L’ altra musica David Sylvian, personalità introversa ed enigmatica Di nuovo sulle scene l’eclettico compositore britannico di Enzo Gentile I n tempi di anniversari e ricorrenze, esercizio che rila vocalità del titolare. tualmente attraversa le cronache del rock, sarebbe In quel disco trovavamo anche Ryuichi Sakamoto, con questo il momento giusto per brindare ai trent’anni il quale David stringerà un rapporto proficuo e resistendella fondazione dei Japan, te nel tempo, di vicendevouna delle formazioni più le utilità: molte le occasiomirabili e suggestive apparni di performance e progetse alla fine di quei ‘70 implati comuni, di ospitalità nei cabilmente siglati dagli eserrispettivi album, con una cizi tempestosi della genevetta assoluta, il duetto in razione punk: scura, torva, «Forbidden colours», batticruda nel suo impatto fatto strada della colonna sonora di spigoli e rumore. Difficidel film Furyo (Merry Chrile però se ne ricordi qualcustmas Mr. Lawrence) di Nano: i grandi media sono asgisa Oshima, che vedeva nel sai più attenti alle reunion cast, come coprotagonista, di pachidermi come i Polo stesso Sakamoto. lice, apripista di un fronSylvian, però, nonostante nostalgico molto nutrito, te fasi di ampia esposizione mentre della band costituita e popolarità – nel suo cura Londra da David Sylvian riculum anche mostre fotocon il fratello Steve Jansen, grafiche, installazioni, colMick Karn e Richard Barlaborazioni nel mondo delbieri, non si è mai parlato di la danza, e soprattutto il feun ritorno di fiamma. Melicissimo sodalizio con Roglio così, perché a cullare i bert Fripp, con cui ha mandelicati contorni di quel sodato in porto dischi e tour gno interrotto provvedono di superba qualità – non ha la memoria degli appassiomai spinto sull’acceleratore David Sylvian nati e sei album pubblicaper capitalizzare l’indiscusti fino al 1983 di Oil on canso carisma, preferendo convas, doppio «live» che rapservare una collocazione di presenta un ideale congedo da una storia di chiaroscuri e culto. Ecco dunque che negli anni novanta, dopo esseropere in definitiva altalenanti, complessivamente tutt’alsi sposato e aver scelto il Minnesota come residenza, Datro che da rubricare come capolavori. Però il segno imvid a lungo si è sottratto al circuito della musica, con sipresso nella canzone di quei pochi anni di attività della lenzi anche troppo dilatati, che hanno aumentato l’atteband, mescolata ai fenomeni dell’epoca tra new wave, pop sa dei fan. elettronico, i flussi new romantic, resta netto e profondo, Nella sua dimensione-scelta di vita artistica appartaper un’eredità che si è assunto l’onere (e l’onore) di conserta, fuori dalle rotte e dalle ambizioni commerciali, Sylvare e promulgare soprattutto David Sylvian. vian in queste ultime stagioni ha fornito segni tangibili di Il quale riemerge oggi, a un passo dai cinquant’anni che un rientro a tempo pieno: fondata l’etichetta Samadhi, ha compierà il prossimo 23 febbraio, per ribadire con claspubblicato un interessante album, Blemish, nel 2003, sese ed eleganza quel clima austero, denso e scevro di ogni guito un paio d’anni più tardi da un cd, Snow Borne Sorrow, facile spettacolarità che ha saputo travasare, dopo il feliattribuito a Nine Horses, collettivo estemporaneo di cui ce volo iniziale dei Japan, anche nella carriera solista. Un David era comunque la punta di diamante. Entrambi i laperiodo che ormai abbraccia più di vent’anni, essendovori sono stati poi affiancati da versioni remix. si aperto nel 1984 con il debutto di Brilliant Trees, un lavoWhen Loud Weather Buffeted Naoshima è invece il passagro di essenziale bellezza, folgorante per la capacità di giogio più recente della sua discografia, commissionato dal care tra equilibri sottili e composizioni percorse da sonoFukutake Art Museum Foundation che ha sede nell’isorità diafane, melodie trasparenti, ambient, il tutto sisteletta giapponese. Il cd è centrato su una composizione di mato con il collante di contributi d’alto profilo, Jon Hasricerca, «atmosferica», che rientra nelle sfere d’interesse sell, Kenny Wheeler, Mark Isham manifestate da Sylvian, cui l’universolo per citare il parco dei trombetso pop-rock ha sempre rappresentisti chiamati a ricamare con il lotato un abito evidentemente molto Conegliano (Tv) – Teatro Accademia ro strumento quale contraltare del26 settembre, ore 20.30 stretto. 45 L ’ altra musica Federico Zampaglione tra musica e cinema I Tiromancino in tour dopo l’uscita del nuovo album di Tommaso Gastaldi È risaputo che in Italia persiste loro attività inizia un decennio prima e un’imperante esterofilia che si sviluppa attraverso la pubblicazione di Piazzola sul Brenta (Pd) comporta una continua imporben quattro lavori: Tiromancino (1992), InVilla Contarini 14 settembre, ore 21.00 tazione di modelli culturali, film, genesisto (1994), Alone alieno (1995), Rosa spinri musicali e mode provenienti da altri to (1997), produzioni che rappresentano paesi, soprattutto da quelli di lingua inglese. Ecco allora un periodo di formazione ma in cui già si notano quelle che se oltreoceano si formano coppie di vip come Gwineth particolari sonorità che li hanno resi unici nel panorama Paltrow e Chris Martin dei Coldplay o Nicole Kidman e musicale italiano. Il quinto album in studio viene pubbliil cantante country Keith Urban (senza dover risvegliacato nel 2002: In Continuo Movimento segna una svolta più re John e Yoko), nel nostro paese, per non farci mancasperimentale in cui i suoni prevalentemente acustici dei lare nulla, troviamo la coppia formata da Claudia Gerini e Federico Zampaglione. A coloro che sono poco affini alle letture di cronaca rosa diremo che la prima è una starlette televisiva e attrice, mentre il secondo è un musicista leader e fondatore dei Tiromancino, nonché un promettente regista. Oltre che in campo sentimentale la loro relazione ha avuto anche risvolti artistici attraverso la produzione della commedia dark Nero Bifamiliare da lui girata e da lei interpretata. Di questo film Zampaglione ha curato anche la colonna sonora, includendola in un nuovo progetto discografico dei Tiromancino che contiene anche nove brani inediti. L’Alba di Domani, questo il titolo del disco, suona in apparenza come un agglomerato di stili musicali: si va dal pop eletTiromancino tronico di «Angoli di Cielo», al rock di «Stop Making Numbers» cantanta in inglese, alla latineggiante «Niña De Luna» scritta e cantata da Claudia Gerini, al funky di vori precedenti si spostano verso l’elettronica. «Per me è «Empty Can», fino al brano strumentale «Nero Bifamiliaimportante» è il singolo di maggiore successo dell’album re» in cui i Tiromancino si avventurano in un blues psichee anche riguardo questo brano il gruppo si distingue per delico che sembra un omaggio ai Pink Floyd di The Dark un video girato attraverso la tecnica della grafica tridimenside of The Moon. Tutto sommato l’album si fa ascoltare ansionale computerizzata molto innovativo. Il 2004 è l’anche se certamente non segna una svolta epocale nella stono di Illusioni Parallele, che poco si discosta dal precedente ria del gruppo. È curioso notare come fosse stato l’inserilavoro ancora permeato di elettronica e che include anche mento di un loro brano in un’altra colonna sonora ad averun duetto con Manuel Agnelli degli Afterhours nel brali portati all’attenzione del grande pubblico: nel 2000 inno «Esplode» . L’anno successivo è la volta della raccolfatti Fernand Ozpetek sceglie la canzone «Due Destini» ta ‘95-‘05 sostenuta dalla canzone «Un tempo piccolo» che per il fortunato film Le Fate Ignoranti. Da qui arrivano anZampaglione aveva precedentemente composto per Franche i consensi da parte della critica assieme a un’attività co Califano. I Tiromancino hanno il merito di aver ravconcertistica sempre più seguita. La Descrizione di un attimo vivato la scuola cantautorale romana, fondendo un rock è l’album della loro affermazione che, oltre alla già citata pop-rock sperimentale con un’attenzione particolare ai te«Due Destini», contiene «Strade», presentata a San Remo, sti, che li avvicina a quel gusto tipicamente battistiano. Ale la title-track che si ricorda anche per un divertente video l’interno di tutto questo c’è spazio per affrontare svariache si avvale della collaborazione di Valerio Mastandrea e ti stili musicali che se alcuni potrebbero classificare come Paola Cortellesi e che si rifà a un divertente sketch di Raisfacciate copiature, altri considerano tentativi coraggiosi e mondo Vianello e Sandra Mondaini. Se nel nuovo secolo spesso riusciti figli di una cultura musicale ampia ed aperta i Tiromancino ottengono il meritato successo, in realtà la ad ogni influenza, sempre che si tratti di buona musica. 46 L’ altra musica I Matmos tornano al Fondamenta Nuove Il duo elettronico a Venezia con uno spettacolo inedito di Guido Michelone T orna per la quarta volta a Venezia, nel giro degli ulle immagini, ai video, alla teatralità, si riallaccia in paraltimi anni, il duo Matmos, formatosi nel 1991 a San lelo a un altro tipo di utopia sonora che negli anni sessanFrancisco dall’incontro tra Drew Daniel e Marta fa capo al geniale John Cage e al gruppo situazionista tin C. Schmidt, giovani sperimentatori americani. Nome Fluxus: la musica viene combinata al gesto, al rumore, alla di assoluto rilievo nel panorama elettronico contemporadissacrazione, tra alea e happening, grado zero e massima neo, esempio comunicaziovivente di una ne. Anche quelezione di stosto, mediaticaDrew Daniel e M.C. Schmidt, Matmos ria della mumente, si è trasica dei secosferito nei suoli XX e XXI, ni psichedeMatmos prenlici, attraverde quest’apso i light show – pellativo dal Velvet Undefilm Barbarella ground e Pink (1967) di RoFloyd – per figer Vadim, con nire nella reJane Fonda, cente techno di dove il termigruppi come ne connota un E i nst ü r ze nfluido mentade Neubauten le; il duo è per o Chem ical molti critici un Brothers. nobile esempio Dell’abbondi electro-folk, dante discoper altri risulgrafia di Matta persino un mos – una deriuscito tentacina gli ep e cd tivo di nobilitare la «vecchia» musique concrète, inventata nel ufficiali, senza contare le numerose collaborazioni (Björk, 1948 dal compositore-ingegnere Pierre Schaeffer, il quale, Kid 606, Lesser, eccetera) o i dischi autoprodotti come il assieme a Pierre Henry, incide, l’anno successivo, Smphonotevolissimo Work Work Work, con copertine disegnanie pour un home seule, un collage di suoni presi dall’esistenza te a mano e vendute di persona ai concerti – è lo stesso quotidiana dell’uomo moderno: respiri, passi, fischi, cafDrew Daniel a parlarne in un’intervista: «Il primo album, fettiere, porte che sbattono. Il sound viene ottenuto aboMatmos, lo puoi vedere come due persone che stanno spelendo le tradizionali partiture e registrando direttamenrimentando su quello che vogliono fare. È molto lungo te su nastro magnetico spesso manipolato: è l’ideale coroperché è una sorta di lista degli stili sui quali stavamo lanamento di quanto vanno teorizzando già negli anni dievorando. Quasi-Objects è invece un lavoro più indirizzato ci del Novecento i musicisti del Futurismo, in particolare perché molte canzoni sono basate sull’uso di un oggetto e Balilla Pratella e Luigi Russolo con l’intonarumori. Non a le tecniche per suonarlo. Più in generale le tracce sono docaso lo stesso Henry arriva a collaborare negli anni settanminate da un continuo oscillare tra l’organico e l’elettrota con il pop di Michel Colombier (Messe pour le Temps Prénico, tra il musicale e il concettuale. Da The West in poi ci sent) o il rock degli inglesi Spooky Tooth (Ceremony); tuttasiamo specializzati: Martin è stato più coinvolto in quevia proprio fenomeni come il pop e il rock, con l’ingresso st’album e in Civil War, mentre io in A Chance To Cut Is A dei sintetizzatori, delle tastiere e poi dei computer, frenaChance To Cure e The Rose Has Teeth… Martin ama partino lo sviluppo di massa di un autentico “concretismo”. re dalla strumentazione live. Inizia a suonare finché non Più o meno inconsciamente è proprio Matmos ora a rialha ottenuto un nucleo di melodie e arrangiamenti ai qualacciarsi, fra idealità e pragmatismo, alla poetica dei futuli dà un nome per dar loro un elemento unificante. Io ho risti e di un Henry, con la differenza di puntare all’audienun approccio totalmente differente: prima penso al conce giovanile e di far tesoro degli sviluppi di tutte le arti cetto, immagino una categoria nella quale includere degli elettroniche dell’ultimo mezzo secolo di ricerche, tecnoelementi (per esempio tecnologia medica o la biografia di logie, avanguardie. Infatti, soprattutto nelle performance Tizio), poi ricerco una serie di suoni che possono giocare dal vivo, Matmos, insistendo sul caassieme per questo obiettivo. Matrattere multi-media (o pluri-espressimos non è un monolite, cambia a vo) del concerto, dove viene accorseconda di chi è al volante in quel Venezia – Teatro Fondamenta Nuove 11 ottobre, ore 21.00 data primaria importanza anche almomento». 47 L’ altra musica Sospesa tra tradizione e ricerca la poesia di Giovanni Dell’Olivo Al via «Lagunaria», progetto incentrato sulla musica popolare veneziana S ono davvero molti i registri prio figlio o del proprio amato, risponespressivi utilizzati da Giovanni de a mo’ di epitaffio l’amaro ritornello «el Réfolo», via Garibaldi Dell’Olivo nel suo ultimo, am- Venezia28– settembre, «Tutte le barche riva a la so riva/e queore 20.30 bizioso lavoro sulla musica popolare la del mio ben no riva mai». E tragico veneziana, che già aveva iniziato a coè anche il canto del ladro che si scopre struire circa due anni fa (cfr. VeneziaMusica e dintorni, n. tradito dall’amico Nero nel «Primo furto», in quello che 6, p. 55). Il progetto «Lagunaria» vede il cantautore impeè un omaggio dovuto a un grande maestro della canzone gnato in un’operazione che sta a metà tra il recupero di ciò popolare come Alberto D’Amico. Ed ecco infine a rasseche resta della nostra tradizione e la riscrittura personale renare gli animi – oltre alla prorompente e frenetica indi questo materiale spesso disomogeneo, composto da vivocazione di “Tiorte i remi e vuoga” – la natalizia «Ballalote settecentesche ma anche da ninnananne, canti di lavota dei cocai», che con un volo di gabbiano stempera i toni ro e di morte. Come si è visto durante il concerto organizdrammatici e ci conduce giocosa e fanciullesca dentro razato il 13 luglio alla Giudecca dall’attivissima associaziorefatte atmosfere lagunari. ne mediaculture – e conclusosi con l’esibizione del CanMa l’obiettivo di Dell’Olivo – coadiuvato da ottimi muzoniere Grecanico Salentino, che è apparso più filologicasicisti, a cominciare dal tastierista Alberto D’Este, con cui mente rigoroso che coinvolgente – la musica di Dell’Olivo il sodalizio è decennale, e continuare con Giovanni Natoli può farsi espressione di un’epica collettiva, come nel caalle percussioni e Alvise Seggi al basso – va oltre la volonso di «Semo giunti rivai», canto di fondazione cittadina, o tà di documentare o raccontare la Venezia della povertà di «Ponte dei pugni», dove l’inedito ritmo incalzante evoe del lavoro: in questo amalgama tra tradizione e innovaca molto direttamente le battaglie tra nicolotti e castellazione fanno capolino inquietudini tipiche del tempo conni, celebrate presso il famoso ponte di San Barnaba, oltre temporaneo, cui il compositore dà voce con il sapiente suoche in tanti altri luono della sua chitarra, ghi di Venezia, senza intervallato da modimenticare di accenmenti al bouzuki e al nare alle conseguenze mandolino. E a ben più frequenti di queascoltare, tra le righe sti cruenti scontri tra si può anche percefazioni, riassunte nel pire, in lontananza, neologismo ossimoriqualche suggestioco «vedova novissa». ne – almeno a livelMa epos è anche quello emotivo – del prelo privato e straziancedente e personaliste della «Bella Mariosimo disco La saga del tin», prostituta che commenda (cfr. Venesi libera di un figlio ziaMusica e dintorni, non voluto e che fan. 3, p. 58). talmente finirà incarChi avesse perducerata in una «preson to l’occasione di asprofonda e oscura». sistere al concerto Storie che intrecciapuò rifarsi, anche se no meschinità indiin versione ridotta e viduali e miserie conacustica, il 28 settemdivise, e che la melobre, con un appuntadia (nel caso specifico mento promosso da Giovanni Dell’Olivo in concerto originalmente inven«el Réfolo», piccolo tata da Luisa Ronchie vivace locale di via ni, ma spesso compoGaribaldi, che cerca sta ex novo) riempie dei colori e delle emozioni cui acdi instaurare nella popolata zona di Castello una cornicennano dolentemente le parole. Il tono da epico si fa poi ce musicale di prim’ordine, lottando contro molti divieschiettamente tragico con una delle vette assolute di queti e anche contro l’ottusità di alcuni vicini, sempre pronsto florilegio di brani, «Pianze la mare», in cui – grazie alti – anche ben prima delle 21 – a chiamare i vigili, nel nol’intreccio di due tessuti testuali differenti – alle strofe anme del decoro ma più ancora di una Venezia ormai semgosciate di chi attende, da terra, il ritorno dal mare del propre più brontolona e insofferente. (l.m.) 49 L’ altra musica L’eclettico programma del Teatro Verdi di Pordenone In scena anche Pippo Delbono e il suo toccante «Questo buio feroce» U n calendario particolarmente ricco quello del Teacon l’omaggio a Duke Ellington (il 9 maggio) e Il trio di Mitro Verdi di Pordenone per il 2007-2008, con molti chele Di Toro (15 aprile). Quindi i tre appuntamenti con la appuntamenti esclusivi, a cominciare dalla Festa di lirica a cominciare (il 23 e 24 novembre) dal Così fan tutte di apertura del 20 settembre con Renzo Arbore e l’Orchestra Mozart nell’allestimento del Teatro Comunale di Treviso. Italiana (alle 21), unica tappa nel Nordest dell’istrionico arPiù avanti nella stagione arriveranno Il turco in Italia del Rostista pugliese e della sua travolgente orchestra. sini più esilarante (23 gennaio) e il Roberto Devereux di DoniE poi due prime nazionali, nel teatro pordenonese, per zetti (30 maggio). la nuova stagione, a partire già da novembre: il 9, 10 e 11, Ancora per la musica, tra le cinque serate con la sinfoniper celebrare il trecentenario goldoniano, debutterà infatca, il 22 settembre ecco l’omaggio a Ferruccio Furlanetti a Pordenone la nuova produzione dello Stabile del Friuli VePippo Delbono, Questo Buio Feroce nezia Giulia I due gemelli veneziani, protagonista Massimo Dapporto. Tra poesia e musica ancora un’esclusiva per il Nordest il 22 ottobre, alle 20.45: lo spettacolo di poesia e musica Fuggite, amanti, amor… dedicato a Michelangelo, un progetto speciale di Vinicio Capossela con il violoncellista Mario Brunello. Una serata per aprire la sezione Interazioni, cartellone non tradizionale, ricco di proposte di contaminazione, che nei mesi successivi proporrà spettacoli come Gomorra (18 e 19 dicembre), tratto dal romanzo choc sulla camorra di Roberto Saviano, ma anche Pippo Delbono e il to, il basso sacilese ai vertici di una carriera straordinaria suo toccante Questo buio feroce (6 dicembre). e il 4 ottobre il concerto con il pianista Andrea LucchesiE poi due musical, il primo già in ottobre, il 26, 27 e 28: il ni per inaugurare il nuovo pianoforte del Teatro, un granfantasmagorico Peter Pan che si fregia della supervisione arcoda Fazioli. tistica di Arturo Brachetti e delle musiche di Edoardo BenE infine la danza, dal Balletto del Teatro Nazionale di Pranato e quindi Grease, a marzo, con la celebre Compagnia ga (11 dicembre) allo scatenato jazz newyorkese di Comdella Rancia. plexions (12 febbraio), dal genio irriverente e stupefacente Ancora per la prosa, tra Cechov, Molière, Fassbinder, del coreografo franco-albanese Angelin Preljocaj con il suo grandi artisti sul palco come Mariangela Melato nuovaBallet Preljocaj (2 aprile) al Gala affidato alle star parigine mente a Pordenone con il suo one-woman show Sola me ne Hilaire e Legris, il 13 aprile. vo, (4, 5, 6 gennaio), Umberto Orsini, Luca De Filippo, GiuOltre alle proposte per i più piccoli, va infine segnalato il liana De Sio, o Luca Zingaretti, che torna al teatro con La ricco percorso sul teatro circo, nel quale è inserita anche la sirena, un testo tratto da un racconto di Tomasi di Lampeseconda delle prime nazionali: l’8 e 9 febbraio 2008, infatti, dusa (28 febbraio). arriverà a Pordenone Nebbia, la nuovissima creazione della Per la musica, l’evento della stagione è senz’altro – ancora straordinaria compagnia canadese del Cirque Éloize. in esclusiva per il Nordest – la doppia serata con Paolo Conte (il 3 e 4 dicembre), cui seguiranno tre incursioni nel jazz/ Per informazioni tel. 0434 247610 crossover con MarkusStockhausen (8 aprile), Enrico Intra www.comunalegiuseppeverdi.it 51