INCONSCIO E SOCIETÀ SEZIONE II: POIETICA Direttore Antonio I Professore emerito di Psicologia clinica Università degli Studi di Brescia Comitato scientifico Pietro A Presidente OPIFeR (Organizzazione di Psicoanalisti Italiani, Federazione e Registro), Milano Giovanna D G Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e Associazione Mondiale di Psicoanalisi, Milano Luciana L S Membro OPIFeR (Organizzazione di Psicoanalisti Italiani, Federazione e Registro), Milano INCONSCIO E SOCIETÀ SEZIONE II: POIETICA Poietica è la sezione della collana Inconscio e società che raccoglie scritti ed espressioni creative, testimonianza più o meno esplicita di un sapere di tipo scientifico. La collana Inconscio e società intende raccogliere i frutti dell’applicazione della psicoanalisi alla vita contemporanea. Le parole chiave dei lavori che fanno parte della collana sono formazione e ricerca clinica: l’impostazione iniziale si proponeva di applicare la psicoanalisi freudiana, nell’orientamento datole da Jacques Lacan, al discorso universitario. Tuttavia l’esigenza di scientificità, di cui l’Università non può non tener conto, non ha altro strumento che la formazione dell’analista. Lo psicoanalista ha il compito di curare, ma allo stesso tempo è portatore della causa di promuovere il reale della soggettività, come avveniva in un’altra epoca attraverso quelle pratiche dette “arti liberali”. Il lavoro che l’analista fa su di sé diventa quindi il nocciolo di una soggettività della scienza, possibile e non preclusa, il prototipo di un “saperci fare” per tutte quelle professioni che Freud definì Mestieri Impossibili perché hanno come loro oggetto il soggetto stesso. Aforismi di Carlo a cura di Luciana La Stella Immagine di copertina (per gentile concessione dell’autore): Paolo Ferrari, Raddoppio di Paesaggio in–Assenza a colori, con–pluristratificazione, –. Copyright © MMXII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it [email protected] via Raffaele Garofalo, /A–B Roma () ---- I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell’Editore. I edizione: ottobre Indice Prefazione Niente Meriggio L’oggetto del desiderio Il velo Nel borgo di cui non voglio ricordarmi il nome Filastrocca di Babele Grafica e grammatica Per Daniela L’ombra Pelo e contropelo Versi Lapsus Calami Indice In fabula Vite di Fumo Sciopero Telefomane Teo–Dem e Teo–Con all’inferno dantesco Perversione in versi Missioni di pace Sogni Babbo Capitale Haiku del godimento Guerre umanitarie Priera Tramonto a Dubai Distesi sul sofà Ombre Grillate Il corpetto Indice Antropologia culinaria A terri Nebbie d’autunno Neuroprecari Favola della missione di pace Lunatica Doppio sogno Metonimia del mutuo Arcangeli in missione Fausto dice La margherita Ritmi Apocalisse prossima ventura Enigmi L’urlo Klein o Lacan Deus ex machina Aforismi di Carlo Guardando un quadro di Paul Del Vaux Una vita Ti prego Storie sacre Antiquariato Il numero Un giorno dopo l’altro Veglia Prefazione È con vivo piacere e con profonda emozione poter presentare alcune perle di sapere dell’amico e psichiatra Carlo Viganò. Esse sono il frutto di intensi colloqui e numerosi appunti scaturiti da una personale collaborazione professionale avvenuta nei suoi ultimi due mesi di vita. La sua prematura scomparsa ha impedito di pubblicare quegli appunti del suo pensiero in volumi argomentativi sulle innumerevoli questioni da lui seguite e oggetto di seminari e videoconferenze: dallo psicodramma alla farmacoterapia, dalla psicoanalisi alle innovazioni del pensiero rispetto alla pluralità di stimoli raccolti sia da esperienze maturate in Italia e all’Estero, sia dalla sua capacità sintetica ed evoluta nell’intuizione aperta. L’aforisma che come lui stesso amabilmente diceva, è stata una scoperta tardiva della sua vena poetica, ha lasciato in quello spazio espressivo un ricordo nitido, che ci permette di vederlo in una luce diversa, prospettica, infinita, eterna e sempre presente. L’intera raccolta è rimasta custodita con le sue indicazioni e la sua liberalità poietica di esposizione del verso. La magia della poesia e dell’aforisma in sé ci dà ogni volta che ne intraprendiamo la lettura una sfaccettatura nuova e diversa in conformità del nostro essere e della nostra esperienza. Per lasciare un ricordo gradito al lettore che ha avuto l’opportunità di incontrarlo, abbiamo corredato il volu Aforismi di Carlo me con alcune foto, scelte tra tantissime a disposizione. Non abbiamo privilegiato situazioni rispetto ad altre, ma la selezione nasce a volte da una migliore qualità di immagine, tralasciandone forse taluna più significativa ma non riproducibile con buon esito. Ospitare questi scritti in una specifica sezione della collana scientifica Inconscio e Società intende recuperare proprio quelle espressioni del sapere poietico che continua a sorprenderci e a nutrirci nel profondo con le parole del nostro Carlo che ci ha tanto amati e che abbiamo a nostra volta tanto condiviso e a volte eccepito per quel lasciare spazio al dialogo, al confronto da lui prediletto e ritenuto essenziale per una fonte inesauribile di crescita. Grazie Carlo per questo lato inedito della tua incessante creatività che rende viva la tua presenza e ci accompagna con i tuoi aforismi nella realtà del nostro essere al mondo. Luciana La Stella Niente Non ricorda i visi e gli eventi perduti nel labirinto dei giorni. Ricorda solamente il niente, opprimente rumore di parole nei vuoti spazi della mente. gennaio Meriggio Alla mia ombra mi ristoro. aprile L’oggetto del desiderio Non godette Eva il frutto della mela con morso vorace addentata dal serpente. Il godimento è altrove o frutto d’altro? aprile Il velo A occhio nudo lo sguardo disvela l’ethos e l’eros del velo. aprile Nel borgo di cui non voglio ricordarmi il nome All’ombra del monotono moto del tempo macinato da pale di mulini a vento a cavallo d’un cavallo a dondolo cullavo i miei sogni. Sferracavallo, maggio Aforismi di Carlo Filastrocca di Babele Il soggetto conta l’ossessivo verifica i conti il conto è aperto c’è un contenzioso non conta niente il vecchio il conto è chiuso dal contabile il conto dell’incontentabile non torna in numeri sumeri o romani! Dio è uno e trino il politico politeista il posto numerato: ti metto a posto in mille e una notte le note sono sette quella dolente chi sa quale! Il dispari allo stadio teme il pari gli ultimi saranno i primi gli altri nella media. Aforismi di Carlo Il numero è cardinale. Crescete e moltiplicatevi all’infinito lo vogliono il papa e il cardinale. Dà i numeri il matto i dieci comandamenti i numeri del lotto. Viva il sessantotto. Si computano i voti: mutati gli addendi (Berlusca intenda) il risultato non cambia. Il numero immaginario i dividendi moltiplicati in borsa uno zero in più o in meno raddoppia o azzera il capitale l’algoritmo la soluzione il logaritmo il ritmo del salto in alto e triplo il primo. . . il secondo. . . siamo alla frutta. È tutta una Babele. maggio