UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PAVIA
Giornata di studio e mostra "Cesare Angelini, il
piacere della memoria"
6 settembre 2001, ore 16.00, Villa Botta Adorno, TORRE D'ISOLA
(circa 10 km. da Pavia. Per chi viene da Milano: uscita di Bereguardo
dell'autostrada A7. Indicazione per Casottole)
Il comune di Torre d'Isola, con il patrocinio dell'Università di Pavia,
Centro di ricerca sulla tradizione manoscritta di autori moderni e
contemporanei, assieme a quello dell'Almo Collegio Borromeo, della Curia
vescovile, della Provincia e dell'APT di Pavia, dedica una giornata di
studio a Cesare Angelini, nel venticinquesimo anniversario della scomparsa.
Programma:
ore 16.00: Apertura dei lavori
ore 18.30: inaugurazione mostra
ore 19.00: buffet
Dopo i saluti delle autorità: Monsignor Giovanni Volta, Vescovo di Pavia e
il Sindaco di Torre d'Isola, porteranno testimonianze: Mons. Luigi Belloli,
Arturo Colombo, Maria Corti, Renzo Cremante, Paolo De Benedetti, Giovanni
Maroni, Bianca Orlandi, Angelo Stella.
Affiancherà la giornata di studi, una mostra documentaria, a cura di
Nicoletta Leone e Fabio Maggi,di manoscritti autografi, materiale
bibliografico e iconografico che testimonieranno momenti della sua attività
letteraria, umana e pedagogica: il suo rapporto con Torre d'Isola, il suo
magistero e ministero, che ha trasfuso, oltre che nella sua attività
critica e poetica, anche in una copiosa, attenta, briosa produzione per
l'editoria scolastica. La mostra documenterà anche il suo rapporto diuturno
con le Scritture bibliche, vissute da grammatico, ermeneuta e sempre, più
di tutto, da poeta. Il suo lavoro di traduzione dei testi fu sempre
all'insegna di fervida attenzione a tutte le tradizioni: per il canone
biblico si riferì alla Volgata latina (il «latino quasi rotondo di San
Girolamo»), con un occhio alla versione greca dei Settanta e un vivo
interesse per la tradizione ebraica e aramaica, testimoniata da un costante
scambio epistolare con il biblista Paolo De Benedetti, che da giovane
allievo, in poesia, di Angelini, divenne per la circostanza suo "maestro di
grammatica".
Le carte angeliniane e la sua biblioteca rivelano che l'attenzione, e
l'intima comprensione del sacerdote e letterato pavese, erano anche per
religiosità diverse: confessioni cristiane non cattoliche, islamismo,
induismo, che egli affratellava senza dubbio a quella fede in una divinità
condivisa, e non guerreggiata gli uni contro gli altri; che egli
affratellava, in definitiva, a quella che fu sempre la amata e perseguita
«religione delle lettere».
Della mostra sarà disponibile, durante la giornata di studi, il catalogo.
Relazioni Esterne
Strada Nuova, 65 - 27100 Pavia
Tel. 0382/504223 Fax 0382/504287 e-mail [email protected]
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