monfalcone : Omaggio a Horace Silver al Carso IN Corso venerdì 21 novembre per Jazz in Progress Arriva al terzo appuntamento, venerdì 21 novembre (inizio alle 21 – ingresso libero) la rassegna Jazz in Progress de Il Carso in Corso, il club monfalconese ormai ben noto in regione e oltre per le sue attività culturali e per le specialità enogastronomiche scelte tra i migliori prodotti del Carso (un’esclusiva in provincia). Bruno Cesselli, Sulla scena del club due musicisti friulani, coetanei, uniti da un percorso pluridecennale nella vocazione verso la musica Jazz: il pianista Bruno Cesselli e il sassofonista Nevio Zaninotto, Nevio Zaninotto, impegnati nel progetto autografo “Ecaroh Remebered”, ispirato a Horace Silver, geniale pianista americano scomparso nel giugno di quest’anno. “Ecaroh” è una composizione che Horace Silver usò solamente in due album, il primo dei quali nel 1952, per l’etichetta Blue Note, in trio con il contrabbassista Curly Russel e con il batterista Art Blakey, con il quale fondò i leggendari Jazz Messengers, uno dei gruppi più influenti della storia del jazz. Ed è proprio in un album dei Jazz Messengers che “Ecaroh” comparve, per la seconda e ultima volta, in un’incisione che rappresenta uno dei manifesti dell’hard-bop. Un nuovo progetto autografo, dunque, di rara intensità, nato per omaggiare l’autore dell’indimenticabile “Song for my father”. Bruno Cesselli, classe 1959,ha al suo attivo molte collaborazioni con artisti come Art Farmer, Gary Bartz, Charles Tolliver, Claudio Roditi, Lee Konitz, Steve Lacy, Kenny Wheeler. Ha suonato nei maggiori festivals europei, da Umbria Jazz al North Sea Jazz Festivals, ed ha al suo attivo circa un centinaio di CD, composizioni di commenti sonori per il cinema ed il teatro, composizioni e arrangiamenti orchestrali che vanno dalla big-band all’orchestra sinfonica.Nevio Zaninotto, sassofonista udinese coetaneo di Cesselli, ha suonato e collaborato con Jack Walrath,Tony Scott, Enrico Rava, Rudy Linka, Norma Wistone, Aladar Pege, Eddie”Lockjaw”Davis e inciso numerosi cd sia come sideman sia come leader. Info e prenotazioni: tel. 0481 46861 – [email protected] IL VOLO DEL JAZZ 2014 SACILE – TEATRO ZANCANARO 15 – 21 – 29 novembre / 12 dicembre 2014 Una voce unica e graffiante, una grande presenza scenica e un eclettismo musicale che le permette di esibirsi al basso così come alla chitarra. Sono queste le caratteristiche che l’hanno resa nota al pubblico internazionale e che l’hanno fatta definire dalla critica la “Janis Joplin del jazz“. Sarà la cantante e chitarrista canadese Térez Montcalm la protagonista, sabato 15 novembre alle 21 , del terzo appuntamento della rassegna “Il Volo del Jazz”, che andrà in scena come sempre dal Teatro Zancanaro di Sacile. Una serata che si preannuncia indimenticabile, perché Térez fa delle sua performance un momento da condividere, grinta pura, tanto che dice di se stessa: “Sono una cantante jazz con un’attitudine molto rock”. E la sua carriera ne è una chiara dimostrazione: oltre ai brani di sua composizione Térez canta Cole Porter e gli U2, My Baby Just Cares For Me e Charles Aznavour, un classico della canzone d’autore come “E penso a te” di Lucio Battisti e un pezzo new wave come “Sweet Dreams” degli Eurythmics. La cantante reinterpreta standards saltando da una sponda all’altra dell’Atlantico e compone canzoni in grado di affrontare un jazz club quanto un locale rock. Mantiene un equilibrio tutto personale tra i brani originali e le cover (“Amo interpretare le canzoni scritte da altri, così come le mie”, ha dichiarato); tra la lingua inglese e quella francese; tra i grandi classici e la riscoperta di rarità; tra i virtuosismi vocali del jazz e l’energia rock. Con la sua inconfondibile voce roca Térez miscela l’eccellenza delle dive dell’era classica del jazz con il fiero temperamento delle più grandi cantanti del pop. Per spiegare i suoi eclettici gusti musicali e l’ammirazione per personaggi così diversi – nel suo personale pantheon ci sono Nina Simone, Shirley Horn, Anita Baker, Annie Lennox, Sade – dovremmo forse guardare all’infanzia di questa orgogliosa Quebecoise (Térez discende del generale francese Montcalm, che morì difendendo il Quebec contro gli Inglesi). “Sono la più giovane di cinque figli – racconta Térez –: ci sono ben sedici anni tra il più grande e me. Per questo a casa eravamo soggetti a ogni genere di influenza musicale: Elvis, Beatles, Jimi Hendrix, Frank Zappa, Jacques Brel, Edith Piaf, Serge Lama e l’intero repertorio del Quebec. Ma mio padre era un appassionato di jazz. Mi suonava la musica di Frank Sinatra, Nat King Cole, Tony Bennett, Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan. Mi sentirei molto frustrata a dover cantare soltanto il rock, devo affidarmi al repertorio jazz per sentirmi felice.” Con Térez non bisogna farsi ingannare dall’apparenza: la sua voce non è il risultato di anni passati a cantare in bettole fumose. “La mia voce sembra quella di una fumatrice da due pacchetti al giorno – dice -, ma in verità non ho mai fumato. Le mie corde vocali sono più spesse delle media e quando avevo sei o sette anni mi chiedevano se avessi il mal di gola, perché la mia voce era roca già a quell’età.” La carriera di Térez è iniziata a vent’anni con i primi ingaggi, ottenuti cantando e suonando la chitarra con compagnie di danza e teatro e interpretando sempre sue composizioni. Ha iniziato a incidere relativamente tardi: a trent’anni l’album Risque l’ha rivelata come grande interprete. La critica ha subito affastellato i paragoni: Tom Waits, Janis Joplin, Al Jarreau, Rickie Lee Jones, tra gli altri. Ma Térez iniziava già allora a disorientare tutti con le sue cover, come l’appassionata versione di For Me Formidable di Charles Aznavour. E’ tornata ad attingere al repertorio di Aznavour anche nel nuovo album Connenction, con la splendida cover di Je n’attendais que toi. Ma si è anche avventurata nell’estasi sensuale di C’est extra di Léo Ferré. Sotto la direzione di Michel Cusson, Térez ha cercato di riprodurre in studio l’intensità delle sue performance dal vivo, che sono molto più di un’esperienza musicale per lei e per il pubblico. “Dopo un concerto mi sento come dischiusa – dice -. Cantare è una terapia.” L’istrionico quartetto di Enzo Favata inaugura la stagione musicale del Teatro Pasolini di Cervignano martedì 18 novembre. Cervignano – La stagione musicale del Teatro Pasolini, curata dall’Associazione Euritmica, si caratterizza nuovamente all’insegna dell’apertura; un viaggio sonoro che spazia tra diversi generi con l’intento di incontrare i gusti di un pubblico il più ampio possibile, dalla tradizione fino alle nuove tendenze, dal jazz alla canzone d’autore, con incursioni nella polifonia e nella musica etnica internazionale. Il Teatro Pasolini si conferma dunque contenitore di un universo musicale variegato, attento a quando di più interessante si muova sulla scena, in un cartellone che da sempre coniuga qualità e innovazione.Inaugura la stagione musicale martedì 18 novembre l’energico quartetto di Enzo Favata con Danilo Gallo e U.T.Gandhi le cui inconfondibili personalità ed appeal sono apprezzati a livello nazionale e internazionale. In occasione di Inner Roads incontrano Enrico Zanisi, giovane pianista rivelazione del jazz italiano (Fayenz di lui dice: “sa limitare la sua poetica alle note necessarie e tutto lascia sperare che continui”. Uno dei più grandi apprezzamenti per un musicista jazz!). Il connubio genera un quartetto di grande personalità e robusto vigore che si muove tra poesia, abilità ed energica fantasia melodica. Nuove idee musicali convivono con molte composizioni dello storico repertorio del sassofonista sardo: l’improvvisazione di altissimo livello si intreccia con i suoni della milonga e del tango, con le melodie e i ritmi mediterranei della Sardegna. Inner Roads 4et riunisce nella sezione ritmica la batteria del nostro UT Gandhi e il contrabbasso di Danilo Gallo (TOP JAZZ 2010). Favata e Zanisi (definito dalla critica un possibile “nuovo Massimo Urbani”) fanno loro da sponda con un’esplosione di idee melodiche e continue invenzioni che rendono la musica di questo quartetto una scoperta continua. I biglietti per il concerto (intero € 10,00 ridotto € 8,00 sono disponibili presso la biglietteria del Teatro Pasolini a Cervignano del Friuli (tel. 0431.370273) e online sul sito www.euritmica.it. RADIOUNO – FVG RIVERBERI LIVE presenta: “PICCOLA STORIA DI JAZZ” giovedì 13 nov. 2014 ore 14:20 – 15:00 Il Festival di Musica per bambini, organizzato a Trieste da Casa della Musica/Scuola di Musica 55, continua a dare i suoi frutti e aggiunge un ulteriore tassello a una delle più preziose intese Castelli-e-Calabrò-PiccolaStoria-Jazz messe in atto durante la rassegna: la collaborazione con la sede regionale della RAI. Il prossimo giovedì 13 novembre, infatti, nel corso di “Riverberi” – programma radiofonico settimanale, ideato e condotto da Piero Pieri – è prevista la messa in onda di “Una piccola storia di jazz”, registrata nell’Auditorium della RAI di Trieste lo scorso 26 maggio, alla presenza dei bambini accorsi da diverse scuole del territorio. L’orario per la messa in onda è previsto tra le 14.20 e le 15. Si tratta di una produzione del festival, uno spettacolo tra musica e racconto dal vivo, eseguito da professionisti del jazz : ANGELO COMISSO al pianoforte, MARCO CASTELLI al sassofono, GABRIELE CENTIS alla batteria, FABIO CALABRO’ voce e ukulele. ALESSANDRO TURCHET al contrabbasso. Un simpatico cantante di jazz racconta le sue avventure e disavventure, sostenuto e accompagnato dalla sua band. Blues, swing, intramontabili melodie afroamericane tra gag e improvvisazioni tengono alto il ritmo e l’attenzione. Lo spettacolo è pensato per i bambini dai 4 ai 10 anni, ma … anche i più “grandi” troveranno materiale per divertirsi! DA GIOVEDì 13 A DOMENICA 16 NOVEMBRE 2014 lungo WEEK-END sul palco del NAM – New Around Midnight di Napoli Proseguono senza sosta gli appuntamenti al NAM – New Around Midnight di Napoli. Il music-club di Via Bonito, nel cuore del quartiere Vomero, propone un nuovo week-end di appuntamenti da non perdere… Giovedì 13 novembre [ore 22.00] sul palco del NAM la JAM SESSION MEROLLA 4ET con Jerry Popolo (sax), Michele Di Martino (pianoforte), Tommaso Scannapieco (basso) e Peppe Merolla (batteria). Venerdì 14 novembre [ore 22.00] sarà la volta del PIETRO CONDORELLI 4ET: Pietro Condorelli (chitarra), Domenico Santaniello (contrabbasso), Claudio Borrelli (batteria) e special guest Francesco Scaramuzzino al pianoforte. sabato 15 novembre [ore 22.00] appuntamento da non perdere con aldo farias 5tet: Franco De Crescenzo (pianoforte), Aldo Farias (chitarra), Angelo Farias (basso), Giuseppe La Pusata (batteria) e special guest Jerry Popolo (sassofono) saranno protagonisti assoluti della serata/live. DOMENICA 16 novembre [ore 21.30] debutta sul palco del NAM il collettivo COFFEE BRECHT TEATRO IMPROVVISATO… una ‘night’ da non perdere per chiudere in bellezza la quattro-giorni XIX PORDENONE GUITAR FESTIVAL PORDENONE, 13 – 16 NOVEMBRE 2014 L’EDITORE FILIPPO MICHELANGELI E IL CHITARRISTA GIULIO TAMPALINI OSPITI DI PRESTIGIO F Michelangeli Per la sua 19.ma edizione il Pordenone Guitar festival dell’associazione culturale Farandola – quest’anno in programma dal 13 al 16 novembre al Convento di San Francesco a Pordenone, con conclusione al Teatro Comunale Giuseppe Verdi, sostenuto da Regione Friuli Venezia Giulia e Comune di Pordenone con la collaborazione della Provincia di Pordenone – da sempre caratterizzato da proposte innovative, sperimentazioni e l’attenzione ai giovani, avrà due ospiti illustri, quali il maestro Giulio Tampalini, uno dei più noti e amati chitarristi italiani a livello internazionale, cui da quest’anno è affidata la direzione del Centro Chitarristico “Francisco Tárrega” e il professor Filippo Michelangeli, editore e direttore di Suonare News e Seicorde, per un intervento nel Foyer: la loro presenza garantirà un momento di approfondimento e confronto con le più prestigiose realtà accademiche. Il festival verrà aperto giovedì 13 novembre alle 20.45 nel Convento di san Francesco da Bernardino Rodriguez Espejo, vincitore della “Prima Selezione Internazionale Giovani Concertisti” di Pordenone. Il giovane Giulio Tampalini chitarrista messicano, diplomato al Conservatorio Tomadini di Udine, ha vinto numerosi concorsi sia in Italia che all’estero (tra cui Montréal e Boston) esibendosi in diversi festival internazionali tra cui il_ “_Mario Castelnuovo-Tedesco”, ha preso parte come solista dell’Orchestra Sinfonica Giovanile dello Stato di Veracruz e dell’Orchestra di Chitarre di Xalapa: proporrà musiche di Scarlatti, Ponce, Josè e Mertz. Venerdì 14 novembre protagonista sarà un altro giovane talento emergente quale il torinese Emanuele Buono, che nel 2008 ha ricevuto, nell’ambito del XIII Convegno Internazionale di Alessandria, “La chitarra d’oro” come miglior giovane concertista dell’anno. Primo premio nei più importanti Concorsi Internazionali (tra cui il “Parkening” di Malibu, e “Michele Pittaluga” di Alessandria) è stato invitato a debuttare nelle più importanti sale da concerto. Il suo programma prevede Canova da Milano, Aguado, Giuliani, Rodrigo e Josè. Sabato, interprete della seicorde sarà Alberto Mesirca, “Young Artist of the Year” ai Festival di Aalborg (Danimarca), e di Enschede, (Olanda) e “Rising Star” al Festival Gitarre Wien. Oltre centinaia sono i suoi concerti come solista in tutta Europa, è attivo come docente in masterclass in tutto il mondo e notevole è anche il suo contributo scientifico per studi e pubblicazioni. In programma sono brani di canova da Milano, Scarlatti, Regondi, Gilardino, Casseus, Castlenuovo Tedesco. Gran finale domenica 16 novembre a partire dalle 16 con l’incontro con l’ospite, conversazione tra Michelangeli e Tampalini allietata da un piccolo buffet (prenotazioni [email protected]), per finire con il concerto di Giulio Tampalini alle 18 al Teatro Verdi. Le Novelle Crudeli di Francesco Cusa per il TrentinoInJazz 2014 mercoledì 12/11/2014 Serata n. 9 per il cartellone autunnale del TrentinoInJazz 2014, che andrà avanti fino alla fine dell’anno concentrandosi nella città di Trento e al MART di Rovereto. A Trento (sala Fondazione Caritro) mercoledì 12 novembre un appuntamento molto interessante – prodotto proprio dal festival – a cavallo tra musica e letteratura, tra jazz e avanguardia, come sempre proposto da Sonata Islands, ensemble multiforme e totalmente a suo agio nella gestione di svariati linguaggi musicali. Stavolta tocca allo spettacolo Novelle Crudeli, nato dalla rielaborazione musicale dell’omonimo libro di Francesco Cusa, uno dei più apprezzati, poliedrici e intriganti batteristi italiani. Insieme alla voce recitante di Alessandro Cevasco, Sonata Islands in formazione a quattro, ovvero Emilio Galante (flauto), Nicola Fazzini (sax), Gabriele Evangelista(contrabbasso) e ovviamente Francesco Cusa alla batteria. Dichiara lo stesso Cusa, batterista nato a Catania nel 1966 e particolarmente attivo tra le frontiere del jazz: “L’idea di “mettere in musica” il mio secondo libro Novelle Crudeli è venuta ad Emilio Galante e, come sempre, ho di buon grado accettato. Avevamo già fatto in passato un piccolo esperimento di letture e sonorizzazione in duo, presso una libreria trentina ed in occasione dell’uscita del primo libro. Ma questa è certamente un’opportunità diversa: un ensemble composto da musicisti straordinari, un funambolico interprete e la possibilità di creare una strutturacanovaccio, una rappresentazione coerente degli scritti in funzione performativa. Il canovaccio è il racconto, il rapporto dialettico tra le musiche e la recitazione la scommessa da vincere: come sempre. Il cuore sarà comunque la trama, le musiche ancelle della parola, come venti a trasportare significati e memorie, fatti occorsi e mai accaduti, storie di ordinaria crudeltà e sublimazione”. Dopo l’edizione di svolta del 2013, che ha convogliato sotto un’unica denominazione quattro rassegne che prima operavano separatamente (Sonata Islands, NonSole Jazz, Valsugana Jazz Tour e Lagarina Jazz), quest’anno il TrentinoInJazz rafforza l’unitarietà resistendo alla crisi e offrendo un cartellone corposo e variegato, puntando sulle diverse espressioni del jazz contemporaneo, con nomi italiani e stranieri nelle consuete location di sogno della provincia di Trento. Entusiasta e positiva Chiara Biondani, presidente dell’Associazione TIJ: “Anche nel 2014 TrentinoInJazz conferma la sua vocazione a farsi rete, ribadendo l’unione di quattro festival con una storia importante e rilanciando il miglior antidoto alla crisi del settore musicale: un lungo cartellone, ingressi gratuiti e serate a “prezzo simbolico”, proposte jazz per tutti i gusti, un’attenzione speciale da parte delle istituzioni pubbliche trentine per il turismo e la cultura declinati in musica”. TEODORO/SCURTI, UN GRANDE DUO VIOLONCELLO – BAYAN IN CONCERTO A PORDENONE. DOMENICA 16 NOVEMBRE Carlo Teodoro L’accostamento insolito di due strumenti fascinosi, porta alla riscoperta o alla reinvenzione di un repertorio importante dedicato alla ricerca spirituale: le suggestioni del bayan russo, intessute alle sonorità del violoncello, siglano la prova ‘d’autore’ di due grandi concertisti, Carlo Teodoro e Germano Scurti, protagonisti del secondo concerto in Germano Scurti cartellone per il 23° Festival internazionale di Musica Sacra a Pordenone e Sesto al Reghena promosso dal Centro Cultura Pordenone con il PEC, diretto da Franco Calabretto ed Eddi De Nadai, coordinato da Maria Francesca Vassallo e dedicato quest’anno a “L’antico nel nuovo“. Domenica 16 novembre, alle 20.45, appuntamento nel Duomo Concattedrale San Marco di Pordenone dove, su musiche di Johann S. Bach, Sofija Gubajdulina ed Arvo Pärt, due virtuosi del loro strumento come Carlo Teodoro e Germano Scurti, veri specialisti della musica d’oggi, indagheranno l’antico, il corale luterano rivisto da Bach, guardando alla contemporaneità di compositori tra i più originali del nostro tempo, entrambi caratterizzati da una forte, a volte straziante, tensione spirituale nella loro musica e nella loro ricerca interiore. Il concerto riprenderà “Il nuovo, l’antico” riecheggiando ora la mistica perfezione matematica della scrittura bachiana, ora la straziante disperazione di due tra le molte artiste che furono dissidenti nell’ex URSS -Sofija Gubajdulina e Alissa Firsova- in brani che si ispirano al simbolo della Croce, ora la mistica essenzialità della scrittura di Arvo Pärt, antesignano di uno stile compositivo contemporaneo che guarda all’antico. Ingresso libero, informazioni presso CICP – Centro Iniziative Culturali Pordenone Tel. 0434 553205 | [email protected] | www.centroculturapordenone.it UDINE : Le raccolte di “Corais Musicâi” nel catalogo on line della biblioteca Da Mozart a Morricone, da Bach a Tiersen passando per Reich e Satie. Il patrimonio della biblioteca civica “V. Joppi” si arricchisce di un’importante opera legata al mondo della musica. È stata recentemente inserita nel catalogo on line della biblioteca udinese la raccolta di puntate di “Corais Musicâi”, un programma di musica d’arte prevalentemente classica, contemporanea e non, realizzato da Lia Bront per Radio Onde Furlane, con la regia di Roberto Gariup. Complessivamente dal 2006, anno di avvio del progetto, sono state realizzate quattro serie per un totale di 106 puntate. Le prime due stagioni, incentrate sulla musica classica e classica contemporanea, raccontano piccole curiosità sui compositori, sugli organici strumentali, sui direttori d’orchestra, sui solisti. Si spazia da Wolfang Amadeus Mozart a Steve Reich, da Johann Sebastian Bach a Eric Satie. La terza serie riguarda brani tratti da film: da Ennio Morricone a Yann Tiersen, da Henry Mancini a Nicola Piovani. Protagonista della quarta e ultima serie è invece l’opera musicale, per scoprire le trame, i compositori, i cantanti solisti delle grandi opere: da Carmen a Traviata, dal Flauto Magico a Cavalleria Rusticana. Proprio alla realizzazione di quest’ultima serie ha collaborato la sezione Musica della biblioteca civica “Vincenzo Joppi” di Udine. Ogni puntata, della durata di circa 25 minuti, comprende la presentazione di qualche aspetto musicale collegato all’ascolto dei brani, raccontati in maniera semplice ed efficace in lingua friulana. 9 novembre Casa della Musica – ore 18.00 Enrico Intra Trio di Parma, ParmaJazz Frontiere Il 9 novembre alle Parma, ParmaJazz 18.00 alla Casa della Musica di Frontierepropone una propria produzione: Enrico Intra, una delle glorie del jazz italiano, che si presenta in un interessante confronto tra generazioni con Paolino Dalla Porta Cigalini (sassofoni). (contrabbasso) e Mattia Enrico Intra è un decano del nostro jazz; il giovanissimo Mattia Cigalini ne è il futuro;Paolino Dalla Porta fa parte della generazione di mezzo. In definitiva, il Trio tra Enrico Intra, Paolino Dalla Porta e Mattia Cigalini riunisce tre generazioni di musicisti italiani in un progetto originale, che affonda le sue radici nell’estetica del jazz, ma realizza una musica che rientra nelle tendenze jazzistiche europee e contemporanee. “Un gruppo dall’organico cameristico in possesso, però, di un’ampia gamma dinamica che spazia dal sussurro sino a picchi di grande intensità espressiva. Un trio che respira all’unisono, nel quale la musica viene realizzata in maniera realmente collettiva partendo dalle composizioni di Enrico Intra, che possiedono quella qualità tipica delle migliori pagine del jazz: avere identità, ma essere aperte alle trasformazioni, agli sviluppi, alle trasfigurazioni che giungono dalla perfomance. Lirici o meditativi, oppure pregni di uno swing irresistibile, i brani di Intra ci propongono atmosfere e modalità precise, lasciando ampio spazio al dialogo improvvisato tra i musicisti: in sostanza, fanno da guida, da faro a un percorso basato sul costante ascolto reciproco e sulla più audace improvvisazione. Swing e improvvisazione anche totale sono elementi comuni al linguaggio di tutti i componenti del trio, che insieme trovano inaudite dinamiche e creano una musica che coinvolge, stimola, trascina intellettualmente gli ascoltatori. Il repertorio è attualmente basato su composizioni nuove o recenti di Intra; delle nuove, le due News? (per Lewis e Monk) sono brani ispirati dal mondo del leader del Modern Jazz Quartet e dal genio monkiano, quindi sono sì novità, ma fondate su uno sguardo ad elementi del patrimonio storico del jazz. Scherzo, Per Eli, Allegretto e Time Tai Chisono invece pezzi tipici dell’Intra odierno, sempre più aperto alle suggestioni della musica euro colta del ‘900. Preludio da Anbahanen proviene dal suo ultimo album in piano solo: Piani diversi (Alfamusic), mentre Bluestop e Audiotattile sono composizioni degli ultimi anni, dal taglio aperto e dal forte dinamismo. In sostanza, questo nuovo progetto lega tra loro il recente passato, il presente e il prossimo futuro della musica di Intra, ma apre spazi nuovi anche per Paolino Dalla Porta e Mattia Cigalini. Il primo è uno strumentista, improvvisatore e compositore che vanta una grande esperienza nel campo del jazz di declinazione europea, ma curiosamente lui e Intra non avevano mai trovato l’occasione per suonare insieme. Oggi hanno compreso fino in fondo le compatibilità del loro modo di intendere il jazz, evidenti nella facilità con cui realizzano un profondo interplay nel corso della performance. Cigalini è l’astro nascente del jazz italiano e dall’incontro con musicisti di così grande esperienza e qualità trova nuovi stimoli, idee e linee di percorso per il suo modo di vivere il jazz, apportando l’entusiasmo, l’esuberanza e la spregiudicatezza dei suoi vent’anni. In sostanza, Intra si confronta ancora una volta con i giovani e con i musicisti più attenti ai valori del jazz europeo, per proporre una musica in grado di favorire l’interplay tra artisti di differente poetica, uniti dal gusto per l’avventura musicale e per l’improvvisazione, anche quella totale. Un trio anomalo e sorprendente, che ha esordito alla casa del Jazz di Roma nel mese di gennaio 2012, suscitando un grande interesse critico e di pubblico.”