VEN13
SARTEA
::: VICENZA :::
VEN 20
ROCKCAFE’
::: TREVISO :::
DJ D
VISION)
(fm Sound &
presents
BACK TO
BLACK
ACK
L
B
L
U
O
S
F
O
THE BEST ROM ‘60/’70
FUNK F
Vuoi organizzare questa serata nel tuo locale? Chiama 349.1970263
EDITORIALE 1.0
di DANIELE P. (The Editor)
DEDICATO ...
Probabilmente a molti di voi
non dirà nulla il nome:
Giuseppe Gatì. Non era un
tronista, non un partecipante
del Grande Fratello, non
cantava ad Xfactor e neppure
sognava di ballare al
programma Amici.
Era un ragazzo normalissimo
di quelli che quando li vedi
manco ti giri per quanto fosse
“uno dei tanti”. Ma “uno dei
tanti” lui non lo era.
Il suo nome era Giuseppe Gatì.
Era, e ancora di più oggi è,
l’esempio che ognuno di noi
dovrebbe essere. L’esempio di
un semplice ragazzo che aveva
fatto una scelta: quella di
voler difendere la propria
terra, dai continui insulti dei
politicanti corrotti di turno,
difenderla dal putrido olezzo
che si propaga per colpa dei
mafiosi di paese e dei boss di
città. Il suo coraggio dovrebbe
essere da esempio per molti
di noi italiani che abbiamo
voglia di cambiare le cose non
soltanto in Sicilia ma in tutto
il Paese. Io, come molti altri,
che si informano tramite
internet, ti ho conosciuto
“gustandomi” la visione di
questo famoso video… non
sapevo chi tu fossi, nè di cosa
ti stessi occupando, ma da
quei cinque minuti ho pensato
subito che saresti divenuto un
eroe dei nostri tempi. Un
ragazzo che ha avuto il
coraggio di opporsi alla
manifesta arroganza di questi
professionisti della politica che
nascondono dietro apparenti
opere di bene il loro unico scopo
di vita, “il potere”. Il potere ad
ogni costo, al costo del lavoro
degli altri, dei sacrifici degli altri,
della vita degli altri. Ma tu con
ammirevole coraggio ti sei
distinto dagli “altri” facendo da
portavoce, ma soprattutto da
esempio per chi ha ancora viva
la speranza di un domani
diverso…. e sono certo che il tuo
non rimarrà un gesto isolato...
Tutto il pensiero di Giuseppe è
racchiuso in uno slogan, che
ancora oggi si può leggere sul
suo blog e nella pagina su
Facebook a lui dedicata:
“QUESTA E’ LA MIA TERRA ED IO
LA MIA TERRA LA DIFENDO!”.
Difendere la sua terra dalle
aggressioni mafiose, dagli
amministratori corrotti non e’
solo uno splendido slogan, e’ un
modello di vita che ogni persona
dovrebbe adottare soprattutto di
questi tempi dove l’arroganza
politica è arrivata ai massimi
livelli. Lo scandire di uno slogan
ha avuto la conseguenza di
essere stato sequestrato per 5
ore e piantonato dai Vigili. Tu
rinchiuso e gli “onesti” fuori ad
auto-celebrarsi. Questo è quello
che gridava a squarcia gola
Giuseppe in quella biblioteca:
“VIVA CASELLI VIVA IL POOL
ANTIMAFIA, VIA I PREGIUDICATI
DALLE ISTITUZIONI”
Sabato 31 Gennaio, solo un mese
dopo i suoi quindici minuti di
gloria, Giuseppe è stato trovato
Non mi credo un eroe, mi credo una persona
con una normalissima voglia di legalita'
e giustizia, forse troppo per vivere qui... .
morto; era andato a prendere il
latte da un vicino. Ha afferrato il
rubinetto di metallo della vasca
refrigerata per aprirlo, ma
nell’impianto c’era un filo
scoperto; è morto fulminato.
Molto spesso le morti in Sicilia
non sono affatto casuali ...
Peppino Impastato docet. I suoi
amici appresa la tragica notizia
lo ricordano così: “Voleva
difendere la sua terra, non
voleva abbandonarla, era rimasto
a Campobello di Licata, un
paesino nella provincia di
Agrigento che offre poco e dal
quale è facile scappare.... Aveva
fatto di tutto per coinvolgere i
dormienti giovani Campobellesi,
affinchè si ribellassero contro
questa società sporca e
meschina. Era troppo pulito per
vivere in mezzo a questo fetore
e a questo schifo...”
Tra i tanti messaggi lasciati sul
suo blog dopo l’annuncio della
sua morte da amici e non ho
scelto questo: “Caro Giuseppe,
io non riesco a trovare parole
adeguate ad esprimere la
rabbia e il dolore per la tua
scomparsa….. vorrei possedere
il tuo coraggio, la tua forza, la
tua limpida onestà e poter
gridare anch´io a squarciagola
VIVA CASELLI,VIVA IL POOL
ANTIMAFIA, VIVA GIUSEPPE
GATÍ….”. Nella speranza che
ognuno di noi un giorno si
trasformi in Giuseppe Gatì!
IL BLOG di giuseppe
www.lamiaterra
ladifendo.it
IL VIDEO di
giuseppevssgarbi
http://www.youtube.com/
watch?v=zsKXXgftFGY
PRIMA
di A. L. G. (Censored Name for Privacy)
DOPO
Antonio era gay
(variazioni sul tema)
Ebbene sì, come ha dichiarato il nostro idolo Frank
Sacconi (prima di abbassare la leva e urlare al mondo
“è viva!!!!”), è finalmente terminato il nichilismo del
'68. Quindi basta con l'egemonia culturale
sinistroide! E' tempo di riscrivere la storia della
musica, ridimensionando il ruolo di alcuni
sopravvalutati compagni strimpellatori come
S&V INFO POINT:
Info Commerciali: 349.1970263
Web
www.soundandvision.it
Email
[email protected]
Myspace
myspace.com/soundandvisionzine
Facebook
Cercateci tra i gruppi!
Francesco Guccini o Fabrizio De Andrè, e rivalutando
alcune grandi figure messe in ombra dal regime
comunista-culattone: il Maestro Apicella, Franco
Califano e i fratelli Bella (Gianni, Marcella ed Erika).
Pertanto giubiliamo per il secondo posto a San
Remo raggiunto da Povia, che ha messo finalmente
in chiaro come la frociaggine sia una malattia che si
eredita da babbi alcolizzati e madri stracciamaroni.
Per dimostrarvelo, vogliamo parlare di Antonio L. G. –
il cognome è puntato per privacy – da Bassano d. G.
che, fino all'altro ieri, si faceva spingere botti di
notevole portata fino al duodeno, ed oggi, o Luce, è
guarito!!!!!
Antonio era gay, ora è morto.
Antonio era gay, poi ha ascoltato Povia e ha
scoperto che la fica rende sereni ed equilibrati
(quando te la calano).
Antonio era gay, pure i violentatori di Guidonia
lo erano, ma poi hanno ascoltato Povia.
Antonio era gay, ora, all'uscita degli asili,
molesta esclusivamente bambine.
Antonio era ricchione, poi è diventato uno
stilista di fama, ha cominciato a votare per
Berlusconi ed ora è gay.
Antonio era gay, poi ha avuto un problema di
emorroidi, peccato…
Antonio era gay, poi ha risolto i suoi problemi
edipici trombandosi sua madre.
Antonio era gay, ora non riesce a fare a meno
dell'elettroshock...mmmmh…
Antonio era gay, adesso è prete.
Antonio era gay, poi il servizio militare è finito.
Antonio era etero, adesso vuole trombarsi
Povia.
Rocco Tony
Anno 5 - N° 61 - Marzo 2009
Aut. Trib. Bassano d. G. N° 8/03 del 3.09.2003
Direttore Responsabile: Stefano Rossi - Editore: Daniele Pensavalle
Grafica di DJD - Cover : Andrea Blitz Studio (VR) - IconCover: Osvaldo Casanova Officine Vanilla
Redazione: S. Rossi (VI) - Ilaria Rebecchi (VI) - L. Lago (VI) - A. Lo Giudice (VI) -Dunia (VI) - F. Nicolli (VI)
A. Battista (Glasgow) - Gustave (VI) - MrCury (VI) - D. Bedin aka DjDax (VI) - L. Sartor (TV)
EDITORIALE 1.1
CHIEDERE IL PERMESSO...
PRIMA DI CREARE UNA CENTRALE
L'Italia avrà le sue belle centrali nucleari, secondo l'accordo firmato
proprio in queste settimane con il governo francese. L'accoppiata
incente Berlusconi/Sarkozy si è accordata e scambiata salamelecchi.
Ma forse si sono dimenticati di chiedere il permesso a qualcuno, il
primo soprattutto: al suo “datore di lavoro”, il Popolo Italiano (sì, con le
maiuscole...) che gli avrà anche dato la maggioranza per governare,
ma per decidere di piccole cose del genere magari andrebbe anche
consultato, visto che una ventina d'anni fa aveva detto “no al
nucleare” e non ci risulta che nulla sia cambiato nel frattempo. Il
ministro Scajola sta preparando un disegno di legge. Benissimo, ma
veda anche di ricordarsi che, al momento, in Italia non è legittimo
produrre energia dal nucleare. Quasi più sconcertante il commento
dei vertici di Enel, che assieme a Edf creerà queste centrali. Prima
dichiarazione: «Le centrali di oggi sono sicure; i siti di stoccaggio
sotterranei delle scorie sono sicuri per decine e decine di anni».
Saranno anche sicure oggi le centrali, ma non passa giorno che non si
sappia di qualche allarme, più o meno tenuto segreto... E poi la prima
dovrebbe partire nel 2020, quando la tecnologia odierna sarà
diventata obsoleta. I siti sotterranei sono sicuri per decine di anni: ma
hanno idea del tempo di decadimento delle scorie radioattive?
Centinaia, migliaia di anni. Produrranno schifezze sperando che un
domani qualcuno risolva loro il problema... Seconda dichiarazione
ancor più nazional-popolare: «oggi come oggi si fanno
tranquillamente radiografie, mentre un secolo fa... I siti delle centrali
non saranno nulla di più». E perché allora i medici si piazzano dietro
spessi pannelli di piombo? Il paziente fa una radiografia ogni tanto,
ma essere esposti tutti i santi giorni... Come al solito siamo
all'avanguardia. Barack Obama sta spingendo le energie rinnovabili, la
Germania dismettendo le centrali nucleari, addirittura il mondo arabo
del petrolio sta investendo nel solare e simili, perché sanno che il
petrolio finirà e non vogliono contaminarsi con schifezze radioattive.
Pensiamo un po' di più al momento di firmare un contratto...
Stefano Rossi
MUSIC
RECENSIONI a cura di DjD
Vicenza
FRANZ FERDINAND
Tonight
www.franzferdinand.co.uk
8
I padroni assoluti dell’art rock ci deliziano con un terzo album dalle
pieghe vintage e dal trademark inconfondibile. E, per favore, spegnete
la luce. Dite quel che volete, ma i ragazzi sanno come confezionare un
album che sia al medesimo tempo facile e difficile, immediato e
strutturato, coinvolgente e con un sostrato di riferimenti reinterpretati
ad arte. A partire dalla copertina, che non è mai un bonus extra ma
biglietto da visita propedeutico a quel che seguirà; qui uno scatto b/n
che rievoca le foto di cronaca nera newyorkese degli anni ’40-’50 di
Arthur Fellig (aka Weegee): sembra esso stesso urlare “Tonight: Franz
Ferdinand”. La tecnica di eclissarsi per 3 anni lasciando che
l’autodistruzione inghiottisse le infinite fiorescenze avventatamente
spacciate per next big thing ha funzionato, alimentando l’attesa, le
aspettative e la fame di originalità; e il risultato è qui, con tutti gli
ingredienti per “arrivare”: orecchiabilità, ritmo, innovazione, riferimenti e
un marchio di fabbrica FF inconfondibile. La chiave di interpretazione e
fruizione di “Tonight: Franz Ferdinand” è il buio. Questo è un disco
oscuro, uno di quelli che a detta dei ragazzi si ascolta in solitaria in
stanza mentre ci si prepara alla serata di flirt e batticuore o che serve
da chill out a serata finita, tornando a casa, mentre si vuole prolungare
quella scossa di adrenalina sotto pelle. Al buio i Franz hanno provato le
nuove canzoni, in un appartamento semifatiscente diventato poi studio;
al buio il suono rende al massimo, con gli effetti Doppler che si
rincorrono (What She Came For), i sintetizzatori figli di Giorgio Moroder
(Live Alone e Twilight Omens) e gli strascicati psichedelici (Lucid
Dreams) e quella filastrocca neogotica che è Ulysses; e poi la
sperimentazione: le ossa umane che picchiettano maliziose in No You
Girls, un microfono unico per Send Him Away, corde SuperSlinky per le
chitarre dei Franz. Ovunque serpeggia un sapore vintage supportato
dall’uso di sintetizzatori d’annata, e la sensazione che quello che sa di
già sentito non sia poi così prevedibile. La produzione di Don Carey, già
al lavoro con Hot Chip, CSS, Kylie e Lily Allen, ha dato quel tocco
ballabile che con Brian Higgins si era risolto in un nulla di fatto. Uno dei
meriti dei Franz Ferdinand è quello di non impantanarsi nel terreno del
sociale; cosa sognano le persone? L’amore. E cosa si aspettano da un
album? Che gli si incolli in testa, che possano ballarne e cantarne ogni
nota, e in questo “Tonight: Franz Ferdinand” non delude. Se davvero si
sentivano inariditi dall’aver dato troppo, i 4 Ulisse di Glasgow hanno
ritrovato la strada vecchia con qualche deviazione nuova: I found a new
way, con un certo gusto epico ed ambizioso a diventare il punto di
riferimento assoluto per il dancefloor glam.
::: VEN 27 MARZO :::
ROCK ICONS
ALL THE BEST
ROCK MUSIC
MARZO
IN
LOUNGE
E
F
F
A
C
ROKK
1991
et since
the best dj s
ven6 K
ing P. (
reggae-d
anceha
sab7 E
ll)
xcuse
me (fu
t
u
r
e punk
ven13
)
fat gro
ove (e
lectro
de lux)
sab14 D
j Yani
(retros
copia)
KAF
ROK
.
W
WW
soul)
(funk &
k
c
la
B
t)
Back to
ven20
reakbea
man (b
e
l
u
o
S
rankye
punk)
sab21 F
(future
e
m
e
Excus
ado
ven27
Dj Base
y
b
t
a
Afrobe
sab28
OM
FE.C
Zweibar
Open Again 3 FEBBRAIO 09
Via Ponte Pagnano Asolo Tel
0423 952761
Rokkaffe
Strada dei Colli 2
Castelcucco (TV)
EXCLUSIVE
Intervista + Rece di Ilaria Rebecchi
disastrosa, un ritorno ad una
collettività nuova. Forse la via di
Fnac - Verona - 11 Febbraio 2009 fuga
potrebbe essere solo nella
VOGLIO ESSERE
UNO DEI MINISTRI!
Io voglio essere un Ministro, perché questi tre milanesi con le
casacche napoleoniche (Davide Autelitano - basso e voce,
Federico Dragogna - chitarra e Michele Esposito - batteria) la
sanno lunga e si arrovellano per mettere in musica la realtà
di una generazione tanto disillusa quanto brillante, con una
p a r t i c o l a re at t e n z i o n e s o c i a l e e p o l i t i c a …
S&V: “Tempi Bui" e "I Soldi Sono
Finiti". Come vi siete evoluti da
un album all'altro? F: Abbiamo
avuto la possibilità di arrivare a
più gente con il novello "Tempi
Bui", facendo canzoni molto più
pesanti nei testi, veicolate
attraverso melodie più fruibili.
Inoltre l'idea garage-rock è qui
nata dalla necessità
comunicativa del nostro
momento storico, attraverso
però una forte produzione. Un
d i s c o d eve e s s e re b e n
confezionato per trasmettere,
sia nelle liriche che nella tecnica.
S&V: Nell'album ci sono
intermezzi musicali popolari che
fanno da contraltare alle
canzoni... M: Gli intermezzi
musicali sono in griko,
napoletano ed altri dialetti del
Sud Italia. Sono momenti
musicali composti da noi o canti
popolari ri-arrangiati sulla
melodia, una sfida nata
casualmente e per la necessità
di spezzare la tensione
dell'attualità di alcune canzoni,
spesso rabbiose, con la
tradizione passata. S&V:
A p p ro c c i o gi o rn a l i s t i c o,
denuncia e la rabbia: viviamo in
tempi bui senza via di fuga,
dunque? F: C'è un grande punto
di domanda, e nell'album non ci
sono soluzioni, se non, in alcune
canzoni, soluzioni violente, o
meglio la soluzione stessa è la
violenza, tranne in "E Se Poi Si
Spegne Tutto", che finisce
auspicandosi dopo una fine
socialità e non nell'individualità.
E' la nostra quotidianità che
passa sui giornali a vivere nei
nostri discorsi. S&V: Vicenza
(La Voglio Anche Io Una Base A)
é la prima canzone che si
occupa dell'affair base USA a
Vicenza... F: Non siamo antiamericani in assoluto, semmai
contrari all'espressione politica
che ci coinvolge, e nella canzone
lo diciamo palesemente ("...
dovevo affondarle la Nina, la
Pinta e la Santa Maria...").
Ritrovarci delle basi in Italia è a
parer nostro anacronistico,
perché la politica di pace
militarizzata ad oggi è antistorica, ed è fondamentale per
noi discuterne e fare barricate.
La canzone parte da questo
spunto di attualità italiana, per
riflettere su come noi tutti
riceviamo ed assimiliamo
l'americanità, fatta di cose
comuni e politica, oltre che di
cinema e quotidianità. A Milano
non ci sono parcheggi e
paradossalmente proliferano i
Suv, perché è una certa forma
socio-culturale che ci ha
coinvolti tutti ad imporlo, ormai
naturalmente. S&V: E Milano
invece sta morendo a livello
sociale e culturale... F: Milano è
soggetta ad un piano che la vede
trasformata in un grande
d o rm i t o ri o, s u m o d e l l o
Asburgico, fatto di aperitivi sopiti
e mostre nascoste. I centri
sociali e i locali culturali stanno
chiudendo, e quelli che all'epoca
li aprirono adesso non hanno più
voglia ed età per lottare. La
domanda è se rimanere per
cambiarla o scappare per
evitarla.
"Tempi Bui"
Ministri
Universal
voto: 8/9
Web: www.myspace.com/ministri
Te m p i bu i : d i s i l l u s i o n e e d
immobilismo distruttivo. I Ministri
conoscono e trasportano tutta la
passione sociale nella loro musica,
che con il nuovo album prende forma
attraverso complesse soluzioni rock e
testi ermeticamente amari. Attenti
osservatori della collettività e figli di
una quotidianità deludente, i Ministri
danno voce alla rabbia della loro
generazione con canzoni fruibili, dalla
title-track radiofonica alla successiva
Bevo, manifesto della gioventù
moderna ipnotizzata dall'alcool. Poi
La Faccia Di Briatore che dipinge la
superficialità contemporanea dei falsi
miti, e La Casa Brucia, distorta in
liriche d'avanguardia. Diritto Al Tetto
è il post-punk della realtà sociale
senza certezze e Berlino 3 spicca per
la precisione narrativa della ricerca
disperata di un riscatto personale
dalla quotidianità tetra. E Poi Si
Spegne Tutto è la lieve speranza nella
collettività e Vicenza (La Voglio
Anche Io Una Base A) tra rime e
spunti d'un America di luoghi comuni,
palesa una denuncia dimenticata dai
più. Poi la Ballata Del Lavoro Interinale
che esalta i Ministri a band
giornalistica del più comune
problema italiano. Eccellenza per "Il
Bel Canto" e "Il Futuro E' Una
Trappola". La prima esplode nel
panico di identità cancellate dietro a
decisioni altrui "ed è come se non
avessi mai deciso niente", con spiragli
di luce sopiti, mentre la seconda é
l'antitesi garage-post-punk dello
stesso punk d'origine, perché un
tempo si lottava contro qualcosa, e
ora la ribellione è rabbia disillusa,
come se il peggio dovesse ancora
arrivare. Ad impreziosire il tutto ci
sono intermezzi sonori in dialetti
antichi dal pathos spiazzante.
Viviamo in tempi bui ma i Ministri ci
mostrano la luce. Lode!
HARDCORE
Il GRANDE UOMO RICCIOLUTO
NEWS
CAPAREZZA - Zion Club - 14 Febbraio '09
EXCLUSIVE
A cura di Ilaria Rebecchi e Foto di Ambra
SABOTAGE BAR
14 MARZO 2009
photo by Ambra
Ho sempre pensato che
Caparezza (all'anagrafe Michele
Salvemini) fosse un genio, per
quel talento raro nella capacità
d i re n d e re b a l l ab i l i e d
orecchiabili i testi più ermetici e
socialmente costruttivi, tra
denunce di vite quotidiane
degradanti e ritmi goderecci. Se
con i precedenti ska-reggae-rap
album, “Verità Supposte” e
“Habemus Capa”, l'altissimo
uomo pugliese dalla chioma
ricciuta e corvina e dallo
sguardo mefistofelico e
genialoide, aveva profuso lezioni
di musicalità ed era entrato nelle
menti persino della gente meno
artisticamente curiosa,
attraverso ritornelli rimati e inni
generazionali travestiti da
canzonette semplici, è con il
concept-album sul '68 datato
2008, “Le Dimensioni Del Mio
photo by Ambra
Caos”, che Caparezza esprime la
propria creatività al meglio, tra
tematiche ambientate 40 anni
orsono ad oggi attuali e cori
c o i nvo l ge n t i . L ive ? U n o
spettacolo vero e proprio. Uno
show che coinvolge l'intera band
del Capa nazionale, a cominciare
da Diegone (frontman dei
torinesi Medusa), suo alter-ego
on stage. Così con la semplicità
del non-effetto speciale, e le
creative scenografie fatte in casa
di videogiochi, (Ulisse, Mago di
Oz, cani-polizziotto e alieni)
ecco che il teatro popolare sale
s u l p a l c o ( c o m e aveva
profetizzato David Bowie),
diventando l'assioma vincente
del meta-teatro nell'imitazione
continua della parodia della vita
rappresentata, musicata e
rappata. Una genialata nella sua
semplicità, al punto che, unita
photo by Ambra
alla potenza sonora che il nostro
Eroe e la sua band plasmano,
fondendo sonorità rock all'hiphop nostrano senza perdere un
gusto melodico penetrante,
come se la musica stessa
facesse da compagna e veicolo
di quei testi così pensanti, per
mitigarli apparentemente,
m e n t re n e l l ' e s s e n z a i l
pacchetto confezionato risulta
orecchiabile e coinvolgente
proprio nella diffusione del
verbo. In chiusura, al coro
“spacca la chitarra”, la parodia
d'un Jimi Hendrix + Slash
proiettati nel futuro. Trucchi,
gi o c h i , t rave s t i m e n t i ,
fanciullezza per un pubblico
trasversale in età e cultura, per
un terremoto di luoghi comuni di
un'Italia noiosa, tritati dal
grande alieno dalla testa riccia.
Io amo Caparezza!
Arrivano in Italia due delle band più
interessanti nel panorama hardcore
d'oltreoceano, Grave Maker e Battle. I
canadesi Grave Maker, nati un paio di
anni orsono, dopo i recenti live al
fianco di band del calibro di
Comeback Kid, Bane, Ruiner, Life
Long Tragedy e Hour The Wolf, e
grazie all'esplosione sonora di brani
come Wreckage e Confort In
Concrete che ne accresce li hanno
fatti conoscere al pubblico di
intenditori, sono di recente usciti
con l'album “Bury Me At The Sea”, un
concentrato adrenalinico si sonorità
hardcore spiazzanti e pestanti.
Battle, invece, è sinonimo di acidità
graffiante di un moderno punk-hc,
che si manifesta in rabbiosi assalti
sonori che non disdegnano una
fruibilità impensabile, tra influenze
hardcore '80s e '90s, calamitate
attraverso filtri contemporanei e
godibili. L'ultimo album, “In
Remission” ne è il manifesto sonoro,
tra cadenze aspre e momenti
chiodati. Le band, impegnate in un
lungo tour europeo, saranno a Rimini
il prossimo 13 Marzo e il giorno
successivo al Sabotage Bar di
Vicenza, per una serata di graffi
emozionali e martellanti ritmiche
d'assalto.
Web:
GRAVE MAKER:
www.myspace.com/gravemaker
BATTLE :
w w w. my s p a c e. c o m / b a t t l e
MUSIC
A cura di Matteo Visentin
DANCE NEVER DIES
Sono passati 10 anni da quando
ho solcato per la prima volta il
palcoscenico di un club
u n d e rgro u n d i n Ve n e t o.
All'epoca la nostra regione
p o t eva c o n t a re s u d u e
situazioni particolarmente
importanti in Italia e non solo.
Mi ero interessato fin dai 15
anni d'età a quello che
succedeva nel panorama dance
nostrano, collezionando flyers
che trovavo in giro per la mia
città, esplorando le prime
pagine web dei locali, leggendo
le impressioni nei vari forum in
rete. Mi appassionava tutto
questo, mi sentivo diverso dalla
massa e soprattutto riuscivo a
far conciliare il mio animo rock
con un forte interesse per la
scena alternativa
“danzereccia”, considerando
molto più “rock” chi andava
(sottolineo andava) a ballare in
una discoteca delle colline
Veronesi piuttosto che certa
gente che decantava di
c o n o s c e re v i t a , m o r t e e
miracoli di Slash ma che poi
ripudiava i concerti per
chiudersi in una delle nostre
nu m e ro s e d i s c o t e c h e
modaiole dove se non porti la
camicia non entri. Ho sempre
avuto un animo “dance” e non
mi vergogno a dirlo,un animo
da non confondere con quello
di chi balla qualsiasi cosa gli si
metta sotto le orecchie. Proprio
questo animo mi portò a
solcare le porte di quella che
all'epoca era forse tra le prime
vere situazioni uderground
n e l l a p e n i s o l a ,
fortunatamente era pure
vicina alla mia città così non
dovetti inventare a mia madre
chissà quale cazzata per
coprire la mia piccola “fuga”
del sabato. Rimasi veramente
colpito da quello che vidi,
dall'aria che si respirava dentro
il locale,dalla gente che lo
frequentava: sembrava di
essere in una fiaba( e giuro che
non avevo assunto alcun tipo di
sostanza...), vedevo gente
c o n c i at a n e i m o d i p i ù
assurdi,persone veramente
stravaganti ma anche gente
assolutamente normale.Tutti
aveva n o u n p u n t o i n
comune,anzi due: erano
totalmente tranquilli, sereni,
o s e re i d i re e d u c a t i e
soprattutto ERANO PERSONE
ADULTE. Se per qualche strano
caso io fossi andato
involontariamente addosso a
qualcuno, sono sicuro che ci
saremmo stretti la
mano(come ho visto fare più di
una volta), evitando quelle
stupide risse che sono
all'ordine del giorno da qualche
anno nei nostri clubs. Club,
appunto... sembrava proprio di
essere in un club londinese o
,perchè no, di Berlino, si
respirava un'aria magica che ti
avvolgeva e ti conduceva alle
prime luci dell'alba senza che
te ne accorgessi e, cosa che mi
colpì particolarmente, tutti
sapevano chi stava
suonando,tutti sapevano
dov'erano,tutti ascoltavano chi
avevano davanti in consolle.
Sono passati dieci anni e
sembra ne siano passati cento,
lo standard della gente che
partecipa a serate elettroniche
è notevolmente peggiorato e
questo va a discapito di tutte
quelle persone che vorrebbero
godersi un dj set o magari un
live set in tutta tranquillità. I
clubs (non tutti,sia chiaro) sono
diventati delle arene dove
scontrarsi con chi per sbaglio
osa sfiorare il tuo sguardo o
accidentalmente versa un
cocktail addosso alla tua nuova
camicetta. Purtroppo questa
moda,in gran parte tipica della
nostra nazione, ci fa fare figure
che chiamare ridicole è davvero
poco....viene organizzato un
f e s t i va l a l l ' a n n o m o l t o
i m p o r t a n t e, n e l l a n o s t ra
capitale, e sento parlare di
stupri, scippi, risse ad ogni
angolo. In Germania,tanto per
fare un esempio, di feste così ne
organizzano una ogni due mesi
e se c'è notizia di qualche
scazzottata è già tanto. Dove
andremo a finire? Onore
comunque a chi si sbatte per far
c o n o s c e re i l f e n o m e n o
elettronico sotto un altro
aspetto (e in Veneto,per
fortuna,la gente non manca),
sotto un'altra luce,sotto il
segno di quello che è: MUSICA.
DAEDELUS
THE LONG LOST
Bar Borsa - 11 Marzo 2009
Grande ritorno vicentino
dell'artista statunitense.
Daedelus, i cui live mescolano
l'esperienza sonora ad una
strumentazione innovativa,
sprigionando elettronica
d'autore miscelata al
campionamento di hip-hop in
particolare, sarà al Bar Borsa a
Marzo per una serata all'insegna
della performance elettronica
live e delle calde atmosfere
sonore. Da non perdere!
SIMPLY THE BEST
OGNI FINE SETTIMANA DJ SET
ORGANIZZAZIONE CENE E COMPLEANNI SU PRENOTAZIONE TEL 0444.834856
VIA GARIBALDI 26 - LONIGO (VI)
MUSIC
Intervista di C. Fantinato e T. Fiorese
FEEL THE ENERGY
POTERE AGLI ELETTRODOMESTICI
Photo by Sound & Vision
La maggior parte delle volte che assisti ad un concerto non ti passa
per la mente che la “star”che ammiri e ascolti esterrefatto dalla
platea abbia magari appena cenato con un misero toast e che, pur
di esibirsi, sia costretto a ingoiare una tachipirina per sostenere due
ore di concerto con l'influenza in corpo. Tu lo vedi semplicemente
davanti a te che muove la lingua ad una velocità sconosciuta e non
sbaglia neanche una parola, non una sillaba, nemmeno una…
Francesco lo incontriamo nel
pomeriggio, appena giunto al
New Age di Roncade (TV). Ci
stringe la mano come l'amico
che ti presentano al bar e gli si
illuminano gli occhi per il regalo
inaspettato (na bozza de
graspa); infine si accomoda sul
divanetto del camerino del
locale dove, dopo poche ore, ci
impatterà con le sue liriche
inesorabilmente attuali. Frankie
Hi Nrg Mc è conosciuto ai più
come un paio di occhiali con
montatura nera e spessa che
canticchia “Quelli che
benpensano” e nient'altro. “E ti
par poco, c'è gente che è
conosciuta solo per il suo culo! Io
almeno ne ho due di motivi per i
quali essere ricordato”. Questa è
la prima delle risposte di Frankie
durante l'intima conferenza
stampa. Poi tocca a noi. Non
vogliamo porgli le classiche
questioni musicali del tipo “Ma
tu hai cominciato la carriera
ascoltando hip hop americano?”
oppure “Ma nella tua musica ci
sono varie influenze...”.
Spieghiamo invece il motivo che
ci ha spinto verso di lui, ovvero
l'organizzazione di una serata
presso il Color Cafè di Bassano
del Grappa, in occasione della
giornata di sensibilizzazione sul
risparmio energetico “M'illumino
di meno”, promossa dal
p ro gra m m a ra d i o f o n i c o
Caterpillar, in onda su Radio2.
Chiarito, quindi, che a noi in
questo momento interessa
sapere come può c'entrare un
impianto a basso consumo con
un cantante hip-hop gli
domandiamo: BETMAX: “E' vero
che tu lo usi nei tuoi concerti?”
FRANKIE HI NRG MC: “E' capitato
in un paio di occasioni.
Purtroppo non li posso usare
sempre perché costa molto di
più utilizzare un impianto a
basso consumo rispetto a quello
che risparmi, oggi. C'è da dire
che le esperienze che ho fatto
con dei generatori ad idrogeno,
tanto ad Arezzo Wave quanto
all'MTV Day, dove la consolle del
mio dj di allora è stata
alimentata in questo modo,
hanno dimostrato che è
possibile, che è una via
percorribile. E' chiaramente
necessario che la tecnologia e
che le applicazioni si diffondano
il più possibile per abbatterne i
costi”. Frankie Hi Nrg Mc è stato
infatti il testimonial di questa
campagna, concretizzatasi il 13
febbraio scorso. Per la ricorrenza
Frankie ha inciso anche il
cosiddetto inno, un pezzo in
difesa degli elettrodomestici,
che non hanno altra colpa se non
quella di essere stati progettati
in modo poco incline al risparmio
Photo by Sound & Vision
telecomando, scettro esecrando,
ora accelerando, ora rallentando.
E' lui che ci comanda in questa
sarabanda d'opinioni, di fantocci:
basta scegliere la banda...UHF,
VHF, occasioni di beffe ce ne sono
a bizzeffe: basta! Ribellarsi è un
d ove re. . . D I S C O N N E T T I I L
POTERE!!!” da Disconnetti il
potere contenuto in Verba
manent 1992.
Tracklist: Potere alla parola –
Precariato – Libri di sangue – Etna –
Raplamento – Direttore – Chiedi
chiedi – Giù le mani da Caino – Il
giocattolo – Storia di molti – Sana e
robusta – Autodafè/Profondo rosso –
Anoniman – Rivoluzione – Squarto
uomo – Faccio la mia cosa – Chicco e
Spillo – Disconnetti il potere – La
cattura – Pugni in tasca – Quelli che
benpensano – Fight da faida (Seven
Nation Army version)
Discografia: Verba Manent (1992)
– La morte dei miracoli (1997) Ero un autartico (2003) – De
primo Maggio (2008)
Pe r ap p ro fo n d i m e n t i :
www.frankietv.it
MUSIC
INUDIBILIA “L’EQUIVOCO PIACERE DI
FLAGELLARSI LE ORECCHIE” di A. Lo Giudice
NAPALM DEATH
Dalla schiavitù all'oblio
“Veramente vivo in tempi bui”, è
la frase che introduce l'ultimo
disco dei Ministri. Tempi bui
dovevano sembrare anche gli
anni '80 tatcheriani (quelli in cui
metà Inghilterra fu piazzata in
vetrina e l'altra metà lasciata a
crepare di fame, colpevole di
aver basato la propria economia
su settori allora “in crisi” e di
votare laburista) a tre ragazzi di
Birminghan: Nick Bullen, Justin
Broadrick e Mick Harris, i primi
Napalm Death, autori del lato A
di quel seminale delirio
nominato “Scum” e creatori del
grind metal, l'equivalente in
note dell'utilizzo di un frullatore
per fare la carne tritata
(ovviamente non parlo degli
o d i e r n i N ap a l m D e a t h ,
dignitosissimo gruppo death
metal, completamente
estraneo a quegli epici e
deliranti esordi). “Scum” si apre
con un precipitare cacofonico su
un'unica nota, mentre una voce
gutturale urla disperatamente
“multinational corporations genocide of starving nations”
per una, due, tre, quattro volte e
poi via, via si inanellano brani di
circa un minuto (o meno) in cui,
su una base metal sparata a
velocità hardcore, la voce
torturata dell'umanità invoca
una presa di coscienza, con
messaggi lineari, incontestabili
e incisivi nella loro semplicitàun mix tra la canzone di protesta
e la strada metal allo “straight
edge”. Il fatto che le parole siano
difficilmente comprensibili
senza avere i testi sotto gli
occhi, non toglie nulla al senso di
disagio e di urgenza che i solchi
di questo disco emanano: una
rabbia incontenibile, ma
tutt'altro che cieca, anzi
pienamente consapevole di
quali siano i suoi obbiettivi e,
soprattutto, di chi siano i suoi
nemici. Il secondo album dei
Napalm, registrato con una
formazione quasi
completamente diversa, sarà
“ Fr o m E n s l a v e m e n t t o
O bl i t e rat i o n ” , u n t i t o l o
tragicamente profetico. Serve il
grind metal in Italia oggi (e non
mancano ottimi gruppi del
genere, Cripple Bastards primi
tra tutti): un urlo agghiacciante
per svegliare questo paese
anestetizzato dalla dittatura
mediatica, i cui bisogni e le cui
paure sono pavlovianamente
imposti dalla televisione e in cui
si va a votare solo per accertare
il gradimento del prodotto
venduto. Un paese in cui il
venditore di fumo di Arcore
spaccia alla gente merda,
convincendo tutti che si tratta di
cioccolato di marca e che
ri e m p i rs e n e l a b o c c a è
decisamente trendy. Buon
appetito, italiani!
MUSIC
“ROCK ICONS” di Ilaria Rebecchi
ROLLING STONES
The Rolling Stones
In un avvicendarsi glorioso di
rivolte, trionfi e sonorità
persuasive, il miracolo rock'n'roll
dei Rolling Stones si palesa da
decenni, ad incarnare la stessa
auto-definizione della band:
World's greatest rock'n'roll band.
Longevità musicale e rock
plasmato su misura sui propri
elementi, gli Stones hanno reso
immortale il rock, forgiandolo
dalle radici primordiali (jazz,
blues e ritmi tribali),
reincarnandone appieno il lifestyle, tra eccessi e scazzottate,
esaltazioni e frenesia. Siamo in
Inghilterra agli inizi degli anni
'60, e due giovani studenti Mick
Jagger e Keith Richards
incontrano Brian Jones, un
talentuoso polistrumentista
appassionato di jazz. Tra i vari
club in voga nella swinging and
psichedelic London, ci sono
anche il bassista Bill Wyman e il
batterista Charlie Watts. Ecco
nascere The Rolling Stones, le
cui sonorità si ispiravano, agli
esordi nei club britannici, ai
classici del black blues ad
incarnare l'anima sotterranea
cittadina, ed è su questa scia
che la band pubblica nel '63 il
primo 45 giri, pieno di cover
storiche di Chuck Berry e Buddy
Holly, e l'anno seguente viene
pubblicato “Rolling Stones”,
l'album d'esordio per la Decca
Records che conterrà anche il
primo brano firmato JaggerRichards, Tell Me. Dal 1965 la
band trova l'ascesa al vasto
p u bbl i c o m o n d i a l e, c o n
capolavori memorabili come The
Last Time e (I Can't Get No)
Satisfaction, che diventano
subito l'inno generazionale di
frustrazione ed insoddisfazione
rock-sociale e che elevano
l'album "Out Of Our Heads" a
numero uno persino negli
States. Si avvalora così il mito
d e i R S p o r t avo c e d e l
malcontento sociale dell'epoca,
in liriche di disagio ed incitazioni
sessuali e riottose; ad
avvalorare il tutto ci saranno i
numerosi episodi-scandalo dei
processi di Richards, Jones e
Jagger accusati di detenzione di
stupefacenti. Il pubblico viene
infiammato e scandalizzato
appassionatamente dalle
performance live della band,
all'insegna di provocazioni nei
gesti oltre che nei testi, e Mick
Jagger diventa l'icona sensuale
e geniale del divismo rock'n'roll
di un'epoca in cerca di punti
saldi da cui ripartire, con quella
dose di carisma da palcoscenico
che lo eleva eroe di danze
mefistofeliche, a metafora
stessa dell'essenza rock. I ritmi
gra f fi a n t i s i a s s o c i a n o
perfettamente con la vocalità
aggressiva di Jagger, a dipingere
riferimenti testuali al sesso e
alle droghe, fino a venire
denominati i "brutti, sporchi e
cattivi", in antitesi sociale ai
familiari Beatles, in un incontroscontro tra le due band -icona
che ne fece la fortuna: i Beatles,
figli della working class,
psichedelici delicati, contro i
t ep p i s t i n e o - b o rg h e s i
anticonformisti dei RS. Nella
realtà le due band lavorarono
sempre a stretto contatto, al
punto che fu addirittura George
Harrison a procacciare il primo
provino per gli Stones alla
Decca.. Così blues inquieto e
rock '50s si univano nelle
canzoni degli Stones, per un
rock moderno e nervoso, tra
provocazioni e ribellioni al
bigottismo, in racconti di vite
avvelenate per la sola evasione
dalla quotidianità tetra,
attraverso il ruggente e sinuoso
suonare di Keith Richards. Nel
1 9 6 6 e s c e "A f t e rm at h " ,
capolavoro assoluto oltre che
primo album che contiene
canzoni scritte solamente dalla
coppia Jagger-Richards, che
Mick Jagger & Keith Richards
glorifica canzoni epocali
proponendo arrangiamenti più
ricchi e strumenti nuovi come
flauto, sitar, marimbas e
dulcimer. Un blues sporco di
country-folk e testi misogini, da
Paint It Black, tenebrosa e tribale
nella sua essenza anti-borghese,
a Stupid Girl, che dipinge una
donna senz'anima in un r&b '50s.
Lady Jane medievaleggiante, si
alterna al funk-jazz di Under My
Thumb, infine Flight 505 è un
jazz-beat che rappresenta la
caduta del volo 505 a metafora
del fallimento di un'intera
generazione. Così tra rievocazioni
di Jim Morrison, blues-jazz
mefistofelico e testi sprezzanti,
sprizzano rabbia rock'n'roll
sull'onda della psichedelica
beatlesiana, e tra cui spicca la
canzone Ruby Tuesday, divenuta
hit memorabile. In particolare nel
secondo album Jagger da sfogo
alla propria vena misticoorientale, ma non convince in
primis la band. Gli anni dell'apice
coincidono con l'inizio del
declino della band che, a causa
del dualismo tra Jagger e Jones,
e dalle dipendenze dell'ultimo
dalla droga, si decide di
estrometterlo dal gruppo, e Mick
si incarna frontman assoluto
della band, concentrando
ulteriori stravaganze live con un
calo nell'esuberanza hippie
Keith Richards
si compie il miracolo RS mentre musicale. Nasce così "Beggar's
le pagine di cronaca vengono Manquet", album esplicitamente
riempite dagli scandali droga-liti
di Jagger-Jones-Rchards. L'anno
successivo la band si concentra
su due album: "Between The
Buttons" e "Their Satanic
Majestic Request", che
Fingers”, con la celebre
copertina raffigurante jeans e
cerniera regolabile by Andy
Warhol. Nasce anche la nuova
etichetta dei RS, il cui logo (la
linguaccia) diventerà icona rock
mondiale. Nel'72 esce il più
grezzo “Exile On Main Street”,
meno orecchiabile ma frutto
dell'intenso e concentrato lavoro
di un Keith Richards che qui
palesa le proprie passioni: dal
gospel al folk passando per
l'honky tonk e sonorità da riti
voodoo. Dopo questa perla
discografica Jagger si occuperà
in primis di consolidare la propria
fama personale, mentre
Richards cadrà senza limiti
nell'abisso delle droghe. “Goat's
Head Up” spiccherà per la
ballata Angie, senza però riuscire
ad arrivare al lusso degli album
passati, e “It's Only Rock'n'Roll”
scivolerà da un rock lieve al
reggae impensabile. Dopo
l'abbandono di Mick Jones per
Ron Wood, “Black And Blue”
('76) porterà in alto il singolo Fool
To Cry e la ballata Memory Hotel,
e “Some Girls” ('78) risolleva la
fama con la title track. Nel 1980
“Emotional Rescue” apre le
porte al dancefloor, mentre
l'anno dopo “Tattoo You” si
scuote con la trascinante Start
Me Up. L'album live “Still Life” e il
film-concerto “Let's Spend The
Night Together” palesano una
band ancora turbolenta ed
instabile, e “Undercover” ('83)
inizia un declino rovinoso per gli
Stones, a causa degli eterni
dissidi tra Jagger e Richards, al
punto che il primo debutterà
solista con “She's The Boss” due
anni dopo, mentre Wood e
Richards accompagnano alla
chitarra Bob Dylan al Live Aid e
Mick duetta con Bowie e Tina
Turner. Seguirà “Dirty Work”
dedicato all'amico Ian Stewart.
Nell'89 uscirà “Steel Wheels”, a
dimostrazione della perseveranza
della band; poi “Flashpoint”,
“Voodoo Lounge” e “Stripped”
non risolleveranno il gruppo,
portando ad un lento declino
anche con “Bridges To Babylon”
('97) seppur forte di collaborazioni
con i Dust Brothers (Beck, Beastie
Boys). Nel 2001 “Goddess In The
Doorway” e “A Bigger Bang” ('05)
porteranno amabilità rock con
influenze '70s non senza banalità
però. Ne seguiranno un tour
trionfale, una caduta da una
palma per Richards, l'annuncio
del prosieguo del “Bigger Bang
Tour” e il celebrativo film firmato
da Scorsese, “Shine A Light”.
Amati ed odiati in una continua
miscela tra vita ed arte, al punto
che gli Stones sono ad oggi
l'incarnazione vivente della storia
del rock e il suo prototipo umano.
Un frontman antipatico e
diabolicamente carismatico, un
chitarrista godibile e godereccio,
un sound costruttivo e passato al
contempo. Rolling Stones=Rock!
MUSIC
STATE A SENTIRE!.. di Ilaria Rebecchi
"AL MIO RISVEGLIO"
GREENHOUSE EFFECT
I Dischi del Minollo - 2008
genere: post-rock
voto: 8+
Web: www.myspace.com/effectgreenhouse
Riflessioni nostalgiche alla Mogwai e Radiohead, vocalità effettate
e sperimentalismi evocativi. Ecco "Al Mio Risveglio", album dei
padovani Greenhouse Effect che trovano nella lingua italiana la
dimensione più creativa, in soffuse atmosfere che hanno un che di
magnetico e sperimentale oltre che intimista e privato. Dall'incipit
Male In Quanto Tale, fino a Colori Accesi, delicata e tetra
nell'assoluzione sonora. Poi Castore vs Polluce, da degustare
attentamente e Avenue, avvolgente e sofferta; Parigi al contrario
alterna momenti distorti ed energici ad attimi di post-rock
straziante, un po' Giardini di Mirò e Amor Fou e Risveglio è la
sintesi dei notturni pensieri che sembrano avvolgere questo album
nella sua integrità musicale, tra sbalzi creativi talentuosi e sprazzi
malinconici. Un album splendido registrato live e che non perde
l'essenza raffinata persino in questa dimensione di presa-diretta,
tra sospiri ed echi calibrati, strazianti urla e melodie morbide.
"FEVER RAY"
FEVER RAY
Rabit - 2009
genere: elettro-pop
voto: 8
Web: www.feverray.com
"YOU LOOK FASTER WHEN YOU ARE YOUNG"
HOT GOSSIP
Ghost Records -2009
genere: garage-punk-rock
voto: 8
Web: www.myspace.com/hotgossip
Nati dall'unione artistica di Giulio Calvino (ex dei Candies),
Giacomo Zatti e Sergio Maggioni, gli Hot Gossip, dopo l'uscita nel
2006 di "Angels", tornano con un nuovo esaltante album (dotato
di un songwriting più ricercato). "You Look Fater When You Are
Young" è così la summa dell'indie-rock a metà tra The Strokes,
Franz Ferdinand e Blur, in un miscto incandescente e molto
piacevole di melodia, dancefloor attitude e punk mood. A partire
da Everybody Else, radiofonica e manifesto dell'intero album, e
And Again, circolare ed impossibile da non ascoltare tutto d'un
fiato. Poi At Night e Fast In The Rain, dall'impatto crescente di
atmosfere '70s e l'avventurosa e sincopata Call The Rangers. Poi
What We Are, tipico brano dal ritornello azzeccato, tra coralità e
voce nasale, e Cops With Telephones dall'incipit lievemente blues
che si trasforma in un ammaliante groove. Ricerca a ripristino di
sonorità passate, per un vero e tangibile indie-rock,
nell'esplosione crescente di note spensierate e voci concentrate.
Italians do it better!
Fever Ray alias Karin Dreijer Andrersson, l'elettrica voce del duo svedese degli The Knife che
affronta un nuovo progetto musicale di elettronica rarefatta ed impalpabile, in cui la vocalità si fa
protagonista sfuggevole di intrighi lontani dalla mente, nell'omonimo album, anticipato dal singolo If
I Had A Heart. Elettro-pop d'autore, d'atmosfera e di classe, ricercato e fortemente differente dalla
produzione The Knife, abbellito dall'utilizzo di strumenti classici mescolati ai sintetizzatori, con una
sobrietà conturbante, a dipingere la personalità dell'artista non accostabile con altri se non con sé
stessa (o forse Bijork). Così, "Fever Ray", a partire dal singolo anticipatore, in When I Grow Up,
misteriosa e sincopata, e Dry & Dust, mefistofelica e ballabile, evapora con sostanza tra differenti
universi paralleli, dal dancefloor d'avanguardia, alle liriche sperimentali, un po' Sonic Youth un po'
Bijork. Seven è una ritmata e splendida performance vocale ammaliante, e Concrete Walls si
distacca da essa, manifestando al contrario una propensione verso il mistero sonoro. Infine Keep
The Streets Empty For Me, sofferente, cresce tra ritmi e silenzi. Ghiacci musicati e boschi popolati
misteriosamente in un geniale progetto musicale futuristico.
RISTORANTE - WINE BAR
Ven 6 Marzo
KIMERA
Rock Acustico
Tutti i Mercoledi’ sera
“Gnoccolada”! Assaggi di gnocchi
a Euro 15 (Menu’ Fisso)
V
i
a
d
e
l
l
’
I
n
d
u
s
t
r
i
a
1
8
P
i
o
v
e
n
e
R
o
c
c
h
e
t
t
e
P
r
e
n
o
t
a
z
i
o
n
i
0
4
4
5
.
6
5
0
0
0
5
C
h
i
u
s
o
l
a
D
o
m
e
n
i
c
a
Programma Live MARZO 09
SAB 7 - STICKY FINGERS
GIO 12 - AGENZIA DELLE ENTRATE
SAB 14 - S. Patrick’s day feat mcnando
GIO 19 - ULTRA TWIST
SAB 21 - It’s ALIVE feat. peawees+manges
gio 26 - OIKS
sab 28 - MARK & THE SPIES
Contra barche - VI
nuovo
ASTRA
Bar
UNICO CLUB ITALIANO DI UKULELE
Domenica Aperto dalle ore 16.59
Venerdi 06 D.J. Conf (House music)
www.myspace.com/djconf
Sabato 07 D.J. Omar R. (Deep house)
www.myspace.com/rdjomar
Venerdì 13 D.J. Origami (Nu jazz b'n'bossa house)
www.myspace.com/trilophon
Sabato 14 D.J. Bruno 19/71 (Tech house)
Dopo le 02.00…
Loggia cafè goes to
@ OxO' privee
www.myspace.com/menageatrois08
Venerdì 20 D.J. Conf (House music)
Sabato 21 D.J. Omar R. (Deep house)
Venerdì 27 D.J. Conf (House music)
Ven 6
Cherry 5et (Jazz) + Dj Set “Erik Skank” h19
Sab 7
Live with Mauro Baldassarre Trio (Jazz) h19
Dom 8
Live with “Funkeys” (Funky) h19
Ven 13
Dj Set by “El Grintoso” h19
Sab 14
Live with “The Gostway Trio” h19
Dom 15
Live with “Melt” Acoustic Session h19
Ven 20
Live with “Magma Flux” (Folk) h19
Sab 21
Live with “Vittorio Cane” (TO) h19
Dom 22
Live with “The Pretty Liver Society h19
Sab 28
Live with “Lorenzo Conte Trio” (Jazz) h19
Sabato 28 D.J. Richy Sixchic (Deep/Vocal house)
www.myspace.com/richysixchic
STATO DI FESTINA PERMANENTE
MUSIC
a cura di Denise Zanin
THE RETURN OF
GIANT…PETER GABRIEL
“The supper is ready for you”
annunciano in coro
all'emblematico Gabriel, gli ex
colleghi. Esatto, le ultime novità
nel campo della genesi, sembrano
trasparire un'idea tutt'altro che
confermata, di un ritorno
dell'amato figliol prodigo, che nel
lontano 1975 decise
d'abbandonare il nucleo da lui
creato, per dedicarsi ad una
fruttuosa carriera solista. Negli
ultimi giorni avanza, appunto,
insistente l'idea di una
attesissima reunion (finalmente
completa) di uno dei storici gruppi
prog-rock degli anni '70. Nel
2007, durante la tournee
mondiale dei Genesis (in ultima
formazione con Phil Collins, Mike
Rutherford e Tony Banks), l'ex
cantante disse di essere contento
del ritorno sul palco del gruppo,
ma dichiarava disinteresse su di
un possibile riallacciamento con
esso, forse a ricordo di un passato
da front-man spesso contestato
dai colleghi. L'egocentrismo e il
carattere visionario di Gabriel,
rendevano difficile una armoniosa
convivenza con il resto del
gruppo; spesso infatti i
travestimenti e la teatralità di
Peter, oscuravano i virtuosismi
musicali, così da portare in quanto coinvolgenti vicende che
secondo piano il resto dei si sviluppano nel corso delle
componenti. Su di una possibile
riapparizione unanime dei
Genesis, i fan incrociano le dita,
sperando di poter riassaporare del
vivo la penetrante voce degli
esordi, lasciando tornare alla sua
postazione originaria il melodico
Phil Collins sostituto più che
appagante e vero instancabile
conservatore dell'era genesis. Il
pensiero di poter risentire dal vivo
le vibranti note di “Supper'ready”,
elegante e contorta suite della
durata di ben 22 min., o quel tocco
fiabesco di Gabriel col suo flauto
in “Firth of fifth”, pare quasi un
utopia che ogni sognatore
concepisce durante l'ascolto di
brani così penetranti. Eleganza e
fantasia traspaiono nelle storie
intraprese nei differenti album; è
infatti la particolare caratteristica
di musicalità narrata che investe
l'ascoltatore con le più assurde
MUSIC
di Stefano Marcadella
PAOLO GANZ A BASSANO
Sarà il 25 marzo al Bassanomusica Guitar Shop (ore 21,00)
www.myspace.com/geraniveneziani
www.myspace.com/nenoguitars
Paolo Ganz è uno di quelli che hanno iniziato a scrivere con la Lettera
32 e a cancellare col bianchetto. Dopo aver fatto esperienza come
collaboratore di testate giornalistiche musicali (è stato titolare di una
rubrica fissa su Guitar Club per dodici anni) e aver partecipato a
numerosi concorsi letterari, pubblica 'Nel Nome del Blues' (Agorà
Factory 2006) il suo primo romanzo. Si tratta di un insieme di racconti
dedicati alle sue avventure musicali in giro per il mondo, narrate con
sagacia e ironia, unite alla consapevolezza di chi sa di suonare spesso
la musica 'giusta'… nei posti sbagliati. Sarà il 25 marzo al
Bassanomusica Guitar Shop (ore 21,00) per un breve reading
accompagnato dai suoi musicisti e, naturalmente, con l'armonica a
portata di mano. Paolo non mancherà di coinvolgere e affascinare. Vi
aspettiamo numerosi!
ELECTRO BLOG
a cura di Dj Dax
HOUSE
IS A FEELING
Mannaggia, sempre in ritardo! L'aereo da Berlino è atterrato ora.. Stasera è
Martedì Grasso ed al Sartea suona Prosumer uno dei più stimati DJ House
al mondo. Il suono delle sue selezioni è inconfondibile: Jack Your Body,
Move Your Body! Per la serata mi son preparato una serie di dischi "classici"
in valigia: una valanga di vinili dal sapore acid, deep, 808, 909 style.. e
siccome siam pure di Carnevale, anche una serie di dischi percussivi,
latineggianti da fiesta! La settimana scorsa con Nick Curly abbiamo
ascoltato una selezione di House Minimale: sicuramente il sound del
momento! Parecchia è la gente che è venuta ad ascoltarlo; sicuramente un
dj set di effetto e molto groovy (non si riusciva a stare fermi!). Questo fine
mese ad Altavoz verrà ospite Sascha Dive altro paladino del nuovo suono
House..!Con Daniele Baldelli invece abbiam avuto una lezione di Cosmic
Sound! Sonorità funky, disco elettroniche miscelate con la grinta e lo stile
inconfondibile! Tecnicamente Baldelli è un mostro: cambia disco ogni 3
munuti.. battuta sempre perfetta ed entrate tra un pezzo e l'altro che
oserei definire "aggressive"; numerosi fans sono intervenuti alla serata.
Bellissimo vedere gente di ogni fascia di età mescolata assieme ed
accomunata dal gusto e passione per la musica! E che musica, ragazzi.. La
storia della musica! “Sarà capitato anche a voi di avere una musica in testa,
sentire una specie d'orchestra suonare, suonare" ..Ebbene sì questo mese
vi consiglio un libro: "Musicofilia" di Oliver Sacks. Un brano di musica ci
attira al suo interno, ci insegna la sua struttura e i suoi segreti, anche se
non ne siamo consapevoli. Ascoltare la musica non è un processo passivo,
ma intensamente attivo che comporta interferenze, ipotesi , aspettative...
Dunque buon ascolto e vi aspetto al Festival JND*
BASSANO DEL GRAPPA
VIA DELLA TORRE 6 TEL 338.9541720
WWW.MYSPACE.COM/NENOGUITARS
VINTAGE
a cura di Sir Taylor
BADROOM REVOLUTION
THE MOHAWKS
“THE BIG BEAT VOL1" KPM 1044
Finora nei vari articoli (ormai è
passato un anno!) seguendo
diverse strade abbiamo parlato
di album di artisti rock, con
l'eccezione di due colonne
sonore. Ma se pensate che i
dischi di maggior valore sono
fondalmentalmente dischi di
musica siete proprio fuori
strada! Le cifre più alte le
raggiungono sicuramente alcuni
titoli di musica classica, artisti
jazz che hanno inciso per
piccole etichette e spesso alte
quotazioni le raggiungono i
dischi di musica funk, grazie a dj
ricercatori disposti a sborsare
grosse cifre per il disco groove
piu' sconosciuto,mai incluso in
cd o ristampato, tale da rendere
il dj proprio set unico. Ci vuole il,
gran gusto di gente del calibro di
Keb Darge , K.Dope , DJ Spooky,
Q u a n t i c c o mu n q u ep e r
orientarsi nella marea di
materiale proposto. Questo
mese parliamo di un disco di
musica funk , da sempre
definito "holy grail" dei funky
beats e ricercatissimo . Prima
cerchiamo di capire cosa è una
"Library music" e perchè in
generale questi dischi sono
molto ricercati. Le cosiddette
library sono innanzitutto dischi
stampati in tirature molto
limitate da case editrici che
arruolano musicisti per progetti
ad hoc o per uso di
archivio/catalogo editoriale, che
molto raramente sono posti in
vendita al pubblico; quasi
sempre hanno scopi
promozionali. Normalmente
questi album o 45 giri
raccolgono musiche che hanno
lo scopo di divenire sottofondo
di documentari televisivi,
servizi radiofonici, talora
colonne sonore in cui la
produzione non puo' pagarsi un
compositore di grido-vedi il
m a e s t ro M o rri c o n e - m a
piuttosto cerca una serie di
brani di vari autori di una stessa
casa editrice per musicare le
immagini adeguatamente. Di
etichette discografiche dedite
esclusivamente a questo
genere ne esistono moltissime,
sopratutto in Europa, in America
per contro queste etichette
realizzavano dischi clone da
vendere a poco prezzo (budget
lines) nei grandi magazzini o
supermercati (vedi diplomat
rec., design rec) responsabili ad
esempio di alcune rarità
assolute come i dischi prevelvet underground! In Europa,
sicuramente un posto d'onore
và alle label francesi M.P.I.
( mu s i c p o u r l ' i m age ) ,
Montparnasse, D.M.M.(dance
and mood music), le italiane
Cinevox, Vedette, C.A.M., Sermi
etc.. le inglesi Themes e K.P.M.
(alias EMI rec). Quest'ultima
etichetta nelle sue due serie la
1000 e la 1100(dai numeri di
catalogo) è stata
collezionatissima e
ricercatissima in tempi recenti
oltre che per la qualità delle
composizioni anche per il suono
c o s i d e t t o " fat " , ov ve ro
grosso/grasso che permetteva
lo straching con i programmi di
musica di qualche anno fà e che
ovviamente facevano perdere
delle basse frequenze di cui
però era ricco il campione
iniziale. Questi campioni hanno
fatto la fortuna di signori come
Fatboy slim- appunto-,Quantic o
David Holmes (ocean's eleven..)
suoni unici che per essere
replicati in studio avrebbero
chiesto grosse cifre. La cosa
bella delle library era che ai
musicisti veniva data carta
bianca sulle realizzazioni con
ampia possibilità di
sperimentare suoni e tecniche
di registrazione. Mi diceva il
maestro Alessandroni che si
entrava in studio alla mattina e
si usciva a notte fonda in altre
parole non si badava a spese di
studio e sopratutto il personale
a disposizione era di primordine,
dai tecnici del suono al
responsabile del mixaggio! In
questi dischi il jazz si fonde con
il rock progressivo, la musica
etnica, il funky , la psichedelia
per creare dei capolavori unici.
Nella serie della KPM sono
diversi i dischi ricercati e
superquotati Jazzrock e
A f ro ro ck d i J. C a m e ro n ,
Flamboyant themes con ben 5
volumi realizzati dal 1960 al 70.
Un posto di onore come detto
spetta a"The big beat vol.1"
KPM1044 del 1969 che riunisce i
migliori compositori della
EMI/KPM quali Alan Hawkshawgrande specialista
dell'hammond, D. Bennet - già
batterista degli Shadows - Keith
M a s fi e l d - c o m p o s i t o re e
arrangiatore veramente dotato.
La musica del long playing è
definita:pounding-thumpingrocking-pulsating e raccoglie 16
tracce esagerate che in parte
sono finite nelle raccolte Blow
Up vol1 ed è contraddistinta in
p ri m o l u o go d a l s u o n o
dell'hammond di mr Hawkshaw
e dai potenti bassi messi in
evidenza da un sapinte
mixaggio che dà al jazz funk un
tocco di aggressività rock
assolutamente ideale per la
pista. L'ispirazione iniziale era
s i c u ra m e n t e q u e l l a d e l
jazz/funk afroamericano di
etichette come Solid State,
Cadet o Verve ma veniva
arricchito da atmosfere
decisamente psichedeliche,
beat legate alla formazione di
quartetto (basso, hammond,
batteria, chitara) in cui
raramente si inseriscono i fiati.
Exclusive blend, senor thump,
roving reporter, studio 69 sono
divenuti pezzi cult della scena
lounge/nu jazz etc.. grazie alla
inclusione in compilation dal
p re z zo p o l i t i c o e p i ù
semplicemente sono arrivate al
grande pubblico (chi ascoltava
Dispenser alla radio o visto
Ava n z i i n t v, s ap rebb e
riconoscerli sicuramente). Il
disco in prima edizione vale
almeno 250-300 sterline
(etichetta verde, bianca con i
titoli in marrone, retrocopertina
con i brani e la presentazione
della label racchiusa in 2
quadrati). La seconda stampa
meno rara ha i titoli sulla label in
nero e il retrocopertina senza i
rettangoli. Pochi sanno infatti
che i KPM sono stati stampati in
almeno 3 paesi (Uk, Australia,
South Africa) e che hanno negli
anni avuto almeno due
ristampe; di conseguenza
esistono almeno da 1000 a 1500
copie circa per molti dei titoli in
questione! La cosa curiosa di
questo album, che ne
testimonia la qualità dei brani
inclusi, fu che venne realizzato
in forma semicommerciale
t ra m i t e u n a e t i c h e t t a
specializzata in funk e bluebeat,
la Pama rec., con il titolo di The
Champ un paio di anni dopo .
Quest'album ha una scelta di
brani alterata e quelli in comune
appaiono in versione alternativa
con grande uso di fiati e un
accento sui ritmi bluebeat funky
reggae, tanto basta per far sì che
anche questo disco viaggi
tranquillamente sulle 300
sterline se in ottimo stato,
nonostante le numerose
ristampe pirata e non. E' vero:
l'originale è sempre l'originale!
NIGHT
LIVE MUSIC
BIRRE SCELTE
WINE BAR
DJ SET
COCKTAIL BAR
FOOD
SELECTED S&V
CLUBBING
I MIGLIORI LOCALI PROPOSTI DALLO STAFF DI SOUND AND VISION
I locali che trovate in questa sezione sono stati scelti e selezionati grazie ad una attenta valutazione che
considera: ambiente, programmazione proposta e originalità. Tutti i locali sono stati selezionati e visitati dal
nostro staff. Vi invitiamo quindi a frequentarli e fare di questi i vostri locali preferiti.
Desideri richiederci informazioni per il tuo locale? Chiamaci 349.1970263 - 0424.527995
BAR ASTRA
SARTEA
SABOTAGE
Contrà Barche
Vicenza
C.so San Felice 362
Vicenza - www.sartea.it
Viale dell’Industria 12 (VI)
www.sabotagebar.eu
Il centro di Vicenza, al centro del
mondo, nel centro della musica!
“Nuovo Bar Astra” powered by his
eclectic owner Mopi and his
amazing staff. Music every day,
music every night ,,, music inside.
Taste us and you never forget us!
Peace & Love!Da non perdere i
mitici concerti e dj set aperitivo.
Chiuso Domenica
Locale storico di Vicenza che da
anni allieta e propone importanti
novità. JND Festival Electronic
Music, che ha portato il Sartea a
livelli internazionali grazie ad una
selezione ricercata di djs di ottimo
livello provenienti dai Clubs di
Berlino, New York e Londra.
Ambiente liberty, affascinante e
ricercato che risalta la qualità del
servizio. Chiuso Lunedì
Stanchi degli innumerevoli baraperitivo, dei localini minimal, dei
Jazzclub, della "birra a fiumi e bella
gente", della musica a 360° e dei
Discobar che affollano le notte
della provincia? Allora il Sabotage è
il vostro rifugio: Band e DJ Set R'n'R,
Garage, Heavy Metal, Stoner,
HardCore, HardRock e molto altro
rumore a volume sostenuto:
“Sabotage it's Louder than Loud!”
IL BORSA
P.zza dei Signori (VI)
myspace.com/borsacaffe
Incastonato all'interno della Basilica
Palladiana nel cuore del salotto
vicentino tra antico e moderno, il
Borsa caffè, in una nuova veste
propone arte, musica, un ottima
selezione di vini accompagnati da
cicchetti e tartine, splendidi piatti
freddi, formaggi e innovative
insalate. Alla sera fantasiosi
cocktails movimentati da atmosfere
musicali dal vivo e selezioni di mix
elettronici dei nostri Countermove
resident DJ's. Chiuso Mercoledì
LIVE MUSIC
BIRRE SCELTE
TOTEM NEW
Via Vecchia Ferriera - Vicenza
Info: www.myspace.com/rollinlive
WINE BAR
DJ SET
FOOD
COCKTAIL BAR
SELECTED S&V
WINE ENOTECA
YOURBAN
RISIGO
Via Garibaldi - Lonigo (VI)
Via 51° Stormo - Thiene (VI)
Tel. 0445.374482
Via dell’Industria - Piovene(VI)
Tel. 0445.650005
ARCI
Rollin live organizza già da 2 anni concerti
ed esibizioni live di ogni genere musicale
presso lo storico locale Totem Club di
vicenza . Dopo le domeniche dello scorso
anno, quest'anno gli organizzatori di Rollin
Live collaborano con la gestione delle
serate del Totem, sia i sabati sera
proponendo esibizioni live di band italiane e
straniere, sia organizzando eventi al di fuori
del classico Sabato. Open gate 22.15, free
entry fino inizio concerto... ti aspettiamo!
Wine Enoteca quest’anno si fa in due! La
parte “vecchia” è rimasta per gli amanti
della degustazione vini e degli assaggi di
formaggi francesi e delle ottime cruditè di
pesce. La seconda e nuovissima sala è
per gli amanti dai cocktails e della ottima
musica proposta ogni ven, sab e dom da
selezionati djs. Lo spazio esterno ricavato
nella galleria vi sorprenderà! La qualità dai
vini non si discute: sono cento le etichette
in mescita. Passate una serata al Wine!
Diventerà il vostro locale per sempre!
Yourban Music Club è la vera nuova
proposta in provincia. Uno spazio
polifunzionale che ospitarà una ampia
programmazione con DjSet e Live. Ma
non solo: all’interno 4 sale prova
insonorizzate ed attrezzate a
disposizione dei gruppi, un bar sempre
attivo e ampio spazio ad ogni forma di
espressione artistica. Per tutti noi fuori
da ogni schema ma dentro la YOURBAN
Culture. www.yourban.org
Risigo..Locale ricercato, curato in
ogni particolare vi offre una pausa
pranzo con menù a prezzo fisso in
un ambiente rilassante. Vi propone
serate tranquille accompagnate da
una cucina tradizionale stagionale.
Alla sera, nell’atmosfera giusta,
potrete cenare abbinando ai piatti
scelti ottimi vini o con ottime birre
in bottiglia.
Chiuso Domenica
SHINDY CLUB
WHY NOT?
CONTRA’ GRANDA
MONTE CROCETTA
Via S. Giorgio - Bassano (VI)
Tel. 0424.500.000
Via Roma - Bassano (VI)
Via Barbieri 25 - Bassano (VI)
Info 347.7597201
Loc. Monte Crocetta
Bassano (VI) - Tel. 0424.502017
Lo Shindy Club da trent’anni è la
discoteca dei bassanesi doc, informale
ed “alternativa” offre serate di vario
genere: il venerdì concerti live, il Sabato
rock puro al primo piano, e musica
elettronica nell’ Electric Ballroom. Avete
presente la pubblicità “cosa sarebbe il
mondo senza la Nutella?”
Decisamente si abbina a “cosa sarebbe
Bassano senza lo Shindy!”. Enjoy! .
Aperto Venerdì e Sabato
Chi non rimane ipnotizzato dal brillìo di
un cocktail appena versato in un
bicchiere? Prima o dopo cena e anche
durante i pomeriggi più lunghi e noiosi il
Why Not Cafè è un"porto franco" per
la gioventù bassanese. Questo lounge
bar, rosso come un Negroni e dorato
come uno Stinger, può aggiungere brio
alla tua serata grazie anche a un ricco
dj-set. Chiuso Lunedì
Alla mattina ottime colazioni a base di
spremute e centrifughe di frutta
fresca, a mezzogiorno e sera a far
compagnia agli aperitivi : gustosi
tramezzini, stuzzichini e bruschette.
Speciale il Venerdì e Sabato con
ricercati cocktails e sangria
accompagnati dalla selezione musicali
dei djs. Disponibile per feste private.
Chiuso Lunedì
L’Osteria Moderna Monte Cruz si trova
a “20 metri al di sopra dell’energia
negativa”. A pochi passi dal centro
storico, immersa in un’oasi verde, offre
un suggestivo panorama su Bassano
d. G.. Una parte del locale è arredata in
stile “liberty”, mentre l’altra addobbata
con rarissime locandine dei film horror
degli anni ‘50. Da maggio a settembre
con le mod session dj set. “Un villaggio
senza musica, è un villaggio morto”.
Chiuso Lunedì
LIVE MUSIC
BIRRE SCELTE
WINE BAR
DJ SET
COCKTAIL BAR
FOOD
SELECTED S&V
JACK THE RIPPER
LA LOGGIA
ZWEIBAR
PUNKY REGGAE PUB
Via Nuova 9 - Roncà - Verona
Tel 045.9971260
Corso Guà - Cologna Veneta
Verona - Tel. 0442 410 41
Via Ponte Pagnano - Asolo
Treviso - Tel 0423.952761
Via Barbarigo 15
Liedolo di S. Zenone
Un vero tempio del Rock! Un punto
d'incontro obbligatorio per la buona
musica.Da qui sono passate le migliori
band underground del pianeta e se Elvis
fosse ancora vivo dopo Las Vegas
avrebbe scelto questo posto per esibirsi.Il
Jack The Ripper è alternativo,fuori dal
mucchio, inossidabile, una garanzia di
qualità e continuità. Rochenròl !!
www.jacktheripper.it
Situato nel centro storico di Cologna
Veneta Il Loggia cafè è un perfetto punto
di partenza per la vostra serata. Tutti i
week-end con i migliori D.j. set.
Chiuso il Lunedì
Zweibar Ist Wunderbar! Ristorante non
convenzionale con menù che cambia
spesso e accompagnato da ottimi vini.
Cocktail fatti a regola d' arte e snack
diversi dai soliti, in più...... la Nostra
Musica (vedi Rock Cafe). Per l' Aperitivo....
dal cicchetto, all' affettato al coltello, fino
al pesce crudo. Ai piedi di Asolo e fornito
di comodo parcheggio Zweibar è aperto
dal Mercoledi alla Domenica dalle 17.30
all3 2.00. Prenotazioni allo 0423/952761.
Juke boxe: va in continuazione. Pizza: ma
dove la trovi fino alle 2?! Sala fumatori:
panoramica e arieggiata..Giochi da tavolo:
tanti per chi ha le gambe “stracche”.
Allegria: non si capisce se è di più questa
o la birra! Staff: vedi nell'enciclopedia….e
cani sciolti a 4 e 2 zampe. Se pensi che
qualcosamanchi: vieni e vedi che ti
s b a g l i ! ! Te l 0 4 2 3 . 9 6 9 6 2 5
www.punkyreggaepub.com Chiuso il
Lunedì
ROCK CAFE’
CACAO AMERICAN BAR
NEW AGE
RICKY’S PUB
St dei Colli 2 Castelcucco (TV)
www.rokkaffe.com
Via Roma 7/A - Crespano d. G.
Treviso - Tel 0423.538332
Via Tintoretto 14 - Roncade (TV)
Info www.newageclub.it
Via Commerciale 12
Villa d. Conte-Abbazia Pisani (PD)
Dal '91 il "ROCK" è indiscusso punto
di riferimento per tutti quelli che
(scusate lo snobbismo) la musica la
sentono un po' di più. Precursori della
DJ CULTURE i due fratellini preparano
con i loro super collaboratori anche
ottimi drink. Ricerca e coerenza sono
alla base del bel connubio tra
passato, presente e futuro che ha
vita in questo posto. Dal Martedi alla
Domenica dalle 17.30 alle 01.00
Info 3496027294 - 347737793
Locale storico reinventato dalla
nuova gestione mantiene le
caratteristiche che l'hanno reso
famoso ; proponendo serate dalle
sonorità ricercate contornate da
un' atmosfera alternativa.
Per tutte le info contattateci su
www.myspace.com/cacao7
New Age Club è il rock club più esclusivo
della parte nord-orientale della penisola.
new age club è totale garanzia di
professionalità e visibilità per gli artisti
affermati da tutto il mondo. new age club
è trampolino di lancio per le nuove realtà
musicali. new age club è lo spazio di
divertimento notturno senza vincoli
anagrafici. lo staff del new age club vi dà il
benvenuto per una nuova elettrizzante
stagione di live allo stato puro!
Hot spot per chi ama la musica live di
qualità grazie ad una crew e ad un
programma bilanciato,si conferma uno dei
locali più gettonati. Il meglio delle rock
cover band,dell'alternativo ed indipendente,
i tributi più leggendari. Dal grunge al
postrock, dall'acustico al metal, dall'indie
alla new wave! OPENPARTY con i migliori
djs in campo rock, crossover, indie, electro!
Se cercate un'alternativa al solito music
pub con karaoke e cotillons, l'avete trovata.
Info: myspace.com/rickyspub
Chiuso il Lunedì
I LOVE
DINNER
I MIGLIORI POSTI DOVE FERMARSI A MANGIARE
SHY-VAA
Via S. Giorgio - Bassano d. G
Tel 0424.500.000
Aperto Venerdì e Sabato
www.shindy.it
G
IL
GARIBALDI
Unire una calda atmosfera ad un’ottima cucina indiana non è da tutti.
Qui da Shi-Vaa un perfetto connubio è stato raggiunto! Piatti a base di
verdure e carne accompagnati da ottimi vini, speciale il dessert (Prezzo
fisso euro 25, comprende il biglietto di entrata per la notte danzante) Aperto il Venerdì e Sabato Sera.
PONTICELLO 24
Via Ponticello 24 - Molvena
Tel 0424.708077
Chiusura Lunedì
Ponticello24 nasce con la voglia di coccolare un pubblico esigente
accogliendolo in un ambiente intimo, elegante e mai banale. Lo chef si
ispira alle tradizionali ricette della cucina mediterranea mescolando
sapientemente prodotti stagionali di alta qualità. Le cene sono
accopagnate da una prestigiosa selezione di vini italiani, distillati e
cocktails internazionali. Aperto anche allora di pranzo.
ZWEIBAR
Via Ponte Pagnano - Asolo
Tel 0423.952761
Chiusura Lunedì
www.zweibar.tk
ZWEIBAR IST WUNDERBAR! Ristorante non convenzionale con menù che
cambia spesso e accompagnato da ottimi vini. Cocktail fatti a regola d'
arte e snack diversi dai soliti. Per l' APERITIVO.... dal cicchetto, all' affettato
al coltello, fino al pesce crudo. Ai piedi di Asolo e fornito di comodo
parcheggio Zweibar è aperto dal Mercoledi alla Domenica dalle 17.30 all3
2.00. Prenotazioni allo 0423/952761.
WAITING
Via Salarola 1 - Marostica
Tel 0424.75143
Chiusura : Lunedì
www.waitingfor.it
Suoni, musica luci...Non c' nulla in questo locale lasciato al caso. Men
originale a base sia di carne che vegetariano per tutti i gusti. L'ideale per
una serata rilassante ed esclusiva, il Waiting vi accompagnera per tutta la
notte durante i weekend con Dj set e drink fino alle 3.00. Aperto tutti i
giorni dalle 19.30 alle 2.00 - Venerdi e Sabato fino alle 3.00 - Asporto 72982
IL GARIBALDI
P.zza Terraglio - Bassano d G.
Tel 0424.523796
Chiusura Giovedì
Trattoria veneta..Bigoli, baccalà...ma anche riso integrale, formaggi solo
locali, piatti bio, torte di casa. Apriamo con le brioche poi passando per gli
aperitivi si arriva a pranzo e cena con ottimi vini e birre pregiate dal Belgio.
Il tutto sia dentro sia sulla terrazza estiva, allietati con musica classica,
jazz, rock e ....
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
MARZO 2009
Ven 6
Mar 10
Dom 15
- SHINDY (Bassano) - Live Unplugged : Syncoop ±
- SARTEA (VI) - JND:) Kann Records²
- BAR ASTRA (VI) - Live: Melt -Acoustic Session (h19)±
- CONTRA’ GRANDA (Bassano) - Frankie (soulfulfunk)²
- SARTEA (VI) - Live with The Cure (Trib. Band)±
- BAR ASTRA (VI) - Cherry 5et Live - Jazz (h 19)²
- SABOTAGE (VI) - Kohebvan Store (Pc)²
Mer 11
- WINE (Lonigo) - Wine Remember Dj Fiore (70/80/90)²
- WINE (Lonigo) - Aperitivo con Dj Beppe (70/80/90)²
- SABOTAGE (VI) - Review Dj : Megadeath:Rust In Peace²
- SABOTAGE (VI) - MotherCare (Vr) + Flamethrower (Pd)±
- PUNKYREGGAE (TV) - Metal Metal Metal : Live±
- RICKYS PUB (PD) - ROP: Dj Set by “Demons Duo” ²
- RISIGO (Piovene R.) - Kimera (Rock)±
- RICKYS PUB (PD) - J. Kaplan & The lazy Stars (USA)±
- NEW AGE (TV) - Live: Stef Burns Group ±
- YOURBAN (Thiene) - Italia Wave (Finali Prov.)±
- RICKYS PUB (PD) - Live: Renegades Cosmic Store ±
Gio 12
- ROCKCAFE’ (TV) - King P (Reggae/Dancehall) ²
Mar 17
- NEW AGE (TV) - Live: Bandabardò ±
- SARTEA (VI) - Butelis Byrzgalo²
- SARTEA (VI) - JND: Tama Sumo (Berlin)²
- ZION ROCK CLUB (TV) - Silencio:festival music elettronica ²
- SABOTAGE (VI) - Review Dj : Screamin Trees-Sweet Ob.²
- LOGGIA CAFE’ (VR) - Dj Conf (House) ² - JACK THE RIPPER (VR) - Live:Agenzia Delle Entrate±
- NEW AGE (TV) - Live: Giusi Ferreri ±
Mer 18
Ven 13
Sab 7
- SABOTAGE (VI) - Review Dj: Twisted Sister²
- SHINDY (Bassano) - Live: Truck Fighters (SWE) ±
- SHINDY (Bassano) - Live : The Eggmen (Beatles Trib)±
- RICKYS PUB (PD) - ROP: Dj Set by “Lorenzo” ²
- BAR ASTRA (VI) - Live: Baldassarre Trio - Jazz (h19)±
- CONTRA’ GRANDA (Bassano) - Stra (elettronica) ²
- TOTEM (VI) - Temple Rents (GE) + Resolve (VI)±
- BAR ASTRA (VI) - Dj Set by El Grintoso”²
- SABOTAGE (VI) - Underearth (Vi) + Dead Soul (Pi)±
- SABOTAGE (VI) - Dealer (Austria) + Blank Symbol (Pd)±
- WINE (Lonigo) - Bert n Perk²
- SARTEA (VI) - Back To Black (Soul/Funk)² Gio 19
- YOURBAN (Thiene) - Live: Leechees + Temporal Sluts±
- YOURBAN (Thiene) - Live: Leaded Fuel± - SARTEA (VI) - Live: Serpenti (Electro Pop MI) ±
- SABOTAGE (VI) - Review Dj:Marylin Manson ²
- ROCKCAFE’ (TV) - Excuse Me Dj Set (Future Funk) ²
- WINE (Lonigo) - Wine Remember Dj Fiore (70/80/90)²
- JACK THE RIPPER (VR) - Live: Ultra Twist ±
- NEW AGE (TV) - Live: Bandabardò ±
- RICKYS PUB (PD) - Live: Copyright±
- NEW AGE (TV) - Live:Larry Carlton ±
- CACAO (TV) - Live: Daylight ±
- ROCKCAFE’ (TV) - Fat Groove (Electro De Lux) ²
- RICKYS PUB (PD) - Power Age (Ac/Dc Trib)±- NEW AGE (TV) - Live: J-Ax ±
- LA GABBIA MC (PD) - Le Luci della Centrale Elettrica ±
- LOGGIA CAFE’ (VR) - Dj Origami (Nu Jazz & Bossa) ²
- JACK THE RIPPER (VR) - Live: Sticky Fingers±
Ven 20
- LOGGIA CAFE’ (VR) - Dj Omar R. (Deep House) ²
- CONTRA’ GRANDA (Bassano) - King P. (360°)²
Sab 14
- SHINDY (Bassano) - Live: Vie Du Monte (Ex Kyuss)±
- BAR ASTRA (VI) - Magma Flux (Folk)²
- BAR ASTRA (VI) - Live: Gostway trio (Rock) (h 19)±
- SABOTAGE (VI) - BibleOfTheDevil (Usa)+LongDongSilver±
Dom 8
- SABOTAGE (VI) - Grave Maker (Canada) + the Battle (Usa) ±
- YOURBAN (Thiene) - Social Surplus + From Dying Skies±
- BAR ASTRA (VI) - Live: Funkeys - Funky (h19)±
- TOTEM (VI) - Captain Mantell (VE) + Phinx (VI)±
- WINE (Lonigo) - Wine Remember Dj Fiore (70/80/90)²
- SARTEA (VI) - Max Dmitrieff (Indie Pop Russia)±
- WINE (Lonigo) - “Prohibition” by Dj Lodomes & andy fox²
- RICKYS PUB (PD) - Live: Iron Souls (Iron Maiden Trib)±
- CONTRA’ GRANDA (Bassano) - Groz (electro)²
- YOURBAN (Thiene) - Aut Party 3±
²
- ROCKCAFE’ (TV) - Back To Black (Soul/Funk)²
- SABOTAGE (VI) - Review Dj : D. Bowie/Z. Stardust ²
- RICKYS PUB (PD) - Live: Benzin (Rammstein Trib.)±
- CACAO (TV) - Live: Contatto ±
- WINE (Lonigo) - Dj Set by Ricky (One Shot 70/80/90)²
- ROCKCAFE’ (TV) - Dj Yani (retroscopia) ² - NEW AGE (TV) - Indiependance±
- NEW AGE (TV) - Goth & Roll Party ²
- CACAO (TV) - Live: The Carzy Trio ±
- ZION ROCK CLUB (TV) - Live: Modena City Ramblers²
- RICKYS PUB (PD) - Girls Rebel Party: The Pornettes²
- NEW AGE (TV) - Live: Le Mani±
- LOGGIA CAFE’ (VR) - Dj Conf (House Music) ²
- ZION ROCK CLUB (TV) - Live: Punkreas±
- JACK THE RIPPER (VR) - S. Patricks Day feat Mcnando±
- LOGGIA CAFE’ (VR) - Dj Bruno 19/71 (Tech House) ²
- DEPOSITO GIORDANI (PN) - Live: Steve Hacket Electric Band±
- FUCINA CONTROVENTO (VE) - Live: D.A.F.+ Gothic Electro Party±
MARZO 2009
A MILANO:
Caparezza - 7 Sab - Alcatraz
Battiato - 13/14/15 - Conservatorio G. Verdi
Buzzcocks - 13 Ven - Music Drome
Animal Collective - 14 Sab - Rolling Stones
Sab 21
The Killers - 17 Mar - Datch Forum Assago
- SHINDY (Bassano) - Live : Megahertz ±
AC/DC - 19/20/21 - Datch Forum Assago
- BAR ASTRA (VI) - Live: Vittorio Cane (TO)±
Ven 27
Battiato
- 13/14/15 - Conservatorio G. Verdi
- SARTEA (VI) - Live : Eco Messiah (Afro Reggae) ±
- SHINDY (Bassano) - Reggae International Sound ²
- TOTEM (VI) - A Thounsand Leaves (FR) + Never 2 Late (Vr)±
A TORINO:
- WINE (Lonigo) - Cool House Music by Mursia Dj² - CONTRA’ GRANDA (Bassano) - Ali Selectas Dj Set²
Marta Sui Tubi - 6 Ven - Hiroshima Mon Amour
- SARTEA (VI) - Rock Icons Night ²
- SABOTAGE (VI) - Rumors Of Gehenna (Ud)±
Mallory Switch - 13 Ven - Spazio 211
- SABOTAGE (VI) - Live: Bullfrog (Vr)±
- YOURBAN (Thiene) - The Dark Night ²
Roses
Kings Castle - 14 Sab - Spazio 211
- ROCKCAFE’ (TV) - Frankie Suleman (breakbeat) ² - WINE (Lonigo) - Wine Remember Dj Fiore (70/80/90)²
The Bishop - 28 Sab - Spazio 211
YOURBAN
(Thiene)
Live:
Devotion
±
- NEW AGE (TV) - Live: Ministri±
Marlene Kuntz - 28 Sab - Hiroshima Mon Amour
- RICKYS PUB (PD) - Live: Fireball (Deep Purple Trib)±
- RICKYS PUB (PD) - Lane (Nirvana Trib.) ±
ROCKCAFE’
(TV)
Excuse
Me
Dj
Set
(Future
Funk)²
- JACK THE RIPPER (VR) - Live: It’s Alive feat Peawees±
- LOGGIA CAFE’ (VR) - Dj Omar R. (Deep House) ² - CACAO (TV) - Live: Starfucker ±
DA VEDERE!
- NEW AGE (TV) - Live: The Magic Runabout±
- FUCINA CONTROVENTO (VE) - Live: Lee Perry (Reggae)±
- LOGGIA CAFE’ (VR) - Dj Conf (House Music) ² GUDRUN GUT - 26 GIO - SPAZIO 211
- FUCINA CONTROVENTO (VE) - Skatalites + Ska J ±
A BOLOGNA:
Moltheni - 7 Sab - Estragon
Bandabardò - 13 Ven - Estragon
- CONTRA’ GRANDA (Bassano) - Esh (electro)²
Off
Laga Disco Pax - 13 Ven - Locomotiv
- SHINDY (Bassano) - Classic Shindy ±
- BAR ASTRA (VI) - Live: The Pretty Liver Society (h19)±
Modena City Rambler - 14 Sab - Estragon
- BAR ASTRA (VI) - Live: Lorenzo Conte Trio - Jazz (h 19)±
- SABOTAGE (VI) - Review Dj: SoundGarden±
- SARTEA (VI) - Cyco Dj Set (DubStep UK) ² The Commitments - 16 Lun - Estragon
- WINE (Lonigo) - Dj Set by Ricky (One Shot 70/80/90)²
Tiromancino 21 Feb - Estragon
- PUNKYREGGAE (TV) - Live: kick Star + Guest± - TOTEM (VI) - Live: Trigger Effect (Canada)±
- RICKYS PUB (PD) - A. Vettore & Bella Blues Band±- SABOTAGE (VI) - Live: Scarecrown (Pr) + Sin Circus (Vr)±
- WINE (Lonigo) - “Prohibition” by Dj Lodomes & andy fox²
- YOURBAN (Thiene) - B Special Night²
DA VEDERE!
- RICKYS PUB (PD) - Herman Medrano & Dj Tech±
SISTER
OF
MERCY
- 10 MAR - ESTRAGON
- ROCKCAFE’ (TV) - Afrobeat by Dj Baseado ²
Mar 24
- JACK THE RIPPER (VR) - Live: Mark & The Spies±
- SARTEA (VI) - JND: Move D (Berlin) ²
- LOGGIA CAFE’ (VR) - Dj Ricky SixChic (Deep/Vocal House)²
- FUCINA CONTROVENTO (VE) - Festival Folk ±
DA VEDERE!
Dom 22
Mer 25
- SABOTAGE (VI) - Review Dj: Backjard Babies±
- RICKYS PUB (PD) - ROP: Dj Set by Nick Mess”±
Gio 26
- SABOTAGE (VI) - Review Dj: Incubus±
- JACK THE RIPPER (VR) - Live: Oiks±
Sab 28
Dom 29
FRANZ FERDINAND - 29 DOM - ESTRAGON
- SABOTAGE (VI) - Review Dj: Foo Fighters± A FIRENZE:
- WINE (Lonigo) - Aperitivo con Dj Beppe (70/80/90)²
Ninja Dj Set (Subsonica) - 6 Ven - Viper
Seun Kuti & Fela’s Egypt 80 Band - 19 Gio - Flog
- PUNKYREGGAE (TV) - Live: Prague Ska Cospiracy (Ska)±
Progetto 33 (Krakatoa&Samuel) - 21 Sab - Viper
- RICKYS PUB (PD) - Live: Hate Love (Alice In Chains Trib)±
Bugo - 27 Ven - Viper
Skatalites - 28 Sab - Flog
Mar 31
- SARTEA (VI) - JND: Daniel Wang (Berlin/NY) ²
DA VEDERE!
LEE SCRATCH PERRY - 20 VEN - FLOG
MUSICA...
di Ilaria Rebecchi
EXCLUSIVE
Restless Soul
WEB: WWW.MYSPACE.COM/RESTLESSSOULROCK
Abbiamo incontrato i Restless Soul, band veneta vincitrice della
selezione italiana del Global Battle Of The Bands 2008, che ha
recentemente suonato alla Scala di Londra a King's Cross.
Come nasce questa originale
miscela sonora di Queen, Bowie,
Beatles e via dicendo?
Dimentichi Mozart, Stevie
Wonder, Frank Zappa, T-Rex,
Branduardi, i Funkadelic
potremmo andare avanti
all'infinito a elencare con
entusiasmo costante i musicisti
che amiamo. Diciamo che alla
fine quello che suoniamo è una
sorta di PowerPop o HeavyPop.
La vocalità di Alex è uno dei punti
di forza della band, tra momenti
corali e sprazzi in falsetto ed
energici.. Ognuno di noi 4 appena
ascolta una canzone isola
involontariamente il proprio
strumento, ma grazie ad Alex,
che ha iniziato a farci ascoltare le
canzoni sotto un'altro punto di
vista, isolando la voce, ci siamo
accorti che la potenza che può
trasmettere un bel coro non è
traducibile sullo strumento
musicale. E' stata una cosa
naturale, abbiamo sempre
ammirato i gruppi con personaggi
dalla fortissima personalità, e
diciamo che una voce personale
può essere usata come collante
per poter spaziare tra diversi
generi restando riconoscibili.
C o m e è s t at a q u e s t a
l'esperienza londinese della
Global Battle Of The Band? Il
GBOB è qualcosa di eccezionale.
Alla finale a Londra l'atmosfera
era fantastica, l'obiettivo era
quello di conoscere i componenti
delle altre band, scambiarsi
contatti e parlare della scena
musicale dei vari paesi per capire
come funzionano le cose al di
fuori dell'Italia e dell'Europa. Che
differenze avete trovato tra le
scene musicali dei vari paesi in
LIBRI
a cura di F. Nicolli
HI FIDELITY- LIBRI CHE SUONANO
“The Clash. Strummer, Jones, Simonon, Header”, Isbn Edizioni, 2008
THE CLASH BY THE CLASH
Si potrebbe dire negli ultimi
mesi del 2008 una rinnovata
attenzione sia stata dedicata ai
Clash, alla loro storia e alla loro
musica. A fianco del dvd “The
Clash. Live Revolution Rock” e
del cd “The Clash. Live at Shea
Stadium”, sugli scaffali delle
librerie italiane è comparso a far
bella mostra di sé un volume
dalla veste rosa shocking,
dedicato alla storia di questa
indimenticabile band. Edita da
Isbn, “The Clash. Strummer,
Jones, Simonon, Headon” è la
prima autobiografia del gruppo,
in quanto raccoglie le parole dei
quattro storici componenti dei
Clash, ovvero Joe Strummer,
Mick Jones, Paul Simonon e Nick
“Topper” Headon, scaturite
dalle interviste (della durata di
una quindicina di ore) che i
p ro t ago n i s t i ri l a s c i a ro n o
nell'arco di pochi giorni. Il primo
libro ufficiale, dunque, sui Clash.
Il testo, che è suddiviso in ordine
cronologico, è affiancato da una
mole notevole di fotografie,
molte delle quali inedite,
riproduzioni di copertine,
documenti e scalette di
concerti. “Tutto quello che
avreste voluto sapere sui Clash”,
si potrebbe dire, ma è lo stesso
Joe Strummer (letteralmente
Joe lo Strimpellatore) che
laconicamente ci introduce alla
lettura con un “Se volevate
qualche informazione, qui la
troverete”. Nati nel 1976 da
un'idea di Jones e Simonon, che
chiesero a Strummer di
diventare il cantante del gruppo,
i Clash si formarono realmente,
per loro stessa ammissione, nel
1977, con l'ingresso del
batterista Headon; da qui partì
la loro fulminea ascesa verso il
successo mondiale, partendo sì
dal punk ma fondendolo con le
sonorità del rock, del reggae,
dello ska e del dub, fino ad
arrivare a suoni di provenienza
etnica. “Anarchici, antifascisti,
antinglesi pur essendo inglesi
fino al midollo”, così li definisce
in un recente articolo il critico
Dario Olivero, i Clash nel 1984 si
sarebbero già sciolti. Ma la fine,
per ammissione dello stesso
Strummer, era iniziata nel 1982,
con l'allontanamento di Topper,
divenuto ingestibile a causa dei
suoi problemi con l'eroina. Lo
stesso anno che probabilmente
segna anche l'apice del
successo dei Clash, con il
celeberrimo concerto allo Shea
Stadium (già teatro del
successo planetario dei Beatles
nel 1965), dopo che i quattro
erano stati capaci in un arco di
tempo così ridotto ad incidere
vere e proprie pietre miliari del
rock, come “London calling” nel
1979, “Sandinista” nel 1980 e
“Combat rock”, proprio nel 1982.
I Clash sono il gruppo che forse
ha saputo incarnare meglio di
altri lo spirito “rivoluzionario”
del punk, traducendo in musica
messaggi dal chiaro contenuto
politico e sociale. Il volume
raccoglie in quasi quattrocento
pagine moltissimo materiale
fondamentale per conoscere la
storia di una delle band più
importanti della storia del rock,
ma utile anche per capire, per
dirla con Franz Bisi “la società di
quegli anni, a cavallo tra i
Settanta e Ottanta, ricca di
tensioni sociali, contraddizioni
e cambiamenti che i Clash sono
riusciti a raccontare in modo
magistrale unendo alla furia del
punk, primi fra tutti, la
consapevolezza del rock con
sfumature reggae e soul”. Nel
2002, proprio quando, dopo che
per un concerto di beneficenza
Strummer e Jones erano tornati
a suonare insieme a distanza di
vent'anni, la speranza nutrita da
molti fans di una reunion del
gruppo fu stroncata dalla morte
dello stesso Joe Strummer per
arresto cardiaco. Ma ancora, per
dirla con le sue parole, “dopo
tutto ciò, non mi farai un
sorriso?”.
CONNECT WITH
SOUND AND VISION!
SOUND & VISION cerca collaboratori a:
VERONA, VENEZIA, TREVISO, PADOVA, BELLUNO
chiama 349.1970263 o contattaci su www.soundandvision.it
MUSICA
a cura di Lara Lago
PERCHE’ SANREMO,
NON E’ PIU’ SANREMO
La Vincitrice
L’inciucio
Se è vero che l'appetito vien
mangiando dopo la prima serata di
Sanremo avevamo già finito di
lavare i piatti: big che urlavano, in
modo peraltro sguaiato, come non
servisse essere bravi per diventare
dei pilastri della musica
nazionalpopolare, il povero Bonolis
che, pur con buone doti, si ritrovava
schiacciato sotto ad un format di
un festival troppo vecchio e le
nuove proposte, le uniche degne di
essere ascoltate, proposte in
tardissima serata, quando ormai
rimanere di fronte al televisore era
diventata una sfida con sé stessi.
Col passare delle serate poi un
certo gusto per il lasciare fuori
dalla porta ciò che davvero
meritava ha colorato il festival con
toni fin troppo invecchiati. Né la
critica appuntita degli Afterhours
né l'”Incognito mood” di Niky
Nicolai. Ma quando le nuove voci
sono salite sul palco davvero, la
musica è cambiata, o meglio,
arrivata: figlie di Amici e XFactor,
Karima e Silvia Aprile hanno
mostrato come musica sia
sinonimo di emozione. Un plauso
alla vera vincitrice del festival:
Arisa. Looser come poche fuori,
unica come poche dentro con la
sua “Semplicità” e la leggerezza è
riuscita a convincere e vincere.
Certo, noi qualche domanda
durante questo festival ce la siamo
posta. Ad esempio: che ci faceva la
corista di Lucio Dalla, carampana
rodata, tra le nuove proposte? Ma
soprattutto: che ci faceva Marco
Carta tra i big? Vincitore di
qualche ultima edizione di Amici,
con un unico singolo alle spalle,
aveva di sicuro meno da dire di
Malika Ayane, riposta tra i giovani,
che solca le radio già da un po'…
Quale sarebbe stato quel fattore in
grado di decidere cosa è big e cosa
non lo è? Mistero. E intanto le
serate passavano, l'auditel
mostrava segni di vita, forse per il
monologo di Benigni, forse per la
curiosità che ci si mette quando si
guarda camminare uno storpio.
Poi i tre finalisti, specchio di
un'Italia musicale alla deriva: Sal
Da Vinci, nipotino di D'Alessio e
del melodrammone
strappalacrime, Povia con un
manifesto sul politically incorrect
e lui, quel Marco Carta idolo della
sms-generation con un brano che
sì ascolteremo ma non ci dirà
granché. Via al televoto, che se è
una truffa in questo caso poco
male, perché se non lo è a votare il
vincitore ci sarà l'sms-generation.
Dopo la proclamazione del
vincitore oltre a tutte queste
domande ce ne sono sorte molte
altre. Forse RAI + MEDIASET =
Inciucio ma questa oramai è una
amara e triste realtà... Arrivederci
festival della negazione della
canzone italiana. Quando inizierai
a guardare un po' sotto l'asfalto
forse scoprirai un mondo.
MUSIC
a cura di Anna Battista
EXCLUSIVE
FIRST AID KIT
WWW.MYSPACE.COM/THISISFIRSTAIDKIT
Arrivano dalla Svezia le sorelline svedesi
Johanna e Klara Söderberg che, ad appena
17 e 14 anni, hanno lanciato il loro gruppo, le
First Aid Kit, un concentrato di folk e country
che sta pian piano conquistando l'Europa
S&V: Com'è nata la vostra
passione per la musica? First Aid
Kit: Siamo nate e cresciute in una
casa dove la musica non è mai
mancata. Papà è un chitarrista e
negli anni 80 suonava con una
band svedese chiamata Lolita
Pop. Siamo cresciute circondate
dalla musica preferita dei nostri
genitori: Patti Smith, Velvet
Underground, Talking Heads, T.
Rex, Elliott Smith, Pixies e
Television. Abbiamo quindi
sempre cantato, sia assieme che
da sole, ma non abbiamo alcuna
formazione professionale, non
siamo mai andate a lezione di
canto per esempio e crediamo
sia proprio questo che rende la
nostra musica tanto naturale. La
nostra band è cominciata
quando una di noi, Klara, ha
deciso di prendere la chitarra
dopo aver ascoltato i pezzi dei
Bright Eyes e di cominciare ad
esercitarsi. Sono così nate le
prime melodie e le prime
canzoni. S&V: Chi sono gli artisti
che al momento informano la
vostra musica? FAK: Devendra
Banhart, Joanna Newsom, Alela la semplicità sia la nostra forza.
Diane e Antony and the S&V: Qual è il primo pezzo che
Johnsons; gruppi alternativi
country come Bright Eyes, Jenny
Lewis, Ryan Adams e Neko Case
e leggende come Woody Guthrie,
Karen Dalton, Bill Monroe e Gram
Parsons tra gli altri. In genere ci
piace la musica vera, quella fatta
da artisti che amano suonare
come Karin Dreijer, dei Knife, o
Joanna Newsom e Antony
Hegarty. S&V: Da dove viene il
nome del gruppo? FAK: Dall'idea
che la nostra musica sia una
sorta di rifugio che aiuti chi
l'ascolta ad affrontare la vita di
ogni giorno. S&V: Come
descrivereste la vostra musica?
FAK: Ci definiscono “folk-pop”,
ma ci piace anche il country. La
nostra musica si basa comunque
sulla voce e sulle melodie. Non
utilizziamo molti strumenti oltre
alla chitarra, crediamo infatti che
STYLE
a cura di Anna Battista
EXCLUSIVE
L O N D O NFA S H I O NW E E K :
B E N TO R N AT I A N N I ' 8 0
Sono stati gli anni '80 a ispirare la maggior parte delle
collezioni presentate alla London Fashion Week.
L'ultima volta che la recessione
ha colpito la Gran Bretagna erano
gli anni '80 e la moda viveva un
momento di crisi di identità. Chi
è cresciuto in quegli anni
ricorderà con terrore le esagerate
spallone delle giacche, gli
eccessi di paillettes e gli
imbarazzanti accostamenti di
colori fluo. Dalla crisi si uscì e, nel
giro di pochi anni, l'imbarazzante
periodo venne ricordato dai critici
di moda come il decennio
“dimenticato dallo stile”. Eppure
sono stati proprio gli anni '80,
questo decennio di dubbio gusto,
a ispirare gli stilisti che hanno
sfilato durante la settimana della
moda di Londra. La catastrofe
anni '80 si è abbattuta
all'apertura dell'evento con la
linea Unique prodotta dalla
catena di abbigliamento e
accessori Topshop. Tute da
ginnastica ricoperte di paillettes,
maglioni giganti in colori
sgargianti, tinte metalliche,
riferimenti al fenomeno delle
rave nelle felpe con ampi
cappucci, immagini di dischi
volanti su abiti dalle enormi
spalle e stampe olografiche
l'hanno fatta da padrone sulla
passerella Topshop.
Pur
rimanendo fedeli alle stampe
digitali che li hanno resi tanto
famosi, Basso & Brooke hanno
proposto un mix di barocco e
Gianni Versace, con abiti sui quali
spiccavano le tonalità oro e i
motivi floreali. L'originalissimo
Ashish ha invece proposto una
collezione interamente ispirata
al tema del circo e a personaggi
dello spettacolo come lo
stravagante pianista Liberace.
Hanno colpito l'attenzione del
pubblico i cappotti con mix di
stampe di pelli di leopardo, zebra,
giraffa e tigre tempestate di
paillettes e i pon-pon multicolori
utilizzati per decorare giacche e
pantaloni. Non è mancato un
piccolo omaggio all'America con
pantaloni e shorts con tanto di
bandiera a stelle e strisce
naturalmente ricoperta di
paillettes. Richard Nicoll ha
riportato in voga i reggicalze e i
bustini alla Jean-Paul Gaultier,
utilizzandoli per decorare abiti,
impermeabili, giacche e camice,
e stampando i collage di Linder
Sterling, popolare artista postpunk anni 80, sui suoi abiti da
sera. Al body-con (che sta per
“body-conscious”, una
definizione data in genere ad
abiti corti e fascianti) si sono dati
sia Marios Schwab con mini-abiti
in stampe sfocate in blu e rosso e
Louise Goldin, che ha creato abiti
molto originali grazie a sapienti
giochi di lana e pelle. Pur
negando di essersi ispirata agli
anni 80 (è nata nel 1981), la
giovane Danielle Scutt ha finito
per proporre silhouette da
power-dressing alla Thierry
Mugler per i suoi tailleur da
dominatrice in nero con
profilature rosse. Gli anni '80
sono esplosi infine con il ritorno
alle passerelle di Londra dopo 10
anni di assenza della femme
fatale Pam Hogg. Scozzese di
nascita ma londinese di
adozione da circa trent'anni,
l'artista, cantante e stilista ha
riproposto le sue famose tute
super-aderenti in Lycra e i
completi in lattice che la resero
popolarissima a metà anni '80
nei club della capitale inglese.
A non tutti piacerà questo
ritorno indietro nel tempo, ma,
forse nasconde una speranza: se
le cadute di stile di quasi
trent'anni fa hanno aiutato il
paese a uscire dalla crisi, perchè
non provare di nuovo a uscirne a
colpi di spallone da rugby e
p a i l l e t t e s ?
www.londonfashionweek.co.uk
STYLE
a cura di Anna Battista
TERMOMETRO BRITANNICO:
COS'È IN/OUT NEL REGNO UNITO
IN
- Michelle Obama – Nessuno può starne senza, dagli stilisti semi-sconosciuti alla Jason Wu, reso famoso dopo che Michelle
ha scelto il suo abito da sera per i balli dell'Inauguration Day, fino all'edizione americana di Vogue che l'ha messa in
copertina sul numero di marzo.
- Il revival anni 80 – Dopo le giacche con le spallone e i mini-abiti aderenti, è stata riesumata anche Pam Hogg, artista,
cantante e stilista semi-fetish nonchè amica dell'iconica Siouxsie Sioux.
- Tom Hardy nel film Bronson, su uno dei carcerati più violenti del Regno Unito – E se non vi va di deprimervi con il film,
provate la colonna sonora che vanta tra gli altri anche la band disco-punk Glass Candy.
- Il romanzo Pharmakon dell'americano Dirk Wittenborn – Una coinvolgente storia che ha come protagonsita un medico
alla ricerca di una cura contro la schizofrenia e la depressione.
- La Snuggie – Una sorta di ridicola coperta da indossare dotata di maniche per evitare di prendere freddo o di non riuscire
a muoversi liberamente. Oltre alla coperta vanno molto di moda i video che se ne fanno beffe su YouTube.com
- I costumi curati da Patricia Field e assemblati con accessori firmati e vintage per “Confessions of a Shopaholic” – Stavolta la
OUT Field
ha davvero esagerato.
- La Barbie – Dopo aver festeggiato i suoi “primi 50 anni” con sfilate di modelle in carne ed ossa abbigliate come lei e con stilisti
veri che hanno invece realizzato abitini per la bambola più famosa del mondo, la “povera” bionda è ricaduta nel dimenticatoio.
- Le cravatte a farfalla – Rilanciate dal francese Alexis Mabille ora sono una sorta di spiacevole virus che ha contagiato
fashionisti, nerd e persino ragazzine che li indossano come fiocchi per capelli.
- L'accostamento di colori arancio fluo e fucsia – È ormai provato che chiunque affermi che un simile accostamento fa bene al
morale danneggiato dalla crisi, ha un gusto piuttosto dubbio oltre ad essere daltonico.
- Lily Allen e le sue canzoni – Chiudetela in biblioteca e cercate di farle capire cosa sia la letteratura, altrimenti continuerà
a pensare che le sue rime demenziali siano poesia.
L'arte che imita la vita che imita l'arte...
Cast: Mickey Rourke, Evan Rachel Wood, Marisa Tomei
Regia: Darren Aronofsky - Data di uscita: 06 Marzo 2009
Il Leone d'Oro a Venezia, il
Golden Globe come miglior
attore, il British Academy
Awards. Ecco il rinascimento
artistico di Mickey Rourke, che a
quasi 57 anni confeziona
successi e riconoscimenti dopo
un periodo di decadimento
personale, in bilico tra i fasti
dorati di metà anni '80 ("9
Settimane e mezzo", "Barfly" e
"L'Anno Del Dragone"), e la
caduta successiva fatta di
scazzottate da amante del
pugilato e scandali dell'amore
privato e sulla bocca di tutti con
la moglie Carré Otis. E' proprio la
lotta, tanto amata dall'attore, a
decretarne la ri-glorificazione
ad Hollywood ed oltre, per mano
del giovane e geniale regista
Darren Aronofsky ("Requeim For
A Dream") che lo chiama ad
interpretare (magistralmente) il
ruolo di protagonista in "The
Wrestler", in uscita il prossimo 6
Marzo in Italia. “The Wrestler" è
la storia drammatica e toccante
di Randy Robinson, detto
l ' a ri e t e, u n ex - w re s t l e r
professionista di fama mondiale
alla fine degli anni '80. Nel
turbine incontrastato dei media
che glorificano i miti per poi
dimenticarli dopo qualche
tempo, Randy a venti anni di
distanza dai suoi trionfi, proprio
come Rourke, si esibisce per i
pochi fan rimasti, tra scuole
sperdute e comunità popolane
del New Jersey. Randy è il
prototipo del decadimento del
divo, che si ritrova vittima e
carnefice di sé stesso,
adrenalinico solo nei momenti
di combattimento,
appassionato aiutante delle
giovani promesse del wrestling
e fruitore dell'adorazione
compiacente dei fans. Solo un
infarto durante un
combattimento del weekend lo
fermerà, imponendogli la
decisione di abbandonare
steroidi e showbiz, per riflettere
consciamente sulla propria
esistenza. Sarà solo in quel
momento che vincerà l'anima
solitaria ed in pena di un padre
che ha perso ogni rapporto con
la giovane figlia e che riscoprirà
l'amore grazie ad una non
CELL. 349.1970263
"THE WRESTLER”
troppo giovane spogliarellista,
fino a che l'eco del wrestling
non lo convocherà nuovamente
tra le sue fauci. Tra lo squallido
l avo ro p a r t - t i m e i n u n
magazzino e gli show postsuccesso in location non più
auree, fallimento e distruzione
fisica e psicologica sono
nuovamente i temi che
Aronofsky affronta nel suo pluripremiato "The Wrestler", di cui
protagonista ne è il manifesto,
t ra s c o n fi t t e s o c i a l i e
decadimento dell'eroe passato,
luci della ribalta ormai spente e
un grande cuore stanco, infelice
e debole, che Randy riuscirà a
sanare solo grazie alla nuova
compagna (Marisa Tomei) e ad
una figlia troppo spesso
dimenticata. Dalle inquadrature
di spalle a mo' di inseguimento,
fuga e declino eroico, ai tentativi
psicologici del protagonista di
rattoppare un'esistenza vissuta
più sul ring che privatamente,
fino alla folla incitante, eterna
compagna dell'anti-eroe, come
se la realtà, in fin dei conti,
recasse più ferite di quelle dei
c o m b at t i m e n t i s u l ri n g,
appunto. Infine la meravigliosa
ballata scritta appositamente
per il film da Bruce Springsteen.
La vita turbolenta dell'uomo,
dentro e fuori lo schermo,
diventa paradossalmente la
metafora cinematografica
dell'esistenza dello stesso
Rourke, che qui tocca vertici
lodevoli, nell'interpretazione
dell'emarginazione della
solitudine devastante di uomini
nati per essere eroi, e decaduti
un po' per i riflettori e un po' per
l ' i n c ap a c i t à d i e s s e re
brutalmente possenti anche
nell'anima. "The Wrestler" è
Mickey Rourke.
Solo genere Rock - Italiana ... NO: Classica, House etc.
a cura di Ilaria Rebecchi
COMPERIAMO STOCK DI DISCHI IN VINILE
HAI DEI DISCHI A CASA E NON SAI PIU’
COSA FARNE? CHIAMACI!
CINEMA
VIA VITTORELLI 5/a
Bassano del Grappa (VI)
tel +39 0424 525583
G33K pr0n
a cura di Stefano Calgaro
Tra le prime esplorazioni della rete
compiute in gioventù, ricordo che
una delle maggiori soddisfazioni è
stata trovare la catena dei siti del
Progetto Abolizionista, che tra le
altre cose promuove la filosofia
dell'evoluzione dall'essere umano
all'essere post-umano. E l'abolizione
universale della sofferenza. Il senso
di epifania che ebbi in quel
momento è comparabile alla
manifestazione di universi paralleli
che si spalancano come un baratro
davanti ad occhi non ancora pronti a
simili eventi. Altre rivelazioni, per
capirsi, possono essere la presa di
coscienza della metaforica piscina
di merda in cui ti stai tuffando
quando i vigili ti fermano in un
sabato sera un po' sbarazzino, o il
primo scambio intenzionale di
saliva con una coetanea, o l'arrivo
del primo monome. Sono cose che
ti cambiano dentro. Ma tornando ai
post-umanisti, l'evoluzione
dell'uomo (e della donna! un saluto
al mio vasto pubblico femminile) in
un essere più consapevole, felice e
sereno è possibile, auspicabile e
anche un dovere morale. Le
emozioni spiacevoli, il dolore fisico e
quello mentale sono funzionali alla
conservazione della specie: sono un
meccanismo di difesa che nel corso
di qualche miliardo di anni ha
permesso a degli acidi nucleici di
propagarsi per tutto il pianeta
usando come ospiti gli organismi
complessi di cui sono i geni. La
critica all'evoluzionismo si muove
appunto sul presupposto che gli
esseri umani sono dei veicoli guidati
alla cieca dal proprio DNA.
Sentimenti come ansia, tristezza e
frustrazione fanno bene ai geni
perché sono fondamentalmente il
guinzaglio che ci tiene lontano dalla
felicità quanto basta per evitare di
farci sbranare dai leoni nella savana.
Un organismo cronicamente felice si
estingue presto. Tanto è felice, che gli
frega di essere sbranato. Il problema
è che a provare le sensazioni non
sono i geni ma gli organismi che li
conservano. E poi non viviamo più
nella savana. E quindi l'abolizione
della sofferenza deve avvenire prima
di tutto con un cambiamento
radicale del sistema riproduttivo delle
specie. Qui la faccenda si fa un po'
complicata, ma l'importante è che la
possibilità di intervenire in maniera
“non naturale” sul genoma (umano e
non) favorisce un'evoluzione
intelligente. Di fatto, quello che
avviene da milioni di anni su questo
pianeta non è altro che una
pericolosissima roulette genetica:
partner scelti bene o male a caso,
mutazioni, alleli recessivi di malattie
ereditarie che si trasmettono
indisturbati per generazioni. La
cosiddetta “evoluzione”. Un
approccio più “ingegneristico”
permetterebbe invece di scegliere
con precisione le caratteristiche
psicofisiche dei discendenti,
favorendo non solo la loro salute ma
anche eliminando dalla loro
esistenza l'inutile peso della
sofferenza — di qualunque tipo essa
sia. Si dovrebbe arrivare, fra un
migliaio di anni secondo gli
abolizionisti, ad una Terra popolata
da esseri quasi-immortali che nella
peggiore delle ipotesi proveranno
sensazioni che noi oggi definiremmo
d i e s t re m o p i a c e re.
PLAYLIFE
ABBIGLIAMENTO UOMO E DONNA
BASSANO DEL GRAPPA (VI) Via Vittorelli - Tel 0424.523848
APERTO DOMENICA POMERIGGIO
FORTUNECOOKIE
a cura di Anna Battista
LA CONGIURA
CONTRO
LE DONNE
PENSANTI
Pensate forse di vivere in un periodo solo
finanziariamente burrascoso? Vi sbagliate: là
fuori c'è anche una grave penuria di idee e una
imbarazzante superficialità. A febbraio si è
celebrato il 200° anniversario della nascita di
Charles Darwin, ma alcuni esseri umani riescono
quotidianamente a provare che, invece di
progredire positivamente, l'umanità sta
regredendo in grande stile. Un esempio? La
cosiddetta “chick lit”, due terrificanti parole che
indicano un tipo di letteratura “leggera” per le
donne (o forse un tipo di letteratura per donne
leggere?). Non è abbastanza però che romanzi
superficiali su donne dalle “torturate vite
sentimentali” alla Bridget Jones, riempiano gli
scaffali di librerie e biblioteche, ora molti dei titoli
di successo catalogati come “chick lit” vengono
prontamente trasformati in film. L'ultimo caso è
quello di Confessions of a Shopaholic
(Confessioni di una maniaca dello shopping) del
regista P.J. Hogan, tratto dall'omonimo romanzo
di Sophie Kinsella. Siamo di fronte all'ennesimo
incrocio tra Sex and the City e Il diavolo veste
Prada con al centro il solito triangolo modalavoro in una rivista-storia romantica. La cosa
peggiore del film (e non tentate di dirmi che è un
film valido dal momento che mostra i pericoli
dello spendere-spendere-spendere, perchè
sappiamo tutti che di “sociologico” non c'è nulla
nè nel libro nè nel film...) rimane Patricia Field, la
“costumista” che ha assemblato il look della
protagonista con capi/accessori firmati e
vintage. Il risultato – vedere la gonna rosa
shocking con sottogonne multicolori – è
straziantemente orripilante soprattutto perchè
le donne vengono per l'ennesima volta ritratte
come immature cretine dedite allo shopping.
Che le donne siano ancora considerate tutte
sceme è ormai comunque certo: anche i più
importanti quotidiani britannici vantano ora
vaste sezioni online dedicate all'argomento
“Lifestyle” con video di pochi minuti su come
scegliere accessori e vestiti, come se fossimo
tutte tanto rimbambite da non essere neppure
capaci di distinguere una giacca da un pantalone.
Patetico e preoccupante. Ed è preoccupante
pure il fatto che, Franca Sozzani, direttrice
dell'edizione italiana di Vogue metta sulla
copertina del numero di marzo una delle inutili
figlie di Bob Geldof, Pixie, con tanto di titolo, “So
Young, So Cool” (Così giovane, Così cool).
Raccomanderei alla Sozzani di mettere in
copertina una di quelle belle ragazze che si
incontrano spesso per strada – ma che non sono
modelle professioniste, nè hanno dei genitori
famosi – e magari di titolare con un bel “So
Young, So Talented, So Unemployed, So Skint”
(Così giovane, così talentuosa, così disoccupata
e così al verde): sarebbe più rilevante per i tempi
in cui viviamo e per la situazione italiana, non vi
pare? Mi domando spesso perchè non si
dedicano libri, film, video online e copertine a
donne intelligenti e magari ribelli, tipi come
l'editrice, scrittrice, giornalista e icona di stile
Nancy Cunard. Chissà, forse qualcuno si
preoccupa che qualche ragazzina di oggi possa
incapparci su e aspirare di diventare un giorno
forte, caparbia e ribelle come la Cunard piuttosto
che sognare di diventare una “Velina” o una
protagonsita del “Grande Fratello”.
[Anno nuovo, rubrica nuova. Avete presente i biscottini
cinesi della fortuna con quei curiosi bigliettini al loro interno
che contengono un saggio consiglio? Questa rubrica è un po'
come quei biscotti, contiene in poche righe un messaggio
che, si spera, ispirerà in qualche modo I lettori.]
RIVENDITORE UFFICIALE
DANIEL PASCOSKY
MY SPACE
di Anna Battista
EXCLUSIVE
JEWELLERY ART COUTURE: MORI & MIMOSA
WWW.MYSPACE.COM/MORIMIMOSA - WWW.MORIMIMOSA.COM
Per molti i gioielli sono solo degli accessori, ma per Christina Wemming e
Sara Engberg, le ragazze del duo svedese Mori & Mimosa, abiti e gioielli
sono due aspetti fondamentali dell'universo della moda.
Cos'è la “Jewellery Art Couture”?
Sara Engberg: È la definizione che
io e Christina abbiamo deciso di
dare alle nostre creazioni che sono
una sorta di felice matrimonio tra
la moda e l'arte di fare gioielli.
Christina disegna i nostri abiti, e io
realizzo parallelamente gioielli che
si integrano perfettamente con le
sue creazioni. Cosa rappresenta
per voi la moda? Christina
Wemming: Creare qualcosa che
duri nel tempo e che piace, senza
tener conto dei trend. Molti stilisti
svedesi non amano rivelare quale
sia il loro vero lavoro perchè sanno
USATO ALLO STATO PURO
ANNI 60’-70’-80’-90’-2000
che la parola “moda” ha delle mesi, una vera e propria strategia
connotazioni negative e che di comunicazione e una campagna
appena la si nomina la maggior
parte delle persone pensa
immediatamente ai trend, al
consumismo e a quel continuo
comprare dei capi o degli accessori
per buttarli via dopo appena pochi
mesi. Cosa vi ispira? CW: Gli anni
60. Adoro l'architettura, il design
d'interni e gli abiti di questo
decennio. SE: Ciò che accade
attorno a me, le cose che vedo e
che toccano il mio cuore. I gioielli
con il teschio per esempio sono
stati ispirati da un evento triste, la
morte di mia madre. Siete state
recentemente coinvolte in un
progetto lanciato dalla Berghs
School of Communication e dallo
Swedish Fashion Council per la
Stockholm Fashion Week, ce ne
parlate? SE: Dodici firme della
moda svedese sono state invitate
a sviluppare, durante l'arco di due
COOPERATIVA FERRACINA
I
I
L
ORARI : 10-12.30/15.30-19.00
CHIUSO DOMENICA-LUNEDI’-VENERDI’
Cooperativa Sociale Onlus, Via Spin 57 Romano d’Ezzelino Tel 0424382202 int. 1 - [email protected]
A mezzanotte va… la ronda del piacere …
A mezzanotte va… la ronda
del piacere …. Vi ricordate
questo famoso motivetto,
scritto da Bixio e Cherubini,
i n t e rp re t at o
da una
gi ova n i s s i m a G i g l i o l a
Cinquetti? “A mezzanotte va,
la ronda del piacere, e
nell'oscurità, ognuno vuol
godere, son baci di passion,
l'amor non sa tacere, e questa
è la canzon, di mille
capinere…” Non è proprio per
quel tipo di ronde che è stata
scritta la canzone, ma ben si
adatta a ciò che sta
succedendo in Italia in queste
settimane. Ci scusiamo prima
di tutto con i lettori di S&V
per tutti questi articoli di
attualità che inseriamo in
questi ultimi mesi. Saremmo
molto più felici di parlare di
mu s i c a , a r t e, c i n e m a
piuttosto che dover affrontare
ogni mese argomenti che di
tutto hanno tranne di ciò che
ci interessa maggiormente. La
presa di coscienza su alcuni
temi vale però ben di più di
qualsiasi uscita discografica, e
visto Sanremo, possiamo
benissimo prenderci il lusso di
farlo. Tornando alle nostre
“ronde”, come tutti sapranno
il governo ha da qualche
settimana introdotto grazie
all'ennesimo decreto alcune
modifiche al pacchetto
sicurezza. Tra queste è
previsto l'utilizzo, da parte dei
comuni in accordo con la
prefettura, di “ronde” formate
da cittadini comuni che
o rga n i z z at i i n gr u p p i
presidieranno zone e quartieri
delle loro città. Mi chiedo: chi
saranno questi cittadini, come
saranno attrezzati, che
funzioni avranno … insomma
ci sembra di parlare, come in
periodo di guerra, delle
famose “regole d'ingaggio”.
Facendo un rapido sondaggio
tra i miei amici, nessuno mi ha
detto: “Finalmente le ronde!
Questa sera esco, invece di
andare a vedermi il concerto
di Caparezza, faccio un giro
per vedere se becco qualche
“nero” o “rumeno” o “cileno”
che rompe le palle così gli
faccio vedere io …”. E allora chi
saranno questi cittadini?
Sembra che nelle grosse città
il problema sia piuttosto serio
: a Firenze, per esempio, i
neofascisti di Azione Giovani
( gi ova n i l e d i A l l e a n z a
Nazionale) hanno annunciato
la nascita del progetto
"Azione Sicurezza": "ronde" di
propri militanti per controllare
i cinque quartieri fiorentini e
ristabilire il concetto fascista
di "ordine", pulendo la città
dagli immigrati, dai rom, dal dirmi se posso o no bivaccare
"bivacco" e dai diversi di ogni tranquillamente sul parco del
tipo. L'iniziativa ha subito
guadagnato l'adesione della
"Nuova Destra Sociale", che
parteciperà con i propri
militanti alle ronde... Porca
vacca vuoi dire che se mi vien
voglia a mezzanotte di
mettermi seduto ad ammirare
il Ponte Vecchio di Firenze al
chiaro di luna con una birra in
mano e meditare sulle cose
della vita, dovrò stare attento
che alle spalle non mi arrivino
dieci baldi giovani (spesso
senza capelli … ) che in nome
dell'ordine e della pulizia mi
buttano nell'Arno? Non lo so
… il ministro dell'interno,
detto la “cima”, Maroni
dichiara : “nelle ronde verrà
at t u at o " u n c o n t ro l l o
fortissimo da parte degli
organi di polizia su chi vi
partecipa". Siamo alla pazzia
…. Quindi riassumendo:
istituiamo le ronde perché si
“sostituiscano” a Polizia e
Carabinieri che non hanno né
più mezzi e né benzina per
circolare, e li mettiamo a
controllare le ronde? Delirio...,
allo stato puro! Non facevamo
prima a stanziare fondi per i
tutori dell'ordine invece che
creare un sistema per il quale:
il mio vicino di casa potrà
di Daniele P
UN MONDO ALLA ROVESCIA
KULT MOVIE
a cura di FOX (Plasticost)
L'IMPERDIBILE PEGGIO DELLO SPAGHETTI WESTERN
...E CONTINUAVANO A FREGARSI IL MILIONE DI DOLLARI
Originariamente chiamato Bad Man's
River apparve da noi come da copione
con un titolo chilometrico che comunque
ne descrive molto bene il carattere. Infatti
la pellicola era destinata al mercato
internazionale e non a caso la produzione
spagnola si diede un bel da fare riunendo
un cast di tutto rispetto: Lee Van Cleef,
Gina Lollobrigida, James Mason, Gianni
Garko e Sergio Fantoni, tutti alle prese
con i polverosi paesaggi iberici. Con una
schiera simile ci si sarebbe aspettato un
film a dir poco vicino alle grandi opere del
genere, invece il risultato è una
commediola leggera ambientata tra
saloons e treni in corsa, in linea con le
peggiori storielle realizzate tra Italia e
Spagna in anni dove era continua la
richiesta di films per soddisfare le piccole
sale cinematografiche presenti in ogni
paese. Gli ingredienti sono i soliti:
rapinatori di banche, rivoluzionari e soldati
messicani e guai in vista per i
protagonisti; forse l'unica idea non banale
è Alicia, il personaggio interpretato dalla
Lollo, una truffatrice astuta che aggira i
peggiori ceffi del west, erede a quanto
pare di una mamma tutt'altro che
innocente. Ma come sempre accade il
principale protagonista è il bottino,
oggetto di fughe, inseguimenti, sparatorie
distruttive e cazzotti a iosa non esenti da
violenze gratuite inflitte dai soliti crudeli
soldati messicani a qualche nativo. Tra un
bang ed un assolo pugilistico, la vicenda
scorre con gli ingredienti più consueti,
qui monetizzati in un milione di dollari
rapinati in una banca da Bomba, un
professionista del settore, interpretato da
Lee Van Cleef. Non mancano i momenti
di surreale dilettantismo alla regia, come
in una scena dove si continua a sparare
ma lo schermo è totalmente nero per
quasi dieci secondi, ma noi, amanti del
genere oppure semplicemente un po'
incuriositi dai funambolismi narrativi,
ormai non ci sorprendiamo più per
queste bazzecole. Immancabili le
acrobazie di pistoleri in azione dentro
botti rotolanti che non vengono mai
colpiti ma riescono a fare una strage dei
nemici, come pure le deliziose curve della
Lollo, palpeggiate da Bomba solo con lo
scopo di trovare il mitico assegno da un
milione di dollari. E quando i nostri eroi
riescono a fuggire dall'attacco dei soldati
messicani ecco apparire una sorta di
mezzo a motore che sembra un prototipo
dei films di Mad Max. Quando poi la
compagnia arriverà a Laredo per
riscuotere, si presenterà la legge ed il film
naturalmente finirà con un ennesimo
inseguimento.. Che si volesse raggiungere
gli alti livelli del genere lo si nota anche
dalla pomposa colonna sonora dove
appaiono Waldo de los Rios, gruppo che
in quegli anni accarezzava le classifiche
internazionali con branetti da fischiettare
e le registrazioni sinfonico bandistiche
firmate da Tony Duhig, John Field e Glyn
Havard. Bad Man's River cadde nel
dimenticatoio; per gli amanti del genere
rimane un cult ma nella classifica io lo
piazzo nell'imperdibile peggio, anche i
grandi attori che vi appaiono sembra
stiano realizzando una sorta di
"marchetta" cinematografica, la pellicola
non è stata più ricostruita e sono in
circolazione versioni qualitativamente
molto scadenti.
CREATIVITA’
di Debore Basei
www.acuaria.it
RITAGLIAMO IL TEMPO PER LE EMO-ZIONI
Nasce a Conegliano il progetto
“Riciclati”. Un'agenzia creativa ha
ideato un progetto che ha lo scopo
di coinvolgere grazie alla creatività
dei ragazzi che stanno facendo un
percorso per lasciare alle spalle un
triste passato. Voler ricominciare
un nuovo percorso, diverso dal
modo abituale di vivere…
ritornando un po' bambini (per
quanto riguarda la creatività) ma
con la consapevolezza di un adulto
riuscendo quindi a dare il meglio di
se stessi per realizzare il progetto
nel modo migliore possibile è una
buona occasione per realizzare se
stessi. Chi ha avuto l'idea ringrazia
le persone che hanno deciso di
seguirla, forse per passione, forse
perché è stata data fiducia
reciproca e perché credere in
qualcosa di semplice e giocoso è
divertente. Chi sceglie di cambiare
strada decide di dare una svolta e
reagire alla crisi che c'è dentro se
stesso: metaforicamente ci
auguriamo che possa succedere a
tutti quello che ora credono nella
“crisi” della società e possano
reagire utilizzando la mente e la
propria creatività. Gli attimi di crisi
sono attimi di stasi la soluzione è
fermarsi ad osservare, e capire che
forse questi momenti non nascono
per caso e possono essere
interpretati come un punto di
partenza. Perché è grazie alle idee
che si può ritrovare la voglia di
ricominciare. Presentare un idea
alternativa è come giocare. Ne è la
dimostrazione Francesco che con
la sua macchina da cucire ha
realizzato i portachiavi a forma di
cuore più innovativi del mondo: un
unico cuore con due anelli…che
per essere utilizzato deve essere
necessariamente ritagliato:
ritagliamo il tempo per le
emozioni. I giochi e le emozioni
sono invece i momenti più
semplici…è emozionante riuscire a
cogliere il valore di chi ci sta vicino,
andando oltre alla barriera delle
etichette applicate alle persone
dalla società e che rischiano di
togliere il vero valore dell'essere
valorizzando solo il suo apparire.
Un cuore che si ritaglia perché?
Perché il cuore è un simbolo e
perché se vogliamo raccontare il
senso profondo e vogliamo
comunicare a tutti come è nata
l'idea ci piace fare in modo che chi
ci ascolta si fermi a pensare e
possa comprendere il senso e
vedere un semplice cuore sotto un
altro punto di vista. La parola emozione è una parola composta che
letteralmente significa azione del
emo (sangue) e ogni cosa che ci
emoziona genera un ri-cor-do. La l'uomo ha sempre aspirato… Chi
parola ricordo contiene dentro a se infatti ha deciso che per numerare
un'altra parola: “cor” dal latino:
cordis ovvero cuore. Quindi la parte
destra del cuore prende il nome di
emo, la seconda di zione. Quando
le due parti sono unite danno la
forma di un cuore che in realtà
rappresenta un emozione un
gioco…le texture, colori e
sfumature sono
uniche ed
irripetibile perché i nostri cuori
sono realizzati con ritagli di PVC
delle maxi affissioni che ricoprono i
palazzi di pubblicità. Ecco che la
materia nasce sotto una nuova
forma e prende un nuovo
significato. Riciclare significa far
rinascere decontestuallizzando e
dando la possibilità di vedere sotto
un altro punto di vista. Ogni cuore è
una piccola opera d'arte numerata
con tante lettere…perché mettere
in discussione le regole e i canoni
imposti è una cosa alla quale
La Pappa
KEBAB
KING
HEN
RY
Felafel
Prenotazioni
329.7454577
Via Gamba 147b - Discesa Ponte Vecchio - Bassano d. G.
QUESTA È LA LISTA COMPLETA DEI DISTRIBUTORI UFFICIALI DI S&V. QUI TROVERETE SEMPRE LA
VOSTRA COPIA OGNI MESE. SCEGLIETE LORO PER RITIRARE IL VOSTRO S&V!
a Vicenza e Prov.
IL BORSA
P.zza dei Signori 26 - Vicenza
BAR ASTRA
Contrà Barche Vicenza
PROSPORT - Via Zamenhof 821 - Vicenza
(Tel 0444.301837) www.prosport.it
OSTERIA DEL TEMPO PERSO
Via Paolo Lioy 36 - Vicenza
VIOLET SHOP
Contrà S. Paolo 22 - Vicenza
SARTEA
C.so San Felice 362 - VI - www.sartea.it
TOTEM
Via Vecchia Ferriera - Vicenza
VELVET STORE
Contrà Riale 19 - Vicenza
SABOTAGEBAR - V.le dell’Industria 12 - VI
www.sabotagebar.eu
FLIPOUT SKATESHOP
C.so Fogazzaro - Vicenza
S3 SURPLUS
Via Vittorelli 5 - Bassano d. G.
Via Ponticello - Molvena
LA PAPPA FASTFOOD
Via Gamba - Bassano d. G.
MONTE CROCETTA
Loc. Monte Crocetta - Bassano d. G.
SHINDY CLUB - Via S. Giorgio - Bassano d. G.
(Tel 0424.500.000) www.shindy.it
LIBRERIA PALAZZO ROBERTI
Via J. da Ponte 34 Bassano d. G.
LOLA LOUNGE CAFE’
Via Cà Rezzonico 20 - Bassano d. G.
WAITING CLUB - Via Salarola 1 - Marostica
(Tel 0424.75143) www.waitingfor.it
a Verona e Prov.
HANGER
Via Pescatori 4 - Treviso (Centro)
FIRST CLASS MUSIC
Circonvallazione Oriani 2B/C - (VR)
MUSIC MANIAC
Via Cairoli 38 - Marostica
NEW AGE
Via Tintoretto 14 - Roncade (TV)
GULLIVER
Via S. Vitale 7 (VR)
CAFFE’ NAZIONALE - P.zza degli Scacchi 24
Marostica
DISCO FRISCO
Via A. Mattei - Treviso
JACK THE RIPPER
Via Nuova 9 - (VR)
RISTORANTE AL PONTICELLO
Via Ponticello 24 - Molvena - (Tel
0424.708077)
PUNKY REGGAE PUB - Via Barbarigo 15
Liedolo di S. Zenone (TV) Tel 0423.969624
LA LOGGIA
Corso Guà 46 - Cologna Veneta (VR)
DIESEL INDUSTRIES
Via dell’Industria - Molvena
MAX LIVE
Via Meucci 44 - Costabissara
BAR COMPANY
Via Alberetto 22 - Sandrigo
A DUE PASSI ...
Via Garibaldi 22 - Lonigo (VI)
ENOTECA WINEBAR
Via Garibaldi - Lonigo (VI)
OGM TATTOO - Via 7 Comuni
Valstagna 1
MARACANA’
Via Pasubio 85 - Schio
SACRUM COR TATTOO
Via Prà Bordoni - Zanè
RISIGO Bar Ristorante
Via dell’Industria 18/C - Piovene Rocchette
CUBIKAL
Via Zanella 20 - Thiene
a Padova e Prov.
ALE SURF SHOP
Via Cà Moro 121 - Cittadella (PD)
FREE ZONE LIVE
Via Ferrarin - S. Giuseppe Cassola
INTERNO14
S. Donato - Cittadella (PD)
COOPERATIVA FERRACINA
Via Spin 57 - Romano d’Ezzelino
LA GABBIA MC - SS Cittadella/Padova
S. Giorgio in Bosco (PD)
WHY NOT CAFE’
Via Roma - Bassano d G.
RICKY’S PUB
Via Commerciale 12 - Abbazia Pisani (PD)
OGM TATTOO
Via Sette Comuni - Valstagna (VI)
a Treviso e Prov.
Nuovo Punto Ufficiale
RIVIERA’S - Via S. Antonio - Marostica
(Tel 0424.72512) www.rivieras.it
CONTRA’ GRANDA
Via Barbieri - Bassano d. G.
PLAYLIFE
Via Vittorelli - Bassano d. G.
Punto Ufficiale
ROCK CAFE’
Strada dei Colli 2 - Castelcucco (TV)
ZWEIBAR - Via Ponte Pagnano 3
Pagnano/Asolo - www.zweibar.tk (TV)
REPLAY
Via Marcoai 1 - Asolo (TV) www.replay.it
CACAO AMERICAN & WINE BAR
Via Roma 7 Crespano del Grappa (TV)
a Venezia e Prov.
PENNY LANE SHOP
Via S. Croce 29 - VE
DISCOVERY RECORDING STUDIO
Via Monte Popera 12 - S. Donà di Piave (VE)
OSTERIA LA VIDA NOVA
Piazzale Candiani, 7 - Mestre
HELMUT
Via Verdi 34 - Mestre
www.myspace.com/helmutvia34
a Firenze
PENNY LANE
Via Verdi 53r - FIRENZE
REX CAFÉ
Via Fiesolana 23/r - FIRENZE
MAYDAY CLUB
Via Dante Alighieri 16/r - FIRENZE
BEBOP MUSIC CLUB
Via Dè Servi 76/r - FIRENZE
AUDITORIUM FLOG
Via Mercati Michele 24/b - FIRENZE
PUBLIC HOUSE
Via Palazzuolo 27/r - FIRENZE
ROCKBOTTOM RECORDS
Via degli Alfani 34r - FIRENZE
CAFÈ LA CITÉ
Borgo san Frediano 20r - FIRENZE
BAR PUB "AL PARLAMENTO"
Sestiere Cannaregio, 511 - Venezia
CENTRO CULTURALE BOLDÙ
Cannaregio 6000 Venezia
vuoi diventare distributore ufficiale di sound and vision?
Contattaci cell 349.1970263