Naviglio Piccolo Mercoledì 4 marzo 2015 - ore 21.00 Maurizio Carnelli Varianti François Couperin Les Dominos Yiruma River flows in you Harold Arlen Keith Jarrett Over the rainbow Virginalisti inglesi Miscellanea Ludovico Einaudi Snow prelude François Couperin Les barricades mystérieuses John Cage In a landscape Quota di partecipazione € 5,00 Viale Monza 140 I Piano (M1 Gorla - Turro) Informazioni: www.navigliopiccolo.it email [email protected] 1 Circolo Famigliare di Unità Proletaria – Milano – Viale Monza 140 Naviglio Piccolo 2 Circolo Famigliare di Unità Proletaria – Milano – Viale Monza 140 Naviglio Piccolo Gli autori François Couperin François Couperin (Parigi, 10 novembre 1668 – Parigi, 11 settembre 1733) è stato un compositore, clavicembalista e organista francese. Nacque a Parigi nel 1668 da Charles Couperin (1638-1679) e Marie Guérin (?-1690ca). Cominciò i suoi studi musicali sotto la guida del padre Charles e dello zio François. Rimasto presto orfano di padre ed essendo morti entrambi gli zii, la sua educazione musicale fu affidata all'organista Jacques Thomelin. Per la sua formazione la madre non badò a spese. Nel 1688 divenne organista a Saint-Gervais e nel 1693 fu assunto come organista presso la Chapelle Royale di Versailles di Luigi XIV (fu assunto per un quartier un trimestre - alternandosi con altri tre organisti nel servizio). A Couperin fu affidata l'educazione musicale dei principi reali, tra cui il "secondo delfino" Luigi), nipote del re. Da qui in avanti, forte della sua posizione a corte, Couperin potrà dedicarsi alla composizione ed all'insegnamento. Anche se l'ascesa musicale di Couperin fu caratterizzata, nei primi anni, dall'assunzione di cariche in qualità di organista, la sua carriera musicale fu determinata soprattutto dalla sua attività di clavicembalista e dalle sue suites denominate Ordres, che lo resero apprezzato dai suoi contemporanei al punto da divenire un musicista imitato, non solamente dai francesi ma anche dai tedeschi e dai belgi. Ancora oggi viene considerato, insieme a Johann Sebastian Bach e a Domenico Scarlatti, come uno dei più proficui clavicembalisti di tutti i tempi. Divenne il maestro preferito della nobiltà parigina, insegnando il clavicembalo a numerose personalità della società francese dell'epoca. Protetto dagli esponenti della famiglia reale e da altri illustri mecenate (tra cui il principe di Condé), ebbe importanza come compositore e didatta, e inoltre come interprete delle sue musiche clavicembalistiche. La carica di clavicembalista reale ("ordinaire du roi pour le clavecin", o "musicista ordinario del re per il clavicembalo") venne tuttavia assegnata al musicista Jean-Baptiste d'Anglebert (figlio del famoso Henry), che Couperin, tuttavia, sostituì sempre più spesso a corte. Nel corso degli anni cambiò abitazione diverse volte, ma sempre a Parigi e non volle mai vivere a Versailles. Ebbe quattro figli: due maschi e due femmine. Morì a Parigi nel 1733. Couperin raccolse le sue composizioni per clavicembalo in quattro libri di pièces de clavecin, dati alle stampe nel 1713, nel 1716-1717, nel 1722 e nel 1730. La sua musica per organo è costituita da diversi brani raccolti in due Messe, pubblicate sotto il nome di Pièces d'Orgue. Si distinse anche come compositore di musica strumentale , Airs e musica sacra. Dal punto di vista pedagogico ha lasciato il trattato L'Art de Toucher le Clavecin (17161717) ed ha chiarito il suo pensiero e la sua poetica musicale nelle prefazioni alle sue composizioni. Una sua nota frase è Amo molto più ciò che mi commuove di ciò che mi stupisce (J`aime beaucoup mieux ce qui me touche que ce qui me surprend). Quasi tutta la sua musica fu stampata a Parigi tra il 1713 ed il 1730. Alcune ristampe apparvero dopo il 1733, anno della sua morte. Fu tra i primi a sostenere la necessità di adoperare il pollice, qualora necessario. In vita la sua fama e la sua fortuna furono grandi soprattutto in Francia, dove la sua musica continuò ad essere eseguita per alcuni anni dopo la sua morte. In seguito, con il mutare del gusto e della prassi musicale, la sua produzione fu dimenticata e venne 3 Circolo Famigliare di Unità Proletaria – Milano – Viale Monza 140 Naviglio Piccolo riscoperta alla fine del XIX secolo. Nella prima metà del Novecento le sue composizioni per clavicembalo furono nuovamente eseguite in pubblico, per iniziativa della celebre clavicembalista polacca Wanda Landowska. Nel 1917 Maurice Ravel compose e gli dedicò una Suite per pianoforte: Le Tombeau de Couperin, costituita da 6 brani, scritti secondo forme compositive nate come clavicembalistiche. Couperin compose un gran numero (oltre 240 brani) di composizioni per clavicembalo, le pièces ("pezzi", "brani") ordinate in 27 ordres e distribuite in 4 libri (1713, 1716-1717, 1722, 1730). Gli ordres sono dei veri e propri "cicli" paragonabili alle suites strumentali dei compositori dell'età barocca. Couperin ricorre, specialmente nei primi due libri, anche alla suite utilizzandone la tradizionale serie di danze, ma agisce liberamente secondo la sua sensibilità poetica. Con il passare del tempo si allontanerà sempre più dalla struttura classica Allemande Courante - Sarabande - Gigue per dare più spazio alla pièce de caractère. La forma più usata è il Rondeau, con i suoi couplets ed il ritornello. Il IV Ordre è l'unico completamente in tonalità maggiore (Fa). La scrittura clavicembalistica offre un modello esemplare di barocco francese, improntato ai concetti di clarté e grandeur, nonché caratterizzato da una nobile tristezza idilliaca che contraddistingue molta musica della fine del regno di Luigi XIV (1690-1715) e del periodo immediatamente successivo della Régence (1715-1730). I titoli di questi brani mirano spesso a descrivere ed evocare stati d'animo, aspetti del carattere, sentimenti, sensazioni, idee, oggetti, luoghi, personaggi (seguendo una moda del suo tempo, ad esempio, compose ad imitazione delle campane Le carillon de Cithère e ad imitazione del canto degli uccelli Le rossignol en amour). Questi brani sono noti come pièces de caractère. Molti nomi presenti nei titoli si riferiscono chiaramente a personaggi dell'epoca, soprattutto esponenti dell'aristocrazia francese e soprattutto parigina; nella scelta dei titoli spesso traspare un'ironia analoga a quella di Jean de La Bruyère nei suoi Les Caractères ou Les mœurs de ce siècle (1688). I titoli sono tutti al femminile poiché la parola "pièce" ("pezzo", "brano") è, nella lingua francese, femminile: si tratta di una femminilizzazione dei titoli che risponde ad un'esigenza di ossequio alla grammatica francese. Sarebbe sbagliato, pertanto, pensare che tutti i brani siano dedicati a figure femminili. Yiruma Yiruma (Seul, 15 febbraio 1978) è un pianista e compositore sudcoreano, sposato con Miss Corea Son Hye-im. Yiruma è nato e cresciuto in Corea del Sud ma è stato educato in Inghilterra. Ha iniziato a studiare pianoforte all'età di 5 anni. Nel 1988 si è trasferito in Inghilterra, e nel dicembre 1996 ha partecipato all'album The Musicians of Purcell della Decca Records. Si è laureato alla Purcell School di Londra nel luglio 1997, e in seguito al King's College dell'Università di Londra nel giugno 2000. Benché precedentemente avesse due cittadinanze, inglese e sudcoreana, nel luglio 2006 ha rinunciato a quella inglese per entrare nella marina militare sudcoreana, dato che doveva iniziare il servizio militare obbligatorio per tutti gli uomini. Yiruma è conosciuto in tutto il mondo e i suoi album di musica strumentale sono venduti in Asia, Europa e parte degli Stati Uniti. Alcuni dei suoi pezzi più famosi sono Kiss the Rain, Maybe e River Flows in You del suo album First Love. 4 Circolo Famigliare di Unità Proletaria – Milano – Viale Monza 140 Naviglio Piccolo Harold Arlen Harold Arlen (Buffalo, 15 febbraio 1905 – New York, 23 aprile 1986) è stato un compositore statunitense di musica popolare. Considerato tra i più grandi compositori del suo genere nel XX secolo, vanta un corpus di oltre 400 canzoni, di cui alcune molto note, tra cui A Sleepin' Bee, Any Place I Hang My Hat Is Home, Come Rain or Come Shine, Down with Love, It's Only a Paper Moon, My Shining Hour, The Man That Got Away, When the Sun Comes Out e, in particolare, Over the Rainbow, che fu votata come la migliore canzone del secolo dalla Recording Industry Association of America; tra i suoi parolieri, troviamo anche Truman Capote. Tra gli artisti che hanno inciso sue canzoni vi sono Billy Eckstine, Dinah Shore, Frank Sinatra, Rosemary Clooney, Louis Armstrong, Peggy Lee, Shirley Bassey, Tony Bennett, Julie Andrews; ma le interpretazioni più note al pubblico rimangono quelle di Judy Garland con Over the Rainbow da "Il mago di Oz" (per il quale Arlen vinse l'Oscar) e di Barbra Streisand, la quale registrò decine di canzoni del maestro nei suoi album degli anni '60. Realizzatore, tra il 1931 e la fine dei anni '50, di una dozzina di musical e riviste per Broadway, pur non abbandonando mai ufficialmente la composizione, dopo il 1959 non scrisse però più per il palcoscenico. Nel 1967, Arlen incise un album, Harold Sings Arlen With Friend, dove egli interpretava le sue più famose canzoni e in due di esse duettò con Barbra Streisand, sua musa ideale. Arlen nacque come Hyman Arluck, a Buffalo, figlio di un ebreo cantor. Il suo fratello gemello morì il giorno dopo. Imparò a suonare il pianoforte da giovane e formò una band da ragazzo. Conquistò successo localmente come pianista e cantante e si trasferì a New York City all'inizio degli anni venti. Lavorò come accompagnatore in varietà. A quel punto, cambiò il suo nome in Harold Arlen. Incise con la "Buffalodians" orchestra, come con quelle di Red Nichols, Henny Hendrickson e Arnold Johnson. Nel 1929, Arlen compose la prima canzone conosciuta dal pubblico: "Get Happy" (parole di Ted Koehler). All'inizio e a metà degli anni trenta, lavorò per il Cotton Club, un night club molto conosciuto di Harlem e lavorò anche per i musical di Braodway, componendo musiche anche per i film di Hollywood. A quel periodo risale lo standard Between the Devil and the Deep Blue Sea, anch'esso coscritto con Koehler; i due, nel corso del decennio, scrissero molte altre canzoni di successo. Arlen continuò poi a incidere successi, da segnalare quelli con l'orchestra di Leo Reisman. Le composizioni di Arlen sono diventate popolari tramite i musicisti di jazz e per la facilità di incorporare il feeling del blues nelle canzoni popolari americani anche le più tradizionali. A metà degli anni trenta, Arlen si sposò e passò molto tempo in California, scrivendo per i musical di Hollywood. Fu in questo periodo che cominciò al lavorare con il paroliere Yip Harburg. Nel 1938, il team fu preso dalla Metro-Goldwyn-Mayer per comporre le canzoni per il film Il mago di Oz. La più famosa di queste è "Over the Rainbow" per la quale vinsero l'Academy Award per la migliore canzone originale. Scrissero anche "Down with Love", una canzone inserita nel 2003 nell'omonimo film. Nel 1948, Arlen lavorò con il paroliere Johnny Mercer, continuando a scrivere canzoni di successo come "Blues in the Night", "My Mama Done Tol' Me" e "Ac-Cent-Tchu-Ate the Positive". Arlen fu amico di lunga data dell'attore Ray Bolger, uno dei protagonisti di Il mago di Oz. Keith Jarrett 5 Circolo Famigliare di Unità Proletaria – Milano – Viale Monza 140 Naviglio Piccolo Keith Jarrett (Allentown, 8 maggio 1945) è un pianista e compositore statunitense. « Sono cresciuto assieme al pianoforte, ne ho imparato il linguaggio mentre cominciavo a parlare. » (Keith Jarrett) La sua carriera inizia con Art Blakey, Charles Lloyd e Miles Davis. Fin dai primi anni settanta riscuote grande successo nel jazz e nella musica classica, come capo formazione e come solista. La sua tecnica d’improvvisazione pianistica abbraccia, oltre al jazz, diversi generi musicali: in particolare, musica classica, gospel, blues e musica etnica. Nato da una famiglia multietnica, originaria dell'Ungheria, Keith è il maggiore di cinque fratelli. In famiglia, sin da piccolo, respira aria di musica. La nonna paterna suona il pianoforte ed una zia lo insegna, mentre il padre, che a causa della Grande depressione non è riuscito ad avere una buona educazione musicale, è ugualmente un grande appassionato. La madre, dal canto suo, fin da piccola ha studiato musica ed ha avuto modo di cantare in alcuni cori locali. Keith Jarrett inizia a prendere lezioni di pianoforte all'età di tre anni, svolgendo studi classici e venendo incluso in varie esibizioni all'Academy of Music di Philadelphia e al Madison Square Garden e si esibisce nel primo concerto a nove. Dai dodici anni in poi suona come professionista e dai quindici intraprende studi di composizione. Entra quindi al Berklee College of Music di Boston ed ottiene una borsa di studio per studiare alla prestigiosa cattedra di Nadia Boulanger a Parigi (la stessa cui si rivolsero anche Astor Piazzolla e Philip Glass), ma declina cortesemente e si trasferisce a New York nel 1964, esibendosi al Village Vanguard. Suona con il clarinettista Tony Scott, che aveva suonato anche con Billie Holiday. Successivamente Jarrett è con Art Blakey nei Jazz Messengers. Con questi Jarrett coltivò quel gusto per il gospel e il blues che non lo abbandonò mai più. Era il dicembre 1965 e Jarrett aveva 20 anni. Tre mesi dopo lo si ascolta nel quartetto di Charles Lloyd, un gruppo importante, che raccolse molti consensi, e in cui Jarrett incontrò un batterista, anch'egli giovanissimo, destinato ad incrociarsi con la sua carriera, Jack DeJohnette. Jarrett in quel quartetto matura, tanto da decidere di lasciare Lloyd e di fondare il suo trio con Charlie Haden, icona del contrabbasso free, e Paul Motian, batterista passato per il trio di Bill Evans. Il primo album che vede Jarrett nel ruolo di leader, Life Between the Exit Signs (1967), viene pubblicato in questo periodo dall’etichetta Vortex, seguito da Restoration Ruin (1968). Un altro album, Somewhere Before, venne pubblicato nel 1968 per l’etichetta Atlantic. Suonò spesso il sassofono e vari tipi di percussioni nel Quartetto Americano, ma a partire dallo scioglimento del gruppo non suonò spesso strumenti diversi dal pianoforte acustico. Nella maggioranza degli album degli ultimi venti anni ha suonato solo il piano acustico. Jarrett ha sofferto di quella che venne diagnosticata come una sindrome da fatica cronica alla fine degli anni novanta, e fu costretto al confino nella sua casa per lunghi periodi di tempo. Grazie a questo isolamento, ha compiuto buoni progressi verso una completa guarigione ed ha registrato un nuovo album The Melody at Night, With You, originariamente ideato come regalo di Natale per la moglie. Contrariamente alle sue precedenti modalità di lavoro, in questo album suona il piano da solo, non con pezzi classici o completamente improvvisati, ma piuttosto con vecchie canzoni e standard. Nel 2004 Jarrett ha vinto il premio musicale Léonie Sonning, normalmente associato a musicisti di musica classica e a compositori, che in precedenza è stato assegnato ad un solo musicista jazz, Miles Davis. La prima persona a ricevere tale premio fu, nel 1959, Igor Stravinskij. Vive a Union, New Jersey. 6 Circolo Famigliare di Unità Proletaria – Milano – Viale Monza 140 Naviglio Piccolo Virginale Strumento cordofono con tastiera, affine alla spinetta, specifico del rinascimento inglese. Di forma rettangolare, piccolo, munito di un solo ordine di corde, assai curato nel mobile e nelle finiture esterne, era spesso usato per l’educazione musicale delle giovinette: di qui deriva probabilmente il nome (che secondo alcuni studiosi si richiamerebbe invece al latino virga, corrispondente all’italiano salterello, nome dell’asticciola recante il plettro che pizzica la corda). Il virginale si diffuse soprattutto in Inghilterra (dove il termine indicava anche la spinetta) fra il ’500 e gli inizi del ’600, creando una vasta fioritura di composizioni specifiche, che furono perciò denominate virginalistiche (e virginalisti gli autori). Fra le raccolte inglesi di musiche per virginale spicca il Fitzwilliam Virginal Book (inizio del sec. XVII); fra gli autori, si ricordano W. Byrd, T. Morley, G. Farnaby, J. Bull, O, Gibbons. Ludovico Einaudi Ludovico Maria Enrico Einaudi (Torino, 23 novembre 1955) è un pianista e compositore italiano. Figlio dell'editore Giulio Einaudi e nipote di Luigi Einaudi, presidente della Repubblica dal 1948 al 1955, la sua carriera di musicista inizia nel jazz rock, quando entra nel complesso torinese Venegoni & Co, con cui Einaudi incide due album pubblicati dalla Cramps: Rumore rosso e Sarabanda. Continua nel frattempo gli studi classici, e si diploma al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano con Azio Corghi, continuando poi gli studi con Luciano Berio. Nel 1982 riceve una borsa di studio per recarsi al Festival di Tanglewood negli Stati Uniti. La sua carriera come musicista classico inizia con varie composizioni sia orchestrali sia da camera, che verranno eseguite al Teatro alla Scala, al Maggio Musicale Fiorentino, al Festival di Tanglewood, al Lincoln Center di New York, nella Queen Elisabeth Hall, l'IRCAM di Parigi, la Saint Paul Chamber Orchestra, Settembre Musica, l'UCLA Centre for Performing Arts, il Budapest Music Festival e altri. Nel 1984 viene eseguita, nel Giardino degli Orti Oricellari di Firenze, la première di "Sul filo di Orfeo", balletto di Ludovico Einaudi, con soggetto e coreografia di Serge Bennathan. Scrive per vari settori, in particolare cinema e teatro, componendo nel 1988 l'opera teatrale Time Out; dopo questa prima positiva esperienza con la danza, realizza nel 1990 The Wild Man per la Oregon Dance Company, e poi Emperor nel 1991. La sua musica affonda le radici nella musica classica con l'aggiunta di elementi derivati dalla musica pop, rock, folk e contemporanea. Stanze, del 1992, è una raccolta di sedici pezzi per arpa interpretati da Cecilia Chailly, composti nel corso di tre anni e definiti dall'autore: «spazi musicali separati l'uno dall'altro come le stanze di una casa». È tuttavia con l'album Le onde che raggiunge il successo internazionale; verrà infatti pubblicato un paio d'anni dopo nel Regno Unito. Il disco è un ciclo di ballate ispirato all'omonimo romanzo di Virginia Woolf. Alcuni brani di questo disco sono stati scelti come colonna sonora del film Aprile di Nanni Moretti, e a questo faranno seguito una serie di proficue collaborazioni con il cinema, fra cui Fuori dal mondo e Luce dei miei occhi, di Giuseppe Piccioni, Zivago, di Giacomo Campiotti, Sotto falso nome, di Roberto Andò, fino ai più recenti This Is England, dell'inglese Shane Meadows e Quasi amici, di Olivier Nakache e Éric Toledano. 7 Circolo Famigliare di Unità Proletaria – Milano – Viale Monza 140 Naviglio Piccolo Con l'album successivo, Eden Roc, Einaudi prosegue la ricerca sperimentale, grazie anche all'aggiunta di un quintetto di archi ed alla collaborazione con il musicista Djivan Gasparyan. Il brano omonimo all'album verrà scelto come colonna sonora per lo spot pubblicitario della Tiscali. Nel 2001 esce l'album I giorni, nuovo ciclo di ballate dalle melodie lineari[non chiaro] e allo stesso tempo molto profonde. L'album, racconta il pianista, nasce da un ricordo di un viaggio in Mali, terra di cantastorie e di antiche tradizioni musicali. Nel Mali tornerà poi per il Festival au désert. A riportarlo in Africa questa volta è il maestro della kora: Ballakè Sissoko. E infatti l'album successivo, Diario Mali, vede la collaborazione dello stesso Sissoko. Nel 2003 è uscito nel Regno Unito Echoes, una raccolta dei brani più celebri del compositore che raggiungerà le 100.000 copie vendute. Nello stesso anno, inoltre, suona alla Scala di Milano, dove registra il doppio live La Scala: Concert 03 03 03, che contiene i pezzi più conosciuti dell'autore e una versione con il pianoforte di "Lady Jane" dei Rolling Stones. Il 2004 è l'anno di Una mattina, album firmato Decca, che all'uscita raggiunge il primo posto delle charts britanniche di musica classica. I brani di Una Mattina colpiscono per le melodie ondulatorie in continuo movimento, con improvvise accelerazioni e altrettante sospensioni. Con il successivo album, Divenire, ha venduto più di 300.000 copie; in Italia, grazie alla vendita di oltre 80.000 copie ha vinto il disco d'oro. Einaudi ha spiegato come Divenire nacque dopo che fu invitato, in occasione del 2° "Festival delle Dolomiti", a comporre dei brani da suonare su un altopiano a 2000 metri di quota, davanti alle Pale di San Martino. L'album è fondato in particolare su tre brani: Divenire, Primavera e Svanire. Questi brani sono stati ispirati a tre quadri di Segantini: La vita, La natura e La morte. Il tour europeo di Divenire è terminato, dopo oltre 80 date, alla Royal Albert Hall, nel 2007, davanti a più di 4000 persone. Divenire è ancora in classifica tra gli album più venduti dell'iTunes Music Store. Nel 2007 ha composto ed eseguito, per l'album Dormi amore, la situazione non è buona, di Adriano Celentano, il Prologo di un amore finito, del brano Hai bucato la mia vita. Il 6 dicembre riceve a Cosenza il "Riccio d'Argento" della XXI edizione di "Fatti di Musica", la rassegna del miglior live d'autore, diretta da Ruggero Pegna. I suoi brani sono stati utilizzati in numerosi spot pubblicitari, come quello della Eni, e come colonne sonore di molti film. Ha inoltre composto la sigla del TG1[senza fonte] Numerose sono le collaborazioni di Ludovico Einaudi con altri artisti provenienti dalle diverse tradizioni, come Paolo Fresu, Rodrigo Leão, Mercan Dede e i già citati Ballakè Sissoko e Djivan Gasparyan. Diverse sono anche le incursioni nel mondo dell'elettronica. Ha infatti collaborato con i To Rococo Rot, gruppo di Berlino, e i Whitetree, con i quali ha inciso nel maggio del 2009 Cloudland. Per presentare questo progetto, è stato ospite per una lunga intervista e una performance live nella celebre radio KCRW a Los Angeles, da Chris Douridas. Ha suonato nei maggiori teatri del mondo, come La Scala di Milano, la Royal Albert Hall di Londra, la Philharmonic Hall di Liverpool, l'Olympia di Parigi, la Philharmonie di Berlino, la Sydney Opera House di Sydney. La sua musica è arrivata pure a Buckingham Palace, al Queen's speech, il tradizionale discorso natalizio della regina d'Inghilterra. Le sue composizioni sono dunque un esempio di musica trasversale. Infatti Einaudi è stato l'unico musicista classico a partecipare all'iTunes Festival, accanto a gruppi rock come gli Oasis e i Placebo. Ha venduto più di 750 000 dischi in tutta Europa e con l'album Nightbook ha raggiunto la vetta di tutte le classifiche di musica classica di tutta Europa. Così descrive il suo ultimo grande lavoro: «Nightbook è un percorso, ogni brano è il capitolo di una storia, la sfaccettatura di un prisma, uno sguardo possibile sulle esperienze che appartengono al lato più onirico, più interno di noi stessi. È un sogno dove tutto può accadere». In Italia ha 8 Circolo Famigliare di Unità Proletaria – Milano – Viale Monza 140 Naviglio Piccolo esordito al primo posto della classifica iTunes e all'undicesimo della classifica Nielsen. Alcuni eventi hanno ispirato quest'ultimo lavoro. Il pianista ha infatti detto di aver tratto ispirazione da un concerto del 2006, all'Hangar Bicocca di Milano, circondato da "i Sette palazzi Celesti" di Anselm Kiefer. Einaudi ha inoltre definito Nightbook come il "suo" The Dark Side of the Moon, riferendosi al celebre album dei Pink Floyd. Se Divenire è un album che evoca il movimento verso il mondo, il flusso della vita, Nightbook apre una finestra su sguardi interni, su aspetti profondi della realtà che rimandano ad una dimensione mistica. «Per esempio un brano come Eros», dice Ludovico Einaudi, «è quasi un rito pagano che, in crescendo, racconta il raggiungimento di un'estasi».[senza fonte] Nel 2010 è Maestro Concertatore del concerto della Notte della Taranta a Melpignano, ruolo ricoperto anche nell'edizione 2011 del festival salentino. Nell'aprile 2013 è stato nominato “Chevalier des Arts et des Lettres” dal Ministro della Cultura e della Comunicazione della Repubblica Francese. Nel settembre 2013 si è esibito (unico artista italiano) all'iTunes Festival, a Londra. Nel novembre 2013 Ludovico Einaudi è stato insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine des Arts et Lettres dal ministero della Cultura francese. L'onorificenza gli è stata assegnata per il "successo internazionale e l'originalità delle sue composizioni. Inoltre, con la colonna sonora di 'Quasi amici', "Einaudi ha dato un supporto di gran rilievo al successo mondiale del cinema francese", recitano le motivazioni. Il 9 febbraio del 2014 ha tenuto un applauditissimo concerto alla Sydney Opera House ed il 28 luglio all'Arena di Verona, con In a Time Lapse. John Cage John Cage (Los Angeles, 5 settembre 1912 – New York, 12 agosto 1992) è stato un compositore, teorico musicale e scrittore statunitense. È considerato una delle personalità più rilevanti e significative del Novecento. La sua opera è centrale nell'evoluzione della musica contemporanea. Figlio di un inventore, tra l'altro, di un sottomarino a benzina, di un sistema di proiezione televisiva, di una medicina per la tosse. La madre era una reporter televisiva. Da ragazzino studia pianoforte presso alcuni maestri privati, e compie svariate ricerche personali sulla musica dell'Ottocento interessandosi particolarmente alla tecnica del virtuosismo pianistico. A 16 anni decide di voler diventare scrittore. A 18 anni lascia il college per andare in viaggio in Europa. Ci rimane per un anno e mezzo. Va a Parigi e si interessa all'architettura, alla pittura, alla poesia e alla musica. Conosce la musica di Stravinskij, di Bach e soprattutto quella di Eric Satie. Va in Germania, Spagna e Italia. Compie le prime prove di composizione, approfondendo gli aspetti tra l'unione di musica e teatro. Nel 1931 torna in California. Nel 1933 decide di dedicarsi principalmente alla musica. Spedisce alcune sue composizioni a Henry Cowell, che gli dice di andare a studiare da un allievo di Schönberg, Adolph Weiss. Va dunque a New York, per studiare con Weiss e lì prende anche alcune lezioni da Cowell. Sul finire del 1933, con una tecnica compositiva migliorata, decide di rivolgersi a Schönberg per diventare suo allievo. Schönberg lo accetta e accetta anche di dargli lezioni gratuitamente. Studia con lui per due anni. In questo periodo usa la tecnica seriale, sia di tipo dodecafonico, sia con delle serie da lui stabilite, ad esempio con una serie basata su 25 note. Nel 1936 trova lavoro a Seattle, alla Cornish School Of The Arts, come compositore di musiche per balletto. 9 Circolo Famigliare di Unità Proletaria – Milano – Viale Monza 140 Naviglio Piccolo Nel 1939 fonda alla Cornish School un'orchestra di percussioni per cui compone First construction (in metal). In essa vengono usate largamente percussioni improprie come tazzine, cerchioni di auto, contenitori di latta. Nello stesso anno compone Imaginary landscape no. 1. È un quartetto per un piano, un piatto e due fonografi a velocità variabile. È una delle prime composizioni in cui compare la musica registrata. Nel 1940 gli viene commissionata una musica per il balletto Bacchanale. Qui per la prima volta sperimenta la tecnica del "piano preparato", piazzando una piastra di metallo sulle corde, così da modificare il timbro dello strumento e produrre suoni percussivi. Questa tecnica gli deriva da Cowell, che aveva composto pezzi per piano in cui bisognava suonare le corde con le dita e con barrette di metallo, e da Satie che ancora prima aveva tentato esperimenti simili. Nei pezzi per piano preparato si inseriscono tra le corde del pianoforte svariati oggetti, di modo che l'esecutore produca suoni che non sono del tutto volontari. È uno studio sulla casualità del timbro: il compositore indica la preparazione dello strumento ma non decide completamente il risultato sonoro della sua opera. Si generano suoni che suggeriscono il suono prodotto da un'orchestra di percussioni. È una provocazione nei riguardi dell'inviolabilità degli strumenti classici. Il pianoforte, strumento romantico per eccellenza, viene violentato con oggetti di uso quotidiano, la tradizione europea sbeffeggiata. Sul finire degli anni trenta incontra Merce Cunningham, rivoluzionario coreografo pioniere della danza post-moderna, con cui instaurerà un sodalizio artistico e sentimentale, un'intesa di amicizia, fratellanza, rispetto e amore che durerà per tutta la vita. In questo primo periodo Cage si dedica quasi esclusivamente alla musica percussiva, dettata alla ricerca di soluzioni timbriche e ritmiche originali. È un interesse che si ricollega a Varèse e a Cowell. Nella seconda metà degli anni quaranta si interessa alle culture orientali: alla musica e alla filosofia indiana, al Buddhismo Zen. Lo Zen diventa una impostazione filosofica con cui ridiscutere il concetto di musica. La musica viene considerata affermazione della vita, un modo per vivere veramente la nostra vita. Il concetto fondamentale è la mancanza di fini, di scopi, di intenzioni: bisogna meditare sul vuoto. Questo periodo è stato definito romantico, perché è quello in cui Cage usa la musica con fini espressivi intenzionali. Importante è il lavoro con ballerini e coreografi sulla correlazione tra musica e danza, e sulla ricerca di una relazione strutturale tra le due arti. Il lavoro a volte parte dalla coreografia e poi si aggiunge la musica, altre volte parte dalla musica. L'influenza della danza è importante per lo sviluppo di una musica intesa soprattutto in senso percussivo, e di conseguenza anche per l'invenzione del piano preparato. Cage basa la costruzione musicale sulla struttura ritmica, sulla successione delle durate. La struttura ritmica "soggioga" l'armonia. Esplora anche il campo dei rumori. Prova nuovi tipi di strumenti, soprattutto percussioni e conduce esperimenti con la musica elettronica. Utilizza formule matematiche per strutturare la composizione, ad esempio i rapporti basati sulla "sezione aurea" (1:1,618). Tra il 1946 e il 1948 scrive il suo lavoro per piano preparato più acclamato: Sonatas and interludes. Sono venti pezzi, sedici sonate e quattro interludi, in cui Cage porta ad un livello di maggiore complessità la sua tecnica basata sulle proporzioni ritmiche: la struttura di ogni pezzo è definita da una serie di numeri, e allo stesso modo anche le parti di ogni pezzo sono definite matematicamente. Il processo compositivo è basato largamente sull'improvvisazione e sull'esplorazione delle varie possibilità: Cage ha scritto di averlo composto suonando il piano, sentendo le differenze e facendo una scelta. È il pezzo per piano preparato in cui la preparazione dello strumento è più complessa: ci sono 45 note preparate attraverso l'inserimento di bulloni, pezzi di gomma, pezzi di plastica e noci. 10 Circolo Famigliare di Unità Proletaria – Milano – Viale Monza 140 Naviglio Piccolo Nel 1947, durante la composizione di Sonatas and interludes, crea The seasons. È il suo primo pezzo per orchestra e nasce come musica per un balletto di Cunningham. Cage ricorre all'uso delle proporzioni numeriche nella costruzione della struttura compositiva. Nella concezione ciclica del pezzo si esprime il nascente legame di Cage con la cultura indiana: le armonie statiche e la anti-direzionalità vogliono suggerire l'andamento ciclico della natura. Nel 1950 si procura il libro dell'I Ching, il libro cinese dei cambiamenti, di cui si vuole servire per fare delle scelte compositive senza l'intervento della sua volontà, in modo non intenzionale. È un metodo per organizzare il caso, per controllare l'imprevedibile. Serve a determinare secondo un sistema di combinazioni numeriche, quali note suonare, la loro durata, la loro altezza. L'adozione di tecniche aleatorie e casuali serve: per aggirare il desiderio di trovare sempre l'emozione nella musica; per rimuovere tutte le tracce di identificazione personale con il materiale musicale, per eliminare l'aspetto soggettivo del processo compositivo, il collegamento fra la sensibilità del compositore ed i suoni che compone. Indeterminismo vuol dire espellere la nozione di scelta dal processo creativo. Significa avvicinarsi all'indeterminatezza del suono naturale. La musica è natura, non è imitazione della natura. L'artista non controlla, non organizza, non domina la natura, ma la ascolta. L'uomo ha un ruolo subalterno, non è né esecutore né creatore della musica, è un liberatore del suono. C'è il rifiuto del principio composizionale della conseguenza logica, c'è il rifiuto della concezione della musica in quanto suono organizzato. Vuol dire liberarsi dalle costrizioni, rimuovere l'idea di modello. È il crollo dell'idea europea di musica, basata sulla centralità del compositore. Cage distrugge la figura del compositore genio, di stampo romantico. È un passo che Cage può fare perché è americano e quindi non sente schiacciante il peso della tradizione colta. Le caratteristiche della musica di Cage derivate dall'approccio alle filosofie orientali legano la sua opera alla poetica dada: l'esaltazione dell'automatismo, il disprezzo per la ragione, l'accettazione dell'assurdo, sono aspetti che accomunano lo Zen all'avanguardia dadaista. La prima composizione in cui Cage impiega questa nuova tecnica è Music of Changes per piano solo, del 1951. Il titolo deriva dall'I Ching. L'opera consiste in quattro "books". Il processo compositivo parte dalla costruzione di un quadrato di 64x64 celle. In ogni cella viene inserito un valore: il tipo di suono, la durata, il volume. Attraverso dei meccanismi casuali gestiti da un calcolatore avviene la scelta all'interno di queste possibilità. Gli stessi meccanismi avvengono a livello verticale per la creazione di effetti polifonici, e per la scelta dei ritmi. In Imaginary landscape no. 4 per dodici radio, del 1951, ogni radio è controllata da due esecutori, uno sintonizza la frequenza, l'altro cambia il volume, seguendo le indicazioni della partitura. I risultati sono sempre differenti e imprevedibili. Invece di tentare di imporre il suo stile musicale all'ambiente locale, Cage lascia che sia l'ambiente locale a determinare il risultato della propria arte. Un altro metodo di composizione casuale si basa sull'osservazione delle imperfezioni della carta su cui si scrive la musica. L'approccio alle filosofie orientali porta Cage verso la negazione dell'io, verso la rinuncia all'espressione e alla comunicazione, verso l'abbandono del controllo umano sulla natura e sul suono. L'alea è un modo per imitare la maniera in cui la natura opera e per aprire la mente alle influenze divine, ad esempio al mondo indeterminato dei suoni non intenzionali. Cage vuole creare musica che non ha mai ascoltato. Un'importante rivoluzione, anche nel senso classico della traduzione musicale, è costituito dal suo "Concerto per pianoforte e orchestra", composto nel 1958 con la tecnica dell'I Ching. 11 Circolo Famigliare di Unità Proletaria – Milano – Viale Monza 140 Naviglio Piccolo In questo periodo visita la camera anecoica dell'università di Harvard, una stanza insonorizzata ed acusticamente trattata, in cui poter "ascoltare il silenzio". Cage invece riesce a sentire dei suoni, i suoni del suo corpo: il battito del cuore, il sangue in circolazione. Ciò che ne ricava è la consapevolezza dell'impossibilità del silenzio assoluto. Il silenzio è una condizione del suono, è materia sonora: sottolinea e amplifica i suoni, li rende più vibranti, ne preannuncia l'entrata, crea suggestivi effetti di attesa e sospensione. Il silenzio è un mezzo espressivo, è pieno di potenziale significato. Nel 1952, anche in seguito all'esperienza nella camera anecoica, compone 4'33", per qualsiasi strumento. L'opera consiste nel non suonare lo strumento. La sostanza esecutiva dell'opera è un'operazione teatrale più che musicale. Il titolo dell'opera (4 minuti e 33 secondi: vale a dire 273 secondi) è forse un richiamo alla temperatura dello zero assoluto (–273,15 °C che equivale a zero K ); Cage stesso dichiarò d'aver creato quel titolo "just for fun" - per puro divertimento - in quanto, scrivendolo con la sua macchina da scrivere, la maiuscola del numero 4 era il segno ' e la maiuscola del numero 3 era il segno ". Il significato del silenzio è la rinuncia a qualsiasi intenzione. La rinuncia alla centralità dell'uomo. Il silenzio non esiste, c'è sempre il suono. Il suono del proprio corpo, i suoni dell'ambiente circostante, i rumori interni ed esterni alla sala da concerto, il mormorio del pubblico se ci si trova in un teatro, il fruscio degli alberi se si è in aperta campagna, il rumore delle auto in mezzo al traffico. Cage vuole condurre all'ascolto dell'ambiente in cui si vive, all'ascolto del mondo. È un'apertura totale nei confronti del sonoro. Una rivoluzione estetica: è la dimostrazione che ogni suono può essere musica. Io decido che ciò che ascolto è musica. È l'intenzione di ascolto che può conferire a qualsiasi cosa il valore di opera. Cage ha rivoluzionato il concetto di ascolto musicale, ha cambiato l'atteggiamento nei confronti del sonoro, ha messo in discussione i fondamenti della percezione. Cage ha detto: « Cerco di pensare a tutta la mia musica posteriore 4'33 come a qualcosa che fondamentalmente non interrompa quel pezzo. » Uno dei modelli di 4'33” è Robert Rauschenberg, il pittore amico e amante di Cage che nel 1951 produsse una serie di quadri bianchi, che cambiano a seconda delle condizioni di luce dell'ambiente di esposizione. La musica aleatoria crea un problema a livello critico. Come si può criticare un'opera che non è il frutto del lavoro intenzionale di un autore? Si conclude che il lavoro di Cage è un lavoro filosofico, che la sua importanza sta nelle idee, non nel risultato musicale di queste idee. Si pensa che i risultati di queste idee siano uguali l'uno all'altro dal punto di vista stilistico, come delle serie di numeri presi a caso. Ma Cage è un compositore e ha una sensibilità, uno stile musicale, che cambia con gli anni. « Cage si pone delle domande quando decide di comporre con tecniche casuali e se il risultato, la risposta che riceve da queste domande non lo soddisfa, cambia le domande. » (James Pritchett) Negli anni cinquanta diventa pioniere degli Happening. Sono degli incontri basati sull'unione delle arti-musica, danza, poesia, teatro, arti visive, secondo una idea antidogmatica e libertaria di arte. Gli spettatori assumono un ruolo attivo nelle performance. L'intento è di unire arte e vita, rivendicando l'intrinseca artisticità dei gesti più comuni ed elementari e promuovendo lo sconfinamento dell'atto creativo nel flusso della vita quotidiana. Al posto del concerto c'è uno spazio esecutivo concepito teatralmente e composto di mezzi misti, uno solo dei quali è la musica. Nel 1952 ha luogo Theater Piece No. 1, il primo spettacolo di questo genere. Da questi esperimenti nascerà nel 1961 il gruppo Fluxus, una rete internazionale di artisti, che svilupperà l'esperienza degli happenings. 12 Circolo Famigliare di Unità Proletaria – Milano – Viale Monza 140 Naviglio Piccolo Negli anni sessanta Cage prosegue nei suoi progetti di unione delle arti e di spettacolo totale. In Musicircus del 1967 ci sono vari gruppi di musicisti che suonano musiche diverse sovrapponendosi; la determinazione del momento in cui ogni gruppo deve cominciare la propria parte avviene tramite scelte casuali. HPSCHD del 1969 è un lavoro multimediale dalla durata di circa cinque ore in cui si uniscono: 7 clavicembali che suonano degli estratti "sorteggiati" di musiche di Cage e di autori classici, 52 cassette di suoni generati dal computer, 6400 diapositive proiettate da 64 proiettori, 40 film. Gli spettatori entrano ed escono liberamente dall'auditorium. Uno degli scopi dell'opera è quello di eliminare il centro di interesse singolo e dominante e di circondare il fruitore con una varietà di elementi. In questi anni Cage è considerato la guida dell'avanguardia musicale, una leggenda vivente. Il suo lavoro è basato principalmente sulla commistioni di discipline, sull'aggiunta di altre arti alla musica. Si dedica alla pittura e alla scrittura. Alcuni suoi lavori si basano sull'esplorazione della parola scritta, dall'esempio del Finnegan's Wake. Comincia a utilizzare i mesostici, dei versi in cui una frase verticale interseca il testo orizzontale. A differenza degli acrostici, la frase verticale si interseca con lettere nel mezzo del testo e non con le lettere iniziali dei versi. Questi versi possono essere destinati al canto, come nel caso di quello scritto per Demetrio Stratos. Dagli anni settanta Cage si interessa maggiormente agli aspetti politici e sociali dell'opera d'arte. Si occupa di tematiche ambientaliste. Appare più come un filosofo sociale che come un musicista. È un rifiuto della autosufficienza dell'arte. I Freeman Etudes per violino solo, del 1980, sono un'opera quasi impossibile da eseguire per la sua complessità: rappresentano la "praticabilità dell'impossibile", come risposta all'idea che i problemi mondiali riguardanti politica e società siano impossibili da risolvere. La serie di lavori intitolata Europeras, composta tra il 1987 e il 1990, è una decostruzione della forma operistica: i libretti, le arie e gli intrecci di varie opere del Settecento e dell'Ottocento sono assemblati con metodi aleatori, così come gli altri aspetti dello spettacolo, le scenografie, i costumi, le luci, i movimenti degli attori. Gli esecutori non sono guidati da un direttore ma da un orologio digitale. Negli ultimi anni, tra il 1987 e il 1992, Cage compone le sue opere più astratte, intitolate semplicemente con dei numeri che rappresentano il numero degli esecutori. Seventy-Four per orchestra, del 1992, è composta per i 74 musicisti della American Composers Orchestra. La parte di ogni esecutore è composta di quattordici suoni isolati. Cage indica un lasso di tempo in cui il musicista ha la libertà di decidere quando fare iniziare il suo suono e un lasso di tempo in cui concluderlo. Poiché le due misure temporali si intersecano, il musicista può decidere di fare durare il suono un certo tempo, oppure può decidere di dare una durata nulla a quel suono. Il volume e gli effetti sugli strumenti sono lasciati alla scelta degli esecutori. 13 Circolo Famigliare di Unità Proletaria – Milano – Viale Monza 140 Naviglio Piccolo 14 Circolo Famigliare di Unità Proletaria – Milano – Viale Monza 140 Naviglio Piccolo Maurizio Carnelli Pianista, ha studiato pianoforte, clavicembalo, direzione d’orchestra e composizione al Conservatorio G. Verdi di Milano e si è laureato in filosofia con una tesi sul simbolo nell’arte. Musicista dai vasti interessi, si è particolarmente dedicato all’accompagnamento dei cantanti collaborando tra gli altri con Alfredo Kraus, Giuseppe Di Stefano, Nicola Martinucci, Pietro Ballo, Luciana Serra, Nigel Rogers, Svetla Vassileva, Stefania Bonfadelli, Janet Perry, Fausto Tenzi, Adelina Scarabelli. Di particolare rilievo il suo sodalizio con Lucia Valentini Terrani, con cui, nel 1996, ha inciso una antologia di arie da camera e cantate di Haydn e Rossini che gli ha valso il premio “cd classica”. 15 Circolo Famigliare di Unità Proletaria – Milano – Viale Monza 140 Naviglio Piccolo Quota di partecipazione € 5,00 Viale Monza 140 I Piano (M1 Gorla - Turro) Informazioni: www.navigliopiccolo.it email [email protected] 16 Circolo Famigliare di Unità Proletaria – Milano – Viale Monza 140