Associazione PaviainserieA
UpPavia2003
Raccolta pubblica di fondi
per il finanziamento di progetti
di promozione sociale e culturale
Programma
Associazione iscritta al n. 21 – Sez.B) Culturale Registro ProvincialeAssociazioni senza scopo di lucro ai sensi L.R.28/96
Associazione Gemellata con il Municipio Autonomo Primero de Enero – Chiapas - Messico
E-mail [email protected] Sito internet: www.paviainseriea.it
Sede in Pavia - Via Siro Comi, 10
Tel.0382/28110, 348/7018310
C.F.96038510184
Indice
Programma Settimanale
Venerdì 13/06/03: Start Up Party ....................................................................... 5
Ore 22, 30: Bugo .........................................................................................5
Ore 21,30: Serif’s ........................................................................................6
Sabato 14/06/03: I° Pavia Blues Festival (1) ....................................................... 7
Ore 22,30: Paolo Bonfanti Blues Band ........................................................7
Ore 21,30: Bluesfellas .................................................................................8
Domenica 15/06/03: I° Pavia Blues Festival (2) ................................................... 8
Ore 22,30: Gnola Blues Band ......................................................................8
Ore 21,30: Marcello & The Machine ..........................................................10
Ore 18,00: Spettacolo Teatrale – Compagnia Il Labirinto - Storie Di
Ordinaria Follia (Regia di Stefania Grossi) ................................................10
Lunedì 16/06/03: ElettroSound2003 (in collaborazione con l’Associazione Sound) 11
Ore 22,30: GUEST STAR: AL MUKAWAMA..................................................11
A partire dalle Ore 20,30: Vincitori Concorso ............................................13
Le serate del concorso: .............................................................................13
Martedì 17/06/03: EtnoSuoni (1) ...................................................................... 15
Ore 22,30: Jenny Piccalo...........................................................................15
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Ore 21,30: Polpa .......................................................................................16
Ore 20,30: Neel.........................................................................................16
Mercoledì 18/06/03: Finale UMF-University Music Festival (in collaborazione con il
Coordinamento per il Diritto allo Studio)............................................................ 17
A partire dalle Ore 20,30: Vincitori Concorso ............................................17
Giovedì 19/06/03: EtnoSuoni (2)(in acustica) .................................................... 17
Ore 23,00: Femna Pepa.............................................................................17
Ore 22,30: Danze Mediorientali con i Janare.............................................17
Venerdì 20/06/03: Teatro (in acustica).............................................................. 18
Ore 22,30: Cabaret con “I Tre Fusi” (Da Confermare) ...............................18
Ore 21,30: Spettacolo Teatrale “L’isola di Wanatu” – Compagnia Cose
dell’Altro Mondo........................................................................................19
Ore 20,30: Spettacolo Teatrale “Sostanze Psicoattive” – Gruppo
Animazione Teatrale ADIM .......................................................................19
Sabato 21/06/03: EtnoSuoni (3) ....................................................................... 19
Ore 22,30: Diatonic Orchestra...................................................................19
Ore 21,00: Turututela ...............................................................................20
Ore 17,00: Stefania Grossi - Spettacolo Per Bambini “Storie Sotto L’Albero”
.................................................................................................................21
Domenica 22/06/03: EmerSuoni: “Notte Sonica”................................................ 21
Ore 22,30: NOA - Nuovi Orizzonti Artificiali ..............................................21
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Ore 21,30: Ali di Vetro...............................................................................22
Ore 20,30: Klown ......................................................................................22
Ore 18,00: Incontro letterario con Vincenzo Andraous .............................23
Programma Arti Visive (curato dal Gruppo A.P.) ....................... 24
CAMERA A NEBBIA .......................................................................................... 24
A.P. = ACCELERATORE DI PARTICELLE ............................................................ 24
IPOTESI DI PROGRAMMA ................................................................................ 26
LA FUNZIONE DELL’ACCELERAZIONE........................................................26
1. perché si accelerano le particelle? ........................................................26
2. avete un acceleratore di particelle a casa vostra?.................................27
RIVELAZIONI............................................................................................28
3. camera a nebbia....................................................................................28
4. CONTATORI ..........................................................................................29
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Venerdì 13/06/03: Start Up Party
ORE 22, 30: BUGO
Bugo è un genio, nel senso letterale del termine: crea dal nulla, nessuno è in grado di
spiegare come, ma soprattutto appare soltanto dopo aver opportunamente sfregato la
lampada. Un genio irriverente, scostante e scomodo, così scomodo che è stato invitato
ad esibirsi sul palco di Supersonic, il programma più rock e alternativo del canale
musicale più potente del mondo:MTV. Che dire? Le sue canzoni sono perfette, durano il
tempo giusto e di norma si compongono di tre accordi, spesso accompagnate da
un'armonica malinconica.
Il nostro soffre d'amore, ma non si lascia andare e la sua arma vincente sembra essere
l'ironia. Cantautore con una decisa vena rock e blues ma non disdegna l'improvvisazione
più rumoristica. L'underground ha deciso di mandare avanti le sue punte più estreme alla
conquista del mondo contro l'asfissia delle cose già sentite. Unica raccomandazione:
prendetelo sul serio.
Incarnazione tristallegra della provincia, come
ha scritto qualcuno, Bugo è nato meno di
trenta e più di venti anni fa nel Novarese. E’ un
cantautore. La chitarra è stato lo strumento
con cui è cresciuto artisticamente, durante un
servizio militare che immaginiamo assai
formativo. Beve Montenegro, fuma sigari e
scrive canzoni non del tutto normali, dove
sperimenta soluzioni al limite del dissonante,
qualche volta, senza però rinunciare mai del
tutto alla melodia. Ha pubblicato EP e dischi
con diverse etichette indipendenti, prima di
essere notato da una struttura major e arrivare
al cd che tenete fra le mani. Merito di una
presenza scenica fuori dal comune e di un
pugno di composizioni che entrano nella
memoria prepotentemente, per non andarsene
più.
Il protagonista assoluto, ironico e surreale – la parola demenziale è qui assolutamente
bandita – dei suoi lavori musicali è proprio lui, che conosca uno spleen capace di
diventare inno generazionale (Io mi rompo i coglioni) oppure che finisca ad una sfilata di
moda mutata in dichiarazione di amore da piromane (La mia fiamma). Storie disperate,
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che dalla provincia si spostano in una Milano nebbiosa e stralunata, dove il Nostro non
può far altro che subire il fascino devastante della metropoli o piangere (l’odissea urbana
di Milano tranquillità, le nostalgie di Morbida scheggia, la pace sepolcrale di Nero
arcobaleno) e finire per esserci piuttosto che farci. I dettagli quotidiani, anche banali,
diventano piccoli incubi – Piede sulla merda – ed il rifugio può essere una casa tutt’altro
che rassicurante (Casalingo) o una Pasta al burro che finisce per scottare.
I suoi lavori discografici rappresentano un’opera importante di cantautorato alieno, dove
il termine “alieno” non c’entra nulla con extraterrestri o X-Files, ma sta davvero a suo
agio con il continuo accostamento di rumorismo quasi-noise (l’apocalisse liberatoria di Fai
la fila, la già citata Pasta al burro, un vero e proprio rap domestico e lo-fi) e melodia, di
versi metricamente ineccepibili con altri tragicamente volgari e veri. One man band di
grande originalità, a qualcuno potrà anche ricordare il Beck più grezzo o il taglia-e-cuci di
Lou Barlow, anche se il suo cuore musicale batte fra un Lucio Battisti dei bassifondi e il
rock’n’roll meno addomesticato, fra il verso libero del punk nostrano, quello più ironico e
meno riducibile ad unità, ed una propensione lirica spontanea e capace di brutale
bellezza. Curioso e senza prevenzioni di sorta, Bugo gioca con la forma canzone
rendendola un viaggio psichico in cui è facile entrare ed impossibile uscire.
I suoi strumenti preferiti sono la chitarra, il basso e la batteria, mescolati a dovere con
qualche alchimia, tastiere e registrazioni suonate al contrario in cui il fai-da-te diventa un
rapporto di ordinaria violenza, con elettriche strattonate, batterie ossessive ed una voce
poco comoda, ma perfettamente in sintonia con i testi che intona (da Portacenere, “nella
mia testa cresce / il contenuto del portacenere”, al coro tormentato di Con il cuore nel
culo, “con il cuore nel culo / non hai sentimenti da esprimere”). La sua propensione
naturale nello scrivere pezzi cantabilissimi e stranissimi nello stesso tempo lo rende uno
degli spiriti più straordinariamente puri del pop italiano di oggidì, che stia sopra o
sottoterra.
ORE 21,30: SERIF’S
Gli SERIF’S nascono nell’autunno del ‘99 a Lodi, dalla collaborazione tra Massimo Audia e
Erman Jakupi, chitarrista bosniaco. Propongono un Rock contaminato da atmosfere
balcaniche. I sette componenti del gruppo hanno già prodotto 2 album ed hanno in
cantiere il terzo, tutti i testi sono in italiano, hanno partecipato alle selezioni per "AREZZO
WAVE" grazie alle quali il 7 del Luglio 2001 hanno rappresentano la regione lombardia sul
WAKE-UP STAGE.
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Sabato 14/06/03: I° Pavia Blues Festival (1)
ORE 22,30: PAOLO BONFANTI BLUES BAND
Paolo Bonfanti, dal 1985 al 1990, è stato il front man di uno dei gruppi più importanti
della scena rock-blues italiana, Big Fat Mama, con cui ha inciso tre LP (l'ultimo un doppio
dal vivo), ha suonato nei principali club della penisola e nelle più importanti
manifestazioni musicali (Milano Blues Festival, opening act per Johnny Winter; sempre a
Milano opening act per Pogues, Stevie Ray Vaughan e Los Lobos; Rock Targato Italia
trasmesso da Italia 1; Sanremo Blues trasmesso da RAI 1, ecc.) e collaborato con
importanti musicisti italiani (Fabio Treves) ed americani (Johnny Mars, Zora Young,
Louisiana Red, Eddie C. Campbell). Con alcune leggende viventi del British Blues, come il
saxofonista Dick Heckstall-Smith (Colosseum, Alexis Korner, John Mayall), il batterista
Mickey Waller (Jeff Beck, Ron Wood, Rod Stewart) ed il bassista Bob Brunning (Savoy
Brown) ha formato il gruppo Downtown con il quale si è esibito in Italia ed all'estero.
L'attività concertistica è quindi continuata con la propria band (opening act per Holmes
Bros., Stephen Bruton, Lucky Peterson, ecc.; tournées con Dirk Hamilton, Fred James,
Roscoe Shelton), da solista (opening act per John Hammond, James Cotton, Dirty Dozen
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Brass Band; collaborazione con David Essig), con Red Wine, uno dei più importanti gruppi
bluegrass europei, con i quali ha collaborato anche in disco, con Beppe Gambetta
(Lugano Blues to Bop con Steve Kaufman, trasmesso dalla Televisione Svizzera Italiana;
tournée europea nell'estate 1992 con Gene Parsons, ex Byrds), con Fabio Treves mi duo
(opening act per Junior Wells al Torino Blues Festival) e con la Treves Blues Band.
Sempre con Treves ha partecipato alle trasmissioni "Segnali di fumo" (Videomusic) e
"Good Vibrations" (Tele +).
A ciò si sono affiancate un'intensa attività didattica, alcuni articoli e trascrizioni per riviste
specializzate, la pubblicazione per la Bèrben di Ancona di un metodo per chitarra countryrock scritto a quattro mani con Beppe Gambetta e la produzione artistica per alcune rockband italiane (The Groovers, La Rosa Tatuata).
ORE 21,30: BLUESFELLAS
Trio pavese formatasi nel 1999, su progetto di musicisti che militavano in conosciute
band locali. Dediti al BLUES nella sua interpretazione texana/chicagoana presentano
formazione scarna e repertorio vasto che prevede anche incursioni nel rock di Hendrix.
Molto attivi nella provincia hanno aperto i concerti di Seth Yacovone Band (leggendario
chitarrista americano in turnè nell’inverno 2001/2002 in Italia) riscuotendo grande
successo di fronte al pubblico più esigente.
All’attivo un cd demo (“The BluesFellas’ Cold Shot”) in programmazione radio nei
programmi di settore (Radio rock f.m – Blues Express) molto favorevolmente recensito
dalla rivista musicale “Jam”, nella persona di Fabio Treves .
Al lavoro per il loro primo album no-cover (“Blues ain’t nothin.’’) in uscita per l’autunno
2003.
Domenica 15/06/03: I° Pavia Blues Festival
(2)
ORE 22,30: GNOLA BLUES BAND
Leader e fondatore della band è il chitarrista/cantante Maurizio Glielmo, artista dai lunghi
e prestigiosi trascorsi nella scena blues italiana. Per anni a fianco di Fabio Treves
(leggendario armonicista milanese), calca i palchi dei più rinomati festival blues italiani
ed incide inoltre due album: "Treves 3" (1985) e "Sunday’s Blues" (1988). Le
partecipazioni come solista a produzioni altrui continuano: "Goin’ home" con la Rava
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Brothers Band; "On the good foot" con la Back in Blues Band; "Bisogno di Blues" con Dr.
Faust.
Maurizio Glielmo dà così vita alla Gnola Blues Band, che nasce ufficialmente nel 1989 con
l’obbiettivo iniziale di percorrere gli itinerari più classici del blues. La band parte dalle
interpretazioni degli standard (punti di riferimento sono Elmore James, Muddy Waters ma
anche le torride atmosfere del Texas che riecheggiano in Johnny Winter, Stevie Ray
Vaughan e il disparato universo musicale di Ry Cooder) sino a fondere gli elementi della
tradizione in interessanti composizioni originali.
La GBB è sostenuta dal cuore pulsante costituito da Tiziano Cimaschi e Francesco
Pelizzari, rispettivamente basso e batteria, una sezione ritmica granitica capace però di
dare spazio e luce ai solisti ponendo particolare attenzione alle dinamiche. Insostituibile
l'apporto pianistico di Roger Mugnaini, dalla spiccata attitudine "boogie", sempre pronto
all'elegante accompagnamento della seicorde di Glielmo o a proporsi in personali assolo
(tanto al piano quanto all'organo).
L’attività live diviene ben
presto frenetica, la credibilità
musicale
aumenta
e
si
concretizza
grazie
alle
collaborazioni
con
artisti
internazionali (Dave Kelly,
Bob Brunning, le cantanti
Maisha Grant e Zora Young)
e alla prima produzione
discografica "First step" del
1991
che
raccoglie
lusinghiere recensioni dalla
critica
specializzata
("Buscadero",
"Mucchio
Selvaggio", "Fare Musica").
Nel corso degli anni la band
prende inoltre parte agli
appuntamenti più importanti
del genere sparsi per tutta la
penisola (tra gli altri nel ’90
la partecipazione al "Milano
Blues Festival" con Jimmy Whiterspoon come ospite finale, e le aperture dei concerti di
Dirty Dozen Brass Band, Joe Ely, Herbie Goins e la recente serata di Robben Ford al
festival "Bluesland 1999"). Molto apprezzata anche la partecipazione alla compilation del
"Sestri Levante Blues & Soul Festival" con la take "Key to the Highway". Ben lontana dal
prendersi un attimo di meritato riposo, la Gnola Blues Band giunge al tanto atteso
secondo album: "Walkin’ through the shadows of the blues", il CD pubblicato nel 1999 e
distribuito dalla Blues Corner. Una sola cover e 13 brani originali targati Gnola Blues
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Band per un disco che ha tutte le premesse per essere tra le migliori produzioni blues
dell’anno in campo italico.
ORE 21,30: MARCELLO & THE MACHINE
Marcello Milanese comincia a suonare Blues all’inizio degli anni ’90. Nel 1999 esce il suo
primo lavoro discografico: il 45 giri Marcello & The Machine “CHAINSAW &
BROKENHEART” per la BAD MAN records che lo ha distribuito, oltre che in Italia, anche in
Germania e USA. Sia in studio che dal vivo M.M. e’ accompagnato da STEFANO RESCA
alla batteria (session man Jazz collaboratore anche del sassofonista Carlo Atti) TONY
PAPAGNO (che con l’orchestra Jazz Comeglio ha accompagnato Bob Mintzer, Lee
Konitz…) e STEFANO “SETA” INTELLISANO all’organo Hammond (Chicken Mambo, Sarah
Pierce…). Altri collaboratori della band sono GIACOMO LANPUGNANI (Bassista
professionista che suona il contrabbasso nell’album e il basso elettrico live) e ANDREA
MANUELLI (Chicken Mambo, Ignorance Party Band e nuovo organista della MACHINE ).
Negli ultimi mesi del 2000 la band porta a termine
l’album “WRONG TIME WRONG PLACE” registrato
improvvisando in uno studio casalingo, in poche
settimane, uscito sempre su BAD MAN RECORDS su
CD e LP. Nel disco convivono brani Soul, Delta Blues,
Punk-Rock eseguiti con uno stile inconfondibile.
Recensioni su tutte le riviste di settore. Dotato di una
potente voce e di ottima dote chitarristica sia elettrica
che con tecnica slide, M.M. assicura, sia da solo che
con The MACHINE, uno spettacolo pieno di
improvvisazione,
sudore
e
divertimento;
tra
standards, inediti, rivisitazioni di brani rock, jam
session… un concerto definito esplosivo e dall’energia
devastante Blues non stretto dai canoni del genere,
influenzato a volte dal jazz o dal punk o dal rock, Hot
& Raw Blues in evoluzione e trasformazione. Nel 2001 la band registra il live
“EARTHQUAKE” al parco Nuvolari di Cuneo.
ORE 18,00: SPETTACOLO TEATRALE – COMPAGNIA IL LABIRINTO
- STORIE DI ORDINARIA FOLLIA (REGIA DI STEFANIA GROSSI)
La compagnia IL LABIRINTO è formata da una ventina di ragazzi tra i 16 ed i 23 anni, che
frequentano un corso di recitazione al TEATRO CESARE VOLTA di Pavia. La compagnia,
all’interno di un progetto giovanile curato dall’Assessorato all’Istruzione del COMUNE DI
PAVIA, ha realizzato fino ad ora tre spettacoli ed il lavoro svolto si è tramutato in una
vera e propria esperienza di scuola di teatro.
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In particolare, in questo spettacolo ci sono una serie di monologhi e letture, tratte da
brani di BAUDELAIRE, BARICCO e JOICE, rielaborati ed improvvisati dagli attori.
Lunedì 16/06/03: ElettroSound2003 (in
collaborazione con l’Associazione Sound)
Il festival ElettroSOund2003 è un concorso dedicato alle band ed ai live set che
propongono musica originale di qualunque tipo, ma con una forte caratterizzazione
elettronica. È riservato ai non professionisti, per dare la possibilità alle formazioni
emergenti di farsi notare. La zona di provenienza degli iscritti al concorso è
principalmente il nord Italia. Si darà ampio spazio alle band che accostano la
strumentazione elettronica agli strumenti tradizionali (categoria “live band”), tendenza
ancora troppo snobbata dal circuito musicale nazionale; molto rilievo avranno anche i
partecipanti al concorso nella seconda categoria “live set”, cioè situazioni prettamente
elettroniche, che abbandonano il concetto di band, per sperimentare nuovi modi di far
musica dal vivo; la terza categoria “sperimentale” premia l’originalità e la qualità sonora
ed artistica, quindi immancabilmente sperimentali
ORE 22,30: GUEST STAR: AL MUKAWAMA
Zulù (99 Posse), Neil “Perch” (Zion Train) & Papa J (Malastrada)
Due voci che si alternano, una musica potente a sostenere il messaggio, la rabbia, lo
scherno. L’unione di due realtà nate in contesti diversi ma unite dallo stesso istinto di
rivoluzione.Questo in sintesi il progetto, nato da un idea di Sasquatch, e reso possibile
dall’incontro fra Luca “Zulù” e Papa J, membri fondatori dei 99 POSSE, e Neil “Perch”,
dubmaster e anima ritmica degli ZION TRAIN. Da una parte la Posse che ha scritto una
pagina indelebile nella musica indipendente italiana, dall’altra una crew, un soundsystem
che non è solo un modo di espressione musicale e culturale ma è una filosofia di vita.
Accompagnati in concerto da Dave “Hake”, trombettista dei Crispy Horns, e da Paolo
“Bantone” Polcari, tastierista degli AlmaMegretta da qualche anno produttore a Londra, e
dalle proiezioni di immagini di vita e di lotta curate dal regista Antonio Bocola, che con le
sue costruzioni video introduce visivamente gli spettatori nel mondo descritto dalla
musica e dalle parole del combo. Una nuova esperienza di condivisione musicale e
politica per questo collettivo già impegnato a sostenere molte realtà di lotta in italia e nel
mondo.
In un periodo storico in cui l’arabo e il musulmano vengono additati come terroristi e
sanguinari, abbiamo scelto un nome in arabo il cui significato, la resistenza, rappresenta
come un baluardo contro questo modello di sviluppo fondato sulla discriminazione
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economica e sulla guerra, che in alcune zone del mondo si combatte con armi reali e
produce vittime reali, tangibili, in larga parte “innocenti” (ammesso che un “colpevole”
meriti di essere ammazzato da un suo simile per le sue colpe), ma che si combatte e fa
danni anche in paesi dove ufficialmente c’è la pace.
Ogni giorno la vita di oramai due terzi abbondanti della popolazione mondiale è una
battaglia contro la disoccupazione, la precarietà, le condizioni di lavoro, l’ invivibilità dei
quartieri popolari, la cattiva e scarsa alimentazione, la macrocriminalità e le leggi
liberticide, i confini e i permessi di soggiorno, gli interessi delle aziende e gli accordi
internazionali.
E’ paradossalmente dalle zone del pianeta in cui questa “everyday war“ si combatte in
maniera più efferata e produce i danni più grossi (come la Palestina ma anche il sud est
messicano) che vengono gli stimoli più poderosi ed i segnali più eclatanti di una
resistenza che viene dal basso e che sembra impossibile immaginare di fermare:
dall’Intifada di una gioventù palestinese priva di un esercito regolare e armata perlopiù
del suo coraggio, all’ “esercito degli straccioni“ del subcomandante Marcos armato solo di
parole contro chi gli nega tutto a partire dall’esistenza, i segnali dell’opportunità reale di
pensare ad “un altro mondo possibile“, si fanno oggi più che mai tangibili e trovano nelle
molteplici anime del movimento no global una platea attenta di spettatori e protagonisti
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di disagi e lotte: dagli operai di melfi, termini imerese, arese e torino agli studenti che
occupano le scuole contro le privatizzazioni, dalle donne in nero in Israele ai black block,
da Don Vitaliano Della Sala al movimento dei disoccupati, dalle moltitudini di migranti
agli “stranieri nella loro nazione”, a mille altri ancora… E’ questa la nostra gente, con
alcuni andiamo più d’accordo e con talaltri di meno ma è con loro che camminiamo e
camminando domandiamo, noi che di questo movimento non siamo che tre delle milioni
di voci.
A PARTIRE DALLE ORE 20,30: VINCITORI CONCORSO
LE SERATE DEL CONCORSO:
Categoria Sperimentali (serata Spectrum) – Mercoledì 23
aprile – C.S.A. Barattolo
FHIEVEL
Luca Bergero di Biella alias "Fhievel". E’ un manipolatore dedito all'elettronica spaziale
seppur sporcata dalle idee di eco-scratch paragonabili ad alcune sperimentazioni anni
‘70. Molto apprezzato dalle riviste del settore.
! ((ORKZA1
(Pavia)
Nel suo Sound sistem, Ruben Francioli propone una divertente miscela tra rumorismo
hip-hop e punk .
LUCA SIGURTA' (Biella)
Comincia la sua carriera a metà degli anni 90. Nel 99 autoproduce la sua prima opera :
Complesso momento negativo". Luca dà vita ai suoi sogni (incubi) scegliendo la via del
minimalismo più' estremo e lo fa' senza compromessi. Partecipa a compilation della
spectrum, deterrent, homemande avantgarde e aleatory. Si esibisce con proiezioni video.
Categoria Live sets – Sabato 26 aprile – C.S.A. Barattolo
CASCIO D-LAY (Como)
Nati nel 1994 come formazione punk, si sono presto votati alla musica elettronica,
miscelando l'analogico al digitale all'acustico, senza però tradire le loro origini. I comaschi
Cielle.audio e Rastea spaziano dal dub all'electronica al d'n'b e oltre. Finalisti ad Arezzo
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Wave e al Diesel-U-Music del 2002 hanno alle spalle innumerevoli concerti in Italia,
Francia e Svizzera.
Hanno realizzato basi musicali per i siti di Cultshoes, Pomellato, Alfieri Gioeilelli, Sella &
Mosca e nel 2002 il regista Juri Romeo ha realizzato il videoclip di "Meditation", brano
incluso nel loro più recente EP "Nero il ghetto bianco il lord grigio il futuro del vandalo".
Ora usciranno 2 singoli nella compilation italiana di musica elettronica in uscita a maggio
su Phonotic Rec. di Bologna.
ODORAMA (Modena)
Band composta da 2 elementi supportati live da basso, batteria e dj, nascono nel 2002
suggellando la loro produzione con l'uscita del loro lp "something wrong". Si
autodefiniscono un mixer in cui mescolano hip-hop, drum'n'bass ad alternative rock e
pop.
Categoria Live sets – Sabato 17 maggio – C.S.A. Barattolo
DIPARTIMENTO BASSE FREQUENZE (BOLOGNA)
Progetto elettro dub con deviazioni jungle e dance con un largo uso pure di campioni e
tracce strumentali, suonate dai due autori entrambi musicisti. Il progetto è costituito da
Step e Pablè, comaschi emigrati in terra Bolognese ex membri del gruppo comasco
Cascio Delay autori di un mix fra campioni elettronici e strumentali con influenze
dub/jungle/dance/raggae.
S.TALKER INC. (Roma)
Ritmi ultra siderali recensiti dalle migliori riviste e siti web del settore "landa ","franz"e
juri si propongono come validi antagonisti degli inglesi "warp”.
Categoria Bands – Mercoledì 28 maggio – C.S.A. Barattolo
R.U.N.I. (Milano)
Band della provincia milanese che propone un buon rock elettronico; dopo il primo cd “Il
cucchiaio infernale”,a cui ha avuto seguito il cd remix “La zuccha polmonate”, arrivano
alla nuova produzione “Ipercapnia in capannone K”, progetto recensito da diverse riviste
specializzate e descritto come una piccola stella nel panorama indie italiano: indole folle,
testi ricchi di nonsense, una new wave stralunata che somma e unisce l’elettrico
all’elettronico.
AMEBA (Lecco)
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Band di lecco composta da 5 elementi nata nel 1988,dopo cambi di formazione e vari
"ep" nel 2000 escono con l'album "extremly rare" una miscela rock-teckno-industial. Dal
vivo sono anche supportati da proiezioni video a tempo di musica .
Serata finale (Orti Borromaici): rassegna
delle tre categorie + ospiti
finale
vincitori
Per decidere i vincitori del Concorso verrà nominata una giuria specializzata.
Martedì 17/06/03: EtnoSuoni (1)
ORE 22,30: JENNY PICCALO
La prima e unica band italiana di rock da onda / powder rock che si muove dal livello del
mare ai tremila metri. Jenny Piccalo il nome del gruppo, in omaggio al personaggio più
anticonformista e “trasgressivo” - d’obbligo le virgolette - di “Happy days”. Beach Boys e
surf music (ma non solo: con propaggini nel rock frizzante e odierno alla Weezer, Foo
Fighters e Smashmouth) il loro orizzonte musicale di riferimento. Tanto per far capire gli
intenti dei quattro, accomunati dalla passione per snowboard, surf e altri sport “da
tavola” nonché da un’idea di music for fun, divertente e spensierata, libera da
condizionamenti discografici e di mercato.
Si rigenera così la “carriera” di Paolo Martella, vecchia conoscenza della scena pop-rock
italiana (due album per la WEA come frontman dei Quartiere Latino, due come solista per
la Epic/Sony), che con i nuovi compagni d’avventura ha scelto la strada dell’indipendenza
assoluta. Come tanti, di questi tempi, stanno facendo per volontà o necessità.
La musica è un accessorio e non il
vestito. E' quella piccola e grande
cosa che ti fa sentire a posto,
preciso per qualsiasi situazione. La
musica
è
quella
dolcissima
ciliegina che dà l'ultimo giro di
scotch
ai
veri
motivi
di
aggregazione.
Jenny Piccalo non è solo il nome di
questa band formata da quattro
rider/surfer: Aieie, Brazo, Saturo e
Mike Paraffina ma soprattutto è il
nome
della
filosofia
che
li
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accomuna a tutti gli altri adepti che stanno partecipando a questa avventura e iniziamo
ad essere davvero tanti. Tutti quanti in cerca di regole diverse, migliori e possibili per
vivere, chi la musica, chi la vita in generale, senza seguire gli iter prestabiliti e consueti.
ORE 21,30: POLPA
Progetto che esiste dal 1999: 5 musicisti pavesi, uniti dalla passione per la musica
Stoner, che riproducono pezzi dei QOTSA e KJUS, fornendo uno spettacolo molto
divertente.
L'ossatura del gruppo faceva parte degli ZONA, band pavese che alla fine degli anni ‘90
era prodotta dai TIMORIA.
ORE 20,30: NEEL
Il gruppo nasce nella primavera del 2000 su iniziativa di Alberto Dragoni, Max Giudici e
Marco Bonacina a cui in seguito si unisce, come voce del gruppo Alberto Zambelli. Si crea
subito un repertorio base di alcuni pezzi originali. Dall’autunno 2001 Giacomo Liverani
sostituisce Marco al basso sottolineando ulteriormente l’aspetto funky di alcuni pezzi e
fissando definitivamente la line-up e lo stile del gruppo.
L’intenzione è di produrre pezzi di forte impatto sonoro e dallo stile contaminato dalle
varie influenze e passioni musicali di ogni componente (cross-over, funky, grunge, noise,
hard-core, ecc.). I testi dei brani, in inglese per una precisa scelta stilistica e per la
maggior adattabilità della lingua al genere, sono creati privilegiando le sonorità delle
liriche più che il senso delle frasi con lo scopo di sottolineare l’impatto del pezzo.
Alcune uscite LIVE hanno riscosso un buon successo di pubblico e anche il DEMO
autoprodotto, realizzato nell’estate 2001, sta raccogliendo consensi favorevoli. Inoltre
grazie all’immediatezza dei brani la giuria lombarda di Arezzo Wave 2002 ha selezionato
il gruppo per le semifinali regionali nel febbraio 2002.
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Mercoledì 18/06/03: Finale UMF-University
Music Festival (in collaborazione con il
Coordinamento per il Diritto allo Studio)
A PARTIRE DALLE ORE 20,30: VINCITORI CONCORSO
Suoneranno 4 gruppi selezionati da una giuria specializzata in quattro concerti in aula del '400 nelle
serate di martedì 15 e 29 Aprile e 13 e 27 maggio.
I dodici gruppi emergenti partecipanti ai 4 concerti di selezione sono i seguenti: Massimo Spezza e i
suoi comari; The Uncrunchables; ODT; Soliti sospetti; Hawaiian baby wood rose; Orion; BgammaDRE;
Miasma; Occhi che mirano una cenere nuda; Trauma; GPL; Diemmebi; The vintage; Furest;
Diodozener; Pensiero laterale; Fiasco da gama; Sunflowers; Jah Love; Amici del mattino; Ultima.
La serata finale verrà registrata per poi produrre un CD live.
Giovedì 19/06/03: EtnoSuoni (2)(in acustica)
ORE 23,00: FEMNA PEPA
Canti sociali e rivoluzionari interpretati da uno dei più interessanti gruppi operai della
nuova generazione. I Femna Pepa ci riporteranno alle atmosfere della fabbrica e delle
osterie popolari degli anni ’70 grazie alla loro forza espressiva.
ORE 22,30: DANZE MEDIORIENTALI CON I JANARE
Le origini della danza orientale tradizionale sono da ricondurre ad antichissimi riti religiosi
durante i quali venivano pronunciate preghiere ed invocata la fertilità della terra e delle
donne.
La danza si basa sul principio fondamentale del "movimento isolato" delle singole parti
del corpo: mentre i fianchi oscillano, il busto rimane fermo, oppure, al contrario, ciò che
si muove è solamente il tronco oppure la testa. I viaggiatori occidentali che si recavano in
oriente nel XIX secolo rimasero colpiti dai movimenti isolati dell'addome e del bacino,
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completamente estranei alle danze occidentali, da creare le espressioni danse du ventre e
belly dance.
La danza orientale si basa su di una perfetta, quanto naturale, consapevolezza del
legame tra mente e corpo.
La tradizione della danza e della musica egiziana comprende tre stili:
-lo SHA'BI popolare rurale, si esprime in una presenza forte e giocosa che accompagna la
festa;
-il BALADI popolare cittadino, più contenuto, è dotato i una grande potenza, di un'energia
intensa, contenuta e coinvolgente;
-lo SHARQI classico, colto, è elegante e raffinato.
Venerdì 20/06/03: Teatro (in acustica)
ORE 22,30: CABARET CON “I TRE FUSI” (DA CONFERMARE)
3Fusi: un pazzo, un ubriaco e un terzo in via di peggioramento, momenti di follia comica.
Andrea, Luca e Lorenzo un trio stranamente assortito: Andrea 30 anni ligure trapiantato
a Crema, Luca 28 anni sardo trapiantato a treviglio e Lorenzo 20 anni di Crema con molti
sogni nel cassetto e nessuna voglia di essere trapiantato.
Li ha riuniti la passione per il palco e la voglia di comunicare in modo fuori dalle righe:
Andrea fà le sue prime esperienze teatrali in liguria con compagnie locali,
successivamente partecipa a serate di cabaret organizzate da iniziative cremasche e
milanesi; Luca muove i primi passi sul palco come batterista in un gruppo musicale con il
quale va in tournée per alcuni anni in Austria e Svizzera; Lorenzo comincia a calcare le
scene giovanissimo sotto la guida del padre che milita in una compagnia teatrale locale;
quasi casualmente per una serie di coincidenze i tre si incontrano a Crema e, uniti dalla
passione e dal desiderio di esprimersi, nonostante che per tutti e tre sia ancora un
hobby, decidono di formare un gruppo: “i 3 fusi”, per richiamare la difficoltà della società
di oggi a generare individui socialmente inseriti!
Attualmente i 3 fusi si esibiscono saltuariamente al teatro Barrios di milano, gestito da
alcuni comici di zelig.
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ORE 21,30: SPETTACOLO TEATRALE “L’ISOLA DI WANATU” –
COMPAGNIA COSE DELL’ALTRO MONDO
Cosa c'è sull'isola di Vanuatu? Cosa nasconde un misterioso libro senza finale? E ' quello
che 9 persone cercano di scoprire partendo per un viaggio che le porterà molto lontano,
ma che alla fine si concluderà dentro loro stessi.
Il gruppo prende vita nel febbraio dil 2001. Il primo spettacolo messo in scena al circolo
ARCI A. Grassi di via Amati a Pavia, si chiama come il gruppo (o meglio, sarà il gruppo a
prendere il nome da questo spettacolo). Nell'ottobre dello stesso anno i partecipanti, pur
se un poco rimaneggiati, si ritrovano per organizzare un nuovo laboratorio. Il gruppo
mette in scena una seconda rappresentazione sempre al circolo ARCI bissata nell'ambito
di UpPavia agli Orti Borromaici.
Interrotto il rapporto col circolo ARCI e profondamente rinnovato nella sua composizione
il gruppo si ritrova per il terzo laboratorio che porta, nel 2003 alla messa in scena del
terzo spettacolo.
ORE 20,30: SPETTACOLO TEATRALE “SOSTANZE PSICOATTIVE” –
GRUPPO ANIMAZIONE TEATRALE ADIM
Il gruppo di animazione teatrale del Progetto del Settore Servizi Sociali del Comune di
Pavia presenterà, sotto forma di spettacolo teatrale, i risultati dell’indagine statistica
sull’uso, l’atteggiamento e l’informazione relativi alle sostanze psicoattive da parte dei
giovani del territorio pavese dai 14 ai 30 anni.
Il campione della ricerca, diretta da Fabio Meriggi responsabile del progetto, si compone
di 1000 questionari di cui circa 400 raccolti nelle due precedenti edizioni del Festival
UpPavia.
Sabato 21/06/03: EtnoSuoni (3)
ORE 22,30: DIATONIC ORCHESTRA
La formazione "Diatonic Orchestra", fondata dal Maestro flautista Roberto Aglieri nel
1997 insieme a Sandro Soncini, chitarrista di formazione classica; Andrea Sacchi,
armonicista di estrazione blues; i percussionisti Fausto "Avo" Soncini e Fausto 'Fafo"
Fietti, attivi nell'ambito etno-reggae rappresenta il punto di arrivo di decenni di
esperienza musicale.Insieme a questo gruppo Aglieri realizza, nel 2002, il disco "Amina"
che ha suscitato un notevole successo di critica e pubblico.
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Il repertorio della Diatonic Orchestra è
costituito da composizioni che si fondano
sul recupero di una rigorosa dimensione
modale, entro la quale si possono talvolta
percepire eco lontane di storie e paesaggi,
e dove le idee, le esperienze e le
sensazioni dei componenti vengono di
volta in volta accolte e rielaborate nel
tentativo di creare una musica assimilabile
ad una dimensione di naturale semplicità,
quella che Aglieri definisce come "ecologia
del suono e dell'ascolto".
In tempi "non sospetti" Aglieri è stato uno dei primi a sperimentare commistioni musicali
trasversali ai vari generi musicali, ad usare l'elettronica, ad esplorare la musica etnica e
ad assorbirne gli stimoli e le suggestioni. La sua è sempre stata una musica basata più
sulle atmosfere e sulle sensazioni che sui virtuosismi anticipando quelle che poi vennero
chiamate "World Music" e "New Age" e che lui non ha mai riconosciuto come categorie di
appartenenza.
ORE 21,00: TURUTUTELA
Fabrizio Poggi, cantautore, polistrumentista, leader del gruppo Chicken Mambo e grande
comunicatore, molto apprezzato nell'ambiente del folk americano, con all'attivo 5 dischi,
(di cui uno registrato negli Stati Uniti), spettacoli in
tutto il mondo e in particolar modo nel Nord
America, vanta collaborazioni con grandi artisti
d'oltreoceano ed entusiastiche recensioni da parte
della stampa nazionale e internazionale. Nel 1999,
Fabrizio decide di fare un omaggio discografico alle
ninne nanne che la madre e la nonna gli cantavano
durante l'infanzia. Tuffandosi a capofitto (come già
aveva fatto per la musica americana) nella
meticolosa ed appassionata ricerca di testi,
musiche, vecchi libri e dischi quasi introvabili, il
Poggi scopre il magico mondo del folklore lombardo
e decide, quindi, di ampliare i propri orizzonti verso
questo aspetto culturale, fondando, insieme ad altri
appassionati, l'Associazione Culturale Turututela.
A supporto di quanto sopra descritto, Fabrizio Poggi con l'ausilio di valenti maestri
musicisti ha registrato dal vivo nello studio "RE" di Corteolona, Pavia la "preproduzione"
di alcuni brani di musica popolare lombarda, pavese, oltrepadana e lomellina, che
debitamente riscritti in partiture più precise e debitamente arrangiati faranno parte del cd
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e del recital musico-teatrale. Inutile dire che la stampa nazionale ed internazionale ha
accolto entusiasticamente questo contributo musicale all’insegna dell’amore verso la
propria terra e della qualità.
ORE 17,00: STEFANIA GROSSI - SPETTACOLO PER BAMBINI
“STORIE SOTTO L’ALBERO”
Canzoni animate, storie raccontate e re-inventate dai bambini sotto forma di giocorappresentazione teatrale. L’obiettivo dell’incontro è di far divertire i bambini e, al tempo
stesso, stimolare la loro capacità di immaginare ed inventare attraverso il gioco del
teatro. Lo spettacolo dura un’ora circa.
Domenica
S o n ic a ”
22/06/03:
EmerSuoni:
“Notte
ORE 22,30: NOA - NUOVI ORIZZONTI ARTIFICIALI
I Nuovi Orizzonti Artificiali nascono ufficialmente nel
Settembre del 1998. Alla fine del 1999 raggiungono
l’organico completo con cui oggi si propongono. Da
un progetto iniziale che si prefiggeva di unire
l'espressione teatrale a quella musicale creando un
impatto espressivo più incisivo e spettacolare, i
Nuovi Orizzonti Artificiali giungono al progetto attuale
basato interamente sulla musica e sulla poesia delle
liriche in lingua italiana.
Lo scopo dichiarato è quello di unire la psichedelia di nuova generazione, basata su
miscele di elettronica ed effetti, alle sonorità più ruvide della musica industriale. Unire a
questo la frenesia delle cadenze jungle, drum’n’bass e dance, passando però attraverso
le melodie e sonorità tipiche del rock, utilizzando testi in italiano. Tutto questo nel
tentativo di trasmettere emozioni, divertire e contemporaneamente far riflettere.
ORE 21,30: ALI DI VETRO
Nati nell'inverno del 1999, questi ragazzi di Codogno (LO) vantano al loro attivo un
centinaio di concerti live e una partecipazione a numerosi Festival di gruppi emergenti.
Durante la finale nazionale di Rock Targato Italia, hanno suonato con gruppi come
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AFTERHOURS, MISTONOCIVO, LA CRUS e sono stati ospiti in
studio in diverse trasmissioni radiofoniche.
Le Ali di Vetro hanno registrato diversi CD autoprodotti con ottimi
riscontri di critica e pubblico. Hanno vinto tra le atre cose: ROCK
TARGATO ITALIA 2001, CANTIERE ROCK di Cremona
L’aspirazione ed ispirazione di questo gruppo è di proporre un
genere di musica INEDITA, ALTERNATIVA, con sonorità
internazionali e con testi in italiano. Sono stati comunque da molti
associati ai ben più famosi e navigati Marlene Kuntz per alcune
delle sonorità proposte nei loro pezzi.
ORE 20,30: KLOWN
Gruppo nato nella primavera del ’98 nel basso lodigiano, una zona a ridosso del fiume Po
e lontana dalle influenze che possono offrire le vicine grandi città della Lombardia e
dell’Emilia-Romagna. Il loro stile viene da loro stessi definito Nuovo Rock Pesantissimo
per Amare. Il ritmo deriva dal nuovo metal con influenze provenienti dal rock degli anni
60-70. Il cantato è rigorosamente in italiano, con testi che hanno un occhio di riguardo ai
sentimenti. Gli ultimi sviluppi “melodici” della band sono stati accompagnati da un
crescendo di critiche positive da parte della stampa specializzata e tutto ciò pare un
preludio al lancio su scala nazionale di questo gruppo emergente.
Negli ultimi anni, i Klown hanno
realizzato diversi CD e un singolo, tutti
autoprodotti. Dal novembre 2002
siamo tornati di nuovo in studio per la
realizzazione
del
nuovo
EP
autoprodotto, tutt’ora in fase di
mixaggio. Il lavoro si sta svolgendo allo
studio Bips di Milano (Afterhours,
Prozac +, Ritmo Tribale, Casino
Royale…) sotto l’attenzione di Nicola
Calgari. La dimensione LIVE è quella
che i Klown sentono maggiormente e il
gruppo ha all’attivo più di un centinaio
di concerti in tutto il nord Italia in locali, centri sociali, manifestazioni e concorsi.
Nell’aprile 2000 hanno raggiunto il 2° posto al FILLMORE CONTEST di Cortemaggiore
(PC) e nel luglio 2001 sono risultati tra gli otto gruppi vincitori di ROCK TARGATO ITALIA
13° edizione.
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ORE 18,00: INCONTRO LETTERARIO CON VINCENZO ANDRAOUS
Vincenzo Andraous è nato a Catania il 28-10-1954, una figlia Yelenia che definisce la sua
rivincita più grande, sposato con Cristina, detenuto nel carcere di Pavia, ristretto da
ventotto anni e condannato all’ergastolo “FINE PENA MAI”. Da sette anni usufruisce di
permessi premio e lavoro esterno in art.21, da un anno e mezzo è in regime di
semilibertà svolgendo attività di tutor presso la Comunità “Casa Del Giovane “di Pavia.
Per dieci anni è stato uno degli animatori del Collettivo Verde del carcere di Voghera,
impegnato in attività sociali e culturali con le televisioni pubbliche e private, con Enti,
Scuole, Parrocchie, Università, Associazioni e Movimenti culturali di tutta la penisola.
Circa venti le collaborazioni a tesi di laurea in psicologia e sociologia. E’ titolare di alcune
rubriche mensili su riviste e giornali, laici e cattolici altresì su alcuni periodici on line di
informazione e letteratura laica, e su periodici cattolici di
vescovadi italiani. Ha
conseguito circa 80 premi letterari. Ha pubblicato otto libri di poesia, di saggistica sul
carcere e la devianza, nonché la propria autobiografia “Non mi inganno” edito da Ibiskos
di Empoli, “Per una Principessa in jeans” edito da Ibiskos di Empoli, “Samarcanda” edito
da Cultura 2000 di Siracusa, “Avrei voluto sedurre la luna“ edito da Vicolo del Pavone di
Piacenza, “Carcere è società” edito da Vicolo del Pavone di Piacenza, “Autobiografia di un
assassino-dal buio alla rinascita” edito da Liberal di Firenze, “Oltre il carcere” edito dal
Centro Stampa della “Casa del Giovane” di Pavia, “Un viaggio tra devianza minorile,
carcere, comunità “ edito dal Centro Stampa della “Casa del Giovane” di Pavia.
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CAMERA A NEBBIA
1) modulo di partecipazione
2) programma del gruppo a.p.
3) progetto di allestimento
A.P. = ACCELERATORE DI PARTICELLE
1. il gruppo a.p. viene a costituirsi al principio del 2003 con il principale scopo di
proseguire l’esperienza di allestimento ed esposizione artistica compiuta durante il giugno
2002 agli Orti Borromaici.
2. a.p. non ha, al momento, il fine di creare un collettivo di artisti, o di appoggiare
associazioni artistiche già esistenti; al contrario intende essere uno strumento spontaneo
di analisi e manifestazione degli artisti presenti e attivi dentro e attorno alla città di
Pavia.
3. per forza di cose a.p. si distingue sia dal canale privilegiato e ‘aulico’ del gallerismo
artistico, sia dai circoli artistici ‘naturali’ sorti nel tempo in città.
4. scopo teorico e finale di a.p. è di mappare la topografia artistica pavese individuando,
a prescindere da loro relazioni e appartenenze, le persone più attive per favorirne la
ricerca estetica e promuoverne la manifestazione.
5. illustazione della metafora ‘acceleratore di particelle’, e dei conseguenti concetti di
‘lastra’, ‘rivelatore’, ‘camera a nebbia’, etc.
6. a.p. ha elaborato:
a) un progetto di allestimento dell’esposizione agli Orti Borromaici in occasione di
UpPavia2003;
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b) un progetto di catalogo/programma della manifestazione da distribuire in seguito alla
manifestazione;
c) una reale ‘mappatura’, come si è detto sopra.
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IPOTESI DI PROGRAMMA
LA FUNZIONE DELL’ACCELERAZIONE
“Forse Pollock fu sempre più interessato
a essere un artista che a praticare l’arte”
J. Updike
1. PERCHÉ SI ACCELERANO LE PARTICELLE?
Gli a.p. vengono usati per studiare i più piccoli costituenti della materia. Essi sono in
grado di accelerare le particelle fino ad energie elevatissime, portandole poi a collidere e
producendo così una pioggia di nuove particelle.
Il gruppo a.p. è formato da persone che intendono applicare a un sistema antropico
delimitato un metodo di indagine non tradizionale nella zona specifica in questione, ossia
la produzione artistica dentro e intorno alla città di Pavia.
Dai primi incontri, pressoché spontanei, di a.p. sono emerse le direttive preferite del
metodo di indagine:
- non viene sentita la necessità di fondare alcuna associazione artistica;
- si intende procedere a contattare gli artisti in due maniere principali: da un lato,
basandoci sulla personale conoscenza dell’ambiente si chiameranno le persone a
partecipare, senza alcuna preclusione o preconcetti, sebbene si sarà molto attenti a non
ereditare eventuali conflitti e antagonismi tra circoli artistici esistenti sul territorio, ed
anzi a favorire l’emergere di coloro che nei circoli non trovano capacità o possibilità di
espressione; come seconda via di contatto verrà distribuito un modulo da restituire ad
a.p. debitamente compilato;
- si sente la necessità di proseguire il filtro di indagine fino all’allestimento
dell’esposizione compreso, e a questo scopo si sta procedendo alla confezione di un
progetto improntato su tre criteri: economicità, conformità, espressività del medesimo.
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Associazione iscritta al n. 21 – Sez.B) Culturale Registro ProvincialeAssociazioni senza scopo di lucro ai sensi L.R.28/96
Associazione Gemellata con il Municipio Autonomo Primero de Enero – Chiapas - Messico
E-mail [email protected] Sito internet: www.paviainseriea.it
Sede in Pavia - Via Siro Comi, 10
Tel.0382/28110, 348/7018310
C.F.96038510184
“Non mi fido dei galleristi magri
infatti meglio i collezionisti che di solito sono grassi.
Galleristi grassi? Forse sono il peggio del peggio.”
A. Kubin, intervista a me stesso
2. AVETE UN ACCELERATORE DI PARTICELLE A CASA VOSTRA?
I televisori funzionano sugli stessi principi degli acceleratori di particelle. Nella TV,
elettroni carichi negativamente vengono emessi da un filo incandescente, come il
filamento di una lampadina. Essi vengono poi accelerati verso un elettrodo carico
positivamente.
Durante la discussione del 10/03/03 si è affrontata la questione del significato che si
vuole dare alla parola ‘accelerazione’ e ai suoi derivati. Preferendo il principio scientifico
di “variazione della quantità di moto”, si è giunti ad osservare che esistono svariati tipi di
acceleratori materiali e ideali. Tra questi, le rivoluzioni e le restaurazioni storiche non
sono altro che acceleratori sociali, mediante i quali la quantità di moto della società viene
aumentata o diminuita.
E se nel senso proprio scientifico, accelerare particelle non ha che lo scopo ultimo di
arrivare alla collisione tra loro, ed alla loro visualizzazione, consegue che senza un
apparato visualizzante non avrebbe senso questa interazione della materia con se stessa.
A.p. si preigge il fine di approntare questo apparato.
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RIVELAZIONI
“Diciamo che anche l’ artista, in prima istanza, vuole comunicare:
dire qualcosa. E non c’è niente di più vero del luogo comune per cui
chi non ha niente da dire, non può essere artista.”
R.Calligaro
3. CAMERA A NEBBIA
In fisica, con camera a nebbia, si intende un particolare dispositivo preposto a
visualizzare il passaggio di particelle tramite effetti di condensazione.
Se il gruppo a.p. ha dimostrato di possedere in nuce un comune denominatore con le
associazioni spontanee di artisti, ciò è avvenuto nell’interpretare la manifestazione
UpPavia2003 come l’occasione offerta da PaviainserieA per aumentare le relazioni sia
ideali che materiali tra gli artisti che vorranno intervenire. A questi si chiederà di
consegnare in anticipo le loro opere il cui allestimento sarà guidato da a.p.; in tale
maniera si tenterà di trasformare un momento solitamente passivo (quello dell’
“appendere quadri”) nel vero cuore dell’esposizione. Metaforicamente, agli artisti si vuole
chiedere di collidere tra loro, e di permettere alle opere di manifestare al meglio il grado
di artisticità dei loro rispettivi autori. In un incontro avvenuto nei primi giorni di marzo
‘03, a.p. si è trovato concorde nell’affermare l’urgente necessità di attivare gli artisti fuori
dalla loro opera, dato che, in un ambiente sociale e culturale dove la non visibilità viene
intesa come inesistenza materiale, dove si è costretti a costringere alla beneficienza
(come nel caso di UpPavia) perché la società civile tende a dimenticarsi delle realtà
marginali, si rende urgente e necessario far vedere, esporre, e con ciò associare le
energie individuali in una manifestazione critica; se non possiamo aprire gli occhi sulle
cose mostreremo le cose agli occhi.
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“E’ falso dire: Io penso.Si dovrebbe dire: mi si pensa... Io è un altro.”
A. Rimbaud
4. CONTATORI
Contatore è un dispositivo affine alla camera a nebbia, che permette però di avere
ulteriori informazioni non basate su effetto visivo bensì di calcolo. Mediante questi
contatori si possono avere notizie su:
- numero di particelle che attraversano il contatore;
- istante in cui avviene il passaggio;
- posizione precisa della particella;
- energia ceduta dalla particella nel rivelatore;
- quantità di moto e velocità delle particelle.
Come ultimo atto dell’allestimento, a.p. intende compilare e distribuire un
catalogo/archivio della manifestazione che contenga sia i materiali degli allestimenti sia i
documenti riguardanti i gruppi musicali che interverranno durante Uppavia ‘03. Sempre
in rispetto del criterio di economicità il catalogo sarà confezionato in modo da non pesare
sulle spese dell’organizzazione.
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