FEDER
EDER
NEWS
Anno 2011 - Novembre - Gennaio n.
n.5
F EDER G OSP E L C H O I R S
C O NTINUA LE SUE OFFERTE DI QUAL I T À :
TANTE OCCA S I O N I E A P E RT E LE ISCRIZIONI AL
DEDICATO A L L A
IN
G O S P E L M ASS
DI
W ORKSHOP
R OBERT R AY
QUESTO NUMERO
• Il direttivo nomina la nuova segreteria
tecnica
• Qualità, accessibilità,
compartecipazione: queste le prossime
tappe che FederGospelChoirs si
impegna a raggiungere con i suoi valori
di qualità
• Secondo appuntamento con Robert Ray:
dalla messa classica a quella Gospel
• Concerti di solidarietà: recensioni e
nuovi appuntamenti
Y OUTUBE :
INTERVISTE
ESCLUSIVE NON SOLO
SU
CARTA MA ANCHE
SU
“C ARTA B IANCA ”,
LA TRASMISSIONE
DI
L OMBARDIA C HANNEL
E ANCORA L ’ INTERVISTA
STILE IENE CON BACKSTAGE
E TANTO ALTRO
• Intervista esclusiva a Marco De Santis,
direttore del “Tibur Gospel Singers”
• La parola a..Piero Basilico, Direttore de
“ il BruCo Gospel Choir”, e a Aurelio
Pitino, Direttore del coro Anno Domini
• Intervista delle Iene: pizzicati due coristi
del BruCo
• Nuovi Cori raccontano di loro esperienze
• Programmi e prossimi eventi dei Cori
Feder
www.federgospelchoirs.com
FEDER NEWS
SOMMARIO
FederGospelChoirs
www.federgospelchoirs.com - [email protected]
Direttore
Artistico:
Chairman:
Pietro
Catanese
pag.
Capo
Redazione:
Michele
Marando
Redazione:
Lucilla
Sivelli
Giusi
Berlingò
stagione 2011/2012 – attivita’, programmi e riflessioni
1
…e riprendiamo da dove ci siamo lasciati l’ultima volta!!! - di Pietro Catanese - Direttore Artistico
2
Qualità, accessibilità, compartecipazione: queste le prossime tappe che FederGospelChoirs si impegna a raggiungere
dopo aver fatto un viaggio nel Gospel italiano. Per crescere , per consolidare le connessioni, per arricchire lo scambio… con il
contributo di tutti a favore di tutti! - editoriale di Michele Marando - Chairman
3
Ancora una volta il nostro canto dimostra il suo senso e la sua ragione Gospel! - di Carlo Bianco - Vicepresidente
FederGospelChoirs e Direttore del Rejoicing Gospel Choir
4
Parole, musica, immagini: sono sufficienti per rappresentare il Gospel? Esiste solo ciò che si vede e che si vede bene?
Forse…..PERO’, PERO’, PERO’……il Direttore Artistico nonché “promotore attivo del motore” FederGospelChoirs vuole sciogliere i nodi alle regole della comunicazione spot, e sposa valori diversi, dando il benvenuto ai contributi, alle differenze e alle
sensibilità che i cori e i loro cantanti esprimono per il canto Gospel - di Pietro Catanese - Direttore Artistico
gospel mass e novità della prossima stagione, sulla scia di eventi conclusi con grande
intensità: recensioni E anticipazioni sugli eventi feder….passati e futuri
5
Il grande valore dell’opera di Robert Ray: ripercorrendo la storia della musica sacra, viene colmato il repertorio della musica che amiamo e pratichiamo: il Gospel. Un cammino evolutivo della messa cantata che permette, a chi avrà la fortuna di
impararla, di trasmettere le sensazioni che la fede e la gioia interiore portano.
ROBERT RAY – 2 - di Michele Marando - Chairman
6
Gospel Workshop: aperte le iscrizioni. Alcuni dettagli anche sulla Gospel Supper.
7
‘Biella chiAMA Gospel’: cronaca di un successo annunciato - di Enrica Ceretti – Biella Gospel Choir
9
Il Coro Incontrotempo ha risposto alle esigenze di molti appassionati del canto “a cappella”, svelando alcuni segreti attraverso
una Master Class veramente speciale. Un coro Feder che presta le sue specificità a tutti coloro lo desiderino! - di Lucilla Sivelli
10
Un nuovo appuntamento tra musica e solidarietà. TGS in concerto per l’associazione ONLUS Parents Project.
INTERVISTA A MARCO DE SANTIS, DIRETTORE DEL “TIBUR GOSPEL SINGERS”
11
FederGospelChoirs sostiene un grande progetto che punta a unire ciò che le distanze, chilometriche e di
pensiero, dividono rafforzando i veri valori del Gospel: preghiera, condivisione di emozioni e passione, creazione di
un’unica voce che, cantando insieme, trasmette energie positive - di Lucilla Sivelli
LA PAROLA A… piero basilico (Direttore coro
Bruco) e Aurelio Pitino (Direttore Anno Domini)
14
Finalmente in Italia i migliori cori Gospel - di Piero Basilico
18
Artisti cristiani e “servitori”: lavorare insieme ... Con energia e sinergia: insieme siamo più forti sicuramente, tutti con
la stessa visione - Aurelio Pitino intervistato da Pietro Catanese
L’INTERVISTA DELLE IENE
22
Pizzicati questa volta due coristi del Bruco Gospel Choir - E per la prima volta i video dell’intervista e dei suoi backstage
scaricabili da YouTube - di Lucilla Sivelli
le voci dei cori – federnews dÀ spazio a tutti i cori che condividono i valori feder senza
farne parte e apre loro le porte
24
Il Gruppo Corale “Spirituals & Folk” ricorda con un concerto il suo direttore: anche dalla Liguria una lezione d’impegno
26
Il festival corale internazionale “Incanto Mediterraneo 2011”: quattro serate Milazzo in cui tredici formazioni corali
hanno dato voce alla coralità italiana e straniera come mai accaduto prima.
- di Isa Morando Perazzo
NEWS E ANTICIPAZIONI – calendari prossimi eventi cori feder
28
I prossimi eventi dei Cori Feder: un calendario con date e luoghi per vivere di persona le attività delle corali che con i loro
concerti rappresentano i valori Feder - di Giusy Berlingò – Redazione FederNews
stagione 2011/2012 – attivita’, programmi e riflessioni
FEDER NEWS
1
pag
... e riprendiamo da dove ci siamo lasciati l’ultima volta!!!
di Pietro Catanese - Direttore Artistico FederGospelChoirs
Come previsto il 9 ottobre si è riunito il direttivo della FederGospelChoirs con lo scopo di valutare le
attività da realizzare durante la stagione 2011/12, ma soprattutto per la conferma del Chairman e della
Segreteria Operativa. Il Direttivo (Pietro Catanese, Carlo Bianco e Giuseppe Pedullà) ha confermato
quindi il mandato di Chairman a Michele Marando e a tutti i componenti della segreteria, ringraziandoli per l’importante
lavoro fin qui svolto per le attività della prossima stagione : Giovanni Spelta focalpoint grafica eventi, Lucilla Sivelli
focalpoint Relazioni Esterne e Capo Redattrice FederNews, Lorena Brega segreteria evento BHM, Nello Berlangieri
focalpoint materiale di marketing, Gloria Colorizio focalpoint redazione web 2.0, Alessandro Carenzio focalpoint
Gospel Supper.
La segreteria operativa ha da questo momento nuovi collaboratori : Valeria Borgognoni (direttore del Coro Incontrotempo)
team Gospel in Pictures, Arnaldo Maccarini (direttore del HS2B Choir) focalpoint Gospel Mass, Alessandra Agosti
(Presidente del coro Al Ritmo dello Spirito) team Gospel Mass e Giusi Berlingò (del coro Al Ritmo dello Spirito) nella
redazione di FederNews.
Quest’anno il Black History Month event sarà molto ricco :
Dal 21 Gennaio al 12 Febbraio - “Gospel in ... Pictures”. E’ l’importante novità di questa 5a edizione. Si tratta di una
mostra fotografica che esporrà le foto di tutte le corali associate, con l’intenzione di raccontare al visitatore, attraverso
un percorso coerente e guidato, cosa significhi fare la “vera” coralità Gospel, facendogli compiere un viaggio
attraverso i momenti culmine di quest’attività che noi svolgiamo con grande passione. Tutte le corali FederGospelChoirs
sono così invitate ad intervenire presso le sedi dove verrà allestita la mostra per un intervento a “cappella” per rendere
ancora più interessante la manifestazione.
Dal 3 all’8 Febbraio - Rassegna Corale “Le città del Gospel: La Milano da … Gospel”. Durante la settimana
precedente al BHM Milano Workshop, in pieno spirito FederGospelChoirs, saranno in programma una serie di concerti
presso Chiese e Teatri di Milano (ma non solo ... stiamo lavorando per realizzare concerti in contemporanea anche in
altre città) che saranno dedicati al supporto di varie Associazioni di Volontariato. Un’occasione in più per dimostrare che
attraverso questi eventi è possibile un reale scambio dove l’amicizia nasce e si può concretizzare con azioni puntuali.
Dal 10 al 12 Febbraio – 5a edizione Workshop BHM con Robert Ray. L’interesse intorno alla Gospel Mass di
Robert Ray è molto forte, stiamo infatti ricevendo molte richieste che ci hanno convinto ad aprire subito le iscrizioni.
Per garantire la possibilità di iscriversi (non è a numero chiuso ma non possiamo superare sicuramente la capienza del
Teatro Piana) - senza che però il corista ci rimetta dei soldi -abbiamo deciso che i coristi delle corali associate potranno,
per cause di forza maggiore, recedere fino al 8 Febbraio recuperando l’intera quota. Il sabato sera del 11 Febbraio la “Gospel Supper”. Una cena Gospel per festeggiare tutti insieme lasciando spazio
al canto delle formazioni corali intervenute. La serata sarà curata dalla condotta Slow Food del Corsichese (oltre
all’orecchio anche il palato vuole la sua parte !!!).
La domenica mattina del 12 Febbraio l’evento “Gospel Mass”. Con spirito interreligioso ed ecumenico, verrà celebrato
un momento di incontro religioso, presso la Chiesa della Sacra Famiglia a Cesano Boscone (MI). Durante lo svolgimento
della celebrazione il coro del workshop eseguirà alcuni brani.
Non resta che rimboccarci le maniche, Vi aspettiamo ...
Pietro Catanese
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stagione 2011/2012 – attivita’, programmi e riflessioni
FEDER NEWS
EDITORIALE
Qualità,
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2
accessibilità, compartecipazione:
queste le prossime tappe che
FederGospelChoirs si impegna a raggiungere dopo aver fatto un viaggio nel gospel
italiano. Per crescere, per consolidare le connessioni, per arricchire lo scambio…
con il contributo di tutti a favore di tutti! di Michele Marando - Chairman
Primo numero di FederNews della nuova stagione; primo numero dopo la “pausa” estiva e primo numero che
sancisce la ripresa delle attività della Feder. I programmi per quest’anno sono tanti, in parte sono già stati
presentati, e comunque ci torneremo sopra nei prossimi numeri.
Vorrei però fare un passo indietro e tornare alla scorsa estate: poc’anzi parlavo di pausa estiva ma da un certo punto di vista
le attività di segreteria non si sono mai fermate.
La stagione calda è stata dedicata infatti a guardarci un po’ intorno e vedere come si muove il fenomeno Gospel nel paese.
Metaforicamente abbiamo preso un’automobile ed abbiamo percorso la penisola, da Sud a Nord, fermandoci a fare tante tappe.
Cosa abbiamo visto ? Abbiamo visto una ampia diffusione di cori Gospel. A Milazzo, in Sicilia, come in provincia di Napoli; a
Lecce come in Veneto.
E da tutti questi cori abbiamo percepito una intensa volontà di fare Gospel, di farlo bene, ma di farlo anche con passione. In
molti abbiamo anche percepito l’isolamento in cui i cori si trovano: difficoltà di scambi culturali, di arricchimento, di crescita.
Questa percezione del contesto italiano ci porta a rafforzare le tesi della Feder: anche quest’anno, e forse ancora di più
quest’anno, vorremmo far crescere ulteriormente la Federazione attraverso alcuni passi:
1) Attenzione alla qualità: gli eventi organizzati dalla Feder e gli eventi organizzati dai cori Feder, patrocinati a livello
federale, vogliono puntare sulle caratteristiche di qualità dell’evento. Probabilmente risulteranno poco appariscenti, di debole
visibilità da un punto di vista strettamente di immagine o commerciale, ma conto che il risultato di un Workshop, di una Master
Class, o di qualunque altro evento lasci al partecipante la sensazione di aver migliorato il suo corredo di competenze. Il tutto,
ovviamente, fatto con quelli che sono i limiti strutturali di un’associazione come la nostra dove domina il volontario, in cui
mancano supporti istituzionali, a livello organizzativo e a livello economico. E per concludere questa sezione basta un nome:
Robert Ray o, se preferite, Gospel Mass. E’ uno degli appuntamenti dell’anno che verrà, al Black History Month 2012, e
rappresenta un obiettivo lusinghiero per chi ama cantare e per chi vuole arricchire il repertorio con una vera e propria Messa
Gospel.
2) Accessibilità: da diverse parti (soprattutto dal centro sud) arriva il lamento che le occasioni di incontro
non sono facili, contrariamente a quanto accade al nord, dove
ce ne sono di più. E
in parte è vero,
grazie alla maggior offerta di eventi, e forse anche per la maggior disponibilità dei trasporti che facilita gli
spostamenti. Risultato di questa riflessione è che per l’anno a venire cercheremo di potenziare le attività locali.
Cominceremo con l’agenzia di Roma, che lanciando il cuore oltre l’ostacolo, organizzerà una campagna specifica
per il territorio a cui seguirà l’organizzazione di eventi locali, grazie al coordinamento ed al lavoro di Marco De Santis.
Colgo così l’occasione per ringraziare pubblicamente Monica Bernassola per tutto il lavoro che ha fatto. Monica
ci deve purtroppo lasciare da un punto di vista delle responsabilità, ma rimane nella Feder e rimane un’ amica.
Una analoga campagna partirà nel Piemonte grazie alla presenza, da quest’anno, di Carlo Bianco che agirà ,oltre che in
qualità di vicepresidente della Feder, anche come focal point per la regione Piemonte.
3) Compartecipazione: essendo la Feder una federazione di tutti i cori, e non un ente centrale, vorremo che aumentasse il
coinvolgimento di singoli e di associazioni. Dopo l’ottimo avvio, già dall’anno scorso, delle contribuzioni al giornale, il primo
passo, per quest’anno, è stato nominare amministratori della pagina di Facebook tutti i direttori dei cori e le persone da essi
segnalate, in modo che ciascuno possa sfruttare questo canale di comunicazione per trasferire informazioni (ad esempio le
date dei concerti), opinioni, ecc. Il secondo passo è stato l’ingresso, nell’organizzazione degli eventi e del giornale, di nuove
collaborazioni, che continueranno progressivamente via via che prenderanno piede le varie iniziative.
Sono sicuro che sarà un anno impegnativo ma di soddisfazioni.
BLACK
HISTORY
MONTH
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Un caro saluto a tutti
Michele
stagione 2011/2012 – attivita’, programmi e riflessioni
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Si apre con il primo concerto la rassegna corale
“La Musica In Fiera”: Il Gospel ad Alba
di Carlo Bianco – Vicepresidente FederGospelChoirs e Direttore del Rejoicing Gospel Choir
Spiritualità, musica e, in spirito Feder, solidarietà: a favore degli alluvionati
della Liguria e della Lunigiana. Il secondo appuntamento il 18 novembre
con il Coro Incontrotempo.
Ancora una volta il nostro canto dimostra il suo senso e la sua ragione Gospel !
E’ stato presentato venerdì 28 ottobre il primo concerto
della rassegna “La Musica In Fiera: Il Gospel”,
manifestazione organizzata dal Rejoicing Gospel Choir con
la collaborazione dell’Ente Fiera del Tartufo di Alba ed il
patrocinio della FederGospelChoirs.
Splendida cornice per un evento fatto di spiritualità, musica
e solidarietà è stata la Cattedrale albese, presentatasi nel
suo splendore di colori e luci dopo un anno di restauri.
Dopo l’apertura di rito del RGC, la grande performance del
coro Anno Domini di Torino, diretto da Aurelio Pitino, ha
trascinato con il ritmo incalzante del Gospel contemporaneo
il numerosissimo pubblico intervenuto.
Ma la “Musica in Fiera” è anche solidarietà: nel 1994 Alba
subì un devastante alluvione che causò profonde ferite alla
città e ai suoi abitanti. Memori di quest’avvenimento e grati
degli aiuti ricevuti in quell’occasione, è stata avviata dal
Rejoicing Gospel Choir una raccolta fondi da destinare agli
alluvionati della Liguria e della Lunigiana.
L’obiettivo è quello di poter dare un aiuto e offrire un po’ di
serenità ad alcune di queste famiglie entro Natale.
Anche questo è un modo per dare un’ulteriore senso,
un’ulteriore ragione al nostro canto…
La rassegna, nata con l’intento di fornire agli ascoltatori
una panoramica sulla musica afro americana nelle sue varie
forme, proseguirà il 18 novembre nella Chiesa gotica di S.
Domenico con la partecipazione de il Coro Incontrotempo,
diretto da Valeria Borgognoni, che si esibirà in un concerto
a cappella dedicato alla musica Spiritual e Traditional.
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stagione 2011/2012 – attivita’, programmi e riflessioni
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EDITORIALE
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Parole, musica , immagini: sono sufficienti per rappresentare il Gospel? Esiste solo ciò che si vede e che si vede bene? Forse…..
Editoriale di Pietro Catanese - Direttore Artistico FederGospelChoirs
PERÒ, PERÒ, PERÒ……Pietro Catanese, Direttore Artistico nonché “promotore
attivo del motore” FederGospelChoirs vuole sciogliere i nodi alle regole della
comunicazione spot, e sposa valori diversi, dando il benvenuto ai contributi, alle differenze e alle
sensibilità che i cori e i loro cantanti esprimono per il canto Gospel.
Come amo fare, anche durante questi ultimi mesi ho avuto l’opportunità di viaggiare in Italia per conoscere meglio la realtà
Gospel Italiana. Parafrasando un film famosissimo potrei esordire dicendo che ho visto cose ... che gli umani non possono
neanche immaginare !!
Non voglio però affrontare il tema da una prospettiva moralistica, neanche da quella di chi fa Gospel dal lontano ’92. Ho
quindi riflettuto cercando di abbandonare il più possibile i miei filtri culturali per cercare di capire meglio la nostra realtà e
poter cosi valorizzare le energie di cui disponiamo.
Oggi viviamo nella società dell’immagine e non tenerne conto , sarebbe, a mio parere, un grave errore. Non sta cambiando
solo il modo di comunicare, ma anche la comunicazione stessa, tanto da poter affermare di essere di fronte ad una vasta
trasformazione culturale che non può non influire anche sul Gospel Italiano.
La comunicazione oggi non è fatta soltanto di parole ma, anzi sempre di più, da immagini. Le forme di comunicazione per
immagini sono a volte molto più efficaci delle parole. Forse è meglio dire che è proprio dalla capacità di mescolare parole,
musica ed immagini – cioè la tecnica con cui vengono messe assieme - che si determina un orientamento delle coscienze
e l’efficacia nella comprensione dei messaggi è molto più incisiva rispetto ad un importante discorso argomentato con stile
ottocentesco. Il terreno della rappresentazione è fondamentale, esiste solo ciò che si vede e che si vede bene.
Però ... non ho la ricetta in tasca ma qui mi sento di affermare con forza che se pensiamo al Gospel c’è un ... però molto
importante.
Come amo ricordare, la musica Spirituals & Gospel, nata negli USA, è oggi un fenomeno religioso, culturale e sociale
che non può più passare inosservato. Una musica arrivata in Italia sicuramente anche per moda, ma che ha ottenuto una
crescita costante d’interesse facendo rinascere un’attenzione per la coralità che, pur essendo il nostro il paese del bel
canto, stava diminuendo di attrattiva per le nuove generazioni.
La musica Gospel è quindi una forma di coralità che sicuramente offre elementi e strumenti che sono molto in linea con le
modalità di comunicazione dei giorni nostri ... però ... per quanto la musica Gospel possa essere piacevole all’ascolto, a
mio parere non può essere interpretata solo come una moda musicale.
Credo quindi che anche nella società dell’immagine, se affrontiamo la musica Gospel solo dal punto di vista dell’esecuzione
tecnica o solo come momento di divertimento collettivo senza capirne la vera essenza, non stiamo andiamo andando
nella giusta direzione.
Da qui parte l’esperienza ormai quinquennale della FederGospelChoirs. Quello che è emerso, giorno dopo giorno, è
proprio la necessità, da parte di molti di noi, di condividere soprattutto i messaggi del Vangelo e i valori umani universali
che questa musica sa trasmettere con semplicità, ricchezza e profondità. Per questo motivo siamo sempre felici di dare
il benvenuto a tutti i cori ed ai loro cantanti con i loro beni, le loro differenze, la loro espressione e la loro sensibilità per il
canto Gospel.
Nessuna unificazione, omologazione o standardizzazione, ma un aiuto alle singole corali per valorizzare la diversità di ogni
singola realtà e per creare un reale scambio dove l’amicizia nasce e si può concretizzare con azioni puntuali rivolte a chi
è stato meno fortunato di noi.
God bless you Pietro C.
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anticipazioni e recensioni sugli eventi feder
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gospel mass e novità della prossima stagione, sulla scia di eventi conclusi
con grande intensità
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Il grande valore dell’opera di Robert Ray: ripercorrendo la storia della musica
sacra, viene colmato il repertorio della musica che amiamo e pratichiamo, il Gospel.
Un cammino evolutivo della messa cantata che permette, a chi avrà la fortuna
di impararla, di trasmettere le sensazioni che la fede e la gioia interiore portano
- di Michele Marando - Chairman
Robert Ray -1
Robert Ray -2
Il prossimo workshop organizzato da FederGospelChoirs vedrà come conduttore
Affermare che ROBERT RAY sia un musicista e direttore di coro di fama internazionale
un protagonista di grandissimo livello, Robert Ray: professore universitario, musicista, compositore.
è semplice, ma non restituisce interamente il valore dell’importante lavoro che Robert
Robert Ray ha legato il suo nome ad una prestigiosa composizione musicale, chiamata “Gospel
ha fin qui svolto nel valorizzare il repertorio negro-spirituals e gospel.
Mass”, che potremmo tradurre “La Messa in Gospel”.
L’accompagnamento
Diplomato in pianoforte presso la Northwestern University, Robert
ha avuto, come musicale di una Messa, ed in particolare di una Messa Solenne, è storicamente
elementoSymphony
portante della Liturgia.
pianista solista, l’opportunità di essere accompagnato dallaunKirkwood
Orchestra, dalla Northwestern University Orchestra, dalla
Dal Champaign-Urbana
VI-VII secolo inizia a diffondersi il canto gregoriano, opportunamente codificato nei primi volumi
Symphony Orchestra, e dalla Seoul (Korea) Philharmonic Orchestra.
Successivamente
di Antifonario
[*]. Questo stile musicale rimane a lungo come il principale se non unico punto di
è diventato professore associato presso l’University of Missouri
(St. Louis)
e presso
riferimento
per
la musica religiosa.
l’University of Illinois (Urbana) dove ha operato come accompagnatore
del messa ciclica una successione completa scritta da un singolo autore, che
In musica, ufficiale
si definisce
Strings Department e dove ha creato il coro “Black Student Chorus”. Tra le sue varie
presenti una chiara unità stilistica e tematica. La prima messa ciclica polifonica che conosciamo è
attività, Robert ha anche accompagnato, durante la sua carriera, importanti cantanti del
la Messa di Guillaume de Machaut (detta Messa di Notre Dame), composta verso la metà del XIV
valore di William Warfield e Robert McFerrin oltre ad essere frequentemente richiesto
che tuttavia non ha le caratteristiche di unità tematica tipiche delle messe cicliche del secolo
come speaker, giudice di concorsi o direttore ospite. Molto secolo,
attivo nell’associazione
successivo.
American Choral Directors (Southwestern Division), tiene lezioni
e conduce Clinics
Dobbiamo infatti
il XVIII secolo per assistere alla composizione di alcune Messe di
presso Università e College tra cui MENC, ACDA e IAJA Conventions.
Dr. Rayaspettare
è professore di musica all’University of Missouri a St. Louis ed è ilparticolare
Direttore della
coraleèindella metà del secolo, infatti, la Messa in SI Minore di Johan Sebastian Bach,
risalto:
Unison Chorus della St. Louis Symphony Orchestra.
scritta in passaggi successivi.
La Missa Solemnis di Ludwig Van Beethoven è del 1820 circa . Ricordiamo poi diverse messe di
La sua “Gospel Mass” è stata composta nel 1978. La composizione fu premiata
Haydn (composte nella seconda metà del 1700). Sono solo alcuni degli esempi più famosi di Messe.
dall’University of Illinois ed eseguita, per la prima volta, dall’University’s Black Chorus.
Stiamo parlando ovviamente di intere composizioni ad hoc per una Messa, e non di singoli brani che
Quest’opera fu scritta quando Robert era il leader del gruppo della National Office
essereper
usati
of Black Catholics (Chiesa Afro-Americana). La Gospel Mass possono
fu scritta proprio
le in particolari contesti. Basti pensare al celeberrimo Halleluja di Haendel, tratto
dall’oratorio
Messiah, ma utilizzato ancora oggi nei contesti liturgici.
celebrazioni di questa comunità cristiana. Robert ha fatto conoscere
la sua leggendaria
Una
Messa
cantata,
composizione in tutti gli Stati Uniti e in tutta Europa e per questo
motivo
viaggia
ancorao ciclica, copre per tradizione 5 momenti della liturgia:
regolarmente conducendo clinician dedicati alla diffusione della sua Messa Gospel.
• Kyrie • Gloria • Credo • Sanctus/Benedictus • Agnus Dei
Robert Ray ama ripetere “ ... il mio desiderio è quello di combinare la vecchia tradizione
storico
ci aiuta a comprendere l’importanza nei secoli delle Messe cantate, e questo rende
Io voglio che
ognuno
delle messe con i suoni delle Black Church contemporanee ...L’excursus
possa vivere l’esperienza e il senso di gioia e di celebrazione ancora
che è sentito
forte
più di con
valore
l’opera di Robert Ray, che va a colmare una lacuna nel repertorio della musica che
adesione e sincerità durante le celebrazioni African-American ...
“.
amiamo
e pratichiamo, cioè il Gospel.
Robert Ray compose la sua opera nel 1978, ispirata anche dal suo ruolo di liturgy team leader del
Robert Ray dirigerà la Quinta edizione del Black History Month Milano Gospel
National Office of Black Catholics (Chiesa Afro-Americana). Dalla sua attività percepì l’esigenza di una
Workshop, … ci aspetta un altro weekend di grandi emozioni !!! … Siamo sicuri
musica più strutturata e organica alla funzione religiosa, pur nel rispetto delle tradizioni culturali Afro
che, come negli anni passati, la Gospel Mass sarà un’esperienza molto importante
per coristi e direttori, e grazie al suo importante repertorioAmericane.
(Kyrie, Gloria, Credo,
Robert ripercorre
la storia della musica (è facile percepire in alcuni passaggi della sua opera un’influenza
Hallelujah, Holy – Santo - e Agnus Dei) offrirà una nuova opportunità,
permettendo
classica) per
combinare,
come dichiara lui stesso “…secoli di tradizione con il suono della musica
ad ogni corale di imparare brani da cantare durante le celebrazioni
religiose
e matrimoni.
delle chiese nere contemporanee…”.
Anche l’abbandono del latino, tipico delle messe classiche, a favore dell’inglese (sua lingua madre)
rappresenta uno spazio di evoluzione del cantato, in quanto consente di veicolare meglio i messaggi
religiosi e quindi, come ben sa chi canta Gospel, di interpretare meglio il canto e, con esso, trasmettere
le sensazioni che la fede e la gioia interiore portano.
Fra tre mesi incontreremo dunque Robert, accompagnato dalla moglie Sylvia, nell’ormai tradizionale
workshop di febbraio. Un’occasione, quest’anno, ancora più preziosa, perché permetterà di
apprendere, direttamente dall’autore, un’opera tanto prestigiosa quanto di arricchimento per la nostra
preparazione gospel e, perché no, per il repertorio dei cori che usano accompagnare la Messa.
[*] antifonario (da antiphona, « Antifona », ripetizione di un salmo) è un libro liturgico cattolico usato
per le ore canoniche.
A differenza del breviario, l’antifonario contiene le parti cantate della liturgia e non contiene le letture.
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anticipazioni e recensioni sugli eventi feder
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gospel mass e novità della prossima stagione, sulla scia di eventi conclusi
con grande intensità
Gospel Supper:
Feder
6
è anche convialità e nella quinta edizione del
Black History Month non mancherà l’importante appuntamento
di Alessandro Carenzio
Faccia un passo avanti o alzi la mano chi era presente
alla Gospel Supper 2011! ....
Beh... Vedo che non siete pochi.. Bene!!!
Vi è piaciuta la serata? Siiii!
Ok, da quest’anno vogliamo fare ancora di più...
SONO APERTE LE ISCRIZIONI
AL GOSPEL WORKSHOP,
CON CONDIZIONI ACCATTIVANTI
Vi aspetta un evento nell’evento, anche grazie
all’irrinunciabile presenza degli amici di Slow Food
Condotta Corsichese e di nuovi amici che con il loro
contributo trasformeranno completamente la serata.. Ah..
Mi rivolgo a chi non è stato presente l’anno scorso: non
cadere nello stesso errore.. Potresti non perdonartela.
Appuntamento al prossimo numero, in cui sveleremo
qualche dettaglio in più, ancora più “appetitoso”.
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anticipazioni e recensioni sugli eventi feder
7
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gospel mass e novità della prossima stagione, sulla scia di eventi conclusi
con grande intensità
“Biella chiAMA Gospel”:
Cronaca di un successo annunciato – di Enrica Ceretti – Biella Gospel Choir
“Non possiamo deludere la vita quando si veste coi panni del futuro”
Questa, secondo chi della Feder quella sera era in sala, la frase chiave che, insieme alla musica e alle voci, ha fatto
pulsare i cuori del Teatro Sociale di Biella.
Una manifestazione molto ben riuscita, che ha fatto trasparire la grande passione che tutto il Biella Gospel Choir ha
investito nella terza edizione dell’evento Biella chiAma Gospel, mettendola al servizio della “voglia” di costruire qualcosa
di bello”, in un’atmosfera di solidarietà e di impegno. E riuscendoci in pieno. In spirito Feder!
dove la Fondazione Maria Bonino opera per contrastare la
malnutrizione acuta dei bimbi. Immagini semplici, commenti
semplici. La verità non ha bisogno di far sensazione. Arriva
dritta dritta al cuore. Per questo stasera siamo qui.
L’atmosfera è immobile e densa. Il sipario si apre nella
semioscurità sui toccanti accordi di ‘Amazing Grace’
suonati dal violino, che aggiungono emozione alle emozioni
delle immagini appena scorse. Le tuniche scure del Biella
Gospel Choir propongono questa sera i loro brani più
tradizionali e lirici impreziositi dall’intervento di Aurelio
Pitino, già loro mentore e direttore dei famosi Anno Domini.
Una pausa in cui il presentatore Prof. Enrico Martinelli invita
sul palco le autorità e i rappresentanti della Fondazione
Maria Bonino e poi lo spettacolo riparte con l’incontenibile
energia dei Joy Singers. Palco illuminato a giorno e giochi
di luci colorate per il bianco schieramento di Valenza che
catapulta la platea in un’atmosfera da musical. Note, ritmi
e coreografie frizzanti. Voci e gesti puntuali e liquidi come
giochi d’acqua.
Terza edizione di ‘Biella chiAMA Gospel’ sabato 15 ottobre
scorso al Teatro Sociale ‘G. Villani’ di Biella: cronaca di un
successo annunciato. Annunciato dalla pronta risposta
dell’Amministrazione locale che ha provveduto alla location,
degli sponsor che hanno garantito i fondi, dei Joy Singers
di Valenza che ci hanno messo ‘anema e core’, dello
splendido pubblico che ha dimostrato grande generosità
e della Fondazione Maria Bonino che ha regalato a noi Biella Gospel Choir – e a tutti un meraviglioso progetto
umanitario che ha unito voci, emozioni ed energie.
Per un attimo la scena si anima perfino di tutti i direttori
presenti per l’evento: Claùdio Paduraru, Silvia Benzi e
Andrea Girbaudo dei Joy Singers, Aurelio Pitino degli Anno
Domini e Fausto Ramella Pairin del Biella Gospel Choir. E
tra il pubblico in sala c’è anche Pietro Catanese, Direttore
Artistico di ‘Feder Gospel Choirs’.
Teatro tutto esaurito, quello delle grandi occasioni.
Luci finalmente spente. Silenzio di attesa. E passa sul
grande schermo un filmato della congolese Pediatria di
Kimbondo con il ringraziamento di Padre Hugo Diaz per
l’emoteca acquistata grazie alla cospicua raccolta fondi
dello scorsa edizione. Quindi il ricordo di Maria Bonino pediatra biellese a lungo volontaria in Africa e stroncata
in Angola da un’epidemia di febbre emorragica – e della
Pediatria dell’Ospedale di St. Luke a Wolisso, in Etiopia,
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FEDER NEWS
anticipazioni e recensioni sugli eventi feder
E poi il finale con due
brani cantati divertendosi
insieme dai neri di Biella
e dai bianchi di Valenza.
Un po’ ‘Ebony and Ivory’
verrebbe da pensare con
Paul Mc Cartney e Stevie
Wonder, ‘ebano e avorio in
perfetta armonia, fianco a
fianco sulla tastiera del mio
piano’. E scorrendo il testo
di questo successo degli
Anni Ottanta, continuiamo
a chiederci (a noi stessi e al
Signore) perché anche nel
mondo non può essere così,
perché tanta disparità tra le
genti, rispondendoci poi che ‘si impara a vivere e si impara
a dare ciò di cui si ha bisogno per sopravvivere insieme’:
no, non è Gospel, ma il messaggio lo è. Così come il
Gospel può essere tanti generi musicali.
Cala il sipario sulla terza edizione di ‘Biella chiAMA
Gospel’. E ci lascia la grande soddisfazione di una serata
straordinaria con una raccolta fondi superiore ai cinquemila
Euro e la conferma che torneremo l’anno prossimo con la
quarta edizione.
Grazie di cuore a tutti coloro che hanno reso possibile la
realizzazione dell’evento e che continuano a sostenerci
con entusiasmo!
Enrica Ceretti
Biella Gospel Choir
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pag
8
FEDER NEWS
Il Coro Incontrotempo
del canto
“a
anticipazioni e recensioni sugli eventi Feder
pag
9
ha risposto alle esigenze di molti appassionati
cappella”, svelando alcuni segreti attraverso una
Master Class
veramente speciale. Un coro Feder che presta le sue specificità a tutti coloro lo
desiderino! - di Lucilla Sivelli
Il Coro Incontrotempo, diretto da Valeria Borgognoni,
insieme all’Associazione L.E.S., ha proposto, il 22 e 23
ottobre scorso, una Master Class di due giorni sul canto “a
cappella” tenuta dal Quintetto Vocale ALTI & BASSI, uno
dei gruppi storici in Italia.
E’ stata un’esperienza unica e divertente, due giorni di
studio, dalla mattina al tardo pomeriggio!
La Master Class si è rivolta a coristi, cantanti, direttori
di coro o semplicemente appassionati del genere.
L’iniziativa, denominata Vocal Master Class Milano
è collocata in un quadro più ampio di promozione e
realizzazione di progetti culturali e ricreativi in Milano e
provincia. In questo caso, in particolare, VMC Milano ha
sostenuto importanti obiettivi quali la promozione della
musica corale sul territorio, la formazione culturale e
musicale dei partecipanti agli eventi e la realizzazione di
progetti ad alto impatto comunicativo e di aggregazione
per la cittadinanza, trattando argomenti come l’importanza
del metodo di studio, le tecniche di concertazione,
l’impostazione della voce, l’intonazione e l’interpretazione.
La “due giorni” di studio ha ospitato, la sera di sabato,
un concerto decisamente interessante. Dopo un’egregia
introduzione del Coro Incontrotempo, che ha interpretato
alcuni dei più noti Gospel e Spiritual come The Battle of
Gericho e Wade in the Water, eseguiti con grande varietà di
stili compositivi e soluzioni ritmiche, il gruppo “Alti & Bassi”
ha proposto una serie di brani anni ‘60 e ‘70, eseguiti solo
a cappella con magistrale utilizzo delle voci in sostituzione
di diversi strumenti musicali, contaminando e rielaborando
i classici brani con sfumature jazz, swing, blues e rap…
un viaggio musicale che, per chi ha avuto l’opportunità di
vivere, rimarrà indelebile nei ricordi.
Protagonista di questo primo appuntamento è
stato il Quintetto Vocale ALTI & BASSI, che da
quasi vent’anni è presente nel panorama musicale
italiano ed europeo prendendo parte a prestigiose
Rassegne Concertistiche in Italia e all’estero.
Esecutore di un repertorio comprendente le più belle
musiche del ‘900 arrangiate a 5 voci con originali
elaborazioni jazz e swing, il tutto rigorosamente a cappella.
E’ stato vincitore dei premi Quartetto Cetra 1998 e
Carosone 2006 e ha all’attivo la pubblicazione di ben sei
CD con la casa discografica Preludio.
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FEDER NEWS
10
anticipazioni e recensioni sugli eventi Feder
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gospel mass e novità della prossima stagione, sulla scia di eventi conclusi
con grande intensità
Un nuovo appuntamento tra musica e solidarietà.
TGS in concerto per l’associazione ONLUS Parents Project.
Sabato 29 Ottobre, i Tibur Gospel Singers sono stati
invitati a prendere parte alla serie di eventi previsti da un
progetto di Parents Project dedicato simbolicamente alla
famiglia Amanti, ma che ha lo scopo di raccogliere fondi
per le varie attività dell’associazione. Questa è l’unica
associazione presente in Italia (e riconosciuto insieme a
ventidue associazioni di altro tipo su scala internazionale)
specializzata nella ricerca di cure e nel sostegno alle
famiglie colpite dalla sindrome di Duchenne, una mutazione
genetica che causa una gravissima forma di distrofia
muscolare, e di Decker, una forma meno aggressiva.
Entrambe le malattie sono relativamente rare, per questo
i genitori dei bambini colpiti hanno deciso di riunirsi in
un’associazione che potesse dar loro voce e sostegno,
raggiungendo dal 1996 ad oggi importanti traguardi; la
famiglia Amanti in particolare, dalla scoperta della malattia
del loro bambino (colpito da una variazione spontanea e
mai riscontrata prima del gene) si è mobilitata a tal punto
da divenire nel giro di un mese un punto di riferimento ed
un importante sostegno per l’associazione.
afferma la Direttrice Mariangela Topa, fanno dell’impegno
solidale il senso più importante della loro attività corale. È
seguito poi il concerto dei TGS, che si sono distinti per la
loro allegria e per la varietà dei brani; i Living hanno assistito
allo spettacolo lasciandosi coinvolgere e coinvolgendo a
loro volta il pubblico nella gioia e nell’entusiasmo generato
da una musica che è anche preghiera. Tra i brani eseguiti
dai TGS ricordiamo “Batterfield”, che ci dice di combattere
fino alla fine insieme e per il Signore e che un po’ forse può
rappresentare il tipo di coraggio che va al di là di qualsiasi
disperazione delle famiglie di Parents Project, e “Speak to
me” che, invece, è un preghiera di affido al Signore e una
richiesta di sentire almeno la sua vicinanza quando si è
troppo stanchi e soli.
Il concerto è stato chiuso da due canti eseguiti insieme ai
Living Gospel Singers in un clima che era ormai quello di
una grande festa, in cui maestri e coristi hanno mostrato
quanto il canto possa essere contemporaneamente un
momento di divertimento, di amicizia, di solidarietà e di
forte impatto emotivo.
Per aiutare le famiglie e i bambini malati, l’associazione
ha organizzato diversi eventi finalizzati alla raccolta fondi
e ringrazia chiunque sia disposto ad organizzarli in loro
favore. Proprio il concerto di sabato scorso è stato frutto
di quest’ultima forma di solidarietà: l’associazione LUMSA
ha organizzato un concerto invitando i TGS allo scopo di
sostenere la fondazione Parents Project.
I TGS ringraziano di cuore il parroco della chiesa di San
Gregorio VII Gelsomino, l’Associazione LUMSA per la
calorosa accoglienza che ci ha dimostrato, la famiglia
Amanti, per la sua testimonianza, e tutta l’associazione
ONLUS Parents Project, a cui facciamo i nostri migliori
auguri.
Il concerto, che ha avuto luogo a Roma nella Chiesa di
San Gregorio VII Gelsomino, è stato aperto da due brani
eseguiti dal coro ospite, i Living Gospel Singers che, come
Arianna Romani
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L’INTERVISTA
FEDER NEWS
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Intervista a Marco De Santis, direttore
“Tibur Gospel Singers”
del
FederGospelChoirs sostiene un grande progetto che punta a unire ciò che le distanze, chilometriche e di pensiero, dividono rafforzando i veri valori del Gospel: preghiera, condivisione di emozioni e passione, creazione di un’unica voce che, cantando
insieme, trasmette energie positive - di Lucilla Sivelli
Come e quando nasce la tua
realtà corale? Qual è stata la
molla che ha funzionato come
motore principale per la vostra
bellissima realtà?
I Tibur Gospel Singers (TGS)
nascono nel 2003 su iniziativa di
Don Lorenzo Eijmofor, sacerdote
della diocesi di Tivoli. Ricordo
che era fine maggio quando
mi chiamò (già mi conosceva)
dicendomi che voleva dar vita
ad un coro gospel. E’ stato
lui a trovare i coristi: io non
ho fatto nulla! Anzi, venendo
da un’esperienza puramente
classica, ho dovuto rivedere un
po’ di dettagli della mia preparazione musicale. Diciamo
che, dopo un primo anno di rodaggio, ci ho preso gusto
e dal successivo, insieme a don Lorenzo, abbiamo messo
davvero delle basi solide per TGS. E’ chiaro che i coristi di
allora, quelli di oggi e i nuovi che entreranno sono spinti
dall’amore per la musica, la voglia di cantare e di divertirsi;
ma è solo quando si sono bene ambientati che trovano
la vera essenza del Gospel, il Gospel inteso come Buona
Novella, il Gospel come preghiera … E non importa se chi
lo canta sia credente o no.
Qual è il tuo approccio interpretativo ad un repertorio
così vasto come il concertismo dei Negro-Spiritual, del
Gospel e della Contemporary Christian music e quali
sono le tendenze musicali che preferiscono i tuoi coristi?
Io sono una persona molto istintiva e profondamente
religiosa. La mia formazione musicale è quella basata sulla
musica classica ma non ho mai disdegnato la musica nella
sua varietà di generi ed espressioni, quindi il mio approccio
iniziale con il Gospel è stato innanzitutto tecnico-musicale;
con l’esperienza poi è diventato qualcosa di più, è diventato
un modo di pregare, di vivere la vita in maniera diversa.
Quando studiamo i pezzi metto in pratica, istintivamente,
la mia preparazione e la mia esperienza e il mio modo di
intendere il Gospel:
nello spiegare un nuovo pezzo cerco sempre di
far capire cosa stiamo cantando e il significato
di ogni brano, credo infatti che la comprensione
del senso profondo di un canto,
specie di quello Gospel, sia utilissima per farlo apprezzare
ancora di più. Riguardo il nostro repertorio, facciamo ciò
che ci piace, ciò che ci ispira dal punto di vista spirituale.
Quali fatiche si incontrano nel gestire un soggetto di
“volontariato musicale” come la vostra realtà?
Organizzare e mettere d’accordo quaranta coristi
effettivamente non è facile: penso però che fin quando
c’è la passione, le fatiche passano in secondo piano. Dal
punto di vista tecnico ho sempre avuto molta facilità nel
far cantare le persone in formazione corale, d’altronde i
TGS non sono la mia prima esperienza che ho il piacere di
portare avanti; dal punto organizzativo invece sono aiutato
dai ragazzi del coro. Non nascondo che negli anni ci sia
stato qualche problema, ma alzi la mano chi non ne abbia
mai avuti.
Oggi posso dire, con gioia e orgoglio,
che i TGS sono una gran bella realtà.
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L’INTERVISTA
FEDER NEWS
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Bene: prima il tuo approccio, poi le preferenze
dei coristi… Allarghiamo ancora la visuale, sulla
popolazione della vostra realtà. Il pubblico, la città
di Tivoli, dove voi operate, come vive questa vostra
esperienza?.
Chi ci conosce ci segue con molto entusiasmo. Siamo
apprezzati perché portiamo una nota di colore e qualcosa
di diverso: a Tivoli esistono ben quattro cori classici e un
coro Gospel, il nostro. Certo ci piacerebbe fare molto di
più per far conoscere questo genere e ci stiamo provando
con la manifestazione “TGS ‘n’ Friends”, incontrando
purtroppo delle difficoltà dal punto di vista economico; ma
non ci scoraggiamo e fin quando siamo mossi dal giusto
entusiasmo andiamo avanti.
Quel
che
cerchiamo
di
far
capire
al
pubblico, e non solo quello tiburtino, è
Happy Day, ma è
qualcosa di più profondo, legato alla vita
di Gesù e al suo insegnamento.
che il
Gospel
non è solo
Per molti la musica è il culmine di tutte le arti, secondo
la tua esperienza personale quali sono le corde che
tocca la musica Gospel per un credente?
Più di un letterato ha scritto che “la musica avvicina a Dio”.
Sant’Agostino disse che “chi canta prega due volte”. Ci
sono brani della letteratura classica che hanno passaggi
carichi di fede, che fanno sentire vicini a Dio, che ti elevano
spiritualmente.
E il Gospel
rispecchia appieno queste
caratteristiche: arriva nel più profondo dell’anima, ti riempie
il cuore di gioia, ti fa sentire bene, ti esalta,
Dio e trasforma
il vivere di chi lo canta.
esprime il cuore di
E questo penso sia dovuto proprio all’influenza della
musica nera nata dalla sofferenza e dalla speranza. Credo
comunque che per chiunque lo canti, credente o non, il
Gospel sia il momento più forte, più intenso, il momento
in cui ci si sente più vicino a Dio o alla propria dimensione
spirituale. Leggevo qualche giorno fa un’intervista e mi è
rimasta impressa questa frase sul Gospel:
“….anche se la gente non ascolta il
Vangelo parlato viene conquistata dal
Vangelo cantato”..
Credo sia una grande verità…
Oggi si può comporre, o arrangiare, partendo dalla
tradizione americana ricercando uno stile Gospel
Italiano?
Mi piace sempre essere leale con mi chi conosce, e
nonostante mi diletti in piccole composizioni e negli
arrangiamenti, non mi fregio del titolo né di compositore
né di arrangiatore e per questo non saprei dare la giusta
risposta. Certo è che la nostra tradizione è molto diversa
da quella afro-americana e così anche la nostra lingua che
meno si adatta a un certo tipo di armonie.
Un
Gospel
italiano
non
riesco
ad
Gospel italiani
difficilmente hanno brani in lingua italiana.
immaginarlo tanto che i cori
Come detto all’inizio però la miglior risposta potrebbe darla
un compositore - arrangiatore di mestiere.
Quanto, secondo la tua visione, l’esperienza del canto
corale rappresenta uno strumento di crescita sia a
livello personale che artistico?
Far parte di un coro è un’esperienza quasi magica. Sarà
per questa ragione che da qualche anno l’Italia ha visto
nascere numerose corali: è un momento in cui la gente
vuole stare insieme e lasciare fuori i propri problemi, e, per
di più, funziona! Cantare insieme serve a condividere le
proprie emozioni e la propria passione: si diventa un’unica
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L’INTERVISTA
FEDER NEWS
pag
voce che cerca di trasmettere emozioni positive. E’ un
momento di crescita non solo per il corista ma anche per
il maestro. Crescita non solo culturale ma anche personale
visto che un’unica passione mette a contatto tante persone
differenti per età, cultura e ceto sociale.
Far parte di una corale gospel è per molti un’esperienza
indimenticabile spesso molto ricca di gioia e di belle
emozioni. Quanto spazio, secondo la tua visione, può
essere lasciato al divertimento?
Il divertimento è il motore che serve ad un coro e a chi
fa musica, anche se spesso musicisti professionisti
dimenticano questo aspetto. Io, nell’ insegnamento,
faccio sempre presente che la musica è prima di tutto
divertimento e passione; in un coro amatoriale dove i coristi
vengono dopo una giornata di intenso lavoro è ancora più
importante. Se ci si diverte si lavora meglio e il risultato è
assicurato.
Il progetto della FederGospelChoirs vuole valorizzare
la coralità Gospel amatoriale italiana e tutti i componenti
del direttivo sono volontari che operano attività libera
e gratuita. In base alla tua esperienza di direttore,
relativamente alla tua corale quale potrebbe essere il
valore di questa iniziativa ? Quali suggerimenti vuoi
dare ai componenti dell’associazione?
Lo scambio di idee, esperienze, il confrontarsi con altri
cori, il mettere in comune la passione per il canto e fare
Gospel sono momenti intensi che ti toccano e ti rimangono
dentro per tutta la vita. La FGC è un grande progetto
che punta a unire ciò che le distanze, chilometriche e di
pensiero, dividono mantenendo quelli che sono veri valori
del Gospel, e non può far altro che crescere. Farne parte
è per noi motivo di orgoglio. Non penso abbia bisogno
di suggerimenti se non di continuare su questa strada.
Personalmente sarò sempre attivo con il mio apporto
perché la FGC cresca negli anni.
Le corali Gospel sono associazioni molto vitali, quali
sono i vostri progetti nel cassetto?
Più che progetto nel cassetto abbiamo qualche “sogno”:
ci piacerebbe cantare in giro per l’Italia e perché no
anche all’estero; è però un momento difficile e per questo
troviamo qualche difficoltà. Però siamo sempre ottimisti,
anche perché, dal famoso cassetto, è uscito un sogno
che sta per diventare realtà, dato che stiamo iniziando a
lavorare per il nostro primo cd.
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LA PAROLA A…
FEDER NEWS
Piero Basilico
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pag
“Finalmente in italia i migliori cori gospel!!!”
di Piero Basilico - Direttore del Coro Bruco Gospel Choir
FederGospelChoirs può essere uno strumento di dialogo tra i tanti
positivi attori della scena gospel italiana?
Big Piero ci crede fermamente e propone ai federamici spunti di riflessione
e confronto.
E in coda un test …. la redazione aspetta le vostre risposte!
Ciao a tutti fratelli e sorelle della Feder! Eccomi qui,
chiamato dalla solerte e tenace (!!!) Lucilla a rinnovare il
mio contributo al notiziario.
Sono molto contento di scrivervi, e sarei ancora più felice
se le mie semplici parole potessero diventare occasione
di confronto e di riflessione su qualche argomento che
recentemente è stato posto al centro dell’attenzione della
“comunità dei cori Gospel” italiani.
Mi piace molto confrontarmi e discutere, e nel corso degli
anni ho imparato – non senza difficoltà – ad accettare e
valutare attentamente posizioni ed atteggiamenti diversi
dal mio (… anche se questo non significa automaticamente
cambiare idea…), quindi vorrei mettere semplicemente sul
tavolo alcuni argomenti che mi stanno a cuore, per sentire
anche cosa ne pensano i miei “Federamici”.
Lungi dal pensare di essere esaustivo sugli argomenti che
affronterò ho pensato di utilizzare una tecnica di esposizione
molto semplice, ovvero punteggiare il discorso con parole/
frasi chiave, attorno alle quali svolgere il mio “tema”.
Credo che questo possa essere utile a chi tra di noi vorrà
dare il suo contributo, magari sulle colonne del prossimo
numero del notiziario.
Ecco in sintesi la “geografia” della riflessione:
Essere i migliori
Selezione…naturale
Promuovere
Incontrare
Essere i migliori
Tempo fa lessi su un sito internet che alcuni cori gospel
italiani si autodefinivano “i migliori”, e ho ritrovato poi
questa definizione in molte occasioni su manifesti,
volantini, curricula, etc.
Non voglio assolutamente polemizzare con nessuno
- ma l’argomento “i migliori” sembra tornare di attualità
ciclicamente.
Non so nei vostri cori, ma nel BRUCO l’argomento
“migliorarsi” è spesso all’ordine del giorno.
Ma cosa significa che un coro che canta il Gospel (…
this is the Gospel of Jesus Christ!) è migliore di un altro?
Abbiamo dei parametri sicuri e riconosciuti per effettuare
questa valutazione?
Sicuramente è possibile identificare parametri tecnici o
artistici che possono dare una “classifica” dei tanti cori
italiani, ma è possibile valutare il loro “Valore Gospel?”
Voglio giocare un po’ con questo argomento ed allora
propongo dei parametri tecnici, che sicuramente vanno
completati, ma definiscono abbastanza bene la qualità
artistica di un coro Gospel.
• Un coro è bravo (… o + bravo di un altro) se ha una tecnica
più raffinata, se le voci sanno rispondere alle esigenze del
repertorio, per estensione, colore, intensità e proprietà di
linguaggio (… attenzione, questa mia definizione ha già
tagliato fuori dai primi posti della classifica un bel po’ di
cori italiani – tra i quali il mio…).
• Un coro è bravo se la sua composizione è equilibrata, e
per esempio i contralti non sovrastano l’arrangiamento,
se i tenori sono sufficienti ed intonati, se i soprani sanno
penetrare come una sezione di fiati in un brano funk o
R&B… (e qui ho tagliato un’altra bella fetta di aspiranti
al titolo).
• Una cosa in cui credo molto inoltre è che un coro è
più bravo se il suo direttore è più bravo; anzi oserei
dire che per un coro non è possibile essere “più
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LA PAROLA A…
FEDER NEWS
bravo del suo direttore” (sic., che responsabilità!) –
anche per questo al primo incontro della Federgospel
ho proposto di organizzare occasioni di formazione
per i direttori - evviva il conducting workshop!
In particolare credo che il direttore sia responsabile della
capacità di un coro di comunicare con l’assemblea (a me
piace definire così il nostro pubblico), di arrivare alle menti
e ai cuori dei presenti, attraverso la musica e non solo.
pag
Come si possa o si debba equilibrare il rapporto tra buona
tecnica e messaggio d’amore cristiano francamente non
mi è dato di saperlo, e rimane un mistero; credo solo che
una grande tecnica artistica, senza nessun desiderio
d’amare, ci porti ben lontano dal senso del Gospel.
Invece mi immagino che Gesù gradirebbe comunque –
magari coprendosi le orecchie – un coro tecnicamente
insufficiente, ma pieno di desiderio evangelizzatore!!!
Ma come ripeto si tratta di libere e personalissime riflessioni.
Io invece preferirei avere un coro “perfetto” sia tecnicamente
che spiritualmente – il cammino è lungo, ma continuiamo
a camminare…
PROPRIO COME PENSAVO! Mentre è abbastanza facile
definire le capacità e le competenze tecniche di un coro,
è pressoché impossibile fare una classifica della
coerenza e dell’efficacia spirituale dello stesso.
Se fossi un matematico direi che l’equazione
MIGLIORE CORO GOSPEL ITALIANO (…
europeo/mondiale) = ???
E’
un’espressione assurda/impossibile da
definire – quindi quando leggo su un volantino,
su un sito, su un biglietto l’espressione” i migliori
cori gospel”, “la selezione dell’eccellenza del
Gospel”, ed espressioni di questo tipo, non
posso che non condividere il messaggio.
Ma queste definizioni funzionano per tutti i cori, lirici,
popolari, etc. Ma allora cosa può identificare il valore,
assoluto o relativo di un coro Gospel?
Probabilmente la soluzione dell’enigma sta proprio nella
parola “Gospel”, e qui non mi sento di dare giudizi o fornire
affermazioni assolute, quindi chiarisco ulteriormente che le
mie affermazioni sono puramente personali e relative.
Io credo che il canto Gospel racconti della storia di amore
tra Dio, Padre e Figlio, e l’uomo; una storia d’amore infinito,
talmente infinito che ce n’è per tutti.
Allora la missione di un coro Gospel è far gustare
l’amore di Dio a tutti, avvicinare Dio agli uomini, ricordare
loro il Suo amore – in altre parole Testimoniare il Vangelo.
Quindi canto e musica sono strumenti privilegiati al servizio
della missione ed è per questo che bisogna cantare e
suonare bene!
Credo fermamente che cantare il Gospel sia
raccontare agli altri dell’amore che sperimentiamo nel
rapporto con Dio ed i fratelli, che sia condividere con tutti
gli alti e bassi dell’esistenza quotidiana nella speranza di
trovare la mano di Dio che ci porta a casa (…Precious Lord
take my hand…), che sia gridare a tutti che Gesù ci ha
insegnato ad amare e a pregare (he taught me how…), e
che in questo (amare e pregare) possiamo e dobbiamo
migliorare tutti i giorni.
Naturalmente tutto ciò vale per i cori Gospel amatoriali,
perché ammesso che esistano dei cori Gospel di
professione in Italia, non posso entrare con proprietà di
espressione nel dibattito.
L’unica cosa che mi sento di dire è che il Gospel non mi
sembra classificabile come “genere musicale” (… altro
argomento per un approfondimento futuro Lucilla…) *1
Selezione… naturale
Fin dal primo giorno in cui mi sono trovato a dirigere un
coro ho sperimentato la difficoltà di insegnare a persone
con differenti qualità tecniche e non.
I problemi penso siamo comuni a molti (tutti…) cori, e sono:
meglio pochi ma buoni? Oppure come selezionare i
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16
LA PAROLA A…
FEDER NEWS
cantanti all’ingresso del coro? E se poi diventiamo pochi
e basta?
Ma per i cori Gospel la questione è ancora più complessa,
perché visto il discordo sulla qualità precedentemente
affrontato, io direttore posso rischiare di escludere dal
mio coro una persona magari poco dotata tecnicamente,
ma che viene a cantare fondamentalmente perché ha
bisogno di incontrare Gesù nei suoi compagni /e di
sezione?
Che grande responsabilità!
Nel corso degli anni noi del BRUCO, non senza difficoltà,
abbiamo cercato di mettere a punto un sistema semplice.
Di fronte a esperienze poco piacevoli di gestione di nuovi
arrivati tecnicamente “poco gestibili”, dopo molti tentativi,
alcuni falliti, altri no, abbiamo deciso di procedere ad
una semplice audizione, nella quale gli aspiranti coristi
devono dimostrare un minimo di capacità di intonazione
(necessaria) e di senso del ritmo; se queste due
caratteristiche dovessero essere completamente assenti,
il nostro suggerimento è di rivolgersi a percorsi alternativi
di formazione personale (…ma per fortuna è successo una
sola volta di doverlo dire).
Per tutti gli altri, una volta entrati a far parte del coro,
la selezione è un processo naturale, durante il quale
ogni corista deve mettere sul piatto della bilancia la sua
disponibilità a migliorare i propri lati deboli, la sua costanza
nella partecipazione, la sua capacità di avvicinarsi agli altri
coristi, la sua disponibilità a diventare “fratello” e non solo
amico o conoscente – e vi assicuro che è la parte + difficile.
Dopo un po’ di prove (la valutazione è alquanto elastica e
dipende da molte situazioni contingenti) il direttore, sentiti i
coristi interessati, deciderà se sono pronti ad affrontare oltre
che le prove anche il palcoscenico per i concerti…finora ha
funzionato abbastanza… ma attendo suggerimenti. *2
pag
Promuovere ed Incontrare
Per brevità preferisco riunire le ultime parole chiave di
questa riflessione.
Spesso per comunicare, promuovere e far conoscere
le attività dei nostri cori tutti noi utilizziamo tecniche di
comunicazione abbastanza comuni e simili a quelle utilizzate
per pubblicizzare la vendita di prodotti commerciali e/o
attività e servizi similari.
Voglio subito precisare che credo molto nella competenza
e nella capacità organizzativa, e anzi ho verificato spesso
che associazioni come le nostre propongono attività
di ottimo livello ma comunicano con scarse capacità e
qualità, e questo è davvero un peccato. (per esempio:
linguaggio grafico incomprensibile, messaggi “criptici”,
scarsa pubblicità degli eventi, etc). *3
Ma ciò su cui vorrei porre l’attenzione è la compatibilità del
messaggio del Gospel con il sistema del business dello
spettacolo.
Sta per arrivare il Natale, e tutti stiamo cercando di
organizzare i nostri concerti: in questo momento dell’anno
il Gospel “tira” e non possiamo mancare… si ma a quale
prezzo???
A parte il fatto che dovremmo confrontarci anche sul
rapporto tra cantare il Gospel e la gratuità (magari un’altra
volta), questa volta vorrei soffermarmi sull’utilizzo di ambiti
non propriamente Gospel per promuovere l’attività e
l’immagine dei nostri cori.
Recentemente ho visto un’apparizione di alcuni amici del
Gospel in TV, e mi sono ricordato di altri che ci sono passati,
tra i quali posso citare senza paura di suscitare polemiche
i miei Fratelli del FreeVoices, la mia amica Cheryl Porter, e
tra i minori noi del BRUCO.
Francamente non mi sembra che tutti quanti (noi per primi)
si sia riusciti a portare a casa qualcosa di positivo (nel senso
della diffusione del Gospel) dalle nostre apparizioni… anzi.
Per non parlare poi dell’utilizzo che la TV fa del Gospel
(Chiambretti docet) e non mancano purtroppo episodi di
“macchiette Gospel” utili solo a “sdoganare” falsi (o meglio
mercantili) atteggiamenti natalizi sparsi un po’ ovunque.
Inoltre, TV a parte, si tratta di riflettere sulla professionalità
nell’organizzazione e nell’esecuzione degli “eventi Gospel”:
è possibile avere un atteggiamento professionale
con budget assolutamente assenti? E’ possibile fare
pubblicità, avere buoni impianti di amplificazione, luoghi
per i concerti accoglienti e disponibili, senza spendere
praticamente nulla (e soprattutto senza guadagnarci – anzi
“smenandoci” dei soldi)?
Insomma esiste un mercato del Gospel in Italia? E se
dovesse esistere come funziona? E se dovessimo capire
come funziona riusciamo a capire anche chi ci guadagna
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LA PAROLA A…
FEDER NEWS
(oppure e meglio dire potrebbe guadagnarci) qualcosa
(questa volta in senso economico)?
Possiamo identificare chi è riuscito negli ultimi vent’anni a
creare questo “ambiente sensibile”? E qualora dovessimo
tutti concordare che il mercato del Gospel italiano è una
realtà, siamo in grado di affrontarlo propriamente oppure
lo lasciamo a disposizione di chi, per progetti professionali,
ambiziosi, finanziati, cerca di sfruttare l’opportunità?
Di sicuro invidia, concorrenza, competizione (nel
senso economico del termine) non sono sentimenti od
atteggiamenti che possono aumentare la “qualità propria
globale” QPG di un coro Gospel…
Purtroppo come vedete non ho molte risposte da darvi,
ma prevalentemente domande da porre, e chissà che la
FederGospelChoirs non riesca a essere strumento di
dialogo tra i tanti positivi attori della scena Gospel italiana
- vecchi e nuovi, singoli cori o organizzazioni, i molti
festival e le rassegne che si susseguono in tutto il territorio
nazionale.
Noi del BRUCO ci crediamo e speriamo che le adesioni alla
Feder aumentino, in modo da poter incontrare sempre più
fratelli e sorelle che cantano il Gospel di Gesù.
pag
Provate a rispondere a queste provocazioni (e se
volete aggiungetene altre), spedite poi le risposte a
[email protected]. e vediamo cosa ne viene
fuori.
Istruzioni per le risposte: troverete tanti suggerimenti
nel testo dei brani che cantiamo, anzi un buon esercizio
potrebbe essere trovare le canzoni dalle quali ho tratto gli
spunti per il test…
Un abbraccio a tutti, ho voglia di incontrarvi per cantare
insieme, vi ricordo nelle preghiere e vi chiedo di fare lo
stesso con me.
A presto, BigP
N.d.R.
*1 Sarà fatto, Piero!!!
*2 A tutti i direttori: è un chiaro richiamo alla condivisione,
forza: aspetto le vostre risposte per il prossimo numero
*3 Cari tutti, mi sento chiamata in causa: FederNews è uno
strumento che dovrebbe servire proprio a questo. Concordo
con Piero che la comunicazione sia indispensabile e così vi
rivolgo due inviti: aiutateci a rendere migliore il messaggio
di comunicazione del nostro giornale laddove non sia
efficace e soprattutto nutritelo ancora di più.
Conclusione
Vi propongo un test/giochino, con alcune domande/spunti
sui quali verificare la nostra personale “qualità Gospel”.
Naturalmente si tratta di domande che provengono dalla
mia lettura personale dell’esperienza di cantare in coro, ma
credo che lo schema si presti ad un approfondimento da
parte di tanti altri.
TEST
• Gesù è al centro della mia gioia?
• Quando ho imparato a vedere, combattere e pregare?
• A cosa serve “scuotere le fondamenta con le Lodi”?
• Alzo spesso gli occhi verso le colline in attesa di aiuto?
• Perché canto?
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LA PAROLA A…
FEDER NEWS
Aurelio Pitino
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Direttore degli Anno Domini Gospel Choir.
Artisti cristiani e “servitori”: lavorare insieme... Con energia e sinergia: insieme siamo più
forti sicuramente, tutti con la stessa visione - Intervista di Pietro Catanese - Direttore Artistico FederGospelChoirs
Per conoscere e capire un po’ di più Aurelio Pitino basta
solo un nome: “ANNO DOMINI GOSPEL CHOIR”, corale
di testimonianza cristiana a carattere interconfessionale
che dirige con passione da ben 18 anni con la quale ha
pubblicato tre album (il più recente nel 2008 “Open your
heart_Live 2008”, un live per celebrare i quindici anni di
attività di questa corale).
Oltre a ciò e ai suoi vari impegni come “misionero” nei paesi
latino-americani Aurelio è presidente dell’ASSOCIAZIONE
ANNO DOMINI e art director di tre importanti festival
internazionali promossi dalla stessa: il primo, il “GOSPEL
JUBILEE FESTIVAL”, di musica gospel che si tiene
annualmente a Torino, giunto quest’anno alla sua 14ª
edizione (Torino 20 dicembre 2011, Teatro Crocetta, ndr); il
secondo, l’”ANNO DOMINI MULTIFESTIVAL”, Seminario
Internazionale di Artisti Cristiani, che si tiene annualmente
a Oropa (BI), presso l’omonimo santuario (prossima 12ª
edizione dal 26 al 30 luglio 2012, ndr). E il “GOSPEL
EXPLOSION!”, Rassegna Gospel itinerante in piazze e
teatri d’Italia (recentemente a Padova la II Edizione). Inoltre,
l’associazione è promoter di altri eventi e iniziative quali:
PREMIO DAVID D’AUTORE, nel 2003 nasce il concorso
nazionale per la migliore canzone.
GJF AWARD (Gospel Jubilee Festival Award) e ADM
AWARD (Anno Domini Multifestival Award), premi per
la professionalità e l’impegno cristiano a artisti, gruppi
e cori;
ANNO DOMINI MAGAZINE, la rivista on line dedicata
all’arte di ispirazione cristiana italiana e estera.
“HOLY ROCK CAFÉ” & “GOSPEL MUSIC CAFÉ”,
un’occasione per chi ama la musica Gospel, Soul, R&B
Rock, di coglierne l’essenza, la spiritualità, la bellezza
del messaggio evangelico e delle armonie musicali e il
grande potere di aggregazione. Uno “spartito” ideale per
chi ambisce ad approfondire la storia, le tematiche e le
suggestioni interiori.
Allora, caro Aurelio, come ci si sente dopo tanti anni on
the road e al servizio del Vangelo?
Beh, “arricchito” sicuramente di un bagaglio di esperienze
davvero uniche. Il viaggiare come “cantore missionario”
soprattutto nei paesi latino-americani (El Salvador,
Guatemala, Panama, Honduras, Costa Rica, Colombia,
Venezuela, Argentina, Brasile) ma anche negli Stati Uniti
(Florida, Washington DC, Virginia, Maryland e Texas) e
Europa (Spagna, Francia, Olanda, Svizzera, Germania,
Inghilterra e Bulgaria) annunciando la “Buona Novella”
attraverso la musica e il canto mi dà la possibilità di
conoscere e toccare da vicino tante realtà che hanno
accresciuto la mia fede e il desiderio di servire il Signore
con sempre più zelo.
Ventun anni di attività sono una tappa certamente
importante per ogni artista che si rispetti: quali sono
stati i momenti più importanti a cui tieni in modo
particolare e quali progetti per il futuro?
Ventun anni sono parecchi e di eventi importanti ne
ho vissuti tantissimi (da solo e con gli ADGC, nati nel
1993 n.d.r.). L’aver cantato sicuramente nel ’95 a Loreto
durante l’evento “Il Papa incontra i giovani d’Europa”:
c’erano 500.000 persone in quella distesa enorme. E’
stata un’esperienza indimenticabile! O alla recente 25ª
Edizione del “Congresso Eucaristico” ad Ancona lo scorso
settembre 2011 davanti a 30.000 persone…E poi ancora
il “30 ore per la vita” su Canale 5 o “Telethon” su RAI2 e
tantissimi altri ancora...ma al di là di tutto questo per me
personalmente e per il coro la gioia più grande è quando
anche in un concerto di poche persone (è già accaduto!)
un’anima “lontana e assetata” è stata “toccata” da un
canto, da una frase, da una testimonianza...
Progetti futuri?
Beh, credo che l’Associazione Anno Domini di progetti ne
abbia parecchi:l’Art Center multidisciplinare del GOSPEL
MUSIC WORKSHOP OF ITALY & ARTS, per esempio, che
esiste da più di dieci anni e che promuove i due festival,
workshop e corsi e poi la rivista AD Magazine (in passato
sono stato art director della rivista ispiratrice “Magnificat
Magazine”) che desidera mettere in collegamento il
mondo artistico cristiano...La sola cosa che chiediamo
quotidianamente al buon Dio quella di darci gli strumenti
necessari per svilupparli, farli conoscere e portarli avanti...
Quali gli obiettivi che si prefigge il tuo coro?
L’evangelizzazione allo stato puro. Annunciare la sola
e unica salvezza che viene da Cristo Gesù. La musica
è uno strumento d’impatto incredibile...arriva dritta al
cuore, emoziona. Il Gospel si sa viene cantato in inglese
ma noi siamo soliti introdurre ogni brano traducendolo e
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LA PAROLA A…
FEDER NEWS
spiegandolo per far “entrare” chi ci ascolta nello spirito e nel
respiro del brano. Giusto per citare un esempio sin dal 1996
abbiamo proposto nei pub e nelle birrerie di Torino (e non)
una rassegna chiamata “GOSPEL EXPLOSION!”. Questa
rassegna ha sempre riscosso un grande e inaspettato
(considerata l’utenza), successo di pubblico...Oggi è
divenuta un Festival itinerante. A Padova recentemente
abbiamo celebrato la II Edizione. Per questo ci piace
spesso proporla anche in altre città d’Italia. Insomma, per
intenderci, un festival gospel…in tour!
Vuoi raccontare al pubblico della nostra rivista
“FederNews” la tua esperienza di fede che sappiamo
arriva da lontano, cioè da un periodo di crisi, e di
come vivi attualmente la tua fede?
Tutto comincia ventidue anni fa quando ho avuto la mia
riconciliazione con Dio, dopo anni di buio spirituale. Negli
anni Ottanta cercavo di realizzarmi nella musica leggera
italiana: ne sono uscito deluso e in profonda crisi. Ho così
mollato ogni cosa perché stanco e non mi sentivo realizzato.
Mi sono chiesto: a 32 anni che ne è e che sarà della mia
vita? In quel momento, di fronte alle mie domande, Dio ha
potuto rispondere. Erano interrogativi importanti. Chiedevo
a Dio: «Cosa posso fare della mia vita?Io…ho solo e
sempre cantato…!». Non volevo fare la professione per cui
mi ero diplomato (il ragioniere), desideravo continuare ad
appartenere al mondo della musica. Pregando ho trovato la
risposta in Gesù. Ho avuto religiosi e uomini e donne di Dio
che mi hanno aiutato nel cammino. E questo fa la differenza.
Lasciato quel mondo ho iniziato una nuova vita alla luce del
Vangelo. Mi sono proposto di portare la mia testimonianza
attraverso la musica a chi, come me, si è trovato assetato,
desideroso di riempire quel vuoto che spesso troviamo
nella nostra vita e che non riusciamo a riempire con cose
materiali. In questi anni le canzoni hanno così compiuto il
percorso che ho fatto. Evangelizzare attraverso la musica mi
ha dato così la possibilità di farmi strumento e poter aiutare
chi è in ricerca. Oggi Dio è presente nella mia vita in maniera
costante, tutti i giorni e vivo la mia fede con spirito di servizio
verso Lui, la Chiesa e i miei fratelli.
pag
ci sentiamo addosso e che, come gemme, mettiamo nel
nostro piccolo scrigno di cose preziose che è poi l’album...
Credo che la pubblicazione di un album consacri la
celebrazione dei vari lustri. Così abbiamo pensato per i
nostri primi dieci anni e così anche per i 15 di ministero.
Puoi dirci qualcosa riguardo alle tuniche che
indossate? Sappiamo che ogni “divisa” ha un suo
particolare significato: vuoi dirci qual è il significato
dei colori che usate?
Le tuniche (Robes come le chiamano gli americani), sono
state create da noi come modello nel gennaio del ’94. I
colori? Blu e colletto bianco avorio. Nel ’98 abbiamo
cambiato modello perché avevamo realizzato che tanti cori
avevano gli stessi colori nostri; è rimasto il blu ma abbiamo
aggiunto al colletto anteriore una stola lunga posteriore di
colore giallo...come a simbolizzare un sole, (la Luce di Dio)
in un cielo blu (la libertà, l’infinito, la gioia, la pace, l’amore
di Dio per i Suoi figli...).
Oggi si può comporre, o arrangiare, partendo dalla
tradizione americana ricercando uno stile Gospel
Italiano?
Beh, affidarsi a qualcosa di certo, che esiste già, che
è conosciuto è sempre più credibile... Anche perché
appartenente a una cultura riconosciuta. Io ho avuto la grazia
di aver frequentato una Black Church in Florida nel 1994 per
due settimane. Insomma, una sorta di full immersion per
capire, approfondire, imparare e vivere in maniera diretta il
Gospel insieme a fratelli e sorelle nella fede: un tempo prezioso
per cantare, pregare, ridere, piangere, gioire con chi gioisce
e soffrire con chi soffre…(Rm 12,5). Questo per me è stato
“vitale”: essere entrato nella loro cultura, capirne l’essenza…
viverla! Comporre canti gospel...non è solo mettere insieme
quattro accordi e tre armonizzazioni ma è prima di tutto
Come mai avete scelto di festeggiare i vostri primi
quindici anni nuovamente con un album live?
In realtà questo terzo cd “Open your heart_Live 2008” (IGM
Records, 2008) dove, all’interno, si trova un brano inedito
che dà titolo all’album scritto dal sottoscritto insieme a Max
Calò) esce dopo circa cinque anni dal secondo cd, “Let
everything praise Him!” (Lancelot Records, 2003) e dopo
undici anni dal primo “Anno Domini Gospel Choir” (Lancelot
Records, 1997) per cui, come vedi, lasciamo abbastanza
tempo...un tempo per maturare, per raccogliere brani che
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LA PAROLA A…
FEDER NEWS
unzione, preghiera, ispirazione... che si unisce a melodie
ispirate a diversi stili musicali tipici americani quali il blues,
jazz, swing, soul, r&b ecc. che danno vita al canto gospel. Il
buon Thomas Dorsey ( Tampa, 1899-Chicago, 1993, USA),
conosciuto meglio come il Padre della Black Gospel Music, a
suo tempo, fu l’artefice di ciò che oggi è il Gospel.
In passato, nel 1990, ho provato a comporre alcuni brani
gospel (dal traditional al contemporary) realizzando un intero
album dal titolo “Victory” (LDC Music, 1990). E’ stato il mio
primo approccio col gospel “inedito”. Il primo progetto
Anno Domini. Realizzato con diversi special guest italiani e
americani. A distanza di tempo scorgo, è ovvio, un po’ di
ingenuità musicale (soprattutto a livello di arrangiamenti) però
tanto cuore e ispirazione; non è detto che presto non riprenda
qualche brano di quell’album che mi è rimasto sempre nel
cuore...E poi, come ho accennato prima, nel nostro ultimo
album, un brano scritto da me che ha dato il titolo è stato il
mio primo tentativo di ricominciare a scrivere.
Siete in contatto con altri gruppi gospel ed esiste,
diciamo, uno scambio esperienziale di queste diverse
realtà dal nord al sud della nostra Penisola?
Assolutamente si! Una delle ragione dell’esistenza dei nostri
festival è sempre stata proprio quella di creare un punto
di incontro. Una occasione, quindi, per incontrare artisti di
diverse culture e scambiare informazioni, conoscenze ed
esperienze; per ricevere riorientamento e ispirazione; per
trovare nuove opportunità per espandere i propri orizzonti
spirituali creativi e tecnici; per trovare incoraggiamento a
lavorare verso l’eccellenza e la professionalità; per stabilire
contatti e network con artisti e o gruppi italiani e di altre
nazioni. Abbiamo creato, in passato, con altri cori italiani
una sorta di “Gospel Family” ed è bellissimo quando
abbiamo la possibilità di rivederci in qualche festival dove
siamo stati invitati: è sempre una festa!
Vuoi parlarci dei vostri “Holyrock Cafè”e “Gospel
Music Café”: cosa si prefiggono?
“Holy Rock Café” nasce nel 1995 ed è un momento di
condivisione, di relax libero e aperto a tutti all’interno del
Magnificat Multifestival (divenuto in seguito, nel 2001,
Anno Domini Multifestival, ndr). Dopo un giornata intensa
vissuta tra workshop, momenti di preghiera, forum,
valutazioni talenti, concerti ecc., alla fine si ha voglia di
stare insieme in modo più rilassato e tra una tazza di the
o caffè, un panino e una bibita ogni presente (artista e/o
partecipante) ha la possibilità di esprimersi attraverso
canto, danza, mimo ecc. regalandoci un pezzettino della
sua terra, della sua gente coi suoi colori e il “battito” del
il suo cuore… Oggi sia “Holy Rock Café” (ogni sorta di
genere musicale, dal pop al rock cristiano) che il “Gospel
Music Café” (nato più recentemente, nel 2005 e dove si
pag
canta solo ed esclusivamente musica gospel, soul, r&b,
blues e jazz) vengono proposti in caffè-concerto, pub,
birrerie, discoteche, insomma, luoghi di aggregazione
giovanile (e non). In questi locali si ascolta normalmente un
altro genere di musica così abbiamo pensato...perchè no il
Gospel? Ecco, un modo nuovo di evangelizzare…
Quali sono gli artisti che in qualche modo ti hanno
ispirato?
Beh, se parliamo della mia carriera “secolare” sicuramente
artisti quali Otis Redding, Stevie Wonder, Ray Charles, Lionel
Richie e così via...Nella Gospel Music: WOW tantissimi...!!!
A partire da Andrae Crouch, Al Green, Calvin Bernard
Rhone, Richard Smallwood, Kurt Carr, Kirk Franklin, John
P. Kee, Bebe Winans, Walter Hawkins, Douglas Miller, Beau
Williams, Donnie McClurkin e ne potrei citare ancora...,
amo ascoltare voci e stili diversi.
Bene, Aurelio, siamo giunti al termine della nostra
intervista. Nel ringraziarti, desidero ancora chiederti
se vuoi aggiungere dell’altro.
Sicuramente ringraziare voi, per l’opportunità che mi avete
dato di poter far conoscere agli amici di “FederNews” e
a “FederGospelChoirs” l’opera che l’Ass. Anno Domini
svolge da tantissimi anni e poi...sì, mi piacerebbe
aggiungere senz’altro una cosa: ribadire, ancora una volta,
che come artisti cristiani e “servitori” abbiamo necessità di
lavorare insieme (come stiamo facendo in questo momento
voi e noi) ... “Non fate nulla per spirito di parte o per
vanagloria, ma ciascuno, con umiltà stimi gli altri superiori a
se stessi” (Filippesi 2,3). Credo molto nella collaborazione,
nell’aiutarsi l’un l’altro, ciò crea energia e sinergia: insieme
siamo più forti sicuramente, ma è importante avere tutti la
stessa visione, capire anche quali sono, in realtà, i doni che
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FEDER NEWS
Dio ci ha dato e coi quali ci sentiamo in grado di poterLo
onorare e servire.
Personalmente nel mio cuore c’è la visione di “usare”
sempre più il talento e i doni che Dio mi ha dato insieme
a quelli dei miei fratelli coi quali sto facendo un cammino
(come Associazione Anno Domini e Anno Domini Gospel
Choir) per poterli metterle insieme, in comunione a Suo
servizio per la Sua opera e l’edificazione del Suo Regno.
Lodevole la vostra iniziativa come FederGospelChoirs di
riunire e collegare cori da ogni parte d’Italia mettendosi a
loro servizio. Un punto di riferimento, insomma, utile per
ricevere ogni sorta di mutuo beneficio e crescita di tutti
e di ciascuno: complimenti di cuore, a tutto il Direttivo
della FederGospelChoirs [ndr. Pietro Catanese, Giuseppe
Pedullà e Carlo Bianco] e a tutta la segreteria operativa
per aver reso possibile tutto ciò con spirito di servizio e
amore! Da tantissimi anni ho sempre sostenuto che l’ideale
per crescere sarebbe stato che associazioni, chiese,
comunità, gruppi e corali avessero potuto lavorare insieme,
ma in questi anni ho potuto constatare, purtroppo, che c’è
davvero ancora molta divisione (che sicuramente non viene
pag
21
da Dio!). Ognuno lavora nel suo “orticello”, non accetta di
“costruire” insieme e c’è tanta smania di protagonismo e
grandezza. Io sono fermamente convinto che se una cosa
viene da Dio e da Lui è benedetta perchè si fa nel Suo
nome allora prospera, altrimenti, prima o poi muore...!
Sicuramente nel nostro futuro c’è la volontà di portare
avanti il nostro ministero e gli eventi di cui l’Ass. Anno
Domini è promotrice (GJF e AD Multifestival) e dare sempre
l’opportunità a tanti giovani coinvolti nelle arti di crescere
sempre più nella conoscenza dei propri talenti e nell’amore
di Dio attraverso lo scambio e la condivisione con altri
fratelli nella fede provenienti da ogni parte del mondo... e
insieme guardare verso la stessa direzione perché come
sostiene Albert Schweitzer... “L’unica cosa importante,
quando ce ne andremo, saranno le tracce d’amore che
avremo lasciato…”.
Gesù disse loro:
«Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura…» (Mc 16,15)
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L’INTERVISTA DELLE IENE…
FEDER NEWS
pag
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Intervista della iena: Pizzicati questa volta due coristi del
Bruco Gospel Choir - E per la prima volta i video dell’intervista
e dei suoi backstage scaricabili da youtube – di Lucilla Sivelli
- Laura Soprano del coro, nonché capo sezione e segretaria. Persona molto precisa, rigorosa e fondamentale nella
gestione di tutto il coro.... un complemento fondamentale per il Direttore Piero e una bella contrapposizione con il
basso Mauro!!
- Mauro basso veramente basso, estroverso e amante della musica tutta. Amante della natura e ovviamente.... del Gospel!
20.30
LAURA
2 GENNAIO
CAPRICORNO
Che ora è?
Nome?
Compleanno?
Segno zodiacale?
SONO LE OTTO E VENTI DI SERA
MAURO, SEZIONE BASSI
facile, anno 1963 nel senso 1-9-63
VERGINE
ZERO
Tatuaggi?
nessuno. mi piacerebbe farne uno,
un’aquila sul braccio, magari. prima o poi
arriverà
ZERO
Piercing?
NESSUNO
CERTO
Sei innamorato/a?
MOLTO
Ti piaci interiormente?
SI
Hai già amato al punto di piangere per qualcuno?
SI
Hai mai cantato da solista?
TUTTI I GIORNI
Hai mai avuto una emozione da piangere?
TOTAL PRAISE
Total Praise o Revelation?
A TRATTI
Ti fidi dei tuoi compagni di sezione?
BIANCO
Colore preferito per l`intimo?
si, sia di persone che di cose
SI MI PIACCIO
si, è capitato qualche volta certamente
SI CANTO COME SOLISTA
si, non solo nel gospel anche in alcune
occasioni della vita
TOTAL PRAISE MI PRENDE DI PIù
si siamo una sezione non troppo
numerosa, ogni tanto ci inventiamo
qualche voce ma devo dire che mi fido
non ho un colore preferito, quello CHE
capita. tonalità scure: blu, grigio, nero.
Comunque si lo uso: Boxer
39
Numero di scarpe?
42 E MEZZO
NON HO UN NUMERO PREFERITO
Numero preferito?
IL QUATTRO
GOSPEL, OVVIAMENTE
BAGNO
L’IPOCRISIA
FELICE
MICHELE E LUCILLA
Tipo di musica preferita?
Doccia o bagno?
Cosa odi?
Come ti vedi nel futuro?
Chi ti ha fatto questa intervista?
io ascolto parecchia musica,
normalmente la radio quindi musica
commerciale, pop però mi piace anche il
rock e certamente anche il gospel
DOCCIA
odio la prevaricazione sulle altre persone
barba bianca (che già un po’ c’è) capelli
pochi (e anche quelli già ci sono) e una
vita serena
Lucilla e Michele della
FederGospelchoirs
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L’INTERVISTA DELLE IENE…
FEDER NEWS
MI ROMPONO A TURNO, PER NON ANNOIARMI
ANCHE LE ANTIPATIE SONO A TURNO.
LA MIA AMICA LUCIA
NIENTE
SI
NON FARE AGLI ALTRI CIO’ CHE NON VORRESTI
FOSSE FATTO A TE
NON HO UN LIBRO PREFERITO, SONO UNA
LETTRICE ONNIVORA
DELLA MORTE
Oh no, ancora??
DIVERSE, DICIAMO JESUS PROMISED
pag
Quale dei tuoi amici del coro ti rompe di più?
23
in senso buono il maestro, perché quello
che martella di più per farti imparare
meglio a essere corista e solista per cui ci
vuole. è giusto che sia così.
Quale ti è più antipatico?
non ci sono grosse antipatie da parte
mia, sicurissimo
Il più simpatico?
potre dire: il siciliano verace. luiggGGi
Cosa cambieresti nella tua vita?
Sei felice?
Proverbio preferito?
attualmente niente. mi va benissimo così
com’è
SONO FELICE
gente allegra dio l’aiuta
Libro preferito?
io non leggo moltissimo e non i libri
però ne ho uno che mi hanno regalato
di mauro corona e spero prima o poi di
riuscire a leggerlo
Di cosa hai paura?
ho paura della stupidità delle persone
che certe volte le porta a fare delle
cose davvero brutte
La prima cosa che pensi quando il maestro da la nota penso a come posizionare la bocca per
del brano Ezekiel saw the wheel fare uscire giusta la nota, è un po’ ostico
Canzone del vostro repertorio preferita?
let the rain
UNA SCIENZIATA, COME RITA LEVI MONTALCINI
O MARGHERITA HACK
Se potessi essere qualcun altro chi saresti?
magari un astronauta, per vedere il
mondo da un’altra angolazione
UN DISEGNO DI MIO FIGLIO
Cosa c`è appeso al muro della tua camera?
crocifisso e delle stampe con le
beatitudini
REGNO UNITO, NON L’HO ANCORA VISITATO
Cinema
PERSONE INTELLIGENTI
A QUALE DOMANDA?
VANIGLIA
Posto dove ti piacerebbe andare?
Birreria o cinema?
Donne o uomini?
Di chi vorresti leggere la risposta?
Profumo preferito?
in himalaya
BIRRERIA
donne, così almeno si può parlare di
argomentazioni un po’ più diverse
DI TUTTI GLI ALTRI UOMINI DEL CORO
profumo del bosco, dell’erba, dei funghi
dei ciclamini ma anche magari di un buon
arrosto che sta cuocendo piano piano
PALLAVOLO
Sport preferito?
ALPINISMO
INTROVERSA
Timido o estroverso?
PIù TIMIDO
LA SIGNORA SOTUTTO
MARE
SI
21,30/22
VIVA I CORI GOSPEL!
Forza Mauro, continua così
Soprannomi?
Mare o montagna?
Hai paura della morte?
Miro, è un soprannome che ho da
tantissimi anni
MONTAGNA
non ci penso, attualmente. so che è una
cosa che dovrà arrivare per tutti spero
più in là possibile e non ci penso
A che ora vai a letto di solito?
molto tardi. una e mezza due di notte
quasi sempre
Cosa vuoi dire alla gente che leggerà questa intervista?
riprendo il proverbio di prima: gente
allegra dio l’aiuta
Cosa vuoi dire al tuo compagno d’intervista?
che è una bravissima corista ed è anche
molto precisa
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le voci dei cori
FEDER NEWS
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Il Gruppo Corale “Spirituals & Folk” ricorda con un
concerto il suo direttore: anche dalla Liguria una lezione d’impegno.
Un atto d’amore. e insieme un importante contributo alla diffusione della musica
Spirituals e Gospel condividendo, con semplicità, ricchezza e profondita’ i messaggi
e i valori universali che questa musica sa trasmettere.… ed è subito spirito Feder
Il nostro amico Guido
Cronaca di una “festa” scritta da chi ha avuto la
possibilità di vivere l’evento “dall’interno”, godendo
di un privilegio grandissimo, potendo condividere la
passione di chi ha lavorato per lui, profondendo senza
tregua, fino all’aprirsi del sipario, ogni energia fisica
e spirituale. Una grande lezione d’impegno. Un atto
d’amore - – di Isa Morando Perazzo
Il suo gruppo vuole ricordarlo con uno spettacolo che
non abbia nulla di commemorativo, ma sia, al contrario,
fortemente improntato a suggerire la sua presenza viva e
tuttora operante. Sullo schermo il succedersi continuo di
immagini e di video legate alla sua attività di musicista a
tutto tondo. Ai lati, e pur nello spazio di un palcoscenico
di dimensioni ridotte, i coristi si muovono con disinvoltura,
eseguono i brani del programma studiato per illustrare al
meglio le tappe di un cammino iniziato nel 1994: tappe
ripercorse con garbo - e con grande spontaneità - dai
presentatori, per raccontare la storia del gruppo, con brevi
interviste ai più anziani e ai più giovani. La prima canzone è,
singolarmente, Oh happy day, tradizionale sigla di chiusura,
ma primo brano in inglese armonizzato da Guido, dopo la
svolta del 1993, suggellata dalle costituzione ufficiale del
gruppo Spirituals & Folk all’inizio dell’anno successivo.
Una toccante standing ovation all’esecuzione di All
the way: nel video Guido avanza sul palcoscenico, in
smoking, e canta con la sua bellissima voce di tenore una
delle sue canzoni preferite: ai lati dello schermo, le coriste,
eleganti in abito nero, si muovono verso di lui, sentito come
presente sul palco, con passi di danza discreti e armoniosi.
Testimonianze registrate di alcuni coristi creano suggestivi
stacchi tra i gruppi di canzoni, e accompagnano l’ultima
serie di immagini a conclusione del primo tempo. Sono
ricordi, episodi, flash che tratteggiano il ritratto di Guido:
un carattere volitivo, sicuramente non facile, ma capace
anche di intuire i problemi degli altri. Esigente e severo,
ma prima di tutto con sé stesso, convinto che per tenere
insieme un gruppo sia necessario un esercizio continuo
di autorevolezza. Un leader impegnativo, ma sempre
indiscusso.
Sabato 8 Ottobre 2011, teatro “Il Tempietto”, GenovaSampierdarena.
La sala è gremita, il palco addobbato come per una festa.
Una festa in musica per Guido Ferrevoux, direttore del
gruppo corale Spirituals & Folk.
Guido Ferrevoux è mancato nell’estate del 2010. Docente
di matematica e musicista, personalità forte e dinamica,
mille interessi, ma una sola, profonda passione, per la
musica e il canto.
C’è poi un “fuori programma” di grande significato: in sala
è presente il Direttore Artistico della FederGospelChoirs,
Pietro Catanese. E’ un ex corista degli “Spirituals & Folk”,
ora trasferito a Milano. Per l’occasione consegna al
Presidente del Coro una “Menzione speciale al M.° GUIDO
FERREVOUX e alla Corale Spirituals & Folk per il loro
contributo alla diffusione della musica Spirituals e Gospel
in Liguria e soprattutto per la loro capacità di condividere
i messaggi e i valori universali che questa musica sa
trasmettere con semplicità, ricchezza e profondità”.
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le voci dei cori
FEDER NEWS
Nel secondo tempo viene rievocata soprattutto l’ultima sfida
di Guido, il musical: un impegno non solo vocale, ma anche
coreografico, che accantona il modello del coro schierato,
per dargli movimento e gestualità. Non è facile, ma lui è
un trascinatore, e l’avventura coinvolge tutti, con grandi
risultati. L’ultimo brano, Bohemian Rhapsody, rappresenta
la sintesi del lavoro di Guido come armonizzatore. Dopo
l’esecuzione, il gruppo si apre per lasciare spazio al video di
Guido che conclude un concerto, il suo classico gesto con
le braccia protese verso l’alto, il suo inchinarsi al pubblico
con il sorriso. Ancora una volta è stato lui a dirigere e a lui
sono rivolti gli applausi. La tensione emotiva si scioglie in
commozione, sul palco e in platea…
La ripresa di Oh happy day chiude la serata. Difficile non
lasciarsi coinvolgere dal ritmo, dall’onda dei ricordi… Il
pubblico è tutto in piedi a battere ritmicamente le mani.
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Difficile è anche congedarsi, si vorrebbe che il concerto
fosse “senza fine”, come nelle parole della poesia proposta
in apertura: la voce straordinaria del doppiatore Mario
Cordova ad accompagnare l’emozione visiva della scritta
“Il nostro amico Guido” proiettata sul sipario chiuso, a luci
spente.
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le voci dei cori
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26
Il festival corale internazionale di Milazzo:
“Incanto mediterraneo 2011”
FederGospelChoirs ha organizzato e riproporrà al pubblico milanese,
nella sua seconda edizione, la rassegna corale “La Milano da… Gospel”.
A MILAZZO, DISTANTE MILLEDUECENTO CHILOMETRI, CANTICA NOVA HA ORGANIZZATO
un festival di quattro serate in cui, tredici formazioni corali hanno dato voce
alla coralità italiana e straniera come mai accaduto prima.
Così realtà geograficamente lontane, sono magicamente vicine nei progetti e nelle finalità,
con l’intento di promuovere la musica corale in Italia e oltre confine.
Nella settimana dall’11 al 17 settembre si è svolta a Milazzo
(in Sicilia, provincia di Messina) la seconda edizione del
Festival Corale Internazionale “InCanto Mediterraneo 2011”
ideata e organizzata dall’Associazione Corale “Cantica
Nova” assieme al suo direttore e Direttore Artistico della
manifestazione Francesco Saverio Messina.
Una settimana interessante corredata dalla partecipazione
di tredici formazioni corali che hanno dato voce, durante le
quattro serate del festival, alla coralità italiana e straniera
come mai era accaduto prima.
Dopo il successo della prima edizione risalente all’estate
del 2009, il festival che ha cadenza biennale ha proposto
all’ascolto del numeroso pubblico presente la musica
corale in tutte le forme, dai cori misti ai cori a voci pari, dai
cori giovanili ai cori di voci bianche.
Una realtà musicale, quella corale, presente da anni sul
territorio di Milazzo come quella dei “Cantica Nova” fondati
nel 1989 dall’attuale direttore e da alcuni dei componenti
ancora presenti nel coro, che ha reso possibile l’incontro
e lo scambio dei gruppi corali partecipanti al festival
regalando momenti di grande emozione nello splendido
scenario del teatro “Trifiletti” di Milazzo.
La prima serata del festival ha dato spazio a due formazioni
corali consolidate, come il coro “Ouverture” di Barcellona
P.G. diretto dal M° Giovanni Mirabile e il coro “Luca
Marenzio” di Messina diretto dal M° Carmine Daniele Lisanti
che hanno proposto brani della polifonia classica, sacra e
profana, della tradizione rinascimentale e contemporanea.
Di recente formazione il terzo coro esibitosi “Over to
heaven” di Barcellona P.G. diretto dal M° Manuela Puliafito
che ha comunque ben retto il confronto con le altre
due corali attraverso la proposta di un repertorio molto
accattivante con brani di musica leggera e spirituals.
La seconda serata ha avuto come denominatore comune
i bambini la cui presenza ha vivacizzato, con il loro
entusiasmo, il secondo appuntamento.
Ospiti graditi del festival sono stati i ventidue ragazzi
dell’Istituto comprensivo “B. Genovese” di Barcellona
P.G. componenti l’ensemble di flauti traverso diretto dalla
professoressa Daria Grillo che si sono esibiti in apertura
di serata con un interessante programma di musica
classica con estratti di opere liriche scelto proprio come
iter formativo dalla loro insegnante per avvicinare i ragazzi
ad un genere musicale spesso avulso dal loro panorama
culturale.
La serata è proseguita con l’esibizione di due cori di voci
bianche di Barcellona P.G. diretti dal M° Salvina Miano “I
Piccoli Cantori” e “I Ragazzi Cantori” che hanno proposto
alcuni brani accompagnati al pianoforte dal M° Francesco
Italiano ed altri, appartenenti alla polifonia classica, cantati
“a cappella”.
Ultimo ad esibirsi il coro “Piaggia” di Milazzo (con più di 50
bambini) diretto dal M° Sergio Bertolami che ha proposto
un repertorio accompagnato da basi musicali con brani
composti dallo stesso direttore.
La terza serata ha avuto come protagonisti tre formazioni
corali. Le prime due di Milazzo sorte nell’ambito dell’attività
liturgica: il coro “Sentinelle del Mattino” diretto dal M°
Giuseppe De Luca della parrocchia S. Stefano e il coro
“Nostra Signora del Santo Rosario” diretto dal M° Stefano
Salmeri della parrocchia del Santo Rosario.
Il primo coro, oltre al repertorio sacro, ha proposto brani
di musica leggera internazionale, mentre il secondo ha
proposto esclusivamente il repertorio sacro appartenente
alla tradizione cristiana del servizio liturgico domenicale e
delle solennità.
Una nota distintiva è stata portata dal sestetto femminile
“Impromptum” giunto a Milazzo dalla Finlandia che ha
proposto un interessante repertorio folk e pop finlandese
facendo immergere il pubblico presente, con la loro
bravura, nelle dolci atmosfere della tradizione culturale e
musicale finnica.
Grande assente il coro nigeriano “Evangelism Church
Choir “ che, per problemi burocratici legati al visto, non è
riuscito a lasciare il paese.
La serata conclusiva, Sabato 17 Settembre, ha portato
sul palco, tra gli altri, l’ensemble vocale “Cantica Nova”
che, come coro ospitante, ha eseguito solo alcuni brani di
musica pop internazionale facenti parte del repertorio che
eseguirà, a fine mese, a Teramo alla XVIII edizione della
Rassegna Internazionale Aprutina.
La presenza del coro “Freedom” di Catania diretto
dal M° Nino Faro ha portato una elettrizzante vivacità
con l’esecuzione di spirituals e brani etnici africani
accompagnati da bongos, tamburi e strumenti idiofoni.
Il coro “Cum Iubilo” di Palermo diretto dal M° Giovanni
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le voci dei cori
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Scalici ha invece proposto un repertorio di musica sacra
contemporanea con alcuni brani scritti dallo stesso
direttore mettendo in mostra precisione esecutiva e
notevoli capacità interpretative.
Ultimi ad esibirsi il coro maschile “Barbarossa” di Lodi
diretto dal M° Graziano De Zen con un repertorio molto
diverso da quelli ascoltati precedentemente proponendo
brani di periodi e generi molto diversi tra loro, dalla musica
antica al contemporaneo, al canto di montagna fino allo
spiritual e al pop internazionale armonizzati dal compianto
fondatore del coro Beppe Belpasso.
Questa seconda edizione del festival “InCanto
Mediterraneo” ha regalato, ancora una volta, un’atmosfera
di festa e amicizia che la musica, la coralità in particolare,
riesce a creare a tutte le latitudini creando un’ulteriore
occasione di confronto con realtà diverse e gruppi di
differente formazione.
Confronto “tecnico” sì ma anche contatto umano e sociale
in nome della musica e della pratica corale.
Già annunciata la III edizione del festival nei giorni 18÷25
Agosto del 2013.
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Ensemble vocale “CANTICA NOVA”
L’ensemble vocale “CANTICA NOVA” nasce a Milazzo nel
1989 fondato da Francesco Saverio Messina e da alcuni
degli attuali cantori che ne fanno parte sin dalla nascita.
La formazione iniziale è composta da otto elementi
compreso il direttore. Nel corso degli anni ha ampliato il
proprio organico con l’inserimento di voci selezionate fino
a raggiungere il numero attuale.
Il repertorio dell’ensemble propone musica vocale
polifonica eseguita quasi esclusivamente “a cappella” .
Lo studio di autori rinascimentali ne ha caratterizzato
l’attività concertistica fin dal suo esordio attraverso la
ricerca di una vocalità rispondente alle esigenze esecutive
del repertorio sacro e profano di questo periodo musicale.
In seguito, ha sviluppato un ampio repertorio di cui fanno
parte autori contemporanei, brani di musica leggera e
popolare internazionali, gospel e spiritual della tradizione
nero-americana.
L’attività concertistica di questi anni lo ha portato in varie
località italiane dove spiccano i concerti di Palermo,
Catania, Assisi e di Città di Castello (PG) nei “Pomeriggi
musicali” del Festival delle Nazioni.
Nel triennio 1995/1997 ha seguito un corso di vocalità
con il M° Umberto Rinaldi; nell’estate del 2002 un corso di
vocalità e canto corale in Germania con il M° Werner Pfaff.
Nel corso del 2004 si è avvalso della collaborazione del M°
di Canto Maria Rita De Matteis.
Nel mese di Agosto del 2009 ha seguito un corso di vocalità
e canto corale a Milazzo con il M° Gary Graden.
Nel 2004 ha inciso il cd “Vento di emozioni” per la Casa
Editrice “Novecento”.
Partecipazioni più significative a concorsi corali:
2004
9a edizione del concorso nazionale di Caccamo (PA)
per giovani musicisti: 1° classificato nella sezione cori;
2006
Festival corale di Malgrat de Mar (Spagna):
2° classificato (primo premio non assegnato);
2007
Festival corale internazionale di Lodi (Lombardia – Italia):
1° PREMIO;
2010
Festival corale internazionale di Ohrid
(Rep. di Macedonia):
2° premio, 4° classificato tra i 18 cori della categoria
voci miste.
Premio speciale per la migliore esecuzione
di musica Rinascimentale.
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NEWS E ANTICIPAZIONI
FEDER NEWS
Calendari
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prossimi eventi cori feder
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I prossimi eventi dei Cori Feder: un calendario con date e
luoghi per vivere di persona le attività delle corali che con i loro
concerti rappresentano i valori
Feder - di Giusi Berlingò – Redazione
AL RITMO DELLO SPIRITO
Sabato 12 novembre 2011 ore 21.00
Ex Convento dell’Annunciata
Via Pontida - Abbiategrasso Al Ritmo dello Spirito
GC & Mosaic Gospel Boat
(Fossa - L’Aquila)
Venerdì 18 novembre 2011 ore 21.00
teatro 89 - Via Fratelli Zoia 89 - Milano
Sabato 3 dicembre 2011 ore 21.00
Teatro Rosetum - Via Pisanello 1 - Milano
Domenica 11 dicembre 2011 ore 21.00 - Abbiategrasso
Domenica 11 dicembre 2011
Chiesa di Sacro Cuore - Viale Mazzini - Abbiategrasso
BIELLA
GOSPEL CHOIR
Sabato 12 Novembre 2011, ore 21
Chiesa Parrocchiale di Strona
“Quando hai qualcuno nel cuore non se ne è mai andato
via per davvero”
Un omaggio dei genitori di Serena nel decennale della sua
scomparsa”
Lunedì 7 Novembre 2011, ore 21.30
Teatro Odeon di Biella
“Orso d’Oro 2011- Premio Biella alla generosità e
all’altruismo”.
L’Associazione culturale , apolitica e apartitica “Noi
Biellesi” e il giornale “La Nuova Provincia di Biella”, con il
patrocinio della Provincia di Biella e del Comune di Biella ,
presentano lo spettacolo Orso d’Oro 2011. Lo spettacolo,
presentato da Susanna Messaggio, prevede alcuni
interventi del coro Biella Gospel Choir
BRUCO
GOSPEL CHOIR
Lunedi 12 dicembre ore 21
Milano, Teatro Smeraldo Christmas in Concert
”100 minuti per un futuro migliore in favore
dell’Associazione Aldo Perini Onlus” che si occupa dei
malati di SLA www.associazionealdoperini.it
Super ospite Cheryl Porter, una star del genere Gospel.
I prezzi del biglietto:
Poltrone Platea
Poltroncine Platea
Poltrone Balconata
Posti Balconata
euro 22.00
euro 16.50
euro 16.50
euro 11.00
I BIGLIETTI POTRANNO ESSERE RITIRATI A PARTIRE
DAL 10 NOVEMBRE PRESSO IL TEATRO SMERALDO
NEGLI ORARI DI BIGLIETTERIA.
Lunedì - Mercoledì - Giovedì - Venerdì:
dalle 15,00 alle 18,00
Martedì e Giovedì: dalle 10,00 alle 14,00 – e fino a 2 giorni
prima dello spettacolo.
IL RICAVATO VERRA’ INTERAMENTE DEVOLUTO A
FAVORE DELL’ASSOCIAZIONE ALDO PERINI ONLUS.
Per le prenotazioni basta inviare una mail a:
[email protected]
indicando:
1. tipo di posto scelto
2. numero di posti richiesti
3. cognome a cui fare la prenotazione
Mercoledi 14 dicembre ore 21
Milano, Teatro Spazio89
Concerto a favore dell’Associazione
“Amici contro la droga”
http://nuke.amicicontroladroga.org/Contattaci/tabid/479/
Default.aspx
CORO INCONTROTEMPO
Venerdì 18 novembre 2011 ore 21.00
Chiesa di San Domenico - Via Calissano - Alba (CN)
“La Musica in Fiera - Gospel & Spiritual a cappella”
17 dicembre 2011, ORE 21.00
Parrocchia SS Pietro e Paolo - Piazza Libertà
Volpedo (AL)
“Festival Ultrapadum 2011 - Concerti di Natale”
FREE VOICES
Sabato 19 novembre 2011 ore 21:00
Teatro Crocetta Via Piazzi, 25 - Torino
Concerto a favore associazione KONS per
progetti di solidarietà a favore dell’infanzia
Venerdì 25 novembre Torino carcere circondariale
“ Le vallette “ ore 20.45
Sabato 3 dicembre Vercelli teatro civico ore 21
Lunedì 5 dicembre Torino Teatro Colosseo ore 21
Giovedì 8 dicembre San Giovanni Persiceto bo ore 21
Martedì 13 dicembre Casale Monferrato al Teatro Civico ore 21
Sabato 17 dicembre Chianocco Torino
Domenica 18 dicembre Rivalta (To) a favore
Unione Genitori Italiani ore 21
Giovedì 22 dicembre Beinasco (To) Chiesa S. Croce ore 21
Giovedì 5 gennaio Ulzio (To) ore 21
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sweetblues
Sabato 5 novembre ore 21 ,00
Concorso usci Teatro Trivulzio
piazza risorgimento Melzo
JAZZ GOSPEL ALCHEMY
Sabato 19 novembre 2011 ore 21,00
Teatro Rosetum Via Pisanello 1 - Milano
Concerto per l’Associazione “A piccoli Passi”
Sabato 26 novembre 2011 ore 16.00
Casa di riposo Riccardo Pampuri - Morimondo (MI)
Rejocing Gospel Choir
Venerdì 18 novembre 2011 ore 21.00
“La Musica In Fiera - Il Gospel” nella chiesa
di San Domenico di Alba con il Coro Incontrotempo
Sabato 3 dicembre Sera
Associazione presepi Sesto S. Giovanni
Sabato 26 novembre 2011 ore 21.00
Palatennis Binasco
Venerdì 2 dicembre 2012 ore 20.30
Concerto benefico a favore di AIRC
Circolo dell’Autorità Portuale
Via Albertazzi 3R - Genova
Mercoledì 7 dicembre ore 21.00
Comune di Roncello (MB) Concerto
Venerdì 9 Dicembre 2011 ore 21.00
Concerto di Natale AVIS Bubbiano
Chiesa di Bubbiano (MI)
Domenica 11 dicembre ore 15.30
Scuola dell’Infanzia - Zelo Surrigone (MI)
Giovedì 15 dicembre ore 21.00 - Muggiò
Sabato 17 Dicembre ore 20.00
Chiesa San Silvestro - Via Ludovico il Moro 173 – Milano
Concerto Fondazione Rosangela D’Ambrosio
Domenica 18 dicembre 2011
Concerto per Slow Food - Gaggiano (MI)
Giovedì 22 dicembre 2011 ore 21,00
Concerto presso Teatro Cristallo - Cesano Boscone (MI)
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Domenica 11 dicembre Pomeriggio Ass. Volontari
Lunedì 12 dicembre Sera Rotary club Milano
Sabato 17 dicembre Sera Cral pensionati AEM
Sala polifunzionale. Piazza Po,3 milano
Giovedì 22 dicembre Sera Ass.amici di Limbiate
THE JUBILANT SINGERS
Sabato 22 ottobre ore 21.00 presso la chiesa dei santi
Giacomo e Giovanni in via Meda 50, a Milano
Sabato 3 dicembre ore 20.30 presso la chiesa di
sant’Antonio da Padova, rione Brunella, via Francesco
Crispi 2, a Varese. Concerto per il Centro Aiuti per
l’Etiopia
Domenica 11 dicembre ore 21,00 presso la chiesa della
Motta, a Varese. Concerto per Amnesty International
The Squash Blossom Gospel Choir
Sabato 3 dicembre 2011
Lanzo Torinese presso la sala conferenze Hotel Piemonte
per raccolta fondi per l’Associazione
“Una scuola per Martina” di Usseglio (TO).
ST. JACOB’S CHOIR
Mercoledì 2 novembre 2011 ore 17.00
Auditorium San Romano - Lucca
Concerto St. Jacob’s Choir e Filarmonica G. Luporini
ospite la cantante Andrea Celeste
Venerdì 23 Dicembre 2011 ore 21.30
Vinci (FI) in Chiesa - Concerto
Giovedì 8 dicembre 2001 ore 21.30
Chiesa parrocchiale - Lazzeretto - Cerreto Guidi (FI)
Concerto
tiburgospelsingers
Il 29 ottobre a Roma si è tenuto presso la Parrocchia
San Gregorio VII Papa al Gelsomino, il concerto
organizzato dai Lumsa Gospel Singers per beneficenza (si
veda articolo in questo numero).
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