Impatti dei cambiamenti climatici globali sulla biodiversità e gli ecosistemi Marino Gatto • Introduzione: CCG e biodiversità • Gli impatti dei CCG • I modelli di predizione degli impatti • La situazione in Italia: poco fatto, molto da fare! 1. Introduzione La biodiversità nel mondo Stima del numero di specie esistenti: 3-30 milioni 1,8 milioni di specie catalogate http://www.biodiversityhotspots.org/xp/Hotspots Myers N. et al.(2000) Nature 403: 853-858 1. Introduzione Tempo di vita medio di una specie animale ricavata dai record fossili: 1-10 milioni di anni Dai tassi di estinzione documentati nel secolo scorso si ricava una riduzione del tempo di vita media a 10.000 anni Dai tassi di estinzione correnti si ricava un tempo di vita medio per uccelli e mammiferi di 200-400 anni Percentuale del numero globale di specie minacciate di estinzione La biodiversità minacciata Uccelli Mammiferi Pesci Piante Thuiller W. 2007.Climate change and the ecologist, Nature, 448: 550552. 1. Introduzione Il valore della biodiversità Quanto valgono i servizi della natura? Stima delle attività economiche umane e dei servizi degli ecosistemi Gli ecosistemi forniscono "servizi" che: ¾moderano gli estremi climatici e i loro impatti ¾permettono la dispersione dei semi ¾mitigano siccità e piene ¾proteggono gli uomini dai raggi ultravioletti ¾riciclano i sali nutrienti ¾proteggono le rive dei fiumi e le coste dall’erosione ¾detossificano e decompongono i rifiuti ¾controllano gli organismi nocivi per l’agricoltura ¾generano e conservano i suoli e rinnovano la loro fertilità ¾contribuiscono alla stabilità climatica ¾purificano aria e acqua ¾regolano gli organismi vettori di malattie ¾provvedono all’impollinazione delle piante Source: Adapted from R. Costanza et al., "The Value of the World's Ecosystem Services and Natural Capital," Nature Vol. 387 (1997), p. 256, Table 2. • L’80% della popolazione mondiale utilizza prodotti medicinali naturali. Dei 150 farmaci più prescritti negli U.S.A., 118 derivano da fonti naturali: 74% da piante, 18% da funghi, 5% da batteri, e 3% da un vertebrato (serpente). Nove dei 10 più utilizzati derivano da prodotti vegetali naturali. • Oltre 100.000 differenti specie di animali – tra cui pipistrelli, api, mosche, farfalle, coleotteri e uccelli, - forniscono servizi gratuiti di impollinamento. Un terzo del cibo per l’uomo proviene da piante impollinate da impollinatori selvatici. Il valore dell’impollinamento naturale nei soli U.S.A. è stato stimato tra 4 e 6 miliardi di dollari all’anno. 2. Impatti dei CCG Le vie attraverso cui i CCG influenzano specie ed ecosistemi Cambiamento climatico Aumento della concentrazione atmosferica di CO2 e di altri gas serra - Aumento delle temperature media globali - Modifica dei patterns di precipitazione - Modifica della frequenza e intensità di eventi estremi Effetti sulla fisiologia Effetti sulla fenologia Ad es., fotosintesi, respirazione, crescita delle piante, efficienza utilizzo acqua, composizione dei tessuti, metabolismo e decomposizione Ad es., anticipo o ritardo di eventi del ciclo vitale Effetti sulla distribuzione Ad es., spostamento verso i poli e verso quote più elevate Adattamento in situ Modifica delle interazioni tra specie Ad es., competizione, predazione, infezione da parassiti, mutualismo Ulteriore spostamento della distribuzione Estinzione di alcune specie Modifiche nella struttura e composizione delle comunità Ad es., progressivo impoverimento di alcune comunità e relativo aumento di specie opportunistiche Hughes L. (2000), Trends in Ecology & Evolution 15:56-61. 2. Impatti dei CCG Le scale temporali Ipotetici tempi di risposta a una perturbazione ambientale a differenti livelli ecologici Impronte digitali dei CCG In Hannah L. & Lovejoy T. E. (2003), Climate Change and Biodiversity: Synergistic Impacts Le “impronte digitali” ecologiche del riscaldamento globale 2. Impatti dei CCG Parmesan C. et al. (1999), Nature 399:579-583 Extending northern boundary 1970-1997 Extending northern boundary + rectracting southern boundary 2. Impatti dei CCG Evidenze genetiche J. Balanya et al. 2006 Global Genetic Change Tracks Global Climate Warming in Drosophila subobscura. Science 313: 1773-1775 Evidenze fenologiche 1700 specie animali e vegetali esaminate. Conferma del riscaldamento in atto nel 20° secolo. Significativo spostamento degli areali di 6,1 km per decennio verso nord. Significativo anticipo di 2,3 giorni per decennio degli eventi primaverili C. Parmesan & G. Yohe 2003 A globally coherent fingerprint of climate change impacts across natural systems Nature 421: 37-42 T.L. Root, J.T. Price, K. R. Hall, S. H. Schneider, C. Rosenzweig & J. A. Pounds 2003 Fingerprints of global warming on wild animals and plants Nature 421:57-60 2. Impatti dei CCG Lo spostamento a quote più elevate IPCC, 2001. Climate Change 2001: Impacts, adaptation and vulnerability Vegetazione alpina sommitale Spostamento osservato 1- 4 m/decennio Grabherr G. et al. (1994), Nature 369:448 EU project GLORIA-Europe 2. Impatti dei CCG L’incremento di specie esotiche G-R. Walther, E. Post, P. Convey, A. Menzel, C. Parmesan, T.J. C. Beebee, J-M.Fromentin, O. Hoegh-Guldberg & F. Bairlein “Ecological responses to recent climate change” Nature 416, 389 - 395 (2002) Modelli usati per predire gli impatti dei CCG STATICI vs. DINAMICI SINGOLA SPECIE vs. ECOSISTEMA SCALE SPAZIALI LOCALI vs. GLOBALI 3. Modelli di predizione Relazioni statiche tra fattori abiotici (incluso il clima) e variabili biotiche. Biosfera considerata all’equilibrio. Simulano uno o più processi della biosfera e simulano anche stati transitori Simulano singole specie isolate da altre componenti dell’ecosistema cui appartengono. risposte individuali delle specie Simulano cambiamenti nella funzione e composizione dell’ ecosistema/bioma, a livello o di specie o di gruppo funzionale. Dettagliano processi fisiologici, interazioni ecologiche e diversità delle specie Inviluppi climatici, nessuna o scarsa interazione, tipi funzionali 3. Modelli di predizione Modelli di inviluppo specie-clima Fagus sylvatica Faggio 3. Modelli di predizione Predizioni via modelli di inviluppo 2050: predicted occurence shifts of Parietaria judaica Remaining Potentially suitable Disappearing Bakkenes M. et al. (2002), Global Change Biology 8:390-407. 3. Modelli di predizione Diversi livelli trofici Remaining Potentially suitable Disappearing 3. Modelli di predizione Proiezioni globali 25% delle specie mondiali estinte entro il 2050 a causa dell’azione combinata del riscaldamento globale e della degradazione degli habitat Thomas et al. (2004), Nature 427:145-148 Il problema del downscaling 3. Modelli di predizione Dal globale al locale 50 km grid Europe 2 km grid Surrey 10 km grid Great Britain Clematis vitalba 3. Modelli di predizione Punti critici: Impatti indiretti e sinergici CLIMA VEGETAZIONE SUOLO FAUNA Anche se esistono cammini causali indiretti, i modelli correnti si focalizzano sulle risposte individuali delle specie ai fattori esogeni. Sinergie e interazioni sono spesso trascurati. Punti critici: L’incertezza delle previsioni 3. Modelli di predizione Modelli che si comportano analogamente in fase di calibrazione possono fornire proiezioni abbastanza differenti Thuiller, 2003. Global change biology, 9: 1353-62 4. Situazione italiana 2007: Quarto rapporto IPCC Impacts, Adaptation and Vulnerability 29.000 serie di dati fisicobiologici selezionate da 80.000 serie (577 studi) secondo i criteri: •Studi terminati dopo il 1990 e durati almeno 20 anni •Cambiamenti significativi in accordo o in disaccordo con i CCG Italia Pochi studi e concentrati sulle Alpi 4. Situazione italiana Eppure siamo un paese ad alta biodiversità! Siamo anche una ecoregione critica Hoekstra, J. M. et al. Ecol. Lett. 8, 23–29 (2005) Piante vascolari Quota massima (m) - 2005 58,7 m/decennio 4. Situazione italiana Alpi Retiche, Punta Marinelli 2310-3256 m Esposizione SO delta T +1,6°C estate + 1,1°C inverno 13,0 m/decennio Quota massima (m) - 1959 Aumento del numero di specie con la quota, 1959-2005 Parolo G, G Rossi (2007). Upward migration of vascular plants following a climate warming trend in the Alps, Basic and Applied Ecology, doi:10.1016/j.baae.2007.01.005. Spostamento superiore a quello delle sole specie sommitali 4. Situazione italiana Piante vascolari Majella, Appennino Centrale 2405-2737 m Studio delle cime secondo il protocollo Gloria - S-Alps/Dolomites (Italy) - Central Apennines/Majella (Italy) - Northern Apennines (Italy) - Central Alps/Texelgruppe (Italy) Stanisci, Pelino e Blasi, 2005. Biodiversity and Conservation, 14: 1301-18 www.gloria.ac.at 4. Situazione italiana Diversità di specie vegetali non arboree SRES A2 – HadCM3 2020-2050 SRES A2 – HadCM3 2050-2080 N° specie +300 -300 Il modello BIOMOD descrive la nicchia ecologica delle singole specie sulla base di dati di occorrenza e simula la distribuzione futura secondo scenari di CCG Thuiller, 2003. Global change biology, 9: 1353-62 www.pik-potsdam.de/ateam/ A2 2020-2050 N° specie +300 -300 A2 2050-2080 N° specie +300 -300 4. Situazione italiana Spostamento dell’areale di distribuzione della processionaria Thaumetopoea pityocampa Areale determinato dalla temperatura invernale e dalla radiazione solare Francia: spostamento di 87 km verso latitudini maggiori, 1972-2004 Italia: sulle Alpi spostamento 110-230 m in quota, 1975-2004 Distribuzione geografica spiegata da indicatori climatici (RFT) e da variabili climatiche (Tmin giornaliera) Buffo, Battisti, Stastny e Larsson, 2007. Agricultural and Forest Entomology, 9: 65-72 Battisti , Statsny, Netherer, Robinet et al., 2005. Ecological Applications, 15:2084-96 4. Situazione italiana Impatti regionali dei CCG: il progetto Kyoto Lombardia (project leader Antonio Ballarin Denti) http://www.flanet.org/ricerca/kyoto.asp Enti sponsorizzatori: • Fondazione Lombardia per l’Ambiente (FLA) • Regione Lombardia • Ministero dell’Ambiente • APAT 6 linee di ricerca: • Clima • Inventario Emissioni • Cicli gas serra • Politiche • Comunicazione • Esternalità socio-ambientali Scopi – Identificare: • • • Impatti diretti e indiretti (al 2020 e al 2050), reti causa-effetto per gli ecosistemi lombardi Mappe di vulnerabilità e di rischio per la Lombardia Valutazioni monetarie e non monetarie delle esternalità 4. Situazione italiana Possibili linee d’azione • • • • • • Raccolta regolare di dati floristici e faunistici con protocolli scientifici standard. Database georeferenziato ed aggiornato della biodiversità. Mantenimento di una rete per le ricerche ecologiche di lungo termine (LTER). Vedi anche esperienza NEON (National Ecological Observatory Network, http://www.neoninc.org/) negli USA. Raccolta di modelli predittivi e sviluppo di nuovi modelli (flora e fauna). Loro organizzazione in un database di modelli. Coordinamento con climatologi per il downscaling. Coordinamento con studiosi del suolo e dei cicli biogeochimici. Flusso di risorse per il monitoraggio e la ricerca non episodico.