QUADERNI DI EDUCAZIONE ALIMENTARE 5° L’EDUCAZIONE ALIMENTARE (Parte Terza) CONSIGLI DIETETICI A CURA DELL’UNIONE REGIONALE TOSCANA (U.R.T) DI LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI (LILT) SIENA 2014 1 CONSIGLI DIETETICI PER I GIOVANI Nella fascia d’età compresa fra i quattro ed i dodici anni le necessità caloriche variano molto. In questo periodo è preferibile ricorrere a 4 o 5 pasti ogni giorno, utilizzando il 20% delle calorie giornaliere per la colazione e lo spuntino di metà mattino, il 40% delle calorie per il pranzo, il 10% per la merenda ed il restante 30% per la cena. Bisogna che i bambini ed i ragazzi si abituino a consumare una prima colazione abbondante, consenta di affrontare la scuola e le attività fisiche del mattino in modo ottimale, con energie fisiche e mentali all’altezza delle necessità. La colazione del mattino non deve essere monotona e contenere tutti i giorni latte e biscotti: bisogna ricorrere alternativamente ai fiocchi di cereali, a pane integrale con marmellata o miele, a frutta fresca e yogurt. Anche la merenda deve essere varia e possibilmente essere costituita da yogurt, frutta, latte, pane con marmellata e miele, biscotti, succo di frutta, una fetta di torta. Le esigenze proteiche in questo periodo della vita corrispondono al 10% circa delle calorie totali giornaliere e devono comprendere proteine animali (carni, pesce, latte, uova, formaggio) in quota più o meno uguale a quelle di origine vegetale (legumi e cereali). Per ottenere questo risultato bisogna consumare tutti i giorni, a pranzo ed a cena, cereali e loro derivati (pane, pasta, riso, ecc.) e almeno quattro volte la settimana legumi. La quota raccomandata di grassi non deve superare il 30% del totale calorico ed è ancor meglio ridurla al 25% dopo i sei anni. 2 Il condimento ottimale è l’olio di oliva, ma anche gli oli di semi vanno bene. Devono essere invece rigorosamente limitati tutti gli alimenti ricchi in acidi grassi saturi, come le carni grasse, il burro, lo strutto, le margarine dure e i formaggi grassi. Anche i cibi ad elevato contenuto in colesterolo devono essere limitati (cervello, fegato, trippa, tuorlo d’uovo, burro, carne grassa e formaggi grassi). Bisogna favorire il consumo di carboidrati complessi presenti nella pasta, nel pane, nel riso e nella polenta, ma deve essere limitato il consumo di zucchero, miele, dolci e dolciumi di ogni genere per evitare il sovrappeso e prevenire la carie dentaria. L’apporto ottimale di fibre viene raggiunto consumando tutti i giorni pane integrale, frutta e verdure cotte o crude in entrambi i pasti principali, e legumi quattro volte per settimana. Anche nel periodo che intercorre fra i 13 ed i 18 anni valgono in genere le regole ora riportate: varieranno invece le esigenze quantitative dei vari nutrienti. Per chiarire questo punto occorre prendere visione delle due tabelle, di seguito esposte. Un punto particolarmente importante è legato al fabbisogno di ferro, che aumenta per le ragazze in corrispondenza del verificarsi del ciclo mestruale e del fabbisogno in fibre, che, a quest’età, corrisponde in pratica a quello degli adulti (35 grammi al dì). Dopo i tredici anni si comincia ad avere autonomia maggiore e con qualche disponibilità economica individuale. Ciò consente di fare spuntini e piccole refezioni al di fuori della scuola e della famiglia. E’ certo giusto che i giovani s’ incontrino e socializzino e possano mangiare insieme. 3 Alimentazione consigliata da 4 a 12 anni d’età. Alimenti Quantità per giorno (grammi) 4-5 anni 6-10 anni 10-12 anni Latte/ yogurt 500 a 500 a 500-600 a Formaggi 25-30 30-40 40-60 Carni/ pesce 50-80 80-110 110-130 Uova 2b 2b 2b Burro 5 5 10 Oli vergini di oliva 20 c 25 30 d Pane 100-150 150-200 200-250 Patate 150 150 200 Pasta/ riso/ polenta 80 100 100 Verdure 200 250-300 350-400 Frutta 250 300 350-400 Zucchero/ miele Marmellata/confetture 40 50 60 A = millilitri; b = numero di uova a settimana; c = circa due cucchiai da tavola; d = circa tre cucchiai da tavola. Alimentazione consigliata da 13 a 19 anni d’età. Alimenti Quantità per giorno (grammi) 13-15 anni Femmine - Maschi Latte/ yogurt Formaggi Carni/ pesce Uova Burro Oli vergini di oliva Pane Patate Pasta/ riso/ polenta Verdure Frutta 16-19 anni Femmine -Maschi 400 a 50 125-150 1-2 b 10 30 c 200 200 100 300 500 a 400 a 50 50 125-150 150 1-2 b 1-2 b 10 10 30 c 30 c 250 200 250 200 100 100 300 300 500-600 a 60 150-175 1-2 b 10 35 c 300 300 100 400 250-300 250-300 250-300 250-300 Zucchero/ miele Marmellata/confetture 50 60 60 a = millilitri; b = numero di uova a settimana; c = circa tre cucchiai da tavola. 4 60-70 Il problema è che molti di questi pasti vengono effettuati in locali che appaiono accoglienti e attrezzati dal punto di vista ambientale (sono allegri, spaziosi, spesso con musica) ma sovente non altrettanto validi dal punto di vista alimentare. Infatti il cibo da fast - food (che vuole dire “pasto veloce”) viaggia in direzione opposta a quanto abbiamo detto sino ad ora: è troppo ricco in calorie, in zuccheri a rapido assorbimento, in grassi animali ed in sale; mentre è tremendamente povero di fibre, amidi e vitamine. Un pasto costituito da doppio burger con salsa, patatine fritte e milkshake totalizza circa 1250 calorie con una quota di grassi pari al 45-50% del contenuto calorico globale: troppo, dunque, rispetto al 30% di cui si è parlato definendo la proposta ottimale. Se il consumo di hamburger, patatine fritte, bibite gassate è troppo frequente, si corre il rischio di squilibrare tutta l’alimentazione, perché spesso accade che i giovani, anche a casa, evitino o riducano al minimo il consumo di alimenti importantissimi come il latte, lo yogurt, la frutta e le verdure. Un altro punto scottante è quello delle merendine dolci del commercio. Gli snack (o “fuoripasto”, come si dice oggi) sono un complemento utile all’alimentazione, quando sono usati in modo limitato ed appropriato. La merendina, quindi può trovare posto nel nostro programma alimentare, ma non deve essere un evento costante e ripetuto con frequenza. Bisogna inserire anche altri tipi di merenda, vale a dire un frutto, uno yogurt, pane e marmellata o prosciutto, ecc. Se invece viviamo di fast food e merendine o dolcetti fuori casa ed evitiamo verdura, frutta, pesce ed ogni prodotto integrale quando mangiamo a casa, 5 creiamo una serie di errori nutrizionali che si sommano e possono portare ad eccessi di alcune componenti e carenza di altre e in ultima analisi possono condurre ad una minore efficienza psico-fisica o a problemi di peso fino a vere e proprie malattie. CONSIGLI DIETETICI PER GLI SPORTIVI Anche se non tutti sono dei campioni, molti svolgono qualche disciplina sportiva e gli errori alimentari sono, per chi pratica uno sport, più pericolosi di quanto lo possano essere per altri. Questi errori possono accompagnarsi ad una diminuzione della resa sportiva e, in alcuni casi ad una sofferenza del fisico. Infatti, eventuali carenze in fattori nutritivi calorici e non calorici (vitamine e minerali) possono arrecare danni ad un organismo in fase di sviluppo. Benché non esista un regime unico applicabile a tutti coloro facciano dello sport, sussistono tuttavia delle regole generali che sicuramente saranno utili a quanti praticano una disciplina sportiva. Diciamo subito che non esistono cibi, da consumare prima di effettuare un'attività sportiva, che contengano superprotezioni. Perciò una razionale nutrizione deve abbracciare l'intero arco dell'anno. Altrimenti rischiamo che il combustibile fondamentale utilizzato durante l'attività muscolare siano i carboidrati (zuccheri) depositati nei muscoli come glicogeno. Iniziamo ad analizzare il dispendio energetico, cioè la quota di calorie spese per effettuare l’attività fisica. Nella tabella sottostante troverete una indicazione sulle calorie consumate per praticare un’ora di sport di vario tipo: Corsa (velocità) 500 cal/ora Corsa (mezzofondo) 930 cal/ora 6 Corsa (maratona) 700 cal/ora Salti 400 cal/ora Lanci 460 cal/ora Ciclismo (su strada) 360 cal/ora Ciclismo (su strada) ma controvento 600 cal/ora Sci (velocità) 960 cal/ora Sci (fondo) 750 cal/ora Tennis (singolo) 800 cal/ora Tennis (doppio) 350 cal/ora Lotta 900 cal/ora Pugilato 600 cal/ora Scherma 600 cal/ora Pallacanestro 600 cal/ora Pallavolo 500 cal/ora Calcio 400 cal/ora Pallanuoto 600 cal/ora Canottaggio 500 cal/ora Intermini generali, un atleta deve seguire indicazioni alimentari adeguate in tre fasi ben precise: 1-l’allenamento 2- la competizione, 3- il recupero dopo la competizione. Alimentazione durante l’allenamento In questo periodo l’alimentazione deve essere adattata progressivamente alle necessità energetiche (caloriche) dell’atleta. Ciò vuol dire che si dovrà 7 tenere conto della durata dell’allenamento, del carico di fatica cui l’atleta sarà sottoposto, delle sue caratteristiche individuali (età, altezza, peso) e delle condizioni atmosferiche della sede di allenamento (temperatura, umidità, ecc;). Il fabbisogno calorico varia per lo più fra le 2500 e le 4000 calorie al giorno, attestandosi in media fra le 3000 e le 3500 calorie. E’ fondamentale suddividere rigorosamente il cibo in quattro pasti, includendo un’abbondante colazione mattutina ed una merenda pomeridiana, oltre al pranzo ed alla cena. La necessità minima di bevande è di 1,5 litri al giorno, potendo tuttavia aumentare sino a 2,5 litri in caso di abbondante sudorazione. E’ suggeribile bere solo uno o due bicchieri di acqua durante i pasti ed assumere la restante quota fra un pasto e l’altro. E’ bene ricordare che l’assunzione di grandi quantità di carne non determina di per sé un aumento delle masse muscolari. Infatti il potenziamento muscolare si ottiene con l’allenamento oltre che con l’aumento della quota calorica globale e dell’acqua. Durante l’allenamento si deve tener conto della perdita di sali minerali e del fabbisogno di vitamine. Un litro di sudore contiene 1,5 grammi di sodio. Per bilanciare questa perdita è sufficiente ricorrere al sale, tenendo conto che un grammo di sale da cucina (sale marino) contiene 400 milligrammi di sodio. Oltre al sodio è importante considerare il potassio. Per bilanciare le perdite di potassio si può ricorrere all’assunzione di 0,5 -1 grammo di potassio prima dello sforzo fisico o all’assunzione di bevande del commercio arricchite in potassio: in ogni caso è fondamentale assumere abitualmente cibi ricchi in potassio, cioè frutta secca, legumi, verdure e cioccolato. 8 Le vitamine di particolare importanza per l’atleta sono quelle del complesso B e l’acido ascorbico (vitamina C). Alimentazione durante la competizione L’alimentazione non può certo migliorare le prestazioni di cui l’atleta è muscolarmente capace, essa però può ottimizzarne il rendimento, rendendo minore la fatica e favorendo sia la resa durante la gara che il recupero dopo lo sforzo. Nelle gare che durano fino a un paio d'ore, non c'è bisogno di un superplus calorico durante lo sforzo agonistico. Nel giorno che precede la competizione, l’alimentazione dovrà essere qualitativamente simile a quella dei giorni di allenamento, senza però raggiungere quote caloriche elevate. L’ultimo pasto dovrà essere consumato possibilmente 2-4 ore prima della gara, con quote caloriche proporzionate allo sforzo che si prevede di effettuare, con cibi di facile digeribilità e ricchi in amminoacidi con elevato potere calorico. Tale pasto potrà essere costituito da pasta o riso pane carne tritata magra (o pesce) cotta ai ferri o al vapore, patate insalata verde, frutta fresca miele e pane tostato. Sono vietati grassi, legumi alcolici e spezie. Molto importante è l'assunzione di liquidi, specie nelle gare di lunga durata, assunte ogni 10-15 minuti in piccola quantità. Quest’ultimo pasto dovrebbe essere seguito da una razione “d’attesa”, da assumere un’ora prima della gara, costituita da succo di frutta e miele, per assicurare il mantenimento di un valido tasso glicemico durante la gara e favorire l’eliminazione delle tossine da fatica. Il menu pre-gara non dovrebbe differire molto da quello abituale per non creare problemi di digestività. 9 Alimentazione dopo la competizione Gli scopi essenziali dell’alimentazione successiva alla gara sono rappresentati dalla necessità di reintegrare le perdite di acqua, di sali minerali (sodio e potassio, soprattutto) e di zucchero (ricorrendo a miele e latte) per ricostituire il glicogeno di riserva. Un ulteriore obiettivo è quello di favorire l’eliminazione delle scorie nutrizionali (urea, acido urico, polipeptidi) riducendo notevolmente l’assunzione di proteine. Un sistema per valutare i liquidi presenti è quello di valutare il peso corporeo prima e dopo la gara; reintegrando un litro di liquidi per ogni Kg. perduto. Infine, di fondamentale importanza è la correzione dello stato di acidosi del sangue conseguente allo sforzo fisico. Quest’ultimo problema si supera utilizzando latte, formaggio, frutta, acque minerali alcaline ed eventualmente piccole dosi di bicarbonato aggiunto all’acqua. Nel giorno successivo alla competizione, l’alimentazione dovrà essere più povera in calorie rispetto a quella abituale (ottimi i passati di verdure) mentre le abitudini alimentari usuali potranno essere nuovamente riprese a partire dal secondo giorno dopo gara. CONSIGLI DIETETICI PER I PAZIENTI DOMICILIARI Uno dei sintomi che causano maggiore ansietà in tutto il nucleo familiare è la perdita di appetito da parte del malato. L’inappetenza è uno dei sintomi che compaiono più frequentemente nelle malattie di lunga durata ed è quindi la causa di una alimentazione scarsa e inadeguata. E’ bene che il paziente consumi il suo pasto in compagnia e seduto al tavolo, questo perché il pasto è un importante momento di socializzazione e 10 di unione familiare; se questo non è possibile sarebbe opportuno che qualcuno gli facesse compagnia anche mentre pranza a letto. E’ importante associare il momento del pasto a sensazioni rilassanti e di benessere per cui è molto importante curare l’estetica della tavola e delle pietanze; è opportuno sfruttare i momenti in cui il paziente ha appetito, anche se non sono quelli tradizionali del pranzo e della cena, e questo servirà a compensare i momenti di inappetenza e a garantire comunque un discreto apporto calorico. Tra gli alimenti sarebbe utile scegliere secondo i gusti del paziente, quelli più energetici; si dovrebbe inoltre sostituire l’acqua con liquidi che siano contemporaneamente anche di nutrimento, ad esempio latte, succo di frutta, bevande zuccherate….. Una delle cause che porta alla perdita di appetito è l’alterazione del gusto che è causata dalla terapia radiante o farmacologica; a volte viene ridotta o aumentata la percezione del dolce, del salato e dell’amaro per cui può essere utile aumentare o diminuire le dosi di sale o lo zucchero a seconda dei casi oppure utilizzare degli aromi che coprano il sapore originale del cibo. Un altro problema importante è il senso di sazietà che lamentano i pazienti anche dopo aver ingerito piccole quantità di cibo; questo disturbo può essere provocato da alcuni farmaci che rallentano la motilità gastrica oppure dalla presenza di liquido nella cavità addominale; si può ovviare in parte a questo inconveniente consigliando una alimentazione frazionata in piccoli pasti e con alimenti ad alto contenuto energetico in modo da formare un piccolo volume all’interno dello stomaco ma con un adeguato apporto di sostanze nutrienti. 11 E’ bene inviare il paziente a non bere durante il pasto, a masticare lentamente e a fare ogni tanto una piccola pausa. Quando sono presenti lesioni del cavo orale, faringe o esofago la masticazione e la deglutizione possono essere accompagnate da dolori anche intensi; è opportuno allora preparare dei cibi di consistenza semi liquida aiutandosi anche con alimenti liofilizzati o omogeneizzati ed eventualmente con integratori alimentari. Un altro sintomo che lamentano sovente i nostri pazienti è la secchezza della bocca. Questo disturbo può essere causato da varie cause ma produce sempre difficoltà alla masticazione e alla deglutizione; sono molto utili in questo caso gli sciacqui del cavo orale eseguiti con collutori o con semplice acqua e bicarbonato. E’ possibile inoltre stimolare la salivazione masticando pezzetti di ananas o aggiungendo succo di limone alle bevande (se non vi sono ulcerazioni del cavo orale) o tenendo in bocca piccoli pezzi di ghiaccio. E’ molto importante utilizzare un umidificatore nella stanza dove soggiorna il malato. In caso di diarrea si eviteranno cibi troppo caldi o troppo freddi, i prodotti integrali, i legumi e il latte e si darà la precedenza al riso, semolino, grissini, crakers e yogurt. In caso di stitichezza viceversa si dovrebbero assumere cibi integrali, legumi, latte, formaggi. Chiaramente questi sono piccoli accorgimenti che probabilmente non risolvono il problema ma aiutano a tenerlo sotto controllo anche perché ogni paziente vuole essere assistito con affetto: perciò prendersi carico di tutti i suoi disturbi, anche quelli apparentemente più semplici, lo aiuta a sentirsi protetto e amato. LA DIETA PER I MALATI DI CANCRO (1) 12 A tutti noi è capitato, sia nella veste di medico sia di semplice amico, di avere rapporti con pazienti affetti da tumore e di preoccuparci non solo per il loro grave problema di salute, ma spesso anche per il loro aspetto emaciato e denutrito che tanto modifica il ricordo e l'immagine che avevamo di loro. La perdita dell'appetito e la perdita di peso incidono fortemente sulle condizioni generali del paziente affetto da tumore e ne peggiorano notevolmente la qualità della vita. E' necessario, quindi, che sia i medici che i pazienti sappiano che la malnutrizione non è una condizione inevitabile e che una buona gestione dell'alimentazione può rallentare o evitare il decadimento delle condizioni generali, mantenendo uno stato generale poco dissimile da quello abituale senza deprimenti modificazioni della propria immagine corporea rendendo anche più tollerabile l'eventuale chemio-e radioterapia. Molte volte è solo l'ignoranza dei più semplici principi nutrizionali ad impedire il miglioramento dello stato generale, e quindi è necessario che il paziente ed il medico curante abbiano familiarità con i diversi sistemi di supplementazione nutrizionale al fine di evitare la perdita di peso, ma anzi a favorire il recupero ponderale e conoscano i rimedi Il cibo riveste un ruolo importante per la qualità della vita ed è molto più ___________________________________________________________ (1) Ridotto dall'opuscoloedito da Cancer BACUP (British Association of Cancer United Patients and their families and friends) e tradotto da AIMaC (Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici). 13 che un'esigenza fisica. L'ora del pasto rappresenta un momento fondamentale e piacevole della vita familiare e sociale. Siccome molti malati di cancro hanno problemi di alimentazione il nostro scopo è quello di aiutarli a superare ogni difficoltà in questo senso. Iniziamo col proporre una dieta ipernutritiva cioè ipercalorica e iperproteica appositamente elaborata per i malati che stanno perdendo peso o che riescono a mangiare solo piccole quantità di cibo. Questo regime dietetico è controindicato per tutti coloro che, pur malati di cancro, riescono a mangiare bene e non sono dimagriti. La dieta ipernutritiva Molti malati di cancro si rendono conto che non ce la fanno più a mangiare come al solito e che stanno perdendo peso. Infatti il cancro in sé o il trattamento terapeutico possono essere la causa dell'inappetenza, cioè della perdita di appetito. Alcuni malati non hanno fame o si sentono già sazi appena si siedono a tavola; ad altri la sola vista del cibo dà nausea ed altri ancora si accorgono che il sapore di alcuni alimenti non è più lo stesso. Più efficaci contro disturbi quali nausea, diarrea, infiammazioni del cavo orale ecc. che possono fortemente incidere sugli apporti alimentari. Gli individui che non mangiano abbastanza, soprattutto coloro che perdono peso, hanno bisogno di una dieta a maggiore contenuto di calorie e proteine. Vi diremo come assumere più calorie e proteine senza per questo dover mangiare di più. La dieta che vi proponiamo non consentirà a tutti di recuperare i chili persi, ma le nostre indicazioni dovrebbero contribuire quanto meno a rallentare o a bloccare il deperimento. Frutta e verdure fresche sono buone fonti di vitamine, minerali e fibre. Mangiate crude o 14 appena sbollentate, se possibile con la buccia, conservano intatta una maggiore quantità di vitamine. Carne , pollo, pesce, legumi, frutta secca, uova, latte e latticini sono fonti di proteine che forniscono all'organismo vitamine, minerali e calorie. Olio, burro, margarina, carni grasse, pesce sott'olio, uova, latticini, panna, frutta secca, condimenti e maionese, latte intero, yogurt e formaggi sono fonti di grassi che forniscono anche proteine, vitamine e calorie. Le uova devono essere ben cotte; usare maionese commerciale al posto di quella fatta in casa. Evitare latticini freschi e formaggi prodotti con latte non pastorizzato,per non correre il rischio di contrarre infezioni. Se avete buon appetito non dovreste avere alcuna difficoltà ad assumere maggiori quantità di calorie e proteine per potenziare la dieta. Se invece l'appetito è scarso vi sono due possibilità per accrescere l'apporto calorico e proteico senza aver bisogno di introdurre quantità di cibo maggiori. Innanzitutto si possono assumere alimenti più ricchi in calorie e proteine ed in secondo luogo utilizzare integratori nutrizionali in commercio sia sotto forma di bevande che di polveri da aggiungere ai cibi abituali. Consigli per consumare alimenti arricchiti in calorie e proteine: LATTE ARRICCHITO: Aggiungere 3 cucchiai di latte in polvere a 100 cc. di latte intero. Conservare in frigorifero. Da usare per la preparazione di bevande e pasti, insieme ad integratori completi, altamente energetici, e al posto dell'acqua per la preparazione di minestre, budini, creme e gelatine. 15 CEREALI PER LA COLAZIONE: Aggiungere latte arricchito, miele o 2-3 cucchiaini di integratore energetico al posto dello zucchero. ZUPPE, STUFATI E MINESTRE: Aggiungere legumi e pasta, e arricchire, quanto possibile, con un cucchiaio di panna o con integratori calorico-proteici. Preparare le minestre disidratate con latte arricchito al posto dell'acqua. STUZZICHINI: Tenere a portata di mano snack quali noccioline, patatine, frutta fresca o secca, cracker, yogurt o formaggi stagionati, da mangiare negli intervalli tra un pasto e l'altro. PREPARAZIONI A BASE DI LATTE (budini, creme, ecc.): Aggiungere gelato, panna o crema preparata con latte arricchito. Arricchire con zucchero, miele, sciroppo o in alternativa integratori calorico-proteici. PURE' DI PATATE: Preparare il puré di patate con latte arricchito, burro o panna e parmigiano. Si possono aggiungere anche integratori ad alto contenuto calorico e proteico. VERDURE: Far fondere del burro sulle verdure calde oppure cospargerle di parmigiano grattugiato. In alternativa, accompagnarle con una salsa preparata con latte arricchito. 16 PANINI, TOAST: Preferire pane sott'olio, arricchire con uno strato abbondante della farcitura desiderata (maionese, burro), aggiungere formaggio, tonno, affettati e uova. Sul pane tostato spalmare il burro quando il pane è ancora caldo. BEVANDE E BIBITE: Preferire spremute o centrifugati di frutta fresca, dolcificare o arricchire con integratori proteico-calorici, da consumare preferibilmente durante i pasti al posto dell'acqua. Addizionare il caffè o le tisane con latte arricchito. Integratori da aggiungere a cibi e bevande Vi sono in commercio integratori non aromatizzati sia in polvere che liquidi, che forniscono solo calorie o solo proteine. Essendo totalmente insapori, essi si prestano all'integrazione di bevande, minestre, salse, sughi, sformati, budini in base lattea, dessert ecc. Qualche volta dovrete procedere a diverse prove prima di capire esattamente quanto integratore potete aggiungere ad ogni particolare piatto senza modificare il sapore e la consistenza. Un modo pratico di procedere è quello di aggiungere 2-3 cucchiai di integratore proteico in polvere a circa 100 ml di latte intero oppure 2-3 cucchiaini da tè ad una tazza di caffè o tè. Gli integratori calorici sono di solito insapori e non dolci come lo zucchero pur essendo a base di carboidrati. Bevande ipernutritive o sostitutive del pasto Quando vi capita di non aver voglia di mangiare potete sostituire il pasto con una bevanda ipernutritiva. Lo stesso potete fare tra un pasto e l'altro per aiutarvi ad aumentare un po' di peso. Alcuni malati hanno piacere di bere 17 ogni tanto un bicchiere di birra come bevanda nutriente, altri preferiscono prepararsi delle bibite a base di latte e frutta. Se volete prepararvi un frullato veramente nutriente frullate la frutta o lo yogurt alla frutta con latte arricchito e aggiungete 2-3 cucchiaini di integratore ipercalorico in polvere o liquido. Un cucchiaio di gelato lo renderà più gradevole al palato ed ancora più nutriente. Esistono in farmacia delle bevande ipernutritive o sostitutive di un pasto già pronte da bere, bilanciate dal punto di vista calorico, proteico, vitaminico e minerale. Gli integratori pronti possono distinguersi in un tipo con sapore fondamentalmente di latte (comunque aromatizzati in modo vario e anche all'aroma di frutta) oppure in prodotti più "freschi"abitualmente al sapore di bibita alla frutta, di gusto più leggero che non contengono grassi ma solo carboidrati (zuccheri) e proteine. Tutti gli integratori hanno di solito una notevole quantità di carboidrati, quindi debbono essere assunti con cautela e sotto controllo medico dai pazienti diabetici Questi integratori liquidi dovrebbero essere bevuti lentamente, a piccoli sorsi, nell'arco di 20-30 minuti al fine di evitare un senso di gonfiore gastrico e addominale.. Oltre allo scarso appetito e al calo di peso, alcuni malati oncologici hanno anche problemi connessi con l'alimentazione, alcuni dei quali possono derivare dalla malattia stessa, mentre altri possono essere l'effetto temporaneo del trattamento. Qualche consiglio per aiutarvi a superare tali problemi. 18 Infiammazione del cavo orale • Bevete molti liquidi nutrienti. Se i succhi di frutta fresca vi danno bruciore, provate a bere sciroppo di ribes nero o di rosa canina, succo di mela o nettare di pesca/pera, che sono meno acidi. Aiutano a risolvere il problema anche alcune bevande già pronte aventi la consistenza e il sapore dei succhi di frutta. Cibi e bevande freddi possono dare sollievo ad una bocca infiammata. Potete aggiungere ghiaccio tritato alle bevande e mangiare gelato o gelatine morbide al latte. • Evitate cibi salati e speziati in quanto potrebbero causare bruciore. Evitate cibi ruvidi come crostini/toast o verdure crude in quanto potrebbero graffiare la mucosa già infiammata. • Ammorbidite i cibi con salse e sughi. • Bevete con una cannuccia. • Pezzi di polpa di ananas fresco puliscono la bocca e sono rinfrescanti. • Se la lingua è "bianca", i cibi potrebbero assumere un sapore poco gradevole, diminuendo quindi ulteriormente la vostra già scarsa voglia di mangiare. Potete pulire la lingua strofinandola con un batuffolo di cotone imbevuto di soluzione di bicarbonato di sodio (sciogliere un cucchiaino di bicarbonato in 50 cl di acqua tiepida). Secchezza delle fauci • Bere spesso, anche solo piccoli sorsi alla volta, può servire a mantenere la bocca umida. Le bevande gassate possono risultare più rinfrescanti. • Succhiare cubetti di ghiaccio o ghiaccioli e pezzetti di ananas che stimolano la salivazione. 19 • Preferire cibi morbidi come uova strapazzate, frittate, zuppe e passati di verdura, formaggi freschi e morbidi, pesce, carne e pollo tritati, creme dolci a base di latte e uova, gelati, budini. • Consumare pietanze ben amalgamate ai condimenti. Utilizzare un frullatore per tritare e ammorbidire i cibi. • Preparare frullati arricchiti con frutta, latte e preparati calorici che si trovano in farmacia. Serviranno ad aumentare l'assunzione di calorie. • Evitare di consumare cioccolato e prodotti di pasticceria che facilmente impastano la bocca rendendo difficile la masticazione. • Chiedere al medico di poter utilizzare stimolatori di saliva disponibili in farmacia. • Pulire la bocca ogni mattina e sera e dopo ogni pasto, utilizzando uno spazzolino a setole morbide ( ottimo con le setole del tasso) ed un dentifricio non abrasivo. Rimuovere e pulire la dentiera con la massima cura. • Se la pulizia dentale con spazzolino e dentifricio provoca dolore, è utile sciacquarsi la bocca utilizzando una soluzione composta da un cucchiaio di bicarbonato di soda sciolto in una tazza di acqua calda. Tenere sempre le labbra morbide, utilizzando il burro di cacao o la vaselina. Alterazione del gusto • Consumare solo gli alimenti che piacciono, evitando quelli di gusto sgradevole, che si consiglia peraltro di provare ad assumere nuovamente dopo qualche settimana, quando l'alterazione del gusto potrebbe già essere diminuita. 20 • Aggiungere spezie ed erbe aromatiche (curry, rosmarino, basilico, menta ecc.) per esaltare il gusto dei cibi ed insaporire le pietanze che sembrano avere lo stesso sapore. Marinare la carne nei succhi di frutta, nel vino, in salse agrodolci; consumare la carne fredda guarnita con sottaceti e/o salse. Assaggiare le pietanze orientali, ricche di aromi e spezie. Attenzione: l'uso di spezie ed altri condimenti molto forti è sconsigliato se è presente infiammazione della cavità orale. • Se non è possibile consumare la carne perché il suo sapore sembra alterato, preferire cibi alternativi come pesce, uova, formaggi, legumi e frutta secca. Se il cibo è troppo salato, aggiungere un po' di zucchero, mentre se è eccessivamente dolce, aggiungere un pizzico di sale. • Scegliere la frutta più aspra come pompelmi, arance, limoni e mapo. • Evitare caffè e tè e preferire succhi di frutta o bevande gasate, soprattutto al gusto di limone. Servire le bevande fredde o con cubetti di ghiaccio. • Molti pazienti riferiscono che le pietanze fredde sono più gustose di quelle calde. Provare a consumare gli alimenti a diversa temperatura (frutta cotta con gelato, pesce bollito con l'aggiunta di salsine da tavola). • Provare i supplementi nutrizionali al gusto di frutta, disponibili in farmacia. • Preferire gli utensili di plastica evitando di utilizzare posate di metallo. • Modificare il sapore degli alimenti con i seguenti aromi: Con la carne rossa: salsa di pomodoro, alloro, aglio, birra, pepe nero, mostarda, zenzero. 21 Con il pollo: succo di limone o arancia, aglio paprika, prezzemolo, salse agrodolci, mandorle, pesto, yogurt greco al naturale. Con il pesce: grani di pepe nero, limone, aneto, paprika, prezzemolo, succo di arancia, coriandolo. Con l'agnello: menta, rosmarino, basilico, salsa di ribes, di albicocche, di peperoncino rosso. Con il formaggio: cipolla, sottaceti, salsa agrodolce di ortaggi e frutta. Con le patate: maionese, ketchup, cipolle, menta, prezzemolo, formaggio. Con il riso: zafferano, cipolla, salsa al pesto, dadi vegetali di pollo. Con i legumi: menta, prezzemolo. Con le carote: prezzemolo, arancia, coriandolo. Con i pomodori: basilico, origano, maggiorana. Infiammazione della cavità orale. • Assumere liquidi in abbondanza. Se alcuni succhi di frutta risultano acidi e pungono la bocca (come succo d'arancia, di pompelmo, di limone, di pomodoro), provare quelli al gusto di ribes o alla mela oppure il nettare di pera o di pesca. Bere molto latte intero che apporta nutrienti ed energia e consumare cibi basici come latte e derivati, brodo e patate. • Consumare bevande e cibi freddi. Aggiungere ghiaccio tritato alle bevande e mangiare gelati e creme fredde a base di latte. Fare attenzione quando si consumano pietanze calde perché gli analgesici diminuiscono la capacità di distinguere la temperatura. • Evitare gli alimenti di gusto aspro e/o acido come agrumi e frutta acida, pomodori, cibi in scatola contenenti acido ascorbico come conservante, che possono aumentare l'irritazione della bocca. 22 • Evitare condimenti acidi come il succo di limone e l'aceto, condire le verdure con dell'olio e/o piccole quantità di salsa di soia. • Eliminare la crosta del pane ed evitare alimenti secchi e duri come creckers e fette biscottate, pop-corn e patatine; limitare il consumo di verdura cruda, anch'essa può raschiare la mucosa dolorante della bocca. • Ammorbidire i cereali per la prima colazione (fette biscottate, biscotti, pane, corn-flakes, muesli) nel latte o nel tè. • Consumare il cibo sempre ben amalgamato ai condimenti, preferire alimenti di consistenza morbida (per es. formaggio fresco, budini, semolino, polpette). • Bere con una cannuccia. • Non fumare ed evitare di bere superalcolici, potrebbero peggiorare la sensazione di bruciore. • Consumare alimenti ad alto contenuto proteico-calorico ed utilizzare i preparati energetici disponibili in farmacia. • Seguire un'attenta pulizia della cavità orale; domandare al proprio medico consigli più precisi sull'igiene della bocca. Difficoltà nella masticazione e nella deglutizione • Consumare piccoli pasti più volte al giorno(5-6 volte). • Servire i cibi tagliati finemente o a piccoli bocconi e sempre ben amalgamati a salse e sughi o condimenti cremosi come formaggi morbidi, maionese e salsine in genere, per facilitarne la deglutizione. • Ammorbidire e arricchire le pietanze aggiungendo alimenti ad alto contenuto calorico come burro, olio, panna da cucina, formaggio, zucchero, miele, yogurt intero e latte fortificato. ( Per confezionare il latte fortificato 23 aggiungere quattro cucchiai di latte in polvere a mezzo litro di latte intero. Utilizzare questa bevanda tutti i giorni consumandola da sola aggiungendola nei frullati, nei budini, nell'impasto delle torte e per qualsiasi preparazione a base di latte). • Eliminare la crosta del pane utilizzando solo la parte più morbida. In alternativa è possibile trovare in commercio pane morbido per tramezzini pronto da consumare. • Utilizzare il semolino sia arricchito da formaggio e burro che come base per la preparazione di budini. • Tritare la carne ed il pesce ed impastare con uova e latte per ottenere morbide polpette. • Preparare frittate arricchite con formaggio e latte e utilizzare le uova nella preparazione di dessert al cucchiaio. • Come spuntino, far uso di frullati alla frutta arricchiti da yogurt o latte e zucchero o miele. • Usare differenti erbe aromatiche non irritanti per insaporire le pietanze di uno stesso pasto. • Consumare cibi per l'infanzia come gli omogeneizzati o i preparati ad alto contenuto calorico reperibili in farmacia. • Evitare i cibi molto caldi o molto freddi, gli alimenti piccanti e i piatti preparati con spezie se è presente anche infiammazione alla cavità orale. • Se diventa necessario assumere una dieta liquida e/o morbida, utilizzare il frullatore per la preparazione delle pietanze. 24 • Per stimolare l'appetito potrebbe essere utile scegliere, all'interno dello stesso pasto, alimenti con diverso colore ed utilizzare verdure tagliate a pezzetti per guarnire il piatto, eliminandole prima di consumare il pasto. Inappetenza • Mangiate poco ma spesso, se non riuscite a consumare pasti abbondanti, per esempio una piccola porzione ogni due ore nell'arco della giornata. • Stuzzicate le papille gustative rendendo il cibo quanto più allettante possibile. Mettete una piccola porzione nel piatto che guarnirete con fettine di limone o pomodoro o un rametto di prezzemolo. • Un aperitivo o due dita di vino bianco asciutto prima dei pasti è un buon modo per stimolare l'appetito. Un buon bicchiere di vino a pasto potrebbe aiutare la digestione. • Tenete sempre a portata di mano qualcosa da sgranocchiare. Pacchetti di noccioline, patatine, frutta secca o una ciotola di parmigiano grattugiato sono abbastanza sani e gustosi. Se non riuscite ad ingoiare, uno yogurt o del formaggio molle andranno giù più facilmente. • Bevande nutrienti dolci o saporite possono sostituire piccoli pasti. • Mangiare lentamente, masticare bene e riposare un po' durante il pasto. Nausea • Mangiare cibi freddi o surgelati che devono solo essere scaldati (ma ricordatevi di scongelarli bene prima di cucinarlie assicuratevi che siano ben cotti). • Evitate cibi oleosi, grassi e fritti. • Provate a mangiare cibi secchi, per esempio un toast o dei crecker, prima ancora di scendere dal letto. 25 • Mangiate inizialmente solo cibi leggeri come minestre lente o budini di crema e piano piano aggiungete piccole porzioni dei vostri piatti preferiti, passando gradualmente ad una dieta più sostanziosa e solida. • Sorseggiare una bibita gassata è un rimedio popolare contro la nausea. Provate a bere lentamente con la cannuccia un bicchiere di acqua minerale, acqua tonica, gassosa o limonata. Stitichezza • Inserite nella vostra dieta una maggiore quantità di fibre. La crusca è particolarmente efficace (si può aggiungere ai cereali e alle minestre) Altre fonti di fibre sono i cereali da mangiare a colazione (pane, farina, riso e pasta), frutta e verdura fresche mangiate con la buccia. • Preferite i rimedi naturali come sciroppo di fichi, prugne e succo di prugne. Bevete molti liquidi. Le bevande calde possono aiutare. Per alcuni il caffè ha effetto lassativo. Un'attività fisica moderata vi aiuterà a tenere l'intestino in ordine. • Se la stipsi dovesse persistere, consultate il medico curante che potrà prescrivervi un lassativo. Diarrea • Finché persiste la diarrea è opportuno ridurre il consumo di frutta e verdura, riducendo in tal modo l'apporto di fibre. • Bevete molto per reintegrare i liquidi persi, ma evitate alcool e caffè. Limitate il consumo di latte e di bevande a base di latte. 26 • Fate pasti piccoli e frequenti a base di cibi leggeri - latticini, pesce, pollo, uova (ben cotte), pane bianco, pasta o riso. Evitate i cibi molto saporiti o grassi e mangiate molto lentamente. • Mangiate frutta cotta o in scatola piuttosto che frutta fresca o secca. Le banane e la polpa grattugiata di mela sono utili in quanto "astringenti". • Se la diarrea persiste, consultate il medico, che potrà prescrivervi farmaci appositi, oppure chiedete consiglio al farmacista. Flatulenza • Mangiate e bevete lentamente. Fate bocconi piccoli e masticate bene. • Evitate i cibi che di solito producono aria, per esempio fagioli, cavoli, sottaceti e bevande gassate. • Un ottimo rimedio consiste nel bere due cucchiaini di sciroppo di menta sciolto in una tazzina di acqua calda. Se volete, potete aggiungere un cucchiaino di zucchero. • Anche i confetti di carbone che si vendono in farmacia potrebbero essere efficaci per risolvere il problema. • Un'attività fisica leggera, in particolare camminare, può dare sollievo. • Se il dolore diventa severo o persistente, rivolgetevi al medico curante. Stanchezza •Preferire cibi già pronti, surgelati, in scatola o di rosticceria, ricordandosi di scaldarli bene per evitare contaminazioni batteriche. • Se si identifica il momento di maggior stanchezza (per es. dopo la terapia), quando ci si sente meglio farsi aiutare a preparare le pietanze da 27 riporre in freezer; al momento del pasto avranno così solo bisogno di essere scongelate e riscaldate. • Evitare di fare la spesa o cucinare quando non si sente di farlo: sono questi aiuti che possono essere richiesti ai familiari ed amici. • Se per la stanchezza non si ha la forza di mangiare, consumare una delle bevande altamente nutrienti disponibili in farmacia e scegliere pietanze piccole ma ad alto contenuto calorico. Consigli generali • Scegliere pietanze alternative quando i sintomi dovuti alla terapia limitano le scelte a tavola. • Se possibile, eliminare qualsiasi restrizione alimentare. • Preferire piccoli e frequenti spuntini durante la giornata, piuttosto che pochi pasti abbondanti. • Consumare i pasti o gli spuntini nei momenti di maggior appetito. • Non sostare a lungo nei locali in cui sono preparate le pietanze per evitare odori sgradevoli. • Introdurre od escludere alcuni alimenti dalla propria alimentazione in base alle preferenze ed al gusto. • Utilizzare integratori nutrizionali ad alto contenuto calorico quando la dieta non riesce a soddisfarne il fabbisogno. • Considerare più attentamente la presentazione, la consistenza, l'aroma ed il colore dei cibi per stimolare maggiormente l'appetito. 28 BOX GLI ADDITIVI ALIMENTARI Additivi Acido ascorbico Come sono Indicati in etichetta E 300 ANTIOSSIDANTI Acido sorbico E 200 BHT E 321 E 320 Alimenti In cui sono usati Birra, funghi, gelatine,marmellat e,liquori, insaccati, succhi di frutta, funghi secchi, mele in scatola. A che cosa servono Servono a proteggere i grassi dagli effetti dell’ossigeno(irrancidim ento)e ad evitare l’imbrunimento degli alimenti Gli stessi impieghi Stessi effetti di cui sopra dell’E 300 Usato in associazione con Stessi effetti BHA, ma soprattutto nel mangime per animali Usato in oli, grassi, Stessi effetti di cui sopra mangimi, in prodotti di patate (patatine fritte), chewing gum, 29 Eventuali Effetti nocivi Dosi elevate possono provocare la carie dentaria, e in soggetti predisposti possono provocare calcoli renali. Questo avviene con una dose superiore ai 10 milligrammi al giorno. Possibili irritazioni alla pelle Può provocare alterazioni nella composizione del sangue,ma anche danni a livello del fegato Aumenta il tasso di colesterolo e di grassi nel sangue. E’ vietato negli alimenti per bambini. Può dare disturbi renali. Polifosfati Polifosfati Agar-Agar E 406 Gomma arabica E 414 Carragenina E 407 Carbossimetil cellulosa Nitriti E 466 Nitrati E 251 STABILIZZANTI ADDENSANTI E 250 CONSERVANTI ANTIBATTERICI margarina. Formaggi fusi, insaccati cotti(soprattutto prosciutto),latte concentrato in polvere, budini, pasticci di carne Budini, baccalà, carne in scatola, sciroppi per mostarde, semiconserve, dessert, gelati, confetti, chewing gum Industria dolciaria nelle caramelle gommose, gelati e salse. Maionese, gelati, dolci, dessert, formaggi freschi, soufflé al formaggio Budini, salse, maionesi, gelati Hanno la funzione di trattenere l’acqua del prodotto L’assunzione elevata può provocare effetti indesiderati come l’osteoporosi e anche temporanei disturbi intestinali Serve ad amalgamare i composti. Si tratta di gran parte di amidi e fecole A dosi elevate può avere effetto lassativo. Simile a quello dell’Agar-Agar. E’ usata anche come stabilizzante nella schiuma della birra Ha la funzione di compattare le miscele A seconda della provenienza può presentare problemi di tossicità a carico dell’apparato intestinale In questi anni è sotto osservazione Ha la funzione di far aumentare il volume del prodotto Servono per colorare le carni di rosso Può provocare disturbi intestinali gravi. E’ sotto sorveglianza OMS Si usano nelle Il dibattito sull’impiego di carni conservate e nitriti e nitrati è ancora preparate di ogni aperto: possono causare tipo vomiti e nausee. Si assumono anche Il nitrato è accettabile Hanno la capacità di con i vegetali anche come agente combinarsi con le anime e (spinaci) e già nel capace di bloccare formare nitro samine cavo orale si l’insidia del Clostridium sospette di essere trasformano in Botulinum nelle cancerogene. nitriti conserve. Aldeide formica o formalina E 240 Si usa soprattutto per i formaggi Anidride solforosa E 220 La si aggiunge nel vino come stabilizzante. Si impiega anche nelle marmellate e frutta secca. 30 Per evitare il gonfiore o rigonfiamento nei formaggi Rallenta il processo fermentativo e regola l’attività dei microorganismi del mosto d’uva. Sospetta di essere mutagena. Provoca diarrea Provoca forti mal di testa quando si supera la dose giornaliera OMS. Ricordiamo che in un litro di vino questa dose è superata. Può provocare anche ipersensibilità. Difenile Cumarina AROMATIZZANTI E 230 Serve per proteggere la superficie della frutta dall’attacco di batteri. Lo si impiega soprattutto per gli agrumi e le banane Aroma naturale In aperitivi, digestivi e amari,vermuth, fernet Serve ad impedire la formazione di muffe, ma spesso penetra nel frutto Serve per dare un particolare aroma amarognolo. Ve ne sono di varie specie nel mondo vegetale. Usata per colorare Giallo intenso le carni dei verso il color salmoni e le uova arancio. Serve a intensificare la colorazione. Molto usata Serve a nell’industria rafforzare il dolciaria colore rossastro degli alimenti o a colorare di rosso. Impiegata Serve a colorare nell’industria delle di giallo. bevande. Bibite analcoliche, Serve a colorare formaggi, prodotti di giallo. E’ tra i dolciari, sciroppi di coloranti più amarene, ciliegie, impiegati. fragole, prugne, gelati, fiocchi di patate. Cantaxantina E 161 g Eritrosina E 127 Curcumina E 100 Tartrazina E 102 Acesulfame k Acesulfame k Viene impiegato Viene usato in frequentemente per sostituzione dello la sua affinità con zucchero. la saccarina Saccarina Saccarina E’ il dolcificante sintetico più diffuso sia assunto come tale che aggiunto in moltissimi alimenti, che associato con fruttosio, mannitolo, sorbitolo. COLORANTI EDULCOLORANTI 31 Può provocare nausea, irritazioni varie. Non è ancora terminata la sperimentazione. Tossica ad alte dosi, può provocare disturbi a carico dell’apparato digerente e del fegato. L’OMS ha accertato che può provocare danni al fegato. Effetti sulla tiroide sono stati evidenziati dagli studi OMS. Sospetta di essere dannosa e tossica per il fegato. Può dar luogo a fenomeni di ipersensibilità, riniti, orticarie. Può provocare stati di irritabilità e insonnia nei bambini. I soggetti a rischio sono gli asmatici e gli allergici. Come in gran parte dei dolcificanti naturali e sintetici (mannitolo, maltosio, lattosio, sorbitolo) può provocare diarrea se si eccede nell’assunzione. Viene usato in Effetti negativi sulla sostituzione dello flora intestinale. Con zucchero; dosi basse oggi si esclude il rischio di cancro. FONTE : 32