Fasano Jazz 2014: 5 giugno con Sweet James... Session!

monfalcone : Omaggio a Horace
Silver al Carso IN Corso
venerdì 21 novembre per Jazz
in Progress
Arriva al terzo appuntamento, venerdì 21 novembre (inizio alle
21 – ingresso libero) la rassegna Jazz in Progress de Il Carso
in Corso, il club monfalconese ormai ben noto in regione e
oltre per le sue attività culturali e per le specialità
enogastronomiche scelte tra i migliori prodotti del Carso
(un’esclusiva in provincia).
Bruno Cesselli,
Sulla scena del club due musicisti friulani, coetanei, uniti
da un percorso pluridecennale nella vocazione verso la musica
Jazz: il pianista Bruno Cesselli e il sassofonista Nevio
Zaninotto,
Nevio Zaninotto,
impegnati nel progetto autografo “Ecaroh Remebered”, ispirato
a Horace Silver, geniale pianista americano scomparso nel
giugno di quest’anno. “Ecaroh” è una composizione che Horace
Silver usò solamente in due album, il primo dei quali nel
1952, per l’etichetta Blue Note, in trio con il
contrabbassista Curly Russel e con il batterista Art Blakey,
con il quale fondò i leggendari Jazz Messengers, uno dei
gruppi più influenti della storia del jazz. Ed è proprio in un
album dei Jazz Messengers che “Ecaroh” comparve, per la
seconda e ultima volta, in un’incisione che rappresenta uno
dei manifesti dell’hard-bop.
Un nuovo progetto autografo,
dunque, di rara intensità, nato per omaggiare l’autore
dell’indimenticabile “Song for my father”.
Bruno Cesselli, classe 1959,ha al suo attivo molte
collaborazioni con artisti come Art Farmer, Gary Bartz,
Charles Tolliver, Claudio Roditi, Lee Konitz, Steve Lacy,
Kenny Wheeler. Ha suonato nei maggiori festivals europei, da
Umbria Jazz al North Sea Jazz Festivals, ed ha al suo attivo
circa un centinaio di CD, composizioni di commenti sonori per
il cinema ed il teatro, composizioni e arrangiamenti
orchestrali che vanno dalla big-band all’orchestra
sinfonica.Nevio Zaninotto, sassofonista udinese coetaneo di
Cesselli,
ha suonato e collaborato con Jack Walrath,Tony
Scott, Enrico Rava, Rudy Linka, Norma Wistone, Aladar Pege,
Eddie”Lockjaw”Davis e inciso numerosi cd sia come sideman sia
come leader.
Info e prenotazioni: tel. 0481
46861 – [email protected]
IL VOLO DEL JAZZ 2014 SACILE
– TEATRO ZANCANARO 15 – 21 –
29 novembre / 12 dicembre
2014
Una voce unica e graffiante, una grande presenza scenica e un
eclettismo musicale che le permette di esibirsi al basso così
come alla chitarra. Sono queste le caratteristiche che l’hanno
resa nota al pubblico internazionale e che l’hanno fatta
definire dalla critica la “Janis Joplin del jazz“. Sarà la
cantante e chitarrista canadese Térez Montcalm la
protagonista, sabato 15 novembre alle 21 , del terzo
appuntamento della rassegna “Il Volo del Jazz”, che andrà in
scena come sempre dal Teatro Zancanaro di Sacile.
Una serata che si preannuncia indimenticabile, perché Térez fa
delle sua performance un momento da condividere, grinta pura,
tanto che dice di se stessa: “Sono una cantante jazz con
un’attitudine molto rock”. E la sua carriera ne è una
chiara dimostrazione: oltre ai brani di sua composizione
Térez canta Cole Porter e gli U2, My Baby Just Cares For Me e
Charles Aznavour, un classico della canzone d’autore come “E
penso a te” di Lucio Battisti e un pezzo new wave come “Sweet
Dreams” degli Eurythmics. La cantante reinterpreta standards
saltando da una sponda all’altra dell’Atlantico e compone
canzoni in grado di affrontare un jazz club quanto un locale
rock. Mantiene un equilibrio tutto personale tra i brani
originali e le cover (“Amo interpretare le canzoni scritte da
altri, così come le mie”, ha dichiarato); tra la lingua
inglese e quella francese; tra i grandi classici e la
riscoperta di rarità; tra i virtuosismi vocali del jazz e
l’energia rock. Con la sua inconfondibile voce roca Térez
miscela l’eccellenza delle dive dell’era classica del jazz con
il fiero temperamento delle più grandi cantanti del pop.
Per spiegare i suoi eclettici gusti musicali e l’ammirazione
per personaggi così diversi – nel suo personale pantheon ci
sono Nina Simone, Shirley Horn, Anita Baker, Annie Lennox,
Sade – dovremmo forse guardare all’infanzia di questa
orgogliosa Quebecoise (Térez discende del generale francese
Montcalm, che morì difendendo il Quebec contro gli Inglesi).
“Sono la più giovane di cinque figli – racconta Térez –: ci
sono ben sedici anni tra il più grande e me. Per questo a casa
eravamo soggetti a ogni genere di influenza musicale: Elvis,
Beatles, Jimi Hendrix, Frank Zappa, Jacques Brel, Edith Piaf,
Serge Lama e l’intero repertorio del Quebec. Ma mio padre era
un appassionato di jazz. Mi suonava la musica di Frank
Sinatra, Nat King Cole, Tony Bennett, Ella Fitzgerald, Sarah
Vaughan. Mi sentirei molto frustrata a dover cantare soltanto
il rock, devo affidarmi al repertorio jazz per sentirmi
felice.” Con Térez non bisogna farsi ingannare dall’apparenza:
la sua voce non è il risultato di anni passati a cantare in
bettole fumose. “La mia voce sembra quella di una fumatrice da
due pacchetti al giorno – dice -, ma in verità non ho mai
fumato. Le mie corde vocali sono più spesse delle media e
quando avevo sei o sette anni mi chiedevano se avessi il mal
di gola, perché la mia voce era roca già a quell’età.” La
carriera di Térez è iniziata a vent’anni con i primi ingaggi,
ottenuti cantando e suonando la chitarra con compagnie di
danza e teatro e interpretando sempre sue composizioni. Ha
iniziato a incidere relativamente tardi: a trent’anni l’album
Risque l’ha rivelata come grande interprete. La critica ha
subito affastellato i paragoni: Tom Waits, Janis Joplin, Al
Jarreau, Rickie Lee Jones, tra gli altri. Ma Térez iniziava
già allora a disorientare tutti con le sue cover, come
l’appassionata versione di For Me Formidable di Charles
Aznavour. E’ tornata ad attingere al repertorio di Aznavour
anche nel nuovo album Connenction, con la splendida cover di
Je n’attendais que toi. Ma si è anche avventurata nell’estasi
sensuale di C’est extra di Léo Ferré. Sotto la direzione di
Michel Cusson, Térez ha cercato di riprodurre in studio
l’intensità delle sue performance dal vivo, che sono molto più
di un’esperienza musicale per lei e per il pubblico. “Dopo un
concerto mi sento come dischiusa – dice -. Cantare è una
terapia.”
L’istrionico quartetto di
Enzo
Favata
inaugura
la
stagione musicale del Teatro
Pasolini
di
Cervignano
martedì 18 novembre.
Cervignano – La stagione musicale del Teatro Pasolini, curata
dall’Associazione Euritmica, si caratterizza nuovamente
all’insegna dell’apertura; un viaggio sonoro che spazia tra
diversi generi con l’intento di incontrare i gusti di un
pubblico il più ampio possibile, dalla tradizione fino alle
nuove tendenze, dal jazz alla canzone d’autore, con incursioni
nella polifonia e nella musica etnica internazionale. Il
Teatro Pasolini si conferma dunque contenitore di un universo
musicale variegato, attento a quando di più interessante si
muova sulla scena, in un cartellone che da sempre coniuga
qualità e innovazione.Inaugura la stagione musicale martedì 18
novembre l’energico quartetto di Enzo Favata con Danilo Gallo
e U.T.Gandhi le cui inconfondibili personalità ed appeal sono
apprezzati a livello nazionale e internazionale. In occasione
di Inner Roads incontrano Enrico Zanisi, giovane pianista
rivelazione del jazz italiano (Fayenz di lui dice: “sa
limitare la sua poetica alle note necessarie e tutto lascia
sperare che continui”. Uno dei più grandi apprezzamenti per un
musicista jazz!). Il connubio genera un quartetto di grande
personalità e robusto vigore che si muove tra poesia, abilità
ed energica fantasia melodica. Nuove idee musicali convivono
con molte composizioni dello storico repertorio del
sassofonista sardo: l’improvvisazione di altissimo livello si
intreccia con i suoni della milonga e del tango, con le
melodie e i ritmi mediterranei della Sardegna. Inner Roads 4et
riunisce nella sezione ritmica la batteria del nostro UT
Gandhi e il contrabbasso di Danilo Gallo (TOP JAZZ 2010).
Favata e Zanisi (definito dalla critica un possibile “nuovo
Massimo Urbani”) fanno loro da sponda con un’esplosione di
idee melodiche e continue invenzioni che rendono la musica di
questo quartetto una scoperta continua.
I biglietti per il concerto (intero € 10,00 ridotto € 8,00
sono disponibili presso la biglietteria del Teatro Pasolini a
Cervignano del Friuli (tel. 0431.370273) e online sul sito
www.euritmica.it.
RADIOUNO – FVG RIVERBERI LIVE
presenta: “PICCOLA STORIA DI
JAZZ” giovedì 13 nov. 2014
ore 14:20 – 15:00
Il Festival di Musica per bambini, organizzato a Trieste da
Casa della Musica/Scuola di Musica 55, continua a dare i suoi
frutti e aggiunge un ulteriore tassello a una delle più
preziose intese
Castelli-e-Calabrò-PiccolaStoria-Jazz
messe in atto durante la rassegna: la collaborazione con la
sede regionale della RAI. Il prossimo giovedì 13 novembre,
infatti, nel corso di “Riverberi” – programma radiofonico
settimanale, ideato e condotto da Piero Pieri – è prevista la
messa in onda di “Una piccola storia di jazz”, registrata
nell’Auditorium della RAI di Trieste lo scorso 26 maggio, alla
presenza dei bambini accorsi da diverse scuole del territorio.
L’orario per la messa in onda è previsto tra le 14.20 e le 15.
Si tratta di una produzione del festival, uno spettacolo tra
musica e racconto dal vivo, eseguito da professionisti del
jazz : ANGELO COMISSO al pianoforte, MARCO CASTELLI al
sassofono, GABRIELE CENTIS alla batteria, FABIO CALABRO’ voce
e ukulele. ALESSANDRO TURCHET al contrabbasso. Un simpatico
cantante di jazz racconta le sue avventure e disavventure,
sostenuto e accompagnato dalla sua band. Blues, swing,
intramontabili melodie afroamericane tra gag e improvvisazioni
tengono alto il ritmo e l’attenzione. Lo spettacolo è pensato
per i bambini dai 4 ai 10 anni, ma … anche i più “grandi”
troveranno materiale per divertirsi!
DA GIOVEDì 13 A DOMENICA 16
NOVEMBRE 2014 lungo WEEK-END
sul palco del NAM – New
Around Midnight di Napoli
Proseguono senza sosta gli appuntamenti al NAM – New Around
Midnight di Napoli. Il music-club di Via Bonito, nel cuore del
quartiere Vomero, propone un nuovo week-end di appuntamenti da
non perdere…
Giovedì 13 novembre [ore 22.00] sul palco del NAM la JAM
SESSION MEROLLA 4ET con Jerry Popolo (sax), Michele Di Martino
(pianoforte), Tommaso Scannapieco (basso) e Peppe Merolla
(batteria).
Venerdì 14 novembre [ore 22.00] sarà la volta del PIETRO
CONDORELLI 4ET: Pietro Condorelli (chitarra), Domenico
Santaniello (contrabbasso), Claudio Borrelli (batteria) e
special guest Francesco Scaramuzzino al pianoforte.
sabato 15 novembre [ore 22.00] appuntamento da non perdere con
aldo farias 5tet: Franco De Crescenzo (pianoforte), Aldo
Farias (chitarra), Angelo Farias (basso), Giuseppe La Pusata
(batteria) e special guest Jerry Popolo (sassofono) saranno
protagonisti assoluti della serata/live.
DOMENICA 16 novembre [ore 21.30] debutta sul palco del NAM il
collettivo COFFEE BRECHT TEATRO IMPROVVISATO… una ‘night’ da
non perdere per chiudere in bellezza la quattro-giorni
XIX PORDENONE GUITAR FESTIVAL
PORDENONE, 13 – 16 NOVEMBRE
2014
L’EDITORE
FILIPPO
MICHELANGELI E IL CHITARRISTA
GIULIO TAMPALINI OSPITI DI
PRESTIGIO
F Michelangeli
Per la sua 19.ma edizione il Pordenone Guitar festival
dell’associazione culturale Farandola – quest’anno in
programma dal 13 al 16 novembre al Convento di San Francesco a
Pordenone, con conclusione al Teatro Comunale Giuseppe Verdi,
sostenuto da Regione Friuli Venezia Giulia e Comune di
Pordenone con la collaborazione della Provincia di Pordenone –
da sempre caratterizzato da proposte innovative,
sperimentazioni e l’attenzione ai giovani, avrà due ospiti
illustri, quali il maestro Giulio Tampalini, uno dei più noti
e amati chitarristi italiani a livello internazionale, cui da
quest’anno è affidata la direzione del Centro Chitarristico
“Francisco Tárrega” e il professor Filippo Michelangeli,
editore e direttore di Suonare News e Seicorde, per un
intervento nel Foyer: la loro presenza garantirà un momento di
approfondimento e confronto con le più prestigiose realtà
accademiche. Il festival verrà aperto giovedì 13 novembre alle
20.45 nel Convento di san Francesco da Bernardino Rodriguez
Espejo, vincitore della “Prima Selezione Internazionale
Giovani Concertisti” di Pordenone. Il giovane
Giulio Tampalini
chitarrista messicano, diplomato al Conservatorio Tomadini di
Udine, ha vinto numerosi concorsi sia in Italia che all’estero
(tra cui Montréal e Boston) esibendosi in diversi festival
internazionali tra cui il_ “_Mario Castelnuovo-Tedesco”, ha
preso parte come solista dell’Orchestra Sinfonica Giovanile
dello Stato di Veracruz e dell’Orchestra di Chitarre di
Xalapa: proporrà musiche di Scarlatti, Ponce, Josè e Mertz.
Venerdì 14 novembre protagonista sarà un altro giovane talento
emergente quale il torinese Emanuele Buono, che nel 2008 ha
ricevuto, nell’ambito del XIII Convegno Internazionale di
Alessandria, “La chitarra d’oro” come miglior giovane
concertista dell’anno. Primo premio nei più importanti
Concorsi Internazionali (tra cui il “Parkening” di Malibu, e
“Michele Pittaluga” di Alessandria) è stato invitato a
debuttare nelle più importanti sale da concerto. Il suo
programma prevede Canova da Milano, Aguado, Giuliani, Rodrigo
e Josè. Sabato, interprete della seicorde sarà Alberto
Mesirca, “Young Artist of the Year” ai Festival di Aalborg
(Danimarca), e di Enschede, (Olanda) e “Rising Star” al
Festival Gitarre Wien. Oltre centinaia sono i suoi concerti
come solista in tutta Europa, è attivo come docente in
masterclass in tutto il mondo e notevole è anche il suo
contributo scientifico per studi e pubblicazioni. In programma
sono brani di canova da Milano, Scarlatti, Regondi, Gilardino,
Casseus, Castlenuovo Tedesco. Gran finale domenica 16 novembre
a partire dalle 16 con l’incontro con l’ospite, conversazione
tra Michelangeli e Tampalini allietata da un piccolo buffet
(prenotazioni [email protected]), per finire con il concerto
di Giulio Tampalini alle 18 al Teatro Verdi.
Le
Novelle
Crudeli
di
Francesco
Cusa
per
il
TrentinoInJazz 2014 mercoledì
12/11/2014
Serata n. 9 per il cartellone autunnale del TrentinoInJazz
2014, che andrà avanti fino alla fine dell’anno concentrandosi
nella città di Trento e al MART di Rovereto. A Trento (sala
Fondazione Caritro) mercoledì 12 novembre un appuntamento
molto interessante – prodotto proprio dal festival – a cavallo
tra musica e letteratura, tra jazz e avanguardia, come sempre
proposto da Sonata Islands, ensemble multiforme e totalmente a
suo agio nella gestione di svariati linguaggi musicali.
Stavolta tocca allo spettacolo Novelle Crudeli, nato dalla
rielaborazione musicale dell’omonimo libro di Francesco Cusa,
uno dei più apprezzati, poliedrici e intriganti batteristi
italiani. Insieme alla voce recitante di Alessandro Cevasco,
Sonata Islands in formazione a quattro, ovvero Emilio
Galante (flauto), Nicola Fazzini (sax), Gabriele
Evangelista(contrabbasso) e ovviamente Francesco Cusa alla
batteria.
Dichiara lo stesso Cusa, batterista nato a Catania nel 1966 e
particolarmente attivo tra le frontiere del jazz: “L’idea di
“mettere in musica” il mio secondo libro Novelle Crudeli è
venuta ad Emilio Galante e, come sempre, ho di buon grado
accettato. Avevamo già fatto in passato un piccolo esperimento
di letture e sonorizzazione in duo, presso una libreria
trentina ed in occasione dell’uscita del primo libro. Ma
questa è certamente un’opportunità diversa: un ensemble
composto da musicisti straordinari, un funambolico
interprete e la possibilità di creare una strutturacanovaccio, una rappresentazione coerente degli scritti in
funzione performativa. Il canovaccio è il racconto,
il rapporto dialettico tra le musiche e la recitazione la
scommessa da vincere: come sempre. Il cuore sarà comunque la
trama, le musiche ancelle della parola, come venti a
trasportare
significati e memorie, fatti occorsi e mai
accaduti, storie di ordinaria crudeltà e sublimazione”.
Dopo l’edizione di svolta del 2013, che ha convogliato sotto
un’unica denominazione quattro rassegne che prima operavano
separatamente (Sonata Islands, NonSole Jazz, Valsugana Jazz
Tour e Lagarina Jazz), quest’anno il TrentinoInJazz rafforza
l’unitarietà resistendo alla crisi e offrendo un cartellone
corposo e variegato, puntando sulle diverse espressioni del
jazz contemporaneo, con nomi italiani e stranieri nelle
consuete location di sogno della provincia di Trento.
Entusiasta e positiva Chiara Biondani, presidente
dell’Associazione TIJ: “Anche nel 2014 TrentinoInJazz conferma
la sua vocazione a farsi rete, ribadendo l’unione di quattro
festival con una storia importante e rilanciando il miglior
antidoto alla crisi del settore musicale: un lungo cartellone,
ingressi gratuiti e serate a “prezzo simbolico”, proposte jazz
per tutti i gusti, un’attenzione speciale da parte delle
istituzioni pubbliche trentine per il turismo e la cultura
declinati in musica”.
TEODORO/SCURTI, UN GRANDE DUO
VIOLONCELLO
–
BAYAN
IN
CONCERTO
A
PORDENONE.
DOMENICA 16 NOVEMBRE
Carlo Teodoro
L’accostamento insolito di due strumenti fascinosi, porta alla
riscoperta o alla reinvenzione di un repertorio importante
dedicato alla ricerca spirituale: le suggestioni del bayan
russo, intessute alle sonorità del violoncello, siglano la
prova ‘d’autore’ di due grandi concertisti, Carlo Teodoro e
Germano Scurti, protagonisti del secondo concerto in
Germano Scurti
cartellone per il 23° Festival internazionale di Musica Sacra
a Pordenone e Sesto al Reghena promosso dal Centro Cultura
Pordenone con il PEC, diretto da Franco Calabretto ed Eddi De
Nadai, coordinato da Maria Francesca Vassallo e dedicato
quest’anno a “L’antico nel nuovo“. Domenica 16 novembre, alle
20.45, appuntamento nel Duomo Concattedrale San Marco di
Pordenone dove, su musiche di Johann S. Bach, Sofija
Gubajdulina ed Arvo Pärt, due virtuosi del loro strumento come
Carlo Teodoro e Germano Scurti, veri specialisti della musica
d’oggi, indagheranno l’antico, il corale luterano rivisto da
Bach, guardando alla contemporaneità di compositori tra i più
originali del nostro tempo, entrambi caratterizzati da una
forte, a volte straziante, tensione spirituale nella loro
musica e nella loro ricerca interiore. Il concerto riprenderà
“Il nuovo, l’antico” riecheggiando ora la mistica perfezione
matematica della scrittura bachiana, ora la straziante
disperazione di due tra le molte artiste che furono dissidenti
nell’ex URSS -Sofija Gubajdulina e Alissa Firsova- in brani
che si ispirano al simbolo della Croce, ora la mistica
essenzialità della scrittura di Arvo Pärt, antesignano di uno
stile compositivo contemporaneo che guarda all’antico.
Ingresso libero, informazioni presso CICP – Centro Iniziative
Culturali
Pordenone
Tel.
0434
553205
|
[email protected] | www.centroculturapordenone.it
UDINE
:
Le
raccolte
di
“Corais Musicâi” nel catalogo
on line della biblioteca
Da Mozart a Morricone, da Bach a Tiersen passando
per Reich e Satie. Il patrimonio della biblioteca
civica “V. Joppi” si arricchisce di un’importante
opera legata al mondo della musica. È stata
recentemente inserita nel catalogo on line della
biblioteca udinese la raccolta di puntate di “Corais
Musicâi”,
un
programma
di
musica
d’arte
prevalentemente classica, contemporanea e non,
realizzato da Lia Bront per Radio Onde Furlane, con
la regia di Roberto Gariup. Complessivamente dal
2006, anno di avvio del progetto, sono state
realizzate quattro serie per un totale di 106
puntate.
Le prime due stagioni, incentrate sulla musica
classica e classica contemporanea, raccontano
piccole curiosità sui compositori, sugli organici
strumentali, sui direttori d’orchestra, sui solisti.
Si spazia da Wolfang Amadeus Mozart a Steve Reich,
da Johann Sebastian Bach a Eric Satie. La terza
serie riguarda brani tratti da film: da Ennio
Morricone a Yann Tiersen, da Henry Mancini a Nicola
Piovani. Protagonista della quarta e ultima serie è
invece l’opera musicale, per scoprire le trame, i
compositori, i cantanti solisti delle grandi opere:
da Carmen a Traviata, dal Flauto Magico a Cavalleria
Rusticana. Proprio alla realizzazione di
quest’ultima serie ha collaborato la sezione Musica
della biblioteca civica “Vincenzo Joppi” di
Udine. Ogni puntata, della durata di circa 25
minuti, comprende la presentazione di qualche
aspetto musicale collegato all’ascolto dei brani,
raccontati in maniera semplice ed efficace in lingua
friulana.
9 novembre Casa della Musica
– ore 18.00 Enrico Intra Trio
di Parma, ParmaJazz Frontiere
Il 9 novembre alle
Parma,
ParmaJazz
18.00 alla Casa della Musica di
Frontierepropone
una
propria
produzione: Enrico Intra, una delle glorie del jazz italiano,
che si presenta in un interessante confronto tra generazioni
con Paolino Dalla Porta
Cigalini (sassofoni).
(contrabbasso)
e
Mattia
Enrico
Intra
è
un
decano
del
nostro
jazz;
il
giovanissimo Mattia Cigalini ne è il futuro;Paolino Dalla
Porta fa parte della generazione di mezzo. In definitiva, il
Trio tra Enrico Intra, Paolino Dalla Porta e Mattia Cigalini
riunisce tre generazioni di musicisti italiani in un progetto
originale, che affonda le sue radici nell’estetica del jazz,
ma realizza una musica che rientra nelle tendenze jazzistiche
europee e contemporanee.
“Un gruppo dall’organico cameristico in possesso, però, di
un’ampia gamma dinamica che spazia dal sussurro sino a
picchi di grande intensità espressiva. Un trio che respira
all’unisono, nel quale la musica viene realizzata in maniera
realmente collettiva partendo dalle composizioni di Enrico
Intra, che possiedono quella qualità tipica delle migliori
pagine del jazz: avere identità, ma essere aperte alle
trasformazioni, agli sviluppi, alle trasfigurazioni che
giungono dalla perfomance. Lirici o meditativi, oppure pregni
di uno swing irresistibile, i brani di Intra ci propongono
atmosfere e modalità precise, lasciando ampio spazio al
dialogo improvvisato tra i musicisti: in sostanza, fanno da
guida, da faro a un percorso basato sul costante ascolto
reciproco e sulla più audace improvvisazione. Swing e
improvvisazione anche totale sono elementi comuni al
linguaggio di tutti i componenti del trio, che insieme trovano
inaudite dinamiche e creano una musica che coinvolge, stimola,
trascina intellettualmente gli ascoltatori. Il repertorio è
attualmente basato su composizioni nuove o recenti di Intra;
delle nuove, le due News? (per Lewis e Monk) sono brani
ispirati dal mondo del leader del Modern Jazz Quartet e dal
genio monkiano, quindi sono sì novità, ma fondate su uno
sguardo ad elementi del patrimonio storico del jazz. Scherzo,
Per Eli, Allegretto e Time Tai Chisono invece pezzi tipici
dell’Intra odierno, sempre più aperto alle suggestioni della
musica euro colta del ‘900. Preludio da Anbahanen proviene dal
suo ultimo album in piano solo: Piani diversi (Alfamusic),
mentre Bluestop e Audiotattile sono composizioni degli ultimi
anni, dal taglio aperto e dal forte dinamismo. In sostanza,
questo nuovo progetto lega tra loro il recente passato, il
presente e il prossimo futuro della musica di Intra, ma apre
spazi nuovi anche per Paolino Dalla Porta e Mattia Cigalini.
Il primo è uno strumentista, improvvisatore e compositore che
vanta una grande esperienza nel campo del jazz di declinazione
europea, ma curiosamente lui e Intra non avevano mai trovato
l’occasione per suonare insieme. Oggi hanno compreso fino in
fondo le compatibilità del loro modo di intendere il jazz,
evidenti nella facilità con cui realizzano un profondo
interplay nel corso della performance. Cigalini è l’astro
nascente del jazz italiano e dall’incontro con musicisti di
così grande esperienza e qualità trova nuovi stimoli, idee e
linee di percorso per il suo modo di vivere il jazz,
apportando l’entusiasmo, l’esuberanza e la spregiudicatezza
dei suoi vent’anni. In sostanza, Intra si confronta ancora una
volta con i giovani e con i musicisti più attenti ai valori
del jazz europeo, per proporre una musica in grado di favorire
l’interplay tra artisti di differente poetica, uniti dal gusto
per l’avventura musicale e per l’improvvisazione, anche
quella totale. Un trio anomalo e sorprendente, che ha esordito
alla casa del Jazz di Roma nel
mese di gennaio 2012,
suscitando un grande interesse critico e di pubblico.”