Diapositiva 1

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Seminario del 28.11.08
Relazione
Maria Albrizio
La SOCIOLOGIA
DELL’AMBIENTE
e
il sistema energetico come
oggetto d’indagine
 La sociologia dell’ambiente nasce agli inizi
degli anni 70 con il passaggio dalla società
industriale a quella post industriale
 Sociologia del loisir,dell’intrattenimento,del
turismo
 Ricerche su grandi opere
 Emergere dei movimenti ambientalisti
 Crescente preoccupazione legata
all’inquinamento
 crisi energetica
 Human Exceptionalism Paradigm(HEP) al
New Ecological Paradigm(NEP)
 Studia l’interazione tra società e ambiente
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Popolazione
Organizzazione
Tecnologia
ambiente
 Per cogliere la trama complessa delle
relazioni ambiente –società
 occorre rapportarsi al sistema socioeconomico globale(Beato 1993)
 L’ambiente naturale è innervato con i
caratteri della struttura sociale
 L’attuale fase storica appare segnata
non più da una sola grande
concentrazione di potere
 Frantumazione della sua struttura in
una pluralità di poteri (movimenti
globali,poteri microfisici, insiemi
geopolitici consolidati ed emergenti)
 Il potere è immanente ad ogni forma di
relazione sociale e quindi in tutti i sistemi
sociali(dalle relazioni di coppia al sistema
macrosociale)
 Il potere promana da ogni dove (Focault in
Beato op.cit)
 Non nel mero rapporto dominante-dominato
ma per una diffusività analitica in sintonia
con la complessità strutturale e culturale
della modernizzazione riflessiva
 Beck insiste sul declino delle società nazionali che
però mantengono i caratteri autonomi in virtù dei
sistemi di scambio sociale, economico e culturale
a livello cosmopolitano(realismo cosmopolitico)
 Nell’interdipendenza transnazionali vive
l’indipendenza stessa delle singole nazioni
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Il sistema sociale globale è complesso
Si presenta nella forma di
strutturazione-differenziazione accentuata
Ma
ancora localmente autocentrato
Allora:
 1)I poteri territorializzati, vale a dire il sistema
geopolitico mondiale nelle sue diverse
configurazioni agiscono conflittualmente sul
sistema energetico e soprattutto sulle fonti
energetiche
 2)La produzione ed il consumo di energia primaria
e secondaria determinano differenzialmente degli
impatti ambientali negativi ( emissioni di gas ad
effetto serra)
 3)Gli stessi poteri territorializzati agiscono sulle
politiche ambientali globali in modo
differenziato(vedi il no! degli USA e invece il si! di
Kyoto)
 La Cina, nel 2020 raggiungerà una
quota del prodotto interno lordo
superiore ad un quinto del totale
 quali mutamenti opererà questa
ridislocazione nello spazio planetario
dell’economia sullo stato dell’ambiente
nella sua dimensione globale?
 Come muterà la distribuzione delle
fonti delle emissioni dei gas ad effetto
serra ?la domanda conduce al ruolo
delle energie rinnovabili nell’immediato
futuro
 Quali saranno gli impatti sull’ecosistema
globale?
 Fra il 2020 e il 2030 i paesi in via di sviluppo
raggiungeranno il 50% della domanda
 Esprimeranno problemi nuovi in modo più
incisivo
 Occorre mutare le politiche ambientali
globali per contenere la forza distruttiva
della caduta della qualità ambientale sugli
ecosistemi viventi e quindi anche sulle
società umane
 Come si vede, l’energia, fenomeno fisico
entra in modo significativo in tutte le
dimensioni del mondo sociale
 La sociologia dell’ambiente lavora
 Sulla triangolazione energia-ambientesocietà
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I temi più dibattuti sono:
Il consumo domestico energetico
Il rapporto atteggiamenti-comportamenti
Gli usi sociali dell’energia
L’energia nell’opinione pubblica
L’energia nucleare nella politica pubblica
energetica statunitense
 Gli impatti sull’ambiente e sulla società delle
risorse energetiche
 Le influenze sociali sui sistemi energetici
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Le dimensioni di policy
Il nesso energie e sviluppo
Il comportamento sociale
il ruolo degli attori sociali
Gli atteggiamenti e la cultura
La conoscenza e l‘energia
La famiglia e le comunità considerate come unità
di analisi
 La ricerca sulla strutturazione macrosociale degli
usi dell’energia
 L’effetto serra da che era fenomeno naturale
 Ora può essere considerato è fenomeno
socio-ambientale per l’interferenza umana
 Ancora, aree di ricerca e di interesse
 Sono:
 Studi di impatto sociale ed ambientale(TAV)
 Relative alle allocazioni delle risorse e al loro
utilizzo(Es: gli inceneritori)
 Agricoltura sostenibile(Es:Ogm)
 Studio delle politiche ambientali(Prot. Kioto e
agenda 21)
 Movimenti ambientalisti
 Studi disastri ambientali e loro ripercussioni e
cause
 ORIENTAMENTI TEORICI
 Teoria del rischio
 Teoria della modernizzazione riflessiva
(Modernizzazione al quadrato ,quella che
modernizza se stessa;Beck 2000)
 Rischi ambientali e tecnologici
 Aumento della percezione del rischio
 Aumento dell’incertezza(La scienza viene
percepita come fuori controllo)
 Es: gli OGM hanno una accettabilità sociale
molto bassa
 Rischio manufatto
 Uguaglianza del rischio:
 La povertà è gerarchica ,lo smog è democratico
 in realtà la distribuzione dei mali ambientali è tutt’altro che
democratica
 Paesi in via di sviluppo estremamente inquinati
 Zone urbane e suburbane inquinate in genere abitate da
ceti bassi e minoranze etniche

Valutazione di Impatto Ambientale

Nasce ufficialmente negli usa (1969)in coincidenza dell’emanazione
del NEPA(National Environmental Policy act)

Procedura di valutazione ex ante degli effetti sociali di progetti
/politiche di sviluppo territoriale ambientale

Rilevanza sociologica del SIA
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
a)Punto di riferimento che è l’uomo
b)Attenzione alle ripercussioni soggettive e non solo oggettive
C)Processo organizzativo complesso che coinvolge numerosi attori
istituzionali e non
VIA : Prospettive
 Conseguenze sociali relativi agli impatti su un determinato ambiente
fisico
 Procedura in sé secondo i suoi aspetti sociali economici e politici
 In Europa utilizzata solo per grandi progetti
 In USA utilizzata anche per progetti più piccoli
Deve riguardare impatti di tipo:
 demografico,socio-economico,istituzionale,comunitario
 Deve saper rispondere al quesito”Chi ci perde e chi ci guadagna?”
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(VIA)
Fonti rilevazione:
Letteratura precedente sui progetti simili
Dati forniti dai proponenti
Censimenti e statistiche date
Documenti e fonti secondarie
Ricerche sul campo
Metodi di previsione
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Comparativo
Proiezione lineare del trend
Metodi del moltiplicatore della popolazione
Modelli Computer assistiti
Tecnica degli scenari
Impatto socio- ambientale
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Amianto
Uranio
Polveri
Inquinamenti acustici
Dissesti idrogeologici
Impatti socio-culturali
 La scelta sulla base del concetto di
“governance”
 strumenti di policy - la “Via” e la “Seveso” dovrà essere
 partecipativa : comunicazione,
consultazione, deliberazione pubblica.
sviluppo sostenibile
collaborazione tra istituzioni, imprese e soggetti sociali
 internalizzazione del rischio ambientale (accentuato coinvolgimento
della coscienza individuale verso i problemi)
 politiche ambientali improntate alla razionalità, all’efficienza
 Per evitare una più grave compromissione per le generazioni che
verranno.
 Energie alternative
Eolico |
Fotovoltaico
|Geotermia |
Biomasse |
Nucleare |
Biocarburanti |
Idrogeno |
 Il Libro Verde individua sei settori di azione prioritari, per i
quali la Commissione propone misure concrete al fine di
attuare
 una politica energetica europea:
 1.realizzazione del mercato interno e sua competitività,
 2.diversificazione delle fonti,
 3.solidarietà,
 4.sviluppo sostenibile,
 5.innovazione tecnologica,
 6.politica esterna comune in materia di energia

Per realizzare il mercato interno dell’energia occorre:

• sviluppo di una rete europea, con norme comuni sugli scambi transfrontalieri per
permettere ai fornitori un accesso armonizzato alle reti nazionali

• piano prioritario di interconnessione, per aumentare gli investimenti nelle infrastrutture
di interconnessione tra le diverse reti nazionali

• investimento nelle capacità di generazione per fare fronte ai picchi di consumo
utilizzando l’apertura dei mercati
la competitività e stimolare l’investimento


• separazione più netta delle attività per distinguere chiaramente chi produce da chi
trasporta gas ed elettricità

• rafforzamento della competitività dell’industria europea per disporre di energia a un
prezzo accessibile.

fonti di energia rinnovabili, un settore in cui l’UE rappresenta già la metà
del mercato mondiale.

Favorire l’energia elettrica generata da fonti di energia rinnovabili.

Incoraggiare la cattura del carbonio e le tecnologie di combustione dette a “carbone
pulito” in modo da permettere, ai Paesi che lo desiderano, di conservare il carbone nel
loro mix energetico

Dialogo internazionale con i partner energetici dell’UE fondamentale per garantire la
sostenibilità, la competitività e la sicurezza dell’energia in Europa, consentendo all’UE di
esprimersi con una sola voce per rispondere meglio alle sfide energetiche dei prossimi
anni.

L’energia rappresenta, inoltre, una sfida importante per la politica di vicinato, sia per
quanto riguarda la produzione sia per quanto riguarda il trasporto dell’energia per l’UE

 Per chi desidera approfondire gli argomenti suggerisco
studiare:
 Albrizio M.,Bianchi A., Scenari di sociologia dell’ambiente,
Aracne, Roma, 2008
 Beato F. Rischio e mutamento ambientale globale. Percorsi
di sociologia dell’ambiente, Angeli, Milano, 1993
 Beck U. La società del rischio, Carocci,Roma,2000
 Raspini F., Le paure dell’America,Laterza,Bari,2003
 I convegni di Sociologia dell’ambiente in Internet
Ringrazio tutti per l’attenzione
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