile. Rabbia nei suoi
confronti perché non era riuscito a badare a sua sorella ma, soprattutto, perché ancora una volta si era rivelato una delusione,un
errore, per suo padre. Scacciò via quei pensieri. Non era il momento pensò,doveva trovare sua sorella. Arrivò nel punto in cui non
l'aveva più vista e iniziò a cercare. Urlò più volte il suo nome “Valentina!...Valentina dove sei?”
Nulla. Solo silenzio. Finché ad un certo punto si udì qualcosa. Milo restò in ascolto. “Cosa può essere?” pensò. Non era il rumore
della voce di qualcuno, sembrava più un rumore metallico...come...come un motore. Ecco cos'era. Il motore di una barca, magari il
proprietario della barca poteva avere visto sua sorella. Milo iniziò a pagaiare come un forsennato per riuscire a raggiungere la barca,
urlando al proprietario “Aspetti, aspetti!”. Attirato dal rumore il proprietario della barca si fermò: “Chi sei?” chiese a Milo;
“Mi chiamo Milo, mi sono appena trasferito qua vicino,mi chiedevo se avesse visto passare una ragazzina in canoa”.Ora che si era
avvicinato Milo riusciva a vedere meglio il propietario della barca. Era un signore alto,con la barba e i capelli di color castano scuro
scompigliati dal vento e gli occhi di un marrone molto intenso. Sembrava una persona piuttosto gentile anche se Milo provava una
certa inquietudine per quel signore alto dagli occhi che sembrava ti scrutassero diritto nell'animo. “No!”rispose “non ho visto nessuno
passare di qui”- “Ne è sicuro?” chiese Milo un po' deluso - “Si, ragazzino, mi dispiace ma non ho visto nessuno.”
Milo allora salutò e fece per andarsene, ma l' uomo lo bloccò e gli disse che conosceva molto bene le acque di quel fiume e che
l'avrebbe aiutato volentieri a cercare sua sorella. Milo era un po' indeciso. Gli avevano sempre detto che non poteva fidarsi degli
sconosciuti. L'uomo allora, come se gli avvesse letto nel pensiero disse “Mi chiamo Luigi Leoni, ora che ci siamo presentati, andiamo
a cercare questa ragazza.” Milo decise di seguire Leoni attraverso le varie ramificazioni del fiume. Passarono ore e ore ma,niente,
non riuscirono a trovare Valentina e Milo era sempre più preoccupato. “Devi tornare a casa” disse ad un certo punto il signor Leoni “si
è fatto tardi e tuo padre ti starà cercando.”
“Oh, si sarà proprio in pena”pensò Milo, sprezzante. Tuttavia,sapeva che il signor Leoni aveva ragione, era giunto il momento di
tornare a casa. Salutò il suo accompagnatore e si diresse verso la villetta che da due giorni era diventata la sua casa. A Milo piaceva
dove stavano prima. Non che gli piacesse il piccolo appartamento che avevano a Milano, però era casa sua, la sua vera casa, era la
dove c'erano tutti i ricordi migliori della sua infanzia, i ricordi di quando sua madre era ancora in vita, prima che la malattia gliela
portasse via. Milo ricordò il giorno della morte di sua madre. Si ricordo di quando il dottore era uscito dalla sala operatoria e aveva
detto che avevano fatto il possibile ma che il paziente,purtroppo,non era sopravvissuto. Sua sorella aveva iniziato a piangere, suo
padre l'aveva abbracciata e le aveva detto “non ti preoccupare, andrà tutto bene vedrai, devi essere forte è questo che avrebbe
voluto la mamma.”
Perché papà non aveva abbracciato anche lui,perché non l'aveva consolato quando ne aveva bisogno. Milo non lo capiva bene,
sapeva solo che non l' aveva fatto e che adesso avrebbe rischiato di perdere per sempre anche sua sorella. Arrivò alla villetta a
tarda serata e, li trovò suo padre che lo aspettava a braccia conserte, “dove sei stato?”chiese con tono severo.
“A cercare Valentina” rispose Milo. Il padre di Milo era un uomo burbero e all'antica, pensava che l'uomo dovesse badare a tutta la
famiglia e, per questo non sopportava che Milo fosse di carattere così mite e controllato ma, soprattutto non sopportava che fosse
diverso. Non tollerava che fosse nato con qualcosa che lo rendesse non solo diverso dagli altri ma, anche, più debole. ”Ti avevo detto
di restare qui” disse sempre più arrabbiato “e comunque cosa pensavi di trovare da solo. Tu che non conosci nulla di queste acque.
Avresti solo potuto perderti.”
“Infatti non ero solo” pensò Milo, ma non lo disse perché sapeva che suo padre si sarebbe infuriato ancora di più. Milo mangiò un
pezzo di pane mentre suo padre parlava con i carabinieri, si lavò i denti e andò a dormire. Non riuscì subito a prendere sonno, aveva
troppi pensieri per la testa. Era preoccupato per sua sorella,non aveva mai dormito senza di lei, soprattutto considerando che lei era
rimasta fuori nel bosco e non poteva contattarlo in alcun modo. In più sentiva il letto duro come un sasso, si girò molte volte ma,
niente, non era un letto adatto a lui, non era il suo letto. “Basta!”pensò “devo dormire se domani voglio essere carico per andare a
cercare Valentina” e, con l'aiuto di chissà quale Santo,riuscì ad addormentarsi. Il giorno dopo Milo si svegliò,si lavò la faccia e si
vestì. Scese al piano di sotto e trovò un biglietto di suo padre con su scritto: “Resta a casa, io tornerò per pranzo”. Milo, ignorando del
tutto il biglietto, si mise la giacca ed uscì. Milo sapeva di non conoscere bene tutto il corso del fiume, così decise di andare a cercare
il signor Leoni. Prese la canoa e andò a cercarlo dove lo aveva incontrato il giorno prima e lì lo trovò. Stavolta,però,sulla piccola
barca a motore c'era anche un ragazzino dai capelli neri, gli occhi marroni e un aria da duro. Man mano che si avvicinava Milo poteva
vedere che il ragazzino doveva avere intorno alla sua età, anche se era molto alto rispetto a lui e sembrava anche più muscoloso.
“Hey!” disse Milo “sono qui.”- “Oh, Milo, sei tu. Hai trovato tua sorella?” chiese il signor Leoni- “purtroppo no, è per questo che sono
qui”. Il ragazzino che era insieme al signor Leoni chiese “chi è lui,papà?”- “Un ragazzo che ho incontrato ieri. Ha perso sua sorella
aiutiamolo a cercarla”. Il ragazzo annuì e si presentò: “Mi chiamo Lucas,piacere”. Partirono, Milo con la sua canoa e il signor Leoni e
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Notizie dal Vittorio
lucas sulla barca a motore, Leoni decise di andare ad ispezionare un ramo del fiume che era molto vicino a dove si era persa
Valentina. Lucas spiegò a Milo che era facile perdersi in quella parte di fiume perché essendo molto bassa si rischiava di rimanere
incagliati. Cercarono per molto tempo senza alcun risultato, finché ad un certo punto Milo vide un pezzetto della canoa di Valentina.
“Hey, Lucas guarda qua, ho trovato qualcosa”- “Hey, papà abbiamo trovato qualcosa.” Il signor Leoni si sporse e appena vide il
pezzetto di canoa sentenziò “La ragazza si deve essere inoltrata in questo lato di fiume non sapendo quanto fosse pericoloso e poi
deve essere andata a sbattere contro qualche scoglio, quindi qui attorno ci deve essere la canoa rotta.” Milo, il signor Leoni e Lucas
si inoltrarono verso il punto in cui doveva esserci la canoa. Milo si sentiva preoccupato e sollevato allo stesso tempo. Aveva paura
che sua sorella si fosse fatta male o che gli fosse successo di molto peggio. A questo pensiero accelerò. Arrivarono in un punto
circolare, circondato dagli alberi del bosco dove il corso del fiume si interrompeva. Lì la canoa c'era, anche se ormai era quasi tutta
distrutta, ma Valentina non si vedeva da nessuna parte. In preda alla disperazione Milo scese dalla canoa, con le lacrime agli occhi e
iniziò a gridare: “Valentina! Valentina dove sei, sono Milo!” . Allora Lucas, sceso anche lui dalla barca gli si avvicinò e gli disse
“tranquillo e probabile che sia scesa per cercare aiuto sulla terra ferma; forse è ferita”- “Grazie, davvero confortante” pensò Milo. Milo
si guardò un po' attorno in cerca di indizi e notò che sulla sponda c'erano delle tracce nel fango. “Penso che sia andata di là” disse
Milo. Lucas e il signor Leoni seguirono Milo. “Saresti un bravissimo poliziotto” disse Lucas che nel frattempo si era avvicinato a Milo,
“Io non penso proprio” rispose Milo “ Hai visto come cammino?”- “E che importa?” rispose Lucas “sei la persona più sveglia che io
conosca; magari non sei il più forte ma hai altre qualità.” Milo non l'aveva mai vista da quel punto di vista. Era vero, non era forte ma
quando si trattava di logica era molto bravo. E aveva anche scoperto che, quando c'era bisogno sapeva prendere l' iniziativa. Mentre
Milo e Lucas parlavano il signor Leoni urlò: “Eccola! L'ho trovata!”. In mezzo ai cespugli c'era una ragazzina dai capelli rossi e con le
lentiggini che assomigliava molto a Milo se non fosse per il fatto che era molto più pallida, sporca e che era quasi congelat a. Il signor
Leoni prese in braccio Valentina e la caricò sulla sua barca dove la avvolse in una coperta mentre Lucas e Milo salirono sulla canoa e
iniziarono a pagaire all'impazzata. Tornaronò alla villetta, che nel frattempo brulicava di carabinieri che cercavano sia Valentina che
Milo. Non appena il papà li vide gli corse incontro e li abbracciò entrambi. “ Dove sei stato? Cosa è successo e chi sono queste
persone?” Milo allora gli raccontò tutto quello che era successo e di come il signor Leoni e Lucas l'avessero aiutato. “Noi non
abbiamo fatto niente” disse il signor Leoni “ è tutto merito di Milo, è un ragazzo molto sveglio”. Il padre di Milo lo guardò e gli disse: “
mi sbagliavo sul tuo conto, non sei affatto un buono a nulla e quando credevo di aver perso anche te ero molto preoccupato, potrai
mai perdonarmi?” Milo annuì e suo padre lo abbracciò. L'abbraccio fu interrotto solo da un dottore che li chiamava. Valentina si era
svegliata.
L’angolo della poesia
Tema del mese: San Valentino
La festa di san Valentino ricorre annualmente il
14 Febbraio, ed è festeggiata in tutto il mondo,
è probabile che le sue origini affondino nel IV
secolo, per sostituire la festa pagana dei
Lupercalia, gli antichi riti pagani dedicati al dio
della fertilità Luperco: questi riti si celebravano
il 15 Febbraio e prevedevano festeggiamenti
sfrenati ed erano apertamente in contrasto con
la morale e con l’idea di amore dei cristiani.
Il Papa Gelasio I nel 496 d.C. decise di
spostare i festeggiamenti nel giorno
precedente, il giorno di san Valentino,
facendolo diventare in un certo modo il
protettore degli innamorati.
Tale tradizione fu poi diffusa dai
benedettini,primi custodi della basilica dedicata
al santo in Terni, attraverso i loro
monasteri,prima in Italia e quindi in Francia ed
in Inghilterra. Molte tradizioni legate al santo
sono riscontrabili nei paesi in cui lui è venerato
come patrono.
Valeria Russo
II A
Micaela Brancato (II B)
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Altre poesie
Giusy Grasso (IIB)
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Notizie dal Vittorio
L’angolo dello sport
Intervista al prof. Salvo Vecchio
G=Dov'è nato?
P=Sono nato a Lentini,vivo a Lentini,sono felicemente sposato da 14 anni e ho due splendidi bambini maschi, Francesco e
Federico,rispettivamente di anni 11 e 8.
G=Dove ha studiato?
P=La scuola elementare alla Vittorio Veneto, la media alla Guglielmo Marconi, subito dopo la licenza media mi sono iscritto in un
istituto tecnico, la "Ragioneria", qui a Lentini.
G=Dove ha concluso gli studi?
P=Subito dopo il diploma mi sono iscritto all'Istituto Superiore di Educazione Fisica di Palermo dove ho acquisito il diploma
universitario ISEF.
G=In quante e quali scuole ha insegnato?
P=Ho iniziato ad insegnare nell'anno scolastico 2002-2003, girovagando in diversi istituti della provincia di Siracusa.Un anno ho
anche insegnato in provincia di Como,a Cantù.
G=Perché ha scelto di fare questo lavoro?
P=Perché mi è sempre piaciuto, fin da quando frequentavo le scuole medie il mio sogno era quello diventare un insegnante di
educazione fisica.
G=Cosa le piace del suo lavoro?
P=Mi piace stare a stretto contatto con i ragazzi perché mi da la possibilità di trasmettere alle future generazioni il mio sapere e
contribuire alla loro educazione e alla loro crescita in quanto persone.
G=Ha fatto altri lavori prima dell'insegnante?
P=Si,prima ho lavorato nelle palestre,come istruttore e personal trainer,come istruttore di nuoto all'interno di piscine ed ho fatto anche
il bagnino in spiaggia.
G=I suoi hobby?
P=I miei hobby sono lo sport, la politica e l'informatica.
G=Ha praticato mai degli sport?
P=Si, da ragazzo ho praticato il ciclismo in forma agonistica, ottenendo risultati pittosto lusinghieri in campo nazionale, partecipando
a diverse importanti manifestazioni di rilievo.
Anna Liberto e Giorgia Parasiliti (II B)
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Il nuoto
Il nuoto è l’attività motoria che permette il
galleggiamento del proprio corpo e il
moto del proprio corpo nell’ acqua. Oltre
ad essere uno sport olimpico è un’ attività
ricreativa che coinvolge tutti i muscoli del
nostro corpo .La storia del nuoto risale a
oltre 7.000 anni fa quindi è uno sport
molto antico. I nuoto favorisce la salute e
il benessere della persona e anche si
occupa di far dimagrire.
Gli scopi del nuoto sono molto vari tra cui
lo svago, il soccorso , l’esercizio fisico e
la ginnastica prenatatoria.
Lo svago è il motivo più comune per
nuotare ,ed infatti molti stili del nuoto
sono adatti ha questo scopo.
Il soccorso viene usato molto nel nuoto
per soccorrere le persone in caso di aiuto
L’ esercizio fisico del nuoto è molto
importante perché allontana lo stress .
Viene
frequentemente
usato
per
riabilitazioni per i disabili. Gli ortopedici lo
consigliano perché fa molto bene alla
schiena.
La ginnastica prenatatoria è un attività
motoria propedeutica del nuoto, è una
buona ed equilibrata ginnastica ,
consente all’ organismo di alimentare le
funzionalità dei sistemi organici centrali
e di preparare adeguatamente le
strutture muscolari.
Il nuoto quindi è molto salutare per il
nostro organismo, però in piscina si
possono prendere dei virus , come i
funghi , cioè dei batteri che si attaccano
alla pelle e si devono curare con appositi
farmaci.
Il nuoto ha anche degli stili tra cui:
farfalla, dorso , rana e stile libero.
Farfalla: richiede molto sforzo fisico
infatti è difficile.
Dorso: è molto facile perché si nuota con
il viso rivolto verso l’ alto.
Rana:come la farfalla richiede molto
sforzo, ed è uno stile molto complesso.
Stile Libero: è un classico del nuoto con
una difficoltà media. Di solito il nuotatore
rompe la superficie dell’ acqua facendo
delle bracciate.
Il nuoto quindi è uno sport molto
completo.
Giusy Di Giorgio (II B)
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Notizie dal Vittorio
Il progetto BES Input-output
Work in progress
Il progetto BES Input-Output è un attività di laboratorio creativo, coordinato dalla prof.ssa Laura Odierna in collaborazione con i prof.
Marinella Vacanti e Salvatore Vecchio.